DOCUMENTO DI CLASSE 5D protocollato

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DOCUMENTO DI CLASSE 5D protocollato
ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO
PER I SERVIZI COMMERCIALI, TURISTICI E SOCIALI
“E. FALCK”
Sede: 20099 SESTO SAN GIOVANNI - Via Balilla, 50
Tel.02/22470857 - Fax 02/26221270
Sede coordinata: 20092 CINISELLO BALSAMO - Via G. di Vittorio, 1 – Tel.02/6181235 - Fax 02/66047415
Sede coordinata: 20093 COLOGNO MONZESE - Via Leonardo da Vinci,1 - Tel.02/26707317 - Fax 02/2538358
CORSO SERALE: 20099 SESTO SAN GIOVANNI – Via Balilla, 50 Tel.02.22470857
Cod. Fisc. 85016430150
e-mail:
[email protected]
sito web:
http://www.ipfalck.it
Esame Di Stato
Anno Scolastico 2015/16
Documento Del
Consiglio Della Classe 5^D
Indirizzo Servizi Commerciali
Sede di Cologno Monzese
 Indice
1. Quadro orario e profilo educativo, culturale e professionale
pg. 3
1.1. Quadro orario
1.2. Profilo educativo, culturale e professionale
pg. 3
pg. 4
2. Profilo della classe (con relazione di presentazione)
2.1. Composizione della classe
2.2. Relazione del coordinatore di classe
2.3. Situazione al termine della classe quarta
3. Composizione e strategie didattico-educative del Consiglio di classe
3.1. Composizione e continuità didattica
3.2. Obiettivi comuni e strategie attivate per il loro conseguimento
3.3. Modalità di lavoro
3.4. Strumenti di verifica
3. 5. Strategie per il recupero nel corso dell’anno scolastico
4. Programmazione didattica
pg. 6
pg. 6
pg. 6
pg. 7
pg. 8
pg. 8
pg. 9
pg.10
pg.10
pg.11
pg.12
4.2. Programmazioni didattiche disciplinari
5. Alternanza Scuola/Lavoro
pg. 12
pg. 43
5.1. Relazione del referente d’Istituto del progetto
5.2. Abbinamento studenti-azienda
6. Attività integrative curriculari ed extracurriculari
6.1. Attività con esperti, uscite didattiche, visite aziendali
6.2. Orientamento in uscita
7. Simulazioni della terza prova
pg. 43
pg. 44
pg.44
pg. 44
pg. 44
pg.45
7.1. Scheda informativa
7.2. Simulazione n.1
7.3. Simulazione n.2
7.4. Griglia di valutazione del candidato per materia
7.5. Griglia di valutazione sintetica del candidato
7.6. Griglia di riepilogo punti di simulazione
8. Simulazioni prima e seconda prova
pg. 45
pg. 46
pg 51
pg 56
pg 56
pg 57
pg.58
8.1. Date
8.2. Griglia di valutazione prima prova
8.3. Griglia di valutazione seconda prova
pg 58
pg 59
pg 63
9. Argomenti proposti dai candidati per il colloquio
pg.65
10. Griglie di valutazione di Istituto
pg.66
10.1. Griglia di valutazione del comportamento
pg 67
10.2 Esplicitazione dei livelli di prestazione ai fini della costituzione del giudizio nelle
Discipline
pg 68
1
Allegati:
A. Risultati alternanza scuola-lavoro per singolo alunno.
B. Criteri di attribuzione del credito scolastico
C. Fascicolo riservato per ogni alunno con P.E.I. (con relative simulazioni delle prove e griglie di
valutazione)
D. Testi delle simulazioni di prima e seconda prova
2
 1. Quadro orario e profilo professionale
1.1.Quadro orario
Indirizzo servizi commerciali
1° BIENNIO
2° BIENNIO
5° ANNO
CLASSE
PRIMA
CLASSE
SECONDA
CLASSE
TERZA
CLASSE
QUARTA
CLASSE
QUINTA
LINGUA E LETTERATURA
4
ITALIANA
4
4
4
4
LINGUA INGLESE
3
3
3
3
3
STORIA
2
2
2
2
2
4
4
3
3
3
2
2
SCIENZA DELLA TERRA E
2
BIOLOGIA
2
EDUCAZIONE FISICA
2
2
2
2
2
RELIGIONE
1
1
1
1
1
8
8
8
MATERIE DI INSEGNAMENTO
A
R
E
A
C
O
M
U
N
E
A
R
E
A
D
I
I
N
D
I
R
I
Z
Z
O
MATEMATICA
INFORMATICA
E
DIRITTO ED ECONOMIA
GEOGRAFIA GENERALE
ED ECONOMICA
SCIENZE
INTEGRATE
(FISICA)
SCIENZE
INTEGRATE
(CHIMICA)
INFORMATICA
E
LABORATORIO
TECNICHE
PROFESSIONALI
DEI
SERVIZI COMMERCIALI
di cui compresenza
SECONDA
STRANIERA
1
2
2
2
2
5
5
(4)*
LINGUA
(4)*
3
3
DIRITTO / ECONOMIA
TECNICHE
COMUNICAZIONE
DI
TOTALE ORE SETTIMANALI
33
32
3
(2)*
3
3
3
4
4
4
2
2
2
32
32
32
* attività di laboratorio in compresenza
L’orario complessivo settimanale ammonta a 32 ore di cui nel biennio 20 ore di area generale e 12
di area di indirizzo e nel triennio 15 ore di area generale e 17 ore di area di indirizzo.
1.2. Profilo educativo, culturale e professionale (pecup)
Indirizzo dei servizi commerciali
Il Diplomato di istruzione professionale nell’indirizzo “Servizi commerciali“ ha competenze
professionali che gli consentono di supportare operativamente le aziende del settore sia nella
gestione dei processi amministrativi e commerciali sia nell’attività di promozione delle vendite. In
tali competenze rientrano anche quelle riguardanti la promozione dell’immagine aziendale
attraverso l’utilizzo delle diverse tipologie di strumenti di comunicazione, compresi quelli
pubblicitari.
Si orienta nell’ambito socio-economico del proprio territorio e nella rete di interconnessioni che
collega fenomeni e soggetti della propria regione con contesti nazionali ed internazionali.
E’ in grado di:
 ricercare ed elaborare dati concernenti mercati nazionali e internazionali;
 contribuire alla realizzazione della
amministrativi ad essa connessi;
gestione
commerciale
e degli
adempimenti
 contribuire alla realizzazione della gestione dell’area amministrativo–contabile;
 contribuire alla realizzazione di attività nell’area marketing;
 collaborare alla gestione degli adempimenti di natura civilistica e fiscale;
 utilizzare strumenti informatici e programmi applicativi di settore;
 organizzare eventi promozionali;
 utilizzare tecniche di relazione e comunicazione commerciale, secondo le esigenze del
territorio e delle corrispondenti declinazioni;
 comunicare in almeno due lingue straniere con una corretta utilizzazione della terminologia
di settore;
 collaborare alla gestione del sistema informativo aziendale.
A conclusione del percorso quinquennale, il Diplomato consegue i risultati di apprendimento
di seguito specificati in termini di competenze.
 Individuare le tendenze dei mercati locali, nazionali e internazionali.
4
 Interagire nel sistema azienda e riconoscere i diversi modelli di strutture organizzative
aziendali.
 Svolgere attività connesse all’attuazione delle rilevazioni aziendali con l’utilizzo di
strumenti tecnologici e software applicativi di settore.
 Contribuire alla realizzazione dell’amministrazione delle risorse umane con riferimento alla
gestione delle paghe, al trattamento di fine rapporto ed ai connessi adempimenti previsti
dalla normativa vigente.
 Interagire nell’area della logistica e della gestione del magazzino con particolare attenzione
alla relativa contabilità.
 Interagire nell’area della gestione commerciale per le attività relative al mercato e finalizzate
al raggiungimento della customer satisfaction.
 Partecipare ad attività dell’area marketing ed alla realizzazione di prodotti pubblicitari.
 Realizzare attività tipiche del settore turistico e funzionali all’organizzazione di servizi per
la valorizzazione del territorio e per la promozione di eventi.
 Applicare gli strumenti dei sistemi aziendali di controllo di qualità e analizzare i risultati.
 Interagire col sistema informativo aziendale anche attraverso l’uso di strumenti informatici e
telematici.
5
 2. Profilo della classe (con relazione di presentazione)
2.1. Composizione della classe
ELENCO ALUNNI
1
2
3
4
5
6
7
Amendola Alessia
Attia Nesma
Calarco Fabio
Carrara Davide
Dragone Miriam
Gaglioti Francesco
Garcia Laos Elizabeth
Estefanny
Gladkova Nataliya
Hemei Irina
Hu Wenhao Nicola
Mancuso Denise Elena
Montana Selenia
Napolitano Giacomo
Popescu Edwart
Rigoli Andrea
Rrapushi Alesia
Salerno Giuseppina Anna
Sangalli Veronica
Shijaku Irena
Vaccaro Martina
Xhelesi Bjanka
Yao Viviana
Zeng Xiafeng*
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
21
22
23
*ritirato
NON RIPETENTI
RIPETENTI
CLASSE
INTERNA DI
PROVENIENZA
4^D
4^D
4^D
4^D
4^D
4^D
4^D
INTERNO
ALTRO
ISTITUTO
ESTERNO
4^D
4^D
4^D
4^D
4^D
4^D
4^D
4^D
4^D
4^D
4^D
4^D
4^D
4^D
4^D
4^D
2.2. Relazione del coordinatore di classe
La classe V D che si accinge ad affrontare l’Esame di Stato è composta da 22 alunni, 15 femmine e 7 maschi,
provenienti tutti dallo stesso Istituto.
Alla fine del quarto anno diciassette alunni sono stati promossi in quinta senza debito formativo; sei alunni hanno
invece sostenuto le prove volte ad accertare il recupero del debito, con esito positivo. Due alunni di IV D non sono stati
ammessi in quinta.
Anche se il dialogo educativo con i docenti è stato nella maggior parte dei casi buono e anche a livello disciplinare non
si sono evidenziati problemi di particolare gravità, la classe ha però faticato spesso a tenere il passo con le lezioni
proposte, mostrando in alcuni casi disinteresse, rallentando lo svolgimento dei programmi e assentandosi massivamente
in occasione di verifiche ed interrogazioni. La classe ha faticato nello studio individuale, fatta eccezione per qualche
caso meritevole, e ha spesso messo in mostra lacune pregresse. Un alunno ha usufruito nel corso dei cinque anni del
supporto di insegnanti di sostegno e, per la sua preparazione, si rinvia all’apposito allegato riservato. Il consiglio di
6
classe, in accordo con la famiglia, ha fissato un percorso didattico con obiettivi differenziati1. Per tale alunno il C. d.C.
ha previsto la presenza del docente di sostegno per tutta la durata delle prove compresa la prova orale, in cui si delibera
che il suddetto alunno riferirà alla commissione sull’argomento a scelta e sulla sua esperienza di alternanza scuolalavoro (verbale del 4 maggio 2016).
Per il resto della classe, globalmente l’impegno nello studio e il rispetto delle consegne sono stati altalenanti nel corso
dell’anno, lo stesso si può dire per la partecipazione all’attività didattica in classe; il metodo di studio ancora
mnemonico in alcuni casi, mentre in alcuni studenti si evidenzia una partecipazione attiva; non sempre presente la
capacità di gestire gli impegni scolastici, di approfondire e sviluppare le tematiche proposte, ottenendo un profitto
buono. Complessivamente sia nell’espressione orale che in quella scritta alcuni alunni dimostrano di avere ancora delle
lacune da colmare. Nel corso dell’anno alcuni componenti della classe hanno riscontrato delle difficoltà soprattutto in
qualche materie di indirizzo; per tali motivi la coordinatrice ha effettuato nel corso dell’anno scolastico colloqui con tali
alunni e con i genitori.
Occorre, inoltre, far osservare che alcuni docenti sono cambiati nel passaggio dalla classe IV alla V, e ciò naturalmente
ha influito, specie nella fase iniziale, sulla tempistica dell’apprendimento e dell’assimilazione dei concetti fondamentali.
All’inizio dell’anno scolastico, il consiglio di classe aveva comunque determinato comuni strategie di intervento per il
recupero delle lacune, e griglie di valutazione condivise, il più possibile uniformi. Per quanto concerne il profilo
professionale, si rammenta che gli alunni hanno partecipato alle attività di “Alternanza Scuola - Lavoro,” alla cui
programmazione si rinvia di seguito.
Momenti di effettivo coinvolgimento durante il percorso di apprendimento si sono verificati durante il periodo di
Alternanza Scuola – Lavoro, in occasione degli Open Day del nostro Istituto e durante il percorso di orientamento in
uscita. Per la preparazione dell’Esame di Stato sono state approntate due simulazioni della Prima Prova, due della
Seconda Prova e due della Terza Prova e sono state fornite continuamente da tutti i docenti puntuali indicazioni sulla
preparazione delle prove d’esame, delle mappe concettuali e degli elaborati di approfondimento con cui gli studenti
intendono iniziare il colloquio.
2.4. Situazione al termine della classe quarta
Iscritti alla classe Non promossi
quarta
25
2
Materia
Inglese
Italiano
Economia
Francese
Ammessi
alla Ammessi
classe quinta
giugno
23
17
N° Alunni
2
1
3
3
a Con sospensione
di giudizio
6
Ammessi a settembre
2
1
3
3
1 Cfr. Ordinanza Ministeriale n. 40 dell'8 aprile 2009 che prevede condizioni specifiche di svolgimento degli esami per gli
studenti con disabilità. Le norme si rifanno alle Ordinanze Ministeriali n.26 del 15 marzo 2007 e n.30 del 10 marzo 2008, nonché al
Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri del 30 aprile 2008, riguardante proprio l'accessibilità agli strumenti didattici e
formativi a favore degli alunni disabili. Le nuove norme per l'esame di Stato prestano particolare attenzione agli studenti con disturbi
specifici di apprendimento (Dsa) e alle modalità di svolgimento delle prove per gli alunni con disabilità. L'articolo 17. 4 prevede
infatti che i candidati che hanno seguito un percorso didattico differenziato e sono stati valutati dal consiglio di classe con
l’attribuzione di voti e di un credito scolastico relativi unicamente allo svolgimento di tale piano possono sostenere prove
differenziate coerenti con il percorso svolto finalizzate solo al rilascio dell’attestazione di cui all’art. 13 del D.P.R. n. 323/1998. I testi
delle prove scritte sono elaborati dalle commissioni sulla base della documentazione fornita dal consiglio di classe. Per detti candidati
il riferimento all’effettuazione delle prove differenziate va indicato solo nella attestazione e non nei tabelloni affissi all’albo
dell’istituto.
7
 3. Composizione e strategie didattico-educative del consiglio di
classe
3.1. Composizione e continuità didattica
MATERIE
DOCENTI
Dalla III
Dalla IV
Dalla V
*
Italiano/Storia
Matematica
Lingua francese
Educazione fisica
*
*
Rossana Cattaneo
Maria Cristina
Recalcati
Mirella Ferramosca
Lorenzo di Fino
X
X
X
X
X
IRC
Tecniche della
comunicazione
Alternativa IRC
Daniela Marra
Donatella Sioli
Diritto ed economia
Vita Angela
Ingraffia
X
Lingua inglese
Mariarosa Dondoni
X
*
Eufemia La Rocca/
Teresa Lauretta
X
*
Massimiliano
Nunziata
Tecniche professionali
dei Servizi
Commerciali (e
compresenza
laboratorio TT)
Sostegno
X
Valeria Caramia
X
* Con l’asterisco sono contrassegnati i docenti che fanno parte della commissione
8
3.2 . Obiettivi comuni e strategie attivate per il loro conseguimento
Obiettivi formativi
Senso di responsabilità nell’ottemperanza ai
doveri scolastici (regolarità nella frequenza,
puntualità alle lezioni, rispetto delle scadenze…..)
Partecipazione attenta e produttiva
Organizzazione autonoma, puntuale e cosciente del
lavoro sia a casa che a scuola
Acquisizione di una capacità di autovalutazione
delle proprie abilità, potenzialità, nonché dei propri
limiti
Acquisizioni di capacità di ascolto e accoglienza
dell’opinione altrui per instaurare rapporti sociali
rispettosi dell’altro e delle diverse culture.
Formazione di un gruppo classe affiatato che
collabori per il comune raggiungimento degli
obiettivi fissati
9
Strategie
 Rilettura delle azioni specifiche del ruolo di
Studente e applicazione del Regolamento
d’istituto ai fini di una progressiva presa di
consapevolezza
della
necessità
ed
importanza dell’acquisizione di uno stile
professionale efficiente ed efficace.
 Riconoscimento e valorizzazione dei
comportamenti responsabili.
 Sintonia di azione da parte del C.d.C. nel
disincentivare comportamenti che non
favoriscono l’acquisizione di responsabilità,
segnalazioni di tali comportamenti, quando
si verificano, sul registro di classe.
 Attivazione
di
lezioni
partecipate,
sottolineature periodiche della ricaduta
nella professione di operatore dei servizi
commerciali di quanto è oggetto della
programmazione didattica.
 Valorizzazione di quanto prodotto dai
singoli Studenti in base alle sollecitazioni
del C.d.C.
 I Docenti del C.d.C. danno indicazioni il più
chiare possibile delle consegne che il
singolo alunno e il gruppo classe devono
ottemperare.
 Far emergere risorse e difficoltà presenti nel
processo di apprendimento proponendo
strategie che aiutino lo studente a scoprire
come affrontare la difficoltà.
 Controllo e verifica da parte dei Docenti dei
lavori assegnati.
 Attivare percorsi di rilettura metacognitiva
del proprio percorso cogliendo le occasioni
fornite dalla quotidiana vita scolastica il
tutto in funzione del successo formativo.
 Fornire agli Studenti una griglia di
valutazione per guidarli nel processo di
autovalutazione.
 Pratica delle regole fondamentali del vivere
civile per favorire la creazione di un clima
di ascolto e rispetto.
 Lezioni partecipate.
 Lavori di gruppo.
 Uscite didattiche.
 Fare adottare un comportamento rispettoso
delle differenze altrui, disincentivando gli
atteggiamenti che contrastano tale obiettivo.
Conformare
l’atteggiamento
della
classe
all’indirizzo di studio. Saper gestire situazioni in
presenza di persone con difficoltà
Italiano/Storia
Matematica
Lingua francese
Educazione fisica
IRC
Alternativa IRC
Economia aziendale
Lingua inglese
Diritto ed Economia
Tecniche della
comunicazione
X
X
X
X
X
X
X
X
%
35
20
40
30
40
40
50
30
%
35
60
40
30
30
10
30
40
30
50
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
DI
%
10 X
20
10 X
20
X
X
10
10 X
10
X
X
X
X
X
X
X
X
%
10 X
LAVORO
GRUPPO
C.D.ROM
VIDEO
PROBLEM
SOLVING
LEZIONE
FRONTALE
LEZIONE
PARTECIPAT
A
MATERIE
RICERCHE
INDIVIDUALI
E/O
DI
GRUPPO
Modalita’ di lavoro
3.3.
%
10
%
5
10
20 X
X
X
10 X
X
10
30
30
10
X
10
5
10
%
X
X
X
X
X
X
5
10
30
30
10
5
X
10
*attività di laboratorio
Strumenti di verifica
Italiano/Storia
Matematica
Lingua francese
Educazione fisica
IRC
Alternativa IRC
Economia aziendale
Lingua inglese
Diritto ed Economia
X
%
%
20 X 20
X
X
30 X 20
X
X
X
X
X
X
30 X
30 X
50 X
50
100
10
20
10
X
%
20 X
X
5 X
X
X
5
10
TRADUZION
E
RELAZIONE
ESREC.
PRAT.
SIMULAZIO
NI
SEMI
STRUTT.
COMPONIM.
O
PROBLEMA
VERIFICHE
STRUMENTI
INTERR.
LUNGA
MATERIE
INTERR.
BREVE
3.4.
%
10 X
70 X
5
X
100
50
%
20 X
30
15 X
%
10
%
20 X
5
X
X
X
20 X
15 X
40
40
20 X
5
X 5
Tecniche della
comunicazione
X
20 X 30
X 20
X
20 X
10
3.5 . Strategie per il recupero nel corso dell’anno scolastico
MATERIA
CORSO DI
RECUPERO
STUDIO
ASSISTITO
Italiano/Storia
RECUPERO
IN ITINERE
X
Matematica
X
Lingua francese
X
Educazione fisica
X
IRC
X
Alternativa IRC
X
Economia aziendale
X
Lingua inglese
X
Diritto ed Economia
X
Tecniche della comunicazione
X
11
 4. Programmazione didattica
4.1. Programmazioni didattiche disciplinari
I contenuti sviluppati e gli obiettivi raggiunti nelle diverse discipline sono riportati nelle singole
schede di programmazione disciplinare, qui di seguito riportate.
Alcuni contenuti previsti nelle singole programmazioni di talune discipline non sono stati svolti al
momento della presentazione del Documento (15 maggio) e si auspica di poterli ultimare entro la
fine dell’anno scolastico.
4.2.1 Italiano
4.2.2. Storia
4.2.3 Lingua inglese
4.2.4. Matematica
4.2.5 Lingua francese
4.2.6 Scienze motorie e sportive
4.2.7 IRC
4.2.8 Alternativa IRC
4.2.9 Tecniche Professionali dei Servizi Commerciali
4.2.10 Diritto ed Economia
4.2.11 Tecniche della comunicazione
12
4.2.1
IP E. FALCK
SEDE COORDINATA COLOGNO MONZESE
a. s. 2015-16
PROGRAMMAZIONE DI ITALIANO
V D INDIRIZZO SERVIZI COMMERCIALI
DOCENTE: PROF. SSA ROSSANA CATTANEO
LIBRO DI TESTO ADOTTATO: G. Bellina, T. Gargano, G. Mazzoni, Costellazioni, manuale di
letteratura, vol 3, dall’Unità d’Italia a oggi, ed. Laterza
CONTENUTI:
MODULO 1. LA CULTURA POSITIVISTA TRA OTTO E NOVECENTO.
Positivismo: naturalismo e verismo
 Naturalismo: Flaubert e Zola
 Guy de Maupassant: La collana (pag. 60)
 Verismo, darwinismo sociale e questione meridionale
Giovanni Verga
 Vita e opere, canone dell’impersonalità e narratore corale; il Ciclo dei Vinti e i Malavoglia
 Testi: Prefazione all’ Amante di Gramigna (pag.89), Rosso Malpelo (parte antologizzata
pag.140), La roba (pag. 99), parte iniziale del cap. I de I Malavoglia (pag.106).
MODULO 2. SIMBOLISMO E DECADENTISMO
Estetismo
 Critica della cultura positivista
 Principi costitutivi dell’estetismo
 Canoni poetici e simbolismo francese. Baudelaire: L’albatros (pag.173)
 Lettura integrale di O. Wilde, Il Ritratto di Dorian Gray (ed. a scelta)
Gabriele D’Annunzio
 Profilo biobibliografico di Gabriele D’Annunzio. Opere.
 Struttura e trama de Il piacere; letture dall’antologia: Le regole e la vita di Andrea (p.245);
13
 Le Laudi e il libro di “Alcyone”: La pioggia nel pineto (p.237)
Giovanni Pascoli
 Profilo biobibliografico, tematiche e opere principali
 da Myricae: Novembre (p. 202), Lavandare (p. 203), Il lampo (p.205), L’assiuolo (p.206), X
Agosto (208)
 da Canti di Castelvecchio: Il gelsomino notturno (p.215)
MODULO 3: L’EVOLUZIONE DEL ROMANZO DALL’OTTOCENTO AL NOVECENTO
Luigi Pirandello
Profilo biobibliografico, pensiero e poetica: il problema dell’identità, forma e vita, il concetto di
maschera, il teatro nel teatro.
 Struttura e trama de Il Fu Mattia Pascal: lettura antologica: Senza documenti non si può
amare (p. 403).
 Da L’umorismo, L’umorismo secondo Pirandello (p. 382 )
 Da Novelle per un anno: La carriola (p.383)
Italo Svevo:
 Profilo biobibliografico dell’autore. I concetti di malattia e salute, la psicanalisi, il monologo
interiore.
 Struttura e trama de La coscienza di Zeno; lettura antologica: Come si può scegliere moglie
(p. 438), Zeno è guarito ma la vita non sopporta cure (p. 448).
MODULO 4: IL PRIMO E IL SECONDO NOVECENTO: PERCORSI
Giuseppe Ungaretti
 profilo biobibliografico dell’autore;
 da Porto sepolto: Veglia (p. 504); Sono una creatura (507)
 da L’Allegria: Mattina, Soldati (p.502)
Primo Levi:
 lettura del seguente testo in edizione integrale: Se questo è un uomo (ed. a scelta)
E. Morante
 lettura del seguente testo in edizione integrale: L’isola di Arturo (ed. a scelta)
14
(mese di maggio):
Eugenio Montale
 Profilo biobibliografico dell’autore, pensiero e poetica: il correlativo oggettivo.
 da Ossi di seppia: Non chiederci la parola (p. 241), Spesso il male di vivere ho incontrato
(p.242), Forse, un mattino andando in un’aria di vetro (p.243)
I. Calvino
 profilo biobibliografico dell’autore
 Pin da Il sentiero dei nidi di ragno (p. 673)
MODULO 6: LA SCRITTURA
 U.d. 1 Analisi e commento di un testo (tipologia A)
 U.d. 2 Il saggio breve (tipologia B)
 U.d. 3 Il tema di ordine generale e storico (tipologia C e D)
Cologno Monzese, 4 maggio 2016
La docente
I rappresentanti
___________________
________________________
_________________________
15
4.2.2
IP E. FALCK
SEDE COORDINATA COLOGNO MONZESE
a. s. 2015-16
PROGRAMMAZIONE DI STORIA
V D INDIRIZZO SERVIZI COMMERCIALI
DOCENTE: PROF. SSA ROSSANA CATTANEO
LIBRO DI TESTO ADOTTATO: Giorgio De Vecchi, Giorgio Giovannetti, Storia in corso, ed.
blu, Società, economia, cultura materiale, vol.3, Bruno Mondadori
CONTENUTI:
 La società di massa, la società dei consumi e dei nuovi mezzi di comunicazione. La Belle
époque.
 L’Italia Giolittiana
 I principali partiti italiani di inizio secolo
 Gli stati europei si preparano alla Grande Guerra
 Cause e vicende della Grande Guerra
 La Rivoluzione Russa: dalla Russia degli zar all’URSS di Lenin
 Il dopoguerra in Italia: la “vittoria mutilata” e l’avvento del fascismo
 Il regime fascista
 La crisi del ’29 e il suo riflesso sugli stati europei. Il New Deal di Roosevelt.
 L’affermazione del nazismo in Germania
 L’Europa antifascista, resistenza e Fronti Popolari
 La guerra civile spagnola
 La Seconda Guerra mondiale: cause e vicende
 La conferenza di Yalta
 Lo stalinismo
 La Guerra Fredda: due modelli economici e politici contrapposti (mese di maggio)
 L’Italia Repubblicana (mese di maggio)
16
ATTIVITA’
Visione della puntata Rai di Enigma dedicata alla battaglia di Caporetto
Visione del documentario De Agostini L’entrata in guerra dell’Italia (1939-1943) di Castronovo
De Felice
Visione film sulla Shoah Il pianista di Roman Polański per il giorno della memoria.
Cologno Monzese, 4 maggio 2016
La docente
I rappresentanti
___________________
________________________
_________________________
17
4.2.3
IP E. FALCK
SEDE COORDINATA COLOGNO MONZESE
a. s. 2015-16
PROGRAMMAZIONE DI INGLESE
V D INDIRIZZO SERVIZI COMMERCIALI
DOCENTE: PROF. SSA MARIAROSA DONDONI
PROGRAMMAZIONE
ANNO SCOLASTICO: 2015 - 2016……………………………………….
MATERIA…: Lingua Inglese………………………………………………………
CLASSE : 5D…………………………………………………………
DOCENTE…: Mariarosa Dondoni……………………………………………………
1. DESCRIZIONE DELLA CLASSE
COMPOSIZIONE DELLA CLASSE
TIPOLOGIA DELLA CLASSE
TOT. ALUNNI N.23__
MASCHI
DISCIPLINATA E
COLLABORATIVA


 DISCIPLINATA MA PASSIVA
_8
FEMMINE__15__
RIPETENTI_x

PROBLEMATICA
DSA n.__x
DVA n.___1__
OB.MIN.n._x
DIFF.n._1___
ALTRO___________________
OSSERVAZIONI
Classe poco partecipe al
processo di
apprendimento che
necessita di continua
revisione del programma e
di ripetuto lavoro di
stabilizzazione di quanto
svolto.
ALTRI BES CERTIFICATI DA ENTI ESTERNI E
COMUNQUE VALIDATI DAL D.S._____
2.OBIETTIVI TRASVERSALI
Si assumono quelli concordati in Consiglio di classe
3.OBIETTIVI DISCIPLINARI
(individuati in riunione di dipartimento e gruppo di materia)
Obiettivi minimi
1. Raggiungimento di una minima padronanza di lessico, strutture e funzioni comunicative che
consenta di:
a: interagire su argomenti generali o di carattere specifico all’indirizzo commerciale attraverso vari
canali;
b: comprendere testi, sia settoriali che di carattere generale, e relazionarne il contenuto in modo
adeguato.
c: conoscere aspetti economici dell’ambito commerciale e vari aspetti della civiltà del Paese della lingua
in esame.
18
Obiettivi massimi
1. Capacità di analizzare le variabili linguistiche che determinano l’evento comunicativo.
2. Capacità di produrre un messaggio comunicativo significativo.
3. Capacità di leggere e comprendere testi scritti di vario genere e relazionare in modo
comprensibile e sintetico il contenuto.
4. Studio dell’English for Special Purposes (microlingua relativa all’indirizzo aziendale),
concentrandosi su competenze di lettura, comprensione, analisi e rielaborazione del testo
tecnico.
5. Consolidamento e potenziamento delle capacità di riassumere, relazionare, conversare.
6. Ampliamento degli orizzonti conoscitivi e sociali attraverso la conoscenza della cultura dei
Paesi di lingua anglosassone.
7. Riflessioni sui temi connessi all’integrazione, al rispetto delle diversità. All’accettazione di
culture e comportamenti diversi dai propri.
8. Stabilire collegamenti trasversali con altre discipline quali economia aziendale, storia, diritto.
Indispensabili per individuare i concetti già assimilati dalla classe e per approfondire, nella
lingua straniera, argomenti non estranei all’esperienza culturale degli studenti, al fine di
favorire un apprendimento interiorizzato e non stereotipato o mnemonico dei linguaggi
settoriali.
.
7.
4.OBIETTIVI MINIMI
Si rimanda a quanto individuato all’interno del gruppo di materia e depositati in Segreteria Didattica.
5.CONTENUTI E TEMPI
Contenuto
PERIODO/MESE
REVISION WORK
BUSINESS CORRESPONDENCE
Applying for a job
-The curriculum vitae
-Writing a CV: basic
principles .
-Europass CV
- E-application form
- Letters of application
2.5
Inizio anno scolastico
Ottobre
Novembre.
MODULE 5
ORDERING
5.4 ORDERS AND CONDITIONAL
ORDERS
-
Reading / writing activities
19
-
Letter plans and phraseology
Speaking: ordering on the phone
SPOTLIGHT ON GRAMMAR
5.5 REPLIES TO ORDERS
- Reading / writing activities
- Letter plans and phraseology
Novembre
Dicembre
5.6 MODIFICATION AND
CANCELLATION OF ORDERS
- Reading / writing activities
- Letter plans and phraseology
Listening activities:
-
Telephone orders and replies
An order
Gennaio
Febbraio
A negative reply/counteroffer
A modification of order
A positive reply
Reporting on telephone orders
Speaking activities:
-
Telephone replies to orders
REVISION WORK
(Simulazione esame di Stato)
1. PROVA DI COMPRENSIONE E
PRODUZIONE IN LINGUA INGLESE
Marzo
Aprile
2. ESAME DI STATO – TERZA PROVA
Tipologia A: trattazione sintetica di
testi
MODULE 6
20
MAKING PAYMENTS
Maggio
Giugno
6.1 BANKING
Banking today
-
6.2 Vocabulary essentials
- Nouns and verbs related
payment
to
6.3 Vocabulary extension
- Word sets: CREDIT
PAYMENT
TERMS.
Maggio
Giugno
6.4 Late payments and
reminders
COMPLAINTS
7.5 Complaints and
adjustments
- Letters complaining about
unsatisfactory execution of an
order.
Civilization
Culture Profiles
(argomenti di attualità)
6.ORGANIZZAZIONE DELL’ATTIVITA’ DIDATTICA
Lezioni frontali
Lezioni partecipate
Esercitazioni
individuali
X
X
X
Lavori di gruppo
Altro
X
7.STRUMENTI DI LAVORO
Manuale
X
Dispense
x
Video
LIM
Tablet
Altro
8.VERIFICHE
a.
TIPOLOGIA
Relazioni
compagni
ai Interrogazioni
lunghe
Interrogazioni
brevi
Prove strutturate Relazioni
o semistrutturate scritte
21
Altro
X
X
X
x
X
FREQUENZA Numero di verifiche per quadrimestre (minimo 3)…
b.
9.MODALITA’ DEL RECUPERO
Corsi in orario
extracurriculare
Interruzione periodica
del programma
X
Interruzione del
programma dopo la
prima pagella
X
Cologno Monzese: 05 maggio 2016
Docente. Prof. M. Dondoni
Rappresentante degli studenti
E. Popescu
G: Salerno
22
Altro
Utilizzo di materiale
autentico.
4.2.4
IP E. FALCK
SEDE COORDINATA COLOGNO MONZESE
a. s. 2015-16
PROGRAMMAZIONE DI MATEMATICA
V D INDIRIZZO SERVIZI COMMERCIALI
DOCENTE: PROF. SSA MARIA CRISTINA RECALCATI
LIBRO DI TESTO ADOTTATO: Dodero Nella Baroncini, Paolo Manfredi Roberto, Nuova
Formazione alla analisi, Ghisetti e Corvi editori
CONTENUTI :
Algebra:
 Disequazioni di primo grado.
 Disequazioni di secondo grado risolte con il metodo grafico.
 Disequazioni frazionarie con termini di primo e/o di secondo grado.
Analisi:
 Definizione di funzione, classificazione delle funzioni.
 Definizione di dominio e di codominio di una funzione.
 Definizione di funzione pari, dispari, invertibile.
 Definizione di funzione crescente e decrescente.
 Determinazione del dominio di funzioni algebriche razionali intere e frazionarie.
 Determinazione dei punti di intersezione con gli assi cartesiani di funzioni algebriche
razionali.
 Determinazione del segno di funzioni algebriche razionali.
 Concetto intuitivo di limite per x tendente ad un valore finito e ad infinito.
 Calcolo del limite per x tendente ad un valore finito nelle funzioni razionali intere e fratte.
o Limite infinito per x tendente ad un valore finito.
o Limite destro e limite sinistro.
o Forma di indeterminazione 0/0
 Concetto intuitivo di limite per x tendente ad infinito.
23
 Calcolo del limite per x tendente a infinito nelle funzioni razionali intere e fratte.
o Limite infinito per x tendente ad infinito.
o Limite finito per x tendente ad infinito.
 Concetto di asintoto: determinazione degli asintoti verticali e orizzontali nelle funzioni
razionali fratte.
 Calcolo del valore della derivata prima di una funzione algebrica razionale intera e fratta,
finalizzata solo alla determinazione di eventuali punti a tangenza orizzontale.
 Grafico di una funzione algebrica razionale determinandone gli elementi fondamentali:
dominio, intersezione con gli assi, segno, comportamento agli estremi del campo di
esistenza, eventuali asintoti, eventuali punti a tangente orizzontale.
 Lettura di un grafico riconoscendone gli elementi fondamentali: dominio, codominio,
intervalli in cui è crescente o decrescente, comportamento agli estremi del campo di esistenza
 eventuali asintoti
Gli argomenti sono sempre stati presentati prima in modo intuitivo, dando più rilevanza all’aspetto
applicativo e tenendo conto delle difficoltà nell’ottenere la correttezza formale e l’uso del
linguaggio specifico. Non sono state presentate dimostrazioni di teoremi ma tutti gli argomenti
trattati sono stati affrontati dedicando molto spazio allo svolgimento di esercizi ed esempi che ne
hanno completato la comprensione.
Cologno Monzese, 4 maggio 2016
La docente
I rappresentanti
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24
4.2.5 IP E. FALCK
SEDE COORDINATA COLOGNO MONZESE
a. s. 2015-16
PROGRAMMAZIONE DI FRANCESE
V D INDIRIZZO SERVIZI COMMERCIALI
DOCENTE: PROF. SSA MIRELLA FERRAMOSCA
LIBRO DI TESTO ADOTTATO: Caputo, Schiavi, Boella, Fleury, La Nouvelle entreprise, Petrini
Materiale fornito dalla docente
CONTENUTI :
ARGOMENTI DI COMMERCIO
DOSSIER 6 - La logistique et les transports
 Les acteurs de la livraison
 La livraison
 Le transport des marchandises
 Envoyer avis d’expédition
 Passer un ordre d’expédition
 Réclamer pour marchandise non conforme
 Réclamation par courriel
 Réclamer pour marchandise endommagée
 Réclamer pour retard de livraison du transporteur
DOSSIER 8 – Le règlement
 Les différentes formes de règlement
 Le chèque
 La traite
 Testi di comprensione su argomenti vari
 Esercitazioni di produzione scritta (relazione, riassunto)
 Esercitazioni per l’esposizione orale
25
ARGOMENTI DI CIVILTA’
DOSSIER 3 – Economie et société
 Unité 1 – Les activités du secteur primaire
 Unité 2 - Les espaces industriels et les sources d’énergie
 Unité 3 - Les activités et les espaces tertiaires
ARGOMENTI DI GRAMMATICA
 Ripasso dei seguenti argomenti:
 Pronomi interrogativi
 Verbi di uso frequente
 Passé composé
 Fonetica: i suoni nasali
APPROFONDIMENTI
 Les attaques terroristes du 13 novembre
 Démographie et population française
 Immigration et intégration
 Paris et ses monuments
 La crise économique et ses effets sur les consommateurs
 Film Au revoir les enfants di Louis Malle
 sul tema della persecuzione degli ebrei
Cologno Monzese, 4 maggio 2015
La docente
I rappresentanti
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26
4.2.6 IP E. FALCK
SEDE COORDINATA COLOGNO MONZESE
a. s. 2015-16
PROGRAMMAZIONE DI SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE
V D INDIRIZZO SERVIZI COMMERCIALI
DOCENTE: PROF. LORENZO DI FINO
CONTENUTI (TEORIA):
 Alimentazione come stile di vita
 Rapporto esistente tra attività fisica e benessere fisico (mens sana in corpore sano)
 La dieta bilanciata
 Fabisogno energetico e metabolismo basale
 L’indice di massa corporeo e il suo calcolo
 Tecniche di prevenzione dgli infortuni sportivi : stretching e mobilità
 L’educazione fisica durante i regimi totalitari
OBIETTIVI OPERATIVI:
Gli allievi hanno dimostrato:
 La conoscenza dei metodi di miglioramento delle capacità condizionali e coordinative
attraverso l’applicazione pratica degli strumenti specifici;
 Un soddisfacente consolidamento delle regole tecnico-pratiche di sport già conosciuti ed un
avviamento soddisfacente verso la disciplina del Badminton
 Di aver raggiunto una sufficiente preparazione e conoscenza nelle discipline dell’ Atletica
Leggera;
 Di saper canalizzare correttamente lo spirito agonistico.
OBIETTIVI EDUCATIVI E CULTURALI:
Gli allievi hanno dimostrato:
 La conoscenza delle regole d’uso degli spazi adibiti alle esercitazioni;
27
 Lo sviluppo di capacità individuali e di gruppo nella organizzazione ed elaborazione degli
argomenti affrontati;
 La capacità di saper assumere la responsabilità delle proprie azioni avviando relazioni
positive di collaborazione sportiva;
 La conoscenza dei benefici e vantaggi dell’educazione fisica e del movimento;
 la salute dinamica.
 Il saper cogliere l’invito ad una partecipazione individuale alle attività ludiche proposte,
estendendola ad una condivisione di squadra per il raggiungimento di un obiettivo sportivo
comune ( tornei d’istituto e giornata dell’atletica).
MEZZI
Esercitazioni di coordinazione dinamica generale ed oculo- segmentaria;
 Esercitazioni di sviluppo e potenziamento organico generale;
 Avviamento al gioco evidenziando organizzazione in campo, tattica e distribuzione dei ruoli;
 Esercitazioni mirate all’acquisizione dei gesti tecnici dell’Atletica Leggera e del Badminton;
 Esercitazioni mirate alla conoscenza tattica e all’applicazione pratica negli sport di squadra
quali Pallacanestro e Pallavolo:
Il docente
I rappresentanti
___________________
________________________
28
4.2.7
IP E. FALCK
SEDE COORDINATA COLOGNO MONZESE
a. s. 2015-16
PROGRAMMAZIONE DI INSEGNAMENTO DELLA RELIGIONE CATTOLICA
V D INDIRIZZO SERVIZI COMMERCIALI
DOCENTE: PROF. SSA DANIELA MARRA
OBIETTIVI EDUCATIVI DA REALIZZARE
 Capacità di costruirsi un percorso di vita
 Consapevolezza e partecipazione di alcune problematiche dell’attuale società
OBIETTIVI COGNITIVI DA CONSEGUIRE
 Riflessione e rielaborazione dei contenuti appresi
 Conoscenza dei principali documenti del Concilio Vaticano II
SCANSIONE CONTENUTI
 Partendo dall’ascolto di alcune canzoni si passerà alla riflessione del fenomeno religioso
 Introduzione alla storia della Chiesa
 La Chiesa
ORGANIZZAZIONE DELL’ATTIVITA’ EDUCATIVA
Per raggiungere gli obiettivi sopra citati saranno effettuate lezioni frontali, partecipate, con la
possibilità di lavorare in gruppo seguendo un metodo laboratoriale. Gli strumenti utilizzati saranno:
il libro di testo, canzoni e cartelloni.
La docente
I rappresentanti
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29
4.2.8 IP E. FALCK
SEDE COORDINATA COLOGNO MONZESE
a. s. 2015-16
PROGRAMMAZIONE DI ALTERNATIVA ALL’ IRC
V D INDIRIZZO SERVIZI COMMERCIALI
“EDUCARE ALLA LEGALITA’”
DOCENTE: PROF. VALERIA CARAMIA
FINALITA’:
Il progetto, attraverso la lettura del testo costituzionale, mira a stimolare il processo di formazione
di una Cittadinanza attiva, consapevole e responsabile, in grado di garantire il trasferimento dei
valori di legalità alle future generazioni, soprattutto con la concreta assunzione di comportamenti
quotidiani ispirati al rispetto dello Stato e delle regole di convivenza civile.
OBIETTIVI:
 Capire e fare propri i contenuti della Costituzione
 Promuovere comportamenti centrati sul rispetto di sé e dell’altro.
 Favorire lo sviluppo di un sistema valoriale proprio, fondato sull’etica della responsabilità e
della legalità.
 Promuovere la costruzione di modelli comportamentali in grado di incidere sulle abitudini.
ATTIVITA’:
 Laboratorio didattico di analisi e lettura della Costituzione.
 Attività di gruppo esteso e di piccolo gruppo
 Brainstorming
VERIFICA:
Discussione e confronto sugli argomenti trattati
Il docente
I rappresentanti
30
4.2.9 IP E. FALCK
SEDE COORDINATA COLOGNO MONZESE
a. s. 2015-16
PROGRAMMAZIONE DI TECNICHE PROFESSIONALI DEI SERVIZI COMMERCIALI
V D INDIRIZZO SERVIZI COMMERCIALI
DOCENTE: PROF. SSA EUFEMIA LA ROCCA
CONTENUTI :
Modulo 1
BILANCIO E FISCALITA’ D’IMPRESA
Il Bilancio civilistico
 L’inventario d’esercizio e le scritture di assestamento
 Il sistema informativo di bilancio
 La normativa sul bilancio d’esercizio
 I criteri di valutazione
 Lo Stato Patrimoniale
 Il Conto Economico
 La nota integrativa
 Il bilancio in forma abbreviata
L’Analisi di Bilancio
 L’interpretazione e la rielaborazione del bilancio
 La rielaborazione dello Stato Patrimoniale
 L’analisi della struttura finanziaria dell’impresa
 La rielaborazione del Conto Economico
 L’analisi per indici
 L’analisi economica
 L’analisi patrimoniale
 L’analisi finanziaria
 L’analisi della produttività
 L’interpretazione degli indici
31
Le Imposte dirette a carico delle imprese
 Il sistema tributario italiano
 Il reddito d’impresa
 La determinazione del reddito fiscale
 Svalutazione fiscale dei crediti – Valutazione fiscale delle rimanenze – Ammortamento
fiscale delle immobilizzazioni – Trattamento fiscale delle plusvalenze patrimoniali –
Trattamento fiscale dei costi di manutenzione e riparazione – Altre variazioni fiscali e
calcolo dell’IRES
 L’IRAP
 Il versamento delle imposte e la dichiarazione unica
Modulo 2
LA CONTABILITA’ GESTIONALE
I metodi di calcolo dei costi
 La contabilità gestionale
 La classificazione dei costi
 L’oggetto di calcolo dei costi
 Il direct costing
 Il full costing
 L’activity based costing (metodo ABC)
I costi e le decisioni aziendali
 I costi variabili e i costi fissi
 La Break even analysis
 I costi suppletivi
 Il make or buy
PROGRAMMA DA SVOLGERE A MAGGIO
Modulo 3
LA PIANIFICAZIONE, LA PROGRAMMAZIONE E IL CONTROLLO AZIENDALE
La pianificazione, la programmazione e il controllo aziendale
 La direzione e il controllo della gestione
 La pianificazione
 La definizione degli obiettivi
 L’aspetto formale della pianificazione
32
 La gestione integrata di pianificazione e programmazione
 I recenti orientamenti strategici e gestionali
 Il sistema di controllo
 Il controllo strategico
Il Budget ed il Reporting aziendale
 I costi di riferimento
 I costi standard
 Il controllo budgetario
 Il budget
 Il budget settoriali
 Il budget degli investimenti
 Il budget finanziario
 Il budget economico e il budget patrimoniale
 L’analisi degli scostamenti
 Il reporting
La disciplina è stata svolta in compresenza con Laboratorio Trattamento Testi con Prof. Lauretta
utilizzando i programmi Word, Excel e Power Point.
Segue il programma.
Cologno Monzese, 4 maggio 2016
La docente
I rappresentanti
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33
Programma di Laboratorio Trattamento Testi
(ore 66 in compresenza con Tecniche Prof. Dei Servizi Commerciali)
Insegnante Lauretta Teresa
 Il curriculum vitae;
 Il modello ratei e risconti e relativi calcoli;
 Il bilancio d’esercizio;
 La riclassificazione e rielaborazione del bilancio;
 Power Point;
 Ricerca su internet e stesura tesina d’esame.
Cologno Monzese, 4 maggio 2016
La docente
I rappresentanti
___________________
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34
4.2.10 IP E. FALCK
SEDE COORDINATA COLOGNO MONZESE
a. s. 2015-16
PROGRAMMAZIONE DI DIRITTO
V D INDIRIZZO SERVIZI COMMERCIALI
DOCENTE: PROF. SSA VITA ANGELA INGRAFFIA
LIBRO DI TESTO ADOTTATO: Simone Crocetti, Società e cittadini oggi vol 2, Tramontana|
RCS Education
CONTENUTI :
IL CONTRATTO
IL CONTRATTO IN GENERALE
 Definizioni e funzioni del contratto
 La libertà contrattuale e i suoi limiti
 L’accordo e la conclusione del contratto
 La rappresentanza delle parti nel contratto
 Gli effetti del contratto
GLI ELEMENTI DEL CONTRATTO

Gli elementi essenziali
 Gli elementi accidentali
L’INVALIDITA’ DEL CONTRATTO
 Nullità e annullabilità del contratto
 I vizi della volontà
35
LA RESCISSIONE E LA RISOLUZIONE DEL CONTRATTO


La rescissione
La risoluzione del contratto per inadempimento, impossibilità sopravvenuta, eccessiva
onerosità
I PRINCIPALI CONTRATTI TIPICI

La vendita

La locazione

Il mutuo

La somministrazione
I PRINCIPALI CONTRATTI D’IMPRESA
 Il contratto di assicurazione
 Il leasing finanziario e operativo
 I contratti di pubblicità e marketing, il contratto di marketing, la sponsorizzazione
I PRINCIPALI CONTRATTI DI LAVORO
 Le fonti contrattuali del lavoro
 Il lavoro subordinato
 Il contratto di lavoro subordinato
 Gli obblighi e i diritti del lavoratore subordinato
 Gli obblighi e i poteri del datore di lavoro
 Il contratto di apprendistato
ECONOMIA POLITICA E INFORMAZIONE ECONOMICA
L’IMPORTANZA DELL’INFORMAZIONE ECONOMICA
 L’informazione economica
 Il problema dell’attendibilità dell’informazione economica
36

Strumenti di rappresentazione delle informazioni economiche
LA RAPPRESENTAZIONE GRAFICA DEI DATI ECONOMICI
 Il piano cartesiano
 I grafici descrittivi
L’INFORMAZIONE ECONOMICA STATISTICA

La scienza statistica

L’Istat
IL CALCOLO DELL’INFLAZIONE
 La misurazione dell’inflazione
 Il tasso d’inflazione
GLI ALTRI CANALI DELL’INFORMAZIONE ECONOMICA
 I diversi soggetti dell’informazione economica
 I canali informativi istituzionali
 La stampa economica
 Cenni sulle agenzie di rating
LA LEGISLAZIONE SOCIALE
IL SISTEMA DI SICUREZZA SOCIALE
 Lo Stato sociale
 La legislazione sociale
IL SISTEMA DELLA PREVIDENZA
 La previdenza sociale
37
LA PENSIONE DI VECCHIAIA E LA PENSIONE ANTICIPATA

I due principali tipi di pensione
LE PRESTAZIONI PREVIDENZIALI PER LA PERDITA DELLA CAPACITA’ DI LAVORARE
 Assegno di invalidità e pensione di inabilità
 Cenni sulla pensione ai superstiti
L’ASSICURAZIONE CONTRO INFORTUNI E MALATTIE PROFESSIONALI

I soggetti del rapporto assicurativo

L’oggetto dell’assicurazione

Le prestazioni assicurative
LA LEGISLAZIONE IN MATERIA DI SICUREZZA SUL LAVORO
 Il fenomeno degli infortuni sul lavoro
 Le leggi sulla sicurezza
IL TESTO UNICO SULLA SICUREZZA SUL LAVORO 81/2008
 La struttura del t.u.s.l.
 L’ambito applicativo oggettivo del t.u.s.l.
 L’ambito applicativo soggettivo del t.u.s.l.
GLI OBBLIGHI DEL DATORE DI LAVORO IN MATERIA DI SICUREZZA SUL LAVORO
 Gli obblighi del datore di lavoro
 Il Documento di valutazione dei rischi
 Gli altri obblighi del datore di lavoro
IL SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE E I LAVORATORI
 Il servizio di prevenzione e protezione (Spp)
38
 I componenti del Servizio di prevenzione e protezione
 Gli obblighi dei lavoratori
IL DOCUMENTO DIGITALE
LA PROTEZIONE DEI DATI PERSONALI
 La protezione dei dati personali e il diritto alla riservatezza
 Il Codice della privacy

Le varie tipologie di dati e trattamenti prevista dal Codice

L’ambito applicativo del Codice

I soggetti considerati dal Codice della privacy

I diritti del soggetto interessato
GLI ADEMPIMENTI DEL TITOLARE DEL TRATTAMENTO
 La notificazione al Garante
 L’informativa all’interessato
 Il consenso dell’interessato
 L’autorizzazione del Garante
LE MODALITA’ DI TRATTAMENTO E GLI STRUMENTI DI TUTELA
 Le modalità di trattamento
 Trasferimenti di dati all’estero
 Cessione del trattamento
 Sanzioni previste dal Codice
 Strumenti di tutela.
 Cologno Monzese, 4 maggio 2016
La docente
I rappresentanti
39
4.2.11 IP E. FALCK
SEDE COORDINATA COLOGNO MONZESE
a. s. 2015-16
PROGRAMMAZIONE DI TECNICHE DELLA COMUNICAZIONE
V D INDIRIZZO SERVIZI COMMERCIALI
DOCENTE: PROF. SSA DONATELLA SIOLI
LIBRO DI TESTO ADOTTATO: F. Cammisa, P. Tournour-Viron, Tecniche di Comunicazione,
Ed. Scuola e Azienda, 2015
CONTENUTI :
La comunicazione pubblicitaria
 La pubblicità, ovvero la comunicazione above the line
 La scala dei bisogni di Maslow
 Bisogni ed emozioni
 La storia della pubblicità
 Dal Carosello al mercato pubblicitario attuale
 Gli obiettivi della pubblicità ieri e oggi
 I New Media e le nuove forme di promozione e pubblicità
Il Direct Marketing
 Gli obiettivi del Marketing di Relazione
 Gli strumenti del Direct Marketing
 Il Database
 Il Telemarketing
 La misurabilità del Direct Marketing
 Il Customer Relationship Management
Le comunicazioni disfunzionali in azienda: il mobbing (fotocopie consegnate dalla
docente)
40
Fattore umano e flusso di comunicazione in azienda (fotocopie distribuite dalla docente)
 L’organizzazione scientifica del lavoro e la qualità dell’impresa: Henry Ford
 La scuola delle Relazioni Umane: Elton Mayo
 Le teorie motivazionali
 Il successo del Toyotismo e la qualità totale
Comunicare con gli eventi
 Cosa si intende per evento
 Eventi di comunicazione interna ed esterna
 La pianificazione: preparazione, realizzazione e dopo-evento
 Scelta della sede
 Promozione dell’evento
Instaurare i rapporti con i media: l’attività dell’Ufficio Stampa
 Le Pubbliche Relazioni
 Il Comunicato Stampa
 La Cartella Stampa e il Materiale Fotografico
 Il monitoraggio delle uscite
 La Rassegna Stampa
 Speciali Giornalistici: servizi ‘indotti’ e pubbliredazionali
Criteri per definire e progettare campagne pubblicitarie
 Le ricerche di mercato e le decisioni di marketing (fotocopie consegnate dalla docente)
 Le tecniche di indagine (fotocopie consegnate dalla docente)
 La costruzione dell’immagine aziendale
 Il marchio e la marca
41
 Come impostare campagne pubblicitarie (fotocopie consegnate dalla docente)
 Sviluppo di un’idea
 Le parti dell’annuncio pubblicitario
 La scelta dei mezzi di comunicazione
 La Social Integration della reputazione di marca
 Social media metric: la forza del brand sulla rete.
Cologno Monzese, 4 maggio 2015
La docente
I rappresentanti
___________________
________________________
_________________________
Tutti i programmi sono stati firmati dagli studenti e dai rispettivi docenti nella copia cartacea.
42
 5 . Alternanza scuola/lavoro
Docente con funzione di tutor alternanza scuola/lavoro
prof.ssa : Rossana Cattaneo
5.1. Relazione referente del progetto prof.sse Marra Daniela e Recalcati Maria Cristina
Il progetto di alternanza è stato inteso come l'occasione per modificare il modello di apprendimento
proposto nel corso degli anni agli studenti. Esso dunque mira ad offrire un percorso di formazione
in grado di fornire agli studenti la capacità di osservare, sperimentare e approfondire nel concreto il
percorso di studi. Il confronto diretto con le strutture preposte nel settore di indirizzo, con le figure
professionali e le diverse utenze ha fornito agli studenti l’acquisizione del sapere, saper fare e saper
essere, coerenti con l'indirizzo di studi. Ha offerto altresì occasioni reali e concrete di motivazione rimotivazione allo studio e di orientamento alla professione.
Il profilo professionale degli studenti dell’indirizzo “Servizi commerciali” prevede:
 Una sufficiente padronanza nell’utilizzo di pacchetti di videoscrittura e fogli elettronici e
pacchetto applicativo gestionale;
 In campo economico-aziendale, una discreta padronanza nella compilazione e nella gestione
dei documenti inerenti alla compravendita ed agli strumenti di pagamento; sono previste
anche nozioni di registrazioni contabili;
 Una capacità nello svolgimento di corrispondenza commerciale, anche in lingua inglese e
francese
 Capacità di interazione con i soggetti operanti nel contesto lavorativo e con l'utenza
coinvolta.
Per il conseguimento di tali obiettivi il progetto di alternanza scuola lavoro è stato così
proposto:
 Stage di 3 settimane per un totale di 100 ore nelle diverse azienda presenti sul territorio e
coinvolte nel progetto, con le quali è stata stipulata una convenzione, impegnando gli alunni
nell'ambito amministrativo-contabile.
Il successo dello stage aziendale è stato quantificato in base a quanto indicato dal tutor della
struttura ospitante su un apposito modulo in cui è richiesta la valutazione di:
COMPORTAMENTO (autocontrollo, serietà, disciplina, rispetto delle norme aziendali doti di
maturità e di carattere),
RAPPORTI INTERPERSONALI (capacità di instaurare un rapporto positivo con il
responsabile ed il personale, facilità di inserimento nell'ambiente, predisposizione al lavoro di
gruppo)
CAPACITA' DI COMPRENSIONE (facilità e prontezza nell'apprendere ed assimilare istruzioni
ed informazioni relative ai metodi di lavoro)
ADATTABILITÀ ALLA AZIENDA O ENTE (flessibilità dimostrata nell'adeguarsi alla realtà
43
aziendale)
ATTEGGIAMENTO VERSO IL LAVORO (attenzione ed impegno manifestati durante il
periodo di formazione, interesse e motivazioni allo svolgimento di una attività lavorativa)
AFFIDABILITA’ (valutare l’accuratezza o la superficialità del carattere, il livello di
responsabilità dimostrata e la fiducia complessiva che si può riporre nella persona)
PREPARAZIONE SCOLASTICA (il livello della preparazione teorico-pratica acquisita in
stretta relazione con le caratteristiche di applicabilità e di utilizzo aziendale)
Si è inoltre tenuto conto della ricaduta che il periodo di stage ha avuto sullo studente in termini
di consolidamento di conoscenze e/o competenze già in suo possesso o acquisizione di nuove. A
tale scopo ogni alunno ha compilato al termine del periodo un apposito modulo.
A completamento ed integrazione del percorso di alternanza scuola lavoro oltre al periodo di stage
aziendale sono state proposte agli studenti le seguenti attività:
 Incontro presso il nostro istituto con il dott. Turazzo Fabio, direttore di distretto UNICREDIT,
per illustrare i nuovi utilizzi della moneta elettronica nel sistema bancario.
 Incontro presso il nostro istituto con dott. Andrea Landina, Marketing Group Product Manager
di Publitalia per illustrare le strategie di comunicazione e promozione aziendale.
 Partecipazione al convegno “La sfida dell’Alternanza scuola-lavoro e
dell’apprendistato per scuole e università” organizzato dalla regione Lombardia per
conoscere e confrontarsi sulle politiche attive di Regione Lombardia sul tema del rapporto
scuola lavoro.
 Incontro presso il nostro istituto con dott. Primerano Thomas, responsabile della " Human
Talent Consulting s.r.l." , agenzia per il lavoro avente sede a Milano, corso Italia 16.
In questo incontro sono stati trattate le principali problematiche che i ragazzi dovranno
affrontare al momento della ricerca del loro primo impiego, come il Curriculum , il modo
migliore per affrontare il colloquio di lavoro, le varie forme di contratti in essere.
Tutte le valutazioni acquisite dai docenti tutor hanno concorso alla certificazione delle competenze
dello studente.
5.2. Abbinamento studenti-azienda
N°
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
Alunno
Azienda ospitante
Amendola Alessia
Attia Nesma
Calarco Fabio
Carrara Davide
Dragone Miriam
Gaglioti Francesco
Garcia Laos Elizabeth Estefanny
Gladkova Nataliya
Hemei Irina
Hu Wenhao Nicola
Mancuso Denise Elena
Azienda ospedaliera S. Gerardo
Comune di Cologno M.se
Co. Fra. Ma
W12 srl
Digizone sas
La risorsa ssdrl
Studio BIELLE snc
SBP srl
Farmakal s.n.c.
Associazione nazionale Polizia di Stato
Studio BC Brugherio
44
12
13
14
15
16
17
18
19
20
21
22
23
Montana Selenia
Napolitano Giacomo
Popescu Edwart
Rigoli Andrea
Rrapushi Alesia
Salerno Giuseppina Anna
Sangalli Veronica
Shijaku Irena
Vaccaro Martina
Xhelesi Bjanka
Yao Viviana
Zeng Xiafeng
Digizone sas
Farmacia Centrale Caserta dott. Antonino
API Associazione Poliziotti Italiani
Associazione nazionale Polizia di Stato
Studio BC Brugherio
Studio professionale dott. G.B. Raffa
La risorsa ssdrl
Centrufficio Loreto spa
Comune di Carugate
Onoranze funebri Nava
Studio professionale dott. G.B. Raffa
API Associazione Poliziotti Italiani
 6. Attivita’ integrative curricolari ed extracurricolari
6.1. Attività con esperti, uscite didattiche, visite aziendali
Attività integrative /progetti
Partecipazione orientamento in ingresso con alunni scuole medie (corso dell’anno)
Periodo di tirocinio/stage presso aziende private ed enti pubblici dal 14 settembre al 3 ottobre 2015
Incontro presso l’Istituto con i volontari della Clinica Mangiagalli (1 ora il 3 febbraio 2016)
Partecipazione al progetto di educazione alla legalità dell’Associazione Valeria: due incontri presso
il nostro istituto (2 e 11 marzo), un’uscita presso il Tribunale di Milano per assistere ad un processo
(18 marzo).
Partecipazione alle gare d’atletica di Istituto dei Campionati Sportivi Scolastici (10 maggio)
Partecipazione al progetto “Il quotidiano in classe” (tutto il corso dell’anno)
6.2. Orientamento in uscita
Incontro con responsabile IULM
La coordinatrice ha messo a disposizione materiale degli Open Day delle principali università
milanesi e del Salone dello Studente invitando gli studenti ad una partecipazione mirata individuale.
45
 7. Simulazioni della terza prova
7.1. Scheda informativa
Il Consiglio di classe, rispetto alle varie tipologie proposte dal Ministero per la terza prova, ha
optato per la tipologia B, tenendo conto del fatto che gli studenti hanno già utilizzato tale modalità
per le prove di verifica di tutte le discipline nel corso dell’anno scolastico. Tale tipologia permette
di integrare l’accertamento delle conoscenze con la dimostrazione delle capacità di analisi e di
sintesi, lasciando spazio ad una più personale risoluzione della prova da parte del candidato.
I quesiti di tipo B hanno previsto risposte aperte nel rispetto dei limiti dell’estensione massima
indicata dai singoli docenti (10 righe).
Per l’alunno con PEI il C.d.C. ha provveduto a formulare terze prove differenziate presenti in
allegato riservato.
In tutti i casi il C.d.C. ha ritenuto necessaria la presenza dell’insegnante di sostegno per tutta la
durata delle prove.
La classe ha effettuato n. 2 simulazioni di terza prova con le modalità indicate nella seguente
tabella:
tipologia
B
data della prova
26/2/16
B
3/5/16
materie coinvolte
tempi
Matematica, Inglese, 3:00
Storia, Diritto
Matematica, Inglese, 3:00
Diritto, Francese
7.2. Simulazione n.1 del 26/2/2016
Materie coinvolte:
Matematica, Inglese, Storia, Diritto
Durata: 3 ore
46
Matematica
Nome……………………………………Classe……………………………………….Data…………………
1.
Si considerino i seguenti grafici.
Per ciascuno di essi completate la seguente tabella, determinando: Dominio, Codominio, intervalli
in cui la funzione è crescente e decrescente, se la funzione è pari, dispari, invertibile.
Dominio
codominio
crescente
decrescente
Pari
Si/no
Dispari Invert.
Si/no
Si/no
1
2
y
y
2
-3
1
-1
3
x
1
-3
2
x
-1
1. Data la seguente funzione razionale fratta, tracciatene il grafico dopo averne determinato il
dominio, gli eventuali punti di intersezione con gli assi cartesiani, il segno, i valori dei
limiti per x tendente ai valori esclusi dal dominio.
x+4
y = ——————
− x² + 3x − 2
2. Calcolate i seguenti limiti:
x−4
x2 − 5x + 6
Lim —————— =
x→ − 3+ x2 − 9
Lim ——————
x→+4− 4 − x
47
=
Lingua e civiltà inglese
Nome……………………………………Classe……………………………………….Data…………………
British people are Europe’s leading Internet bankers
New research suggest that the UK boats more visitor to banking sites than other European
countries, far outstripping France and the Netherlands. More than a third of the UK’s Internet
population now use the web to visit banking sites, according to a survey from the Internet
monitoring company Netvalue. Overall, the number of visitors to e-banks has grown 27% in the
past six months reaching about five million visitors in July. This proves that customers are not
deterred by a run of embarrassing technology glitches. The female population has been a major part
of the increase, making up more than half of new users of online banking this years. The number of
women banking online has risen more than 60% since January.
Italy trails behind
The Scandinavians are also enthusiastic about e-banking. More than half of Swedish Internet users
organize their personal finances on line, while Norway and Denmark are not far behind, Italy is at
the bottom of the heap, with only 12.5% of Internet users managing their cash online and Germany
is the only one of eight countries where online banking has decreased during the last six months.
But while the number of users is increasing, the amount of time spent logged on to a banking site is
decreasing. “Users are spending less time online, suggesting they know their way round the sites,
and what they want to do there,” said Netvalue’s Alki Manias.
Read the article and answer the questions
1.
2.
3.
4.
5.
6.
What the UK’s position in Europe with regards to e-banking?
Which other European countries are enthusiastic about e-banking?
What recent trends has there been in relation to the number of British e-bank customers?
How popular is Internet banking in Scandinavian countries?
Is the attitude of German people towards e-banking similar to the rest of Europe? Why?
Explain how the banking has changed over the last thirty years?
48
Storia
Nome……………………………………Classe……………………………………….Data…………………
Il candidato argomenti in 10 righe le seguenti tematiche:
1- Il ruolo dell’Italia nella Prima Guerra Mondiale: decisioni, fatti e battaglie.
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
2- Il trattato di Versailles e la situazione della Germania dopo la Prima Guerra Mondiale
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
3-Lenin e Stalin al potere: principali fatti e iniziative politiche
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
49
Diritto
Nome……………………………………Classe……………………………………….Data…………………
1) Dopo avere definito il contratto di compravendita, descrivi le obbligazioni che derivano dalla
sua stipulazione.
________________________________________________________________________
________________________________________________________________________
________________________________________________________________________
________________________________________________________________________
________________________________________________________________________
________________________________________________________________________
________________________________________________________________________
________________________________________________________________________
________________________________________________________________________
________________________________________________________________________
2) Di cosa si occupa la scienza statistica?
________________________________________________________________________
________________________________________________________________________
________________________________________________________________________
________________________________________________________________________
________________________________________________________________________
________________________________________________________________________
________________________________________________________________________
________________________________________________________________________
________________________________________________________________________
________________________________________________________________________
3) Qual è l’oggetto dell’assicurazione contro infortuni e malattia professionale?
________________________________________________________________________
________________________________________________________________________
________________________________________________________________________
________________________________________________________________________
________________________________________________________________________
________________________________________________________________________
________________________________________________________________________
________________________________________________________________________
________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
50
7.3. Simulazione n.2 del 3/5/2016
Materie coinvolte:
Matematica, Inglese, Diritto, Francese
Durata: 3 ore
Matematica
Nome……………………………………Classe……………………………………….Data…………………
1. Si consideri il seguente grafico.
Completate la seguente tabella, determinando: Dominio, Codominio, intervalli in cui la funzione
è crescente e decrescente, se la funzione è pari, dispari, invertibile. Determinate infine i valori
dei limiti indicati:
Dominio
codominio
crescente
decrescente
Pari
Si/no
Dispari Invert.
Si/no
Si/no
y
+3
-5
Lim y =
x→−∞
Lim y =
x→−5-
x
Lim y =
x→ 0+
Lim y =
x→ +∞
1. Data la seguente funzione razionale fratta, tracciatene il grafico dopo averne determinato il
dominio, gli eventuali punti di intersezione con gli assi cartesiani, il segno, i valori dei
limiti per x tendente ai valori esclusi dal dominio, il limite per x tendente a + e − ∞.
4−x
y = ───────
x² − 1
51
2.
Calcolate i seguenti limiti:
x3 − 4x
x2 − 5x + 6
Lim —————— =
x→ −∞ x2 − 9
Lim ——————
x→+2
x−2
52
=
Lingua e civiltà inglese
NAME :
CLASS:
DATE: 03 May 2016
INSURANCE COMPANIES PREPARE FOR STORMY WEATHER
Until recently, a natural catastrophe costing more than $65 billion was inconceivable except in
Hollywood disaster films. Hurricane Katrina, which hit the USA in August 2005, changed all that.
During the hurricane, 1.300 people were killed and thousands lost their homes and businesses. The
event caused the largest single insurance loss recorded so far, $ 66 billion.
Today the insurance industry is preparing for something far worse. Insurance market Lloyd’s of
London has developed a $ 100 billion scenario which imagines two simultaneous hurricanes with
the severity of Katrina. “It is clear that the frequency and severity of natural catastrophes is
increasing,” says Julian James, the Lloyd’s of London director of worldwide markets.
“The industry needs a new approach by looking ahead rather than at historical date. If we don’t take
action now to understand the nature of our planet and its impact, we will face extinction.”
Lloyd’s have recently issued a report about climate change and are investing a lot of money in
climatic research.
(Source: BBC news)
READ THE ARTICLE AND ANSWER THE QUESTION:
1. What was the name of the hurricane that hit the USA in 2005?
………………………………………………………………………………………………………………………………………
2. How many people their lives during the hurricane?
………………………………………………………………………………………………………………………………………
3. How much did the insured losses amount to?
……………………………………………………………………………………………………………………………………..
4. Why is Lloyd’s of London preparing for something worse in the future?
……………………………………………………………………………………………………………………………………..
5. What are they investing a lot of money in?
………………………………………………………………………………………………………………………………………
53
Diritto
Nome……………………………………Classe……………………………………….Data………………
Rispondi alle seguenti domande aperte, con un massimo di 10 righe per ciascuna risposta.
1) Descrivi il contratto di leasing.
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
2) Quali sono gli obblighi del datore di lavoro in materia di sicurezza sul lavoro, previsti dal t.u.s.l.?
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________ ______
3) Specifica il concetto di trattamento dei dati personali, previsto dal Codice della privacy.
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
54
Francese
Nome……………………………………Classe……………………………………….Data…………………
L’économie mondiale en 2025
«Multipolarité: la nouvelle économie mondiale»: tel est le titre d’un rapport, récemment publié par
la Banque mondiale, cherchant à comprendre l’évolution globale de l’économie dans les quinze ans
à venir.
Le rapport constate que la tendance des dernières années se poursuivra: l’importance des pays
émergents continuera de croître par rapport à celle des pays industrialisés. Selon les prédictions de
la Banque mondiale, les pays émergents auront franchi la marque de 40% du PIB mondial en 2025.
Environ dans vingt ans, ils auront donc dépassé les pays industrialisés comme producteurs de biens
et services au niveau mondial.
Plusieurs forces économiques sont à la base de cette tendance. Par exemple, l’innovation
technologique et l’accumulation de capital humain seront particulièrement prononcées dans les pays
émergents. Mais aussi leur intégration croissante dans l’économie mondiale – c’est-à-dire la
progression des investissements internationaux et l’amélioration de l’accès aux marchés financiers –
aidera les pays émergents à atteindre une croissance élevée.
Quelles sont les prévisions pour le futur des pays émergents et quelles sont les raisons de ce
développement?
_____________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________
Sur quels secteurs se base l’activité économique?
_____________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________
Quels sont les principaux produits de l’agriculture française?
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
55
7.4. Griglia di valutazione del candidato per materia
ALLIEVO…………………………
Tipologia B
Disciplina..............................................................................................................................................
1
2
3
4
INDICATORI
Correttezza morfo-sintattica/correttezza logico-formale
Comprensione dei quesiti/conoscenza argomenti
proposti
Chiarezza dell’impostazione ed efficacia della
trattazione
Padronanza delle procedure, degli strumenti di calcolo,
del lessico specifico
PUNTEGGIO
0-3
PUNTEGGIO/15
1-4
0-4
0-4
PUNTEGGIO TOTALE........................................./15
COMMISSARI
………………………………………………………………
……………………………………………………………….
………………………………………………………………
………………………………………………………………
………………………………………………………………
………………………………………………………………
………………………………………………………………
PRESIDENTE
…………………………….
7.5. Griglia di valutazione sintetica del candidato
ALLIEVO…………………………
Tipologia B
Discipline
coinvolte..............................................................................................................................................
1
2
3
4
INDICATORI
Correttezza morfo-sintattica/correttezza logico-formale
Comprensione dei quesiti/conoscenza argomenti
proposti
Chiarezza dell’impostazione ed efficacia della
trattazione
Padronanza delle procedure, degli strumenti di calcolo,
del lessico specifico
56
PUNTEGGIO
0-3
1-4
0-4
0-4
PUNTEGGIO/15
PUNTEGGIO TOTALE........................................./15
COMMISSARI
PRESIDENTE
………………………………………………………….. ………………………………………..
…………………………………………………………..
…………………………………………………………….
…………………………………………………………..
…………………………………………………………..
…………………………………………………………..
……………………………………………………………..
7.6. Riepilogo punti di simulazione per classe (solo a titolo di esempio per tipologia b)
CLASSE: 5....
DATA:
Materia
n° Studente
Media Punteggio
1
........../15
2
........../15
3
........../15
4
........../15
5
........../15
6
........../15
7
........../15
8
........../15
9
........../15
10
........../15
11
........../15
12
........../15
13
........../15
14
........../15
15
........../15
16
........../15
17
........../15
18
........../15
19
........../15
20
........../15
21
........../15
57
 8. Simulazioni prima e seconda prova scritta: date e griglie di
valutazione
La classe ha effettuato simulazioni sia nella prima prova (Italiano) che nella seconda prova
(Tecniche Professionali dei Servizi Commerciali) secondo la modalità prevista dal Ministero, il
tempo massimo è stato di 6 ore.
Per l’alunno con PEI il C.d.C. ha predisposto prove diversificate.
In tutti i casi il C.d.C. ha ritenuto necessaria la presenza dell’insegnante di sostegno per tutta la
durata delle prove.
8.1. Date
materia
Italiano
Italiano
Tecniche Professionali
Servizi Commerciali
Tecniche Professionali
Servizi Commerciali
data della prova
2/2/16
5/4/16
dei 10/2/16
tempi
6 ore
6 ore
6 ore
dei 20/4/16
6 ore
58
8.2. Griglia di valutazione prima prova
ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO PER I SERVIZI COMMERCIALI E TURISTICI
"ENRICO FALCK"
VIA BALILLA, 50 - 20099 SESTO SAN GIOVANNI TEL.02/22470857 - 02/2482512 - FAX 02/2622127
Sede Coordinata: 20093 COLOGNO MONZESE- Via Leonardo da Vinci 1Tel. 02/26707317- Fax 02/2538358
Corso: COMMERCIALE
Classe: Quinta
Sez.: D
Anno Scolastico: 2015-2016
Commissione Esaminatrice:
COGNOME
NOME
Tipologia A: analisi di un testo letterario
Comprensione complessiva del testo
Punteggio
Assente
0
Gravemente errata
1
Molto superficiale
1,5
Generica e/o manchevole; con ripetizioni e/o banalizzazioni
2
Capace di ricostruire con globale chiarezza il contenuto
2,5
Adeguata e puntuale
3
Analisi stilistica e interpretazione
Punteggio
Assente
0
Gravemente errata
1
Generica, banalizzante e/o ripetitiva
2
Sufficiente nell’individuazione dei passaggi cardine
3
Adeguata
3,5
Corretta, precisa
4
Ben articolata e profonda
5
Capacità di inserimento nel contesto e di riflessione autonoma
Assente
Punteggio
0
Elementare
1/2
Sufficiente nell’individuazione dei confronti possibili
2,5
Adeguata, con tracce di personale riflessione
3/3,5
Originale, indice di una visione ampia dei dati
4
Chiarezza e correttezza espositiva
Punteggio
Foglio in bianco
0
Gravi e frequenti errori di ortografia e/o sintassi e/o punteggiatura
1
Presenza di pochi o non gravi errori di morfosintassi
1,5
Sintassi, lessico, ortografia sufficientemente corretti
Stile corretto, efficace, personale
2
2,5/3
Voto:
59
ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO PER I SERVIZI COMMERCIALI E TURISTICI
"ENRICO FALCK"
VIA BALILLA, 50 - 20099 SESTO SAN GIOVANNI TEL.02/22470857 - 02/2482512 - FAX 02/2622127
Sede Coordinata: 20093 COLOGNO MONZESE- Via Leonardo da Vinci 1Tel. 02/26707317- Fax 02/2538358
Corso: COMMERCIALE
Classe: Quinta
Sez.: D
Anno Scolastico: 2015-2016
Commissione Esaminatrice:
COGNOME
NOME
Tipologia B: saggio breve/articolo di giornale
Completezza rispetto alla consegna (titolo, utilizzo delle fonti, destinazione
Punteggio
editoriale, lunghezza…)
Assente
0
Parziale
1/1,5
Adeguata
2
Completa e originale
2,5/3
Selezione dei materiali in coerenza con il titolo e integrazione delle fonti con
Punteggio
opportune conoscenze
Assente
0
Gravemente errata
1/1,5
Generica
2/2,5
Adeguata alla richiesta, ma semplice
3
Precisa e ben articolata
3,5/4
Coerenza della rielaborazione
Punteggio
Assente
0
Marcatamente disorganica
1/1,5
Confusa e/o incongruente
2/2,5
Semplice, ma corretta
3
Ben strutturata e originale
4/5
Chiarezza e correttezza espositiva
Punteggio
Foglio in bianco
0
Gravi e frequenti errori di ortografia e/o sintassi e/o punteggiatura
1
Presenza di pochi o non gravi errori di morfosintassi
1,5
Sintassi, lessico, ortografia sufficientemente corretti
Stile corretto, efficace, personale
2
2,5/3
Voto:
60
ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO PER I SERVIZI COMMERCIALI E TURISTICI
"ENRICO FALCK"
VIA BALILLA, 50 - 20099 SESTO SAN GIOVANNI TEL.02/22470857 - 02/2482512 - FAX 02/2622127
Sede Coordinata: 20093 COLOGNO MONZESE- Via Leonardo da Vinci 1Tel. 02/26707317- Fax 02/2538358
Corso: COMMERCIALE
Classe: Quinta
Sez.: D
Anno Scolastico: 2015-2016
Commissione Esaminatrice:
COGNOME
NOME
Tipologia C: tema storico
Conoscenze (correttezza e pertinenza dei contenuti storici)
Punteggio
Assenti
0
Gravemente errate
1
Generiche, parziali
2
Adeguate alle richieste, talora imprecise e/o parziali
3
Adeguate alle richieste, complessivamente sufficienti
4
Adeguate alle richieste, corrette
4,5
Corrette, precise, ben articolate
5
Personali, indici di un interesse autonomamente coltivato
6
Capacità di elaborazione, logico-critiche e creative (sviluppo e coerenza delle
Punteggio
argomentazioni; elaborazione personale)
Assenti
0
Marcatamente disorganiche
1/2
Confuse, non sempre congruenti
3
Semplici, ma corrette
4
Precise e corrette
5
Ben strutturate, rivelanti buon senso critico
6
Chiarezza e correttezza espositiva
Punteggio
Foglio in bianco
0
Gravi e frequenti errori di ortografia e/o sintassi e/o punteggiatura
1
Presenza di pochi o non gravi errori di morfosintassi
1,5
Sintassi, lessico, ortografia sufficientemente corretti
Stile corretto, efficace, personale
2
2,5/3
Voto:
61
ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO PER I SERVIZI COMMERCIALI E TURISTICI
"ENRICO FALCK"
VIA BALILLA, 50 - 20099 SESTO SAN GIOVANNI TEL.02/22470857 - 02/2482512 - FAX 02/2622127
Sede Coordinata: 20093 COLOGNO MONZESE- Via Leonardo da Vinci 1Tel. 02/26707317- Fax 02/2538358
Corso: COMMERCIALE
Classe: Quinta
Sez.: D
Anno Scolastico: 2015-2016
Commissione Esaminatrice:
COGNOME
NOME
Tipologia D: tema di ordine generale
Conoscenze (correttezza e pertinenza dei contenuti)
Punteggio
Assenti
0
Gravemente errate
1
Generiche, parziali
2
Adeguate alle richieste, talora imprecise e/o parziali
3
Adeguate alle richieste, complessivamente sufficienti
4
Adeguate alle richieste, corrette
4,5
Corrette, precise, ben articolate
5
Personali, indici di un interesse autonomamente coltivato
6
Capacità di elaborazione, logico-critiche e creative (sviluppo e coerenza delle
Punteggio
argomentazioni; elaborazione personale)
Assenti
0
Marcatamente disorganiche
1/2
Confuse, non sempre congruenti
3
Semplici, ma corrette
4
Precise e corrette
5
Ben strutturate, rivelanti buon senso critico
6
Chiarezza e correttezza espositiva
Punteggio
Foglio in bianco
0
Gravi e frequenti errori di ortografia e/o sintassi e/o punteggiatura
1
Presenza di pochi o non gravi errori di morfosintassi
1,5
Sintassi, lessico, ortografia sufficientemente corretti
Stile corretto, efficace, personale
2
2,5/3
Voto:
62
8.3. Griglia di valutazione seconda prova
ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO PER I SERVIZI COMMERCIALI E TURISTICI
"ENRICO FALCK"
VIA BALILLA, 50 - 20099 SESTO SAN GIOVANNI TEL.02/22470857 - 02/2482512 - FAX 02/2622127
Sede Coordinata: 20093 COLOGNO MONZESE- Via Leonardo da Vinci 1Tel. 02/26707317- Fax 02/2538358
Corso: Servizi Commerciali
Classe: Quinta
Sez.: D
Anno Scolastico: 2015-2016
Commissione Esaminatrice:
Griglia di valutazione
Descrizione
Valutazione
Punteggio
Realizzazione del percorso dimostrativo e congruenza dei dati
Realizza il percorso e sceglie i dati in modo logico e completo con contributi
personali
Realizza il percorso e sceglie i dati in modo corretto
Ottima
15
3
Buona/discreta
2,10 - 2,90
Gli errori nel percorso o nei dati sono tali da non lasciar dubitare sulla
capacità sostanziale di svolgere la traccia
Sufficiente
1214
1011
Vi sono errori nel percorso o nei dati che consentono però di individuare un
certo orientamento verso il tema trattato
Insufficiente
5-9
1,00 - 1,90
Dimostra evidenti incapacità di orientarsi e di rispettare la traccia
eventualmente per l'incompletezza dello svolgimento
Scarsa
1-4
0 - 0,90
Applica in modo preciso le procedure richieste
Ottima
15
3
Eventuali errori nell'applicazione sono trascurabili, conseguenza di fretta o
disattenzione e non sono evidenti
Buona/discreta
1214
2,10 - 2,90
Gli errori pur non trascurabili consentono comunque di considerare
sostanzialmente capita la logica della procedura applicata
Sufficiente
1011
2
Gli errori sono tali che la procedura può essere considerata compresa solo nei
suoi aspetti più generali
Insufficiente
5-9
1,00 - 1,90
La procedura non è applicata o lo è in modo da non sviluppare positivamente
nemmeno una parte significativa
Scarsa
1-4
0 - 0,90
Possiede una conoscenza solida, completa, articolata
Ottima
15
3
Possiede conoscenze abbastanza estese o accurate
Buona/discreta
2,10 - 2,90
Conosce i contenuti basilari degli argomenti affrontati
Sufficiente
La conoscenza è frammentaria, incerta o non adeguatamente dimostrata
Insufficiente
1214
1011
5-9
Molto lacunosa o non valutabile per grave incompletezza
Scarsa
1-4
0 - 0,90
La forma è del tutto corretta e il lessico è tecnicamente preciso
Ottima
15
3
Lievi imperfezioni
Buona/discreta
1214
2,10 - 2,90
2
Competenza nella applicazione delle procedure e dei calcoli
Conoscenza dei contenuti disciplinari
2
1,00 - 1,90
Competenza espressiva
63
Gli errori di costruzione o d'ortografia sono molto limitati
Sufficiente
2
Insufficiente
1011
5-9
La forma risulta trascurata oppure non può essere valutata per l'incompletezza
dello svolgimento
La forma è molto trascurata o non valutabile per la grave incompletezza dello
svolgimento
Scarsa
1-4
0 - 0,90
Presentazione molto curata anche con accorgimenti di tipo grafico
Ottima
15
3
Presentazione normalmente curata
Buona/discreta
2,10 - 2,90
L'ordine è compromesso da qualche correzione o presenta qualche
inestetismo
La presentazione è evidentemente trascurata, talvolta impedisce la
comprensione immediata dello svolgimento o non può essere adeguatamente
giudicata per l'incompletezza dello svolgimento
Sufficiente
Insufficiente
1214
1011
5-9
La presentazione è molto trascurata o non giudicabile per la grave
incompletezza dello svolgimento
Scarsa
1-4
0 - 0,90
1,00 - 1,90
Presentazione dell'elaborato
totale prova (in quindicesimi)
Per gli studenti DVA si veda allegato riservato.
64
2
1,00 - 1,90
…………………
 9. Argomenti proposti dai candidati per il colloquio
alunni
Amendola Alessia
argomenti
La libertà di pensiero e di parola
Attia Nesma
La religione ortodossa
Calarco Fabio
Il fascismo e le strategie del consenso
Carrara Davide
Think different
Dragone Miriam
La tematica del nido in G. Pascoli
Gaglioti Francesco
Il calcio e gli sponsor
Garcia Laos Elizabeth Estefanny
Gladkova Nataliya
Auschwitz
Il conflitto tra Russia e Ucraina
Hemei Irina
La donna
Hu Wenhao Nicola
La Volkswagen
Mancuso Denise Elena
Sicurezza e Privacy
Montana Selenia
Il lavoro
Napolitano Giacomo
Lo tsunami
Popescu Edwart
La mafia
Rigoli Andrea
Le sigarette e il loro business
Rrapushi Alesia
Salerno Giuseppina Anna
La belle époque
La canapa: una risorsa pulita per un’economia sostenibile
Sangalli Veronica
La follia
Shijaku Irena
La prima guerra mondiale
Vaccaro Martina
La bellezza e il suo culto
Lo straniero e l’immigrazione
Xhelesi Bjanka
Yao Viviana
Realtà e apparenza
65
 10. Griglie di valutazione di Istituto
10.1. Griglia di valutazione del comportamento




Frequenza regolare
Comportamento corretto con docenti e compagni
Costante rispetto per le scadenze
Partecipazione attiva e attenzione costante




Frequenza abbastanza regolare
Comportamento nel complesso corretto
Sostanziale rispetto delle scadenze
Partecipazione attenta




Frequenza non del tutto regolare (frequenti ritardi e uscite anticipate)
Comportamento a volte scorretto e spesso ripreso dai docenti
Scadenze non sempre rispettate o rispettate solo su sollecitazione dei docenti
Partecipazione discontinua


Frequenza discontinua; spesso superati i ritardi concessi
Comportamento spesso al limite della correttezza e a volte verbalizzato sul registro di
classe
Comportamento scorretto nei confronti di insegnanti e/o compagni e/o altre figure
operanti nella scuola e sanzionato dal Consiglio di Classe con provvedimento/i
disciplinare/i a seguito del/i quale/i non si è notato un miglioramento nel percorso di
crescita e maturazione
Mancanza di rispetto per le scadenze
Scarsa partecipazione






9/10
8
Rifiuto sistematico delle regole dell'Istituto
Comportamento fortemente scorretto nei confronti di insegnanti e/o compagni e/o altre
figure nella scuola e sanzionato dal Consiglio di Classe con provvedimento/i
disciplinare/i a seguito del/i quale/i non si è notato nessun miglioramento nel percorso di
crescita e maturazione
Evidente ed assoluta inosservanza di scadenze ed impegni
NB: la deliberazione sul voto deve tener conto di almeno due parametri
66
7
6
5
10.2. Esplicitazione dei livelli di prestazione ai fini della costituzione del giudizio nelle
discipline
OBIETTIVI
CONOSCEN
ZA
ABILITA’
DELLA
DISCIPLIN
A
USO DEL
LINGUAG
GIO
VOTO
GIUDIZ
IO
ESPLICITAZIONE DEI LIVELLI
Grav.
Insuff.
Grav.
Insuff.
Grav
Insuff.
Nulla
2
Gravemente carente e frammentaria
3
Frammentaria
4
Insufficien
te.
Diffusa ma insicura e superficiale
5
Sufficient
e
Discreto
Buono
Ottimo
Diffusa, non approfondita
6
Diffusa, a tratti dettagliata e precisa
Diffusa, sempre dettagliata e precisa
Diffusa, sempre precisa e approfondita
7
8
9/10
Grav.
Insuff.
Grav.
Insuff.
Non sa applicare modelli operativi interpretativi
2/3
Li applica in modo confuso anche se guidato
4
Insufficien
te.
Li applica in modo accettabile solo se guidato
5
Sufficient Li applica in modo accettabile autonomamente
e
Discreto
Li applica con sicurezza e precisione autonomamente
Buono
Li applica con sicurezza e precisione in situaz. Nuove di
minima difficoltà
Ottimo
Li applica con sicurezza e precisionein situaz. Nuove di
varia difficoltà
6
Grav
Insuff.
Grav
Insuff.
Ling. grammaticalm. scorretto (ortogr. sintassi) lessico
molto limitato, improprio
Ling. grammaticalm. scorretto (sintassi) lessico limitato,
improprio
Insufficien Ling. grammaticalm. spesso scorretto lessico povero,
te.
improprio
Sufficient Ling. Prevalentemente corretto lessico elementare, a volte
e
improprio
Discreto
Ling. grammaticalm. corretto lessico elementare,
appropriato
Buono
Ling. grammaticalm. corretto lessico ricco, appropriato
Ottimo
Ling. gramaticalm. corretto, lessico molto ricco,
sicuramente appropriato
67
7
8
9/10
2/3
4
5
6
7
8
9/10
CAPACITA’
DI
ELABORAZI
ONE
Grav
Insuff.
Grav.
Insuff.
Grav.
Insuff.
Nessuna
2
Confusa, difficoltosa, lacunosa anche se guidata
3
Parziale anche se guidata
4
Insufficien
te
Globale solo se guidata
5
Sufficient
e
Discreto
Buono
Ottimo
Globale e autonoma
6
Globale, autonoma e precisa
Esauriente, autonoma e precisa
Esauriente, autonoma e precisa;
informazioni implicite
68
coglie anche
le
7
8
9/10
Il presente documento è stato redatto dal Consiglio di Classe della 5^D
MATERIA
DOCENTI
FIRMA
Italiano/Storia
Matematica
Lingua francese
Educazione fisica
IRC
Tecniche della comunicazione
Alternativa IRC
Diritto ed Economia
Lingua inglese
Tecniche professionali dei servizi
commerciali
Sostegno
Rossana Cattaneo
Maria Cristina Recalcati
Mirella Ferramosca
Lorenzo di Fino
Daniela Marra
Donatella Sioli
Valeria Caramia
Vita Angela Ingraffia
Mariarosa Dondoni
Eufemia La Rocca /Teresa Lauretta
Massimiliano Nunziata
Documento firmato nella versione cartacea
15 maggio 2016
69
ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO
PER I SERVIZI COMMERCIALI, TURISTICI E SOCIALI
“E. FALCK”
Sede: 20099 SESTO SAN GIOVANNI - Via Balilla, 50
Tel.02/22470857 - Fax 02/26221270
Sede coordinata: 20092 CINISELLO BALSAMO - Via G. di Vittorio, 1 – Tel.02/6181235 - Fax 02/66047415
Sede coordinata: 20093 COLOGNO MONZESE - Via Leonardo da Vinci,1 - Tel.02/26707317 - Fax 02/2538358
CORSO SERALE: 20099 SESTO SAN GIOVANNI – Via Balilla, 50 Tel.02.22470857
Cod. Fisc. 85016430150
e-mail:
[email protected]
sito web:
http://www.ipfalck.it
Esame Di Stato
Anno Scolastico 2015/16
Allegato D
Simulazioni di prima e di seconda prova
 Indice
1 Prima simulazione di prima prova (italiano)
2 Seconda simulazione di seconda prova (italiano)
3 Prima simulazione di seconda prova
(T.P.S.C)
4 Seconda simulazione di seconda prova (T.P.S.C)
Pag. 1/7
Sessione ordinaria 2014
Prima prova scritta
Ministero dell’Istruzione, dell’ Università e della Ricerca
P000 - ESAMI DI STATO CONCLUSIVI DEI CORSI DI STUDIO DI ISTRUZIONE
SECONDARIA SUPERIORE
PROVA DI ITALIANO
(per tutti gli indirizzi: di ordinamento e sperimentali)
Svolgi la prova, scegliendo una delle quattro tipologie qui proposte.
TIPOLOGIA A - ANALISI DEL TESTO
Salvatore Quasimodo, Ride la gazza, nera sugli aranci, in Ed è subito sera.
Edizione: S. Quasimodo, Poesie e discorsi sulla poesia, a cura di G. Finzi, Mondadori, Milano1996
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
Forse è un segno vero della vita:
intorno a me fanciulli con leggeri
moti del capo danzano in un gioco
di cadenze e di voci lungo il prato
della chiesa. Pietà della sera, ombre
riaccese sopra l‟erba così verde,
bellissime nel fuoco della luna!
Memoria vi concede breve sonno;
ora, destatevi. Ecco, scroscia il pozzo
per la prima marea. Questa è l‟ora:
11
12
13
14
15
16
17
18
19
non più mia, arsi, remoti simulacri.
E tu vento del sud forte di zàgare,
spingi la luna dove nudi dormono
fanciulli, forza il puledro sui campi
umidi d‟orme di cavalle, apri
il mare, alza le nuvole dagli alberi:
già l‟airone s‟avanza verso l‟acqua
e fiuta lento il fango tra le spine,
ride la gazza, nera sugli aranci.
Salvatore Quasimodo. Nato a Modica (Ragusa) nel 1901, morto nel 1968, consegue il premio Nobel per la letteratura
nel 1959. L‟evoluzione della sua poesia riflette la storia della poesia contemporanea italiana, dall‟Ermetismo ad un
discorso poetico più ampio. Le raccolte poetiche degli anni Trenta confluiscono in Ed è subito sera (1942). Le sue
traduzioni dei poeti greci dell‟antichità sono spesso poesia originale (Lirici greci, 1940). Nelle raccolte Giorno dopo
giorno (1947), La vita non è sogno (1949), Il falso e vero verde (1954 e 1956), La terra impareggiabile (1958), Dare e
avere (1966) si avverte l‟esigenza del poeta di volgersi ad un colloquio aperto con gli uomini.
Nella lirica Ride la gazza, nera sugli aranci, la rievocazione della Sicilia si fonde con quella dell‟infanzia e della
comunione con la natura, in contrasto con il dolore presente della vita.
1.
2.
3.
Comprensione del testo
Dopo un‟attenta lettura, riassumi il contenuto del testo.
Analisi del testo
2.1 Chiarisci il primo verso della poesia.
2.2 Spiega l‟espressione Pietà della sera (v. 5).
2.3 Qual è il significato dell‟espressione ombre / riaccese (vv. 5-6)?
2.4 Soffermati sul motivo della memoria (v. 8).
2.5 Spiega l‟espressione arsi, remoti simulacri (v. 11).
2.6 In quali scene si fa evidente l‟atmosfera mitica e con quali espressioni?
2.7 Soffermati sul motivo della natura, presente nella seconda parte della poesia.
Interpretazione complessiva ed approfondimenti
Le tematiche della fanciullezza, della memoria e della comunione con la natura si fondono nella poesia,
accentuate da sapienti scelte stilistiche. Riflettendo su questa lirica commenta nell‟insieme il testo dal punto
di vista del contenuto e della forma. Approfondisci poi l‟interpretazione complessiva della poesia con
opportuni collegamenti ad altri testi di Quasimodo e/o a testi di altri autori del Novecento.
Pag. 2/7
Sessione ordinaria 2014
Prima prova scritta
Ministero dell’Istruzione, dell’ Università e della Ricerca
TIPOLOGIA B - REDAZIONE DI UN “SAGGIO BREVE” O DI UN “ARTICOLO DI GIORNALE”
(puoi scegliere uno degli argomenti relativi ai quattro ambiti proposti)
CONSEGNE
Sviluppa l’argomento scelto o in forma di «saggio breve» o di «articolo di giornale», utilizzando, in tutto o in
parte, e nei modi che ritieni opportuni, i documenti e i dati forniti.
Se scegli la forma del «saggio breve» argomenta la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti alle tue
conoscenze ed esperienze di studio.
Premetti al saggio un titolo coerente e, se vuoi, suddividilo in paragrafi.
Se scegli la forma dell’«articolo di giornale», indica il titolo dell’articolo e il tipo di giornale sul quale pensi
che l’articolo debba essere pubblicato.
Per entrambe le forme di scrittura non superare cinque colonne di metà di foglio protocollo.
1. AMBITO ARTISTICO - LETTERARIO
ARGOMENTO: Il dono.
DOCUMENTI
ORATORIO DI SAN SILVESTRO - Roma
Donazione di Costantino, 1248
Jacques-Louis DAVID
Antioco e Stratonice, 1774
PARMIGIANINO
Adorazione dei Magi, 1529 circa
«La madre aveva steso una tovaglia di lino, per terra, su una stuoia di giunco, e altre stuoie attorno. E, secondo l‟uso
antico, aveva messo fuori, sotto la tettoia del cortile, un piatto di carne e un vaso di vino cotto dove galleggiavano
fette di buccia d‟arancio, perché l‟anima del marito, se mai tornava in questo mondo, avesse da sfamarsi. Felle andò a
vedere: collocò il piatto ed il vaso più in alto, sopra un‟asse della tettoia, perché i cani randagi non li toccassero; poi
guardò ancora verso la casa dei vicini. Si vedeva sempre luce alla finestra, ma tutto era silenzio; il padre non doveva
essere ancora tornato col suo regalo misterioso. Felle rientrò in casa, e prese parte attiva alla cena. In mezzo alla
mensa sorgeva una piccola torre di focacce tonde e lucide che parevano d‟avorio: ciascuno dei commensali ogni tanto
si sporgeva in avanti e ne tirava una a sé: anche l‟arrosto, tagliato a grosse fette, stava in certi larghi vassoi di legno e
di creta: e ognuno si serviva da sé, a sua volontà. […] Ma quando fu sazio e sentì bisogno di muoversi, ripensò ai suoi
vicini di casa: che mai accadeva da loro? E il padre era tornato col dono? Una curiosità invincibile lo spinse ad uscire
ancora nel cortile, ad avvicinarsi e spiare. Del resto la porticina era socchiusa: dentro la cucina le bambine stavano
ancora intorno al focolare ed il padre, arrivato tardi ma sempre in tempo, arrostiva allo spiedo la coscia del porchetto
donato dai vicini di casa. Ma il regalo comprato da lui, dal padre, dov‟era? – Vieni avanti, e va su a vedere – gli disse
l‟uomo, indovinando il pensiero di lui. Felle entrò, salì la scaletta di legno, e nella cameretta su, vide la madre di Lia
assopita nel letto di legno, e Lia inginocchiata davanti ad un canestro. E dentro il canestro, fra pannolini caldi, stava
un bambino appena nato, un bel bambino rosso, con due riccioli sulle tempie e gli occhi già aperti. – È il nostro primo
fratellino – mormorò Lia. – Mio padre l‟ha comprato a mezzanotte precisa, mentre le campane suonavano il “Gloria”.
Le sue ossa, quindi, non si disgiungeranno mai, ed egli le ritroverà intatte, il giorno del Giudizio Universale. Ecco il
dono che Gesù ci ha fatto questa notte.»
Grazia DELEDDA, Il dono di Natale, 1930, in G. D., Le novelle, 4, La Biblioteca dell‟identità de L‟Unione Sarda, Cagliari 2012
«Gli uomini disapprendono l‟arte del dono. C‟è qualcosa di assurdo e di incredibile nella violazione del principio di
scambio; spesso anche i bambini squadrano diffidenti il donatore, come se il regalo non fosse che un trucco per vendere
loro spazzole o sapone. In compenso si esercita la charity, la beneficenza amministrata, che tampona
programmaticamente le ferite visibili della società. Nel suo esercizio organizzato l‟impulso umano non ha più il minimo
posto: anzi la donazione è necessariamente congiunta all‟umiliazione, attraverso la distribuzione, il calcolo esatto dei
bisogni, in cui il beneficato viene trattato come un oggetto. Anche il dono privato è sceso al livello di una funzione
sociale, a cui si destina una certa somma del proprio bilancio, e che si adempie di mala voglia, con una scettica
Pag. 3/7
Sessione ordinaria 2014
Prima prova scritta
Ministero dell’Istruzione, dell’ Università e della Ricerca
valutazione dell‟altro e con la minor fatica possibile. La vera felicità del dono è tutta nell‟immaginazione della felicità del
destinatario: e ciò significa scegliere, impiegare tempo, uscire dai propri binari, pensare l‟altro come un soggetto: il
contrario della smemoratezza. Di tutto ciò quasi nessuno è più capace. Nel migliore dei casi uno regala ciò che
desidererebbe per sé, ma di qualità leggermente inferiore. La decadenza del dono si esprime nella penosa invenzione
degli articoli da regalo, che presuppongono già che non si sappia che cosa regalare, perché, in realtà, non si ha nessuna
voglia di farlo. Queste merci sono irrelate come i loro acquirenti: fondi di magazzino fin dal primo giorno.»
Theodor W. ADORNO, Minima moralia. Meditazioni della vita offesa, trad. it., Einaudi, Torino 1994 (ed. originale 1951)
«La Rete di certo promuove la diffusione di una nuova cultura del dono, dello scambio reciproco (o quasi). Possiamo
percorrere strade aperte, sconfinate, che offrono nuove possibilità di stabilire contatti e anche di dare vita a forme di
aggregazione fondate sostanzialmente sul dono, ma che rimangono racchiuse in piccole nicchie, microcosmi con cui
giocare o dove si può apprendere, nei quali ci si mostra, si costruiscono e si modificano identità, si condividono
interessi, si elaborano linguaggi. Un dono costretto quindi dentro piccole mura fatte di specchi, trasparenti, che
riflettono e amplificano la luce e i legami, ma che non sempre riescono a sopravvivere alle intemperie, agli improvvisi
venti del mondo contemporaneo. E quando si spezzano, non si può fare altro che costruire qualcosa di simile, un po‟
più in là. Una delle caratteristiche della Rete è quella di dare vita a comunità immaginate, che non sempre necessitano
di relazioni tra gli individui.»
Marco AIME e Anna COSSETTA, Il dono al tempo di Internet, Einaudi, Torino 2010
«Difficilmente si diventa una persona generosa da soli: la generosità è una cosa che si impara. […] Quando un
dono s‟inserisce in una catena di reciprocità generalizzata, si lascia meno facilmente interpretare come un
fenomeno puramente individualistico e interessato. Nel caso di una reciprocità diretta, invece, la tentazione è forte
di assimilare lo scambio di doni a una variante dello scambio mercantile. […] È così che, in un mercoledì del mese
di luglio 2007, Barbara Bunnell diventa la prima paziente nella storia a ricevere un rene all‟interno di una catena di
reciprocità generalizzata. Dopo che il primo donatore regala il suo rene a Barb, Ron Bunnell, il marito di Barb,
darà un suo rene ad Angela Heckman; poi la madre di Angela darà un suo rene a qualcun altro ancora, e così via, in
una catena continua che aiuterà altre sette persone. All‟inizio di questa catena c‟è un giovane uomo, Matt Jones,
che accetta di donare un rene “senza perché”; cioè non per salvare dalla dialisi una persona cara, ma solo per la
gioia di aiutare sconosciuti.»
Mark ANSPACH, Cosa significa ricambiare? Dono e reciprocità, in AA.VV., Cosa significa donare?, Guida, Napoli 2011
«Da una lettura sommaria e superficiale si può concludere che oggi non c‟è più posto per il dono ma solo per il mercato,
lo scambio utilitaristico, addirittura possiamo dire che il dono è solo un modo per simulare gratuità e disinteresse là dove
regna invece la legge del tornaconto. In un‟epoca di abbondanza e di opulenza si può addirittura praticare l‟atto del dono
per comprare l‟altro, per neutralizzarlo e togliergli la sua piena libertà. Si può perfino usare il dono - pensate agli «aiuti
umanitari» - per nascondere il male operante in una realtà che è la guerra. […] Ma c‟è pure una forte banalizzazione del
dono che viene depotenziato e stravolto anche se lo si chiama «carità»: oggi si «dona» con un sms una briciola a quelli
che i mass media ci indicano come soggetti - lontani! - per i quali vale la pena provare emozioni... Dei rischi e delle
possibili perversioni del dono noi siamo avvertiti: il dono può essere rifiutato con atteggiamenti di violenza o
nell‟indifferenza distratta; il dono può essere ricevuto senza destare gratitudine; il dono può essere sperperato: donare,
infatti, è azione che richiede di assumere un rischio. Ma il dono può anche essere pervertito, può diventare uno strumento
di pressione che incide sul destinatario, può trasformarsi in strumento di controllo, può incatenare la libertà dell‟altro
invece di suscitarla. I cristiani sanno come nella storia perfino il dono di Dio, la grazia, abbia potuto e possa essere
presentato come una cattura dell‟uomo, un‟azione di un Dio perverso, crudele, che incute paura e infonde sensi di colpa.
Situazione dunque disperata, la nostra oggi? No! Donare è un‟arte che è sempre stata difficile: l‟essere umano ne è
capace perché è capace di rapporto con l‟altro, ma resta vero che questo «donare se stessi» - perché di questo si tratta, non
solo di dare ciò che si ha, ciò che si possiede, ma di dare ciò che si è - richiede una convinzione profonda nei confronti
dell‟altro. Donare significa per definizione consegnare un bene nelle mani di un altro senza ricevere in cambio alcunché.
Bastano queste poche parole per distinguere il «donare» dal «dare», perché nel dare c‟è la vendita, lo scambio, il prestito.
Nel donare c‟è un soggetto, il donatore, che nella libertà, non costretto, e per generosità, per amore, fa un dono all‟altro,
indipendentemente dalla risposta di questo. Potrà darsi che il destinatario risponda al donatore e si inneschi un rapporto
reciproco, ma può anche darsi che il dono non sia accolto o non susciti alcuna reazione di gratitudine. Donare appare
dunque un movimento asimmetrico che nasce da spontaneità e libertà.»
Enzo BIANCHI, Dono. Senza reciprocità – Festival filosofia – Carpi, 16/09/2012 – http://www.vita.it/non-profit/volontariato
Pag. 4/7
Sessione ordinaria 2014
Prima prova scritta
Ministero dell’Istruzione, dell’ Università e della Ricerca
2. AMBITO SOCIO - ECONOMICO
ARGOMENTO: Le nuove responsabilità.
DOCUMENTI
«Tanto la storiografia quanto la climatologia hanno tratto un grande impulso dall‟atterraggio sulla Luna del 1969. Fu
allora, infatti, che la fragilità della terra divenne visibile. Da quel momento la protezione della natura e dell‟ambiente
ha acquistato un‟importanza sempre maggiore, assumendo anzi il carattere di una vera e propria industria. Le
associazioni e le istituzioni ambientaliste lavorano sulla base di campagne di sensibilizzazione che, quanto a
professionalità, non sono seconde a quelle delle multinazionali. In particolare, a partire dagli anni novanta il timore
del Riscaldamento globale ha rimpiazzato i precedenti, come quello per la Moria dei boschi o quello per il Buco
nell’ozono. Ora, per la prima volta, alla sbarra non è più solo l‟industria, ma ogni consumatore finale. In pratica ogni
abitante della Terra è colpevole: il boscimano sudafricano, che incendia la savana per cacciare o per guadagnare
terreno coltivabile, e il fazendero argentino, i cui manzi producono metano, il coltivatore di riso a Bali e il banchiere
cinese, che fa i suoi affari in uno studio dotato di aria condizionata.»
Wolfgang BEHRINGER, Storia culturale del clima, Bollati Boringhieri, Torino 2013 (prima ed. originale 2007)
«Crescita demografica e scelta coercitiva.
Anche se le paure maltusiane di lungo periodo per la produzione alimentare sono infondate, o almeno premature, ci
sono però buone ragioni per preoccuparsi, in generale, per il tasso di crescita della popolazione mondiale. Non si può
dubitare che, nell‟ultimo secolo, questo tasso abbia notevolmente accelerato: la popolazione mondiale ha impiegato
milioni di anni per raggiungere il primo miliardo, poi in 123 è arrivata al secondo, al terzo in 33, al quarto in 14, al
quinto in 13, e secondo le proiezioni delle Nazioni Unite il sesto promette di arrivare in altri 11. Il numero degli
abitanti del pianeta è cresciuto di 923 milioni solo nel decennio 1980-90, e questo aumento corrisponde quasi alla
popolazione complessiva di tutto il mondo all‟epoca di Malthus. Quanto agli anni Novanta, al loro termine pare non
abbiano registrato un‟espansione molto inferiore. Se un simile andamento proseguisse, la terra, sicuramente, sarebbe
sovraffollata in modo spaventoso prima ancora della fine del ventunesimo secolo. Molti segni indicano in modo
chiaro, tuttavia, che il tasso di crescita della popolazione mondiale sta cominciando a rallentare, per cui dobbiamo
chiederci: si rafforzeranno le ragioni della frenata? E, in caso affermativo, a quale ritmo? E non meno importante è
un‟altra domanda: è necessario un intervento pubblico per agevolare il rallentamento?»
Amartya SEN, Lo sviluppo è libertà. Perché non c’è crescita senza democrazia, Mondadori, Milano 2012 (ed. originale 1999)
«L‟apprendistato della coesistenza con l‟altro, l‟escluso dalla costruzione della nostra tradizione, ci inizia a una
coesistenza mondiale che corrisponde a una delle sfide della nostra epoca. Aprire uno spazio all‟altro, a un mondo
differente dal nostro, all‟interno stesso della nostra propria tradizione, è il primo, e il più difficile, gesto
multiculturale. Incontrare lo straniero fuori dalle nostre frontiere è relativamente facile, e soddisfa anche le nostre
aspirazioni, finché possiamo rientrare da noi e appropriarci fra noi ciò che abbiamo così scoperto. Essere costretti a
restringere e modificare questo «da noi», il nostro modo di essere «a casa», è molto più difficile, soprattutto senza
che ciò provochi un‟infedeltà a noi stessi. […] Finché l‟altro non sarà riconosciuto e rispettato come ponte fra
natura e cultura, com‟è, prima, il caso per l‟altro genere, ogni tentativo di mondializzazione democratica resterà un
imperativo morale senza realizzazione concreta. Finché l‟universale non sarà considerato essere due, e l‟umanità
un luogo di coesistenza culturalmente feconda fra due generi irriducibilmente differenti, sempre una cultura vorrà
imporre il suo colore ed i suoi valori all‟altro, anche mediante la sua morale e la sua religione.»
Luce IRIGARAY, Condividere il mondo, Bollati Boringhieri, Torino 2009 (ed. originale 2008)
«Ogni essere umano deve disporre di una “cittadinanza mondiale”. Nessuno deve essere più “apolide”. Ciascuno deve
sentirsi a casa propria sulla terra. Chiunque deve avere il diritto di lasciare il proprio paese d‟origine e di essere
accolto, almeno temporaneamente, in qualsiasi altro luogo. […] Reciprocamente, ogni essere umano ha dei doveri nei
confronti degli altri essere umani, delle generazioni che verranno, delle altre specie viventi e del pianeta. L‟umanità ha
in particolare il dovere di mostrare empatia verso le generazioni future e verso le altre specie necessarie alla sua
sopravvivenza. Deve quindi considerare come suo dovere creare le condizioni perché le prossime generazioni e le
altre specie possano esercitare i loro diritti. Deve disporre di un accesso a tutte le sue risorse e, in particolare, alla
ricchezza accumulata.»
Jacques ATTALI, Domani, chi governerà il mondo?, Fazi Editore, Roma 2012 (ed. originale 2011)
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3. AMBITO STORICO - POLITICO
ARGOMENTO: Violenza e non-violenza: due volti del Novecento.
DOCUMENTI
«Successivamente alla prima guerra mondiale, il Mito dell‟Esperienza della Guerra aveva dato al conflitto una
nuova dimensione come strumento di rigenerazione nazionale e personale. Il prolungarsi degli atteggiamenti degli
anni di guerra in tempo di pace incoraggiò una certa brutalizzazione della politica, un‟accentuata indifferenza per
la vita umana. Non erano soltanto la perdurante visibilità e lo status elevato dell‟istituzione militare in paesi come
la Germania a stimolare una certa spietatezza. Si trattava soprattutto di un atteggiamento mentale derivato dalla
guerra, e dall‟accettazione della guerra stessa. L‟effetto del processo di brutalizzazione sviluppatosi nel periodo tra
le due guerre fu di eccitare gli uomini, di spingerli all‟azione contro il nemico politico, oppure di ottundere la
sensibilità di uomini e donne di fronte allo spettacolo della crudeltà umana e alla morte. […] Dopo il 1918,
nessuna nazione poté sfuggire completamente al processo di brutalizzazione; in buona parte dell‟Europa, gli anni
dell‟immediato dopoguerra videro una crescita della criminalità e dell‟attivismo politico. Da un capo all‟altro
dell‟Europa, parve a molti che la Grande Guerra non fosse mai finita, ma si fosse prolungata nel periodo tra il
primo e il secondo conflitto mondiale. Il vocabolario della battaglia politica, il desiderio di distruggere totalmente
il nemico politico, e il modo in cui questi avversari venivano dipinti: tutto sembrò continuare la prima guerra
mondiale, anche se stavolta perlopiù contro nemici diversi (e interni).»
George L. MOSSE, Le guerre mondiali. Dalla tragedia al mito dei caduti, trad. it., Roma-Bari 1990
«Per quale funzione la violenza possa, a ragione, apparire così minacciosa per il diritto e possa essere tanto temuta
da esso, si mostrerà con esattezza proprio là dove le è ancora permesso di manifestarsi secondo l‟attuale
ordinamento giuridico. È questo il caso della lotta di classe nella forma del diritto di sciopero garantito ai
lavoratori. I lavoratori organizzati sono oggi, accanto agli Stati, il solo soggetto di diritto cui spetti un diritto alla
violenza. Contro questo modo di vedere si può certamente obiettare che l‟omissione di azioni, un non-agire, come
in fin dei conti è lo sciopero, non dovrebbe affatto essere definita come violenza. Questa considerazione ha
certamente facilitato al potere statale la concessione del diritto di sciopero, quando ormai non si poteva più evitare.
Ma poiché non è incondizionata, essa non vale illimitatamente.»
Walter BENJAMIN, Per la critica della violenza, 1921, trad. it., Alegre, Roma 2010
«Molto tempo prima che Konrad Lorenz scoprisse la funzione di stimolo vitale dell‟aggressività nel regno animale, la
violenza era esaltata come una manifestazione della forza della vita e segnatamente della sua creatività. Sorel, ispirato
dall‟élan vital di Bergson, mirava a una filosofia della creatività destinata ai «produttori» e polemicamente rivolta contro
la società dei consumi e i suoi intellettuali; tutti e due, a suo avviso, gruppi parassitari. […] Nel bene e nel male – e credo
che non manchino ragioni per essere preoccupati come per nutrire speranze – la classe veramente nuova e potenzialmente
rivoluzionaria della società sarà composta di intellettuali, e il loro potere virtuale, non ancora materializzato, è molto
grande, forse troppo grande per il bene dell‟umanità. Ma queste sono considerazioni che lasciano il tempo che trovano.
Comunque sia, in questo contesto ci interessa soprattutto lo strano revival delle filosofie vitalistiche di Bergson e di
Nietzsche nella loro versione soreliana. Tutti sappiamo fino a che punto questa combinazione di violenza, vita e creatività
sia presente nell‟inquieta situazione mentale della generazione odierna. Non c‟è dubbio che l‟accento posto sulla pura
fattualità del vivere, e quindi sul fare l‟amore inteso come la più gloriosa manifestazione della vita, sia una reazione alla
possibilità reale che venga costruita una macchina infernale capace di mettere fine alla vita sulla terra. Ma le categorie in
cui i nuovi glorificatori della vita riconoscono se stessi non sono nuove. Vedere la produttività della società
nell‟immagine della „creatività‟ della vita è cosa vecchia almeno quanto Marx, credere nella violenza come forza vitale è
cosa vecchia almeno quanto Bergson.»
Hannah ARENDT, Sulla violenza, trad. it., Guanda, Parma 1996 (ed. originale 1969)
«Non sono un visionario. Affermo di essere un idealista pratico. La religione della non violenza non è fatta solo
per i Rishi [saggi] e i santi. È fatta anche per la gente comune. La non violenza è la legge della nostra specie, come
la violenza è la legge dei bruti. Lo spirito resta dormiente nel bruto, ed egli non conosce altra legge che quella della
forza fisica. La dignità dell‟uomo esige ubbidienza a una legge più alta, alla forza dello spirito. […] Nella sua
condizione dinamica, non violenza significa sofferenza consapevole. Non vuol dire sottomettersi docilmente alla
volontà del malvagio, ma opporsi con tutta l‟anima alla volontà del tiranno. Agendo secondo questa legge del
nostro essere, è possibile al singolo individuo sfidare tutta la potenza di un impero ingiusto per salvare il proprio
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onore, la religione, l‟anima, e porre le basi della caduta di questo impero o della sua rigenerazione. E così non
propugno che l‟India pratichi la non violenza perché è debole. Voglio che pratichi la non violenza essendo
consapevole della propria forza e del proprio potere. […] La mia missione è di convertire ogni indiano, ogni
inglese e infine il mondo alla non violenza nel regolare i reciproci rapporti, siano essi politici, economici, sociali o
religiosi. Se mi si accusa di essere troppo ambizioso, mi confesserò colpevole. Se mi si dice che il mio sogno non
potrà mai attuarsi, risponderò che “è possibile” e proseguirò per la mia strada.»
Mohandas K. GANDHI, Antiche come le montagne, Edizioni di Comunità, Milano 1975
«Sono felice di unirmi a voi in questa che passerà alla storia come la più grande dimostrazione per la libertà nella
storia del nostro paese. […] Siamo anche venuti in questo santuario per ricordare all‟America l‟urgenza appassionata
dell‟adesso. Questo non è il momento in cui ci si possa permettere che le cose si raffreddino o che si trangugi il
tranquillante del gradualismo. Questo è il momento di realizzare le promesse della democrazia; questo è il momento
di levarsi dall‟oscura e desolata valle della segregazione al sentiero radioso della giustizia; questo è il momento di
elevare la nostra nazione dalle sabbie mobili dell‟ingiustizia razziale alla solida roccia della fratellanza; questo è il
tempo di rendere vera la giustizia per tutti i figli di Dio. […] Non ci sarà in America né riposo né tranquillità fino a
quando ai negri non saranno concessi i loro diritti di cittadini. I turbini della rivolta continueranno a scuotere le
fondamenta della nostra nazione fino a quando non sarà sorto il giorno luminoso della giustizia. Ma c‟è qualcosa che
debbo dire alla mia gente che si trova qui sulla tiepida soglia che conduce al palazzo della giustizia. In questo nostro
procedere verso la giusta meta non dobbiamo macchiarci di azioni ingiuste. Cerchiamo di non soddisfare la nostra sete
di libertà bevendo alla coppa dell‟odio e del risentimento. Dovremo per sempre condurre la nostra lotta al piano alto
della dignità e della disciplina. Non dovremo permettere che la nostra protesta creativa degeneri in violenza fisica.
Dovremo continuamente elevarci alle maestose vette di chi risponde alla forza fisica con la forza dell‟anima.»
Martin Luther KING - http://www.repubblica.it/esteri/2013/08/28/news/martin_luther-king-discorso-65443575/
4. AMBITO TECNICO - SCIENTIFICO
ARGOMENTO: Tecnologia pervasiva.
DOCUMENTI
«Anche la Silicon Valley ha la sua religione. E potrebbe presto diventare il paradigma dominante tra i vertici e gli addetti
ai lavori della culla dell‟innovazione contemporanea. È il «transumanismo» e si può definire, scrive il saggista Roberto
Manzocco in “Esseri Umani 2.0” (Springer, pp. 354), come «un sistema coerente di fantasie razionali parascientifiche»,
su cui la scienza cioè non può ancora pronunciarsi, «che fungono da risposta laica alle aspirazioni escatologiche delle
religioni tradizionali». Per convincersene basta scorrerne i capisaldi: il potenziamento delle nostre capacità fisiche e
psichiche; l‟eliminazione di ogni forma di sofferenza; la sconfitta dell‟invecchiamento e della morte. Ciò che piace ai
geek della Valley è che questi grandiosi progetti di superamento dell‟umano nel “post-umano” si devono, e possono,
realizzare tramite la tecnologia. E tecniche, la cui fattibilità è ancora tutta da scoprire, come il “mind uploading”, ossia il
trasferimento della coscienza su supporti non biologici, e le “nanomacchine”, robot grandi come virus in grado di riparare
le cellule cancerose o i danni da malattia degenerativa direttamente a livello molecolare.»
Fabio CHIUSI, TRANS UMANO la trionferà, “l‟Espresso” – 6 febbraio 2014
«Lord Martin Rees, docente di Astrofisica all‟Università di Cambridge e astronomo della Regina, la vede un po‟
diversamente: i robot sono utili per lavorare in ambienti proibitivi per l‟uomo – piattaforme petrolifere in fiamme,
miniere semidistrutte da un crollo, centrali in avaria che perdono sostanze radioattive – oltre che per svolgere mestieri
ripetitivi. Ma devono restare al livello di «utili idioti: la loro intelligenza artificiale va limitata, non devono poter svolgere
mestieri intellettuali complessi». L‟astronomo della Corte d‟Inghilterra, occhi rivolti più alle glorie del passato che alle
speranze e alle incognite di un futuro comunque problematico, propone una ricetta che sa di luddismo. Una ricetta
anacronistica ed estrema che si spiega con l‟angoscia che prende molti di noi davanti alla rapidità con la quale la civiltà
dei robot – della quale abbiamo favoleggiato per decenni e che sembrava destinata a restare nei libri di fantascienza – sta
entrando nelle nostre vite. Che i robot stiano uscendo dalle fabbriche lo sappiamo da tempo: il bancomat è un bancario
trasformato in macchina, in servizio notte e giorno. In molti supermercati il cassiere non c‟è più, sostituito da sensori,
lettori di codici a barre, sistemi di pagamento automatizzati. In Giappone e Francia si moltiplicano treni e metropolitane
guidate da un computer (è così la nuova Linea 5 della metropolitana di Milano), così come tutti i convogli che si
muovono all‟interno dei grandi aeroporti del mondo sono, ormai, senza conducente.»
Massimo GAGGI, E il robot prepara cocktail e fa la guerra, “Corriere della Sera. la Lettura” – 26 gennaio 2014
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«Per molto tempo al centro dell‟attenzione sono state le tecnologie e gli interrogativi che si portano dietro: «Meglio i
tablet o i netbook?», «Android, iOs o Windows?», seguiti da domande sempre più dettagliate «Quanto costano, come
si usano, quali app…». Intanto i docenti hanno visto le classi invase da Lim, proiettori interattivi, pc, registri
elettronici o tablet, senza riuscire a comprendere quale ruolo avrebbero dovuto assumere, soprattutto di fronte a
ragazzi tecnologicamente avanzati che li guardavano con grandi speranze e aspettative. Per gli studenti si apre una
grande opportunità: finalmente nessuno proibisce più di andare in internet, di comunicare tramite chat, di prendere
appunti in quaderni digitali o leggere libri elettronici.»
Dianora BARDI, La tecnologia da sola non fa scuola, “Il Sole 24 ORE. nòva” – 12 gennaio 2014
«Passando dal tempo che ritorna al tempo che invecchia, dal tempo ciclico della natura regolato dal sigillo della necessità
al tempo progettuale della tecnica percorso dal desiderio e dall‟intenzione dell‟uomo, la storia subisce un sussulto. Non
più decadenza da una mitica età dell‟oro, ma progresso verso un avvenire senza meta. La progettualità tecnica, infatti,
dice avanzamento ma non senso della storia. La contrazione tra “recente passato” e “immediato futuro”, in cui si
raccoglie il suo operare, non concede di scorgere fini ultimi, ma solo progressi nell‟ordine del proprio potenziamento.
Null‟altro, infatti, vuole la tecnica se non la propria crescita, un semplice “sì” a se stessa. L‟orizzonte si spoglia dei suoi
confini. Inizio e fine non si congiungono più come nel ciclo del tempo, e neppure si dilatano come nel senso del tempo.
Le mitologie perdono la loro forza persuasiva. Tecnica vuol dire, da subito, congedo dagli dèi.»
Umberto GALIMBERTI, Psiche e techne. L’uomo nell’età della tecnica, Feltrinelli, Milano 2002
TIPOLOGIA C - TEMA DI ARGOMENTO STORICO
L‟Europa del 1914 e l‟Europa del 2014: quali le differenze?
Il candidato esamini la questione sotto almeno tre dei seguenti profili: forme istituzionali degli Stati principali;
stratificazione sociale; rapporti fra cittadini e istituzioni; sistemi di alleanze; rapporti fra gli Stati europei; rapporti
fra l‟Europa e il resto del mondo.
TIPOLOGIA D - TEMA DI ORDINE GENERALE
«Siamo un Paese straordinario e bellissimo, ma allo stesso tempo molto fragile. È fragile il paesaggio e sono fragili le
città, in particolare le periferie dove nessuno ha speso tempo e denaro per far manutenzione. Ma sono proprio le
periferie la città del futuro, quella dove si concentra l‟energia umana e quella che lasceremo in eredità ai nostri figli.
C‟è bisogno di una gigantesca opera di rammendo e ci vogliono delle idee. […] Le periferie sono la città del futuro,
non fotogeniche d‟accordo, anzi spesso un deserto o un dormitorio, ma ricche di umanità e quindi il destino delle città
sono le periferie. […] Spesso alla parola “periferia” si associa il termine degrado. Mi chiedo: questo vogliamo lasciare
in eredità? Le periferie sono la grande scommessa urbana dei prossimi decenni. Diventeranno o no pezzi di città?»
Renzo PIANO, Il rammendo delle periferie, “Il Sole 24 ORE” del 26 gennaio 2014
Rifletti criticamente su questa posizione di Renzo Piano, articolando in modo motivato le tue considerazioni e
convinzioni al riguardo.
___________________________
Durata massima della prova: 6 ore.
È consentito l‟uso del dizionario italiano.
È consentito l‟uso del dizionario bilingue (italiano-lingua del paese di provenienza) per i candidati di madrelingua non italiana.
Non è consentito lasciare l‟Istituto prima che siano trascorse 3 ore dalla dettatura del tema.
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P000 - ESAMI DI STATO CONCLUSIVI DEI CORSI DI STUDIO DI ISTRUZIONE
SECONDARIA SUPERIORE
PROVA DI ITALIANO
(per tutti gli indirizzi: di ordinamento e sperimentali)
Svolgi la prova, scegliendo una delle quattro tipologie qui proposte.
TIPOLOGIA A - ANALISI DEL TESTO
Eugenio Montale, Ammazzare il tempo (da Auto da fé. Cronache in due tempi, Il Saggiatore, Milano 1966)
Il problema più grave del nostro tempo non è tra quelli che si vedono denunziati a caratteri di scatola nelle prime
pagine dei giornali; e non ha nulla in comune, per esempio, col futuro status di Berlino o con l’eventualità di una
guerra atomica distruggitrice di una metà del mondo. Problemi simili sono d’ordine storico e prima o poi giungono
a una soluzione, sia pure con risultati spaventosi. Nessuna guerra impedirà all’umanità futura di vantare ulteriori
magnifiche sorti nel quadro di una sempre più perfetta ed ecumenica civiltà industriale. Un mondo semidistrutto,
che risorgesse domani dalle ceneri, in pochi decenni assumerebbe un volto non troppo diverso dal nostro mondo
d’oggi. Anzi, oggi è lo spirito di conservazione che rallenta il progresso. Qualora non ci fosse più nulla da
conservare il progresso tecnico si farebbe molto più veloce. Anche l’uccisione su larga scala di uomini e di cose
può rappresentare, a lunga scadenza, un buon investimento del capitale umano. Fin qui si resta nella storia. Ma c’è
un’uccisione, quella del tempo, che non sembra possa dare frutto. Ammazzare il tempo è il problema sempre più
preoccupante che si presenta all’uomo d’oggi e di domani.
Non penso all’automazione, che ridurrà sempre più le ore dedicate al lavoro. Può darsi che quando la settimana
lavorativa sarà scesa da cinque a quattro o a tre si finisca per dare il bando alle macchine attualmente impiegate per
sostituire l’uomo. Può darsi che allora si inventino nuovi tipi di lavoro inutile per non lasciare sul lastrico milioni o
miliardi di disoccupati; ma si tratterà pur sempre di un lavoro che lascerà un ampio margine di ore libere, di ore in
cui non si potrà eludere lo spettro del tempo.
Perché si lavora? Certo per produrre cose e servizi utili alla società umana, ma anche, e soprattutto, per
accrescere i bisogni dell’uomo, cioè per ridurre al minimo le ore in cui è più facile che si presenti a noi questo
odiato fantasma del tempo. Accrescendo i bisogni inutili, si tiene l’uomo occupato anche quando egli suppone di
essere libero. “Passare il tempo” dinanzi al video o assistendo a una partita di calcio non è veramente un ozio, è
uno svago, ossia un modo di divagare dal pericoloso mostro, di allontanarsene. Ammazzare il tempo non si può
senza riempirlo di occupazioni che colmino quel vuoto. E poiché pochi sono gli uomini capaci di guardare con
fermo ciglio in quel vuoto, ecco la necessità sociale di fare qualcosa, anche se questo qualcosa serve appena ad
anestetizzare la vaga apprensione che quel vuoto si ripresenti in noi.
Eugenio Montale (Genova, 1896 - Milano, 1981) è noto soprattutto come poeta. Merita però di essere ricordato
anche come prosatore. Lo stesso Montale raccolse in Farfalla di Dinard (Prima ed. 1956) e Auto da fé (Prima ed.
1966) scritti in prosa apparsi in precedenza su giornali e riviste. Il brano che si propone è tratto da un testo
pubblicato originariamente nel “Corriere della Sera” del 7 novembre 1961.
1.
Comprensione del testo
Riassumi tesi e argomenti principali del testo.
2.
Analisi del testo
2.1 Quali sono i problemi risolvibili secondo Montale?
2.2 Spiega il significato che Montale attribuisce all’espressione “ammazzare il tempo”.
2.3 Perché si accrescono i “bisogni inutili” e si inventeranno “nuovi tipi di lavoro inutile”?
2.4 Noti nel testo la presenza dell’ironia? Argomenta la tua risposta.
2.5 Esponi le tue osservazioni in un commento personale di sufficiente ampiezza.
3.
Interpretazione complessiva ed approfondimenti
Sulla base dell’analisi condotta, ricerca la “visione del mondo” espressa nel testo e approfondisci la ricerca
con opportuni collegamenti ad altri testi di Montale. Alternativamente, soffermati sul grado di
attualità / inattualità dei ragionamenti di Montale sul lavoro e sul tempo.
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TIPOLOGIA B - REDAZIONE DI UN “SAGGIO BREVE” O DI UN “ARTICOLO DI GIORNALE”
(puoi scegliere uno degli argomenti relativi ai quattro ambiti proposti)
CONSEGNE
Sviluppa l’argomento scelto o in forma di «saggio breve» o di «articolo di giornale», utilizzando, in tutto o in
parte, e nei modi che ritieni opportuni, i documenti e i dati forniti.
Se scegli la forma del «saggio breve» argomenta la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti alle tue
conoscenze ed esperienze di studio.
Premetti al saggio un titolo coerente e, se vuoi, suddividilo in paragrafi.
Se scegli la forma dell’«articolo di giornale», indica il titolo dell’articolo e il tipo di giornale sul quale pensi
che l’articolo debba essere pubblicato.
Per entrambe le forme di scrittura non superare cinque colonne di metà di foglio protocollo.
1. AMBITO ARTISTICO - LETTERARIO
ARGOMENTO: Il labirinto.
DOCUMENTI
P. PICASSO, Minotauromachia, 1935
J. POLLOCK, Pasiphaë, 1943
M.C. ESCHER, Relatività, 1953
«[…] Correndo, usciro in un gran prato, e quello / avea nel mezzo un grande e ricco ostello. // Di vari marmi con suttil
lavoro / edificato era il palazzo altiero. / Corse dentro alla porta messa d’oro / con la donzella in braccio il cavalliero. /
Dopo non molto giunse Brigliadoro, / che porta Orlando disdegnoso e fiero. / Orlando, come è dentro, gli occhi gira; / né
più il guerrier, né la donzella mira. // Subito smonta, e fulminando passa / dove più dentro il bel tetto s’alloggia: / corre di
qua, corre di là, né lassa / che non vegga ogni camera, ogni loggia. / Poi che i segreti d’ogni stanza bassa / ha cerco invan,
su per le scale poggia; / e non men perde anco a cercar di sopra, / che perdessi di sotto, il tempo e l’opra. // D’oro e di seta
i letti ornati vede: / nulla de muri appar né de pareti; / che quelle, e il suolo ove si mette il piede, / son da cortine ascose e
da tapeti. / Di su di giù va il conte Orlando e riede, / né per questo può far gli occhi mai lieti / che riveggiano Angelica, o
quel ladro / che n’ha portato il bel viso leggiadro. // E mentre or quinci or quindi invano il passo / movea, pien di
travaglio e di pensieri, / Ferraù, Brandimarte e il re Gradasso, / re Sacripante ed altri cavallieri / vi ritrovò ch’andavano
alto e basso, / né men facean di lui vani sentieri; / e si ramaricavan del malvagio / invisibil signor di quel palagio. // Tutti
cercando il van, tutti gli dànno / colpa di furto alcun che lor fatt’abbia: / del destrier che gli ha tolto, altri è in
affanno; / ch’abbia perduta altri la donna, arrabbia; / altri d’altro l’accusa: e così stanno, / che non si san partir di
quella gabbia; / e vi son molti, a questo inganno presi, / stati le settimane intiere e i mesi.»
Ludovico ARIOSTO, Orlando furioso, ed. 1532, Canto dodicesimo, Ottave 7-12
«Avevo percorso un labirinto, ma la nitida Città degl’Immortali m’impaurì e ripugnò. Un labirinto è un edificio
costruito per confondere gli uomini; la sua architettura, ricca di simmetrie, è subordinata a tale fine. Nel palazzo
che imperfettamente esplorai, l’architettura mancava di ogni fine. Abbondavano il corridoio senza sbocco, l’alta
finestra irraggiungibile, la vistosa porta che s’apriva su una cella o su un pozzo, le incredibili scale rovesciate, coi
gradini e la balaustra all’ingiù. Altre aereamente aderenti al fianco d’un muro monumentale, morivano senza
giungere ad alcun luogo, dopo due o tre giri, nelle tenebre superiori delle cupole. Ignoro se tutti gli esempi che ho
enumerati siano letterali; so che per molti anni infestarono i miei incubi; non posso sapere ormai se un certo
particolare è una trascrizione della realtà o delle forme che turbarono le mie notti.»
Jorge Luis BORGES, L’immortale, in “L’Aleph”, Feltrinelli, Milano 1959 (ed. orig. “El Aleph”, 1949)
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«La gente che s’incontra, se gli chiedi: – Per Pentesilea? – fanno un gesto intorno che non sai se voglia dire: “Qui”,
oppure: “Più in là”, o: “Tutt’in giro”, o ancora: “Dalla parte opposta”.
– La città, – insisti a chiedere.
– Noi veniamo qui a lavorare tutte le mattine, – ti rispondono alcuni, e altri: – Noi torniamo qui a dormire.
– Ma la città dove si vive? – chiedi.
– Dev’essere, – dicono, – per lí, - e alcuni levano il braccio obliquamente verso una concrezione di poliedri opachi,
all’orizzonte, mentre altri indicano alle tue spalle lo spettro d’altre cuspidi.
– Allora l’ho oltrepassata senza accorgermene?
– No, prova a andare ancora avanti.
Così prosegui, passando da una periferia all’altra, e viene l’ora di partire da Pentesilea. Chiedi la strada per uscire dalla
città; ripercorri la sfilza dei sobborghi sparpagliati come un pigmento lattiginoso; viene notte; s’illuminano le finestre ora
più rade ora più dense.
Se nascosta in qualche sacca o ruga di questo slabbrato circondario esista una Pentesilea riconoscibile e ricordabile da chi
c’è stato, oppure se Pentesilea è solo periferia di se stessa e ha il suo centro in ogni luogo, hai rinunciato a capirlo. La
domanda che adesso comincia a rodere nella tua testa è più angosciosa: fuori da Pentesilea esiste un fuori? O per quanto
ti allontani dalla città non fai che passare da un limbo all’altro e non arrivi a uscirne?»
Italo CALVINO, Le città invisibili, Einaudi, Torino 1972
«“Ragioniamo,” disse Guglielmo, “Cinque stanze quadrangolari o vagamente trapezoidali, con una finestra ciascuna,
che girano intorno a una stanza eptagonale senza finestre a cui sale la scala. Mi pare elementare. Siamo nel torrione
orientale, ogni torrione dall’esterno presenta cinque finestre e cinque lati. Il conto torna. La stanza vuota è proprio
quella che guarda a oriente, nella stessa direzione del coro della chiesa, la luce del sole all’alba illumina l’altare, il che
mi sembra giusto e pio. L’unica idea astuta mi pare quella delle lastre di alabastro. Di giorno filtrano una bella luce, di
notte non lasciano trasparire neppure i raggi lunari. Non è poi un gran labirinto. Ora vediamo dove portano le altre due
porte della stanza eptagonale. Credo che ci orienteremo facilmente.” Il mio maestro si sbagliava e i costruttori della
biblioteca erano stati più abili di quanto credessimo. Non so bene spiegare cosa avvenne, ma come abbandonammo il
torrione, l’ordine delle stanze si fece più confuso. Alcune avevano due, altre tre porte. Tutte avevano una finestra,
anche quelle che imboccavamo partendo da una stanza con finestra e pensando di andare verso l’interno dell’Edificio.
Ciascuna aveva sempre lo stesso tipo di armadi e di tavoli, i volumi in bell’ordine ammassati sembravano tutti uguali
e non ci aiutavano certo a riconoscere il luogo con un colpo d’occhio.»
Umberto ECO, Il nome della rosa, Prima ed. riveduta e corretta, Bompiani, Milano 2012 (Prima ed. 1980)
2. AMBITO SOCIO - ECONOMICO
ARGOMENTO: I giovani e la crisi.
DOCUMENTI
«La crisi dell’economia ha lasciato per strada, negli ultimi tre anni, più di un milione di giovani lavoratori di età
compresa tra i 15 ed i 34 anni. E sono stati soprattutto loro a pagare il conto della turbolenza economica e
finanziaria che da anni investe l’Europa e l’Italia, fiaccandone la crescita. Tra il 2008 ed il 2011, infatti,
l’occupazione complessiva in Italia è scesa di 438 mila unità, il che significa che senza il crollo dell’occupazione
giovanile ci sarebbe stata addirittura una crescita dei posti di lavoro. Tra il 2008 e il 2011, secondo i dati dell’Istat
sull’occupazione media, i lavoratori di età compresa tra i 15 e i 34 anni sono passati da 7 milioni e 110 mila a 6
milioni e 56 mila. La diminuzione dei giovani occupati, pari a 1 milione 54 mila unità, ha riguardato sia gli uomini
che le donne, più o meno nella stessa proporzione (meno 622 mila posti di lavoro tra gli uomini, meno 432 mila tra
le giovani donne), ed in modo più intenso il Nord ed il Sud del Paese che non il Centro.»
Mario SENSINI, Crolla l’occupazione tra i 15 e i 35 anni, “Corriere della Sera” - 8/04/2012
«Giovani al centro della crisi. In Italia l’11,2% dei giovani di 15-24 anni, e addirittura il 16,7% di quelli tra 25 e 29
anni, non è interessato né a lavorare né a studiare, mentre la media europea è pari rispettivamente al 3,4% e all’8,5%.
Di contro, da noi risulta decisamente più bassa la percentuale di quanti lavorano: il 20,5% tra i 15-24enni (la media
Ue è del 34,1%) e il 58,8% tra i 25-29enni (la media Ue è del 72,2%). A ciò si aggiunga che tra le nuove generazioni
sta progressivamente perdendo appeal una delle figure centrali del nostro tessuto economico, quella dell’imprenditore.
Solo il 32,5% dei giovani di 15-35 anni dichiara di voler mettere su un’attività in proprio, meno che in Spagna
(56,3%), Francia (48,4%), Regno Unito (46,5%) e Germania (35,2%).
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La mobilità che non c’è, questione di cultura e non di regole. I giovani sono oggi i lavoratori su cui grava di più il
costo della mobilità in uscita. Nel 2010, su 100 licenziamenti che hanno determinato una condizione di
inoccupazione, 38 hanno riguardato giovani con meno di 35 anni e 30 soggetti con 35-44 anni. Solo in 32 casi si è
trattato di persone con 45 anni o più. L’Italia presenta un tasso di anzianità aziendale ben superiore a quello dei
principali Paesi europei. Lavora nella stessa azienda da più di dieci anni il 50,7% dei lavoratori italiani, il 44,6% dei
tedeschi, il 43,3% dei francesi, il 34,5% degli spagnoli e il 32,3% degli inglesi. Tuttavia, solo il 23,4% dei giovani
risulta disponibile a trasferirsi in altre regioni o all’estero per trovare lavoro.»
45° RAPPORTO CENSIS, Lavoro, professionalità, rappresentanze, Comunicato stampa 2/12/2011
«Il lavoro che si riesce a ottenere con un titolo di studio elevato non sempre corrisponde al percorso formativo intrapreso.
La coerenza tra il titolo posseduto e quello richiesto per lavorare è, seppur in lieve misura, più elevata tra i laureati in
corsi lunghi piuttosto che tra quanti hanno concluso corsi di durata triennale. Infatti, i laureati in corsi lunghi dichiarano
di svolgere un lavoro per il quale era richiesto il titolo posseduto nel 69% dei casi mentre tra i laureati triennali tale
percentuale scende al 65,8%. D’altra parte a valutare la formazione universitaria effettivamente necessaria all’attività
lavorativa svolta è circa il 69% dei laureati sia dei corsi lunghi sia di quelli triennali. Una completa coerenza tra titolo
posseduto e lavoro svolto – la laurea, cioè, come requisito di accesso ed effettiva utilizzazione delle competenze acquisite
per lo svolgimento dell’attività lavorativa – è dichiarata solo dal 58,1% dei laureati nei corsi lunghi e dal 56,1% dei
laureati triennali. All’opposto, affermano di essere inquadrati in posizioni che non richiedono la laurea sotto il profilo né
formale, né sostanziale il 20% dei laureati in corsi lunghi e il 21,4% di quelli triennali.»
ISTAT – Università e lavoro: orientarsi con la statistica - http://www.istat.it/it/files/2011/03/seconda_parte.pdf
«Che storia, e che vita incredibile, quella di Steve Jobs. […] Mollò gli studi pagati dai genitori adottivi al college di
Portland, in Oregon, dopo pochissimi mesi di frequenza. Se ne partì per un viaggio in India, tornò, e si mise a
frequentare soltanto le lezioni che gli interessavano. Ovvero, pensate un po’, i corsi di calligrafia. […] Era fuori dagli
standard in ogni dettaglio, dalla scelta di presentare personalmente i suoi prodotti da palchi teatrali, al look ultra
minimal, con i suoi jeans e i suoi girocollo neri alla Jean Paul Sartre. “Il vostro tempo è limitato - disse l’inventore
dell’iPod, l’iPhone e l’iPad agli studenti di Stanford nel 2005 -. Non buttatelo vivendo la vita di qualcun altro. Non
lasciatevi intrappolare dai dogmi, che vuol dire vivere con i risultati dei pensieri degli altri. E non lasciate che il
rumore delle opinioni degli altri affoghi la vostra voce interiore. Abbiate il coraggio di seguire il vostro cuore e la
vostra intuizione. In qualche modo loro sanno già cosa voi volete davvero diventare. Tutto il resto è secondario”. »
Giovanna FAVRO, Steve Jobs, un folle geniale, “La Stampa” - 6/10/2011
3. AMBITO STORICO - POLITICO
ARGOMENTO: Bene individuale e bene comune.
DOCUMENTI
«Ora, le leggi devono essere giuste sia in rapporto al fine, essendo ordinate al bene comune, sia in rapporto
all’autore, non eccedendo il potere di chi le emana, sia in rapporto al loro tenore, imponendo ai sudditi dei pesi in
ordine al bene comune secondo una proporzione di uguaglianza. Essendo infatti l’uomo parte della società, tutto
ciò che ciascuno possiede appartiene alla società: così come una parte in quanto tale appartiene al tutto. Per cui
anche la natura sacrifica la parte per salvare il tutto. E così le leggi che ripartiscono gli oneri proporzionalmente
sono giuste, obbligano in coscienza e sono leggi legittime.»
S. TOMMASO D’AQUINO (1225-1274), La somma teologica, Edizioni Studio Domenicano, Bologna 1996
«Da quanto precede consegue che la volontà generale è sempre retta e tende sempre all’utilità pubblica: ma non ne
consegue che le deliberazioni del popolo abbiano sempre la stessa rettitudine. Si vuol sempre il proprio bene, ma non
sempre lo si vede: non si corrompe mai il popolo, ma spesso lo si inganna, ed allora soltanto egli sembra volere ciò
che è male. V’è spesso gran differenza fra la volontà di tutti e la volontà generale: questa non guarda che all’interesse
comune, l’altra guarda all’interesse privato e non è che una somma di volontà particolari […]. Ma quando si crean
fazioni, associazioni parziali a spese della grande, la volontà di ciascuna di queste associazioni diventa generale
rispetto ai suoi membri, e particolare rispetto allo Stato: si può dire allora che non ci sono più tanti votanti quanti
uomini; ma solo quante associazioni. Le differenze diventano meno numerose, danno un risultato meno generale. […]
Importa dunque, per aver veramente l’espressione della volontà generale, che non vi siano società parziali nello Stato,
e che ogni cittadino non pensi che colla sua testa. […] Finché parecchi uomini riuniti si considerano come un solo
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corpo, non hanno che una sola volontà, che si riferisce alla comune conservazione e al benessere generale. Allora tutte
le forze motrici dello Stato sono vigorose e semplici, le sue massime chiare e luminose; non vi sono interessi
imbrogliati, contraddittori; il bene comune si mostra da per tutto con evidenza, e non richiede che buon senso per
essere scorto. La pace, l’unione, l’uguaglianza sono nemiche delle sottigliezze politiche.»
Jean-Jacques ROUSSEAU, Del contratto sociale o principi del diritto politico, 1762, in Opere, Sansoni, Firenze 1972
«Vi sono certamente due tipi di uomini: coloro che pensano a sé soli e quindi restringono i propositi d’avvenire
alla propria vita od al più a quella della compagna della vita loro. […] Accanto agli uomini, i quali concepiscono la
vita come godimento individuale, vi sono altri uomini, fortunatamente i più, i quali, mossi da sentimenti diversi,
hanno l’istinto della costruzione. [...] Il padre non risparmia per sé; ma spera di creare qualcosa che assicuri
nell’avvenire la vita della famiglia. Non sempre l’effetto risponde alla speranza, ché i figli amano talvolta
consumare quel che il padre ha cumulato [...]. Se mancano i figli, l’uomo dotato dell’istinto della perpetuità,
costruisce perché un demone lo urge a gettare le fondamenta di qualcosa.»
Luigi EINAUDI, Lezioni di politica sociale, Einaudi, Torino 1949
«La prima [acquisizione] è il superamento del tabù costituito dalla parola “profitto”, in pratica citata solo nella
prima delle undici regole di sintesi, senza nessuna ulteriore sottolineatura di una sua importanza (tecnica, morale,
religiosa) che ha occupato decenni di discussione. La seconda è il coraggio con cui si affronta la necessità di
definire con semplicità il contenuto del termine “bene comune”. Mi è sembrata decisiva, al riguardo, l’importanza
attribuita ai “benefici immateriali che danno all’uomo un appagamento spirituale, come i sentimenti, la famiglia,
l’amicizia e la pace”. Ciò rappresenta una innovazione che supera sia le antiche mura materialistiche del bene
comune sia le più recenti tendenze a valorizzare la sua dimensione istituzionale, nazionale e anche internazionale.
E la terza decisiva acquisizione è quella relativa alla “centralità dell’uomo come cuore pulsante del bene comune”,
una acquisizione almeno per me importante ed inattesa, perché richiama il fatto che noi non dobbiamo sentirci
soggetti di domanda di un bene comune, che altri devono costruire, ma dobbiamo sentirci “motore primario nella
organizzazione e valorizzazione del bene comune, così come Nostro Signore è il motore del creato”.»
Giuseppe DE RITA, Presentazione di Le undici regole del Bene Comune, Marketing Sociale, 2010
4. AMBITO TECNICO - SCIENTIFICO
ARGOMENTO: Le responsabilità della scienza e della tecnologia.
DOCUMENTI
«Agisci in modo che le conseguenze della tua azione siano compatibili con la permanenza di un’autentica vita umana
sulla terra.»
Hans JONAS, Il principio responsabilità. Un’etica per la civiltà tecnologica, Einaudi, Torino 1990 (ed. originale 1979)
«Mi piacerebbe (e non mi pare impossibile né assurdo) che in tutte le facoltà scientifiche si insistesse a oltranza su un
punto: ciò che farai quando eserciterai la professione può essere utile per il genere umano, o neutro, o nocivo. Non
innamorarti di problemi sospetti. Nei limiti che ti saranno concessi, cerca di conoscere il fine a cui il tuo lavoro è
diretto. Lo sappiamo, il mondo non è fatto solo di bianco e di nero e la tua decisione può essere probabilistica e
difficile: ma accetterai di studiare un nuovo medicamento, rifiuterai di formulare un gas nervino. Che tu sia o non sia
un credente, che tu sia o no un “patriota”, se ti è concessa una scelta non lasciarti sedurre dall’interesse materiale e
intellettuale, ma scegli entro il campo che può rendere meno doloroso e meno pericoloso l’itinerario dei tuoi
compagni e dei tuoi posteri. Non nasconderti dietro l’ipocrisia della scienza neutrale: sei abbastanza dotto da saper
valutare se dall’uovo che stai covando sguscerà una colomba o un cobra o una chimera o magari nulla.»
Primo LEVI, Covare il cobra, 11 settembre 1986, in Opere II, Einaudi, Torino 1997
«È storia ormai a tutti nota che Fermi e i suoi collaboratori ottennero senza accorgersene la fissione (allora scissione)
del nucleo di uranio nel 1934. Ne ebbe il sospetto Ida Noddack: ma né Fermi né altri fisici presero sul serio le sue
affermazioni se non quattro anni dopo, alla fine del 1938. Poteva benissimo averle prese sul serio Ettore Majorana,
aver visto quello che i fisici dell’Istituto romano non riuscivano a vedere. E tanto più che Segrè parla di «cecità». La
ragione della nostra cecità non è chiara nemmeno oggi, dice. Ed è forse disposto a considerarla come provvidenziale,
se quella loro cecità impedì a Hitler e Mussolini di avere l’atomica. Non altrettanto – ed è sempre così per le cose
provvidenziali – sarebbero stati disposti a considerarla gli abitanti di Hiroshima e di Nagasaki.»
Leonardo SCIASCIA, La scomparsa di Majorana, Einaudi, Torino 1975
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«La scienza può aiutarci a costruire un futuro desiderabile. Anzi, le conoscenze scientifiche sono mattoni
indispensabili per erigere questo edificio. Ma […] è d’obbligo sciogliere il nodo decisivo del valore da dare alla
conoscenza. Il valore che sembra prevalere oggi è quello, pragmatico, che alla conoscenza riconosce il mercato. Un
valore utilitaristico: dobbiamo cercare di conoscere quello che ci può tornare immediatamente ed economicamente
utile. […] Ma, se vogliamo costruire un futuro desiderabile, anche nel campo della scienza applicata il
riconoscimento del valore della conoscenza non può essere delegato al mercato. Lo ha dimostrato la recente
vertenza tra le grandi multinazionali e il governo del Sud Africa sui farmaci anti-Aids […]. Il mercato non è in
grado di distribuire gli “utili della conoscenza” all’80% della popolazione mondiale. Per costruire il futuro coi
mattoni della scienza occorre dunque (ri)associare al valore di mercato della conoscenza altri valori: i valori dello
sviluppo umano.»
Pietro GRECO, Sua maestà la tecnologia. Chi ha paura della scienza?, “l’Unità”, 7 luglio 2001
«La ricerca dovrebbe essere libera, non dovrebbe essere guidata da nessuno. In fondo se ci si pensa bene, da che
essa esiste è frutto dell’istanza del singolo piuttosto che risultato collettivo. Dovrebbe essere libera da vincoli
religiosi e soggiogata a un unico precetto: progredire nelle sue applicazioni in funzione del benessere degli esseri
viventi, uomini e animali. Ecco questa credo sia la regola e l’etica dello scienziato: la ricerca scientifica deve
accrescere nel mondo la proporzione del bene. Le applicazioni della scienza devono portare progresso e non
regresso, vantaggio e non svantaggio. Certo è anche vero che la ricerca va per tentativi e di conseguenza non ci si
può subito rendere conto dell’eventuale portata negativa; in tal caso bisognerebbe saper rinunciare.»
Margherita HACK intervistata da Alessandra Carletti, Roma Tre News, n. 3/2007
TIPOLOGIA C - TEMA DI ORDINE STORICO
«Il sottosegretario Josef Bühler, l’uomo più potente in Polonia dopo il governatore generale, si sgomentò all’idea
che si evacuassero ebrei da occidente verso oriente, poiché ciò avrebbe significato un aumento del numero di ebrei
in Polonia, e propose quindi che questi trasferimenti fossero rinviati e che “la soluzione finale iniziasse dal
Governatorato generale, dove non esistevano problemi di trasporto.” I funzionari del ministero degli esteri
presentarono un memoriale, preparato con ogni cura, in cui erano espressi “i desideri e le idee” del loro dicastero
in merito alla “soluzione totale della questione ebraica in Europa,” ma nessuno dette gran peso a quel documento.
La cosa più importante, come giustamente osservò Eichmann, era che i rappresentanti dei vari servizi civili non si
limitavano ad esprimere pareri, ma avanzavano proposte concrete. La seduta non durò più di un’ora, un’ora e
mezzo, dopo di che ci fu un brindisi e tutti andarono a cena – “una festicciola in famiglia” per favorire i necessari
contatti personali. Per Eichmann, che non si era mai trovato in mezzo a tanti “grandi personaggi,” fu un
avvenimento memorabile; egli era di gran lunga inferiore, sia come grado che come posizione sociale, a tutti i
presenti. Aveva spedito gli inviti e aveva preparato alcune statistiche (piene di incredibili errori) per il discorso
introduttivo di Heydrich – bisognava uccidere undici milioni di ebrei, che non era cosa da poco – e fu lui a stilare i
verbali. In pratica funse da segretario, ed è per questo che, quando i grandi se ne furono andati, gli fu concesso di
sedere accanto al caminetto in compagnia del suo capo Müller e di Heydrich, “e fu la prima volta che vidi
Heydrich fumare e bere.” Non parlarono di “affari”, ma si godettero “un po’ di riposo” dopo tanto lavoro,
soddisfattissimi e – soprattutto Heydrich – molto su di tono» (Hannah ARENDT, La banalità del male. Eichmann a
Gerusalemme, Feltrinelli, Milano 1964, dal Capitolo settimo: La conferenza di Wannsee, ovvero Ponzio Pilato).
Il candidato, prendendo spunto dal testo di Hannah Arendt, si soffermi sullo sterminio degli ebrei pianificato e
realizzato dai nazisti durante la seconda guerra mondiale.
TIPOLOGIA D - TEMA DI ORDINE GENERALE
«Avevo vent’anni. Non permetterò a nessuno di dire che questa è la più bella età della vita» (Paul Nizan, Aden
Arabia, 1931).
Il candidato rifletta sulla dichiarazione di Nizan e discuta problemi, sfide e sogni delle nuove generazioni.
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Durata massima della prova: 6 ore.
È consentito soltanto l’uso del dizionario italiano.
Non è consentito lasciare l’Istituto prima che siano trascorse 3 ore dalla dettatura del tema.