Flash mercati - 21 febbraio 2013

Transcript

Flash mercati - 21 febbraio 2013
Flash mercati - 21 febbraio 2013
Etf Physical Gold (PHAU)
La forte discesa dell’oro delle ultime settimane è anche riconducibile al dissenso in seno alla
Federal Reserve in merito alla continuazione del quantitative easing. Tale contrasto è stato reso
evidente dalla pubblicazione, in data 20 febbraio 2013, dei verbali del comitato esecutivo della
banca centrale statunitense da cui emergono forti contrasti tra coloro che propendono per una
continuazione del programma di acquisto di titoli e coloro che sono invece per una sua progressiva
rimozione. A tal proposito, noi riteniamo che la politica monetaria statunitense e dei principali Paesi
avanzati continuerà a rimanere straordinariamente accomodante e questo costituirà un notevole
catalizzatore per un sostituto della moneta come riserva di valore qual è l'oro.
A seguito di ciò, l'Ufficio Gestioni, in conformità con le direttive del Comitato Investimenti, ha
deciso di inserire in portafoglio la componente "oro fisico", tramite l'acquisto dell'Etf Physical Gold
(codice di negoziazione Phau).
Figura 1. Andamento del prezzo spot dell’ Oro in USD per oncia nell'ultimo anno. Fonte: Bloomberg.
Questo Etc, emesso da Etf Securities Ltd., ha un costo di gestione dello 0,39% annuo e replica
perfettamente l’andamento del prezzo spot in dollari per oncia dell’oro poiché non ci si fa carico del
costo di rollover1 dei futures sottostanti, in quanto l’investimento è fatto direttamente in oro fisico
e i costi di stoccaggio sono compresi nella commissione di gestione.
1
Costo derivante dalla chiusura di una negoziazione per posticipare la scadenza dei future detenuti in portafoglio.
Flash mercati - 21 febbraio 2013
Il titolo è stato inserito con i seguenti pesi:
Le ragioni che ci hanno portato a questa decisione di acquisto sono le seguenti:
1. tassi reali negativi (soprattutto a breve termine) hanno da sempre beneficiato l'oro. Il fatto
che i tassi a lunga americani siano sui massimi degli ultimi 10 mesi potrebbe segnalare o la
ripresa dell'economia USA oppure un aumento della preoccupazione per la costante
crescita dell'indebitamento dello Stato americano.
2. Continuo ricorso a politiche espansive da parte di tutte le più importanti Banche Centrali,
per cercare di risollevare economie il cui ritmo di crescita è a dir poco sconsolante se si
considerano gli effetti assai limitati sull'economia reale. Senza tener conto della guerra
valutaria in atto: da inizio anno rispetto all'euro lo yen si è svalutato di un 10%, la sterlina di
un 8%, il dollaro di un 2%.
Figura 2. Titoli detenuti dalle Banche Centrali in percentuale rispetto al Pil dal 2008 ad oggi.
Fonte: JP Morgan
3. Notevole disinteresse da parte degli investitori. L'oro fisico è passato dai 1900 USD l‘oncia
del 2011 ai 1600 USD attuali, ovvero da uno stato di tipica euforia (tutti dobbiamo averlo) ad
uno stato di "noncuranza".
Statisticamente parlando, ogni qualvolta si raggiungono questi livelli di disinteresse, è molto
probabile che il mercato stia creando nuovi minimi.
Flash mercati - 21 febbraio 2013
Figura 3. Andamento dell’ indicatore di market sentiment sull’ oro dal 2008 ad oggi.
Fonte: Sentiment Trader
4. Rischio di coda. Vedendo l'euforia di alcuni listini azionari (Stati Uniti in primis), il mercato
sembra "testardamente" salire spinto da una iniezione di liquidità senza precedenti da parte
delle Banche Centrali, dimenticandosi completamente delle cattive notizie sul fronte dell‘
economia reale e dei problemi rimasti irrisolti. Situazioni del genere, già vissute più volte in
passato, si possono tramutare velocemente in panico. Una percentuale di oro in portafoglio,
nel caso questo scenario si realizzasse, può fornirci un piccolo "paracadute".
Delibera Comitato Investimenti
Il Comitato Investimenti si è riunito in data 20 febbraio 2013.
Ha deliberato di mantenere una elevata quota in prodotti monetari (es. Bot) da switchiare su altri
strumenti in caso si presentassero nuove opportunità (vedi acquisto Monte dei Paschi 2014 e Btp
inflation 2018); di rimanere sottopeso azionario e non rincorrere la salita dei mercati azionari:
attendere un eventuale storno degli stessi per incrementare le posizioni e portarsi eventualmente
anche in forte sovrappeso.
Aumentare altresì il peso della commodity oro.
Si conferma la strategia deliberata in data 17 gennaio 2013.
Flash mercati - 21 febbraio 2013
DELIBERA STRATEGIA 2013
Linee Conservative
AZIONARIO
Alpi Metodo RENT (benchm az 10%)
Alpi Quant Allocation DIFENSIVA (benchm az. 20%)
OBBLIGAZIONARIO
Peso azionario
ATTUALE
5%
10%
Peso azionario
Media per il 2013
5%
10%
----------->
----------->
Massima esp. azionaria
TARGET
12%
24%
40%
40%
70%
75%
70%
40%
40%
70%
75%
70%
----------->
----------->
----------->
----------->
----------->
60%
60%
98%
98%
98%
Peso BOT
ATTUALE
30%
30%
Peso BOT
Media per il 2013
30%
30%
----------->
----------->
Switch BTP
TARGET
30%
30%
15%
15%
----------->
15%
Linee Bilanciate ed Aggressive
Alpi Quant Allocation BILANCIATA (benchm az. 50%)
Alpi Metodo PAC BILANCIATO (benchm az. 50%)
Alpi Quant Allocation EQUITY STAR (benchm az. 80%)
Alpi Metodo PAC AZIONARIO (benchm az. 90%)
Alpi Selezione Attiva EMERGING SELECTION (benchm az. 90%)
Linee Conservative
Alpi Metodo RENT (benchm az 10%)
Alpi Quant Allocation DIFENSIVA (benchm az. 20%)
Linee Bilanciate ed Aggressive
Alpi Quant Allocation BILANCIATA (benchm az. 50%)
Ps: piccolo inciso sulle elezioni di domenica in Italia
Secondo un report di Mediobanca, l'unica "vera" soluzione per il nostro Paese, sarebbe un esito
delle elezioni incerto. In questo modo, nell'arco di qualche settimana, l'Italia farebbe ricorso al
programma di aiuti di Draghi (OMT) con l'obbligo della Bce di acquistare i nostri titoli di Stato.
Cosi facendo, si metterebbe all'angolo la Germania, costretta a prendere una posizione ufficiale
(contraria finora solo la Bundesbank) prima delle elezioni..
Ufficio Gestioni