Ice_Hockey_Magazine_Novembre_2015 [ice hockey magazine
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Ice_Hockey_Magazine_Novembre_2015 [ice hockey magazine
ICE HOCKEY magazine 2015/2016 num 1 Novembre 2015 Rivista periodica dell’Asiago Hockey 1935 P U C 016 L 2 A T / N 5 E N 1 I T 0 2 CON SEMIFINALI GRUPPO d 20 - 22 NOVEMBRE AR ASIAGO - STADIO ODEG [email protected] Yertis Pavlodar KAZ Mogo Riga LAT Herning Blue Fox DEN Asiago Hockey 1935 ITA SPECIALE CONTINENTAL CUP Le squadre, la storia, le informazioni e le curiosità per vivere al meglio il weekend di grande hockey internazionale e inoltre... Il punto sul Campionato | La vittoria in Supercoppa | Il settore Giovanile | I prossimi mondiali ad Asiago Jeep con ® jeep-official.it Nome Concessionaria Concessionaria ufficiale Jeep - Città Via nome, 00 - Tel. 000 123456789 - Città Via nome, 00 - Tel. 000 123456789 Nuova JEEP® RENEGADE. Oggi tua a 179 € al mese con Uconnect™ Nav, pneumatici invernali, volante e sedili riscaldabili IN OMAGGIO. 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Porgo il saluto dell’Asiago Hockey 1935 con la certezza che dal 20 al 22 novembre andrà in scena un grande spettacolo, dentro e fuori dal ghiaccio; gli oltre quindici anni di esperienza a livello organizzativo, tra competizioni europee e campionati del mondo, ci spingono a dare il massimo per migliorare la nostra proposta per un evento internazionale in linea con le maggiori aspettative. Diamo il benvenuto agli atleti e ai loro allenatori, agli ospiti e a tutti coloro che saranno con noi, ad Asiago, in questa tre giorni di gare. Un grande ringraziamento va ovviamente agli sponsor, alle istituzioni, a IIHF e FISG e a tutti coloro che ci sostengono. Ovviamente un grande grazie a tutti i collaboratori che si prodigano per la riuscita della manifestazione: senza il loro contributo risulterebbe impossibile organizzare eventi così importanti. Un immenso grazie lo voglio rivolgere ai tifosi dell’Asiago Hockey 1935 che da sempre sono vicini ai colori giallorossi e che attendono con grande fervore proprio questa manifestazione. Ancora volta siamo chiamati ad affrontare una nuova avventura e la nostra volontà è quella di continuare a salire sempre più in alto nella gerarchia dell’hockey, anche internazionale. Grazie a tutti, e buone partite. Avv. Piercarlo Mantovani Presidente Asiago Hockey 1935 ASIAGO, CREDICI E FACCI SOGNARE! L’editoriale di Cesare Pivotto Il momento tanto atteso è arrivato, o meglio, quando scriviamo è ormai prossimo; la Continental Cup bussa ancora una volta alle porte dell’Odegar e chiama i giallorossi all’impresa di conquistare uno dei due posti validi per la final four del prossimo gennaio e che sarebbe la terza nella storia del sodalizio di via Stazione. Pensare ai palcoscenici europei in questo momento di una stagione partita a singhiozzo, con novità sostanziali e tanti “incidenti di percorso” a complicare le cose, non risulta facile ma sono proprio le sfide “impossibili”, quelle che stuzzicano orgoglio e determinazione, che molto spesso danno alla fine le migliori soddisfazioni. Alla ripresa del campionato tre partite serviranno per lanciare la volata europea; per coach Lefebvre una scommessa aperta, tanto duro e non facile lavoro per mettere insieme i pezzi, vecchi e nuovi, di questa squadra e per mettere a punto le nuove alchimie legate alla sua filosofia di gioco, dispendiosa ma spettacolare e soprattutto efficace, ma solo se il meccanismo funziona di tutto punto, se ogni ingranaggio è ben oliato ed in linea con gli altri. Nell’editoriale del Magazine che usciva in questi giorni del 2001 (eravamo alla vigilia della prima avventura europea) scrivevo fra l’altro “… affacciarsi sul grande palcoscenico europeo è un’esperienza da ricordare, che ha il sapore di una caramella agrodolce: bisogno attendere di averla consumata prima di sapere quale dei due gusti rimarrà in bocca … Quest’Europa dietro l’angolo, eppur così ardua da raggiungere, sta facendo sognare tutti …. Il Palaodegar sarà chiamato ad essere testimone e teatro al tempo stesso di un nuovo capitolo di storia … saremo a migliaia, i quei giorni a recitare ciascuno la sua parte e ciascuno, ne sono sicuro, darà il meglio di sé affinché lo spettacolo sia di grande livello, sia degno di essere ricordato, sia importante da lasciare il segno affinché ciascuno possa poi dire con orgoglio <c’ero anch’io>”. Direi che molte di queste considerazioni ed auspici tornano di stretta attualità anche in questo 2015. Il non facile, anzi tribolato avvio della stagione in corso, legato come tutti sappiamo non solo al cambio di allenatore ed a quello radicale nel modulo di gioco, ma anche ad una preparazione iniziata tardi ed alle numerose ed importanti variabili (cambi, defezioni ed infortuni) che non hanno consentito al tecnico di avere mai a disposizione l’organico al completo, non deve intaccare la fiducia in questa squadra e nelle sue possibilità. Nessun dubbio sul collaudato ed esperto team organizzativo dalla ormai invidiabile esperienza internazionale che saprà rispondere come sempre alle migliori attese dell’evento. Nessun dubbio che in campo la squadra darà tutto per far bella figura e tener alto l’onore ed il blasone di Asiago. Nessun dubbio che sugli spalti <l’uomo in più> dell’Odegar farà la sua parte per spingere Sullivan e compagni verso la finale. Non posso quindi che concludere augurando “buon hockey” a tutti, con un rinnovato ed ancor più caloroso FORZA ASIAGO !!! ICE HOCKEY magazine IL SALUTO DEL PRESIDENTE DELLA F.I.S.G. ANDREA GIOS A nome della Federazione Italiana Sport del Ghiaccio e di tutto il movimento hockeistico italiano, desidero esprimere i migliori auguri sportivi alla formazione Campione d’Italia in carica dell’Asiago Hockey 1935 che dal 20 al 22 Novembre disputerà il terzo turno della Continental Cup sul prestigioso ghiaccio dell’Odegar. La squadra dell’Altopiano, nel solco di una straordinaria tradizione sportiva, avrà l’importante ruolo di rappresentare l’hockey italiano in una delle più importanti manifestazioni internazionali. Sono convinto che l’Asiago Hockey 1935 ha tutti i requisiti, sia organizzativi che sportivi, per far si che la tre giorni di Coppa sia un successo sia in pista che fuori dalla pista. La strada verso la Superfinal è ardua ma sono certo che i ragazzi del Presidente Piercarlo Mantovani sapranno tenere testa alla concorrenza degli agguerriti ospiti. dell’hockey su ghiaccio italiano. Il confronto con squadre di club di nazioni come la Danimarca, il Kazakistan e la Lettonia, permetterà inoltre di verificare lo stato del nostro hockey nei confronti di alcuni movimenti che sono molto cresciuti nell’ultimo periodo e sarà momento fondamentale per il miglioramento dell’intero movimento. Nell’ottica di rendere sempre più fruibile ed appetibile la nostra disciplina, credo che queste manifestazioni siano uno dei passi necessari per la crescita Agli atleti, ai tecnici ed ai dirigenti delle squadre partecipanti auguro un sano e franco confronto sportivo. A tutti gli appassionati auguro di farsi coinvolgere dall’entusiasmo e dalla passione degli atleti che scenderanno sul ghiaccio e di partecipare con gioia a questa grande festa dello sport. Andrea Gios Presidente F.I.S.G. IL SALUTO DEL SINDACO DI ASIAGO ROBERTO RIGONI STERN E’ con grande piacere che porgo il mio saluto agli organizzatori e a tutti gli atleti che prenderanno parte alla Continental Cup di Hockey che si terrà nei giorni 20, 21 e 22 novembre 2015 presso il nostro stadio Hodegart. Asiago accoglie con molto entusiasmo i giocatori ed i lori rispettivi staff impegnati in questo evento che vuole rappresentare un importante momento di incontro e di crescita costruttiva per i giovani che vi parteciperanno e per la nostra Comunità che, da sempre, si è dimostrata aperta ed orgogliosa di ospitare manifestazioni come questa. Desidero porgere un sentito ringraziamento a tutti gli organizzatori per l’encomiabile opera che da anni viene svolta con grande tenacia e competenza in favore dei giovani che si cimentano in questa disciplina sportiva. Un plauso va a questi ragazzi per lo spirito di sacrificio che li contraddistingue, a loro voglio dare il benvenuto nella nostra Città augurandogli tante soddisfazioni nello sport e nella vita. Questo appuntamento sia per Voi un’occasione proficua di amicizia e di confronto nel segno della grande passione sportiva che Vi accomuna. Ringrazio particolarmente gli sponsor, gli organizzatori ed i numerosissimi volontari che supportano fattivamente questo evento, credo che soltanto attraverso il loro lavoro e la passione che li anima sia possibile creare momenti indimenticabili come quelli che ci apprestiamo a vivere. Roberto Rigoni Stern Sindaco di Asiago CONTINENTAL CUP: LA STORIA DEL “PIATTO D’ARGENTO” a cura della Redazione foto di Van Elten e Marco Guariglia Non è più quella di un tempo, inutile nasconderlo, ma dalla scorsa edizione la Continental Cup vale un po’ di più e più precisamente un invito al tavolo dei grandi, nella Champions Hockey League. I primi ad accomodarsi sono stati i bielorussi del Neman Grodno, detentori del titolo, che quest’estate nella fase a gironi della CHL hanno incrociato Adler Mannheim (Germania) e Vitkovice Ostrava (Repubblica Ceca), togliendosi pure la soddisfazione di battere i campioni della DEL (la massima serie tedesca) all’esordio. Insomma, un premio aggiuntivo che ingolosisce le pretendenti. Quelle poche rimaste (solo 17 al via della 19a edizione), perché l’allargamento della base della CHL (a 48 club) ha inevitabilmente (ed ulteriormente) saccheggiato il bacino qualitativo della Continental Cup. Dalle origini ai giorni nostri E dire che questa competizione, nata nel 1997 dalle ceneri della Federation Cup come “sorella minore” dell’allora European Hockey League (la vecchia Coppa Campioni che nel corso degli anni ha poi cambiato denominazione varie volte), in origine contava ben altri numeri, formazioni blasonate provenienti dalle nazioni-guida, livello tecnico elevato, interesse di pubblico e media e spettacolo in dosi massicce. Poi, però, la caccia al “piatto d’argento” ha perso progressivamente pezzi (le big non si sono più viste) ed appeal, pur rimanendo dal 2009 fino alla passata stagione (con il ritorno della Champions Hockey League) l’unica competizione ufficiale per club della Federazione Internazionale (I.I.H.F.). Supremazia orientale Su 18 edizioni fin qui disputate ben 10 sono state appannaggio di compagini dell’Est Europa, con la Slovacchia a guidare il gruppo con quattro successi ottenuti da altrettanti club (Kosice, Slovan Bratislava, Zvolen e Martin), seguita da Bielorussia (3), Russia (2) ed Ucraina (1). Poker di trionfi anche per la Svizzera, dominatrice agli albori grazie alle doppiette (le uniche nella storia del torneo) messe a segno prima dall’Ambrì Piotta e quindi dai Lions Zurigo. L’unico successo finlandese è firmato Jokerit Helsinki (attualmente nella KHL, la lega transfrontaliera russa) nell’edizione che si concluse con la “Super Final” di Milano (al Forum) e Lugano. Nell’albo d’oro compaiono anche Austria, Francia e Norvegia. ASIAGO (VI) Via Rendola 14 tel. 0424 462256 fax 0424 463025 [email protected] www.girardiviaggi.it Tour Operator / Agenzia Viaggi / Noleggio Pullman GT ICE HOCKEY magazine Mai in cima all’Europa A secco, per ora, l’Italia. I più vicini alla clamorosa impresa (anche per la qualità degli avversari) furono i Milano Vipers che, dopo aver estromesso Asiago e Lugano in quell’indimenticabile girone del 3° turno svoltosi all’Odegar nel novembre del 2001, sorpresero gli slovacchi dello Zvolen in semifinale, prima di cedere, con onore, in finale (la prima delle tre disputate in gara unica nella storia del torneo) allo Zurigo padrone di casa. Tra le “vipere”, folleggiava un certo Patrice Lefebvre, attuale tecnico dell’Asiago, che ricorda così quell’esperienza: «Un percorso lungo ed entusiasmante, iniziato da Milano, vincendo il girone di 2° turno. Poi, ad Asiago, la prima sorpresa. La partita-chiave fu quella con il Lugano, all’esordio. La presero troppo sotto gamba: Aeschlimann e Cadieux prima di scendere sul ghiaccio ci chiamarono “contadini”, venendo pure ripresi dal loro allenatore (Zinetula Bilyaletdinov, ndr) che era proprio figlio di un contadino. Noi eravamo carichi e motivati, davanti avevamo il Lugano, e giocammo una partita praticamente perfetta». E a Zurigo? «Appena arrivati siamo scesi in pista, un allenamento disastroso, in assoluto uno dei peggiori della mia carriera. I nostri avversari se la ridevano a bordo pista, ma il giorno dopo non fu così. Ricordo ancora il mio gol in doppia inferiorità numerica che di fatto chiuse l’incontro con lo Zvolen scatenando l’euforia dei tifosi rossoblù sugli spalti. Un’emozione fortissima. In finale non avevamo più benzina, ma lo Zurigo era davvero fuori portata per noi». Due, invece, i bronzi conquistati dalle nostre squadre: nel 2009, a Rouen (Francia), ci riuscì il Bolzano; nel 2014, sempre sullo stesso ghiaccio, toccò all’Asiago. Altopianesi che vantano il record di presenze per quanto concerne le formazioni italiane: con quella di quest’anno, infatti, i campioni d’Italia sono alla loro settima partecipazione. Appena dietro il Milano, con sei “gettoni”. Tre per il Bolzano; mentre lo scorso anno è stata la prima volta dei Rittner Buam, eliminati in modo rocambolesco nel girone di semifinale organizzato proprio all’Arena Ritten. Chi, invece, ha ottenuto più qualificazioni alla fase finale della manifestazione è stato il Milano (2002, 2003 e 2005), davanti ad Asiago (2012 e 2014) e Bolzano (2009 e 2013). L’ASIAGO NELLA CONTINENTAL CUP di Cesare Pivotto foto di Paolo Basso e Roberta Strazzabosco E con questa fanno sette. Sette presenze nella Continental Cup per l’Asiago che, nella competizione europea, ha finora raccolto un po’ di tutto, soddisfazioni e delusioni, ma che quest’anno punta decisamente le proprie ambizioni proprio sul torneo continentale. Ripercorriamo le esperienze passate. Dal 23 al 25 novembre 2001 l’Odegar è teatro della prima semifinale dei giallorossi, e che semifinale; di fronte ci sono niente meno che il Milano, i bielorussi del Minsk e i favoritissimi svizzeri del Lugano. L’Asiago di capitan Vellar esordisce alla grande, infliggendo un perentorio 5-2 ai bielorussi (2 reti Houde, 2 Gendron e 1 Topatigh) ma il Milano gli fa eco battendo 4 a 2 il Lugano (ultima rete meneghina segnata proprio da Lefebvre). Nella seconda giornata Lugano regola 3-1 Minsk mentre il derby italiano finisce in parità, 2-2 (reti di Houde e DeBettin). Decisiva la terza giornata; Milano batte 3-0 Minsk e ipoteca il primato. Per superarlo l’Asiago deve battere il Lugano con almeno due reti di scarto; al 15° del secondo tempo Asiago in vantaggio per 3-1 ma il tempo si chiude in parità, 3-3. Nell’ultimo periodo arriva il vantaggio ma non basta; vani gli attacchi giallorossi ed allo scadere arriva il beffardo pareggio ticinese che chiude i conti. Finisce 4-4 (2 reti Houde, 1 Rigoni e Lecompte) e, con l’onore delle armi, l’Asiago di Laporte esce di scena; alla superfinal passa il Milano, l’Asiago è secondo. Un anno dopo, dal 22 al 24 novembre 2002, l’Asiago ci riprova; stavolta all’Odegar le avversarie della semifinale sono ancora Minsk, i finlandesi dello Jucurit e gli sloveni dell’Olimpia Lubiana. Dopo la vittoria dello Jukurit sul Lubiana (4-1), l’esordio dell’Asiago è ancora col Minsk e stavolta finisce in parità, 3 a 3 (reti di Frigo, DeBettin e Strazzabosco). All’indomani Minsk regola lo Jukurit 5-3; vince anche l’Asiago che si impone 3-2 sul Lubiana (reti di Savage, Bousquet e Vellar). Ultimo giorno. Minsk batte Lubiana 3-2 e va in vetta, mentre l’Asiago passa in vantaggio sullo Jukurit ma poi viene raggiunto e superato. Finisce 1-2 (rete di Frigo); Minsk passa il turno, Asiago è terzo. L’anno successivo l’Asiago parte dai quarti e, dal 17 al 19 ottobre 2003, gioca a Rouen. All’esordio l’Asiago è battuto dall’Amiens 3-2 (doppietta di Cirone) mentre Rouen Amsterdam finisce 0-0; gli olandesi infliggono il giorno dopo un severo 6-0 ai giallorossi mentre Rouen batte Amiens 4-2. La disastrosa trasferta francese si conclude per i giallorossi con lo 0-4 patito dal Rouen (che vince il girone) mentre Amiens batte Amsterdam 3-2. Passano 7 anni e, dal 26 al 28 novembre 2010, torna la Continental all’Odegar con una semifinale. L’esordio dei giallorossi è con il Sokol Kiev e l’Asiago vince ma solo ai rigori, 4-3 (2 reti Michael Henrich, 1 Vigilante; rigore decisivo Intranuovo); nel pomeriggio SonderjyskE e Miercurea era finita 5-3. All’indomani il tennistico 6-1 sui romeni (doppietta Borrelli, reti Stevan, Adam e Michael Henrich e Ulmer) fa ben sperare (SonderjyskE aveva avuto in precedenza la meglio su Kiev 3-2). Gli ucraini fermano i romeni 7-4; decisiva Asiago – SonderjyskE e stavolta i rigori (4-3, reti di Adam Henrich, Intranuovo e Borrelli) danno ragione ai danesi di Mario Simioni che passano il turno. Asiago ancora secondo. Con lo scudetto sulle maglie l’Asiago, dal 25 al 27 novembre 2011, gioca la sua prima semifinale in trasferta, ad Herning. Anche stavolta l’esordio è vincente ma ai rigori (4-3, hat-trick di Bentivoglio e rigore decisivo Vigilante) sullo Sheffield, mentre Herning perde 1-3 dagli ungheresi del Dab.Docler. Asiago che all’indomani regola di misura, 3-2, anche gli ungheresi (2 reti Borrelli, 1 Bentivoglio), mentre i padroni di casa vincono 3-0 sui britannici. ICE HOCKEY magazine Sheffield che chiude a quota 0, battuto 6-3 anche dal Dab.Docler; i padroni di casa fermano l’Asiago all’overtime (3-2, reti Presti e Bentivoglio); Asiago e Dab.Docler finiscono a pari punti ma sono i giallorossi ad essere primi in virtù dello scontro diretto ed a conquistare la prima, storica final four. Si gioca a Rouen, dal 15 al 15 gennaio 2012, la prima storia finale dell’Asiago che pagherà caro lo scotto dell’inesperienza. All’esordio subisce un pesante 0-6 dai padroni di casa (che a sorpresa vinceranno la competizione), perde in gara due con il Donbass Donetsk 2-6 (reti di Borrelli e Ulmer) e infine viene battuto anche dallo Yunost Minsk, chiudendo all’ultimo posto a quota 0. Dal 22 al 24 novembre 2013 è ancora l’Odegar ad ospitare una semifinale con l’Asiago determinato a superare il turno. Esordio pomeridiano per i russi del Toros Neftekamsk che regolano i Nottingham Panthers 3-4, poi tocca all’Asiago che di forza supera i giovani kazaki dello Ertis Pavlodar 3-1 (2 reti Devergilio e 1 Zanette). All’indomani tocca ai britannici regolare i kazaki di misura, 2-1, mentre l’Asiago si aggiudica il set col Toros Neftekamsk 6-2 (3 reti Borrelli, 2 Bentivoglio, 1 Ulmer). Nell’ultima giornata Ertis – Toros finisce 4-2 mentre nel match di chiusura l’Asiago centra l’enplein vincendo anche sui britannici 3-2 (reti Marchetti, Signoretti e Ulmer) aggiudicandosi il girone a punteggio pieno e staccando il biglietto per la sua seconda finale. La final four si gioca ancora una volta a Rouen, dal 10 al 12 gennaio 2014, e l’Asiago parte per far meglio sul ghiaccio francese, dove non ha mai vinto. Sul suo cammino avversarie di qualità: i padroni di casa del Rouen Dragons, gli ucraini del Donbass Donetsk ed i norvegesi dello Stavanger Oilers. Donbass e Stavanger finisce ai rigori, 3-2, mentre l’esordio giallorosso è strepitoso, con un cappotto che non concede attenuanti ai padroni di casa; il 6-0 finale è firmato dalle 2 reti di Bentivoglio e da quelle di Casetti, Sullivan, Signoretti e Borrelli. All’indomani il Rouen perde anche il secondo set, 6-2, con gli Oilers; anche l’Asiago deve assaggiare l’amaro della prima sconfitta (1-5, rete di Signoretti) col Donbass. Nell’ultima giornata un Asiago forse appagato perde 2-7 con lo Stavanger (reti di Paul Zanette e Bentivoglio) mentre il Rouen vince ai rigori, 4-3, sul Donbass. Vince a sorpresa lo Stavanger ma per i giallorossi il terzo posto è comunque un gran risultato, il primo podio in Europa. ASIAGO HOCKEY 1935, LEONI PRONTI A RUGGIRE di Johnny Lazzarotto foto di Roberta Strazzabosco Campioni d’Italia in carica e vincitori della Supercoppa italiana poche settimane fa. Basterebbe questo per descrivere con quali ambizioni l’Asiago Hockey 1935 allenato da Patrice Lefebvre si presenta al via di questo fondamentale weekend di Continental Cup. L’Europa che conta chiama la formazione giallorossa, e i Leoni non vogliono deludere. Esserci è importante, provarci fino alla fine sarà l’imperativo che porterà i vincitori dell’ultimo scudetto a dare tutto sul ghiaccio contro le forti pretendenti ai primi due posti della classifica al termine del fine settimana. Continental Cup FOCUS SUI TEAM Se la stagione, dal punto di vista del campionato, non era iniziata nel migliore dei modi, è vero anche che con il passare delle giornate sono stati trovati i giusti correttivi per tornare in scia con le migliori e risalire la graduatoria. Inutile però nascondersi e negare che la Continental Cup 2015/16, per l’Asiago Hockey 1935, è importante. E allora spazio e massima attenzione a quanto accadrà sul ghiaccio, consapevoli che sarà fondamentale anche la presenza dei supporter giallorossi. Sul ghiaccio coach Lefevbre sarà chiamato all’impegnativo compito di portare la squadra al massimo risultato. Per farlo potrà contare ovviamente su un roster solido e compatto. Non tutti saranno presenti a causa dei numerosi infortuni che hanno caratterizzato l’inizio di stagione giallorosso; ma la qualità del gruppo non si discute, incrementata dalle ultime mosse di mercato che, al momento in cui andiamo in stampa, hanno portato in maglia stellata numerose pedine importanti tra le quali Anthony Luciani, attaccante canadese reduce da un inizio di stagione in Norvegia che approda ad Asiago dopo un lungo corteggiamento. Toccherà anche a lui contribuire a far tremare le gabbie avversarie, con la collaborazione ovviamente di tutto il reparto d’attacco giallorosso cresciuto partita dopo partita in questo inizio di campionato. Sean Bentivoglio, Layne Ulmer ed Anthony Nigro hanno da subito fatto sentire il proprio peso in attacco per non parlare ovviamente degli specialisti dell’assist. Mirco Presti, Daniel Sullivan e Andreas Lutz ad esempio, hanno mostrato fin qui un’ottima capacità di suggerire il passaggio vincente a chi, di volta in volta, si trova a ridosso della gabbia avversaria. Sinonimo evidente di un gioco corale che sta trovando la sua espressione massima e che risulterà fondamentale, alla pari delle invenzioni dei singoli, per scardinare le difese dei lettoni, dei kazaki e dei danesi. E proprio in tema di difese e di reparti arretrati, non può passare sottovoce la crescita dell’intera retroguardia asiaghese ICE HOCKEY magazine la cui solidità è cresciuta di pari passo con l’integrazione del goalie Chris Carrozzi. Aveva bisogno di togliersi di dosso un po’di ruggine dopo alcuni mesi di inattività; scrollata via, ha mostrato tutta la sua brillantezza tra i pali ed è pronto a diventare guardiano ancor più implacabile nelle sfide europee del fine settimana. Il resto ovviamente lo faranno il cuore e la capacità di stare ordinati sul ghiaccio della formazione padrona di casa. Un legame sempre saldo con l’intero territorio quello dei giallorossi; ritrovata la direzione giusta in campionato, e in attesa di sfidare il Vipiteno nei quarti di Coppa Italia, c’è la voglia di non perdere di vista l’obiettivo europeo. Anzi, c’è la consapevolezza che nel mirino la Continental Cup occupa un posto prioritario. Da sempre l’incitamento che arriva dalle tribune dell’Odegar sa fare la differenza; e mai come stavolta servirà tutto il cuore del pubblico al quale i Leoni chiedono di riempire l’Odegar e di chiudere le partite senza voce e con le mani bollenti a furia di applaudire; come ricompensa l’Asiago farà di tutto per regalare un grande fine settimana di Continental Cup, affinchè sia solo l’inizio di questa fantastica avventura. ASIAGO HOCKEY 1935 - IL ROSTER Num. Nome Ruolo D. nascita Naz. Altezza Peso 1 Chris Carrozzi G 02.03.1990 ITA-CAN 191 88 32 Davide Mantovani G 14.04.1995 ITA 188 94 65 Alessandro Tura G 26.05.1991 ITA 182 85 3 Mike Sullivan D 12.06.1992 ITA-CAN 185 88 4 Daniel Anthony Sullivan D 26.04.1987 ITA-CAN 181 90 6 Michele Basso D 31.05.1997 ITA 185 83 7 Andrea Strazzabosco D 07.10.1994 ITA 182 83 15 Enrico Miglioranzi D 08.10.1991 ITA 183 86 17 Lorenzo Casetti D 14.09.1993 ITA 190 89 23 Stefano Marchetti D 10.11.1986 ITA 181 83 24 Andreas Lutz D 30.03.1986 ITA 181 84 26 Nicola Munari D 21.12.1995 ITA 179 88 9 Nicola Tessari F 10.11.1987 ITA 176 75 11 Mirko Presti F 29.09.1991 ITA 178 82 13 Anthony Nigro F 11.01.1990 CAN 180 84 14 Matteo Tessari F 30.07.1989 ITA 182 85 16 Michele Stevan F 11.03.1993 ITA 181 87 18 Layne Ulmer F 14.09.1980 CAN 186 95 19 Sean David Bentivoglio F 16.10.1985 ITA-CAN 180 90 55 Federico Benetti F 08.06.1986 ITA 173 79 86 Diego Iori F 20.05.1986 ITA 173 91 88 Fabrizio Pace F 11.10.1995 ITA 180 86 94 Davide Dal Sasso F 13.02.1997 ITA 180 65 95 Marco Josè Magnabosco F 12.08.1995 ITA 175 76 x Anthony Luciani F 13.05.1990 CAN 173 85 Head Coach: Patrice Lefebvre Ass. Coach: Francesco Frigo Ass. Coach: Gianfilippo Pavone POLI MEDICA ALTOPIANO 36032 Gallio (VI) - Via Ech, 104 Tel +39 0424 445198 Fax +39 0424 445775 Email: [email protected] Sito web: www.polimedicaaltopiano.com LE VOLPI DANESI DELL’HERNING BLUE FOX di Johnny Lazzarotto E’una squadra, quella danese dell’Herning Blue Fox, che ad Asiago vuole invertire la rotta di una stagione che fino a questo momento non sta offrendo particolari soddisfazioni. Dopo aver vinto la regular season lo scorso anno, in questo 2015/2016 il campionato di casa vede le “Volpi blu” di Herning attardate rispetto ai primi posti della classifica. E allora quale migliore occasione, se non il girone di Asiago della Continental Cup, per rialzare la testa? Per farlo, peraltro, si sono affidati ad un coach che proprio con i Leoni ha vissuto una delle pagine più belle della propria carriera; i danesi sono infatti allenati da Mario Simioni, nato a Toronto ma poi naturalizzato italiano che con la maglia stellata ha giocato e vinto dal 1985 al 1992, collezionando quasi 300 presenze Continental Cup FOCUS SUI TEAM in giallorosso e contribuendo in maniera determinante ai successi di allora, a suon di assist e gol. Il recente passato di Simioni in relazione all’Asiago è però meno felice per i tifosi stellati; fu proprio lui infatti, alla guida dei danesi del SønderjyskE, a sconfiggere nel girone di semifinale di Continental Cup 2010-2011 l’Asiago, estromettendolo di fatto dalla Super Final che diede poi il successo ai bielorussi dello Yunost Minsk. Un ricordo che inevitabilmente brucia ancora in casa giallorossa e che costringe gli uomini di Patrice Lefebvre a non sottovalutare affatto la compagine danese. Torna all’Odegar quindi un cliente decisamente scomodo da affrontare per l’Asiago che oltre dal coach, dovrà guardarsi anche dai molti talenti che le “volpi” hanno da proporre sul ghiaccio. In gabbia, salvo cambi dell’ultimo minuto, ci sarà Lubos Pisar che difende la porta dell’Herning dal 2010 con numeri che l’hanno sempre portato al di sopra del 91%. In avanti occhio all’americano Jordan George, giocatore tutt’altro che possente ma rapido e veloce, tanto da essere stato fin qui l’incubo principale delle difese avversarie danesi. Fino al 2013 in NCAA, George ha cercato spazio in Europa giocando prima in Norvegia e poi, da quest’anno, in Danimarca. Promette spettacolo, e assist a ripetizione ovviamente anche Jerred Smithson, canadese nato nella città di Vernon (British Columbia) 35 anni fa con 606 presenze in NHL tra Los Angeles Kings, Nashville Predators, Florida Panthers, Edmonton Oilers e Toronto Maple Leafs. Uno che in poche parole l’hockey lo gioca, e anche bene; sempre presente nelle azioni da goal in questa prima parte di stagione, Smithson è attaccante potente (191 cm per 95 kg) contro il quale bisognerà prestare la massima attenzione. Draftato nel 2003 dai Toronto Maple Leafs ma mai sceso sul ghiaccio nella National Hockey League, sarà ICE HOCKEY magazine comunque da tenere d’occhio anche Martin Sagat, altro slovacco in forza alle “volpi blu” che ad Asiago proverà a finire più volte sotto i riflettori. Dopo una carriera intera spesa in Repubblica Ceca, sfumato il sogno NHL, Sagat è approdato in Danimarca quest’anno e l’ha fatto con la chiara voglia di togliersi soddisfazioni importanti. Accanto a loro tanti giovani cresciuti nel vivaio delle “volpi” e giocatori diventati vere e proprie bandiere sul ghiaccio di Herning. Le qualità indiscusse e la gran voglia di rivalsa dopo una prima parte di stagione tutt’altro che soddisfacente sono armi che potrebbero creare non pochi problemi al resto delle contendenti alle prime due posizioni del gruppo. La sfida è lanciata, coach Simioni conosce più che bene il ghiaccio asiaghese ed è pronto a sfruttarne ogni minimo punto lasciato scoperto. Partecipazioni (10): 1997/98; 1998/99; 2000/01; 2001/02; 2003/04; 2005/06; 2011/12; 2012/13; 2014/15; 2015/16. Miglior piazzamento: 3° turno (girone di semifinale) Incontri giocati: 30* Vinti: 8 Vinti all’overtime: 1 (vs Asiago) Vinti ai rigori: nessuno Pareggiati: 4 Persi: 16 Persi all’overtime: nessuno Persi ai rigori: nessuno Gol fatti: 101 Gol subiti: 82 (*sospeso l’incontro con il Reims per problemi al ghiaccio) HERNING BLUE FOX - IL ROSTER Num. Nome Ruolo D. nascita Naz. Altezza Peso 1 Lubos Pisar G 04.02.1981 SVK 185 87 30 Mathias Seldrup G 21.10.1996 DEN 184 87 31 Simon Nielsen G 27.10.1986 DEN 188 80 2 Mathias Mortensen D 13.06.1995 DEN 180 84 6 Sebastian Andersen D 14.11.1994 DEN 196 95 10 Bjørn Uldall D 10.04.1994 DEN 177 82 16 Patrick Madsen D 09.01.1993 DEN 196 95 18 Daniel K Nielsen D 31.10.1980 DEN 182 83 20 Rasmus Nielsen D 08.09.1990 DEN 177 86 24 Mathias Pedersen D 02.11.1988 DEN 192 96 9 Joachim Linnet F 04.11.1993 DEN 187 86 11 Daniel Nielsen F 31.03.1998 DEN 170 74 12 Thomas V. Andersen F 21.07.1994 DEN 173 68 15 Kristoffer Lauridsen F 14.02.1994 DEN 181 83 17 Mathias Molgaard F 19.06.1993 DEN 190 96 19 Kyle Essery F 04.06.1991 CAN 173 85 21 Kristoffer Sogaard Jensen F 05.01.1997 DEN 179 72 25 Markus Jensen F 22.05.1996 DEN 180 87 28 Jordan George F 20.08.1990 USA 173 75 44 Jerred Smithson F 04.02.1979 CAN 191 95 45 Martin Sagat F 11.11.1984 SVK 193 102 60 Steffen Frank F 22.03.1989 DEN 190 90 82 Tomas Sinisalo F 15.01.1986 USA 180 92 Head Coach: Mario Simioni (CAN) Ass. Coach: Bjorn Ostergaard (DEN) L’Asiago Hockey veste D’Alberto | Sportex HK MOGO RIGA, INSIDIE LETTONI IN ALTOPIANO di Johnny Lazzarotto Ambizioni importanti per l’HK Mogo, squadra lettone di Riga fondata nel 2014 e vincitrice del campionato al primo tentativo. Nella stagione in corso i campioni in carica sono stabilmente in testa alla classifica di un campionato, quello lettone, composto quest’anno da sette squadre. Sono allenati da Oleg Sorokins, buon giocatore in KHL con la maglia della Dinamo Riga ma anche vecchia conoscenza dell’hockey italiano per aver giocato nella stagione 2010/2011 con il Vipiteno. E’lui ad aver portato l’HK Mogo alla vittoria del titolo lettone lo scorso anno ed è lui, ovviamente, ad aver guidato i suoi uomini in vetta al girone di qualifica della Continental Cup. Il 2-1 agli ungheresi del Miskolci Jegesmedvek JSE, il 6-3 agli spagnoli dell’HC Jaca e il 4-1 agli SO 9 001:20 0 NI 0 IE -C N n T. ER 50 . 21 IQNet registration n. IT - 29999 Azienda con sistema di gestione per la qualità Certificato UNI EN ISO 9001: 2000 U PIOMBINO DESE (PD) - Via Albare, 89/1 - Tel. 049.9365235 - 9366655 Filiale: ARCOLE (VR) - Via Mansoldo Gettuglio, 14 -Tel. 045.7636452 www.venetazootecnici.it Continental Cup FOCUS SUI TEAM sloveni dell’HDD Jesenice (4-1) hanno aperto le porte del girone asiaghese ai lettoni che approdano sull’altopiano con la volontà di non fermarsi qui. Mattatore del girone di qualificazione è stato senza ombra di dubbio Miks Lipsbergs, attaccante di 24 anni che fa della forza e della prestanza fisica due tra le sue armi più temibili. Grazie ai suoi 4 goal e ai 2 assist l’HK Mogo ha conquistato il pass per Asiago; ed è sul ghiaccio dell’Odegar che Lipsbergs vuole riconfermarsi. 191 centimetri per 81 chilogrammi, nonostante una partenza non al top in campionato, sembra aver trovato proprio nella competizione europea il suo principale palcoscenico nel quale dare il meglio. Lo scorso anno è stato nominato peraltro MVP dell’intero campionato lettone grazie ad una stagione più che positiva culminata con un playoff da favola: 10 partite, 8 goal e 6 assist risultati poi fondamentali per la sua riconferma e per la crescita dell’intera squadra. Tra gli altrii giocatori da tenere d’occhio c’è sicuramente il difensore Agris Saviels, 63esima scelta al secondo round del draft NHL del 2000 dai Colorado Avalanche e protagonista in nazionale ai giochi olimpici di Torino 2006 e a svariate edizioni dei campionati del mondo. Accanto a lui anche Janis Brakss, difensore di grande esperienza ma al tempo stesso letale davanti alle gabbie avversarie senza dimenticare Janis Ozolins, rapido, veloce e con un passato da “top goal scorer” nella English Premier Ice Hockey League 2011/2012. Davanti, occhio al ventitreenne Rustan Begovs ma soprattutto a Sergejs Durdins, 35enne con grande esperienza in Nord America e profondo conoscitore dell’hockey italiano, avendo vinto lo scudetto quando vestiva la maglia del Bolzano nella stagione 2008/2009. Pochi minuti prima di andare in stampa, la formazione lettone ha rafforzato ulteriormente la propria difesa riportando a casa il 29enne difensore Renars ICE HOCKEY magazine Demiters che dopo quattro stagioni nel vicino Kazakhistan, con altrettanti accessi ai playoff senza tuttavia arrivare fino al titolo nazionale, ha deciso di ritornare nella sua città natale. Difensore rapido e capace di creare non pochi fastidi agli attacchi avversari, Demiters sa anche essere preciso in fase offensiva prendendosi di tanto in tanto qualche licenza per affondare il puck alle spalle del goalie opposto. Grandi nomi e ritorni importanti, ai quali si affianca Elviss Zelubovskis, giocatore e al tempo stesso general manager dell’HK Mogo. Un doppio ruolo, quello del 29enne centro dei campioni lettoni, che non gli impedisce comunque di eccellere. Ha giocato anche in Bielorussia, in Francia e in Ucraina. Società giovane, l’HK Mogo punta a diventare una delle realtà più solide dell’hockey lettone e internazionale. Per farlo sta lavorando con intensità alla creazione di un settore giovanile, oggi assente, che possa dare continuità e ricambi alla formazione di vertice. Partecipazioni (1): 2015/2016 Miglior piazzamento: qualificazione al 3° turno (girone di semifinale) Incontri giocati: 3 Vinti: 3 Vinti all’overtime: nessuno Vinti ai rigori: nessuno Persi: nessuno Persi all’overtime: nessuno Persi ai rigori: nessuno Gol fatti: 12 Gol subiti: 5 MOGO RIGA - IL ROSTER Num. Nome Ruolo 1 Kristaps Zelcs G 33 Henrijs Ancs G 38 Renars Kazanovs 2 Naz. Altezza Peso LAT 75 75 27.03.1990 LAT 182 95 G 27.10.1984 LAT 187 88 Agris Saviels D 15.01.1982 LAT 187 91 5 Andrejs Lavrenovs D 30.09.1982 LAT 183 89 8 Renars Demiters D 12.08.1986 LAT 172 78 12 Janis Brakss D 12.06.1987 LAT 187 98 24 Sergejs Tjoluskins D 17.05.1983 LAT 176 79 27 Eduards Ivanovs D 22.01.1978 LAT 188 97 59 Livars Lans D 01.11.1993 LAT 180 88 96 Dmitrijs Sancovojs D 29.05.1985 LAT 178 86 7 Rustams Begovs F 26.06.1993 LAT 179 70 10 Sergejs Durdins F 01.01.1980 LAT 185 95 13 Edgars Kurmis F 06.02.1993 LAT 181 75 17 Elvis Zeluboskis F 13.04.1986 LAT 179 86 18 Janis Ozolins F 04.02.1989 LAT 180 80 21 Ronalds Cinks F 11.03.1990 LAT 183 83 69 Rudolfs Prusis F 26.05.1992 LAT 183 89 85 Valentins Feoktivostovs F 05.04.1985 LAT 185 90 88 Edgars Lipsbergs F 10.06.1989 LAT 180 85 91 Miks Lipsbergs F 09.06.1991 LAT 191 81 Head Coach: Olegs Sorokins Ass. Coach: Mihails Beskansovs D. nascita YERTIS PAVLODAR, ECCO I KAZAKI di Johnny Lazzarotto L’Ertis di Pavlodar arriva dal Kazakhistan e lo fa con la forza di chi, da tre anni, è campione in carica nel proprio paese. Ad Asiago però si presenta al termine, o all’inizio, di una vera e propria rivoluzione. Sulla panchina infatti non c’è più lo slovacco Julius Penzes, protagonista nell’ultimo quinquennio durante il quale ha impresso la propria mano sui tre titoli nazionali conquistati dalla formazione di Pavlodar. Il brutto inizio di stagione in Kazakhistan ha diviso le strade di Penzes e dell’Ertis, squadra che dallo scorso 27 ottobre è stata affidata alle cure del ceco Ladislav Lubina. 48 anni, ex giocatore di buona qualità ma mai sul gradino più alto del podio in un campionato nazionale, è riuscito a vincere l’Extraliga ceca nella stagione 2011/2012 in veste di assistente allenatore. Il suo arrivo all’Ertis Pavlodar ha destato non poco scalpore in Kazakhistan; nel corso dell’estate Ladislav Lubina aveva infatti firmato per il Beybarys Atrayu, altro club kazako che lo stesso Lubina abbandonò subito dopo il training camp di agosto. In molti considerarono questa mossa un tradimento, alla luce poi Continental Cup FOCUS SUI TEAM della sua recentissima firma e dell’approdo ai rivali dell’Ertis: “Non parlerò molto adesso - ha detto durante la presentazione di fine ottobre - sono qui per lavorare e per riportare l’Ertis nelle posizioni in classifica che più gli si addicono.” Ecco allora che la presenza dei kazaki ad Asiago è contornata da un imponente punto di domanda; difficile fare previsioni, difficile capire quale sarà il contributo di coach Lubina ai campioni kazaki, costretti a voltare violentemente pagina e senza nemmeno troppo tempo per trovare equilibrio e numeri positivi. Non per questo però l’Ertis sarà squadra da sottovalutare. I tre titoli nazionali nelle ultime tre stagioni, alle quali si aggiungono la finale persa nel 2012 e l’approdo nella “top four” kazaka nelle due stagioni precedenti raccontano di un team capace e abituato ai grandi risultati. Per non parlare poi degli uomini che proporrà sul ghiaccio, tenendo presente che da quando scriviamo e stampiamo, al momento in cui leggerete questa presentazione, molte sono le pedine che coach Lubina potrebbe decidere di cambiare. Di certo, ad oggi, ci sono gli arrivi di Mikhail Rakhmanov dalla vicina Astana e di Martin Chovan dall’HC Nove Zamky. Il primo è un attaccante classe 1992 che passa dalla formazione di KHL all’Ertis; in Kontinental Hockey League, giocando 38 partite, aveva siglato solo due gol e un assist risultando per ora inadatto e approdato ora all’Ertis per provare a far ricredere chi, in lui, oggi non crede più. Martin Chovan invece è un difensore slovacco, nato a Bratislava nel 1986 e già all’Ertis lo scorso anno. Il suo ritorno pare una delle prime mosse azzeccate dell’intera stagione in casa kazaka anche se dovrà dimostrarlo da subito, già sul ghiaccio asiaghese. Tanti gli addii annunciati di cui si discute CANOVE - Bivio Italiano - T.0424 692042 - ASIAGO - Largo Odegar, 10 - T. 0424 462630 ICE HOCKEY magazine in questi giorni, ma tante sono anche le idee e le ipotesi attraverso le quali la dirigenza kazaka punta ad invertire pesantemente la rotta. Magari anche alla luce del ricordo di ciò che accadde solo lo scorso anno quando l’Ertis chiuse al quarto posto dopo aver eliminato al primo turno il Ritten, battuto nel girone di qualificazione giocato proprio a Renon per 4-0 dai kazaki (che sconfissero anche 3-2 i tedeschi del Fischtown Pinguins e 4-1 i danesi dell’Herning Blue Fox); nel girone successivo chiusero ultimi alle spalle dei bielorussi dell’HK Neman Grodno, dei tedeschi del Fischwon Pinguins e dei francesi del Ducs d’Angers. L’intenzione, ovviamente, è quella di fare meglio rispetto allo scorso anno. Partecipazioni (3): 2013/14; 2014/15; 2015/16 Miglior piazzamento: 4° posto nell’edizione 2014/15 Incontri giocati: 9 Vinti: 4 Vinti all’overtime: nessuno Vinti ai rigori: nessuno Persi: 4 Persi all’overtime: nessuno Persi ai rigori: 1 Gol fatti: 26 Gol subiti: 23 YERTIS PAVLODAR - IL ROSTER Num. Nome Ruolo D. nascita Naz. Altezza Peso 35 Mikhail Smolnikov (KAZ) G 15.03.1988 KAZ 174 80 44 Oleg Sanarov G 12.09.1995 KAZ 178 80 97 Marek Simko G 11.01.1988 SVK 181 78 2 Boris Nazyrov D 29.06.1991 KAZ 177 82 4 Yevgeni Mazunin D 18.09.1981 KAZ 190 95 7 Denis Makarov D 03.08.1983 RUS 178 90 8 Yevgeni Moshkaryov D 31.03.1986 RUS 195 100 34 Andrei Petushkin D 03.01.1981 RUS 179 85 53 Sergei Miroschnichenko D 21.06.1979 KAZ 180 105 55 Viktor Ivashin D 01.01.1991 KAZ 190 90 88 Roman Teslyuk D 21.01.1986 RUS 186 96 11 Sergei Sevostyanov F 24.07.1980 RUS 185 93 13 Smuel Mlynarovic F 23.05.1990 SVK 180 80 15 Denis Klemeshov F 15.04.1984 RUS 179 80 19 Alexander Zubkov F 08.01.1986 RUS 181 79 22 Igor Vasiliev F 24.05.1983 RUS 173 75 23 Vadim Yermolayev F 14.02.1989 RUS 180 88 25 Peter Fabus F 15.07.1979 SVK 186 88 50 Maxim Krivonozhkin F 18.02.1984 RUS 184 92 52 Ilya Solaryov F 02.08.1982 KAZ 192 92 77 Yevgeni Bondarenko F 03.09.1991 KAZ 183 75 82 Rustem Aidash F 09.02.1997 KAZ 183 80 92 Mikhail Rakhmanov F 27.05.1992 KAZ 176 74 - Artyom Burdelyov F 11.02.1991 RUS 186 93 Head Coach: Ladislav Lubina (CZE) Ass. Coach: Roman Krivomazov (KAZ) Ass. Coach: Andrei Troshinski (KAZ) IL PUNTO SULLA STAGIONE di Edoardo Mantovani SUPERCOPPA: Vinta la Supercoppa, l’Asiago si è tuffato nel Campionato ed è ora pronto per il weekend di Continental Cup e per quello di Coppa Italia, in programma ad inizio dicembre. Lo scorso 17 settembre, per ben iniziare la stagione, i giallorossi hanno vinto la Coppa Italia contro il Rittner Buam con il risultato di 2-1. La cronaca del match: l’Asiago partiva subito bene, costringendo gli altoatesini a liberare più volte la zona senza avere la possibilità di costruire azioni. Carrozzi, alla prima partita con la maglia stellata, rimaneva esente da rischi fino a quattro minuti dal termine del primo tempo quando, con Bentivoglio in panca dei puniti, il Renon si faceva vedere dalle sue parti. Il goalie dei campioni d’Italia rispondeva bene ad un paio di conclusioni ravvicinate ma capitolava sul tiro di Cole. Il goal, tuttavia, non veniva convalidato dai direttori di gara che ravvisavano prima della rete un’infrazione per parte, causa dello stop anticipato del gioco. Nel secondo tempo iniziava a farsi vedere un po’ di più la squadra di Collalbo che al 3:38 realizzava la rete del vantaggio a segno Spinell Markus, assistito da Van Guilder e Borgatello. L’Asiago subiva il colpo e per alcuni minuti toccava al Renon are il gioco mentre i giallorossi faticavano ad impostare. Al 9:50 toccava però a Bentivoglio il compito di pareggiare i conti; servito da Nigro l’attaccante numero 19 era bravo ad infilarsi nell’autostrada con direzione porta avversaria, grande slapshot e punteggio in parità. Nell’ultimo drittel tornava a fare la partita la squadra Campione d’Italia. Dopo 3:25 Iori se ne andava sulla destra e, una volta arrivato nei pressi della gabbia difesa da Engelage, serviva Nigro abile a realizzare il sorpasso a porta praticamente sguarnita. La partita rimaneva vivace con occasioni da ambo le parti. L’Asiago rischiava comunque poco, rendendo vani anche i tentavi con l’uomo in più degli uomini di Lethonen. Una volta suonata la sirena, l’Odegar poteva esplodere e festeggiare l’ennesimo importante successo. La società stellata, dopo le vittorie del 2003 e del 2013, aggiungeva un’altra Supercoppa Italiana alla propria bacheca, portandosi così a quota tre e potendo ora insidiare il primato del Bolzano Foxes, fermo a quattro trofei. foto di Roberta Strazzabosco CAMPIONATO: l’82esimo Campionato di Serie A, che ha preso il via il 19 settembre, è in pieno svolgimento con otto squadre in lotta per il tricolore. Nella prima parte di regular season la compagine che più ha impressionato per numero di vittorie e continuità è stata quella dei Rittner Buam. I ragazzi di Collalbo si trovano ai piani alti della classifica e subito davanti al Val Pusteria. Vero e proprio protagonista di questa partenza bruciante è stato il goalie Engelage che con 95,1% di parate e 5 shutout è sicuramente l’uomo di punta della squadra altoatesina. Ad inseguire troviamo il Val Pusteria ed il Vipiteno, sorpresa fino a questo momento e prossima avversaria dell’Asiago nei quarti di finale di Coppa Italia che si disputeranno tra il 5 ed il 7 dicembre (andata all’Odegar, ritorno in casa altoatesina). Dietro e ad inseguire troviamo il gruppo composto da Fassa, Valpellice ed Asiago. I ladini hanno cambiato completamente volto rispetto alle ultime stagioni e quest’anno possono sicuramente dire la loro. Valpellice, pur dovendo fronteggiare qualche problema di roster, ha allestito una squadra competitiva, che però fatica a trovare una sua continuità. L’Asiago, dal canto, sua ha avuto una delle partenze peggiori degli ultimi anni con 6 sconfitte (una delle quali all’overtime) nelle 7 partite del primo girone di andata. Si è poi ripreso, iniziando a macinare gioco e punti, risalendo parzialmente la classifica. Chiudono la classifica il Gherdeina e il Cortina dell’ex coach giallorosso John Parco. Questa la classifica dopo 15 giornate: Rittner Buam 39, Val Pusteria 32, Vipiteno 29, Fassa Falcons 21, Valpellice 18, Asiago Hockey 17, Gherdeina e Cortina 12. ICE HOCKEY magazine La di sempre da oggi anche SENZA LATTE Una bontà irresistibile, tutta naturale. Oggi nasce Nocciolata SENZA LATTE, crema spalmabile dal gusto deciso, una delizia, preparata solo con cacao e nocciole biologiche, completamente priva di latte. Una golosità tutta naturale pensata anche per le persone intolleranti al lattosio e per chi segue una dieta vegan, buonissima per coloro che amano un gusto intenso. Nocciolata SENZA LATTE è la novità che tutti stavano aspettando! AD ASIAGO SI PREANNUNCIA UN APRILE… BOLLENTE di Sara Marangon Nell’aprile 2016 Asiago ritorna protagonista con ben due Mondiali, uno maschile e l’altro femminile. Nel corso del Congresso Annuale, svoltosi alcuni mesi fa a Praga (Repubblica Ceca), la Federazione Internazionale di hockey su ghiaccio ha infatti deciso di assegnare addirittura due competizioni iridate alla cittadina altopianese: quella Senior femminile di Prima Divisione Gruppo B, in programma dal 4 al 10 aprile 2016, e quella Under 18 maschile di Prima Divisione Gruppo B, fissato successivamente dal 18 al 24 aprile 2016. foto di Paolo Basso 2016 2016 ITALY ITALY Division I - Group B Division I - Group B Quella che verrà si prospetta dunque una primavera caldissima per la città di Asiago con la doppia investitura che certifica, una volta di più, le qualità del lavoro svolto dal comitato organizzatore dal 2004, anno della prima rassegna iridata ospitata in Altopiano, ad oggi. Capacità, affidabilità e fiducia da parte della I.I.H.F. che sono valse, con queste ultime assegnazioni, ben nove eventi internazionali in 12 anni che fanno di Asiago una delle capitali mondiali di questa disciplina. «È stata una sorpresa - sono le parole di Giorgio Basso e di Massimo Rigoni, rispettivamente presidente e responsabile del Comitato organizzatore locale - ci hanno dato mezz’ora di tempo per decidere se ce la sentivamo di raccogliere questa sfida. E l’abbiamo fatto. Un po’ di apprensione c’è, ma anche tanta soddisfazione e la consapevolezza di aver lavorato bene in questi anni, altrimenti non ce l’avrebbero chiesto. Inoltre, tutte le grandi manifestazioni internazionali organizzate al palazzo del Ghiaccio di Asiago, non sarebbero state possibili senza l’indispensabile lavoro della grande squadra dei volontari che, negli anni, sembra sempre più una famiglia allargata. A loro va già un immenso grazie per il supporto». Ma non finisce qui perché anche quest’anno saranno coinvolti i ragazzi delle scuole superiori con il progetto “Il grande hockey internazionale incontra la scuola”. «La proposta degli organizzatori è stata recepita come un’occasione, un’esperienza diversa di stage lavorativo - spiega Mario Porto, Dirigente dell’Istituto superiore Mario Rigoni Stern di Asiago -. Le reazioni degli studenti, quindi, sono state più che positive, così come quelle dei professori». Per questo Mondiale 2016 l’Italia Under 18, inserita in Prima Divisione Gruppo B, dovrà vedersela con Ungheria, Slovenia, Giappone, Ucraina e Corea del Sud. Per quanto riguarda invece le colleghe della Senior femminile in Prima Divisione Gruppo B, si scontreranno con Lettonia, Olanda, Cina, Ungheria e Kazakhstan. Come per i precedenti eventi mondiali sarà possibile seguire tutti gli sviluppi e i risultati in tempo reale sulle pagine Facebook e Twitter dedicate “IIHF World Championship Asiago”. ICE HOCKEY magazine ASIAGO JUNIOR 1935 E LA FABBRICA DEL GOL di Massimo Rigoni Cosa c’è di più bello di un ragazzo che alza la stecca al cielo esultando per un bel gol appena segnato, dei suoi compagni di linea che lo abbracciano festosi, del trenino verso la panchina a prendere il meritato “cinque” da tutti gli altri? Una scena che abbiamo visto, e che non ci stancheremmo mai di vedere, parecchie volte in questo inizio di stagione, generoso in quanto a vittorie e generosissimo per quanto riguarda la particolare statistica dei gol segnati. Per ora gli attacchi delle nostre squadre giovanili viaggiano con il vento in poppa e a vele spiegate, ma guai a piacersi troppo! Sono arrivate anche le sconfitte, altre ne arriveranno quando gli impegni e gli avversari si faranno più tosti; ci saranno anche momenti più difficili ma forse più educativi e costruttivi perché l’hockey è un po’ come la vita: oggi può andarti bene, domani… chissà? La presentazione del HC Asiago Junior 1935 non può non partire dallo staff tecnico, riconfermato e rafforzato con qualche new entry. Il responsabile tecnico del nostro settore giovanile è sempre Peter Holaza, direttamente impegnato con under 20, under 18 e under 12; Marian Holaza guida i ragazzi di under 16 e under 14. Ancora dei nostri Massimo Mocellin che con la consueta competenza e passione e dopo le più che positive esperienze delle scorse stagioni è ancora pronto a guidare i ragazzi della 12 nel tentativo di riconfermarsi nel campionato veneto-trentino dopo le due vittorie consecutive degli ultimi due anni. Al fianco di questi tecnici lavorano quotidianamente con i più giovani: Giulia Fracaro, Martina Holazova, Berico Bortoli, Andrea Rodeghiero, Marina Barolo e Daniele Giro. Le facce nuove sono quelle di Stefano Magnabosco che affianca Marian in under 16, Max Rebeschin che, sempre in collaborazione con Peter e Marian, ha preso per mano i piccoli under 10 e l’allenatore dei portieri Jan Svaricek, giovane tecnico ceco che ha da poco iniziato a lavorare con i guardiani delle gabbie giallorosse. Orgogliosamente possiamo dire, sull’intero territorio nazionale assieme al solo Vipiteno, di partecipare a tutti i campionati giovanili. foto di Simonetta Sobberi AVVIAMENTO E’ la categoria d’ingresso nel mondo dell’hockey, dai 4 anni (ma può essere soggettivo) è il momento giusto per mettere i pattini e iniziare a pattinare. Ovviamente i bambini non hanno ancora un campionato a loro dedicato ma il divertimento, questo di sicuro, non manca. Il periodo di prova gratuito, sotto l’attenta guida degli allenatori, prosegue per tutto il 2015; i due allenamenti settimanali si tengono normalmente il lunedì e il mercoledì pomeriggio (gli orari alla sezione Junior – Programma Allenamenti del sito asiagohockey.it) UNDER 8 In questa categoria arrivano anche le “partite come i grandi”! Il divertimento aumenta esponenzialmente nei tornei a maglie miste del Comitato Veneto FISG come quello organizzato ad Asiago domenica 8 novembre. A fine novembre è in programma la prima trasferta a Cortina. UNDER 10 A questa età si inizia finalmente a difendere i colori e la maglia dell’Asiago. Con partite su un terzo di campo e con quattro giocatori di movimento per parte, il campionato promozionale del Comitato Veneto FISG non prevede risultati né classifica: vincere o perdere non fa differenza, l’importante è affrontare l’impegno con determinazione, passione ma anche con tanta spensieratezza e gioia! ICE HOCKEY magazine UNDER 12 Da quest’anno il campionato under 12 ha una nuova formula. Innanzi tutto non più solo Veneto ma anche Trentino fin dall’inizio con tornei a raggruppamento e due partite per ogni giornata di gioco; per ora i nostri giovani leoni hanno fatto un sol boccone delle avversarie ma, proprio per la nuova formula, anche le domeniche ad alta coefficienza di difficoltà non tarderanno ad arrivare. UNDER 14 Anche in questa categoria -per ora- non ce n’è per nessuno: nelle prime quattro partite giocate sono stati 86 i gol a favore e 7 quelli incassati! Attenzione però perché anche Cortina e Pieve di Cadore non sono da meno e gli scontri diretti nei derby veneti devono ancora arrivare. Il mirino per i ragazzi della 14 è centrato sulle finali nazionali in programma il prossimo marzo. UNDER 16 Campionato nazionale fin dall’inizio –diviso in tre gironi- per questa categoria che nelle prime sette uscite ha fatto registrare cinque vittorie e due sconfitte. La stagione sarà molto impegnativa, anche per le lunghe trasferte di Aosta e Torino, fortunatamente entrambe già alle spalle. L’anno scorso i ragazzi di Marian Holaza hanno raggiunto la fase finale nazionale classificandosi al quarto posto assoluto: come sempre la missione è quella di migliorarsi. UNDER 18 L’anno scorso l’impresa è stata solo sfiorata con lo scudetto che è sfumato ai rigori nella finalissima contro il Vipiteno. Da questo punto di vista Peter Holaza sa che è in credito con la buona sorte che non è stata neppure dalla parte di Riccardo Schivo che alla seconda giornata di campionato ad Appiano ha subìto un grave infortunio che, purtroppo, ha segnato la fine anticipata della sua stagione sul ghiaccio. Dopo sei turni giocati, sono quattro le vittorie e due le sconfitte. UNDER 20 Complice i super affollamento della serie B, il campionato principe a livello giovanile ha perso partecipanti e interesse. Sono solamente sei le società che credono in questo campionato con Renon e Val Pusteria che hanno preferito la serie B e il Pergine che rappresenta la novità. Con i trentini nella stessa categoria bisogna affidarsi alle proprie forze che per ora sembrano bastare considerate le cinque vittorie in altrettante partite. Attenzione però a una formula con parecchi punti deboli che potrebbe rimettere in gioco, al momento dei playoff anche tutte le altre. L’anno scorso il tricolore era sulle casacche asiaghesi grazie alla vittoria del 2013/2014, ci stava davvero bene, non credete?