Trauma - Centro Donna Lilith

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Trauma - Centro Donna Lilith
ROMANZO
Trauma
Autrici – Camilla Grebe – Ȧsa Trȁff
Editore – PiemmeLineaRossa 2013
Le prime quattro pagine del romanzo ci fanno piombare immediatamente nella ferocia di una storia
di violenza di genere e di violenza cosiddetta “assistita”.
In un piovoso pomeriggio di ottobre, in una casa della periferia di Stoccolma Tilde, una
bambina di cinque anni, nascosta per gioco sotto il tavolo della cucina, assiste al brutale
assassinio di sua madre.
“Tilde si stende per terra per poter spiare da sotto la tovaglia. Urlano. C'è qualcosa che non
va. Non riconosce quella voce [...]
L'ingresso è buio.
Riesce a vedere dei corpi che si muovono, ma non riesce a vedere cosa sta succedendo.
Un grido.
Qualcuno – è la mamma, adesso può vederla – cade a pancia in giù sul linoleum della
cucina. Tilde riesce a scorgere una pozza rossa che si allarga vicino alla testa. La mamma si
aggrappa al tappeto. Tenta di trascinarsi mentre qualcosa di piccolo, luccicante e dorato rotola in
cucina dall'ingresso.
L'uomo impreca. Ha la voce scura e roca. Poi dei passi. Una figura si china, raccoglie il
piccolo oggetto.
Tilde non osa sporgersi per vedere chi sia, ma scorge degli stivali neri e dei pantaloni scuri
che si fermano vicino alla testa della mamma, esitano un secondo e poi la colpiscono
ripetutamente in faccia, finché tutto il viso non sembra staccarsi come la maschera di una
bambola. Una poltiglia rossa e rosa sgorga formando una pozza sul tappeto davanti a lei. Anche
gli stivali neri sono coperti di poltiglia che gocciola lentamente sul pavimento, come gelato sciolto.”
(pag. 11-12)
Unica testimone di questo orrendo crimine, la bimba sarà costretta a rivivere ancora la
violenza per collaborare alle indagine per la ricerca dell'assassino.
Gli eventi narrati nel romanzo ruotano anche attorno al lavoro di due psicologhe
psicoterapeute, Siri e Aina, impegnate in un progetto sperimentale di incontri di “auto mutuo aiuto”
con cinque donne che in modi diversi sono state vittime di violenza (uno stupro subito, le percosse
e le umiliazioni inflitte da un padre, una moglie incapace di proteggere i figli da un marito che dice
di amarla, una donna che ha subito soprusi e umiliazioni per tutta una vita e la ragazza vittima di
stalking da parte dell'ex fidanzato) e le cui vite si intrecciano con l'assassinio iniziale. Queste
donne si racconteranno le loro storie orribili di amori traditi, degrado, percosse e umiliazioni a volte
da esse perfino giustificate, come purtroppo spesso avviene in tali casi. Racconta infatti una delle
cinque donne:
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“La cosa peggiore non era che mi picchiasse, o che mi rompesse il braccio, o che mi
chiamasse puttana. La cosa peggiore era che mamma stava sempre dalla sua parte. Lo scusava
sempre. C'era una buona spiegazione al perché si comportava così”. (pag. 155)
Anche Siri Bergmann, una delle due psicoterapeute, ha subito un tentativo di violenza e,
rimasta vedova, non è ancora riuscita a superare completamente né il trauma della violenza né
quello della morte di Stefan, suo marito. Sempre presente nei suoi pensieri, egli sarà un ostacolo
ai suoi tentativi di ricominciare con una nuova vita, ai suoi sforzi per la ricerca di riconciliazione con
se stessa e per la guarigione.
Tutto il racconto si svolge nell'atmosfera livida e buia di una gelida e piovosa Stoccolma
invernale, che appare affatto ospitale o sicura per nessuno, tanto meno per le donne.
Pur non essendo la trama sempre particolarmente convincente (il colpevole dell'assassinio
ha poca consistenza all'interno della storia), il romanzo a mio avviso è coinvolgente nel suo
raccontare in modo realistico e lucido un dramma sociale, come è quello della violenza contro le
donne e nei confronti di minori testimoni di violenza. Tanto nella moderna ed emancipata Svezia
dove abbiamo sempre creduto che le donne, avendo gli stessi diritti degli uomini, fossero più libere
e rispettate, quanto nel resto d'Europa, la violenza di genere non ha confini.
BIOGRAFIA
Camilla Grebe (nata nel 1968) si è laureata presso la Scuola di Economia di Stoccolma e
ha intrapreso con successo diverse attività imprenditoriali. Ha co-fondato Storyside, una casa
editrice svedese di audiolibri in cui è stata sia Amministratrice che editrice durante i primi anni
2000.
Åsa Träff (nata nel 1970) è un'esperta psicologa specializzata in terapia cognitivocomportamentale. Dirige uno studio privato (Inside Team), che si trova al centro di Stoccolma,
insieme a tre colleghi. Si occupa principalmente di diagnosi e trattamento di disturbi
neuropsichiatrici e disturbi d'ansia.
Le sorelle Camilla e Åsa sono cresciute a Älvsjö, un sobborgo a sud di Stoccolma.
Per il CENTRO DONNA LILITH
Gruppo di lettura
Patrizia Tufo
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