magazine - Comunità Montana Sirentina

Transcript

magazine - Comunità Montana Sirentina
Comunità Montana Sirentina
MAGAZINE
Si è svolta il 29 ottobre del 2000 la rievocazione del
125° anniversario della inaugurazione della tratta
ferroviaria Sulmona-L’Aquila. La manifestazione è
nata da una idea dell’associazione “Territorio ed Immagine” di Molina Aterno ed ha ricevuto l’adesione
del Consorzio per i beni culturali, delle comunità
montane Peligna e Sirentina, della Provincia dell’Aquila, della Regione Abruzzo e dei Comuni attraversati dalla Ferrovia.
Un grande ruolo nell’organizzazione e nella gestione è stato svolto dai presidenti dei dopolavori ferroviari di Sulmona e L’Aquila.
Il comitato promotore, presieduto da Lelio De Santis,
ha avuto in Franca Festa, presidente del DF di
Sulmona, l’animatrice instancabile e convinta della
bontà dell’iniziativa.
Una locomotiva a vapore d’epoca, guidata dal macchinista in pensione Bruno Rosati, partita da
Sulmona, ha percorso l’intera tratta, fermandosi in
tutte le stazioni: Pratola Peligna, Raiano, Molina
Aterno, Acciano, Beffi, Fontecchio-Tione, Fagnano
Campana, S. Demetrio, Paganica, fino a L’Aquila.
Dovunque è stata accolta con entusiasmo da amministratori locali, scolaresche, operatori del comparto
ferroviario, associazioni e cittadini.
A Molina Aterno è stata scoperta una lapide a ricordo della giornata e della inaugurazione della ferrovia, realizzata dallo scultore Malvestuto.
Per le scuole elementari del territorio è stato indetto
un concorso di idee dal titolo “La ferrovia ieri ed
oggi”.
I vincitori del concorso sono stati premiati a Sulmona
il 24 febbraio scorso.
Castelvecchio Subequo
Si è svolta anche quest’anno, a Castelvecchio
Subequo, la manifestazione di fine d’anno, all’interno di un palatenda allestito in piazza 1° Maggio. Numerosi i partecipanti, per una iniziativa che mira a
riunire i cittadini della Valle Subequana in un momento comunitario alla fine di un anno faticoso e
nella speranza di un anno nuovo migliore. Nello stesso palatenda si sono svolte altre manifestazioni importanti, come quella della Befana, che ha coinvolto
i ragazzi delle scuole dei paesi della Valle.
Castelvecchio S. – 8 marzo 2001
In occasione dell’8 marzo, a Castelvecchio Subequo,
su iniziativa della locale sezione della
Federcasalinghe, si è svolta una originale manifestazione incentrata sulla valutazione di piatti tipici locali: primi piatti, dolci, liquori. Hanno partecipato
12 donne del paese i cui prodotti culinari sono stati
giudicati da una giuria presieduta dal Generale
Sbordoni.
Gagliano Aterno – 15 marzo 2001
È stato inaugurato dall’Assessore Regionale Giorgio De Matteis, il 15 marzo scorso, il Corso per i
volontari della Protezione Civile, che ha luogo nella
scuola della Forestale di Gagliano Aterno.
Due i filoni: uno, diviso in 4 “moduli” da 50 volontari cadauno, per tutti coloro che saranno impiegati
nella sorveglianza contro gli incendi boschivi; un
altro, della durata di 15 giorni, per quadri addetti alla
organizzazione delle squadre di sorveglianza.
Il corso è finanziato, oltre che dalla Regione, dal
Formez e dal Dipartimento Nazionale della Protezione Civile.
2
Orme
LA POLEMICA
Importante, a questo proposito, il parere del Presidente della Comunità Montana Sirentina, Giuseppe
Venta.
«Credo che la trasmissione – ha dichiarato – ci abbia fatto conoscere per
quello che oggi noi realmente siamo. Che i nostri
paesi si spopolano non è
una invenzione. Che la nostra natura e le nostre bellezze architettoniche siano
inimitabili è una realtà. Che
c’è una voglia di fare, soprattutto nella generazione
dei giovani amministratori, anche questa è una realtà. Tocca a noi, come responsabili – ha concluso – raccogliere ed incanalare
queste aspirazioni in un progetto credibile che guardi allo sviluppo della
nostra zona».
A me in questi mesi è capitato di girare l’Abruzzo e l’Italia. Ebbene quella
trasmissione è stata vista da tanti che, siamo certi, prima di programmare le
future vacanze, un pensierino alle falde del Sirente sicuramente lo farà.
Un primo risultato: nei giorni scorsi un pullman di turisti provenienti dal
nord Italia è arrivato a Castelvecchio Subequo chiedendo di essere guidato
alla scoperta delle bellezze del territorio.
«Perchè qui?» – hanno chiesto loro.
«Vi abbiamo visto su “Sereno Variabile” – hanno risposto – e ci siamo
innamorati della vostra zona».
4
Orme
Comunità Montana Sirentina
dall’Ente Parco, in quanto quella parte di territorio è
una delle parti più importanti per quanto riguarda la
biodiversità e soprattutto essa rappresenta il naturale
collegamento con il P.N.A. costituendo così uno dei
corridoi ecologici dell’Appennino con tutto ciò che
ne può conseguire. Io spero che non appena l’Ente
predisporrà il Piano del Parco definitivamente si possa ridiscutere anche questa scelta magari togliendo
altri parti di territorio prive di interesse ambientale.
D. Il Parco ed i cinghiali. Quali iniziative avete
intraprese?
R. Anche questo è stato un altro dei motivi della
crisi: cioè la necessità che l’Ente Parco predisponesse, con urgenza, un piano di interventi coordinato
per il controllo della popolazione dei cinghiali. Noi
abbiamo da subito stanziato nel bilancio 2001 la somma di 80.000.000 milioni di lire per indennizzare gli
agricoltori dai danni causati dalla fauna selvatica;
abbiamo predisposto ed approvato il relativo regolamento per potere procedere alla somministrazione
delle somme; abbiamo sottoscritto, previa regolare
gara di appalto, una assicurazione per il risarcimento dei danni provocati alle vetture sempre dalla fauna selvatica, in particolare dai cinghiali; stiamo acquistando le recinzioni elettriche per un importo di
40 milioni da donare agli agricoltori per evitare che i
cinghiali si avvicinino ai propri campi coltivati danneggiando il raccolto, abbiamo finalmente affidato
ad una cooperativa di giovani del Comune di Tione
la gestione dei due recinti di cattura che l’Ente Parco
ha installato nei comuni di Tione e di Gagliano
Aterno; stiamo elaborando con l’Amministrazione
Provinciale dell’Aquila un serio piano di abbattimenti
selettivi dei cinghiali, previa predisposizione da parte dell’Ente di uno studio sulla popolazione di cinghiali presente su tutto il territorio del Parco. Come
si può vedere è un programma articolato di interventi per affrontare un problema che non può essere risolto semplicemente facendo fare battute di caccia
all’interno del Parco come qualcuno, con una visione miope, vorrebbe.
D. Il Parco e le attività turistiche e sciistiche
dell’Altopiano. Quali sono i principali problemi?
R. Per quanto riguarda le attività turistiche che si
svolgono all’interno del Parco ed in special modo
nell’area dell’Altopiano delle Rocche, ritengo che
esse debbano essere incrementate e soprattutto qualificate in termini di offerta di servizi che devono
essere rivolti ad una nuova e sempre maggiore fascia di mercato. È chiaro che l’Ente deve portare
avanti la realizzazione dei propri programmi di intervento (sentieristica, uffici informazione, rete di
musei, ecc.) tutte cose che concorrono ad aumentare
l’offerta turistica e a fare in modo che si possa allun-
6
Orme
gare la permanenza dei turisti sul territorio. Ma questo deve essere un discorso da estendere a tutto il
territorio del Parco, e non solo per una parte di esso,
proprio perchè tutto il nostro territorio è pieno di cose
da vedere e di bellezze di cui il turista può godere.
Per ciò che riguarda le stazioni sciistiche esse sono
due. La Magnola di Ovindoli e Campo Felice di Rocca di Cambio. Io personalmente ritengo che con queste due realtà economiche vada aperto un confronto
serio che metta nella giusta luce la necessità di tutela
dell’ambiente e la necessità di sviluppo poiché entrambe interessano una consistente parte del territorio del Parco.
Quando dico questo penso, ad esempio, alla necessità che vengano effettuati interventi di riqualificazione
ambientale sulle piste attraverso interventi di
inerbimento, ma anche dalla possibilità che i programmi di investimento delle stesse possano essere
discussi e concordati anche con l’Ente Parco sempre
nella logica del giusto rapporto fra tutela e sviluppo.
Tutto questo potrebbe avvenire attraverso la sipula
di convenzioni fra le Società, l’Ente Parco ed i Comuni interessati prevedendo, perchè no, anche forme di conofinanziamento da parte dell’Ente Parco
almeno per alcuni tipi di interventi.
D. Quale è, secondo te, il ruolo originale del Parco Sirente-Velino nella rete delle aree protette della
Regione?
R. Il ruolo originale e fondamentale che il nostro
Parco può svolgere nell’ambito della Regione Abruzzo è innanzi tutto quello di costituire il congiungimento fisico fra il P.N.A e gli altri Parchi e
quindi di diventare il “corridoio ecologico”
dell’Appennino. È questo un fatto di straordinaria
valenza scientifica ed ambientale che pone il nostro
Parco alla ribalta non solo regionale ma anche nazionale; e proprio per questo non possono essere
ammessi atteggiamenti non in linea con il contesto
che ci circonda. Inoltre è il Parco più vicino ad una
grande area urbana quale è appunto Roma, ed anche
più facilmente raggiungibile con tutti i benefici in
termini di presenze di visitatori che noi attraverso
una seria politica di sviluppo sostenibile dobbiamo
convogliare sul nostro territorio.
Infine questo ruolo “originale” è quello che il Consiglio di Amministrazione, insieme alla Regione Abruzzo – trattandosi dell’unico Parco Regionale – saranno in grado di costruire attraverso anche la
predisposizione di un programma di interventi che
con l’Assessore competente dovrà essere predisposto per accedere ai fondi di agenda 2000 nonché ai
fondi comunitari.
È una partita che siamo chiamati a giocare adesso, sono
certo che la Regione ci darà una grossa mano.
IL PROGETTO
mentare il flusso turistico verso il nostro paese, di
ridurre il tasso di inquinamento, di eliminare dal panorama del nostro paese lo sgradevole impatto visivo dei bomboloni del GPL, dei quali, tra l’altro, pochissimi sono a norma di legge».
Il miglioramento dell’arredo urbano dei paesi è un
vantaggio che viene sottolineato dagli Amministratori di quasi tutti i Comuni, il che è molto importante
in un’area interessata dalla presenza del Parco
Sirente-Velino e di centri storici di pregio notevole.
Infine il conto in tasca alle famiglie, che avranno indubbi vantaggi economici dalla realizzazione della
metanizzazione; il miglioramento delle condizioni di
vita degli anziani soli, per i quali i sistemi attuali di
riscaldamento rappresentano un costante pericolo; la
maggiore attrattiva per le attività economiche che
potranno trovare vantaggioso insediarsi nelle aree
artigianali dei comuni della zona; le possibilità di
“indotto” per tutte quelle imprese artigiane che operano nel campo della installazione e della manutenzione degli impianti di riscaldamento.
Un complesso di fattori economici e sociali che, se
ben guidati, potranno rappresentare un volano importante per la zona.
Nei Comuni che hanno il metano da tempo cominciano a crearsi problemi nuovi. È il caso di
Castelvecchio Subequo, dove la rete comincia a dare
sintomi di invecchiamento che richiedono una manutenzione aggiuntiva contro l’usura della stessa.
Il che spesso porta ad assorbire una parte consistente
delle entrate dello stesso servizio.
O come Goriano Sicoli, dove la gestione non è “diretta”, ma data in appalto alla Società che ha costruito
la rete.
«Se si aspettava qualche anno in più – dicono gli
attuali Amministratori – molto probabilmente avremmo realizzato la rete con indubbi e maggiori vantaggi per la collettività».
Il lavoro che si sta realizzando in questo periodo, in
conclusione, è una delle scommesse più importanti
che la nuova generazione di Amministratori della
zona sirentina, coordinata dalla Comunità Montana,
sta mettendo in atto. Dall’impatto che essa avrà sulle comunità locali e sulla qualità della vita delle popolazioni, dipenderà in gran parte il futuro delle
collettività e quello di una intera nuova classe dirigente.
La storia
La metanizzazione dell’area della Comunità Montana Sirentina ha una storia ventennale. Il tutto ebbe inizio nel 1983 con la realizzazione del Consorzio “Abruzzo 14”, che raggrruppava tutti i Comuni della provincia aquilana
ancora non dotati del servizio di gas metano. L’obiettivo del Consorzio era
quello di ottenere il passaggio del metanodotto algerino e i fondi per la realizzazione delle reti dei singoli paesi.
Il Consorzio ottenne un primo finanziamento alla metà degli anni ’80 tramite
una Legge Nazionale, la n. 728.
Ad essa si aggiunse la Legge Regionale 25 del 1994, firmata dall’allora Assessore ai Lavori Pubblici Giampiero Berti De Marinis.
Ma questi erano fondi ancora insufficienti.
L’ultima opportunità, prontamente sfruttata dai Comuni della zona, è stata
l’emendamento alla Finanziaria introdotto dal ministro Bersani che concede
finanziamenti speciali per la metanizzazione nelle aree di montagna interessate dalla presenza di parchi regionali o nazionali.
In forza di tale provvedimento, i comuni di Acciano, di Tione, di Fontecchio e
di Fagnano hanno ottenuto un finanziamento di 2 miliardi e 300 milioni di
lire per la realizzazione della cabina di decompressione.
I Comuni dell’Altipiano delle Rocche £ 3.200.000.000 per la realizzazione
dell’intera rete.
8
Orme
omunità Montana Sirentina
IL PROBLEMA
La Polizia Municipale e
la sicurezza del territorio
La Polizia Municipale:
i vantaggi di un servizio associato
In un momento particolare che sta vivendo la nostra
Italia e le con novità che vengono introdotte nella
Costituzione, viene spontaneo trattare un argomento
a me molto caro: il ruolo della Polizia Municipale.
Negli ultimi mesi stiamo assistendo ad uno strano
giochino tra parlamentari dove la Polizia Municipale un giorno è trasformata in tanti “sceriffi” e l’altro
in “assistenti sociali”.
Stando così le cose, tenendo conto della legislazione
oggi vigente in materia di Polizia Locale (Legge Quadro sull’Ordinamento della Polizia Municipale Legge 7 marzo 1986 n. 65), vediamo quali sono i
molteplici compiti istituzionali a cui deve assolvere
la Polizia Municipale.
Dapprima è necessario chiarire la differenza, l’unica
in realtà, tra gli organi di Polizia dello Stato e la Polizia Municipale: mentre la prima rivolge la propria
10
Orme
attività verso la tutela degli interessi concernenti lo
Stato nel complesso in assenza di limite territoriale,
la seconda è demandata alla tutela degli interessi di
una collettività territorialmente limitata.
La Polizia Municipale nell’ambito del territorio di
competenza provvede a vigilare sull’osservanza delle
leggi, dei regolamenti e delle altre disposizioni emanate dallo Stato, dalla Regione, dalla Provincia e dal
Comune, con particolare riguardo alle norme concernenti:
• Polizia Urbana: tutela il patrimonio dell’Ente, nonché vigila sul regolare svolgimento della vita, della
libertà e della sicurezza dei cittadini e sul regolare
andamento dei servizi pubblici;
• Polizia Rurale-Ambientale: svolge funzioni di controllo nel territorio esterno all’abitato, vigila sull’osservanza delle norme a tutela delle colture e di tutto
il patrimonio ambientale;
• Polizia Annonaria-Commerciale e Amministrativa:
NOTIZIE dai COMUNI
Castel di Ieri
• Museo Archeologico.
• Scavi archeologici del tempio.
• Edilizia scolastica.
• Sistemazione scuola.
• Sistemazione reti interne.
Fontecchio
• Finanziamento per intervenire sul miglioramento della viabilità e
completamento opere fognarie.
• Completamento di tratti di pubblica illuminazione e viabilità.
• Iniziative per la scuola, adeguamento alle nuove normative di sicurezza degli edifici scolastici.
• Completamento rete metanifera interna.
Ovindoli
• Nuova Piazza Ovindoli.
• Per la prima volta non è mai mancata l’acqua grazie alla
privatizzazione del servizio e sono rimaste inalterate le tariffe.
• Privatizzato anche il servizio RS.U e inalterate le tariffe.
• Croce Rossa.
Molina Aterno
• Rifacimento Pubblica Illuminazione.
• Edilizia scolastica.
• Sistemazione del cimitero.
• Completamento Aia comunale.
• Museo dell’acqua.
• Piste ciclabili.
• Riqualificazione Urbana container materiale fenoso.
• Adesione piano sociale per l’attivazione dell’assistenza
domicialiare agli anziani.
12
Orme
NOTIZIE dai COMUNI
Secinaro
• Le scelte sono predeterminate dall’ente finanziatore, si cerca di utilizzare i finanziamenti a fondo perduto.
• Piste ciclabili.
• Edilizia scolastica.
• Metanizzazione, ecc.
• I finanziamenti sono troppo vincolanrti per l’amministrazione.
Gagliano Aterno
• Fondo Ordinario Investimento e Finanziamento del Parco VelinoSirente per Museo Etnografico.
• Finanziamento Regione Abruzzo per restauro organo nella chiesa
S. Martino.
• Rinegoziazione mutuo per l’intervento opere fognarie.
• Intervento viabilità.
Goriano Sicoli
• Attivazione mutui per riqualificazione urbana all’interno del centro storico.
• Piste ciclabili.
• Realizzazione di un’Aula Magna quale corpo aggiunto all’edificio scolastico.
• Intervento in campo socio-assistenziale (attivazione assistenza
domiciliare agli anziani).
• Assistenza scolastica a portatori di handicap.
• Intervento a favore dei bambini e degli anziani.
• Attivazione convenzione con il Cogesa per R.S.U.
14
Orme
IL PROBLEMA
diverse branche delle competenze della Polizia Municipale. Così facendo sarà possibile organizzare
gruppi d’intervento specializzati per ogni tipo di attività, dal commercio al codice della strada,
dall’infortunistica stradale all’edilizia e così via.
Solo in questo modo sarà possibile garantire un servizio specializzato utile alla cittadinanza, facendo
leva sul personale in organico presso gli enti associati.
Diversamente come potrebbero gli amministratori di
un piccolo comune, con un solo operatore, pretendere che vengano espletate tutte le funzioni a noi attribuite?
Uno degli aspetti che solitamente preoccupa gli amministratori nella istituzione di tali servizi è la dipendenza gerarchica della Polizia Municipale.
Supponendo che la Comunità Montana Sirentina assumesse l’onere della costituzione del Corpo della
Polizia Municipale associata, ogni singolo Sindaco,
o suo delegato (così come previsto dalla Legge 65/
86), impartirebbe le direttive di riferimento sul proprio territorio; è chiaro che nell’eventualità di tale
costituzione i Sindaci dovranno uniformare i regolamenti comunali, per far sì che nell’ambito globale
del servizio non vi sia diversità comportamentale tra
un comune e l’altro. A capo di tale corpo vi deve
essere un Comandante, che ha la funzione di coordi-
16
Orme
natore dell’intera struttura, rispondendo, gerarchicamente, direttamente al rappresentante dei Comuni
associati.
Per completare la risposta sui vantaggi che tali servizi apporterebbe alla collettività, alla luce della mia
diretta esperienza, sento di poter affermare che tale
istituzione favorirebbe una maggiore attività di controllo del territorio, prevenendo l’abbandono di rifiuti nell’ambiente (alla luce anche della vocazione
turistica ambientale dell’intera area interessata), riducendo la pericolosità della circolazione veicolare,
assicurando una maggior presenza sul territorio della Polizia Municipale al fine di prevenire atti illeciti
di natura amministrativa o penale, aumentando il
contatto diretto con i cittadini al fine di garantire
maggiormente la loro tranquillità e la loro sicurezza.
Presidente ANVU
Provincia di L’Aquila
CARMINE DI BERARDINO
omunità Montana Sirentina
IL PROTAGONISTA
«O
Rita Del Campo:
una vita per l’Abruzzo
gni volta che attraverso la Valle dell’Aterno, dopo
S. Demetrio, soprattutto con i colori dell’autunno, mi
sento orgogliosa delle mie radici e penso che occorra
lavorare molto, tutti insieme, per migliorare la vita delle
popolazioni che vi abitano».
Esordisce così Rita Del Campo, direttrice del CREL,
il Comitato Regionale dell’Economia e del Lavoro,
nata a Gagliano Aterno, anche se poi la vita l’ha portata lontano, in ogni parte dell’Abruzzo e dell’Italia.
«A Gagliano – racconta – ho vissuto i primi anni ed
ho frequentato la scuola materna ed elementare. Poi
i miei genitori si trasferirono all’Aquila ed io li ho
seguiti. Di quegli anni mi ricordo la spensieratezza,
la neve, la primavera e la libertà di correre per le
strade e per i campi».
Giovanissima, Rita Del Campo si è laureta in Matematica (una laurea insolita per una donna, soprattutto a metà degli anni ‘70), ha lavorato all’Università con una tesi finanziata dal CNR e poi ha insegnato a Firenze.
Nel 1978 il grande salto, una scelta di vita: Rita entra nel Sindacato, precisamente nella CGIL, dove rimarrà per quasi venti anni, ricoprendo incarichi di
direzione praticamente in tutte le categorie.
«Fu una scelta un po’ istintiva, ma entusiasta – spiega – sull’onda della Lega dei disoccupati, una iniziativa che ci coinvolgeva tutti.
Quella, che io mi ricordi, fu una delle ultime esperienze che vide insieme lavoratori, giovani disoccupati ed intellettuali delle scuole e delle università».
Significativa anche la data del suo ingresso nel sindacato: il 16 marzo 1978, il giorno del rapimento di
Aldo Moro. Questo evento la “buttò” d’un tratto nel
mezzo di una stagione politica drammatica, che ha
segnato profondamente la vita di molti militanti sindacali.
Dentro l’organizzazione, ha vissuto due “anomalie”:
essere donna e socialista.
«Il sindacato – dice – resta una struttura fondamen-
18
Orme
talmente maschilista, dove le donne in funzione di
direzione, soprattutto negli anni ‘80, erano una rarità. Debbo dire, tuttavia, che le volte che sono stata
nominata in una carica non è mai avvenuto perchè
ero donna, ma sulla base di valutazioni di capacità e
omunità Montana Sirentina
Una stagione difficile
A
Intervista a Gennaro Di Stefano, Direttore della
Stazione Sciistica di Campo Felice
ll’interno del territorio della Comunità Montana
Sirentina insiste una risorsa importante dal punto di
vista turistico come il Consorzio Le 3 Nevi: Ovindoli,
Campo Felice e Campo Imperatore.
In questo inverno, che abbiamo ormai alle spalle, l’industria del turismo bianco ha vissuto un momento
difficile per via della quasi totale assenza della materia prima. Proviamo a fare il punto della situazione
con Gennaro Di Stefano, Direttore della Stazione
Sciistica di Campo Felice.
D. Quali sono i compiti del Consorzio?
R. Il Consorzio Le 3 Nevi esiste da tre anni. Esso
deve essere il promotore di importanti manifestazioni a carattere nazionale per incentivare e far conoscere le nostre realtà.
Io rivesto la carica di Direttore della stazione di sci
Campo Felice da 10 anni. Il Consorzio Le 3 Nevi
interessa geograficamente un’area molto vasta che
abbraccia l’Abruzzo, il Lazio, le Marche, l’Umbria
e le Puglie.
D. Qual’è stata l’attività del Consorzio in questi
anni?
R. Sono state organizzate alcune importanti manifestazioni e tra queste vogliamo ricordare il Campionato Italiano Aspiranti ed i Campinati Italiani Assoluti con ottimi risultati e con i riconoscimenti della
Federazione e dei Gruppi Sportivi partecipanti. Nella passata stagione invernale si sono svolti i Campionati Italiani dei Vigili del Fuoco con circa 1000
partecipanti. Lo sforzo organizzativo è stato notevole ed i risultati ci hanno ripagati per le tante fatiche.
D. Ci può illustrare i rapporti tra il Consorzio ed
il Parco Sirente-Velino?
R. Fino ad oggi il Parco Regionale Sirente-Velino, a
mio modesto avviso, non ha contribuito alla crescita
del turismo bianco nè, i responsabili, si sono fatti
avanti per collaborare o promuovere delle iniziative
con il Consorzio Le 3 Nevi.
D. Una stagione difficile quella dell’inverno 2000/
2001?
R. Quest’anno si sono verificate pochissime nevicate tanto è vero che l’apertura degli impianti si è potuta fare e parzialmente, grazie all’innevamento ar-
20
Orme
tificiale, solo a partire dal giorno 29 dicembre 2000.
Potete, quindi, ben immaginare quale danno economico ha subito tutto l’indotto considerando che il
periodo natalizio, per movimento, è pari, all’incirca,
al 50% dell’intera stagione.
D. In cifre, qual’è il movimento attivato dall’area
del Consorzio?
R. La media annuale di presenza nel Comprensorio
delle 3 Nevi è di circa 250.000.
La stazione invernale di Campo Felice nel 1992, insieme con il Sestriere e Madonna di Campiglio, è
stata tra le prime d’Italia a realizzare un impianto di
innevamento automatico ad Alta Pressione.
Il movimento economico, compreso l’indotto, si aggira tra i 15 ed i 20 miliardi”.
D. In conclusione, l’mportanza, per l’economia
abruzzese del Consorzio Le 3 Nevi?
R. Campo Felice e tante altre strutture a Rocca di
Cambio sono state realizzate solo grazie all’impegno economico e all’amore per queste zone del Cavaliere del Lavoro Dott. Aldo Jacovitti. Personalmente non credo negli investimenti di denaro pubblico e
quindi il futuro di Campo Felice è legato proprio alla
popolazione di Rocca di Cambio che non vive più di
agricoltura e di pastorizia ma vive, e bene, di turismo. Con questo voglio dire che per il futuro avranno una grossa valenza di atteggiamenti e le scelte
dei rappresentanti di una parte della popolazione che,
a tutt’oggi, continuano a manifestare un ostruzionismo deleterio ed assurdo nei confronti delle iniziative, tutte, del Dott. Jacovitti. Persistendo questo stato
di cose vedo il futuro molto incerto poichè, sicuramente, non ci sarà la spinta per invogliare a nuovi
investimenti.
A cura di
PAOLO DI GIULIO
una pagina di STORIA
rispettivamente a S. Antonio Abate, alla Madonna di Loreto e a S. Erasmo; seguono la
banda musicale, i fedeli e la statua del Santo portata a spalla. Durante il percorso si
effettuano varie benedizioni dei luoghi. A
quota 851 m, in località Piedi Stretto, c’è
l’incontro con la processione proveniente
da Beffi.
Per antica tradizione la processione di Beffi detiene il diritto di precedenza che negli
anni passati era oggetto di animate discussioni e che, talvolta, degeneravano in vere
e proprie risse. Le due distinte processioni
attraverso luoghi incontaminati dove si respirano odori profondi di ginestre in fiore,
di ginepro selvatico e soprattutto del timo
silvestre aromatico e raggiungono la
“cunicella” o “cunetta” di S. Erasmo (1.160
m). Qui la statua del Santo, unitamente agli
stendardi, viene benedetta e dopo una breve sosta le due distinte processioni proseguono; superata la Valle del Santissimo, si
inerpicano alla volta dei Calmi di S. Erasmo
(1.303 m) per poi riscendere nel pianoro
sottostante fino a quota 1.156 m dove è situato l’eremo di S. Erasmo. L’arrivo della
processione di Succiano è salutata da spari
pirotecnici.
La chiesa, costruita probabilmente alla fine
del 1500, è una piccola costruzione con volta a botte e con un altare in pietra ricavato
all’interno di una nicchia con l’immagine
del Santo impressa in un affresco che raffigura S. Erasmo con paramenti da Vescovo: manto rosso, mitra e pastorale
con un braccio alzato in segno di benedizione.
Dopo la Santa Messa concelebrata dai Parroci di Succiano e di Beffi, nello
spazio antistante la chiesetta (un tempo le Messe erano due distinte e celebrate all’interno della stessa chiesetta) viene distribuito, a cura dei due comitati, il vino devozionale e le pagnottelle benedette a tutti i fedeli presenti.
Le due comunità, consumata la tradizionale colazione, accompagnate dai
due gruppi musicali si riavviano verso i rispettivi paesi, formando sempre
due distinte processioni.
A Succiano la processione è attesa, all’inizio del paese, da altri fedeli che
non hanno potuto effettuare il percorso in montagna e dalle statue degli altri
Santi. Riunito il corteo si rientra nella chiesa di S. Giovanni dove viene
celebrata, in forma solenne, la Santa Messa.
Il comitato feste di Succiano per l’anno 2001 ha intenzione di dare particolare risalto alla manifestazione di devozione al nostro Patrono S. Erasmo,
nei giorni 2 e 3 giugno, nella ritrovata compagnia e nell’affetto dei compaesani che purtroppo furono costretti a lasciare la patria o ad emigrare in altre
terre d’Italia per trovare un lavoro.
MARIO SERGIO CERCARELLI
22
Orme
omunità Montana Sirentina
NOTIZIARIO
a cura di Giovanni Pizzocchia
2° Bollettino
Comunità Montana Sirentina
1) Attività Amministrazione
Il Consiglio della C.M.S., riunitosi in data 17 febbraio 2001 ha deliberato :
1. L’Approvazione del Programma Fondo della Montagna 1999-2000.
2. Il Programma annuale e triennale delle OO.PP.
3. Il Bilancio Preventivo 2001.
4. Lo Statuto dell’Ente
2) Lavori Pubblici
1. Approvati i progetti per la manutenzione delle strade nei seguenti Comuni:
• Goriano Sicoli: strada “Colle Tarino”;
• Molina Aterno: strada “Codicilli”;
• Acciano: strada “Vicenne delle Pretare-Olmo”;
• Gagliano Aterno: strada “Montorio-Colliccioni”.
2. Consolidamento e restauro della volta della chiesa di S. Nicola di Bari in Secinaro.
3. Recupero sede ex cinema Castelvecchio Subequo
da adibire a Centro di aggregazione.
Sono in corso di preparazione i progetti di
forestazione e valorizzazione ambientale.
3) Protezione Civile e Volontariato
Nell’ambito del programma di formazione e di informazione 2000-2005 della Regione Abruzzo, in
collaborazione con il Corpo Forestale ed il Formez,
nei mesi di marzo e di aprile si terranno presso la
Scuola Forestale di Gagliano Aterno, ex convento di
S. Chiara, a suo tempo restaurata da questa Comunità Montana, i seguenti corsi:
1. Corso per i responsabili e quadri delle organizzazioni di volontariato;
2. Corso in materia di protezione civile e lotta agli
incendi boschivi.
A tale iniziativa potranno partecipare gli appartenenti
a tutte le Associazioni di Volontariato della Regione
Abruzzo, è prevista l’adesione anche dei volontari
del gruppo Intercomunale Volontari della Comunità
Montana Sirentina.
L’anno 2001 è stato proclamato dalle Nazioni Unite
24
Orme
l’anno internazionele del volontariato, si spera che
ciò sia un input in più alla diffusione dei valori capisaldi della solidarietà, di difesa della vita umana e
dei suoi insediamenti e dell’ambiente.
Dissesto idrogeologico
La Regione Abruzzo, tramite l’Università di Chieti
Facoltà di Geologia, ha redatto la mappa del rischio
idrogeologico nella Regione Abruzzo. Poichè sono
molti i comuni interessati a tale evento calamitoso,
alcuni ricadenti anche nel territorio della Sirentina,
l’Ufficio del Genio Civile ha convocato i responsabili degli Enti Locali, secondo la normativa vigente,
per mettere in atto tutte le procedure previste.
Iniziative Sociali: Legge 285/97
Nell’ambito del programma previsto nella legge 285/
97 a favore dei minori, il Presidente Giuseppe Venta
ha consegnato in data 7 marzo 2001 l’attestato ai
partecipanti al Corso Formativo “Animatore Professionale.....”. Il corso della durata di 140 ore si è svolto presso il Centro Polivalente di Castelvecchio
Subequo nell’anno 2000 ed è stato curato dal Centro
Europeo di Orientamento e Studi.
1° Bollettino
Attività amministrativa
È stata deliberata la prosecuzione dell’attività dei
lavoratori socialmente utili fino al 30/04/2001.
Protezione civile
È stata rendicontata alla Regione Abruzzo, come da
convenzione, l’attività svolta dal Gruppo Volontari
della Comunità Montana impegnato nella campagna
antincendio boschivo nel 2000. Per tale attività sarà
erogato un contributo, proporzionato alle giornate ed
al personale impegnato, che dovrà essere esclusivamente utilizzato per migliorare le attività del gruppo. C’è da registrare positivamente che nel territorio
della Comunità Montana Sirentina, a differenza del
restante territorio regionale, nel 2000 non si sono
verificati notevoli incendi.