AZIENDE LEX MONDO
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AZIENDE LEX MONDO
n. 6 – giugno/luglio 2016 Notiziario a cura della Struttura nazionale Donne e Politiche di parità e di genere PARIGLOBO AZIENDE Zurich, smart working per tutti A 6 mesi di distanza dall’avvio della sperimentazione su base volontaria dello smart working, il 1° giugno si è raggiunto un accordo che estende all’intera popolazione aziendale la possibilità di erogare la prestazione lavorativa con forme flessibili e alternative, sia relativamente agli orari che alla sede di lavoro. Ferme restando le 37 ore settimanali, la giornata lavorativa sarà caratterizzata dall’assenza di un orario rigido, pur nel rispetto dell’organizzazione delle attività assegnate. L’auspicio è che le novità dell’accordo possano essere replicate in realtà aziendali analoghe. Per saperne di più: http://www.firstcisl.it/sas/38421/news/inzurich-smart-working-per-tutti LEX Consiglio di Stato: revisione calcolo ISEE su ricorso associazione disabili Con le sentenze n. 841, 842 e 838 del febbraio 2016, il Consiglio di Stato ha stabilito che l’assegno di accompagnamento e le altre indennità destinate ai disabili non devono entrare nel calcolo dell’ISEE in quanto hanno natura risarcitoria e non possono e non devono essere considerati reddito. “Ricomprendere tra i redditi i trattamenti indennitari percepiti dai disabili significa allora considerare la disabilità alla stregua di una fonte di reddito – come se fosse un lavoro o un patrimonio – e i trattamenti erogati dalle pubbliche amministrazioni non un sostegno al disabile, ma una ‘remunerazione’ del suo stato di invalidità oltremodo irragionevole, oltre che in contrasto con l’art. 3 della Costituzione”, queste le parole del Consiglio di Stato. Ora spetta al Governo intervenire per armonizzare la legge alla decisione del Collegio. MONDO Francia, l’orario del negozio gli rovina la vita Jean Baptiste Michalon, commerciante di Bordeaux, si è convertito all’Islam e, nel 2015, aveva stabilito per il suo esercizio commerciale orari di apertura diversificati per uomini e donne. Per la legge francese si tratta di una forma di discriminazione e, per questo motivo, il commerciante è stato condannato a due mesi di carcere – condonati – e a 500 euro di ammenda. Ma le conseguenze più gravi sono state la chiusura del negozio, boicottato anche dai musulmani, l’abbandono della moglie e la condanna pubblica del grande imam di Bordeaux, Tareq Oubrou: “Una cosa simile non si è vista neanche ai tempi del Profeta. Anche allora i mercati erano misti”, ha commentato. AZIENDE Nuovo Cia Gruppo Unipol: PAV anche in Welfare Prevista, nel recente CIA del Gruppo Unipol, la possibilità di erogare il PAV (Premio Aziendale Variabile) in Welfare, su opzione del dipendente. Si può scegliere tra: 1) erogazione dell'importo PAV in busta paga, tassato al 10% come normativa in materia e nei limiti stabiliti dalla stessa; 2) versamento della corrispettiva quota "netta" (per effetto della completa detassazione e decontribuzione) fino a 2000 euro in Fondo Pensione; 3) rimborso spese per prestazioni Welfare, sempre fino alla corrispettiva quota netta di 2000 euro (in questo caso con maggiorazione del valore 'cash' del 26,87%). L’ importo medio PAV è di 1450 euro (4° livello) per un corrispettivo Welfare di 1839 euro. LEX MONDO Femminicidio, Task Force contro la violenza sulle donne Brasile, ballare al buio La ministra Maria Elena Boschi, con delega per le Pari Opportunità, ha preannunciato l’istituzione da parte del governo di una “commissione che dovrà valutare i progetti di attuazione del piano anti-violenza che mette a disposizione 12 milioni di euro per il contrasto alla violenza sulle donne”. I 12 milioni, comunque, non sono finanziamenti aggiuntivi rispetto a quelli già previsti dal governo Letta con la c.d. “legge sul femminicidio” del 2013, bensì fondi già stanziati per finanziare il bando “per il potenziamento dei centri antiviolenza”, pubblicato l’8 marzo scorso e scaduto il 22 aprile. La CISL si è resa disponibile a un confronto immediato con il Ministro Boschi e con le organizzazioni che lavorano sul campo per fare il punto sulle procedure da attuare affinché il Piano Nazionale contro la violenza sulle donne sia reso operativo al più presto. L’auspicio è che i progetti che verranno finanziati possano contribuire a far conoscere meglio le dinamiche della violenza di genere e sradicare tutti quegli atteggiamenti e pregiudizi culturali che incidono drammaticamente sulle relazioni di coppia e alimentano la violenza. “Dopo di noi”, tutela per i disabili che rimangono soli Approvato dalla Camera dei Deputati il disegno di legge “Dopo di Noi” – Disposizioni in materia di assistenza in favore delle persone con disabilità grave prive del sostegno familiare, che detta precise norme per l’assistenza dei disabili che rimangono senza genitori o tutore. Le nuove disposizioni cercano di favorire il benessere dei disabili, promuovendone l’inclusione e l’autonomia, garantendo loro maggiore tranquillità per il futuro e assicurando continuità di cure e assistenza in caso di morte o impossibilità da parte dei genitori. Prevista l’istituzione di un Fondo che servirà, tra l’altro, per la realizzazione d’interventi residenziali che riproducano le condizioni della casa familiare o per forme innovative di residenzialità tipo il co-housing. È in Brasile la prima scuola di ballo al mondo specializzata in studenti non vedenti, fondata da un’insegnate cieca, Fernanda Bianchini che ha fatto della sua passione per il ballo il proprio lavoro. Gli allievi imparano a ballare mediante il contatto fisico e attraverso istruzioni verbali, migliorando al contempo le proprie capacità motorie riescono ad acquisire anche maggiore sicurezza. Danzare al buio, affidandosi esclusivamente al tatto e all’udito, ripetendo alla perfezione passi e movimenti, è la magia dell’Accademia di danza di San Paolo. La storia di questo progetto è raccontata in un documentario di 90 minuti, “Looking at the stars” ove pregiudizi e imperfezioni fisiche o psichiche non limitano i disabili ad andare incontro ai proprio sogni. Giappone, la paghetta la danno le donne al marito In Giappone, la maggior parte degli uomini ricevono ogni mese due stipendi: quello della loro ditta e quello che gli concede la moglie, che amministra le finanze della famiglia. La consorte riceve dal marito l’intero salario da lui guadagnato e gli dà quanto ritiene possa servirgli per i bisogni giornalieri: sigarette, giornale, ricariche del cellulare, ecc. La media della “paghetta” casalinga elargita al marito è pari a circa 450 euro mensili. . 5 PARIGLOBO n. 6 – giugno/luglio 2016