DEFINIZIONI • Densità demografica: la densità di popolazione
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DEFINIZIONI • Densità demografica: la densità di popolazione
DEFINIZIONI • Densità demografica: la densità di popolazione indica il numero di persone che abitano su una determinata superficie. Si esprime in abitanti per 2 chilometro quadrato (abbreviato in ab./km ). La densità è alta se più di 100 persone vivono su 1 km2, media se gli abitanti sono 50, bassa se il numero di abitanti è inferiore a 50. Si possono constatare forti differenze di densità di popolazione non solo tra i continenti, ma anche all'interno dei singoli continenti e persino all'interno di uno stesso stato. • Indicatori demografici: sono i dati oggettivi e misurabili sulla base dei quali è possibile studiare tutti i fenomeni che riguardano in termini quantitativi la popolazione, sia su scala locale che su scala mondiale. Tra essi i principali sono: • • • • • • • • • • • • Numero totale di abitanti Numero di abitanti per sesso e fasce di età Densità di popolazione Incremento Decremento Natalità Mortalità Fertilità Speranza di vita Saldo naturale Distribuzione dei gruppi etnici e delle confessioni religiose Saldo migratorio • Fattori contingenti: sono fattori che, legati a una particolare circostanza storica o a una condizione (sociale, culturale, economica, politica etc.) circoscritta nello spazio e nel tempo, incidono solo temporaneamente o localmente sui movimenti demografici, determinando picchi o crolli momentanei nella curva di crescita: per esempio, una fase di boom economico di uno stato può essere un fattore contingente di incremento demografico, così come una guerra o un’epidemia può rivelarsi un fattore contingente di decremento. • Fattori strutturali: Sono fattori la cui presenza stabile e duratura incide in maniera determinante e costante su una tendenza demografica: per esempio, l’acquisizione di una determinata tecnologia può essere un fattore strutturale di incremento demografico, così come una condizione di degrado ambientale progressivo e irreversibile può rivelarsi un fattore strutturale di decremento. Migrazioni spontanee: sono caratterizzate dalla libera volontà da parte di gruppi umani più o meno numerosi di spostarsi in nuove sedi, per diverse motivazioni: a) socio-economiche: ricerca di lavoro, ricerca di sbocchi commerciali, desiderio di migliorare il tenore di vita, prospettive di crescita economica, etc.; b) ideologico-culturali: attrazione esercitata dalla terra di destinazione, curiosità e sete di conoscenza, adesione a un modello politico, volontà di “civilizzazione” o evangelizzazione, etc.; c) altro. • • Migrazioni forzate: sono migrazioni forzatamene indotte da situazioni contingenti dei paesi d’origine, come guerre, carestie, instabilità politica, persecuzioni politiche, etniche o religiose da parte dei gruppi al potere, etc. • Urbanizzazione: indica il processo di nascita e sviluppo delle città. Si tratta di un fenomeno di progressiva concentrazione demografica, talvolta temporanea ma per lo più permanente, nelle città e nei loro agglomerati urbani. Queste costituiscono un polo di attrazione per diversi motivi: maggiori possibilità lavorative, maggiori servizi, migliori collegamenti, vicinanza agli organi amministrativi, desiderio di sfuggire all’isolamento, attrattive culturali, etc. • Urbanesimo: indica un fenomeno demografico migratorio, che si è ripetuto più volte nel corso della storia, consistente nello spostamento e nella progressiva concentrazione della popolazione nelle città e nei loro agglomerati urbani; tale migrazione talvolta può essere temporanea, ma per lo più ha carattere permanente.