di produzione di neve artificiale sulla pista da sci

Gli anni che stiamo attraversando sono particolarmente diffrcili. Purtroppo la crisi economica ha
costretto molte fabbriche ad abbassare le saracinesche e quelle che le hanno ancora aperte,e qualche
anno fa davano lavoro e icchezza.ora ristagnano.
Detto ciò non si può non guardare con favore ogni intziativa ehe cerca di muovere questo stallo
perverso,ma nella voglia di voler fare è opporfuno non trascurare il buon senso.
Atal proposito ci è giunta notizia che esiste un progetto che prevedelarcalizzazione di un impianto
di produzione di neve artificiale sulla pista da sci "Nordica" di Forca Canapine in comune di
Arquata del Tronto (Ap) con spesa di circa ottocentomila euro di fondi pubblici. Si opera in
montagna ed è doveroso chiedere che vengano chiariti alcuni interrogativi. L'ambiente viene
rispettato? E' stato studiato I'andamento delle precipitazioni nevose e la permanenza dellaneve al
suolo? E' stato studiato I'andamento della temperatura diuma e notturna? Quanta energia elettrica è
necessaria per pompare I'acqua (e da dove) e quindi trasformarla in neve e a quale costo? Quale
cubatura hanno i serbatoi e gli sterri ?
Le stazioni sciistiche appenniniche e alpine sono economicamente in grave passivo. Il rischio di
avere un impianto di produzione di neve artificiale inutile,costoso e dannoso è certo e quindi oculati
amministratori pohebbero dirottare gli ottocentomila euro pubblici in investimenti veramente
necessari per le nostre montagne.
Sezione di Ascoli Piceno del Club Alpino
Italiano [email protected]
Sandro Mecozzi, Ontam Cai, cell. 333.4865032