IL PRIMO INCONTRO DEL “CAFFE` LETTERARIO” TRA RICORDI
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IL PRIMO INCONTRO DEL “CAFFE` LETTERARIO” TRA RICORDI
IL PRIMO INCONTRO DEL “CAFFE’ LETTERARIO” TRA RICORDI DEL PASSATO E SPERANZE PER IL FUTURO Il monito di M. Alberigo e di D. Formisano ai giovani presenti “Prendete esempio da noi e credete nelle vostre capacità” E’ stato un confronto stimolante e coinvolgente quello svoltosi al Caffè Cultura del Teatro “Manzoni” di Cassino tra gli studenti del Liceo Linguistico – Liceo delle Scienze Umane “Marco Terenzio Varrone” e gli ospiti , il dott. Mario Alberigo, Sindaco di Cassino dal giugno del 1966 al gennaio del 1968, il dott. Donato Formisano, Presidente della BPC, nell’incontro moderato dal dott. Vittorio Macioce, capo redattore de “Il Giornale”, sul tema “Cassino, dicembre 1943 – gennaio 1944. Dal Natale di guerra alla prima battaglia di Montecassino”. Le vicende storiche rievocate nei loro interventi dagli studenti sono divenute terreno fertile , per il riaffiorare di ricordi e di memorie personali, che nelle parole degli ospiti si sono trasformate in testimonianze sui terribili giorni con cui si inaugurava il 1944, uno degli anni più drammatici della storia di Cassino. Il dott. Mario Alberigo ha rievocato il difficile momento vissuto, quando, a seguito del delitto di S. Antonino, dei militari tedeschi lo minacciarono di morte, ritenendolo, a torto, responsabile dell’uccisione di due commilitoni avvenuta qualche giorno prima. I ricordi sono affiorati chiari e precisi nella memoria di chi, appena ventenne in quel periodo, si era ritrovato ad un passo dalla morte. Nel suo intervento il dott. Donato Formisano, un bambino di soli nove anni a quei tempi, ha voluto testimoniare agli studenti la fuga precipitosa della sua famiglia da Cassino in seguito al primo violento bombardamento subìto dalla città martire. Gli studenti hanno ascoltato con grande attenzione le parole degli ospiti, come sempre accade quando la storia diventa parola e testimonianza viva. Vittorio Macioce, nel suo ruolo di moderatore dell’incontro, è stato abile nel trovare tutti collegamenti che potessero aiutare gli studenti e i giovani presenti a sentire l’attualità dei messaggi ascoltati. Tra un ricordo e l’altro il giornalista ha voluto testimoniare ai presenti anche la sua più recente esperienza di guerra, meno mondiale, forse, ma non meno tragica: la guerra in Kosovo. Lo ha fatto, parlando agli studenti di ciò che ha visto e sentito, visitando le zone colpite dal conflitto e seguendo le vicende personali di una giovane donna Kosovara. Il suo intervento è stato particolarmente toccante, quando ha ricordato la sua prima volta in un campo profughi: nitido il ricordo della fuga precipitosa dal luogo di orrore, causata dall’olezzo terrificante, ma anche dalla difficoltà di sopportare il dolore e la sofferenza delle vittime. Perché, al di là di tutto, le guerre hanno un filo conduttore, che le porta ad essere diverse, ma anche fondamentalmente uguali, soprattutto nelle macerie – materiali e spirituali - che esse lasciano in eredità ai sopravvissuti. Il dott. Alberigo ha rivolto un appello a Danilo Salvucci, Presidente del Comitato delle Celebrazioni del 70esimo, intervenuto alla manifestazione, sollecitandolo a focalizzare l’attenzione delle manifestazioni in programma da una parte sui drammatici eventi bellici di Cassino, dall’altra, sulla ricostruzione della città martire, iniziata in condizioni drammatica, ma portata a compimento con grande determinazione e in tempi rapidi. Unanime è stata in tal senso la voce dei due ospiti nel richiamare l’attenzione degli studenti sulla necessità di nutrire speranze per il futuro: il momento attuale non offre grandi prospettive, ma i giovani di oggi devono avere la stessa forza e lo stesso coraggio dei giovani di quel tempo, credendo fermamente nelle loro capacità e nella loro voglia di costruire un mondo nuovo, che si fondi sulla pace. L’Abbazia di Montecassino rappresenta un vivo simbolo di pace, non solo per il territorio del cassinate, ma per l’Europa, di cui San Benedetto è patrono, e per il mondo intero. Il dott. Macioce, riflettendo su tale realtà, ha proposto ai rappresentanti delle istituzioni presenti e a tutti gli ospiti un’iniziativa culturale molto interessante: costituire, sulla base del ricco ed unico patrimonio librario dell’abbazia, una biblioteca virtuale – attraverso la realizzazione di una “nuvola” Terre di San Benedetto - che renda fruibili nel mondo le inestimabili ricchezze culturali custodite nel luogo sacro. Tale iniziativa potrebbe vedere il coinvolgimento dell’Amministrazione Comunale, delle Istituzioni e delle Associazioni presenti sul territorio, delle Scuole e dell’ Università, che dovrebbero confrontarsi con aziende informatiche, come Apple, Microsoft, ecc., nella realizzazione del progetto. Passato, presente e futuro, quindi, in un incontro che per gli studenti del Liceo “Varrone” si è rivelato ricco di stimoli e di riflessioni, che certamente lasceranno una traccia nelle loro menti. Il percorso intrapreso dal Liceo con il progetto “Caffè Letterario” offrirà agli studenti nuovi momenti di confronto e di arricchimento culturale con i prossimi incontri, previsti in concomitanza con le ricorrenze più significative del 70esimo. L’insegnante referente del progetto Prof.ssa Gabriella Sabatini.