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Presentazione
Dossier Immigrazione
2016
Padova, 10 novembre 2016
intervento su
la questione demografica
e l’immigrazione
La questione demografica 1.
Il saldo naturale in Veneto.
Se si guarda al saldo naturale (i nati meno i morti), è un anno nero
per il Veneto: i morti superano i nati per ben 10.600 persone
- il doppio del deficit 2014
- dal 2010 la perdita si è quintuplicata.
Fino al 2010, il saldo naturale era negativo solo per la componente
italiana dei residenti, mentre il dato complessivo risultava positivo
grazie all’apporto dei cittadini stranieri.
Ma dal 2010 il dato complessivo risulta negativo: neanche più gli
stranieri riescono a bloccare il declino della popolazione italiana,
che fa sempre meno figli e invecchia sempre di più.
I nuovi nati da entrambi i genitori stranieri nel 2015 sono stati
8.161; prosegue il calo percentuale, in modo sempre più rilevante:
-7,4% rispetto al 2014, 652 nati in meno, si raddoppia il calo
annuale rispetto al 2013.
Veneto. Variazione del saldo naturale
dal 2010 al 2015
Saldo naturale = nati – morti
 Complessivamente NEGATIVO: - 10.600 persone
 Sempre più negativo per gli italiani ( - 18.131)…
 Sempre meno positivo per gli stranieri (+ 7.531)
Elaborazioni Dossier Statistico Immigrazione su dati Istat
La questione demografica 1.
Il saldo naturale a Padova.
A Padova, il saldo naturale degli italiani inizia ad essere negativo
nel 2012 (- 16 persone), ma in quattro anni giunge a – 1.598
persone.
Il saldo totale nel 2015 è negativo per la prima volta: - 93 persone.
Il saldo naturale positivo degli stranieri si sta contraendo, per il
minor numero di nati: 1.590, il 14, 5% in meno in quattro anni.
Padova. Variazione del saldo naturale
dal 2012 al 2015
Saldo naturale = nati – morti
 Complessivamente NEGATIVO: - 93 persone
 Sempre più negativo per gli italiani ( - 1.598)…
 Sempre meno positivo per gli stranieri (+ 1.505)
Elaborazioni Dossier Statistico Immigrazione su dati Istat
La questione demografica 2.
La sostenibilità del sistema.
«Degiovanimento»: calo della popolazione giovanile, che riduce
progressivamente la fascia della popolazione considerata in età
lavorativa (14-65 anni),
Aumento del segmento degli anziani
– in valori assoluti (+ 60.419 dal 2010)
– in peso % (1,2% in più dal 2010).
Cause: dinamiche demografiche interne correlate con una
situazione di benessere economico
– la natalità tende a decrescere
– la vita media ad aumentare.
La questione demografica 2.
La sostenibilità del sistema.
Aumenta la dipendenza della fascia degli anziani sulla
popolazione in età produttiva:
A Padova, siamo passati in 15 anni dal 26,2% al 33,4% (Italia e
Veneto: 34,3%), con un aumento del 27,5% rispetto al 2002;
l’indice di vecchiaia passa dal 133,5% al 157,0%
(Italia: 161,4%, Veneto: 159,2%).
Le previsioni per il Veneto al 2050 (non sono state calcolate a
livello provinciale) tendono a 57,7% per l’indice di dipendenza
anziani, con un indice di vecchiaia di 222,1%
(Italia 2050: rispettivamente 60,8% e 262,8%).
In Europa, l’Italia al 2014 aveva l’indice di dipendenza anziani più
alto di tutti gli altri paesi (33,7%, con la quota più alta di
ultraottantenni, 6,5%, e una percentuale fra le più basse degli
under 14, pari al 21,4%).
La questione demografica 2.
La sostenibilità del sistema.
Elaborazioni Dossier Statistico Immigrazione su dati Istat
La questione demografica 2.
La sostenibilità del sistema.
Elaborazioni Dossier Statistico Immigrazione su dati Istat
La questione demografica 2.
La sostenibilità del sistema.
Elaborazioni Dossier Statistico Immigrazione su dati Istat
La questione demografica 3.
Immigrazione ed emigrazione.
I dati AIRE 2015 (Anagrafe Italiani Residenti all’Estero) rilevavano
in Veneto 10.374 nuove registrazioni per espatrio (pari al 47,6%
delle nuove iscrizioni). Di questi, il 69,1% erano persone fra i 18 e i
65 anni, cioè possibili lavoratori; fra questi, 2.143 (il 20,7% del
totale) tra i 18 e i 29 anni.
Ciò significa
- una base sempre più ridotta di generazione giovane che
sostenga il segmento sempre più esteso di anziani.
La questione previdenziale – chi paga le pensioni a chi – non è
l’unico problema: l’inedita situazione di una popolazione così
sbilanciata sul lato della vecchiaia comporta tutta una serie di
conseguenze,
- relative alla sostenibilità del sistema di welfare (incluso quello
sanitario) - ma anche alla capacità di innovazione e di produzione
di risorse vitali, non solo materiali.
La questione demografica 3.
Immigrazione ed emigrazione.
Nel 2015 in Veneto
vi sono stati
10.374
neo iscritti AIRE
per espatrio,
il 47,6% di tutti
i neo iscritti.
Elaborazioni Dossier Statistico Immigrazione su dati Istat
La questione demografica 3.
Immigrazione ed emigrazione.
Elaborazioni Dossier Statistico Immigrazione su dati Istat
La questione demografica 3.
Immigrazione ed emigrazione.
Fonte: Elaborazioni Dossier statistico immigrazione su dati Rete temporanea d’Impresa – capofila Laesse - Treviso
La questione demografica 4.
Abbiamo un problema.
Se da un lato vi è una giusta preoccupazione per l’impatto della
crescente popolazione mondiale sull’ambiente, dall’altro bisogna
iniziare seriamente a riflettere sulla situazione dei paesi cosiddetti
sviluppati rispetto alla prospettiva di una società in cui si allunga
la speranza di vita ma non è detto sia sostenibile la sua qualità.
Rispetto a tutte le resistenze relative all’afflusso di migranti, va
ricordato che il territorio italiano e veneto ha disperatamente
bisogno di generazioni giovani, e non riesce a trattenere né i
giovani autoctoni né quelli provenienti dall’estero:
né questi né quelli trovano occupazione in un mercato del
lavoro solo in parte capace di trasformarsi e rispondere alle
nuove necessità di questa società, al di là dei parziali effetti di
ripresa.
L’arrivo di migranti giovani, necessari per la sostenibilità del
nostro sistema sociale, e la difficoltà strutturale a inserirli
lavorativamente nel nostro territorio, sta mettendo in evidenza la
crisi profonda di cui l’Europa intera, e l’Italia in particolare, sta
soffrendo.