Caratteristiche dei biofilm Composizione del Biofilm
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Caratteristiche dei biofilm Composizione del Biofilm
Caratteristiche dei biofilm • Associazione di microorganismi adesi a una superficie • In condizioni naturali i microorganismi tendono a formare biofilm spontaneamente • Lo sviluppo dei microorganismi ha come conseguenza una stratificazione fisiologica del biofilm Composizione del Biofilm • Microorganismi adesi a un materiale di supporto • Matrice di esopolimeri organici di origine microbica • Materiali inorganici in sospensione che aderiscono Processi che avvengono all’interno di un Biofilm Processi fisici Processi chimici STRATIFICAZIONE FISIOLOGICA DEI BIOFILM • • • L’ossigeno e I nutrienti trasportati dall’acqua diffondono attraverso il biofilm La profondità fino alla quale il biofilm è attivo è di 300400µm Sloughing LETTI PERCOLATORI BIODISCHI FILTRI BIOLOGICI SOMMERSI ALTERNATIVE di APPLICAZIONE delle BIOMASSE ADESE LETTI FLUIDIZZATI REATTORI A LETTO MOBILE SISTEMI A BIOMASSA ADESA possibilità di svincolare il tempo di residenza cellulare da quello di ritenzione idraulica, senza operare ricircoli di biomassa; possibilità di aumentare le concentrazioni di biomassa, con la conseguente riduzione dei volumi dei reattori e delle superfici occupate; possibilità di migliorare le prestazioni di impianti esistenti sottodimensionati o al fine di rispettare standard allo scarico più restrittivi; indipendenza del processo dalle caratteristiche di sedimentabilità del fango. Sistemi a biomassa adesa • • • • • • Letti percolatori Biodischi (RBC) Reattori a letto mobile Biofiltri Reattori a letto fluidizzato Reattori a biomassa adesa ad alimentazione discontinua (SBBR) VANTAGGI SISTEMI A BIOMASSA ADESA CONVENZIONALI (RBC e TF) • • • • • • Bassi consumi energetici Semplice gestione Nessun problema di sedimentabilità del fango Migliori proprietà di ispessimento dei fanghi Minori fabbisogni di manutenzione Miglior recupero da shock tossici LETTI PERCOLATORI Prime applicazioni: Inghilterra 1893 Riempimento tradizionale (pietrisco) Riempimento plastico L’acqua reflua attraversa un letto sul quale è adeso il fango Ventilazione naturale o forzata Maturazione del biofilm e distacco Necessita di sedimentazione secondaria per la separazione dei solidi LETTI PERCOLATORI Diagramma di flusso Ricircolo (eventuale) Letto percolatore Ingresso Sedimentatore Uscita Fango di supero LETTI PERCOLATORI Diagramma di flusso Recycle Final clarifier Final effluent Influent Primary clarifier Trickling filter Waste sludge Caratteristiche • Sedimentazione primaria per prevenire l’intasamento • Riempimento: pozzolana, ghiaia, etc. con una porosità del 50% • Profondità media del letto: 2 metri • Il ricircolo dell’effluente per diluire l’influente aumenta l’efficacia • Autopulizia stazionaria per sloughing • Sedimentazione secondaria per la separazione dei solidi • In condizioni di basso carico nella parte bassa del letto si può avere nitrificazione Letti percolatori in materiale naturale • Altezza (0,9-2,5 m, media 1,8 m) • Problema “sloughing” • Problema crescita a volte incontrollata di funghi od alghe nella zona superiore o di organismi superiori (vermi, ecc.) che possono predare il biofilm. Tipico letto percolatore in pietrisco naturale Classificazione In funzione del carico organico si distinguono • Filtri a basso carico • Filtri ad alto carico Filtro percolatore con riempimento plastico • • • • • • • Riempimento plastico di differenti configurazioni Fino al 90% di porosità Elevata superficie specifica Reattori più alti (reduzione della superficie richiesta) Aerazione facilitata Trattamento di carichi da 1 a 5 Kg COD/m3 d Possibilità di copertura LETTI PERCOLATORI Riempimento plastico modulare e sfuso LP a basso carico – – – – – – Singolo stadio Riempimento naturale Carichi idraulici: 1-4 m3 WW/(m2 d) Corg: 0,07-0,22 kgBOD/(mc d) Nessun ricircolo Elevata occupazione superficie LP ad alto carico • Pietrisco –Uno o due stadi –Ci: 10-40 m3 WW/(m2 d) –Corg: 0,4-2,4 kgBOD/(mc d) –Ricircolo: 1-3 Qc • Materiale plastico –Uno o due stadi –Ci: 10-75 m3 WW/(m2 d) –Corg: 0,6-3,2 kgBOD/(mc d) –Ricircolo: 1-3 Qc LP ad altissimo carico (sgrossamento COD) – Riempimento plastico (sup. Specif. 2-5 volte pietrisco) – Elevate altezze riempimento (5-10 m) – Carichi idraulici: 40-200 m3 WW/(m2 d) – Corg: > 1,5 kgBOD/(m3 d) – Ricircolo: 1-3 Qc PARAMETRI PROGETTO LETTO PRECOLATORE Par. Progetto Basso Carico Medio Carico Alto carico Alto carico Sgrossamento Riempimento Pietrisco Pietrisco Pietrisco Plastica Pietrisco/plastica Carico idraulico (m3/(m2 d)) 1-4 4-10 10-40 10-75 40-200 Carico organico kgBOD/(m3 d) 0,07-0,22 0,24-0,48 0,4-2,4 0,6-3,2 >1,5 Rapporto di ricircolo 0 0-1 1-3 1-3 0-3 Distacco biofilm Intermitt. Intermitt. Continuo Continuo Continuo Profondità (m) 1,8-2,4 1,8-2,4 1,8-2,4 3-12 0,9-6 Effic. Rim. BOD5 80-90 50-80 50-90 60-90 40-70 Nitrificazione 80-90 30-50 - - - P installata kW/(103 m3) 2-4 2-8 6-10 6-10 10-20 CARICHI VOLUMETRICI E SUPERFICIALI DI PROGETTO APPLICAZIONE CARICO QUALITA’ EFFLUENTE Pretrattamento alto carico 2-5 kgBOD/(mc d) (rim.C) 55-70% rim. BOD Trattamento secondario Medio carico (rim.C) 0,3-1,0 kgBOD/(mc d) 82-92% rim. BOD Trattamento secondario Basso carico (rim.CN) 0,1-0,3 kgBOD/(mc d) 0,2-1 gTKN/(m2 d) 82-92% rim. BOD <3 mg N-NH4 /L Trattamento terziario Carico (rim.N) 0,5-2,5 gTKN/(m2 d) 0,5-3 mg N-NH4 /L LP – Rimozione C Criterio WEF (2000) Se = So K 20 AsDα T − 20 ( R + 1) ⋅ exp −R n q( R + 1) So, Se = BOD influente, effluente (mg/L) R = rapporto di ricircolo Krif,20= cost. cinetica [(L/s)0,5 /m2 (0,21 per reflui civili) α=fatt. correttivo T per K (= 1,035) As = sup. spec. Supporti D = prof. Letto q = portata idraulica superficiale [L/ (m2 s)] N = cost caratteristica mat. riempimento Kp = Krif Drif Dp 0,5 Srif ⋅ Sp Drif=6,1 m Srif = 150 mgBOD/L 0 ,5 LP- Rimozione carbonio + nitrificazione Criterio WEF BOD Nc, s = 0,82 TKN −0 , 44 Nc,s = capacità nitrificazione specifica gN/(m2 d) BIODISCHI Biodischi • • • • Dischi plastici uniti assialmente da un albero Parzialmente sommersi in una vasca Rotazione dell’albero Il fango adeso ai dischi viene esposto alternativamente all’acqua reflua e all’ossigeno dell’atmosfera • Distacco naturale del biofilm • Stadi separati • Sedimentazione secondaria obbligatoria Caratteristiche generali Diagramma di flusso dei biodischi Ricircolo (eventuale) Biodisco Ingresso Sedimentatore Uscita Fango di supero Diagramma di flusso dei biodischi Biodischi • • • • È costituito da dischi di 2-4 m di diametro, ravvicinati (2-3 cm) e posti su un albero orizzontale L’albero ruota a 1-2 rpm Il materiale più usato è il polietilene ad alta densità (HDPE) corrugato. A seconda del grado di corrugamento si parla di bassa, media o alta densità (area totale per albero). Usati in sequenza, diversi spessori del biofilm. Massimo 50000 abitanti equivalenti PARAMETRI PROGETTO BIODISCHI Par. Progetto Rimozione BOD Rimozione BOD e nitrificazione Nitrificazione separata Carico idraulico (m3/(m2 d)) 0.08-0.16 0.03-0.08 0.04-0.10 Carico organico gsBOD/(m2 d) 4-10 2.5-8 0.5-1 Carico organico gBOD/(m2 d) 8-20 5-16 1-2 Carico organico massimo 1° stadio gsBOD/(m2 d) 12-15 12-15 Carico organico massimo 1° stadio gBOD/(m2 d) 24-30 24-30 Carico NH3 gN/(m2 d) 0.75-1.5 HRT (h) 0.7-1.5 1.5-4 1.2-3 BOD effluente (mg/l) 15-30 7-15 7-15 <2 1-2 N-NH4 effluente (mg/l) Biodisco – Rimozione C Criterio Grady (1999) = − + + ⋅ ⋅ ⋅ − ⋅ Sn= sBOD allo stadio n (mg/L) As = sup. del disco n Q = portata (m2/d) Il carico del primo stadio deve essere posto uguale a 12-15 g sBOD/m2 d per determinare la prima area Letto fisso sommerso Reattore a letto fisso Sedimentatore Uscita Ingresso Aria Fango di supero Letto fisso sommerso Aria Liquame Reagenti Prodotti di reazione Film liquido Film biologico Diffusione Diffusione e reazione Supporto Biofiltrazione • Reattori biologici con biomassa adesa e non in sospensione • Supporto granulare o corrugato • Nello stesso reattore avvengono due processi: – Degradazione biologica dei contaminanti – Filtrazione fisica dei materiali in sospensione • È necessario effettuare lavaggi periodici Vantaggi della Biofiltrazione • Risparmio di spazio – Dovuto alla maggiore concentrazione della biomassa • Non richiedono sedimentazione secondaria – Assenza di bulking • Minore emissione di odori • Costruzione modulare • Operazione automatizzata Svantaggi della Biofiltrazione • • • • Possibile sensibilità ad alti carichi Richiesta di un buon pretrattamento Cicli di lavaggio ogni 24-48 ore Alta richiesta di energia – Pompe e soffianti per il lavaggio • Personale qualificato per lo svolgimento del processo Processo di lavaggio • Obiettivo: eliminare l’eccesso di fango che riempie il filtro • Frequenza: ogni 24-48 ore • Sequenza – Iniezione di aria per disintasare – Lavaggio con aria e acqua in simultanea – Risciacquo finale con acqua • Processo simile al lavaggio dei filtri a sabbia Classificazione in funzione del materiale di supporto • Biofiltri con riempimento minerale • Biofiltri con materiale plastico • Biofiltri con piastre corrugate Biofiltro Biofiltri con alimentazione upflow effluente 1 3 2 al trattamento fanghi 4 liquame primario 5 Biofiltri con alimentazione downflow Biofiltro BIOFOR (Dégremont) • • • Modo di alimentazione: upflow Materiale di riempimento più denso dell’acqua: Biolite Lavaggio upflow con effluente finale e aria MBBR Reattore a letto mobile Sedimentatore Ingresso Uscita Fango di supero Aria MBBR Reattori a biomassa adesa puri pretrattamento influente trattamento primario reattore a letto mobile chiarificazione sedimentazione sedimentazione effluente stacciatura filtro a sabbia MBBR Reattori a biomassa mista (adesa+sospesa) pretrattamento influente trattamento primario reattore a letto mobile chiarificazione sedimentazione effluente sedimentazione stacciatura ricircolo supero