Più sostanza all`azione politica federale
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Più sostanza all`azione politica federale
12 OPINIONE LIBERALE Più sostanza all’azione politica feder — Vania Castelli— Ospite di oggi di OL è Rocco Cattaneo, economista e imprenditore, ex ciclista professionista. Presidente del PLR ticinese dal 2012, è animato da uno spirito ottimista che si traduce in idee e progetti per il futuro Rocco Cattaneo. Alla sua seconda esperienza, come sta vivendo la campagna elettorale per le Federali di ottobre? Cos’è cambiato rispetto a 4 anni or sono? Beh, è cambiato soprattutto il fatto che oggi sono presidente del Partito. E credo che sull’onda dell’ottima prova che il PLR ha saputo dare alle Cantonali siano cambiati anche il clima interno e le prospettive, che non sono più di retrocessione. Il 2011 è stato un anno difficile: in primavera abbiamo perso il secondo seggio in Consiglio di Stato e in autunno il terzo seggio al Nazionale. Abbiamo dovuto iniziare a risalire la china e mi pare che i risultati usciti dalle urne in aprile siano confortanti. Ma il lavoro è ancora lungo e solo con determinazione e unità il PLR potrà tornare ad essere ad ogni livello il principale partito ticinese, e qui penso già in prospettiva alle elezioni comunali del prossimo anno. Se devo dire in due parole com’è cambiato il PLR, dico che è un partito più giovane, unito e che ha ritrovato fiducia nei propri mezzi. Come candidato, rispetto a quattro anni fa, avevo solo l’entusiasmo dell’esordiente. Oggi ho lo stesso entusiasmo, ma anche una maggiore esperienza e consapevolezza. Penso che la mia candidatura possa aiutare il PLR a raggiungere l’obiettivo sperato – il terzo seggio – e personalmente ritengo di avere concrete possibilità di essere eletto. Quando si parla di lavoro, la preoccupazione principale sembra sia quella di applicare i contingenti legati all’iniziativa contro l’immigrazione di massa. Creare lavoro dovrebbe invece essere l’obiettivo di ogni politico, e in quest’ottica lei ha lanciato l’idea di ridurre l’imposta federale diretta in modo graduale... Penso che l’impegno di un politico liberale radicale, come io sono, consista in una continua e instancabile ricerca per migliorare la qualità di vita dei propri concittadini. Identificare e promuovere le misure e i progetti che possono creare lavoro e ricchezza a medio e lungo termine deve essere un obiettivo centrale per tutti noi. I contingenti sui lavoratori stranieri sono stati voluti dal popolo e il Consiglio federale dovrà trovare una soluzione per applicarli. I posti di lavoro vanno però non solo difesi ma anche creati. E questo succede solo se gli imprenditori trovano le condizioni ideali per realizzare progetti di sviluppo, o detto in modo più semplice, investimenti. La mia proposta di ridurre l’imposta federale diretta potrebbe essere una delle molte possibilità per favorire da una parte gli investimenti aziendali e dall’altra stimolare i consumi, lasciando più soldi nelle tasche dei contribuenti. Il turismo ticinese sta affrontando un momento complesso, ad incidere non è solo la forza del franco ma anche altri fattori come l’inquinamento, i trasporti pubblici, il traffico... Quali sono a suo giudizio le necessità da portare a Berna? Secondo me bisogna cambiare radicalmente il modo di promuovere il turismo. Capisco l’importanza e il richiamo di alcune località, da Lugano ad Ascona, ma se vogliamo evitare una costante e irreversibile flessione di questo pilastro fondamentale dobbiamo unire le forze. Ci sono ancora troppo enti turistici che guardano al proprio orticello invece di promuovere tutto ciò che il Ticino offre, dal Mendrisiotto alle Valli. E se devo dirla tutta credo anche che ci sia ancora troppa politica. Una maggiore unità di intenti consentirebbe di migliorare anche il marketing, che deve puntare al recupero dei nostri mercati tradizionali d’oltre Gottardo, ma anche investire di più nei paesi emergenti, dal Mondo arabo all’Asia. E qui abbiamo le carte in regola per giocarci la partita. Ultimo punto fondamentale: bisogna investire nella riqualifica del territorio, nella mobilità, soprattutto lenta, nelle fibre ottiche e nelle nuove tecnologie – penso in particolare a wi-fi pubblici funzionanti – dotando di connessioni veloci non solo i centri urbani ma anche le valli e le zone periferiche. Secondo lei qual è l’importanza del federalismo per il nostro Paese? Di cos’avrebbe bisogno la Svizzera in relazione anche al Ticino? Penso che in molti ambiti sia necessario rimettere in discussione la suddivisione dei compiti tra Confederazione e Cantoni, e affrontare poi la questione anche nei rapporti Rocco Cattaneo: «Se devo dire in due parole com’è cambiato il PLR rispetto a quattro anni fa, dico che è un partito più giovane, unito e che ha ritrovato fiducia nei propri mezzi. Come candidato nel 2011 avevo solo l’entusiasmo dell’esordiente. Oggi ho lo stesso entusiasmo, ma anche una maggiore esperienza e consapevolezza. Penso che la mia candidatura possa aiutare il PLR a raggiungere l’obiettivo sperato – il terzo seggio – e personalmente ritengo di avere concrete possibilità di essere eletto» OROSCOPO CELTICO Nato nel segno del Carpino L’albero che caratterizza Rocco Cattaneo è il Carpino (dal 2 al 11 dicembre). I nativi sono persone estremamente resistenti, forti e, a volte, addirittura indistruttibili, sul piano mentale, spirituale e fisico. Sprigionano un forte senso d’equilibrio e cercano la stabilità; sono assolutamente affidabili e rappresentano in pieno l’immagine dell’amico che non ti abbandona quando sei in difficoltà. Hanno forti ambizioni in ambito lavorativo e un grandissimo senso pratico; amano agire mentre gli altri discutono, e lo fanno secondo dei principi semplici, lineari e cristallini. PERSONAGGIO rale curriculum vitae OPINIONE LIBERALE 13 L’imprenditore e promotore 56 anni, laureato in economia aziendale all’Università di Zurigo, Rocco Cattaneo gestisce oggi il gruppo delle aziende di famiglia, che danno lavoro a oltre trecento persone. La più nota al pubblico è la City Carburoil. E’ stato il promotore del centro acquatico Splash&Spa di Rivera. Per otto anni è stato nel Consiglio di amministrazione del gigante giallo, la Posta. Grande sportivo, nel 1996 ha presieduto il comitato organizzativo dei Mondiali di ciclismo di Lugano. percorso politico Il presidente cantonale La passione per la politica in Rocco era latente: attendeva solo l’occasione per essere risvegliata. E l’occasione è arrivata quattro anni fa, quando la Commissione cerca del Partito liberale radicale gli chiese la disponibilità a candidarsi per il Consiglio Nazionale. Nemmeno un anno dopo un’altra Commissione cerca gli chiese se era interessato alla presidenza del Partito. Rispose sì e nel settembre del 2012 il congresso di Mendrisio lo ha eletto presidente del PLR ticinese. associazioni Il ciclista Siede in diversi organismi economici e sportivi. E’ vice presidente del Consiglio di fondazione del Centro Mondiale del ciclismo (UCI) e membro della Commissione disciplinare dell’Unione ciclistica internazionale. Fa parte del Comitato Velo Club Monte Tamaro e dell’Ufficio presidenziale della Camera di commercio del canton Ticino. E’ un liberale radicale cattolico, tanto da presiedere il Consiglio parrocchiale di Bironico: la fede è un elemento importante della sua vita e si riflette sul suo modo di essere. tempo libero tra Cantoni e Comuni. Per me si tratta di un dibattito fondamentale se vogliamo salvaguardare a lungo termine le identità regionali e locali, dalle quali passano i valori della coesione degli «Stati membri» – vale a dire i Cantoni – e dell’unità nazionale. Di cos’ha bisogno la Svizzera? Di trovare soluzioni praticabili e sostenibili a una serie di temi molto importanti per il suo futuro. Penso a: previdenza vecchiaia, strategia energetica, rapporti con l’Europa, futuro dell’IVA e dell’imposta federale diretta dopo il 2020. Nei prossimi quattro anni dovremo affrontare riforme fondamentali per il futuro del nostro Paese. E se penso al Ticino, dico soprattutto che ha bisogno di infrastrutture, in particolare stradali – non penso solo al Gottardo ma anche al collegamento veloce tra Locarnese e autostrada – e ferroviarie, considerato l’imminente arrivo di AlpTransit. ll selvicoltore Il tempo libero di Rocco non è molto. Ma cerca costantemente di strapparlo ai suoi molti impegni quotidiani e lo divide tra ciclismo e attività all’aria aperta. Senza trascurare le amicizie. Anche gli spostamenti di lavoro sono spesso per lui un’occasione per inforcare la bici. Appassionato di selvicoltura, sui monti del Ceneri, dove ha una cascina, taglia la legna, cura l’orto e coltiva zucche. Chitarrista in disarmo, le sue predilezioni musicali spaziano dal rock al jazz. famiglia La moglie e le figlie Sposato con Anna, ha tre figlie: Sofia, Marta e Fosca. E sono il bene più importante. Più del lavoro, più della politica, più dello sport. E’ chiaro che non è semplice, per un imprenditore e politico come Rocco, far coincidere sempre gli impegni con i tempi della famiglia, soprattutto durante le campagne elettorali. Ma ci sono momenti che per lui sono sacri e in quei momenti c’è solo la famiglia.