Fisica nucleare teorica e sperimentale
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Fisica nucleare teorica e sperimentale
Fisica Nucleare a Padova Teorica e Sperimentale Lo spettro della Fisica Nucleare Domande fondamentali moti collettivi Interazione nucleare ? Quali sono i limi2 di esistenza dei nuclei (drip lines)? Interazzione NN Quali sono le proprieta’ dei nuclei alle driplines? e interazione efficace Simmetrie 3 Esistono nuovi 2pi di mo2 colle:vi lontano dalla stabilita’? Come nascono le simmetrie nei nuclei? Le nuove frontiere: i nuclei esotici 198 (284) nuclei “stabili” 86 nuclei con T1/2 ~109 anni 3600 nuclei radioattivi conosciuti 6000 nuclei di “possibile” esistenza 4 Il progetto SPES ai LNL Progetto indirizzato alla ricerca fondamentale in fisica nucleare e astrofisica con fasci radioattivi ricchi di neutroni e con applicazioni su: - produzione di radioisotopi per medicina; - fasci di neutroni per studio di materiali e per i reattori di IV generazione End 2014 @ LNL First radioactive beam: 2017 Le reazioni nucleari Reazione di fusione-evaporazione target Lo studio della dinamica delle reazioni ci permette di studiare nucleus molti fenomeni e proprieta’ dei nuclei. beam fusion 10-22 s compound formation nucleus Reazione di break-up Reazione di trasferimento 10-19 s particle evaporation 10-15 s γ emission 10-9 s ground state Reazioni nucleari a Padova Esperimento Dinamica delle reazioni Produzione fasci radioattivi: EXOTIC Reazioni elastiche e quasi elastiche Metodi semiclassici Reazioni di breakup Studio di stati legati e stati nel continuo. Marco Mazzocco Spettrometro magnetico PRISMA M W PPA C IC Giovanna Montagnoli Fernando Scarlassara Teoria Reazioni di fusione sotto la barriera coulombiana Modelli a cluster 11Li Reazioni di trasferimento di molti nucleoni Lorenzo Fortunato, Andrea Vitturi INFN: Luciano Canton, Paolo Lotti Fusione, Trasferimento e deep-inelastic Sezione d’urto di fusione Lo spettrometro magnetico PRISMA con i suoi rivelatori permette l’identificazione completa dei prodotti di reazione di trasferimento di molti nucleoni M W PPA C IC Giovanna Montagnoli Fernando Scarlassara Produzione di fasci radioattivi a LNL A LNL la facility EXOTIC produce fasci radiattivi di: 17F, 8B e 7Be Studio della dinamica di reazione indotta da fasci radioattivi leggeri (6He, 7Be, 8B, 17F) su bersagli medio-pesanti (58Ni) o pesanti (208Pb) ad energie attorno alla barriera coulombiana. Marco Mazzocco Struttura nucleare Spherical Deformed collective motion non-collective motion Lo studio dei livelli energetici del nucleo permette di conoscere la sua struttura: • forma • configurazione • simmetrie • gradi di liberta’ • informazione sull’interazione Struttura nucleare a Padova Esperimento Spettroscopia gamma Struttura nucleare Struttura a shell in nuclei ricchi di neutroni Teoria Modello a shell Interazione efficace Modelli algebrici Simmetria di isospin Simmetrie dinamiche proton-neutron pairing Modelli collettivi Transizioni di fase di forma R ω Decadimenti esotici I Modello collettivo (o geometrico) di Bohr & Mottelson Si approssima il nucleo con una goccia di liquido quantistico capace di fare delle oscillazioni rispetto alla forma di equilibrio (che può essere sferica, prolata, oblata, triassiale, ottupolare, etc.) L. Fortunato EPJA 26, s01 (2005) L. Studio sperimentale e teorico della struttura nucleare 13 + H.O N=3 2p 1f L.S 40 28 20 p1/2 f5/2 p3/2 f7/2 20 N=2 d3/2 s1/2 2s 1d d5/2 8 8 N=1 1p p1/2 p3/2 Highlighted by the American Physical Society as exceptional research ! Disappearance / appearance of magic numbers Silvia Lenzi Transizione di fase di forma Lungo catene isotopiche si puo’ studiare l’evoluzione della forma del nucleo con diversi modelli: analitici, algebrici (simmetrie dinamiche), modello a shell Modelli algebrici (interacting bosons) • • Articolo divulgativo (inglese) sulle simmetrie al punto critico: EuroPhysicsNews vol. 40 (2009) 1-2 Articolo divulgativo sui nuclei esotici: arXiv:1104.0482v1 [physics.pop-ph] 4 Apr 2011 http://arxiv.org Lorenzo Fortunato Andrea Vitturi Spetroscopia gamma La rivelazione della radiazione gamma emessa da un nucleo che si diseccita permette di costruire schemi di livelli dei nuclei e studiare la loro struttura. Si possono misurare: • transizioni elettromagnetiche • probabilita’ di transizione • momenti elettromagnetici • vite medie GALILEO: il nuovo spettrometro gamma che entrera’ in funzione a LNL nel 2013: Dino Bazzacco Silvia Lenzi Santo Lunardi Roberto Menegazzo Daniele Mengoni Francesco Recchia Laboratorio di Elettronica γ I sistemi di acquisizione dati degli apparati sperimentali devono offrire elevate prestazioni per garantire la misura fisica Programmazione di dispositivi FPGA Qualifica e integrazione canali ottici digitali ad alta banda Disegno, simulazione e sviluppo di schede elettroniche digitali • • • • Algoritmi di Trigger real-time (selezione eventi) Sviluppo di drivers Marco Bellato Sistemi di controllo Roberto Isocrate Visualizzazione dati Andrea Triossi Tracciamento γ Identified interaction points 1 Highly segmented HPGe detectors · · ·· · ·· · · · γ (x,y,z,E)i Pulse Shape Analysis to decompose recorded waves 4 Reconstruction of scattering sequence from Compton vertices 3 2 Digital electronics to record and process segment signals Dino Bazzacco Silvia Lenzi Santo Lunardi Roberto Menegazzo Daniele Mengoni Francesco Recchia 2009-2011@ LNL Now @GSI 2014-2016@GANIL Dino Bazzacco Silvia Lenzi Santo Lunardi Roberto Menegazzo Daniele Mengoni Francesco Recchia Ricerca nucleare a Padova++ I gruppi sperimentali di Padova lavorano in collaborazione con i gruppi dei Laboratori Nazionali di Legnaro dell’INFN. Sia i gruppi teorici che sperimentali sono inseriti in collaborazioni con molti laboratori e centri di ricerca internazionali. Per molte linee di ricerca c’e’ collaborazione tra teorici e sperimentali e nel caso della spettroscopia gamma c’e’ anche la possibilita’ di fare una tesi teorico-sperimentale. JYFL NSCL LBL ANL GANIL CERN GSI RIKEN Molti degli apparati sperimentali sono stati progettati e costruiti dai fisici padovani. Esiste una ampia attivita’ di ricerca su nuovi rivelatori sia di radiazione gamma che di particelle cariche e neutroni. Il progetto SPES presso i LNL permette anche di fare ricerche in ambiti piu’ tecnologici. Dino Bazzacco Silvia Lenzi Santo Lunardi Roberto Menegazzo Daniele Mengoni Francesco Recchia Contact us! 11Li Luciano Canton, Lorenzo Fortunato, Silvia Lenzi, Paolo Lotti, Andrea Vitturi Teoria Dinamica delle Reazioni Struttura nucleare M W PPA C IC Giovanna Montagnoli Fernando Scarlassara Marco Mazzocco Dino Bazzacco, Silvia Lenzi, Santo Lunardi, Roberto Menegazzo, Daniele Mengoni, Francesco Recchia [email protected] 22 Benvenuti in ALICE: un viaggio all’inizio dell’Universo Sandra Moretto Per il gruppo di ALICE Padova L’esperimento ALICE L’esperimento ALICE a LHC CERN Il progetto coinvolge una collaborazione internazionale di più di 1200 fisici, ingegneri e tecnici. ALICE è l’acronimo per: A Large Ion Collider Experiment uno dei più grandi esperimenti del mondo dedicati all’ “essenza della materia”. In particolare, è un esperimento dedicato alla Fisica delle collisioni tra ioni pesanti ad energie ultrarelativistiche 23 ALICE: le domande fondamentali 24 L’esperimento ALICE è alla ricerca di risposte per domande fondamentali: ! Cosa accade alla materia quando è scaldata 100000 volte la temperatura al centro del sole? ! Perché i protoni e i neutroni pesano 100 volte di più dei quark di cui sono fatti? ! Possono essere liberati i quark che si trovano dentro i protoni e neutroni? ALICE: Perché? Libertà asintotica: a distanze molto brevi o a energie molto alte, le forze “sentite” dalle particelle che interagiscono fortemente si avvicinano a zero. Dove ci aspettiamo che si possa formare questo cambiamento della materia nucleare in uno stato deconfinato? ! Nelle prime fasi calde dell'universo uno stato deconfinato di quark e gluoni, quark-gluon plasma, sopravvive per alcuni microsecondi prima che il sistema si raffreddi e diventi materia nucleare ordinaria. ! Nelle stelle di neutroni ! Nei Collider Relativistici di Ioni Pesanti 25 Plasma di quarkgluoni protoni/ neutroni nuclei atomici ALICE: Come? 26 ALICE è stato progettato per misurare, nel modo più completo possibile, le particelle prodotte nelle collisioni che avvengono al suo centro, così che si possa ricostruire e studiare l'evoluzione del sistema in spazio e in tempo. p q q p A+A ≠ N(p+p) Fisica delle Collisioni tra Ioni Pesanti Ultrarelativistici Collsionio centrali: QGP Collisoni periferiche: no QGP ALICE: Possibili Tesi Triennali La perdita di energia nel mezzo Cammino L q" Pb! Pb! q" ω q" kT q" λ Energia Persa Partonica: • Radiazione gluonica indotta dal mezzo • Collisioni con i gluoni del mezzo " La geometria del sistema è asimmetrica in collisioni non centrali -> distribuzione dei momenti dipende dall’angolo rispetto al piano di reazione Possiamo misurare questo effetto con il parametro di flusso ellittico v2 27 ALICE: Possibili Tesi Magistrali I quark pesanti (c,b), sonde speciali per comprendere il QGP • prodotti principalmente nei primi istanti della collisione → portano informazione da tutta la storia della collisione c,b" c,b" • Non vengono annichilati nelle interazioni con il QGP -> possono essere identificati nello stato finale Per esempio: D0(cu)->K-π+ ricostruzione di massa invariante D0 28 Il futuro di ALICE: ALICE UPGRADE Il progetto di InnerTrackingSystemUpgrade costruzione di un nuovo rivelatore di vertice di 7 livelli (layers) di silicio con performance significativamente migliori dell’attuale in vista dell’upgrade di LHC rφ z 29 Contatti Per ulteriori informazioni potete contattare: Andrea Dainese Piero Giubilato Marcello Lunardon Sandra Moretto Rosario Turrisi ( # infn) (# unipd) (# unipd) (# unipd) (# infn) 30 31 BACK-UP SLIDES ALICE: Riassunto Per riassumere: TESI TRIENNALI: 1. perdita di energia nel mezzo per pioni e lambda 2. Studio del flusso ellittico di particelle D0 3. Simulazioni per la risoluzione in parametro d’impatto TESI MAGISTRALI: 1. misura di produzione D0 2. B jet tag efficiency 3. Test sui nuovi rivelatori a pixel per l’ITS-upgrade ALICE: il diagramma di fase Il diagramma di fase per la materia nucleare, come previsto teoricamente. L'asse orizzontale mostra la densità di materia e l'asse verticale mostra la temperatura. (Entrambi gli assi sono mostrati in scala logaritmica). La densità è data in multipli della densita’ normale della materia nucleare. 33 ALICE: How? 34 Noi non abbiamo il lusso di preparare con cura il nostro campione ad una pressione, temperatura e densità determinate, come si fa quando si studia il diagramma di fase dell'acqua. Inoltre, c'è un ostacolo forse ancora più grave da superare: il plasma di quark e gluoni non può sopravvivere più di un paio di volte 10-22 secondi. Dopo di che, la densità e la temperatura raggiunte tornano a valori che costringono quark e gluoni di ricombinarsi nuovo in adroni. A complicare le cose ancora di più, il nostro campione non rimanere ad una data densità e temperatura, ma si espande e si raffredda durante il nostro esperimento. Inoltre, non abbiamo alcun modo diretto di misurare le variabili di stato (temperatura, pressione, densità) . Dobbiamo determinarli da osservabili, quali : • l'abbondanza di isotopi, • la produzione di particelle come pioni . • rapporti di produzione (mesone/mesone, barione/mesone,...) • distribuzioni in momento • rapporti di distribuzioni di momento (RAA) • flusso ellittico • correlazioni tra particelle, jets Molte migliaia di adroni emergono da ogni collisione relativistica di ioni pesanti. Il problema essenziale è quindi di distinguere tra gli adroni che sono stati creati dalle ceneri del plasma di quark e gluoni dai quelli che sono stati creati nel gas di adroni denso. ALICE Heavy Flavour Detection: D mesons, |y|<0.8 # D0 → Kπ (ππ) D+ → Kππ Ds → KKπ D* → D0π D0 → Kπππ Λc → pKπ(K0S) TOF (π/K/p PID) K π TPC (tracking, π/K/p PID) ITS (tracking & vertexing) • Crucial for HF: – vertexing, tracking – hadron and lepton ID • Triggers: – minimum-bias (MB) • or centrality, in Pb-Pb Padova, 09.07.12 Andrea Dainese 35 35 Workshop del Dipartimento di Fisica e Astronomia Padova, 27 Novembre 2012 36 • Charm RAA in central collisions 0 D meson 1 1 Centrality 0-20% t |y|<0.5 • Grande soppressione nelle collisioni centrali (0-20%) rispetto al riferimento p-p (riscalato TAA) Significativa soppressione anche nelle collisioni semiperiferiche (40-80%) risultati simili per D+, D* dN/dp | • (GeV-1c) I quark pesanti (c,b), sonde speciali per comprendere il QGP pp rescaled reference Pb-Pb 10-1 -1 10-2 -2 10-3 -3 Centrality 40-80% 10-4 -4 pp rescaled reference factor 3-4 above 5 GeV/c Pb-Pb 10-5 -5 0 2 4 6 ALI−PUB−14242 8 10 12 14 16 18 p (GeV/c) t Workshop del Dipartimento di Fisica e Astronomia Padova, 27 Novembre 2012 La perdita di energia nel mezzo Un altro modo per vedere la soppressione della produzione di particelle ad alti momenti trasversi è tramite il cosiddetto Nuclear Modification Factor (RAA) RAA ( pt ) = 1 dN AA / dpt N coll dN pp / dpt prime evidenze a RHIC 37