(Microsoft PowerPoint - Modulo 1 - Principi dell\222Analisi di
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la Procedura di Analisi di Rischio 30 Procedura di Analisi di Rischio Per un sito contaminato, il rischio (R) è dato dalla seguente espressione: R=EXT • E [mg/(kg*d)] : assunzione cronica giornaliera del contaminante • T [mg/(kg*d)]-1: tossicità del contaminante La normativa distingue tra Rischio cancerogeno e Rischio tossicologico: • Rischio cancerogeno (R): probabilità di casi incrementali di tumore nel corso della vita; • Rischio tossicologico (HQ): è un “indice di pericolo” che esprime di quanto l’esposizione alla sostanza supera la dose tollerabile. 31 Procedura di Analisi di Rischio Per cui si ha: Per le sostanze cancerogene R = E × SF • SF (Slope Factor [mg/(kg*d)]-1): probabilità di casi incrementali di tumore nella vita per unità di dose. Per le sostanze non cancerogene E HQ = RfD • RfD (Reference Dose [mg/(kg*d)]): stima dell’esposizione media giornaliera che non produce effetti avversi apprezzabili sull’organismo umano durante il corso della vita. 32 Procedura di Analisi di Rischio La normativa impone di tener conto dell’effetto sinergico dato dalla contemporanea presenza di più sostanze, per cui fissa 4 limiti di riferimento R HI individuale 1,0E-6 1,0E-0 cumulato 1,0E-5 1,0E-0 Quindi, per la verifica del rischio, occorre sempre verificare l’effetto sinergico della presenza di più sostanze. 33 Procedura di Analisi di Rischio E = C poe ⋅ EM Cpoe = concentrazione al punto di esposizione Cs = concentrazione in sorgente C poe = Cs ⋅ FT FT = fattore di trasporto CR ⋅ EF ⋅ ED EM = BW ⋅ AT CR ⋅ EF ⋅ ED E = C s ⋅ FT ⋅ BW ⋅ AT EM = Portata effettiva di esposizione CR = Tasso di contatto EF = Frequenza dell’esposizione ED =Durata dell’esposizione BW = Peso corporeo AT = Tempo di mediazione Effetti cancerogeni Effetti tossici CR ⋅ EF ⋅ ED R = C s ⋅ FT ⋅ ⋅ SF BW ⋅ AT CR ⋅ EF ⋅ ED 1 R = Cs ⋅ FT ⋅ ⋅ BW ⋅ AT RfD 34 Procedura di Analisi di Rischio Le componenti principali dell’AdR sono 3: Sorgente Trasporto Bersaglio La costruzione del Modello Concettuale del Sito per l’AdR consiste nella determinazione di: 1) Sorgenti della contaminazione 2) Percorsi di migrazione 3) Bersagli 35 Procedura di Analisi di Rischio Rappresentazione del MCS (1) Il Modello Concettuale del Sito può essere rappresentato mediante: Schemi a blocchi; Disegni (bidimensionali o tridimensionali) Tabelle I documenti inerenti l’applicazione dell’analisi di rischio per i siti contaminati devono riportare una chiara rappresentazione del MCS sulla base delle risultanze della caratterizzazione effettuata. 36 Procedura di Analisi di Rischio Rappresentazione del MCS (2) Sorgente Secondaria Meccanismi di Trasporto Suolo Superficiale Modalità di Esposizione Bersagli Ingestione Erosione del Vento Adulti/Bambini Residenziale Dispersione in ambienti aperti Contatto Dermico Volatilizzazione Suolo Profondo Percolazione e diluizione in Falda Adulti/Bambini Ricreativo Accumulo in ambienti chiusi Inalazione Outdoor Lavoratori Adulti Industriale/ Commerciale Trasporto e dispersione in Falda Inalazione Indoor Protezione della risorsa idrica Falda Diagramma di flusso [APAT rev. 2, 2008] 37 Procedura di Analisi di Rischio Rappresentazione del MCS (3) Bersagli Edificio Zona Insatura Percorsi Sorgente Acquifero 38 Procedura di Analisi di Rischio Rappresentazione del MCS (4) 39 Procedura di Analisi di Rischio Solo secondarie, poiché le primarie (es. serbatoio forato) vanno rimosse Sorgenti Tipologia: Suolo superficiale (0 – 1 m da p.c.) •Zona insatura Suolo profondo (1 m da p.c. - falda) •Zona satura Falda 40 Procedura di Analisi di Rischio Delimitazione e geometria: Per ogni tipologia di comparto si considera l’insieme di tutti i poligoni/celle per cui si è avuto almeno un superamento di CSC, per gli altri in dubbio si applica l’analisi del vicinato. Campionamento ragionato Campionamento sistematico 41 Procedura di Analisi di Rischio Sorgente: suddivisione del sito in subaree Validità dei criteri di suddivisione in subaree del sito • Differenze nell’utilizzo dell’area perimetrata, nelle modalità di esposizione e/o nella tipologia dei ricettori esposti. differenti destinazioni d’uso differenti modalità di esposizione 42 Procedura di Analisi di Rischio • Differenziazione di tipologia ed origine della contaminazione all’interno dell’area perimetrata Campionamento sistematico Sorgenti spazialmente distinte Tutto il sito sorgente 43 Procedura di Analisi di Rischio • Differenziazione di tipologia ed origine della contaminazione all’interno dell’area perimetrata Campionamento ragionato Sorgenti spazialmente distinte Tutto il sito sorgente 44 Procedura di Analisi di Rischio Sorgente: suddivisione del sito in subaree La possibilità di suddivisione di un sito di grandi dimensioni in subaree può essere valutata da parte dell’ente controllore solo qualora sussistano le seguenti condizioni: •Evidente disomogeneità delle caratteristiche geologiche ed idrogeologiche all’interno dell’area perimetrata (ad esempio presenza di faglie, condizioni di eteropia, etc.); •Netta differenziazione di tipologia ed origine della contaminazione all’interno dell’area perimetrata (ad esempio aree contaminate esclusivamente da metalli ed aree contaminate esclusivamente da idrocarburi); •Evidenti differenze nell’utilizzo dell’area perimetrata, nelle modalità di esposizione e/o nella tipologia dei ricettori esposti. E’ sufficiente che una sola delle condizioni sopra citate sussista per poter dividere il sito in subaree. 45 Procedura di Analisi di Rischio Parametri caratteristici (tetto e base, spessore, parametri ambienti aperti e confinati, granulometria, ecc...) Parametro essenziale, dal quale discendono numerose altre caratteristiche sito specifiche •Porosità totale ed efficace •Contenuto volumetrico di acqua e aria •Altezza frangia capillare Devono essere scelti seguendo sempre il principio di conservatività: •Se N<10: valore più conservativo (worst case) •Se N>10: analisi statistica scegliendo UCL95% o LCL95% a seconda del parametro 46 Procedura di Analisi di Rischio Contaminanti indice (COC) Concentrazione rappresentativa alla sorgente (CRS) Ogni inquinante per cui è stato rilevato almeno un superamento Concentrazione massima rilevata o (se N>10) UCL95% 47 Procedura di Analisi di Rischio Inquinanti indicatori Un numero di specie chimiche con superamenti delle CSC molto elevato può portare a complessità ed onerosità del calcolo e della sua interpretazione, con conseguente problematicità nella mitigazione del rischio Selezione inquinanti indicatori (solo per composti organici): 1. Raggruppamento in classi omogenee (es. idrocarburi, metalli,...) Sostanze che per valori di concentrazione, tossicità, frequenza di rilevamento, mobilità nei comparti ambientali, persistenza e capacità di bioaccumulo, presentano il rischio maggiore per l’uomo 2. Suddivisione in sottoclassi in base a effetti tossici e cancerogeni 3. Selezione inquinante indicatore in base a CRS e tossicità 4. Calcolo CRS inquinante indicatore come CRS intera sottoclasse 48 Procedura di Analisi di Rischio Concentrazione Rappresentativa della Sorgente (CRS) VALUTAZIONE DE DATI E’ POSSIBILE APPLICARE CRITERI STATISTICI ? SI SELEZIONE DELLA DISTRIBUZIONE DI PROBABILITA’ NO CRS= CMAX (Concentrazione massima analiticamente determinata) SI CALCOLO DELL’UCL CON APPLICAZIONE DI SPECIFICHE PROCEDURE STATISTICHE UCL > CMAX ? NO CRS = UCL 49 Procedura di Analisi di Rischio Concentrazione Rappresentativa della Sorgente (CRS) Il data.set deve essere suddiviso in relazione ad ogni sorgente secondaria di contaminazione: Suolo Superficiale (SS), Suolo Profondo (SP) e Falda (GW). Per stabilire l’applicabilità di criteri statistici è necessario: • Esaminare l’ampiezza del data.set. Per ogni data.set (SS, SP, GW), il numero di dati a disposizione non può essere inferiore a 10. • Verificare che il campionamento sia uniformemente distribuito su tutta la sorgente di contaminazione. • Identificare gli outlier e distinguere i “veri outlier” dai “falsi outlier”. • Identificare i Non.Detected e porre i Non.Detected pari al corrispondente Detection Limit (ND = DL). 50 Procedura di Analisi di Rischio Concentrazione Rappresentativa della Sorgente (CRS) Le distribuzioni di probabilità più comunemente utilizzate per la rappresentazione dei dati sono: • distribuzione gaussiana o normale • distribuzione lognormale • distribuzione gamma • distribuzione non parametrica. 51 Procedura di Analisi di Rischio Test per la selezione del tipo di distribuzione TIPO DI DISTRIBUZIONE TIPO DI TEST NORMALE "Shapiro e Wilk test" (n < 50) "D'Agostino test" (n = 50) “Normal QuantileQuantile (Q-Q) Plot” “Lilliefors Test” “Gamma QuantileQuantile (Q-Q) Plot” “Kolmogorov-Smirnov test” "Anderson Darling test" LOG NORMALE GAMMA NON PARAMETRICA Rif. Bibliografico X X --- --- [Gilb ert , 1987], [so f t w are Pr o UCL ver . 3.0] X X --- --- [Gilb er t , 1987] X X --- --- X X --- --- --- --- X --- --- --- X --- --- --- X --- [software ProUCL ver. 3.0] 52 Procedura di Analisi di Rischio Concentrazione Rappresentativa della Sorgente (CRS) Determinazione della CRS (APAT, 2008) Documento APAT 2008: • Individuare la distribuzione di probabilità che approssimi meglio l’insieme dei dati disponibili (software ProUCL). • Applicare la procedura statistica corrispondente al tipo di distribuzione riconosciuta. A seconda del tipo di distribuzione, selezionata come maggiormente rappresentativa del data set in esame, è possibile individuare il più appropriato criterio per il calcolo dell’UCL: il software ProUCL ver. 3.0 evidenzia l’UCL che meglio approssima il dataset in esame. 53 Procedura di Analisi di Rischio UCL 95% e PERCENTILE 95% UPPER CONFIDENCE LIMIT (95%) Statisticamente l’UCL 95% di una media è definito come un valore che, quando calcolato ripetutamente per un sottoinsieme di dati scelti a caso, eguaglia o supera il valore vero della media il 95% delle volte. Tale valore rappresenta una stima altamente conservativa del valore vero della media. Viene comunque utilizzato nel calcolo della CRS poiché tiene conto dell’incertezza legata al calcolo della media che non è detto fornisca sempre una stima realmente rappresentativa, dato il numero finito di campioni a disposizione. PERCENTILE 95% Il percentile rappresenta la condizione in cui una percentuale x della distribuzione è minore o pari al valore del percentile. In particolare, quindi, il percentile al 95% è quel valore che eguaglia o supera il 95% dei valori di concentrazione che costituiscono l’insieme dei dati. Tale valore rappresenta quindi, in genere, una stima più conservativa 54 rispetto all’UCL 95%. Procedura di Analisi di Rischio UCL 95% e PERCENTILE 95% 55 Procedura di Analisi di Rischio Vie di migrazione vanno individuate le possibili vie di migrazione e modalità di esposizione... Inalazione di vapori Suolo contaminato Inalazione di vapori Contatto dermico Ingestione di suolo Inalazione di vapori e polveri Trasporto di vapori Prodotto puro in galleggiamento Acque sotterranee 56 Procedura di Analisi di Rischio Vie di migrazione ... e definiti i relativi Fattori di Trasporto (FT), che intervengono secondo la relazione: Cpoe = FT x CRS 57 Procedura di Analisi di Rischio Bersagli Si differenziano per Tipologia : uomo e falda Destinazione d’uso del sito : residenziale, ricreativo e commerciale Età : adulto e bambino Posizione rispetto alla sorgente: on site e off site 58 Procedura di Analisi di Rischio Le caratteristiche del bersaglio uomo, in particolare, sono legate alla destinazione d’uso del suolo, compreso nell’area logica di influenza del sito potenzialmente contaminato. Le tipologie di uso del suolo prese in esame sono differenziate in: Residenziale (bersagli: adulti e bambini) Ricreativo (bersagli: adulti e bambini) Industriale/Commerciale (bersagli: adulti). Si sottolinea che per quanto riguarda il bersaglio bambini, in assenza di dati di esposizione sito-specifici, si intende individui aventi una età compresa tra 0 - 6 anni. 59 Procedura di Analisi di Rischio • Uno scenario di esposizione è Residenziale quando al suo interno sono presenti delle abitazioni che sono o potranno essere abitate. In questo territorio i residenti sono in frequente contatto con gli inquinanti presenti, l’assunzione di sostanze inquinanti è giornaliera e a lungo termine con possibilità quindi di generare elevati rischi. • Nello scenario Commerciale/Industriale i recettori esposti al maggior rischio di contaminazione sono i lavoratori presenti nel sito, i quali vengono in contatto con la contaminazione con frequenza praticamente giornaliera. Nello svolgimento di attività fisiche impegnative alcune vie di esposizione risulteranno preferenziali per i lavoratori. • Per Ricreativo si intende definire uno scenario in cui i recettori si trovano sul sito per limitati (ma continuativi) periodi di tempo. Tale scenario è caratterizzato dalla presenza di attività (ludiche, sportive, pesca, caccia, ecc.) che i recettori svolgono al di fuori del contesto residenziale o lavorativo. Dal momento che possono essere incluse attività molto differenti tra loro, è necessaria una precisa descrizione sitospecifica al fine di definire i parametri di esposizione che possono avere una certa variabilità. 60 Procedura di Analisi di Rischio Lavoratori Industriale Bambini + Adulti Residenziale Ricreativo 61 Procedura di Analisi di Rischio Tabella dei possibili bersagli della contaminazione 62 Procedura di Analisi di Rischio 63 Procedura di Analisi di Rischio Casi di modifica del MCS • Pavimentazioni: La validità delle risultanze dell’Analisi di Rischio nel caso di “aree pavimentate” è strettamente connessa alla efficienza/efficacia delle pavimentazioni presenti nell’interrompere i percorsi diretti (ingestione e contatto dermico con il suolo). Tali pavimentazioni dovranno essere oggetto di costante manutenzione e di controlli periodici da parte dell’Ente di Controllo per l’accertamento di eventuali fenomeni visibili di degrado (ad es: fessurazione). Qualora, a seguito di esigenze produttive o urbanistiche, le pavimentazioni vengano rimosse, dovrà essere condotta una nuova AdR che tenga conto dei percorsi di esposizione diretti. Dovrà essere inoltre tenuta traccia all’interno degli strumenti urbanistici delle risultanze dell’AdR effettuata e dell’ubicazione delle pavimentazioni. • Modifica uso del sito: Qualsiasi realizzazione edilizia e/o modifica di destinazione d’uso effettuata all’interno dell’area oggetto dell’intervento dovrà contenere una revisione dell’Analisi di Rischio sito-specifica che consenta di stimare il rischio sanitario ed ambientale associato a tutte le vie di esposizione attivate e/o attivabili. Sulla base delle risultanze di tali analisi saranno eventualmente prescritte, in sede di rilascio delle autorizzazioni richieste, le opportune limitazioni d’uso. L’AdR rappresenta una “fotografia” del sito nelle condizioni attuali (quelle corrispondenti ai dati di caratterizzazione utilizzati), pertanto qualsiasi modifica di uno degli elementi del MCS (sorgenti, percorsi, bersagli) implica la riformulazione dell’Analisi di Rischio stessa. 64 Procedura di Analisi di Rischio •Documento ISPRA giugno 2008 di riferimento per la determinazione e la validazione dei parametri sito-specifici utilizzati nell’applicazione dell’analisi di rischio ai sensi del D.Lgs.152/06. In relazione al MCS, è stata stilata una lista di 33 parametri caratteristici del sito che, ai fini dell’elaborazione di un’analisi di rischio sito-specifica (livello 2), devono essere determinati esclusivamente mediante verifiche e/o indagini dirette. Per ciascuno di essi viene indicata la modalità di determinazione ed il valore più conservativo (massimo o minimo). 65 Procedura di Analisi di Rischio 66 Procedura di Analisi di Rischio • E’ possibile assegnare valori di default ai seguenti parametri inclusi nella lista dei 33 67 Grazie per l’attenzione!!! 68