Il comunicato della Questura di Lucca

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Il comunicato della Questura di Lucca
Questura di Lucca
Squadra Mobile
Lucca, 08 ottobre ’13
Comunicato stampa
La Polizia di Stato di Lucca ha concluso nelle prime ore di oggi l’ operazione
denominata “Falange macedone” condotta dalla Squadra Mobile della Questura
con il coordinamento del Servizio Centrale Operativo nei confronti di un
sodalizio di cittadini serbo-macedoni resisi responsabili di numerosi episodi di
rapine in villa, sovente perpetrate con particolare efferatezza, nonchè di furti
sempre in abitazione, commessi nelle province della fascia costiera toscana. L’
operazione si inserisce nel più ampio progetto denominato “Home 2013”, che il
Servizio Centrale Operativo della Polizia di Stato sta coordinando a livello
nazionale per infrenare il fenomeno dei reati contro il patrimonio, con
particolare riferimento proprio alle rapine ed ai furti in abitazione, e di cui l’
odierna operazione rappresenta uno dei più importanti successi finora
conseguiti. In esito alla corposa indagine (titolare il sostituto Procuratore della
Repubblica di Lucca dr. Enrico Corucci), avviata anche con il prezioso
contributo investigativo del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Viareggio, il
GIP c/o il Tribunale di Lucca dr. Giuseppe Pezzuti ha ordinato la esecuzione
delle seguenti misure cautelari restrittive in carcere:
1. DIBRANI Ihmet, nato nella ex Yugoslavia nel 1992, res. c/o il campo
nomadi di Coltano (PI), allo stato detenuto presso la Casa circondariale di
Pisa per un pregresso arresto in flagranza operato da questo Ufficio;
2. MERDZIC Dragisa, nato nella ex Yugoslavia nel 1981, res. Livorno;
3. EMRULA Sendukan, nato in Macedonia nel 1993, res. Pisa, allo stato
detenuto presso la casa circondariale di Pisa per un pregresso arresto in
flagranza operato da questo Ufficio;
4. BARUTI Elvis, nato nella ex Yugoslavia nel 1989, res. Firenze;
5. BELJULI Elvis, nato nella ex Jugoslavia nel 1984, res. Firenze;
6. RECCHI Marco, nato a Livorno nel 1955, ivi res., allo stato detenuto
presso la casa circondariale di Livorno per un pregresso arresto in
flagranza operato da questo Ufficio;
7. GOMAN Ion, nato in Romania il 12.12.1974, res. Lucca via Palmiro
Togliatti nr. 62.
Nel corso dell’ operazione di polizia uno dei destinatari delle misure cautelari,
MAHMUTI Muhamet, nato a Firenze il 12.07.1990, res. c/o il campo nomadi di
Coltano (PI), risuciva temporaneamente a rendersi irreperibile durante il blitz al
campo nomadi di Coltano (Pisa). Immediatamente venivano attivate le diverse
articolazioni della Polizia di Stato, tra cui la Polizia Stradale e la Polizia
Ferroviaria. A seguito dell’ impianto operativo dispiegato dalla Squadra Mobile
della Questura di Lucca il Mahmuti, intenzionato a varcare il confine nazionale,
veniva rintracciato dalla Polfer a bordo di un treno presso la Stazione ferroviaria
di Lodi. Gli investigatori della Squadra Mobile di Lucca sono immediatamente
partiti alla volta di Lodi, traendo in arresto il fuggiasco.
Al sodalizio criminale vengono contestati i reati di associazione a delinquere
finalizzata alle rapine ed ai furti in abitazione, con i connessi reati-satellite di
lesioni personali e di violazione della legge sulle armi.
A capo della organizzazione era collocato il Dibrani, avente il precipuo compito di
organizzare e dirigere le fasi esecutive dei pianificati delitti-scopo contro il
patrimonio; Goman si occupava degli aspetti logistici, ed in special modo del
reperire le autovetture utilizzate dal gruppo; gli altri rivestivano il ruolo di
compartecipi-esecutori nelle scorrerie criminali. All’ unico italiano coinvolto nella
associazione, Recchi Marco, spettava il compito di autista e “palo”. Altri otto
correi, tra cui un minorenne, tutti provenienti dai paesi della ex Jugoslavia e
gravitanti nei campi nomadi del pisano, sono indagati in stato di libertà per i
medesimi titoli di reato.
Il gruppo criminale è accusato a vario titolo dei seguenti fatti-reato:
1. rapina in abitazione in danno di una anziana donna (famiglia Volpi,
imprenditori edili) commessa in Massarosa (LU) in data 19.12.12. Nell’
occorso l ‘anziana padrona di casa ed il genero furono colpiti con calci e
pugni, minacciati di morte con un coltello e rapinati di numerosi gioielli e
della somma di 1.000 euro in contanti. Le due vittime furono refertate
rispettivamente con 15 ed 8 giorni di prognosi;
2. rapina in abitazione in danno della famiglia Romiti, parenti e vicini di casa
della famiglia Volpi commessa sempre in Massarosa e sempre nella serata
del 19.12.12. Con analoghe efferate modalità, utilizzando tra l’ altro un
martello con cui percossero le vittime, i rapinatori si impossessarono di
gioielli e di due orologi di valore. Le due vittime furono entrambe refertate
con 15 giorni di prognosi per i colpi rimediati;
3. rapina in abitazione in danno di Lastrucci Maria Elisa, commessa in
Lucca in data 22.01.13. L’ anziana vittima fu ripetutamente percossa e
seviziata con un coltello, tanto da dover ricorrere alle cure mediche, e
costretta ad aprire la cassaforte da cui furono asportati circa 1.000 euro ed
un orologio di valore.
4. rapina in abitazione in danno di Berti Romolo, persona assai nota a Pisa,
commessa in Pisa in data 04.02.13. Nell’ occorso il gruppo criminale, dopo
averlo picchiato selvaggiamente, costrinse l’ anziano a consegnare il
contenuto della cassaforte, stimato in 130.000 euro di valore tra gioielli e
contanti;
5. furto in abitazione in danno di B. I., commesso in Montecatini Terme (PT)
in data 21.02.13. Nell’ occorso furono asportati gioielli ed una consolle per
videogiochi;
6. furto in abitazione in danno di M. G., dentista, commesso in FirenzeScandicci in data 02.03.13. Nell’ occorso furono asportate: una pistola
Walther cal. 6,35; gr. 500 di oro in lamine; gioielli e due orologi di pregio;
7. tentato furto in abitazione in danno di L. M., commesso in Lucca in data
18.02.13;
8. furto in abitazione in danno del CUS di Pisa, avvenuto in data 07.03.13.
Nell’ occorso gli autori forzarono la cassaforte impossessandosi di circa 100
euro;
9. furto in abitazione in danno di Bianchi Enrico, presidente del consiglio
comunale di Livorno, commesso in data 13.03.13. Nell’ occorso fu forzata
la cassaforte ed asportati gioielli e contanti per un valore di circa 12.000
euro;
furto in abitazione in danno di T. I., commesso in Piombino (LI) in
10.
data 27.03.13. Nell’ occorso furono asportati numerosi gioielli;
11.
furto in abitazione in danno di T. M., commesso in Piombino (LI) in
data 27.03.13. Nell’ occorso furono asportati numerosi gioielli;
12.
furto in abitazione in danno di L. C., commesso in Empoli (FI) in data
08.04.13. Nell’ occorso furono asportati numerosi gioielli.
Nel corso dell’ indagine questo Ufficio aveva già tratto in arresto sette componenti
del sodalizio nelle sottonotate due occasioni, restituendo nella immediatezza l’
intera refurtiva asportata agli aventi diritto:
1. in data 15.03.13 erano stati tratti in arresto in Lucca, nella flagranza del
reato di furto aggravato in abitazione in danno di Bianchi Daniele, titolare
della famosa gelateria Santini di Lucca: Zumber Sejdi, Merdizic Dragisa e
Baruti Ervis;
2. in data 12.04.13 erano stati tratti in arresto in Grosseto, con il concorso di
personale di quella Questura nella flagranza del reato di rapina in
abitazione in danno di Pellegrini Andrea (che fu refertato con alcuni giorni
di prognosi per le percosse subite): Recchi Marco; Dibrani Ahmet; Emrula
Sendukan; H. D., nato in Italia nel 1996, res. Pisa c/o campo nomadi di
via dell’ Idrovora, minorenne, non emerso nei pregressi episodi delittuosi.
Le cennate misure e le contestuali perquisizioni delegate sono state eseguite a
partire dalle ore 06.00 di martedì 8 ottobre p.v., con il concorso di personale dello
SCO, delle Squadre Mobili delle Questure di Firenze, Livorno, Napoli e Pisa
nonché di pattuglie del Reparto Prevenzione Crimine Toscana, di un elicottero
dell’ VIII Reparto Volo della Polizia di Firenze e di una unità cinofila per la ricerca
di armi della Questura sempre di Firenze. Ad alcuni, su disposizione del Pubblico
Ministero, è stato prelevato il dna per la comparazione con altri episodi di rapine
efferate in abitazione avvenute in Toscana. Nel corso delle perquisizioni, effettuate
anche al campo nomadi di Coltano (Pisa) è stata sequestrata documentazione
utile per il prosieguo investigativo. Conferenza stampa h 11.15 odierne in
Questura a Lucca.