Celebrare il lignaggio del nostro Guru
Transcript
Celebrare il lignaggio del nostro Guru
Celebrare il lignaggio del nostro Guru Lettera di un'insegnante di meditazione Siddha Yoga 2 agosto 2015 Cari Siddha Yogi, Nel mese di agosto, il sangham mondiale Siddha Yoga commemora e riflette su due eventi sacri. L'8 agosto onoreremo il Punyatithi di Bhagavan Nityananda, l'anniversario del giorno del 1961 in cui egli lasciò il corpo fisico per unirsi all'Assoluto. E il 15 agosto celebreremo il Divya Diksha di Baba Muktananda, l'iniziazione spirituale che egli ricevette dal suo Guru, Bhagavan Nityananda, nel 1947. Queste celebrazioni sono per noi un'occasione speciale per approfondire lo studio e la pratica del Messaggio che il nostro Guru, Gurumayi Chidvilasananda, ci ha dato per il 2015: Volgiti all'interno Medita con naturalezza Lo stesso giorno in cui, nel ridente villaggio di Ganeshpuri, Baba Muktananda ricevette shaktipat-diksha dal suo Guru, l'India fu liberata dalla dominazione britannica. E anche per Baba il 15 agosto 1947 fu portatore di una promessa di libertà: la liberazione spirituale. Sebbene Baba avesse studiato e praticato yoga per buona parte della vita e fosse divenuto esperto in tutte le sue discipline, il suo viaggio spirituale ebbe veramente inizio, come egli stesso disse molte volte, proprio in questo giorno, quando fu benedetto da shaktipat-diksha – l'iniziazione che risveglia l'energia divina all'interno dell'essere umano. Per più di vent'anni Baba aveva viaggiato per tutta l'India alla ricerca di un sadguru, un Maestro autentico, che potesse dargli la conoscenza di Dio all'interno. E quel sadguru fu Bhagavan Nityananda, un janma siddha, nato Siddha. Nella sua autobiografia spirituale, Il gioco della Coscienza, Baba Muktananda descrive, in modo molto commovente, l'esperienza di quando ricevette shaktipat. Eccone un passaggio: Un raggio di luce proveniva dalle sue pupille ed entrava direttamente in me: il suo tocco era ardente, bruciante. La sua luminosità mi abbagliava come una potentissima lampada. Mentre questo raggio proveniente dagli occhi di Bhagavan Nityananda penetrava nei miei, ogni pelo del corpo mi si drizzò per lo stupore, la meraviglia, l'estasi e la paura. Continuai a ripetere il suo mantra, Guru Om, mentre osservavo i colori di quel raggio. Era un flusso ininterrotto di splendore divino. Divya diksha, l'iniziazione divina con cui Dio viene rivelato come il Sé dell’essere umano, era ciò che Baba aveva desiderato intensamente fin da bambino. Divya diksha piantò il seme del potente sviluppo spirituale che avvenne in lui. Baba nutrì quel seme con disciplina e vigilanza incrollabili e con l'appassionata attesa di ogni nuovo giorno di sadhana. Nel Gioco della Coscienza, Baba racconta le straordinarie esperienze avute in meditazione e come, dopo nove anni d'intensa pratica, egli raggiunse la completa illuminazione spirituale fino a divenire un Siddha, un essere perfetto e realizzato. Questa è una delle esperienze che Baba descrive: Iniziai a sentire che stavo entrando nel centro del sahasrara e della Perla Blu, il sostegno di tutto. Mentre andavo al suo interno vidi nuovamente l'universo che si espandeva in ogni direzione. Guardai ovunque e la Perla Blu che avevo visto in me stesso la vidi in tutti: uomini e donne, giovani e vecchi, miseri o elevati. In ognuno e in tutti. Realizzai che essa era il Sé interiore che è all'interno del sahasrara di ognuno... Attraverso la sua costante pratica di meditazione, Baba divenne permanentemente stabile nello stato supremo. Celebrò la sua divya diksha poiché sapeva che shaktipat era il seme che si sarebbe trasformato nell'illuminazione più elevata. Cinque anni dopo che Baba ebbe raggiunto la liberazione, Bhagavan Nityananda prese mahasamadhi, lasciò il corpo fisico per unirsi all'Assoluto. In quello stesso momento, i meriti immensi (punya) del suo stato perfetto entrarono nel cuore dei suoi discepoli, nel modo più profondo e misterioso. Punyatithi è l'anniversario della morte di un grande essere. Osservare il Punyatithi di un santo porta di per sé grande merito. Dunque, ogni volta che commemoriamo questo evento, onoriamo la vita di Bhagavan Nityananda, riconosciamo il suo amore e la sua protezione onnipresenti e celebriamo il suo amore per l'umanità. Egli non solo iniziò Baba, ma fece di lui un Guru. Quando Bhagavan Nityananda fu sul punto di lasciare il corpo, chiamò Baba Muktananda accanto a sé e trasmise in lui il pieno potere, la conoscenza e l'autorità dello stato di Guru. Baba divenne il Guru del sentiero Siddha Yoga e portò al mondo il dono dell'iniziazione shaktipat. Vent'anni dopo, Baba Muktananda fece di Gurumayi Chidvilasananda il Guru del sentiero Siddha Yoga. E fino ad oggi, per più di 33 anni, Gurumayi ha continuato a benedire il mondo con il dono di shaktipat e con i suoi insegnamenti. Mi chiedo se ci rendiamo conto di quanto sia immenso il dono, e unico il privilegio, di avere un sadguru vivente nella nostra vita, e di avere un Guru così straordinario come Gurumayi, che impartisce costantemente i suoi insegnamenti e ci mette nelle mani, con tanta amorevolezza, così tanti strumenti per arricchire le nostre pratiche. Quest'anno Gurumayi ci ha dato il suo Messaggio per il 2015: Volgiti all'interno Medita con naturalezza Abbiamo ricevuto gli insegnamenti di Gurumayi sulla meditazione e la sua grazia a guida della nostra pratica di meditazione, e tutto ciò per realizzare Dio al nostro interno. In questo mese, onoreremo e celebreremo il sacro lignaggio dei Guru del Siddha Yoga. In loro possiamo vedere la verità dell'antica scrittura del Kularnava Tantra, la quale afferma che secondo il Signore Shiva non può esserci liberazione senza iniziazione, né iniziazione senza un Guru, né un Guru senza un lignaggio. Ogni giorno possiamo sperimentare la shakti divina del Guru primordiale che scorre nelle forme di Bhagavan Nityananda, Baba Muktananda, e Gurumayi Chidvilasananda. Possiamo noi gioire della pratica della meditazione sotto la loro guida. Cari saluti, Ishwari Elsa Cross Insegnante di meditazione Siddha Yoga