N° 11 del 01/11/2000
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N° 11 del 01/11/2000
NOVEMBRE 2000 IL VALCALORE Nell'Ospedale di Roccadaspide Una giusta protesta IL PRONTO soçcORSO Per la soppressione del SAUT Roccadaspide. Continuiamo il nostro viaggio all'interno dell'ospedale civile di Roccadaspide entrando nell'unità operativa del Pronto Soccorso, scambiando quattro chiacchiere con il dottor Vincenzo Citro, aiuto primario del dottor De Vita e medico di quest'unità. Dottor Citro qual è il tipo di rapporto . che le popolazioni di questo comprensorio mostrano nei confronti del Pronto Soccorso? Per tanti anni la popolazione che utilizza questo Ospedale non ha avuto punti di riferimento dal punto di vista sanitario. Ora, perciò, si corre il rischio di un affollamento del pronto soccorso anche per patologie lievi. Occorrerebbe forse una sorta di educazione sanitaria maggiore intesa a far comprendere all'utenza, che questa unità rappresenta un punto dove recarsi per le patologia più gravi, non per lievi malanni. È chiaro che in ogni caso l'assistenza viene comunque garantita a tutti, indipendentemente dalla gravità o meno del problema. É pur vero, però, che un tale atteggiamento è fisiologico per una popolazione che aspettava da troppo tempo l'attivazione di questo nosocomio. Quali sono i paesi che affluiscono maggiormente al pronto soccorso dell'ospedale di Roccadaspide? Sicuramente i diversi paesi di tutta la Val Calore. Quest'estate abbiamo avuto anche molti turisti che magari si trovavano qui di passaggio. Quali s-ono stati i tipi d'interventi più frequenti? Tra quelli più frequenti sicuramente le ferite lacero-contuse verificatesi a seguito d'incidenti awenuti in campagna, magari mentre qualche contadino si dedicava a lavori campestri con l'ausilio di attrezzi agricoli, e anche una buona percentuale d'incidenti domestici. In realtà il territorio è comunque a carattere rurale per cui questi tipi d'incidenti sono tra i più diffusi. Oltre a ciò, tra le patologie più frequenti, abbiamo le sindromi dolorose addominali a partire dalla banale colite, alla grave appendicite perforata. Per alcuni tipi di patologie non essendo presenti al momento tutte le unità specialistiche siamo costretti a trasferire i pazienti in altre strutture ospedaliere. Secondo lei come funziona l'ospedale di Roccadaspide? lo credo che funzioni fin troppo bene. É un ospedale di nuova apertura che comunque ha il vantaggio di riferirsi ad una popolazione vergine, che non ha avuto un punto di riferimento. In alcuni casi ci siamo trovati ad affrontare anche patologie rare, come quelle nel reparto di medicina con due casi di artrite temporale di Horton. Malattie, che di solito uri medico vede non più di una volta in tutta la sua carriera. lo mi auguro che per il futuro migliori sempre più l'organizzazione e vengono attivati àl più presto i nuovi reparti. In effetti, quello che si augurano tutti è proprio l'attivazione delle restanti unità operative per garantire ai pazienti la totalità dei servizi sanitari. Intanto, i lavori al nosocomio continuano e sembra che siano stati terminati altri due piani. Se tutto va bene fra qualche mese forse si potranno inaugurare nuovi reparti. Angela Sabetta Roccadaspide. Il SAUT viene sostituito da un servizio di continuità assistenziale telefonico e monta la protesta dei cittadini. "Noi non contestiamo il trasferimento del servizio di emergenza sul territorio a Bellosguardo - polemizza un cittadino - ma il modo in cui è stato concepita la guardia medica, che dovrebbe assicurare le urgenze notturne, festive e' prefestive con interventi domiciliari e territoriali, tramite l'attivazione del recapito telefonico dell'ex SAUT. Noi chiediamo semplicemente la presenza fisica dei sanitari in un locale adibito a tale scopo". In effetti, la protesta dei cittadini nasce proprio dal dubbio, che un servizio del genere possa essere effettivamente affidabile. Il servizio è stato attivato a partire dal primo ottobre, ed è svolto da sei medici di base di Roecadaspide, tramite una convenzione (per circa diciotto milioni mensili) con il direttore generale. La motivazione principale è la mancanza di una sede presidiata, che funzioni come punto di riferimento . l cittadini temono, che il recapito telefonico con l'eventuale trasferimento di chiamata sul cellulare del medico di turno, possa creare non pochi disagi, com'è già successo in passato. Una situazione, che a Roccadaspide ha destato notevoli polemiche, tant'è che il Tribunale dell'Ammalato ha già investito la direzione sanitaria del distretto, la direzione generale e il comune affinché si mobilitino per risolvere il problema. " Una scelta del genere afferma il presidente del comitato per i diritti del malato, Mario Cammarota, finirebbe per peggiorare il servizio, appesantendo il pronto soccorso, che, essendo più facilmente reperibile, potrebbe essere prescelto anche per le cose più banali. Per molti pazienti, infatti, soprattutto anziani è molto più facile farsi accompagnare ad una sede stabilita, che telefonare, anche pe.rché in alcune zone alquanto scoperte dalla rete, i telefonini sono tutt'altro che affidabili. l cittadini desiderano che venga data al problema la giusta rilevanza, perché con il trasferimento del SAUT è un servizio che scompare sul territorio". In realtà sembra che in passato, in qualche caso i medici di turno. nonostante la chiamata, non si siano presentati, o comunque siano arrivati con notevole ritardo. In una piccola comunità come quella di Roccadaspide, dove si conoscono tutti, a volte la scelta di un medico di famiglia, piuttosto che un altro, può creare dei malintesi, che poi finiscono irrimediabilmente per provocare dei disagi. Alcuni pazienti hanno riscontrato delle difficoltà a chiamare un sanitario, che magari non avevano scelto come medico di famiglia. La protesta dei cittadini per il prowedimento adottato nasce proprio da una precedente esperienza, che nonostante tutte le buone intenzioni, ha finito per provocare un disservizio, piuttosto che un buon servizio per gli utenti. OTTI;C..A... 1VIA..IESE Disponibilità per qualsiasi occhiaie consegna in 30 minuti Via G. Giuliani Roccadaspide tel. 0828 941620 Angela Sabetta ·. LO SFt2tO セas@ ' FIV Arredamenti S.a.s. Cosimo Quaglia Serra di Roccadaspide Via Fonte Roccadaspide Tel. 0828.742.390 Tel. 0828.943.025 di 4 セ@ - - - - • • • • NOVEMBRE 2000 IL VALCALORE TERRITORIO & AMBIENTE ANCORA INTERROTTA LA SS 488 A STIO DISAGI PER LA POPOLAZIONE NON SI PUO' AMARE CIO' CHE NON SI CONOSCE Capita spesso, anche agli ad•tti ai lavori, di commettere _rrore di parlare di cose molto interessanti, dando per セイNッョエ。@ che lo siano anche !r chi ascolta. L'esperienza _fa poi ricredere e ci spinge a trovare strategie nuove o forse ""lCchie ,dandoci la gioia di tpire che la strada è forse ...,..Jella giusta. E' quanto ho potuto sperimentare con un 0 •ogetto Ambiente, realizzato Jlla scuola elementare di Bellosguardo nello scorso anno. Era -1pitato anche nella nostra scuola che spesso si parlasse di Ambiente, magari per l'ennesima notizia di catastrofe o per un per-·xso didattico a ragione inserito nella programmazione; ma, a io parere, si aggiungevano al già nutrito curricolo, altre pagine ....d studiare, altre ricerche da fare, altri decaloghi da elaborare, senza che essi incidessero troppo nella modifica dei comporta-enti. Forse o certamente era sbagliato l'approccio: mancava le nostre esatte teorie, al nostro voler dare doverose informa'l:!Oni, la componente emozionale, mancava l'anima, perché l'ambiente non può essere solo qualcosa che è scritto sulla car. : libri, giornali, cartelloni; l'ambiente non può essere una serie divieti, di ricette elaborate dai grandi e uguali per tutti. 'C'ambiente è qualcosa di straordinariamente grande che diventa straordinariamente semplice e straordinariamente bello, quando , ne invaghlsci, Ma perché scoppi "il colpo di fulmine", lo devi centrare, lo devi conoscere: allora forse te ne innamori e fai di itltto per volergli bene, proteggerlo, difenderlo. E mi rividi, mentre andavo meditando queste cose, giovane maestra in una ;uola di campagna. Che cosa non aweniva intorno a me, an1e senza il mio impegno: un superbo trionfo di forme, colori, di tOrpore, di vita, di malinconia, di letizia! Fu allora che scoppiò la mia passione, all'inizio alimentata solo dalla curiosità di sapere il :>me dei fiori, delle erbe, delle piante, apparentemente uguali ppure così diverse. Poi scoprii anche il sommerso mondo di creature che in esso abitano e una curiosità .soddisfatta ne susciava altre. Era ormai amore e mi sembrava impossibile che si otesse passare disincantati tra tanta bellezza, anzi se ne meditsse lo scempio. Non avevo capito che ero stata fortunata e che mia successiva e convinta condotta di rispetto ambientale non mi è costata fatica, perché ho difeso qualcosa che mi piace e mi ppartiene. Ho voluto allora , con il Progetto Ambiente, provare a uscitare nei bambini, sentimenti di affetto attraverso la scoperta operativa, concreta e forse l' input è partito se sono ancora in セイ。、ッ@ di interpretare i segnali di motivazione ed emozioni regitrate nel percorso di un anno. ' altro giorno, nel comunicare la notizia che a breve si riparte ;on il Progetto Ambiente, ho chiesto ai bambini di indicare le lreferenze; il giorno successivo ho trovato sulla cattedra semi, ori, foglie dai toni già autunnali : benedetti, meravigliosi ragazzi, nche voi volevate amare l'ambiente come me, aspettavate solo j incentrarlo e di conoscerlo! La Valle del Calore è un'area ricca di risorse soprattutto naturalistiche, talvolta sconosciute o ignorate da gran parte degli stessi abitanti, e questo va attribuito al fatto che non si è riusciti a creare un canale di comunicazione effettivamente efficace che leghi tra loro le realtà esistenti. Spesso si ignorano non solo le potenzialità e le bellezze paesaggistiche ma anche le problematiche legate, ad esempio, al grave dissesto idrogeologico che vivono le zone del cuore del Cilento. A questo proposito particolare attenzione merita la questione riguardante la chiusura della strada statale 488 che risale al 1 0/04/00 a causa di una frana awenuta a Stio Cilento, in località Retara. Da circa quattro anni, infatti, la zona, già definita a rischio di frane dalle autorità competenti, è stata soggetta a diversi smottamenti che con il tempo hanno provocato la distruzione di un tratto di strada, rendendone impossibile il transito. Ogni volta, per riattivare la circolazione, è stata costruita una stradina prowisoria che, come era facilmente prevedibile, non ha mai retto a lungo: quindi, specialmente ora che giunge l'inverno, e si preannuncia abbastanza piovoso, occorre premunirsi con interventi più seri. Gli abitanti di Stio, Magliano e Monteforte sono infatti costretti a percorrere la strada provinciale 47 , che attraverso i comuni di Gioi, Cardile e Moio della Civitella, conduce a Vallo, ma ciò comporta non lievi disagi a chi è costretto a percorrerla innanzitutto sia perché è stretta e tortuosa, e sia perché si impiegano ben 40 minuti in più rispetto a quanto si impiegherebbe percorrendo la SS 488. Così le popolazioni interessate si sono trovate e sono tuttora più lontane da Vallo, che è il loro centro di riferimento in quanto prowisto di ospedale e relativo pronto soccorso, e di altri servizi necessari. E pensare che Stio dista da Vallo appena 16 km!! . Questo, dunque, rappresenta un grave problema di viabilità nel Cilento, che richiederebbe un intervento urgente e definitivo, da una prima riunione svoltasi nell'aula consiliare di Stio nell'aprile scorso tra i sindaci dei comuni interessati, un rappresentante della prefettura di Salerno e I'Anas, non è scaturito niente di costruttivo. E senza esito positivo si sono conclusi altri due convegni, uno presso la Prefettura di Salerno e un'altro nella sede del Bacino lnterregionale di Napoli. C'è da temere che passerà un altro inverno prima che si prenda veramente in considerazione la gravità del problema. Annavelia Salerno La Valle del Calore nel Progetto "Bioitaly". ra La Valle del Calore, insieme con altri 41 siti naturalistici del Cilento, è stata inserita nell'elenco dei luoghi che la Regione Campania e l'Università degli Studi Federico Il di Napoli hanno indicato al Ministero dell'Ambiente per la formazione del progetto denominato "Bioitaly". Cofinanziato dall' Unione Europea, il Progetto ha come scopo la valorizzazione e la conservazione delle aree naturali, la cui lista è stata già presentata alla Commissione Europea, ,dopodiché i vari siti entreranno a far parte della rete ecologica europea "Natura 2000". In attesa del riconoscimento ufficiale di "Siti di importanza comunitaria", gli eventuali progetti di conservazione di flora e fauna presentati dagli enti istituzionali potranno essere cofinanziati da Agenda 2000. Angela Quaglia Lidia M1ircantoni l OTTICA AURICCH/0 Lenti a contatto- lpovisioneProtesi oculari , Convenz. SSN Albanella Tel. 0828.781.082 i! : ! i ACI DELEGAZIONE Consulenza automobilistica Assicurazioni in tutti i rami di Roberto Pazzanese Piazza XX Settembre Roccadaspide Te!. 0828-941-545 9 AUTOTRASPORTI LETTIERI S.n.c. Trasporto merci per conto terzi Via Terzerie Roccadaspide Tel. 0828.742.699 IL VALCALORE NOVEMBRE 2000 Nel Giubileo delle Famiglie Rappresentata a Roccadaspide nella sede della Cooperativa "Il Marrone" NOZZE IN VATICANO "FORZA VENITE GENTE ..." Albanella. Una coppia d'intraprendenti e bravi coiffeur di Albanella hanno avuto la possibilità di curare il look di una delle otto spose, che domenica scorsa al Vaticano in occasione del giubileo della famiglia, sono state unite in matrimonio dal Santo Padre. Gianfranco Fella e sua moglie Anna hanno vissuto quella, che definiscono un'esperienza particolarmente emozionante. "Quest'occasione c'è stata offerta da un nostro caro amico stilista di Roma, dove abbiamo lavorato per circa 4 anni. Servivano dei parrucchieri per realizzare un servizio a Lidia Alexander una ragazza itala americana, figlia di un'emigrata di origine genovese, esperta con lo sposo Nicolas Segovian, di informatica, giunti dalla California. Era sicuramente una proposta da cogliere al volo, per cui senza indugi abbiamo subito accettato". Con tanta emozione nel cuore e i ferri del mestiere in valigia sono partiti per la stimolante awentura. Arrivati a Roma verso mezzanotte, sono stati ospitati a casa dell'amico stilista, Jamal, nel cui atelier di via Veneto Lidia Alexander aveva acquistato il suo abito da sposa: Una notte trascorsa interamente in bianco, troppa era la tensione per quello che avrebbero vissuto la mattina successiva: per la prima volta nella vita, una sposa preparata da loro si sarebbe presentata al cospetto del Santo Padre. Alle prime luci, intorno alle 5: 30 del mattino Gianfranco e Anna sono stati ricevuti nella suite dell'Hotel di fronte all'ambasciata americana "In quel momento- racconta Anna, - ho vissuto una tensione indescrivibile pensando che il nostro lavoro sarebbe stato visto ゥセ@ mondovisione su RAI Uno. Ho optato per un'acconciatura alta, per il trucco invece ho usato delle sfumature avorio, alle 8: 30 la sposa era pronta per S. Pietro. Nonostante, avessimo la raggiungere password per seguire la cerimonia nella zona "8", proprio di fronte al Papa è stato impossibile passare e anche a causa della pioggia incessante abbiamo deciso di andare a casa del nostro amico, e seguire la funzione in televisione. Quando abbiamo visto Lidia in primo piano è stata un'emozione grandissima". Nel pomeriggio la sposa è stata nuovamente pettinata e truccata per poi festeggiare a Palazzo Barberini. Una bellissima awentura, che per i due protagonisti (che tra l'altro erano stati invitati a partecipare alla festa) è finita con uno spaghetto allo scoglio e una pizza a Fiumicino, in compagnia di vecchi amici. "Forza venite gente" ... questa è.l'esortazione , o meglio, il titolo della commedia musicale che il gruppo parrocchiale di Roccadaspide ha voluto presentare cor grande entusiasmo sabato 14 ottobre 2000 presso la cooperativa '!IL MARRO-NE". Una commedia che vede protagonista la storia di S. Francesco, il Santo di Assi· si che, come si canta da secoli, è la REGULA MORUM. Uno spettacolo già inscenato qualche anno fa per la riapertura della Basilica di Assisi, viene ripropo-sto da questi ragazzi con grande gioia e semplicità, caratteristiche che hanno saputo conquistare il pubblico e destare in esso una profonda ammirazione. Un recital, dunque, che nasce quasi per gioco, come uno dei tanti modi per tra· scorrere il tempo tutti insieme, un diversivo. A poco a poco ha cominciato a prendere i connotati di un vero e proprio spettacolo, pronto, da portare in scena, in cui sono curati anche i più insignificanti particolari. Per realizzare tutto ciò è bastato mettere insieme impegno costante e tanta vo-· glia di fare ; è intervenuta, poi, la forza d'animo, che ha fatto da anello di congiunzione a questo exploy di allegria e di simpatia. l nostri ragazzi si sono improwisati dunque attori, cantanti, ballerini. .. con una sola cosa in mente: dare il meglio di se stessi. Bisogna certamente avere un occhio di riguardo per i personaggi maggiori: Pietro Bernardone (Antonio Sabetta), un concentrato di simpatia e ironia, allo stesè emerso l'innato talento di questo giovane attore che ha saputo porso エセューッ@ tare 11 suo personaggio all'apice dell'esasperazione. • La Cenciosa (Annamaria Auricchio), un ruolo difficile, tuttavia interpretato in modo perfetto dalla nostra giovane attrice che ha saputo donare al personaggio quella nota ridicola che le era propria. Chiara ( Valentina Quaglia) e Francesco (Eugenio Quaglia), altri due giovani talenti che sono stati in grado di parlare ai nostri cuori con la loro voce. Non dimentichiamo gli altri solisti l'Angelo Biondo (Anna Guerra), La Prowidenza (R. Sabetta) , la Povertà (C.Coviello), Il Lupo (V. Mirra) e il nostro Povero Diavolo (L. Bamonte). ' Una nota di riguardo va a Sorella Morte (Annamaria Chiacchiaro) che, oltre ad essere stata brava nel suo balletto è stata anche la coreografa del gruppo. Non vado oltre con l'elenco per motivi di spazio, però vorrei che si sappia che tutti i personaggi, indipendentemente da quello che si è visto sulla scena, hanno dato il proprio prezioso col'ltributo. Infatti, l'assenza di uno solo di questi non avrebbe permesso al recital di produrre lo stesso effetto! cッ⦅セーャゥュ・ョエN@ anche alle sarte che hanno saputo creare in pochissimo tempo 。_⦅ャエセ@ stupendi. Un grazie a Don Cosimo Cerullo che ha dato tutta la sua disponiblhta e ha saputo confidare nelle nostre capacità seguendoci per questi sette mesi di duro lavoro. Infine, l'ennesimo ringraziamento va al pubblico, accorso numeroso che con i e ricordi sùoi scroscianti applausi ha regalato agli attori in erba momenti di ァゥセ。@ indimenticabili. Alla prossima! Antonella Quaglia 1-----------------------------.. . . ABBIGLIAMENTO CALZATURE Via G. Marconi Albanella Tel. 0828.781.512 GIOIELLERIA Angela Sabetta Via Garibaldi Albanella Tel. 0828.781.117 10 LETTERE AL GIORNALE Risp<:>nde Nicola Di Dario ..N⦅Mセ .. セM] '' セ ᄋ Mセ@ 'Rifiuto delle origini? la' !!J al ru; ,. Zィセ@ J.ii.; , , uo 1u, en w -u n ........ Gentile direttore Le scrivo per chiederle quanti bambini negli ultimi dieci anni sono stati iscritti all'anagrafe del Comune di Roccadaspide con i nomi dei Santi Patroni. Ritengo che i nomi Sinforosa e Getulio siano bellissimi; trovo che in essi vi sia racchiuso qualcosa di musicale e di rassicurante. Questa opinione può anche non essere condivisa ed allora io mi chiedo se i tanti altri nomi oggi in uso siano più belli. Poiché da anni mi pongo questi interrogativi, ho raccolto qualche parere dal quale si evince che quei nomi risultano spesso storpiati dalle forme dialettali. D'altra 'parte si assiste al fenomeno dilagante dell'uso di nomi presi a prestito dalle telenovelas. É vero che il passare del tempo, determina cambiamenti negli usi e costumi delle popolazioni. Ma credo che noi ci dovremmo preoccupare seriamente se il disuso di alcuni nomi volesse significare il rifiuto delle origini. Il "polso" culturale di un territorio, si avverte in base al verificarsi di questi fenomeni e non solo in base al numero di diplomati e laureat; ivi re$identi. Geìttite direttore, Le chiedo, inoltre, di farsi promotore di qualche iniziativa che serva a ridare dignità ai nomi di Santa Sinforosa e San Getu/io. Il risultato finale dovrebbe contribuire a non far diventare i giovani degli "smemorati" a riguardo dei valori e delle tradizioni. Grazie. Fernanda Gorga 91 i, Da un'indagine effettuata presso gli uffici dello stato civile di Roccada- spide risulta che nell'ultimo decennio nessuna famiglia ha imposto ad un proprio figlio uno dei nomi indicati. Ad una sola bambina, nata nel IV< settembre scorso, è stato dato, come secondo nome, quello di Sinfoare rosa. Certo è strano che, in occasione della registrazione di una nascita, nessuno più si ricordi dei nostri Santi Patroni. dJ Allora, come dobbiamo interpretare il fenomeno? È, dovuto, cioè, solo z1 ad una dimenticanza? o è anche espressione ai un desiderio di cambiamento? o, addirittura, come sembra paventare la nostra interlocutrice, va inteso come un rifiuto delle proprie origini? eì Certamente è una dimenticanza. Spesso si registra che l'uomo di oggi o non dà sempre la dovuta importanza a tutti i valori del passato, su alcuni dei quali, perciò, cade inesorabilmente l'oblio. Ma esprime pure un desiderio di cambiamento, tenuto desto ed accentuato dai nuovi Bセ@ mezzi di comunicazione e di circolazione delle idee, attraverso i quali s si va compiendo una profonda trasformazione culturale ed epocale. È anche un rifiuto delle proprie origini? Sinceramente non lo credo. Molti segnali indicano, invece, l'awio di e11 un processo di riscoperta del passato, di studi e di attività finalizzate セ@ alla rivalutazione delle nostre radici, di attaccamento e di amore al proprio "campanile", nello stesso momento in cui si esalta il superamento degli stati nazionali, si abbattono le frontiere, si auspica l'unione e di tutti i Paesi, si lavora, si gioisce e si soffre in una economia globalizU zata. E non credo che si tratti di una contraddizione del nostro tempo, ma a mio awiso, tutto ciò rappresenta il presupposto per la nascita di un nuovo umanesimo. Certamente il nome Sinforosa dovrebbe sembrare a tutti ( e non solo Cooperativa Allevatori di bufale Caseificio Piana di Paestum RIVABIANCA St. 18 Km. 93- Paestum セ@ Tel. 0828.724.030-723.998 alla nostra gentile lettrice) bellissimo, specie quando ciascuno documenta sul suo significato originario e su quello aggiUI dall'eroismo della santa che lo portava, la quale, unitamente al n rito Getulio e ai loro sette figli (Crescenzio, Giuliano, Nemesio, F mitivo, Giustino, Statteo ed Eugenio) fu martirizzata in .Tivoli il Luglio dell'anno 120 per non aver voluto sacrificare agli dei pagar Ma, oltre all'evidente musicalità del nome, (non ha la stessa radi di sinfonia?), c'è indubbiamente da registrare in esso anche quale sa di "rassicurante". Deriva, infatti, dal verbo greco sumfort (=,orlare insieme, raccogliere ) da cui l'aggettivo sumforet6s portato insieme, raccolto) o sumf6resis , termine filosofico per in care il concorso degli atomi effettuato in una cellula, talmente p1 zioso da permettere il formarsi di una vita. All'originario significato si aggiunge poi quello apportato dalla vita della morte della ·santa, che esprime la somma di eroiche virtù, donna, di sposa, di madre e di fede, fino al supremo sacrificio di : e della sua famiglia, ferocemente sterminata dai persecutori. Ciò detto, va pure confermato che a far cadere in disuso quel n me deve aver contribuito anche il locale dialetto, che ne ha trasfc malo espressione e suono, e fatto perdere l'originario significa con la sua chiara musicalità. Per completezza va pure ricordato che nel 1808 fu rappresentata Roma la commedia di G. Giraud "Eutichio e Sinforosa", divenuta quel tempo molto popolare. La protagonista appariva sulla scer con un grande cappello tenuto legato sotto il mento. Da allora diffuse nell'uso l'espressione "cappello alla Sinforosa", o l'altra, n gistrata dal Panzini, "Madama Sinforosa" per indicare " una vecch che vuoi apparire giovane e che si veste ridico/mente". Allora dobbiamo concludere che non è solo il dialetto responsabil di certi cambiamenti negli usi e nei costumi di un popolo, ma è vita stessa che muta e si trasforma inseguendo spesso i caprie• della moda e segnando anche il deprecato abbandono di quei non che fanno parte ormai della nostra storia per preferirne altri, a vol estranei alla nostra cultura, come quelli delle telenovelas, capa< per noi di esprimere solo un'emozione momentanea e fuggitiva! Ci si chiede, infine, di promuovere un'iniziativa che contribuisca ridare dignità ai nomi dei nostri Santi Patroni e ad evitare che i gic vani diventino degli "smemorati" rispetto ai valori del passato e de le tradizioni. Raccogliamo con piacere l'invito non senza osservare che lo scop vero di questo giornale non si esaurisce nella documenta;zione deg accadimenti del tempo presente nel territorio, ma tende a prepararE anche un futuro migliore, che può realizzarsi soprattutto attravers lo studio, la riscoperta, il recupero e la valorizzazione di quanto vi di buono e di grande nel passato. C.so Europa, 156 Ma tinella Te!. 0828.985070 Fax 0828.985.900 Roccadaspide Piazza xx Settembre Tel. 0828.947.509 Fax 0828.947.889 www.rivabianca.it Prezzi speciali per l'Australia 11 CENTRO TECNICO ELETTRONICO Stream TELE + di Edoardo Ricco TV- vゥ、・セィMヲ Servizio assistenza radiotelefonia Centro autorizzato D+STREAM Antennistica satellitare e terrestre Impianti singoli e condominiali Roccadaspide tel. 0828 947315 IL VALCALORE NOVEMBRE 2000 rone per la lavorazione delle castagne. Racconti questa esperienza. Devo premettere che la nostra è una azienda che si occupa esclusivamente di infrastrutture, e già in precedenza nella nostra pros.r.l. vincia avevamo realizzato opere importanti. A proposito della Cooperativa Il Marrone posso dare dei dati. l lavori iniziarono nel febDirettore Generale: D'Anbraio nel 1999 su un terreno adibito a pascolo; l'opera è stata ultigelo Franco; Assicuraziomata il 28 agosto 2000, quindi in quindici mesi abbiamo realizzato ne qualità: Galardo Luigi; circa 9 miliardi di lavoro. Il nostro contratto con la cooperativa preProduzione: Andrea Guido vedeva di consegnare l'opera comprensiva di tutta la documentae D'Angelo Roberto; ... . zione tecnico-amministrativa . Ciò significa l'aver consegnato Entrando negli uffici della e le autorizzazioni, che posso assicural'opera con tutti セ」ッャ。オ、ゥ@ ditta INFRATER si percepire , nella fattispecie , SODO tantissime. sce subito un diffuso senso di professionalità, non ostenLa progettazione l'avete fatta voi? tata, ma abituale. Il motivo lo Esisteva già un progetto esecutivo, ma un po' datato. Nel corso dell'opera con i nostri tecnici abbiamo eseguito diverse varianti, scopnro dopo, durante l'intervista con Franco principalmente per due motivi. Ci siamo resi conto che la tecnoloD'Angelo: questa ditta si regia prevista era superata, anche in termini di macchinari specifici per la lavorazione della castagna stessa. Inoltre, il progetto prelaziona soprattutto in una vedeva la realizzazione della struttura su un altro suolo, in montarealtà (la Val D'Aosta) dove le relazioni, il rispetto del clien- ......,.....,.....,.....,_o....:.:.....:..:..;_;...;;;:::.:..;;,;,_______. gna e come si sa è stato realizzato nella vallata di Spinosa- Ter- raforte. te , la disponibilità sono di casa. Dal punto di vista burocratico ha già accennato ad una situaE' difficile lavorare in patria? zione diversa rispetto al nord, ma ci sono stati particolari proDiciamo che ci sono due patrie, non voglio sembrare nordista o sconta- blemi ad appesantire il percorso della realizzazione. to, però devo dire dalla nostra esperienza che si lavora meglio al nord. Come già detto prima viviamo quotidianamente nei meandri buroPer mentalità, per precisione, per serietà, per tanti motivi. Sono otto no- cratici, quindi la cosa non ci ha impaurito più di tanto. Devo dare ve anni che lavoriamo in quel mercato, e si può reggere solo con molta atto della massima disponibilità che ci ha dato l'Amministrazione professionalità. Al sud invece siamo da vent'anni nel settore edile, e si Comunale, però oggi per awiare un'azienda così fatta con le nor- incontrano sempre problemi, incomprensioni. Non voglio dilungarmi ma me che ci sono in Italia, si deve avere a che fare con decine di in quella realtà si lavora meglio. Enti . Si awerte purtroppo non solo da parte nostra che l'ordinamento italiano è troppo macchinoso. Ricostruiamo un po' la storia di questa azienda. INFRATER è il nome della nostra società. Significa infrastrutture sul Vi trovate in Valle d'Aosta con operai e dirigenti, quindi avre- territorio; è nata nel 1995 dalla fusione di due aziende già presenti e te seguito da vicino tutte la situazione disastrosa che la su si operanti a Roccadaspide da oltre un ventennio, la D'Angelo Lavori e la sta vivendo. Cosa ci può dire dal suo punto di vista? Edil Ba.Da. E' un'azienda giovane ma che non nasce dal nulla; si porta Come tutte le tragedie, ci sono paesi distrutti anche interamente, con sé le conoscenze, le professionalità, le maestranze e le attrezzatu- ad oggi il conto dei morti è fermo a 23 con l'augurio che non ne vengano fuori altri. Siamo stati precettati deii'ANAS e dalla Protere di due esperienze consolidate. A cavallo tra il 1992 e il 1993, la famosa crisi "tangentopoli", coinvolse il zione Civile di quella Regione con uomini e mezzi, per effettuare i nostro(settore non solo a carattere finanziario ma anche sotto l'aspetto primi interventi urgenti sulle strade. l nostri ed altri cantieri sono morale. Ad un certo punto era sembrato che la nostra categoria fosse il stati sospesi d'autorità e sono state utilizzate le nostre strutture e principale delinquente del Paese. Ci trovammo ad un bivio, al Sud non owiamente quelle di decine di altre aziende per collaborare a riac'era assolutamente "dove battere un chiodo" e tentammo questa espe- prire le arterie di collegamento, aiutando "la macchina dei soccorrienza al Nord, abbiamo da subito iniziato a lavorare in Valle d'Aosta. Ci si" ad arrivare prima. sta andando molto bene, nel corso di questi ultimi sette otto anni siamo Circa un anno fa la vostra aziende subì un lutto per la tragica diventati tra le imprese più rispettate tanto che nel 1997 siamo diventati scomparsa di un giovane operaio, e insieme a voi tutta Rocimpresa di fiducia della regione Autonoma Valle d'Aosta. cadaspide partecipò commossa al lutto dei suoi familiari. VoCi vuole dare alcuni dati. gliamo ricordarlo? Siamo 5 dirigenti, 4 impiegati tecnici, 3 impiegati amministrativi, 30 tra Certo, si chiamava Bruno Giancarlo. E' trascorso giusto un anno, maestranze e operai. Nel complesso occupiamo circa 40 unità lavorati- il 6 ottobre 1999 cadeva da un'altezza di due metri morendo. Queve. sta tremenda fatalità ci ha privato di un giovane brillante di soli 25 E il giro d'affari annuale? anni che era strafelice di lavorare con noi, una cosa allucinante! In ...... Abbiamo chiuso il bilancio del 99 con circa 8 miliardi di volume d'affari, Valle d'Aosta a Torgnon tutti i dipendenti hanno fatto dare una prevediamo nel 2000 di incrementarlo di circa 10-15%. messa per commemorarlo. Quel giorno non si è lavorato e così Come portafoglio lavori ? sarà ogni anno nella nostra azienda. Come commesse attuali, lavori in corso di esecuzione e lavori da inizia- Concludiamo questa intervista' con qualche suggerimento re abbiamo quasi 6 miliardi di contratti. per i giovani che hanno voglia di intraprendere l'attività imLa vostra azienda ha costruito la struttura della Cooperativa Il Mar- prenditoriale, il segreto per riuscire ad inserirsi da indipen. denti nella società. Penso sia fondamentale la perseveranza, il rispetto per il proprio e per il lavoro altrui e la serietà nel comportasi, rispettare le norme, rispettare gli uomini che ci circondano indipendentemen.te dal ruolo che ricoprono. A cura di Bartolo Scandizzo e Beppe - Intervista a Franco D' Angel ', Amministratore dell'INFRATER Auguri a.... Matteo Benvenuto tenero raggio di sole venuto ad illuminare la vita di mamma e papà. Roberta e Roberto Santangelo 12 .v NOVEMBRE 2000 IL VALCALORE ....,..:;;:::::::;:::::::;:::::::;:::::::;:::::::;:::::::;:::::::;:::::::;:::::::;:::::::;::;;:;::;:;;,.--------:----------- - - - - - - - - - - - Divagazioni j &Commenti エM]BGN⦅セ@ Il dramma del nostro tempo: La solitudine 1 ......;.-'uomo di Dario Di Dario del nostro tempo è spaventosamente solo come, forse, non lo è mai stato nel corso della sua storia. acthi uso nella gabbia angusta del proprio ..3>olamento, nessun dialogo riesce a intrecciare con la natura, col prossimo, con l)io, che sono le forze protettive della sua エ sエ セウゥエ・ョコ。N@ ...9--Jella natura, che parla soltanto a chi la libera del suo mutismo, egli vede solo ciò . -:he corrisponde al suo punto di vista e"0,clusivamente utilitaristico. Nulla dicono al c>.1uo spirito inaridito il sommesso mormorio del ruscello, il canto solitario dell'usignolo, - 'o spettacolo meraviglioso della foresta, né SPg severa maestà della montagna, la sconセョ。エ@ distesa del mare, la danza misteriosa delle stelle. セljョッ@ dei tanti segni dell'incapacità dtell'uomo moderno di intendere la belleza.ta e il linguaggio della natura nella ricchezza e varietà delle sue forme e delle ··-;ue espressioni è la deturpazione dei pae5P:aggi, ch'egli compie tutti i giorni con seiaggio accanimento. Gli antichi avevano un vero culto per ""albero, che consideravano come amico e ゥ。セ・ョヲエッイN@ Esso, infatti, è la sicurezza :Sella terra e ne è la voce più viva. Noi moderni, pur avendo celebrato per anni la '"'''Festa degli alberi", non esitiamo a spoa liare i boschi del loro ricco mantello, ditruggendo contemporaneamente la solennità del monte e la sicurezza del piano. d .e alluvioni, che ogni anno funestano tanQセ@ contrade ubertose della nostra penisola セイ・」。ョ、ッ@ danni ingenti alle persone e alle cose, non sono che le naturali consejセオ・ョコ@ dell'opera distruggitrice che veniau,o consumando con le nostre mani sulle opere meravigliose della natura. L'uomo viaggia continuamente, grazie ai ro 1oderni mezzi di trasporto, che gli danno 1 1 possibilità di raggiungere, in breve tempo e con la massima facilità, i punti ptù lontani del globo. Ma perché viaggia? Non '"''erto per allargare il campo delle sue coadoscenze, per arricchire il suo spirito di sempre nuove esperienze, entrando in rapporto con la natura e col prossimo, ma nicamente per distrarsi, distendere i prori nervi, allontanarsi, sia pure per poche ore • dal luogo ove abitualmente svolge la セ@ セ@ S'I'IJIUO J)J inGセu@ Arredamenti Urti s.n.c. di Luigj Urti & C. r Serra di Roccadaspide Tel/fax 0828 742041 sua 。エゥカセ@ o brevi che siano, nulla tolgono 1 viaggi; ャオ セ ァィゥ@ al suG isolamento, come nulla tolgono al suo isolamento l'ufficio, l'officina, l'azienda ove passa la maggior parte del suo tempo. Particolarmente nell'industria l'uomo è solo, completamente solo. lvi l'individuo cessa di esistere come entità spirituale, come essenza umana, e diventa null'altro che una semplice ruota del complicato ingranaggio della grande macchina di produzione. 11 suo lavoro non è dissimile da quello meccanico d'un robot! " L'uomo, sopraffatto dalla macchina, l'ha assunta in definitiva come compagna; essa si frappone tra lui e il prossimo, che egli vede solo attraverso una macchina, 0 addirittura come una macchina, per cui si estingue in lui la capacità di attuare un vero e proprio incontro umano e fa irruzione un isolamento angoscioso, quasi spettrale" (Lotz: Della solitudine dell'uomo). L'aspetto più sconvolgente del nostro tempo è il sentirsi soli nella folla. Nessun contatto personale è possibile nelle grandi città dove vivono e si agitano esseri senz'anima e senza volto. In ciascuno di quegli alveari umani che sono le costruzioni moderne di cemento armato, abitano decine di famiglie separate da sottili pareti di mattoni. Ebbene, esse vivono l'una accanto all'altra ignorandosi. Sicché può accadere, come spesso accade, che nel momento stesso in cui presso una famiglia si suona e si canta, in quella a fianco si piange e si muore! La civiltà del benessere o dei consumi, che dir si voglia, ha indurito il cuore umano, tanto che la parola amore sembra oggi completamente svuotata del suo senso. Non si cerca più l'amico per una pura esigenza spirituale, per conversare e rendere più saldi i rapporti di intima comunione con lui, ma solo per realizzare un utile, tutelare un interesse, raggiungere un obiettivo, sollecitare a proprio vantaggio un dato prowedimento. L'amore egoistico di sé ha allontanato l'uomo dal suo simile e ne ha impoverito la vita. . Una volta l'uomo viveva nel suo piccolo ambiente, dove sentiva d'essere sempre qualcuno, anche se la parte che recitava sul palcoscenico della vita era di poca importanza. In quel mondo senza vasti orizzonti egli conosceva tutti ed era da tutti conosciuto. Nel circolo, nel "caffè", nella piazza, ove pulsava il cuore della vita cittadina, egli s'intratteneva spesso a conversare piacevolmente con gli amici nelle ore libere dalle sue normali occupazioni. Ora non più. Nei centri urbani, grandi o piccoli, l'uomo vive come in terra straniera. Nessuno si occupa di lui, nessuno si cura di conoscerlo, anche se per qualità personali esce fuori della ''volgare schiera". Nemmeno col medico, che una volta era il Francesco Vertullo TUTTO PER L'EDIUZIA C.da S. Antonio LAURINO Tel. 0974.941.083 confidente di famiglia, la persona alla quale ci rivelava interamente coi nostri mali fisici e cc le nostre sofferenze morali, è possibile intre ciare un dialogo. Anch'egli ha fretta! Il suo lavt ro a catena non gli consente di trattenersi capezzale dell'infermo oltre il tempo strett< mente necessario per scrutare i sintomi visib del male. Deve di necessità rinunziare ad ogt indagine diretta a scoprire la personalit dell'ammalato, pur sapendo che "la sofferenz più profonda e universale degli uomini è quell che ciascuno porta nel segreto del proprio cuc re e che compromette nel corso della vita l salute del corpo e quella dell'anima. Tale soffe renza non si manifesta in un istante, in un am biente meccanizzato, né si guarisce con dell• prescrizioni frettolose".(Toumier: La nostra ma schera e noi) Se si pensi che anche nella famiglia l'uomo not riesce a raggiungere il necessario contatto u mano, perché spesso i coniugi, a pochi mes dalla loro unione, rimangono l'uno di frontE all'altro come estranei, si può senz'altro affer mare (come abbiamo accennato in principio che in nessuna epoca della storia egli si è tro· vato ad essere così angosciosamente solo co· me ora. Le continue richieste di separazioni , le tragedie palesi od occulte che awengono in tante fami· glie, stanno a dimostrare. l'impossibilità da parte di molti coniugi di raggiungere un'intima, profonda comunione spirituale, un'armonia di apere e di intenti Dagli ultimi dati statistici risulta che ogni anno fuggono da casa circa ventimila ragazzi. Le cause di questo triste fenomeno vanno ricercate appunto nella disgregazione della famiglia. l ragazzi fuggono da casa, perché non hanno .... una casa! L'uomo si è allontanato anche da Dio, del quale non ascolta più la voce sommessa, ma potente. Inorgoglito della propria capacità creativa e delle altezze vertiginose raggiunte nel campo scientifico e tecnico, egli vive nella certezza (o nell'illusione ?) di non aver più bisogno di rifarsi ad una forza soprannaturale per comprendere e spiegare il mondo. Cessato ogni rapporto con le creature, è cessato anche ogni rapporto col Creatore, perché i due contatti personali sono indissolubili. セA@ -;:: Controne invita La sagra del fagiolo La sagra del fagiolò di Controne sta per tagliare il traguardo della sua XXIII edizione con grande soddisfazione di tutti coloro la idearono e che l'organizzano ogni anno per far conoscere un prodotto eccellente con ottimi valori nutritivi , buona porosità e tempo minimo di cottura, oggetto di studi sperimentali da parte della Facoltà di Agraria dell'Università Federico Il di Napoli. Come ogni anno la manifestazione si svolgerà nell'ultimo fine settimana di Novembre e chiunque potrà gustare le specialità di Controne.Pasta con i fagioli rossi o bianchi; scarola e fagioli con il tozzetto ed altre leccornie, sono state recentemente molto apprezzate da Antonella Clerici, che ha perciò invitato i Contronesi alla sua trasmissione "La prova del cuoco" e fare scoprire a tutti in diretta cosa presenta di buono un piccolo paese del Cilento. Carmela Ventre セ]@ IL VALCALORE NOVE:MBRE 2000 USI E COSTUMI DEL NOSTRO TEMPO Meritatevelo ! Ogni volta che passo vicino al Militar Cemitary (cimitero militare) di Pontecagnano, quello che raccoglie le spo- glie dei militari americani che perirono nello sbarco alleato sulle spiagge di Paestum e Salerno, mi domando cosa possa aver spinto un'intera generazione di giovani a venire a morire sul bagnasciuga della Campania. Oggi, in un tempo di revisionismo "storico", sembra quasi che siamo stati noi europei a fare un piacere a quei giovani, a dare loro un palcoscenico su cui morire. La stessa Resistenza, che ci riabilitò agli occhi del mondo dopo la barbarie fascista, viene triturata nel passatutto del revisionismo militante. "l morti avranno avuti i loro motivi per venire, noi ne avremmo potuto fare anche a meno !" Sembra questo il messaggio che trasuda da molti ragionamenti di politologi e politicanti. Sono i "parenti stretti" di quelli che allora dissero che non''valeva la pena di morire per Danzica" e addomesticarono l'opi-nione pubblica fino a portarla in massa nel circo nazifascista, vescovi e cardinali compresi! Nessuno può negare che il mondo migliore o la società opulenta che noi oggi possiamo "godere" affonda le sue radici in quelle fosse poste sotto quelle croci allineate su un prato perfettamente curato. La scuola per tutti, il voto per tutti, l'uguaglianza , la libertà di culto, di amare, di spostarsi; anche il diritto di sognare e tentare di realizzare un mondo migliore sta tutto lì nella volontà di popoli che non voilero piegare la schiena. "Meritatevelo !" Questo griderebbero quei giovani americani, canadesi, inglesi e australiani, ... di loro non conosciamo nemmeno il nome. Solo il custode di quel bel cimitero ha ancora un pò di attenzione per gli eroi moderni che, almeno per me, non saranno morti invano! Se in qualche parte, anche solo in sogno, un giorno ne incontrerò uno, spero di poterlo guardare negli occhi, senza arrossire per ringraziarlo. moncil (Continua da paginq l) l l/Marrone 254 soci della cooperativa; inoltre ci tiene a sottolineare che non ha mai visto tutto questo come un sogno: è "semplicemente" il frutto del lavoro e dei sacrifici di tanti uomini che, grazie anche ad un grosso contributo statale, hanno creduto in un progetto che sviluppasse le grandi potenzialità di Roccadaspide nel settore della castanicoltura. Quante castagne vengono lavorate, oggi, in quèst'impianto? R.: quest'anno lavoreremo circa 5000 quintali, ma il nostro impianto può arrivare a produrre . fino a 10-12 mila quintali l'anno. Ho l'impressione che quest'anno lavoreremo al 50% delle nostre potenzialità, anche perché vi è stato un calo della produzione dovuto all'annata non proprio favorevole. Quante persone sono impiegate in azienda? R.: il personale addetto è di circa 50 unità, tra lavoratrici ed operai; inoltre, stiamo vagliando l'idea di un turn-over tra chi lavora in azienda e chi effettua la raccolta in montagna. Come fate a garantire la qualità del prodotto? Puntando su una elevata meccanizzazione e allo stesso tempo sulla bravura di chi deve lavorare manualmente (in alcune fasi la mano dell'uomo è indispensabile). Il nostro impianto è uno dei più moderni e all'avanguardia. Tecnologicamente abbiamo l'attrezzatura più avanzata che c'è, per cui i costi di gestione sono calati; tanto per fare un esempio, abbiamo delle insacchettetrici che fanno 30 quintali all'ora. Le castagne vengono da subito selezionate, poi poste in un impianto di sterilizzazione, in vasche di curatura e, da qui, il prodotto fresco verrà confezionato. Il restante prodotto passerà aUraverso l'impianto di essiccazione, e si procederà alla lavorazione delle castagne secche, inoltre, la pelatura del frutto realizzata a vapore, la produzione di caldarroste, e la linea per le confetture. Chi può confer-ire il prodotto? Quali requisiti bisogna possedere per entrare a far parte della cooperativa? R.: -Lo Statuto della cooperativa non prevede l'acquisto di castagne da terzi. Possono conferire il prodotto soltanto i soci; d'altra parte non è difficile essere soci: chi vuole aderire deve essere proprietario di un castagneto, senza alcun Roccadaspide NUOVO ANNO AL LICEO PARMENIDE Il liceo di Roccadaspide è frequentato da circa seicento alunni distribuiti in sei corsi, tra liceo Scientifico e liceo Linguistico. Vi insegnano 53 professori e prestano servizio 16 operatori scolastici. L'istituto è diretto dalla preside, prof.ssa Luisa Burti, che si awale della collaborazione della prof.ssa Carmela Tabano. É già decorso un mese dall'inizio del nuovo anno scolastico e nessuno di noi r aga z z i si sarebbe aspetta t o un'organizzazione scolastica così diversa dallo scorso anno. Molte cose sono cambiate. Tutto il personale si propone di valorizzare l'istituzione, molte novità sono in cantiere. Il collegio dei docenti ha programmato nuove attività didattiche, tra le quali spicca l'insegnamento delle lingue straniere e, in particolare, quello dell'inglese che è stato aggiunto ai corsi ove si studiava solo il fran- 14 limite riguardo al numero di piante possedu:-' te. Bisogna owiamente rispettare il regolamentc vigente. Lo statuto, infatti, è stato sottoscritte dai soci e pertanto va rispettato ... alla finedella campagna si farà un resoconto di chi avrà consegnato e chi no e si prenderanno giusti prowedimenti, anche di tipo economi co, tutto ciò per garantire a tutti i soci l'uguaglianza del trattamento. Owiamente non ci sono dividendi, ma la distribuzionE viene fatta in base alla pezzatura, in basE cioè alla qualità delle castagne conferite . Quali linee di produzione saranno avviate. in questa prima fase? Vi limiterete alli prima pezzatura? _ R.:Già da quest'anno si faranno varie pezzature (60-65 100-120); saranno attivate la sterilizzazione e cura, saranno awiate le li nee del secco, la linea delle pelate; la linec_ delle caldarroste è gia in funzione anche se al momento 'in maniera limitata, owiamente si dovrà tener conto delle richieste del mer cato per i prossimi anni (per la trasformazio_ ne). Per quanto riguarda la distribuzione,vi affiderete a ditte specializzate? R.:Ci siamo affidati <-ditte che già effettuano esportazioni in tutto il mondo; al momentt non abbiamo ritenutLconveniente assumere degli addetti specializzati nella distribuziont nei vari paesi in CLesportiamo. Per quanto riguarda la commer cializzazione, stiamt avendo contatti con alcune catene di supermercati. Crescendo potremo arrivare a tutti i mercati generali. Fortunatamente, non abbia mo difficoltà nella vendita, la richiesta c'è non abbiamo problemi di residuo. Con gran-de soddisfazione posso dire che oggi (20 ottobre) il marchio del Marrone è in Germa nia, Austria e Svizzera; domani sarà in Rus sia e nei paesi dell'Est. .. Per concludere,cosa si sente di dire ai castanicoltori locali? Vorrei dire che soltanto l'unione fa la forzé se tutto il territorio conferisce il prodotto aumenta il bilancio dell'azienda. Possiamo crescere , possiamo essere autonomi, ritagliar. daci una piccola fetta di mercato nazional· ed estero nel rispetto delle regole della corr=correnza, e per fare ciò dobbiamo essere seri, dobbiamo agire con spirito di partecipa zione e di collaborazione . ••llìlliiiill_. cese e viceversa. Particolare attenzione stata dimostrata per le attività extrascolast che venendo così incontro alle attese degli studenti. E' stato anche abbandonata la ripartizione quadrimestrale delle lezioni e ripr stinata la verifica trimestrale. Anche noi stL denti ci sentiamo impegnati a dare il nostro contributo alla valorizzazione della scuola assumendo impegno di studiare con maggic re serietà e costanza per raggiungere un.... completa formazione per accedere con più facilità agli studi universitari o con maggiore sicurezza nel mondo del lavoro. Biancamaria Iulian_ o s . a l . IL VALCALORE NOVEMBRE Territorio & Ambiente, Notizie dal Parco . PARCHI ED AREE PROTETTE セ@ セ@ Dal mese di luglio è stata designata nel comune di Campora uaa 19° area WILDERNESS d' Italia che, a detta degli informadi,ori della stessa, è "un bel primato per un piccolo e sconoセ」ゥオエッ@ comune del Sud". A mio awiso non ci sarebbe alcun bisogno, per salvaguardal'ore la natura, di designare Aree o Parchi, basterebbe solo che te )gni singolo individuo avesse rispetto e amore della natura, -che di noi non ha affatto bisogno,anzi. .. Questo non per polemizzare ma solo perché trovo esagerato sventolare tante in3ANDIERE VERDI mentre in realtà l'interesse di tutti è volto 91Tl tutt'altro "colore". Ma sorvoliamo. t=inora il Parco non si è rivelato quella grande promessa in cui tanti credevano e voglio sperare che la Wilderness non el)ieghi per lo stesso sentiero, tanto per dirla in tema ambiendale. '-Vogliano scusarmi i rappresentanti dell'uno e dell'altra, ma talvolta una critica ed un certo scetticismo, premessi ad una セオャ。ウ ゥ 。ウゥ@ convivenza, portano ad un rapporto più costruttivo. セゥァオ。イ、ッ@ all'area designata posso dire che già per sé è davvero un bel primato per un piccolo e sconosciuto paese del Sud, e trattasì di una vasta zona comprendente le denominaUé\ioni di Viscigli Lunghi ,Ponticello, e Costa di Lauda e, I!!Juest'ultima, è più di una costa , senza nulla togliere agli altri boschi di Campora, essendo un'area di rara bellezza, ricca di llna flora varia e pregiata, con la presenza di cerri imponenti, ditbellissimi crochi Stembergia Lutea, e l'abbontante presenza !rui erbe aromatiche ed officinali. Merita di essere ricordata anche la Lauda, caratterizzata da luoghi molto suggestivi che invitano a solitarie passeggiate, dove tra l'altro si trova il Morareio, una conca perfetta, tonda dal diametro di circa 50 cm, セ、@ altrettanto profonda,scalpellata nella roccia, e della quale si racconta che servisse ai briganti per pestarvi le polveri da ...セー。イッZ@ cosa alquanto attendibile visto che un po' più avanti, セエオー・イ。@ Tempa del Palo, si trova la Camera dei Briganti, na struttura naturale in pietra, della quale si dice fosse usata dai briganti come nascondiglio. .!qoltre quest'area confinante con la Gemo/a di Campora e di paurino, e con la valle e il monte di Laurino, è dawero uno ' i punti chiave più importanti per la fauna selvaggia locale, sia per l'abbondanza di cibo e per i numerosi rifugi che offre, ....'l.ja perchè scaturisce da monti "alti" e "bassi". en venga dunque la Windemess a patto che sia dawero otivata ad una salvaguardia ambientale a misura di flora , fauna e, voglio sperare, anche d'uomo. ・ セ@ 2000 Convegno a Palinuro Federalismo ambientale e sviluppo sostenibile Al congresso di Palinuro "Federalismo ambientale e sviluppo sostenibilE erano presenti i presidenti delle comunità dei parchi del Cilento-Vallo di Di no, della Maiella e d' Abruzzo, Gino Marotta, Giuseppe Dionisio e Giancar Massimi, i quali si sono detti d'accordo sulla necessità di favorire la collabor. zione tra comunità dei parchi ed enti parco, perché, come sostiene Dionisi• " le comunità sono proprio lo strumento con cui fare politica ambientalist. mentre le popolazioni locali devono farsi protagoniste di uno sforzo teso al salvaguardia dell'ambiente",e dal canto suo, Massimi ribadisce che "il ruo delle comunità locali deve trovare una forte rappresentazione anche in termi1 politici e culturali". Dello stesso awiso è Marotta, che però ricorda il probiE ma dell'incomunicabilità tra gli enti locali e il sistema centrale, ragion per Cl Massimi propone un cambiamento di ruolo: le comunità devono collaborar con gli enti parco per la tutela dell'ambiente e del tessuto sociale, e farsi po1 tavoce delle esigenze delle popolazioni nei confronti degli enti parco e dell· stato. l tre presidenti hanno rilevato la percezione di una sorta di maturaziont delle comunità dei parchi, data la piena accettazione dell'istituzione delle aret protette, cosa che fino a cinque anni fa sarebbe sembrata quasi un'utopia Anche Persico ammette che le comunità devono garantire la tutel1 dell'ambiente e favorire nelle istituzioni la visione di sviluppo del territorio. Se condo Dionisio, il documento di Palinuro vuole essere anche un suggerimento per "Parco Produce" di Ancona del 18/11/00, un modello che può es· sere adottato dalle altre comunità. Tarallo, sindaco di Montecorice, assegna ai piccoli centri il ruolo di presidio del territorio. Il nostro direttore, Scandizzo, sottolinea l'importanza che il parco ha assunto per gli amministratori locali e, nel contempo, la scarsa informazione data sull'operato dell'istituzione . Luciano,consigliere della comunità del Parco, afferma che le comunità devono fare sentire la propria voce nella Federparchi e nei consigli direttivi: non a caso la Federparchi si sta movendo per aggiungere al suo consiglio direttivo due presidenti delle comunità del parco. Nicoletti, direttore del Parco CVD, insiste sul concetto di consenso territoriale , infatti è proprio con le comunità che si misura l'impegno del direttivo. Il PCVD ha attivato diversi processi di collaborazione interistituzionale e moltissimi protocolli d'intesa; inoltre ritiene importante la comunicazione ambientale attraverso "Casa parco" e il TG del Parco. Bizziccari, giornalista e titolare della T-Scrivo (agenzia pubblicitaria che cura l'immagine del Parco), loda l'iniziativa dei suddetti strumenti di informazione, che rappresentano ciò che veramente accade sul territorio, attraverso la formazione di giovani aspiranti giornalisti amanti dell'ambiente che monitoreranno di continuo il territorio e faranno conoscere le mille cose che il PNCV attiva. Bertone conclude che il documento proposto. in questa sede rappresenta un grande passo avanti, ma è solo il primo. Annavelia Salerno e Carmela Ventre Carmela Casuccio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .. . Roccadaspide NUOVO ANNO ALL'ITIS uest'anno I'I.T.I.S: conta circa trecento alunni perché l'indirizzo è cambiato passando da meccanico ad informatico dando così )pportunità anche alle ragazze di accedervi. incremento ha determinato il raddoppio del il personale in servizio.' ll preside, prof. Anto·o Marisei, si è dimostrato fin dai primi giorni ino agli studenti e comprensivo delle esinze di tutti. E' affiancato da due validi collaboratori, la prof.sa Rosanna Lavecchia e il n of. Gennaro Gorrasi. Con l'autonomia la stione è cambiata in meglio e anche i prossori sono entusiasti. Voglio sperare perciò che la nostra scuola decollerà per volare ver" un futuro dove l'informatica avrà un ruol'o mpre più predominante. chiesto al preside le sue prime impressio- ni , ecco cosa mi ha risposto. Preside che impressioni ha avuto della nostra scuola? Le impressioni ricevute, in generale sono buone. Trattasi però di una nuova istituzione e questo comporta un notevole impegno mio personale di tutti i componenti , affinché le impressioni diventino certezze . Cosa pensa dell'autonomia scolastica L'autonomia ha determinato un nuovo assetto che sta andando progressivamente a regime. È' il processo di trasferimento di funzioni dall'amministrazione centrale a quella periferica della pubblica istruzione, tenendo fermi i principi unitari e nazionali del diritto allo studio e di programmazione definiti dello stato. Essa attribuisce alle singole scuole la ca11acità di progettare e realizzare interventi di formazione e d'istruzione adeguati, collegati al territorio e alle domande dell'utenza. Quali difetti e pregi ha riscontrato sulla nostra scuola? l difetti della scuola possono essere indivi- 15 duati nella struttura e nelle carenze di strumenti operativi. l pregi sono molteplici: alunni motivati, petsonale docente e non impegnati nel raggiungimento dell'obiettivo di confermare l'autonomia. Quali sono i progetti per il futuro sulla nostra scuola? l progetti sono molto ambiziosi: istituzione della biblioteca, potenziamento delle lingue straniere, sviluppo dell'educazione motoria; programma di sviluppo delle tecnologie didattiche, incremento delle tecnologie informatiche, istituzione di un nuovo indirizzo sperimentale collegato con il territorio. Quest'intervista mi fornisce l'occasione per salutare dalle pagine del giornale le autorità civili, militari e religiose per ringraziare a nome di tutte le scuole il Sindaco, l'Amministrazione comunale, il Presidente del Distretto Scolastico e l'Amministrazione Provinciale per la loro disponibilità. Rosamaria Gorrasi IL VALCALORE NOVEMBRE 2000 La Voce di Amnesty lnternational , セᄋ@ • • セ@ (Continua da pagina l) La Piazzetta della stazione- La tortura Il 18 ottobre del 2000 è stato un giorno dawero importante per tutto il movimento di Amnesty lnternational: in quel giorno è stata lanciata la Campagna "Non sopportiamo la tortura!" Non vi sono dubbi che questa sia la più imponente campagna che Amnesty lnternational abbia mai affrontato. Il movimento internazionale si accinge a dare vita ad una mobilitazione che, per durata e intensità, sarà di molto maggiore anche dell'ultima main campaign a tema, quella del ·1998 dedicato ai 50 anni della Dichiarazione universale dei diritti umani. E' la terza campagna mondiale di Amnesty sulla tortura, dopo quelle del 1973 e del 1984-85. Dopo oltre 15 anni, dunque, questo tema storico per il movimento, e quindi ancora più importante - si riaffaccia drammaticamente, a dimostrazione della difficoltà che la comunità internazionale incontra nel tentativo di fermare la disumanità. Il Segretariato internazionale, impegnato da oltre 4 anni nella costruzione di questa campagna, ha gettato le basi comuni per un lavoro a livello internazionale che ora dovrà trarre forza dall'apporto creativo e originale di ciascuna parte del movimento. In questo modo la campagna si arricchirà di nuova linfa continuamente, dispiegando J'imp·atto più efficace. Tre quarti dei paesi del mondo hanno applicato la tortura negli ultimi tre anni. La tortura oggi è dunque un problema mondiale e questo sarà il messaggio basilare della azione di Amnesty. La campagna intende porsi come obiettivo a lungo termine quello di fermare la tortura in tutto il pianeta e ogni tipo di violazione dei diritti umani. riconducibile a tale fattispecie. Tre le macra-aree d'intervento di Amnesty: prevenzione, discriminazione e impunità. Esse saranno sviluppate attraverso un Programma per Punti per la Prevenzione della tortura, la richiesta ai governi del mondo di ratificare la Convenzione delle Nazioni Unite contro la tortura o di eliminarne ogni riserva, la conseguente azione nazionale per una legislazione interna conforme, la lotta contro l'impunità dei torturatori. la dimostrazione di come alcune categorie di persone siano oggi nel mondo discriminate e quindi poste sotto tortura in maniera prioritaria,la conseguente azione in difesa delle vittime. Queste tre macra-aree verranno affrontate a livello internazionale tramite le seguenti aree di intervento specifiche, che abbracceranno con i loro temi tutte le preoccupazioni del movimento: Educazione ai diritti umani: -Prevenzione, sensibilizzazione, informazione. Equipaggiamenti: -Fermare- il know-how addestramento e strumenti produttore di tortura. Donne: -Far cessare le forme di tortura inflitte specificamente al genere femminile. Minori: -Far cessare le forme di tortura praticate sui bambini. Discriminazione: Fermare la tortura su richiedenti asili politici, e per motivi razziali, etnici e sessuali. Impunità: -Processare equamente i violatori dei diritti umani· Convenzione ONU contro la tortura: -Ratifica e reale 。エセコゥッョ・@ di questo trattato internazionale. Sono stati individuati i seguenti paesi come oggetto di azioni specifiche del movimento e/o rapporti ad hoc nel corso della Campagna: Repubblica Democratica del Congo, Kenya, Senegal, Sudafrica, India, Republica Popolare Cinese, Filippine, Bangladesh, Giappone, Corea del Sud, Nepal, Indonesia, Myanmar, Brasile, Perù, Messico, Stati Uniti d'America, Federazione Russa, Turchia, Egitto, Israele e Territori Occupati, Iraq. Anche altri paesi saranno oggetto di possibli rapporti quali Regno Unito, Algeria, Belgio, Pakistan, Ecuador, la stessa Italia. In più In più il 18 attore 2000, a sottolineare l'importanza che la sezione italiana di Amnesty dà a questa Campagna, è stato diffuso nelle librerie il volume "Non sopportiamo la tortura", Aizzali editore. un voJ.ume ricco di immagini e, come prefazione, uno scritto di Luis Sepulveda. l casi della Campagna saranno 14. Sarà cura dell'Ufficio Stampa del Gruppo Italia 153 di Agropoli, quello di far pervenire al Valcalore un appello per ogni mese della durata della Campagna. Vincenzo Cuoco Ufficio Stampa Gruppo Italia 153 (Agropoli)AMNESTY INTERNATIONAL 16 Quel binario che serviva anche ai bambini della "stazione" per re· carsi all'asilo più vicino ubicato al Cafasso stesso. C'erano i po·_ modori da far partire, c'erano le mozzarelle da inviare altrove· il tabacco, i peperoni e il grano. C'era la cosiddetta "piccola" 、ッセ・@ erano caricati di merce i vagoni ferroviari. C'era un deposito ove era parcheggiata la merce in arrivo nell'attesa del ritiro da parte_ dei destinatari. C'erano persone che venivano per le fiere, per le feste, per lavoro. Gli stessi tecnici e operai delle Ferrovie impegnati nella costruzione e nella manutenzione della rete ferroviaria. Arrivavano i carri armati avente come destinazione la caserma dPersano. Pullulava di gente e di commercio. Ci si riuniva, di sera, nella locanda per una mangiata, una partita, un bicchiere di vino per guardare la nascente televisione. C'era vita, c'era commercio C'era gente. C'era un luogo ove ritrovarsi. Si costruirono delle pa.__ lazzine cosiddette dei ''ferrovieri" perché abitate da personale che viveva e lavorava con la ferrovia. Una piazza nata per chi aveve voglia di incontrarsi. Una piazza che viveva con loro, che vivevé per loro. Oggi la piazza è ancora lì. Con tutto il peso degli ann,_ suoi. Mai un maquillage, mai un rifacimento. Abbandonata a se - stessa. Il tabacchino non c'è più. La stessa locanda e tutta le ''vita" della piazza una favola da raccontare ai nipoti. La "piccola" È ancora lì. lnutilizzata. Piena di erbacce e siringhe. Il deposito sta l'r-per crollare senza che alcun alzi un dito a salvarlo o per lo meno tentare di abbatterlo senza causare danni alle persone. L'ufficic postale è stato trasferito altrove e la bella fontana diventata ur semplice rubinetto in balia di automobilisti senza scrupoli che allafine l'abbatteranno del tutto. Perché ormai i "padroni" della piazza non sono più i residenti che pure continuano a viverci, ma è con tesa dagli stessi che pur la considerano come qualcosa che ap partiene loro e la categoria degli automobilisti-pendolari. l quall-' insediano stabilmente nella piazza le proprie automobili per dieci - dodici ore il giorno bloccando di fatto ogni tentativo di riawia re il commercio o qualche servizio come può esserlo l'apertura d una biglietteria ferroviaria o un'edicola. E pensare che gli stessrabitanti della "stazione" erano scesi in piazza a protestare nei confronti dell'Amministrazione comunale quando, tempo fa, decisE una bella mattina di dare una regolata al flusso delle auto dotand< la piazza di segnaletica stradale prowedendo al tempo stesso éi"'" multare le auto che non erano in regola con la segnaletica. Non era giusto. Dalla stessa stampa locale si levò un grido di protest; contro..,çiò che appariva un'ingiustizia. L'amministrazione prowid1 allora a costruire un ampio parcheggio dal lato opposto alla ウエ。セ@ zione stessa. Vuoi la pigrizia, vuoi l'ignoranza, vuoi la malafede, l'arroganza degli automobilisti-pendolari, il parcheggio è sempn vuoto e in piazza stazione è sempre un caos. In determinati ora1 è impossibile addirittura poter passare a piedi. Il camion della net':""" tezza urbana, il cosiddetto compattatore, può transitarvi solo di notte. A rischio e pericolo. Perché di notte la piazza si riempie c extracomunitari. E nella loro vita fatta di solitudine e ricordi, le bir re vanno e vengono. Finchè sono in due si può definire il loro un dialogo. Quando il cerchio si allarga diventano incontrollabili. Si aggiunga a questo lo spaccio e l'uso di sostanze stupefacenti, le zona essendo degradata e incontrollata si presta certamente < questo scenario, il quadro diventa completo. Incuria, degrado, 。「セ@ bandono e un'altra parte di noi che se ne va. Giugno 2001 è l'ultima data indicata dalle Ferrovie dello Stato come chiusura del la Stazione di Capaccio. Si parla di una riconversione di parte deL la "piccola" come stazione di autobus; si parla di ampliamento della piazza sino a unirsi con lo spazio parcheggio-verde pubblico destinato al costruendo edificio destinato al Liceo Scientifico. M; si ha netta la sensazione che manca la base principale per un vLvere civile: la professionalità, la responsabilità, le idee. La coscienza prima o poi si farà viva e la normalità, le persone normali le piazze normali torneranno a rivivere anche se Flaiano in un. sua nota disse: il meglio è passato. Pietro De Ros- - NOVEMBRE 2000 · · ILVALCALORE (Continua da pagina 3) _ ontinua da pagina l) INTERVISTA A RIZZO' , uno dei tantissimi paesi che negli ultimi 、・」 セ ョャ@ l Attività pro Caritas Angelo è è stato interessato un duplice fenomeno: il forte aumento della scolarità da un lato e lo spopolamento dall'altro. L'evoluzione socio-culturale, infatti, ha portato gran parte rr-ll'ultima generazione a seguire nuove strade svolgendo la propria attività nei aggiori centri della provincia abbandonando il proprio paese causandone un .;L'(>gressivo spopolamento. E' stato fatto qualcosa per arginarne le conseguenze? .i?biamo sempre avuto come obiettivo lo sviluppo del paese, lavorando e conセ ョエイ。、ッ@ ogni sforzo sulle risorse naturali, quali l'agricoltura, il turismo creando --lO stretto rapporto con la Regione e gli altri Enti competenti in materia. Il turismo è uno dei punti che tendono maggiormente alla realizzazione di MセウッN@ Il suo paese è rinomato per la grotta, per il castello e la scultura ru,e'ìstre. In che modo sono stati valorizzati e quando e come possono essem, visitati? La grotta e la scultura, che fino a pochi anni fa non erano conosciuti se non dagli セゥ、・エ@ ai lavori, oggi a seguito dell'incisiva azione dell'amministrazione sono >c.1tentati siti sotto la protezione deii'UNESCO la qual cosa ci ripaga di tanto. セ@ scorso anno è stato pubblicato sui giornali l'episodio della grotta che non fu possibile aprire perché non si trovava la chiave. Fu un episodio i-escioso. Ce ne parli. ・セウッァョ。@ tener presente che la grotta è adibita a culto religioso e quindi risulta セウ・イ@ in pieno possesso della Chiesa. Non mi risulta che Don Otello (n.d.r. è il parroco del paese che tra breve si trasferirà in altra parrocchia della diocesi) .""bia mai e poi mai negato a nessuno tale possibilità. E' chiaro che -per even·a!ale visita improwisa si possa incontrare qualche difficoltà. セ@ grotta è stata aperta per tutta l'estate. Un resoconto. Durante il periodo estivo, che è il periodo di maggiore affluenza di visite, P"mministrazione in collaborazione con Don Otello da tre anni con sforzo orgacセコ。エゥカッ@ è riuscita a tenere la grotta aperta per otto ore al giorno ottenendo dei ffifultati eccezionali che registrano un flusso quotidiano di molte decine di visitatori e fedeli. rcastello è una delle poche strutture rimaste nel circondario. Oggi è in to di abbandono. Si sta facendo qualcosa per una sua ristrutturazione? no, quali sono gli impedimenti? Il Castello baronale è di proprietà privata, in tutti i modi abbiamo cercato di trofi 're una soluzione con la collaborazione anche della Sovrintendenza di Salerno セオエGッァゥ@ ogni sforzo è risultato vano. In questo momento è in atto ulteriore tenmtivo da parte della commissione edilizia comunale in base alla L. R. 219. L' Antece è ormai conosciuto dai più. Ci sono progetti per una sua valorizャョセゥッ・_@ l g1nso che, oltre al progetto di sistemazione del sentiero che sarà finanziato dal P'5rco Nazionale, non resta che continuare nella sua pubblicizzazione. Lei è al suo ultimo mandato e prossimo ormai alla scadenza. Ci parli degli 1 n'n i da amministratore. C'è qualcosa che rimpiange di non aver fatto? l a,ercorrendo gli anni da amministratore, ritengo di poter fare un bilancio molto positivo, avendo rimodernato tutto il paese dalla viabilità ai servizi. Certo altro si sarebbe potuto fare, ma ci si scontra sempre con le possibilità economiche. 'lsa ha da dire ai cittadini? E al suo successore? 0 cittadini dico di contini.Jare ad avere fiducia nelle istituzioni. Al mio successore di continuare nel programma da me intrapreso e non scoraggiarsi per gli intoppi burocratici che oggi come non mai sono presenti. t i lettori di Val Calore? astenete con forza l'infrastruttura prossima alla realizzazione: la Fondo Valle Calore. Per le visite alla grotta: Don Otello Russo te l. 0828/961026. Per le visite alle emergenze del paese: Centro locale (prossima apertura) Martedì e giovedì r セ・イゥァッ@ dalle 15 alle 18 tel. 0828/961110.E-mail: [email protected] Responile: Verrone Si/vana Te/: 0828-961082- 0339-7005347 tinuo confronto con la Sacra Scrittura. Dove nasce la tua forza e quella del gruppo? Sostengo che questa forza non sia nostra,ma provenga dal Signore che ci illumina attraverso la preghiera che rinvigorisce la forza e apre il nostro cuore alla volontà di Dio . Quali iniziative di carità avete? Ho un forte desiderio di realizzare una casa di accoglienza per tutti gli emarginati e i poveri,anche di spirito, proprio come la casa realizzata da Madre Teresa di Calcutta.Ma mi rendo conto che è un sogno non facile da realizzare.Comunque ritengo che la carità debba essere praticata da ognuno di noi tendendo le mani ai più bisognosi offrendo loro anche un sorriso. Quali consigli daresti ai gruppi che stanno per nascere? n un gruppo di preghiera è necessaria la guida spirituale di un sacerdote perché padre Pio ha insegnato che i gruppi di preghiera devono fare ubbidienza alla Chiesa come lui stesso ha testimoniato con la sua vita. È necessario impegnarsi in un cammino formativo spirituale confrontandosi di continuo con la Sacra Scrittura,con programmi di catechesi,incontri di preghiera,di fedele partecipazione alla S.Messa e adorazione al SS.Sacramento, per poter essere operatori del Vangelo in una fattiva ed operosa. Quali programmi avete per il futuro? Non sono più abituata a fare programmi per l'awenire anzi mi abbandono totalmente alla volontà di Dio !asciandomi guidare da Lui. Termino quest'intervista nell'augurio che un giorno la comunità di Capaccio unitamente ad altre possano testimoniare una vita cristiana sull'esempio del Beato Padre Pio, con l'intercessione di Maria,accendendo un fiammifero che rinnova la forza e la speranza e la serenità in ogni famiglia. E la nostra gioia unitamente alla luce di tutti i fiammiferi del mondo possa recare luce attraverso il buio che ci circonda. Filomena Longobardi - ,.--------------------..,'· L'AUTUNNO Ormai l'autunno è arrivato. Oggi mi accorgo che . tutti gli uccelli sono riuniti sui i fili del telefono: sembrano tanti aerei pronti al decollo. Ora vedo che le foglie stanno cambiando colore, le sfumature sono giallo e rosso con un po' di arancione. Ma la cosa più bella dell'autunno sono le corse sulle foglie secche e il dolce caldo del fuoco acceso. Guardo alla finestra la distesa della pianura, ma un tenero ricordo mi assale: quello dei tuffi al mare e dei mille giochi che inyentavo sulla spiaggia. Teresa Soldano BAR -GELATERIA TECNOPORTE s.n.c. MARY-GIO' di Pasquale Gorrasi GELATO ARTIGIANALE Via Rovitelle, 30 mobili su misura -porteinfiSsi esterni -cucine Roscigno (SA) Via Fonte Roccadaspide Fonte di Roccadaspide Tel. 0828 943036 Federica Salese, (classe IV B Scuola Elementare di Tempa S. Paolo) Tel. 0828.963.086 17 Tel & Fax 0828.943.469 IL VALCALORE NOVEMBRE 2000 VIAGGI E... ,,ASSAGGI NEL PARCO A cura di Giusep e Fiorentino e Diodato Buonora Al Ristorante "Il Nascondiglio" di Roccadaspide, calore e semplicità Tempo di castagne, la nostra tappa gastronomica del mese corre d'obbligo farla a Roccadaspide, pàtria provinciale di questo gustoso frutto autunnale. Roccadaspide sorge a 353m s.l.m., ed è raggiungibile da Paestum passando per Capaccio Scalo e prendendo la S.S. 166 degli Alburni. Circa mezz'ora di strada e potete ammirare il panorama di Roccadaspide. Noi l'abbiamo fatto di sera ed era molto suggestivo guardare l'illuminazione del Castello Medievale dei Principi Filomarino, costruito prima dell'anno 1000. Dall'800 appartiene alla famiglia Giuliani i cui discendenti ancora ne conservano i tesori ereditati. Altri monumenti rocchesi: la Chiesa della Natività della Beata Maria Vergine (la più grande del paese, edificata nel 1500), la Chiesa Madre di S. Sinforosa (ancora più antica), la Chiesa di S. Maria delle Grazie con annesso convento (anno 1495) e la Chiesa del Carm ine o dei defunti (anno 1700). La fauna offre la presenza di cinghiali, volpi e tassi. Volevamo aprire una parentesi riguardante le nostre escursioni enogastronomiche; in pratica le nostre regole del gioco .... Quando entriamo in un locale non ci comportiamo da critici gastronomici, bensì da consumatori. Scegliamo un locale seguendo per lo più un istinto, prenotiamo senza svelare chi siamo, ordiniamo senza strafare, il più delle volte facciamo fare al padrone di casa e paghiamo il conto. Perché questo? Cerchiamo di non destare sospetti nel ristoratore che potrebbe in qualche modo falsare l'esito della nostra ••spedizione golosa". In effetti ci comportiamo come vi comportereste voi quando cenate fuori. Il locale visitato questo mese è "Il Nascondiglio" situato nel centro di Roccadaspide, e, stranamente per una cittadina popolosa, è l'unico funzionante di sera nei giorni feriali; il locale è proprio come lo vorreste: raccolto, caldo, accogliente, peccato per quei fiori finti su quelle vivaci tovagliette di carta gialla e annessi tovaglioli messi a mo' di lancia nei bicchieri. Due piccole stanze dove il pizzaiolo lavora tranquillamente a pochi centimetri dal vostro tavolo. Ci accoglie un signore dall'aspetto sobrio, i suoi baffi ci trasmettono allegria e fiducia, in effetti i due sono i gestori del locale, Luigi Pazzanese e Mario Comunale. La serata a livello di curiosità gastronomica non ci ha particolarmente entusiasmato ma, ad onor del vero, abbiamo consumato del cibo onesto e sano. Abbiamo aperto con un sobrio antipasto all'italiana, di buona fattura con la pizza pane che lo accompagnava. Di gran livello superiore i fusilli con un superlativo sughetto con salsiccia del luogo, che suggeriamo di far tirare di più. Poi, agnello alla griglia, chissà perché accompagnato da fragranti patate a tocchetti. Il livello decisamente troppo arrendevole dello chef ci ha fatto fermare, e al momento del dessert, allorché quanto meno volevamo giustificare la nostra visita, ci aspettavamo carrettate di dolci a base di castagne: ma, ahimè, tartufo bianco o tartufo nero. Come vino abbiamo gustato un Metardo 1999, Barbera Castel San Lorenzo Doc delle Cantine Mucciolone di Antonio Mucciolo (18.000 lire), un vino corposo proposto per la prima volta sul mercato da un giovane e audace produttore che non può fare altro che migliorare nelle prossime vendemmie. Altre pro- poste enologiche: quasi tutti i vini della Val Calore, il Bios dell'azienda Scorziello-lanniello e .... un Chianti. Sul menu dove potrete leggere la simpatica scritta "Benvenuti da Mario 1 Luigi", troverete la scelta di 15 pizze, 3 antipasti, 13 primi, bsecondi di carne e ... 5 secondi di pesce. Noi siamo stati a "Il Nascondiglio" 1'11 ottobre e in due abbiamo speso 83.000 Li re, compreso il vino. , Ristorante pizzeria Il Nascondiglio, Piazza XX Settembre, 84043 Roccadaspide. Tel 0828 941 999. Aperto a pranzC" e a cena tutti i giorni tranne il martedì. Specialità marinar• e locali. li locale è disponibile per ricorrenze (max. 50 persone). Proposta gastronomica del mese Ravioli di castagne Ingredienti per 4 persone: per la sfoglia: farina di grano duro ! 100, farina bianca g 100, uova 2, farina di castagne g 30. Peril ripieno: ricotta g 250, castagne lesse no 15, amaretti n°5, pecorino dolce g 100, prezzemolo, pepe, sale, 2 tuorli, 2 albu mi sbattuti. Per il condimento: olio caldo, timo, prezzemolc lamelle di castagne, 1 cucchiaino di cacao. Procedimento: preparare la sfoglia con gli ingredienti ウッーイセ@ elencati, formare dei raviolini con la ricotta, le castagne lesst e passate, gli amaretti sbricciolati , il pecorino, sale e pep&.-Lessare i raviolini in acqua sporcata con -delle castagne rotte, scolare, condire con olio , erbe aromatiche e lamelle di casta gne. Cospargere 13on un velo di cacao amaro. Vino consigliato: Rosato 1999, Castel San Lorenzo Doc","" Val Calore oppure un Novello 2000 Paestum IGT sempre della Val Calore. Insieme per Roccadaspide Sala Convegni Hotel Panorama Località Serra, Roccadaspide (Sa) Venerdì 10 Novembre 2000- ore 18 Convegno: Ospedale, Scuola, Turismo, Viabilità Interverranno: Girolamo Auricchio Già Consigliere Provinciale Ettore LIGUORI Già Assessore Regionale alla Sanità Angelo Villani Consigliere Regionale Coordina: Donato PICA Segretario Provinciale P.P.I. Concluderanno: Alfonso ANDRIA Presidente Provincia di Salerno Antonio VALIANTE Vice Presidente ella Regione Campania 18 セ@ , .....,.otlf,.t-.·j<O(>oi< ""'' ...... ... NOVEMBRE 2000 IL VALCALORE Gastronomia & dintorni A cura di Diodato Buonora Fiduciario A.M.l.R.A. Pestum Arriva il Novello (rindiamo. Dal 6 novembre arriva sulle nostre tavole il novello, il primo vino della vendemmia dell'anno 2000. Il novello, da non confondere con il vino gio.ane è in un importante operazione di marketing di rande impatto ben vista dai viticoltori. Questa tipologia di vino fornisce ai produttori denaro fresco セ・ョコ。@ troppa fatica, infatti non c'è invecchiamento, inamento e stoccaggio. Nel volgere di due mesi prodotto è in vendita, fresco, profumato e leggero assai versatile negli accostamenti culinari. È da bein fretta, entro l'anno limite massimo la primave, in caso contrario le sue caratteristiche di frehezza si saranno già attenuate lasciando un prodotto poco gradevole. 1 novello è un vino ottenuto con una vinificazione versa da quella tradizionale: la macerazione carnica. l grappoli dell'uva non vengono schiacciati, ma posti integri in autoclave (particolare vaso vina. in acciaio inox a temperatura e pressione conllate che viene chiuso ermeticamente). l'interno, l'aria viene estratta e rimpiazzata con anidride carbonica che ha la sola funzione di satuᄋセイ・@ l'atmosfera. La temperatura viene alzata a 30 r.adi circa e il calore, insieme allo schiacciamento Ile uve sul fondo, innesca la fermentazione del mosto liberato. All'interno di ogni acino awiene una 1rta di autofermentazio e, detta anche intracellula: le bucce ormai permeabili, cedono alla polpa orni e coloranti dando vita alle caratteristiche fruttate tipiche del vino novello. Dopo circa 1O giorni di acerazione carbonica avviene la pigiatura soffice .i grappoli, per la quale s· · izza una pressa ad 1a che separa anche le bucce. Il liquido ottenuto viene posto a fermentare per 2-4 giorni in un norle contenitore dove term·'lerà la trasformazione gli zuccheri in alcol. Il ·no e pronto per essere bottigliate. In genere al 50°o circa di vino ottenuto con la macerazione carbonica s 'scela vino giova! ottenuto in modo tradizionale. vino può essere nduto (per legge) solo a pa · e da. 6 novembre. rimi a produrre il novello sono s i francesi con il "Beaujolais Nouveau" che è co osciuto praticaセョエ・@ in tutto il mondo. Già nel XセR@ Louis Pasteur, dre della moderna enologia, u Q esta tecnica vinificazione, che successivame e fu messa a punto nel 1935 da professor Micne ;=-tanzy, direttore Ila stazione enologica di Narbo e (Francia). In lia il novello è arrivato solo ne 975 e costantemente da allora la sua scalata a successo non ha freni. Attualmente oltre 350 aziePde · ane sparse tutto il territorio nazionale produCO e o tre 15 lioni di bottiglie di novello. ALIMENTARI ECRUSCAMI di Antonio D'Angelo Via Fonte 15 Roccadaspide Ttel. 0828.94 3.021 Eccovi la ricetta del mese: 1 · Cortecce capricciose gredienti per 4 persone: 320 g di cortecce - 200 g di salsiccia fresca - 2 carciofi - 1 fungo porcino di media grandezza (o 2 funghi champignon)- 6 pomodorini - aglio - cipolla- prezzemolo - peperoncino- olio extravergine d'oliva - sale Preparazione: Nel frattempo che cuocete le cortecce, far ウッヲセゥァ・イ@ la cipolla e l'aglio tritati in un filo d'olio, unire i carciofi puliti e tagliati a fettine sottili. Lasciar cuocere per 4-5 minuti, aggiungere le salsicce sbricciolate e far cuocere per qualche minuto. Unire i funghi e infine i pomodorini a pezzi. Salare e lasciar cuocere per 5 minuti. A fine cottura cospargere con prezzemolo e peperoncino a piacere. Ben mescolare con le cortecce e servire ben caldo. Vino consigliato: Novello 2000, Paestum I.G.T., delle Cantine Val Calore di (Continua da pagina l) BORSA DEL TURISMO manifestazione? La Borsa ha una sua peculiarità in quanto unica al mondo nel promuovere l'incontro tra domanda e offerta nel settore del turismo archeologico e costituisce una vetrina delle varie destinazioni mediterranee con attrattive in tale importante segmento , Oltre ad essere il più importante punto d'incontro tra la domanda e l'offerta, quali altre opportunità offre la borsa per i vari operatori turistici e semplici curiosi? La Borsa costituisce anche una importante occasione di approfondimento e di aggiornamento professionale sulle tendenze del mercato. Si potranno seguire conferenze alla quali partacipano esperti di livello internazionale, in collaborazione con la Soprintendenza Archeologica di Salerno, il Dipartimento di Analisi delle Componenti Culturali del Territorio dell'Università degli Studi 9di Salerno, il Centro Universitario Europeo per i Beni Culturali di Ravello. Beppe EDIMED INTERNET PROVIDER Agropoli Tel. 0974.838.714 • 838.4546 RISTORANTE PIZZERIA jryGセ@ Aperto a pranzo e a ce1 w tutti l glomL tranne il Martedì. Specialità marinare e localL Disponibile per ricorrenze (max 50 persone) Piazza XX Settembre Roccadaspide Tel. 0828/941.999 19 Il VaiCatore pubblicato a cura dell'Associazione S.E.A. Servizi Editoriali Aggìoruati Vìa Seude 91 -84050 Fonte di Roccadaspide (SA) Iscritto ncl.Registro della Stampa periodica prtsso D Tribunale di Salerno H 24\4\99 al n. 1047 Direttore : Bartolo Scandizzo Direttore rtsponsabUe : Marco Maroelli Disegno del Jogo : Nera Redazione: Donatelln Capo· Nera D'Auto Nino Dì Dario • Cosmo Franciob.e Angela Quaglia • Cosmo Guazzo Giuseppe Lascaleia • Angela Sabetta Annavelia Salerno- Diodato Buonora Giuseppe Scandizzo.. 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