Notiziario Distrettuale Gennaio-Febbraio 2006

Transcript

Notiziario Distrettuale Gennaio-Febbraio 2006
Allegato a Rotary N° 1 (gennaio/febbraio) anno 2006. Registrazione Trib. Milano n° 89 dell’8/3/1986. Direttore Resp.: Giorgio Bernardini De Pace. Pubblicazione per i
Rotariani del Distretto 2070 curata da Claudio Bottinelli. Prestampa e stampa: Grafiche Effesei, Largo Sacco 6 - 58100 Grosseto, tel. 0564.414271 ([email protected]).
Per informazioni o articoli: telefono 335-8142469 e-mail: [email protected]
Ogni rotariano deve essere d’esempio ai giovani
L’amicizia come sostanza
Bisogna saper offrire la propria e accogliere quella degli altri
di Italo Giorgio Minguzzi,Governatore del Distretto 2070 del Rotary International
Ho iniziato il 2006, ma soprattutto la seconda tappa del
mio “governatorato”, nel migliore dei modi. Con gli amici più
cari . E’ vero. Non eravamo tantissimi. 101 iscritti. 5 influenzati. 96 presenti. Ma il clima, l’atmosfera è stata stupenda.
Sono più che mai convinto che il Capodanno dell’Amicizia
sia un’idea fantastica. Ci vuole il tempo perché entri nelle
“abitudini” dei rotariani. Ma certo è l’occasione più proficua
per far sentire, forte, il nostro credo nel valore dell’amicizia.
E’ chiaro che non per tutti, soprattutto non verso tutti l’amicizia si
manifesta in ugual misura. Ma ogni
rotariano deve avere, come predisposizione naturale dell’animo, la disponibilità all’amicizia nei confronti
degli altri rotariani. Soprattutto se
esiste autenticamente la volontà di
creare amicizia, nel senso di essere
aperti ad offrire la propria amicizia e
ad accogliere l’amicizia degli altri.
Allora ogni azione nel Rotary riesce
in maniera molto più proficua perché, facendo ed agendo insieme, si
ottiene il massimo del risultato e,
conseguentemente, della soddisfazione. Questo ho imparato da quelli che
sono stati i miei Maestri nel Rotary.
Prima di tutto mio Padre; poi rotariani di grandissima statura quali gli
indimenticabili Tristano Bolelli,
Carlo Corsini e Vitaliano Valenti. Io
Si avvicina a grandi passi la parte
finale del mio viaggio attraverso il
distretto 2070 R.I. e, come avviene per
i fuochi d’artificio, con l’avvicinarsi
della fine si passa ai “botti” più forti.
Gli appuntamenti distrettuali che ci
aspettano sono ancora quattro e da tutti
e quattro mi attendo grandi soddisfazioni. Non sto qui a soffermarmi sul
Ryla, perché avrò altre occasioni per
farlo. A tutti è noto quale sia il mio
amore per questa manifestazione e,
comunque, è una formula già ampiamente sperimentata ed è in continua
crescita di passione e qualità.
Il rapporto stretto poi fra il Rotary
e il Rotaract troverà il suo suggello nel
Forum che faremo ad Arezzo e che,
ancora una volta, vedrà confrontarsi
rotariani e rotaractiani su argomenti di
comune interesse. Il tema sarà quello
del lavorotaract, un’iniziativa nuova
che in tutto il distretto sta riscuotendo
molto successo. Andrà implementata in
futuro, perché credo sia un progetto di
grande importanza e concretezza, atto
a dare contenuto di valore reale alla
collaborazione fra il Rotary e il
Rotaract. Ovviamente la grande attesa
è per il congresso. Ne ho parlato e ne
parlo ovunque perché questa è la manifestazione di punta dell’annata rotariana ed anche quella che, in un certo
C’erano molti dei presidenti del mio anno e tanti rotariani,
parecchi venuti anche dalla Toscana. Tanti mi hanno telefonato per dirmi che erano con noi. Col cuore. So che è vero. Da
anni, nel Rotary, ci interroghiamo sul valore e sul significato
dell’amicizia. Per molti, è indubbio, l’amicizia è vista più che
altro come “forma”. Io invece sono convinto che vada intesa
come “sostanza”. L’amicizia, secondo me, è proprio la
sostanza del Rotary. Tutto il resto viene dopo.
in queste cose ci credo assolutamente
e per questi valori mi “batto” al
meglio delle mie capacità. Debbo
dire, mi sia permesso, con molto
orgoglio che nei presidenti, nei direttivi e nei rotariani tutti ho trovato
piena corrispondenza ed ho potuto
constatare di essere capito e creduto
per davvero.
Di più non potrei chiedere. Non
sarà certo qualche caso isolato di
ostilità a spegnere l’entusiasmo che
mi anima e che ritrovo vivo e vero in
molti rotariani; per lo meno in quelli
che io considero i veri rotariani, quelli che la “ruota” la portano non solo
al bavero della giacca, ma soprattutto
dentro il cuore.
Ognuno di noi riflette, nel suo
modo di fare Rotary e di essere rotariano, quelle che sono le sue caratteristiche interiori. Vorrei dire che il
Rotary ci offre una formidabile
opportunità per mostrarci per quello
che siamo; per esprimere quello che
abbiamo dentro di noi. La nostra
reale essenza; la specialità della
nostra esistenza. In un mondo fatto
ormai quasi solo di immagini, nel
Rotary possiamo rivelarci per i fatti,
per i sentimenti e per le nostre convinzioni. In questo modo ci confrontiamo col mondo esterno, nella nostra
autenticità. Antoine de Saint Exupery
Leadership a Maranello
senso, sancisce il livello di voglia di
partecipare dei rotariani alla vita del
Rotary. E’ questo un argomento su cui
avrò ancora molte occasioni di ritornare. Ma la manifestazione della quale
voglio parlare ora è il Seminario sulla
Leadership, che si terrà a Maranello,
grazie al grande contributo dato, oltre
che dall’apposita commissione distrettuale, dal R.C. di Sassuolo e dal “suo”
Rotaract, l’8 aprile prossimo.
Considero, come tutti sanno, il
tema della leadership come assolutamente prioritario fra quelli che il
Rotary è tenuto a trattare. Le ragioni
sono tante e ove le dovessi qui ricordare, avrei bisogno di molto spazio in più.
Per questo mi rimetto alle ragioni che
sono a tutti note e che ritengo anche
siano da tutti condivise. Il Rotary è, per
definizione, vorrei dire, un’associazione di leader. Quindi ciò comporta che
parlare di leadership sia parlare di noi,
della nostra vita e soprattutto dell’obbligo che abbiamo verso i giovani di
aiutarli a trovare le qualità di leadership
che hanno dentro di loro. Di qui la scelta di Maranello e la collaborazione con
la Ferrari e la Ducati, le due “rosse”
che mi fanno impazzire, per trovarci in
un ambiente che meglio di ogni altro ci
parla di leadership.
La mattina i lavori si svolgeranno
all’Autodromo Enzo Ferrari e, dopo
pranzo, ci sarà un incontro con Pupi
Avati alla Galleria Ferrari. L’evento
avrà un ritmo certamente molto diverso
dalle tradizionali nostre riunioni, per-
Il Governatore Italo Giorgio Minguzzi
ebbe a scrivere: “l’uomo non scorge
nel mondo se non quello che porta
già dentro di sé”.
Quanto è vero! Io vedo la straordinarietà dell’epoca che stiamo
vivendo, pur coi suoi grandi limiti ed
inconvenienti. Godo dell’entusiasmo
nella vita che è dono e mi sento fortunato per dove e come sono nato. Per
questo, anche nel Rotary, mi sono
sempre dedicato ai giovani. Per dire
loro quanto è bello vivere, ma quanto
ci si deve impegnare.
Quanto vale la pena di esistere, se
si riempiono i nostri giorni di significati positivi.
Con Sofocle ai giovani mi sento,
a inizio del nuovo anno, di porgere
questo augurio “che non si accorgano, solo al calare della sera, dello
splendore del giorno”.
Per me il Rotary è questo!
ché si articolerà su brevi interventi,
testimonianze ed interviste, sempre
centrate su personaggi che sono dei
veri leader. Al centro della mattinata si
svolgerà un intervento del teatro d’impresa che avrà, ovviamente, a tema la
leadership. Questo seminario è del
tutto innovativo, sia perché è la prima
volta che viene fatto, sia per come è
stato studiato lo svolgimento. Ho più
volte ripetuto che questo primo anno
del secondo secolo di vita del Rotary
deve essere all’insegna del cambiamento nel rispetto delle nostre tradizioni: l’evento di cui parlo vuole proprio
tradurre in pratica questa mia convinzione.
≤Si parlerà di noi rotariani, perché
si parlerà di leadership, ma in maniera
inconsueta per la nostra tipologia di
manifestazioni: mi auguro che lo spirito venga compreso senza fraintesi. Non
è questa la sede per i ringraziamenti:
ma, come sempre, Giuseppe Bellandi
ha guidato la sua èquipe con passione e
professionalità eccezionali. Avrò modo
di ringraziarli tutti compiutamente. Da
tutti i rotariani che parteciperanno gradirò avere il loro parere. Positivo o
negativo che sia, ma desidero misurare
la validità o meno di questo esperimento. E che Dio ce la mandi buona!
I.G.M.
Lettera mensile n. 7 Gennaio 2006
Mese della Conoscenza del Rotary
Ogni Rotariano dev’essere di esempio ai giovani
Care Amiche e Cari Amici,
2
il mese di gennaio è dedicato alla “sensibilizzazione al Rotary”, per cui in ogni club si dovrà
organizzare almeno una riunione dedicata a questo tema. Io credo, per quanto attiene alla mia funzione, di aver dedicato a questo argomento l’intera annata (certo almeno questi primi sei mesi, ma
continuerò a farlo). Né potrebbe essere diversamente. Sensibilizzare vuol dire rendere sensibili gli
altri (alcuni o molti altri) ad un determinato problema o fatto oppure verso altri individui, o, meglio,
altre persone. In particolare, in questo mese, si dovrà avere cura di rendere sensibili sia i rotariani
che coloro che non appartengono al nostro sodalizio ai problemi ed all’azione del Rotary.
Come si possa ottenere ciò è facile se si applicano quei principi che, fin dalla sua origine, hanno
caratterizzato la storia del Rotary. In particolare dunque il nostro agire deve tendere a creare e
custodire il valore vero dell’amicizia, quello della solidarietà umana e quello della promozione
sociale e culturale delle nuove generazioni. Per questi motivi il nostro “servire” deve essere frutto
non di una qualsiasi buona disponibilità d’animo, ma deve conseguire ad una serie di valutazioni
sulle opportunità che possano conseguire scopi alti e nobili.
Ora, col termine “sensibilizzare” si possono intendere molti comportamenti, tutti positivi ed
ispirati a principi di buona fede; ma aggiungendo “al Rotary”, vuol dire che per noi quello che
conta è che l’opera di sensibilizzazione debba mirare a far conoscere all’esterno quello che il
Rotary fa in tutto il mondo. In questo senso la Polio Plus è stato un intervento umanitario di grandissimo spessore, che si pone come un “unicum”, se si considera che è stato realizzato da un’associazione di natura strettamente privatistica quale è il Rotary International. Per tale ragione sarebbe stato davvero opportuno far conoscere meglio e di più questa iniziativa e, soprattutto, i risultati
che sono stati conseguiti.
Certo non condivido il detto che per ogni cento dollari che si spendono per fare un’opera, bisogna spenderne altrettanti per farla conoscere. Però credo che far sapere quello che si fa di buono,
possa servire da esempio ed incentivo agli altri, per avviare altre iniziative di forte impatto umanitario ed a favore di quella grande parte del mondo che manca di tante cose che noi abbiamo di troppo e che, talvolta, perfino sprechiamo.
Ma altrettanto mi sta a cuore la sensibilizzazione che si deve operare all’interno del Rotary e
cioè nei confronti dei rotariani. Questa attività è infatti alla base di tutto : se non siamo noi rotariani sensibili ai principi che informano il nostro sodalizio, difficilmente riusciremo anche a rendere credibile la nostra azione rivolta al mondo esterno.
Non ho perso occasione, durante le mie visite ai club, per ricordare che essere rotariani presuppone che prima della nostra adesione si sia svolto un procedimento di selezione: cioè siamo stati
scelti.
Probabilmente una persona amica, che ci stima e che ritiene di avere individuato in noi i requisiti per diventare dei buoni soci, ci ha presentati e, dopo un’attenta indagine, un club ha detto “si”,
e con entusiasmo, ad accoglierci nel club. Nei confronti di chi ci ha presentati, nei confronti del club,
nei confronti del R.I., noi assumiamo dunque una precisa obbligazione. Quella di non deludere chi
ci ha accolti come amici e come rotariani.
Si tratta sempre di sensibilità, quella sensibilità che ad un rotariano non può mancare, perché
non si può essere rotariani solo perché è ambita l’appartenenza a questa associazione, ma bisogna
essere rotariani nel cuore.
Non ho dubbi che ogni rotariano condivida questa riflessione, che è coerente con quella dell’indimenticabile Barone, che attribuiva all’adesione al Rotary il valore di una scelta morale,
Queste cose non debbono mai essere scordate, perché debbono essere costantemente dentro di noi.
E poiché siamo nel Nuovo Anno, a tutti giungano i miei auguri più cari unitamente a quelli di
Marina, per un 2006 ricco di soddisfazioni, di serenità e di pace.
Buon Rotary
Con amicizia
Italo Giorgio Minguzzi
Governatore del Distretto 2070 del R.I.
Il Governatore Italo Giorgio Minguzzi scopre il monumento
A Fiesole un cippo
dedicato
a Paul Harris
Il Rotary Club Fiesole ha festeggiato il quindicennale
della sua fondazione. A suggello dell’intensa collaborazione
fra il Club e le autorità comunali, la giunta del Comune di
Fiesole ha deliberato, in occasione del compleanno del Club,
di dedicare uno spazio del giardino di San Francesco, che si
trova nelle immediate vicinanze della Piazza Mino da
Fiesole, storica piazza centrale della località sita sulle colline
fiorentine, al fondatore del Rotary. A tutte le manifestazioni
della giornata è intervenuto il PDG Gennaro Maria
Cardinale, che quindici anni fa fu il promotore e fondatore
del “Fiesole”. Alla sua presenza e a quella del Governatore
Italo Minguzzi, del Governatore Eletto Paolo Margara, del
Governatore Designato Gianni Bassi, degli Assistenti Carlo
Rizzo e Andrea Ruggeri, del Console Americano Michael
Ma e di numerosi soci del Fiesole e degli altri club dell’Area
medicea, il Presidente del Fiesole Arrigo Rispoli ha scoperto
il “cippo” dedicato a Paul Harris. “Largo Paul Harris” sarà
“adottato” dal Rotary Club Fiesole e diverrà un parco giochi
per i bambini del territorio fiesolano. La giornata rotariana si
è conclusa con una conviviale cui hanno partecipato, oltre
alle autorità presenti alla cerimonia della mattina, l’on.
Monica Baldi , l’Assessore alla Cultura del Comune di
Fiesole Paolo Becattini, due amici del Club gemello di
Colmar Bartholdi (Francia), Paolo Bolzani e Paolo Bassi
(Presidente e Segretario del R.C. Galla Placidia di Ravenna),
Andrea Cappelli (Presidente del R.C. Comacchio, Migliarino
e Codigoro), oltre a vari Presidenti e soci dell’Area Medicea.
A conclusione della serata è stata consegnata una pergamena
ai soci fondatori Raffaello Boni, Giorgio Cotrozzi, Luigi
Guelfi Camaiani, Luigi Padeletti, Mario Paoletti e Roberto
Ponchietti. A cinque soci fondatori, Lorenzo Bosi, Pino
Nativo, Mauro Piattoli, Giampaolo Stacchini e Lorenzo
Coppoli, oltre alla pergamena, il Governatore Minguzzi e il
PDG Cardinale hanno consegnato, per conto del Club, la
Paul Harris Fellwship. Ai soci del R.C. Fiesole Fabio
Dell’Aiuto e Varo Ducci è stata consegnata una pergamena a
riconoscimento dell' anzianità rotariana ultra ventennale.
Gli Assistenti del Governatore per l’Annat
Questi gli Assistenti del Governatore Italo Giorgio Minguzzi, nel
Distretto 2070, per l’annata Rotariana 2005-2006. Accanto al
nome riportiamo il Club di appartenenza, il cellulare e l’e-mail.
Giancarlo BASSI (R.C. Faenza) Cell. 339.1453565
E-mail: [email protected]
CLUB: Faenza, Imola; Lugo, Ravenna, Ravenna Galla
Placidia.
Pierluigi PAGLIARANI (R.C. Cesena) Cell. 335.6207105
E-mail: [email protected]
CLUB: Cervia Cesenatico, Cesena, Forlì, Forlì Tre Valli,
Valle del Rubicone, Valle del Savio.
Vittorio MORONCELLI (R.C. Riccione Cattolica) Cell.
335.2435056 E-mail: [email protected]
CLUB: Repubblica di San Marino, Riccione Cattolica,
Rimini, Rimini Riviera.
Vittorio BRANDONISIO (R.C. Parma) Cell. 348.4530980
E-mail: [email protected]
CLUB: Brescello Tre Ducati, Guastalla, Parma, Parma
Est, Reggio Emilia, Salsomaggiore Terme, Val di Secchia.
Franco CROTALI (R.C. Vignola-Castelfranco-Bazzano)
Cell. 335.8346956 E-mail: [email protected]
CLUB: Carpi, Frignano, Mirandola, Modena, Modena
L.A. Muratori, Sassuolo, Vignola Castelfranco Bazzano.
Maurizio MARCIALIS (R.C. Comacchio, Migliarino, Codigoro)
Cell. 347.2966072 Email: [email protected]
CLUB: Cento, Comacchio Migliarino Codigoro,
Copparo Alfonso II d’Este, Ferrara, Ferrara Est.
Francesco BACCILIERI (R.C. Bologna Carducci)
Cell. 333.4062665 E-mail: [email protected].
CLUB: Bologna Carducci, Bologna Nord, Bologna Sud,
Bologna Ovest, Bologna Valle del Samoggia.
Andrea MAGALOTTI (R.C. Bologna) Cell. 348.4550015
E-mail: [email protected]
CLUB: Bologna, Bologna Est, Bologna Valle del Savena,
Lettera mensile n. 8 Febbraio 2006
Mese della “Intesa Mondiale”
Ogni Rotariano dev’essere di esempio ai giovani
Care Amiche e Cari Amici,
come è noto, il mese di febbraio è dedicato dal Rotary all’intesa mondiale, e ciò in ragione
del fatto che nel mese di febbraio, il giorno 23, ricorre la data fondativa della nostra associazione, perché in quella data Paul Harris fece la prima riunione coi tre amici che con lui
furono i fondatori del Rotary. Fra i sogni del nostro fondatore c’era sicuramente quello di una
pace mondiale solida e duratura. Un sogno destinato, nel secolo scorso, ad infrangersi contro una realtà che ha visto scatenarsi le peggiori guerre, a livello mondiale, che abbiano mai
prima sconvolto l’intera umanità.
Il Rotary fu sempre presente, con la sua azione umanitaria, ma non potè certo imporre il proprio pensiero alla follia dilagante che si era impadronita dei capi di molti stati, che continuavano a credere alla possibilità della conquista forzata degli altri paesi ed alla sottomissione dei popoli. E’ così che abbiamo assistito al martirio di intere popolazioni, al sacrificio
di giovani impegnati nei combattimenti, alla sottomissione di nazioni che poi hanno duramente lottato per recuperare la loro libertà ed indipendenza, quando ci sono riuscite.
L’estremo sacrificio di un popolo come quello polacco, un paese che viene ucciso sempre, ma
che non muore mai, come disse, con affetto e dolore, Giovannino Guareschi negli anni di
internamento in quel paese, la tragedia immane dell’olocausto, di cui il mondo intero non
finirà mai di vergognarsi per averlo provocato o per averlo ignorato, l’Europa spezzata al di
là dei legami culturali e delle affinità delle tradizioni comuni, tutti questi ricordi dovranno
restare saldamente nella memoria e nel cuore di noi rotariani.
Adesso, per noi italiani, per noi europei, parlare di guerra sembra lontanissimo dai rischi
reali, quasi ci disturba. Anzi, qualsiasi guerra ci disturba, ovunque e fra chicchessia avvenga. E forse è giusto così. Ci piace pensare che la pace stabile sia alla nostra portata. Abbiamo
imparato a stare troppo bene per confrontarci col solo pensiero della guerra. Però siamo vicini a quei popoli che ancora la pace non sono riusciti a trovarla. Che per molto tempo ancora non la troveranno. Ma noi abbiamo dichiarato “guerra” alla guerra e ci sembra che così
basti.
Invece io credo che non basti. Che non si creino i presupposti della pace semplicemente
dichiarandosi nemici della guerra, solo affrontando il problema con parole, parole, parole.
Noi rotariani dobbiamo essere in prima linea nel valutare la situazione generale del mondo
con un’ottica più profonda e mettendoci a disposizione per tutte quelle azioni (azioni, non
parole) che servono a scongiurare i rischi delle guerre. Con l’aiuto a chi ne ha bisogno, con
la nostra presenza laddove possa mostrarsi utile, formandoci culturalmente in favore della
pace come unico modo di giusta ed equa convivenza fra i popoli. Il Rotary in questa direzione può fare molto. Noi rotariani possiamo fare molto, se lo vogliamo.
C’era un antico detto che affermava: “se vuoi la pace, preparati alla guerra”. Cambiamolo
dicendo che se vogliamo la pace, dobbiamo imparare a costruirla in pace. Dando nuove
visioni, nuove speranze, nuove opportunità agli uomini. Insegnando a vedere orizzonti più
ampi, possibilità diverse e sogni realizzabili.
Saint Exupery scrisse: “ se volete costruire una nave non radunate uomini per avere il legname, distribuire i compiti e organizzare il lavoro, ma infondete loro la brama degli spazi aperti e del mare infinito”.
Questa è, a mio avviso, la cultura della pace. Amare la pace vuol dire cominciare a costruirla. Costruire la pace impone di imparare ad amare gli altri. Tutto ciò vuol dire fare del
Rotary.
Un caro saluto
e Buon Rotary!
Italo Giorgio Minguzzi
Governatore del Distretto 2070 del R.I.
Ci ha lasciato
Vitaliano Valenti
Un Rotariano esemplare
Sono entrato nel Rotary, nel club di Rimini, quando
Vitaliano era governatore. Subito è iniziata la nostra amicizia. Vera e profonda. Fatta di condivisione d’ideali, di grande stima reciproca, di amore per il Rotary. Quando la figlia
Paola mi ha comunicato che il Padre era venuto meno, sono
stato preso da un’angoscia profonda, quella che accompagna
il nostro sentire allorché si verifica una separazione, un distacco. Negli ultimi mesi, quando ci sentivamo, amavamo
parlare di Tristano Bolelli e di Francesco Barone. Mi aveva
curato lui una raccolta dei loro scritti e dei loro interventi
vari in manifestazioni rotariane. Eravamo entrambi convinti
che il Rotary non è una cosa da prendere alla leggera, ma è
un impegno morale. E lui, nella sua vita di grande rotariano,
l’ha sempre dimostrato. Adesso è tornato con la Sua Alma,
una figura dolcissima e discreta di compagna di vita che non
potrò mai dimenticare. Vedo che si stanno tenendo per
mano. Che hanno ripreso a camminare insieme. Credo che
abbiano ritrovato la loro felicità.
Italo Giorgio Minguzzi
E’ stato un buon Governatore
Vitaliano Valenti era nato a
Mordano, nell’imolese, il 12
dicembre 1922 e fin da giovane
partecipò con entusiasmo al
Rotary, come socio del Club di
Imola.
Fu presidente di quel Club
nell’annata 1967-68 e per i suoi
meriti assunse la carica di
Governatore del Distretto 2070
(allora 187°) nell’annata 197576. Essendosi trasferito a
Bologna, entrò nel 1984 nel Vitaliano Valenti
R.C. Bologna ed è stato presidente del Club nell’annata
1986-87. Era membro onorario del R.C. di Imola e del R.C.
Bologna Valle del Savena. Numerosissime le iniziative, i
convegni, le manifestazioni rotariane di cui è stato animatore e presidente, Vitaliano Valenti ha partecipato come rappresentante del Rotary a molti convegni, congressi e incontri internazionali.
Laureato in medicina e chirurgia all’Università di
Bologna e specializzato in clinica ostetrica e ginecologia (e
successivamente in cardiologia), è stato assistente e aiuto
presso la Clinica Ostetrico-Ginecologica dell’Università di
Bologna, e nel 1963 ha fondato la Divisione di Ostetricia e
Ginecologia dell’Ospedale Civile di Imola, reggendone il
primariato fino al 1983. Chiesto quindi il pensionamento
anticipato, ha esercitato la libera professione a Bologna.
Ai figli Carlo, Cristina e Paola e ai parenti tutti la più
sentita partecipazione al loro dolore per la scomparsa di
Vitaliano da tutto il Rotary e in particolare dagli amici del
Distretto 2070.
ta Rotariana 2005-2006 nel Distretto 2070
Bologna Valle dell’Idice.
Andrea RUGGERI (R.C. Firenze Nord) Cell. 348.8898382
E-mail: [email protected]
CLUB: Bisenzio Firenze, Firenze, Firenze Nord, Firenze
Sud, Firenze Valdisieve, Sesto Fiorentino Calenzano.
Carlo RIZZO (R.C. Firenze Est) Cell. 339.23871567
E-mail: [email protected]
CLUB: Fiesole, Firenze Brunelleschi, Firenze Certosa,
Firenze Est, Firenze Ovest, Mugello.
Vinicio FERRACCI (R.C. Livorno) Cell. 335.7890141
E-mail: [email protected]
CLUB: Castiglioncello Colline Pisano Livornesi, Cecina
Isola d’Elba, Livorno, Livorno Mascagni, Piombino.
Gianfranco PACHETTI (R.C. Lucca) Cell. 339.4447474
E-mail: [email protected]
CLUB: Carrara e Massa, Cascina, Lucca, Pisa
Pisa-Galilei, Pisa Pacinotti, Pontedera, Viareggio Versilia.
Giulio DE SIMONE (R.C. Grosseto) Cell. 349.6195719
E-mail: [email protected]
CLUB: Follonica, Grosseto, Massa Marittima, Orbetello
Costa d’Argento, Pitigliano Sorano Manciano.
Gianfranco SANGALETTI (R.C. Valdarno) Cell. 348.6000562
E-mail: [email protected]
CLUB: Arezzo, Arezzo Est, Casentino, Cortona Val di
Chiana, Sansepolcro Piero della Francesca, Valdarno.
Mauro LUBRANI (R.C. Pistoia Montecatini Terme)
Cell. 339.7984525 - E-mail: [email protected]
CLUB: Empoli, Fucecchio Santa Croce sull’Arno, Pistoia
Montecatini Terme, Pistoia Montecatini Terme Marino
Marini, Prato, Prato Filippo Lippi, San Miniato.
Renzo CASTELNUOVO (R.C. Siena) Cell. 338.8681415
E-mail: [email protected]
CLUB: Alta Valdelsa, Chianciano Chiusi Montepulciano
Siena, Siena Est, Valdelsa, Volterra.
3
avvenimenti
Bandiera Tricolore, Rotary e Polizia
di Stato. Come tre amici da sempre che
si ritrovano insieme per festeggiare il
compleanno del più anziano. Lei, alta e
snella, porta benissimo i suoi 209 anni.
I dodici rotary dell’area medicea di
Firenze e le locali autorità di polizia
hanno voluto celebrare insieme l’anniversario della sua nascita avvenuta il 7
gennaio 1797, a Reggio Emilia per
volere del Parlamento della repubblica
Cispadana. Per l’occasione, il 7 gennaio
scorso hanno organizzato una manifestazione congiunta presso il complesso
della Questura “Il Magnifico”, dal titolo “Il tricolore, attualità della nostra
bandiera dopo 209 anni”.
Vi hanno partecipato oltre 400 persone,
a dispetto del lungo ponte festivo
dell’Epifania. Il governo era rappresentato dal sottosegretario alla Difesa,
senatore Francesco Bosi. Tra i numerosi ospiti l’onorevole Monica Baldi,
segretario della Commissione esteri
della Camera, il nuovo Prefetto di
Firenze dottor Andrea De Martino (alla
sua prima uscita “pubblica” dopo il suo
recente insediamento), l”assessore
Eugenio Giani in rappresentanza del
Sindaco, il generale di corpo d’Armata
Nino Di Paolo, comandante interregionale della Guardia di Finanza, alti ufficiali di tutte le Forze armate.
L’apprezzamento di Ciampi
Un’iniziativa molto sentita da tutti i
presenti, che ha visto per la
prima volta accomunarsi il
mondo rotariano e quello della
Polizia di Stato, istituzionalmente ben distinti ma vicini
nel comune ruolo di servizio a
favore della comunità. Un
telegramma di apprezzamento
del
Presidente
della
Repubblica Ciampi è stato letto tra gli
applausi dell’assemblea. Hanno inviato
messaggi di saluto e di augurio i ministri Fini e Pisanu e il capo della polizia
Giovanni De Gennaro, rappresentato
dal direttore interregionale della polizia
Alberto Capuano. “Il Presidente della
Repubblica - si legge nel telegramma esprime apprezzamento agli organizzatori per il valore storico e civile del convegno “Attualità della nostra bandiera
dopo 209 anni”. Il tricolore è il simbolo
della nostra patria e custodisce quei
valori di unità, di giustizia, di uguaglianza e di solidarietà che dal
Risorgimento ad oggi hanno segnato il
cammino della nostra democrazia. Con
questa consapevolezza il Capo dello
Stato invia agli illustri relatori e a tutti i
presenti un cordiale augurio”.
“Anche noi come voi vogliamo
essere con la gente e in mezzo alla
gente” ha sottolineato il Governatore
del 2070° Distretto, Italo Giorgio
Minguzzi, nel suo indirizzo di saluto e
di ringraziamento alla polizia per la collaborazione prestata al successo dell’iniziativa. Al governatore è anche pervenuto un messaggio di saluto di
Emanuele Filiberto di Savoia, che,
unendosi nel rendere omaggio al
Tricolore come simbolo dell’unità
nazionale, sottolinea “come l’iniziativa
rientri in pieno in quell’attività di servizio e di riconoscimento di valori insostituibili che costituisce il motivo stesso
di esistere del Rotary in tutto il
mondo”.
Al monumento ai Caduti
La giornata del 7 gennaio è iniziata
con la deposizione, a cura di una rappresentanza degli oltre 1000 rotariani
Il Tricolore a strisce orizzontali assunto il 7 gennaio 1797, quando venne
fondata la Repubblica Cispadana a Reggio Emilia, dai rappresentanti delle
province di Bologna, Ferrara, Reggio e Modena.
L’11 maggio 1798 la Repubblica Cisalpina, per prima, adottò la bandiera
tricolore con tre strisce verticali uguali: “La prossima all’asta verde, la
successiva bianca, la terza rossa”.
Bandiera italiana, alla quale, da oltre
150 anni, intere generazioni di agenti
hanno dedicato in silenzio la loro esistenza scrivendo mirabili pagine di
sacrificio e di eroismo”.
Dal
passato
al
presente.
L’ambasciatore d’Italia in Afghanistan,
Ettore Sequi, appena arrivato da Kabul,
ha tenuto una relazione sul successo del
“sistema Italia all’estero”. “La presenza
della nostra bandiera in quelle terre lontane - ha detto Sequi - è la tangibile
testimonianza dell’impegno italiano
nella ricostruzione dell’Afghanistan
che si avvia, attraverso un difficile ma
ambizioso cammino, al progressivo
passaggio dall’emergenza alla stabilizzazione. Un ruolo che porta all’Italia
riconoscenza e gratitudine’.
Tra le numerose iniziative intraprese quella della riconversione di un vecchio oleificio a nord di Kabul dove
viene prodotto olio di oliva extra vergine, paragonabile a quello italiano. Vi
trovano occupazione stabile quasi mille
persone, “sottratte” così alla più diffusa
coltivazione del papavero da oppio. Un
piccolo passo verso la riconversione
agricola del paese, il cui territorio ha
proprio nell’oppio la sua principale
risorsa economica, ma che al tempo
stesso non può essere distrutta - magari
con bombardamenti - per non lasciare
milioni di contadini alla fame, diventando così facile preda dei fiancheggiatori del terrorismo e della
guerra civile.
In diretta da Kabul
e dal Kosovo
Sono seguiti due collegamenti in audioconferenza
con l’Afghanistan e il Kosovo, due teatri operativi nei
quali, su incarico del l’Onu,
operano contingenti militari italiani e
reparti della Polizia di Stato (alcuni funzionari arrivano dalla Toscana) impegnati nel processo di ricostruzione e di
ripristino della legalità di quei Paesi. A
Kabul c’erano il generale di corpo d’armata Mauro Del Vecchio comandante
della forza multinazionale ISAF della
Nato e il generale Claudio Graziano,
comandante della Brigata multinazionale di Kabul.
A Pristina, in Kosovo, abbiamo
salutato invece una ventina di funzionari italiani che operano nell’ambito
della polizia internazionale istituita
dall’Onu. A loro il sottosegretario Bosi
e l’onorevole Baldi hanno rivolto un
saluto e l’apprezzamento per l’impegno
silenzioso e costante con il quale tutti
svolgono quella difficile missione lontano migliaia di chilometri dalla Patria,
ma alla quale si sentono sempre legati
tutti i giorni quando vedono la bandiera
tricolore.
La manifestazione si é conclusa con
l’attesa esibizione della Fanfara della
Polizia, arrivata per l’occasione da
Roma e diretta dal maestro Marcello
Faustini che ha eseguito alcuni celebri
brani di repertorio per chiudere con
l’inno di Mameli cantato da tutto il pubblico. Ammiratissimi da tutti infine due
mezzi storici della polizia, una gloriosa
Ferrari 250 GTE della Squadra Mobile
e una moto Guzzi, messe a disposizione da un collezionista.
Successo anche della vendita di un
Cd della Banda della Polizia e dei
calendari 2006 del Corpo, il cui ricavato viene destinato all’Unicef.
I 209 anni del Tricolore
4
Rotary e Polizia celebrano assieme la ricorrenza
Il Governatore Minguzzi assieme alle autorità intervenute alla celebrazione
fiorentini, di una corona d’alloro al
monumento ai Caduti, in piazza
dell’Unità d’Italia, portata da due giovani del Rotaract. Con il governatore
Italo Giorgo Minguzzi, c’erano i suoi
assistenti fiorentini Carlo Rizzo e
Andrea Ruggeri con numerosi presidenti e soci dei Club. Un momento di
raccoglimento, il primo del genere a
Firenze da parte del Rotary, al quale la
polizia ha voluto inviare una sua rappresentanza con due agenti in alta uniforme.
La sera alle 19,30 (la puntualità era
d’obbligo) la manifestazione è iniziata
con un commovente fuori programma
per la commemorazione del giovane
agente Sergio Romeo, di appena 29
anni, vittima il giorno prima di un tragico incidente stradale proprio mentre
stava per rientrare nella stessa caserma
che ospitava il convegno. Il silenzio
fuori ordinanza di una tromba della
Fanfara della Polizia gli ha reso doveroso omaggio davanti al pubblico in piedi.
“Ringrazio i Rotary fiorentini - ha detto
quindi il questore Vincenzo Indolfi per averci dato la possibilità di condividere questo momento celebrativo nella
giornata del Tricolore. Valori come storia, memoria e unità nazionale si fondano in un comune sentire e danno la
forza per guardare con più ottimismo al
presente e al futuro. Di tutto questo stasera vogliamo essere anche noi una tangibile testimonianza”.
Il Tricolore nella Polizia di Stato
Il direttore interregionale della
Polizia di Stato (Toscana-UmbriaMarche) dottor Alberto Capuano, ha
quindi tracciato un interessantissimo
profilo storico ed umano dei sentimenti che da sempre hanno legato e legano
gli agenti alla nostra bandiera. E’ sua
l’iniziativa della pubblicazione di un
opuscolo inedito distribuiito a tutti gli
ospiti della serata dal titolo “Il Tricolore
nella Polizia di Stato”. Nella presentazione, dopo un ringraziamento al
Rotary per aver promosso l’iniziativa
celebrativa, si sottolinea che la stessa
“ha lo scopo di rendere omaggio alla
Sandro Addario
ROTARIANI DEL DISTRETTO 2070 NEL MONDO
Distribuite in Argentina 108 “mucche meccaniche”
Fanno mangiare 3500 bimbi
Argentina, un Paese meraviglioso, con 35 milioni di abitanti, che produce otto volte
il suo fabbisogno alimentare, ma nel quale molte sono le persone – soprattutto bambini – che continuano a morire di fame. Il 60% della popolazione vive infatti in estrema
povertà, e un terzo di queste persone muoiono per fame o per malnutrizione, mentre un
terzo è al minimo della sussistenza, il 17% vive bene e solo il 3% è da considerarsi
ricco. Nelle sciatte cucine dei poveri l’unica cosa che si riesce a mettere sul fuoco è una
pentola con un infuso di erba “mate”, che produce una bevanda senza alcun potere
nutritivo, che però serve a ingannare lo stomaco e a placare la sensazione di fame.
Per alleviare questa drammatica
situazione sono stati organizzati nel
2003 quindici Matching Grants che
hanno permesso di alimentare 3.500
bambini per dodici mesi, acquistando e dando alla gente una serie di
macchine denominate “Mucche
meccaniche” che permettono di
estrarre latte dalla soia, e di utilizzare i residui per la realizzazione
delle cosiddette “bistecche di soia”
e altri alimenti.
Nel 2003-2004 sono state distribuite 85 di queste “Mucche meccaniche”, che hanno dato la possibilità di far avere a 170.000 bambini
una adeguata razione giornaliera di
proteine.
Nel 2004-2005 sono state donate
dal Distretto 2070, il nostro
Distretto, altre 12 macchine che
hanno portato il totale a 99, e a questo progetto si è unito il R.C. Pesaro
che donato 9 macchine, che sono
così diventate 108, permettendo di
Nelle foto alcune delle
“mucche meccaniche”
donate in Argentina,
con specificato il nome
del Distretto Rotary 2070
che le ha inviate
far mangiare in modo adeguato
200.000 bambini.
Tra l’altro queste “Mucche meccaniche” sono costruite in Argentina
Quattro volontari in Madagascar
Hanno anche lavorato in un lebbrosario ad Ambositra
Missione in Madascar, con scopi
umanitari e scientifico culturali, per
quattro volontari del Distretto 2070, il
giornalista Donato Ungano, il medico
chirurgo ortopedico Alessio Pedrazzini,
il medico veterinario Alberto Zanetti e
l’ingegner architetto Alberto Pedrazzini. Durante la missione sono stati
presi importanti contatti con il Rotary
Club di Antsirab dell’Altopiano
Malgascio. Si trattava della prima missione dei volontari del nostro Distretto,
che si sono impegnati - come riferisce il
R.C. Brescello Tre Ducati, del quale
sono soci - in una serie di attività
apprezzatissime e differenziate a seconda delle qualità professionali dei
quattro rotariani italiani.
Il giornalista Donato Ungano, che
ha soggiornato presso la missione delle
suore del Sacro Cuore di Ragusa ad
Antsirab, ha potuto documentare la
condizione sociale e assistenziale in
Madsagascar e ha preparato, con le
interviste realizzate durante il soggiorno, un Dvd che testimonia la presenza
del Rotary in un Paese come il
Madagascar, classificato al 150° posto
di sviluppo umano.
Il medico chirurgo ortopedico
Alessio Pedrazzini, che ha soggiornato
anche lui nella missione, ha operato
prevalentemente bambini affetti da
patologie quali deformità congenite,
esisti di ustioni, esiti di poliomielite,
esisti di paralisi cerebrali e fratture mai
trattate. E si è anche confrontato con
malattie come la lebbra e la tubercolosi.
Il medico veterinario Alberto
Zanetti, che ha soggiornato nel lebbrosario di Ambositra, ha svolto la sua attività nei centri agricoli della zona, rivol-
I volontari assieme al personale dell’ospedale di Ambositra e uno dei bimbi curati
gendo particolare attenzione all’allevamento e all’agricoltura.
L’ingegner architetto Alberto Pedrazzini, che ha soggiornato anche lui a
Ambositra, ha potuto catalogare la tipologia abitativa malgascia in previsione
di una possibile collaborazione con le
nostre Università. I volontari del
Distretto 2070, dopo aver felicemente
terminato la loro missione, hanno aperto un conto corrente bancario a favore
dello sviluppo dell’unico centro ortopedico e traumatologico del Madagascar,
che è ad Antsirab. Chi volesse fare
donazioni può versare il proprio contributo con c/c n° 355448/54 ABI06230
CAB12711 aperto dal R.C. Brescello
Tre Ducati.
Livorno per la Tanzania
Il Rotaract Club di Livorno ha deciso di partecipare alla attività ospedaliera
portata avanti dal professor Faldini, presidente dell’Associazione Orthopaedics
Onlus, che opera in Tanzania e in altri Paesi del Terzo mondo. Con una serie di
service ha quindi realizzato una somma di denaro che ha consegnato allo stesso
professor Faldini, che è anche presidente della Società Italiana di Ortopedia e
Traumatologia, ed è professore ordinario di Clinica Ortopedica a Pisa.
Assieme alla consorte, signora Carla, svolge da molti anni attività chirurgica
nei Paesi in via di sviluppo, finanziando equipe mediche al fine di rendere operative sale operatorie in Tanzania, Guyana Inglese, Albania e Somalia. A questo
scopo raccoglie anche attrezzature mediche inutilizzate o dimesse dagli ospedali,
che invia in questi Paesi, dopo averle rese utilizzabili. Ha creato ha una equipe di
volontari nella quale opera anche il figlio, medico ortopedico.
e quindi con la loro donazione vengono create anche occasioni di lavoro. Su ogni macchina è scritto il
nome del donatore, e possono essere prodotte anche passata di pomodoro, succhi di frutta, zuppe di verdure e altre conserve alimentari.
L’iniziativa dei Matching Grants, nel
nostro Distretto, fa capo al socio
Bruno Chigi, che è stato per questo
ringraziato personalmente, assieme
al Rotary, dalla stessa stampa argentina, che ha sottolineato più volte l’importanza di questa presenza del Rotary nel Continente Sudamericano.
E’ in corso un’iniziativa per continuare questa strada, e chi sia interessato a partecipare può rivolgersi
a Bruno Chigi, che nel 2070, è il
punto di riferimento per le “Mucche
meccaniche”.
Oculisti
in Kenia
Il dottor Roberto Caputo, oculista
di 42 anni che lavora all’ospedale
Meyer di Firenze si è recato a Nairobi,
in Kenia, per svolgere il suo lavoro di
medico assieme ai colleghi Giovan
Battista Marcon della divisione oculistica di Monfalcone e Mario Pardini,
di Pescia, grazie ai fondi che sono stati
raccolti tra gli altri anche dal R.C. San
Miniato e messi a disposizione di questa missione.
“Siamo andati in Africa a curare
sia bambini che adulti che avevano
patologie agli occhi - ha ricordato il
dottor Caputo - e abbiamo potuto operare più di cinquanta persone”.
L’ospedale dove la equipe italiana ha
svolto il suo lavoro è quello di North
Kinangop; è stato aperto nel 1965 e
affidato alla diocesi di Padova e alle
Piccole figlie di San Giuseppe di
Verona. Sorge su un altipiano a 2500
metri sul livello del mare e dista 130
chilometri da Nairobi. I reparti e le
abitazioni del personale sono in muratura, e tutt’intorno ci sono invece
capanne del villaggio, i cui abitanti
vivono di agricoltura. Nell’ospedale,
che può accogliere quasi duecento
ammalati, lavorano 150 persone, e c’è
una frequenza di circa 1300 parti ogni
anno. L’acqua arriva all’ospedale e
viene quindi distribuita ai reparti da
una fonte distante tredici chilometri.
“Cerchiamo fondi per acquistare
altri strumenti oltre a quelli che già
sono in dotazione all’ospedale - ha
dichiarato il dottor Caputo - anche se
questo ospedale è da considerarsi di
discreto livello e ha una dotazione di
strumentazioni che non si trovano di
solito in altri ospedali africani”.
5
“Etica del comportamento e professionalità” è il tema del Forum che il
Distretto 2070 del Rotary International
organizza per il 25 febbraio in collaborazione con i Rotary Club dell’Area
Medicea. Tema importantissimo, e in
linea con la attuale annata rotariana che
annovera i valori etici tra i punti fondamentali del programma del Governatore Italo Giorgio Minguzzi. E non a
caso interventi e relazioni su questo
tema hanno caratterizzato in positivo
tutte le iniziative del Rotary distrettuale, in questa annata.
Ben conscia di ciò, dunque, la
Commissione Distrettuale appositamente incaricata ha promosso questo
Forum che si terrà nella sala dell’Associazione Industriali di Firenze, in via
Valfonda 9, con inizio alle ore 9,30 e
che dovrebbe svilupparsi nell’arco
della intera mattinata.
Numerosi e qualificatissimi sono i
relatori che arricchiranno con i loro
interventi i lavori della giornata.
Il programma dei lavori prevede
infatti alle ore 9,30 il saluto alle bandiere cui farà seguito il saluto ai conve-
L’Avvocato Franco Lucchesi
Etica e Rotary
Forum dei Club dell’Area Medicea
nuti da parte del Presidente della associazione Industriali di Firenze, dottor
Sergio Ceccuzzi, e il saluto del Presidente della Commissione Distrettuale
sull’Etica, dottor Giuseppe Castagnoli.
Alle 9,45 è previsto l’intervento del
Governatore del Distretto 2070, avvocato Italo Giorgio Minguzzi che tratte-
6
rà il tema “L’Etica e il Rotary”, cui farà
seguito la relazione del professor
Ernesto Failla (Rotary Club Firenze
Est) che si soffermerà sul tema “Per
una affermazione etico-normativa nella
dinamica professionale”.
Dopo un coffee break, avrà inizio
alle ore 11 una tavola rotonda che sarà
Welfare in Italia
e nei Paesi poveri
Arezzo
“Welfare in Italia”, è il tema
affrontato dal Sottosegretario di Stato
al Ministero del Lavoro, senatore
Grazia Sestini, in una serata al Rotary
Club di Arezzo, presenti oltre 120
ospiti. Doveva essere presente anche
l’avvocato Josè Manuel Gutierrez,
ambasciatore dei Paesi poveri presso
l’Onu con funzione di vicesegretario
generale il quale avrebbe dovuto parlare su “Welfare nei Paesi poveri”,
ma a causa di una improvvisa influenza, non ha potuto prendere l’aereo dagli Stati Uniti. Ha tuttavia
inviato per e-mail la sintesi della sua
relazione in spagnolo tradotta immediatamente dal socio prof. Ardino e
da lui letta ai presenti come sua personale testimonianza e partecipazione alla serata.
Dopo aver esposto alcune cifre
riferite ai Paesi poveri o meglio ai
Il Procuratore Pier Luigi Vigna
coordinata dal dottor Nicola Cariglia,
direttore della Sede Rai di Firenze.
Qualificatissimi i partecipanti alla
tavola rotonda. Saranno infatti il dottor
Francesco Carrassi, direttore del quotidiano “La Nazione” (Etica e informazione), il magistrato dottor Pier Luigi
Vigna, già Procuratore Distrettuale
Antimafia e capo della Procura della
Repubblica di Firenze (Etica e giustizia), sua eccellenza monsignor Claudio
Maniaco, Vescovo Ausiliare della
Arcidiocesi di Firenze (Etica e Religione), l’architetto Mirando Ferrara,
presidente del Comitato Unitario delle
Professioni (Cup) toscano (Etica e
Professioni), il presidente della Fiorentina spa, Andrea Della Valle (Etica e
Sport), il professor Giancarlo Berni del
Rotary Club Firenze Nord (Etica e
Medicina), il professor Giovanni
Padroni del Rotary Club di Pisa (Etica
e Affari) e l’avvocato Franco Lucchesi,
Presidente nazionale dell’Automobil
Club Italia, socio del Rotary Club
Firenze Ovest (Etica per una mobilità
responsabile, Manifesto Aci del
Ceneraio).
La Senatrice Franca Sestini
Paesi del Sud del mondo (1,2 miliardi di persone vive con meno di un
dollaro al giorno, 113 milioni di bambini non possono accedere all’istruzione primaria e più di 13 milioni di
bambini sono orfani a causa
dell’Aids nel solo continente africano) l’avvocato Gutierrez ha fatto
capire che il termine Welfare per tali
realtà è ancora utopia, e ha ricordato
il Summit del Millenium organizzato
dall’Onu nel 2000 che coniando uno
slogan “No excuse 2015” intendeva
fissare non solo degli obiettivi per i
Paesi poveri ma anche precisi impegni dei Paesi più ricchi. Veniva, infatti, previsto uno 0,7% del pil dei Paesi
più ricchi entro il 2010 da utilizzare
come risorse finanziarie per lo sviluppo di tali Paesi.
Provocatoriamente veniva anche
ricordato come nell’insieme mondiale delle movimentazioni finanziarie
vi sono utili e speculazioni ingentissime che potrebbero contribuire, con
piccolissime percentuali, alla soluzione del problema. In relazione a ciò
era ricordata la proposta del Nobel
per l’economia James Tobin che già
nel 1981 riteneva sufficiente l’applicazione di una percentuale dello
0,1% sulle transazioni finanziarie “a
pronti” per ridurre del 78% la fame
nel mondo.
Dopo la lettura della relazione
prende la parola la senatrice Grazia
Sestini la quale, dopo aver concordato pienamente con le argomentazioni
esposte, ha affrontato alcuni dei principali problemi del Welfare o meglio
delle Politiche sociali dell’Italia, analizzando il mercato del lavoro, le pensioni, gli anziani e l’integrazione dei
cittadini extracomunitari esponendo
il punto di vista del Governo in carica di cui fa parte.
I services del Rotaract
Una campagna contro l’abbandono dei cani
Per quest’annata il Distretto Rotaract 2070 si è
impegnato a sostenere un service principale di
carattere umanitario e due services satelliti: uno inerente alla sensibilizzazione contro l’abbandono dei
cani e l’altro destinato alla tutela di una specie selvatica autoctona nei nostri territori ma a rischio di
estinzione. Il service principale ha come obiettivo la
Si stringeranno anche accordi con
Associazioni e Università al fine di
dare solidità e continuità nella gestione dell’iniziativa, creando una doppia
opportunità sia per i frequentatori
congolesi del nascente centro di formazione professionale, sia per i tecnici-istruttori ai quali viene offerta la
possibilità di conseguire un’esperienza importante professionalmente e
umanamente, rispettando così la
migliore tradizione rotariana e rota-
realizzazione di un centro di formazione professionale di base (informatica, meccanica, falegnameria)
in Congo: la realizzazione, oltre alla progettazione
strutturale, si prefigge anche l’avviamento delle
attività di formazione grazie all’invio in loco di tecnici laureati o laureandi, desiderosi di affrontare
esperienze dirette in Paesi in Via di Sviluppo.
ractiana. A questo progetto, si aggiunge il controllo sulla piena realizzazione della Scuola Elementare finanziata
dall’annata 2004-2005 a Kananga,
sempre in Congo. Il service contro
l’abbandono dei cani si prefigge invece l’obiettivo di condurre un’indagine
sintetica della problematica nelle
zone più rappresentative del nostro
territorio, in seguito alla quale si svolgerà un’attività di comunicazione e
sensibilizzazione tramite la stampa e
gli spazi pubblicitari esterni alle vetture dei trasporti pubblici.
L’altro service, indirizzato alla
tutela della popolazione di testuggini
terrestri (Testudo hermannii) del
parco Naturale della Mesola, viene
condotto realizzando gadget da destinarsi al finanziamento delle attività di
ricerca scientifica sulla problematica
della sopravvivenza di questa rara
specie autoctona e tramite il finanziamento per la realizzazione di una car-
tellonistica divulgativa da impiegarsi
in mostre itineranti e negli spazi del
parco.I services di tipo ambientale
sono stati scelti appositamente per
comunicare l’immagine dei club
Rotaract verso l’esterno in modo
nuovo rispetto alle nostre attività classiche, cercando di evidenziare una
sensibilità culturale estesa anche
verso problematiche comunque molto
sentite e apprezzate dai giovani.
Sandro Paternoster
Le ceramiche di Faenza
Alcune delle opere in ceramica colorata che sono state realizzate dagli artisti
Il Rotary Club Faenza ha promosso la più grande collezione di opere
d’arte in ceramica che documenta la
poetica di importanti artisti del nostro
tempo, sul tema del nome “Rotary”
ed in ciò che esso esprime: amicizia,
servizio, pace, cultura, impegno….
E ogni artista ha interpretato liberamente e gratuitamente su due supporti ceramici, questi temi. Un’opera
andrà nella collezione che diventerà
itinerante; l’altra opera sarà venduta
ed il ricavato destinato a progetti di
recupero o promozione artistica o ad
altre attività rotariane. Il Progetto
Rotary Contemporaneo realizza rapporti di collaborazione con i pittori e
scultori di fama internazionale che
frequentano la Bottega d’arte
Ceramica Gatti per realizzare opere in
ceramica. In questa prima fase hanno
aderito alla nostra iniziativa i seguenti artisti: Della Casa, Echauren,
Fioroni, Leiva, Mondino, Ontani,
Paladino, Pinna, Ruggiero, Sartelli,
Violetta e il rotariano Pietro Lenzini.
2 Scudi
in oro
coniati
a San
Marino
nel
2005
Il 2005 è stato l’anno in cui si è celebrato il 100° anniversario del Rotary
International, associazione di esponenti delle più svariate attività professionali che
lavorano per servire la società, incoraggiare il rispetto di elementi etici nell’esercizio di ogni professione ed aiutare a promuovere l’amicizia e diffondere la pace.
Fra le prime associazioni di servizio al mondo, si è costituita a Chicago il 23 febbraio 1905, attualmente conta 1,2 milioni di soci, fra uomini e donne, con oltre
29600 Rotary club nel mondo. San Marino ha voluto festeggiare l’anniversario del
Rotary con l’emissione della moneta da 2 scudi in oro realizzata dall’artista
Momoni.
Questi i dati caratteristici: data emissione: 11 novembre 2005. Bozzetti di
Claudia Momoni. Coniazione: PROOF a cura di I.P.Z.S., Roma. Titolo oro:
900/000. Peso: g. 6,4516. Diametro:mm 21.Tiratura massima: 5.500
esemplari.Prezzo di vendita: 115,00 Euro + 8,00 Euro per contributo spese.
Un’auto a Tirana
inviata da Orbetello
Concerto
a Guastalla
Il Rotary Club Orbetello-Costa d’Argento ha visto coronarsi un “sogno”. E’ stato infatti portato a termine il progetto
iniziato due anni fa per concretizzare un desiderio che venne
espresso da Madre Teresa di Calcutta in una visita alla Costa
d’Argento: raccogliere fondi da destinare all’Università
“Mater Boni Confidii” di Tirana e alla Fondazione “Nostra
Signora del Buon Consiglio”. Con i fondi raccolti in varie iniziative il R.C. Orbetello-Costa d’Argento, di cui è presidente
Armando Abbate, ha potuto acquistare una autovettura assegnata ai responsabili della Fondazione universitaria albanese.
“Suoni nel mondo” è il titolo del
Concerto di beneficenza organizzato
in interclub con il R.C. Brescello Tre
Ducati e con la partecipazione del
R.C. di Reggio Emilia dal R.C. di
Guastalla, a favore del Centro di ortopedia pediatrica di Antisirabè (unico
ospedale pediatrico del Madagascar).
Sul palco del seicentesco teatro di
Guastalla si sono esibiti i cori multietnici di bambini di “Verdi melodie”
e “Vocincoro” di Parma, che cantano
canzoni popolari di tutto il mondo in
lingua, diretti da Beniamina Carretta,
e il Gruppo della Scuola Media delle
Suore Orsoline di Guastalla, diretto
dal maestro Enrico Bechi.
L’iniziativa, in programma lo
scorso 28 gennaio, domenica, al
Teatro Comunale “Ruggero Ruggeri”
di Guastalla, è stata accolta con grande entusiasmo, sia per la bravura dei
protagonisti sulla scena, sia per la
significativa destinazione del ricavato di questa serata.
A Lugo un’asta in favore del Benin
Il Rotary Club di Lugo ha organizzato la vendita di opere d’arte di
artisti locali in favore di una attività
di service in Benin. All’invito del
Rotary hanno risposto, inviando ciascuno un’opera da mettere in vendita,
i seguenti artisti: Marisa Follo,
Silvana Martoni, Monica Neri,
Manuela Toni, Valentino Argelli,
Giuseppe Tedeschi, Aldo Burattini,
Nerio Liverani, Claudio Neri,
Maurizio Pilò, Marino Trioschi ed
Enzo Babini, socio del R.C. Lugo.
Le opere d’arte (quadri e ceramiche) sono stati messi in vendita con
un’asta, condotta con maestria dal
presidente del Club, ed hanno portato
ad un incasso di 4.000 euro ai quali si
sono aggiunti i 260 euro venuti dalla
vendita di addobbi natalizi.
Tra l’altro va segnalato che, sempre in tema di attività a favore del
Benin, è stato definito (grazie anche
all’impegno dell’amico Giovanni
Baracca) un “gemellaggio” fra la
Fondazione Villa Maria Cecilia e il
Dispensario di Wewè (Benin) per
garantire per un anno la fornitura di
farmaci e materiale sanitario; sarà
anche realizzata una cucina per i
parenti dei pazienti e una struttura
per i malati in attesa delle cure mediche.
A Grosseto “Premio alla Cultura”
Il Presidente del
R.C. Grosseto
Domenico Saraceno
e il PG Roberto
Giorgetti mentre
consegnano
il riconoscimento
all’archeologo
professor
Carlo Citter
sul palco del
Teatro degli Industri
In occasione del Concerto di Natale organizzato per la raccolta fondi pro
Rotary Foundation nello storico Teatro degli Industri, è stato consegnato per la
prima volta dal R.C. Grosseto il “Premio per la Cultura”, una iniziativa che assegna un Paul Harris Fellow ad un cittadino che si è distinto per l’azione culturale
nella città di Grosseto. Il Rotary Club di Grosseto ha conferito quest’anno il Paul
Harris Fellow al professor Carlo Citter, archeologo, docente universitario
dell’Università di Siena, sede distaccata di Grosseto, con la seguente motivazione:
“per il suo alto contributo allo sviluppo delle iniziative culturali nella provincia di
Grosseto, unitamente alla apprezzata attività didattica presso il medesimo Ateneo,
così significativa per la nascita ed il progredire dell’iter formativo presso questa
Università; per essere stato elemento catalizzatore di ogni attività culturale volta
al recupero del patrimonio storico-ambientale del nostro e suo territorio, ed in
particolare, per la costante e qualificata azione in concomitanza con le iniziative
storico-culturali del Rotary Club e della Sua fondazione “Carlo Berliri Zoppi”.
7
Livorno ricorda il primo Consolato Usa
Cinque aree di intervento sono
state individuate dal R.C. Livorno,
con progetti che riguardano in particolare i rapporti internazionali con
l’approfondimento di altre culture e
economie (Cina, Tunisia, India, Russia), l’alfabetizzazione nei Paesi in
via di sviluppo, l’acqua e le fonti
energetiche alternative (in interclub
con il R.C. Livorno Mascagni), i giovani e i problemi collegati alla scelta
dei percorsi formativi e del lavoro,
nonché iniziative mirate alla celebrazione dei 400 anni di vita di Livorno.
Fra queste iniziative c’è anche
l’apposizione di una targa alla
Camera di Commercio per ricordare
il primo consolato Usa in Italia, che
fu creato proprio a Livorno, ed ebbe
come primo console (1794) l’imprenditore livornese Filippo Filicchi. Ai
rapporti fra gli Stati Uniti e la
Toscana e in particolare con Livorno,
è stata anche dedicata una riunione,
relatore il professor Luca Codignola
dell’Università di Genova.
L’incontro, introdotto dal presidente Nannipieri, è stato seguito con
molto interesse dai numerosi partecipanti. Nel rilevare come fino a pochi
anni fa lo studio dei rapporti fra
Toscana e Stati Uniti presentasse
molte lacune, in quanto molti dei protagonisti delle relazioni, anche commerciali, erano stati trascurati o ignorati, il relatore ha ricordato quanto
frequenti siano stati invece gli scambi con gli Stati Uniti e come attraverso questi scambi circolassero informazioni.
Fino dalla metà del secolo XVIII
arrivavano per esempio a Livorno le
navi dei “baccalari” provenienti da
Terranova, e altre che trasportavano
pepe e altri prodotti. Filippo Filicchi
fu uno dei personaggi che decisero di
mettersi in affari con gli Stati Uniti,
ottenendo grandi soddisfazioni economiche e personali. Fra l’altro fu
conoscente e amico di Elisabeth Ann
Seton che, rimasta vedova, fu accolta
in casa Filicchi e si convertì al cattolicesimo. Ann Seton fu la prima
Santa cattolica degli Stati Uniti.
Alla prestigiosa maratona di New
York c’era anche il Rotary Club Filippo
Lippi di Prato. Un folto gruppo di pratesi (erano quasi 80 gli iscritti alla manifestazione, ma quasi 150 i partecipanti alla
trasferta), con tanto di maglietta ben
riconoscibile della propria città, ha
infatti preso parte quest’anno alla maratona newyorkese, grazie a una iniziativa
presa anche dal R.C. Filippo Lippi di
Prato. Paolo Biancalani, presidente del
R.C. Filippo Lippi, ha predisposto
medaglie e attestati per i partecipanti, e
l’iniziativa è stata accolta con entusiasmo dal Comune di Prato.
“Indossa il casco e allaccialo se non
vuoi salire con noi”. E’l’esplicito slogan
che il Rotary di Prato ha scelto di diffondere, in collaborazione con la Croce
d’Oro, in occasione del centunesimo
anniversario della fondazione della
Croce d’Oro stessa. Lo slogan fa spicco
sulla carrozzeria delle autoambulanze
della Croce d’Oro: una collocazione che
indubbiamente rafforza il significato del
messaggio.
Viaggio a Montpellier per un gruppo di soci e consorti
del R.C.Arezzo Est, coordinati dal presidente Sergio
Castrucci. Scopo dell’iniziativa era quello di ricambiare la
visita effettuata ad Arezzo nello scorso anno rotariano da
alcuni responsabili del R.C. Montpellier-Guilhem, su invito
del past president aretino, Deni, per la celebrazione del
gemellaggio fra i due sodalizi. Durante il viaggio di trasferimento in pullman il gruppo ha “affrontato” l’esperienza di
una vera e propria alluvione, da Nimes all’arrivo.
Un’alluvione che ha addirittura
causato la chiusura dell’autostrada
con conseguente notevole ritardo sull’orario previsto di arrivo. Comunque
nei giorni successivi di permanenza a
Montpellier il soggiorno è stato piacevole e intenso, grazie anche al programma previsto dal presidente H.
Girardin e dal past president, A.
Grepiner. Dopo la visita alla parte
Maratona
di New York
Indossa il caso
e allaccialo
Gita a Montpellier
8
Flash
storica della città e alle “Grotte del
Demoiselles”, il gruppo di rotariani
toscani è stato ricevuto dal Sindaco di
Millau, nel Palazzo della Municipalità, ed ha quindi visitato il vicino
viadotto che è il più alto del mondo.
Nell’occasione di questa visita i
responsabili dei due Clubs hanno
sancito un accordo per la realizzazione di un matching grant a favore di
Il Galeone d’oro a Pisa
E’ stato assegnato all’attrice Giuliana Lojodice e al campione di scherma olimpionico di Atene, Salvatore Sanso, il prestigioso Galeone d’oro, del Rotary Club
Pisa. Nell’occasione sono stati assegnati anche i riconoscimenti del “Premio Pisa”,
organizzato dal Gruppo Artistico Letterario “La Soffitta” con la collaborazione del
R.C. Pisa. Per la poesia ha vinto Luciano Luisi autore di “Poesia d’amore”
(Newton & Compton); per la narrativa Antonio Scutari per “Il sopravvissuto” (edizione Rizzoli) e alla docente di Egittologia dell’Università di Pisa, Edda Bresciani,
autrice di “La porta dei sogni” edizioni Einaudi.
Segnalati per la poesia: Folco Zanobini (“La linea gotica”, Edizioni Ets),
Egidio Innocenti (“L’aria che spira”, Il Filo) e Giuliana Petrucci (“Contro l’invasore”, Ets); per la narrativa Marco Innocenti (“Ladri di stelle”, ed: Manni).
alcuni abitanti della periferia di
Tegucigalpa, capitale dell’Honduras,
finalizzato alla raccolta, in appositi
depositi, di acqua piovana proveniente dai tetti delle abitazioni, per l’approvvigionamento quotidiano della
comunità. Il soggiorno si è concluso
con un diner de gala nella villa del
socio Michel Derderian e di madame
Chantal.
Il Prefetto di Modena
Socio Onorario
Il Rotary Club Modena ha nominato
suo socio onorario il Prefetto di
Modena, dottoressa Italia Fortunati. La
cerimonia ufficiale della nomina si è
svolta al “Forum Monzani” della
B.P.E.R. in concomitanza con la visita al
Club di Modena del Governatore del
Distretto 2070, Italo Giorgio Minguzzi.
Un computer a Voltana
Si è svolta agli inizi di dicembre
la cerimonia di consegna del computer donato dal Rotary Club Lugo al
nuovo Poliambulatorio di Voltana,
per l’informatizzazione della struttura. Alla cerimonia erano presenti la
dottoressa Marisa Bianchin, direttore
sanitario di Lugo, l’assessore alla
sanità del Comune, Elena Zannoni, il
dottor Piero Calderoni in rappresentanza dei medici di base, il presidente dell’R.C. Lugo, Bruno Pelloni e
altri rotariani. Il computer fungerà da
server per il collegamento in rete dei
tre medici di base operanti nel
Poliambulatorio con la struttura ospedaliera di Lugo.
Al termine della significativa
cerimonia è stata affissa una targa
che ricorda questa iniziativa del
Rotary che - va aggiunto - sottolinea
ancora una volta quanto il Rotary sia
attento alle realtà dei territori in cui
operano i suoi Club.
Giuseppe Garibaldi a Piombino
Il pronipote di Giuseppe Garibaldi, l’Eroe
dei Due Mondi, è stato ospite apprezzato al R.C.
Piombino dove ha parlato del suo illustre progenitore.
Il dottor Giuseppe Garibaldi (ha lo stesso
nome del condottiero dei Mille) è nipote in linea
diretta di Ricciotti, figlio del generale, e ha parlato del bisnonno elencandone pregi e difetti del
carattere, per soffermarsi più sull’uomo che sul
combattente, e sfatando anche qualche leggenda, come quella che fosse un ateo: credeva in
Dio, certo non quello tramandato dalla tradizione, ma intendendolo come una “entità superiore”.
Dal ricordo del pronipote sono emersi i caratteri di mitezza, la semplicità e l’amore per la
natura e per i suoi simili di Giuseppe Garibaldi,
portatore di valori ancora freschi e attuali e di
grande richiamo per i giovani. Il relatore ha poi
anticipato che sono in corso di preparazione
grandi festeggiamenti per il bicentenario della
nascita, che sarà nel 2007.
Nel pomeriggio il dottor Garibaldi, che è
dirigente dell’Eni di Roma, si era recato nella
sede piombinese della Associazione Mazziniana,
i cui dirigenti erano ospiti della conviviale del
Rotary Club Piombino.