Numero 123 - Collegio Plinio Fraccaro

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Numero 123 - Collegio Plinio Fraccaro
Voci Corridoio
Numero 123 - ano IV
Numero 62—Anno IV
di
settim.anale cairolotto
settimanale fraccarotto
18 marzo 2011
28 febbraio 2008
All’Art Director piace leccare i capezzolini piccini picciò di quel tenero maialin di Mastrota
L’IMPERO COLPISCE ANCORA
Riscattata la settima sconfitta consecutiva nella coppa fraccaroMerda
Figlio di un impero
Ogni tanto mi
sono biancoritrovo a penrossi, e quel
sare alla mia
fastidioso sicifortuna.
Ma
liano fraccaforse era derotto me lo fa
stino che io
sempre notami zritrovassi
re.
Do
all’interno
un’occhiata
delle
sacre
alla mia felumura cairolotca, e dentro
te e non nella
di me dico
favela Fraccauna preghiero.
rina affinché
È difficile denon
venga
scrivere
mai uccellata,
l’emozione
poi esco. Nei
che
provo
corridoi
inogni giorno
contro il Gran
quando
mi
Bastone e sosveglio e mi
no
investito
ricordo
di
dalla sua aura
essere figlio
di
magnifidell’impero,
cenza; peccaultimo baluarto che abbia
do della tracosì
pochi
dizione,
ecapelli,
ma
stremo difenpresto
gli
sore
della
compreremo
goliardia.
un parrucchiVedo accurano
nerotamente pie- Per festeggiare la storica vittoria, sulle mura della dorato, e cogata nell’ ar- facciata del collegio, è stato proiettato il tricolore. munque
rimadio la felmane un uopina del collegio e non appena pog- mo affascinante e amato dalle donne.
gio lo sguardo sul nostro simbolo mi Andando a lezione devo passare sotto
commuovo. Dopo qualche istante mi la favela Fraccaro e provo pena per
riprendo dalla vista dell’aquila bice- questi poveretti che preferiscono una
fala, indosso la felpa e mi allaccio le vittoria sportiva alla goliardia. Camnuove scarpe appena acquistate: inu- mino tra le torri e mi incupisco, è un
tile che vi dica di che colore sono… dolore vederle ancora in piedi.
Prima di andare a lezione prendo gli
occhiali, ma un po’ me ne vergogno:
Segue Mastrota a pag.3
http://www.collegiofraccaro.it/vdc
BIM
È successo! Da innumerevoli decadi aspettavamo questo glorioso accadimento: sono
finite le notti buie e tempestose in cui sprecavamo mestamente le nostre già austroungariche energie arrovellandoci le cervella
nel meschino tentativo di riscrivere, se pur
in versi, la storia delle nostre impietose disfatte. Mai più vergognosi e indegni lanci di
marciume in forma di cellule giganti contro
le schiere biancorosse che ci deridono e ci
ricoprono ineluttabilmente e sempiternamente di feci. Mai più atti autoerotici di
gruppo e improbabili riti orgiastici camuffati da feste collegiali, volti unicamente a
sollazzare la nostra ormai impalpabile autostima. Come preannunciato nelle sacre
scritture tramandatemi dal mio illustre predecessore il Lama, un nuovo Impero del
Male sta sorgendo. In tempi non sospetti il
Gran Bastone mi parlò in sogno, profetizzando la nostra rivalsa e il momento della
riscossa con una frase che mi ha tormentato
fino a farmi perdere i capelli: “Ogni mattina
nella savana, un rinoceronte si alza, peta svelto e poi muore. Ogni mattina nel deserto, un
cammello si alza, sputa svelto e poi muore.
Ogni mattina a Pavia, Svelto si alza tra i peti
e gli sputi. Non importa che tu sia rinoceronte, cammello o Svelto, l’importante è essere
svelti!”. Da quel momento ho studiato montagne di libri di magia nera, tomi
sull’occultismo e manuali di smorfia napoletana; ormai allo stremo delle forze e reputandomi indegno possessore del sacro arbusto, stavo per abdicare in favore del vecchio
pesarese, quando fortuitamente e divinatoriamente sono riuscito ad intuire
l’importanza del podismo e l’insignificanza
dello Svelto nell’allegoria donatami dal
gran bastone.
BAM
Trova le differenze
A pag.3
del divino G. B. Dejà Wow
[email protected]
BUM
Scoprivàtelo
Fuga per la vittoria
A pag.3
Scacchi
A pag.3
Segue dalla prima
Non appena entro in aula
gli occhi si poggiano su
di me: le ragazze non
sono immuni al fascino
imperiale, gli altri collegiali provano un senso di
odio misto a invidia. I fraccarotti fanno gli splendidi ma
in realtà mostrano solo la loro inferiorità, si vantano di aver vinto qualche coppetta solo per nascondere la
loro ignoranza, la loro mancanza di eleganza (a cominciare da quell’orrendo
abbinamento cromatico), la totale assenza di senso goliardico. Non vedo
l’ora di tornare all’interno delle sacre giornalino e lo diffonda oltre le proprie
mura, non posso sopportare discorsi mura.
E finalmente sono le 4,
le lezioni finiscono e
posso rifugiarmi al sicuro all’interno del
collegio, vedo l’amico
Biscotti e già mi sento
sollevato. Solo nelle
sacre mura cairolotte
sono a casa, felice e
fiero di rappresentare
il collegio, di onorare
valori e tradizioni secolari e di difendere
una storia che solo noi
beceri su partite di calcio, non riesco a cairolotti possiamo capire…
tollerare che un collegio produca un
Mastrota
Segue dalla prima
Insieme, figli miei, abbiamo costruito
l’imponente macchina podistica giallo nera. Correvamo per strada, correvamo a lezione, correvamo in mensa, correvamo al cesso, correvamo.
Correvamo persino durante le partite di calcio,
cosa che mai avevamo pensato di fare. E dopo
aver seminato e lungamente corso, abbiamo —
dopo un’interminabile attesa — raccolto i dolcissimi frutti del trionfo. Finalmente la nostra bramosia di vittorie è stata appagata e pienamente
soddisfatta. Non solo abbiamo sconfitto nella
nobile arte podistica le lumache del deretano
rotto, ma i nostri abili corridori si sono anche
qualificati al secondo girone dell’intercollegiale
in cui affronteremo gli odiati rivali mestruati.
Possiamo dunque proclamare con fermezza e
ufficialità la nascita di una nuova era per lo
sport collegiale. Surclasseremo ogni avversario
che si frapporrà tra noi e la vittoria. Il magnifico
nostro rettore ha già acquistato un’ ala del Castiglioni per adibirlo a bacheca che ospiterà i nostri
futuri trofei. Pavia tornerà ad essere giallo nera,
e il nuovo ordine goliardico dell’Impero correrà
in ogni occasione come i bersaglieri. Anche io,
figli miei, sto correndo, proprio ora, mentre vi
detto queste mie parole e penso con immensa
gioia ad una nuova epopea cairolina per i millenni a venire. Godete, godete… Gaudeamus Igitur!!!
Sacha: il fraccarottoculorotto più
mestruato che c’è finalmente ne
indovina una: durante la corsa
campestre simula un attacco di
diarrea che permette al nostro
corriere di superarlo facendoci
così guadagnare il punto decisivo per la
vittoria finale. Inoltre è lui a smorzare la
tensione durante il nostro ultimo e come
al solito inutile attacco sotto le torri.
UNO di NOI!
2
Il 2 Maggio si gioca contro gli inquilini della favelas: TUTTI PRONTI!
SCOPRIVÁTELO
Eccoci miei cari amichetti Cairolotti, al gioco preferito dagli uomini nudi. Aguzzate bene la vista e il neurone, perché per chi indovina questa settimana
c’è una Felucca Rosa Shocking, cioè della Facoltà di Frociologia a cui siamo
tutti iscritti e attenti studenti.
Spirito d’iniziativa: insomma
ragazzi, fuori i cazzi. Allora ricordate lo spettacolino che abbiamo dato con la bara in giro
per Pavia che consideravamo
morta? Beh prima gli sport, poi
la caccia al tesoro, poi mille e mille cose… insomma si che tu abbiamo i nostri
impegnucci intimi, però metteteci un po’
di voglia di star in questo collegio! OPS!
Fraccaro: siete rossi come il mestruo, siete rossi come il mestruo, siete rossi come il mestruo,
siete rossi come il mestruo, siete
rossi come il mestruo, siete rossi
come il mestruo, siete rossi come il mestruo, siete rossi come il mestruo, siete
rossi come il mestruo, siete rossi come il
mestruo! ROSSI!
numero 123 — anno VI
8 aprile 2011
Tutti froci col culo degli altri
Esistono due tipi di collegiali al Fraccaro: quelli che ci mettono la faccia e quelli che ci mettono il retto.
Editoriale di Goran
Cosa si può fare in tre settimane? Moltissime cose: allenarsi per una partita,
fare un giro per l’Europa, trovarsi una
donna, persino preparare un esame, se
si vuole. Di sicuro c’è tempo per scrivere un giornalino che, tutto sommato,
non è altro che la cronaca di ciò che
succede fra queste mura, condita da
battute ignoranti e sarcasmo gratuito.
Anzi: a dire la verità i giornalini mancanti sono ben tre, uno per ogni settimana di questo assurdo ritardo.
Non ci sono scuse: la colpa è solo dei
membri della redazione (compreso il
sottoscritto). Gli esami sono finiti da
tempo e gli impegni collegiali sono pochi, specialmente per chi spreca la sua
WHITE PLINIO
Alle terme tra
i manzi
A pag.2
http://www.collegiofraccaro.it/vdc
esistenza allenandosi per delle partite
di una simulazione ritardata di golf (la
cosa più vicina alla masturbazione che si
possa fare in pubblico senza essere arrestati). Il ruolo del capo non è solo quello
di dare ordini e aspettare, seduti in sala
comune, che gli altri redattori li eseguano. Dovresti essere in prima linea, spronare i collegiali a scrivere ed esprimersi. Invece sparisci per giorni, ti fai vivo
solo in sala comune davanti alla Wii e ti
rendi utile come una lumaca con la tigna e il piede d’atleta che cerca di correre la campestre. Ricordati che ciò che
il collegio dà, il collegio può togliere.
Abbiamo già fatto un giornalino senza di
te. Stai molta attenzione.
SACHAMANIA
Sacha alla corsa
Campestre
A pag.7
Ai lettori fraccarotti possiamo solo porgere le nostre scuse. Chiamateci nerd e
disadattati se volete (tanto già lo fate):
la dura verità è che vi abbiamo fatto
aspettare questo Vdc per troppo tempo,
e non abbiamo nemmeno uno straccio di
scusa decente per tentare di giustificarci. Ma, come la storia del collegio insegna, dagli errori si può imparare molto,
a patto di riconoscere le cause dei propri problemi. La cura giusta l’abbiamo
sottomano: venti belle flessioni e tanto
olio di gomito. E via, di nuovo al lavoro
per darvi qualcosa da leggere anche la
prossima settimana. Vdc è morto, viva
Vdc.
II GIRONE
Torneo Intercollegiale
di calcio
A pag.9
[email protected]
Pagelle White Plinio VI
Sceccuduru: Il manzo riesce a compiere
in tre giorni tutte le attività offerte dal
White Plinio: spesa per venti persone, preparazione delle cene (ovviamente a base di
prodotti dietetici), spericolate discese sul
bob, commercio di alcol e sigarette tra cui
sigarette che fan ridere acquistate a Livigno, goffi tentativi di sciare che causano
slavine e valanghe, fuga dagli approcci di
montagnini omossessuali, giornata alle
terme e conseguente trasformazione in un
Hippy Hippo . È sicuramente quello che si
gode di più il viaggio, adattandosi a luoghi
e situazioni con cui si confrontava per la
prima volta.
Krusty: Parte privo dei fidi compagni
Bidello e Morello ma, grazie alle cure romane di Esse, con cui divide un romantico
letto matrimoniale, non si sente mai solo.
Anche se non scia assume presto un colorito crostaceo ed allora decide, per non apparire in foto, di darsi alla fotografia, diventando fotografo ufficiale del viaggio.
Esse: Il romano parte con gli obiettivi di
sottoporsi a cure termali, per emulare i
suoi antenati, e di abbronzarsi, per poter
poi sfoggiare la tinta nei salotti della Roma
‘bbene. Inizialmente non è interessato
all’ambiente che lo circonda, ma il suo animo romantico lo fa presto innamorare dei
meravigliosi paesaggi e delle maestose
montagne, per cui spreca l’aggettivo
“subblime”. Sebbene diffidi della cucina
valtellinese, viene presto catturato dalla
sugna contenuta nei pizzoccheri e ne diviene dipendente. Grazie alla sua farsesca
simpatia diviene il commentatore ufficiale
della vacanza, regalando perle di saggezza
e momenti di pura simpatia albertosordiana.
Billy Sballo: Il “bravo
ragazzo” del gruppo
vive giorni di agonia e
sofferenze. Il viaggio
d’andata debilita fortemente il siculo, non
abituato alla vista delle
montagne che gli causano attacchi claustrofobici, costringendolo
a un pit-stop da McDonald. A Bormio l’aria rarefatta della valle e
il consumo eccessivo di erba magica distruggono le sue vie respiratorie, condannandolo a periodiche perdite di conoscenza, mentre le acque termali lo indeboliscono e gli annebbiano la vista, facendogli
rischiare l’annegamento. Solo le amorevoli
cure dei compagni fattoni gli permettono
di tornare a Pavia salvo, ma non sano.
Mingozzi: Il viaggio nella macchina dei
fattoni e la residenza nella relativa camera
2
creano in lui una piena accettazione del
suo ruolo sociale. Per tutta la vacanza si
batte per i diritti dei fattoni: diritto di essere esentati da spostamenti a piedi, diritto
ad essere nutriti costantemente, diritto ad
un minimo di 12 ore di sonno. Insegna
inoltre l’etica fattona ai nuovi adepti del
gruppo, che apprendono quei principi che
permettono la pacifica convivenza tra loro.
Denver:
A
giudicare
da
uno stile di
vita tutt’altro
che salutare,
basato su fumo, sonno e
cibo, non si
direbbe che il
primate fraccarotto è anche un eccellente snowboarder. Denver riesce invece a bilanciare la
sua vacanza tra relax termale, spericolate
acrobazie in snow e progressiva distruzione del suo fisico.
Polo/Mex/Mimmo: una pagella unica
per questo splendido trio che rappresenta
la terronagine in tutte le sue forme. I tre
superano rapidamente l’impatto con la
neve e col
gelo valtellinese e, pur
non sciando, si divertono con
bob e palle
di
neve,
suscitando
una tacita
disapprovazione degli
autoctoni.
Da apprezzare sia il
loro spirito
di
adattamento che
il coraggio
nel
non
nascondere mai la origini meridionali. Alla
dogana di Livigno vengono infatti sgamati,
nonostante Mex dichiari di esser proveniente da Broni, e costretti a una perquisizione dai doganieri che temono l’inizio di
un traffico di alcol e sigarette tra Valtellina
e Terronia.
Tommy (U.S.A. Army): La sua smania
di divertirsi e il tipico spirito goliardico
degli studenti Erasmus lo rendono, nonostante le difficoltà di comunicazione con ex
studenti di Cambridge quali Sceccuduru e Krusty, uno dei
leader del gruppo. E’
sempre in prima fila
quando si tratta di
uscire, sia quando si
va in montagna che
quando si va alla
terme. Si innamora
a tal punto delle Alpi
Retiche e dei grandissimi amichetti fraccarotti, che indubbiamente piangerà pensando in futuro a questo White Plinio.
Splendid: La montagna gli piace, ma niente
può superare la bellezza
che attribuisce a se stesso. La meraviglia di un
panorama innevato cede
inevitabilmente il passo
alla convinzione autoerotica di aver organizzato al meglio la propria
giornata. Così, la compagnia dei collegiali non
regge il confronto con il piacere di ripassare a mente, o a voce alta, i motivi per cui la
spesa di questo White Plinio è stata più
efficace degli anni precedenti. Al ristorante
sceglie il suo posto con grande attenzione,
per stare a tavola con le persone più interessanti: e chiacchiera liberamente, soddisfatto dei suoi calcoli statistici applicati
all'umanità. Ignaro che lo spirito è rimasto
da solo davanti allo specchio di quel lurido
bagno.
Michelepaolo:
Un
personaggio immancabile del White Plinio,
che col suo goliardico
spirito fraccarotto, supera le differenze d’età
con gli altri. Dà spettacolo sulle piste, nonostante l’inesperienza
con gli sci, e in discoteca, mostrando nel
mondanissimo
“Sunrise” movenze da
provetto ballerino. Infine nelle terme metta alla prova gli insegnamenti tratti dal
latino, rivelandosi un vero antico romano.
Monto: a vederlo da lunghe distanze sembrava che un’facocero islandese stesse rotolando con eleganza giù dalle piste,invece
no era ancora lui il porco rosso terrore
della valtellina.Dalle primissime ore del
mattino con maniacale precisione iniziava
a bussare metodicamente e con certa ansietà alla porta del povero spank il quale
come un gatto un po’ malaticcio si arrotolava su se stesso mentre quella grossa
grassa vulva rossa,con estrema invadenza
di gesti rompeva quella dolce atmosfera
embrionale che vegetava nell’ appartamento svegliando tutti i terroni drogatelli e
tumefatti che la montagna in realtà la odiano.
Ezio: Il solito spelacchiotto che si lascia
trasportare dalle proposte d’altri continuando a marcare il territorio a forza di
deheeee.Mantiene la figura del belloccio
biondo e scemo… ma senza i suoi compagnucci di bevute però non riesce ad esprimere il massimo…anzi i coinquilini del suo
appartamento raccontano con tristezza e
disgusto,che fosse riuscito a ricreare sacha
mediante un mocio vileda e che ci fumasse
la canna della buona notte per non sentirsi
solo.
Bormio/Bormietto/Flain: I valtellinesi
si divertono in compagnia di improvvisati
sciatori e spaesati terroni, ma si vergognano della propria combriccola e quindi agiscono nascondendosi ai locali. La loro conoscenza del territorio e i contatti con ristoratori ed affittuari si rivelano fondamen-
tali per la vacanza. Inoltre salvano Sceccuduru da incidenti sugli sci, evitando che
gigantesche valanghe distruggano la valle.
Da lodare la loro pazienza con individui
poco legati alle montagne e la loro disponibilità. Se potete cucinateci i
pizzoccheri.
Spank: Il tempo di chiudere le porte dell’auto e spank
ne aveva già combinate cento delle sue,infatti non bastano tutti gli ex del fraccaro
per spaventare a tal modo le
matricole che affrontarono
con lui il viaggio…billy è
ancora sotto…infatti dopo
sorpassi nevrotici curve in
contro sterzo e la solita scelta sbagliata di
fronte al bivio milano\lecco…il nostro su-
per hero decide di mostrare a tutti i suoi
super poteri e completamente fatto sfreccia
su e giù per le montagne.Per il resto solita
routine…sbeffeggiare le forze dell’ordine
usando psicologie inverse(cioè fischiettare
con aria colpevole per attraversare la dogana carico
d’erba)e passare ore assorto
nel nulla grattandosi la testa
in quello specifico punto che
noi tutti conosciamo
La redazione
Domenico Danilo Tomba
“Ma questa è una seggiovia?” - “Certo, si chiama
così perché ci si siede sopra, sempre che tu ce la
faccia a salirci sopra!”,
commenta ridacchiando il
giovane autoctono. Il malcapitato bovino
non sapeva ancora cosa l'avrebbe aspettato
in cima a quella salita. La sua giornata era
iniziata molto presto ed era già sveglio dalle 7 di mattina scalpitando in attesa di
quello che sarebbe stato il suo primo (ed
ultimo) giorno 'sugli sci'. Alle 9 si parte, il
campetto dei mongoflettici e dei bambini
under 5 è il teatro della sua ennesima impresa. La folla impazza al suo arrivo, ma
non appena Sceccu mette piede sul tapisroulant che lo porta in vetta, capisce che è
meglio mettersi al più presto al riparo per
evitare il peggio. La mattina passa veloce
tra una caduta e l'altra, intervallate da rarissimi sprazzi di tecnica che si avvicina
allo sci, praticati da alcuni bambini presenti sul luogo. Dopo la
consueta bugia della
vacanza: “Raga, oggi
non faccio il pranzo!”.
Infatti, alla prima distrazione dei suoi insegnanti, Flain, Bormietto
e Spank, che avevano
fallito miseramente uno dopo
l'altro nel tentativo di rendere meno ridicolo il suo calvario, Danilo si era già avventato su una ghiotta fetta del
dolce tipico di chi pratica lo
sci, lo strudel. Nemmeno il
tempo di far arrivare il cibo
al suo primo stomaco che
era di nuovo là, al campetto,
a seminare il panico. Ma cosa
centra la seggiovia? Ebbene,
la convinzione di essere ormai pronto ad affrontare una
vera pista, cresceva in lui con
il passare dei minuti, seppur
non fosse riuscito fino a quel
momento ad impostare una
semplice curva in piano. I
suoi tutor, ignari di quello
che stava tramando, compiono il gravissimo errore di lasciarlo solo. È il
suo momento: il manzo, affetto da encefalopatia spongiforme bovina, perde la testa
e si infila nei tornelli senza ritorno della
“strana macchina che”, come direbbe Polo,
“porta su le sedie per la montagna”. Quando viene avvistato è troppo tardi, è già dentro che urla, e ride, ma soprattutto urla,
pensando di aver fatto la cosa giusta. Viene
quindi scortato su per la seggiovia e riem-
pito di raccomandazioni, che
lui nemmeno ascolta: l'obbiettivo è la a pochi passi, la mitica pista 'rossa' da lui sognata
e ammirata per tutto il giorno.
In un attimo di lucidità però
capisce di aver fatto la frittata
più grossa della sua vita, e,
chi conosce le sue dosi, sa che
è un miracolo vederlo ancora
vivo. La discesa è li che lo
aspetta, piena di insidie e
gobbe che lui non osa nemmeno immaginare come affrontare. Lasceremo ora
all'immaginazione del lettore
la sua patetica 'discesa sugli
sci'.
Alla sera, quando stiamo andando via dalle piste, vediamo
una motoslitta sfrecciare a
tutta velocità su per la salita; un addetto
affigge con furore un cartello della categoria divieti, che il giorno dopo, a detta dei
presenti, svetta imperituro sulle piste, palcoscenico della vicenda.
Dottor Ezio (sì, hai letto bene.
Ormai manca poco, prepare la
schiena). E’ il primo VERO semaforo che ricevi in tanti anni di Vdc
(il semaforo spento concesso per
pietà a te e Ostrega conta come
Savini a braccio di ferro contro
Batista). Grazie alla tua scelta di castità
assoluta (evidentemente suggerita dalle
performance di Negro) riesci a incanalare
le tue energie represse e a segnare tanto e
bene. Il Fraccaro calcio ringrazia. SANTO
SUBITO.
Rugbista. Visto lo sport che pratichi eravamo già poco sicuri delle
tue capacità mentali e della tua
inclinazione sessuale. I nostri
dubbi sono rafforzati dal fatto che
ti sei rotto il naso combattendo,
nudo,
contro
un
tuo
compagno.
L’Ignoranza è apprezzata fra queste mura,
ma a tutto c’è un limite. Non vorremo vederti ricoperto di lividi dopo una lotta nel
fango con Alarico. NUDISTA VIOLENTO.
Splendid. Ne abbiamo già parlato
nell’editoriale, ma troviamo utile
ripeterlo: fuggire dalle proprie
responsabilità e lasciarsi scivolare
nell’abisso delle nerdate è un atteggiamento che ci possiamo aspettare da una matricola con
gravi problemi, non da un direttore di Vdc.
Se vuoi che il tuo nome rimanga su queste
pagine devi alzare il culo dalle sedia, posare il pettine e le creme di bellezza e ricominciare a sudarti il tuo titolo. IRRESPONSABILE.
Bormietto & Flain
3
CACCIA AL TESORO INTERCOLLEGIALE
"Dai Mingo! Ne manca solo una!" - il respiro è affannoso, le gambe sono pesanti, per alcuni come mai prima; ma la volontà è una:
vincere. La si legge negli occhi dei presenti. Nessuno vuole mollare, non adesso, non questa volta, dopo 14 tappe, dove tutti non vedevano l'ora di vederci fallire! L'ultima è una passeggiata ed in pochi minuti è superata, come le altre. Una firma veloce e siamo già
sulla via del ritorno per l'aula del '400. Con l'ultimo filo di voce rimasta in gola si canta, si urla : "Uno di noi! Frigo uno di noi!!". I
pochi metri che ci separano dall’ Aula del ‘400 sembrano infiniti. Giriamo l'angolo e finalmente ci siamo, accanto a noi c’è il collegio,
che ci dà la carica e ci spinge fino in fondo alla piazza deserta, che in un attimo si illumina di biancorosso. Saliamo rapidamente i
pochi gradini che ci separano da quello che pareva un trionfo. Gli occhi degli organizzatori sono tutti per noi, lo stupore li colpisce e
nei loro occhi cresce il timore che quest'anno non ci sia niente da fare per impedirci la vittoria. "Abbiamo finito tutte le prove" fa uno
dei nostri, nessuno ci vuole credere. È troppo presto.
Siamo ad un passo, ora bisogna solo aspettare. In mezz'ora non si vede nessuno, poi finalmente dei passi in lontananza, delle sagome all'ingresso, poi dopo poco altri e altri ancora.
La piazza si riempie rapidamente di colori. Ma gli occhi sono tutti lì, una marea rossa si accalca sulle scale; sono tutti uniti contro di
noi. Piccoli gruppi intonano cori contro di noi, ma come disse qualcuno "il Collegio Fraccaro è un altra cosa". Un boato apre la piazza, che travolge e zittisce tutti.
Si dovrebbe poi raccontare di punti rubati, di invidia, di rivalità, cose troppo facili da ricordare.
Flain
"4,3,.... Orwell !" e poi silenzio, la faccia degli anziani del Cardano si tinge di sconforto. Non fanno in tempo a bisbigliare un timido
"esatto" che stiamo già esultando per aver superato la prova. Ma c'è poco tempo da spendere in festeggiamenti perchè noi mqm del
fraccaro siamo state "avvelenate da un'idea", tanto per citare un film (Inception), e questa idea è semplice: Vincere. Così si riparte,
correndo per le strade pavesi come dei dannati, rispondendo a tono ai cori provocatori lanciati dagli altri collegi che incontriamo.
Per superare le prove vengono scelti quelli che hanno più possibilità di successo, non c'è tempo per i sentimenti, non in questa caccia, non ora.
Le prove erano varie e divertenti, spaziavano dalle prove fisiche, come quella del castiglioni, a quelle che richiedevano un ragionamento veloce, come quella del sant'agostino, altre avevano un "sottile sfondo sessuale" (cardano).
Per quanto difficile potessero essere queste prove le abbiamo vinte tutte, insieme, da veri collegiali.
Ho visto un Grande spirito di squadra: collegiali che aiutavano altri a non fermarsi, spingendo quelli che più di altri sentivano la
stanchezza, ragazzi che, malgrado il fiatone, non risparmiavano la voce nel sostenere quelli che rimanevano indietro.
Ho visto una grande complicità, che appartiene solo a coloro che hanno passato insieme momenti memorabili, che hanno superato
molte prove aiutandosi l'un l'altro e accantonando futili dissapori che inevitabilmente si creano tra persone diverse che vivono a
stretto contatto.
Non ho visto ragazzi che correvano, ho visto un Collegio che si faceva largo tra le strette vie di Pavia e non importa se dei "giudici"
non ci hanno concesso la vittoria, perché tutti, tutti i collegiali pavesi, sanno dentro di loro che i veri vincitori siamo noi.
Ragazzi la vittoria è nostra!
Patrick (mqm)
4
CACCIA AL TESORO INTERCOLLEGIALE
Caccia al Tesoro 2010, vogliamo parlare dell’ N-esimo furto???? Naturalmente sto scherzando…. Ricordo la prima edizione della caccia, vissuta da matricola, persa per un quarto di punto. Ricordo l’amarezza provata. Posso capire la sensazione provata da voi
M.Q.M…. Non voglio stare a sindacare su punteggi, penalità, prove e oggetti extra. Sarebbe quanto mai fuori luogo. Rivivendo la stessa esperienza in qualità da anziano accompagnatore, mi permetto di dirvi che tutta l’amarezza provata è totalmente ingiustificata. La
caccia al tesoro va vista come una gran goliardata, in cui lo scopo principale è divertirsi. Il fatto che, al Plinio, la vittoria sia la nostra
principale fonte di divertimento è un altro discorso, d’ altronde si sa che noi non siamo il Don Bosco (con tutti i pro e i contro che ne
derivano…). Tutti i collegi hanno ammirato l’impegno e la grinta da vere matricole Fraccarotte! Compatti, uniti, sempre pronti a
cantare, sempre sull’attenti e disposti a dare il tutto per tutto per tenere alto il nome del collegio. Avete concluso con più di 3 quarti
d’ora di vantaggio sul secondo gruppo, risolvendo tutte le prove e rintracciando tutti gli oggetti (Onestamente! Al massimo avete
peccato d’ingenuità, ma siete pur sempre delle M.Q.M…). L’odio goliardico che tutti i collegi provano nei nostri confronti e che, martedì sera avete sperimentato sulla vostra pelle, ve lo siete guadagnato totalmente sul campo… Questa è la cosa di cui dovete essere
fieri…
Tutto il resto, è noia… IDEM VELLE
Ostrega
MALEDETTA TOVAGLIETTA
Forse si , se non avessi preso preso quella maledetta tovaglietta come oggetto magari, anzi no, sicuramente avremmo vinto. Sono
proprio quelle cose che ti lasciano di stucco ,senza una parola , perchè magari era proprio di quella persona che non immaginavi
mai , che te l'avrebbe “messa in culo senza preservativo”( come mi fece notare Polo), proprio da lei un'amica che, anche se non ci parlavi poi tutti i giorni, però la conoscevi e ti fidavi più di altri, in quel contesto quale una caccia al tesoro in cui eviti e stai attento, che
qualunque altra persona di altri collegi cerca di metterti i bastoni fra le ruote. Magari me lo sarei aspettato più da un cairolotto, come
infatti hanno fatto mentre noi facevamo la loro prova (se cosi si può definire) e noi che neanche li consideravamo anche se loro ci
continuavano a parlare e a prendere in giro , oppure da uno del cardano che fa il possibile per farti perdere tempo e non superare la
prova che ingenuamente non ci conosce e non sa, di quanto siamo capaci di metterci in gioco pur di vincere. Siamo stati i migliori ,
abbiamo superato tutte le prove, abbiamo corso cosi tanto da pensare che da un momento all'altro uno di noi sarebbe finito a terra
morto, siamo arrivati PRIMI con un ora di anticipo e cosa di gran lunga più importante ci siamo divertiti un mondo, e poi sentirsi
dire bravi da alcune “persone” è forse il premio più bello e che ripaga tutte le fatiche a pieno. Eravamo una persona, ci siamo aiutati a
vicenda ed è stata proprio una bella prova per vedere proprio di che pasta eravamo fatti e che forza avesse la nostra amicizia. Vorrei
dire a lei, la padrona della fatidica tovaglietta che solo ora capisco il senso del suo gesto, l'unico modo per fermare il Fraccaro era
inventare un modo per toglierci i punti , e ti ringrazio perchè oltre ad insegnarmi di che tipo di persone mi potrò fidare nella mia vita , ho capito il vero senso del coro SIETE TUTTI SOTTO LE TORRI!
5
RUBRICA FATTA COL CULO a cura di Toz su Sacha
Ecco come e perchè, svariati fraccarotti fra vent'anni si ricorderanno di sacha
POSITIVE
Quando arrivò in collegio non aveva tutti questi capellli\Il rettore pensava che sacha fosse il soprannome\Capacità
di alzarsi alle 7oo completamente sbronzo\Mi leccava il culo\è un uco assessuato\la sua ex dice che se fosse per lui
sarebbe ancora extravergine come l'olio\Ha un buon orecchio\sfama savini\In fondo in fondo....hahahhhahaha è un
bravo ragazzino [Donatella]\Ha la mia faccia in camera\Si crede figo come toz\Quando dice di aver fatto patting ha soltanto chiaccherato con elena e batty\Vuole avere una sala comune ma nn è capace di tenerla\Sfoga tutta la sua repressione su savini e quando beve
e si sente grosso anche su genova che è proprio scemo veramente ezio chicco\Con il ghislieri non giocherà\Mi leccava il culo\Se c'è da
lavorare,spacca bottiglie di rum\é stato lui il primo a produrre insaccati con il lardo d'uzzino\Si fa sempre venire in faccia durante le
sfide di stone face\Mi ha fatto scoprire il damiano e scopare il culo\Gioca meglio a palla in volo che a palla piede\Calcisticamente è un
ghislieriano\è bicefalo\è l'uomo di savini\è bravo a pes\Quando vedo sacha immagino te\Cosa devo dire se ci penso mi viene immente solo "ehii!"\Ascolta de gregori degli anni 90\Ha addomesticato savini\è un bello stupido\SPACCHIUSU\è stato lui il primo a scoprire che il pacco di gatelli è un comodo antistress\Basso,tocco,ama la pulizia\Biscotti,ricci,sborr\Ci siamo conosciuti sul treno e da li
solo grande amore\è un bel ragazzo alla fine\Odia genova\faceva vedere le sue mutande assurde con orgoglio e vigore\Il suo segreto
segreto è scoparsi polo\Casinaro,alcolizzato detto da margiozzi\Non ricchione ma lesbo\Savinista,simpaticone,sminchiato totale,cucina,limoni dibbestia\Improbabile se ne esce con delle cose assurde\è un coglione,non è calvo,non molla mai per bere,ti mette
allegria\ha dei bei capelli chiara somaini\Gioca bene a calcio detto da loffa\Si sa ambientare "ora"\Fa su tutto quello che si può far
su\Gli piace molestare gatelli\Non regge un cazzo\Bo!\Coglione,romantico,petting,è sempre sbronzo,ha i ricci,tiene compagnia a savini\Farci le 4 e le 5 a parlare,si fa sempre la canna della buona notte\Espressione un po cosi che fa ridere\Da folklore alla vetrata\Non capisce mai troppo quello che dici\è disponibile,ma è meno gay di sceccu\Sta al gioco.
NEGATIVE
Finto organizzato e svogliato....PIGRO ta nananananannananannana na na na\Spesso impazzisce per le cazzate e
ci va giù pesante con gl'insulti\Scemo,perditempo,vanitoso\Riesce a prendersi più male di me (ostrega)\è un testa
di cazzo irreversibile,se si parla di certe cose(calcio)\Mi butto margiozzi addosso mentre ero comatoso\Non sa giocare a calcio ed è amico di savini\Sta sempre al black bull\mi ha fatto limonare una pianta\Non passa mai le palle,BATISTA\Molesto,mi ha fatto indossare uno slip leopardato rosa \è logorroico\ha dato in giro la combinazione del lucchetto della
mia biciConta lebirre perchè gli e le fottono\Arrogante e Presuntuoso,si sopravvaluta\Fastidioso,spesso si comporta da bambino\è
spesso falso\Si vanta troppo di quel cespuglio di capelli che ha in testa\Troppo alcolizzato,cocciuto,protagonista,si veste come un
bambino\Mi ha fatto prendere una secchiata d'acqua per pensare a delle minchiate su di lui\Non ha difetti\Troppo stupido detto da
loffa\Non fa niente di serio\Non mi ha mai fatto matricola FLYIN\Fa preferenze su alcune persone,è un cazzaro,poco organizzato,ha
il cazzo corto\è un imbucato di merda(cazza)\L'ho appeso alla finestra\Ha il sesso corto\M.q.m. a vita\continua a negare che nn limona con savini\Permaloso,dovrebbe ascorltare i discorsi che fa per rendersi conto quanto gli siamo amici per nn ucciderlo\Booo sono
in botta nn so niente (mimmo)\Giozzi ritiene che è masochista\Vuole tirare sempre le punizioni le tiro meglio io "messina"\Dice troppe cazzate\Si stagga dalle sue normali facce da scemo\Indossa il gilè sopra la maglia della salute\Ha la faccia da pesce lesso\è competitivo in fatto di donne,toccando spesso il fondo\Vergine,troppo cazzo di fuori,peli di pube in viso\è goista perchè in campo ci sono 11
sacha\Mi sottomette sempre,si fa fottere la giacca dai negri e solo grazie a me la recupera\è omofobico ma teme anche le donne anzi,i
corpi in genere\è un mammone\Non beve più tequile\è ossessionato da mia sorella\è come un negretto ma con il cazzo piccolo e la
pancia\Il suo segreto segreto segreto è scopare con savini\Non me lo sono mai fatto ELENO\Non sa rullare le canne\è tinelli\Finge di
non sapere di mentire a se stesso\Preferisce la coppa alla figa\Ha fatto cominciare anche sua madre \Mi mangia lo speck dal frigo\è
più permaloso di un cane andaluso cornuto con il complesso d'edipo\Scopa poco e ha un rapporto potenziale ed effettivo comunque
basso\Prende da mangiare in mensa e non finisce quello che ha sul piatto\Succhia cazzi\Pulisce sempre camera perchè fa su lo sporco\Juanita direbbe:è un pessimo esempio per la socetà che vuole fondare\Ha un pijama verde moccio veramente inguardabile soprattutto con quel baffetto\è un vizziato e bicefalo\Non sa niente di storia\Ha più amici al cairoli che in fraccaro\è la copia senza carisma
di un cairolotto\Ha provato a farsi almeno due donne con cui bazzicavo\Quando è preso male è meglio cambiare regione se nn vuoi
rischiare di picchiarlo\Non gestisce più un bar\Non si fa una fica neanche a morir d'un colpo\Cerca d'infilare la lingua in bocca alle
fiche sbronze ma spesso non riesce perchè è troppo esile\è calcisticamente limitato\Si credeva mio figlio\ha difficoltà ad avere una
personalità sua\Ha una eaculazione dolorosa infatti quando viene miagola\Non capisce un cazzo ed è fuori luogo\Ha sempre le mani
sullo scrotopendulo\è amico d'uzzino\è la brutta copia di tonucci\è un finto montagnino\Violenta le giapponesi di filippo graziani\Non si è mai dato alla musica\,non si allenaFa il mantenuto e mantiene le cameriere del black bull\Non si è ancora laureato nella
triennale\Da m.q.m. venne qui accompagnato da un amichetta che il giorno dopo rincontrai per strada e ridendo mi disse.....hanno
già iniziato a farlo flettere\Una volta mi disse:fare l'amore con te è come buttare un salame pere il corridoio.
6
RUBRICA SPORTIVA
Anch’io corsi
In quattro anni di più o meno onorata carriera Fraccarotta, collegiale e sportiva, mai mi sarei aspettato il paradosso avvenuto alla
campestre di settimana scorsa. Ebbene sì, mi sono macchiato,
mio malgrado, di un peccato inestinguibile: ho fatto vincere i pollastri spennati monopalla già struzzo-ungarici. Per quattro anni
ho intonato cori giustamente ingiuriosi sotto il loro fetido portone, cercato di falciare gambe alla Coppa
più amata dalle salumiere nude, pisciato
sulle scarpe alle feste di quegli screanzati
borghesotti omologati come i loro salotti
culturali pieni di figa di legno e i loro coretti di voci bianche cappone di chiesa.
Ecco, diciamo che ho fatto di tutto per
tenerli relegati nel loro infame status di
perdenti peggio dell'Ancona in serie A
nella stagione 2003-04, eppure grazie a
me sollevano una coppa che forse non
sollevavano dalla caduta del muro di Berlino. A proposito di muro, l'altro giorno,
alla sesta birra al bar del ponte alle quattro del pomeriggio, ho avuto una terribile
visione. Una tragicomica epifania ascensionale dal Ticino: accompagnato da 14
nutrie, lui, l'ultimo testimone di una vittoria cairolotta, il detersivo più amato dalle
vecchie giocatrici di canasta, proprio lui,
Svelto. Con parole al vetriolo ha millantato la campestre come il primo mattoncino
di una lunga serie di vittorie giallo nere.
Insomma io, fiero gladiatore delle torri,
ero menzionato come fautore della (ri)
nascita dell' odiata struttura edisu. Svanendo, ha pensato di insignirmi, con mio
sommo rancore del titolo di cairolino ad
honorem.
Alla settima birra riprendo coscienza, ridimensiono la visione a
mero squallido incubo e cerco il coraggio per trovare il lato positivo della faccenda, arrivando alle seguenti conclusioni:
a- Il cardano, che ha avuto l'onore di eliminarci l'anno scorso insieme al valla dal torneo di calcio, si è fatto un'onesta sucata.
b- La mia prestazione superlativa e la mia corsa fluente ha portato allo strip-tease spontaneo di svariate donne
c- Il cairoli è talmente sfigato che ci vuole un Fraccarotto per farli
gioire di qualcosa che non sia le grandi
ammucchiate gaie per cui i tacchini bicefali sono tristemente famosi.
P.s: per Fraccarotto non s'intende quel
reietto di pastafrolla che avete naturalizzato con la speranza di non prenderlo sempre lì dove non batte il sole
P.p.s: Istruzioni per il calciatore cairolotto: un rigore, per essere ben tirato, deve
innanzitutto essere indirizzato verso la
porta. Seguitemi, non è difficile: la porta è
quella struttura con due pali e una traversa, facilmente confondibile con le reti di
delimitazione del campo. Una volta centrata la porta, dovete assicurarvi che la
potenza e la precisione siano sufficienti a
superare il portiere (badate bene che un
rigore non è come il tiro delle freccette, ad
esempio prendere il palo non vale, che ne
so, mezzo gol). Questo a livello teorico. Se
volete consulenza a livello pratico chiedete
pure a Sileo, che di rigori ne ha sempre
segnati in vita sua.
Detto questo dico un cairoli merda, che ci
sta sempre bene come una rutto a tavola
con uzzino.
Ah si, ultima cosa: ciolla, vaffanculo va!
(lo sai che ti voglio bene comunque).
Sacha
Podistica Bicefala
RISULTATI CORSA CAMPESTRE
1 GIOLITTO ANDREA GOLGI 50
2 VEDOVATI GIORGIO BORROMEO 49
3 PASQUINUCCI ETTORE DON BOSCO
48
4 FOIS ANDREA CARDANO 47
5 PARODI DAVIDE CARDANO 46
6 SANTI GIANLUCA CAIROLI 45
7 MAGNANI ANDREA GHISLIERI 44
8 MADOUCH DRISS FRACCARO 43
9 BUZZETTI LUCA GHISLIERI 42
10 MARAN GIORGIO CAIROLI 41
11 LO SCHIAVO GIUSEPPE CAIROLI 40
12 ORLANDO DOMENICO FRACCARO 39
13 DI CORATO FRANCESCO DON BOSCO
38
14 GHADDAR KARAM GOLGI 37
15 SECCI IGNAZIO SPALLANZANI 36
16 PEDRINI DARIO FRACCARO 35
17 CAPOZZI ANDREA GHISLIERI 34
18 BARBIERI SACHA FRACCARO 33
19 MIRTI DOMENICO CARDANO 32
20 SPIGHELLI FABRIZIO DON BOSCO 31
21 MAZZOLA DARIO BORROMEO 30
22 PICCINELLI GIOVANNI CARDANO 29
23 PEDRINI DIEGO FRACCARO 28
24 PATELLI NICOLO' CAIROLI 27
25 DI CARLO PATRIZIO FRACCARO 26
26 NEGRO GIACOMO CARDANO 25
27 IOTTI LORENZO GHISLIERI 24
28 CHIELLO VINCENZO FRACCARO 23
29 D'ALESSIO MARCO SPALLANZANI 22
30 FLAIN FRANCESCO FRACCARO 21
31 MASSARO ROSARIO FRACCARO 20
32 POLO CARLO FRACCARO 19
33 PONTIGGIA PAOLO MAINO 18
34 DONDE' TOBIA BORROMEO 17
35 DE DONNO FABRIZIO MAINO 16
36 FARINA MATTEO BORROMEO 15
37 PANARINFO GIACOMO GOLGI 14
38 BERTOLAZZI FRANCESCO SPALLANZANI 13
39 MILANESI MICHELE CAIROLI 12
40 FIORILLI NICOLA PAPPO-MOVIOLA
SPALLANZANI 11
41 LARROSA POVEDA ANTOLIANO GOLGI 10
42 PINCELLA DAVIDE DON BOSCO 9
43 PENNETTA PIETRO FRACCARO 8
44 CARUANA GIUSEPPE GOLGI 7
45 PLANO FABIO SPALLANZANI 6
46 PALESE BIAGIO GOLGI 5
47 CELLURA LEONARDO GOLGI 4
48 CARIDI GIANNI GOLGI 3
49 SCHIRINZI STEFANO CARDANO 2
50 PASSERELLI ANDREA CARDANO 1
7
Pagelle Fraccaro - Maino 4 a 0
N.d.R.: pubblichiamo comunque le pagelle di una partita ormai dimenticata.
Sceccuduru: sv. L’estremo difensore
fraccarotto, in piena forma nonostante gli
ozi valtellinesi, si prende una giornata di
ferie. Infatti gli attaccanti piè veloci del
Maino non riescono mai a centrare lo specchio della porta, costringendo il manzo a
brucare l’erba per passare il tempo.
Polo: 6,5. il pendolino della fascia destra
gioca un’ottima partita in copertura, ma
talvolta sale troppo lasciando la difesa esposta al contropiede. La sua condizione
fisica è come sempre eccelsa, ma deve cercare di essere più Zambrotta e meno Marco
Motta.
degne del miglior Adriano. Gioca nella inconsueta posizione di esterno e termina le
riserve di ossigeno intorno al quindicesimo
del primo tempo. Da questo momento in
poi si trascina per il campo sperando che il
pallone gli sbatta addosso. Vediamo come
si comporterà quando giocherà in mezzo.
Messina: 7. Lo scannacristiani trova, con
la complicità del portiere del Maino, Gianluigi Buffon, un incredibile gol da calcio
d’angolo. Garantisce spinta, solidità e calcioni sulla fascia destra e si dimostra ancora una volta un pilastro della retroguardia
biancorossa
Patrizio: 6. La ballerina più amata da
donne e uomini pavesi disputa una partita
insolitamente negativa, caratterizzata da
momenti di poca lucidità e da un egoismo
eccessivo, soprattutto nella ripresa. Va però
sottolineato che giocava fuori posizione ed,
inoltre, vanno apprezzate le scusa alla
squadra per una prestazione sottotono che
non ci si aspetta da uno dei giocatori più
forti del torneo.
Igor: 6,5. La prestazione del capitano è
fortemente limitata da problemi alle gambe
che lo costringono ad un’uscita anticipata
ad inizio ripresa. Nonostante il dolore
l’indomito gigante riesce in un paio di occasioni ad impegnare la difesa avversaria,
senza però trovare la via del gol.
Ezio: 7. Il belloccio della squadra, reduce
dal White Plinio, ci mette un tempo per
accorgersi di non essere più alle terme. DoMimmo: 6,5. Lo scugnizzo erige una mu- po un paio di errori davanti al portiere si
raglia a centrocampo, fatta di sudore, calci sblocca su calcio d’angolo e segna anche il
e morsi, e spezza sul nascere ogni tentativo gol del 4-0, mostrando che, se non si addi manovra del Maino. Fondamentale il suo dormenta e resta tranquillo è un vero bomspirito di sacrificio e la voglia di mettersi a ber.
disposizione della squadra sempre e comunque. Non gli chiediamo, nonostante le Sacha: 7. Il riccioluto valsesiano, pur parsue capacità, dribbling e gol, ma la cattive- tendo dalla panchina, riesce ad entrare in
partita immediatamente e a trovare il gol
ria e grinta che non ha mai fatto mancare.
del 3-0 con una punizione dal limite. Dà
Tommaso: 6. Disputa la solita partita
velocità e fantasia alla squadra, trovandosi
Ciolla: 6,5. il barese si ritrova a giocare
senza sbavature, ma la sua prestazione è
pronto anche in fase di copertura. Unica
inevitabilmente macchiata da alcune pole- con un modulo che non gli permette di esprimere le sue qualità tecniche. Nonostan- nota negativi i diverbi con alcuni membri
miche con i compagni e da degli eccessi di
nervosismo, dettati dalla sua immensa pas- te ciò, mostra qualche ottimo spunto e tro- della squadra, fortunatamente seguiti da un
rapido chiarimento.
sione fraccarotta. Apprezziamo la sua grin- va spesso passaggi buoni per i compagni
ta e dedizione alla causa, che vanno però
Esselunga
Savini: 6. Il rettile lomellino, che aveva
trasformati in spinta per la vittoria, e non
trascorso una tipica serata alcolica al Blain fonte di preoccupazione per i compagni
ckbull, si presenta alla partita in condizioni
Moviola: 6,5. Il raffadalese trova finalmente un attaccante più lento di lui e ci
regala qualche scatto in slow-motion. Dopo
aver preso la residenza su una zolla davanti
all’area, domina sulle palle alte, staccandosi
solo per qualche progressione “alla Lucio”.
E’ ancora una volta un esempio di tranquillità e sicurezza in mezzo all’area, ma dobbiamo anche dire che per il gigante terrone
è troppo facile giocare contro attaccanti
così lenti.
Fraccaro - Cardano 3 a 3
La compagine fraccarotta compie un
mezzo passo falso, lasciando per strada due punti contro l’ostico ma non
irresistibile cardano. I biancorossi partono col solito 4-3-3 stile Barca, privi
dell’influenzato Mimmo che viene rimpiazzato da un sempre più pallido Savini. Gli avversari partono forte, spinti
dalla giovane promessa Usai che, dopo
un paio di minuti, si procura e realizza
una punizione, concessa con troppa
generosità dall’arbitro che sanziona lo
spostamento d’aria causato dalla testa
del Moviolone. I fraccarotti rispondono prontamente pareggiando con uno
splendido diagonale del bomber genovese, leader della classifica cannonieri,
e, intorno al trentesimo, passano in
vantaggio con una punizione di Tommi, il cui gol era quotato 70-1. Da questo momento i biancorossi si adagiano
un po’ e, allo scadere del primo tempo,
8
vengono sorpresi da un pallonetto in
contropiede del solito Usai. Al rientro
in campo è ancora Ezio a portare in
vantaggio i suoi con un gol da vero
predatore d’area, ma anche questa
volta un rapido contropiede finalizzato
dal centravanti avversario riporta in
parità la sfida. Nonostante un paio di
nitide occasioni il Plinio Soccer non
riesce più a segnare e, alla fine, si deve
accontentare di un pareggio che lascia
l’amaro in bocca. Tra le note positive
la prestazione del centravanti biancorosso che continua a segnare con spaventosa regolarità e la solita prestazione dei due centrali, incolpevoli sui tre
gol subiti. Delude un po’ la manovra,
eccessivamente stagnante e
l’incapacità di far valere, nei cinfronti
di un avversario modesto, la superiorità tecnica ed atletica. Fortunatamente
questo pareggio, in virtù delle due vit-
torie precedenti, non avrà impatto per
quel che riguarda la qualificazione ma
la partita era sicuramente da vincere.
Infatti i nostri avversari, sebbene dotati di una difesa attenta e di
un’eccellente individualità, si sono
mostrati una squadra discreta e più
attrezzata rispetto a quelle precedentemente affrontate, ma non insormontabile. Merita una severa critica il tifo
fraccarotto: il miglior collegio pavese
non può presentarsi a una partita con
così pochi tifosi, e soprattutto, non
può esser sommerso dalla tifoseria
cardana.
Per concludere questo stop non deve
essere fonte di preoccupazione ma
deve servire da stimolo per non fare
più errori nelle prossime partite.
Esselunga
Fraccaro - Ghislieri 1 a 0
Il Plinio Soccer chiude il girone nel migliore dei modi, onorando l’
ultimo impegno, anche se una sconfitta avrebbe eliminato il Valla
e, forse, agevolato il cammino nel girone successivo. I biancorossi
decidono di non fare sconti al Ghislieri, sancendone
l’eliminazione, ed in campo danno tutto, schierando riserve combattive ed agguerrite che mostrano di potersi giocare una maglia
da titolare. Il Fraccaro entra in campo col consueto modulo, rivoluzionando la difesa con i terzini di riserva, Bidello e BimBim, e
l’attacco, composto, oltre che dal bomber Ezio, da Denver e Dris,
che giocano da esterni offensivi. Da segnalare il rientro in porta,
dopo 2 anni, di Gugu Macchi, che disputa, da capitano, l’ultima
partita della sua straordinaria carriera. Il Ghislieri schiera una
squadra abbastanza solida, ma non quanto Bidello, e che presenta
anche un paio di elementi dai piedi buoni. Tuttavia gli altri ghislieriani sembrano più a proprio agio in biblioteca che in campo. I
biancorossi rischiano poco ma non riescono a scalfire
l’ultracentenaria difesa avversaria, che blocca bene la manovra
fraccarotta, salvandosi grazie al portiere in un paio di occasioni.
Nella ripresa comincia la giostra dei cambi che vede il debutto dei
valtellinesi Flain e Bormietto e di Moreno Morello, che si presenta
in porta con un improbabile divisa anni ’70. È però il solito Sacha
a realizzare, quasi allo scadere, il gol decisivo, con una splendida
girata su assist di Flain. Grazie a questa vittoria il Fraccaro chiude
il girone come prima classificata con la miglior differenza reti del
torneo (+ 11). Nel girone successivo i biancorossi affronteranno il
Borromeo, il cairoli, e lo Spallanzani, campione in carica. Per quel
che riguarda la partita è giusto complimentarsi con tutta la squadra, ma, soprattutto, con quegli elementi che vedono poco il campo, ma danno comunque il massimo in ogni allenamento e non si
lamentano mai, ponendo il bene della squadra al di sopra degli
interessi personali.
Voci di Corridoio
Il settimanale
fraccarotto
Ghost Director
Carlo De Grazia
Art Director
Tommaso Pugliese
Big Director
Massimiliano Pizzonia
Redazione
Andrea Marcobelli
Luca Rebecchi
Onnipresente
Mattia Tonucci
Vignettista di fiducia
Elia Ferrari
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Bordo di diario di bordo
Un preludio,fondamentale per approcciarsi alla comprensione del
testo,doveva già essere pubblicato la volta passata.Perchè il lettore con le sole capacità di lettura e critica classica,acquisite sin dalle elementari,si troverà in difficoltà,quasi disgustato,difronte un
testo così allegorico e colmo di cronache,fantasie e ricordi caotici,partoriti dall'autore al massimo poche ore dopo gli eventi e
"soprattutto ancora on the road".Lui qui,si trova quindi in continuo stimolo e ancora molto coinvolto personalmente nella storia
che freme,d'esser scritta ogni momento.Si nota in effetti come
tutto ciò che lo circondi prenda un nome e una realtà nel raccon-
frasi ma bensi perpermetterli di rifiatare e nn stramazzare a terra
c o m e
u n
c a v a l l o
i m p a z z i t o
DEHHEHEHEHEHEHHEHEEOHHHOEHOEOHHOEHODDEE
DEDDEEEEEE
NELLA PROSSIMA USCITA FARò UNA SCALETTA ESSENZIALE DEGLI AVVENIMENTI IN MODO DA STABILIZZARE UN Pò
IL PUNTO DI VISTA DEL LETTORE.
GRAZIE E BUONA LETTURA se ne siete capaci.
TOZ
BARCELLONA UNA SERATA A CASO
IV GIORNO 12:00 A.M. D&D (dopo la doccia)
to,che quindi ha vita propria
in quanto oggetto concreto;
è un membro della spedizione,scritto letto e riletto usato
come tovaglia o come cuscino,subisce il presente raccontando il passato e attendendo
il poi.Per questo i personaggi spesso prendono
soprannomi diversi o l'azione da passata e reale
diventa diretta non ancora conclusa.Il testo è
palesemente ricco di sfumature e richiami al
fantasy,che possono apparire spesso scontati o
addiritura forzature,se si perde la musicalità
eventuale aritmatica delle parole e soprattutto
se nn si considera l'intenzione dell'autore di riportare candidi interi gli escursus delle scene
spesso FOLLI,senza tralasciare emozioni ironia e il duro impatto
dei dialoghi.Questo comporta soprattutto,su una scrittura di getto
e fatta dal vivo,sul posto dell'azione,la perdita di quei pricipi base
della narrativa classica"lo spazio e il tempo",ciò è chiaramente
sintomo del fatto che,il flusso cronacistico spesso,nn lascia spazio
a rielaborazioni posate,ma favorisce la fantasia e minuziosità per i
dettagli. Sicuramente è un testo elittario scritto e pensato sui e
per i protagonisti,per questo voglio ricordare il fatto che è di un
diario di viaggio che si sta parlando,ciò non toglie che come un
motivetto DADA ha dei pregi che nn gli si possono negare soprattutto quando a leggertelo è l'autore stesso con il suo respiro difficoltoso con la sua violenza verbale genovese,con cui tortura le
parole lanciate verso il basso,nonchè lo straordinario equilibrio
delle pause non segnate, studiate non solo per dare il senso alle
10
Finalmente mi sento in una città/casa,l'unico
problema è che in una città difficilmente puoi
trovare un bagno che sembra apparentemente quello di casa,ma questo nn era il mio problema era il problema di TURKER.Il supernitro-cuoco TOZ (cucina delle terre di mezzo)"adesso cucino io,cucino,"tramortisce pesantemente tutta la compagnia dell'anello con
un suo NITRO PIATTO A BASE DI PATATE!
PATATE!PATATE!
Ma questo non impedisce il viaggio in metrò
fino al centro di mordor,
ma segna e divide la
compagnia spaccandola
in due...
da una parte "Gandalf il
mason",Fidro,L'ultimo re
Toz e turker"il nano di
merda",
dall'altra parte i cugini
fuma erba gatta
Ezio&Sacha.
La causa principale della
separazione è quindi
causata dall'avvelenamento del nano dai piedi
pelosi che vomita e caga
coriandoli
1.hiper-stone-camper-house fabbrica merda
2.turker"il nano di merda"& Sacha l’hobbit Brutto
3.la compagnia bivacca in centro
città
4.i clithobbitt
fino al suo ritorno in contea accompagnato e aiutato dagli altri valorosi che
lo prendono a calci nelle gengive per
simpatia.
i due fratelli-gemelli-cugini-amantisuperbecci-fattoni si ritrovano da soli
in un luogo più che magico fatto di
belle donne con bei sorrisi,belle espressioni,ma questo è solo il ricordo
di un sogno e i sogni si sa possono diventare incubi...
La morder-lona gotica visitata dai due
inizia con bevute di piccoli boccali a
ripetizione di sostanze arancioni mai
viste nella loro piccola camper-contea,
ma questo bere d'ignote sostanze in
un'ignota locanda non impaurisce i
due piccoli "clithobbitt"
anzi,li carica per l'impresa,tornare nella hiper-stone-camperhouse,attraversando tutta la gotica terra di mezzo.
Però non sapevano che nella terra di mezzo vivevano orchi chiamati anche"cervezas"i quali adornati da dred e senza denti attiravano qualunque malcapitato per vendere la loro magia nera.
Comprammo la magia nera.
PARTE MANCANTE.
Luce,colori,castelli,pinguini.
I due scaldando la magia con le mani svegliarono i loro demoni.
iniziarono a girare e girare per strade tutte uguali,locali tutti u-
guali per risvegliarsi provarono per vari
tentativi un forte antidoto chiamato
sangria ma nn c'era niente da fare poichè la maledizione era in atto e i loro
demoni impedivano l'uscita dalla terra
di mezzo.
Camminavano per ore ma si ritrovavano sempre davanti una grande torre
nera che portava una croce sul fronte;
non cHiesero mai aiuto;
il demone era ancora forte e lo sarebbe
stato fino a che Ezio,il più bello e simpatico fra i due spezzò la maledizione.
Come?
Cago coriandoli davanti alla torre.
Dopo un intera notte tornarono finalmente a casa camminando ore,giorni,settimane,ipotenuse.
Il piccolo e brutto sacha adornato di un cappello da asterix si addormento subito,
mentre Ezio fece tre volte l'aurora con Fidro il portatore dell' anello vibrante.
SARAGOZZA IV GIORNO ORE 11.00 P.M.
TO BE CONTINUA.......
EZIO
PLINIO VISION
In preda a una
crisi
creativa,
VdC cerca l’aiuto
di un supereroe.
Dalla sua base
sopra
Bormio
SuperSpank usa
il potere della
ispirazione e ci
regala
questa
immagine. Sappiamo benissimo che il Plinio
Vision di Spank
lo abbiamo già
fatto,
ma
l’occasione era
troppo ghiotta.
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‘Ndrangheta al nord
La riunal collegio PLINIO FRACCARO, ha portato alla luce vicende che sembrano confermare la notizia apparsa qualche settimana
fa su il “Corriere della Sera”, riguardante l’arrivo della
‘Ndrangheta in Lombardia. Il meeting, nonostante la presenza del
sarcastico Uzzino, sembrava procedere senza troppi intoppi lungo
i soliti e ben consolidati binari delle
precedenti edizioni; tuttavia l’arrivo
del Manzo più conosciuto del collegio
e della sua imponente mole l’ha portata al completo deragliamento. I
collegiali indispettiti dalla risposta
affermativa del rettore riguardo
l’acquisto del nuovo pianoforte vogliono andare al fondo della questione per cercare di scoprire qualcosa di
più. Il fatto più curioso riguarda la
sospetta concessione dell’acquisto
dello strumento, rilasciata senza indugi, dubbi e consuete contestazioni
(modo di fare quantomeno sospetto,
e sicuramente insolito rispetto a
quello a cui siamo abituati). Riguardo a questo, fonti non poco
attendibili dicono di aver visto il giovane calabrese, in uno dei
suoi spuntini notturni, stringere con le sue manine fatate un animale quasi intero e divorarlo con le sue fauci; si trattava di un
cavallo senza testa, quest'ultima molto probabilmente andata a
finire tra le lenzuola del benefattore!
Il piccolo boss di Gioiatauro venuta a galla la vicenda è stato costretto a confessare ed ha cosi pronunciato un discorso con tono
solenne esordendo con la frase: “io sono entrato in questo collegio
prevalentemente per il pianoforte!”. I più svegli tra i collegiali
Alarico docet
Incrociando Perellino in un ignoto tiepido
pomeriggio sotto il nostro amato porticato…
Perellino: “We tozz certo che sei proprio
il solito Pirla!”
Il Tozz ancora annebbiato (era pur sempre giovedi): “eehh…si ma perché ???”
Perellino, con il suo solito fare da pappone emiliano: ”Ma perché ieri sera t’ho incontrato e hai molestato una mia amica e
ti sei limonato l’altra di forza…”
Il toz: “ahhh bhe?!? Ma chi erano?”
Perellino, con la sua solita faccia gaia a
occhi chiusi e ghigno stampato (tipico di
uno che la sa lunga): “una era la Marty e
l’altra una tipa che si è scopato Alarico
hahahhahhahah…e tra l’altro era talmente
arrapato che nella fretta di andare in
monta si scordò di levarle le calze…e dopo
un momento di riflessione esordi gridandole in faccia: cazzo questa non ha la fica….”
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capiscono e trovano subito il nesso tra le parole “Manzo”
“pianoforte” e “mafia”. Infatti il più giovane della famiglia dei
Moro è “salito” nella periferica cittadina di Pavia per allacciare
rapporti di “amicizia” con i grandi imprenditori milanesi esperti
nel commercio di strumenti musicali. Il ‘non stupido poco’ bovino
dopo un anno passato in incognito è
passato all’azione rompendo
“accidentalmente” un tasto del pianoforte e trovando così la scusa per sostituirlo.
Il modo in cui effettuare il pagamento
solleva una importante questione tra
i vari giuristi presenti in sala, tra cui
il “fidato” Tommy (anche lui di origine calabrese, e in passato legato ai
Moro, salito appositamente due anni
prima per studiare/sondare il luogo).
Infatti il portiere del Plinio Soccer
pensava, ingenuamente, di dover pagare una “oscura parte” del costo dello strumento di cui, in fin dei conti,
non sarebbe stato il reale proprietario. Risultano quindi opportuni i consigli dei suoi legali: con volgare oratoria e fini versi, Sbirulino e Uzzino riescono a convincere l’inesperto quanto condizionabile boss a riflettere, tornare sui suoi passi e riaprire le amorevoli trattative con il rettore!
Bormietto
Avviso
Tanto tempo fa, in una
galassia lontana lontana..
Un giovane Yoda si è iscritto all'Università. Venerdì 15/04, alle ore 16 in
Botta 2, dopo eoni scanditi dal susseguirsi di imperi
e repubbliche galattiche,
Yoda
si
laurea!!!
Vi aspetto tutti per la discussione ed un brindisi.
Purtroppo non riuscirò a
festeggiare la sera stessa,
quindi, chi non riuscisse a
presenziare alla laurea si
tenga libero per la festa,
la settimana del 26/04
(data e luogo ancora da
definirsi, ma vi aggiornerò)
SAPEVÁTELO
Soluzione del sapevatelo del numero 122: Tommaso. Gli indizi erano chiari: la bandiera del Vaticano (Tommaso vive a Capo Vaticano),
Pippo Franco (suo fratello si chiama Pippo) e una console Nintendo 64 (la sua stanza è la 64).
GLI INDOVINELLI DI BARISELLI
Sacha ha con sé delle bottiglie di birra. Ad un certo punto vede Giozzi e, mosso da pietà, gli regala metà della birre che ha più mezza bottiglia. In seguito vede Savini e decide di regalare anche a lui metà delle bottiglie che gli rimangono più mezza bottiglia. Infine incontra anche Ezio e decide di dare anche a lui metà delle bottiglie che rimangono più mezza bottiglia per festeggiare insieme, solo che a quel punto
si accorge di non avere più birra e allora vanno al Blackbull. Quante bottiglie di birra aveva Sasha?
La vignetta di Elia
Avviso
Un avviso degno di nota, un' impresa che renderà
onore al nostro collegio.
Venerdì 8 aprile, verso le 4 di mattina, una ciurma di pirati fraccarotti partirà per colonizzare la
foce del Po e fecondare le spiagge adriatiche con
il proprio seme. L'equipaggio di temerari è composto da: capitan Dolci nostromo Banti vivandiere
e memoria Eleno pignolo G.B. urlatori Nadal e Cufù negriero Bathista animale Pietro mozzi (nonché
remi) Trieste e Lemon.
Il trip allucinogeno durerà 5 giorni di sudore e bestemmie, rigorosamente in toscano e calabrese.
Riusciranno i nostri eroi a sconfiggere i famigerati
alligatori del Po, a vincere la dissenteria e le
sbronze moleste di Bathista?
L' equipaggio
IDEM VELLE
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