Internet - Corso di elementi di informatica e web

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Internet - Corso di elementi di informatica e web
Università
Degli
Studi
Di
Napoli – Federico II
Dipartimento di Scienze Sociali - Corso di Laurea in Culture Digitali e Della Comunicazione
Le reti
Da Internet al suo maggior servizio: il web
Elementi di informatica e web – a.a. 2013/2014
di Guido Fusco
Rete di telecomunicazioni
Se lo sviluppo di computer e sistemi operativi ha consentito di creare, elaborare e rappresentare
contenuti complessi, un elemento altrettanto cruciale per la gran parte delle moderne
applicazioni di successo dei calcolatori elettronici consiste nella possibilità di trasmettere a
distanza i dati digitali.
Una rete di telecomunicazioni è un insieme di
dispositivi e dei loro collegamenti (fisici o logici) che
consentono la trasmissione e la ricezione
d’informazioni di tipo qualsiasi tra due o più utenti
situati in posizioni geograficamente distinte,
effettuandone il trasferimento attraverso cavi, sistemi
radio o altri sistemi elettromagnetici o ottici
Le motivazioni che hanno favorito la nascita e lo sviluppo delle reti di calcolatori sono molteplici:
❑ Condividere l’informazione (pagine web, base di dati, email, etc)
❑ Condivisione delle risorse (stampanti, file…)
❑ Aggregare le risorse per una maggiore potenza del calcolo – calcolo distribuito
1
Classificazione reti
Una possibile classificazione delle reti si può fare considerando l’area di copertura geografica,
ovvero l’area entro al quale possano esistere dispositivi connessi appartenenti a una stessa rete:
❑ Reti locali (LAN - Local Area Network) connettono
dispositivi nel raggio di qualche centinaio di metri
(usate spesso in contesti locali di organizzazioni
quali università, enti o imprese)
❑ Reti metropolitane (MAN - Metropolitan Area
Network) connettono dispositivi nel raggio
dell’ordine delle decine di kilometri. Di solito gestite
da ISP (Internet Server Provider) o gestori della
telefonia.
❑ Reti geografiche estese (WAN Wide Area Network) connettono dispositivi a distanze
transnazionali. Di solito da enti nazionali o internazionali
1
Architetture di rete
I modelli di interazione-comunicazione tra calcolatori vengono chiamate Architetture
Esistono due modelli di Architetture:
Architettura
Architettura
client / server
Architettura
peer to peer (P2P)
4
Architettura client-server
❑ Architettura client/server (o centralizzato). In un sistema di questa tipologia alcune macchine
della rete rivestono un ruolo ben definito. Si tratta di computer specializzati in funzioni
specifiche (Server) a cui tutti gli altri (Client) si devono rivolgere.
Il Server ha il compito di gestire e amministrare le risorse di rete. Il Client assume invece una
posizione subordinata, accedendo alle risorse condivise dal Server:
Esegue la richiesta
…fa richiesta di un servizio
…fornisce il servizio
Host A = client
Host B = Server
Osservazione:
Risulta importante notare che l’architettura client/server è asimmetrica ossia le due macchine
rivestono ruolo non intercambiabili
Caratteristiche di un processo servente
Un processo servente:
❑ Aspetta richieste da un processo cliente
❑ Può servire più richieste allo stesso tempo;
❑ Applica una politica di priorità tra le richieste;
❑ E’ più robusto e affidabile dei clienti;
❑ Tiene traccia storica dei collegamenti (mediante i logfile).
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Architettura P2P
❑ Architettura peer-to-peer (P2P): In questa tipologia non esiste una gerarchia ben precisa
all’interno della rete ogni computer può assumere sia la funzione di Server che quella di
Client a seconda dell’operazione che svolge in un determinato momento..
In pratica, tutti i computer hanno lo stesso ruolo all’interno della rete (“da pari a pari”.) e
possono condividere le loro risorse software e hardware. Affinché si realizzi, è necessario
utilizzare un software che implementi tale architettura.
Esegue la richiesta
…fa richiesta del file
Host A
Host B
Le reti peer-to-peer prevedono lo scambio di diversi tipi di dati e risorse. Tipicamente le
applicazioni di tali reti prevedono:
1. Scambio d’informazioni (file sharing)
2. Condivisione di potere computazionale
3. Comunicazione-collaborazione
Architettura P2P: FILE SHARING
Questa tecnologia raggiunge la popolarità sostanzialmente con il
rilascio dei primi programmi per la condivisione di file.
Napster, è stato l’archetipo di tali programmi, ha consegnato “alle
masse” tale paradigma di comunicazione. La sua vera intuizione è
stata dunque quella di sfruttare le potenzialità di tale paradigma.
Infatti, i trasferimenti dei file avvengono mediante un’interazione diretta
tra i due utenti interessati (i peer) e non tramite un server dedicato.
Shawn Fanningl Giugno
del 1999
Ogni utente esegue sul calcolatore
un’applicazione specifica
(Napster).
Quest’applicazione, si collega al server, che
detiene l’elenco di calcolatori collegati in quel
momento. E’ bene osservare che il server non
detiene i file, che invece sono residenti su ogni
macchina ad esso collegato. Il generico
utente fa la ricerca di un file sul server lo trova
e la richiesta arriva direttamente al calcolatore
che possiede il file richiesto
Architettura P2P: CALCOLO COMPUTAZIONALE
Questo tipo di reti si differenzia dal precedente nel
fatto che qui sono le risorse hardware che vengono
condivise, mentre come avevamo visto per le reti
precedenti erano risorse software che venivano
messe a disposizione della “comunità” virtuale
costituita dalle reti P2P.
Queste reti sfruttano quindi l’unione delle potenze di
calcolo dei pc che ne fanno parte ed il loro scopo
`e quello di risolvere problemi o calcoli talmente
complessi che anche il pc più potente non sarebbe
in grado di affrontare da solo.
Architettura P2P: COMUNICAZIONE-COLLABORAZIONE Esistono diversi sistemi P2P per tutti i tipi di comunicazionecollaborazione: scrittura (IM), Audio (telefonia su IP), Video.
Sicuramente il più diffuso è l’utilizzo del cosiddetto instant
messaging, dove si è assistito ad un crescente successo
negli ultimi anni.
VANTAGGI:
•Un grande vantaggio è che paradossalmente questo tipo di reti non sono ancora state
coinvolte in procedure legali, nonostante la mole di file e risorse che circola in esse non sia di
molto inferiore rispetto a quella che veniva scambiata attraverso Napster.
•La connessione fra due utenti risulta molto più scalabile e veloce, in quanto nella
comunicazione non interviene un server centrale
SVANTAGGI:
•La sicurezza ancora non è garantita e quindi è possibile che vengano diffusi più facilmente
virus e worms.
•Non è garantita nemmeno la privacy.
7
Definizione di Internet
Internet
Internet
(1)
definita anche rete di reti composta da diverse reti interconnesse, cioè in grado
di collaborare efficacemente in termini di comunicazione grazie ad un insieme di regole
comuni denominati protocolli della rete internet
(1) Interconnected
Networks, ovvero Reti Interconnesse
…altre definizioni
…svariate definizioni
Internet e una rete di reti
Internet è un insieme di protocolli
Internet è un insieme di informazioni
Internet è una comunità virtuale
Internet è un business
Internet: funzionamento
Chiunque disponga di:
Linea di comunicazione dedicata (ADSL, HDSL…)
appoggiandosi
ISP
Software opportuni
può accedere
e utilizzare
i suoi servizi.
fornisce un accesso a Intenet
INTERNET
Linea di comunicazione telefonica (ISDN, UMTS, …)
Servizio: prestazione fornita da una macchina servente (server) a una macchina cliente
(client) che ne fa richiesta
Ciò è reso possibile da una suite di protocolli di rete
Protocollo: insieme di regole e di convenzioni da rispettare perché due calcolatori possano
comunicare
2
Suite di protocolli di internet
Accedere ad internet e usufruire dei servizi messi a disposizione è possibile grazie ad una suite
di protocolli di rete
Livello
Suite di protocolli internet
Livello APPLICAZIONI
DHCP, HTTP, HTTPS, SMTP, POP3, IMAP3, FTP, SFTP, DNS, IRC, SNMP, SIP, RTPS, Telnet….
Livello di TRASPORTO
TCP, UDP, SCTP, DCCP
Livello di INTERNET
IP
Livello di COLLEGAMENTO Ethernet, Wi-­‐Fi, PPP, TOKEN RING…
Tale Suite è più propriamente chiamata protocollo TCP/IP in funzione dei due più importanti
protocolli in essa definiti:
• TCP (Transmission Control Protocol)
• IP (Internet Protocol)
3
Protocollo TCP: funzioni
TCP (Transmission Control Protocol )
Le due principali funzioni sono quelle:
❑ Orientate alla connessione : prima di poter trasmettere dati deve stabilire la
comunicazione, negoziando una connessione tra mittente e destinatario, che viene
esplicitamente chiusa quando non più necessaria. Esso quindi ha le funzionalità per
creare, mantenere e chiudere una connessione.
❑ Controllo del flusso informativo: Il protocollo TCP permette di assicurare il trasferimento
dei dati in modo affidabile,
Il protocollo TCP permette:
•
alle due applicazioni di trasmettere contemporaneamente nelle due direzioni (full
duplex)
•
di ottimizzare l'utilizzo della rete anche in caso di congestione
Protocollo IP
IP (Internet Protocol )
Il protocollo IP si occupa di instradare i pacchetti sulla rete. Questo protocollo si basa
principalmente su degli indirizzi numerici (numero IP) per instradare i pacchetti nella rete.
❑ non garantisce alcuna forma di affidabilità della comunicazione in termini di controllo di
errore, controllo di flusso e controllo di congestione a cui quindi dovrà supplire il
protocolli di trasporto di livello superiore (TCP)
10
Indirizzo IP
Indirizzo IP (Internet Protocol Andress )
L’indirizzo IP è un numero che identifica univocamente un dispositivo collegato alla rete.
Risulta necessario per l' indirizzamento indiretto tramite l'omonimo protocollo di rete IP
ovvero per interconnettere (internetworking) più sottoreti diverse all'interno del protocollo
TCP/IP
Più esattamente l'indirizzo IP viene assegnato a una interfaccia (ad esempio una scheda di
rete) che identifica l’host di rete, che può essere un personal computer, un palmare, un
router.
Indirizz0 IPv4: II
L’indirizzo IPv4 numerico è una sequenza di 32 bit raggruppati in 4 gruppi da 8 bit
8 bit
1
0
0
0
0
8 bit
0
1
1
1
0
1
0
1
8 bit
8 bit
1
1
1
0
0
0
0
1
1
0
0
0
0
1
0
0
131.175.12.34
Ogni gruppo di 8 bit è compreso tra 0 e 255
Ipoteticamente è possibile avere:
255
255
255
255
4.228.250.625 di computer in rete
0
1
0
Indirizz0 IPv6
L’indirizzo IPv6 è la versione dell'Internet Protocol designata come successore dell'IPv4. Tale
protocollo introduce alcuni nuovi servizi e semplifica molto la configurazione e la gestione
delle reti IP
La sua caratteristica più importante è il più ampio spazio di indirizzamento: poiché questi
riserva 128 bit per gli indirizzi IP
2128
3,45*1038 di computer in rete
Protocollo TCP/IP: Commutazione a pacchetto
Il protocollo TCP/IP è basato sulla tecnologia a «commutazione di pacchetto»:
i dati da inviare vengono suddivisi nel nodo (computer) di partenza in diverse parti o
(pacchetti’) il cui cammino attraverso la rete può seguire differenti percorsi; nel nodo di arrivo
vengono poi ricomposti controllandone anche l’integrità
Vantaggi della commutazione a pacchetto
1. Un primo vantaggio di tale metodo consiste nel fatto che non è necessario nè definire
nè conoscere il cammino da seguire; è compito di appositi dispositivi, i ‘router’,
instradare i dati evitando le eventuali interruzioni e scegliendo, comunque, il percorso
più veloce.
2. Un altro vantaggio è che vengono sfruttati al meglio i canali trasmissivi che non sono
mai interamente occupati da un’unica trasmissione come avviene ad esempio nelle
comunicazioni telefoniche nelle quali la linea tra il chiamante ed il ricevente è
occupata per tutta la durata della telefonata (in tal caso si parla di «commutazione di
circuito»).
Esempio della commutazione a pacchetto
Osserviamo la figura e consideriamo che il computer A invii dati al computer B, senza che le
due macchine siano collegate in modo diretto poiché sono presenti altri nodi intermedi
Se supponiamo che il
messaggio inviato da A
a B sia suddiviso in tre
pacchetti possiamo
ipotizzare i seguenti
percorsi (fra quelli
possibili):
Metafora di instradamento pacchetti
Problema del trasloco:
1.
Abbiamo bisogno di traslocare casa. Le nostre cose dal
vecchio appartamento devono essere trasportati nel nuovo
appartamento, da un’agenzia specializzata.
2.
L’agenzia si rivolge ad una ditta di trasporti e le conferisce
l’incarico
3.
Gli operai impacchettano le cose da traslocare scrivendo sui
pacchi nome ed indirizzo completo del della consegna
4.
Alcuni oggetti troppo grandi vengono smontati in singoli pezzi, i
quali saranno numerati per facilitare poi il montaggio. Il tutto
viene posto in più scatole.
5.
Le scatole vengono caricate su alcuni camion che si
occupano di traportare il tutto a destinazione.
6.
Alcuni camion seguiranno un percorso autostradale, mentre
altri utilizzeranno la viabilità ordinaria
7.
Alcuni operai dell’agenzia scaricheranno i pacchi, verificano
la numerazione delle scatole e si assicurano che nulla è
andato perso (in caso contrario si attiveranno per rintracciare
le cose perse), rimuoveranno etichette ed imballaggi e
rimonteranno il tutto
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La suite di protocolli: livello APPLICAZIONI
Livello
Suite di protocolli internet
Livello APPLICAZIONI
DHCP, HTTP, HTTPS, SMTP, POP3, IMAP3, FTP, SFTP, DNS, IRC, SNMP, SIP, RTPS, Telnet….
❑ HTTP (Hypertest Transfert Protocol) è il protocollo di trasferimento di un ipertesto. Usato
principalmente per la trasmissione di informazioni sul web
❑ HTTPS (User Datagram Protocol Over Secure ) ha le stesse funzioni del protocollo HTTP.
Funziona però in chiave crittografica, ossia dove la sicurezza del dato risulta essenziale
❑ DHCP (Dynamic Host Configuration Protocol ) permette ai dispositivi di una certe rete
locale di ricevere automaticamente una configurazione IP
❑ SMTP (Simple Mail Transfer Protocol) è il protocollo standard per la trasmissione via
internet di email
❑ POP3 (Post Office Protocol) è il protocollo che permette mediante autentificazione
l’accesso ad un account di posta elettronica presente su un host
❑ IMAP (Internet Message Access Protocol) E’ il protocollo di comunicazione per ricevere
mail
La suite di protocolli: livello APPLICAZIONI (II)
Livello
Suite di protocolli internet
Livello APPLICAZIONI
DHCP, HTTP, HTTPS, SMTP, POP3, IMAP3, FTP, SFTP, DNS, IRC, SNMP, SIP, RTPS, Telnet….
❑ FTP (File Transfert Protocol) è il protocollo di trasferimento dati tra due host
❑ DNS (Domain Name System) : Abbiamo detto che i computer connessi ad internet sono
identificati da un indirizzo IP. Anche i siti web sono raggiungibili attraverso un indirizzo IP, ma
è un numero troppo complicato per essere ricordato per ognuno dei nostri siti
preferiti. Nasce così il DNS (Domain Name System) che traduce questo numero in un
indirizzo più 'umano' come www.nomesito.it . Il DNS è una tabella in cui ogni riga associa
un indirizzo IP a un nome dominio. Spesso è fornito dal ISP
❑ IRC (Internet Relay Chat) è il protocollo che consente sia la comunicazione diretta fra
due utenti che il dialogo contemporaneo di interi gruppi di persone in stanze di
discussione chiamate canali.
Il principale servizio offerto da internet
Il World Wide Web
Il World Wide Web (WWW o Web) è Il più importante dei servizi messi a disposizione da
Internet, utilizza il protocollo HTTP per recuperare pagine Web e altre risorse da un server
Web.
E’ un enorme ipertesto multimediale, distribuito dotato di un’interfaccia di facile uso
❑ multimediale ciascun documento ipertestuale può contenere non solo testo, ma
anche informazioni espresse con media diversi: immagini, video, audio, etc…
❑ distribuito: diverse parti di questo gigantesco ipertesto risiedono su calcolatori diversi e
a distanza tra loro
❑ dotato di un’interfaccia di facile uso: la fruizione di questo ipertesto è mediata da
un’interfaccia che si prende carico di visualizzare in modo uniforme i dati multimediali.
Le applicazioni che realizzano questa interfaccia utente prendono il nome di browser
Definizione di ipertesto
Un Ipertesto si basa su un'organizzazione dell'informazione di tipo reticolare, ed e costituito
da un insieme di unità informative (nodi) e da un insieme di collegamenti (link) che da un
blocco permettono di passare a uno o più blocchi.
Se le informazioni che sono collegate tra loro nella rete non sono solo documenti testuali,
ma in generale informazioni veicolate da media differenti (immagini, suoni, video)
l'ipertesto diventa multimediale e viene definito ipermedia
nodi
nodi
nodi
nodi
nodi
L’utente generico può saltare da un punto all’altro del documento
k
lin
o da un documento all’altro seguendo i link
nodi
link
I link vengono più propriamente detti collegamenti ipertestuali (in inglese hyperlink)
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Le componenti essenziali del web secondo Bernes Lee Tim Berners Lee, un ricercatore del CERN che può essere considerato il
«padre» del Web, scrisse un documento
in cui si chiedeva di creare un
sistema che rendesse più agevole la condivisione di informazioni, a livello
mondiale, tra scienziati e ricercatori, risolvendo i tre problemi prima
evidenziati.
La proposta prevedeva tre componenti essenziali:
❑Un’interfaccia utente comune per tutti (indipendente quindi dal tipo di computer utilizzato);
❑Incorporare nel sistema i tipi più diversi di documento e le tecnologie più varie;
❑L’accessibilità universale a tutte le informazioni contenute in questo ambito.
Si trattava di trasformare l’enorme capacità informativa disponibile su Internet in qualcosa che
chiunque potesse usare e consultare con facilità. Per fare questo fu necessario deifnire:
o Un nuovo linguaggio universale per la creazione di documenti con caratteristiche
ipertestuali, il linguaggio HTML (HyperText Markup Language);
o Una notazione universale di localizzazione degli stessi, gli URL (Uniform Resource Locator) o
URI (Uniform Resource Identifier);L’accessibilità universale a tutte le informazioni contenute in
questo ambito.;
o Un nuovo protocollo ottimizzato per il trasferimento d’ipertesti, l’HTTP
Il world wide web: architettura client/server
Il World Wide Web, come del resto altre applicazioni Internet, funziona attraverso una
interazione tra un client e un server.
▪ I server mettono a disposizione le informazioni, ovvero i documenti ipertestuali
▪ I client accedono ai documenti multimediali memorizzati sui server attraverso un indirizzo
che li individua univocamente.
Il protocollo di comunicazione the i due moduli utilizzano per interagire si chiama HTTP
(HyperText Transfer Protocol). Tale protocollo, a richiesta e risposta, stabilisce le regole di
comunicazione tra Client e Server.
Il server memorizza i
documenti ipertestuali o
pagine web(in formato HTML)
Il Client inoltra la richiesta mediante HTTP
client
Il Server invia al client le varie componenti del documento
Server
Il world wide web: architettura client/server
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Il primo browser: Mosaic
Basandosi sul lavoro del CERN, Marc Andreessen ed Eric Bina
svilupparono un'interfaccia grafica multipiattaforma per
l'accesso ai documenti presenti su World Wide Web: Mosaic,
cioè il primo browser web, distribuendola gratuitamente a tutta
la comunità di utenti della rete.
•
Lo sviluppo incominciò nel Dicembre 1992.;
•
La versione 1.0 fu realizzata il 22 aprile 1993, seguita da due
versioni nell'estate 1993;
•
La versione 2.0 fu realizzata a dicembre 1993, insieme alla
versione 1.0 per Apple Macintosh e Microsoft Windows.
Siti web nel mondo
Come per tutta una serie di fortunate applicazioni di pubblico dominio o di software libero
successive, l'esistenza di un interfaccia di facile uso e reperibile gratuitamente rappresentò il
punto di partenza per rendere il sistema World Wide Web interessante per un'enorme
quantità di nuovi autori ed editori telematici.
Questo interesse determinò i ritmi di crescita più che esponenziali del servizio negli anni 90 del
secolo scorso. Nel 1993 esistevano solo duecento server web: oggi ce ne sono centinaia di
milioni.
Sito web e browser
❑ Il server è un programma che rende disponibile delle risorse. Nella fattispecie le
risorse costituiscono ciò che possiamo chiamare sito web
Un sito web sono documenti raggiungibili a partire da un unico indirizzo inziale e residenti
su uno stesso server
❑ Il client è costituito da un browser , ovvero un applicazione che permette di:
•
Collegarsi al server, interpretando i comandi dell’utente;
•
Visualizzare i siti web (documenti ottenuti);
•
Passare ad altri documenti mediante il collegamenti ipertestuali
HTML e CSS
Per essere inserito nel World Wide Web, un documento deve essere
memorizzato in un particolare formato, denominato HTML (HyperText Markup
Language).
HTML e un linguaggio di marcatura (markup language), ovvero costituito da un
insieme di istruzioni ,detti tag o marcatori, tali a descrivere struttura e contenuto
della pagina
•
L'HTML non è un linguaggio di programmazione (in quanto non prevede alcuna
•
definizione di variabili, strutture dati, funzioni, strutture di controllo)
L'HTML in passato veniva anche usato erroneamente per definire lo stile della pagina web,
compito oggi eseguito molto più efficacemente dal CSS (Cascading Style Sheets o Fogli di
stile)
Il CSS è un linguaggio usato per definire la formattazione di documenti HTML,
XHTML e XML. Le regole per comporre il CSS sono contenute in un insieme di
direttive (Recommendations) emanate a partire dal 1996 dal W3C.
•L'introduzione del CSS si è resa necessaria per separare i contenuti dalla
formattazione e permettere una programmazione più chiara e facile da
utilizzare, sia per gli autori delle pagine HTML che per gli utenti.
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Una metafora…macabra
Se una pagina Web fosse un volto
HTML (struttura)
CSS come l’espressione che viene data al volto
(stile applicato alla struttura)
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Struttura e stile di un sito web
Struttura
Struttura con stile
Esempio di documento HTML
Esempio di foglio di stile
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Richiesta di una pagina web al server
Il collegamento al server richiede i seguenti passi
Server
http://www.corriere.it
1. L’indirizzo del dominio, viene digitato direttamente dall’utente
2. Il browser chiede al server il documento che deve essere visualizzato
3. Il server risponde inviando le varie parti del documento (testi, immagini animazioni)
4. Il browser inizia la visualizzazione del documento
I domini internet
I domini internet o nomi a dominio è un codice mnemonico(1) che facilita l'accesso ad una
o più risorse di rete, di per sé caratterizzate da un indirizzo numerico (IP Number)
Si suddividono in:
DOMINI
…..
Domini di I livello
Domini di I livello
Nazionali
(1)
Domini di II livello
…..
Domini di n- livello
Domini di I livello
Generici
Dal regolamento 01.01.2011: http://www.nic.it/documenti/regolamenti-e-linee-guida/regolamento-assegnazione-e-gestione-nomi-a-dominio.pdf
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Domini di primo livello
Domini di primo livello: in inglese Top-Level Domain abbreviato in TLD, è l’ultima parte del
nome di dominio Internet; è in altre parole la sigla alfanumerica che segue il "punto" più a
destra dell’URL.
Si suddividono in:
Domini di I livello
Domini di I livello
Nazionali
Domini di I livello
Generici
Domini di primo livello nazionali
Con la crescente diffusione di internet, avvenuta nel corso degli anni '90, sono stati attivati i:
Domini di primo livello nazionali: (country code top-level domain), identificati dalle due
lettere che meglio rappresentano la sigla del paese. Come ad esempio il .it in Italia, il .fr in
Francia ecc. dell’URL.
Nazione
Dominio di I Livello nazionali
ITALIA
.it
SPAGNA
.es
FRANCIA
.fr
GERMANIA
.de
STATI UNITI
.us
Oltre ai domini nazionali sono stati attivati, più di recente, anche i domini geografici
sovranazionali. In Europa il dominio di primo livello ufficialmente riconosciuto in ambito Ue
è il .eu
Dominio di primo livello generici
In origine esistevano soltanto i domini di primo livello generici. All'inizio internet era un
fenomeno prevalentemente americano. Pertanto non c'era alcuna necessità di identificare
i domini in base alla territorialità.
Domini di primo livello generici erano concepiti per identificare la natura delle
organizzazioni sul web. L'estensione .com identificava le attività commerciali,
l'estensione .org le organizzazioni ecc. Nel 1985, al momento della loro creazione, erano i
seguenti:
Dominio di I Livello generici
significato
.arpa Il primo dominio in onore al progetto ARPA
.com
attività commerciali (aziende)
.edu
enti educativi (scuola, università, ecc.)
.gov
enti governativi statunitensi (governo, uffici federali, ecc.)
.net
aziende ed enti che si occupano della rete (es. ISP, provider, ecc)
.mil
enti e organi delle forze militari statunitensi
.org
altre organizzazioni non comprese nei precedenti top level domain.
Col passare del tempo si sono aggiunti nuovi domini di primo livello. Per alcune estensioni la
classificazione originaria è andata man mano perdendosi. Ad esempio, oggi tutti possono registrare un
dominio .net o .com. In altri casi, come ad esempio il .gov o .mil, la registrazione dei domini è invece
ancora oggi riservata ai soli soggetti autorizzati.
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Domini di secondo e terzo livello
Un dominio di secondo livello (SLD- Second Level Domain) è composto da una estensione
di dominio di primo livello e da un nome univoco di riconoscimento.
www.corriere.it (1)
Ogni nome aggiunto alla sinistra del nome univoco, specifica un’ulteriore suddivisione dei
livelli, definendo così domini di livello superiore.
www.corrieredelmezzogiorno.corriere.it
è un dominio di terzo livello.
Quando un dominio di secondo livello viene registrato all’assegnatario , questo è
autorizzato a usare i nomi di dominio relativi ai successivi livelli
(1)
194.20.158.241 IP Number con dominio www.corriere.it
URL
Qualsiasi documento, immagine, o file multimediale è univocamente determinato
tramite una sequenza di caratteri denominata URL (Uniform Resource Locator)
1. Protocollo (http) per recuperare il documento
2. Nome simbolico del dominio, che indica il server
3. Nome locale della risorsa, ovvero lo specifico percorso dove è contenuta
http://www.corso-informatica-web.com /2013/03/nuovi-modelli-di-business-web20.pdf
Gli URL possono essere forniti direttamente dall’utente scrivendolo nella barra degli
indirizzi o navigazione, oppure possono essere scelti dall’utente durante la sua visione
del documento mediante i collegamenti ipertestuali
Esempio di recupero risorsa
Vediamo le fasi con cui un browser si rivolge ad un server HTTP:
Supponiamo ancora di voler visualizzare la risorsa nuovi-modelli-di-business-web20.pdf
http:// www.corso-informatica-web.com /wp-content/uploads/2014/03/nuovi-modelli-di-business-web20.pdf
1. Il browser sfrutta il protocollo DNS per trasformare l’indirizzo logico in quello fisico (IP)
2. Il browser inoltra al server la richiesta del documento
3. Il server http determina la correttezza del formato URL
4. Il server http invia il file richiesto e rilascia la comunicazione
5. Il browser interpreta il file ricevuto
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