Annuario 2015/2016 - We can`t sign you in

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Annuario 2015/2016 - We can`t sign you in
UDINE
I.S.I.S. ARTURO MALIGNANI
ANNUARIO
2015-2016
UDINE
I.S.I.S. ARTURO MALIGNANI
UDINE
ANNUARIO
2015-2016
I.S.I.S. ARTURO MALIGNANI
I.S.I.S. ARTURO MALIGNANI
viale Leonardo da Vinci, 10
33100 Udine
www.malignani.ud.it
indice
INNOVAZIONE VERSO IL FUTURO
la mission 2015-2016
pag. 5
SCUOLA E TERRITORIO
una scuola aperta al mondo
pag. 7
TEAM
il Malignani in persona
pag. 15
INNOVAZIONI EDUCATIVE
una dida ca intera va per il futuro
pag. 21
PROGETTI
una chiave per l’innovazione
pag. 29
ALTERNANZA SCUOLA LAVORO
una dida ca esperienziale
pag. 47
AMARCORD
percorsi di vita
pag. 55
LA MEMORIA DEL SAPERE
dimen care il passato significa perdere il futuro
pag. 71
1865-2015 ARTURO MALIGNANI E IL SUO TEMPO
percorso dida co permanente
MUSEI
COORDINAMENTO: Mauro Bullo / Daniela Feltrin
TESTI: Mauro Bullo / Anna Lombardi / Irene Giurovich
PROGETTO GRAFICO: Studio Anna Lombardi
FOTOGRAFIE: Archivio Malignani / Paolo G. De Maio
fotografia di coper na Paolo G. De Maio
UDINE
STUDENTI IN AZIONE
il mondo in una scuola
I.S.I.S. ARTURO MALIGNANI
2-3
pag. 78
pag. 93
INNOVAZIONE
VERSOILFUTURO
La festa dei diplomi è la tradizionale
occasione per festeggiare i giovani
matura e per presentare alle famiglie
l’annuario della nostra scuola.
Ogni anno uno striscione posto dietro
il palco interpreta sinte camente
la mission dell’is tuto. Per l’anno
scolas co 2015 / 16 è stato scelto il
conce o di insistere con l’innovazione
verso il futuro e so olineare che gli
studen sono il motore della scuola.
Senza dubbio gli studen che sabato 16
luglio sfileranno sul palco per ricevere gli
a esta di merito o il diploma di stato
sono il futuro della nostra comunità, ma
certamente si può anche affermare che
l’I.S.I.S. “A. Malignani” di Udine è stata
per loro importante occasione per la
definizione del loro proge o di vita, ma
che l’Is tuto non avrebbe alcun futuro
se non vi fosse la spinta propulsiva
da essi impressa a tu a la comunità
scolas ca.
L’anno 2016, sull’onda della L. 107/15, sarà ricordato come l’anno
dell’affermazione generalizzata e defini va dell’alternanza scuola-lavoro in
tu e le classi del triennio finale delle medie superiori. E’ des no però che al
Malignani si fosse pra cata questa metodologia dida ca già dal 2004, quando,
sulla base del D.L 53 del 2003 si a uarono i primi tenta vi di agganciare
proficuamente rappor di collaborazione con alcune aziende del nostro
territorio.
Oggi, quelle prime esperienze assumono il significato di un’epopea da
richiamare alla memoria ogni qualvolta gli sce ci assumono una posizione
cri ca verso le scuole che affrontano a viso aperto il confronto con le aziende
e con le loro organizzazioni. Questo ha valore più sul piano nazionale che
su quello regionale, dove quasi tu e le scuole non hanno perso tempo e
hanno fa o fru are i buoni rappor con i sogge economici disponibili alla
collaborazione.
In Italia la nostra esperienza è vista con ammirazione e con un po’ di invidia,
non tanto perché esiste e conferma a tu che si può fare alternanza scuola
lavoro, ma sopra u o perché dimostra che questa funziona, segnando
profondamente il futuro dei ragazzi coinvol nella vita aziendale, e perché
me e spesso le aziende che ospitano gli studen nelle condizioni di apprezzarli
e di andare oltre i periodi convenziona con la scuola per poi farli tornare in
azienda a diverso tolo.
So o questo profilo il Malignani rappresenta l’eccellenza. In questa parola
è racchiusa l’essenza stessa del cammino scolas co di chi si impegna a
raggiungere risulta concretamente spendibili nel mondo del lavoro. Questa
scuola propone un percorso forma vo di al ssimo livello ed è in grado di
formare nella teoria e nella prassi diverse figure professionali che potranno
trovare collocazione al di fuori delle mura scolas che.
Le mura scolas che, per la verità, vengono abba ute metaforicamente fin
da quando i ragazzi si dedicano ai proge di alternanza scuola lavoro che
consentono di sperimentare pra che lavora ve dire amente, me endosi in
gioco in prima persona. Queste esperienze si costruiscono anche con aziende
straniere e scuole straniere, grazie alla disponibilità di specifici fondi europei.
Abbiamo il privilegio di essere par con largo an cipo, quando ancora non
esisteva l’obbligatorietà, e ci siamo dedica a tu gli anni di corso.
Il Malignani ha così potuto intrecciare nel tempo relazioni proficue con realtà
imprenditoriali del nostro territorio, oltre che in Veneto, Emilia Romagna,
Lombardia, ma anche in Austria e Slovenia, cosa - quest’ul ma - che ha
permesso una ricaduta anche internazionale dei nostri programmi di studio.
Il riscontro è o mo: il singolo studente che viene inserito per rocinio o
stage acquisisce una maturità e un grado di autonomia tali da trasme ergli le
basi dell’autonomia proge uale, dote molto apprezzata nelle aziende dove è
parametro preferenziale di formazione del personale, insieme con il lavorare
in team. Allora per mol il passaggio sui banchi del Malignani acquisisce il
senso di un acceleratore di opportunità anche quando i ricordi di scuola sono
ormai lontani. In sintesi: guardiamo all’innovazione, apprezziamo quello che
di buono ci hanno lasciato quelli che sono passa al Malignani prima di noi,
proie amoci verso la scuola del futuro.
UDINE
Il dirigente scolas co
prof. Andrea Carleƫ
I.S.I.S. ARTURO MALIGNANI
4-5
I
unascuolaapertaalmondo
“Il passaggio dalle scuole medie
alle superiori è un momento
delicato. I ragazzi devono
avere un chiaro segno di quale
potrebbe essere la loro a vità
professionale.
Per questo è importante trovare
la corrispondenza tra scuola e
industria”.
Con queste parole il dirigente
scolas co prof. Andrea Carle
ha inaugurato il presente e
il passato anno scolas co
presentando l’offerta forma va
e gli indirizzi di studio. Indirizzi
che rispecchiano l’evoluzione
della società e sono cara erizza
dalla sintesi tra preparazione
tecnica e formazione umana.
Obie vo: potenziare le
competenze di ciascun allievo, in
vista dell’inserimento nel mondo
lavora vo o universitario.
In questo anno scolas co
sono sta consolida i
rappor con is tuzioni, en
pubblici e priva , coinvol in
proge di sperimentazione e
ricerca, moduli di formazione,
cer ficazioni di competenze
specifiche, nonché, e in maniera
estremamente significa va, in
percorsi di alternanza scuola /
lavoro. Alcune collaborazioni
sono state a vate dire amente
dalle diverse sezioni, tu e
fanno parte dell’ a vità di
relazione is tuzionale. Numerosi
i proge a livello europeo
e internazionale. Simbolo di
questa fervida e con nua a vità
sono, nell’atrio della scuola,
le bandiere delle varie nazioni
con cui l’is tuto ha in corso dei
proge .
UDINE
unascuolaapertaalmondo
SCUOLAETERRITORIO
I.S.I.S. ARTURO MALIGNANI
6-7
LICEO SCIENTIFICO
opzione
SCIENZE APPLICATE
nazionali e internazionali e
con aziende, en , is tuzioni
e Università del territorio.
Tra o significa vo
dell’indirizzo di studio
è lo spirito di inizia va
e l’imprenditorialità
perseguita a raverso
programmi dida ci di
educazione finanziaria e
imprenditoriale in
collaborazione con Friul
Innovazione.
Il percorso di studi è nato
con la riforma dei licei nel
2010, come naturale
proge o
proseguimento dell’
PLS
esperienza acquisita
con il Liceo Scien fico
Tecnologico. Tra le linee
guida cara erizzan
proge o
l’offerta forma va del
SINTESI DI UN
Liceo delle Scienze
FITOTERAPICO ECOLOGICO
Applicate ci sono una
AD AZIONE BATTERICIDA
dida ca laboratoriale
che sollecita le a vità di
sperimentazione favorendo
la le ura e l’analisi cri ca
di da e informazioni di
natura scien fica.
S moliamo gli studen a
partecipare alle
compe zioni scien fiche
come le olimpiadi della
matema ca, della fisica,
proge o
della chimica, della
ATTIVITÀ DIDATTICHE
biologia, dell’informa ca,
ORTO BOTANICO
del problem solving. Tra
queste, alcune hanno
contribuito a me ere a
punto dei proge che, na
in seno al Malignani, hanno
vinto diverse edizioni del
concorso nazionale FAST:
I GIOVANI E LE SCIENZE,
proge o
consentendo all’Is tuto e ai
FISICA E NON SOLO
suoi allievi di rappresentare
l’Italia all’European Union
Contest for Young Scien sts
e alle compe zioni
mondiali. Favoriamo
la collaborazione con
gli studen delle altre
specializzazioni a proge
di ricerca per concorsi
proge o
BIOMONITORAGGIO
AMBIENTALE
CHIMICA, MATERIALI
E BIOTECNOLOGIE
arƟcolazione
CHIMICA
E MATERIALI /
BIOTECNOLOGIE
AMBIENTALI
La sezione di Chimica,
Materiali e Biotecnologie è
da sempre orientata verso
un percorso il più possibile
professionalizzante,
coinvolgendo le aziende
nei lavori di studio e
sperimentazione.
Le finalità del percorso
sono offrire all’allievo una
preparazione di base con
competenze specifiche nel
campo dei materiali, delle
analisi strumentali chimicobiologiche e nei processi
produ vi, biologici,
farmaceu ci, così come nel
se ore della prevenzione e
della ges one di situazioni
a rischio ambientale e
sanitario per favorire
uno sviluppo industriale
ecosostenibile.
scuolaeterritorio
unascuolaapertaalmondo
Pur conservando i temi
classici dell’ele rotecnica,
questo indirizzo di studio li
arricchisce approfondendo
le conoscenze di ele ronica
e di informa ca oltre
ad ampliare la visione
tecnica nell’ambito
dell’automazione e
dell’electrical planning.
Il diplomato ele rotecnico
ed ele ronico oggi è
un tecnico qualificato
in grado di applicare
metodologie di analisi,
sintesi, proge azione e
realizzazione pra ca di
sistemi reali. Si studia con
so ware di simulazione
e CAD/CAE spaziando
dalla building automa on
alle fon rinnovabili,
dall’ele ronica di potenza
alla robo ca, acquisendo
nel contempo conoscenze
nel campo dei nuovi
materiali, dell’energy
saving e delle smart grids.
La pra ca laboratoriale
è centrale per l’analisi
funzionale di disposi vi
commerciali e per
lo sviluppo delle
capacità proge uali.
Si approfondiscono,
inoltre, alcuni linguaggi
di programmazione e
lo sviluppo di algoritmi
secondo la teoria dei
sistemi.
MECCANICA,
MECCATRONICA,
ENERGIA
arƟcolazione
MECCANICA E
MECCATRONICA
opzione TECNOLOGIE
DEL LEGNO
L’impostazione del
piano di studi rispecchia
l’evoluzione dei processi
produ vi industriali.
Oggi la meccanica si è
integrata con l’ele ronica
e l’informa ca, facendo
sorgere nuove tecniche
come la robo ca che
migliorano le condizioni e
la sicurezza sul lavoro, la
qualità del prodo o e la
produ vità stessa. Il corso
è finalizzato alla formazione
di figure professionali
con ampie competenze
di base ed elevato livello
di specializzazione in un
se ore che trova la più
ampia possibilità di impiego
nel territorio. Di storica
a vazione, la sezione
meccanica-meccatronica
è cara erizzata da
rappor consolida con
oltre 150 aziende del
territorio regionale che
perme ono una fi a
a vità di orientamento
scuola/lavoro. Significa vo
è anche il rapporto con
Confindustria Udine
con cui da diversi anni si
organizza “Il tecnico in
classe” ospitando docen
provenien dal mondo
del lavoro, che illustrano
le nuove tecniche rela ve
alla proge azione e
produzione.
unascuolaapertaalmondo
CORSI SERALI
INFORMATICA E
TELECOMUNICAZIONI
arƟcolazione
TELECOMUNICAZIONI
Mira a formare figure
professionali polivalen ,
capaci di misurarsi
con le tecnologie
dell’informazione
più evolute e con le
moderne infrastru ure
di telecomunicazioni, con
par colare riferimento agli
aspe innova vi e della
ricerca applicata, anche
a raverso un ampio uso
della lingua inglese.
Il profilo professionale
dell’indirizzo, grazie
all’ampio spazio dedicato
alla acquisizione di
competenze organizza ve
e ges onali, consente la
realizzazione di proge per
lo sviluppo dei prodo e
dei servizi tecnologici che
cara erizzano le aziende
del se ore ICT.
L’I.S.I.S. ”A. Malignani”
offre a tu gli studen la
possibilità di conseguire
presso la scuola il
paten no ECDL (European
Computer Driving Licence),
comunemente definita
patente informa ca. È un
a estato che cer fica le
competenze del possessore
del diploma nel campo
dell’informa ca di base,
dell’Office Automa on
e nel campo delle re e
internet.
proge o
LEGGO IL PAESAGGIO
Il Proge o Sperimentale del
corso serale SIRIO nasce nel
1995 e si rivolge ai
lavoratori e a chi è
momentaneamente in
cerca di occupazione
e iscri o alle liste di
collocamento, ai giovani
e meno giovani, che per
un qualsiasi mo vo siano
usci prematuramente dal
sistema dell’istruzione e
che desiderino conseguire
un tolo di studio adeguato
alle loro aspe a ve
professionali. Propone
un modello forma vo
flessibile, modulare
e personalizzato che
consente di realizzare
percorsi di studio in base ai
livelli individuali degli
uten . Fa propria l’idea
di integrare in età adulta
l’approccio al sapere
con la valorizzazione di
esperienze, competenze e
formazione professionale di
cui sono portatori gli
studen stessi. Grazie
alle sue cara eris che di
flessibilità e modularità,
il Proge o SIRIO
consente quindi anche il
riconoscimento di credi
forma vi (competenze già
possedute dagli
studen ) acquisi in
seguito a studi preceden
e esperienze maturate in
ambito lavora vo.
proge o
BANCO PROVE TEST
RIDUTTORI
proge o
SAVE HEART
proge o
CERTIFICAZIONE
CETOP - LIVELLO P1
UDINE
ELETTRONICA ED
ELETTROTECNICA
arƟcolazioni
ELETTRONICA
ELETTROTECNICA
AUTOMAZIONE
scuolaeterritorio
I.S.I.S. ARTURO MALIGNANI
8-9
TRASPORTI E
LOGISTICA
opzione
COSTRUZIONI
AERONAUTICHE
Il legame tra il Malignani
e l’aeronau ca nasce alle
origini dell’is tuto stesso
nel 1937. Allora Udine era
la seconda ci à d’Italia ad
essere sede di un Is tuto
aeronau co. Per mo vi
storici o per vocazione,
l’ITI “Arturo Malignani” ha
portato avan negli anni il
legame con l’aeronau ca.
Oggi, secondo quanto
previsto dalla nuova
riforma l’indirizzo di studi
di aeronau ca, la qualifica
rilasciata è Diplomato
dei Traspor e Logis ca
opzione Costruzioni
Aeronau che. Cambiano
i nomi ma non cambia
la passione di formare
figure professionali
competen in materia
aeronau ca. Passione
che si alimenta grazie alla
proficua collaborazione
con le Frecce Tricolore, il
5° Reggimento AVES Rigel
di Casarsa delle Delizia e le
aziende aeronau che del
territorio. L’ accordo con
ENAC Ente Nazionale per
l’Aviazione Civile ha, inoltre,
prodo o il riconoscimento
di credi forma vi agli
allievi per il conseguimento
della Licenza di
Manutentore Aeronau co
(LMA) che rappresenta il
“paten no” riconosciuto
in Europa e nel mondo per
svolgere tale a vità.
proge o
PARCO DEL VOLO
proge o
CULTURA DEL VOLO
proge o
AER WEB
proge o
ENAC / LMA
CERTIFICAZIONE per
il CONSEGUIMENTO
della LICENZA di
MANUTENTORE
AERONAUTICO
proge o
DRONI AER
CONTEST
QUADRICOTTERI
AerMalignani
scuolaeterritorio
unascuolaapertaalmondo
COSTRUZIONI,
AMBIENTE E
TERRITORIO
arƟcolazione
COSTRUZIONE
AMBIENTE E
TERRITORIO
La nuova figura di
diplomato è l’evoluzione
del tradizionale
perito edile. Il profilo
professionale è
cara erizzato da una
formazione tecnica
specifica centrata
sul Can ere Dida co e sul
Laboratorio Tecnologico
Prove e Materiali nel
campo costru vo e
della sicurezza e su
corsi dedica nel campo
dell’impian s ca e
dell’energia sostenibile.
Il percorso consente di
acquisire competenze
opera ve in campo
proge uale, anche
a raverso l’u lizzo
di specifici so ware
(CAD-AllPlan) in campo
topografico e giuridico
es ma vo.
In collaborazione con il
CEFS Centro Edile per la
Formazione e la Sicurezza
di Udine, che fa parte di
FORMEDIL Ente nazionale
per la formazione e
l’addestramento
professionale nell’edilizia,
nell’ambito del curriculo
forma vo sono organizza
corsi dida co-pra ci anche
con l’eventuale successivo
conseguimento di
cer ficazioni ASPP e RSPP
da poter spendere nella
ges one della sicurezza in
can ere.
proge o
MATERIALI LAPIDEI
I.T.I.
A. MALIGNANI
sede di
S.Giovanni
al NaƟsone
l’evoluzione dei processi
produ vi industriali
ineren la lavorazione del
legno, dove la meccanica
integrata con l’ele ronica
e l’informa ca fa sorgere
nuove tecniche come la
robo ca.
Da due anni l’I.S.I.S.
proge o
Arturo Malignani di
EDUCAZIONE ALLA
Udine ha raccolto
LEGALITA’
l’eredità dell’I.P.S.I.A.
Ma oni, lo storico
Is tuto Professionale
del Legno che tanto ha
contribuito al successo del
“triangolo della sedia”. La
scuola necessitava di un
adeguamento dell’offerta
forma va per me ersi
al passo con i tempi e
proge o
rilanciare il suo ruolo
WOOD DISCOVERY
strategico per il territorio
e l’economia della regione.
Oggi, entrata pienamente
a regime come Is tuto
Tecnico, è diventata
un punto di riferimento
per tu e le famiglie che
risiedono in zona e per
tu i giovani che vedono
nell’istruzione tecnicoscien fica una concreta
opportunità per inserirsi
nel mondo del lavoro una
proge o
volta concluso il ciclo di
PROGRAMMAZIONE E
studi.
CONDUZIONE MACCHINE
Il percorso scolas co
UTENSILI CNC
dell’Is tuto Tecnico
consiste di un biennio
unificato che apre la strada
a tu e le specialità che si
insegnano nella sede di
Udine oppure, rimanendo
nella sede di San Giovanni,
a un triennio concentrato
espressamente sulla
meccatronica del legno.
Orientato a preparare i
tecnici che assistono le
linee produ ve in questa
industria, il corso rispecchia
unascuolaapertaalmondo
scuolaeterritorio
unascuolaapertaalmondo
AREA TRASVERSALE
proge o
GARE DI MATEMATICA
AREA DELLE
COMPETENZE IN
CHIAVE EUROPEA E
DI CITTADINANZA
proge o
FAR BENE AGLI ALTRI
FA BENE A SE STESSI
unascuolaapertaalmondo
AREA DELLE
LINGUE STRANIERE,
DEI PROGETTI
E RAPPORTI
INTERNAZIONALI
proge o
MATEMATICA DI BASE
AREA DELLO SPORT
proge o
SPORT INTEGRATO
ASSOCIAZIONI ONLUS
AREA DEI SERVIZI
/ STRUTTURA
ORGANIZZATIVA
proge o
DROP OUT? NO GRAZIE!
proge o
TRANSNATIONAL
MOBILITY
proge o
EUROLAB6
proge o
PROVE TECNICHE DI
VOLONTARIATO
proge o
OLIMPIADI INFORMATICA
proge o
CERTIFICAZIONI
LINGUISTICHE
proge o
BIODIVERSITY: THE
IMPORTANCE OF BEING
DIFFERENT
proge o
FRISALI ITALIA 2016
proge o
ENIS [email protected]
scuolaeterritorio
proge o
GREENER AND HAPPIER:
WORKING TOGETHER FOR
OUR GLOBAL VILLAGE
proge o
MUN-PEG
proge o
STAGES
proge o
LAB CO
proge o
CULTURAL EXCHANGE
BETWEEN ITALY AND
NORWAY
proge o
INFORMATICA PER IL
TERRITORIO
proge o
TORNEO BASKET
STUDENTESCO
“MEMORIAL
EZIO CERNICH”
proge o
PRIMO SOCCORSO
proge o
BOOK IN PROGRESS
UDINE
UDINE
proge o
LO SPAZIO DELLA CULTURA
proge o
E-SAFETY
proge o
CMT: EXPERIENCE YOUR
ENGLISH THROUGH
CINEMA, MUSIC AND
THEATRE
I.S.I.S. ARTURO
I.S.I.S.MALIGNANI
ARTURO MALIGNANI
12-13
ilMalignaniinpersona
STAFF DI DIREZIONE
prof. Anna Maria Fehl
collaboratore
del dirigente scolas co
prof. Oliviero Barbieri
collaboratore
del dirigente scolas co
doƩ.ssa Maurizia
Zappamiglio
dire ore SGA
prof. Maurizio Missio
Meccanica,
Meccatronica ed Energia
prof. Gianfranco OlivoƩo
Costruzioni, Ambiente
e Territorio - Edilizia
prof. Giuseppe MoƟsi
Chimica, Materiali
e Biotecnologie
prof. Stefano Comuzzi
Ele ronica, Ele rotecnica
e Automazione
prof. Mauro Fasano
Traspor e
Logis ca - Aeronau ca
prof.ssa Daria Condolo
Liceo Scienze Applicate
prof. Paolo Chiaruƫni
Informa ca e
Telecomunicazioni
prof. Enzo D’Odorico
Corsi Serali CPIA
prof. Mauro Bullo
Piano offerta forma va
prof.ssa Anita Deganuƫ
Archivis ca
e documentazione
prof.ssa Maria C. Brocato
Ricerca tecnologica
e formazione
FUNZIONI STRUMENTALI
CAPISEZIONE
prof. Alberto Della Piana
collaboratore
del dirigente scolas co
prof. Luciano Dereani
Comunicazione - Sito Web
UDINE
ilMalignaniinpersona
TEAM
I.S.I.S. ARTURO MALIGNANI
14-15
prof. Giuseppe RossiƩo
Comunicazione - Registro
Ele ronico
prof.ssa Cecilia Rizzoƫ
Rappor industria e lavoro
prof.ssa Daniela Feltrin
Servizi agli studen
e orientamento
team
ilMalignaniinpersona
team
ilMalignaniinpersona
prof.ssa Manuela Barbierato
Le ere
prof.ssa Ofelia CroaƩo
Tecniche di Rappresentazione
e Storia dell’Arte
prof.ssa Caterina Gasparini
Referente Proge Europei
e Avanguardie Educa ve
prof.ssa Michelina Giavedoni
Responsabile sede
San Giovanni al Na sone
prof.ssa Laura Di Felice
Lingua straniera
prof.ssa Gabriela Chiavola
Chimica
prof. Leonardo Mollica
Ele ronica ele rotecnica
e automazione
prof.ssa NicoleƩa Leone prof.ssa Francesca Montresor
Diri o e Economia
Telecomunicazioni
prof. Alberto Della Piana
Religione
prof.ssa Federica Tabacco
Informa ca
prof. Mauro Romanin
Ele ronica serale
prof. Luigi Feruglio
Meccanica
prof. Ciro Ciotola
Scienze Aeronau che
prof.ssa Morena PisƟno
Scienze motorie
prof. Giuseppe Carignani
Costruzioni, Ambiente e Territorio
prof. Fabrizio Florit
Fisica
Accaino Mauro
Acchiardi Chiara Maria
Adriano Marina
Agos nelli Paola
Agos nis Frera
Allocca Silverio
Angelin Maurizio
Armani Francesco
Arboritanza Angela Maria
Aversa Maria Laura
Baldo Annamaria
Balle a Gaetano
Bandiziol San no
Barbierato Manuela
Barbieri Oliviero
Bareggi Dora
Bellei Luciano
Bellina Marina
Benini Silvia
Bertolini Eralda
Bezzo Roberto
Biancuzzi Luisa
Biasco Giancarlo
Biason Adriano
Biasu Andrea
Billa Valnea
Bini Antonella
Bi olo Manuela
Boaro Sergio
Boasso Annamaria
Bon Francesca
Borlini Adriana
Bozze Fabrizio
Braho Lumturi
Brelli Gabriella
Brocato Maria Conce a
Brusu Giacomo
Bullo Mauro
Calisesi Alessandra
Calligaro Aldo
Caloiero Rossella
Cantaru Michele
Cantone Damiano
Capizzi Filippo
Cappellaro Marco
Cargnelli Gianpaolo
Carignani Giuseppe
Carnazza Tiziana
Casagrande Adolfo
Cavallo Ermanno
Ceccarelli Gabriele
Ce olo Valen na
Chiaru ni Paolo
Chiavola Gabriela
Chiesa Isabella
UDINE
COORDINATORI DI DIPARTIMENTO
RESPONSABILI
DOCENTI
I.S.I.S. ARTURO MALIGNANI
Cigainero Italo
Cilia Anna
Ciotola Ciro
Cirillo Sandra
Cirio Anna
Ciroi Marco
Colavizza Dario
Colella Anna Rita
Comisso Roberto
Comuzzi Stefano
Comuzzo Michele
Condolo Daria Maria
Cosse ni Enriche a
Cossu Sandro
Costa Salvatore
Costanzo Maria
Croa o Ofelia
Cudicio Donatella
Darida Mauro
De Agos ni Alcea Giuliana
De Cillia Ilaria
De Clara Licio
De Riz Luca
Deganu Anita
Del Terra Elisa
Del Zo o Dario
Della Mora Alberto
Della Piana Alberto
Dereani Luciano
Di Benede o
Di Felice Laura
Di Giorgio Angelo
Di Leo Paolo
Di Monaco Antonio
D’Odorico Enzo
Donnini Le zia
Dori’ Antonella
Dreszach Antonella
Drimaco Pietro Antonio
Drusin Lorenzo
Ellero Amalia
Esempio Luisa
Esente Barbara
Esposito Immacolata
Esposito Leonardo
Fabris Alessandra
Fabris Franco
Fan ni Silvia
Fasano Mauro
Fa ori Giuseppe
Fehl Anna Maria
Feltrin Daniela
Ferfoglia Giovanni
Feruglio Luigi
Florit Fabrizio
16-17
Fontana Maria
Foschia Nicola
Fro n Loredana
Fusiello Nunzia Valeria
Gasparini Caterina
Gasparini Maria
Gelsomino Guido
Gemellaro Anna
Gervasio Mario
Giacome Giorgio
Giangrandi Paolo
Giavedoni Michelina
Ginevra Eliana
Girau Fabio Bernardo
Giusto Claudio
Gos Luca
Caserta Ivan
Grassi Luciano
Gregora Ivaldi
Groppo Lorenzo
Gubian Renato
Ioan Adriano
Iop Tiziana
Juliano Gianna
Lanzafame Giovanni
Lauda Lucia
Lena Paolo
Leone Nicole a
Levan Sandro
Lillia Adriana
Lillia Massimo
Luciani Chiara
Lunazzi Andrea
Maffei Ada
Maisto Giuliana
Mansi Ma eo
Mansu Valperto
Marangone Roberto
Marazzi Federico
Mario Maria Cris na
Marogna Laura
Mar n Luca
Mar nis Nadia
Masut Stefano
Mauro Guglielmo
Mazzeo Clemen na
Mazzon Cinzia
Mercato Livia
Messina Ilaria
Metus Laura
Miani Francesca
Micciulli Tommaso
Michelu Marco
Milan Chiara
Missio Maurizio
Modesto Marco
Mollica Leonardo
Monasso Daniela
Montresor Francesca
Morandini Paolo
More Gioconda
More Marco
More o Carla
Mo si Giuseppe
Musso Giuseppe
Musuruana Simone a
Nardi Graziella
Natale Claudio
Negrello Nicole a
Nguyen Ngoc Diep
Nocera Carlo
Nocino Paolo
Novel Daniela
Obinu Mariella
Olivo o Gianfranco
Palmarin Alessia
Palumbo Paola
Pannu Vincenzo
Pantanali Eva
Pas na Nicole a
Pecile Andrea
Pedre Antonella
Peloi Mariangela
Peresani Maurizio
Peresson Luca
Pertoldi Angelo
Pezzarini Davide
Piana Roberto
Piani Simona
Pistrino Morena
Pituello Renzo
Piussi Marco
Pividori Stefania
Plusigh Alessandro
Polo Renato
Pozzo Paolo
Pozzo Renzo
Prenassi Ennio
Raffa Massimo
Raffaelli Roberto
Reccardini Marina
Ripan Marco
Rizzi Nicola
Rizzo Filippo
Rizzo Cecilia
Romanello Fulvia
Romanin Mauro
Romanello Fulvia
Romanin Mauro
Romano Annamaria
team
ilMalignaniinpersona
Romano Gaspare
Rossi Daniele
Rossi Donatella
Rossi Elena
Rossi Marco
Rossi o Giuseppe
Rumma Gerardo
Sanna Marina
Savoni o Donatella
Savoni o Maria Maddalena
Sbuelz Antonella
Selan Chiara
Senatore Fausto
Sgorlon Marco
Simone Giacomo
Sogaro Agos no
Soldera Giulia
Someda Maria Cris na
Squadrito Manuela
Stel Paolo
Stella Fabio
Tabacco Federica
Taverna Carlo
Tessitori Massimo
Tirelli Andrea
Toffole Claudia
Tomada Stefano
Tomasini Raffaella
Tomat Paolo
Toniu Lucio
Toso Marzia
Traverso Agnese
Trombe a Salvatore
Tuan Giorgio
Tudisco Giuseppe
Turisini Ivan
Vaccaro Francesco
Valeri Federico
Valore Giuseppe
Vanales Paola
Venturi Alessandra
Verona Renato
Verona Roberto
Visen ni Carla
Vivan Stefania
Vuerich Massimo
Zamparo Gianna
Zampini Cinzia
Zanche a Maurizia
Zanche a Pier Francesco
Zilli Gabriella
ASSISTENTI
AMMINISTRATIVI
ASSISTENTI
TECNICI
COLLABORATORI
SCOLASTICI
Chiarparin Giacomina
Colussi Graziella
Di Simone Elda
Franzolini Fabio
Fusco Elvira
Giaccone Benede a
Maddalozzo Flavia
Moro Paola
Nadalu Iris
Nardone Paola
Nogarino Irene
Picco Sandro
Pischedda Giovanna Angela
Ravaioli Elisabe a
Roia Valen no
Saro Fiorenza
Valoppi Rosalba
Venturelli Maria Chiara
Andreacchi Antonio
Ba ston Sergio
Bianchini Lorenzo
Bros Mario
Bulfon Claudio
Canciani Danilo
Cando Cinzia
Caramazza Salvatore
Codromaz Valter
Colau Gabriella
D’Angelo Valter
De Maio Paolo Gaetano
Feroli Alessandro
La Gamba Clelia
Masia Massimiliano
Maur Giovanni
Meroi Ermes
Pi oni Valerio
Po Francesco
Ravo Salvatore
Russo Caio
Scarciglia Bonaventura
Scarel Massimo
Tonu o Alessandro
Vacalebre Giuseppe
Zuccolo Andrea
Abbate Luca
Ar co Riccardo
Azzani Paola
Bossone Giuseppe
Caravello Franco
Cernoia Sandra
Cressa Flavia
D’Ambrosio Beatrice
Dolso Ida
Dolso Luigino
Formen n Maria
Giglio Vincenzo
Grion Paola
Longhino Viviana
Marcon Adriana
Marini Cris na
Marrapodi Giuseppe
Miani Nino
More o Michelangelo
Muzio Giuseppe
Paolella Costanza
Renna Giuseppina
Rinaldi Nely
Sciascia Alessandro
Sorbello Emilia
Strangio Teresa
Tell Stefano
Vecchiato Elena
Zanini Marinella
Zilli Marina
Zizzu o Giampiero
ilMalignaniinpersona
unadidatticainterattivaperilfuturo
Le Avanguardie Educa ve sono
un movimento di innovazione
nato nel 2014 dall’inizia va
congiunta di Indire e di un gruppo
di ven due scuole che hanno
realizzato esperienze innova ve
di ambien di apprendimento e
di u lizzo delle nuove tecnologie
e dei linguaggi digitali. Il
movimento intende valorizzare,
condividere con altre scuole e
portare a sistema le esperienze
più significa ve di trasformazione
dell’organizzazione della dida ca,
del tempo e dello spazio del “fare
scuola” e promuovere il passaggio
a un modello di scuola più
adeguato alle nuove generazioni
di studen e alla società della
conoscenza.
Al proge o, guidato dalle scuole
fondatrici, hanno aderito quasi
qua rocento scuole italiane che
ado ano una o più delle dodici
idee innova ve del Movimento
nell’ambito delle tre dimensioni
fondamentali del fare scuola:
Spazio, Tempo e Dida ca.
Il Malignani di Udine è capofila
per le idee DIDATTICA PER
SCENARI, ICT LAB e DENTRO/
FUORI LA SCUOLA, che sono state
introdo e da alcuni anni nella
pra ca dida ca di diverse classi
del triennio in modo da realizzare
percorsi forma vi innova vi,
partecipa vi e crea vi oppure
orientata all’acquisizione di
competenze specifiche cer ficate
e spendibili nel mondo del lavoro.
UDINE
unadidatticainterattivaperilfuturo
INNOVAZIONI
EDUCATIVE
I.S.I.S. ARTURO MALIGNANI
20-21
Dentro
efuori
lascuola
L’idea DENTRO/FUORI LA SCUOLA
me e in evidenza le diverse forme di
collaborazione tra tu e le componen
educa ve e forma ve presen sul
territorio (scuola, famiglia, en
locali, associazionismo, mondo del
lavoro), coinvolte in un’azione di
corresponsabilità educa va nei confron
degli studen secondo un’o ca sinergica
e in direzione di un’idea di rete sistemica.
La scuola stabilisce un legame biunivoco
con il territorio di appartenenza,
a ngendo da esso in termini culturali e
finanziari, ma proponendosi, a sua volta,
come reale opportunità, come sogge o
in grado di rispondere alle richieste
provenien dal contesto, come elemento
aggregante, propulsore e trainante
in grado di offrire servizi, me ere a
disposizione risorse, cooperare nella
le ura dei bisogni culturali e forma vi
del territorio.
L’idea DENTRO/FUORI LA SCUOLA
introduce un modello dida coorganizza vo che, sostenuto dalle nuove
strategie di impiego delle ICT quali
potenziali strumen di ricongiungimento
fra il dentro e il fuori, contestualizza la
scuola rispe o alle iden tà territoriali in
cui è collocata, favorisce l’apprendimento
in situazione, o mizza e valorizza le
risorse (umane, finanziarie, stru urali)
interne ed esterne per stru urare la
cer ficazione delle competenze acquisite
anche in stre a con nuità con le
esigenze del territorio di riferimento.
L’adozione dell’idea presuppone una
maggiore flessibilità del tempo scuola,
che si amplia ad includere occasioni
forma ve significa ve ed auten che
oltre l’orario scolas co, e la capacità di
reperire risorse aggiun ve necessarie
alla realizzazione delle esperienze
(crowdfunding).
unadidatticainterattivaperilfuturo
Didattica
perscenari
La DIDATTICA PER SCENARI è un
approccio metodologico che supera il
conce o di lezione frontale me endo
gli studen al centro dei processi
di apprendimento. Ado a una
dida ca a va che introduce nella
pra ca quo diana a vità centrate
sullo studente che si avvalgono delle
potenzialità offerte dalle ICT. E’ un
metodo agile e flessibile che richiede
un cambiamento del modo tradizionale
di pensare la pra ca dida ca e
me e in discussione il modello
“docente erogatore” a favore di una
modalità centrata sulla proge azione
e organizzazione di a vità, sulla
conduzione di situazioni dida che
crea ve, sull’u lizzo di strumen che
valorizzano spirito di inizia va e capacità
proge uale.
innovazionieducative
unadidatticainterattivaperilfuturo
Il proge o realizzato con la professoressa C. Gasparini è stato un o mo spunto per tu a la classe al fine di migliorare le proprie
competenze in ambito aeronau co. Il proge o ha come fine quello sviluppare l’autonomia nella ricerca e nello studio di un
argomento conosciuto superficialmente o totalmente sconosciuto, ampliando così la conoscenza e le capacità di teamwork di ognuno,
propedeu che per un futuro lavoro in azienda. La nostra classe, la 5°AER E, ha studiato le varie pologie di carrelli di a erraggio per gli
aeromobili, realizzando anche un modellino tridimensionale del carrello e un video esplica vo. È stato molto interessante partecipare al
proge o, poiché è un percorso alterna vo e molto valido per lo studio rispe o alla dida ca tradizionale. Come tale, infa , perme e
una maggiore libertà di azione e s mola anche la curiosità, facendo sorgere perplessità che durante una lezione normale potrebbero
non emergere. Personalmente mi piacerebbe con nuare il proge o con altri argomen , anche se l’unica difficoltà riscontrata è stata la
mancanza di tempo per l’approfondimento della ricerca.
Giacomo Galasso – 5^ AER E
Nell’ambito del proge o Avanguardie
Educa ve ci è stato proposto di studiare la
Rivoluzione Francese in maniera diversa,
non con le classiche, a volte un po’ noiose,
lezioni frontali. L’idea era questa: la classe
si sarebbe dovuta dividere in diversi gruppi
ciascuno dei quali avrebbe dovuto studiare
ed esporre l’argomento sudde o secondo
l’o ca di una certa classe sociale.
Il mezzo scelto per farlo? Un video.
Tu i gruppi si sono, ovviamente chi
più chi meno, sbizzarri nel produrre un
filmato che spiegasse in modo non troppo
convenzionale la Rivoluzione Francese. I
risulta sono sta i più dispara : c’era chi
puntava sull’aspe o comico del video e chi
invece ha mantenuto una linea più seria,
chi ha prodo o un cartone animato e chi
un filmato o una serie di slide.
Ogni gruppo ha approfondito un aspe o
dell’argomento studiato, ma insieme,
condividendo i nostri lavori, abbiamo
costruito un panorama completo della
rivoluzione Francese.
Lavorare in gruppo non è semplice, però
è necessario imparare a farlo e questa è
stata una buona occasione per me erci
alla prova.
Davide Yiqiang Bandirali – 5^ AER C
UDINE
innovazionieducative
I.S.I.S. ARTURO MALIGNANI
22-23
innovazionieducative
unadidatticainterattivaperilfuturo
innovazionieducative
unadidatticainterattivaperilfuturo
Imparadigitale
Con tale inizia va, si valorizza la
funzione docente e si concre zza la
personalizzazione degli interven
forma vi. Il proge o, infa , si pone
l’obie vo di migliorare significa vamente
l’apprendimento degli allievi e di fornire
una risposta concreta ai problemi
economici delle famiglie e del caro libri.
Va comunque so olineato il fa o che
Book in progress non è tanto una rete
per produrre materiali dida ci, quanto
piu osto una rete di docen che
vogliono innovare la pra ca dida ca,
indirizzandosi in modo sempre più deciso
verso l’interazione e la modalità della
“classe capovolta”.
Tra le molte innovazioni dida cometodologiche che coinvolgono docen
e studen nella costruzione di un sapere
condiviso nel processo di apprendimento,
segnaliamo un’a vità di “insegnamento
capovolto”. Ci si riferisce a una forma
di apprendimento che ribalta il sistema
tradizionale fa o di lezioni frontali
rigidamente ges te dall’insegnante
a favore di un intervento a vo degli
studen sia nella scelta di argomen
da approfondire, sia nella scelta degli
strumen da u lizzare, sia infine nel loro
protagonismo di “giovani docen ”.
E’ proprio ciò che è accaduto quest’anno
nel corso di Chimica dell’Is tuto Tecnico,
dove sei ragazzi di quinta, Giada Carpi,
Marco Grillo, Marianna Livio, Monica
Novello, Federico Riva, Chiara Turco,
studen par colarmente a vi e dinamici
sia nell’apprendimento tradizionale,
sia nell’u lizzo delle nuove tecnologie
per la trasmissione del sapere, hanno
aiutato il loro insegnante di Italiano nello
svolgimento di un’a vità di storia ed
educazione alla ci adinanza. Anzi, si sono
sos tui al docente nella realizzazione
di una lezione nella quale, a raverso
i libri ma anche i filma , essi hanno
proposto agli allievi di classe terza il loro
UDINE
Il proge o Book in Progress è a vo nella
nostra scuola dal 2011. Riunisce una rete
di 116 scuole secondarie di 1° e 2° grado,
con 800 docen che collaborano tra loro,
divisi in dipar men , per la produzione
di libri di testo, in forma cartacea e/o
digitale, anche in versione intera va .
In ques ul mi due anni si è introdo a la
modalità del learning object, in versione
modulare, da assemblare a seconda delle
esigenze dei docen e delle classi.
La stru ura del Book in Progress
consente di variare, sulla base delle
esigenze dida che, forma ve e degli
apprendimen degli allievi, i contenu da
trasme ere.
I.S.I.S. ARTURO MALIGNANI
24-25
punto di vista sull’ incontro/scontro di
civiltà a par re dalla scoperta del Nuovo
Mondo sino all’a ualità dramma ca
dei flussi migratori nel Mediterraneo.
Ne è scaturita una lezione nella quale
i loro “allievi”, quasi coetanei, hanno
avuto modo di esprimere con molta
libertà, quasi rispecchiandosi nei ragazzi
più grandi, i propri dubbi, opinioni,
domande. All’insegnante è spe ato il
compito di favorire e ges re un diba to
che poi ha trovato altre forme, magari più
stru urate e tradizionali, di elaborazione
del sapere.
Secondo l’insegnante, il prof. Mauro
Bullo, “L’insegnamento capovolto nasce
dall’esigenza di rendere il tempo-scuola
più funzionale ad un mondo della
comunicazione radicalmente mutato in
pochi anni e nel quale l’empa a, che è
una cara eris ca saliente nella docenza
degli studi umanis ci, rischia di trasferirsi
dal rapporto tra adulto e adolescente, a
quello tra adolescente e mondo digitale.
Proprio per questo è fondamentale
recuperare in forme emo vamente
significa ve il rapporto umano tra
docente e studente, senza ignorare,
anzi valorizzando, le enormi potenzialità
de ate dalla tecnologia digitale.”
Crediamo che i pun di partenza necessari
a rendere possibile un cambiamento del
mondo e delle sofferenze che lo popolano
siano il dialogo e la condivisione di idee.
Discutere insieme su argomen di a ualità
quali l’immigrazione e l’accoglienza ci
spinge a cercare nuove soluzioni e a
prendere in considerazione pun di vista
diversi da quelli a cui siamo abitua . Nel
confronto con gli allievi della classe terza
è emerso che i ragazzi fanno affidamento
ad organi is tuzionali per la risoluzione
dei problemi e non si ritengono coinvol in
prima persona come singoli so ovalutando
la loro potenzialità.
gli studen della 5^ CMB A
innovazionieducative
unadidatticainterattivaperilfuturo
Coding
unadidatticainterattivaperilfuturo
ITCLAB
Prototipazionerobotica
Con la sigla ICT LAB si intendono le
a vità che ruotano a orno a tre temi
tecnologici: l’Ar gianato digitale, il
Coding e il Physical compu ng.
L’Ar gianato digitale porta alla creazione
di un ogge o a raverso la tecnologia,
quindi dal CAD e dal disegno 3D alla
stampa 3D. Sono definite “coding”
tu e le a vità volte all’acquisizione
del pensiero computazionale fino
alla capacità di “dominare” la
macchina istruendola a “fare cose”
anziché ricorrere ad altre già create e
disponibili. Per Physical compu ng si
intende la possibilità di creare ogge
programmabili che interagiscono con la
realtà: il campo di applicazione più noto
è quello della robo ca.
La combinazione di ques tre temi è la
base per le idee che animano community
come i FabLab (no anche come “officine
della crea vità”), luoghi dove creare,
apprendere, educare, inventare, e porta
a interessan soluzioni dida che. ICT
LAB ado a metodologie innova ve di
rappresentazione della conoscenza
basate sul problem solving e sul
problem posing, s mola la crea vità in
docen e studen a raverso a vità che
collegano crea vità e pensiero formale,
favorisce l’adozione di una dida ca
laboratoriale fondata sull’apprendimento
autonomo e coopera vo e rende
“capitalizzabile” il percorso forma vo
dello studente introducendo l’educazione
all’imprenditorialità.
La proto pazione robo ca da noi sperimentata è cominciata con la costruzione di alcune
stampan 3D e ha contribuito ad aumentare le nostre competenze in vari ambi . Sono
sta realizza 2 robot completamente proge a e stampa in 3D: il primo in grado di
seguire una linea scura su sfondo bianco e il secondo è un robot quadrupede controllato
tramite applicazione per smartphone che realizza varie sequenze di movimento e può
muoversi in modo autonomo.
Le esperienze scolas che intraprese sono state molto più che u li; rispe o alla dida ca
tradizionale riescono ad appassionare e incuriosire maggiormente gli studen che
successivamente approfondiscono e sviluppano in modo autonomo gli argomen
spiega in laboratorio, pertanto le ritengo essenziali per una migliore formazione.
Filippo Petri, 4^ ELI A
Stampa3D
La costruzione delle stampan 3D è
iniziata con la necessità di rendere concre
tu i proge di robo ca realizza . Ha
permesso di testare sul campo sia il codice
che la meccanica, consentendo di risolvere
problema che di cara ere fisico che, a
livello teorico, non erano state considerate.
Sono state costruite 3 stampan 3D
di pologia “FFF” ovvero a fusione di
filamento, dove un filo di plas ca viene
sciolto e depositato strato per strato dalla
stampante in base alle coordinate fornite
dal proge o realizzato su CAD 3D, in modo
da o enere il pezzo finito. Le esperienze
dida che innova ve intraprese, rispe o
alla dida ca tradizionale, consentono
di affrontare vari argomen ineren
al programma in maniera più dire a
e s molante, favorendo sicuramente
l’interesse personale e l’apprendimento.
Luca Mole eri, 4^ ELI A
UDINE
Questo proge o ha avuto precise
cara eris che laboratoriali. Riferendomi
in par colare alla parte di scri ura del
codice in linguaggio C su pia aforma
Arduino Uno, posso dire che sia nella
scri ura del codice per il robot che
in altre occasioni l’approccio è stato
estremamente graduale. Per graduale
intendo che il codice è stato scri o in modo
rela vamente lento, cercando di capire
bene come funzionassero tu e le funzioni,
implementando con nuamente nuove
migliorie.
Nicola Za , 4^ ELI A
innovazionieducative
I.S.I.S. ARTURO MALIGNANI
26-27
unachiaveperl’innovazione
LabCoe-learning,
attivitàcollaborative
erepository
dimaterialididattici
Numerosi proge
arricchiscono e completano
le a vità curricolari e
mirano al miglioramento del
servizio dedicato all’utenza.
Spaziano dall’area
dell’innovazione e della
ricerca alle lingue straniere
e ai rappor internazionali,
all’orientamento e al lavoro.
Molto importante è la
promozione della cultura
in materia di sicurezza sul
lavoro, salute, ambiente.
Sono proge che mirano
ad offrire una dimensione
culturale europea e a
col vare interessi culturali
extrascolas ci quali musica,
teatro, arte. ma anche a
potenziare le competenze
di ciascuno, in vista
dell’inserimento nel mondo
lavora vo o universitario.
UDINE
UDINE
unachiaveperl’innovazione
PROGETTI
I.S.I.S.MALIGNANI
ARTURO MALIGNANI
I.S.I.S. ARTURO
28-29
Il proge o, fru o della collaborazione tra
docen di diverse discipline dell’is tuto,
iden fica due principali linee di
azione: consolida la sperimentazione
dida ca degli scorsi anni scolas ci per
portare a regime le pra che innova ve
realizzate; realizza nuove a vità che
prevedono forme di dida ca a va,
sperimentando modalità ritenute, dal
team, innova ve e significa ve per
il contesto quali l’”Introduzione al
pensiero computazionale” ed il “Digital
Storytelling”.
Il proge o LabCo incoraggia, inoltre,
l’u lizzo integrato nella quo diana
a vità scolas ca, della tecnologia e
di alcuni Tool per la dida ca, di un
ambiente di apprendimento, dei nuovi
media. A raverso l’uso di strumen
digitali l’insegnante può realizzare forme
di dida ca a va. Tramite un ambiente di
apprendimento digitale, per l’insegnante
è possibile valutare l’intero processo
di apprendimento e non solo il singolo
prodo o e/o conoscenza.
Accanto a forme più tradizionali di
dida ca si integrano, dal punto di vista
metodologico, modalità proprie del
“Blended Learning: a vità nell’ambiente
e-learning Moodle della scuola che
viene costruito con gli studen e cresce
dinamicamente durante il percorso con
la classe, a vità di tutoraggio on-line
da parte dei docen all’interno dei corsi
predispos nell’ambiente e-learning.
Durante le a vità con le classi sono
previste metodologie che integrano
la tecnologia nelle lezioni, a uano
la lezione rovesciata (Flipped Class),
la dida ca laboratoriale, le a vità
collabora ve tra studen .
Il proge o prevede, rela vamente
ai contenu , la creazione di nuovi
materiali inseri nei corsi disciplinari
o di potenziamento/recupero in aree
trasversali dell’ambiente e-learning;
è inoltre prevista la proge azione, da
parte dei docen , di a vità diversificate:
personali, collabora ve, giochi dida ci
per l’u lizzo con gli studen . E’ previsto
l’arricchimento dell’offerta forma va
dell’is tuto tramite a vità legate
all’approccio al pensiero computazionale.
Per poter realizzare le a vità sono
previs incontri di sperimentazione/
formazione docen mirata ad acquisire
competenze legate alle nuove possibilità
offerte dalla rete ed a vità di raccordo
tra colleghi afferen ai Dipar mento
diversi nell’o ca dell’iden ficazione di
a vità innova ve ritenute significa ve.
Tra gli obie vi e le finalità collegate alle
a vità di LabCo:
• lo sviluppo di matariali dida ci con
modalità degli Episodi di Appredimento
Situa (EAS) e/o lezioni mul mediali di
recupero/potenziamento;
• l’aggiornamento docen e la
realizzazione di processi di innovazione
dida ca;
• il miglioramento delle competenze
trasversali e di ci adinanza digitale
quali, per esempio, l’u lizzo delle rete
in un ambiente formale, il rispe o di
regole di comportamento in rete e della
ne que e.
progetti
unachiaveperl’innovazione
progetti
unachiaveperl’innovazione
AHustonilMalignaniottienela
medagliad’argentoalconcorso
perlasostenibilità I-SWEEEP
FAST:IGIOVANIELE
SCIENZE2016.
IlMalignanidiUdine
finalistaalleeuropee
Il concorso FAST: I GIOVANI E LE SCIENZE
2016 dal 1987 organizza la selezione
italiana del concorso “I giovani e le
scienze” voluto da Commissione,
Consiglio e Parlamento europei. Tra
i proge scel vengono seleziona i
giovani scienzia che rappresenteranno
l’Italia all’annuale European Union
Contest for Young Scien sts. L’inizia va,
riservata agli studen che frequentano le
scuole secondarie di 2° grado o il 1° anno
di università, ha l’obie vo di avvicinare
i giovani alla scienza e alla ricerca,
promuovere lo spirito di collaborazione in
Europa e selezionare studen eccellen .
Tema del concorso: studi originali e
innova vi in qualsiasi campo scien fico.
Obbligatoria la sintesi in inglese. Pun di
vantaggio se i proge sono supporta
da aziende. Passione per la scienza
ins llata fin dai primi anni, cer ficazioni
per l’apprendimento di una lingua
straniera, conta con oltre duecento
UDINE
Il concorso è l’ Interna onal Sustainable
World Energy Engineering Environment
Project Olympiad I-Sweeep, che viene
tenuto in occasione della fiera dedicata
alla scienza “The world’s largest Science
Fair” di Huston.
Gli allievi dell’Is tuto Arturo Malignani
di Udine sono Ma eo Cividino,
Lorenzo Marano, Fabio Bronzin, del
liceo delle scienze applicate, segui
dalla professoressa Eliana Ginevra, in
collaborazione con la do .sa Giannina
Vizzo o e dalla do .sa Rachele Falchi
del Dipar mento di Scienze Agrarie e
Ambientali di Udine.
Hanno partecipato all’ evento con il
proge o “Par zione degli assimila
e miglioramento della qualità della
produzione delle piante: u lizzo di un
tracciante fluorescente” studiando
il sistema floema co delle piante da
fru o Prunus avium (ciliegio) mediante
l’ u lizzo di un tracciante fluorescente
(CFDSA-SE) con l’obie vo di migliorare
la produzione e la qualità della fru a.
A par re dalla considerazione che le
quan tà di zuccheri immagazzina
nel fru o minano il sapore mentre la
dolcezza dipende dal po di zuccheri
stocca , i giovani scienzia hanno messo
a punto dei metodi che migliorano
la qualità delle ciliege sia a raverso
l’u lizzo di dischi di materiale tessile
rifle ente, dispos con una giusta
inclinazione in modo da irraggiare
anche i rami inferiori, quelli in ombra,
sia a raverso il po di potatura. Per
dimostrare l’ efficacia del loro metodo
hanno anche costruito i proto pi del
proge o presso i laboratori dell’Is tuto,
con il sapiente aiuto dell’assistente
tecnico Alessandro Tonu o.
Dopo aver superato le selezioni italiane del
FAST: i giovani e le scienze, e quelle europee
dell’European Union Contest for Young
Scien sts, il brillante team ha conquistato il
secondo posto ai mondiali del concorso che
annualmente si ene a Huston.
SAVEHEART
I.S.I.S. ARTURO MALIGNANI
30-31
aziende grazie alla ultradecennale pra ca
dell’alternanza scuola lavoro sono gli
aspe che fanno dell’I.S.I.S. A. Malignani
di Udine una scuola dove si può imparare
più di ciò che richiedono i programmi
scolas ci. L’eccellenza per cui l’Is tuto è
noto, tu avia, è dovuta principalmente
a un altro aspe o: la sintesi tra
preparazione tecnica e formazione
umana. Qui l’Is tuto Tecnico lavora
in sinergia con il Liceo delle Scienze
Applicate producendo idee verificabili
in tempo reale nei laboratori di cui la
scuola è dotata. Ecco da dove nascono i
due proge presenta quest’anno e tu
quelli che, nei preceden tre lustri hanno
condo o gli studen del Malignani in
Europa e nel mondo.
I proge presenta al concorso 2016: un
FITOFARMACO ECOLOGICO AD AZIONE
BATTERICIDA e SAVE HEART, un sistema
SANITARIO di comunicazione integrata
ospitato presso un server cloud.
Il Proge o SAVE HEARTconsiste in un
sistema di comunicazione integrato
ospitato presso un server cloud che
ne garan sce la sicurezza informa ca,
una elevata disponibilità del sistema e la
scalabilità dell’infrastru ura (medesime
prestazioni a fronte di un aumento degli
uten ).
SAVE HEART è uno strumento flessibile
che può essere applicato facilmente
a più modelli d’intervento diversi. I
modelli sono: Telecuore in Farmacia,
e-ADI (Assistenza telema ca Domiciliare
Integrata), Global e-Health (assistenza
sanitaria ai dipenden di aziende
globalizzate). Il modello da noi sviluppato
è: TeleCuore in Farmacia che è una
consulenza specialis ca senza lista
d’a esa. Questo modello ha lo scopo
di filtrare (ridurre il carico del Pronto
Soccorso) i sogge che hanno un dolore
toracico e vanno dal Medico di Medicina
Generale. Questo compila la cartella
clinica condivisa tramite SAVE HEART
sul server. Il paziente poi raggiunge la
Farmacia convenzionata e lì il Farmacista
esegue e registra il tracciato ECG. SAVE
HEART me e a disposizione tu i da
a un Cardiologo online che, dal suo
disposi vo, visualizza quanto necessario
e formula la diagnosi che invia su SAVE
HEART.
I pun di forza sono:
a. Visita specialis ca a distanza in assenza
della presenza fisica dello specialista.
b. Rete di condivisione in tempo reale
delle informazioni diagnos che tra
Medico, Farmacista e Cardiologi.
c. Riduzione di cos , dei tempi di a esa
e semplificazione di tu e le procedure
burocra che.
d. La sicurezza dei da sensibili viene
garan ta dal sistema che fornisce ai livelli
di utenza solo i da necessari a svolgere
le loro mansioni.
e. Flessibilità di u lizzo in vari contes
isola : carceri, isole, navi, etc...
unachiaveperl’innovazione
Fitofarmaco
ecologico
adazione
battericida
Realizzato da Francesco Bombassei
de Bona, Daniel Vasilica Copil e Sofia
Onorato, le responsabili del proge o
sono state leprof.sse Eliana Ginevra e
Annamaria Boasso.
Obie vo: scoprire un nuovo
an microbico naturale cos tuito da
oli essenziali estra da alcune piante
officinali.
Il primo step della ricerca è stato
quello di individuare le piante officinali
sulla base di informazioni di origine
etnobotanica. Quelle u lizzate per
gli esperimen ad alto potenziale
farmaceu co, facilmente reperibili e
col vabili, sono: Melaleuca alternifolia,
Allium sa vum, Citrus x paradisi, Thymus
vulgaris L., Vaccinum macrocarpon,
Malva sylvestris L., Arctostaphylos
uva-ursi, Thymus capitatus. E’ stata
successivamente eseguita l’estrazione
degli oli essenziali, mediante dis llazione
in corrente di vapore, e l’iden ficazione
dei componen cos tuen , a raverso
gascromatografia con spe rometro di
massa (GC-MS). E’ stato inoltre u lizzato
il metodo “Kirby Bauer” per verificare
l’a vità ba ericida delle piante officinali
nei confron di alcuni ba eri Gram + e
Gram-, come Escherichia coli, Citrobacter
freundii, Pseudomonas aeruginosa,
Legionella pneumophila, Staphylococcus
aureus, Staphylococcus epidermidis.
Risulta : C. x paradisi, A. sa vum, V.
macrocarpon, M. sylvestris L., A. uvaursi, non hanno mostrato alcuna a vità
an ba ericida, in quanto non è stato
evidenziato alcun alone di inibizione.
Melaleuca alternifolia, Thymus vulgaris
L. e Thymus capitatus hanno invece
manifestato, anche a una minima
concentrazione (CIM), elevata a vità
ba ericida su tu i ceppi ba erici
presi in esame, ecce o Pseudomonas
aeruginosa. E’ stato constatato che non
sussiste alcuna sinergia né antagonismo
tra le piante officinali e che la fase
vola le degli oli, in questo caso molo
puro, ha lo stesso potere inibente della
soluzione.
Molteplici potrebbero essere i campi
di applicazione. Per quanto concerne
il se ore alimentare, gli oli inibiscono
la crescita dei ba eri patogeni negli
alimen contamina di origine sia
animale (pesce, carne, la cini), che
vegetale (fru a e verdura).
Nel se ore medicale gli oli possono
essere u lizza per sinte zzare un
fitofarmaco, considerando l’aumento dei
casi di cis te e polmonite. Si evita così
il problema della resistenza dei ba eri
patogeni ai comuni an bio ci. Un’altra
possibile applicazione riguarda il se ore
ambientale, ossia un tra amento di
sanificazione dell’aria di ambien quali
piscine, palestre, ospedali, centri termali
etc. L’idea emersa è quella di dotare i
comuni condizionatori di un disposi vo in
grado di sanificare l’aria, agendo su filtri
e tavole e imbibi con i nostri dis lla o,
in alterna va, diluendo gli oli all’interno
di umidificatori. Il prodo o è innova vo,
molto efficace e poco costoso.
progetti
unachiaveperl’innovazione
Dalla bellezza della diversità umana alla
ricchezza della biodiversità. Questa è
l’idea che anima il proge o “Biodiversity:
the Importance of Being Different”,
momento di scambio tra giovani dei paesi
dell’Alpe Adria e non solo: quest’anno
la 3C LSA ha accolto una delegazione di
studen dell’Is tuto Tecnico Industriale
di Waregem (Belgio) in visita per una
intera giornata al nostro is tuto. Inoltre
la 2C LSA insieme ai partners sloveni del
Liceo Preseren di Trieste e del Ginnasio
di Capodistria ha sviluppato il tema
della “conservazione dell’ambiente e
delle tradizioni” visitando la nuova sede
del Museo Civico di Storia Naturale di
Trieste e la Casa Carsica di Repen. Ogni
partecipante ha fermato con uno schizzo
a mano libera un a mo della divertente
e istru va giornata trascorsa insieme.
Al secondo incontro in primavera al
Parco Prealpi Giulie della Val Resia erano
presen anche i coetanei dell’Is tuto
Agrario di Althofen (Austria). I legami si
creano camminando insieme immersi
nella bellezza della natura e con nuano
a distanza, alimenta dall’a esa del
prossimo entusiasmante incontro.
Theimportance ofbeingdifferent
UDINE
progetti
I.S.I.S. ARTURO MALIGNANI
32-33
progetti
unachiaveperl’innovazione
progetti
unachiaveperl’innovazione
Greener&Happier
MUN-PEG
Al grido di “work hard and have fun”
dodici studenti del Malignani hanno
partecipato dal 26 al 28 novembre
2015 alla conferenza MUN (Model
United Nations) a Cividale del Friuli,
confrontandosi con circa 250 coetanei
provenienti da 22 scuole di tutto il
mondo. Il progetto internazionale MUN
simula lo svolgimento di una sessione
delle Nazioni Unite: i nostri studenti
hanno validamente rappresentato
Cuba, Islanda, Regno Unito e Tailandia
nelle varie commissioni (da Unesco a
Disarmament, da Environment a Human
Rights) contribuendo alla stesura,
discussione e approvazione delle
risoluzioni finali.
Congratulazioni a Ludovica, Emanuele,
Davide, Simone, Gloria, Elisa per aver
superato la dura fase della Preselezione
Nazionale del Parlamento Europeo
Giovani (PEG) con una risoluzione
vincente sul futuro assetto istituzionale
dell’Unione Europea. Auguri alla squadra
che si recherà a Volterra dal 6 al 10
maggio 2016 per partecipare alla XXXIX
Selezione Nazionale PEG insieme ad altri
promettenti giovani di 14 scuole d’Italia.
Siate orgogliosi del risultato conseguito,
che vi annovera tra le eccellenze del
panorama scolastico italiano, e siate
pronti a confrontarvi su diversi argomenti
di attualità rigorosamente in inglese. In
bocca al lupo per il lavoro di ricerca, per i
dibattiti ricchi di fertili idee e le proficue
proposte di risoluzione.
UDINE
È un proge o finanziato dalla nostra
regione per diffondere s li di vita sani
e solidali fra i giovani. Felicità è infa
vivere in armonia con se stessi, gli altri
e l’ambiente circostante. La se mana
residenziale a Pesariis ( se embre
2015) ha permesso a 20 studen del
Malignani di conoscersi e camminare
insieme, godendo del paesaggio alpino
ed esplorando temi quali l’iden tà, il
pregiudizio nei confron del diverso
da sé, il confli o e la sua risoluzione
a raverso il dialogo e la mediazione.
Le due giornate di approfondimento
a Trieste e Udine (febbraio 2016)
hanno sollevato ques oni cruciali quali
l’accoglienza e la protezione dei rifugia
poli ci, la legalità e il volontariato,
sia a livello locale che europeo ed
internazionale. La manifestazione “Vicino
e Lontano” (maggio 2016) ha permesso
di condividere l’esperienza vissuta con
la ci adinanza come risulta dalle parole
di uno studente partecipante: “su
biglie colora abbiamo impresso le
nostre emozioni del percorso di crescita
Greener and Happier e le abbiamo
regalate ai passan ”. La gioia più intensa
non viene forse dallo scambio di doni
intangibili?
I.S.I.S. ARTURO MALIGNANI
34-35
unachiaveperl’innovazione
Scopriamoillegno!
WOOD DISCOVERY è un progetto
realizzato dalla sede di San Giovanni al
Natisone con l’associazione “Progetti
spontanei” e la scuola steineriana
“Waldorf” di Sagrado.
Una decina di ragazzini sono stati
introdotti all’esplorazione del materiale
“legno” e dell’attrezzatura di base per
lavorarlo da un gruppo di studenti del
Malignani, con la supervisione di docenti
e genitori. In pieno spirito steineriano
l’esperienza diretta combinata con
l’approccio creativo ha coinvolto e
stimolato gli allievi: i falegnami in erba
hanno assemblato, incollato, traforato
i materiali di recupero raccolti per
l’occasione, con gran divertimento e
partecipazione.
I più giovani hanno familiarizzato
con il materiale e, dal punto di vista
educativo, hanno potenzialmente
recuperato aspetti manuali da spendere
in un hobby costruttivo, in una piccola
riparazione o, forse, un giorno, in
un’autonomia abitativa, oppure per
orientarsi in una scelta professionale.
Per i più grandi coprire il ruolo di tutor e
responsabilizzarsi nei confronti di “altri”
risulta sempre in una valenza didattica
molto forte.
La nostra scuola si è affermata una
volta in più come importante risorsa
territoriale: riferimento sociale per la
cooperazione con le famiglie, ma anche
anello fondamentale nella valorizzazione
di uno dei saperi che maggiormente
rappresenta il territorio: il legno.
progetti
unachiaveperl’innovazione
DISCOVERING
Culturalexchange
betweenItalyand
Norway
Il progetto nasce dal desiderio di fornire
l’occasione agli allievi del triennio di
avvicinarsi alla realtà lavorativa e
universitaria del Regno Unito, nella
convinzione che potrà giocare un
ruolo importante nel futuro lavorativo
e formativo di ciascuno studente,
ampliandone gli orizzonti occupazionali e
culturali al contempo.
“Discovering work in UK” mira a
migliorare la competenza comunicativa in
lingua inglese, stimolando la progressiva
acquisizione dei linguaggi settoriali
con opportuni raccordi tra le discipline
linguistiche e d’indirizzo e a fornire
esperienze che possano arricchire il
bagaglio di conoscenze culturali, tecnicoprofessionali e pratiche spendibili in
contesti anche internazionali.
Il tradizionale soggiorno linguistico è
arricchito con visite aziendali del settore
di studio e la partecipazione a workshop
tecnici.
Gli allievi hanno seguito un programma
didattico presso una scuola accreditata
e sono stati ospitati a coppie presso
selezionate famiglie locali (host families)
per una più completa immersione nella
civiltà britannica e un uso il più possibile
intensivo della lingua inglese.
UDINE
progetti
I.S.I.S. ARTURO MALIGNANI
36-37
Un gruppo di studenti dell’Istituto ha
partecipato al progetto di scambio
“Cultural exchange between Italy and
Norway” in partenariato con la Haram
vidaregåande skule di Brattvåg, Norvegia,
che promuove la mobilità degli studenti
ampliando le loro conoscenze culturali e
professionali. Gli studenti italiani hanno
ospitato in febbraio i coetanei norvegesi
che hanno trascorso alcuni giorni nella
nostra regione partecipando a lezioni di
storia, matematica e robotica in inglese,
visitando alcune sedi dell’Università
degli Studi di Udine e le aziende Forges
SpA e Solari SpA, dove hanno potuto
conoscere ed apprezzare due importanti
realtà industriali e produttive della
nostra provincia. L’ultima giornata è stata
dedicata alla visita di Venezia, tappa
obbligata del percorso culturale, ma non
sono mancate le occasioni di apprezzare
le specialità della cucina friulana sia a
scuola sia in famiglia sia nei locali tipici
delle provincia.
In marzo gli studenti italiani hanno
ricambiato la visita in Norvegia, dove,
ospiti degli studenti norvegesi, hanno
frequentato la scuola partner seguendo
lezioni di matematica, storia e meccanica
in inglese e norvegese, visitato l’azienda
I.P. Huse A/S di Harøy leader mondiale
nella produzione di verricelli per il settore
offshore, la città di Ǻlesund e conosciuto
modi diversi di studiare e lavorare in un
contesto transnazionale.
progetti
unachiaveperl’innovazione
progetti
unachiaveperl’innovazione
TRANSNATIONAL
Il progetto europeo “EUROLAB6”,
coordinato dal Malignani in partenariato
con la Haram vidaregåande skule di
Brattvåg in Norvegia, la Staatliche
Berufsschule Erding di Erding in
Germania e il VRIJ TECHNISCH INSTITUUT
di Waregem in Belgio, permette a
studenti dell’ultimo anno dei corsi
di studio di Trasporti e Logistica Costruzione e manutenzione del mezzo
aereo (Aeronautica), di Elettronica,
Elettrotecnica e Automazione e del
Corso in Arredi e Forniture d’Interni di
realizzare, con il supporto finanziario
del Programma Europeo ERASMUS+,
un tirocinio formativo all’estero
che permette loro di accrescere e
migliorare le conoscenze, competenze
e capacità tecnico-professionali e
linguistiche, sviluppare la consapevolezza
interculturale e il senso di identità
europea e mettere a punto il proprio
progetto professionale futuro in coerenza
con l’indirizzo di studi scelto. Nel 2016 gli
studenti di Aeronautica hanno realizzato
i tirocini presso la Ausbildungswerkstatt
der Luftwaffe (1° Reggimento
dell’Aeronautica Militare Tedesca) di
Erding in Germania e aziende norvegesi
del settore della cantieristica navale
e della navalmeccanica, tra le quali i
cantieri VARD di Brattvåg e Søvik, la Rolls
Royce Marine AS di Brattvåg, la Nogva
Motorfabrikk AS di Søvik e la I.P. Huse A/S
di Harøy. Gli studenti di Elettronica e del
Corso in Arredi e Forniture d’Interni sono
stati ospiti delle aziende belghe TVH di
Waregem e DE COENE di Kortrijk.
Il Malignani di Udine è l’organismo
ospitante dei progetti ERASMUS+
di mobilità in ambito professionale
“Euroship6: Arbeid og praksis i ulike
europeiske maritime cluster” (Working
and practising in a different European
maritime labour cluster), “The Bavarian
State Vocational School Erding goes
International 2” e “VTI on European
Internship” in partenariato con la
Haram vidaregåande skule di Brattvåg
in Norvegia, la Staatliche Berufsschule
Erding di Erding in Germania e il VRIJ
TECHNISCH INSTITUUT di Waregem
in Belgio, istituti secondari superiori
beneficiari dei progetti europei. Gli
studenti norvegesi, tedeschi e belgi
sono accolti dal Malignani che, nel 2016,
ha organizzato i loro tirocini presso la
DANIELI & C. Officine Meccaniche S.p.A.,
la FINCANTIERI – Cantieri Navali S.p.A,
la E.B. Up! SrL, la DANIELI AUTOMATION
S.p.A., la SIDER ENGINEERING S.p.A.
la SOLARI S.p.A. e la South East
Aviation Services Srl presso l’Aeroporto
Internazionale di Orio al Serio (BG). I
tirocini realizzati in collaborazione con le
imprese locali intendono approfondire
le modalità e i criteri di valutazione delle
competenze tecnico-professionali delle
persone in formazione iniziale e favorire
l’integrazione dei sistemi di valutazione
e di certificazione delle competenze
tra paesi europei al fine di favorire la
mobilità dei cittadini.
UDINE
EUROLAB
LET’SGO!
I.S.I.S. ARTURO MALIGNANI
38-39
progetti
unachiaveperl’innovazione
Il programma è stato sperimentato con
successo da diverse classi dell’istituto sin
dal 2002 e ha avuto un impatto notevole
sulla motivazione degli allievi che hanno
sempre dimostrato entusiasmo, vivacità
culturale e apertura verso il nuovo.
L’esperienza per allievi di 16/17 anni è
intensa e forte in quanto investe svariati
ambiti (famiglia, scuola, scoperta di un
luogo nuovo, dimensione relazionale) e
rafforza la loro consapevolezza di sé.
I giovani imparano a orientarsi in un
luogo a loro estraneo, godono della
compagnia reciproca e rafforzano i
legami classe. Per gli insegnanti è una
vera gioia vederli così entusiasti di
scoprire un mondo nuovo e pronti a
captare e usare l’inglese quotidiano.
Cala inoltre la loro paura di esprimersi in
lingua inglese e aumentano la capacità
di comprendere i suoni e la volontà di
arricchire il proprio lessico.
In conclusione va considerata la
ricaduta positiva che tale esperienza ha
riguardo al successivo lavoro in classe.
L’aumentata motivazione allo studio
della lingua straniera e il miglioramento
dei rapporti in seno alla classe aiuta
gli insegnanti a rapportarsi in modo
migliore con gli allievi e a trarre maggiore
vantaggio dal lavoro in classe.
unachiaveperl’innovazione
aEdimburgo
Dal 16 al 23 aprile 2016 accompagnate
dalle Prof.sse Barbara Liva e Daniela
Feltrin, abbiamo trascorso una se mana
indimen cabile a Dublino di vera “Irish
Life”, immersi nelle bellezze naturali del
paesaggio Irlandese e condividendo la
quo dianità dei Dubliners.
Per sfru are al meglio la possibilità di
interagire in lingua inglese siamo sta
infa ospita in famiglie Irlandesi .
Abbiamo così potuto far parte dei loro
contes sociali abituali, condividendo con
essi mol momen di vita quo diana.
Oltre alle ma nate trascorse nella
scuola di lingue CES (Centre of English
Studies) con insegnan madrelingua, nei
pomeriggi abbiamo avuto il piacere di
conoscere e visitare la capitale irlandese,
condividendone e apprezzandone usi,
costumi, cultura e a razioni, maturando
così un’esperienza u le per la nostra
formazione personale, culturale e
linguis ca. Un’esperienza sicuramente da
ripetere e che consigliamo a tu !
Quest’anno per la prima volta nel proge o
Let’s Go abbiamo oltrepassato il vallo
di Adriano, raggiungendo la scozzese
Edimburgo.
E’ stata una se mana intensa. Nel corso
delle varie giornate ci sono state proposte
molteplici a vità al di fuori delle ore
di lezione. Il primo giorno, ad esempio,
abbiamo fa o un giro di orientamento
per gruppi di lavoro nel centro storico alla
scoperta della ci à, con tanto di caccia al
tesoro e intervista ai passan !
Non poteva mancare una visita al castello
di Edimburgo, ma abbiamo anche passato
una intera giornata a Glasgow, con visita
al Cel c Park, una ma nata al giardino
botanico e un pomeriggio alla Na onal
Gallery. Inoltre abbiamo avuto a nostra
disposizione delle ore per conoscere meglio
la ci à e quello che offriva.
Per quanto riguarda la lingua abbiamo
incrementato il nostro vocabolario con
parole che non si usano in classe, ma
che possono essere molto u li nella vita
quo diana.
Durante la nostra esperienza ad Edimburgo
siamo venu a conta o con una cultura
diversa da quella italiana, sia per
quanto riguarda la vita quo diana che
l’alimentazione. Alcuni di noi hanno avuto
qualche difficoltà nell’approccio con le
famiglie, e in alcuni casi è stato complicato
ada arsi ad abitudini così diverse.
E’ stata comunque un’esperienza molto
forma va non solo dal punto di vista
scolas co, ma anche dal punto di vista
umano e culturale.
Crediamo che queste esperienze vadano
ripetute perché, oltre agli aspe linguis ci,
migliorano la nostra autonomia e le
relazioni con gli altri.
4^ TEL B , 3^ e 4^ LSA A
4^ AUT A - 3^ CBA A
UDINE
Il progetto Let’s go mira ad offrire agli
studenti delle classi terze e quarte
l’opportunità di un soggiorno-studio
all’estero nel corso dell’anno scolastico in
sostituzione al viaggio d’istruzione.
Gli obiettivi del progetto sono
l’approfondimento e il consolidamento
linguistico in un contesto reale, con
insegnanti e parlanti di madrelingua
inglese e il potenziamento delle
competenze di cittadinanza attraverso
l’inserimento in un ambiente nuovo e il
contatto con culture diverse.
Durante il soggiorno di otto giorni in un
paese di lingua inglese (Gran Bretagna,
Scozia, Irlanda, Malta) gli allievi seguono
lezioni in inglese in scuole accreditate
dal British Council e conseguono un
attestato finale delle competenze che
dà loro credito formativo. I corsi sono
di tre distinti livelli: lower intermediate,
intermediate e upper intermediate e gli
allievi sono selezionati attraverso test
iniziali. La sistemazione è in famiglie
selezionate con trattamento di pensione
completa. Il corso e l’esperienza in
famiglia sono corredati da un ricco e
intenso programma culturale curato dagli
insegnanti accompagnatori che prevede
visite guidate ai luoghi di maggiore
interesse (musei, gallerie d’arte,
monumenti, palazzi..)
LET’SGO!
aDublino
progetti
I.S.I.S. ARTURO MALIGNANI
40-41
progetti
unachiaveperl’innovazione
aLondra
progetti
unachiaveperl’innovazione
aMalta
Malta…un mare di diver mento!
Un’isola speciale, ricca di cultura e diver men per una
perfe a vacanza-studio!
L’esperienza di Malta fornisce ai giovani la possibilità di
imparare l’inglese, visitare le numerose a razioni culturali e nel
contempo diver rsi serenamente.
Le giornate sono ricche di a vità: a par re dalle interessan
lezioni in inglese della scuola ma u na…(non preoccupar , il
tempo scorre veloce), alle escursioni in barca e alle meravigliose
camminate lungo le stradine cara eris che delle ci à e dei più
bei lungomare dell’isola. Non manca poi la visuale di panorami
marini e collinari mozzafiato, le spiagge dove prendere il sole
e un’acqua azzurra limpidissima per fare bagni in compagnia;
i pranzi e le serate passate insieme e sopra u o il prezioso
tempo trascorso con gli amici arricchiscono e completano
questo favoloso quadre o! La temperatura e il tempo
atmosferico sono favolosi….caldo e sole assicura tu i giorni!
Cosa desiderare di più? Direi proprio nulla!
Malta…cultura e relax, due in uno!
Sara Cardillo, 4^ LSA D
UDINE
Welcome to London! Questa foto da cui
si nota come a Londra il nuovo convive
con l’an co vede noi della 3˄ LSA D
protagonis assieme ai nostri amici
della 4^ MEC C di un’indimen cabile
avventura: una se mana di vita
londinese divisa tra lo studio ma u no
con spassosissimi insegnan e le visite
pomeridiane di tu o quello che la
meravigliosa ci à ha da offrire: gallerie
d’arte, musei, quar eri di lusso, celeberrimi
monumen , il tu o in compagnia delle
nostre amate professoresse di inglese.
Se mana intensissima e assai proficua da
raccomandare a tu !
3˄ LSA D
I.S.I.S. ARTURO MALIGNANI
42-43
unachiaveperl’innovazione
DAIEVAI
Il progetto “Sport Integrato in Rete”, è un
percorso mirato all’integrazione sociale
fra giovani delle scuole della Provincia di
Udine e persone diversamente abili che
vede coinvolti i nostri studenti ormai da
dieci anni.
L’attività comprende incontri in palestra,
partecipazione a tornei e meeting
sportivi, a conferenze e concorsi tutti
improntati sul tema della solidarietà e
dell’intelligenza sociale.
Il termine “Dai e Vai” indica un’azione di
collaborazione per cercare di mandare
la squadra a canestro e, per i nostri
studenti, vuole rappresentare l’idea
guida attraverso la metafora del “dare
per poi ricevere” imparando a crescere
attraverso la consapevolezza del concetto
di solidarietà e di collaborazione in un
contesto sereno e coinvolgente come
può essere l’attività ludico sportiva.
La presa di coscienza di sé, della
propria identità, delle proprie capacità
e più in generale la valorizzazione della
dignità della persona in un contesto
integrato, rappresentano un immenso
arricchimento delle risorse personali
e sono di grande efficacia per la
formazione civica e sociale.
progetti
unachiaveperl’innovazione
Spazioallacultura:
“Ilmuroemozionale”ovvero
ilgruppoteatraledelMalignani
Al Malignani ogni anno un’esperienza
diversa, una nuova strada.....irripetibile!
Quest’anno il gruppo era formato da ben
40 studenti / attori che, confrontandosi
con “Re Lear...perché la debolezza e’
potenza e la forza e’ niente” (libero
adattamento da King Lear di William
Shakespeare), ha dato vita ad uno
spettacolo viscerale, corporeo e, allo
stesso tempo pieno di poesia. Le
generazioni, il rapporto tra padri e figli,
il mondo affettivo, la follia, il potere, la
sopraffazione, la guerra, il crollo di un
sistema, la tempesta interiore non hanno
età perché appartengono ad ognuno
di noi come prima sono appartenute a
Shakespeare. Il gruppo ha avuto l’onore
di partecipare alle rassegne di teatro
studentesco di Fiumicello, San Daniele, al
palio di Udine e di Codroipo. In ognuna
di esse si è particolarmente distinto per
le emozioni che è riuscito a trasmettere
agli spettatori. Al gruppo teatrale è stato
anche assegnato un riconoscimento
ovvero la partecipazione alla rassegna
di teatro scuola ”dire, fare, teatrare“ di
Lanzo Torinese. Complimenti!
UDINE
progetti
I.S.I.S. ARTURO MALIGNANI
44-45
unadidatticaesperienziale
Un’importante novità
dida ca ha coinvolto
le scuole italiane nel
corrente anno scolas co:
l’introduzione dell’obbligo
per tu gli is tu di
istruzione secondaria di
secondo grado di a vare
percorsi di Alternanza
Scuola-Lavoro per i propri
allievi con una differente
durata rispe o agli
ordinamen : 400 ore negli
Is tu tecnici e professionali
e 200 nei Licei, da svolgersi
nel terzo, quarto e quinto
anno di corso.
107/15 – e per la complessità
di organizzare percorsi
significa vi modula sulle
specificità dei diversi indirizzi
di studio, tenendo conto di
una molteplicità di variabili,
tra cui la disponibilità di en
ospitan per le a vità in
alternanza.
Nella pur non perfe a
realizzazione di tu gli
obie vi in questo anno
di rodaggio, piace tu avia
evidenziare come anche in
questa par ta il risultato
finale complessivamente
soddisfacente sia derivato
Per il nostro Is tuto si è
dal “gioco di squadra” che
tra ato solo in parte di una il nostro Is tuto ha saputo
novità, in quanto già da
raccogliere intorno a sé,
mol anni i nostri studen
coinvolgendo docen , allievi,
- sopra u o nel quarto e
famiglie e territorio. Tan
quinto anno di corso - hanno sono sta , per esempio,
accesso a esperienze di
i docen che quest’anno
rocini forma vi ed a vità hanno seguito percorsi
in collaborazione con
di formazione interni ed
imprese ed en pubblici o
esterni per diventare tutor
priva . Tu avia, gli sforzi
scolas ci. Interessata e
che si sono dovu me ere
matura è stata la risposta
in campo quest’anno sono
che gli allievi hanno dato alle
sta enormi, per i numeri
variegate proposte avanzate:
– oltre 500 allievi nelle sole mol hanno aderito fin
classi terze, ricaden nella
da subito a proge con
disciplina della nuova legge aziende o en pubblici
UDINE
unadidatticaesperienziale
ALTERNANZA
SCUOLA/LAVORO
I.S.I.S. ARTURO MALIGNANI
46-47
che li impegneranno,
anche al di fuori dell’orario
scolas co, per più anni.
Le famiglie hanno offerto
preziosa collaborazione
nell’agevolare la costruzione
delle esperienze di stage
per i propri figli, dando
u li appor ma anche
semplicemente assicurando
il supporto logis co che
si rende necessario per il
collocamento di studen
di così giovane età nelle
stru ure ospitan .
Infine il territorio, che
con i suoi diversi a ori
(aziende, en pubblici,
associazioni di categoria,
professionis , ecc.) ha
risposto posi vamente alle
richieste di coinvolgimento
dell’Is tuto Malignani,
cooperando a vamente per
l’avvicinamento dei nostri
allievi al mondo del lavoro e
per la loro mo vazione ed un
corre o loro orientamento
in funzione di un futuro con
il contributo di tu – allievi,
famiglie, scuola e mondo
del lavoro – può essere di
successo, quali che siano le
congiunture economiche.
alternanzascuola/lavoro
unadidatticaesperienziale
alternanzascuola/lavoro
unadidatticaesperienziale
Hosceltodiandare
allaDanielidiButtrio,
erosicurocheavrei
avutomoltoda
imparare
Un’alternanza
scuolalavorounpo’
speciale…presso
labaseaereadalla
LuftwaffeaErdingin
Germania
Massimo Barbatello, 4ˆ CAT A
Unabellissima
esperienzaInAsset
UDINE
Grazie a questa esperienza forma va,
siamo sta in grado di provare le nostre
competenze dire amente sul campo,
riuscendo così a confrontarci con il mondo
lavora vo in prima persona.
L’esperienza forma va è stata molto u le
e interessante, sopra u o in quanto
abbiamo potuto interagire dire amente
con i velivoli e l’ambiente di lavoro in
generale.
Tra gli aerei che abbiamo avuto la
possibilità di toccare con mano ricordiamo
il Tornado, l’F-104 Starfighter e un Fieseler
Storch con rela vi motopropulsori.
Molto importante è stata l’interazione con
i colleghi di lavoro e la necessità di lavorare
come team, in quanto molte “opera ons”
risultavano impossibili da svolgere come
singolo.
Un ruolo fondamentale ha giocato
l’uso della lingua inglese, sia in ambito
sociale che in ambito tecnico, in quanto
mol manuali sono scri in inglese;
anche l’interazione con le persone che ci
circondavano, avveniva in lingua.
Sono sicuro che questa esperienza ci
abbai aiutato a crescere e ad essere più
indipenden .
Fabio Marra, 5ˆ AER
Come tutti gli studenti del quarto e quinto
anno del Malignani, quest’anno ho avuto
l’opportunità di fare uno stage di lavoro
di due settimane. Ho scelto di andare alla
Danieli di Buttrio, ero sicuro che avrei
avuto molto da imparare da una realtà
così grande e importante e devo dire che le
mie aspettative non sono state deluse. La
prima cosa che ho notato è la loro grande
organizzazione anche nelle minime cose:
dopo esser stati accolti dal nostro tutor
all’ingresso, siamo andati a fare le foto per
il badge, che ci è stato consegnato poco
dopo. Poi dopo due ore in sala riunioni in
cui ci sono state date tutte le informazioni
necessarie per seguire il nostro progetto,
ci è stata messa a disposizione una
postazione con due schermi ciascuno e
abbiamo iniziato già dalle prime ore a
lavorare. E stata sicuramente un’esperienza
molto valida, abbiamo preso dimestichezza
sia con AutoCAD che con E3D e abbiamo
avuto modo di applicare e approfondire ciò
che stavamo studiando a scuola, venendo
comunque sempre seguiti ed aiutati.
I.S.I.S. ARTURO MALIGNANI
48-49
Durante il mese di febbraio ho svolto uno
stage lavorativo di due settimane presso
l’azienda InAsset.
E’ stata una bellissima esperienza,
innanzitutto mi ha permesso di applicare
le conoscenze scolastiche del triennio e
di approfondirle, facendomi capire che le
materie studiate non sono fini a se stesse.
In secondo luogo, lo stage mi ha formato
sul piano personale, insegnandomi a
relazionarmi con i tutor, i colleghi, il datore
di lavoro e i clienti. Mi sono trovato da
subito molto bene nell’azienda in cui
lavoravo. Il datore di lavoro mi ha accolto e
mi ha presentato i suoi collaboratori, mi ha
informato sulle loro attività e mostrato tutti
i reparti aziendali in modo da rendermeli
un po’ familiari indicandomi inoltre dove
avrei dovuto svolgere le mie mansioni. I
primi giorni sono stato affiancato da alcuni
dipendenti dell’azienda che mi hanno
dato alcune nozioni di base per iniziare a
lavorare, quindi dopo un paio di giorni ero
già all’opera. Il personale è stato molto
cortese e cercava di aiutarmi il più possibile,
mi sono sentito in un ambiente familiare.
Pensando ai giorni trascorsi in azienda
posso dire che lo stage mi ha aiutato sia sul
piano scolastico sia sul piano umano quindi
posso solo ringraziare l’azienda che mi ha
ospitato.
Manuel Guatto, 4ˆ TEL A
alternanzascuola/lavoro
unadidatticaesperienziale
alternanzascuola/lavoro
unadidatticaesperienziale
BancoProveTestRiduttoricon
DanieliAcademy,DanieliService
eDanieliCentroRicerche
disegni esecutivi del giunto di precarico
nella sua veste prettamente meccanica e
statica, hanno svolto: un concorso di idee
per implementare il giunto con un sistema
oleodinamico per renderlo adatto alla
variazione di carico in condizioni dinamiche
e previsto schematicamente il sistema
di acquisizione dati. La documentazione
prodotta, disegni e relazione tecnica è
stata resa disponibile all’azienda per
le valutazioni di sviluppo e costruttive
finalizzate al banco prova reale in corso di
allestimento nelle officine di Buttrio.
Seguendo una modalità operativa
consolidata per queste attività, al gruppo
di studenti di quinta, si è affiancato uno
di quarta con l’obbiettivo di raccogliere il
testimone e portare avanti il progetto nel
successivo anno scolastico. Questa linea
di sviluppo prevede l’affiancamento degli
studenti ai tecnici dell’azienda durante le
fasi costruttive e di test.
In parallelo al progetto principale, in scala
reale e realizzato al Centro Ricerche, da
parte del gruppo di studenti di quarta
si è fatta avanti l’idea di progettare e
costruire un modello in scala ridotta al
fine di dimostrare in ambiente scolastico il
funzionamento dell’area di test dei riduttori
nel suo insieme. L’obiettivo, condiviso anche
con l’azienda, è stato quello di riprodurre
l’area test riduttori, semplificandone i
principi meccanici ma mantenendone
l’essenzialità al fine di poterla poi realizzare
nelle officine del Malignani.
La prima bozza del Modello consisteva in:
meccanica banale, movimentazione
manuale (manovella), nessun utilizzo di
cuscinetti o boccole per ridurre l’attrito.
A seguire, sono stati sviluppati modelli
con maggiore utilizzo di tecnologie fino
a quando, nello stage estivo del 2015, il
progetto è stato fortemente rivoluzionato
sia meccanicamente che dal punto
di vista tecnologico. Altro momento
importante per il progetto è stato lo stage
svolto pochi mesi dopo l’inizio dell’anno
scolastico 2015/2016, dove, con l’aiuto
del P.I. Giampietro Zamò, tutor aziendale,
ci si è concentrati particolarmente sul
dispositivo di precarico, attuando modifiche
per renderlo più facilmente realizzabile,
comodo per il montaggio e la regolazione.
In più sono stati definiti gli altri gruppi
di parti del modello, come il carrello e il
gruppo comando.
Contemporaneamente, sono state
realizzate delle parti nei laboratori
scolastici, predisponendo le liste dei
materiali e procedendo con la lavorazione
dei primi particolari meccanici. Alcune parti,
con il supporto dell’azienda, sono state
approvvigionate da specifici fornitori, sia
scegliendo i componenti dai loro cataloghi
sia chiedendo la costruzione di alcune
parti grazie ai disegni da noi sviluppati.
Durante quest’anno scolastico si sono uniti
al progetto anche allievi di quarta sempre
della sezione meccanica-meccatronica e
della sezione Automazione, che stanno
collaborando nella parte elettrica. A loro
resterà il compito di portare il progetto
ai successivi sviluppi. Il modello, nato per
illustrare il funzionamento dell’Area Test
Riduttori e costituire un utile sussidio per
i laboratori scolastici, verrà utilizzato per
mettere a punto le pratiche operative
e metodologie per i test da utilizzare in
azienda sui riduttori in scala reale.
Anastasia Trubacheva, 3^ MEC B
Gli allievi della 5ˆ MEC B
Lorenzo Corazzola, Mattia Romanin, Nicola
Pecile Fabiano Schiavo, Stefan Stavila,
il Tutor Aziendale P.I. Giampietro Zamo, il
Tutor scolastico
Ing.Maurizio Missio.
UDINE
Durante l’anno scolastico 2014/2015
è stato proposto all’istituto I.S.I.S. “A.
Malignani” da parte della azienda Danieli
& C. Officine Meccaniche un progetto
pluriennale per affiancare un gruppo
di studenti ai tecnici dell’azienda nella
progettazione di un banco prova per
riduttori di grandi dimensioni e nella
conseguente serie di test.
L’allestimento del banco prova dei
riduttori si richiama ad uno schema noto
ed utilizzato in gran parte per riduttori di
piccole dimensioni. Questo schema prevede
l’accoppiamento di due riduttori identici
tramite dei giunti di cui uno speciale che
metta in precarico il sistema ottenendo un
effetto analogo a quello prodotto durante
una possibile applicazione del singolo
riduttore ad un carico esterno. In questo
modo il banco prova dei riduttori richiede
un minor dispendio energetico, poiché il
motore previsto svolge la sola funzione di
vincere gli attriti, senza necessità di grandi
potenze motrici. E’ chiaro che senza un
banco prova di questo genere il collaudo dei
riduttori può essere fatto con un motore di
grosse dimensioni che ponga sotto carico la
trasmissione trattenuta da un freno.
Durante l’anno scolastico 2014/2015, il
progetto è stato analizzato e portato avanti
da un gruppo di studenti della sezione di
meccanica-meccatronica attraverso diversi
incontri sia a scuola che in azienda con
l’obiettivo di comprendere la tecnologia
dei riduttori e le esigenze tecniche dei
dispositivi per realizzare i test; acquisire il
compito progettuale del particolare giunto
di precarico; individuare possibili soluzioni;
vagliare le varie proposte in termini di
realizzazione, costo, design e tecnologia.
Sono seguiti stage e incontri specialistici
in Danieli Academy, Danieli Service e
Danieli Centro Ricerche, per lo sviluppo del
progetto esecutivo del giunto di precarico
secondo la soluzione individuata.
Gli studenti in questa prima fase, oltre ai
Sicuramente una delle a vità, che rendono
il Malignani una scuola di grande livello è la
collaborazione con le varie aziende. Questa
a vità perme e agli studen di avvicinarsi
al mondo del lavoro e di aprire le loro men
ai possibili sbocchi post-diploma.
Il gruppo Bosch con “Allenarsi per il futuro”
ci ha offerto tante preziose informazioni
ma sopra u o un grande sprone a fare
tu o il possibile per realizzare i nostri sogni.
Questo conce o è stato so olineato in
modo notevole da Riccardo Pi s: quando
lui ha parlato dei sacrifici e del duro lavoro
necessario per realizzare i propri sogni,
sicuramente ognuno di noi ha pensato a
qualcosa in cui ha fallito, al lavoro che sta
svolgendo o al sogno che sta inseguendo.
Inoltre, i tecnici che sono intervenu
ci hanno portato un assaggio del loro
lavoro indirizzandoci all’innovazione.
L’innovazione è il futuro. L’innovazione sarà
il nostro lavoro.
I.S.I.S. ARTURO MALIGNANI
50-51
unadidatticaesperienziale
AllaFriulabealla
Dipharmaabbiamo
potuto“toccarecon
mano”lenozioni
appresedurantele
lezioni
Ho sempre creduto che l’esperienza di
alternanza scuola-lavoro fosse una tappa
essenziale, se non obbligatoria, necessaria
a fornire allo studente una prima
impressione di quello che è oggi il mondo
del lavoro. Ho avuto modo di confermare
questa mia convinzione durante le due
settimane trascorse all’azianda Friulab
S.r.l. di Udine che svolge attività di
laboratorio eseguendo analisi chimicofisiche e microbiologiche sulle acque
potabili e reflue del territorio. In azienda
mi è stata illustrata la gestione degli spazi
dei laboratori (chimico, strumentale e
microbiologico) e i diversi compiti degli
operatori specializzati. Ho potuto “toccare
con mano” le nozioni apprese durante le
lezioni scolastiche riguardanti l’utilizzo della
strumentazione applicata all’analisi di un
campione. L’esperienza è stata necessaria
a comprendere la differenza tra i ritmi di
lavoro, la meticolosità e la responsabilità
degli analisti di un laboratorio accreditato
nell’esecuzione delle analisi rispetto al
nostro lavoro scolastico.
Chiara Turco, 5^ CMB A
Durante quest’anno scolastico mi è stata
data l’opportunità di partecipare ad uno
stage di due settimane presso l’azienda
Dipharma Francis Srl nella sede di Mereto
di Tomba (UD). La scelta di affiancarmi a
quest’azienda è stata mirata, in quanto
sviluppa notevolmente l’analisi della parte
impiantistica di un processo di sintesi. Per
mia fortuna e determinazione, ho avuto
la possibilità di fare una prima esperienza
l’estate scorsa presso l’ufficio tecnico,
durata un intero mese.
Qui ho potuto arricchire notevolmente le
mie conoscenze tecniche, realizzare cosa
davvero significhi studiare, progettare,
ottimizzare e gestire un impianto. Ho
avuto inoltre la possibilità di conoscere
la struttura aziendale partecipando alle
riunioni di coordinamento. Il rapporto con
l’azienda è sempre stato sereno, costruttivo
e di rispetto reciproco. L’esperienza è
stata esauriente, grazie alla disponibilità
e all’interesse per il mio futuro da parte
dell’azienda, e determinante per i miei
prossimi progetti di vita.
Michela Cancian, 5^ CMB A
alternanzascuola/lavoro
unadidatticaesperienziale
Sono partito alla volta del Belgio grazie al
progetto Erasmus+ domenica 17 maggio
insieme ai miei compagni Ruben Venuto,
Denis Lanfrit, Giacomo Cozzarolo, Giacomo
Andrioli e Antonino Vacalebre. Il lunedì
siamo subito andati all’istituto ospitante,
il VTI Waregem dove i due tutor belga
ci hanno presentato alle aziende dove
saremmo andati a fare un’esperienza di
lavoro di due settimane.
Nel corso delle due settimane ho realizzato
la struttura di una composizione di mobili,
in particolare una cassettiera da farmacia
e, con il mio compagno Ruben, in stage
con me dalla “De Coene”, una struttura
abbastanza complicata che serviva come
insegna. Nei giorni “liberi”, ovvero nei
week end, abbiamo visitato Gent, Brugge
e Anversa dove ho potuto ammirare la
diversità di architettura tra l’Italia e il
Belgio. Domenica 1° Maggio siamo partiti
dall’aeroporto di Zaventem per tornare in
Italia. Per me questa esperienza è stata
molto utile anche perché sia io che gli altri
ci siamo dovuti gestire da soli, cosa che non
ci era mai capitata prima. Siamo rimasti
soddisfatti di noi stessi! Ma per tutto
questo ringrazio l’istituto “A. Malignani”
per un’opportunità e un’esperienza che non
potrò mai dimenticare.
Alejandro Giusti, 5^ IPAF
San Giovanni al Natisone
Ringrazioil
Malignaniper
un’opportunitàe
un’esperienzache
nonpotròmai
dimenticare
UDINE
alternanzascuola/lavoro
I.S.I.S. ARTURO MALIGNANI
52-53
Ho avuto la possibilità di svolgere un
periodo di tirocinio a Waregem in Belgio,
presso l’azienda “De Coene” a Kortrijk.
Nelle due settimane ho realizzato un
display per una farmacia e un’insegna da
esterni. Il venerdì si lavorava solo mezza
giornata e così insieme ai compagni ne ho
approfittato per visitare lo zoo di Anversa,
Gent, il museo della tortura a Brugge e la
scuola che ci ospitava. Il tutor scolastico ci
ha mostrato laboratori e spiegato il metodo
di insegnamento, che è diverso da quello
italiano. Abbiamo anche scoperto specialità
gastronomiche come i waffel e la birra
belga.
Questa esperienza mi ha permesso di
migliorare: per esempio ho imparato
lavorare in gruppo, a utilizzare la lingua
inglese in un luogo di lavoro e in generale
ampliare le mie conoscenze. E’ stata molto
utile perché, oltre a vedere come si lavora
in altre parti dell’Europa, mi sembra di
aver acquisito una maggiore autonomia e
una maggiore responsabilità. Per questo
ringrazio tutte le persone che hanno
organizzato così bene una bellissima
esperienza!
Ruben Venuto, 5^ IPAF
sede di San Giovanni al Natisone
percorsidivita
In questa sezione abbiamo
voluto far parlare
alcuni tes monial che
rappresentano in qualche
modo l’orgoglio dell’essere
sta allievi di questo Is tuto
che li ha vis crescere, li ha
forma e li ha prepara alla
vita fuori da queste mura.
I le ori potranno così essere
accompagna a ripercorrere
la carrellata di ricordi, di
speranze, i sogni culla e
la realtà effe vamente
costruita da persone che
portano alto, solcando il
mondo, il nome della nostra
scuola. Non una scuola
qualunque, beninteso. Ma
una scuola che per ognuno
di loro ha rappresentato una
tappa cruciale.
Può davvero una scuola
fare la differenza nello
sviluppo dell’iden tà e nel
riconoscimento di chi si vuole
diventare? Sì.
E il Malignani è questo
Is tuto. Dalla voce dei
tes monial potrete essere
proie a nelle capacità
che la scuola è riuscita a
trasme ere, plasmando
aspirazioni, mo vando verso
obie vi ambiziosi, spronando
a dare il meglio di sé in ogni
circostanza. L’asso vincente
consiste sicuramente nella
volontà di approdare alla
meta prefissa. E questo
il Malignani è in grado di
insegnarlo a tu coloro che
sono disponibili ad accogliere
il messaggio pedagogico che
può davvero imprimere la
svolta alla propria vita, com’è
capitato ai nostri tes monial.
UDINE
UDINE
percorsidivita
AMARCORD...
I.S.I.S.MALIGNANI
ARTURO MALIGNANI
I.S.I.S. ARTURO
00-00
54-55
Ph. Dr. Daniele Macuglia,
ex allievo del Liceo
ScienƟfico Tecnologico
“La mia esperienza al
Malignani (1998-2003),
è stata una delle più
edifican e forma ve
della mia vita. Ques sono
sta gli anni della mia
formazione, il momento
cruciale in cui ho costruito
basi solide sulle quali
fondare il resto della mia
vita professionale (e non
solo). Il Malignani mi ha
reso ada o a farmi strada
in un mondo complesso,
dandomi tu gli strumen
di cui ho avuto bisogno
per rendermi compe vo
a livello internazionale.
L’aver interagito con un
corpo docente selezionato
e di grande qualità che
si è sempre aspe ato il
massimo da me e l’esser
stato in conta o con
studen seri e mo va
ha determinato in modo
cruciale tu a la mia
preparazione giovanile.
Oggi ho il privilegio di
insegnare in uno dei dieci
centri di studio e di ricerca
migliori del mondo e di
poter rappresentare la
mia terra in un’Università,
quella di Chicago, affiliata
con 89 Premi Nobel.
Penso che non sarei stato
in grado di raggiungere
lo stesso risultato se non
avessi avuto la fortuna
di entrare a far parte di
questa grande Famiglia—
quella del Malignani—che
ha saputo mo varmi e che
si impone come uno dei
poli di massima qualità
nell’istruzione superiore.
Il Malignani è globale,
coraggioso, unico, rigoroso
e lo consiglio a tu gli
studen che vogliono
imparare a muovere i primi
passi in un mondo sempre
più esigente e compe vo.
Sono personalmente
orgoglioso del mio Is tuto e
credo che Arturo Malignani
sarebbe fiero, oggi, di vedere
il modo in cui questa scuola,
che dal 1946 porta il suo
nome, ha saputo crescere
con successo ed ada arsi ai
tan cambiamen che sono
avvenu nella nostra società
dal dopoguerra ad oggi.”
Arianna Casasola,
ex allieva del Liceo
ScienƟfico Tecnologico
“Alla domanda: “torneres
a scegliere il Maligani?”
risponderei sicuramente
con un’ affermazione
posi va e ricca di
entusiasmo.
È una scuola molto
complessa che richiede
studio e sacrificio, ma
d’altronde la società
di adesso ci richiede
molto impegno, voglia di
imparare e di lo are per un
futuro roseo. Non si tra a
solamente di un percorso
scolas co composto da
professori, compi e
valutazioni, ma ritengo
che, scegliere il
Malignani come scuola
superiore e, in par colare
nel mio caso, il liceo
scien fico tecnologico,
significhi intraprendere un
percorso che può arricchire
la vita di uno studente. Il
Malignani è una
scuola che insegna ad
affrontare il presente e
le sue sfide con grinta e
determinazione.
Oltre questo aspe o,
molto importante è la
preparazione che questa
scuola offre, sono molte
infa le a vità e le
opportunità proposte dal
punto di vista dida co,
culturale e spor vo. La
consiglierei a una ragazza
perchè è una scuola che
non pone limi di nessun
genere, così da perme ere
anche a una donna di
intraprendere un iter
scolas co a cara ere
tecnologico/scien fico
solitamente seguito
maggiormente dagli
studen maschi.
In conclusione mi sen rei
di consigliare questo
percorso di studi a
qualsiasi ragazzo e ragazza
che volesse fare una scelta
di qualità per la propria
vita, qualunque sia il suo
disegno per un futuro,
proprio perchè prepara
al meglio per affrontare
il percorso universitario o
lavora vo di un domani
e perchè apre la mente
ad una vasta gamma di
s moli.”
AmministratoreDelegato
delleFerriereNordspa–GruppoPittini
percorsidivita
amarcord
percorsidivita
Molto spesso significa affrontare tema che complesse
ed ar colate con approcci e soluzioni altre anto
complessi …. e non è vero che sbagliando si impara, si
sbaglia e basta.
Mi sono diplomato nel 1969 nella Sezione
Metalmeccanica. Questa specializzazione aveva nello
studio della tecnologia meccanica il punto centrale del
corso e nel diagramma ferro-carbonio il suo simbolo:
segno premonitore del mio futuro professionale in
siderurgia.
Le numerose ed importan proposte di lavoro che mi
giunsero non appena diplomato prevalsero sull’ipotesi
degli studi universitari. Potei così constatare il valore
che veniva a ribuito all’Is tuto Tecnico Malignani non
solo dalla realtà regionale delle imprese ma anche, per
le proposte che giunsero da alcune grandi aziende, in
sede nazionale. Mi ripromisi due condizioni nella scelta:
il se ore manifa uriero meccanico e la possibilità di fare
un esperienza all’estero. Scelsi tra le proposte giunte
un’azienda regionale che aveva tali cara eris che.
Dopo un periodo di qualche anno di lavoro in Italia
iniziai a viaggiare intensamente: in par colare nel
Regno Unito ed infine negli Sa Uni dove trascorsi circa
sei anni. Agli inizi degli anni o anta entrai a far parte del
Gruppo Pi ni dove opero ancora oggi.
I cinque anni trascorsi al Malignani sono sta veramente
impegna vi. La selezione, all’epoca, era senza scon
e compromessi. Questo modello trovava par colare
espressione nei due insegnan , l’ing. Zilio e l’ing.
Gaggia, di cui ho un ricordo ni do ancora oggi e chi li
ha conosciu sa cosa intendo dire. Questa palestra mi
ha così fa o comprendere che i risulta nel lavoro ed in
generale nella vita, non sono raggiungibili senza la fa ca,
la dedizione e il costante impegno. Penso che questo sia
stato il punto centrale della mia esperienza forma va
all’Is tuto Malignani di allora.
L’orario scolas co di allora prevedeva la frequenza al
ma no ed al pomeriggio di tu i giorni della se mana
ad esclusione del sabato pomeriggio. Quasi tu
venivamo dalla Provincia (raggiungendo Udine con la
corriera) e tu ci alzavamo tra le 5 e le 6 del ma no.
Il rientro avveniva nel tardo pomeriggio. Le sere erano
quindi dedicate allo studio ed ai compi .
Questo duro impegno, le molte ore trascorse assieme e
la severità degli insegnan determinavano nel gruppo
della classe un tale senso di solidarietà che mi è sempre
rimasto impresso e che raramente ho potuto poi
riscontrare .
Posso affermare che il percorso della mia carriera
lavora va si è evoluto in più di 45 anni di lavoro da
a vità di natura tecnica a quelle di natura ges onale.
Visto il lungo percorso farei una sintesi riassumendo
le varie competenze assunte: da tecnico impian sta,
a tecnico commerciale, a tecnico gestore, a gestore di
risorse. In sostanza le competenze di natura tecnica che
pure sono rimaste elemento di base hanno lasciato il
campo allo sviluppo di competenze di po manageriale
e ges onale.
Sono stato nominato dirigente industriale nel 1984,
nel 2001 sono stato nominato Dire ore Generale delle
Ferriere Nord S.p.A. e da un paio d’anni sono stato
nominato Amministratore Delegato.
Il ricordo più bello? Quando non senza emozione il
ma no di un giorno di luglio del 1969 salii la scalinata
dell’Is tuto per andare a vedere sulla bacheca i risulta
dell’esame di stato.
Il Preside Campanella mi invitò nel 2009 alla cerimonia
di consegna dei diplomi che si teneva proprio il 25 luglio
a quaranta anni esa di distanza da quella ma na di
sole quando a 19 anni stavo per affrontare il mio futuro.
Essere dirigente in un gruppo industriale di grandi
dimensioni significa dedicare molte impegno e molte
risorse e qualche volta a discapito della propria vita
personale .
Tale a vità richiede la ges one della complessità e dei
confli , di programmare il futuro, di essere innovatori,
di essere o mis e tenaci, di valorizzare e formare
i propri collaboratori , di a uare un percorso auto
forma vo con nuo, di essere severi e rigorosi con se
stessi.
La indicazione più significa va che ho ricevuto è stata
quella di porre al centro il verbo fare. Nel saper fare,
nell’essere proprietari di una capacità vanno riposte le
proprie ambizioni. Per questo ci vuole la competenza e
la conoscenza che ancora oggi un giovane può trovare al
Malignani. Negli anni ho consigliato a mol l’iscrizione
al Malignani non ul mo a mio figlio Luca che lo sta
a ualmente frequentando.
UDINE
Ispirazione
ferro-carbonio:
PaoloFelice
amarcord
I.S.I.S. ARTURO MALIGNANI
56-57
amarcord
percorsidivita
“Diplomato nel 1983,
lavoro in Danieli & C.
Officine Meccaniche
nell’ambito del
dipar mento Academy con
la mansione di referente
della formazione tecnica
dei neoassun e l’incarico
della ges one dei rappor
con le scuole.
Non solo ho un posi vo
ricordo del Malignani
come studente, ma lo
percepisco ancor oggi
come il riferimento di una
con nua linea di scoperta.
Conoscere, capire,
creare e comunicare
sono i riferimen guida
dell’alternanza scuolalavoro portata avan
dall’is tuto e che di anno
in anno si integrano di
esperienza anche in ambito
internazionale.
Il lavoro mi porta a
interagire spesso con
studen e docen : colgo,
nella con nuità delle
a vità, la tendenza a
uscire dagli schemi, la
mo vazione ad esprimere
le proprie idee, la voglia
di creare cose nuove per
alimentare la cultura del
“Saper Fare”.
Simone Cragnolini,
ex allievo della sezione di
EleƩronica
percorsidivita
segna, lascia un marchio
dentro ciascuno degli
studen , e questo è quello
che è successo anche a me.
“Ogni volta che penso agli La mia è la tes monianza
anni delle superiori passa di ragazza che nel biennio
era una “contro” 27
al Malignani mi viene da
maschi: una situazione “
sorridere, ho dei ricordi
fuori dal comune” potrei
bellissimi.
dire! Ho capito subito che
L’inizio non è stato facile,
chi ha voglia di fare, di
un sacco di novità, nuovi
compagni e nuove materie. me ersi in gioco, senza
Durante i cinque anni non paura di sporcarsi le
mani... ha trovato il posto
posso negare che le sfide
giusto.
sono state numerose. In
A distanza di qualche anno
quel momento non mi
dal mio diploma come
ero resa conto ma tu o
Perito Edile, il Malignani è
ciò sarebbe stato per me
ancora vivo dentro di me:
una palestra per gli studi
nella mia vita, ora, al corso
successivi, per il lavoro e
di laurea di Ingegneria
per la vita stessa.
Ho proseguito i miei studi Civile questa cicatrice ha
sempre garan to rispe o
nell’area sanitaria, e il
e ammirazione, oltre ad
primo anno di Università
avermi dato una solida
l’ho vissuto per lo più di
base su cui costruire la mia
rendita.
futura vita lavora va. Nel
Da questo periodo sono
momento in cui le persone
nate molte amicizie che
chiedono da che scuola
tu ora mantengo.
“arrivi”, è sempre con
Non posso dimen care
fierezza che posso dire di
tu e le esperienze
aver fa o questa scelta!
scolas che che mi hanno
Ed ecco l’altra faccia della
fa o da corredo in ques
medaglia: la cicatrice, si sa,
anni come il teatro, il
non arriva senza dolore,
sabato pomeriggio,
e questo vale anche per
strumento validissimo
il Malignani. Col passare
per l’autos ma, la
del tempo mi convinco
crescita personale e la
sempre di più di quanto
ges one delle relazioni
sia stata per una scuola
interpersonali, u lissima
di vita, dove ho potuto
nel mio lavoro.
Conclusi i cinque anni, ero fare “allenamento” con
pronta a me ere in pra ca le difficoltà: il Malignani
lo vedo come un giudice
ciò che avevo imparato.”
giusto, quel giudice che
premia e loda, ma che
sa anche riprendere e
Sara Geremia, ex allieva
rimo vare. Il Malignani
della sezione Edilizia
non insegna a cadere,
“Se dovessi descrivere con quello lo impariamo
a nostre spese... ma
un’unica parola quello
insegna invece a rialzar !
che sono sta per me i 5
Te lo fa capire il modo
anni passa tra le mura
indire o, a raverso
di questa scuola direi
cicatrice. Cicatrice perché l’a enzione di quei
l’esperienza del Malignani professori a en ,
Eva Paoleƫ,
ex allieva del Liceo
ScienƟfico Tecnologico
Gli allievi
della 5^ Mecc C 1986
chi in quello militare.
Per tu comunque il
Ing. Sandro Miconi,
Malignani è rimasto nel
ex allievo della sezione di “Con l’esame orale di
cuore per ciò che quegli
maturità svolto nel luglio
Meccanica
anni vissu insieme,
del 1986, ha avuto fine il
hanno rappresentato. Un
nostro “rapporto dire o”
“Conservo un bel ricordo
breve periodo della vita,
con il Malignani. Cinque
del periodo trascorso
solo pochi anni che però
anni prima sembrava
al Malignani e nutro
hanno lasciato ricordi
impossibile potesse
un profondo senso di
indelebili dentro di noi, da
arrivare quel giorno, ma
gra tudine nei confron
condividere con chi non
poi, inesorabilmente come c’è stato e non può capire,
dei professori e di quan
tu e le tappe nella vita,
(mol ) hanno contribuito
con i nostri figli, … e che
eccolo li. Una sensazione
alla mia preparazione
sono sta argomento
strana all’uscita lasciando di discussione al pranzo
scolas ca per successive
la scuola dietro le spalle.
sfide in ambito
del 25° festeggiato nel
universitario e lavora vo. Da quel momento il nostro 2011 e che lo saranno
rapporto allievo-is tuto
Apprezzo ancora, ed in
ancora quest’anno
modo par colare, l’aspe o non sarebbe più stato lo
durante l’incontro
stesso: basta mori per
“pra co” del “Metodo”
per il 30°, già definito
le interrogazioni, basta
Malignani che, almeno
per luglio. Malignani:
con i compi in classe,
nel periodo della mia
esperienza dura, difficile,
basta esercizi per casa…
frequenza, affiancava
impegna va, scuola di
Eppure dentro di noi una
alle ore di teoria un
vita che ci ha formato, ci
sensazione di vuoto, di
numero adeguato di
ha dato un’impronta e
ro ura; quello sarebbe
ore di pra ca in officina
che, come tu e le sfide
stato un taglio defini vo
potendo così apprezzare,
difficili che riesci a vincere,
con una parte importante
“toccando con mano”, le
rende orgoglioso e
della nostra vita. Così è
ar della fonderia, della
trasme e un forte spirito di
stato e ognuno di noi ha
lavorazione al maglio,
appartenenza.
seguito la sua strada, chi
l’uso delle macchine
Nel 1986 non lo avremmo
come proge sta, chi come mai fa o, ma oggi lo
utensili e delle pra che
commerciale oppure come possiamo dire: grazie
dell’aggiustaggio ed
assemblaggio meccanico. uomo di produzione, … chi Malignani!
Grazie “Malignani”, grazie in Italia e chi all’estero, …
Un caro pensiero a
chi nel mondo dei servizi,
Colleghi!”
Claudio!!!“
UDINE
Giampietro Zamò,
ex allievo della sezione di
Meccanica
“Porterò per sempre con
me e con molto affe o il
ricordo dei cinque anni
trascorsi al Malignani che
tramite il suo corpo docen
mi ha fa o sen re come
in una seconda famiglia.
Spero che i successi che ho
o enuto in questo is tuto
si ripetano anche nella mia
vita lavora va”
amarcord
I.S.I.S. ARTURO MALIGNANI
58-59
a raverso i compagni di
classe (che sono anche
compagni di viaggio)
con cui condividi le tue
giornate, a raverso
i piccoli traguardi e
soddisfazioni che iniziano
ad arrivare se e quando
si vogliono. E’ come
un trampolino: difficile
saltare? Non sai cosa ci
sarà alla fine? Ma è proprio
lì che sta la bellezza del
salto, non credi?
Migliaia gli studen hanno
speso anni della loro vita
tra i banchi del “Maligno”,
e altre an arriveranno...
A ciascuno auguro di essere
“marchia ” da questa
cicatrice, sia nella mente,
ma sopra u o nel cuore,
com’è successo a me.
Anastasia Moravskaya,
ex allieva del Liceo
ScienƟfico Tecnologico
Frequentare il liceo
scien fico tecnologico
ha rappresentato
un’esperienza
importan ssima nella mia
vita, sia in termini scolas ci
che personali. I cinque
anni che vi ho trascorso
mi hanno dato una
preparazione completa,
tale da perme ermi di
affrontare il percorso
universitario con minime
difficoltà. Gli insegnan mi
hanno sempre s molata a
dare il meglio e la “grande
comunità” del Malignani mi
ha fa o vivere esperienze
di vita irripe bili. Ho
potuto anche partecipare a
compe zioni internazionali
sia spor ve che scien fiche
che mi hanno permesso di
confrontarmi con i ragazzi
di altri paesi europei. In
par colare ho partecipato
alla compe zione “I Giovani
e le Scienze” a Milano. La
vi oria a quest’ul ma ci
ha dato l’accesso al round
europeo EUCYS nel quale
abbiamo vinto un premio.
Riccardo Nobile,
Questo è stato possibile
ex allievo della sezione di grazie all’appoggio
EleƩronica
e all’esperienza della
professoressa Eliana
“I cinque anni trascorsi
Ginevra, uno dei pilastri del
al Malignani sono sta i
Malignani.
intensi e posi vi. Ho rato É noto inoltre che questo
fuori il meglio di me perchè is tuto sia cos tuito
i docen sono sta capaci prevalentemente dal
di guidarmi portandomi
genere maschile, ma
al raggiungimento di tu
rispe o e uguaglianza
gli obbie vi che mi ero
garan scono un ambiente
prefissato e aiutandomi a di crescita sereno.
capire qual’era la strada
Se potessi tornare indietro
giusta da intraprendere
sceglierei sicuramente di
in futuro. Felice di essere
ripetere tu o il percorso
stato uno studente di
fa o al Malignani in
questo is tuto, tornerei a
quanto a mio parere era, è
sceglierlo senza pensarci
e sarà la scuola migliore di
due volte!”
Udine.
PilotaallaVirginGalactic
percorsidivita
amarcord
percorsidivita
Accademia Aeronau ca é grazie al Malignani. Se sono
diventato pilota da caccia, é grazie al Malignani. Se
sono diventato pilota collaudatore sperimentatore,
é sopra u o grazie al Malignani. Se volerò nello
spazio, il Malignani sarà stato alla base di ogni mio
pre-requisito iniziale. Quando frequentavo l’Università
qualche anno fa, spesso rispolveravo i tes scien fici
conserva con cura dal Malignani! Al di là della
preparazione accademica, il Malignani mi ha dato gli
elemen per essere autonomo e lasciare il Friuli a 19
anni: responsabilità, dure ore di lavoro, risoluzione delle
priorità. Il Malignani, almeno ai miei tempi, é stata una
palestra di vita oltre che di studio.
Dopo aver frequentato il Malignani di Udine ho
fa o una ventennale esperienza in Aeronau ca
Militare Italiana presso il Reparto Sperimentale Volo
di Pra ca di Mare (RM) come pilota collaudatore
sperimentatore. Di recente, nel 2011, mi sono laureato
in Scienze Aeronau che presso La Sapienza a Roma e
successivamente alla French Test Pilot School EPNER.
Adesso sono pilota alla Virgin Galac c.
Questo é importante per i giovani studen del
Malignani perché dovrebbe far capire che in realtà non
si finisce mai di studiare; all’epoca a 34 anni e con una
famiglia da ges re oltre a tu gli incarichi lavora vi, si
potrebbe pensare che l’ul ma cosa da fare era iscriversi
all’Università per conseguire una laurea in Ingegneria
Astronau ca; eppure, sen vo che c’era bisogno di
colmare questo vuoto accademico per svaria mo vi,
in quanto un tolo di studio aggiun vo mi avrebbe poi
dato molto. Infa sono potuto emigrare negli Sta Uni
ed essere velocemente regolarizzato come ci adino
permanentemente residente in U.S.A. proprio grazie al
Master, e anche l’assunzione alla Virgin Galac c é stata
sicuramente influenzata da questo.
Spero di poter volare quanto prima in sub-orbita con i
veicoli in fase di sviluppo alla Virgin Galac c; se questo
proge o funzionerà ci potrebbe essere un programma
successivo che prevede la proge azione di un veicolo
ipersonico per trasporto passeggeri su lunghe distanze
in tempi rapidissimi.
Per quelli che affrontano il Malignani per la prima
volta, dovete sapere che nel primo trimestre del mio
primo anno, non avevo neanche una sufficienza e
stavo seriamente pensando di cambiare scuola perché
probabilmente sarei stato bocciato, se avessi con nuato
cosi’. Poi, un po’ alla volta, ho cominciato ad ingranare e
ho concluso il primo anno splendidamente!
La lezione per i giovani: non scoraggiatevi alle prime
difficoltà e tenete duro!
Conservo tan ssimi ricordi dei miei insegna del biennio,
in par colare del Prof. Gelsi di disegno, che ci ha fa o
fare 43 compi in classe nel primo anno, o del Prof.
Spoto di matema ca, che come la insegnava lui, non l’ha
mai insegnata nessuno! Il Prof. Mestroni di fisica, che ha
ge ato le fondamenta della mia comprensione di questa
splendida materia che avrei probabilmente studiato
all’Università se non avessi fa o il pilota!
Nel triennio in AER B, un susseguirsi di even in quello
che é stato il periodo più bello della mia transizione fra
adolescente ed adulto: i Prof. Quitadamo e Bruseschi di
aerotecnica, sui quali si basa tu a la mia comprensione
di base dell’aerodinamica! La Prof. Schenk diItaliano
e le sue parafrasi della Divina Commedia! I prof. Di
Felice e Fasano di tecnologia, un team di professionis
inimitabili! Il Prof. Cescu e Pi ni di Impian di Bordo,
sempre pron ad una spiegazione in più anche alla fine
del tempo di lezione normale! Il Prof. Della Vedova di
Ele rotecnica ed Ele ronica, sempre pronto ad una
nuova interrogazione a sorpresa! La super gen lissima
Prof. Gasparini d’inglese, grazie alla quale oggi per me
l’inglese é quasi una seconda lingua!
Che tempi memorabili!
Fare il pilota é una passione forte che uno deve sen rsi
dentro, non é un lavoro come un altro.
Quando frequentavo il Malignani ho acquisito una
conoscenza aeronau ca fuori dal comune. Lo posso dire
perché quando sono entrato in Accademia Aeronau ca
a Pozzuoli (NA), mi sono accorto che avevo due marce
in più: la prima di essere stato preparato benissimo dal
percorso di studi del Malignani, la seconda dovuta alla
mia dedizione nel col vare questa passione sfreanata
per l’aeronau ca in genere.
Ora vivo negli Sta Uni , il Paese per eccellenza dove
se si col va un obie vo e se ci sono le capacità per
raggiungerlo, allora tu o é possibile. Auguro agli
studen del Malignani di trovare la propria dimensione,
nella speranza di poter rimanere in Italia e trasformare
posi vamente il nostro Paese.
Il Malignani mi ha dato tu o. Se sono entrato in
UDINE
Chetempi
memorabili!
NicolaPecile
amarcord
I.S.I.S. ARTURO MALIGNANI
60-61
percorsidivita
appassionan fuori dal mio
Paese. Gli scambi culturali,
in par colare con un
is tuto belga, sono risulta
molto u li in seguito.
Per quanto riguarda invece
l’ambito extradida co, già
da principio, sono stata
introdo a alla squadra
dell’atle ca prima e della
Ofelia Libralato,
Bruno Testa,
pallavolo poi, che mi ha
ex allieva del Liceo
ex allievo della sezione
permesso di partecipare a
ScienƟfico Tecnologico
AeronauƟca
tante inizia ve in ci à, ma
anche tornei, come quello
“L’ISIS A. Malignani è un
“Aver frequentato il
annuale di Rovigno e quello
is tuto tremendamente
Malignani è stato per
internazionale di pallavolo
coinvolgente, che me e
me un’esperienza unica
tenutosi a Lione nel 2011.
alla prova, sprona a dare
e memorabile grazie ai
Insomma, il Malignani ha
il massimo e che, alla fine, confermato, per quanto
compagni e a professori
premia le tue fa che.
dalla preparazione
mi riguarda, di essere una
In cinque anni trascorsi tra scuola che Insegna.”
ineccepibile. In 5 anni
i banchi di scuola, ho avuto
(2002/2007) ho potuto
l’opportunità di crescere,
vivere delle esperienze
maturare personalmente.
di vita che nessun’altra
scuola penso sia in grado Al biennio ho imparato
di offrire e che ancora oggi ad affrontare le prime
ricordo con molto piacere. difficoltà. L’approccio
allo studio, impegna vo
Dalle semplici prove di
laboratorio di tecnologia, e diversificato in tante
nell’impareggiabile
discipline, resta un ostacolo
hangar della sezione
di cui si conserva il ricordo
aeronau ca tra l’F87 e
a lungo. Il mio percorso
il G91 alle esperienze
di studi prevedeva lezioni
di lavoro all’estero in
teoriche affiancate ad
Norvegia dove pra ca e
a vità di laboratorio,
teoria si sono fuse in un
dove ho potuto beneficiare Stefano Amerio,
ex allievo della sezione
mix poten ssimo, che mi
di un metodo basato
Edilizia
ha permesso di laurearmi sull’esperienza senz’altro
in brevissimo tempo in
divertente e coinvolgente,
“Il Malignani, una scuola
design di prodo o. Ora
con proge come la
insegno modelmaking
costruzione dell’erbario, la dove teoria e pra ca erano
e proto pazione rapida
preparazione della birra e ben bilanciate.
Altamente forma va tanto
all’interno della stessa
del sapone. Al Malignani
da perme ere a chi usciva
università (ISIA Roma
ho anche avuto la
Design) e ho iniziato anche possibilità di perfezionare di poter intraprendere
una carriera da libero
la conoscenza della lingua qualsiasi lavoro o a vità.
Non posso che essere
professionista nel se ore inglese e sostenendo
orgoglioso di essermi
della proge azione e del
l’esame di cer ficazione
design. Il Malignani mi
FCE. A raverso i soggiorni diplomato al Malignani e
posso affermare che tan
ha forgiato, tra gioie e
di studio all’estero, a
miei compagni hanno
sofferenze, rendendomi
Wimbledon durante il
raggiunto obie vi davvero
più forte e preparato su
terzo anno e a New York
unici, grazie anche alla
tu i fron . Non a caso è al quinto, sono entrata in
possibile trovare persone conta o con realtà nuove formazione dida ca avuta
da docen altre anto
che hanno frequentato
che mi hanno permesso
validi.”
questo is tuto ovunque.” di fare esperienze
MaƩeo Beltrame,
ex allievo dell’IPSIA di San
Giovanni al NaƟsone, oggi
I.S.I.S. Arturo Malignani
Perché ho scelto l’IPSIA?
Per le stesse ragioni per cui
oggi sceglierei di studiare
nella sede di San Giovanni
al Na sone del Malignani:
per la possibilità di
prendere conoscenza e
consapevolezza dell’u lizzo
di un materiale specifico,
radicato nel territorio e
parte del know-how
di migliaia di imprese e
ar giani.
La differenza sta nello
studio: verificare la teoria
nella pra ca. Poter non solo
leggere le righe di un
libro, ma manipolare
una materia, costruire
manufa , acquisire
capacità manuali che
consolidano le conoscenze
teoriche spesso sono un
metodo di apprendimento
ancora migliore. Un altro
vantaggio: poter crescere
in un ambiente piccolo e
“famigliare”, dove tu si
conoscono e sopra u o
conoscono i prof e sanno
valorizzar .
La scuola mi è tornata u le
sopra u o all’università.
Ho frequentato il Corso di
laurea in Design del
Prodo o Industriale al
Politecnico di Milano. A
sorpresa mi sen vo molto
avan rispe o ai miei
compagni e coetanei. Aver
fa o un percorso forma vo
così specifico e tecnico mi
ha dato una marcia in più
nell’approccio alle materie
tecniche, alla conoscenza
dei materiali, nel disegno,
nella modellis ca/
proto pazione e nella
proge azione. Par vo da
basi solide, a differenza dei
miei compagni di corso che
amarcord
percorsidivita
appena allora me evano
in pra ca la teoria. Ora
lavoro nell’ufficio Ricerca
e Sviluppo di Discipline,
un’azienda dove, assieme
alla mia responsabile, mi
occupo di proge azione.
L’idea di prodo o giungono
dai designer esterni, noi
le rendiamo tangibili e le
sviluppiamo fino alla
produzione. Io ho tra o
mol ssima mo vazione
e fiducia dalla scuola, e
non penso di essere stato
una gemma rara, ma
un ragazzo sul quale i
professori hanno fa o un
o mo lavoro.”
la sensazione di casa
mancherà, insieme a tu e
le persone con cui hai
stre o legami d’amicizia.
Pur essendo un ambiente
decisamente grande,
considerando le tante
persone che vi lavorano,
colpisce il fa o che vi siano
delle figure “portan ”,
conosciute da tu : sono
dei docen che hanno
fa o la storia di questa
scuola e tu ’ora la fanno,
quasi delle “colonne” che
sorreggono un “organismo
umano”. Quando me
piede al Malignani il nome
di queste persone passa
da una bocca all’altra
giungendo sino al tuo
orecchio. A volte sono
docen che sembrano
far paura a tu perché
conosciu per il loro
essere rigorosi e severi,
pensi che non avrai mai
occasione di confrontar
con loro e incontrarli nel
tuo commino, proprio
perché credi di essere uno
Sonja Ferjani,
tra tan , uno su duemila.
ex allieva del Liceo
Ma la forza di questo
ScienƟfico Tecnologico
microcosmo è che non sei
“Dopo tre anni universitari uno tra tan , non passi
ancora ripenso ai bei vecchi inosservato, c’è spazio
anche per te e per poter
tempi del liceo, ai bei
vecchi tempi del Malignani esprimere. Nel bene o
nel male arriva il giorno
di Via Leonardo da Vinci.
in cui vuoi o no, ritrovi
La nostalgia è un
sen mento che accomuna davan queste colonne
portan e non puoi che
tu quelli che hanno
passato l’adolescenza tra affrontarle. Le storie che
si raccontavano vengono
le mura di questo Is tuto
confermate o smen te, ma
Tecnico, un po’ casa, un
sicuramente davan a te
po’ famiglia. Il primo
anno sen decisamente avrai incrociato persone
comprensive, competen ,
perso, sopra u o se sei
umane. Nel mio percorso
una delle sole duecento
ho incontrato tan
ragazze in una scuola di
docen che sorreggono
duemila iscri , ma con
quest’enorme famiglia
il passare dei mesi tu o
diventa normale. L’ul mo e che sono diventa dei
veri e propri riferimen ed
anno delle superiori, una
volta superato l’Esame di esempi di vita.
A volte penso di essere
Stato, rendi conto che
UDINE
amarcord
I.S.I.S. ARTURO MALIGNANI
62-63
solo stata fortunata, ma
in questo ambiente ho
davvero incontrato la
passione, la passione con
cui molte persone svolgono
il proprio lavoro anche
se spesso chiaramente
sommerso dalle difficoltà
di un organismo che cerca
di funzionare come una
macchina, delle volte
inceppandosi. Ed è stata
la passione a costruire e
rendere grande ciò che c’è
ora, a farlo rivivere anche
fuori dalle porte di “casa”
a raverso un for ssimo
sen mento di nostalgia che
ci accomuna.
Per me la passione che
si respira al Malignani è
stata un grande s molo
e sarà sempre un buon
esempio per affrontare al
meglio ogni tappa del mio
percorso di vita.”
MaƩeo Guedia,
ex allievo del Liceo
ScienƟfico Tecnologico
“L’ul mo anno delle
scuole medie ho scelto
il Malignani perché da
sempre ero affascinato
alle materie scien fiche.
Era il 2006. Non ho trovato
difficoltà ad ada armi alla
scuola, e il secondo anno è
stato quello con il miglior
rendimento in termini di
vo . Finito il biennio ho
deciso di passare al liceo
scien fico tecnologico
perchè mi era maturata
la voglia di con nuare gli
studi all’università e al
liceo potevo migliorare
le basi nelle materie
come matema ca,
fisica e informa ca.
L’ada amento è stato più
difficile ma nel 2012 mi
sono diplomato e ora sono
all’università. Gli anni del
triennio sono sta molto
più impegna vi e pesan
del biennio, ma mi hanno
permesso di sviluppare
delle o me basi per il
corso universitario che ho
deciso di intraprendere.”
Manuel OrƟs, ex allievo
della sezione serale di
Meccanica
“Ritengo che l’Is tuto
Tecnico A. Malignani
abbia contribuito in
modo notevole alla mia
crescita educa va so o
tu i pun di vista, con
risulta apprezzabili fin
dai primi momen di
frequentazione del corso,
sia in ambito culturale,
sociale e lavora vo. Mi
sono diplomato nell’anno
2014-2015, lo stesso in
cui mia figlia Lisa ha dato
la maturità, e anche mia
moglie Ka a frequenta
il medesimo Is tuto,
medesima sezione,
Meccanica.
La grande professionalità
del personale docente
unito alla reputazione
d’eccellenza che de ene
hanno reso possibile
questo mio grande sogno
di o enere il così tanto
sospirato ed in alcuni casi
sofferto Diploma.
È un’esperienza che
gra fica fin nel profondo
e rende orgoglioso nel
sapere che per sempre
farai parte di questa
grande famiglia. Ed
è per questo mo vo
che tale esperienza la
consiglio proprio a tu
e specialmente a coloro
che come me credono che
l’impegno unito ad una
buona dose di cultura
possa veramente date la
differenza.”
amarcord
percorsidivita
amarcord
percorsidivita
Passioneelettrizzante:
AlbertoGobessi
di rimanere blocca in situazioni che non portano ad
una crescita professionale. Se quindi qui non si riesce
a trovare la strada giusta penso sia d’obbligo valutare
offerte lavora ve all’estero.
Nel luglio 2008 mi sono diplomato al Malignani come
perito in Ele rotecnica ed Automazione industriale.
Spinto dagli o mi risulta scolas ci o enu e dalla
grande passione per l’ele rotecnica fin da quando
ero bambino, ho deciso di iscrivermi al corso di laurea
triennale in Ingegneria ele rica all’Università degli
studi di Trieste. Nell’o obre 2011 mi sono laureato
con il massimo dei vo . Raggiunto questo traguardo
ho deciso di iscrivermi al corso di laurea magistrale in
Ingegneria ele rica al Politecnico di Milano. Qui ho
potuto approfondire numerosi aspe ancora poco no
dell’ele rotecnica. La tesi di laurea è stata insignita del
Premio Leonardo, che mi è stato conferito dire amente
dal Presidente della Repubblica Sergio Ma arella
durante una cerimonia al Quirinale nell’aprile 2015.
Questa giornata rimane la più bella della mia vita, piena
di emozioni e sensazioni che non si possono descrivere.
Il Malignani è stato il mio trampolino di lancio. Durante
i cinque anni trascorsi sui banchi di questo is tuto
ho incontrato professori che mi hanno trasmesso
la curiosità di capire e conoscere l’ele rotecnica.
Approdato alle superiori ero un po’ insicuro e non
conoscevo le mie reali potenzialità. Il Malignani è
stato importante in quanto mi ha dato il giusto slancio
e mi ha fa o capire che se volevo ce la potevo fare
perché le capacità c’erano... La formazione ricevuta
da questa scuola è stata fondamentale: ricordo ancora
l’esame di Analisi matema ca 1 al primo anno di
università: superato brillantemente mentre altri studen
arrancavano con non poche difficoltà. Il Malignani mi
ha formato sia dal punto di vista mentale, dandomi la
capacità di affrontare e superare le difficoltà, sia dal
punto di vista del bagaglio culturale, fornendomi nozioni
indispensabili per proseguire il cammino di studi.
La tesi riguardava le problema che introdo e
nel sistema ele rico dalle fon rinnovabili non
programmabili quali, ad esempio, impian fotovoltaici
ed eolici. In par colare con il mio relatore avevo deciso
di analizzare quale potrebbe essere il contributo di
un sistema di accumulo accoppiato ad un impianto
fotovoltaico al fine di mi gare queste problema che.
Più in de aglio ho pensato, realizzato e testato delle
logiche di ges one di ques disposi vi di accumulo
per consen re in futuro un aumento del numero degli
impian da fonte rinnovabile connessi alla rete ele rica.
Degli anni trascorsi al Malignani ho in generale un
ricordo bellissimo. L’aspe o principale che è rimasto
impresso nella mia mente è l’atmosfera che si era creata
nella mia classe. Tra noi alunni e i professori c’era un
rapporto familiare che rendeva (quasi) piacevole andare
a scuola. In questo modo l’approccio con le materie più
os li, quali ad esempio l’ele rotecnica e la matema ca,
veniva reso meno trauma co e di conseguenza era più
facile appassionarsi a queste discipline. I professori
non erano clemen nelle votazioni delle verifiche ed
i vo posi vi bisognava guadagnarseli con non poca
fa ca e dedizione. La conferma di quello che ho appena
raccontato arriva dal fa o che ancora oggi ho conta
con i professori del Malignani ed in par colare con il
professor Stefano Comuzzi.
Dopo la laurea sono stato conta ato e in seguito
assunto dal CESI di Milano, società che si occupa a livello
mondiale di effe uare prove sulle apparecchiature
ele riche e di consulenza per i sistemi ele rici. In
par colare sono stato inserito in questa seconda
divisione aziendale e mi occupo principalmente di
sviluppare il so ware che u lizza il gestore di rete
italiano (Terna) per effe uare simulazioni di dinamica
ele rica sulla rete. Devo amme ere però che non
sono pienamente soddisfa o del mio a uale lavoro.
Quando ero studente mi è capito più volte di ascoltare,
i neo laurea che si lamentavano del fa o che in Italia
è difficile trovare la propria strada nel mondo del
lavoro. Io però non ci volevo credere e pensavo che
la situazione fosse diversa. Purtroppo però mi sono
reso conto di persona che in questo paese non è facile
emergere nel mondo del lavoro ed il rischio è quello
Appena diplomato al Malignani ho ricevuto proposte di
lavoro da varie aziende che ho deciso di rifiutare perché
volevo proseguire con gli studi universitari. Iscri o
all’università mi sono laureato senza grossi problemi.
Queste penso siano due valide mo vazioni u li per
convincere un giovane ad iscriversi in questo Is tuto:
un’o ma preparazione... poi è essenziale impegnarsi e
dedicarsi con passione.
UDINE
ElectricalEngineerpresso
ilCentroElettrotecnico
SperimentaleItaliano
I.S.I.S. ARTURO MALIGNANI
64-65
amarcord
percorsidivita
amarcord
percorsidivita
Legnoa360°:
EdieePaoloCiani
uno strumento grafico indispensabile per una efficace
presentazione al cliente.
Per ciascun proge o teniamo in considerazione le
esigenze, le potenzialità e le tecnologie disponibili
nel processo produ vo dell’azienda del cliente a cui
è rivolto. In questo modo siamo in grado di fornire al
cliente un servizio personalizzato, che avvantaggia molto
l’industrializzazione del prodo o. A questa prima fase, se
il modello è acce ato, seguono i disegni tecnici necessari
alla realizzazione del primo campione in scala reale.
Ci siamo diploma all’I.P.S.I.A. di San Giovanni al
Na sone (Edi Ciani nel 1981, Paolo Ciani nel 1986).
Dopo alcune esperienze professionali e di studio
nel 1992 abbiamo fondato lo studio associato Edi e
Paolo Ciani Design. Da quasi trent’anni ci dedichiamo
alla proge azione e allo sviluppo di nuovi prodo
per importan aziende italiane ed estere ma in gran
parte situate nel nord-Italia e nel Distre o della Sedia.
Abbiamo proge ato mobili, sedute e complemen
d’arredo per arredamento residenziale, contract
e colle vità, ufficio e outdoor ricevendo premi e
riconoscimen a livello nazionale ed internazionale,
tra cui il “Top Ten”, più di un “Young & Design”,
“WOOD CASUAL FURNITURE” e “BEST OF SHOW” all’
“Interna onal Casual Furniture” a Chicago, “Interior
Innova on Award” al salone IMM di Colonia e il premio
“Red Dot Design Award” ad Essen in Germania.
Sviluppiamo i proto pi all’interno dello studio: questo
è il nostro punto di forza. Il proto po è un elemento
molto u le per la valutazione di forme, proporzioni,
comodità, ma sopra u o per l’analisi degli aspe
funzionali e tecnici, degli accorgimen stru urali e delle
tecnologie costru ve più adeguate da u lizzare per la
produzione in serie. Un altro aspe o fondamentale a cui
dedichiamo molte risorse è la costante ricerca di nuove
tecnologie e nuovi materiali, requisi essenziali per
essere sempre aggiorna sulle innovazioni tecnologiche
e in linea con i trend a uali. Disponiamo anche di una
stampante 3D che ci perme e di realizzare in plas ca
modellini in scala rido a dei proge che s amo
sviluppando oppure piccoli componen che necessitano
di uno studio approfondito, oppure per creare delle
par dalle forme irregolari, che sarebbero difficili da
realizzare a mano, che poi magari vengono applica
al proto po ... Ci siamo dota anche di un braccio di
misura, chiamato anche tastatore, che perme e di
rilevare e ricostruire in tridimensionale le sedute, in
modo da o enere il file che può poi essere u lizzato
per la produzione defini va in serie, ad esempio per
la costruzione di stampi e matrici nei casi di scocche
in compensato o sedute in poliuretano schiumato
inie ato. In poche parole lo studio Ciani segue ed assiste
la propria clientela in tu e le fasi: dalla proge azione
fino all’o mizzazione del prodo o finito. Un servizio
completo.
Il conce o che, grazie all’esperienza maturata sui
banchi di scuola, ci ha da subito affascinato è che le
nostre idee potessero diventare dei proge concre .
Le conoscenze tecniche e ar s che di disegno, lo studio
delle cara eris che delle materie prime e le abilità
opera ve nell’uso dei macchinari che abbiamo acquisito
sui banchi di scuola, sono sta il know-how su cui si
è basata la nostra a vità imprenditoriale e la nostra
competenza professionale.
In genere lavoriamo su espressa richiesta di un
cliente, che esprime l’esigenza di ampliare la propria
collezione di prodo , commissionando quindi uno
specifico ar colo, definendo già il target di clientela
oppure la des nazione d’uso o il prezzo e così via. Alle
volte il disegno nasce da noi, elaboriamo il proge o e
successivamente lo proponiamo al cliente che ci sembra
più indicato. In entrambi i casi il primo passo è sempre
un bozze o a mano libera in cui viene rappresentata
l’idea di massima, dove valu amo l’este ca, le
proporzioni e l’ergonomia, poi passiamo alla creazione
del modello virtuale, nel nostro caso a raverso il
so ware Rhinoceros, in cui valu amo più nel de aglio
le forme, il comfort e le dimensioni. A questo punto
creiamo delle immagini foto realis che, cosidde
rendering, che hanno lo scopo di valorizzare al massimo
il design del prodo o. In questa fase curiamo la scelta
dei materiali, delle essenze legnose, dei tessu , delle
luci e delle finiture in generale. I rendering sono davvero
Il Malignani - Se ore Legno e Arredo è una scuola che
oggi, raccolta e valorizzata l’eredità dell’I.P.S.I.A., offre
una formazione che garan sce l’apprendimento di
competenze specialis che che favoriscono sicuramente
l’imprin ng e l’inserimento nel mondo del lavoro ma
consentono anche di proseguire il percorso di studi con
master, corsi di specializzazione e università.
UDINE
Designer
I.S.I.S. ARTURO MALIGNANI
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amarcord
percorsidivita
Ilfuturosiimpara
alMalignani
EugenioDonati,
prontoperHarvard
Eugenio DonaƟ,
allievo della 5^ del Liceo
ScienƟfico Tecnologico
Fra pochi mesi sarò
proie ato in un’altra
terra, in un’altra Nazione,
lontano da casa, lontano
dall’Italia: sono stato
ammesso ad Harvard.
Fin dalla metà del terzo
anno ho voluto iniziare a
guardare verso Inghilterra
e gli States nella speranza
di riuscire a intraprendere
un processo che poteva
condurmi all’estero.
Passione e perseveranza
mi hanno condo o fino a
questo ina eso taglio del
traguardo dimostrando
che, se ci si crede, si può
sfondare.
Sono l’unico italiano
fra i due mila ammessi
all’Università di Harvard.
Ho anche o enuto
l’assegnazione di una borsa
di studio che coprirà tu i
cos per i qua ro anni che
dedicherò a costruirmi il
percorso verso il mercato
del lavoro, una meta molto
più facile da conquistare
grazie a questa esperienza.
Quest’anno le domande
pervenute da tu o il
mondo per ambire ad
entrare nella pres giosa
Università erano 39 mila.
La selezione osserva un
iter rigorosissimo e non fa
scon a nessuno.
Le varie prove che ho
sostenuto e superato
si sono svolte nel corso
dell’estate e autunno
2015. Diverse le tappe
del cammino: dalla
lingua, alla scri ura,
dall’intervista via Skype
anche con i responsabili
dell’ammissione... Oltre
alla preparazione di
base offerta dall’Is tuto
Malignani di Udine,
altri fa ori che hanno
contribuito a questo
posi vo esito sono state le
a vità extrascolas che,
come, ad esempio,
l’approfondimento
dell’inglese tramite
corsi propedeu ci ad
o enere le cer ficazioni,
la partecipazione a
proge di simulazione
– a cui ho preso parte
grazie al Malignani
– ineren le Nazioni
Unite e il Parlamento
europeo. Inoltre, alcuni
miei insegnan hanno
provveduto a redigere delle
le ere di segnalazione. Il
risultato è stato raggiunto
tramite una composizione
perfe a delle tessere del
mosaico...
Ricordo che fin da quando
frequentavo le scuole
medie mi sen vo spinto
dalla voglia di imparare,
o meglio di divorare
conoscenze, di apprendere,
di farmi a raversare dalla
sete di sapere. Avevo
iniziato con il Time e da qui
mi sono necessariamente
spronato per raggiungere
l’indispensabile padronanza
della lingua... Sicuramente
un fa ore determinante è
stata anche la mia famiglia
che mi ha sempre spinto
a leggere, a rendere pane
quo diano l’inglese, ad
aprire la mente...
Ovviamente il contesto
influisce mol ssimo. Chissà,
se avessi avuto un’altra
impostazione, non mi
sarei neppure sognato di
candidarmi per Harvard!
E invece in agosto parto
e per qua ro anni mi
troverò studente in questa
rinomata Università...”.
Per quanto riguarda
l’indirizzo di studi sono
a ra o dalla Facoltà
di Government, anche
perché gli affari poli ci mi
interessano, non a caso
sul Time avevo iniziato
proprio a confrontarmi
con argomen di poli ca.
Gli ul mi due anni di
studio vorrei dedicarli alla
specializzazione in poli ca
internazionale. Questo è
a ualmente il mio disegno
ma ovviamente potrebbe
subire delle modifiche in
corso d’opera...
Guardare al mio futuro
lavora vo, anche se è
presto per pronos care
dove mi vedo collocato.
Posso dire che punterò ad
ambien mentalmente
s molan , gra fican
e capaci di costruire la
persona e fornirle un
imprin ng di qualità.
Non mi vedo proie ato
in contes ripe vi
e monotoni, spen ,
demo van , questo no.
Mi proie o sicuramente in
un contesto internazionale,
estremamente mo vante e
coinvolgente. Ad ogni modo
parteciperò a degli stage in
aziende e così potrò capire
meglio la mia traie oria”.
Mo vazione, forza
di volontà, grande
preparazione e scommessa
di me ersi in gioco, voglia
di fare, realizzare: ecco il
mix di ingredien che credo
abbiano contribuito a farmi
raggiungere la ve a della
preparazione mentale e
fisica.
Harvard è sempre più
vicina!
percorsidivita
dimenticareilpassatosignificaperdereilfuturo
1865-2015
ARTUROMALIGNANI
EILSUOTEMPO
percorsodidattico
permanente
“E’ un punto di partenza per offrire in modo
permanente a tu futuri allievi dell’I.S.I.S.
Malignani una vicenda umana esemplare e
avventurosa proie ata nel futuro.”.
Così il dirigente scolas co Andrea Carle
ha descri o, all’inaugurazione, il percorso
dida co permanente che è stato realizzato
in occasione del 150° anniversario della
nascita di Arturo Malignani.
Non propriamente una mostra, l’inizia va
me e in mostra, a raverso una sequenza di
trentacinque pannelli illustra , mol libri e
alcuni ogge , la molteplicità degli interessi
del grande inventore udinese in parallelismo
con le sezioni in cui è stru urata oggi la
scuola. Non tu gli ogge conserva nella
scuola sono espos , ma non va dimen cato
che proprio l’Is tuto Malignani conserva le
lampadine originali create da Arturo nei suoi
primi esperimen . E’ un piccolo patrimonio
che fa parte delle diverse collezioni
storiche in lascito all’Is tuto e in con nuo
arricchimento.
Inedito l’approccio mul disciplinare,
straordinarie le modalità della curatela: 41
docen e 67 studen affianca da 5 classi
UDINE
dimenticare
dimenticareililpassato
passatosignifica
significaperdere
perdereililfuturo
futuro
LAMEMORIA
DELSAPERE
I.S.I.S. ARTURO MALIGNANI
70-71
Il ritra o di Arturo Malignani
conservato nella scuola.
lamemoriadelsapere
dimenticareilpassatosignificaperdereilfuturo
dimenticareilpassatosignificaperdereilfuturo
Breve o americano n°537,693 del 16
aprile 1895 rela vo al processo della
produzione del vuoto nelle lampade ad
incandescenza .
Lampada incandescente
originale di Arturo Malignani,
con l’a acco a vite che ideò
per sfuggire agli altri breve .
(collezione I.S.I.S. A.Malignani).
Arturo Malignani è presentato come “figlio del suo tempo” e
il suo operato è contestualizzo nel vivace clima culturale tra
‘800 e ‘900, quando si costruivano le prime grandi gallerie
ferroviarie, pon e gra acieli. Studen e docen del Liceo
di Scienze Applicate hanno delineato il contesto storico
dell’epoca, dall’annessione del Friuli all’Italia fino all’alba della
seconda guerra mondiale quando, nel 1939, Arturo Malignani
muore, descrivendone in generale la crea vità, lo spirito
d’inizia va e la capacità imprenditoriale.
La ricerca degli studen della sezione di Chimica evidenzia
quanto determinante sia stato l’interesse per la fotografia,
ereditato dal padre Giuseppe, nella sperimentazione sul vuoto
nelle lampadine. “All’epoca le fotografie erano realizzate
u lizzando il lampo al magnesio, che serviva per o enere
la quan tà di luce necessaria quando si realizzava lo sca o.
Conoscendo bene questa reazione chimica, egli comprese
che, ponendo nell’ampolla un idoneo materiale sensibile
all’ossigeno – il fosforo – esso, evaporando, consumava il
gas residuo e lo preservava, allungando anche la vita della
lampada.”
Importante il contributo delle sezioni Ele ronica, Ele rotecnica
e Telecomunicazioni, mo vate dal fa o che, in una sua carta
intestata, Arturo Malignani stesso si definiva “ele rotecnico”.
Oltre all’accurata cronistoria dell’illuminazione ele rica
di Udine e dell’a vazione del tram ele rico, il gruppo di
ricercatori ha reperito le immagini dei breve di diverse
invenzioni, in par colare quelli per la prima auto ele rica mai
inventata. Ecco come descrivono i fa : “L’inven va di quel
genio di Malignani era talmente vivace e inesauribile che già
nel 1890 aveva ideato l’auto azionata ad energia ele rica con
l’applicazione di una dinamo alimentata da pile. Il generatore
UDINE
hanno prodo o una ricerca che racconta
con tes e immagini Arturo Malignani
non solo nella veste del giovane inventore
legato alla storia dell’illuminazione, ma di
appassionato metereologo, determinato
imprenditore nel mondo dei traspor
pubblici e priva , visionario costru ore
edile, artefice dello sviluppo dei cemen fici
e delle centrali idroele riche in Friuli.
Riproduzione della macchina per
produrre il vuoto realizzata dall’
I.S.I.S. A.Malignani di Udine.
lamemoriadelsapere
I.S.I.S. ARTURO MALIGNANI
72-73
Pubblicità della lampada Meridian con filamen
di carbone ricoper di grafite della GEM (General
Electric Metallized), dove si citano i breve
so o i quali veniva fabbricata, tra cui quello del
Malignani: No. 516,800 concesso a Henry Burne
and Samuel Doane; No. 532,760 concesso a
Mark Branin; No. 537,693 concesso a Arturo
Malignani; No. 726,293 concesso a John
Howell.
lamemoriadelsapere
dimenticareilpassatosignificaperdereilfuturo
Ancheun’autoelettrica
eunatorredicementopiùalta
dellaTourEiffeltraleinnovazioni
diArturoMalignani
Biglie da visita dello Studio Fotografico
Malignani. In uno di essi, al nome di Giuseppe,
è affiancata la qualifica di pi ore e fotografo.
Affascinato dalla Scienza e dal Posi vismo, che
esaltava l’ar sta come qualcuno capace di me ere
in pra ca le idee scien fiche e la tecnologia, non
esitò a chiamare il suo studio “laboratorio” e a
definirsi fisico fotografo.
dimenticareilpassatosignificaperdereilfuturo
era per quei tempi molto efficiente, così come le ba erie
che, a parità di efficienza, erano 10 volte più leggere di quelle
in commercio. Dopo un anno di perfezionamen , la ve ura
aveva un’autonomia di ben 70 km; era stata prevista anche una
coppia di ingranaggi supplementari per migliorare la trazione
in caso di forte pendenze. Malignani presentò l’automobile
ele rica all’Esposizione di Palermo e si ha no zia che nel 1911
– con lievi modifiche – sia stata adoperata come taxi a Berlino.”
Studen e docen di Meccanica, Meccatronica, Energia
hanno so olineato come la vita di Arturo Malignani sia stata
segnata dall’interesse per l’energia e dalla costante presenza
di macchine. Termiche, idrauliche, motrici, operatrici: ognuna
u lizzata per addentrarsi in quella mol tudine di discipline
che ne ha cara erizzato la ricerca scien fica e il contributo
allo sviluppo industriale della nostra regione, portando
alla costruzione di una prima, spe acolare centralina
termoele rica costruita tra le case a gue alla sua abitazione
e poi di altre qua ro centraline idroele riche, finalizzate
all’illuminazione ele rica e al trasporto pubblico.
Arriva il tram a Udine.
La rete udinese si avvaleva
di binari a scartamento
metrico posa con rotaie di
po Phoenix; la tensione di
alimentazione delle ve ure era
a 600 V in corrente con nua,
prodo a dagli impian della
Società Friulana di Ele ricità,
che ben presto diede origine,
per la ges one delle tranvie,
alla controllata Società Tramvie
del Friuli. Il deposito-officina
principale della tranvia era
ubicato a Udine in via Caccia
25, non distante dalla stazione
tranviaria di Udine Porta
Gemona, ed era in comune con
quello della rete urbana tranvia
per Tricesimo e Tarcento.
Veduta dello Stabilimento Malignani
da Piazza Vi orio Emanuele II (ora
Piazza Libertà). Sullo sfondo la
ciminiera della fabbrica di Arturo
Malignani. (Collezione privata)
UDINE
Giuseppe Malignani, Macchie e Udinesi, fine ‘800. (Courtesy Pietro Zizzu o)
lamemoriadelsapere
I.S.I.S. ARTURO MALIGNANI
74-75
ll breve o Malignani dell’auto ele rica.
lamemoriadelsapere
dimenticareilpassatosignificaperdereilfuturo
lamemoriadelsapere
dimenticareilpassatosignificaperdereilfuturo
Proge o della torre in cemento
armato. (Disegno tra o dal libro Arturo
Malignani, Ar Grafiche friulane, 1941)
Udine, cavalcavia ferroviario San Ermacora e
Fortunato in costruzione. (Courtesy Fototeca dei
Civici Musei di Udine)
Costruzioni, Ambiente e Territorio riportano, anche qui
con dovizia di immagini, il fa o che Arturo Malignani creò
l’industria friulana del cemento. “Nel 1897, realizzando la diga
di Crosis, egli comprende l’importanza di questo materiale e
sopra u o le difficoltà e i cos per il suo approvvigionamento.
Il 19 marzo 1907 cos tuisce insieme ad altri 30 imprenditori
la Società Cemen del Friuli.” Spicca il proge o di una torre
in cemento armato che Arturo Malignani proge ò nel 1910,
quasi ad emulare la Torre Eiffel ma 30 metri più alta, esibendo
una prova concreta delle potenzialità di questo materiale.
Ricca di citazioni la ricerca della sezione di Aeronau ca, che
ge a una luce ancora diversa sull’operato del grande udinese.
Tra le passioni del Malignani ci furono anche l’astronomia
e la meteorologia. Dal 1888 fino alla sua morte raccolse
temperature minima e massima, precipitazioni e direzione del
vento a Udine. I registri con le osservazioni meteorologiche
di Arturo Malignani sono sopravvissu a lui, non solo perché
sono sta conserva , ma anche perché dopo la sua morte,
la famiglia ha con nuato a raccogliere e trascrivere i da allo
stesso modo. Alcuni strumen da lui proge a non sono mai
sta sposta dai locali della Torre-Osservatorio costruita da
Arturo Malignani tra il 1907 ed il 1908 nel giardino della sua
casa di Udine.
Il cemen ficio di Cividale del Friuli.
(Courtesy Fototeca dei Civici Musei di Udine)
A o societario, datato 1888,
della per la cos tuzione di una
società tra Marco Volpe e Arturo
Malignani per la distribuzione
dell’energia ele rica.
Termometro ideato
da Arturo Malignani,
tu ora in funzione,
installato so o la Loggia
del Lionello a Udine.
Barografo a capsule aneroidi
appartenuto ad Arturo Malignani.
UDINE
La cascata di Crosis in una foto
d’epoca. (Courtesy Archivio Turrin)
La Torre-Osservatorio di
Arturo Malignani presso il
castello di Udine.
I.S.I.S. ARTURO MALIGNANI
76-77
lamemoriadelsapere
dimenticareilpassatosignificaperdereilfuturo
lamemoriadelsapere
dimenticareilpassatosignificaperdereilfuturo
Lemusichedioggi
trasmessedalleradio
diuntempo...
Radio Geloso degli anni ‘50.
Registratore Webster Chicago
a filo magne co degli anni ‘40.
Radio mul frequenze con giradischi IMC degli anni ‘50.
Radio prodo a dalla Philiphs nel 1933.
del ‘900 per l’illustrazione dell’u lizzo del campo magne co
rotante. Si può ammirare anche un progenitore dei diodi: il
mutatore a vapore di mercurio per la conversione da corrente
alternata in con nua, in uso da inizi ‘900 agli anni ’60. Fanno
bella mostra di sé anche due esemplari di quadri ele rici in
marmo degli anni’30.
L’impronta lasciata del passato si respira a raverso le carte
ingiallite dallo scorrere delle generazioni: l’a enzione è
ca urata da un testo risalente al 1933 dell’allora ‘Ministero
dell’Educazione Nazionale’, in cui sono contenu tu da
rela vi alle scuole del Regno d’Italia. In esso si può leggere
anche il primo nome dell’Is tuto: ‘Regia Scuola Industriale
Giovanni da Udine’. E la foto di famiglia sca ata da Arturo
Malignani risalente al 1895 tes monia che le scoperte
camminano grazie alle men aperte che ogni epoca dona
all’umanità.
UDINE
Sembra quasi paradossale entrare nel Museo dedicato
all’Ele rotecnica e all’Ele ricità e sen re le musiche moderne
trasmesse dalle radio dell’anteguerra ancora perfe amente in
grado di svolgere la loro funzione! Quasi tu ques pezzi da
novanta degli annali della storia risultano infa perfe amente
funzionan . Appena si entra in questo spazio si è immersi in
un gioco di luci sapientemente costruito, tra vecchi strumen
di misura e radio d’epoca che sono anche elegan ogge
di arredamento, queste ul me perlopiù donazioni del
radioamatore IV3AOS Piero FANTONI.
Prima di immergersi in questo contesto, all’esterno gli studen
sono a ra dall’esposizione della copia del breve o originale
di ve ura ele rica inventata da Malignani, datato 8 o obre
1891. La serie dei breve prosegue poi anche all’interno della
sezione, consentendo ai visitatori di osservare quelli rela vi
alle lampade di Malignani, compreso quello della lampada
differenziale.
Oltre alla già notevole collezione delle radio e delle radiogiradischi di tu e le dimensioni e fogge sono presen anche
alcuni pezzi di strumen provenien dalla vecchia centrale
idroele rica di Somplago, anch’essi in gran parte funzionan .
Ad essi si aggiungono telescriven e calcolatrici, registratori
a filo magne co, una rara lampada ad incandescenza
da 1000Wa , tu ogge che spaziano dagli anni ‘50
agli anni ‘70. Sono in mostra anche vecchi contatori di
energia, frequenzimetri degli anni ‘40, un vecchio telegrafo
tu ’ora funzionante, altoparlan , un amplificatore audio
della medesima epoca ... Ogni tanto l’occhio del visitatore
viene a ra o da alcune targhe e iden fica ve nelle quali
campeggia la scri a ‘R.I.T.I.’, ossia ‘Regio Is tuto Tecnico
Industriale’. Non mancano vari apparecchi dida ci dei primi
I.S.I.S. ARTURO MALIGNANI
78-79
lamemoriadelsapere
dimenticareilpassatosignificaperdereilfuturo
lamemoriadelsapere
Ddmenticareilpassatosignificaperdereilfuturo
L’importanzadellamisura
nellameccanica
Re fica in piano (lapidello).
Limatrice.
Dentatrice a creatore (sistema Pfauter).
Vista dello spazio dedicato alla sezione
storica di Meccanica e, in primo piano, un
tornio in ghisa dei primi anni del ‘900 con
comando a cinghia.
L’obie vo è di creare un percorso orientante che perme a agli
allievi di sviluppare conoscenze e competenze di base rela ve
alle lavorazioni, alla misura e alle cara eris che meccaniche
dei materiali.
Fra i pezzi for che a reranno l’a enzione anche il
modellino per il test ridu ori. Il proge o, sviluppatosi
all’interno dell’alternanza scuola-lavoro, è stato realizzato
in collaborazione con il Centro Ricerche Danieli e Danieli
Academy, che ha fornito i componen più costosi. Nell’ul mo
periodo si è aggiunto un gruppo di studen del se ore
Ele rico-Ele ronico con il compito di integrare le competenze
dei meccanici rela vamente ai cablaggi, alla sensoris ca ed alla
rilevazione dei da .
Costruire un Go-Kart o restaurare una Vespa possono
essere dei percorsi forma vi u li a sviluppare conoscenze
e competenze rela ve alle lavorazioni, alla misura e alle
cara eris che meccaniche dei materiali?
Con questo spirito sono sta realizza due pezzi importan
che arricchiscono il Museo della Meccanica.
Enrico Mindo , Alessandro Cimen e Andrea Piazza, allievi
della V^ MEC 2015, al termine di un lungo e paziente lavoro
di restauro, hanno ridato vita a una Vespa GL (Gran Lusso) del
1963 in versione dida ca, ovvero con le par meccaniche
sezionate per poterne capire il funzionamento.
Il team ha dapprima smontato completamente il veicolo in
ogni sua parte, poi ha pulito, lucidato e ingrassato le par
logorate, ricostruito quelle danneggiate, acquistato quelle
ro e ed infine riverniciato la carrozzeria in maniera filologica
con uno splendido colore avorio. Il motore, che era bloccato,
adesso è perfe amente funzionante nel movimento e anche
l’impianto ele rico è a posto, come pure freni, sospensioni,
serbatoio e crusco o.
Ricordiamo che la Vespa, è stata ed è un’icona del Made
in Italy, figlia del boom economico e della motorizzazione
di massa. Nata dall’inven va dell’ingegnere aeronau co
Corradino D’Ascanio e dal coraggio imprenditoriale di Enrico
UDINE
Un nuovo museo andrà ad aggiungersi a quelli già esisten
all’Is tuto Malignani: porterà il nome di Museo della
Meccanica e della Misura e sarà ubicato in due aree della
scuola che troveranno congiunzione grazie ad un percorso
mirato. Nel primo museo gli studen potranno osservare
le macchine utensili più vecchie, fra cui la ‘Adolfo Scala’ di
tornitura risalente all’inizio del secolo scorso, con comando
a cinghie centralizzate. Saranno in tu o o o le macchine in
esposizione: torni automa ci e semi automa ci di diversa
natura per la lavorazione dei pezzi cilindrici, dentatrici,
limatrice, lapidello, tu e degli anni ‘60. Nel con guo museo
della Misura verranno esposte sei macchine fra cui vecchi
pendoli di Charpy, macchina per prove di trazione, ed altre
a rezzature che partono dagli anni Cinquanta fino agli anni
Sessanta dello scorso secolo.
I.S.I.S. ARTURO MALIGNANI
80-81
Dentatrice con sistema Fellows.
Macchina di trazione
10 KN analogica anni ‘60.
dimenticareilpassatosignificaperdereilfuturo
Piaggio, fu breve ata nel 1946 e da allora poco è cambiata la
sua cara eris ca forma. Rivoluzionario fu inventare una scocca
portante a copertura delle par meccaniche, proge are la
sospensione anteriore come quella dei carrelli per aerei e il
motore come i motori d’accensione aeronau ci, spostare il
cambio sul manubrio ed avere una ruota di scorta.
Materia da esame di stato, come il restauro della Vespa, è
stata anche la realizzazione completa di un Go-Kart da parte
degli allievi Baita, Collini, Lupieri, Sgoifo della 5^ MEC B 2016
e Canci, D’orlando, De Prato, Iob, Plaude , Valle della 5^ MEC
C 2016. Dal telaio incompleto trovato a scuola si è realizzato
un miracolo meccanico: dopo la fase di proge azione con
l’individuazione di tu i par colari da assemblare sulla
scocca in Ergal (par colarmente performante) sono sta
scel i componen idonei a garan re elevate prestazioni:
motore monocilindrico due tempi con cilindrata 125 cc a sei
rappor e potenza di 26 kw, carburatore DELL’ORTO PHBE 30,
raffreddamento a liquido con circolazione forzata unitamente
a tu gli elemen “accessori” per completare l’opera,
compreso lo studio dello scarico.
Il go kart completamente assemblato, è stato “collaudato” dai
ragazzi un pomeriggio all’interno del Malignani, con o mi
risulta .
Per i curiosi kart in inglese vuol dire carre o e Go Kart
Manufacturing Company fu in America la prima azienda a
produrli, con una denominazione aziendale che fin da allora –
erano gli anni ’50 - si confuse col nome del prodo o. Il carre o
era stato costruito in garage da un certo signor Art Ingels, un
tecnico della Kur s Kra (una piccola casa costru rice di auto
da corsa), che ebbe l’idea di assemblare pochi componen
base per dare vita a un veicolo ad elevate prestazioni grazie al
favorevolissimo rapporto peso/potenza: qua ro tubi salda ,
uno sterzo dire o (cioè senza cremagliera), un freno a leva,
un sedile, qua ro ruote di un carrello industriale e un motore
industriale preso da una vecchia falciatrice inu lizzata.
Da allora ne è passata di acqua so o i pon : il piccolo veicolo
a qua ro ruote dal telaio in tubolare d’acciaio, privo di
sospensioni e dotato di motore a combus one interna è la
palestra dei più grandi pilo di Formula 1 degli ul mi anni, è
cara erizzato da componen altamente performan e l’Italia è
la patria del kar ng, sede delle più importan case costru rici
e dei più rinoma team del Mondo.
lamemoriadelsapere
dimenticareilpassatosignificaperdereilfuturo
L’aviazioneitaliana
inHangar
Dai voli di ieri ai voli di oggi, transitando a raverso un
i nerario che alterna i rombi del passato con le tecnologie
all’avanguardia. Nel Malignani affondano le radici del secondo
dopoguerra quando all’is tuto ha preso forma il museo con la
prosecuzione del cammino ideato per costru ori aeronau ci
Locatelli. A questo nome, fin dagli anni Trenta, è associata
la formazione di tecnici per l’aeroporto di Campoformido e
per la Regia Aeronau ca. Il patrimonio di ques 75 anni di
archivio aviatorio è racchiuso nei pezzi storici aeronau ci che
si possono trovare nell’hangar della scuola e al Parcovolo
all’Aeroporto di Campoformido. In hangar sono espos i
velivoli a cui è correlata la grandezza della nostra aeronau ca,
a par re dal leggero Aermacchi AM-3 (una sorta di cicogna
italiana) aeromobile ad elica propulso da un motore
Lycoming da 340 CV. Imponente nella sua bellezza il famoso
Fiat G-91 R integro persino nel motopropulsore, velivolo
cacciabombardiere-ricognitore monomotore a ge o con
ala a freccia in servizio sino al 1995. Riconoscibile per il suo
cara eris co color arancio ecco l’Aermacchi MB326: velivolo
addestratore a ge o, impiegato, a suo tempo, da una decina di
paesi nel mondo.
Velivolo ULM Asso V autocostruito e
donato all’is tuto in leghe leggere,
legno e materiali composi ... uno
splendore da 450 Kg di –peso!
UDINE
lamemoriadelsapere
I.S.I.S. ARTURO MALIGNANI
82-83
lamemoriadelsapere
dimenticareilpassatosignificaperdereilfuturo
dimenticareilpassatosignificaperdereilfuturo
Ques aerei, oltre a rappresentare una specie di museo vivo
a raverso cui far vibrare di nuovo le pagine di storia bellica e
non solo, perme ono agli studen dell’Is tuto di esercitarsi
nella pra ca manuten va e costru va, facendo rivivere il
passato. Nel Museo si trova anche un pezzo raro: il bimotore
ad elica Beechcra C-45 Expeditor, aereo del secondo
dopoguerra propulso da due motori radiali Wasp per una
potenza di quasi 1000 CV.
Il pezzo di richiamo dell’hangar? Non c’è dubbio, è il motore a
stella FIAT A.50 che, sviluppando oltre 100 CV, negli anni Trenta
equipaggiava il Caproni Ca. 100 ... primo velivolo da turismo
di massa! La maestosità possente dei motori aeronau ci è
rappresentata anche dal motore radiale ennea-stellare PRATT
& WHITNEY R965 WASP JUNIOR che dà il benvenuto a tu
coloro che entrano nella scuola, essendo stato appositamente
collocato nell’atrio dell’Is tuto. A questo gioiello della tecnica
aviatoria italiana si aggiungono i velivoli e motori presen nei
qua ro hangar del Parcovolo: una volta termina i lavori di
messa in sicurezza, potranno di nuovo essere ammira nel
loro splendore in un vero e proprio concentrato di storia della
tecnica aeronau ca spalmata su oltre 1500 metriquadra .
La storia, quindi, con nua.
Velivolo AERMACCHI MB 326 B l’addestratore turboge o italiano per
eccellenza e padre dell’a uale aereo
delle Frecce Tricolori MB 339.
Elico ero - BELL G 47 ...il primo
elico ero a volare nei cieli italiani...
dopo il friulano Lualdi L53, ben
s’intende!
UDINE
Velivolo Fiat G91-R ...del secondo
stormo, il caccia NATO leggero
dell’aeronau ca italiana sino agli
anni ‘80.
lamemoriadelsapere
I.S.I.S. ARTURO MALIGNANI
84-85
lamemoriadelsapere
dimenticareilpassatosignificaperdereilfuturo
lamemoriadelsapere
dimenticareilpassatosignificaperdereilfuturo
Addiziontarice meccanica
Russa Modello Felix, 1970.
Daglialboridegli
strumentidicalcolo
aiprodromidei
computer
Calcolatrice meccanica Lagomarsino
modello Numeria, 1958. L’azienda di Enrico
Lagomarsino, fondata nel 1896, iniziò la
produzione di calcolatrici meccaniche nel 1937.
Questa calcolatrice meccanica a tas era estesa
è una macchina solida, con base e coperchio
in alluminio pressofuso e ampio carrello di
metallo stampato; queste macchine riempivano
i primi laboratori del nostro Is tuto e ne
rimangono ancora diversi esemplari.
UDINE
Calcolatrice meccanica Lagomarsino Modello
Mercedes Euklid u lizzata in campo bancario,
finanziario, amministra vo negli anni ’30. È
un’ addizionatrice che sfru a il principio di
funzionamento per il riporto automa co. (Pezzo
messo a disposizione dalla famiglia Dri)
Un percorso storico che passa da rudimentali ogge e
macchine per il conteggio per arrivare ai primi esemplari
targa Apple: benvenu nel Museo dedicato all’Ele ronica e
all’Informa ca che da gennaio 2015 rappresenta una tappa
forma va dell’Is tuto Malignani. Dall’esempio di ‘Pascalina’
inventato da Pascal ai calcolatori meccanici fino ai modelli
ele romeccanici by Olive , anni ‘60-’70, il cui design a ra
gli studen . L’a enzione viene ca urata poi da Enigma di
cui al Museo si trova un modellino non funzionante, ma pur
sempre affascinante, per descrivere i metodi della criptografia
che perme evano di secretare messaggi durante la seconda
guerra mondiale.
Cambiano le scene ed eccoci traghe a nella componen s ca
anni ‘60-’70 con le porte logiche a valvole, le memorie a nuclei
di ferrite e il primo microprocessore partorito dalla mente
dell’ingegnere di Vicenza Federico Faggin che ha lavorato con
Intel: un P4004 originale in versione consumer. Poi la memoria
di massa con gli hard disk IBM che contengono da : 40 chili
di peso per una capacità 20 mega... Ed ecco uno dei primi
calcolatori, micro pc metà anni ‘70: Imsai 8080, molto simile
al famoso MITS Altair 8800, tanto che mol lo considerano il
primo computer clone. Imsai 8080 si programmava inserendo
il programma in memoria a raverso gli interru ori presen
sul pannello frontale. Un tuffo nel passato con i primi floppy
da 8 pollici, gradualmente rido a 5 e poi a 3. I visitatori
hanno l’opportunità anche di imparare la programmazione del
microprocessore Z80. Ci si avvicina agli antena degli a uali
PC con le prime console: gli home PC degli anni ‘80, pensa
per una fruizione familiare, collega alla TV e programmabili
con linguaggio basic. Troviamo pezzi della Commodore e della
Sinclair. Si prosegue il tour ed ecco il se ore IBM, dove si trova
il computer XT, considerato il capos pite per aver creato uno
standard dal quale sono poi na i pc compa bili prodo dalle
aziende concorren . Nell’area Apple l’a enzione è ca urata
dal pezzo storico Apple Lisa originale, 1983. Si tra a di uno
dei primi calcolatori PC con mouse e approccio s le Windows
delle icone. Infine spazio alla Olive grazie ai calcolatori anni
‘80 M20 e M24 con l’associazione dei porta li che si sono
succedu ai prodo della casa di Ivrea. E poi il primo home
videogame system della storia Odyssey e la telescrivente
del 1953 che si collegava alla rete telefonica per scambiare
in tempo reale messaggi con altre postazioni remote. Le
strumentazioni di ieri e di oggi si confrontano per far capire
agli studen il potere del progresso.
Addometer rimasto in produzione tra il 1928 e
il 1960. Si tra a di un’addizionatrice meccanica
che si presenta come un pesante righello, lungo
circa 30 cm.
I.S.I.S. ARTURO MALIGNANI
86-87
Il Micro Professor Z80 proge ato negli anni o anta da Mul tech
Industrial Corpora on (precursore di Acer) e traves to da libro, è
stato usato come un computer di formazione ed è ancora prodo o
dalla da Flite Electronics.
dimenticareilpassatosignificaperdereilfuturo
Uncantiereinmovimento
Modello per illustrare modalità di posa
e fissaggio di cappo o isolante.
Studio di una stru ura di copertura
a paraboloide iperbolico in
calcestruzzo armato a volta so le.
Modelli per lo studio della forma.
Casseri in legno per il ge o
in cemento armato.
Proto po della stru ura
in cemento armato.
Mure in pietra per lo studio della
resistenza meccanica delle murature.
Costruzioni Ambiente Territorio al Malignani è è un laboratorio
in fermento e un can ere in movimento costante, fra proge ,
inizia ve e idee.
I ragazzi della terza CAT insieme ad alcune classi del liceo sono
impegna , in collaborazione con l’ Università di Udine, nel
proge o Lapidei con l’obie vo di realizzare un catalogo sui
materiali u lizza nella costruzione dell’edificato storico, le
tecniche costru ve e di lavorazione della tradizione locale.
Spazio alla crea vità che si è messa in gioco in occasione
della partecipazione al concorso di proge azione “RadRast”,
promosso dalla Fachhochschule Kärnten, a Spi al (Austria) per
elaborare un proge o finalizzato all’area di sosta per ciclis : i
due proto pi sono visibili nell’area edile.
Missione energe ca: si diventa proge s anche garantendo
standard qualita vi che assicurano efficienza energe ca e
sostenibilità ambientale. Al Malignani infa gli studen delle
quinte afferen alla sezione Costruzioni Ambiente Territorio
studiano la cer ficazione energe ca CasaClima. I ragazzi
frequentano un corso di formazione il cui superamento con
esame finale consente l’accesso al Corso Avanzato CasaClima
per Proge s . In questo modo gli allievi hanno l’opportunità
di integrare il programma dida co sull’argomento specifico
del risparmio energe co e sui principi ineren le modalità
costru ve a basso consumo (cappo o, isolamen ,
rives mento facciate, etc).
A ques impieghi si affiancano anche i corsi con la Scuola edile
(CEFS) sulla sicurezza, con simulazioni pra che sui ponteggi
u lizzando disposi vi di protezione individuale di terza
categoria (imbracature, etc).
Non può mancare, nel capitolo alternanza scuola-lavoro,
l’affiancamento degli studen negli uffici della Danieli e
dell’Ater, oltre che in alcuni uffici tecnici di amministrazioni
comunali o studi tecnici e imprese, per imparare sul campo
il mes ere e osservare gli esper nella proge azione e nella
supervisione con la finalità di uscire dalla scuola già forma
per l’inserimento proficuo nel mercato del lavoro.
Quest’anno, inoltre, in occasione dei 40 anni del terremoto,
gli studen hanno realizzato alcuni pannelli con focus
sulla ricostruzione. Insomma, ciò da la dimostrazione che
dimen care il passato significherebbe perdere il futuro.
lamemoriadelsapere
dimenticareilpassatosignificaperdereilfuturo
Piccolichimicicrescono
Qui siamo tra ampolle, bilance e preparazioni per scoprire
come nel tempo è cambiato l’approccio alla chimica, seguendo
l’evoluzione degli avanzamen della scienza, o meglio del
progresso. Un cen naio le apparecchiature che arricchiscono
la sezione di chimica: fra bilance, agitatori magne ci,
bagnomaria, centrifughe, colorimetri, condu metri,
spe rofotometri, Phmetri... è un carrellata di apparecchiature
indispensabili per l’universo chimico. Fra i pezzi più an chi
ecco l’ebulliometro di Malligand che venne acquistato nel 1965
per 4 mila 270 lire... L’ebulliometro viene impiegato in enologia
per calcolare il grado alcolico dei vini. Il suo funzionamento si
basa sulla misura della temperatura di ebollizione che varia
a seconda della pressione e dal quan ta vo di alcol presente
nel campione. Questo strumento è cos tuito da un apparato
riscaldante (fonte di calore per portare a temperatura il
campione), da un termometro di precisione, da una caldaia, da
un contenitore con liquido refrigerante (solitamente acqua).
Una quindicina i pezzi da annali, non funzionan , fra cui
neocomparatori, microscopio, polarimetro, viscosimetro
di Engler. Troviamo anche il viscosimetro di Hoeppler per
l’assorbimento atomico, donato dalla Danieli, in a esa di
Ebulliometro di Malligand.
essere reso di nuovo fruibile dagli studen . Anche l’Arpa
ha dato alla sezione di chimica alcune strumentazioni. Di
par colare interesse il rilevatore delle Pm10 per le polveri
so li e il dis llatore di Kjeldahl.
Altre due strumentazioni suscitano curiosità: l’apparecchio
di Pensky Martens u lizzato per la determinazione del flash
point, ovvero il punto di infiammabilità, di liquidi vola li con
temperature inferiori a 50 gradi. Lo strumento è composto da
una piccola caldaia di bronzo che ospita il campione, provvista
da un coperchio a tenuta stagna a raverso il quale passa il
termometro e l’agitatore. Il coperchio è fornito anche di un
meccanismo a molla che consente di aprire tre feritoie e di
avvicinare contemporaneamente ad una di esse una piccola
fiamma. Questa manovra viene ripetuta ad intervalli regolari
di tempo, man mano che la temperatura del campione sale
per il riscaldamento (tramite un bagno ad aria) fino a quando
si verifica l’accensione dei vapori usci dalla caldaia. La
temperatura le a a questo punto rappresenta il flash point.
Le strumentazioni cambiano, si perfezionano, ma o principi
di funzionamento restano invaria nel tempo, come dimostra
anche la chimica.
UDINE
lamemoriadelsapere
I.S.I.S. ARTURO MALIGNANI
88-89
Apparecchio di
Pensky Martens.
lamemoriadelsapere
dimenticareilpassatosignificaperdereilfuturo
IlDesigndellasedia
inFriuli
traPassato
eFuturo
dimenticareilpassatosignificaperdereilfuturo
rimane una collezione disegnata da Alain Delon per la Sabot.
Ma è negli anni O anta che esplode la capacità produ va
delle fabbriche del Triangolo della Sedia. Vi si costruisce circa
il 70 % di tu e le sedie italiane e il 30% di quello mondiale. I
grandi gruppi d’acquisto, specialmente americani, francesi e
tedeschi che operano su scala mondiale, trovano in questo
piccolo operoso territorio fornitori di eccellente qualità che
perme ono loro guadagni miliardari. Tanta a vità ha favorito
le cara eris che di sistema e dato impulso all’innovazione
tecnologica degli anni ‘90, ma ha anche portato alla
dipendenza dal mercato e a riconoscere poco valore alla
cultura del proge o. Mantenere alta la qualità e basso il prezzo
si è rivelata una sfida pagata amaramente che ha lasciato un
territorio punteggiato di ormai vuo “casannoni”, come li ha
defini il cri co Luca Zevi.
La soluzione? Ricominciare dal design.
Gradisca, design Werther Toffoloni,
prod. Billiani1911, 2013.
Sedie rus che e sedie pieghevoli da
birreria prodo e in Friuli negli anni ‘30.
UDINE
Sedia Thonet no. 14, una delle
più vendute di tu i tempi.
Non è un museo ma un percorso dida co illustrato ed
esemplificato da modelli di sedie di design realizza dagli
studen stessi nel corso degli anni. Un percorso in progress
che dimostra quanto le radici dell’Is tuto affondino nella storia
stessa del comparto produ vo della sedia e quanto la scuola
sia espressione dell’iden tà di un territorio che guarda avan .
I pannelli, dona dal Comune di San Giovanni al Na sone,
raccontano come è nata e perché si è sviluppata la produzione
della sedia proprio nella zona compresa tra Manzano,
San Giovanni al Na sone e Corno di Rosazzo puntando in
par colare sul design: una storia industriale che si dipana per
oltre centocinquanta anni riservando non poche sorprese.
Nel 1961, per dirne una, Silvano Mon na, dell’omonima
azienda friulana fondata nel 1919, ad essere uno dei mobilieri
fondatori del Salone del Mobile di Milano. Per dirne un’altra:
il movente che provoca la concentrazione dell’industria della
sedia in Friuli è una tassa. Si tra a del dazio che gli ar giani
devono pagare quando, nel 1866, l’Impero Austro-Ungarico
cede tu o il Friuli al Regno d’Italia, tranne la contea di Gorizia
e di Gradisca. Qui c’era una comunità di ar giani dedito alla
produzione di sedie che lo spostamento del confine isola
dal loro tradizionale mercato di sbocco. Conseguenza è la
migrazione di una ven na di famiglie nei vicini comuni italiani.
Fabbricavano sopra u o sedie rus che, alcuni si cimentavano
anche con modelli più pregevoli ispira alla Thonet, ma è
con le semplici sedie di ogni giorno che il Friuli inaugura la
sua vocazione auten camente razionalista e industriale,
causa della rapida espansione di numerose aziende. Grande
successo ha la sedia da birreria, che alla fine dell’’800 veniva
data in comodato dalle fabbriche di birra come la More , la
Dormish e la Dreher, in questo periodo in notevole sviluppo.
Dal dopoguerra la cucina ‘all’americana’ è il veicolo a raverso
il quale infinite varian di sedie precipitano sul mercato.
Arrivano i mi ci anni Se anta e negli annali delle idee crea ve
lamemoriadelsapere
I.S.I.S. ARTURO MALIGNANI
90-91
Modello 101, design Alfredo Simonit,
prod. Pallavisini, 1967.
ilmondoinunascuola
Progettilapidei
Visita
allaGeo.Coil
15 gennaio 2015
Partecipiamo ad inizia ve
culturali che coinvolgono il
territorio, collaboriamo con
en e is tuzioni pubbliche
e private, accogliamo
studen dal mondo e
veniamo da loro ospita ,
proge amo proto pi,
troviamo soluzioni tecniche,
partecipiamo all’evoluzione
educa va contribuendo
con il nostro punto di
vista alla discussione,
organizziamo conferenze
e spe acoli, facciamo
parte di re scolas che e
professionali. Poche parole
per presentare questa
sezione dove noi siamo
i protagonis in prima
persona.
UDINE
ilmondoinunascuola
STUDENTIINAZIONE
I.S.I.S. ARTURO MALIGNANI
92-93
È un percorso di
conoscenza dei materiali
lapidei della ci à
storica per accrescere e
diffondere tra gli studen
la consapevolezza
cri ca del vissuto
quo diano a raverso la
familiarizzazione con i
materiali u lizza nella
costruzione dell’edificato
14 dicembre 2015
storico, con la scoperta del
territorio da cui il materiale
Per gli studen di 5ˆ degli
proviene, delle tecniche
indirizzi Ele rotecnica
costru ve e di lavorazione
Ed Automazione è stata
della tradizione locale.
un’esperienza molto
proficua. La di a è da oltre Nel programma: un
Seminario sull’analisi
trent’anni specializzata in
proge azione, realizzazione e la le ura del tessuto
urbanis co della ci à
e sviluppo di scambiatori
di calore per uso Offshore, di Udine, dalla nascita
HVAC (Hea ng, Ven la on
and Air Condi oning)
e i suoi prodo sono
considera lo stato dell’arte
del se ore. Elemento
cara eris co della
produzione è l’estrema
flessibilità, non esistono
prodo a lis no ma ogni
elemento viene proge ato
su misura su specifiche
richieste del commi ente;
la qualità è notevole,
l’affidabilità viene testata
15 gennaio 2016
con prove estremamente
più severe di quanto
“E’ un’altra scuola”. Queste
previsto dagli standard.
le parole che si sono
sen te tra il pubblico che
ha affollato la sede della
scuola in occasione di
“Scuole Aperte”. Parole che
esprimono il cambiamento
che sta avvenendo all’ex
Is tuto Professionale
Ma oni grazie al lavoro
del dirigente scolas co
dell’I.S.I.S. Malignani di
Udine, Andrea Carle ,
dei docen e degli allievi,
orgogliosamente schiera
nelle loro maglie e
arancioni ad accogliere i
nel 900, al periodo dei
Patriarchi; la visita allo
Stabilimento lavorazione
“Pietra Piasen na” della
Julia Marmi a Cividale del
Friuli e alla cava di Clastra
San Leonardo (UD); una
visita guidata nel centro
storico di Udine alla
scoperta delle pietre usate
nell’archite ura dei secoli
passa , in par colare nel
periodo rinascimentale e
barocco.
Effetto
scuole
aperte
possibili futuri iscri . Le
famiglie hanno potuto
visitare il laboratorio con le
macchine per la lavorazione
del legno, oggi pienamente
funzionante; assistere ad
alcuni esperimen fa
dai ragazzi nell’aula di
chimica; visionare l’aula
di informa ca dove, per
l’occasione, era stata
installata la stampante 3D
di cui presto la scuola sarà
dotata.
studentiinazione
ilmondoinunascuola
Martedì 23 febbraio
2016, entrambe le nostre
classi - indirizzo chimica
ambientale dell’is tuto
superiore I.S.I.S. Arturo
Malignani, accompagnate
dalle rispe ve docen , si
sono recate presso il “Life
Learning Centre” di Trieste.
Una volta arriva siamo
sta indirizza verso i
laboratori di microbiologia
con l’obie vo di cimentarci
in un interessante
esperimento riguardante
la tecnica del DNA
fingerprin ng. Questa
consiste in una serie
di prove specifiche di
confronto e iden ficazione
di più campioni di DNA,
precedentemente tra a
con opportune sostanze
e tecniche. Brevemente
l’esperienza consiste nel
me ere a confronto le
dimensioni dei frammen
di DNA, genera dalla
diges one enzima ca di
plas di diversi, sfru ando
l’unicità propria del
genoma degli organismi.
Queste prove sono
ricorren in par colare
modo nel caso di indagini
criminali e medicina legale.
Difa abbiamo simulato
di iden ficare un ipote co
assassino analizzando e
comparando un campione
del suo DNA con quello di
alcuni sospe a . Inoltre,
grazie a questa esperienza,
abbiamo potuto cimentarci
nello svolgimento di
un esperimento in un
laboratorio professionale,
u lizzando tecniche e
strumentazioni moderne
nel campo della ricerca.
Per noi studen avere la
possibilità di partecipare
ad a vità integra ve,
al di fuori del proprio
Is tuto, è un’esperienza
produ va e s molante.
Difa poter sperimentare
in prima persona ciò che
si studia a scuola risulta
sempre molto coinvolgente
ed entusiasmante. Infine,
grazie alla professionalità
e alla originalità che
hanno saputo dimostrare
gli esper del centro,
l’a vità si è rivelata anche
divertente, ma sopra u o
istru va.
Alessandra Bello
e Marco Garbino, 3^ CBA B
“Siamo tu frecce” recita
lo slogan nella brochure di
presentazione della PAN
che accomuna pilo , tecnici
e tu o il personale che
perme e alla squadra le
straordinarie performance
per cui è nota. La breve
frase so olinea il conce o
che l’eccellenza non è del
singolo ma della squadra,
che passione e dedizione
sono importan ma che
i risulta si raggiungono
grazie allo spirito di
sacrificio, alla lealtà,
alla responsabilità di
appartenere a un gruppo
e anche all’umiltà di
me ersi al servizio dei suoi
componen . Nelle Frecce
Tricolori neanche il solista
lavora da solo ma è grazie
ai cento tecnici e agli altri
ilmondoinunascuola
pilo – all’organizzazione
- che può raggiungere la
perfezione.
Alternanza
scuolalavoro
allaDanieli
Academy
Al Malignani la PAN è
una vivida tes monianza
professionale che si rifle e
dire amente sulla materia
di studio e integra il piano
di alternanza scuola/lavoro,
già forte del fa o che il
paten no di Manutentore
Aeronau co LMA rilasciato
dall’I.T.I. A. Malignani è
riconosciuto in Europa
e nel mondo e della
collaborazione con Ryan
Air, Alitalia-Ethiad, l’Ente
Nazionale per l’Aviazione
Civile ENAC e le aziende
del se ore, numerose in
regione: Helica, Helicopters
Italia, Selex Es, Elifriulia,
Fly Sinthesis, Fly Evolu on,
Superjet Interna onal,
Adria Air Service.
Dedicato
allavorodi
squadra
l’appuntamento
conleFrecce
Tricolori
modifiche ai due modelli
propos inizialmente con
Anche durante le vacanze l’obie vo di semplificarne
Natalizie, un gruppo di
la futura realizzazione.
allievi della 5^ MEC B ed
A dicembre, con incontri
alcuni delle classi quarte,
pomeridiani extrascolas ci
si sono reca presso la
avvenu con i tecnici
Danieli Academy.
Danieli, sono state trovate
Gli incontri si sono
alcune soluzioni importan
concentra sul proge o
anche per il giunto di
riguardante il “giunto di
precarico. Infa , mentre
precarico” per ridu ori
nella versione iniziale il
iniziato lo scorso anno
giunto poteva perme ere
scolas co in sintonia con
uno sfasamento massimo
quanto proposto dal Centro di 10°, ed era cos tuito da
Ricerche Danieli.
una serie di componen
Il proge o, coordinato e
di difficile realizzazione,
guidato dal P.I. Giampietro con la versione aggiornata
Zamò, è iniziato a gennaio il giunto perme e di
2015 e ora sta proseguendo registrare il grado di
con la proge azione e la
sfasamento mediante
costruzione di un modello l’u lizzo di un cale atore.
in scala del ridu ore che
La scelta, ha permesso
simuli il funzionamento
anche di ridurre il numero
reale del giunto.
di par colari con il
Nel corso delle se mane
vantaggio non trascurabile,
di stage di novembre, sono di una riduzione del peso e
state apportate importan
del costo di realizzazione.
6 gennaio2016
22 febbraio 2016
I docen del dipar mento
di Tecniche di
Rappresentazione e Storia
dell’Arte hanno lanciato
un crowdfunding, insieme
agli studen , per realizzare
un’aula con cara eris che
tali da favorire un
approccio esperienziale
all’apprendimento: comfort
visivo, acus co e tecnico,
strumen per l’archiviazione,
per la stampa, per la
videoproiezione, tavolo
intera vo e tavole a grafica,
rete wi-fi e possibilità di
collegamento con PC e tablet
personali, tavoli componibili.
Nuoviambienti
diapprendimento
UDINE
DNAFingerprint
23 febbraio 2016
studentiinazione
I.S.I.S. ARTURO MALIGNANI
94-95
ilmondoinunascuola
SchneiderElectric
perle eccellenze
nelsettoreelettrico
Progettopilota
dialternanza
scuola-lavoro
conFreud
3 marzo 2016
A Stezzano (BG), presso
la sede della Schneider
Electric, presente il do .
Scinicariello del MIUR,
è stato presentato un
proge o di formazione
unico sul territorio
nazionale, che ha
applicato, precorrendo
i tempi, visione e linee
guida dell’Alternanza
Scuola Lavoro. E’ quanto
ha realizzato Schneider
Electric, in collaborazione
con Kyoto Club e
Università di Bergamo;
l’azienda offerto all’ITIS “P.
Paleocapa” di Bergamo
un percorso innova vo
dedicato all’efficienza
energe ca della durata
complessiva di 40 ore.
Sulla scia del successo di
questo primo esperimento,
Schneider Electric ha
presentato un planning dei
prossimi interven 2016
che vedranno protagoniste
gli undici is tu prescel
con rela vi allievi e docen .
Il Malignani è stato inserito
grazie all’elevato livello
dimostrato dagli studen
di Ele rotecnica ed
Automazione, tes moniato
dai numerosi premi e
riconoscimen o enu dal
2003 ad oggi.
Lo stage riservato al nostro
Is tuto avrà luogo agli
inizi di novembre 2016
per un ristre o gruppo di
allievi altamente mo va ,
seleziona per profi o e
con buona padronanza
della lingua inglese.
Tale a vità è stata studiata
per offrire ai giovani una
formazione allineata alle
esigenze del mondo che
cambia, portando avan
un processo in cui vincono
tu , i giovani, la scuola, le
aziende, il Paese.
Oltre a consen re ai
giovani un’esperienza
proge uale concreta, la
proposta pone l’accento
sull’efficientamento
energe co degli edifici,
una delle azioni chiave per
la sostenibilità, perché i
“building” generano il 40%
dei consumi energe ci nel
mondo.
Guida dal do . Gianfranco
Mereu, Responsabile delle
Relazioni con Scuole e
Università per Schneider
Electric, per il nostro
is tuto erano presen
il Dirigente prof. Andrea
Carle e l’ing. Stefano
Comuzzi, docente di
Tecnologie e Proge azione
di Sistemi Ele rici ed
Ele ronici nelle classi 4^
ELT A, 5^ ELT A, 5^ AUT A.
sta richiama alcuni pun
salien dell’approccio al
Si tra a di un proge o
mondo del lavoro proposto
pluriennale riguardante
delineando il quadro
l’analisi di un impianto
organizza vo e produ vo
e la realizzazione di un
in cui si inserisce il proge o,
piano di mantenimento
guidando l’a ento uditorio
in collaborazione con
in un tour virtuale dello
l’azienda Freud S.p.A.
stabilimento Freud di
del Gruppo Bosch. Si
Fagagna, il più grande al
svilupperà a raverso tu a mondo per la produzione
una serie di a vità, in aula di lame. Successivamente,
come in azienda, incluse
sono intervenu i Proff.
fasi di rocinio. Gli allievi
Stefano Comuzzi e Maurizio
che sceglieranno questo
Missio, coordinatori
percorso faranno parte
delle sezioni coinvolte in
di un team mul -a ore
questa prima fase, a cui
formato da studen di
è possibile che in seguito
diversi indirizzi di studio
si affianchi la sezione di
e professionis della
Telecomunicazioni, qualora
scuola e dell’industria
il proge o – aperto a
ad emulazione di quanto
molteplici sviluppi che
avviene quando si realizza si fondano anche sulla
una commessa in azienda. crea vità degli allievi – si
Alla presentazione sono
integri con ulteriori funzioni.
1 marzo 2016
studentiinazione
ilmondoinunascuola
Glistudenti
MalignaniAER
allascoperta
dell’AEROPORTO
delFVG
alla disponibilità del sig.
M. Gra oni, ha permesso
Accol simpa camente
di poter assistere anche
dal Dire ore di scalo, il dr. alle operazioni di handling
Andrea Sarto, gli o anta
di un Boenig 777 dei
studen delle classi
Alitalia appena giunto da
quarte AER accompagna
Fiumicino.
dai docen A.Biason,
Grazie alla maestria del
C.Ciotola, M. Fasano e
responsabile dei sistemi
A. Pertoldi hanno potuto
aeroportuali studen e
conoscere dalla viva
insegnan hanno compreso
voce dei protagonis
la valenza dello scalo di
le cara eris che della
Ronchi dei Legionari e le
logis ca che nell’ombra
sue grandi potenzialità.
perme e all’aeroporto
con l’auspicio che nel
della nostra Regione di
futuro possa contribuire
accogliere fino a 22 voli
ad incrementare il numero
al giorno per un totale di
dei passeggeri (ben 10.450)
circa 750mila passeggeri
che anche in questo istante
l’anno. La visita, organizzata sono in volo nei cieli del
dal prof. A. Biason, grazie
mondo.
1 aprile 2016
UDINE
studentiinazione
I.S.I.S. ARTURO MALIGNANI
96-97
Visitaalla
ROSSIriduttori
11 aprile 2016
Gli allievi della 5^ Mecc.A
e 5^ Mecc. C, sono
sta ospi dell’azienda
mul nazionale “Rossi
ridu ori” di Modena,
una delle aziende Leader
mondiali in questo se ore
di produzione.
Gli allievi hanno visitato
i repar produ vi,
montaggio e collaudo dei
ridu ori unitamente ai
motori ele rici.
Gli ing. Comuzzi (Dire ore
del se ore Ele rico –
Ele ronico) e l’ing. Missio
(Dire ore della Sezione
Meccanica – Meccatronica)
sono sta informa che
l’azienda fornirà a breve,
gratuitamente, all’Is tuto
un ridu ore epicicloidale
con l’obie vo di avvicinare
gli allievi alle problema che
legate al funzionamento ed
alla proge azione di ques
organi meccanici. L’azienda
si è resa inoltre disponibile
a dare con nuità
al rapporto con la
programmazione di alcuni
interven forma vi (sia dal
punto di vista meccanico
che ele rico), per gli allievi
Meccanici ed Ele ronici
presso il Malignani, ad
ospitare in visita aziendale
tu e le quinte Meccanici ed
Ele ronici e nel caso ci sia
la disponibilità degli allievi,
ad ospitarne un gruppo in
stage aziendale.
La giornata forma va è
stata molto apprezzata
dagli allievi in quanto, oltre
che visitare un’azienda
all’avanguardia del se ore,
hanno capito l’importanza
della Lean Produc on e
delle modalità di collaudo
dei ridu ori con Macchine
di misura tridimensionali,
uniche in Europa dal punto
di vista dimensionale e
della precisione.
studentiinazione
ilmondoinunascuola
studentiinazione
ilmondoinunascuola
Tuttalacittàneparla...
VisitaallaVALMET
La do .ssa Macuz ha
presentato il gruppo e in
par colare come vengano
La Valmet è una
impiegate le più moderne
mul nazionale finlandese
filosofie HR; il perito
con stabilimen in 30
De Luca (ex allievo del
paesi e oltre 11.000
dipenden che proge a e Malignani) ha spiegato la
produzione dell’unità di
costruisce impian per la
Gorizia, infine il gruppo,
fabbricazione della carta.
Gli allievi della 5^ MEC B, su accompagnato da persone
invito dal dire ore generale giovani e mo vate, ha
visitato la produzione e
ing. Furlan (ex allievo del
l’ufficio tecnico dove i
Malignani), accompagna
ragazzi sono rimas molto
dalla prof.ssa Rizzo e
impressiona dall’u lizzo
dal prof. Cantaru ,
avanzato dei più moderni
hanno potuto visitare
programmi CAD 3D,
la sede di Gorizia, dove
illustra dall’ing. Moscatelli
vengono prodo sistemi
(anche lui ex allievo del
di ven lazione per il
Malignani).
se ore ssue. Grande
Notevole anche la
a enzione alla sicurezza,
programmazione della
ambiente internazionale,
a rezzature all’avanguardia: produzione, che - vista la
complessità degli impian
i ragazzi hanno respirato
per l’industria cartaria - deve
per un giorno l’atmosfera
essere sincronizzata con le
della grande azienda
altre unità del gruppo.
mul nazionale.
territoriale, modelli e
soluzioni alterna ve per
Lo scopo della trasmissione una nuova economia
radiofonica, che si è
sostenibile”.
svolta all’interno di Future Alcuni tra i maggiori esper
Forum 2016, era quello di di teoria economica e la
ragionare sul futuro della
generazione dei più giovani
nostra terra per poter
studiosi di economia si è
capire quali opportunità
confrontata sulle possibilità
si verranno a creare.
di un cambio di paradigma
Quest’anno il tema era
e nuove visioni del
incentrato sull’argomento mondo. Alla trasmissione
“Crescita, disuguaglianza,
hanno partecipato alcuni
distribuzione della
studen delle scuole
ricchezza, capitale
superiori di Udine tra cui
5 febbraio 2016
7 aprile 2016
Gli allievi hanno portato
per l’occasione una serie
Curato da Andrea
di “ogge della memoria”
Collavino e Renato
che hanno aperto una
Rinaldi per conto della
riflessione su ciò che
Cineteca del Friuli e della siamo e saremo in futuro e
Biblioteca Guarneriana di un momento di nostalgia
San Daniele del Friuli, il
nei confron delle persone
proge o aveva lo scopo
care a cui mol di ques
di sensibilizzare le giovani tesori appartenevano.
generazioni ai problemi
del mantenimento delle
Basso Giulia, Orsaria Alice,
memorie digitali personali
Tomat Tommaso, Tuniz
e colle ve.
Gabrile, Leonardo Zizzu o
1 aprile 2016
12 maggio 2016
In aprile gli allievi delle
tre classi IV della sezione
di Telecomunicazioni
hanno visitato il Centro
Trasmi ente di Rai Way e il
Centro di Produzione della
Rai di Udine. Gli studen
sono sta accompagna dai
tecnici della Rai e di Rai Way,
tra i quali ci sono numerosi
ex-allievi del nostro Is tuto,
alla scoperta della complessa
stru ura che copre un
ruolo importante nella
trasmissione e diffusione
del segnale radio-televisivo
sul territorio regionale e
nazionale.
Webtrotter
CorsodiCinese:
ilgirodelmondo gliallievidel
in80minuti
Malignani
incontranoun
gruppodi
studenticinesi
docen e l’u lizzo della
pia aforma e-learning di
La terza edizione della gara is tuto appositamente
di informa ca a squadre
predisposta, all’interno
“Webtro er – il giro del
delle a vità del proge o
mondo in 80 minu ”
eSafety, si sono svolte
organizzata da AICA
a vità collabora ve tra
(Associazione Italiana per
gli studen ma anche tra
l’Informa ca ed il calcolo
docen che, con le loro
automa co) ha coinvolto
domande tranello hanno
19 team del nostro is tuto, allenato i team per la gara.
circa 80 allievi delle classi
Una squadra dell’is tuto
prima, seconda e terza. Si ha passato la selezione
è svolta completamente
e si è guadagnata la
on-line: ciascun team,
partecipazione alla finale
composto da qua ro
totalizzando 112,5 pun .
studen , ha messo in
Menzione speciale per
gioco le abilità di ricerca
il team misto delle classi
delle informazioni in rete
2^IEFP della sede di San
e di risposta a quesi di
Giovanni e della classe 2
natura culturale a nen a TLA D della sede centrale:
varie discipline scolas che Marussi, Noselli, Prodan,
a raverso l’uso di internet Salamaliche, primo team
e dei disposi vi digitali.
della scuola e buon
A raverso la guida dei
piazzamento!
3 marzo 2016
UDINE
Memoria
diMassa
Centro
Trasmittente
diRaiWayedi
Produzionedella
RaidiUdine
Nicolò Bertozzi, Riccardo
Lizzi, Arianna Petrigh,
Grigore Sirbu, Luca Zucchi
dell’I.S.I.S. Malignani.
L’argomento principale
tra ato è stato il caso del
ricercatore Giulio Regeni,
la situazione sociale
egiziana, la democrazia nel
mondo odierno e la storia
dei movimen par dal
popolo. Durante la dire a
gli studen presen sono
intervenu per portare il
loro punto di vista.
I.S.I.S. ARTURO MALIGNANI
98-99
ilmondoinunascuola
FAST:finalisti
alleEuropee
se i proge sono supporta
da aziende. L’eccellenza per
Tra tu i proge italiani
cui l’Is tuto è noto è dovuta
presenta sono sta
principalmente alla sintesi
scel anche quelli degli
tra preparazione tecnica
studen dell’Is tuto Arturo e formazione umana.
Malignani di Udine al
Al Malignani l’Is tuto
concorso FAST: I GIOVANI E Tecnico lavora in sinergia
LE SCIENZE 2016.
con il Liceo delle Scienze
I proge sono sta espos
Applicate producendo
a Milano dal 9 all’11
idee verificabili in tempo
aprile e tra essi sono sta
reale nei laboratori di cui
valuta i giovani scienzia
la scuola è dotata. Ecco da
che rappresenteranno
dove nascono i due proge
l’Italia all’European
presenta quest’anno
Union Contest for Young
e tu quelli che, nei
Scien sts. L’inizia va ha
preceden tre lustri hanno
l’obie vo di avvicinare i
condo o gli studen del
giovani alla scienza e alla
Malignani in Europa e nel
ricerca, promuovere lo
mondo.
spirito di collaborazione
I proge presenta al
in Europa e selezionare
concorso: un FITOFARMACO
studen eccellen .
ECOLOGICO AD AZIONE
Tema del concorso: studi
BATTERICIDA e SAVE HEART,
originali e innova vi in
un sistema SANITARIO di
qualsiasi campo scien fico. comunicazione integrata
Obbligatoria la sintesi in
ospitato presso un server
inglese. Pun di vantaggio cloud.
16 marzo 2016
12 aprile 2016
Daniel Vasilica Copil,
studente della sezione
di Chimica, Materiali e
Biotecnologie e Sofia
Onorato rappresenteranno
l’Italia a Bruxelles al
28° European Union
Contest for Young
Scien sts. Hanno ricevuto
il primo premio per un
FITOFARMACO ECOLOGICO
AD AZIONE BATTERICIDA.
L’idea potrebbe
avere innumerevoli
applicazioni in campo
farmacologico, alimentare
e medico mentre in quello
ambientale sarebbe
possibile sfru are i principi
a vi naturali, non tossici,
per sanificare l’aria di
ambien quali piscine,
terme, ospedali; nel
se ore medico si potrebbe
u lizzare per sinte zzare
nuovi farmaci a cos
compe vi.
I due ragazzi hanno anche
vinto la gara “Vote the
stand you prefer” per la
migliore presentazione
della loro scoperta.
L’altro proge o presentato
dall’Is tuto Malignani
di Udine in lizza per i
premi era SAVE HEART
– Telecuore in farmacia,
un sistema sanitario di
comunicazione integrata
ospitato presso un server
cloud. Ha o enuto un
premio non scontato,
visto che l’hanno scorso
non era stato conferito a
nessuno: la partecipazione
al 58° LIYSF, il London
Interna onal Youth Science
Forum che si terrà a Londra
durante l’estate. Scienzia
in erba: Giacomo Andrioli,
Daniele Buso, Denis Lanfrit,
Davide Peressoni e Marco
Giorgiu . Il gruppo ha
ideato uno strumento che
può essere applicato a
modelli d’intervento diversi,
tra i quali TeleCuore in
Farmacia, una consulenza
specialis ca senza lista
d’a esa. Lo scopo è filtrare
i sogge che hanno un
dolore toracico, e quindi
ridurre il carico del Pronto
Soccorso.
Unavalangadi
riconoscimenti
all’edizione2016
diFAST:igiovanie
lescienze.
studentiinazione
ilmondoinunascuola
Crowdfunding
FABLAB
26 aprile 2016
La sede staccata del
Malignani a San Giovanni
al Na sone ha raccolto la
proposta della Fondazione
Nord Est che intende
creare una rete di Fablab
nelle scuole e ha lanciato il
proge o WOOD LAB.
12.000 € la somma da
raccogliere per dotare la
scuola di una macchina
a taglio laser e una
stampante 3D ma anche
di un’aula predisposta
per incontri ed even .
Integrare il laboratorio
esistente con macchine di
ul ma generazione significa
me ere la scuola al passo
con i tempi; a vare un
servizio di proto pazione
per ar giani, aziende
e designer vuol dire
affermare che scuola e
territorio sono uni per
l’innovazione tecnologica.
5 maggio 2016
Nelle giornate del 5 e 6
maggio scorsi si è svolta,
presso l’Is tuto Fermi di
Pieve di Cadore, la Gara
Nazionale di Ele rotecnica
2016. A rappresentare
la nostra Scuola è stato
l’allievo Gianluca Cu ni
della classe 4^ ELT A. I
ragazzi hanno sostenuto
due prove impegna ve, la
prima di Ele rotecnica pura
e la seconda comprendente
tu e le materie tecniche di
indirizzo. Gianluca Cu ni
si è classificato quarto
a livello nazionale con
distacchi minimi dai primi,
confermando gli o mi
risulta raggiun nelle
scorse edizioni.
Brillanterisultatonella
GaraNazionaledi
ELETTROTECNICA2016
ConcorsoAIET
approfondire un argomento
tecnico a loro scelta, al fine
di creare una presentazione
Si è svolta presso
mul mediale che è stata
l’Università degli Studi di
Trieste la premiazione del poi illustrata oralmente alla
commissione esaminatrice.
concorso “Presenta il tuo
La nostra Scuola è stata
argomento 2.0”, inde o
dall’ Associazione Italiana di rappresentata da Ma a
Ele rotecnica, Ele ronica, Monte, Luca Scilipo e
Automazione, Informa ca e Chris an Massaru o della
Telecomunicazioni Sezione classe 5^ ELT A e da Chiara
Pecile e Kevin Zufferli della
FVG e rivolto agli studen
classe 5^ AUT A. Ma a
dell’ul mo anno delle
scuole superiori regionali. Monte, ha o enuto il
Ai ragazzi è stato chiesto di quarto posto assoluto.
30 aprile 2016
UDINE
studentiinazione
I.S.I.S. ARTURO MALIGNANI
100-101
Learenoi
studentiinazione
ilmondoinunascuola
studentiinazione
ilmondoinunascuola
Nell’hangardelMalignani
laGaraNazionaledi
CostruzioniAeronautiche
Videogiochi:
unmondo
dascoprire.
4 maggio 2016
L’evento è stato introdo o
agli studen dal seminario
La sezione di Informa ca
“Le regole di proge azione
e Telecomunicazioni
di un videogioco”. Il prof.
dell’Is tuto Malignani
PierLuca Lanzi, docente
di Udine ha organizzato
al Dipar mento di
la mostra “Console
Ele ronica, Informazione e
e pia aforme per
Bioingegneria del Politecnico
il videogioco” e
di Milano, ha affrontato
un programma di
il tema dei meccanismi
approfondimento del
logici che sono il cuore
mondo dei videogiochi.
dei videogiochi, compresi
La mostra esplorava il
quelli che determinano la
se ore del gioco ele ronico dipendenza che il “free to
a par re dai primi anni ‘70
play” induce nell’u lizzatore.
fino alla metà degli anni ‘80 Ha dimostrato come giochi
e corredava il seminario del apparentemente assai
ma no ed il workshop del diversi fra loro in realtà
pomeriggio.
inducano a medesimi
È stata curata da Luca
meccanismi di reazione.
Papinu , del gruppo
Con il do . Marco Tarondo
HCKRETRO di Pozzecco,
di Udine, successivamente
collezionista, retro
ha tenuto un workshop di
conservatore di sistemi
proge azione di videogiochi
ele ronici e appassionato
e di realtà virtuale orientato
di vecchi videogiochi, che
a sviluppare conoscenze di
ha messo a disposizione
programmazione specifiche,
dei visitatori la sua
interazioni con la grafica,
collezione, tra cui esemplari simulazione della fisica,
di Magnavox Odyssey,
collisioni, even , suoni e
VCS2600, Fairchild Channel tu o ciò che coinvolge
F, Home Pong, Atari 400,
la stru ura del prodo o
NES, Intellivision, C64,
“gioco”. La pia aforma
Coleco Vision, e da Claudio u lizzata è stata Unity , che
Di Fonzo, già responsabile
perme e le visualizzazioni
del Museo dell’Informa ca, archite oniche e le
che ha sede stabile presso il animazioni 3D in tempo
Malignani.
reale.
19 aprile 2016
UDINE
Hanno partecipato undici
scuole italiane, provenien
da Roma, Milano, Novara,
Capua, Torino, Alessandria,
Pisa, Varese… Vincitore è
risultato Alfredo Carnicella
dell’I.T.T. Fauser di Novara
che ha preceduto i colleghi
Ma a Miniucchi di Viterbo
e Davide Picciau di Cagliari.
Si tra a di gare molto
impegna ve che prevedono
due esami di po scri o-
I.S.I.S. ARTURO MALIGNANI
102-103
grafico e pra co e me ono
a dura prova la competenza
di allievi e allieve, che
debbono proge are in
poche ore un de aglio
aeronau co effe uando
calcoli, disegno e ciclo di
lavorazione del par colare.
Tema di quest’anno: la
proge azione di una
linea di comando di un
elico ero. A dimostrazione
dell’ospitalità friulana è
stata organizzata anche
un’uscita a Rivolto per
visitare l’hangar delle
Frecce Tricolori, che hanno
stupito con l’anteprima di
tu e le figure acroba che
che quest’anno il 313°
Gruppo presenterà nel
mondo.
Soddisfa gli ospi che
hanno potuto ringraziare
di persona il Comandante
Slangen e gli specialis
delle Frecce. Le classi
quarte del Malignani hanno
ringraziato non solo per lo
spe acolo ma anche per
i corsi di formazione sulle
Pra che di manutenzione
LMA che i pilo ,
trasformandosi in docen ,
tengono per loro a Udine.
Gustoso il siparie o dove il
capo efficienza velivoli, ex
allievo dell’is tuto Fauser
di Novara, ha ricevuto dal
Capo sezione Aeronau ca
di Udine, prof. Mauro
Fasano, il patch degli
aeronau ci quale ideale
adozione ad ex-allievo da
parte del Malignani.
studentiinazione
ilmondoinunascuola
studentiinazione
ilmondoinunascuola
Millennialsaconfronto:
cosasidicedellavoro
Viva-io!
Sono state undici le
delegazioni che quest’anno
hanno preso parte al
proge o “Ci adinanza e
Cos tuzione”.
Il lavoro è un diamante
dalle mille sfacce ature
e si dice che i giovani non
se ne preoccupano ma
un’o an na di studen ha
dimostrato che non è così
presentando i propri lavori
al convegno Ci adinanza e
Cos tuzione. Per l’edizione
2016 della manifestazione,
organizzata a Genova
dalla rete Fri.Sa.Li. World,
gli alunni Elena Cressa ,
Massimiliano Dosmo,
Federico Floreani, Sara
Pian, Gabriele Pirilli e
Valen na Puppi della classe
3 A CMA, si sono impegna
dal 26 al 29 aprile
presentando il proprio e
ascoltando i lavori prepara
dagli studen delle altre
scuole partecipan . Lo
scopo del proge o è
stato raggiunto, infa gli
studen hanno toccato le
tre tema che scelte dagli
insegnan : il lavoro che
c’è, il lavoro che non c’è, il
lavoro che cambia.
I rappresentan del
Malignani, per il loro
proge o, hanno diviso
tu i ragazzi in tre cerchie
tra ando in ciascuna
argomen diversi. Nella
prima cerchia, analizzando
i libri “Marina Bellezza” di
Silvia Avallone e “Questa
Libertà”di Pierluigi Cappello
i partecipan hanno capito
che il lavoro cambia in
base alle necessita del
mondo che li circonda.
Nella seconda, invece,
sono sta analizza i
mo vi che spingono a
cambiare il posto di lavoro
e le condizioni in cui gli
operai lavorano. Queste
conclusioni sono state
tra e dopo la le ura della
poesia “Asso Shaw” di
Edgar Lee Masters e alcune
righe del libro “Acciaio” di
Silvia Avallone. Nell’ul mo
gruppo, al ritmo di “Bella
Ciao” e grazie al libro di
Mauro Corona, “La fine del
mondo storto”, i ragazzi
hanno capito che mol
lavori che si pensavano
mor stanno tornando in
auge.
“Ritengo che il proge o
sia u le in quanto,
essendo rivolto a studen
iscri ad un percorso
professionalizzante
e tra ando un tema
riguardante l’educazione
civica, rispe i compi
dell’insegnamento
forma vo, che ogni
adolescente dovrebbe
ricevere al fine di diventare
un buon ci adino. Il
prossimo anno saremo
noi i “padroni di casa”, di
conseguenza preparerò
il gruppo di studen ,
magari allargandolo, ad
accogliere le altre scuole
per la nuova edizione”.
Sono queste le parole del
docente Mauro Bullo, che
ha accompagnato i ragazzi
durante questa esperienza.
Proprio così, il prossimo
anno sarà il Friuli ad
ospitare le delegazioni
da tu a Italia: fiduciosi,
gli studen na a ridosso
del nuovo millennio si
aspe ano il meglio dalla
prossima edizione, per
una manifestazione che
coniuga i valori tradizionali
proie andoli nel futuro.
D-Day
6 giugno 2016
30 maggio 2016
Ha preso il via VIVA-Io,
l’innova vo proge o
a sviluppo triennale
di Alternanza Scuola
Lavoro rivolto agli allievi
delle classi terze dell’Isis
Malignani di Udine e
promosso dal Gruppo
Autostar. Un percorso
forma vo più che un
semplice proge o
che consen rà a un
team di dodici ragazzi
di entrare nel mondo
del lavoro ampliando
ed approfondendo la
preparazione fornita dal
percorso scolas co.
VIVA-IO, par to a marzo
di quest’anno con un
incontro tra i ragazzi
delle classi terze, cinque
dell’I.T.I. Malignani e due
del Liceo delle Scienze
Applicate – e il Gruppo
Autostar, vuole offrire un
percorso stru urato di
orientamento al lavoro
integrando le inclinazioni
e gli interessi dei singoli
allievi con i requisi che
l’azienda ricerca per il
proprio organico. Il nome
assegnato al proge o
suggerisce il conce o di
incubatore di talen
e di professionalità.
Ma esso va le o anche
come VIVA + IO, nel
senso di esaltazione
delle potenzialità e delle
cara eris che individuali.
Dodici i ragazzi scel che
oggi formano il team
iniziale del proge o. Se e
studen dell’ITI indirizzo
meccanica-meccatronica
e cinque studen (qua ro
ragazze e un ragazzo)
del Liceo delle Scienze
Applicate svolgeranno
uno stage all’interno del
Gruppo Autostar, dal 30
maggio al 10 giugno.
Terminato questo
primo stage i ragazzi
replicheranno l’esperienza
in azienda nei due anni
scolas ci successivi
aprendosi la possibilità di
un inserimento al termine
del triennio.
Malignani e Danieli
2015-2016: un anno di
collaborazioni e successi
Il 6 giugno il D-DAY
festeggiato al Malignani
è stato quello dove D sta
per Danieli, il pres gioso
gruppo di Bu rio con cui la
nostra scuola intra ene da
sempre un fi o rapporto
di collaborazione. La
consegna degli a esta
agli allievi delle classi
quinte che hanno svolto
a vità forma ve presso
le aziende del gruppo ha
rappresentato l’occasione
per passare in rassegna
i diversi ed importan
proge che in questo
anno scolas co le sinergie
Malignani – Danieli
hanno portato a termine,
sviluppato o avviato. In
un’aula magna gremita di
studen di vari indirizzi di
studio, accompagna dai
loro docen , dai referen
di proge o e dai capi
sezione, c’era la gradita
rappresentanza cos tuita
dalla Sig.ra Paola Perabò e
dal P.I. Giampietro Zamò di
Danieli Academy e dall’Ing.
Alberto Garbari di Danieli
Engineering.
Nel suo intervento
d’apertura il Dirigente
UDINE
26 aprile 2016
I.S.I.S. ARTURO MALIGNANI
Scolas co ha so olineato il
valore della cooperazione
tra due en così
significa vi sul territorio
come la Danieli e il
Malignani, elogiando
tu i professionis che
nei diversi ambi si sono
spesi per il successo di tale
cooperazione. Si è passa
quindi alla consegna degli
a esta ai 23 allievi delle
classi quinte, ai quali si
sono aggiun , per una
pubblica menzione, i 15
allievi delle classi quarte
che sono sta coinvol in
a vità di stage presso il
Centro Ricerche Danieli,
Danieli Engineering,
Danieli Manufacturing,
Danieli Academy e
Danieli Automa on.
Successivamente è
stata fa a una carrellata
sui diversi proge di
alternanza scuola-lavoro,
a cominciare da quello
denominato Banco Prove
Ridu ori, che – sviluppato
nel corso di questo e del
precedente anno scolas co
ma anche in con nuità con
un antecedente proge o
biennale – ha impegnato
intensamente, a scuola
come in azienda, un team
di studen della sezione
Meccanica-Meccatronica
affianca da alcuni
104-105
allievi dell’indirizzo di
Automazione, pervenendo
alla realizzazione del
Modello Banco Prove
Ridu ori in scala reale.
Il modello, che il prossimo
anno scolas co sarà
integrato dai sensori
per la determinazione,
la simulazione e la
registrazione degli sforzi
applica mediante
so ware ele ronici è stato
trasportato in aula magna
per essere ammirato dagli
intervenu , prima di essere
presentato come proge o
di ricerca ai prossimi esami
di stato conclusivi.
E’ stata poi la volta di
Save Heart, un sistema di
comunicazione integrato
che può essere applicato
a modelli d’intervento
diversi, tra i quali TeleCuore
in Farmacia, con lo scopo
di filtrare i sogge che
hanno un dolore toracico,
riducendo così il carico del
Pronto Soccorso. Realizzato
con il supporto di Danieli
Automa on, il proge o
è stato presentato al
Concorso Nazionale FAST:
“I Giovani e le Scienze” e ha
vinto il pres gioso premio
LIYSF.
Sul palco sono poi sali
gli allievi della classe 2^
MME B per illustrare il
proge o di Prealternanza
– un proge o originale,
che prevede una visita
in Danieli e l’intervento
di un proge sta Danieli
in classe per a vità
propedeu che a quelle
che cara erizzeranno
l’area tecnica del secondo
biennio.
Spazio quindi alla
presentazione del
neonato SH.I.VER. (SHare
Innovate VERify), un
nuovo ambizioso proge o
che vede il Malignani
impegnato a fianco dello
storico I.T.I. “Cannizzaro”
di Catania per ricercare,
con il supporto di Danieli,
soluzioni innova ve volte
a ridurre le problema che
legate all’ossidazione degli
acciai durante la colata
con nua, laminazione a
caldo e il raffreddamento
degli acciai al carbonio.
Infine è stato dato
l’annuncio dell’avvio di un
altro proge o, chiamato
Guide Intelligen , in cui
studen di diversi indirizzi
sono chiama ad una
nuova sfida lanciata da
Danieli S.p.A.
L’evento si è concluso
con un caloroso applauso
a tu i protagonis del
ricco panorama di a vità
tracciato.
studentiinazione
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23 aprile 2016
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UDINE
Anche quest’anno il
percorso, apprezzato da
tu nonostante qualche
goccia di pioggia, si è
snodato lungo l’ippovia
di Udine-Buja: 51 km per
una giornata all’insegna
dello sport, della salute,
del diver mento e
dell’amicizia. I ciclis , circa
350, erano affianca da
una squadra di volontari
che hanno presidiato gli
a raversamen stradali,
da un furgone con i
meccanici per l’assistenza,
dall’autoambulanza e da
un camion-scopa per le
pulizie on the road. Pochi
cero ma tante riparazioni:
almeno trenta!
Il rinfresco a Buia è stato
gradito da tu ed i gestori
del chiosco del Parco del
Cormor sono sta fantas ci
nel’offrire una pastasciu a
finale buonissima. Tra le
bicicle e più curiose, oltre
al tandem self-made dei
ragazzi della sede Malignani
di San Giovanni, un sidecar
molto par colare! Poi
bicicle e professionali,
bicicle e ele riche di
ul ma generazione.
Tan premi e, per tu , un
a estato di partecipazione.
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106-107
studentiinazione
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studentiinazione
ilmondoinunascuola
Brillantirisultatisportivi
CROSS MEMORIAL SOŠIĆ
a Rovigno:
1^posto di squadra con
Candussio Alessia, Esposito
Anna, Beltrame Erica,
Dovier Federica, Del Pino
Arianna, Gardel Ludovica,
Rebesco Clo lde, Deana
Alessia, Solda Fabio,
Tolazzi Raffaele, De Cicco
Davide, Simionato Enrico,
Zavagno Davide, Condolo
Davide, Picco Daniel,
Tonizzo Giovanni.
Premiazioni Provinciali:
il nostro Is tuto si è
piazzato al primo posto
nella classifica provinciale
reda a sui risulta o enu
nelle diverse discipline
spor ve dei Campiona
Spor vi Studenteschi.
Regionali Campestre:
1^ posto di squadra
con : Condolo Davide,
Zavagno Dasvide, Giazzon
Alessandro e Solda Fabio.
Nazionali di Campestre:
2^ posto di squadra con
Zavagno Davide, Giazzon
Alessandro, Solda Fabio e
Florissi Mauro.
UDINE
Regionali di nuoto:
2^ posto di squadra con
Deano Marco, Persello
Ma eo, Mestroni Federico,
Burelli Ma eo,Cudin
Davide, Guerra Ma eo.
I.S.I.S. ARTURO MALIGNANI
108-109
studentiinazione
ilmondoinunascuola
studentiinazione
ilmondoinunascuola
PremioCernich
determinazione e
consapevolezza nei propri
Dopo un girone di
mezzi da parte del Coach
qualificazione disputato alla Claudio Natale ci ha fa o
perfezione con tre successi recuperare fino a -7.
su tre par te siamo arriva Nell’ul mo quarto però,
alla finale con il Marinelli
la fa ca per cercare di
consapevoli che non
recuperare si è fa a sen re
sarebbe stata facile e che i ed alla fine la par ta si è
due “colle vi” avrebbero
conclusa 59 a 48.
giocato la par ta punto a
Comunque il Malignani
punto.
rimane l’Is tuto che ha
Effe vamente così è stato, disputato più finali e si
ma solo dal secondo quarto sono vis segnali posi vi
in poi. Una partenza con
anche dai più giovani.
troppa tensione nel primo La par ta si è disputata in
quarto con un parziale di
una cornice di pubblico
12 a 2 per i GialloBlu del
corre a e “chiassosa” che
Marinelli è costato “dazio” ha sostenuto le rispe ve
per tu o il resto della
squadre dall’inizio alla fine.
par ta.
Da segnalare che il
Un o mo recupero nel
Malignani era presente
terzo quarto dopo la
anche nella Finale Elite con
“strigliata” negli spogliatoi il nostro arbitro Stefano
e il richiamo a maggiore
Cotugno.
26 maggio 2016
Regionali di snowboard:
2^ posto di squadra
con Soprano Gabriele,
Zandonella Elia e Pascoli
Jacopo.
Regionali di Atle ca:
3^ posto di squadra con
Mecca Simone, Condolo
Davide, Zavagno Davide,
Saccomano Enrico, Da Dalt
Riccardo, Lizzi Simone,
Cont Alessandro, Caramel
Massimo e Madrassi
Ma eo.
Regionali basket:
3^ posto sia maschile che
femminile con Lazza
Giuseppe, Costan ni
Alessandro, Dosmo
Massimiliano, Tomada
Alberto, Renò Marta,
Zanelli Claudia, Faggin Gaia,
Lestani Indya.
UDINE
Provinciali di
pallatamburello: 1^ posto
con Borrelli Nicolò, Furlan
Riccardo, Comuzzi Michele,
Rimicci Leonardo, Fontanini
Leonardo, Bruni Gabriele,
Habonimana Chris an,
Castorina Ma eo, Cioci
Andrea.
I.S.I.S. ARTURO MALIGNANI
110-111
BeachVolley
31 maggio 2016
Alice e Arianna Marini,
Alice Levapon ; sono
ques i nomi delle nostre
for ssime ragazze che
hanno superato il torneo
di Is tuto conquistando
poi il tolo provinciale al
Marinoni di Udine ed infine
sono arrivate quarte ai
regionali di Beach Volley
grazie anche all’apporto di
Francesca Barbiani.
Il torneo regionale si è
disputato sui “roven ”
campi di sabbia del “Centro
Estate Viva” a Cordenons
(Pn) e dopo la fase di
qualificazione, le nostre
ragazze hanno ceduto solo
dopo due comba u ssimi
e/break in semifinale
contro il Percoto e in
finale 3°/4° posto contro
il Marche di Gemona
(squadre che avevano
ba uto ai provinciali).
Tenuto conto che due delle
componen sono “primine”
il futuro del beach volley al
Malignani è assicurato.
Alle finali provinciali ha
partecipato anche la
rappresenta va maschile
composta da Michele Anzil,
Michele Pevere e Nicolas
Palmio tu della 1^ TLA
D.
Nessuno di loro ha mai
giocato a pallavolo ma
sono sta bravissimi a
“me ersi in discussione”
ed a provare uno sport
difficile come il Beach
Volley vincendo prima
il Torneo d’is tuto e poi
a confrontarsi alle finali
provinciali contro gli
studen delle altre scuole
(tu giocatori di pallavolo).
Ma lo spirito dei
Campiona Studenteschi
è questo; partecipare,
imparare e diver rsi;
complimen anche a
loro per il quinto posto
conquistato.
UDINE
I.S.I.S. ARTURO MALIGNANI
I.S.I.S. ARTURO MALIGNANI
viale Leonardo da Vinci, 10
33100 Udine
www.malignani.ud.it