Memoria II - FOR.PSI.COM. Uniba

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Memoria II - FOR.PSI.COM. Uniba
MEMORIA EPISODICA (3 di 4)

Dove eri quando hai avuto la notizia dell’attacco al WTC?

Da chi hai saputo la notizia?

Con chi eri?

Cosa stavi facendo?

Che hai fatto subito dopo?

Che giorno della settimana era?

Quanti aerei sono stati dirottati?

…
MEMORIA EPISODICA (4 di 4)

Memoria fotografica o flashbulb memories

Ruolo:

Emozione

Sorpresa

Dimensione pubblica

Ecc ...
MEMORIA SEMANTICA
(1 di 3)

È il patrimonio di conoscenze generali dell’individuo

Implica una conoscenza di fatti, concetti, elementi linguistici che, a
differenza della memoria episodica vera e propria, non sono legati a un
contesto.

Secondo Tulving è un patrimonio mentale che la persona possiede circa le
parole, i simboli, i significati, i concetti.

Il processo di elaborazione della memoria semantica avviene in modo diretto
ed automatico.

Per Tulving queste 2 forme di memoria (episodica e semntaica) sono
indipendenti.
MEMORIA SEMANTICA

(3 di 3)
In memoria i significati affini si trovano vicini l’uno
all’altro, l’attivazione di uno si propaga attivando altri
significati.

Effetto noto come PRIMING SEMANTICO
un’informazione viene recuperata più facilmente se da
poco abbiamo rievocato un’altra informazione ad esso
collegata (stimolo detto prime).
MEMORIA PROSPETTICA

Memoria per gli eventi futuri

Il ricordarsi di compiere un'azione comporta (Brandimonte):

formazione delle intenzioni

ricordare che cosa fare

ricordare quando farlo

ricordarsi di compiere l'azione

compiere l'azione nel modo stabilito

ricordarsi di avere compiuto l'azione
AMNESIA (1di 2)

La memoria è un processo attivo e ricostruttivo
delle informazioni acquisite che va incontro a
fenomeni particolari di eccitazione e di
depressione:

IPERMNESIA: capacità particolarmente lucida
di ricordare scene complesse in tutti i loro
particolari anche se lontane nel tempo
(eccitazione; es. Mozart e Il Miserere della Cappella Sistina
ascoltato solo due volte)
AMNESIA (2 di 2)

AMNESIA: perdita totale o parziale di memoria a
seguito di un trauma (fisico o psichico) o di malattia
celebrale (depressione)

amnesia retrograda

amnesia anterograda
STRATEGIE DI MEMORIA

Apprendimento (e uso) di strategie di catalogazione e di
rievocazione per recuperare in memoria quello che ci
serve al momento opportuno.

Strategie di codifica

Strategie di recupero
STRATEGIE DI CODIFICA (1 di 2)

SPECIFICITÀ DELLA CODIFICA (TULVING):

Gli stimoli del contesto nel momento in cui si apprende facilitano la
rievocazione (es. ritornare sui tuoi passi per recuperare il ricordo).

Determina continuità e somiglianza fra contesto di codifica e contesto di
recupero.

Ciò che viene appreso in un ambiente tende ad essere ricordato meglio nello
stesso ambiente
STRATEGIE DI CODIFICA (2 di 2)

Attuate in fase di elaborazione e riguardano diversi fattori:

Fattori connessi al soggetto:
•

Fattori relativi al materiale da memorizzare
•

Motivazione, Grado di attenzione, Interesse, Attivazione emozionale, Età
Novità, Organizzazione semantica, Schemi, Categorie preesistenti
Fattori relativi all’esercizio
•
Iperapprendimento o esercizio concentrato, Esercizio distribuito
STRATEGIE DI RECUPERO

Consentono al soggetto di rievocare quanto appreso e
conservato in memoria.

Distinguiamo:

Rievocazione spontanea (automatica)

Rievocazione intenzionale (volontaria)
RIEVOCAZIONE INTENZIONALE
RIEVOCAZIONE
LIBERA
RIEVOCAZIONE
SERIALE
il soggetto è libero di
ricordare il materiale
nell’ordine che vuole
il soggetto deve
rispettare l’ordine di
presentazione del
materiale
RIEVOCAZIONE
GUIDATA
al soggetto vengono
forniti indizi utili
per recuperare il
materiale da ricordare
EFFETTI POSIZIONE SERIALE

Per controllare quanto tempo ciascuna parola di una lista rimane a
disposizione di un soggetto, gli sperimentatori presentano le parole
serialmente in modo che i soggetti vedano ogni parola per lo stesso
intervallo di tempo
EFFETTO PRIMACY
EFFETTO RECENCY
le parole che occupano le
le parole che occupano le posizioni
prime posizioni nella lista
finali delle liste sono rievocate
vengono rievocate più
facilmente
facilmente
L’OBLIO (1 di 4)

Ci rendiamo conto dell’esistenza della
memoria quando essa fallisce = oblio

Curva di Ebbinghaus detta anche Curva
dell’oblio

L’oblio non ha una velocità lineare:
all’inizio è rapida poi c’è un rallentamento

L’oblio diventa sempre più lento col
passare del tempo, in certi casi non è mai
totale
L’OBLIO (2 di 4)


Criterio in base a cui ricordiamo:

Trascorrere del tempo

L’accuratezza con cui l’informazione è stata appresa

Le esperienze dell’individuo
Fattori che favoriscono l’oblio:

Distrazione:
•
Fase di codifica: l’informazione non viene registrata
•
Fase di recupero dell’informazione: distrazione temporanea
L’OBLIO (3 di 4)

1. Teoria del decadimento della traccia di memoria: col passare del tempo si
verifica un deterioramento della traccia mnestica

2. Teoria dell’interferenza: l’acquisizione di informazioni successive al materiale
da apprendere può disturbare il ricordo

Il fenomeno dell’interferenza è studiato con 2 tecniche :

Interferenza retroattiva (ricordi recenti danneggiano quelli precedenti)

Interferenza proattiva (ricordi remoti danneggiano quelli più recenti)
L’OBLIO (5 di 5)
3. Fattori emotivi:

Quanto più un evento è emotivamente intenso tanto più sarà ricordato e
meno soggetto all’oblio

Linton stabilì che un episodio non cade nell’oblio se viene valutato dal
soggetto come emotivamente intenso e se designa una svolta nella vita
dell’individuo.

Il materiale emozionalmente saliente viene ricordato maggiormente
perché caratterizzato da maggiore distintività e unicità.
LA DISTORSIONE DEI RICORDI (1 di 6)

La memoria è un atto elaborativo e creativo e conduce in modo inevitabile
a deviazioni dei dati della realtà.

Distorsioni della memoria

Quando le persone ricordano un racconto fatto da altri producono
importanti variazioni (Bartlett)

Riduzione delle informazioni

Accentuazione

Assimilazione
LA DISTORSIONE DEI RICORDI (2 di 6)

Leggi la seguente sequenza:
Stanco – Letto – Coperte - Notte –
Cuscino – Dormire –
LA DISTORSIONE DEI RICORDI (3 di 6)
Quali parole ricordi?
LA DISTORSIONE DEI RICORDI (4 di 6)

Si è scoperto che la produzione di falsi ricordi può essere
favorita attraverso:

l’ipnosi

l’interpretazione dei sogni

la tecnica dell’immaginazione guidata

la tecnica delle domande fuorvianti
LA DISTORSIONE DEI RICORDI (5 di 6)

Schacter ha individuato i “sette peccati” della memoria
1.
Labilità
2.
Distrazione
3.
Blocco
4.
Errata attribuzione
5.
Suggestionabilità
6.
Distorsione
7.
Persistenza
LA DISTORSIONE DEI RICORDI (6 di 6)

Schacter ha individuato i “sette peccati” della memoria
1.
Labilità
2.
Distrazione
3.
Blocco
4.
Errata attribuzione
5.
Suggestionabilità
6.
Distorsione
7.
Persistenza
OMISSIONE
LA DISTORSIONE DEI RICORDI (5 di 6)

Schacter ha individuato i “sette peccati” della memoria
1.
Labilità = debolezza per tempo
2.
Distrazione = mancata attenzione in codifica
3.
Blocco = difficoltà in recupero
4.
Errata attribuzione
5.
Suggestionabilità
6.
Distorsione
7.
Persistenza
LA DISTORSIONE DEI RICORDI (6 di 6)

Schacter ha individuato i “sette peccati” della memoria
1.
Labilità
2.
Distrazione
3.
Blocco
4.
Errata attribuzione
5.
Suggestionabilità
6.
Distorsione
7.
Persistenza
COMMISSIONE
LA DISTORSIONE DEI RICORDI (5 di 6)

Schacter ha individuato i “sette peccati” della memoria
1.
Labilità
2.
Distrazione
3.
Blocco
4.
Errata attribuzione = fonte errata
5.
Suggestionabilità = tendenza a creare
6.
Distorsione = modificazione contenuti
7.
Persistenza
LA DISTORSIONE DEI RICORDI (6 di 6)

Schacter ha individuato i “sette peccati” della memoria
1.
Labilità
2.
Distrazione
3.
Blocco
4.
Errata attribuzione
5.
Suggestionabilità
6.
Distorsione
7.
Persistenza
RUMINAZIONE
PSICOLOGIA DELLA TESTIMONIANZA
Studio della validità, attendibilità,
accuratezza dei ricordi di un testimone.

Wagenaar ha individuato diversi errori sistematici che si possono
compiere nella identificazione di un criminale tali errori dipendono da due
ordini di fattori:

Al testimone di un processo non vengono presentate tutte le alternative
possibili di una data ricostruzione dei fatti

Si pensa che la memoria funzioni in modo attendibile, veritiero e accurato