«Abbiamo sbagliato tutto: così non andremo da nessuna parte»
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«Abbiamo sbagliato tutto: così non andremo da nessuna parte»
GLI AVVERSARI Parla coach Dell'Agnello «Abbiamo sbagliato tutto: così non andremo da nessuna parte» • BRINDISI - Adesso sì che per Caserta si fa dura: la strada che conduce alla salvezza si inerpica ancor di più e per raggiugere la vetta dovrà tirare fuori le residue energie che le restano. Certo, averla vista così balbettante e mediocre sui legni del PalaPentassuglia mette tanta paura. Eccome se la mette. «La partita di questa sera (ieri per chi legge, ndc) la si legge in un solo modo: ovvero, la fatica che abbiamo fatto a trovare la via del canestro», esordisce coach Sandro Dell'Agnello. «Nel primo tempo abbiamo sbagliato tutto e il contrario di tutto: non abbiamo mai fatto canestro (11/33 complessivo dal campo, ndc) e questo ci ha penalizzato oltre misura. La squadra ha perso fiducia, non è stata in grado di fare nemmeno le cose più semplici. Chiaro che la nostra partita è stata un continuo inseguire l'avversario, senza mai prenderlo però. Soprattutto non riuscendo a dare mai l'impressione di poterlo fare. Non abbiamo mai concretizzato, la fatica fatta è stata immane. Così non si va proprio da nessuna parte. Purtroppo sono venute a mancare anche quelle che sono le nostre punte: quando pure loro non fanno canestro, allora tutto diventa più difficile. Non ne riesci a venire a capo». Il fatto, però, è uno: Caserta è parsa arrendevole e senza mordente alcuno sin dalle primissime battute. Ha brancolato nel buio, senza mai riuscire a trovare la retta via. «Mi aspettavo ben altra prestazione, non c'è che dire. Non mi nascondo dietro un dito, e non voglio trovare scusanti. Mentre nelle ultime partite, nonostante le sconfitte, eravamo riusciti a tenere botta fino alla fine, stasera invece questo non è successo. Abbiamo perso fiducia troppo presto, anche perché, ripeto, abbiamo faticato a trovare il canestro nei primi due quarti». Ora l'appuntamento del 4 maggio con Trento: la ci si gioca davvero tutto. «È una partita che dobbiamo vincere, è la nostra ultima spiaggia. Possiamo aprire un libro sui perché della nostra attuale situazione, ma è ancora troppo presto per fare processi». A.Rod.