11-2016-2017 - iliade_iraachille

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11-2016-2017 - iliade_iraachille
LETTORI si diventa – Il mito e l’epica
Unità 2 – Iliade
L’ira di Achille
(Libro I, versi 148-187)
L’ira di Achille è il cuore dell’Iliade: dall’insulto che Agamennone fa
all’eroe togliendogli Briseide, giusto premio di guerra all’eroe che è primo
tra gli Achei, derivano una catena di eventi che in realtà non sono altro
che la tela del destino già ricamata di sangue e battaglia. In questo brano
Achille sfoga a parole la sua rabbia contro Agamennone e lo insulta con
una lucidità estrema: Agamennone è vigliacco perché non scende mai in
battaglia, ma aspetta che altri vincano per lui le prede, Agamennone è
insaziabile, incontentabile e fa combattere ad altri una guerra che in realtà
nessuno voleva, Agamennone è un re ingiusto che rapina il suo popolo,
Agamennone ha «faccia di cane» e le parole dell’ira non sembrano più
alate ma pesantissime come pesante e irrimediabile è l’offesa fatta
ad Achille.
1. impudenza: arroganza.
2. esoso nell’anima: l’accusa che Achille fa ad
Agamennone è di volere
sempre troppo, sempre
di più e di essere arrogante.
3. Ftia: patria di Achille, regione della Grecia
settentrionale.
4. sfrontatissimo: senza alcuna vergogna.
5. faccia di cane: è un
insulto tipico del mondo greco, è una accusa
di viltà perché il cane
viene considerato simbolo di opportunismo e
vigliaccheria.
6. navi ricurve: le navi
sono dette ricurve per
la forma dello scafo.
7. procacciarti: procurarti.
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A lui, guardandolo storto, disse Achille, veloce nei piedi:
«Ah, rivestito d’impudenza,1 esoso nell’anima,2
come può volentieri un Acheo obbedire ai tuoi comandi,
per mettersi in marcia o affrontare con forza i nemici?
Io non sono venuto per i Troiani armati di lancia
a combattere qui, ché di nulla mi sono colpevoli:
non m’hanno certo rubato le vacche e nemmeno i cavalli,
né mai sono stati a Ftia,3 fertile popolosa,
a devastare i campi, perché tra qui e lì ci sono troppi
monti ombrosi e mare fragoroso;
ma te, sfrontatissimo,4 abbiamo seguito, per i tuoi comodi,
a mietere gloria per Menelao e per te, faccia di cane,5
a danno dei Troiani; del che non ti curi né ti preoccupi,
e invece tu proprio minacci di togliermi il premio
per cui molto ho penato, e me l’hanno donato i figli degli Achei.
Mai ho un premio pari a te, quando gli Achei
distruggono una città ben popolata dei Troiani;
ma la maggior parte della guerra faticosa
la fanno le mani mie; se poi una volta c’è da dividere,
a te va il premio di molto maggiore, ed io uno piccolo, tutto mio,
me ne riporto alle navi, dopo essermi sfiancato a combattere.
Ma ora me ne torno a Ftia, perché è certo assai meglio
tornarmene a casa sulle navi ricurve,6 né ho intenzione
di restar qui disonorato, a procacciarti7 benessere e ricchezza».
Gli rispondeva allora Agamennone sovrano:
«Fuggi pure, se la voglia ti spinge, né certo io
ti prego per me di restare: al mio seguito ci sono anche altri
che mi faranno onore, ma sopra tutti Zeus sapiente.
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Unità 2 – Iliade
L’ira di Achille
8. alunni di Zeus: sono
chiamati alunni di Zeus
perché si pensava che i
re ricevessero il loro potere e la loro dignità da
Zeus; in particolare, lo
scettro di Agamennone
si diceva venisse proprio
da Zeus come eredità
data agli antenati Pelope, Atreo e Tieste.
9. gote: guance.
10. rifugga: rifiuti.
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Il più odioso mi sei, fra i re alunni di Zeus: 8
sempre ti è cara la lite, le guerre e le battaglie:
se molto sei forte, questo in fondo è dono d’un dio.
Tornato a casa con le navi tue e con i tuoi compagni,
sopra i Mirmidoni regna, ma io di te non mi curo,
e non tremo della tua ira; anzi, voglio minacciarti così:
dato che a me Febo Apollo ritoglie Criseide,
la spedirò con la nave mia e con i miei compagni,
ma io mi porto via Briseide dalle belle gote9
venendo in persona alla tenda, lei, il tuo premio, che tu sappia bene
quanto sono più forte di te, e chiunque altro rifugga10
di mettersi a pari con me ed eguagliarmi a fronte».
Omero, Iliade, trad. di G. Cerri, Rcs
L’intervento di Atena
(Libro I, versi 225-244)
L’ira di Achille è terribile, una furia cieca pronta ad esplodere con
la violenza implacabile del grande eroe: potrebbe essere una strage,
Agamennone rischia la morte: Achille sta per colpirlo, non sopporta
di essere ferito là dove c’è il suo io più vero, il suo onore. Interviene allora
la dea Atena che lo trattiene con misurate parole di saggezza. Inutile
sfogarsi con la violenza, meglio usare la verità delle parole. Doni tre volte
più grandi spettano ad Achille se saprà controllarsi. Achille è un eroe giusto
e sa che chi obbedisce agli dèi viene da loro ascoltato e allora ubbidisce
ad Atena e ingiuria Agamennone.
1. insolentivi: facevi il
prepotente.
2. ti affligga: ti dispiaccia.
3. crucciandoti: dispiacendoti profondamente, rammaricandoti.
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225 «[…], tu che hai lo sguardo del cane, ma il cuore di un cervo,
mai di armarti alla guerra insieme all’esercito,
né di appostarti in agguato con i più forti degli Achei
ti senti il coraggio nell’animo: questo ti sembra la morte.
Certo che è molto più comodo, nello spazioso accampamento acheo,
230 rapinare premi a chiunque parli diverso da te.
Sei un re che divora il suo popolo, poiché comandi su gente da nulla:
se no, adesso, figlio di Atreo, era l’ultima volta che insolentivi!1
Ma ti dirò una cosa, e farò un gran giuramento:
[…]
240 certo un giorno verrà rimpianto di Achille ai figli degli Achei,
a tutti quanti; e allora non sarai capace, per quanto ti affligga,2
di dare un aiuto, quando molti per mano di Ettore massacratore
cadranno morendo; e tu dentro ti mangerai l’anima,
crucciandoti3 che al migliore degli Achei negasti un compenso».
Omero, Iliade, trad. di G. Cerri, Rcs
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Unità 2 – Iliade
L’ira di Achille
AREA COMPETENZE
COMPRENSIONE
1 Qual è la prima accusa che Achille fa ad Agamennone?
A Di avergli rubato lo scettro.
B Di averlo portato via da casa.
C Di avergli fatto combattere una guerra ingiusta.
D Di avergli portato via le armi.
2 Achille considera i Troiani colpevoli?
Sì
Perché?
No
3 Agamennone che cosa risponde? Che cosa dice di Achille?
4 A quale animale Achille paragona Agamennone?
A un cerbiatto
B un topo
C un cane
D un serpente
5 Perché secondo Achille Agamennone è un re da nulla? Prova a spiegarlo con parole tue.
6 Alla fine Achille che cosa decide di fare?
A Non combatte più.
B Se ne va.
C Tira fuori la spada e colpisce Agamennone.
D Si riprende Briseide.
COMPETENZA TESTUALE E DI ANALISI
7 I personaggi Metti in ordine le offese/accuse che Achille rivolge ad Agamennone e trova un aggettivo che
lo descriva per ogni accusa, come nell’esempio.
a. Agamennone non scende mai in campo: è un vigliacco.
b. Agamennone fa combattere una guerra per motivi personali:
c. Agamennone non si cura delle sue truppe:
d. Agamennone si prende sempre il premio maggiore:
8 I personaggi Qual è il ritratto del re Agamennone che si delinea dalle parole di Achille? Spiegalo con pa-
role tue.
9 I personaggi L’impudenza è il non aver vergogna di fare il male o agire scorrettamente: secondo te, Achil-
le ha ragione nel definire Agammenone impudente? Per Achille l’onore e il dare sempre il meglio di sé in
ogni azione e circostanza sono importanti?
10 Il discorso indiretto Achille fa alla fine “un gran giuramento” che è in realtà una anticipazione di quello
che effettivamente accadrà; davvero arriverà il momento in cui Agamennone si pentirà di non avere Achille tra i suoi. Questa tecnica si chiama prolessi o anticipazione. Riscrivi tu il giuramento di Achille sotto
forma di discorso indiretto. Comincia così:
Achille fa un solenne giuramento, verrà un giorno in cui….
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L’ira di Achille
COMPETENZA LESSICALE
11 Achille usa una bella metafora che ci fa capire subito cosa pensa di Agamennone e della partecipazione
dei suoi guerrieri Mirmidoni alla guerra di Troia: dice che i suoi sono venuti a mietere gloria per Agamennone e suo fratello Menelao: che cosa vuole dire secondo te? Da quale campo semantico proviene il verbo
mietere?
COMPETENZA COMUNICATIVA
12 La tua opinione Fai una “classifica” di quelle che secondo te sono le accuse più pesanti che Achille rivol-
ge ad Agamennone spiegando il perché della tua scelta.
13 Scrivere di sé Achille si sente ferito proprio in ciò in cui crede di più, il suo valore, che per lui è sacro in
nome di una prepotenza ingiusta: ti senti solidale con Achille? Pensi che abbia ragione? A te è mai capitato di doverti arrabbiare per un torto che ti è stato fatto? Come hai reagito e che soluzione hai deciso di
trovare? Racconta la tua esperienza.
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