Plan de Fuga «Giochiamo in casa, vogliamo l`America» Jules not
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Plan de Fuga «Giochiamo in casa, vogliamo l`America» Jules not
SPETTACOLI GIORNALE DI BRESCIA SABATO 10 NOVEMBRE 2012 63 NOTE DI PRESENTAZIONE L’ALBUM E L’EP Maskara e Crowsroads tra «Fiori esplosi» e il cielo in tasca Filippo De Paoli (a sx) e Simone Piccinelli dei Plan de Fuga a Bresciasette (ph. Reporter/Barnabi) Plan de Fuga «Giochiamo in casa, vogliamo l’America» La band bresciana stasera al Lattepiù Live per promuovere il nuovo cd «Love˚Pdf» A proposito, sono state più le critiche o BRESCIA L’Alcatraz e i suoi 1.500 spetgli elogi? tatori fluttuano come una poderosa Le prime due recensioni non erano partiesplosione di felicità nel cervello, troppo colarmente incoraggianti, poi le cose soravvicinata per poterla archiviare. Anno cambiate in meglio. Fortunatamente che se, adesso, c’è da farsi abbracciare sono arrivati parecchi commenti positidal proprio pubblico, il più affezionato, vi, non solo dagli addetti ai lavori, ma anforse anche il più esigente. che dai fan. Pure in radio il singolo «TouIn attesa di smaltire il jet lag emozionale ché» funziona bene e colleziona numerodella data milanese a supporto dei Gaslisi passaggi. ght Anthem, il volo dei Plan de Fuga fa Secondo voi «Love˚Pdf» è stato capito rotta verso Brescia, dove la band presenfino in fondo? terà il nuovo cd, «Love˚Pdf». Il problema è proprio questo: L’appuntamento è stasera al noi cerchiamo di dire qualcoLattepiù Live di via Di VittoPROGETTI sa con le nostre canzoni, di rio 38, per un concerto che vedrà, come opening act, le esi- «Stiamo lavorando esprimere concetti profondi. C’è già abbastanza robaccia bizioni di Andrea Van Cleef e per organizzare in giro. Per comprendere davOvlov (apertura locale alle qualche data vero il nostro lavoro, bisogna 21.30, ingresso 8 euro). negli Stati Uniti, ascoltare il disco attentamenPer ora Filippo De Paoli (chimagari a partire te, non in modo superficiale. tarra e voce) e Simone PicciÈ un album ricco di contenunelli (chitarra) stanno ancora dal festival South ti, che risulta camuffato da digodendosi il retrogusto dolce by Southwest» sco leggero. del palco del club milanese: Coltivate anche voi il classi«È stato favoloso: riuscire a co sogno americano? strappare applausi a un pubCi stiamo già lavorando, per la verità. Il blico non nostro è una bella soddisfazioprogetto è quello di partecipare al «Soune. Ci siamo trovati davanti a una platea th by Southwest», festival che si terrà ad molto attenta, noi abbiamo spinto al Austin il prossimo mese di marzo. Ovviamassimo per conquistarla». mente non possiamo attraversare l’OceStasera invece giocate in casa. ano senza programmare almeno qualSì e dedicheremo buona parte dello spetche altro concerto. Purtroppo non è facitacolo a «Love˚Pdf», ovviamente pescanle suonare fuori dai nostri confini. L’Itado qualche brano dal nostro primo dilia è un paese chiuso anche da questo sco. Difficilmente, invece, inseriremo punto di vista, ma noi vogliamo provarbrani nuovi, anche se abbiamo già molto ci, passando pure dall’Europa. materiale. Vogliamo concentrarci sul cd Rosario Rampulla appena pubblicato. rTf6TfBUWFcdlAbSGDG7rztnysSfdzF4HxtaH7+4VNM= ■ I dischi si presentano al sabato. Giornata intensa tra Brescia e provincia dal punto di vista discografico. Dalle 18 alle 20, al Bar Caffè Loft di via San Faustino (ingresso libero), i Maskara presenteranno il loro nuovo cd, intitolato «Fiori Esplosi». Per l’occasione, la band bresciana proporrà i propri brani, intrisi di pop rock elettronico e con testi in italiano. Dall’album all’ep il passo è breve. Basta spostarsi a Erbusco, al teatro Comunale di via Verdi, sul cui palco, a partire dalle 20.45 (ingresso libero), andrà in scena il duo «The Crowsroads». Il concerto sarà l’occasione per presentare «Some sky inside my pocket» (già disponibile on line), primo ep della «mini band» formato da Matteo e Andrea Corvaglia, rispettivamente di 18 e 13 anni. Una formazione molto giovane che si muove, con chitarra, voci e armonica, nei territori del blues e del folk, con un repertorio sospeso tra cover e brani originali. ON STAGE La metafisica indagine sonora degli Overskin ■ Circa due anni di storia, un background minimo da cui partire per indagare «quei fenomeni empirici o metafisici e quegli istinti che inquinano e imprigionano l’animo umano». È la scelta stilistica degli Overskin, stasera al Caffè letterario «Primo Piano» di via Cesare Beccaria 10, in città (inizio alle 22, ingresso gratuito riservato ai soci Arci.Info: 030.5031091). La band è formata da Simone Gnali (batteria), Alessandro Iemmello (chitarra), Federico Bianchetti (basso e tastiere), Andrea Butturini (voce, tastiere). Daniel Pasotti e Simone Ferrari della band Jules not Jude (ph. Reporter/Favretto) Jules not Jude «Nel 2013 il disco, ora clip e concerti» Il quartetto al Carmen Town per l’anteprima del video di «J» ■ Un video senza volto. O, meglio, senza quello della band. Segnatamente, dei Jules not Jude, ieri ospiti di Teletutto e Radio Bresciasette e stasera, alle 22, sul palco del Carmen Town (via F.lli Bandiera 3, ingresso libero) per la presentazione del nuovo video «J.» (anticipato da un teaser promozionale sul sito del nostro giornale) per la regia del collettivo «Secret Wood». Il volto del video è infatti di Fabio Begni, e il clip è stato girato in una villa di Monticelli Brusati. Il gruppo - rappresentato ieri dal frontman Simone Ferrari e dal batterista Daniel Pasotti, cui si aggiungono nella line up il chitarrista Andrea Buffoli, ultimo arrivato, e Mauro Parolini al basso - ha preferito fare un passo indietro: «"J." - spiegano Simone e Daniel - è una sorta di canzone corale, in cui ciascuno può riconoscersi. Nel testo, "You" sta per "tu", certo, ma anche per "voi", o per il se stesso che vive la vicenda». Per questo «nel clip compare un uomo che non rappresenta nessuna categoria particolare, un uomo di mezza età, solo». «J.» è un estratto dell’ep «Tuesday», che già tante soddisfazioni ha regalato al quartetto bresciano: unica band italiana selezionata al festival berlinese «Ein Hit ist ein hit», il duetto con le Bangles in diretta telefonica da Los Angeles, un tour europeo... E non è finita: dopo la data di stasera, i Jules not Jude - non chiedetegli le ragioni della scelta del nome, archivieranno la faccenda come «una storia lunga, lunghissima» - saranno a Salerno e Roma, e poi via a Berlino per una ridda di tre concerti e, ancora, Castiglione delle Stiviere, di nuovo Brescia, Piacenza e Vercelli. Tournée che allunga un poco i tempi di preparazione del nuovo disco: «Pensavamo potesse uscire a gennaio prossimo annunciano -, in realtà a gennaio entreremo in studio, abbiamo preferito dedicarci ulteriormente all’attività live». Già da stasera, comunque, si potrà assaggiare il gusto del prossimo lavoro. L’esibizione sarà infatti «ibrida - anticipa Simone Ferrari - dai primissimi pezzi agli inediti». La direzione imboccata per il futuro vira verso «sonorità meno patinate, non più così brit, più ruvide ma pur sempre pop». Ch’è un po’ come «cambiare senza perdersi», sintetizza il frontman. L’album in uscita l’anno venturo sarà il secondo per i Jules not Jude - «Il più difficile per la carriera di un artista», scherzano - ma, se si contano gli ep, si tratterà della quinta fatica discografica. «A noi piacciono gli ep concludono -, sono come una fotografia delle vacanze. Se non ti piace la dimentichi in fretta, ma se ti piace continui a guardarla». Raffaella Mora OMAR LAMBERTINI PER LA TUA PUBBLICITÀ SUL BRESCIA - Via Lattanzio Gambara, 55 Telefono 030.37401 - Fax 030.3772300