È nato il giornalino

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È nato il giornalino
È nato il giornalino
Giornale scolastico 2015/2016
«
L’idea del giornalino, in collaborazione con GenovaBene.it, è sorta principalmente per poter partecipare
al concorso indetto dall’OdG (Ordine dei Giornalisti, NdR) “Fare il giornale nelle scuole”. L’obiettivo continua il caporedattore - di questa iniziativa è quello di avvicinare i giovani al mondo del giornalismo, nella
convinzione che le professioni a questo correlate, siano frutto di passione, impegno e soprattutto formazione
culturale adeguata. Siamo sicuri che il progetto unirà, oltre che i ragazzi e le ragazze di tutte le classi, anche le
due sedi dell’istituto. Saremo in grado di offrire, ulteriormente, una copia digitale del giornalino e vari
contenuti multimediali: puntiamo infatti ad ampliare l’offerta lanciando una webradio o una webtv (o, perché
no, entrambe, nda) nel giro di alcune settimane.»
-
Simone Vigilante | Caporedattore
Telefonare in metropolitana? Da oggi si può
Miglioramenti in vista dell’entrata in servizio dei nuovi mezzi
«Si telefona dalla metropolitana,
posso confermare», sono queste le
parole di Marco Doria, sindaco della
città di Genova, alla stampa. Il
sindaco, ha testato personalmente il
risultato dell’investimento di diversi
milioni di euro (privati, NdA), e ha
notato quanto possa essere
vincente
la
strategia
della
collaborazione
pubblico-privato,
riferendosi alle aziende Metroweb e
Commscon, che hanno realizzato il
cablaggio in 6 mesi, lavorando da
maggio ogni notte sulla tratta BrinBrignole.
–
Simone Vigilante
Acqua su Marte? Da oggi la svolta con la nuova scoperta
La NASA: «Abbiamo le prove di tanti rivoli d’acqua nei crateri»
Su Marte c’è acqua: è ufficiale. Non solo quella congelata ai poli, ma
liquida. Acqua in forma di rivoli possiamo dire ‘fantasmi’: appaiono
e scompaiono. Una notizia destinata a migrare dalla fantascienza
per imprimersi nei libri di storia. A raccontare la scoperta - o
meglio, la conferma di una serie di osservazioni - un gruppo
di esperti. Ma il protagonista, Luju Ojha, ricercatore del
Georgia Institute of Technology, era in collegamento
telefonico si è limitato a trasmettere una foto. «Abbiamo
raccolto le prove chimiche», ha spiegato, esibendo
l’animazione 3D di un cratere. È noto come «Hale Crater» e
l’immagine era eloquente. Dalla sommità si propagano
tante linee scure e parallele, l’evidenza visiva che l’acqua - in
certe condizioni - si manifesta come noi terrestri siamo abituati
a vederla. Liquida, appunto. Forse è arrivato il momento di dare
una possibilità al pianeta più simile alla Terra, di riscoprirlo per
evolvere le nostre ricerche ed arrivare a livelli mai visti. – Melania Esposito
TecnOrientamento c/o Istituto Gastaldi Abba
Sabato 23 gennaio alle ore 15 nella sede centrale dell’istituto in via Dino Col 32, parleranno ai futuri iscritti
della scuola e a tutti gli interessati, degli esperti nei campi tecnologici (Costruzioni ambiente e Territorio,
Chimica materiali e biotecnologie, informatica, telecomunicazioni, elettronica e marketing, ndc), per aiutare
nella scelta del proprio futuro scolastico. Saranno presenti inoltre i professori (e studenti volontari, NdR), che
durante tutta la giornata, accompagneranno le famiglie dentro la scuola, per mostrare loro laboratori e aule,
in cui si svolgeranno anche alcune esperienze che spiegheranno brevemente agli studenti, cosa si potrà fare
per ogni indirizzo (per esempio esperienze in laboratorio di chimica e programmazione di giochi in
informatica). Saranno inoltre presenti alcuni cameraman che, come fatto per lo stand al Salone ABCD,
produrranno un video per gli archivi della scuola. – Caporedattore (comunicato)
“Confused Travolta” fa impazzire il web dopo 20 anni
Oramai il “Confused Travolta” (è chiamata così la scena in cui Vincent Vega si aggira confuso nel film di 20 anni fa) sta
facendo impazzire il mondo di Internet, è stato ovunque: dal logo del The Space Cinema alla redazione de Il Secolo XIX;
la domanda rimane la stessa: Perché? Un utente di Imgur utilizzò quelle immagini per descrivere la sua sensazione di
spaesamento nella discussione. Il 6 novembre scorso, Travolta, “si trova” in un negozio, per scherzare sull’indecisione
su quale regalo acquistare (visto da 4mln di persone); la scena è diventata virale dopo il tutorial dell’ideatore dove
viene spiegato come editare la scena con l’aiuto del green screen.
Come la droga ti rovina la vita | L’intervista di Schiara e Martini
Ai giorni nostri l’uso di sostanze stupefacenti da parte dei ragazzi va aumentando vorticosamente. Basti
pensare che 3 ragazzi su 4 hanno fatto uso di droghe almeno una volta. Ma cosa spinge un ragazzo a farlo?
Per rispondere a tale domanda si è pensato di intervistare un ragazzo fra tanti del Gastaldi che ha assunto
tali sostanze.
A che età hai provato per la prima volta ad assumere sostanze?
Ho iniziato giovanissimo, all’età di 13 anni provai e circa un mese dopo iniziai.
Ti hanno “costretto” a farlo, magari incitandoti o stuzzicandoti con le soliti frasi della serie “se non lo fai
sei uno sfigato”, oppure è stata una tua libera scelta? Se fu una scelta autonoma, per quale motivo hai
voluto iniziare?
Nessuno si sarebbe mai permesso di prendermi in giro pertanto è stata una mia libera scelta. I motivi per
cui ho iniziato sono stati molteplici: problemi familiari e personali; ho trovato nella droga una via di fuga da
quei pensieri assillanti. Era il mio modo di staccare la spina dal mondo.
Ti è mai capitato di sentirti male dopo averne fatto uso?
Si, soprattutto i primi tempi, perché il corpo non è abituato a smaltire tali sostanze, per tanto spesso avevo
nausea e la sensazione di poter svenire. Per fortuna sono sempre state solo sensazioni.
Dopo le prime volte, quindi, come ci si sente?
Sicuramente meglio di prima, perché dopotutto è una cosa che crea dipendenza, difatti più se ne fa uso, più
i risultati si riducono portandoti ad aumentare le dosi per avere lo stesso effetto. E come ogni buona
dipendenza ne senti sempre il bisogno. Ho visto persino dei miei amici diventare dipendenti e mettere la
droga come scopo di ogni giorno.
Di che tipo di droghe hai fatto uso? Hai mai pensato di provarne più pesanti?
Ho provato solo due droghe Hashish e Marijuana, ma non nego che ho spesso ho pensato di provare Md,
Ecstasy, e Coca.
Qual era la tua media di spinelli al giorno?
Era di circa 12/13 canne al giorno in una giornata normale.
Stai continuando a farne uso?
No, e detto sinceramente devo ringraziare una persona che è stata il pretesto per smettere. Già da tempo
mi ero reso conto che se avessi continuato sarei sicuramente finito a drogarmi con sostanze più pesanti
rovinandomi la vita per sempre perché per quanto volessi smettere non trovavo un incipit valido per farlo.
Esso lo è stato.
Vorresti fare un appello a chi fa uso di sostanze?
L’unica cosa che vorrei è poter dire loro di fumare di meno, per il resto no, non cambierei nulla perché
grazie a questa esperienza ho capito tante cose e ho conosciuto meglio le persone. Un saluto.
Star Wars: Il film e il videogioco | La recensione
Dopo 32 anni, la saga di Star Wars ha avuto un seguito, passando da George Lucas (Disney, NdR) alla regia di
J.J. Abrams, professionista del grande schermo capace di aver dato nuovo lustro alla saga di Star Trek. Ci si
ritrova catapultati di fronte all’Impero Galattico chiamato ora ‘Primo Ordine’, abbiamo un ‘nuovo Darth
Vader’ di nome Kylo Ren ma piuttosto deludente rispetto all’’Anakin’ che abbiamo imparato a conoscere… Il
film in realtà più che un sequel sembra quasi un remake di Star Wars – Episodio IV.
Luke Skywalker è scomparso, la mappa con il luogo in cui si è nascosto è contesa dal Primo Ordine e dalla
Resistenza. Quando il malvagio Kylo Ren, scopre che la mappa si trova all'interno di un droide, si scatena una
caccia senza tregua, che coinvolgerà vecchie e nuove glorie. C’è l’intento di portare nuova linfa
all’immaginario ‘guerrestellariano’ con personaggi nuovi come Finn, un redento Stormtrooper e Rey, la nuova
protagonista, una ragazza che vive di espedienti aspettando il ritorno di una ipotetica famiglia (qualcuno di
importante?) e che risulterà sensibile al richiamo della Forza. Alcuni punti della storia però risultano un
susseguirsi frettoloso e confusionario di eventi come quando Ray scopre di poter controllare la Forza in
pochissimo tempo. Personalmente il film mi ha deluso, forse mi aspettavo qualcosa di davvero nuovo e
originale ma ormai Star Wars è diventato parte, a tutti gli effetti, dell'industria dell'Entertainment Disney e
quindi si deve accettare la nuova natura oppure si resta inutilmente aggrappati alla nostalgia.
Perché andare a vedere il film? Il film in se stesso merita perché è prodotto discretamente, ci sono scene
spettacolari come quella di apertura o il primo inseguimento ai danni dei protagonisti o, ancora, la grande
battaglia del film. Il finale, anche se quasi scontato, lascia comunque la curiosità sul futuro che potrà avere la
produzione.
Star Wars Battlefront, uscito quasi in contemporanea con il film, è un videogioco sviluppato da DICE (Digital
Illusions Creative Entertanment, NdR), ed è stato pubblicato dalla EA il 19 novembre.
Battlefront è un gioco sparatutto sia in prima che in terza persona. I giocatori attraversano i vari pianeti di
Star Wars (come ad esempio Endor, Tatooine, Sullust ed il nuovo pianeta Jakku). Per attraversare il mondo
in cui ci si trova, si possono usare svariati veicoli: navicelle spaziali e veicoli terrestri. Le armi, i personaggi, gli
strumenti, e le abilità sono completamente personalizzabili.
E’ possibile scegliere se impersonare un soldato dell’alleanza ribelle o uno stormtroopper (Truppe
dell’impero, ndc). Sono inoltre giocabili i personaggi più celebri dei prequel di Star Wars: Darth Vader, Luke
Skywalker, Han Solo e Boba Fett, mentre sono presenti ma non giocabili R2-D2 e C3PO.
Il gioco include missioni offline ma non possiede una campagna, gli sviluppatori si sono concentrati molto di
più sulla modalità online in cui si può arrivare a giocare in 40 utenti in una sessione univoca; in cui sono
disponibili attualmente solo 12 mappe. In definitiva sia il gioco che il film rispecchiano molto le mie
aspettative, nonostante la produzione cinematografica possa dare alcune delusioni. – Gabriele Garabello
Cosa è davvero l’inquinamento atmosferico?
Cosa è? Questa può sembrare una domanda stupida, ma molte persone non hanno ancora una chiara idea
del fenomeno atmosferico che si presenta dinanzi a noi in questo momento. Urge quindi chiarire ogni cosa.
L'inquinamento atmosferico consiste nella diffusione di gas e polveri sottili nell' ambiente, ed è un problema
che riguarda tutto il pianeta. Le principali fonti di inquinamento sono le attività industriali, gli impianti per la
produzione di energia, gli impianti di riscaldamento e il traffico. Lo smog compromette la salute, provoca
l'innalzamento delle temperature ambientali e danni a monumenti e statue. L'inquinamento atmosferico è
quindi un nemico di tutti, che deve essere sconfitto il prima possibile, nel bene della società.
Il pm10 è uno dei più importanti inquinanti dell'aria ed è costituito essenzialmente da polvere e fumo. Una
sorgente molto importante di questa sostanza è la combustione. E' stato calcolato che basterebbe superare
40 microgrammi su metro cubo di pm10 medio annuo per avere l'aria ‘sporca’. Molte regioni italiane, invece
hanno superato questo valore, mettendo a rischio la salute della popolazione.
Città
Pechino
Berlino
Rio De Janeiro
Torino
Parigi
Londra
Microgrammi di
PM10 su m3
120
63
62
70
38
30
Il pm10 danneggia gravemente l'apparato respiratorio delle persone che ne assumono grandi quantità, fino
a portarle in molti casi alla morte. L' OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità, NdR), basandosi su dati
raccolti nel 2008, ha stimato che le polveri sottili siano responsabili di circa 2 milioni di decessi nel mondo
all'anno. Anche in Italia la situazione non è da sottovalutare: si stima che nel nostro Paese il pm10 sia
responsabile di circa 5800 decessi all'anno.
Molte città italiane, a seguito di ordinanze da parte dei propri sindaci, si sono messe in moto organizzando
blocchi del traffico. Questi consistono in limitazioni della circolazione dei mezzi di trasporto privati in fasce
orarie decise dal comune di una città. In alcuni casi si decide inoltre di permettere la circolazione in modo
alternato a mezzi di trasporto con targa con ultima cifra pari/dispari. Alcune provincie hanno invece deciso
di restringere il limite di velocità nei centri città. Sono molte le città che hanno adottato ed adotteranno nel
futuro imminente queste disposizioni: Torino, Cuneo, Milano, Genova, Modena, Ravenna e Roma.
Da uno studio scientifico emerge che il Pm10 in Italia è determinato per il 41 % dal riscaldamento e
produzione di calore, dal 18% dall'industria, dal 17% dal trasporto su strada, dal 13% da agricoltura e foreste,
dal 9% da altri trasporti. Se si dovesse decidere di bloccare il traffico anche in modo assoluto, 24 ore su 24, si
andrebbe a incidere, dunque, solo su una piccola fetta di inquinamento, neanche il 20%. Nonostante la bassa
percentuale, molti governi, promuovono l’uso di auto elettriche (o comunque di altri mezzi elettrici, ndc).
-
Paolo Oliveri
Caporedattore: Simone Vigilante (Cell. 333 141 6484)
#RedazioneGA
Redazione: Via Dino Col 32 c/o IIS Gastaldi-Abba, Genova
In collaborazione con GenovaBene.it
/RedazioneGA