qual è la differenza fra artrite e artrosi?

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qual è la differenza fra artrite e artrosi?
Anno IV – Numero 940
Mercoledì 07 Settembre 2016, S. Regina
AVVISO
Ordine
1. ORDINE:iniziative
terremoto
2. ORDINE: Batch
3. Ordine: Spille da giacca
4. Ordine: assistenza legale
gratuita
Notizie in Rilievo
Scienza e Salute
5. Qual è la differenza fra
artrite e artrosi?
6. Perché non riusciamo a
farci il solletico da soli?
7. Cosa non dire mai a chi
soffre di depressione e
quali
frasi possono
aiutare
8. Perché la pipì è gialla?
Prevenzione e
Salute
9. Ipertensione, 8 consigli
per
tenerla sotto
controllo naturalmente
(o quasi)
Meteo Napoli
Mercoledì 7 Settembre
 Variabile
Minima: 18°C
Massima: 24°C
Umidità:
Mattina = 63%
Pomeriggio =56%
Proverbio di oggi….……..
A’ nave cammina e’ a’ fava se coce …
La nave va da sé e anche le fave si cuociono da sole,
ovvero lascia andare le cose così come vanno.
QUAL È LA DIFFERENZA FRA ARTRITE E
ARTROSI?
Dolori e gonfiori alle articolazioni possono essere dovuti all’artrite
oppure all’artrosi, due malattie con sintomi simili, ma cause molto
diverse.
Artrite e artrosi sono due malattie
reumatiche
delle
articolazioni,
caratterizzate da
 dolore, rigidità e limitazione dei
movimenti,
 diverse però fra loro per natura ed età di insorgenza.
L’artrite è una malattia autoimmune, che si verifica cioè se il sistema
immunitario attacca elementi dell’organismo, invece che agenti esterni.
Sulle articolazioni, questo fenomeno determina un’infiammazione cronica,
che si manifesta con gonfiore, arrossamento e aumento della temperatura
nell’area colpita.
L’artrite può manifestarsi a ogni età, anche nei bambini. Le forme più severe
portano a deformazioni a livello delle articolazioni.
Esempi di artrite sono la gotta, il lupus eritematoso sistemico e l’artrite
reumatoide.
L’artrosi, invece, è una malattia cronico-degenerativa che
colpisce soprattutto sopra i 50 anni di età, ed è legata alla
Acciacco
normale usura delle articolazioni.
dell’ETÀ
È caratterizzata dall’assottigliamento della cartilagine
articolare, con conseguente deformazione ossea.
Le giunture più colpite sono quelle maggiormente sollecitate dal peso e
dall’attività come le ginocchia, le mani, i piedi e la colonna vertebrale.
(Salute, Focus)
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 940
PREVENZIONE E SALUTE
IPERTENSIONE, 8 CONSIGLI PER TENERLA SOTTO
CONTROLLO NATURALMENTE (O QUASI)
La pressione alta può dipendere dalla predisposizione genetica ma anche da stili di vita
non propriamente salutari che però talvolta, se modificati, permettono di abbassarla
senza ricorrere ai farmaci oppure riducendo gradualmente il numero di quelli che già si
assumono, arrivando a volte persino ad eliminarli
Mantenere un peso salutare
Il peso è uno dei determinanti più importanti quando si parla di
ipertensione, ecco perché va tenuto sotto controllo.
«Un dimagrimento anche solo di pochi chilogrammi può fare una
grande differenza - quindi il primo passo nelle persone con
sovrappeso o obesità è quello di ridurre l'apporto calorico
complessivo».
Fare attività fisica costantemente
Almeno 150 minuti di attività fisica settimanale sono la quota minima
raccomandata per rimanere in buona salute (non lasciatevi impressionare,
sono giusto 15 minuti due volte al giorno, dal lunedì al venerdì).
«L'importante è però farli con regolarità - avverte il dr Pablo Werba, Resp.
dell'Unità Prevenzione Aterosclerosi del Centro Cardiologico Monzino,
IRCCS - scegliendo l'attività aerobica più adatta al vostro stile di vita e,
soprattutto, procedendo per gradi.
Una volta normalizzata la pressione, sarà poi possibile integrare il programma di lavoro settimanale
con esercizi di resistenza per il rinforzo muscolare, senza però esagerare con il carico dei pesi».
Tagliare il sale
«Sia che si parli di sale tradizionale, come pure di quello contenuto in alimenti quali ad esempio salumi
e formaggi, prodotti in salamoia o snack, ridurne il consumo può realmente fare una grande differenza
quando si parla di ipertensione», sottolinea ancora Werba che, dopo aver riconosciuto i benefici della
dieta DASH, povera di sale ma ricca di frutta, verdura, cereali integrali e latticini a basso contenuto di
grassi, mette invece in guardia dalla tendenza sempre più diffusa di consumare i pasti fuori casa,
«perché i ristoratori concentrano naturalmente la loro attenzione sul sapore del prodotto, che è
esaltato dal sale, rendendo così impossibile per i clienti tenerne sotto controllo la quantità giornaliera
consumata».
«Lo stress è un importante fattore scatenante dell'aumento della pressione
Trovare il modo di
sanguigna - quindi imparare una qualsiasi tecnica di rilassamento, dallo
RILASSARSI
yoga al tai-chi fino alla meditazione, può giovare a prevenire o ridurre
l'ipertensione. Come però per l'esercizio fisico, anche in questo caso è
importante scegliere qualcosa che piaccia e che si possa fare con continuità».
Non esagerare con gli alcolici
Un recente studio ha scoperto che i ventenni che si ubriacano regolarmente hanno una maggior
probabilità di soffrire di pre-ipertensione (una condizione che può poi degenerare in ipertensione vera
e propria) rispetto ai loro coetanei che fanno un uso moderato di alcool.
«Sebbene la soglia di tolleranza agli alcolici sia soggettiva - occorre sempre prudenza nelle quantità,
fermo restando che chi non ha mai bevuto in vita sua, è bene che continui a non farlo».
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 940
Una ricerca del 2009 aveva evidenziato che un'ora in meno di sonno ogni notte
Dormire
aumentava del 37% le probabilità di soffrire di ipertensione entro cinque anni,
mentre un report del 2015 ha posto l'accento sulle apnee notturne, una sindrome
Meglio
cronica molto più frequente di quanto si possa immaginare, che si manifesta con
l'interruzione (o l'eccessivo rallentamento) della respirazione durante il sonno, con conseguente
peggioramento della qualità dello stesso: le pause solitamente durano alcuni secondi e, in genere, la
respirazione riprende con un sonoro russamento.
«La qualità del sonno può influire molto sull'aumento della pressione sanguigna - conferma l'esperto e se si è soliti russare e si soffre al tempo stesso di pressione alta, è bene fare un controllo per
accertare la patologia, perché le apnee notturne sono spesso una causa nascosta dell'ipertensione».
Limitare la caffeina: «È ovvio che se una persona beve da 4 a 6 tazzine di
caffè in un colpo solo, la pressione sanguigna si alza - ma in realtà questo
non lo fa nessuno e la dose massima raccomandata di 3 tazzine giornaliere
non rappresenta di per sé un problema per quanto riguarda la pressione
sanguigna. Casomai, è da considerare il diverso effetto che la caffeina può
avere sulle persone: non essendo infatti metabolizzata allo stesso modo da
tutti, può provocare ipertensione in un soggetto ma assolutamente nulla in
un altro. Per capirlo, basta misurare la pressione sanguigna dopo 30 minuti
dall'assunzione di una tazzina di caffè: se resta inalterata, non abbiamo di che preoccuparci».
Considerare gli altri problemi di salute
«Occorre sempre considerare il quadro generale del paziente - perché la pressione alta può essere la
spia di un'altra patologia ma anche essere causata da fattori esogeni, come un eccessivo consumo di
liquirizia, nota per aumentare la pressione, o l'uso di particolari medicinali, come ad es.
 gli spray nasali che contengono farmaci vasocostrittori,
 gli antidepressivi; i corticosteroidi; la pillola anticoncezionale.
Ovviamente, non bisogna decidere arbitrariamente di sospendere l'assunzione di questi farmaci, bensì
rivolgersi al proprio medico che, fatti gli opportuni controlli, provvederà ad aggiustarne il dosaggio o a
trovare una terapia alternativa». (Salute, Corriere)
SCIENZA E SALUTE
PERCHÉ NON Riusciamo a Farci il SOLLETICO da SOLI?
Al nostro cervello non sfugge niente. E se siamo noi a muoverci per farci il solletico...
Perché ogni volta che compiamo un movimento il cervello attenua le sensazioni in arrivo dal nostro
corpo, comprese quelle provenienti dalla pelle: se proviamo a farci il
solletico da soli siamo costretti a muoverci, e quindi non riusciamo a
stimolarci abbastanza.
Questa, almeno, è la conclusione alla quale è arrivato uno studio dopo
una serie di esperimenti piuttosto elaborati, che ha demolito la vecchia
teoria dell’“effetto sorpresa”.
Fino a oggi si pensava infatti che il solletico autoinflitto non funzionasse
perché manca la sorpresa, visto che siamo noi stessi ad agire.
«Se quella teoria fosse valida», «ripristinando l’effetto sorpresa dovremmo sentire il solletico».
E INVECE... Lo psicologo ha fatto sedere coppie di studenti, uno di fronte all’altro, a un tavolo dove
era appoggiata un’asticella di legno. L’esperimento era congegnato in modo che, muovendo
alternativamente l’asticella con una mano, i soggetti si “solleticassero” l’altra. Agli studenti è stato
fatto indossare un visore che riprendeva il campo visivo del compagno: ai volontari sembrava così di
trovarsi nei panni – e nelle mani – dell’altro. Anche in questo caso, però, gli studenti non hanno
sofferto il solletico autoindotto. (Salute, Focus)
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 940
SCIENZA E SALUTE
COSA NON DIRE MAI A CHI SOFFRE DI DEPRESSIONE e
quali FRASI POSSONO AIUTARE
È stato calcolato che la depressione diventerà nel 2020 la seconda malattia più diffusa al
mondo dopo le patologie oncologiche. Anche se è difficile capire cosa provano i malati,
possiamo comunque aiutarli a sentirsi meno soli. Ecco quali parole utilizzare e quali
scartare
Una grave patologia molto diffusa
La depressione è una malattia trasversale: colpisce uomini e donne,
giovani e vecchi e anche le persone che apparentemente “hanno tutto”,
come vip, attori, manager.
Mentre la maggior parte delle malattie mentali sono piuttosto rare, la
depressione è molto comune. È stato calcolato che diventerà nel 2020
la seconda malattia più diffusa al mondo dopo le patologie oncologiche.
Stando ai dati del ministero della Salute italiano il 2% dei bambini e il 4% degli adolescenti hanno avuto
almeno un episodio di depressione della durata di due settimane nella loro vita. Il costo sociale della
depressione in Italia , inteso come ore lavorative perse, è pari a 4 miliardi di euro l’anno.
Cosa NON dire: «Ti basta una pasticca»
Non vi è niente di meno utile e più dannoso che minimizzare la sofferenza. «Le persone depresse non
scelgono di essere tristi o pessimiste. Dire qualcosa di banale che non riconosca la gravità della
malattia non serve a nessuno», spiega la dottoressa Alison Ross, psicologa intervistata da Today.
Ricordate: la depressione clinica è un disturbo complesso che rende tutti gli aspetti della vita
estremamente difficili da affrontare e deve essere trattata a 360 gradi con una combinazione di
farmaci e psicoterapia.
Cosa NON dire: «Non vuoi stare meglio?»
Questo tipo di affermazione implica la convinzione che il depresso sia in qualche modo responsabilecolpevole della sua malattia. «La depressione può essere difficile da trattare e nessun farmaco o
terapia sono efficaci al cento per cento per tutto il tempo».
Già molti pazienti pensano di non essere abbastanza forti o bravi per combattere il disturbo:
«Aggiungere commenti negativi che implicano l’idea della totale mancanza di controllo sul proprio
stato di salute mentale è davvero distruttivo, oltre che stigmatizzante».
Cosa NON dire: «Sono stato depresso anch’io»
A tutti piace parlare di se stessi, ma i sentimenti di tristezza occasionali non sono la stessa cosa di una
depressione clinica. «La gente magari vuole essere empatica e subito spiega come ce l’ha fatta quando
è capitato qualcosa di triste, ma in realtà la maggior parte delle persone non ha idea di ciò che si
prova», conferma lo psicologo Avie Rainwater del LifeCare Psychology Group di Florence. Invece di
parlare di voi, lasciate parlare i malati.
Cosa NON dire: «C’è gente che sta peggio di te»
La depressione clinica può portare a problemi sul posto di lavoro, a scuola, nelle relazioni. Alcune
ricerche dimostrano che il cambiamento persistente di umore, comportamento e sentimenti - tutte
caratteristiche della depressione – possono anche aumentare il rischio per un individuo di andare
incontro a malattie cardiache o diabete, tra gli altri disturbi. Per una persona depressa può essere
difficile “guardare al di fuori” della propria situazione. «Potete dire ai malati che non sarete voi a
guarirli, ma in compenso potrete aiutarli a smorzare il loro senso di solitudine e isolamento», osserva il
dottor Arthur Nezu, psicologo e professore presso la Drexel University di Philadelphia.
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Cosa Possiamo Dire:
«Ci sono»
Anno IV – Numero 940
«Non basta dire “ci sono”, dovete anche provarlo», suggerisce lo
psicologo John Grohol, che da 20 anni in Usa mette in comunicazione
diretta esperti del settore con pazienti e famigliari.
«Quando offriamo la nostra disponibilità, poi mettiamoci alla prova dei
fatti, aiutando chi soffre nei compiti pratici; ad es. trovare e contattare
un medico, fissare e organizzare gli appuntamenti, qualsiasi incombenza aggiunge il dottor Grohol - .
Per un individuo depresso sapere che qualcuno è lì per lui è molto
importante».
Cosa Possiamo dire: «Facciamo qualcosa insieme»
Le persone depresse possono facilmente rimuginare: ripensare continuamente a eventi negativi o
tormentarsi nel ricordo di come particolari accadimenti avrebbero potuto svolgersi in modo diverso.
Rimuginare può portare al peggioramento della depressione.
«Non è solo un sintomo preoccupante, è una fissazione su un evento passato o su ciò che qualcuno ha
detto e su che cosa può significare», spiega lo psicologo Rainwater.
I terapisti aiutano le persone che soffrono ad affrontare questo tipo di pensieri negativi, ma intanto
possiamo dare una mano.
«Possiamo proporre un’attività insieme, preferibilmente mentalmente e fisicamente impegnativa, che
distragga i pensieri di chi continua a rimuginare», dice lo psicologo Carl Tishler, professore associato di
psichiatria e psicologia presso la Ohio State University.
Cosa Possiamo dire: «Non posso capire come ti senti, ma deve essere dura»
La depressione è una condizione complessa che coinvolge componenti genetiche, biologici e
psicologiche.
Può essere utile sia a noi stessi sia ai nostri cari ribadire che è qualcosa che non possiamo capire, ma
che sappiamo essere reale e difficile da controllare. «Riconoscere che la depressione è terribile può
essere l’inizio di una buona conversazione -, perché permette all’individuo
depresso di parlare senza timore di giudizio».
A VOLTE È MEGLIO
Essere un buon ascoltatore non ha prezzo. «È apprezzabile anche non dire
NON DIRE NIENTE
niente, non dare facili consigli e semplicemente sedersi e ascoltare»,
spiega Tishler. «Dal momento che i sentimenti di solitudine e isolamento
spesso sono parte della depressione, anche solo essere presenti può dare una mano», aggiunge la
dott.ssa Ross. (Salute, Corriere)
PREVENZIONE E SALUTE
PERCHÉ LA PIPÌ È GIALLA?
Le cause del colore della pipì, quando è gialla (e anche quando non lo è).
Perché contiene urobilina, un pigmento biliare che deriva dalla degradazione della bilirubina (il
prodotto della distruzione dei globuli rossi al termine del loro ciclo vitale).
Se si beve abbastanza e si è ben idratati, l’urobilina è diluita in molta acqua e l’urina è giallo tenue.
Una pipì giallo scuro può indicare che è necessario assumere più liquidi, mentre una tendente al
bianco potrebbe significare che abbiamo bevuto troppa acqua e che i reni sono sottoposti a uno sforzo
eccessivo. Anche l’alimentazione può influire sul colore dell’urina.
 Le barbabietole possono darle un colore rossastro;
 zucca e carote, una sfumatura arancione,
 troppi asparagi causano un colore verdastro (e un odore terribile).
 Infine, il blu di metilene, presente in alcuni farmaci, può dare alla pipì un colore blu. (Focus)
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 940
Ordine dei Farmacisti della Provincia di Napoli
La Bacheca
TERREMOTO 2016 - CENTRO ITALIA
I FARMACISTI NAPOLETANI A SOSTEGNO DELLE
POPOLAZIONI COLPITE
L’Ordine dei Farmacisti della Provincia di Napoli, in collaborazione con Federfarma
Napoli, ha aperto uno specifico conto corrente bancario e denominato “ Fondo
Terremoto Centro Italia 2016” finalizzato a sostenere le attività di solidarietà.
Per facilitare e garantire l'efficacia della catena di aiuto e supporto alle popolazioni colpite dal
terremoto da parte della categoria, l’Ordine dei Farmacisti di Napoli e Federfarma Napoli hanno «unito
le forze e condiviso iniziative congiunte» finalizzate a sostenere le attività di solidarietà.
I Colleghi che intendono partecipare a tale iniziativa potranno versare il proprio contributo sul Conto
Corrente Bancario aperto presso la Banca di Credito Popolare – Gruppo Bancario di Credito
Popolare, Via San Giacomo, 16 -80133 Napoli
Codice IBAN: IT79 Z051 4203 4191 1857 1146 687
BCPTITNN
Banca di Credito Popolare – Gruppo Bancario di Credito Popolare
ORDINE: L’ORGOGLIO DELL’ APPARTENENZA
Dal mese di Luglio sarà disponibile presso i nostri uffici
In una fase caratterizzata da una profonda crisi di valori e di appartenenza ad
una comunità professionale, l’Ordine Professionale ha ritenuto, al fine di
rinvigorire il sentimento di legame alla nostra antica professione, di realizzare
una spilla da poter apporre sul bavero della giacca (Uomo e Donna) che
richiama il Nostro logo brevettato (Mortaio farmaceutico, pestello, serpente
e tricolore, realizzato in occasione del Centenario della Nascita dell’Ordine
Professionale di Napoli). Realizzate due tipologie di spillo da giacca:
1.Spillo in oro 750° realizzato a MANO (tranciatura, coniatura, rifinitura, saldatura, lucidatura)
2.Spillo in argento 925° realizzato a MANO (tranciatura, coniatura, rifinitura saldatura, lucidatura
ORDINE: Istituito un Sussidio per i Colleghi Iscritti
all’ALBO in Stato di Disoccupazione
Il Consiglio dell’Ordine al fine di offrire un sostegno economico agli iscritti all’Albo
che si trovino in stato di disoccupazione involontaria e in difficoltà economica, ha
approvato nel uno specifico “Fondo di solidarietà” messo a bilancio nel 2016.
Il Regolamento, consultabile sul sito istituzionale dell’Ordine, prevede per l’anno 2016 l’erogazione di
un sussidio nella misura massima di euro 150,00 pro capite in favore degli iscritti all’Albo che si
trovano da almeno 12 mesi inoccupati e che versano in difficoltà economiche.
L’istanza potrà essere presentata nel periodo dal 01 giugno al 30 settembre di ogni anno (Vedi Sito)
PAGINA 7
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 940
Progetto “UN FARMACO PER TUTTI” :
Progetto per contrastare la povertà sanitaria.
Il progetto ha come finalità l’utilizzo di farmaci, le cui confezioni siano integre, ma anche di presidi medico
chirurgici o integratori e dispositivi medici non ancora scaduti provenienti da donazione spontanea da
parte di cittadini.
A lato , l’elenco delle
farmacie che ad oggi
hanno
aderito
al
progetto.
FARMACIE - COME
ADERIRE: Clicca sul
link sottostante e
compila il form in
modo da avere le
informazioni utili
riguardo il luogo di
consegna del
contenitore per la
raccolta dei farmaci.
http://www.or
dinefarmacisti
napoli.it/ordin
eNuovo/news/
1097-unfarmaco-pertutti
RACCOLTI FINORA
PIÙ DI 20.000
CONFEZIONI DI
FARMACI E
DISPOSITIVI
DONATI AI
SEGUENTI ENTI
ASSISTENZIALI:
La Tenda, La Casa
di Tonia,
Emergency,
UNITALSI
Campania, Stelle
in Strada,
Suore della Carità
Madre Teresa di
Calcutta, Ordine
di Malta,
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
PAGINA 8
Anno IV – Numero 940
FAD in farmaDAY: un NUOVO MODO di AGGIORNARSI
FAD in farmaDAY è una nuova opportunità che l’Ordine da ai propri iscritti per
ottemperare all’obbligo dell’aggiornamento ECM
Gentile Collega, come hai potuto constatare in questi anni
il Consiglio Direttivo dell’Ordine ha messo a disposizione
dei propri iscritti una serie di Corsi di Formazione
Residenziali gratuiti allo scopo di fornire Formazione
attinente alla professione.
Purtroppo per molti colleghi seguire i Corsi Residenziali
presenta numerose difficoltà.
Per questo motivo, pur mantenendo un certo numero di Corsi Residenziali, a partire
dall’edizione del 26 Settembre p.v. , farmaDAY presenta una grande NOVITA’:
La POSSIBILITÀ di effettuare la formazione obbligatoria ECM in modo semplice,
GRATUITO e .....quotidiano e a casa propria, seguendo il notiziario farmaDAY
LA “FAD IN FARMADAY” consentirà a tutti gli iscritti all’Ordine dei
Farmacisti della provincia di Napoli di frequentare corsi con la
DI COSA SI TRATTA?
metodologia F.A.D. (formazione a distanza) e permetterà l’acquisizione
dei Crediti Formativi necessari per ottemperare ad una parte del fabbisogno annuale di crediti
formativi ECM
IL METODO
Ogni giorno insieme al tuo farmaDAY riceverai un link che ti permetterà di “entrare” nel Corso FAD da
Te scelto attraverso una username e una password che ti saranno inviate al tuo indirizzo di posta
elettronica. Così, giorno dopo giorno, potrai seguire il corso, rispondere al questionario di
apprendimento e alla fine stamparti il tuo attestato dei crediti acquisiti.
Il tutto stando a casa o in Farmacia . UNA GRANDE COMODITA’!
COME PARTECIPARE
Inviare all’indirizzo [email protected] la richiesta di
fruizione del Corso. Tale richiesta deve contenere i seguenti dati:
Nome, Cognome; Cod.Fisc. , indirizzo mail (non PEC!!); luogo e data di nascita;
n. di iscrizione all’Ordine dei Farmacisti di Napoli; n. tel. mobile che verrà utilizzato esclusivamente per
comunicazioni urgenti relative a modifiche del Corso.
In 48 ore sarà inviata una username e una password personale.
All’arrivo del farmaDAY, notiziario dell’Ordine redatto quotidianamente dal Presidente Prof. V.
Santagada ed a costo zero per le risorse dell’Ordine, l’ultima pagina sarà dedicata all’argomento del
corso o argomenti similari e conterrà un link che vi “porterà” direttamente sulla piattaforma FAD del
Provider. ( www.ecm-corsi.it )
QUANTO COSTA
Lettori Farmaday iscritti all’Ordine di Napoli
Lettori Farmaday iscritti ad altri Ordini
gratuito
€ 40,00
PAGINA 8
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 930
I Farmacisti Napoletani Incontrano i Farmacisti Europei:
BUDAPEST
Oggi più che mai è sempre necessario che la Categoria dei farmacisti entri in
contatto con Colleghi Europei per sviluppare una rete di relazioni internazionali
tali da dare alla figura del Farmacista un ruolo sempre più Europeo.
Come Partecipare
Si può prenotare
chiamando all’Agenzia
0823 - 354433