Tasi: simulazioni con detrazioni in base al reddito isee

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Tasi: simulazioni con detrazioni in base al reddito isee
TASI: SIMULAZIONI CON LE DETRAZIONI IN BASE AL REDDITO ISEE.
A cura della UIL servizio Politiche Territoriali
Sulla Tasi si è aperto il dibattito su una sua possibile revisione: il Premier Letta propone
soltanto 2 tasse sugli immobili (superamento dell’IMU anche sugli altri immobili con la
Tasi)?
C’è poi chi propone di reintrodurre le detrazioni, ma al tempo stesso di dare una maggiore
autonomia ai Comuni ad esempio innalzando al 4 per mille l’aliquota massima per il 2014.
Ma le detrazioni costano: estenderle genericamente a tutti costa 1 miliardo di euro ogni 50
euro di detrazione.
Troppo per le esigue casse dello Stato?.
Ecco che si fa avanti la proposta di legare le detrazioni in modo selettivo legandole al
reddito ISEE, proposta, questa, tra l’altro contenuta nel dossier “Saccomanni” sull’IMU:
introdurre detrazioni decrescenti in base all’aumentare del reddito ISEE.
La UIL Servizio Politiche Territoriali ne ha stimato i benefici con una simulazione basata su
4 fasce reddituali ISEE: fino a 5 mila euro di reddito ISEE una detrazione di 100 euro; fino
a 7.500 euro una detrazione di 75 euro; fino a 10 mila euro una detrazione di 50; fino a 15
mila euro una detrazione di 25 euro.
Secondo questa analisi il 34,2% dei contribuenti, (circa 6,8 milioni), tra cui circa 800 mila
esenti (calcolati ad aliquota base), ne trarrebbe dei vantaggi dai 25 ai 100 euro medi.
Il costo, da trovare tra le pieghe del Bilancio Statale, sarebbe di circa 380 milioni di euro.
Con una detrazione di 100 euro per i redditi ISEE fino a 5 mila euro la Tasi si azzererebbe
per questa fascia reddituale applicando l’aliquota base; mentre si pagherebbero
mediamente 98 euro con l’aliquota la 2,5 per mille al posto di 151 euro pagati con l’IMU
nel 2012.
Con un reddito di 7.500 euro si pagherebbero, mediamente, 4 euro con l’aliquota base e
123 euro con l’aliquota al 2,5 per mille.
In questo caso il risparmio per questa tipologia reddituale, paragonato all’IMU pagata nel
2012, sarebbe per una famiglia con due figli minori di 47 euro con la Tasi ad aliquota base,
mentre vi sarebbe un’ aggravio di 72 euro con l’aliquota al 2,5 per mille.
Una famiglia con reddito ISEE fino a 10 mila euro pagherebbe ad aliquota base 29 euro
medi e con l’aliquota la 2,5 per mille 148 euro.
Per un reddito fino a 15 mila euro si pagherebbe ad aliquota standard 54 euro e 173 euro
con il 2,5 per mille.
A Bologna un reddito ISEE fino a 5 mila euro pagherebbe con l’aliquota base 64 euro e
con l’aliquota al 2,5 per mille 311 euro; a Torino 61 euro con aliquota standard e 327 euro
con aliquota al 2,5 per mille.
Mentre un reddito fino a 7.500 euro a Milano con aliquota standard pagherebbe 68 euro e
con aliquota la 2,5 per mille 283 euro; a Roma ad aliquota standard 82 euro e con aliquota
al 2,5 per mille 318 euro.
Generalmente con questo tipo di detrazioni per questi redditi in quasi tutte le grandi Città
sia ad aliquota base che ad aliquota al 2,5 per mille, la Tasi risulterebbe minore dell’IMU
Per quanto riguarda la Tasi, dichiara Guglielmo Loy – Segretario Confederale UIL, non vi è
dubbio che essa debba essere corretta e migliorata ma non vorremmo che, con la sua
revisione, si vada verso un sistema che rischia di alimentare nuove iniquità come è
accaduto con l’IMU.
Infatti, come UIL sosteniamo che il carico fiscale debba essere riequilibrato facendo
pesare di più la componente patrimoniale e alleggerendo il carico fiscale sull’IRPEF.
1
Occorre ripartire da questo concetto e dal rivedere l’intero sistema della fiscalità locale,
che continua a presentare delle incongruenze e disomogeneità con la persistenza delle
Addizionali IRPEF, che pesano soprattutto sui lavoratori dipendenti e pensionati.
Quanto al tema che sta surriscaldando il dibattito, non vorremmo che la politica
aggiungesse in nome dell’equità (introduzione di detrazioni per i carichi familiari),
confusione ed iniquità.
Va ricordato che la TASI è un’imposta di scopo destinata a finanziare i servizi dei Comuni
a vantaggio dei propri residenti, e, quindi, il principio sarebbe che chi usufruisce di più dei
servizi più dovrebbe pagare.
Pertanto nel determinare gli importi non può essere preso il parametro delle detrazioni
generiche o per i carichi familiari.
Tra l’altro le detrazioni per i figli under 26 anni previste dall’IMU sarebbero rimaste in
vigore soltanto per il 2012-2013, per essere abolite nel 2014.
Se si vogliono apportare correzioni alla nuova tassa la via maestra passa per legare le
detrazioni non legate al nucleo familiare bensì al reddito ISEE, come già previsto dalla
Legge di Stabilità.
Tra l’altro il reddito ISEE contiene nel calcolo tutti e tre i parametri: nucleo familiare,
reddito familiare e patrimonio.
Non solo ma, attraverso il reddito ISEE, si potrebbero graduare progressivamente anche
le aliquote e non solo le detrazioni.
Roma 30 ottobre 2013
SIMULAZIONE DI COSTO TASI NELLE CITTA’ CON DETRAZIONI DECRESCENTI IN BASE
AL REDDITO ISEE
Il costo medio pro capite dell’imu si riferisce ad una famiglia con una casa di proprietà di 5 vani (rendita media in A/2 e
A/3) con 1 figlio minore di 26 anni. Il costo della tasi è calcolato con aliquota base dell’1 per mille
IMU ANNO
2012
CITTA’
Milano
Genova
Bologna
Firenze
Roma
Torino
Napoli
Bari
Palermo
Media
323
431
407
243
536
675
288
279
6
101
TASI SENZA
DETRAZIONE
CON
ALIQUOTA
BASE 1 PER
MILLE
143
136
164
123
157
161
107
132
53
79
CON
DETRAZIONE
PER REDDITI
ISEE 5 MILA
EURO (100
EURO)
43
36
64
23
57
61
7
32
0
0
CON
DETRAZIONE
PER REDDITI
ISEE 7.500
EURO (75
EURO)
68
61
89
48
82
86
32
57
0
4
CON
DETRAZIONE
PER REDDITI
ISEE 10 MILA
EURO (50
EURO)
93
86
114
73
107
111
57
82
3
29
CON
DETRAZIONE
PER REDDITI
ISEE 15 MILA
EURO (25
EURO)
118
111
139
98
132
136
82
107
28
54
Elaborazione UIL Servizio Politiche Territoriali
2
SIMULAZIONE DI COSTO TASI NELLE CITTA’ CON DETRAZIONI DECRESCENTI IN BASE
AL REDDITO ISEE
Il costo medio pro capite dell’imu si riferisce ad una famiglia con una casa di proprietà di 5 vani (rendita media in A/2 e
A/3) con 1 figlio minore di 26 anni. Il costo della tasi è calcolato con aliquota base dell’1 per mille
IMU ANNO
2012
CITTA’
Milano
Genova
Bologna
Firenze
Roma
Torino
Napoli
Bari
Palermo
Media
323
431
407
243
536
675
288
279
6
101
TASI SENZA
DETRAZIONE
CON
ALIQUOTA
2,5 PER
MILLE
358
341
411
309
393
402
269
331
134
198
CON
DETRAZIONE
PER REDDITI
ISEE 5 MILA
EURO (100
EURO)
258
241
311
209
193
302
169
231
34
98
CON
DETRAZIONE
PER REDDITI
ISEE 7.500
EURO (75
EURO)
283
266
336
234
318
327
194
256
59
123
CON
DETRAZIONE
PER REDDITI
ISEE 10 MILA
EURO (50
EURO)
308
291
361
259
343
352
219
281
84
148
CON
DETRAZIONE
PER REDDITI
ISEE 15 MILA
EURO (25
EURO)
333
316
386
284
368
377
244
306
109
173
Elaborazione UIL Servizio Politiche Territoriali
SIMULAZIONE DI COSTO PER UNA FAMIGLIA CON REDDITO ISEE 5 MILA EURO APPARTAMENTO DI 80 METRI
MQ. (5 VANI)
Nucleo familiare composto da un pensionato con reddito di 9 mila euro ed una casa di proprietà.
TASI CON
TASI SENZA
TASI CON
TASI SENZA
DETRAZIONE DI
DETRAZIONE
DETRAZIONE DI
IMU ANNO
DETRAZIONE
100 EURO CON
ABITAZIONE
CON ALIQUOTA
100 EURO CON
2012
CON ALIQUOTA
ALIQUOTA
BASE 1 PER
ALIQUOTA 2,5
2,5 PER MILLE
BASE 1 PER
MILLE
PER MILLE
MILLE
A/2 (abitazione
387
87
218
0
118
residenziale
A/3 (abitazione
115
71
178
0
78
economica)
MEDIA
151
79
198
0
98
Elaborazione UIL Servizio Politiche Territoriali
SIMULAZIONE DI COSTO PER UNA FAMIGLIA CON REDDITO ISEE FINO 7.500 EURO APPARTAMENTO DI 80
METRI MQ. (5 VANI)
Nucleo familiare composto da due coniugi con due figli minori ed un reddito imponibile di 25 mila euro ed una casa di
proprietà su cui grava un mutuo.
ABITAZIONE
A/2 (abitazione
residenziale
A/3 (abitazione
economica)
MEDIA
IMU ANNO
2012
TASI SENZA
DETRAZIONE
CON ALIQUOTA
BASE 1 PER
MILLE
TASI SENZA
DETRAZIONE
CON ALIQUOTA
2,5 PER MILLE
TASI CON
DETRAZIONE DI
75 EURO CON
ALIQUOTA
BASE 1 PER
MILLE
TASI CON
DETRAZIONE DI
75 EURO CON
ALIQUOTA 2,5
PER MILLE
87
87
218
12
143
15
71
178
0
103
51
79
198
4
123
Elaborazione UIL Servizio Politiche Territoriali
3
SIMULAZIONE DI COSTO PER UNA FAMIGLIA CON REDDITO ISEE 10 MILA EURO APPARTAMENTO DI 80
METRI MQ. (5 VANI)
Nucleo familiare composto da due coniugi con 1 figlio minore ed un reddito imponibile di 20 mila euro ed una casa di
proprietà.
TASI CON
TASI SENZA
TASI CON
TASI SENZA
DETRAZIONE DI
DETRAZIONE
DETRAZIONE DI
IMU ANNO
DETRAZIONE
50 EURO CON
ABITAZIONE
CON ALIQUOTA
50 EURO CON
2012
CON ALIQUOTA
ALIQUOTA
BASE 1 PER
ALIQUOTA 2,5
2,5 PER MILLE
BASE 1 PER
MILLE
PER MILLE
MILLE
A/2 (abitazione
137
87
218
37
168
residenziale
A/3 (abitazione
65
71
178
21
128
economica)
MEDIA
101
79
198
29
148
Elaborazione UIL Servizio Politiche Territoriali
SIMULAZIONE DI COSTO PER UNA FAMIGLIA CON REDDITO ISEE 15 MILA EURO
APPARTAMENTO DI 80 METRI MQ. (5 VANI)
Nucleo familiare composto da due coniugi con tre figli minori ed un reddito imponibile di 40 mila euro ed una casa di
proprietà su cui grava un mutuo.
ABITAZIONE
A/2 (abitazione
residenziale
A/3 (abitazione
economica)
MEDIA
IMU ANNO
2012
TASI SENZA
DETRAZIONE
CON ALIQUOTA
BASE 1 PER
MILLE
TASI SENZA
DETRAZIONE
CON ALIQUOTA
2,5 PER MILLE
TASI CON
DETRAZIONE DI
25 EURO CON
ALIQUOTA
BASE 1 PER
MILLE
TASI CON
DETRAZIONE DI
25 EURO CON
ALIQUOTA 2,5
PER MILLE
37
87
218
62
193
0
71
178
46
153
1
79
198
54
173
Elaborazione UIL Servizio Politiche Territoriali
TRISE COME FUNZIONA
La Trise, acronimo di Tassa rifiuti e servizi, che sostituirà dal 2014 l’IMU e la TARES parte
servizi (addizionale di 30 centesimi al mq.), si divide in 2 componenti: la prima a copertura
dei costi per la gestione dei rifiuti solidi urbani (Tari); la seconda, a fronte dei costi relativi
ai servizi indivisibili dei Comuni (Tasi).
Per quanto riguarda la componente rifiuti (Tari), le tariffe, fissate dai comuni, dovranno
coprire totalmente il costo del servizio smaltimento rifiuti.
Mentre per la componente servizi (Tasi), la base imponibile è la rendita catastale rivalutata
ai fini IMU.
I Comuni possono azzerare la Tasi o aumentarla: nel caso di prime case l’aliquota potrà
variare dall’1 per mille fino al 7 per mille (per il solo 2014 l’aliquota massima non potrà
essere superiore al 2,5 per mille); mentre per gli altri immobili l’aliquota massima non potrà
superare quella dell’IMU di riferimento aumentata dell’1 per mille (la somma di IMU e Tasi
non può essere superiore all’11,6 per mille).
Come UIL abbiamo fatto nei giorni scorsi alcune proiezioni sulla nuova tassa, che
dimostrano come ad aliquota base la TASI peserebbe meno dell’IMU.
Ma i fattori che determinano il valore della TASI sono molteplici, in quanto occorre
considerare il mix di dati: rendita catastale (più è bassa più la Tasi pesa più dell’IMU),
aliquota applicata che incide quanto o più delle detrazioni.
In sintesi si può affermare che più è basso il valore catastale e più i Comuni erano
“virtuosi” con le aliquote Imu la Tasi pesa più in proporzione.
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