Tema: I Disabili non corrono agli ostacoli

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Tema: I Disabili non corrono agli ostacoli
Tema: I Disabili non corrono agli
ostacoli
In una società spesso impreparata nella gestione del “diverso” siamo
convinti che la cinematografia con le sue variegate forme di
espressione abbia contribuito e contribuirà a valorizzare le
differenze, come opportunità di crescita, sviluppo e conoscenza.
Tramite la sua potenza narrativa e i meccanismi dell’identificazione,
il cinema ci “costringe” a entrare nei panni dell’altro, a cogliere le
motivazioni umane, le risorse morali che si annidano in persone a
volte reputate, poco efficienti. Sul grande schermo la disabilità si
svincola dall’immagine assistenziale e diventa oggetto di riflessione
culturale ed è questo che abbiamo voluto mettere in risalto nella
nostra banconota, rappresentando scorci di pellicole acclamate quali:
“La Teoria del tutto”, “Forrest Gump”, “Il gobbo di Notre Dame”,
“A Beautiful mind”, tra loro del tutto diverse ma accomunate da
tematiche struggenti e toccanti, storie a volte realmente accadute.
Nella “Teoria del tutto” il protagonista Stephen Hawking,
interpretato, da Eddie Redmayne, è affetto d’atrofia muscolare
progressiva, una malattia degenerativa, che non gli impedisce di
condurre approfondimenti sull’origine dell’universo, rivoluzionando
la fisica moderna.
In “Forrest Gump”, Tom Hanks interpreta un personaggio con un
basso quoziente intellettivo, ma con delle straordinarie capacità
motorie che gli consentono di diventare una grande stella del football
americano.
Nel “Gobbo di Notre-Dame” il protagonista Quasimodo
(letteralmente deforme) viene segregato, dopo l’uccisione della madre,
per vergogna, nel campanile di Notre-Dame lontano da ogni
contatto umano.
In “A beautiful mind” John Nash, interpretato da Russel Crowe, un
talentuoso matematico schizofrenico e paranoico, poco incline ai
rapporti sociali, è dotato di notevoli capacità mnemoniche,
indispensabile nell’analisi di messaggi cifrati.
La nostra banconota colorata con pastelli di varie tonalità, è stata
realizzata con un principio di ombre e luci per rendere realistico e
veritiero ciò che inizialmente era semplicemente in bianco e nero,
abbiamo voluto inserire la Mole Antonelliana, perché riteniamo
possa essere considerata il tempio della cinematografia italiana, in
quanto sede permanente del Museo nazionale del Cinema.
Nel nostro ”messaggio“ figura la parola Oscar, perché in ambito
cinematografico riteniamo che sia il massimo riconoscimento che un
film possa ricevere, riconoscimento che noi assegniamo alla diversità
sotto forma anche di disabilità, come sale della vita.
Siamo convinti che sul grande schermo non esistono ostacoli, ma solo
qualità che rendono unica e indispensabile ogni persona, cosi come
nella vita non esistono storie “brutte”, ma solo tristi o allegre,
bisogna temere unicamente quelle noiose.
Didascalia:
#OscarAllaDiversità
#SaleDellaVita
Sul grande schermo della vita non esistano storie “brutte”, ma solo
tristi o allegre, bisogna temere quelle noiose!
“Sembrava che non avessi nulla di positivo” invece…