Ogm, task force e polemiche - Fondazione Diritti Genetici
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Ogm, task force e polemiche - Fondazione Diritti Genetici
BIOTECH| Ogm, task force e polemiche Laboratorio di genetica Una task force composta da tre ministri consentirà all'Italia di andare a Bruxelles con una posizione concordata. Nel frattempo la fondazione diritti genetici attacca gli scienziati "squillo". E scendono nell'agone l'Accademia dei Lincei e quella delle Scienze Nella riunione sugli Ogm che il premier Romano Prodi ha avuto due giorni fa con i ministri Alfonso Pecoraro Scanio (Ambiente), Paolo De Castro (Politiche agricole) ed Emma Bonino (Politiche comunitarie e Commercio con l'estero) «si è deciso di creare una task force di questi tre ministeri, in modo che l'Italia si presenti sempre a Bruxelles con una posizione concordata». Lo hanno affermato ieri fonti di Palazzo Chigi durante il consueto briefing serale. La nitizia arriva al termine di una giornata di duri attacchi tra il fronte della Coalizione Liberi da Ogm e, le Accademie dei Lincei e delle Scienze, che si sono schierate al fianco degli scienziati favorevoli al biotech. Durante il convegno “Scienza e societa” la Fondazione Diritti genetici, organismo di ricerca scientifica indipendente, ha denunciato che gli studi fatti dall'Efsa, l'agenzia europea per la sicurezza alimentare, «non vanno fino in fondo e si accontentano di dati spesso carenti e incompleti sugli ogm e le loro possibili conseguenze sulla salute e l'ambiente». «La nostra attività è per certi versi simile a quella dell'Efsa - spiega Matteo Lener, biologo che coordina alcuni studi della Fondazione - perché facciamo delle analisi di valutazione indipendenti, utilizzando lo stesso materiale che usa l'Efsa, oltre alla bibliografia scientifica sui possibili impatti dell'Ogm nell'ambiente e nella salute, proiettandoli sulla realtà italiana». I risultati degli studi compiuti finora dalla Fondazione, prosegue Lener, sono «sempre stati finora discordanti con quelli dell'Efsa. Anche se vengono riscontrate alcune variazioni nell'organismo degli animali alimentati con Ogm, l'Efsa non richiede approfondimenti né maggiori informazioni, mentre per noi i dati presentati negli studi erano spesso carenti e incompleti». Proteste contro gli OGM L'Accademia dei Lincei e quella delle Scienze, invece, scendono in campo con un comunicato di sostegno agli scenziato pro-Ogm e denunciano «la sistematica negazione che gli oppositori degli Ogm fanno della bibliografia scientifica disponibile sull'argomento – recita la nota - ignorando i risultati degli esperimenti che certificano l'assenza di nocività per uomini ed animali di specifici Ogm sviluppati finora e il contributo che nuove varietà di piante offrono. Gli accademici denunciano anche «le azioni messe in atto, anche recentemente, contro singoli ricercatori. Esse tendono ad imporre, in materia di giudizio scientifico, verità di parte, offendono la libertà di pensiero e richiamano metodi di pressione politica sulle coscienze che dovrebbero appartenere al passato». E ne hanno anche per i media: «I canali mediatici pubblici e quelli privati dovrebbero dar spazio alle diverse opinioni e non appoggiare iniziative non obiettivamente documentate». Durante il convegno della Fondazione diritti genetici, il presidente Mario Capanna aveva fatto una distinzione tra scienza buona e scienza cattiva, foraggiata da industrie farmaceutiche e multinazionali e interessata solo al profitto. «È contro questa cattiva scienza e scienziati “squillo-profittuali” che bisogna lottare e di cui bisogna diffidare. Un caso emblematico di cattiva scienza è rappresentato dal professor Umberto Veronesi» ha accusato Capanna, secondo il quale Veronesi avrebbe in più sedi dichiarato che grazie al riso transgenico Golden rice e ai suoi precursori della vitamina A è sparita la cecità dovuta a questo problema nei bambini cinesi. «Peccato che il Golden rice per ora non esiste e non è in commercio ha concluso Capanna - e quindi non è mai stato mangiato da nessun bambino. Un dettaglio non indifferente, soprattutto se si considera che Veronesi è anche il vice-presidente di Genextra, società biotech che gode di finanziamenti privati». 30 novembre 2007