[nazionale - 19] inserti/pagine 07/05/11
Transcript
[nazionale - 19] inserti/pagine 07/05/11
Tuttolibri SABATO 7 MAGGIO 2011 LA STAMPA XIX Terza edizione Alberto Arbasino America amore «È possibile che si abbia voglia di tornare a casa per il solo piacere di leggere un libro?». (Giuseppe Montesano, «l’Unità») ADULTI E RAGAZZI . \ «Milosz raccoglie pensieri, intuizioni, profili, illuminazioni, aforismi, apologhi, brevi racconti, citazioni, ricordi, con una sapienza senza eguali». (Pietro Citati, «la Repubblica») Seconda edizione Georges Simenon La fuga del signor Monde «Monde non è altri che Simenon. Stretto fra l’evasione dalla vita e la prigione della vita». (Stenio Solinas, «il Giornale») Adelphi fantastico per eccellenza. Claudio Gallo e Giuseppe Bonomi raccontano Emilio Salgari. La macchina dei sogni (Bur, pp. 488, € 12). Un eroe della penna di intatta attualità: «Perché Salgari - come osserva nella prefazione Mino Milani - è l’avventura, e l’avventura non ha età. E’ oggi che Sandokan e Yanez si preparano alla battaglia; che i tughs tentano di strangolarti in onore di Kalì...». Una biografia che viene riproposta è quella di Silvino Gonzato, veronese come il padre degli eroi: La tempestosa vita di capitan Salgari (Neri Pozza, pp. 253, € 16, con una bibliografia del romanziere a cura di Vittorio Sarti e un corredo di illustrazioni). Serena Piazza e l’illustratore Paolo D’Altan raccontano ai bambini Emilio Salgari navigatore di sogni (Rizzoli, € 15). «Un tempo a Torino incontravi le tigri in pieno centro. Palme tropicali facevano ombra alle signore accaldate dall’afa. Il Po sfociava nel mar dei Caraibi...». Per le edizioni Orecchio Acerbo, un racconto di Salgari, L’isola di Fuoco, ridotto e adattato, con le illustrazioni di Luca Caimmi. Nella postfazione Paola Pallottino ripercorre in breve l’esistenza dello scrittore che Citati non ha esitato a innalzare: «Quando prendevano in mano i suoi libri, gli ammiratori di Salgari non sapevano di sfogliare in una volta sola i romanzi neri e i poemi di Byron, i romanzi marini di Victor Hugo, Il conte di Montecristo, Conrad e perfino Gabriele D’Annunzio». \ = Una biografia accuratissima del Capitano \ Czeslaw Milosz Abbecedario Sulle rotte del Capitano Seconda edizione Irène Némirovsky Il vino della solitudine Il più autobiografico e personale dei grandi romanzi della Némirovsky. Giorgio Manganelli Ti ucciderò, mia capitale «Un libro in cui il più libero divertimento si sposa all’inquietudine più fonda». (Lorenzo Mondo, «Tuttolibri») Gabriel Chevallier La paura Un romanzo che ci mostra la guerra come se la vedessimo per la prima volta. La riscoperta di un classico moderno. Vasilij Grossman Il bene sia con voi! Il testamento letterario e spirituale dell’autore di Vita e destino. L’UNITÀ IN CUCINA Con Pellegrino Artusi = Un secolo fa moriva a Firenze Pellegrino Artusi, il signore del gusto che fece in cucina l’Unità d’Italia. L’anniversario sarà ricordato il 15 maggio, h. 10,30, nella Sala Oval. Intervengono Marco Malvaldi, autore di Odore di chiuso (Sellerio, Artusi è tra i personaggi), Massimo Montanari, Clara e Gigi Padovani (autori di Italia Buon Paese, Instar Libri). Diverse sono le edizioni dell’opera principale di Artusi La scienza in cucina e l’arte di mangiar bene. In anastatica da A. Vallardi (€ 12,50), con l’introduzione di Piero Camporesi da Einaudi (€ 18,50). Seconda edizione Joseph Roth Secondo amore «Così sono i suoi racconti: un mazzo di fiori colti nel campo del mondo mentre si è inseguiti dalla morte». (Valeria Parrella, «Grazia») ¯ Muhammad Dāra¯ Šikoh . La congiunzione dei due oceani La testimonianza del breve, prodigioso momento in cui si azzardò a far confluire induismo e islamismo in una stessa sapienza. Jamaica Kincaid In fondo al fiume «Un viaggio nella memoria lungo dieci racconti, sospesi tra sogno e cordoglio, luce e tenebra». (Tiziano Gianotti, «D la Repubblica delle Donne») René Guénon I princìpi del calcolo infinitesimale I quesiti metafisici che si celano in un procedimento del calcolo su cui è basata la scienza moderna. Illustrazione di Lebedev «Il circo» 1925 Alberto Savinio Tutta la vita I racconti più visionari di Savinio. Cent’anni dopo Protagonista al Lingotto e nel romanzo-documento di Ernesto Ferrero Nelle vele di Salgari soffia il vento dell’avventura In dvd IL SANDOKAN TV Con Kabir Bedi nelle vesti di Sandokan, Tigre della Malesia, Salgari risorse in tv nel 1976. Uno sceneggiato in 6 puntate nel cast Philippe Leroy/ l’amico - fratello Yanez, Adolfo Celi /perfido sir Brooke e Carol André/Marianna, perla di Labuan - per la regia di Sergio Sollima ora in dvd, con libro (Sandokan, Rizzoli Bur, € 24,90). UNA VITA IMMAGINARIA Il regista Marco Serrecchia ripercorre la vita di Sagari, cui presta la sua voce Gino Paoli, in un film documentario, edito da minimum fax: Capitan Salgari, in viaggio con l’immaginazione (€ 22, il dvd e il libro Una tigre in redazione, antologia del Salgari giornalista, a cura diSilvino Gonzato. co bilancio, ma di comporre anche un avvincente romanzo, quello che Salgari non ha mai scritto e che si legge solo in filigrana nelle migliaia di pagine da lui vergate con frenesia. Intendiamoci, Ferrero mette a profitto una rigorosa documentazione sulle tappe salienti della sua vita che si svolge tra Verona, Venezia, Genova e si conclude a Torino, nella casa modesta di corso Casale popolata di bambini e bizzarri animali, sulla verdeggiante collina, meta di scampagnate e alla fine teatro del suicidio. Scandaglia le sue letture, che non si riducono ai giornali di viaggio e ai resoconti di esploratori, ma anche a scrittori di rango, come l’imprevedibile Poe. Indugia tuttavia a ricreare il mondo popolare che si addensa nella borgatella Madonna del Pilone e ad offrire, più in generale, il colore di una Torino a cavallo del secolo, segnata dalla presenza di De Amicis e Lombroso, avviata alla rivoluzione industriale, inse- guendo il mito di un progresso (l’automobile, l’aereo, il cinema) che Salgari avversa, presagendone funeste conseguenze. E sembra frutto di una accorta messinscena che i suoi funerali vengano oscurati dai festeggiamenti per l’apertura dell’Esposizione Universale al Valentino. Tra le invenzioni di Ferrero Nella Torino dell’auto e del cinema, di De Amicis e Lombroso, avversò il mito del progresso spicca la figura di Angiolina che, felice insinuazione quando si pensi alle debolezze di Salgari, è figlia di un produttore di vermouth e di sciroppi. La ragazza incontra il dubbio capitano, promosso cavaliere dalla regina Margherita, passeggiando sull’argine del Po. Lungi dal secondare la sua propensione all’alcol, interroga quell’ometto dal volto tormentato su Sandokan e sul Corsaro Nero, sul mestiere di scrittore al quale si sente chiamata. Dà prova delle sue attitudini, raccogliendo dialoghi e impressioni in un diario, che diventa nel libro la più effusa e importante testimonianza sul tracollo di Salgari. Dirò di più. Ferrero, senza prevaricare su Angiolina che d’altronde è sua creatura, le presta la propria voce. E’ lei che svela a chiare lettere l’intreccio documentale e romanzesco del libro: «(Salgari) si sta tramutando in un personaggio mio, al tempo stesso vero e inventato, al punto che nemmeno io saprei dire dove comincia l’uno e finisce l’altro»: a chi appartengano in realtà le riflessioni sentenziose attribuite a Salgari. Penso all’espressione «disegnare il vento», che esalta per via metaforica la libertà e la forza vitale, la tensione verso l’invisibile e l’inesprimibile. Altrove viene detto che si scrive per vivere molte vite, perché insoddisfatti di quella avuta in sorte. Assolvendo le mistificazioni del viaggiatore sedentario, si tesse l’elogio della fantasia che sa essere più vera della realtà. Anche se in un momento di sconforto Salgari, quasi rinnegando se stesso, esorta Angiolina ad andare per il mondo a vedere com’è fatto davvero. Nella storia di un romanziere divorato dai suoi sogni affiorano gli eterni problemi sul complesso rapporto tra vita e scrittura, sulla letteratura come «menzogna». Senza pedanteria, in presa diretta, tenendo fermo lo sguardo sulla figura straordinaria di chi aveva saputo realizzare viaggi portentosi sulle carte geografiche, autour de sa chambre. Roberto Bolaño Il Terzo Reich «I prodromi di ciò che ha reso Bolaño un autore di culto». (Tommaso Pincio, «il manifesto») Christopher Isherwood La violetta del Prater «Lieve quanto vero». (Irene Bignardi, «la Repubblica») Salvatore Niffoi Il lago dei sogni «Un senso del magico e del sovrannaturale profondamente impiantato nella concretezza della vita». (Leonetta Bentivoglio, «la Repubblica») Aldous Huxley Punto contro punto «Punto contro punto è divertentissimo, con sprazzi di farsa sopraffina». («The Observer») Guido Ceronetti In un amore felice Il primo romanzo di Guido Ceronetti. Goffredo Parise Il padrone Una feroce e divertentissima satira dell’editoria. Alain Finkielkraut Un cuore intelligente «Nove appelli alla nostra capacità d’ascolto». (Mario Bernardi Guardi, «Il Tempo») Robert Darnton Il futuro del libro Un atto d’amore per il libro quale che sia la forma in cui appare. Sergio Solmi Scritti sull’arte «Una formidabile galleria di profili senza tempo». (Piero Melati, «il venerdì») ADELPHI