Poletti tira dritto «Il lavoro stabile sta aumentando»
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Poletti tira dritto «Il lavoro stabile sta aumentando»
LA NUOVA MERCOLEDÌ 15 LUGLIO 2015 9 FerraraECONOMIA ■ e-mail: [email protected] » OCCUPAZIONE IL MINISTRO IERI ALLA CAMERA DI COMMERCIO Vi ascoltiamo come ascoltiamo tutti, si discute, ma alla fine è il governo a decidere, assumendosi le responsabilità. Il ministro del Lavoro Giuliano Poletti ha profittato della mattinata ferrarese per ribadire uno dei punti più cari al Governo Renzi: basta con la concertazione, basta con leggi e riforme partorite dopo lunghissime trattative, con i sindacati o con i rappresentanti delle imprese. L'ha detto davanti a una platea non scontata, quella di Confartigianato, che l'ha invitato alla Camera di Commercio a parlare della riforma del mercato del lavoro. «Chiediamo un impegno a rassicurarci sul fatto che non esistono associazioni di serie A e associazioni di serie B» aveva provato a chiedergli il segretario Giuseppe Vancini. E l'imolese «figlio di contadini nato a venticinque chilometri da qui» (alla biografia andrebbero aggiunti gli anni da presidente nazionale Legacoop) non si è fatto pregare. «È fondamentale che la società si organizzi in corpi intermedi, con cui va mantenuto un canale di discussione, ma detto questo la democrazia prevede che alla fine ci sia uno con la responsabilità di decidere: questo Governo dice dei sì che sono sì e dei no che sono no. Se nò, siccome ho un camper e una nipotina, prendo e vado a star meglio da un'altra parte». Non è un esecutivo per tutte le stagioni, questo: «Il giorno in cui non ci saranno più le condizioni per fare, lasceremo». Parole di un certo peso, visto che ultimamente in tanti prestano attenzione alla sempre più esigua maggioranza al Senato (addirittura nell' ultima fiducia i voti a favore del governo si sono fermati a 159, meno della metà). La logica del "tirare diritto" l'esecutivo l'ha seguita anche durante le discussioni sull'articolo 18, che un solco tanto profondo hanno scavato tra Pd e Cgil (ieri ad ascoltare Poletti non mancava però il segretario generale Raffaele Atti). «Sia la Camera sia il Senato ci avevano chiesto di cambiare la nostra legge sul licenziamento collettivo - ha ricordato il ministro -. Noi con fatica e sofferenza abbiamo deciso di non cambiarla, e non perché la richiesta fosse dannosa, ma perché il mondo ci stava guardando e si diceva: quando la sinistra e la Cgil glielo chiederanno, alla fine molleranno». ‘Lavoranti’ in crisi Cgil: posti a rischio sciopero e summit delphi-made Poletti tira dritto «Il lavoro stabile sta aumentando» Più tempi indeterminati grazie al «pacco di soldi» statali Ricetta post-concertazione: ascoltiamo tutti, poi decidiamo La situazione della coop Lavoranti in Legno, una delle aziende storiche del settore, è diventata critica con la crisi dell’edilizia, tanto da portare nelle scorse settimane i vertici aziendali ad avviare la procedura concorsuale del “concordato in bianco”. «Questa decisione riduce ulteriormente i tempi della discussione e rende urgente ancor più di prima la necessità che il movimento cooperativo assuma rapidamente l’iniziativa per salvare le realtà produttive e l’occupazione» ha dichiarato Luigi Giove, segretario regionale Fillea Cgil, al termine dell’incontro di ieri con Legacoop, Lavoranti e Open Co. altra azienda emiliana del settore pure in crisi. «Tutti i lavoratori hanno diritto ad avere soluzioni che garantiscano la continuità del rapporto di lavoro e adeguate coperture in termini di ammortizzatori sociali», denuncia la Fillea, e nell’incontro «risposte concrete non ne sono arrivate». Di qui la richiesta di un tavolo urgente di crisi con l’assessore Palma Costi e la proclamazione di 4 ore di sciopero regionale da effettuarsi entro il 20 luglio. Oggi assemblee. Il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, ieri mattina in città e alla Camera di commercio Non solo di articolo 18 si è però occupato il suo Ministero: «Abbiamo messo un pacco di soldi per promuovere i contratti a tempo indeterminato, sgravando i datori di lavoro dai contributi - ha rivendicato - e abbiamo tolto il costo del lavoro dall'imponibile Irap, rendendo più van- taggiosi questi contratti in maniera permanente. Da gennaio, tutti i dati ci confermano che i tempi indeterminati sono in aumento». Un risultato, quest'ultimo, riconosciuto anche da Vancini, il quale non ha comunque fatto a meno di notare come in termini assoluti ancora sia diffi- cile notare una crescita degli occupati. Ma è stato soprattutto un modello, quello della piccola impresa, magari a carattere famigliare, che Poletti ha voluto rivendicare davanti alla platea di artigiani. Senza rinunciare a un' altra stoccata verso sinistra. «C'è ancora qualcuno che pensa all' impresa come a una disgrazia che ci tocca sopportare, eppure dobbiamo piantarla di pensare che l'unico rapporto tra titolari e lavoratori sia l'alternanza fra conflitto e contratto». Che, detto con l'accento emiliano, suona ancora meglio. Gabriele Rasconi A due imprese ferraresi gli eventi di fine anno L’Incendio del Castello Sarà un’associazione d’impresa guidata da Delphi international, la società ferrarese specializzata in organizzazione di eventi, a realizzare la Festa di Capodanno e Natale è in centro, le due date clou del fine anno ferrarese, per i prossimi tre anni. Delphi ha infatti vinto il bando di gara del Comune di Ferrara, precedendo la Prestige Milano e Delta Input, le altre due partecipanti. Delphi lavorerà assieme a Made eventi. Il bando attribuisce a loro il contributo di 103mila euro di Comune e Camera di commercio, per ogni annualità del progetto, e prevede la messa a disposizione, insieme alla Provincia, del Castello Estense e i luoghi centrali della città, compreso il Ridotto del Teatro Abbado. La valenza turistica e commerciale del fine anno ferrarese è testimoniata dai risultati degli ultimi anni, che hanno fatto registrare il sold out nelle strutture ricettive cittadine. I perni dell’offerta sono appunto due: l’Incendio del Castello nella notte del 31 dicembre, e l’animazione natalizia in centro. Soddisfatto l’assessore al Commercio, Roberto Serra: «Abbiamo scommesso che l’imprenditoria avrebbe risposto presente e così è stato. Chi denigra l’imprenditoria locale fa il male di questa città: bisogna sostenerla». La convinzione dell’assessore al Turismo, Massimo Maisto, è «il nuovo rapporto tra pubblico e privato che ancora una volta ha dimostrato di aver colto l’opportunità di mettersi in gioco e di contribuire a consolidare il calendario degli eventi cittadini». Otto disabili fanno tirocinio alla tavola calda ‘sociale’ Tper aumenta fatturato e utili 13,4 milioni prodotti a Ferrara Essere impresa ma con l’attenzione rivolta a valorizzare chi vive situazioni di fragilità. È questa la doppia sfida del bar tavola calda “Sorsi&Morsi” che ha appena preso il via a Ferrara, in via Porta San Pietro 57/b. Il nuovo esercizio è festito dalla coop sociale Scacco Matto, che opera nel reinserimento lavorativo di persone con disagio mentale, e impiegherà nella nuova attività 8 persone svantaggiate e 2 tutor. Venerdì scorso si è svolta l’inaugurazione alla presenza di Roberto Serra, assessore al Commercio, Gino Targa (Asl), e Wladimiro Fezza, presidente della coop Scacco Matto, An- L’assemblea dei soci Tper ha approvato all’unanimità il consultivo 2014 della società, che oggi è la prima nel settore del trasporto pubblico locale in regione per volume d’affari e servizi. Il passaggio dal pesante rosso di bilancio del 2012 all’utile di 2,4 milioni dell’anno scorso è stato segnato dall’aumento dei passeggeri (da 123,4 a 141,9 milioni, dei quali 13,4 nel bacino di Ferrara e 5,2 nel servizio ferroviario su rete regionale); e dalla fidelizzazione misurata con il +11,5% in tre anni degli abbonamenti annuali. Il margine operativo lordo ha superato 22 milioni di euro, contro i 16 del il nuovo locale aperto in via porta san pietro a ferrara drea Benini, presidente di Legacoop Ferrara. Il bar consentirà l’inserimento, attraverso tirocini formativi, di 8 persone provenienti da Salute mentale, nei ruolo di cuoco, aiuto cuoco e barista/cameriere. Di questi lavoratori, quattro sono stati già individuati e arriveranno ai primi di agosto, mentre gli altri quattro verranno selezionati a settembre-ottobre, attraverso un corso di formazione. «Queste esperienze ci confermano che è possibile e vincente coinvolgere in maniera attiva persone con disagio psichico nella gestione di un’attività d’impresa» ha commentato Benini. L’inaugurazione del locale con Serra (Comune) e Benini (Legacoop) 2012, mentre il valore della produzione ha toccato 253 milioni di euro. Sul fronte costi è calata la spesa per carburanti (-2,5 milioni), effetto anche di efficientamento nell’uso delle flotte, e le coperture assicurative (-600mila euro). Tper impiega 2.532 persone, 2.771 se si considerano anche le controllate. Nel 2014 sono stati controllati i titoli di viaggio di circa 3 milioni di passeggeri, da 1,9 milioni di due anni prima. L’assemblea dei soci è stata anche occasione di presentare il Certificato d’eccellenza da parte di Certiquality. Il rinnovo dei vertici slitta a fine luglio, con il taglio da 5 a 3 poltrone.