Orientamento e bilancio delle competenze

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Orientamento e bilancio delle competenze
Orientamento al lavoro
Alla base delle attività d’orientamento al lavoro c’è un contatto e un coinvolgimento
di tutti gli enti/strutture/servizi pubblici, delle istituzioni, dei soggetti del volontariato e del
privato sociale presenti sul territorio, finalizzato alla strutturazione di una “rete locale
d’opportunità e risorse” a supporto delle iniziative previste ed in stretta relazione con le
stesse, in termini di confronto, programmazione e intervento comune e condiviso.
Pur partendo dal presupposto che individua ogni soggetto, di là dalla sua natura
giuridica o della sua specifica competenza, come paritario e utile al successo
dell’iniziativa, l’obiettivo prioritario è quello di rafforzare la collaborazione dei servizi
sociali promossi dal Comune e dall’Asl di riferimento per il territorio, dovendo interagire
con soggetti destinatari multiproblematici che, oltre la questione lavorativa, sono
portatori di bisogni e necessità, spesso, di competenza pubblica.
È impossibile delineare percorsi d’orientamento al lavoro per persone che non hanno
risolto o cominciato ad affrontare questioni altre, purtroppo, in maniera sempre più
evidente, di natura emergenziale. Primo obiettivo, pertanto, è la messa in rete delle
risorse del territorio per consentirne l’accesso ai destinatari.
Risorse che, tra l’altro, contemplano quei presidi relativi all’occupabilità (Centri per
l’impiego); alla formazione professionale (Enti riconosciuti dalla Regione); alla
formazione scolastica di base, media, superiore (Istituti scolastici) ed Universitaria;
all’intermediazione di manodopera (Agenzie interinali) e alla tutela dei diritti
(Sindacati); allo sviluppo territoriale (Associazioni di categoria; Società per il
finanziamento
di
progetti
d’impresa
e
d’autoimpresa,
ecc.);
all’occupazione
(domanda di lavoro: imprese, ditte, cooperative, aziende, ecc.).
Le azioni d’orientamento al lavoro si sviluppano a partire dal primo contatto e
dall’accoglienza del destinatario, proseguendo attraverso attività d’informazione sul
lavoro, ed in particolare sulle forme di ricerca attiva di lavoro, le nuove forme di lavoro,
la formazione professionale, il lavoro autonomo, la tutela del lavoratore dipendente, gli
organismi competenti e le forme di accesso (Centri per l’Impiego, Sindacato,
Ispettorato), previdenza, reiterando momenti di ascolto per valutare i fabbisogni di
ingresso dell'utenza.
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I ragazzi, dopo il primo contatto, sono orientati verso un’offerta di servizi e percorsi
personalizzati da individuare in una gamma d’opportunità che prevede:
L’emersione del sé;
La valutazione/autovalutazione delle molle motivazionali;
La verifica delle capacità d’ascolto;
Sessioni di bilancio di competenze individuali o per piccoli gruppi;
La valutazione delle abilità nel lavoro di gruppo;
La costruzione del proprio curriculum vitae in incontri individuali;
Moduli di orientamento al lavoro autonomo per piccoli gruppi realizzati da
personale esperto, finalizzati a verificare l'idea imprenditoriale da portare avanti
e ad informare sulle opportunità - accompagnamento e sostegno alla
presentazione di domande per finanziamenti coerenti;
Sostegno alla ricerca attiva di lavoro (attraverso la lettura d’annunci,
pubblicazione di annunci, telefonate, collegamenti in internet, invio di
curriculum, simulazioni di colloqui aziendali, interviste professionali);
Accesso a banche dati sull’offerta di formazione professionale nella regione e
orientamento per la scelta di corsi di formazione;
Brevi corsi d’orientamento per i giovani che non hanno completato l'iter
formativo scolastico;
Colloqui con agenzie di lavoro interinale per informare sulle nuove forme di
lavoro;
Consulenza
ai
l’equiparazione
giovani
o
il
immigrati
extracomunitari
riconoscimento
di
titoli
di
sulle
studio
procedure
o
per
professionali,
eventualmente conseguiti nei paesi d’origine.
Durante l’intero svolgimento dell’intervento, si realizza un’attività di monitoraggio della
domanda, dei percorsi realizzati e dei progetti individualizzati elaborati, anche come
forme d’autovalutazione.
Bilancio delle competenze
Il bilancio di competenze si configura come metodo e come intervento per lo sviluppo
professionale e di carriera di una persona, si connota come percorso d’analisi delle
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proprie competenze, risorse e caratteristiche personali, stimola e sostiene un processo
di ricostruzione delle competenze e del rapporto tra l’individuo e il contesto, supporta
la costruzione di un progetto di sviluppo professionale. Ha la finalità di aiutare una
persona a fare il punto sulla propria condizione professionale, in una prospettiva di
sviluppo
e
attraverso
un
processo
di
consapevolezza
e
di
verbalizzazione
dell’esperienza.
Il Bilancio delle competenze è un intervento immaginato sia per chi non ha un obiettivo
professionale definito sia per chi ha bisogno di verificare una scelta già effettuata, che
necessita di definire meglio le proprie capacità e aspirazioni professionali e di
progettare e mettere in atto percorsi professionali e di carriera.
Il percorso del bilancio di competenze è effettuato attraverso colloqui tra il consulente
ed il destinatario. Lo strumento fondamentale del bilancio di competenze è il colloquio
individuale, con il quale il consulente esprime la relazione d’aiuto. In alcuni casi, il
colloquio individuale può essere integrato con sessioni di gruppo. Il colloquio è
supportato da una serie di semplici strumenti d’autovalutazione: schede per
determinare gli interessi, le conoscenze e le abilità possedute; griglie d’intervista;
schede per la ricostruzione delle esperienze professionali e delle esperienze formative.
La prima attività prevista è quindi quella di presentarsi, cioè di conoscersi provando ad
esprimere le proprie aspettative riguardo alle scelte future. Successivamente, sono
svolte una serie di attività indirizzate a far emergere, per ogni partecipante, uno o più
obiettivi professionali e di carriera, in merito alle sue aspettative, ai suoi interessi
personali, ai suoi valori, ecc., partendo dall’analisi delle esperienze pregresse che
hanno “prodotto” delle competenze, dove per competenze non si intende solo quelle
connesse ai titoli di studio e ad esperienze lavorative ma anche a capacità acquisite in
altri ambiti e, possibilmente, spendibili in futuro.
Infine, ogni partecipante, sotto la guida dell’esperto, procederà a pianificare le azioni
necessarie al raggiungimento degli obiettivi professionali definiti, razionalizzando le
singole azioni e dandosi tempi stabiliti per il raggiungimento di ogni singolo passaggio.
Il prodotto finale del bilancio di competenze è un documento di sintesi, di proprietà
esclusiva del destinatario, che descrive le circostanze del bilancio, le competenze e le
risorse personali, i punti di forza e di debolezza, le competenze da sviluppare, il
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progetto professionale e di carriera ed il piano d’azione. Il cosiddetto “portafoglio di
competenze” è un dossier in cui sono raccolte tutte le competenze acquisite dal
lavoratore nel corso della sua storia personale, formativa e professionale.
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