Newsletter 11 Febbraio 2015

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Newsletter 11 Febbraio 2015
Al via le elezioni RSA in tutti gli stabilimenti FCA e CNHI. Finora la Fismic è
l’unica Organizzazione Sindacale in crescita
con un aumento di voti ottenuto attualmente di circa il 15%. Le elezioni della Rappresentanza Sindacale Aziendale sono
l’evento più importante e significativo per
le Organizzazioni Sindacali. Le rappresentanze sindacali hanno il compito di rappresentare l’interesse comune di più individui e
si fanno portatrici di interessi collettivi fini
alla tutela dei lavoratori e al miglioramento
del percorso e della vita lavorativa di ciascun individuo. La FISMIC si presenta ai
blocchi di partenza di queste elezioni certa
della bontà della sua linea politica sostenuta in questi anni e del lavoro oscuro ma
prezioso di centinaia e centinaia di RSA,
circa 200 e di migliaia di militanti che hanno
sempre dato risposte alle domande dei
lavoratori, che sono sempre stati vicino a
loro anche e soprattutto nei momenti più
bui ed hanno sempre cercato di far prevalere la ragionevolezza contro le politiche luddiste della Fiom, contro tutti i tentativi operati anche dai politici italiani di screditare il
marchio nazionale e contro lo scetticismo
generale dei soloni della stampa che con il
loro atteggiamento radical chic hanno sempre pronosticato un destino funesto per
l’industria automobilistica nazionale. Oggi
tutti i numeri sono in ripresa, l’acquisizione
di Chrysler da parte di Fiat si è dimostrata
un arma vincente e la linea di andare sui
prodotti di prestigio, di lusso e sulle automobili cool sta avendo successo nei mercati
italiani europei e mondiali. Un successo che
non è isolato solo allo stabilimento di Melfi
dove viene prodotta la Jeep Renegade, ma
iniziato con la straordinaria iniziativa industriale di dare una dignità ai lavoratori di
Pomigliano che sono passati dall’essere
considerati una fabbrica di fannulloni a una
fabbrica che le migliori performance di tutti
gli altri stabilimenti del mondo non solo
FIAT e che ripete quello di Grugliasco. Nei
prossimi mesi tale miracolo si ripeterà prima a Cassino dove è in arrivo il primo dei
quattro modelli alfa che verranno prodotti
in quello stabilimento. E i miracoli italiani
non finiscono qui! A Mirafiori entro l’anno
verrà prodotta prima la Maserati Levante e
poi altre vetture che chiuderanno il cerchio
delle auto di lusso e delle Supercars. Ma la
ripresa non toccherà solo i settori automobilistici bensì anche quello dei veicoli commerciali che contribuirà col il suo successo
ad una ripresa occupazionale importante.
Anche il settore agricolo vedrà potenziato
lo stabilimento di Jesi, quello di Modena
che acquisteranno sempre un maggior peso
nello scenario europeo della costruzione di
trattori piccoli e medi.
Tutto questo e molto altro viene quotidianamente prodotto da 87000 lavoratori che
hanno sempre creduto insieme alla Fismic
alla possibilità di mantenere il settore Automotive, tra questi 87000 ci sono migliaia di
ingegneri, architetti, specialisti di ogni settore che operano in sinergia con quelli americani nel settore della ricerca e sviluppo e
dell’industrializzazione di nuovi prodotti
autoveicolistici; vogliamo qui soltanto citare
tutti quelli degli enti centrali e commerciali
di fiat ma soprattutto i circa 800 tecnici che
per un anno si sono impegnati nel progetto
GIORGIO che nelle brume della bassa padana in un capannone inutilizzato hanno operato giorno e notte con risultati ingegneristici di grande innovazione che gli stessi
colleghi statunitensi hanno ritenuto impensabili prima che loro si mettessero in team.
Questo è l’orgoglio italiano che la Fismic ha
contribuito a salvaguardare, difendere e
sviluppare e per questo chiediamo ai lavoratori di votare per la nostra organizzazione
e al governo Renzi di prendere atto che non
c’è possibilità di nuove riforme e di nuove
occupazione senza l’industria manifatturiera forte ed innovativa capace di competere
ad alto livello nei mercati internazionali ed
in grado di dare reddito e fare aumentare il
PIL nazionale.
In questo numero
Editoriale
Elezioni RSA
Fiscale
Sicurezza
Donne
Economia
Libri, film e ricetta
“Il lavoro rivela il carattere delle persone: alcuni si
tirano le maniche, altri
girano al largo e altri ancora non si fanno proprio
vedere”.
DIRETTORE RESPONSABILE
VINCENZO BACARANI
PROGETTO GRAFICO
E REDAZIONE
MARTINA ROMANO
FEDERICA CICCARELLI
SARA RINAUDO
CONTATTI
[email protected]
Si sono concluse le elezioni RSA di Melfi. Si
è registrato una straordinaria partecipazione
al voto superiore al 93% degli aventi diritto al
voto. La Fismic ha ottenuto un lusinghiero
risultato, aumentando di circa IL 13% i consensi dei lavoratori rispetto alle elezioni avvenute tre anni or sono. La fismic è l’unica
Organizzazione Sindacale che ha registrato
la crescita dei propri consensi elettorali, passando dal 20% al 34%, incrementando il
numero delle RSA da 10 a 16 mentre la
UILM perde 2 delegati, la FIM ne perde e
UGL ne perde 3, anche l’ACQF registra una
crescita, avendo ottenuto 2 delegati mentre
nella scorsa competizione elettorale non era
presente. Lo straordinario successo delle
nostre liste è avvenuto grazie allo sforzo
e alla abnegazione messa in atto dai
nostri in atto dai nostri candidati e le
nostre candidate che hanno registrato
tale successo proprio perché hanno
sempre creduto nel futuro dello stabilimento. Noi ci abbiamo sempre creduto
e questa coerenza oggi trova un riscontro positivo. Ringraziamo soprattutto i
lavoratori e le lavoratrici che hanno
confermato con il loro voto alla nostra lista ed in generale con la massiccia
partecipazione al voto, la loro adesione piena all’idea si un sindacato partecipativo, moderno ed in grado di operare sempre per dare una occupazione
stabile ed il mantenimento dei diritti ai lavoratori italiani.
Come dimostrano le elezioni RSA alla SATA di Melfi, la Fismic ha aumentato del
13% i propri consensi, l’dea di un sindacato partecipativo, moderno e attento
alle esigenze dei lavoratori sta dando i suoi frutti . Continuate a votare e sempre #VOTAFISMIC
L’Italia purtroppo raggiunge un primato poco incoraggiante per
quanto riguarda la
complessità di buste
paga, obblighi retributivi e fiscali, e soprattutto i rapporti con gli enti
previdenziali. I cedolini
italiani diventano un
vero e proprio rebus
specialmente se messo a confronto con il
resto degli Stati membri d’Europa e gli Stati
Uniti. A mettere in evidenza il problema della complessità del si-
stema retributivo e
previdenziale italiano è
stato Enrico Netti, in
un
articolo
del
Sole24ore che prende
spunto da un report di
Nga che confronta costi e modalità di gestione dei cedolini.
La realtà Italiana è una
tra le più complesse
per l’alto numero e diversità dei contratti di
lavoro; l’alto numero di
obblighi di dichiarazioni e di reportistica verso le diverse amministrazioni. Il cedolino
Secondo i dati di Bankitalia, a dicembre i
finanziamenti ai privati
sono calati dell'1,6 per
cento. Un dato che insieme all’aumento delle assunzioni, la crescita economica che si
è registrata negli ultimi
due
mesi
e
l’andamento del mercato azionario, fa pensare che finalmente
l’Italia stia scorgendo
un po’ di luce dopo un
lunghissimo e travagliato periodo di crisi.
Secondo quanto riferisce la Banca d'Italia i
prestiti alle famiglie
sono calati dello 0,5%
sui dodici mesi, come
nel mese precedente;
quelli alle società non
finanziarie sono dimi-
nuiti, sempre su base
annua, del 2,3% (2,6% a novembre). Il
secondo dato positivo
messo in mostra dalla
Bankitalia è anche il
rallentamento del tasso di crescita delle sofferenze bancarie; altro
dato che dimostra una
possibile crescita del
potere di credito delle
famiglie italiane.
italiano è molto articolato e ricco di implicazioni
sotto diversi profili che
richiedono competenze
e risorse differenti. Dal
report di Nga è emerso
che il costo medio di
elaborazione di una busta paga italiana può
arrivare ad oscillare tra i
15 e i 25 euro. L’Italia si
piazza tra i primi posti
per Paesi che hanno
Storie di evasione e corruzione che eravamo riusciti ad immaginare solo
tramite film e libri. I conti
in Svizzera sono sempre
rimasti un tema misterioso che ha affascinato ed
incoraggiato le più note
storie di cospirazioni
bancarie, traffico di denaro e di esorbitanti cifre
provenienti dalle evasioni
fiscali. Il patto costituito
con la svizzera per far
rientrare i capitali esteri
aveva già fatto molto
scalpore, ma non quanto
lo stia facendo la lista
Falciani comprendente
l’elenco di quasi 100mila
clienti di tutto il mondo
possedenti conti di cifre
esorbitanti depositati in
Svizzera. A fare scalpore
non sono solo i celebri
nomi tra cui quelli di Phil
introdotto nel
corso
degli
anni il maggior numero
di modifiche
normative, ed
è proprio per
questo motivo
che i costi
delle buste paga italiane
aumentano:
l’aggiornamento costant e
d o v u t o
all’introduzione di nuove
norme comporta la modifica di innumerevoli
variabili che rende
l’insieme delle pratiche
dei cedolini complicato,
creando disguidi specialmente nella relazione tra il cittadino e gli
Collins, Tina Turner, Elle
MacPherson;
ma
l’enormità delle cifre depositate. Le rivelazioni
tramite
l’operazione
“swiisleaks”, sono state
portate avanti dall’ICIJ
ossia il Washington Intarnational Consortium of
Investigative Journalists
che ha coinvolto più di
140 giornalisti di 45 testate
mondiali.
L’operazione è un atto di
denuncia contro la vergognosa evasione fiscale
ed e’ proprio l’assenza di
trasparenza finanziaria
“uno degli elementi chiave delle diseguaglianze”
come
sottolinea
l’economista Thomas
La produzione del materiale è proibita dal 1992, ma le vittime sono
tremila all’’anno. Nuovi efficaci farmaci sono già sul mercato. Gli oncologi ne hanno parlato in un convegno a Bari
L’insidia può nascondersi
nel tetto di casa o nella lamiera con
cui è limitato un terreno nei paraggi, nella copertura di un garage o
nelle pareti di una vecchia scuola.
Per quanto la sua produzione sia
proibita in Italia dal 1992, l’amianto
continua a mietere vittime. Il trend è
tutt’altro che in fase calante e la nuova indagine avviata dal pm di Torino Raffaele Guariniello non permette di essere ottimisti. Tremila vittime
ogni anno - la metà delle quali per
mesotelioma pleurico, oltre 35mila siti
ancora da bonificare, diverse zone
d’Italia più a rischio di altre: da Casale
Monferrato a Bari, da Balangero
(Torino) a Napoli, da Biancavilla
(Catania) a Broni (Pavia).
L’emergenza amianto è più attuale
che mai.
Per fare il punto della situazione, gli oncologi si sono incontrati nei giorni scorsi a Bari, capoluogo di una regione in cui tra il 1993
e il 2008 si sono contate 814 nuove
diagnosi di mesotelioma della pleura,
in occasione della III° Consensus
Conference sulla neoplasia associata
alla presenza di asbesto: con cui molti connazionali sono venuti a contatto
- soprattutto in passato - per ragioni
professionali. Il tema si snoda lungo
due bisettrici: la priorità è rappresentata dalle bonifiche ambientali, ma nel
frattempo tocca agli specialisti trovare
una soluzione per affrontare la malattia.
L’aspettativa media di vita,
con l’introduzione di nuovi farmaci
(antifolati e composti di platino), inizia
a crescere.
Ma il mesotelioma - considerato a tutti
gli effetti una malattia professionale suona nella maggior parte dei casi
come una condanna. «Purtroppo si
conosce ancora poco la biologia di
questo tumore», spiega Carmine Pinto, direttore dell’unità operativa di oncologia dell’Azienda OspedalieroUniversitaria di Parma e presidente
dell’Associazione Italiana di Oncologia Medica (Aiom). «Nei pazienti colpiti
da mesotelioma c’è una variabilità
genetica che non siamo riusciti ancora a determinare completamente», gli
fa eco Giorgio Scagliotti, direttore del
dipartimento di oncologia
dell’Università di Torino, che poche
settimane fa s’è reso autore di una
scoperta che punta a riconoscere
con maggiore accuratezza la “firma”
genetica del micidiale tumore, in grado di manifestarsi anche trent’anni
dopo l’esposizione al minerale.
Gli specialisti, in attesa che
le bonifiche decollino, stanno cercando di capire come si possa affrontare una neoplasia finora quasi sempre fatale. Diversi gli approcci in fase
di valutazione: dalla medicina alla
chirurgia, passando per la radioterapia. «Oggi sappiamo che i benefici delle cure e le prospettive di vita aumentano se si trattano i pazienti ancora
prima della comparsa dei sintomi»,
afferma Silvia Novello, docente di
malattie dell’apparato respiratorio
all’Università di Torino. sono in fase di
valutazione alcuni farmaci immunoterapici, antiangiogenici o in grado di
colpire il metabolismo del microambiente tumorale.
«Le prime ricerche non hanno dato i
risultati attesi, adesso aspettiamo i
risultati di alcuni studi che mirano a
valutare l’efficacia della trabectedina
e del cisplatino abbinato al pemetrexed», chiarisce Giovanni Luca Ceresoli, responsabile dell’oncologia medica dell’ospedale Humanitas Gavazzeni di Bergamo.
Soltanto di rado al trattamento con antifolati - al momento la prima scelta - si abbina l’intervento chirurgico. «L’approccio, a scopo palliativo o riduttivo, non è da escludere in
toto - dichiara Federico Rea, direttore
del reparto di chirurgia toracica
dell’azienda ospedaliero-universitaria
di Padova -. Ma occorre considerare il
rischio di mortalità perioperatoria e le
condizioni fisiche del paziente, chiamato poi ad affrontare anche chemio
e radioterapia. I primi studi retrospettivi ci dicono che la decorticazione,
abbinata alla radioterapia, ci permette
di salvaguardare il parenchima polmonare e assicurare valori di sopravvivenza più elevati».
Sul tavolo del presidente del Consiglio
Matteo Renzi è arrivata una lettera
che parla di sesso, bugie e videogame. Parla di uno scandalo che accade
tutti i giorni in milioni di case: le nostre.
L’ha inviata la vicepresidente della
Commissione Cultura della Camera,
la scienziata Ilaria Capua. Ma qui non
ci riferisce al fatto che i figli ormai ne
sanno di più dei genitori quando si
parla di Internet e tecnologia: bensì a
quello che i genitori ignorano che accade quando i figli fanno un videogioco che loro magari pensano sia una
banale corsa fra macchine e invece
no. Spesso è uno scenario metropolitano dove le donne sono considerate
oggetti da sfruttare sessualmente e
uccidere. Ce ne sono tanti di videogiochi violenti e sono popolarissimi fra gli
adolescenti. Del resto in Italia non
sono vietati ai minori di 18 anni: con
una ipocrisia davvero inaccettabile, ne
è semplicemente sconsigliata la vendita. E di questo la responsabilità va
equamente divisa: da una parte i rivenditori che non vogliono perdere
una occasione di guadagno; dall’altra i
genitori che non sanno quello che
comprano e erroneamente considerano i videogiochi una cosa da ragazzini
ignorandone totalmente i contenuti. La
lettera partita dalla Camera dei deputati non ne cita uno in particolare ma a
innescare la reazione è stato il più
famoso di tutti: GTA, una sigla che sta
per Grand Theft Auto. Gli esperti lo
considerano tecnicamente un capolavoro, per la verosimiglianza delle situazioni e la modalità di ripresa in soggettiva grazie alla quale chi gioca si
immedesima totalmente con il protagonista, ovvero un criminale che si
muove in una città che nel quinto episodio ricorda certi quartieri di Los Angeles.
Il gioco prevede che si possa liberamente decidere cosa fare, quali crimini
commettere. E una delle scene più popolari è questa: carichi in macchina una
prostituta, scegli quale “servizio” farti
fare, da 50, 70 e 100 dollari; e te li godi
con calma. Dopo il pagamento del compenso pattuito la donna si allontana a
piedi ma in GTA non può finire così:
infatti il protagonista la inquadra nello
specchietto retrovisore, accelera e la
investe ripetutamente. Poi scende
dall’auto, la vede in una pozza di sangue e le dà fuoco, come un terrorista
dell’Is con un ostaggio, e, nonostante
sia già morta da un pezzo, le scarica
addosso una sventagliata con un mitra.
Con una crudeltà da lasciare senza
fiato. E lo chiamano gioco. Molti hanno
gridato alla scandalo. Non è una novità
per GTA, anzi. Aiuta le vendite, pare.
Ma stavolta è accaduto che in un paese, l’Australia, ne venisse vietato
il commercio in seguito ad una petizione lanciata sul web da alcune donne
che sono davvero state vittime di violenze: sono state le due principali catene di negozi a prendere autonomamente questa decisione per rispettare la
sensibilità dei clienti. Mentre nel nostro
paese è solo sconsigliato . I parlamentari nella loro lettera al presidente del
consiglio non chiedono di mettere GTA
e giochi simili al bando ma di promuovere una campagna informativa.
Di pessimo gusto per molti, ma il
punto è un altro: sono adatti a un
adolescente? Mettiamola in un
altro modo: anche ammettendo
che siano dei capolavori e che nella violenza ci sia ironia, come dice
qualcuno, la mente, in continuo
sviluppo, di un bambino o di un
adolescente è in grado di elaborare e comprendere una cosi sottile
“ironia” di un videogioco? Io non
credo. E aspetta a noi, gli adulti,
ad indirizzarlo e proteggerlo da
messaggi nocivi e maschilisti.
Articolo a cura di :
Romano Martina
Il tempo che gli adolescenti trascorrono
davanti ad un videogame senza la supervisione o anche solo la guida di un
adulto, cresce ogni giorno. Che impatto
hanno quelle scene sul sistema di valori
dei giovanissimi?Naturalmente da qui a
trarre la conclusione che chi gioca a
GTA rischia di diventare un potenziale
femminicida ce ne passa. Come il Risiko, un classico gioco da tavolo che simula una guerra mondiale, non ci trasformava automaticamente in guerrafondai; come il celebre Monopoli non
faceva di noi dei lupi di Wall Street.
Così GTA e molti altri videogame violenti sono e restano dei giochi.
Marchionne prende in mano la Ferrari
e non si fa aspettare. Il Presidente ha
sempre dichiarato di essere intenzionato a dare una spinta concreta alle
vendite della Ferrari e parte decisamente con il passo giusto con la presentazione a Ginevra
(5-15 Marzo) della nuova Ferrari 488GTB, che
si preannuncia già la
“Regina del Salone”.
Lo stile complessivo
della vettura è innovativo, calibrando in giuste
dosi eleganza e sportività. E’ una svolta importante per il marchio
Ferrari che è tra i marchi più prestigiosi del
Made in Italy. La spinta
moderna ed il design
impeccabile sono quello che ci contraddistingue ed anche l’uscita
della 488GTB segnala
una spinta di crescita ed innovazione
importante per il Paese. Per meglio
descrivere la nuova 488GTB abbiamo
voluto riportare l’articolo del ilfattoquo-
tidiano: - Sono passati 40 anni dalla
presentazione della prima Ferrari con
motore V8 posteriore-centrale, la 308
GTB. La Casa di Maranello approfitta
della ricorrenza per presentare la nuova 488 GTB. Il cuore del modello è un
Gli elevati ordini per la Panda,
che a Gennaio è stata
l’autovettura più venduta, hanno
permesso al gruppo FCA di evitare di ricorrere alla cassa inte-
importanza dato il difficile periodo che ha sofferto l’industria metalmeccanica italiana. Finalmente siamo difronte ad
grazione nello stabilimento
campano di Pomigliano. La cassa integrazione era prevista nel-
un riscontro occupazionale positivo, ed è importante anche che que-
lo stabilimento per la data del
23 Febbraio, ma grazie all’alto
numero di richieste, è stata fermata la cassa integrazione e
sono stati inoltri richiesti 3 Sa-
sto riscontro avvenga in una
delle industrie più importanti
del settore industriale italiano.
E’ un segnale incoraggiante
bato di straordinario, per la precisione il 14, 21 e 28 Febbraio.
Una notizia che è di rilevante
inedito V8 di 90° biturbo di 3,902 litri –
dalla nuova California, la sovralimentazione è tornata anche in casa Ferrari – da 670 CV di potenza (100 in più
che conferma l’impegno che le
aziende portano avanti spalleggiate da un governo presente e
da riforme che incrementano la
della 458 Italia) e 760 Nm di coppia
massima, abbinato al cambio doppia
frizione a 7 marce con sistema Variable Torque Management che eroga la
coppia in modo crescente e continuo.
Secondo la Ferrari, la 488 GTB “offre
prestazioni da pista pienamente fruibili anche
nella guida quotidiana
da chi non è un pilota
professionista”. In effetti, uno “0-100” in 3,0
secondi e uno “0-200”
in 8,3 secondi non sono
prestazioni
“stradali”.
L'aerodinamica è stata
migliorata rispetto alla
458 Italia, con cui condivide gran parte della
carrozzeria, anche grazie al doppio spoiler
anteriore, alle nuove
prese d'aria e all'aerodinamica attiva sulla coda: secondo la Casa, il
carico aerodinamico è aumentato del
50% rispetto alla 458 Italia. Debutto
ufficiale al Salone di Ginevra di inizio
marzo. -
possibilità di crescita industriale. Sono elementi di ripresa importante per il Paese e si può
solo auspicare che questo avvenga anche per tutti gli altri
stabilimenti, non solo del gruppo FCA ma di tutto il settore
manifatturiero italiano.
Miglia di account Twitter sospesi e
cancellati. Centinaia di profili Facebook svelati. Decine e decine di indirizzi della propaganda jihadista elencati e pronti per essere attaccati. È
la seconda fase dell'#OpIsis,
l'operazione di Anonymous per denunciare gli appartenenti alla galassia dell'integralismo islamico che si
ritrova sotto le bandiere del Cybercaliffato. Con una novità: per la prima volta gli "Anon" rivendicano l'azione come insieme di persone di
ogni razza, credo e religione, poveri
e ricchi, studenti e lavoratori, hacker,
cracker, spie e agenti governativi.
Tutti uniti nella sforzo di togliere il
terreno sotto ai piedi degli agenti
della propaganda jihadista. Nel video di tre minuti postato anche su Youtube gli Anon confermano che non
daranno tregua ai seguaci del califfato. L'operazione stavolta per quanto indirizzata a individuare e
colpire i siti della propaganda jihadista, ha un target molto specifico: i
reclutatori, coloro i quali attraverso lo
strumento dei social network cercano
di attirare i simpatizzanti dello stato
islamico alla Guerra Santa.
minuto con il lavoro certosino del
gruppo The Red Cult, si indica ad esempio come target da seguire e interdire profili che contano anche mezzo milione di utenti e i cui siti sono
attualmente down. Ma le tecniche
usate per penetrare le difese dei jihadisti sono state anche altre: dal social
engineering, farsi credere qualcun
altro per ottenere indirizzi email e
password, fingendo di averli perduti,
fino al cracking (l'intrusione non autorizzata) di pc casalinghi non crittografati di persone che si sono fatte portavoce delle ragioni del cybercaliffato.
Francia, Germania, Ucraina e Russia
parteciperanno a una riunione mercoledì
prossimo a Minsk per trovare un piano
per la pace in Ucraina. Un incontro che
si terrà solo "se entro quel giorno si riuscirà a concordare su certe posizioni",
ha sottolineato il leader del Cremlino
Vladimir Putin. E' in pratica un rinvio di
tre giorni, dopo che la conference call
odierna tra Angela Merkel, François
Hollande, Petro Poroshenko e lo stesso presidente russo non ha sbloccato la
situazione come si sperava, ma come
era ampiamente previsto. La videochiamata è stata definita "esaustiva", ma
l'obiettivo per i leader è di continuare "a
lavorare a un pacchetto di misure nel
quadro degli sforzi per una soluzione
globale del conflitto nell'Est" del paese.
Nel colloquio telefonico sono stati fatti
"progressi", come si legge nel sito della
presidenza ucraina, secondo cui i quattro leader si aspettano che i loro colloqui
a Minsk portino ad un "rapido e incondizionato cessate il fuoco". Poco prima le
parole del capo della diplomazia russa,
Serghiei Lavrov, avevano fatto temere
ulteriori tensioni. Il piano, discusso a
Washington, di fornire armi a Kiev potrebbe avere "conseguenze imprevedibili
e minare gli sforzi per una soluzione
politica", ha detto Lavrov ieri incontrando, a Monaco, il segretario di stato Usa
John Kerry.
"L'escalation del confronto sulla crisi
Ucraina con la pressione delle sanzioni
è priva di prospettiva e Mosca non sacrificherà mai i suoi interessi nazionali", ha
aggiunto Lavrov. Parole alle Kerry però
ha risposto spiegando che "non ci sono
divisioni" e che "non possa esserci una
soluzione militare", ha detto il segretario
di Stato Usa.
ha detto l'alto rappresentante degli Affari
Esteri dell'Ue, Federica Mogherini, che
questa mattina si era detta "molto preoccupata delle relazioni dell'Ue con la
Russia". "Non esiste alternativa alla soluzione diplomatica" in Ucraina - ha detto Mogherini, alla conferenza - non accetteremo compromessi sulle regole
internazionali e sui principi". Intanto la
Germania ha segnalato con allarme un
enorme convoglio di aiuti umanitari inviato dalla Russia in Ucraina.
Una cosa è certa Stati Uniti e l'Europa
sono sulla stessa linea sulle politiche da
adottare nei confronti della Russia per la
crisi, come ha spiegato Kerry intervenendo alla Conferenza per la sicurezza
di Monaco. "Non ci sono divisioni e
spaccature", ha detto Kerry. "Quella di
mercoledì a Minsk è un'ottima chance",
Mosca ha inviato alle popolazioni del
Donbass 170 camion con oltre 1800
tonnellate tra cibo, medicinali, materiali
da costruzioni ed altri generi di prima
necessità. Una settantina di mezzi sono
già arrivati a Lugansk, che con Donetsk
è una delle roccaforti dei ribelli.
Molti degli account Is "sospesi" dagli
attivisti, appartegono chiaramente
già alla causa riportando Isis nel nome stesso dell'account, mentre altri
potrebbero essere di insospettabili
predicatori, attivisti e filo-islam. Nella
lunga lista che si aggiorna ogni
Giulio Leoni
Giulio Leoni, scrittore romano, confeziona un ottimo thriller storico con un protagonista d'eccezione: Dante Alighieri. A
differenza delle precedenti avventure
letterarie, qui ritroviamo il sommo poeta
maturo nel triste periodo di esilio da Firenze. Venezia, 1313. Dante degli Alighieri, poeta esule da Firenze, viene
convocato dall'amico Arrigo (Enrico VII di
Lussemburgo), imperatore del Sacro
Romano Impero, per una missione delicata: trovare a Venezia uno speziale
saraceno, Nazeeh Al Bashra, l'unico in
grado di curare il male che affligge l'imperatore stesso. Il poeta, nella duplice
speranza di poter salvare la vita dell'amico e tornare a Firenze, decide di accettare la missione. A Venezia tuttavia, il saraceno sembra essere sparito nel nulla,
mentre in tanti affermano di aver visto il
Diavolo. Si tratta di una follia collettiva o
davvero il Diavolo si aggira per le calli
veneziane? E soprattutto chi è che sta uccidendo uno dopo l'altro i contatti
del poeta per imperdirgli di venire a capo della verità? La città è in fermento
e per Dante, intento a scrivere la Commedia, inizierà un vero e proprio viaggio all'inferno...
Sformato di Zucchine
Ingredienti per quattro persone:
4 zucchine
olio
1 spicchio d'aglio
100 ml di besciamella
2 uova
4 cucchiai di parmigiano
1 rotolo di pasta sfoglia
2 formaggi caprini
Qb sale
Preparazione
Rosolare le zucchine tagliate a rondelle con olio e aglio. Frullare le zucchine
cotte con il mixer. Aggiungere besciamella, uova e parmigiano e frullare nuovamente. Versare il composto in una teglia da plum cake foderata di carta
forno. Cuocere in forno a 180 gradi per 40 minuti. Stendere la pasta sfoglia e
ricavarne un rettangolo grande quanto lo stampo da plumcake. Ricoprire lo sformato con il caprino e poi con il rettangolo di sfoglia. Mettere in forno ventilato e
lasciare cuocere per circa 15-20 minuti.
Telefilm
The Walking Dead è una serie televisiva
statunitense prodotta dal 2010. Ideata dal
regista Frank Darabont, la serie è basata
sull'omonima serie a fumetti scritta da
Robert Kirkman. Rispetto al fumetto, di
cui comunque vengono seguite le linee
guida a livello di trama, la serie presenta
parecchie novità nella storia, come ad
esempio l'introduzione di alcuni personaggi inediti. Il primo episodio è stato trasmesso dal canale televisivo AMC il 31
ottobre 2010, in Italia viene trasmessa,
quasi in contemporanea, da Fox a partire
dal 1º novembre dello stesso anno. Rick
Grimes è uno sceriffo vittima di un incidente durante uno scontro a fuoco con
dei fuorilegge: colpito alla schiena, va in
coma, lasciando tra le lacrime la moglie
Lori e il figlio Carl. Il risveglio, poco tempo
dopo, è traumatico: l'ospedale è distrutto
ed è pieno di cadaveri. Rick non ci metterà molto a capire la situazione: il "virus"
che sembrava essere controllato prima
del suo incidente, ha preso piede. I morti
si risvegliano ed attaccano i vivi, la cui
presenza è sempre minore. Lo sceriffo
sfrutterà tutte le sue abilità di sopravvivenza e di capacità con le armi per sopravvivere ed uscire dalla città, trovando
altri superstiti rifugiati tra i boschi: tra questi, ritrova la famiglia e il suo migliore amico Shane. Costretti poi a spostarsi,
presto si accorgeranno che i veri nemici
sono gli altri esseri umani, spinti unicamente dall'istinto di sopravvivenza.