LA VITTORIA SULLE PAURE ANCESTRALI

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LA VITTORIA SULLE PAURE ANCESTRALI
LA VITTORIA SULLE PAURE ANCESTRALI - L’ANGELO AZRAEL E LA
MEDITAZIONE DELLA MORTE
« Per quanto paradossale possa sembrare, la morte dà alla vita sulla Terra tutto il suo
significato profondo, il suo peso specifico, nonché il suo valore spirituale e morale. »
La fine di ottobre e l’inizio del mese di novembre rappresentano il periodo
tradizionalmente dedicato dalla varie culture alla commemorazione dei defunti. Questa
ricorrenza ci propone ogni anno una riflessione sul tema della morte. Dietro la
comprensione della morte si nascondono tutti i valori morali dell’esistenza. Se si elude la
morte e la si teme, si permette al dubbio, all’insicurezza, allo sconforto di tormentarci.
I nostri desideri, i nostri sogni e le nostre possibilità rimangono nell’intento e non si
realizzano in quanto vengono limitati e vincolati dalla nostra difficoltà nel prendere
decisioni.
La morte rappresenta la “paura ancestrale” dell’uomo, il blocco per antonomasia del
nostro intento, il supremo limite alla realizzazione dei nostri sogni . L’Angelologia
assegna all’Angelo Azrael il presidio sulla morte. Questa splendida energia del mondo
invisibile ci aiuta nei momenti difficili e favorisce la nostra crescita presiedendo tutti i
processi di trasformazione.
In questo breve scritto conoscerete l’Angelo della Morte, l’Angelo che favorisce il
nostro cambiamento. Azrael, insieme ai suoi aiutanti i Memitim permette la separazione
della nostra anima dal corpo e ci fa entrare nei Regni Celesti.
Il piccolo articolo che state per leggere vi presenta questo Angelo particolare e poco
conosciuto e vi accompagna in una meditazione per prendere contatto con il tema della
morte da sperimentare come evento metafisico diretto al cambiamento, al passaggio e
alla rinascita.
AZRAEL
Azrael (in arabo conosciuto come ʿAzrāʾīl o ‘Ezra’il o ancora ‘Ezra’eil), “colui che Dio
aiuta“, è il nome tradizionalmente attribuito nell’Islam all’Angelo della morte, anche se
esso non compare mai nel Corano in cui invece è, di solito, indicato come Malak alMawt, che è la traduzione diretta di “Angelo della morte”.
Azrael fu inizialmente conosciuto dalla tradizione ebraica come Azra lo scriba che
documenta l’esilio babilonese e la costruzione del secondo Tempio di Gerusalemme; è
menzionato tra i giudei anche come “Angelo della Legge“, nei testi ebraici rappresenta
uno dei quattro Arcangeli del Paradiso insieme a Michael, Gabriel e Uriel (quest’ultimo
custode delle chiavi del Paradiso). Azrael è citato anche nella religione cristiana in
qualità di Angelo, la Sacra Bibbia lo indica semplicemente come “Angelo Sterminatore”
o semplicemente Angelo della Morte (la Teologia attribuisce a questo Angelo ed ai suoi
aiutanti i Memitim, la distruzione dell’esercito Assiro di centoottanticinquemila uomini
di fronte alla città di Nivive e la decima piaga d’Egitto, e cioè l’uccisione di tutti i
primogeniti egiziani).
Azrael possiede quattro facce, e quattrocento ali, e il suo intero corpo consiste in occhi e
lingue, il cui numero corrisponde a quello delle persone che abitano la Terra. Secondo la
religione ebraica, che sostiene l’idea della morte degli Angeli dopo l’Apocalisse, Azrael
sarà l’ultimo essere a morire, registrando e cancellando il grande libro della vita e della
morte. (la morte degli Angeli altro non equivale che ad una vera e propria fusione con
Dio).
Azrael insieme ai suoi aiutanti, gli Angeli esecutori della Giustizia Divina, i Memitim,
accompagna ogni anima nel momento in cui essa lascia il regno fisico. La sua energia
potente e diretta ci aiuta a superare le fasi di transizione ed i momenti difficili.
Dare spazio a questo splendido Angelo nella nostra vita è una dimostrazione di forza di
volontà, crescita spirituale e fiducia. La sua presenza accanto a noi favorisce il nostro
cambiamento, in quanto ci aiuta a far luce su ciò che ci è sconosciuto e ce lo rende chiaro
e gestibile.
La morte come strumento di rinascita
Durante la nostra vita viviamo numerose transizioni che rappresentano delle “piccole
morti”. Ognuna di esse necessita distacco, accettazione e adattamento ad un nuovo modo
di vivere, ad una nuova comprensione. C’è la morte di un nostro caro, la separazione da
un congiunto, da un amico, la perdita del lavoro, un trasloco, una pesante crisi
economica, la pensione, il passaggio alle diverse età della vita e infine la morte del corpo
fisico.
Ciascuna di queste perdite comporta un dolore.
Il dolore è “razionalmente” considerato assurdo ed illogico, la morte del corpo fisico
può diventare per noi un dolore impossibile da concepire in quanto rappresenta una
situazione irreversibile e inevitabile.
Se iniziamo a riflettere con coraggio su questa tematica in modo logico e razionale si
presentano di fronte ai nostri occhi due soluzioni filosofiche: l’accettazione o la
negazione.
accettare = adattamento = visione del futuro = vita
quando accetto una situazione posso adattarla alle mie caratteristiche ed alle mie
abitudini, posso anche delineare una precisa visione del futuro. L’accettazione incrementa
la mia energia e mi apre alla vita.
negare = stagnazione = ritorno al passato = morte.
quando nego una situazione, la stessa ristagna nel mio essere e nella mia esistenza, il
passato costantemente si ripete e mi ripresenta eventi e prove simili a ciò che sto
negando. La negazione consuma le mie energie e mi fa spengere lentamente come una
candela.
Se utilizzo qualche minuto della giornata per meditare con un certo “distacco” sul tema
della morte apprezzo maggiormente le piccole cose della vita.
In questa riflessione focalizzo la mia attenzione su tre punti principali: l’inevitabilità
della morte, l’incertezza della morte e la vittoria sulla morte.
L’Angelo Azrael mi accompagna e mi protegge ogni volta che mi confronto con questa
tematica, è vicino a me costantemente con la sua energia trasformativa diretta e potente.
Prima di iniziare la recitazione immagino che Azrael sia vicino a me, osservo la sua
figura mestosa, le sue ali possenti e protettive che mi abbracciano e riempiono di
energia, mi sento tranquillo… sicuro… nulla mi può succedere…. dico a me stesso:
“Alla presenza dei Santi Angeli del Cielo, Michael alla mia destra, Gabriel alla mia
sinistra, Uriel di fronte a me, Raphael dietro di me,
L’Angelo Azrael vicino a me guida la mia trasformazione, la mia rinascita e ravviva il
mio fuoco interiore.
Senza invidia, senza malizia, senza rancore, senza paura, senza tremore, io rafforzo la
mia Fiamma.
Il mio Spirito è forte, la mia mano è ferma, il mio cuore è aperto.
Per l’amico ed il nemico, per tutti i miei congiunti,
Per l’audace e il timoroso, per il povero ed il servo,
Per chi è vicino e chi è lontano.
Possa la Luce scorrere nelle mie vene e dare forza a chi è nel dolore e nello sconforto.”
Dopo aver recitato questa breve preghiera concentro l’attenzione sul mio respiro
naturale e passo in rassegna i punti che vi elenco sotto….
INEVITABILITA’ DELLA MORTE:
Tutti moriamo:
tutte le persone che sono nate nei secoli prima di me sono morte. Tutti i
miei antenati. Tutte le persone che sono vive in questo momento entro il prossimo secolo
saranno morte. Tutti moriamo, senza eccezione. E' del tutto naturale.
Resta sempre meno tempo:
ogni minuto che passa è un minuto in meno di vita da vivere. Sono
sempre più vicino al momento in cui morirò e se anche mi sembra lontano, in effetti si
avvicina ogni secondo di più. Per questo vivo ogni momento della mia vita in modo pieno
ed intenso, ed assaporo ogni sensazione, ogni emozione ed ogni pensiero.
INCERTEZZA DELLA MORTE
Non so quando accadrà:
Non so quando morirò. Può essere tra anni, mesi, settimane,
giorni, ore o anche minuti. Non posso saperlo e non mi è neppure utile saperlo. È utile
sapere che non so quando accadrà. Non sapendo quando questo potrà avvenire, non ci
penso, sono tranquillo, sicuro, aperto al nuovo. Accetto l’unico principio logico. E’ certo
che sono vivo e voglio vivere!!!
Ci sono molti modi in cui può accadere:
ci sono molti modi, alcuni piacevoli e altri meno. Non c'è un solo modo di morire, ma
infinite possibilità, tutte inevitabilmente causa di morte.
Non le posso conoscere, e non le voglio conoscere. Inizierò a concentrare la mia
attenzione sugli infiniti modi e le infinite bellezze e gioie che posso portare nella mia
vita.
Il corpo è fragile:
il mio corpo è fragile e può "rompersi" in ogni momento per le
ragioni più futili. Molti animali sulla terra sono corazzati, protetti, forti, ma io no: sono
fragile ed esposto.
Anche se il mio corpo è fragile è importante che prenda consapevolezza che io ho un
corpo, ma non sono solo il mio corpo… io sono molto altro, sono molto più forte e mi
posso adattare a qualsiasi cosa.
Le cose che lascio:
osservo con attenzione le cose che lascio su questa terra:
non potrò portarmele dietro e sono futili e irrisorie rispetto alla mia morte. Sono
soltanto cose e tuttavia noto il mio attaccamento ad esse senza giudicare. Decido di
lasciarle andare…..
Gli affetti che lascio:
osservo con attenzione la lista delle persone che lascio alla
mia morte: sono affetti e amicizie anche profonde e tuttavia non mi possono servire nel
momento della morte. Osservo il mio attaccamento agli affetti terreni. Decido di lasciarlo
andare…..
Il corpo che lascio:
osservo il corpo che lascio sulla terra e vedo che senza la
mia forza vitale deperirà e tornerà a diventare polvere. Osservo l'attaccamento che
ho verso il mio corpo terreno. Decido di lasciarlo andare….
Io non sono le mie cose, io non sono il mio corpo, io non sono i miei affetti… io sono
molto di più… meditare su questo aspetto mi permette di entrare in contatto con la
mia vera essenza senza limiti e sovrastrutture.
A questo punto posso spendere qualche minuto a osservare me stesso liberamente e
pienamente….
osservo i miei pensieri, le mie ansie, le mie paure, la mia speranza e lascio andare ogni
pensiero negativo, ansioso, pauroso; mi alleno ad affidarmi alla fiducia ed abbraccio
con grande tranquillità quest’esperienza con leggerezza. Mi apro alla Divina Pace,
Serenità ed Amore per il creato e tutte le sue creature.
.
VINCERE LA MORTE
Io possiedo il potere di cambiare le cose:
Io possiedo il potere per cambiare la mia vita. Io possiedo il potere per vivere ogni
momento al massimo delle mie possibilità, io possiedo il potere per raggiungere i miei
obiettivi e realizzare i mie sogni… Io da ora in poi mi impegno a portare gioia e amore
nella mia vita, in ogni istante ed in ogni momento…
Dico a me stesso…
Io possiedo il potere di cambiare le cose, Io possiedo il potere di vivere pienamente ogni
attimo, io possiedo il potere di realizzare i miei sogni… io possiedo il potere di vivere
adesso…. niente e nessuno me lo può impedire… solo così posso vincere la paura … solo
così vinco la morte…
A cura di Roberto Giovagnoni – counselor professionista, trainer di training
autogeno ed esperto di Angelologia
Possa la Luce illuminare e custodire il vostro sentiero!!!!
Roberto
Perugia 28 ottobre 2016
Perugia 27 ottobre 2016 Roberto Giovagnoni