Le cifre della nautica
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Le cifre della nautica
. L'Associazione nazionale per la nautica da diporto - Assonautica è stata costituita il 16 dicembre 1971 ad iniziativa dell’Unioncamere e di un nutrito gruppo di Camere di Commercio nell’intento di promuovere e favorire lo sviluppo della nautica da diporto e del turismo nautico e di tutelare gli interessi del diportismo nautico italiano e degli operatori del settore della nautica. www.unioncamere.it Sono associate ad Assonautica: l’Unione nazionale delle Camere di Commercio (Unioncamere), l’Unione Cantieri, Industrie nautiche ed affini (Ucina), l’Istituto per la promozione della cultura economica (“G. Tagliacarne”), Nautital S.r.l., Mare Nostrum Srl, Circoli nautici Lucano e di Sibari (Akiris), Associazione Avvisatori Marittimi Italiani (Avvimar), le 2 Unioni regionali camerali della Lombardia e Puglia e le 44 Camere di Commercio. Assonautica è articolata in 38 Associazioni provinciali e 4 regionali, costituite ad iniziativa delle Camere di Commercio e Unioni regionali. Sono in corso di costituzione nuove sedi periferiche. www.assonautica.it RETI CAMERALI NELLE QUALI ASSONAUTICA NAZIONALE E’ INSERITA RETE ITALIANA • • • 103 CCI 72 CCI Italiane all’Estero 25 CCI Italo-Estere in Italia RETE EUROPEA • • • EUROCHAMBRES 2.000 CCI in rappresentanza di 19 milioni di imprese ASCAME 130 CCI dei 21 Paesi del Mediterraneo INSULEUR 40 CCI delle Isole dell’Unione europea nel Mediterraneo Assonautica si pone nella sua organizzazione centrale e periferica quale espressione di Enti pubblici rappresentativi degli interessi congiunti di tutte le categorie economiche come le Camere di Commercio, per la concreta attuazione della politica promozionale del sistema camerale nel settore della nautica da diporto e del turismo nautico nonché delle varie attività di filiera ad esso collegate. E’ una funzione che Assonautica assolve coinvolgendo anche imprese e operatori del settore, associazioni di categoria e persone fisiche direttamente o indirettamente interessate allo sviluppo della nautica da diporto, ritenendo il mercato del turismo nautico una componente essenziale per la nostra economia. Si tratta di un mercato nel quale fioriscono numerosi interessi dove non sempre domanda ed offerta riescono ad amalgamare la propria crescita. In tale contesto Assonautica ambisce a svolgere un’efficace funzione di cerniera e di mediazione degli interessi privati e pubblici. Questo ruolo nel porre Assonautica al di sopra degli interessi di altre organizzazioni operanti nel mercato del turismo nautico favorisce un utile e proficuo coordinamento delle varie forze impegnate nel settore in questione e nel rispetto dei loro specifici programmi istituzionali. Alla funzione strumentale di collaborazione con il sistema camerale per qualificare ed incrementare l’attività del settore nautico, si affianca quella di costituire un concreto ed efficace punto di riferimento sia per gli operatori del settore sia per la gran massa di diportisti. Impegno prioritario di Assonautica al centro come in periferia è quello di porre la propria struttura organizzativa in condizioni di essere un autorevole portavoce dell’utenza nautica; Un impegno strettamente connesso alle finalità istitutive dell’Associazione da perseguire attraverso l’offerta all’utenza nautica di servizi di più immediata necessità con sufficienti livelli di efficienza e produttività. Ci si riferisce, in particolare, agli insediamenti ricettivi per la nautica da diporto e a tutte le attrezzature accessorie; ai servizi di assistenza tecnica nei vari settori interessanti il diporto nautico; all’organizzazione di scuole per il conseguimento dei titoli per il comando e la condotta delle unità da diporto; all’assistenza in mare ed a quella legale, assicurativa e di informazione turistica; alla promozione di ogni altra attività rivolta al potenziamento del diporto nautico come fattore integrante del turismo nazionale ed internazionale. www.assonautica.it [email protected] Le cifre della nautica • • • • • 5 Miliardi di Euro di apporto al PIL nazionale; 25.000 posti di lavoro a monte (della produzione); 70.000 posti di lavoro a valle(turismo nautico); 5.262.940.000 € di fatturato; Trend di sviluppo per quasi dieci anni oltre il 10% a fronte del nazionale da 0 al 2% • Export 70% della produzione • Primi produttori al mondo di mega yacht oltre i 40 metri • Secondi al mondo dopo gli USA per fatturato complessivo Le due gambe della nautica • A)La filiera “esterna” territoriale della nautica:dall’agroalimentare alla robotica e meccatronica vale a dire dal primario al quaternario. Dalla cambusa(primario) alla manutenzione ordinaria e straordinaria(secondario)dai servizi vari ivi compresi gli itinerari turistici,culturali ed enogastronomici(terziario)all’eccellenza delle nuove tecnologie dal GPS alle nanotecnologie(quaternario) • B)La frontiera dell’innovazione tecnologica la strumentazione a bordo di un megayacht è pari a quello di un aereo dell’aviazione generale civile. Un quadro comandi straordinario quello di un megayacht.I nuovi materiali, le fibre ottiche e via dicendo è un susseguirsi di invenzioni stimolate dalle sfide sempre più avanzate a partire dall’America’s Cup. A tacere dalle fonti rinnovabili di energia ed allo loro applicazione nella nautica:dal fotovoltaico,all’eolico e… alla terza rivoluzione industriale dell’idrogeno come va dicendo il prof.Jeremy Rifkin nel suo ultimo libro “La società dell’idrogeno” I NOSTRI BUCHI NERI • Un sistema intermodale di infrastrutture inesistente:il porto turistico come terminale di un sistema infrastrutturaleorganico (autostrada,ferrovia aeroporto) • Un porto turistico è una cattedrale nel deserto!!!!!!o peggio!!!!! • Una portualità turistica pari ai servizi confortevoli ed efficienti della grande tradizione alberghiera del nostro Paese. • Una burocrazia da mettere al bando sia per gli operatori che per gli utenti entrambi oppressi da carte,divieti e multe. Il diporto deve stare sotto il turismo non schiavo del Codice della Navigazione fatto a misura delle grandi navi commerciali. Ci sarà una speranza nel prossimo futuro? • • Passi avanti(ancora troppo piccoli)sono stati fatti. Pare essere caduta la pregiudiziale ideologica e demagogica sulla nautica e su chi la frequenta sia come operatore che come utente. • E’ stata varata una nuova normativa col parere unanime di tutti i parlamentari e speriamo che questo atteggiamento permanga. • C’e bisogno di un coordinamento nazionale del sistema portuale turistico italiano e di una minore burocrazia anche da parte degli enti locali territoriali dalle regioni ai comuni ai quali sono stati trasferiti poteri importanti in tema di portualità e demanialità) • C’è comunque bisogno che tutti, dalle istituzioni agli operatori,dalle associazioni agli utenti comincino a ragionare in termini di squadra e di sistema altrimenti la risorsa dei nostri 8000 km.di acque marittime e dei 4000 di acque interne staranno ancora li …..in trepida attesa!