Ice_Hockey_Magazine_Novembre_2015 [ice hockey magazine

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Ice_Hockey_Magazine_Novembre_2015 [ice hockey magazine
ICE HOCKEY
magazine
2015/2016
num 1
Novembre 2015
Rivista periodica dell’Asiago Hockey 1935
P
U
C
016
L
2
A
T
/
N
5
E
N
1
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T
0
2
CON
SEMIFINALI GRUPPO d
20 - 22 NOVEMBRE
AR
ASIAGO - STADIO ODEG
[email protected]
Yertis Pavlodar
KAZ
Mogo Riga
LAT
Herning Blue Fox
DEN
Asiago Hockey 1935
ITA
SPECIALE CONTINENTAL CUP
Le squadre, la storia, le informazioni e le curiosità
per vivere al meglio il weekend di grande hockey internazionale
e inoltre...
Il punto sul Campionato
|
La vittoria in Supercoppa
|
Il settore Giovanile
|
I prossimi mondiali ad Asiago
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ICE HOCKEY magazine
CALENDARIO INCONTRI
VENERDÌ 20
SABATO 21
DOMENICA 22
h17:00
h17:00
h17:00
Yertis Pavlodar (KAZ)
vs
Mogo Riga (LAT)
Herning Blue Fox (DEN)
vs
Mogo Riga (LAT)
Herning Blue Fox (DEN)
vs
Yertis Pavlodar (KAZ)
h20:30
h20:30
h20:30
Asiago Hockey 1935 (ITA)
vs
Herning Blue Fox (DEN)
Asiago Hockey 1935 (ITA)
vs
Yertis Pavlodar (KAZ)
Mogo Riga (LAT)
vs
Asiago Hockey 1935 (ITA)
BIGLIETTI / TICKETS
PARTITA SINGOLA / SINGLE MATCH
Supplemento al periodico
“Asiago Altopiano Sport e Turismo”
Autorizzazione
Tribunale di Bassano del Grappa n° 55/88 R.P. del
13/10/1988
€ 15,00
ICE HOCKEY MAGAZINE
Anno 2015/16 - Numero 5 - Novembre 2015
BIGLIETTO GIORNALIERO / DAILY TICKET
€ 20,00
(2 partite dello stesso giorno / 2 matches on the same day)
WEB & MEDIA
Streaming: asiago.tv/continental-cup/
Sito web: asiagohockey.it
Facebook: facebook.com/AsiagoHockey1935
Twitter: @AsiagoHockey
Youtube: youtube.com/asiagohockey1935
Instagram: instagram.com/asiagohockey1935
Mail: [email protected]
€ 45,00
distribuzione gratuita
ABBONAMENTO CONTINENTAL / CONTINENTAL TICKET
(tutte le 6 partite / all 6 matches)
Direttore Responsabile
Cesare Pivotto
Coordinamento Editoriale
Johnny Lazzarotto
[email protected]
Redazione
Cesare Pivotto, Johnny Lazzarotto
Progetto grafico e impaginazione
Lorenzo Puppo
Fotografie
Paolo Basso, Roberta Strazzabosco,
Simonetta Sobberi, Van Elten,
Marco Guariglia, FISG
Hanno collaborato
Edoardo Mantovani, Roberta Strazzabosco,
Massimo Rigoni,
Sara Marangon
Chiusura magazine:
15/11/2015
Stampa
Nuova Grafotecnica
IL SALUTO DEL PRESIDENTE DELL’ASIAGO
HOCKEY 1935 PIERCARLO MANTOVANI
Cari amici,
è con grande orgoglio che accogliamo ad Asiago questo girone di semifinale della Continental Cup.
Porgo il saluto dell’Asiago Hockey 1935 con la certezza che dal 20 al 22 novembre andrà in scena un grande spettacolo,
dentro e fuori dal ghiaccio; gli oltre quindici anni di esperienza a livello organizzativo, tra competizioni europee e campionati
del mondo, ci spingono a dare il massimo per migliorare la nostra proposta per un evento internazionale in linea con le
maggiori aspettative. Diamo il benvenuto agli atleti e ai loro allenatori, agli ospiti e a tutti coloro che saranno con noi, ad
Asiago, in questa tre giorni di gare.
Un grande ringraziamento va ovviamente agli sponsor, alle istituzioni, a IIHF e FISG e a tutti coloro che ci sostengono.
Ovviamente un grande grazie a tutti i collaboratori che si prodigano per la riuscita della manifestazione: senza il loro
contributo risulterebbe impossibile organizzare eventi così importanti.
Un immenso grazie lo voglio rivolgere ai tifosi dell’Asiago Hockey 1935 che da sempre sono vicini ai colori giallorossi
e che attendono con grande fervore proprio questa manifestazione. Ancora volta siamo chiamati ad affrontare una
nuova avventura e la nostra volontà è quella di continuare a salire sempre più in alto nella gerarchia dell’hockey, anche
internazionale.
Grazie a tutti, e buone partite.
Avv. Piercarlo Mantovani
Presidente Asiago Hockey 1935
ASIAGO, CREDICI E FACCI SOGNARE!
L’editoriale di Cesare Pivotto
Il momento tanto atteso è arrivato, o meglio, quando scriviamo è ormai prossimo; la Continental Cup bussa
ancora una volta alle porte dell’Odegar e chiama i giallorossi all’impresa di conquistare uno dei due posti validi
per la final four del prossimo gennaio e che sarebbe la terza nella storia del sodalizio di via Stazione.
Pensare ai palcoscenici europei in questo momento di una stagione partita a singhiozzo, con novità sostanziali e
tanti “incidenti di percorso” a complicare le cose, non risulta facile ma sono proprio le sfide “impossibili”, quelle
che stuzzicano orgoglio e determinazione, che molto spesso danno alla fine le migliori soddisfazioni.
Alla ripresa del campionato tre partite serviranno per lanciare la volata europea; per coach Lefebvre una
scommessa aperta, tanto duro e non facile lavoro per mettere insieme i pezzi, vecchi e nuovi, di questa squadra
e per mettere a punto le nuove alchimie legate alla sua filosofia di gioco, dispendiosa ma spettacolare e
soprattutto efficace, ma solo se il meccanismo funziona di tutto punto, se ogni ingranaggio è ben oliato ed in
linea con gli altri.
Nell’editoriale del Magazine che usciva in questi giorni del 2001 (eravamo alla vigilia della prima avventura europea) scrivevo fra l’altro “… affacciarsi sul grande
palcoscenico europeo è un’esperienza da ricordare, che ha il sapore di una caramella agrodolce: bisogno attendere di averla consumata prima di sapere quale dei due
gusti rimarrà in bocca … Quest’Europa dietro l’angolo, eppur così ardua da raggiungere, sta facendo sognare tutti …. Il Palaodegar sarà chiamato ad essere testimone
e teatro al tempo stesso di un nuovo capitolo di storia … saremo a migliaia, i quei giorni a recitare ciascuno la sua parte e ciascuno, ne sono sicuro, darà il meglio di sé
affinché lo spettacolo sia di grande livello, sia degno di essere ricordato, sia importante da lasciare il segno affinché ciascuno possa poi dire con orgoglio <c’ero anch’io>”.
Direi che molte di queste considerazioni ed auspici tornano di stretta attualità anche in questo 2015.
Il non facile, anzi tribolato avvio della stagione in corso, legato come tutti sappiamo non solo al cambio di allenatore ed a quello radicale nel modulo di gioco, ma anche
ad una preparazione iniziata tardi ed alle numerose ed importanti variabili (cambi, defezioni ed infortuni) che non hanno consentito al tecnico di avere mai a disposizione
l’organico al completo, non deve intaccare la fiducia in questa squadra e nelle sue possibilità.
Nessun dubbio sul collaudato ed esperto team organizzativo dalla ormai invidiabile esperienza internazionale che saprà rispondere come sempre alle migliori attese
dell’evento.
Nessun dubbio che in campo la squadra darà tutto per far bella figura e tener alto l’onore ed il blasone di Asiago.
Nessun dubbio che sugli spalti <l’uomo in più> dell’Odegar farà la sua parte per spingere Sullivan e compagni verso la finale.
Non
posso
quindi
che
concludere
augurando
“buon
hockey”
a
tutti,
con
un
rinnovato
ed
ancor
più
caloroso
FORZA ASIAGO !!!
ICE HOCKEY magazine
IL SALUTO DEL PRESIDENTE DELLA F.I.S.G.
ANDREA GIOS
A nome della Federazione Italiana Sport del Ghiaccio e di tutto il movimento hockeistico italiano, desidero esprimere
i migliori auguri sportivi alla formazione Campione d’Italia in carica dell’Asiago Hockey 1935 che dal 20 al 22
Novembre disputerà il terzo turno della Continental Cup sul prestigioso ghiaccio dell’Odegar.
La squadra dell’Altopiano, nel solco di una straordinaria tradizione sportiva, avrà l’importante ruolo di rappresentare
l’hockey italiano in una delle più importanti manifestazioni internazionali.
Sono convinto che l’Asiago Hockey 1935 ha tutti i requisiti, sia organizzativi che sportivi, per far si che la tre giorni
di Coppa sia un successo sia in pista che fuori dalla pista. La strada verso la Superfinal è ardua ma sono certo che i
ragazzi del Presidente Piercarlo Mantovani sapranno tenere testa alla concorrenza degli agguerriti ospiti.
dell’hockey su ghiaccio italiano.
Il confronto con squadre di club di nazioni come la Danimarca, il Kazakistan e la Lettonia, permetterà inoltre di
verificare lo stato del nostro hockey nei confronti di alcuni movimenti che sono molto cresciuti nell’ultimo periodo e
sarà momento fondamentale per il miglioramento dell’intero movimento. Nell’ottica di rendere sempre più fruibile
ed appetibile la nostra disciplina, credo che queste manifestazioni siano uno dei passi necessari per la crescita
Agli atleti, ai tecnici ed ai dirigenti delle squadre partecipanti auguro un sano e franco confronto sportivo.
A tutti gli appassionati auguro di farsi coinvolgere dall’entusiasmo e dalla passione degli atleti che scenderanno sul ghiaccio e di partecipare con gioia a questa
grande festa dello sport.
Andrea Gios
Presidente F.I.S.G.
IL SALUTO DEL SINDACO DI ASIAGO
ROBERTO RIGONI STERN
E’ con grande piacere che porgo il mio saluto agli organizzatori e a tutti gli atleti che prenderanno parte alla Continental
Cup di Hockey che si terrà nei giorni 20, 21 e 22 novembre 2015 presso il nostro stadio Hodegart.
Asiago accoglie con molto entusiasmo i giocatori ed i lori rispettivi staff impegnati in questo evento che vuole
rappresentare un importante momento di incontro e di crescita costruttiva per i giovani che vi parteciperanno e per
la nostra Comunità che, da sempre, si è dimostrata aperta ed orgogliosa di ospitare manifestazioni come questa.
Desidero porgere un sentito ringraziamento a tutti gli organizzatori per l’encomiabile opera che da anni viene svolta
con grande tenacia e competenza in favore dei giovani che si cimentano in questa disciplina sportiva. Un plauso va
a questi ragazzi per lo spirito di sacrificio che li contraddistingue, a loro voglio dare il benvenuto nella nostra Città
augurandogli tante soddisfazioni nello sport e nella vita.
Questo appuntamento sia per Voi un’occasione proficua di amicizia e di confronto nel segno della grande passione
sportiva che Vi accomuna.
Ringrazio particolarmente gli sponsor, gli organizzatori ed i numerosissimi volontari che supportano fattivamente questo evento, credo che soltanto attraverso il loro
lavoro e la passione che li anima sia possibile creare momenti indimenticabili come quelli che ci apprestiamo a vivere.
Roberto Rigoni Stern
Sindaco di Asiago
CONTINENTAL CUP:
LA STORIA DEL “PIATTO
D’ARGENTO”
a cura della Redazione
foto di Van Elten e Marco Guariglia
Non è più quella di un tempo, inutile nasconderlo, ma dalla scorsa edizione la
Continental Cup vale un po’ di più e più precisamente un invito al tavolo dei grandi,
nella Champions Hockey League.
I primi ad accomodarsi sono stati i bielorussi del Neman Grodno, detentori del titolo,
che quest’estate nella fase a gironi della CHL hanno incrociato Adler Mannheim
(Germania) e Vitkovice Ostrava (Repubblica Ceca), togliendosi pure la soddisfazione
di battere i campioni della DEL (la massima serie tedesca) all’esordio. Insomma, un
premio aggiuntivo che ingolosisce le pretendenti. Quelle poche rimaste (solo 17 al
via della 19a edizione), perché l’allargamento della base della CHL (a 48 club) ha
inevitabilmente (ed ulteriormente) saccheggiato il bacino qualitativo della Continental
Cup.
Dalle origini ai giorni nostri
E dire che questa competizione, nata nel 1997 dalle ceneri della Federation Cup
come “sorella minore” dell’allora European Hockey League (la vecchia Coppa
Campioni che nel corso degli anni ha poi cambiato denominazione varie volte), in
origine contava ben altri numeri, formazioni blasonate provenienti dalle nazioni-guida,
livello tecnico elevato, interesse di pubblico e media e spettacolo in dosi massicce.
Poi, però, la caccia al “piatto d’argento” ha perso progressivamente pezzi (le big non
si sono più viste) ed appeal, pur rimanendo dal 2009 fino alla passata stagione (con il
ritorno della Champions Hockey League) l’unica competizione ufficiale per club della
Federazione Internazionale (I.I.H.F.).
Supremazia orientale
Su 18 edizioni fin qui disputate ben 10 sono state appannaggio di compagini dell’Est
Europa, con la Slovacchia a guidare il gruppo con quattro successi ottenuti da
altrettanti club (Kosice, Slovan Bratislava, Zvolen e Martin), seguita da Bielorussia (3),
Russia (2) ed Ucraina (1).
Poker di trionfi anche per la Svizzera, dominatrice agli albori grazie alle doppiette (le
uniche nella storia del torneo) messe a segno prima dall’Ambrì Piotta e quindi dai
Lions Zurigo. L’unico successo finlandese è firmato Jokerit Helsinki (attualmente nella
KHL, la lega transfrontaliera russa) nell’edizione che si concluse con la “Super Final”
di Milano (al Forum) e Lugano. Nell’albo d’oro compaiono anche Austria, Francia e
Norvegia.
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ICE HOCKEY magazine
Mai in cima all’Europa
A secco, per ora, l’Italia. I più vicini alla clamorosa impresa (anche per la qualità
degli avversari) furono i Milano Vipers che, dopo aver estromesso Asiago e Lugano in
quell’indimenticabile girone del 3° turno svoltosi all’Odegar nel novembre del 2001,
sorpresero gli slovacchi dello Zvolen in semifinale, prima di cedere, con onore, in finale (la
prima delle tre disputate in gara unica nella storia del torneo) allo Zurigo padrone di casa.
Tra le “vipere”, folleggiava un certo Patrice Lefebvre, attuale tecnico dell’Asiago, che
ricorda così quell’esperienza:
«Un percorso lungo ed entusiasmante, iniziato da Milano, vincendo il girone di 2°
turno. Poi, ad Asiago, la prima sorpresa. La partita-chiave fu quella con il Lugano,
all’esordio. La presero troppo sotto gamba: Aeschlimann e Cadieux prima di scendere
sul ghiaccio ci chiamarono “contadini”, venendo pure ripresi dal loro allenatore
(Zinetula Bilyaletdinov, ndr) che era proprio figlio di un contadino. Noi eravamo carichi
e motivati, davanti avevamo il Lugano, e giocammo una partita praticamente perfetta».
E a Zurigo? «Appena arrivati siamo scesi in pista, un allenamento disastroso, in
assoluto uno dei peggiori della mia carriera. I nostri avversari se la ridevano a bordo
pista, ma il giorno dopo non fu così. Ricordo ancora il mio gol in doppia inferiorità
numerica che di fatto chiuse l’incontro con lo Zvolen scatenando l’euforia dei tifosi
rossoblù sugli spalti. Un’emozione fortissima. In finale non avevamo più benzina, ma
lo Zurigo era davvero fuori portata per noi».
Due, invece, i bronzi conquistati dalle nostre squadre: nel 2009, a Rouen (Francia), ci
riuscì il Bolzano; nel 2014, sempre sullo stesso ghiaccio, toccò all’Asiago. Altopianesi
che vantano il record di presenze per quanto concerne le formazioni italiane: con
quella di quest’anno, infatti, i campioni d’Italia sono alla loro settima partecipazione.
Appena dietro il Milano, con sei “gettoni”. Tre per il Bolzano; mentre lo scorso
anno è stata la prima volta dei Rittner Buam, eliminati in modo rocambolesco nel
girone di semifinale organizzato proprio all’Arena Ritten. Chi, invece, ha ottenuto più
qualificazioni alla fase finale della manifestazione è stato il Milano (2002, 2003 e
2005), davanti ad Asiago (2012 e 2014) e Bolzano (2009 e 2013).
L’ASIAGO
NELLA
CONTINENTAL
CUP
di Cesare Pivotto
foto di Paolo Basso e Roberta Strazzabosco
E con questa fanno sette. Sette presenze nella Continental Cup per l’Asiago
che, nella competizione europea, ha finora raccolto un po’ di tutto, soddisfazioni
e delusioni, ma che quest’anno punta decisamente le proprie ambizioni proprio
sul torneo continentale. Ripercorriamo le esperienze passate.
Dal 23 al 25 novembre 2001 l’Odegar è teatro della prima semifinale dei
giallorossi, e che semifinale; di fronte ci sono niente meno che il Milano, i
bielorussi del Minsk e i favoritissimi svizzeri del Lugano. L’Asiago di capitan
Vellar esordisce alla grande, infliggendo un perentorio 5-2 ai bielorussi (2 reti
Houde, 2 Gendron e 1 Topatigh) ma il Milano gli fa eco battendo 4 a 2 il Lugano
(ultima rete meneghina segnata proprio da Lefebvre). Nella seconda giornata
Lugano regola 3-1 Minsk mentre il derby italiano finisce in parità, 2-2 (reti di
Houde e DeBettin). Decisiva la terza giornata; Milano batte 3-0 Minsk e ipoteca
il primato. Per superarlo l’Asiago deve battere il Lugano con almeno due reti di
scarto; al 15° del secondo tempo Asiago in vantaggio per 3-1 ma il tempo si
chiude in parità, 3-3. Nell’ultimo periodo arriva il vantaggio ma non basta; vani
gli attacchi giallorossi ed allo scadere arriva il beffardo pareggio ticinese che
chiude i conti. Finisce 4-4 (2 reti Houde, 1 Rigoni e Lecompte) e, con l’onore
delle armi, l’Asiago di Laporte esce di scena; alla superfinal passa il Milano,
l’Asiago è secondo.
Un anno dopo, dal 22 al 24 novembre 2002, l’Asiago ci riprova; stavolta
all’Odegar le avversarie della semifinale sono ancora Minsk, i finlandesi dello
Jucurit e gli sloveni dell’Olimpia Lubiana. Dopo la vittoria dello Jukurit sul
Lubiana (4-1), l’esordio dell’Asiago è ancora col Minsk e stavolta finisce in
parità, 3 a 3 (reti di Frigo, DeBettin e Strazzabosco). All’indomani Minsk regola
lo Jukurit 5-3; vince anche l’Asiago che si impone 3-2 sul Lubiana (reti di
Savage, Bousquet e Vellar). Ultimo giorno. Minsk batte Lubiana 3-2 e va in
vetta, mentre l’Asiago passa in vantaggio sullo Jukurit ma poi viene raggiunto
e superato. Finisce 1-2 (rete di Frigo); Minsk passa il turno, Asiago è terzo.
L’anno successivo l’Asiago parte dai quarti e, dal 17 al 19 ottobre 2003,
gioca a Rouen. All’esordio l’Asiago è battuto dall’Amiens 3-2 (doppietta di
Cirone) mentre Rouen Amsterdam finisce 0-0; gli olandesi infliggono il
giorno dopo un severo 6-0 ai giallorossi mentre Rouen batte Amiens 4-2. La
disastrosa trasferta francese si conclude per i giallorossi con lo 0-4 patito dal
Rouen (che vince il girone) mentre Amiens batte Amsterdam 3-2.
Passano 7 anni e, dal 26 al 28 novembre 2010, torna la Continental
all’Odegar con una semifinale. L’esordio dei giallorossi è con il Sokol Kiev
e l’Asiago vince ma solo ai rigori, 4-3 (2 reti Michael Henrich, 1 Vigilante;
rigore decisivo Intranuovo); nel pomeriggio SonderjyskE e Miercurea era finita
5-3. All’indomani il tennistico 6-1 sui romeni (doppietta Borrelli, reti Stevan,
Adam e Michael Henrich e Ulmer) fa ben sperare (SonderjyskE aveva avuto in
precedenza la meglio su Kiev 3-2). Gli ucraini fermano i romeni 7-4; decisiva
Asiago – SonderjyskE e stavolta i rigori (4-3, reti di Adam Henrich, Intranuovo e
Borrelli) danno ragione ai danesi di Mario Simioni che passano il turno. Asiago
ancora secondo.
Con lo scudetto sulle maglie l’Asiago, dal 25 al 27 novembre 2011, gioca
la sua prima semifinale in trasferta, ad Herning. Anche stavolta l’esordio è
vincente ma ai rigori (4-3, hat-trick di Bentivoglio e rigore decisivo Vigilante)
sullo Sheffield, mentre Herning perde 1-3 dagli ungheresi del Dab.Docler.
Asiago che all’indomani regola di misura, 3-2, anche gli ungheresi (2 reti
Borrelli, 1 Bentivoglio), mentre i padroni di casa vincono 3-0 sui britannici.
ICE HOCKEY magazine
Sheffield che chiude a quota 0, battuto 6-3 anche dal Dab.Docler; i padroni
di casa fermano l’Asiago all’overtime (3-2, reti Presti e Bentivoglio); Asiago e
Dab.Docler finiscono a pari punti ma sono i giallorossi ad essere primi in virtù
dello scontro diretto ed a conquistare la prima, storica final four.
Si gioca a Rouen, dal 15 al 15 gennaio 2012, la prima storia finale dell’Asiago
che pagherà caro lo scotto dell’inesperienza. All’esordio subisce un pesante
0-6 dai padroni di casa (che a sorpresa vinceranno la competizione), perde in
gara due con il Donbass Donetsk 2-6 (reti di Borrelli e Ulmer) e infine viene
battuto anche dallo Yunost Minsk, chiudendo all’ultimo posto a quota 0.
Dal 22 al 24 novembre 2013 è ancora l’Odegar ad ospitare una semifinale
con l’Asiago determinato a superare il turno. Esordio pomeridiano per i russi
del Toros Neftekamsk che regolano i Nottingham Panthers 3-4, poi tocca
all’Asiago che di forza supera i giovani kazaki dello Ertis Pavlodar 3-1 (2 reti
Devergilio e 1 Zanette). All’indomani tocca ai britannici regolare i kazaki di
misura, 2-1, mentre l’Asiago si aggiudica il set col Toros Neftekamsk 6-2 (3
reti Borrelli, 2 Bentivoglio, 1 Ulmer). Nell’ultima giornata Ertis – Toros finisce
4-2 mentre nel match di chiusura l’Asiago centra l’enplein vincendo anche
sui britannici 3-2 (reti Marchetti, Signoretti e Ulmer) aggiudicandosi il girone a
punteggio pieno e staccando il biglietto per la sua seconda finale.
La final four si gioca ancora una volta a Rouen, dal 10 al 12 gennaio 2014,
e l’Asiago parte per far meglio sul ghiaccio francese, dove non ha mai vinto.
Sul suo cammino avversarie di qualità: i padroni di casa del Rouen Dragons,
gli ucraini del Donbass Donetsk ed i norvegesi dello Stavanger Oilers. Donbass
e Stavanger finisce ai rigori, 3-2, mentre l’esordio giallorosso è strepitoso,
con un cappotto che non concede attenuanti ai padroni di casa; il 6-0 finale
è firmato dalle 2 reti di Bentivoglio e da quelle di Casetti, Sullivan, Signoretti e
Borrelli. All’indomani il Rouen perde anche il secondo set, 6-2, con gli Oilers;
anche l’Asiago deve assaggiare l’amaro della prima sconfitta (1-5, rete di
Signoretti) col Donbass. Nell’ultima giornata un Asiago forse appagato perde
2-7 con lo Stavanger (reti di Paul Zanette e Bentivoglio) mentre il Rouen vince
ai rigori, 4-3, sul Donbass. Vince a sorpresa lo Stavanger ma per i giallorossi il
terzo posto è comunque un gran risultato, il primo podio in Europa.
ASIAGO
HOCKEY 1935,
LEONI PRONTI
A RUGGIRE
di Johnny Lazzarotto
foto di Roberta Strazzabosco
Campioni d’Italia in carica e vincitori della Supercoppa italiana poche settimane
fa. Basterebbe questo per descrivere con quali ambizioni l’Asiago Hockey
1935 allenato da Patrice Lefebvre si presenta al via di questo fondamentale
weekend di Continental Cup. L’Europa che conta chiama la formazione
giallorossa, e i Leoni non vogliono deludere. Esserci è importante, provarci
fino alla fine sarà l’imperativo che porterà i vincitori dell’ultimo scudetto a dare
tutto sul ghiaccio contro le forti pretendenti ai primi due posti della classifica
al termine del fine settimana.
Continental Cup
FOCUS SUI TEAM
Se la stagione, dal punto di vista del campionato, non era iniziata nel migliore
dei modi, è vero anche che con il passare delle giornate sono stati trovati i giusti
correttivi per tornare in scia con le migliori e risalire la graduatoria. Inutile però
nascondersi e negare che la Continental Cup 2015/16, per l’Asiago Hockey
1935, è importante. E allora spazio e massima attenzione a quanto accadrà sul
ghiaccio, consapevoli che sarà fondamentale anche la presenza dei supporter
giallorossi. Sul ghiaccio coach Lefevbre sarà chiamato all’impegnativo compito
di portare la squadra al massimo risultato. Per farlo potrà contare ovviamente
su un roster solido e compatto. Non tutti saranno presenti a causa dei numerosi
infortuni che hanno caratterizzato l’inizio di stagione giallorosso; ma la qualità
del gruppo non si discute, incrementata dalle ultime mosse di mercato che, al
momento in cui andiamo in stampa, hanno portato in maglia stellata numerose
pedine importanti tra le quali Anthony Luciani, attaccante canadese reduce
da un inizio di stagione in Norvegia che approda ad Asiago dopo un lungo
corteggiamento. Toccherà anche a lui contribuire a far tremare le gabbie
avversarie, con la collaborazione ovviamente di tutto il reparto d’attacco
giallorosso cresciuto partita dopo partita in questo inizio di campionato. Sean
Bentivoglio, Layne Ulmer ed Anthony Nigro hanno da subito fatto sentire il
proprio peso in attacco per non parlare ovviamente degli specialisti dell’assist.
Mirco Presti, Daniel Sullivan e Andreas Lutz ad esempio, hanno mostrato
fin qui un’ottima capacità di suggerire il passaggio vincente a chi, di volta
in volta, si trova a ridosso della gabbia avversaria. Sinonimo evidente di un
gioco corale che sta trovando la sua espressione massima e che risulterà
fondamentale, alla pari delle invenzioni dei singoli, per scardinare le difese dei
lettoni, dei kazaki e dei danesi. E proprio in tema di difese e di reparti arretrati,
non può passare sottovoce la crescita dell’intera retroguardia asiaghese
ICE HOCKEY magazine
la cui solidità è cresciuta di pari passo con l’integrazione del goalie Chris
Carrozzi. Aveva bisogno di togliersi di dosso un po’di ruggine dopo alcuni mesi
di inattività; scrollata via, ha mostrato tutta la sua brillantezza tra i pali ed è
pronto a diventare guardiano ancor più implacabile nelle sfide europee del fine
settimana. Il resto ovviamente lo faranno il cuore e la capacità di stare ordinati
sul ghiaccio della formazione padrona di casa.
Un legame sempre saldo con l’intero territorio quello dei giallorossi; ritrovata
la direzione giusta in campionato, e in attesa di sfidare il Vipiteno nei quarti
di Coppa Italia, c’è la voglia di non perdere di vista l’obiettivo europeo. Anzi,
c’è la consapevolezza che nel mirino la Continental Cup occupa un posto
prioritario. Da sempre l’incitamento che arriva dalle tribune dell’Odegar sa fare
la differenza; e mai come stavolta servirà tutto il cuore del pubblico al quale i
Leoni chiedono di riempire l’Odegar e di chiudere le partite senza voce e con le
mani bollenti a furia di applaudire; come ricompensa l’Asiago farà di tutto per
regalare un grande fine settimana di Continental Cup, affinchè sia solo l’inizio
di questa fantastica avventura.
ASIAGO HOCKEY 1935 - IL ROSTER
Num.
Nome
Ruolo
D. nascita
Naz.
Altezza
Peso
1
Chris Carrozzi
G
02.03.1990
ITA-CAN
191
88
32
Davide Mantovani
G
14.04.1995
ITA
188
94
65
Alessandro Tura
G
26.05.1991
ITA
182
85
3
Mike Sullivan
D
12.06.1992
ITA-CAN
185
88
4
Daniel Anthony Sullivan
D
26.04.1987
ITA-CAN
181
90
6
Michele Basso
D
31.05.1997
ITA
185
83
7
Andrea Strazzabosco
D
07.10.1994
ITA
182
83
15
Enrico Miglioranzi
D
08.10.1991
ITA
183
86
17
Lorenzo Casetti
D
14.09.1993
ITA
190
89
23
Stefano Marchetti
D
10.11.1986
ITA
181
83
24
Andreas Lutz
D
30.03.1986
ITA
181
84
26
Nicola Munari
D
21.12.1995
ITA
179
88
9
Nicola Tessari
F
10.11.1987
ITA
176
75
11
Mirko Presti
F
29.09.1991
ITA
178
82
13
Anthony Nigro
F
11.01.1990
CAN
180
84
14
Matteo Tessari
F
30.07.1989
ITA
182
85
16
Michele Stevan
F
11.03.1993
ITA
181
87
18
Layne Ulmer
F
14.09.1980
CAN
186
95
19
Sean David Bentivoglio
F
16.10.1985
ITA-CAN
180
90
55
Federico Benetti
F
08.06.1986
ITA
173
79
86
Diego Iori
F
20.05.1986
ITA
173
91
88
Fabrizio Pace
F
11.10.1995
ITA
180
86
94
Davide Dal Sasso
F
13.02.1997
ITA
180
65
95
Marco Josè Magnabosco
F
12.08.1995
ITA
175
76
x
Anthony Luciani
F
13.05.1990
CAN
173
85
Head Coach: Patrice Lefebvre
Ass. Coach: Francesco Frigo
Ass. Coach: Gianfilippo Pavone
POLI MEDICA ALTOPIANO
36032 Gallio (VI) - Via Ech, 104
Tel +39 0424 445198
Fax +39 0424 445775
Email: [email protected]
Sito web: www.polimedicaaltopiano.com
LE VOLPI
DANESI
DELL’HERNING
BLUE FOX
di Johnny Lazzarotto
E’una squadra, quella danese dell’Herning Blue Fox, che ad Asiago vuole
invertire la rotta di una stagione che fino a questo momento non sta offrendo
particolari soddisfazioni. Dopo aver vinto la regular season lo scorso anno, in
questo 2015/2016 il campionato di casa vede le “Volpi blu” di Herning attardate
rispetto ai primi posti della classifica. E allora quale migliore occasione, se
non il girone di Asiago della Continental Cup, per rialzare la testa? Per farlo,
peraltro, si sono affidati ad un coach che proprio con i Leoni ha vissuto una
delle pagine più belle della propria carriera; i danesi sono infatti allenati da
Mario Simioni, nato a Toronto ma poi naturalizzato italiano che con la maglia
stellata ha giocato e vinto dal 1985 al 1992, collezionando quasi 300 presenze
Continental Cup
FOCUS SUI TEAM
in giallorosso e contribuendo in maniera determinante ai successi di allora,
a suon di assist e gol. Il recente passato di Simioni in relazione all’Asiago è
però meno felice per i tifosi stellati; fu proprio lui infatti, alla guida dei danesi
del SønderjyskE, a sconfiggere nel girone di semifinale di Continental Cup
2010-2011 l’Asiago, estromettendolo di fatto dalla Super Final che diede poi
il successo ai bielorussi dello Yunost Minsk. Un ricordo che inevitabilmente
brucia ancora in casa giallorossa e che costringe gli uomini di Patrice Lefebvre
a non sottovalutare affatto la compagine danese.
Torna all’Odegar quindi un cliente decisamente scomodo da affrontare per
l’Asiago che oltre dal coach, dovrà guardarsi anche dai molti talenti che le
“volpi” hanno da proporre sul ghiaccio. In gabbia, salvo cambi dell’ultimo
minuto, ci sarà Lubos Pisar che difende la porta dell’Herning dal 2010 con
numeri che l’hanno sempre portato al di sopra del 91%. In avanti occhio
all’americano Jordan George, giocatore tutt’altro che possente ma rapido e
veloce, tanto da essere stato fin qui l’incubo principale delle difese avversarie
danesi. Fino al 2013 in NCAA, George ha cercato spazio in Europa giocando
prima in Norvegia e poi, da quest’anno, in Danimarca.
Promette spettacolo, e assist a ripetizione ovviamente anche Jerred Smithson,
canadese nato nella città di Vernon (British Columbia) 35 anni fa con 606
presenze in NHL tra Los Angeles Kings, Nashville Predators, Florida Panthers,
Edmonton Oilers e Toronto Maple Leafs. Uno che in poche parole l’hockey lo
gioca, e anche bene; sempre presente nelle azioni da goal in questa prima
parte di stagione, Smithson è attaccante potente (191 cm per 95 kg) contro il
quale bisognerà prestare la massima attenzione. Draftato nel 2003 dai Toronto
Maple Leafs ma mai sceso sul ghiaccio nella National Hockey League, sarà
ICE HOCKEY magazine
comunque da tenere d’occhio anche Martin Sagat, altro slovacco in forza
alle “volpi blu” che ad Asiago proverà a finire più volte sotto i riflettori. Dopo
una carriera intera spesa in Repubblica Ceca, sfumato il sogno NHL, Sagat è
approdato in Danimarca quest’anno e l’ha fatto con la chiara voglia di togliersi
soddisfazioni importanti.
Accanto a loro tanti giovani cresciuti nel vivaio delle “volpi” e giocatori diventati
vere e proprie bandiere sul ghiaccio di Herning. Le qualità indiscusse e la gran
voglia di rivalsa dopo una prima parte di stagione tutt’altro che soddisfacente
sono armi che potrebbero creare non pochi problemi al resto delle contendenti
alle prime due posizioni del gruppo. La sfida è lanciata, coach Simioni conosce
più che bene il ghiaccio asiaghese ed è pronto a sfruttarne ogni minimo punto
lasciato scoperto.
Partecipazioni (10): 1997/98; 1998/99; 2000/01; 2001/02; 2003/04; 2005/06;
2011/12; 2012/13; 2014/15; 2015/16.
Miglior piazzamento: 3° turno (girone di semifinale)
Incontri giocati: 30*
Vinti: 8
Vinti all’overtime: 1 (vs Asiago)
Vinti ai rigori: nessuno
Pareggiati: 4
Persi: 16
Persi all’overtime: nessuno
Persi ai rigori: nessuno
Gol fatti: 101
Gol subiti: 82
(*sospeso l’incontro con il Reims per problemi al ghiaccio)
HERNING BLUE FOX - IL ROSTER
Num.
Nome
Ruolo
D. nascita
Naz.
Altezza
Peso
1
Lubos Pisar
G
04.02.1981
SVK
185
87
30
Mathias Seldrup
G
21.10.1996
DEN
184
87
31
Simon Nielsen
G
27.10.1986
DEN
188
80
2
Mathias Mortensen
D
13.06.1995
DEN
180
84
6
Sebastian Andersen
D
14.11.1994
DEN
196
95
10
Bjørn Uldall
D
10.04.1994
DEN
177
82
16
Patrick Madsen
D
09.01.1993
DEN
196
95
18
Daniel K Nielsen
D
31.10.1980
DEN
182
83
20
Rasmus Nielsen
D
08.09.1990
DEN
177
86
24
Mathias Pedersen
D
02.11.1988
DEN
192
96
9
Joachim Linnet
F
04.11.1993
DEN
187
86
11
Daniel Nielsen
F
31.03.1998
DEN
170
74
12
Thomas V. Andersen
F
21.07.1994
DEN
173
68
15
Kristoffer Lauridsen
F
14.02.1994
DEN
181
83
17
Mathias Molgaard
F
19.06.1993
DEN
190
96
19
Kyle Essery
F
04.06.1991
CAN
173
85
21
Kristoffer Sogaard Jensen
F
05.01.1997
DEN
179
72
25
Markus Jensen
F
22.05.1996
DEN
180
87
28
Jordan George
F
20.08.1990
USA
173
75
44
Jerred Smithson
F
04.02.1979
CAN
191
95
45
Martin Sagat
F
11.11.1984
SVK
193
102
60
Steffen Frank
F
22.03.1989
DEN
190
90
82
Tomas Sinisalo
F
15.01.1986
USA
180
92
Head Coach: Mario Simioni (CAN)
Ass. Coach: Bjorn Ostergaard (DEN)
L’Asiago Hockey veste D’Alberto | Sportex
HK MOGO
RIGA, INSIDIE
LETTONI IN
ALTOPIANO
di Johnny Lazzarotto
Ambizioni importanti per l’HK Mogo, squadra lettone di Riga fondata nel
2014 e vincitrice del campionato al primo tentativo. Nella stagione in corso i
campioni in carica sono stabilmente in testa alla classifica di un campionato,
quello lettone, composto quest’anno da sette squadre. Sono allenati da Oleg
Sorokins, buon giocatore in KHL con la maglia della Dinamo Riga ma anche
vecchia conoscenza dell’hockey italiano per aver giocato nella stagione
2010/2011 con il Vipiteno. E’lui ad aver portato l’HK Mogo alla vittoria del
titolo lettone lo scorso anno ed è lui, ovviamente, ad aver guidato i suoi uomini
in vetta al girone di qualifica della Continental Cup. Il 2-1 agli ungheresi del
Miskolci Jegesmedvek JSE, il 6-3 agli spagnoli dell’HC Jaca e il 4-1 agli
SO 9 001:20 0
NI
0
IE
-C
N
n
T.
ER
50
. 21
IQNet registration
n. IT - 29999
Azienda con sistema di
gestione per la qualità
Certificato
UNI EN ISO 9001: 2000
U
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Continental Cup
FOCUS SUI TEAM
sloveni dell’HDD Jesenice (4-1) hanno aperto le porte del girone asiaghese ai
lettoni che approdano sull’altopiano con la volontà di non fermarsi qui.
Mattatore del girone di qualificazione è stato senza ombra di dubbio Miks
Lipsbergs, attaccante di 24 anni che fa della forza e della prestanza fisica
due tra le sue armi più temibili. Grazie ai suoi 4 goal e ai 2 assist l’HK
Mogo ha conquistato il pass per Asiago; ed è sul ghiaccio dell’Odegar che
Lipsbergs vuole riconfermarsi. 191 centimetri per 81 chilogrammi, nonostante
una partenza non al top in campionato, sembra aver trovato proprio nella
competizione europea il suo principale palcoscenico nel quale dare il meglio.
Lo scorso anno è stato nominato peraltro MVP dell’intero campionato lettone
grazie ad una stagione più che positiva culminata con un playoff da favola:
10 partite, 8 goal e 6 assist risultati poi fondamentali per la sua riconferma
e per la crescita dell’intera squadra. Tra gli altrii giocatori da tenere d’occhio
c’è sicuramente il difensore Agris Saviels, 63esima scelta al secondo round
del draft NHL del 2000 dai Colorado Avalanche e protagonista in nazionale ai
giochi olimpici di Torino 2006 e a svariate edizioni dei campionati del mondo.
Accanto a lui anche Janis Brakss, difensore di grande esperienza ma al tempo
stesso letale davanti alle gabbie avversarie senza dimenticare Janis Ozolins,
rapido, veloce e con un passato da “top goal scorer” nella English Premier Ice
Hockey League 2011/2012. Davanti, occhio al ventitreenne Rustan Begovs
ma soprattutto a Sergejs Durdins, 35enne con grande esperienza in Nord
America e profondo conoscitore dell’hockey italiano, avendo vinto lo scudetto
quando vestiva la maglia del Bolzano nella stagione 2008/2009.
Pochi minuti prima di andare in stampa, la formazione lettone ha rafforzato
ulteriormente la propria difesa riportando a casa il 29enne difensore Renars
ICE HOCKEY magazine
Demiters che dopo quattro stagioni nel vicino Kazakhistan, con altrettanti
accessi ai playoff senza tuttavia arrivare fino al titolo nazionale, ha deciso
di ritornare nella sua città natale. Difensore rapido e capace di creare non
pochi fastidi agli attacchi avversari, Demiters sa anche essere preciso in
fase offensiva prendendosi di tanto in tanto qualche licenza per affondare il
puck alle spalle del goalie opposto. Grandi nomi e ritorni importanti, ai quali
si affianca Elviss Zelubovskis, giocatore e al tempo stesso general manager
dell’HK Mogo. Un doppio ruolo, quello del 29enne centro dei campioni lettoni,
che non gli impedisce comunque di eccellere. Ha giocato anche in Bielorussia,
in Francia e in Ucraina. Società giovane, l’HK Mogo punta a diventare una delle
realtà più solide dell’hockey lettone e internazionale. Per farlo sta lavorando
con intensità alla creazione di un settore giovanile, oggi assente, che possa
dare continuità e ricambi alla formazione di vertice.
Partecipazioni (1): 2015/2016
Miglior piazzamento: qualificazione al 3° turno (girone di semifinale)
Incontri giocati: 3
Vinti: 3
Vinti all’overtime: nessuno
Vinti ai rigori: nessuno
Persi: nessuno
Persi all’overtime: nessuno
Persi ai rigori: nessuno
Gol fatti: 12
Gol subiti: 5
MOGO RIGA - IL ROSTER
Num.
Nome
Ruolo
1
Kristaps Zelcs
G
33
Henrijs Ancs
G
38
Renars Kazanovs
2
Naz.
Altezza
Peso
LAT
75
75
27.03.1990
LAT
182
95
G
27.10.1984
LAT
187
88
Agris Saviels
D
15.01.1982
LAT
187
91
5
Andrejs Lavrenovs
D
30.09.1982
LAT
183
89
8
Renars Demiters
D
12.08.1986
LAT
172
78
12
Janis Brakss
D
12.06.1987
LAT
187
98
24
Sergejs Tjoluskins
D
17.05.1983
LAT
176
79
27
Eduards Ivanovs
D
22.01.1978
LAT
188
97
59
Livars Lans
D
01.11.1993
LAT
180
88
96
Dmitrijs Sancovojs
D
29.05.1985
LAT
178
86
7
Rustams Begovs
F
26.06.1993
LAT
179
70
10
Sergejs Durdins
F
01.01.1980
LAT
185
95
13
Edgars Kurmis
F
06.02.1993
LAT
181
75
17
Elvis Zeluboskis
F
13.04.1986
LAT
179
86
18
Janis Ozolins
F
04.02.1989
LAT
180
80
21
Ronalds Cinks
F
11.03.1990
LAT
183
83
69
Rudolfs Prusis
F
26.05.1992
LAT
183
89
85
Valentins Feoktivostovs
F
05.04.1985
LAT
185
90
88
Edgars Lipsbergs
F
10.06.1989
LAT
180
85
91
Miks Lipsbergs
F
09.06.1991
LAT
191
81
Head Coach: Olegs Sorokins
Ass. Coach: Mihails Beskansovs
D. nascita
YERTIS
PAVLODAR,
ECCO I KAZAKI
di Johnny Lazzarotto
L’Ertis di Pavlodar arriva dal Kazakhistan e lo fa con la forza di chi, da tre anni,
è campione in carica nel proprio paese. Ad Asiago però si presenta al termine,
o all’inizio, di una vera e propria rivoluzione. Sulla panchina infatti non c’è più lo
slovacco Julius Penzes, protagonista nell’ultimo quinquennio durante il quale
ha impresso la propria mano sui tre titoli nazionali conquistati dalla formazione
di Pavlodar. Il brutto inizio di stagione in Kazakhistan ha diviso le strade di
Penzes e dell’Ertis, squadra che dallo scorso 27 ottobre è stata affidata alle
cure del ceco Ladislav Lubina. 48 anni, ex giocatore di buona qualità ma mai
sul gradino più alto del podio in un campionato nazionale, è riuscito a vincere
l’Extraliga ceca nella stagione 2011/2012 in veste di assistente allenatore.
Il suo arrivo all’Ertis Pavlodar ha destato non poco scalpore in Kazakhistan; nel
corso dell’estate Ladislav Lubina aveva infatti firmato per il Beybarys Atrayu,
altro club kazako che lo stesso Lubina abbandonò subito dopo il training camp
di agosto. In molti considerarono questa mossa un tradimento, alla luce poi
Continental Cup
FOCUS SUI TEAM
della sua recentissima firma e dell’approdo ai rivali dell’Ertis: “Non parlerò
molto adesso - ha detto durante la presentazione di fine ottobre - sono qui
per lavorare e per riportare l’Ertis nelle posizioni in classifica che più gli si
addicono.” Ecco allora che la presenza dei kazaki ad Asiago è contornata
da un imponente punto di domanda; difficile fare previsioni, difficile capire
quale sarà il contributo di coach Lubina ai campioni kazaki, costretti a voltare
violentemente pagina e senza nemmeno troppo tempo per trovare equilibrio
e numeri positivi.
Non per questo però l’Ertis sarà squadra da sottovalutare.
I tre titoli nazionali nelle ultime tre stagioni, alle quali si aggiungono la finale
persa nel 2012 e l’approdo nella “top four” kazaka nelle due stagioni precedenti
raccontano di un team capace e abituato ai grandi risultati. Per non parlare
poi degli uomini che proporrà sul ghiaccio, tenendo presente che da quando
scriviamo e stampiamo, al momento in cui leggerete questa presentazione,
molte sono le pedine che coach Lubina potrebbe decidere di cambiare.
Di certo, ad oggi, ci sono gli arrivi di Mikhail Rakhmanov dalla vicina Astana e
di Martin Chovan dall’HC Nove Zamky. Il primo è un attaccante classe 1992
che passa dalla formazione di KHL all’Ertis; in Kontinental Hockey League,
giocando 38 partite, aveva siglato solo due gol e un assist risultando per ora
inadatto e approdato ora all’Ertis per provare a far ricredere chi, in lui, oggi non
crede più. Martin Chovan invece è un difensore slovacco, nato a Bratislava nel
1986 e già all’Ertis lo scorso anno. Il suo ritorno pare una delle prime mosse
azzeccate dell’intera stagione in casa kazaka anche se dovrà dimostrarlo da
subito, già sul ghiaccio asiaghese. Tanti gli addii annunciati di cui si discute
CANOVE - Bivio Italiano - T.0424 692042 - ASIAGO - Largo Odegar, 10 - T. 0424 462630
ICE HOCKEY magazine
in questi giorni, ma tante sono anche le idee e le ipotesi attraverso le quali la
dirigenza kazaka punta ad invertire pesantemente la rotta. Magari anche alla
luce del ricordo di ciò che accadde solo lo scorso anno quando l’Ertis chiuse
al quarto posto dopo aver eliminato al primo turno il Ritten, battuto nel girone
di qualificazione giocato proprio a Renon per 4-0 dai kazaki (che sconfissero
anche 3-2 i tedeschi del Fischtown Pinguins e 4-1 i danesi dell’Herning Blue
Fox); nel girone successivo chiusero ultimi alle spalle dei bielorussi dell’HK
Neman Grodno, dei tedeschi del Fischwon Pinguins e dei francesi del Ducs
d’Angers. L’intenzione, ovviamente, è quella di fare meglio rispetto allo scorso
anno.
Partecipazioni (3): 2013/14; 2014/15; 2015/16
Miglior piazzamento: 4° posto nell’edizione 2014/15
Incontri giocati: 9
Vinti: 4
Vinti all’overtime: nessuno
Vinti ai rigori: nessuno
Persi: 4
Persi all’overtime: nessuno
Persi ai rigori: 1
Gol fatti: 26
Gol subiti: 23
YERTIS PAVLODAR - IL ROSTER
Num.
Nome
Ruolo
D. nascita
Naz.
Altezza
Peso
35
Mikhail Smolnikov (KAZ)
G
15.03.1988
KAZ
174
80
44
Oleg Sanarov
G
12.09.1995
KAZ
178
80
97
Marek Simko
G
11.01.1988
SVK
181
78
2
Boris Nazyrov
D
29.06.1991
KAZ
177
82
4
Yevgeni Mazunin
D
18.09.1981
KAZ
190
95
7
Denis Makarov
D
03.08.1983
RUS
178
90
8
Yevgeni Moshkaryov
D
31.03.1986
RUS
195
100
34
Andrei Petushkin
D
03.01.1981
RUS
179
85
53
Sergei Miroschnichenko
D
21.06.1979
KAZ
180
105
55
Viktor Ivashin
D
01.01.1991
KAZ
190
90
88
Roman Teslyuk
D
21.01.1986
RUS
186
96
11
Sergei Sevostyanov
F
24.07.1980
RUS
185
93
13
Smuel Mlynarovic
F
23.05.1990
SVK
180
80
15
Denis Klemeshov
F
15.04.1984
RUS
179
80
19
Alexander Zubkov
F
08.01.1986
RUS
181
79
22
Igor Vasiliev
F
24.05.1983
RUS
173
75
23
Vadim Yermolayev
F
14.02.1989
RUS
180
88
25
Peter Fabus
F
15.07.1979
SVK
186
88
50
Maxim Krivonozhkin
F
18.02.1984
RUS
184
92
52
Ilya Solaryov
F
02.08.1982
KAZ
192
92
77
Yevgeni Bondarenko
F
03.09.1991
KAZ
183
75
82
Rustem Aidash
F
09.02.1997
KAZ
183
80
92
Mikhail Rakhmanov
F
27.05.1992
KAZ
176
74
-
Artyom Burdelyov
F
11.02.1991
RUS
186
93
Head Coach: Ladislav Lubina (CZE)
Ass. Coach: Roman Krivomazov (KAZ)
Ass. Coach: Andrei Troshinski (KAZ)
IL PUNTO
SULLA
STAGIONE
di Edoardo Mantovani
SUPERCOPPA: Vinta la Supercoppa, l’Asiago si è tuffato nel
Campionato ed è ora pronto per il weekend di Continental Cup
e per quello di Coppa Italia, in programma ad inizio dicembre.
Lo scorso 17 settembre, per ben iniziare la stagione, i giallorossi hanno vinto
la Coppa Italia contro il Rittner Buam con il risultato di 2-1.
La cronaca del match: l’Asiago partiva subito bene, costringendo gli altoatesini
a liberare più volte la zona senza avere la possibilità di costruire azioni. Carrozzi,
alla prima partita con la maglia stellata, rimaneva esente da rischi fino a quattro
minuti dal termine del primo tempo quando, con Bentivoglio in panca dei puniti, il
Renon si faceva vedere dalle sue parti. Il goalie dei campioni d’Italia rispondeva
bene ad un paio di conclusioni ravvicinate ma capitolava sul tiro di Cole.
Il goal, tuttavia, non veniva convalidato dai direttori di gara che ravvisavano
prima della rete un’infrazione per parte, causa dello stop anticipato del gioco.
Nel secondo tempo iniziava a farsi vedere un po’ di più la squadra di Collalbo
che al 3:38 realizzava la rete del vantaggio a segno Spinell Markus, assistito
da Van Guilder e Borgatello. L’Asiago subiva il colpo e per alcuni minuti toccava
al Renon are il gioco mentre i giallorossi faticavano ad impostare. Al 9:50
toccava però a Bentivoglio il compito di pareggiare i conti; servito da Nigro
l’attaccante numero 19 era bravo ad infilarsi nell’autostrada con direzione
porta avversaria, grande slapshot e punteggio in parità. Nell’ultimo
drittel tornava a fare la partita la squadra Campione d’Italia. Dopo 3:25 Iori
se ne andava sulla destra e, una volta arrivato nei pressi della gabbia difesa
da Engelage, serviva Nigro abile a realizzare il sorpasso a porta praticamente
sguarnita. La partita rimaneva vivace con occasioni da ambo le parti.
L’Asiago rischiava comunque poco, rendendo vani anche i tentavi con l’uomo
in più degli uomini di Lethonen. Una volta suonata la sirena, l’Odegar poteva
esplodere e festeggiare l’ennesimo importante successo. La società stellata,
dopo le vittorie del 2003 e del 2013, aggiungeva un’altra Supercoppa Italiana
alla propria bacheca, portandosi così a quota tre e potendo ora insidiare il
primato del Bolzano Foxes, fermo a quattro trofei.
foto di Roberta Strazzabosco
CAMPIONATO: l’82esimo Campionato di Serie A, che ha preso il via il 19
settembre, è in pieno svolgimento con otto squadre in lotta per il tricolore.
Nella prima parte di regular season la compagine che più ha impressionato
per numero di vittorie e continuità è stata quella dei Rittner
Buam. I ragazzi di Collalbo si trovano ai piani alti della classifica e subito
davanti al Val Pusteria.
Vero e proprio protagonista di questa partenza bruciante è stato il goalie
Engelage che con 95,1% di parate e 5 shutout è sicuramente l’uomo
di punta della squadra altoatesina. Ad inseguire troviamo il Val Pusteria
ed il Vipiteno, sorpresa fino a questo momento e prossima avversaria
dell’Asiago nei quarti di finale di Coppa Italia che si disputeranno tra il 5
ed il 7 dicembre (andata all’Odegar, ritorno in casa altoatesina). Dietro e
ad inseguire troviamo il gruppo composto da Fassa, Valpellice ed Asiago.
I ladini hanno cambiato completamente volto rispetto alle ultime stagioni
e quest’anno possono sicuramente dire la loro. Valpellice, pur dovendo
fronteggiare qualche problema di roster, ha allestito una squadra competitiva,
che però fatica a trovare una sua continuità.
L’Asiago, dal canto, sua ha avuto una delle partenze peggiori degli ultimi
anni con 6 sconfitte (una delle quali all’overtime) nelle 7 partite del primo
girone di andata. Si è poi ripreso, iniziando a macinare gioco e punti, risalendo
parzialmente la classifica. Chiudono la classifica il Gherdeina e il
Cortina dell’ex coach giallorosso John Parco. Questa la classifica dopo 15
giornate: Rittner Buam 39, Val Pusteria 32, Vipiteno 29, Fassa Falcons 21,
Valpellice 18, Asiago Hockey 17, Gherdeina e Cortina 12.
ICE HOCKEY magazine
La
di sempre
da oggi anche
SENZA LATTE
Una bontà irresistibile, tutta naturale.
Oggi nasce Nocciolata SENZA LATTE, crema spalmabile dal gusto
deciso, una delizia, preparata solo con cacao e nocciole biologiche,
completamente priva di latte. Una golosità tutta naturale pensata
anche per le persone intolleranti al lattosio e per chi segue una
dieta vegan, buonissima per coloro che amano un gusto intenso.
Nocciolata SENZA LATTE è la novità che tutti stavano aspettando!
AD ASIAGO SI
PREANNUNCIA UN APRILE…
BOLLENTE
di Sara Marangon
Nell’aprile 2016 Asiago ritorna protagonista con ben due Mondiali, uno
maschile e l’altro femminile. Nel corso del Congresso Annuale, svoltosi alcuni
mesi fa a Praga (Repubblica Ceca), la Federazione Internazionale di hockey
su ghiaccio ha infatti deciso di assegnare addirittura due competizioni iridate
alla cittadina altopianese: quella Senior femminile di Prima Divisione Gruppo
B, in programma dal 4 al 10 aprile 2016, e quella Under 18 maschile di Prima
Divisione Gruppo B, fissato successivamente dal 18 al 24 aprile 2016.
foto di Paolo Basso
2016
2016
ITALY
ITALY
Division I - Group B
Division I - Group B
Quella che verrà si prospetta dunque una primavera caldissima per la città di
Asiago con la doppia investitura che certifica, una volta di più, le qualità del
lavoro svolto dal comitato organizzatore dal 2004, anno della prima rassegna
iridata ospitata in Altopiano, ad oggi. Capacità, affidabilità e fiducia da parte
della I.I.H.F. che sono valse, con queste ultime assegnazioni, ben nove eventi
internazionali in 12 anni che fanno di Asiago una delle capitali mondiali di
questa disciplina. «È stata una sorpresa - sono le parole di Giorgio Basso e
di Massimo Rigoni, rispettivamente presidente e responsabile del Comitato
organizzatore locale - ci hanno dato mezz’ora di tempo per decidere se ce la
sentivamo di raccogliere questa sfida. E l’abbiamo fatto. Un po’ di apprensione
c’è, ma anche tanta soddisfazione e la consapevolezza di aver lavorato bene
in questi anni, altrimenti non ce l’avrebbero chiesto. Inoltre, tutte le grandi
manifestazioni internazionali organizzate al palazzo del Ghiaccio di Asiago, non
sarebbero state possibili senza l’indispensabile lavoro della grande squadra
dei volontari che, negli anni, sembra sempre più una famiglia allargata. A loro
va già un immenso grazie per il supporto». Ma non finisce qui perché anche
quest’anno saranno coinvolti i ragazzi delle scuole superiori con il progetto
“Il grande hockey internazionale incontra la scuola”. «La proposta degli
organizzatori è stata recepita come un’occasione, un’esperienza diversa di
stage lavorativo - spiega Mario Porto, Dirigente dell’Istituto superiore Mario
Rigoni Stern di Asiago -. Le reazioni degli studenti, quindi, sono state più che
positive, così come quelle dei professori».
Per questo Mondiale 2016 l’Italia Under 18, inserita in Prima Divisione Gruppo
B, dovrà vedersela con Ungheria, Slovenia, Giappone, Ucraina e Corea del
Sud. Per quanto riguarda invece le colleghe della Senior femminile in Prima
Divisione Gruppo B, si scontreranno con Lettonia, Olanda, Cina, Ungheria e
Kazakhstan.
Come per i precedenti eventi mondiali sarà possibile seguire tutti gli sviluppi e
i risultati in tempo reale sulle pagine Facebook e Twitter dedicate “IIHF World
Championship Asiago”.
ICE HOCKEY magazine
ASIAGO JUNIOR 1935
E LA FABBRICA DEL GOL
di Massimo Rigoni
Cosa c’è di più bello di un ragazzo che alza la stecca al cielo esultando per
un bel gol appena segnato, dei suoi compagni di linea che lo abbracciano
festosi, del trenino verso la panchina a prendere il meritato “cinque” da tutti
gli altri? Una scena che abbiamo visto, e che non ci stancheremmo mai di
vedere, parecchie volte in questo inizio di stagione, generoso in quanto a
vittorie e generosissimo per quanto riguarda la particolare statistica dei gol
segnati. Per ora gli attacchi delle nostre squadre giovanili viaggiano con il
vento in poppa e a vele spiegate, ma guai a piacersi troppo! Sono arrivate
anche le sconfitte, altre ne arriveranno quando gli impegni e gli avversari si
faranno più tosti; ci saranno anche momenti più difficili ma forse più educativi
e costruttivi perché l’hockey è un po’ come la vita: oggi può andarti bene,
domani… chissà? La presentazione del HC Asiago Junior 1935 non può non
partire dallo staff tecnico, riconfermato e rafforzato con qualche new entry.
Il responsabile tecnico del nostro settore giovanile è sempre Peter Holaza,
direttamente impegnato con under 20, under 18 e under 12; Marian Holaza
guida i ragazzi di under 16 e under 14. Ancora dei nostri Massimo Mocellin
che con la consueta competenza e passione e dopo le più che positive
esperienze delle scorse stagioni è ancora pronto a guidare i ragazzi della
12 nel tentativo di riconfermarsi nel campionato veneto-trentino dopo le due
vittorie consecutive degli ultimi due anni. Al fianco di questi tecnici lavorano
quotidianamente con i più giovani: Giulia Fracaro, Martina Holazova, Berico
Bortoli, Andrea Rodeghiero, Marina Barolo e Daniele Giro. Le facce nuove
sono quelle di Stefano Magnabosco che affianca Marian in under 16, Max
Rebeschin che, sempre in collaborazione con Peter e Marian, ha preso per
mano i piccoli under 10 e l’allenatore dei portieri Jan Svaricek, giovane tecnico
ceco che ha da poco iniziato a lavorare con i guardiani delle gabbie giallorosse.
Orgogliosamente possiamo dire, sull’intero territorio nazionale assieme al solo
Vipiteno, di partecipare a tutti i campionati giovanili.
foto di Simonetta Sobberi
AVVIAMENTO
E’ la categoria d’ingresso nel mondo dell’hockey, dai 4 anni (ma può essere
soggettivo) è il momento giusto per mettere i pattini e iniziare a pattinare.
Ovviamente i bambini non hanno ancora un campionato a loro dedicato ma il
divertimento, questo di sicuro, non manca. Il periodo di prova gratuito, sotto
l’attenta guida degli allenatori, prosegue per tutto il 2015; i due allenamenti
settimanali si tengono normalmente il lunedì e il mercoledì pomeriggio (gli orari
alla sezione Junior – Programma Allenamenti del sito asiagohockey.it)
UNDER 8
In questa categoria arrivano anche le “partite come i grandi”! Il divertimento
aumenta esponenzialmente nei tornei a maglie miste del Comitato Veneto FISG
come quello organizzato ad Asiago domenica 8 novembre. A fine novembre è
in programma la prima trasferta a Cortina.
UNDER 10
A questa età si inizia finalmente a difendere i colori e la maglia dell’Asiago. Con
partite su un terzo di campo e con quattro giocatori di movimento per parte,
il campionato promozionale del Comitato Veneto FISG non prevede risultati
né classifica: vincere o perdere non fa differenza, l’importante è affrontare
l’impegno con determinazione, passione ma anche con tanta spensieratezza
e gioia!
ICE HOCKEY magazine
UNDER 12
Da quest’anno il campionato under 12 ha una nuova formula. Innanzi tutto non
più solo Veneto ma anche Trentino fin dall’inizio con tornei a raggruppamento
e due partite per ogni giornata di gioco; per ora i nostri giovani leoni hanno
fatto un sol boccone delle avversarie ma, proprio per la nuova formula, anche
le domeniche ad alta coefficienza di difficoltà non tarderanno ad arrivare.
UNDER 14
Anche in questa categoria -per ora- non ce n’è per nessuno: nelle prime quattro
partite giocate sono stati 86 i gol a favore e 7 quelli incassati! Attenzione
però perché anche Cortina e Pieve di Cadore non sono da meno e gli scontri
diretti nei derby veneti devono ancora arrivare. Il mirino per i ragazzi della 14 è
centrato sulle finali nazionali in programma il prossimo marzo.
UNDER 16
Campionato nazionale fin dall’inizio –diviso in tre gironi- per questa categoria
che nelle prime sette uscite ha fatto registrare cinque vittorie e due sconfitte.
La stagione sarà molto impegnativa, anche per le lunghe trasferte di Aosta
e Torino, fortunatamente entrambe già alle spalle. L’anno scorso i ragazzi
di Marian Holaza hanno raggiunto la fase finale nazionale classificandosi al
quarto posto assoluto: come sempre la missione è quella di migliorarsi.
UNDER 18
L’anno scorso l’impresa è stata solo sfiorata con lo scudetto che è sfumato ai
rigori nella finalissima contro il Vipiteno. Da questo punto di vista Peter Holaza
sa che è in credito con la buona sorte che non è stata neppure dalla parte
di Riccardo Schivo che alla seconda giornata di campionato ad Appiano ha
subìto un grave infortunio che, purtroppo, ha segnato la fine anticipata della
sua stagione sul ghiaccio. Dopo sei turni giocati, sono quattro le vittorie e due
le sconfitte.
UNDER 20
Complice i super affollamento della serie B, il campionato principe a livello
giovanile ha perso partecipanti e interesse. Sono solamente sei le società
che credono in questo campionato con Renon e Val Pusteria che hanno
preferito la serie B e il Pergine che rappresenta la novità. Con i trentini nella
stessa categoria bisogna affidarsi alle proprie forze che per ora sembrano
bastare considerate le cinque vittorie in altrettante partite. Attenzione però
a una formula con parecchi punti deboli che potrebbe rimettere in gioco, al
momento dei playoff anche tutte le altre. L’anno scorso il tricolore era sulle
casacche asiaghesi grazie alla vittoria del 2013/2014, ci stava davvero bene,
non credete?