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Nelle pagine precedenti, il monastero di Dokangema presso il lago Ngoring alle sorgenti del Fiume Giallo_ Nelle pagine successive: Il vasto bacino del lago Ngoring che si trova sull’altopiano tibetano nella provincia del Qinghai. Emissario è il Fiume Giallo_ Il Fiume Giallo stretto fra i monti dell’altopiano di Loess, tra Shaanxi e Shanxi, si carica di fango e forma le cascate di Hukou_ Uscito dai monti, il Fiume Giallo si allarga a dismisura e si avvia lento e solenne verso il mare. Qui attraversa la provincia dello Henan presso Kaifeng_ Tutte le foto sono di Aldo Pavan Redazione: Jessica Basso Grafica e impaginazione: Gianfranco Casula ©2007 MAGNUS EDIZIONI SpA, UDINE, ITALY Tutti i diritti di riproduzione, anche parziale, del testo e delle illustrazioni sono riservati in tutto il mondo. All rights of reproduction, in the whole or in part, of the text or the illustrations, are reserved throughout the world. ISBN 978-88-7057-229-2 Aldo Pavan F I U M E G I A L LO L’A N I M A D E L L A C I N A 1. Dal Tibet nasce il mitico dragone 2. L’abbraccio con la via della seta 3. Le acque bagnano le dune e la steppa 4. Ai piedi della Grande Muraglia 2 5. Sulla scia delle lanterne rosse 1 6. Alle radici della civiltà cinese 7. La terra di Confucio e del Tao 3 4 5 7 6 NON È SOLO UN FIUME, È UN DRAGONE, ma un dragone speciale. Ne ha tutte le qua- l i t à m i t o l o g i c h e : u n p o’ t i g r e , u n p o’ l e o n e e u n p o’ s e r p e n t e , c o m e v u o l e l a t r a d i z i o n e c i n e s e . M a è a n c h e u n e s s e r e i n c o n t r o l l a b i l e , a s s o l u t a m e n t e i m p r e v e d i b i l e e r i c c o d i i n c o g n i t e p e r i l f u t u r o . S i c h i a m a Fi u m e G i a l l o , Huang He in cinese. La coda è sul tetto del mondo, sull’altopiano tibetano, da dove sorge. Le fauci invece sono rivolte verso il mar Giallo, verso il golfo del Bohai, dove si trova la foce. La sua schiena si inarca attraversando le terre arse del deser to e quelle steppose della M ongolia I nterna. Poi taglia gli altopiani argillosi delle terre di loess. Compie una corsa estenuante attraverso città pulsanti, dighe che ne bloccano il corso, campi terrazzati e impianti industriali. Le sue acque scavano valli profonde e si caricano di fango, fango giallo appunto, da cui prende il nome. Come il limo per il N ilo è ricco di sedimenti. I rriga e disperde humus prezioso sui campi di riso. Non solo: offre da bere a 155 milioni di persone. Attraversa nove province e fornisce acqua al quindici per cento d e i t e r r e n i a g r i c o l i d e l l a C i n a . L u n g o 4 . 8 5 0 c h i l o m e t r i , è l ’o t t a v o a l m o n d o p e r l u n g h e z z a e a l i m e n t a u n t e r r i t o r i o vasto quanto Italia, Germania e Gran Bretagna. E, come se non bastasse, il dragone nasconde molte ricchezze m i n e r a r i e , t r a c u i l ’o r o . N e l l a p r o v i n c i a d e l l o S h a n x i f a r i f o r n i m e n t o d i e n e r g i a g r a z i e a l l a p r e s e n z a d e l p r e z i o s o c a r b o n e c h e a l i m e n t a d e c i n e d i c e n t r a l i e l e t t r i c h e . Fo r n i t o d i n u t r i m e n t o d a q u a r a n t a a f f l u e n t i , è u n c i c l o p e : a l u i è l e g a t a a d o p p i o f i l o l ’e c o n o m i a d e l l a C i n a s e t t e n t r i o n a l e . Fa m e e s e t e , l u i d i s p o n e . È il padrone della storia e degli eventi. Ecco perché è un dragone pericoloso. I cinesi lo considerano come “Madre d e l l a C i n a”, e i n f a t t i l u n g o i l s u o c o r s o è n a t a l a c i v i l t à d e g l i h a n , l ’e t n i a m a g g i o r i t a r i a . L u n g o l e s u e r i v e s o r s e r o regni, fiorirono imperi, cavalcarono orde di eserciti invasori. Le vestigia di queste civiltà sono state scoper te di r e c e n t e d o p o c h e p e r s e c o l i h a n n o d o r m i t o s o t t o m e t r i d i p a n t a n o e s s i c c a t o. L e c i t t à d i X i ’ a n , L u o y a n g , Z h e n g z h o u e K a i f e n g f u r o n o u n t e m p o p o s s e n t i e r i c c h e c a p i t a l i i m p e r i a l i , s e d i d e l l ’i m p e r o g i a l l o f o n d a t o d a l l e g g e n d a r i o H u a n g D i , p r i m o h a n s u l t r o n o d i C i n a . Te s t i m o n i a n z a è l ’i n c r e d i b i l e e s e r c i t o d i t e r r a c o t t a d i X i ’ a n . M a è a n c h e v e r o c h e i c i n e s i c h i a m a n o i l Fi u m e G i a l l o “ D i s p e r a z i o n e d e l l a C i n a”. L e s u e f r e q u e n t i e c a t a s t r o f i c h e i n o n d a z i o n i sono un flagello. I l dragone non è solo sorgente di vita, ma anche por tatore di mor te. Per questo lungo le sue rive non sono sor ti agglomerati urbani (alcune città si incontrano solo nell’alto corso, quando è ancora innocuo). N e l s e c o l o a p p e n a t e r m i n a t o i l Fi u m e G i a l l o h a f a t t o d i e c i m i l i o n i d i v i t t i m e . N e l l a p l u r i m i l l e n a r i a s t o r i a c i n e s e , possedere la facoltà di domare le acque e creare il loro deflusso verso il basso senza farle tracimare significava sapersi av valere dell’ar te del buon governo. I rreggimentare il dragone era segno di potere, significava che il Fi g l i o d e i C i e l o g o d e v a d e l f a v o r e d i v i n o . D i c e v a g i à p i ù d i q u a t t r o m i l a a n n i f a i l m i t i c o i m p e r a t o r e Yu i l G r a n d e , f o n d a t o r e d e l l a s c i e n z a i d r a u l i c a : “ Te n e r e a b a d a i l Fi u m e G i a l l o v u o l d i r e c o n t r o l l a r e l a C i n a”. O g g i , p e r c e r t i v e r s i , l a s i t u a z i o n e è p e g g i o r a t a a c a u s a d i u n n u o v o n e m i c o : l ’e c c e s s i v o s f r u t t a m e n t o d e l g r a n d e fiume dovuto al rapido sviluppo economico. I l dragone scorre in argini più sicuri di un tempo verso il mare, ma le sue acque sono sempre più inquinate e la carenza idrica si fa drammaticamente sentire. È triste vederlo esausto, ridotto a un misero rivolo tra immensi argini lontani anche dieci chilometri come accade quando attraversa la grande pianura in prossimità della foce. Che sfor tunato epilogo per un mito vivente! E che terribile problema si presenta per la Cina assetata non solo di acqua ma anche della preziosa energia elett r i c a p r o d o t t a d a l l a f o r z a d e l d r a g o n e . C o n q u e s t e p r e m e s s e s e g u i r e i l c o r s o d e l Fi u m e G i a l l o s i g n i f i c a e n t r a r e s o t t o l a p e l l e d e l l a C i n a . Fa u n p o’ i m p r e s s i o n e a p e n s a r c i , m a è c o s ì . I n q u e s t o l i b r o a b b i a m o s e g u i t o l e b i z z e d e l d r a g o n e . L’e m o z i o n e è s t a t a g r a n d e , i m m e n s a c o m e i l Pa e s e c h e a b b i a m o s c o p e r t o p a s s o d o p o p a s s o . Alla fine abbiamo constatato ancora una volta che la Cina non è una, ma ci sono mille Cine, tante quante sono le spire e le contraddizioni del mitologico animale. Nelle pagine precedenti: il monumento a forma di corna di yak che si eleva alle sorgenti del Fiume Giallo_ Un’immagine di Buddha che si trova sulla grande falesia di Yungang presso Datong. Qui vi sono 51 mila statue realizzate tra il V e VI secolo d.C._ Il tempio dedicato al Dio della Città che si trova nella cittadina di Pingyao_ Nella pagina di fronte, la cinta muraria di Pingyao, città protetta dall’Unesco__ Un gruppo di cavalieri mongoli e uno scorcio del Fiume Giallo nel punto in cui sbocca in mare nel golfo di Bohai_ Il Fiume Giallo presso Lijiaxia nel Qinghai_