Corso ad Indirizzo Musicale Programmazione triennale di Pianoforte a

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Corso ad Indirizzo Musicale Programmazione triennale di Pianoforte a
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Scuola Secondaria di I Grado “S. Pertini” - Assago (MI)
Corso ad Indirizzo Musicale
Programmazione triennale di Pianoforte a.s. 2013/14
Finalità - Obiettivi - Contenuti - Metodologia - Mezzi e strumenti - Attività - Verifiche - Valutazione.
Finalità
Amare, vivere e conoscere la Musica e quindi:



porre l’alunno in condizione di diventare un fruitore e produttore autonomo e critico di cultura
musicale;
formare ed arricchire l’identità musicale dell’allievo, fornendogli un’ulteriore possibilità di
conoscenza, espressione e coscienza, razionale ed emotiva, di se;
attraverso la pratica corale e strumentale d’insieme, porre il preadolescente in relazione consapevole
e fattiva con altri soggetti, esaltando il senso di appartenenza ad un gruppo, con tutte le sue “regole”.
Obiettivi
Lo studio del Pianoforte si propone di fornire agli alunni una conoscenza del linguaggio musicale,
privilegiando la pratica strumentale, che conduca i ragazzi ad esecuzioni pianistiche sia solistiche che
soprattutto in ensemble. Attraverso un percorso individualizzato, nell’arco del triennio ci si prefigge il
raggiungimento di alcuni traguardi essenziali, quali:
 corretta postura allo strumento;
 decodificazione autonoma dei vari contenuti degli spartiti proposti (lettura, indicazione di tempo,
diteggiatura, dinamica, agogica, fraseggio ecc.);
 esecuzione per lettura dei repertori proposti;
 acquisizione, da parte degli alunni, di un efficace metodo di studio;
 suonare sotto direzione;
 uso e controllo del Pianoforte anche nelle esecuzioni in ensemble.
Sarà stimolata ed incentivata l’innata capacità espressiva dei discenti, guidandoli sia nello sviluppo della
tecnica pianistica sia nell’utilizzo della voce.
Contenuti
La scelta dei contenuti e dei repertori sarà individualizzata, e terrà conto di differenti fattori, estremamente
soggettivi e variabili, quali ad esempio:
 i vari livelli di abilità pratico-manuale di partenza;
 la capacità di riproduzione di determinate cellule ritmiche;
 il livello di abilità nella lettura in genere;
 le capacità di analisi, sintesi e astrazione;
 il livello tecnico-pianistico raggiunto.
La lista che segue vuole quindi essere puramente indicativa e riassuntiva.
Contenuti concettuali: tutti i principali elementi della grammatica musicale: pentagramma, endecalineo,
chiavi di violino e basso, valori di durata, punto semplice, legatura di valore e d’espressione, tempi semplici
e composti.
Nozioni di pratica esecutiva: indicazioni agogiche, segni dinamici, indicazioni e segni di ripetizione,
indicazioni strumentali, abbellimenti.
Repertori: brani di varie forme e stili, senza preclusione di generi musicali, tratti generalmente dalle culture
musicali europea in genere, statunitense e latinoamericana.
Trascrizioni di vari brani musicali, approntate dai docenti di strumento sia per esecuzioni solistiche sia – più
comunemente – per vari ensembles corali e/o strumentali.
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Metodologia
Il metodo della gradualità sarà la base dell’impostazione metodologica, nel senso di un percorso
d’apprendimento che vada dal semplice al complesso. Sarà in tal modo consentito ad ogni alunno di lavorare
in base alle proprie capacità, stimolandolo così ad una produzione strumentale (e vocale) sempre più ricca e
articolata. Gli alunni saranno incoraggiati ad esprimersi in musica sia con lo “strumento voce” che col
pianoforte (o tastiera). L’uso del problem solving costituirà valida strategia per far acquisire l’abitudine alla
problematizzazione e all’apprendimento attivo.
Saranno tenute in considerazione le grandi lezioni dei tradizionali metodi di formazione musicale ed in
particolare: Dalcroze, Orff, Willems.
La tecnica pianistica verrà costruita e migliorata in quanto “tecnica applicata” ai brani studiati, non
escludendo esercizi e studi vari di “tecnica pura” mirati al miglioramento di determinati aspetti tecnicopianistici, specie per le “eccellenze”.
Mezzi e strumenti
Strumento pianoforte e tastiere della scuola, metronomo, spartiti, computer e software di notazione musicale,
testo di Educazione Musicale, libri, quaderno pentagrammato, registratore con lettore cd, televisore con
videoregistratore, videocamera, lavagna.
Attività
Lezione individuale, lezione di gruppo, canto corale, suonare “ad orecchio”, grafia musicale, imitare,
improvvisare, rielaborare, comporre. Attività di musica d’insieme come momento produttivo e socializzante.
Esibizioni in pubblico: Concerto di Natale in forma corale e/o strumentale, Concerto di fine anno scolastico.
Verifiche
Ogni lezione di strumento è una continua verifica: ogni attività programmata è soggetta quindi ad una
sistematica verifica “in itinere”. Saranno inoltre effettuate alcune verifiche finali, più esattamente alla fine di
ogni quadrimestre. Particolare importanza rivestono le esibizioni in pubblico in ensemble o – più raramente –
solistiche.
Valutazione
Per questo delicato compito il docente dovrà tenere conto di diversi determinanti fattori come:
 livelli di partenza;
 contesto familiare, socio-economico e culturale in cui ogni alunno è inserito;
 potenzialità e talento musicali dell’alunno;
 obiettivi prefissati d’insegnamento/apprendimento;
 progressi registrati;
 partecipazione e maturità raggiunta.
Sarà stimolata l’autovalutazione dei singoli alunni, in un clima di rispettoso dialogo docente-discente. La
valutazione è considerata come analisi dei risultati raggiunti sia dall’alunno che dall’insegnante, valutando
quindi non solo il processo di formazione del discente, ma anche la validità e l’efficacia del processo
d’insegnamento.
Il docente
prof. Filippo Terzo
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