Lecco: Peccati al vertice di Confcommercio. Massimo impegno per

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Lecco: Peccati al vertice di Confcommercio. Massimo impegno per
Lecco: Peccati al vertice di Confcommercio. Massimo impegno per la
questione turismo
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Devo ringraziare i quattro amici al bar guidati da “Capo Horn” (negozio dell’Isolago, ndr), alias Alberto Bianchi, che con il loro
inutile dissenso mi hanno evitato di ricorrere alla abusata e impropria espressione, elezione bulgara, per definire la votazione
che ha insediato Antonio Peccati ai vertici di Confcommercio Lecco. La cronaca è più eloquente di ogni commento: Peccati ha
ottenuto 34 voti su 39, 1 scheda bianca e per il resto vale la premessa.
Il passaggio delle consegne da Giuseppe Ciresa, uscito dal doppio mandato con attestati di stima firmati da personaggi di
spicco dentro e oltre i confini provinciali, ad Antonio Peccati, si è consumato in un clima di estrema pacatezza e insieme carico
di prospettive.
Antonio Peccati
Ci sono due parole chiave che accompagnano i cambi della guardia nelle istituzioni e nelle associazioni: continuità e
rinnovamento. Ho ragione di credere che Peccati le farà proprie e le eleggerà a cardini del suo programma. Non si può certo
buttare il prezioso lavoro di Ciresa, ma nel contempo la stagione di Peccati non potrà non caratterizzarsi per impulsi legati sia al
suo profilo manageriale sia ai mutamenti della società e del quadro economico. Non è certo un caso che il neo presidente abbia
già più volte espresso, e confermato nel suo intervento programmatico, di volere dedicare attenzione alla mai risolta questione
del turismo lecchese. Come si sa su questa opportunità si sono cimentate molteplici amministrazioni, ma ancora oggi torna
arduo definire Lecco, città turistica. Non bastano più i richiami da cartolina sulle bellezze di lago e monti, né sono sufficienti le
piazze domenicali affollate per occupare, a buon mercato, scampoli di tempo libero. E’ urgente l’auspicato salto di qualità, non
solo per orientare, con un pizzico di retorica, il destino della città, ma per individuare interventi concreti che favoriscano lo
sviluppo. Sono lustri ormai che si sente parlare di porto e porticciolo, ma ancora oggi, nel fine settimana, decine e decine di
surfisti sono costretti ad attraversare la strada alle Caviate per tuffarsi nel lago non senza qualche peripezia.
Che lo snodo può giungere solo da un patto programmatico tra pubblico e privato, è sin troppo facile intuirlo. Non occorrono i
soliti tavoli, né tanto meno le tavolate per abbuffarsi, ma, come Peccati ha più volte sottolineato, serve un manifesto ambizioso
e coraggioso sul quale investire, nella consapevolezza che il turismo di Lecco deve guardare ben oltre i ponti per vincere la
sfida del mercato. E su questo aspetto Antonio Peccati sembra, per curriculum e competenza, la persona più indicata per
passare dal dire al fare. Insomma si è scritta in queste ore una pagina che va oltre i confini stretti dell’associazione e che pone
Confcommercio Lecco al centro di un processo che dovrà portarci non solo fuori dalla crisi, ma anche consegnare un futuro
promettente per le nuove generazioni.
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