Non un semplice quadricottero radiocomandato ma
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Non un semplice quadricottero radiocomandato ma
Non un semplice quadricottero radiocomandato ma un vero e proprio UAV in grado di atterrare e decollare autonomamente ed effettuare delle missioni. Telemetria bidirezionale con possibilità di modificare le configurazioni anche in volo. 114 Settembre 2011 ~ Elettronica In DRONE ZONE REALIZZIAMO UN QUADRICOTTERO CON CAPACITÀ DI VOLO ASSISTITA di MARCO MAGAGNIN N ei numeri precedenti vi abbiamo presentato due progetti di sistemi adatti a controllare il volo di un modello di aereo. In particolare il secondo progetto, Ardupilot Mega, basato sulla piattaforma Arduino Mega e corredato di una notevole serie di accessori, si avvicina molto allo stato dell’arte per sistemi di questo tipo non professionali. In questo numero vi proponiamo un ulteriore progetto basato sul sistema Ardupilot Mega (APM) destinato al controllo di elicotteri e multicotteri, una particolare configurazione di mezzi volanti ad ala rotante che somiglia ad un ragno, con un corpo centrale ed un certo numero di bracci, alle estremità di ciascuno dei quali sono montati uno o due motori con le relative eliche. Il vantaggio operativo della configurazione multicottero sta nella capacità di operare in spazi ristretti e nella possibilità di eseguire manovre impossibili per un aereo come, per esempio: • Decollo e atterraggio in verticale in spazi ristretti, • Holding ad altezza, posizione ed orientamento fissi, • Possibilità di volo traslato in tutte le direzioni, mantenendo un orientamento qualsiasi, • Individuazione e mantenimento dell’orientamento verso un POI (Point Of Interest); è la funzione che permette di individuare, fissare, girare attorno o inseguire uno specifico target. La semplicità meccanica e costruttiva lo fanno preferire ad un elicottero per taluni impieghi come l’utilizzo in spazi ristretti o all’interno di edifici od aree dove un malfunzionamento di un elicottero potrebbe arrecare danni eccessivi. I principali svantaggi della configurazione multicottero stanno nella difficoltà di stabilizzazione, che richiede abilità di pilotaggio maggiori rispetto ad un elicottero, e la incapacità “genetica” della architettura di sopravvivere al malfunzionamento di uno dei motori. Il primo svantaggio viene generalmente attenuato adottando sistemi di stabilizzazione e navigazione hardware/software come il nostro Ardupilot Mega, che nella configurazione per le ali rotanti prende il nome di ArduCopterMega. La seconda caratteristica negativa non ha soluzione e restringe drasticamente l’uso dei multicotteri a luoghi e missioni dove non sia possibile procurare danni a cose o persone in caso di malfunzionamenti. Escluso totalmente l’utilizzo nelle vicinanze di persone, animali, veicoli, luoghi sensibili dal punto di vista della sicurezza, ecc. > Elettronica In ~ Settembre 2011 115 Quando operiamo con modelli volanti teniamo sempre presenti e rispettiamo tutte le norme che regolano il settore oltre che il buon senso comune: • Volare in luoghi adatti come i campi volo per modelli, • Dotarsi di una assicurazione Responsabilità Civile adatta alle attività di aeromodellismo • Operare sempre con il modello in vista, • Il sistema di pilotaggio deve comprendere un set Trasmittente e Ricevente RC omologati, • Il sistema di controllo deve essere SEMPRE a priorità di comando del pilota, in qualunque modalità un intervento sugli stick deve sempre essere recepito dal modello sovrapponendosi a qualsiasi altro input, • Ricordiamoci che in aviazione la prima responsabilità in caso di incidente è sempre personale e sempre del pilota. sviluppate diverse configurazioni di multicotteri, per risolvere i problemi di stabilità, di carico utile, di possibilità di recupero in caso di guasto ad un motore o semplicemente per estetica. Tutte hanno in comune la struttura a “ragno” costituito da un corpo centrale dove trovano alloggio l’elettronica ed il carico utile, dal quale si dipartono un numero variabile di bracci, all’estremità di ciascuno dei quali sono installati uno o due motori con le relative eliche. Le diverse configurazioni prendono il nome dal numero dei bracci e/o dei motori, tricottero un modello con tre bracci e tre motori, quadricottero un modello con quattro bracci e quattro motori, esacottero con sei bracci e sei motori oppure con tre bracci e due motori per braccio. Le configurazioni con più di quattro bracci sono state sviluppate sia per aumentare il carico utile trasportabile, sia con l’intento di risolvere il problema del guasto ad un motore, ARCHITETTURA MULTICOTTERO ripartendo il carico in volo sui motoNel corso del tempo sono state ri rimasti, riconfigurati automatica- Fig. 1 116 Settembre 2011 ~ Elettronica In mente in modo opportuno. Noi ci siamo orientati su una configurazione tradizionale a quattro bracci e quattro motori sulla quale installare il sistema di controllo APM con il software ArducopterMega. In un quadricottero sono possibili due configurazioni, denominate a “+” e a “X”. Nella configurazione a “+” si considera uno dei bracci come “frontale” e tutti gli orientamenti ed i controlli sono riferiti a quest’ultimo. Nella configurazione a “X” la posizione frontale è definita da due bracci ciascuno a 45 gradi rispetto alla direzione di movimento in avanti; questa configurazione è utile per avere libero il “muso” del quadricottero nel caso si vogliano montare frontalmente telecamere e macchine fotografiche. Nella configurazione a “+” il motore frontale ed il motore posteriore girano in senso orario e montano eliche destrorse mentre i motori destro e sinistro girano in senso antiorario e montano eliche sinistrorse. Questo per compensare le coppie generate dal senso di rotazione dei motori e semplificare il controllo della stabilità e della navigazione. Combinando le velocità di rotazione dei vari motori è possibile ottenere tutte le capacità di manovra proprie dei multicotteri e descritte all’inizio. Le caratteristiche principali della piattaforma APM con il software ArduCopterMega (ACM) sono: • Possibilità di gestire diverse configurazioni di modelli ad ala rotante, sia elicotteri che multicotteri, • Capacità del software di determinare automaticamente la configurazione hardware e la tipologia dei componenti collegata; ad esempio è in grado di riconoscere automaticamente quale tipo di GPS è collegato e con quale tipologia di firmware è configurato, . e ch i ità M en s ile a ic on r tt e l E e d l ie w w it l a u r t t at lic pp a a, w .e le t t a fic n o à t at i sc o ,n i r o n ic a o n ec t a c i v t en g lo in t i . a c i on r t t le e ’ l e lo tr n I