LM-41 – Corso di Laurea in medicina e Chirurgia

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LM-41 – Corso di Laurea in medicina e Chirurgia
LM-41 – Corso di Laurea in medicina e Chirurgia Palermo – CHIRONE – A.A 2009/10
DM 270
MATERIA
Chimica e Propedeutica
Biochimica
Fisica
Metodologie medico
scientifiche e
comunicazione
Inglese
Biologia e genetica
Anatomia Umana
Biochimica
Istologia ed Embriologia
Anatomia Umana
Biochimica
Fisiologia Umana
Microbiologia
Immunologia
Fisiologia Umana
Patologia Generale
Fisiopatologia clinica
Farmacologia
Metodologia Clinica
Patologia Sistematica I
Patologia Sistematica II
Patologia Sistematica III
SSD
CFU
I ANNO I sem
BIO/10
6
FIS/07
6
Ing-inf/05
3
MED/01
3
MED/25
1
L-LIN/12
6
I ANNO II sem
6
BIO/13
4
BIO/16
6
BIO/10
7
BIO/17
7
II ANNO I sem.
5
BIO/16
5
BIO/10
7
II ANNO I sem.
BIO/09
6
MED/07
7
MED/04
6
III ANNO I sem.
6
BIO/09
6
4
MED/04
4
III ANNO II sem.
MED/09
3
MED/18
3
5
BIO/14
4
IV ANNO I sem.
MED/09
MED/18
3
3
MED/10
3
MED/11
3
MED/12
3
MED/15
3
MED/13
3
MED/14
2
MED/16
2
IV ANNO II sem.
Chirone-Docente
PROF. F. DI GAUDIO
PROF.S. MICCICHE’
PROF. S. VITABILE
PROF. D.MATRANGA
PROF.D. LA BARBERA
PROF.T. CANZIANI
PROF. G. DE LEO
PROF.M.A. DI BELLA
PROF. B. VALENTINO
PROF. G. TAIBI
PROF. A. GERBINO
PROF. V. VALENZA
PROF. G. PERI
PROF.I. DI LIEGRO
PROF. R. CORTIMIGLIA
PROF. R. DI STEFANO
PROF. A. SALERNO
PROF. G. CRESCIMANNO
PROF. A. BENIGNO
PROF.N. CACCAMO
PROF. G. TOLONE
PROF. A. PINTO
PROF. E. FIORENTINO
PROF. A. ANTONA
PROF. G. LETO
PROF.M. AVERNA
PROF. G. BUSCEMI
PROF. V. BELLIA
PROF. E. HOFFMANNN
PROF. S. VIGNERI
PROF. V. ABBADESSA
PROF. A. GALLUZZO
PROF. E. GIARDINA
PROF. L. SALLI’
Medicina di laboratorio
Patologia Sistematica IV
Diagnostica per
Immagini
Anatomia Patologica
BIO/12
MED/05
MED/07
MED/18
MED/22-23
MED/24
2
2
2
2
2
2
PROF. M. CIACCIO
PROF. D. LIO
PROF. A. CHIARINI
PROF. L. FICANO
PROF. G. BAIARDI
PROF. D. MELLONI
MED/36
5
PROF.M. MIDIRI
MED/08
7
V ANNO I sem.
Anatomia Patologica
MED/08
8
Neurologia
MED/26
6
Psichiatria
MED/25
5
Igiene e Medicina del
MED/42
6
Lavoro
MED/44
3
V ANNO II sem.
Dermatologia e Malattie
MED/17
3
Infettive
MED/35
3
MED/19
3
Malattie app. locomotore,
MED/33
3
fisiatria e chir. plastica
MED/34
3
Chirurgia Generale
MED/18
4
MED/09
4
Medicina Interna
MED/49
2
MED/09(geriatria)
3
MED/06
3
Oncologia Clinica
MED/18
3
MED/28
2
Malattie degli Organi di
MED/30
2
Senso
MED/31
2
VI ANNO I sem.
MED/41
3
Emergenze medicoMED/09
2
chirurgiche
MED/18
2
Medicina Legale ,
MED/43
3
Bioetica e Storia della
MED/02
2
medicina
Ostetricia e Ginecologia
MED/40
5
Pediatria
6
MED/38
Chirurgia Generale
MED/18
4
MED/09
4
Medicina Interna
M-EDF/01
2
PROF. V. FRANCO
PROF. A. M. FLORENA
PROF. R. CAMARDA
PROF. D. LA BARBERA
PROF. F. VITALE
PROF. F VEGNA
PROF.F. SGARLATA
PROF.M. MANTEGNA
PROF.F. MOSCHELLA
PROF.M. D’ARIENZ0
PROF.G. LETIZIA
PROF. G. GULOTTA
PROF. G. MONTALTO
PROF. S. VERGA
PROF. M. BARBAGALLO
PROF. N. GEBBIA
PROF. M. LATTERI
PROF. G. GALLINA
PROF.S. CILLINO
PROF.R. SPECIALE
PROF. A. GIARRATANO
PROF.S. TRIPI
PROF. G. PROFITA
PROF. P. PROCACCIANTI
PROF. R. MALTA
PROF. A. MARTORANA
PROF. A. LIOTTA
PROF. M. ROMANO
PROF. G. LICATA
PROF. A. PINTO
1
FACOLTÀ
ANNO ACCADEMICO
CORSO DI LAUREA (o LAUREA
MAGISTRALE)
INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO
TIPO DI ATTIVITÀ
AMBITO DISCIPLINARE
CODICE INSEGNAMENTO
ARTICOLAZIONE IN MODULI
NUMERO MODULI
SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI
DOCENTE RESPONSABILE
CFU
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO
STUDIO PERSONALE
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE
ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE
PROPEDEUTICITÀ
ANNO DI CORSO
SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE
LEZIONI
ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA
MODALITÀ DI FREQUENZA
METODI DI VALUTAZIONE
TIPO DI VALUTAZIONE
PERIODO DELLE LEZIONI
CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ
DIDATTICHE
ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI
STUDENTI
MEDICINA E CHIRURGIA
2009/2010
Medicina e Chirurgia- Chirone
Chimica e Propedeutica biochimica
Base
Struttura,funzione e metabolismo delle molecole
di interesse biologico
01857
NO
BIO/10
Prof.ssa Francesca Di Gaudio
Ricercatore Biochimica
Università di Palermo
6
90
60
Nessuna
Primo
Aula B – plesso Aule Nuove
Lezioni ed esercitazioni in aula
Obbligatoria
Prova scritta e orale
Voto in trentesimi
Primo semestre
Lunedì,martedì,mercoledì e giovedì ore 10-12
Lunedì e mercoledì ore 12-13
RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI
Conoscere le caratteristiche degli elementi e delle molecole ed i principi alla base del loro
comportamento chimico-fisico.
Conoscere e comprendere gli aspetti generali della struttura e delle proprietà dei composti organici
e delle macromolecole di interesse biologico.
Essere capaci di applicare le conoscenze acquisite ed avere la capacità di comprendere i
meccanismi molecolari alla base dei processi metabolici e della vita.
Acquisire la capacità di integrare le conoscenze acquisite per un approccio critico ed un
atteggiamento orientato alla ricerca ,dimostrando di essere in grado di formulare giudizi personali
per risolvere problemi analitici e saper ricercare autonomamente l’informazione scientifica .
Saper comunicare in modo chiaro le conoscenze acquisite e aver sviluppato le capacità di
apprendimento che consentano loro di continuare a studiare in modo autonomo.
OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO
MODULO
ORE FRONTALI
60 ore
TESTI
CONSIGLIATI
CHIMICA E PROPEDEUTICA BIOCHIMICA
ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – PROGRAMMA
1. CALCOLI E MISURE: Introduzione, Metodo Scientifico, Materia,
Sistemi di misura, Principali unità di misura, Accuratezza, Precisione,
Errori, Espressioni significative e Notazioni Scientifiche, Cifre
significative nei Calcoli.
2. ATOMI E MOLECOLE: Introduzione, Tavola Periodica, Configurazioni
Elettroniche, Livelli e Sottolivelli energetici, Regola dell’ottetto, Orbitali,
Riempimento elettronico, Proprietà periodiche.
3. FORZE INTERMOLECOLARI:, Composti ionici, Composti Covalenti,
Ioni Poliatomici, Nomenclature, Geometria della molecole, Polarità, Tipi
di forze esistenti fra i composti ionici e polari, Legame ad idrogeno.
4. REAZIONI CHIMICHE: Bilanciamento delle equazioni, Classificazione
delle reazioni chimiche, Numero di ossidazione e Reazioni Redox, Altre
classi di reazioni, Equazioni ioniche, Rapporti ponderali, Reagenti
limitanti.
5. STATI DELLA MATERIA: Energia Cinetica e Potenziale, Stato Solido,
Stato Liquido, Stato Gassoso,Cambiamenti di stato.
6. SOLUZIONI E COLLOIDI: Solubilità, Modi di esprimere la
concentrazione, Stechiometria delle soluzioni, Soluzioni Acquose,
Proprietà Colligative, Osmosi, Tensione di Vapore, Colloidi, Dialisi.
7. VELOCITA’ DI REAZIONE ED EQUILIBRIO CHIMICO:
Termodinamica, Cinetica, Catalisi, Equilibrio chimico, Principio di Le
Chatelier.
8. ACIDI BASI E SALI: Teorie acido-base, Acidi e Basi e loro proprietà,
Forza degli equilibri acido base, pH e pOH, Sali ed loro Idrolisi,Titolazioni
(cenni), Tamponi e tamponi biologici.
9. REAZIONI NUCLEARI: Introduzione, Principali tipi di Radiazioni,
Tempo di dimezzamento, Fissione e Fusione, principali usi degli isotopi
radioattivi, Applicazioni Mediche, Sicurezza in campo radiativo
10. ALCANI: Carbonio, Formule, Strutture ed Isomeri, Alcani e
nomenclatura, Cicloalcani, Fonti e reazioni, Alogenuri alchilici
11. IDROCARBURI INSATURI: Proprietà, Alcheni e Nomenclatura,
Alchini e Nomenclatura, Isomeri Geometrici, Reazioni degli Alcheni,
Idrocarburi Aromatici.
12. COMPOSTI ORGANICI E MOLECOLE BIOLOGICHE: Alcoli,
Fenoli ed Eteri, Aldeidi e Chetoni, Acidi carbossilici e loro derivati, Esteri
ed Anidridi di importanza biologica, Ammine ed Ammidi, Carboidrati,
Lipidi, Proteine, Enzimi, Acidi Nucleici, Nutrizione ed Energia per la vita,
Metabolismo dei Carboidrati, Metabolismo dei Lipidi, Metabolismo degli
Amminoacidi, Fluidi biologici.
13. APPROFONDIMENTI
Principali correlazioni metaboliche
La didattica teorico-pratica consisterà di alcune dimostrazioni in aula e
approfondirà da un punto di vista quantitativo alcuni argomenti trattati a
lezione (soluzioni , pH e pOH, soluzioni tampone ,osmosi, idrolisi)
PROIEZIONI IN POWER POINT
TESTI: Kotz e Purcell
Chimica
EdiSES
Brown
Chimica Organica
EdiSES
2
FACOLTÀ
ANNO ACCADEMICO
CORSO DI LAUREA (o LAUREA
MAGISTRALE)
INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO
TIPO DI ATTIVITÀ
AMBITO DISCIPLINARE
CODICE INSEGNAMENTO
ARTICOLAZIONE IN MODULI
NUMERO MODULI
SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI
DOCENTE RESPONSABILE
(MODULO 1)
CFU
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO
STUDIO PERSONALE
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE
ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE
PROPEDEUTICITÀ
ANNO DI CORSO
SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE
LEZIONI
ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA
MODALITÀ DI FREQUENZA
METODI DI VALUTAZIONE
TIPO DI VALUTAZIONE
PERIODO DELLE LEZIONI
CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ
DIDATTICHE
ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI
STUDENTI
MEDICINA E CHIRURGIA
2009/2010
Medicina e Chirurgia- Chirone
Fisica
Base
Funzioni biologiche integrate degli organi e
apparati umani
03245
NO
FIS/07
Salvatore Miccichè
Ricercatore Universitario (Fisica Applicata)
Università degli Studi di Palermo
6
90
60
Nessuna
Primo
Aula B – plesso Aule Nuove
Lezioni ed Esercitazioni in aula.
Obbligatoria
Prova Scritta con test a risposte multiple e
successiva Prova Orale
Voto in trentesimi
Primo semestre
Martedì,mercoledì, giovedì e venerdì ore 08-10
Lunedì, dalle ore 15:00 alle ore 17:00
RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI
Conoscere i principi generali della fisica. Conoscere le leggi fondamentali dell’elettromagnetismo,
della termodinamica e della fluidodinamica. Saper fare un bilancio energetico. Sapere scegliere la
tecnica strumentale più adatta per la misura di un parametro fisiologico. Saper valutare
l’accuratezza della misura di un parametro fisiologico. saper valutare i principi fisici che stanno
alla base di certi meccanismi fisiologici.
OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO
MODULO
FISICA
ORE FRONTALI
Ore 60
ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E
PROGRAMMA
INTRODUZIONE AL CORSO
Grandezze fisiche primitive e derivavate, Sistemi di Unità di Misura,
Equazioni dimensionali. Grandezze fisiche vettoriali e scalari. Vettori.
Somma e Differenza di vettori, Prodotto scalare e vettoriale. Cifre
significative. Cenni di teoria degli errori
CINEMATICA
Grandezze cinematiche: spazio, velocità ed accelerazione. Moto rettilineo
uniforme ed uniformemente accelerato. Leggi orarie e diagrammi orari.
Cenni sul moto circolare uniforme.
DINAMICA
I Principio della Dinamica. Definizione di massa, II Principio della
Dinamica. Tipi di forze: forza peso, forza elastica, forza di attrito statico e
dinamico. Moto di un grave. Moto dell’oscillatore armonico. III Principio
della Dinamica. Quantità di Moto, Conservazione della Quantità di moto.
Lavoro di una forza, Teorema dell’energia cinetica, potenza. Forze
conservative, Teorema di conservazione dell’energia. Urti in una
dimensione. Cenni sugli urti in due dimensioni.
FLUIDI
Grandezze fisiche della Fluidodinamica: pressione e densità. Fluidi Ideali:
Legge di Stevino, Principio di Archimede, Principio dei Vasi
Comunicanti. Dinamica dei Fluidi Ideali: Legge di Leonardo. Teorema di
Bernoulli. Fluidi Reali: Viscosità, Legge di Poiseuville, Resistenza
idrodinamica. Dinamica dei Fluidi Reali: cenni sul moto laminare e
turbolento. Trasporto in regime viscoso: Legge di Stokes, Velocità di
Eritrosedimentazione. Forze di Coesione e Tensione Superficiale.
Fenomeni di Capillarità. Membrane Elastiche e Legge di Laplace,
Elasticità dei vasi sanguigni: Curve tensione raggio, Semplici applicazioni
al sistema cardiocircolatorio.
TERMODINAMICA
Grandezze fisiche della Termodinamica: Temperatura e Calore. Cenni sui
Calori specifici. Equivalente Meccanico della caloria. Energia Interna e I
Principio della Termodinamica. Dilatazione termica dei solidi e liquidi.
Calorimetria. Trasformazioni cicliche e macchine termiche. Applicazioni
ai gas perfetti. II Principio della Termodinamica: Enunciato di Kelvin.
Rendimento delle macchine termiche. II Principio della Termodinamica:
Enunciato di Clausius. Entropia: definizione e significato fisico.
Variazione di Entropia nelle trasformazioni termodinamiche di un gas
perfetto e nei cambiamenti di fase. Entropia di un sistema isolato.
Potenziali termodinamici. Equilibri di membrana. Potenziale d’azione.
FENOMENI ONDULATORI
Onde e loro caratteristiche: ampiezza, velocità, lunghezza d’onda e
periodo. Onde meccaniche. Il suono e la sua propagazione.
ELETTRICITÀ e MAGNETISMO
Grandezze fisiche dell’ Elettrostatica: carica elettrica. Legge di Coulomb.
Campo elettrico. Lavoro del campo elettrico. Potenziale elettrico.
Teorema di Gauss. Teorema della Circuitazione. L' Intensità di Corrente.
La legge di Ohm. Resistenze in serie ed in parallelo. Condensatori. Carica
e Scarica di un condensatore. Condensatori in serie ed in parallelo. Campo
Magnetico, Legge di Biot-Savart. Forza di Lorentz. Cenni sul Teorema
del flusso magnetico e sul Teorema della circuitazione magnetica. Cenni
sui fenomeni di Induzione.
ELETTROMAGNETISMO
Campo elettromagnetico. Equazioni di Maxwell. Onde elettromagnetiche.
Spettro elettromagnetico. Sorgenti e ricevitori di radiazione
elettromagnetica. Cenni di Ottica.
Ore 24
TESTI
CONSIGLIATI
ESERCITAZIONI
Uso del calcolo per la risoluzione di semplici problemi di Fisica Applicata
allo studio della Medicina.
Le attività teorico-pratiche si svolgeranno alternativamente alle ore di
attività didattiche formali anche nelle ore pomeridiane, per un totale di circa
24 ore.
Borsa, D. Scannicchio
Fisica con applicazioni in biologia e medicina
Edizioni Unicopli, Milano
R.A. Serway
Principi di Fisica
EdiSES, Napoli
E. Ragozzino M. Giordano, L. Milano
Fondamenti di Fisica
EdiSES, Napoli
D.C. Giancoli
Fisica
Casa Editrice Ambrosiana, Milano D. Halliday, R. Resnick, J. Walker
Fondamenti di Fisica
Casa Editrice Ambrosiana, Milano
R. C. Davidson
Metodi matematici per un corso introduttivo di fisica
EdiSES, Napoli
M. Brai, A. Bartolotta, S. Basile, G. Bruno
Interazione Radiazione Materia e Cenni di Radioprotezione
3
FACOLTÀ
ANNO ACCADEMICO
CORSO DI LAUREA (o LAUREA
MAGISTRALE)
INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO
TIPO DI ATTIVITÀ
AMBITO DISCIPLINARE
CODICE INSEGNAMENTO
ARTICOLAZIONE IN MODULI
NUMERO MODULI
SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI
DOCENTE RESPONSABILE
(MODULO 1)
DOCENTE COINVOLTO
(MODULO 2)
DOCENTE COINVOLTO
(MODULO 3)
CFU
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO
STUDIO PERSONALE
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE
ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE
PROPEDEUTICITÀ
ANNO DI CORSO
SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE
LEZIONI
ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA
MODALITÀ DI FREQUENZA
METODI DI VALUTAZIONE
TIPO DI VALUTAZIONE
PERIODO DELLE LEZIONI
CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ
DIDATTICHE
ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI
STUDENTI
MEDICINA E CHIRURGIA
2009/2010
Medicina e Chirurgia-Chirone
Metodologie medico scientifiche e
comunicazione
Base
Discipline generali per la formazione del
medico
SI
3
MED/01; ING-INF/05; MED/25
Domenica Matranga
Ricercatore
Università degli Studi di Palermo
Salvatore Vitabile
Ricercatore
Università degli Studi di Palermo
Daniele La Barbera
Professore Ordinario
Università degli Studi di Palermo
7
105
70
Nessuna
I
Complesso Didattico Aule Nuove
Lezioni frontali, Esercitazioni in aula
Obbligatoria
Prova Scritta e Test a risposte multiple
Voto in trentesimi
Primo semestre
come da calendario redatto dal Presidente del
cdL
Lunedi 12-13.30 Modulo di Statistica
Martedi 9-10 Modulo di Informatica
RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI
Conoscere e comprendere le basi del metodo statistico e le tecnologie per la gestione
dell’informazione in ambito medico-sanitario.
Essere in grado di utilizzare metodi statistici e strumenti informatici per l’analisi e la gestione dei
dati clinici, sanitari e sociali
Dimostrare un approccio critico, uno scetticismo costruttivo, creatività ed un atteggiamento
orientato alla ricerca, nello svolgimento delle attività professionali.
Identificare, formulare e risolvere i problemi del paziente utilizzando le basi del pensiero e della
ricerca scientifica e sulla base dell'informazione ottenuta e correlata da diverse fonti.
Mettere in pratica le capacità comunicative per facilitare la comprensione con i pazienti e loro
parenti, rendendoli capaci di prendere delle decisioni come partners alla pari.
Saper utilizzare la tecnologia associata all'informazione e alle comunicazioni come giusto supporto
alle pratiche diagnostiche, terapeutiche e preventive e per la sorveglianza ed il monitoraggio del
livello sanitario.
Saper gestire e analizzare un buon archivio della propria pratica medica, per una sua successiva
analisi e miglioramento.
OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO Il corso si propone di introdurre la metodologia
statistica indirizzando la conoscenza al genere di problemi che si incontrano più frequentemente
nella letteratura biomedica. In particolare, dopo avere presentato i concetti di base della statistica
descrittiva, sono introdotti la teoria della probabilità, il campionamento statistico e gli aspetti
relativi alla inferenza statistica con applicazioni all’ambito medico-sanitario.
MODULO
ORE FRONTALI
20
10
TESTI
CONSIGLIATI
MODULO DI STATISTICA MEDICA
ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E
PROGRAMMA
• Concetti elementari: Caratteri statistici qualitativi e quantitativi. Caratteri
discreti e continui. Classificazione dei caratteri secondo la scala di misura:
scala nominale, ordinale, intervallare, a rapporti
• Presentazione dei dati: Distribuzioni statistiche e rappresentazioni
grafiche
• Misure di tendenza centrale e di variabilità
• Disegno di uno studio
• Elementi di calcolo delle Probabilità. Curva di Gauss e distribuzione
Binomiale
• Distribuzioni di campionamento
• La stima statistica
• Verifica delle ipotesi
• Cenni sulla relazione tra variabili qualitative
ESERCITAZIONI
• Esercitazioni su dati di fonte amministrativa e di fonte Istat
• Esercitazioni relativi all’uso di stimatori e test statistici su dati clinici
Libri di testo
Daniel W.W., Biostatistica, Edizione EdiSES
M. Pagano, K. Gauvreau, Biostatistica, Ed. Idelson-Gnocchi, Napoli
P.B. Lantieri, G. Ravera, D. Risso. Statistica Medica per le professioni
sanitarie. Seconda edizione. McGraw-Hill
Altri testi di approfondimento
D. Piccolo, Statistica per le decisioni, IL MULINO
Colton, Statistica Medica, PICCIN
S.A. Glantz, Statistica per discipline biomediche, McGraw Hill
OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO
La conoscenza dei principi fondamentali del funzionamento dei sistemi informatici e la relativa
capacità d'uso costituiscono l'obiettivo principale del modulo. Il modulo propone quindi un
percorso introduttivo sui sistemi informatici, prendendo come paradigma il Personal Computer, per
poi approfondire l'uso dei principali strumenti per la produttività individuale nell'ambito sanitario:
il foglio elettronico e le basi di dati.
MODULO
ORE FRONTALI
20
MODULO DI INFORMATICA
ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E
PROGRAMMA
• Informatica e algoritmi.
• Rappresentazione dell'informazione.
• Algoritmi e Programmi.
• Le infrastrutture hardware: architettura dei calcolatori.
• Le infrastrutture software: sistema operativo, software applicativo.
• Le infrastrutture di rete: reti di calcolatori, Internet e World Wide
Web.
• Introduzione ai fogli elettronici di calcolo e alle basi di dati
10
•
•
ESERCITAZIONI
Le Applicazioni. Il Foglio elettronico: definizione di una dieta.
Le Applicazioni. Le basi di dati: definizione e gestione di una cartella
clinica.
TESTI
CONSIGLIATI
Libri di testo:
SC: D. Sciuto, G. Buonanno, L. Mari; Introduzione ai sistemi informatici
4/ed, McGraw-Hill.
EX: A. Brogi, A. Martinelli, V. Gervasi, P. Manghi, A. Fabrizio, G. Pacini; Il
foglio elettronico per Medicina e Farmacia, Collana IT4PS, McGraw-Hill.
DB: P. Manghi, A. Brogi, V. Gervasi, A. Martinelli, G. Fiorentino, A. P: Pala;
Le basi di Dati per Medicina e Farmacia, Collana IT4PS, McGraw-Hill.
Libri di consultazione:
GL: J.G. Glenn; Informatica – Una panoramica generale, Pearson - Education
Italia.
Dispense integrative e lucidi proposti dal docente
MODULO
ORE FRONTALI
DENOMINAZIONE DEL MODULO
ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E
PROGRAMMA
ESERCITAZIONI
TESTI
CONSIGLIATI
4
FACOLTÀ
ANNO ACCADEMICO
CORSO DI LAUREA MAGISTRALE
INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO
TIPO DI ATTIVITÀ
AMBITO DISCIPLINARE
CODICE INSEGNAMENTO
ARTICOLAZIONE IN MODULI
NUMERO MODULI
SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI
DOCENTE RESPONSABILE
(MODULO 1)
CFU
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO
STUDIO PERSONALE
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE
ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE
PROPEDEUTICITÀ
ANNO DI CORSO
SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE
LEZIONI
ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA
MODALITÀ DI FREQUENZA
METODI DI VALUTAZIONE
TIPO DI VALUTAZIONE
PERIODO DELLE LEZIONI
CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ
DIDATTICHE
ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI
STUDENTI
MEDICINA E CHIRURGIA
2009/2010
MEDICINA E CHIRURGIA
C.I. Istologia ed Embriologia
Base
Morfologia umana
NO
Bio17
Prof. ALDO GERBINO
Professore ordinario
Università di Palermo
7
105
70
1°
Complesso Aule Nuove - Policlinico
Attività didattica frontale; esercitazioni;
Prova Orale
Voto in trentesimi
2° SEMESTRE
da stabilire
Prof. Aldo Gerbino
martedì ore 10-12
RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI
Si riferiscono all’insegnamento/corso integrato e non ai singoli moduli che lo compongono.
Vanno espressi utilizzando i descrittori di Dublino
Conoscenza e capacità di comprensione
Acquisizione della terminologia istologica ed embriologica quale base della comunicazione e
interpretazione dei sapere morfologici.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione
Capacità intellettuale volta alla diagnostica delle quattro categorie di tessuti normali
dell’organismo umano e adeguate conoscenze dello svolgimento degli step embriologici con
adeguate finestre sul campo dell’embriologia clinica.
Autonomia di giudizio
Essere adeguati nell’integrazioni delle conoscenze morfologiche e dare esiti che possono essere
riversati nella ricerca scientifica di ordine morfofunzionale; inoltre acquisire capacità critica nel
valutare dati e conoscenze della morfologia
Abilità comunicative
Acquisire chiarezza sugli esiti delle conoscenze, avere sviluppato oltre che la dimensione della
ascolto, quella della comunicazione chiara ed efficace.
Capacità di apprendimento
Essere adeguati alla formulazione autonoma di giudizi e di quei percorsi che portano, anche
attraverso link con altri saperi scientifici, ad un maggiore orizzonte della interpretazione dei dati
morfologici.
OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO:
Aver fatto proprie le conoscenze relative alla bioarchitettura dell’ecosistema cellulare, alla
organizzazione dei quattro tessuti principali; conoscere ancora l’evoluzione delle varie fasi dello
sviluppo embriofetale umano sia sul versante della descrittiva sia sul rapporto con i movimenti
molecolari che indirizzano e modulano i vari momenti dello sviluppo prenatale.
MODULO
ORE
FRONTALI
60
DENOMINAZIONE DEL MODULO:
C.I. Istologia ed Embriologia
ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI
PROGRAMMA
A. ISTOLOGIA
1/I. MEZZI DI INDAGINE E METODI
Cenni storici della Istologia e i suoi metodi di studio: i primi mezzi di indagini
fino al microscopio luce. Il microscopio ottico: le ‘parti’ (meccanostruttura) del
microscopio ottico. Limiti del microscopio luce. La diffrazione della luce e
dischi di Hairy. Ampiezza dell'area circolare visiva. Il microscopio a
fluorescenza. Il microscopio in contrasto di fase. Il microscopio polarizzatore.
Il microscopio elettronico: struttura base del microscopio elettronico. Potere
risolutivo teorico e reale. Il microscopio a scansione. Laser Pressure
Catapulting. Generalità sulle colture cellulari. Cenni di Citologia esfoliativa.
Tecniche di allestimento dei preparati istologici: dalla fissazione alla
inclusione. Freezing-drying. Artefatti. I coloranti: classificazioni. Proprietà dei
coloranti; fattori che influenzano l'attività dei coloranti. Teorie sul meccanismo
delle colorazioni. Tecniche di allestimento delle sezioni: microtomo,
ultramicrotomo, criostato. Colorazioni elettroniche: ombreggiatura,
colorazione negativa. Le centrifughe: la separazione degli organuli per
centrifugazione. I metodi istochimici e citochimici: tecniche istochimiche
generali. Metodi sulla localizzazione istochimica delle proteine, dei lipidi e dei
glicidi. La rivelazione istochimica delle fosfatasi e delle perossidasi.
Immunoistochimica: applicazione della rivelazione delle perossidasi alle
tecniche immunoistochimiche. Autoistoradiografia: metodo per apposizione,
metodo di rivestimento delle sezioni con emulsione liquida.
2/I. CITOLOGIA
La dottrina cellulare. Note di bioevoluzionismo: FC, LCAC, Sincizi e
plasmodi. La differenziazione delle cellule. Architettura generale della
morfologia cellulare. La caratterizzazione fisica e chimica della cellula: cenni
sui componenti inorganici ed organici. Il metabolismo cellulare e le
manifestazioni vitali del protoplasma.
La caratterizzazione morfologica strutturale ed ultrastrutturale della cellula:
l'apparecchio membranoso del citoplasma: ultrastruttura e funzione della
membrana plasmatica; le differenziazioni morfo-funzionali plasmalemmatiche.
I dispositivi microcavitari citoplasmatici: ultrastruttura e funzioni del reticolo
endoplasmatico, mitocondri, lisosomi, microbodies, perossisomi complesso del
Golgi. La caratterizzazione sovramolecolare dei costituenti cellulari: il
Citoscheletro.
3/I. ISTOLOGIA
Tessuti. Organi. Sistemi. Classificazione dei tessuti.
I tessuti epiteliali: classificazione e considerazioni morfofunzionali degli
epiteli: epiteli di rivestimento, sensoriali, secernenti. Le unità cellulari
secernenti, le ghiandole esocrine, le ghiandole endocrine (classificazione ed
organizzazione strutturale). Il sistema Ipotalamo-Ipofisario. Il sistema
neuroendocrino diffuso.
I tessuti trofomeccanici: classificazione e considerazioni morfofunzionali. Le
cellule e la matrice extracellulare: considerazioni macromolecolari e
funzionali. Il mesenchima. I tessuti connettivi; i tessuti cartilaginei; i tessuti
ossei; il sangue, i tessuti e gli organi emopoietici.
I tessuti contrattili: tessuto muscolare liscio, tessuto muscolare striato
somatico, tessuto muscolare striato cardiaco.
Il tesssuto nervoso: bioevoluzione del neurone e metodi di indagine.
Il neurone come entità morfologica: numero e grandezza dei neuroni; forma
dei neuroni; classificazioni; struttura ed ultrastruttura dei componenti del
neurone (la membrana del neurone, il pirenoforo, la sostanza tigroide,
neurotubuli e neurofilamenti, i dendriti, il neurite, la fibra nervosa). Modalità
di connessione dei neuroni: le terminazioni nervose centrali e periferiche.
Il neurone come entità citochimica: aspetti istofunzionali generali e
distribuzione topografica (aminergici, colinergici, aminoacidergici, purinergici,
peptidergici).
Nevroglia: generalità. Glia del Sistema Nervoso Centrale: ependima,
macroglia, oligodendroglia, microglia, pituiciti, cellule di Müller, gliociti di
Bergmann.
Glia del Sistema Nervoso Periferico.
B. EMBRIOLOGIA
1/E. GENERALITA’
Introduzione: significato e sviluppo della Embriologia. Le varie tappe dello
sviluppo embrionale, misure embrio-fetali. Anatomia embrio-fetale:
descrizione delle varie parti dell' embrione e del feto.
La determinazione ed il differenziamento del sesso: il differenziamento delle
gonadi.
Le cellule germinali primordiali. Lo sviluppo della gonade maschile e
femminile.
Lo sviluppo delle vie e degli organi genitali.
Generalità sull' apparato genitale maschile: L’unità testicolare: il didimo, l'
epididimo, il tubulo seminifero e le cellule di Leydig. Le vie spermatiche. Il
controllo neurormonale delle funzioni gonadali maschili.
Generalità sull'apparato genitale femminile: l'unità ovarica e la follicologenesi
pre-postpuberale; le tube uterine; l'utero; la vagina. Il controllo neurormonale
delle funzioni gonadali femminili.
La gametogenesi maschile: il ciclo dell'epitelio seminifero. Le cellule della
linea seminale. Gli spermatogoni. Gli spermatociti. Gli spermatidi. La
spermioistogenesi. Lo spermatozoo. Spermatozoi anomali.
La gametogenesi femminile: ovogenesi e proiezione nel ciclo ovarico, uterino e
vaginale.
2/E. FECONDAZIONE E FIGURE EMBRIONALI
La fecondazione: significato della fecondazione. Il tragitto degli spermatozoi
attraverso le vie genitali maschili. Maturazione e motilità degli spermatozoi.
10
TESTI
CONSIGLIATI
L'emissione degli spermatozoi. Lo sperma o seme. La capacitazione degli
spermatozoi. Vitalità degli spermatozoi. Tragitto e vitalità dell'ovocito.
Fenomenologia della fecondazione: la reazione acrosomale, la penetrazione
dello spermatozoo nell' ovocellula, l'attivazione dell' ovocito, la reazione
corticale. Formazione dello zigote. La fecondazione in vitro: informazioni
generali.
La segmentazione: dalla morula alla blastula. Tipi di uovo. Tipi di
segmentazione. La segmentazione nei mammiferi placentali. Programmazione
dello sviluppo. Controllo delle prime fasi dello sviluppo da parte di programmi
genetici materni. Passaggio dal programma materno a quello embrionale.
Controllo del programma embrionale di sviluppo. Blastogenesi (Annidamento
e Reazione deciduale).
La gastrulazione: il significato della gastrulazione. La gastrulazione nei
mammiferi placentali. Meccanismi citoscheletrici durante la morfogenesi.
Foglietti embrionali. Coordinamento citoscheletrico e segnali intercellulari nel
corso della gastrulazione.
La neurulazione: significato ed impegno organizzativo.
3/E.MORFOGENESI E ISTOGENESI
Lo sviluppo embrionale e la morfogenesi nell'uomo: induzione (induttori
endogeni ed esogeni, i. primaria e secondaria, interazioni, organizzatori),
Determinazione, Morfogeni, Stem Cells. La prima settimana dello sviluppo (la
segmentazione). La seconda settimana dello sviluppo (preparazione alla
gastrulazione). La terza settimana dello sviluppo (la gastrulazione). La quarta
settimana dello sviluppo (morfogenesi secondaria). Dalla quinta alla
trentottesima settimana di sviluppo.
Istogenesi. L'evoluzione dei foglietti embrionali: introduzione. Derivati
ectodermici. Derivati entodermici. Derivati mesodermici.
Gli annessi embrionali: introduzione. Gli annessi embrionali nei mammiferi
placentali. Gli annessi embrionali (embriofetali) nell'uomo.
4/E.ORGANOGENESI
Cenni sullo sviluppo del Sistema Nervoso Centrale, dell' Apparato Respiratorio
e Cardiovascolare (emopoiesi), dell' Apparato Gastroenterico e dell' Apparato
Urogenitale.
ESERCITAZIONI
Osservazione al microscopio ottico dei principali tessuti. Descrizione delle
Varie fasi che caratterizzano l’allestimento di un preparato istologico
• AA.VV. ,IL MANUALE DI ISTOLOGIA – Idelson – Gnocchi,
Napoli 2008.
• Moore, Persaud LO SVILUPPO PRENATALE DELL’UOMO –
Edises Napoli 2009.
• Lesile P. Gartner, Iames L. Hiatt, ATLANTE DI ISTOLOGIA –
Edises Napoli 2007
5
FACOLTÀ
ANNO ACCADEMICO
CORSO DI LAUREA MAGISTRALE a
ciclo unico
INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO
TIPO DI ATTIVITÀ
AMBITO DISCIPLINARE
CODICE INSEGNAMENTO
ARTICOLAZIONE IN MODULI
NUMERO MODULI
SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI
DOCENTE RESPONSABILE
(MODULO BIOLOGIA)
DOCENTE COINVOLTO
(MODULO GENETICA)
CFU
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO
STUDIO PERSONALE
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE
ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE
PROPEDEUTICITÀ
ANNO DI CORSO
SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE
LEZIONI
ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA
MODALITÀ DI FREQUENZA
METODI DI VALUTAZIONE
TIPO DI VALUTAZIONE
PERIODO DELLE LEZIONI
CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ
DIDATTICHE
ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI
STUDENTI
RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI
Conoscenza e capacità di comprensione
MEDICINA E CHIRURGIA
2009/2010
Medicina e Chirurgia
Biologia e Genetica
Base
Discipline generali per la formazione del
medico
01616
SI
2
BIO/13
Giacomo De Leo
Professore Ordinario
Università di Palermo
Maria Antonietta Di Bella
Ricercatore confermatoUniversità di Palermo
10
150
100
Nessuna
1°
Aula B, Complesso didattico Via ParlavecchioPA
Lezioni ex cathedra, attività guidate, seminari
Obbligatoria
n. 2 prove in itinere seguite da una seduta
certificativa orale; in alternativa Prova scritta e
Prova orale
Voto in trentesimi
Secondo semestre
Da lunedì a venerdì dalle 8,15 alle 10,00
Prof. Giacomo De Leo:
lunedì ore 15,00-17,00
Dip. di Biopatologia e Metodologie
Biomediche, Sez di Biologia e Genetica via Divisi 83, 90133 Palermo
Prof. M. Antonietta Di Bella:
martedì, 12,00-13,00; 16,00-18,00
Dip. di Biopatologia e Metodologie
Biomediche, Sez di Biologia e Genetica via Divisi 83, 90133 Palermo
- Acquisizione del linguaggio specifico delle discipline della Biologia e della Genetica;
- Conoscere e comprendere i processi biologici fondamentali degli organismi viventi e le modalità
con cui i caratteri ereditari vengono trasmessi alle generazioni;
- Conoscere e comprendere le basi genetiche di alcune patologie umane di rilievo o di quelle più
comuni ed ad alta incidenza nel territorio.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione
- Capacità di distinguere, organizzare ed applicare, in autonomia le:
- conoscenze dei processi biologici di base delle cellule e degli organismi;
- leggi che regolano la trasmissione dei caratteri ereditari nelle specie viventi;
- principali metodologie della biologia cellulare e della genetica molecolare.
Autonomia di giudizio
- Essere in grado di valutare ed integrare, in maniera autonoma le:
- conoscenze acquisite in biologia e genetica nello studio degli organismi ed in particolare
dell’uomo;
- implicazioni che hanno sulle patologie umane le alterazioni dei processi biologici alla base
della vita delle cellule.
Abilità comunicative
- Capacità di comunicare ed illustrare, in maniera semplice, anche ad un pubblico non esperto, i
principali processi e fenomeni della Biologia e della Genetica.
Capacità d’apprendimento
- Capacità di utilizzare correttamente la bibliografia scientifica specifica del settore per un continuo
aggiornamento delle conoscenze in campo biomedico.
- Capacità di apprendere e seguire opportunamente, utilizzando le conoscenze acquisite nel corso, i
successivi corsi di insegnamento del curriculum per la laurea magistrale in Medicina e Chirurgia.
ANNOTAZIONI SPECIFICHE
Considerata la peculiarità dei “corsi integrati” e la sostanziale, profonda interconnessione dei
contenuti culturali dei due moduli in cui si articola il Corso Integrato di Biologia e Genetica, tanto
che molti contenuti potrebbero essere attribuiti indifferentemente all’uno o all’altro dei moduli,
risulta didatticamente efficiente ed ottimale, per il raggiungimento degli obiettivi e per un migliore
profitto degli studenti, che i docenti integrino effettivamente le loro attività di insegnamento. A tale
scopo i docenti, a prescindere dalla titolarità dei moduli, fermo restando il carico orario loro
assegnato, si potranno anche alternare durante l’iter formativo, in funzione della sequenza dei
contenuti e delle specifiche esperienze dei medesimi docenti.
OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO BIOLOGIA
Comprendere l’organizzazione biologica che sta alla base degli organismi viventi.
Conoscere i processi biologici fondamentali degli organismi viventi.
Conoscere i processi che regolano l’espressione dei geni
MODULO 1
BIOLOGIA
ORE FRONTALI
ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI –
60
OBIETTIVI SPECIFICI
Identificare le strutture biologiche fondamentali, l'organizzazione ed il
funzionamento di una cellula eucariotica;
Distinguere virus, cellule procariotiche ed eucariotiche;
Analizzare e comparare le manifestazioni di continuità dell'informazione
genetica nei virus, negli organismi aploidi ed in quelli diploidi.
Interpretare i meccanismi della espressione genica nei virus, nei procarioti e
negli eucarioti;
Interpretare i meccanismi delle interazioni cellulari, della regolazione
genica, del differenziamento cellulare e della “pianificazione” dello sviluppo.
Interpretare ed Utilizzare la metodologia scientifica e riconoscere varie
tecnologie biomediche
TESTI
CONSIGLIATI
PROGRAMMA
Metodo sperimentale e osservazionale.
Teoria cellulare; Principi di classificazione degli organismi viventi; Cenni
sull’Evoluzione; Cellula procariotica e cellula eucariotica, Principali
macromolecole biologiche; Acqua, interazioni con le macromolecole
biologiche.
Citomembrane, organizzazione ed esempi funzionali.
Il materiale genetico, identificazione sperimentale e valore genetico degli
acidi nucleici. Composizione e struttura degli acidi nucleici; Replicazione del
DNA.
Genoma dei virus, dei procarioti ed eucarioti. Cenni sulla Riproduzione degli
organismi viventi.
Ciclo cellulare, Mitosi. Meiosi Gametogenesi. Riproduzione sessuale.
Organizzazione del DNA nei cromosomi eucariotici, gerarchie strutturali
del materiale cromatinico: Struttura geni.
RNA messaggero, ribosomiale e di trasferimento: strutture e funzioni.
Codice genetico e sue proprietà.
“Trascrizione” nei procarioti e negli eucarioti; Organizzatore nucleolare e
biogenesi dei ribosomi; Splicing differenziale dell'RNA.
“Traduzione” nei procarioti e negli eucarioti.
Regolazione dell'attività genica nei procarioti;
Regolazione dell'attività genica negli eucarioti; Principali meccanismi della
regolazione della trascrizione nell’organismo differenziato ed in via di
differenziamento;
Sviluppo embrionale e Differenziamento cellulare, Totipotenza nucleare e
Clonazione organismica; “Piani” di sviluppo e geni omeotici. Significato e
meccanismi generali dell’apoptosi.
Genoma eucariotico, I Cromosomi; DNA nucleare e mitocondriale; Geni e
quantità di DNA, Sequenze ripetute; Famiglie geniche
"BIOLOGIA E GENETICA" G. De Leo, E. Ginelli, S. Fasano, Ed.
EdiSES, 2008
"BIOLOGIA MOLECOLARE della CELLULA" B. Alberts et al., Ed.
Zanichelli, 2009
"BIOLOGIA CELLULARE e MOLECOLARE " G. Karp, Ed. EdiSES,
2008
LE SCIENZE (Ed. ital. Scientific American), NATURE, SCIENCE,
BIOLOGICAL REVIEWS, Articoli vari
OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO GENETICA
Analizzare e comparare i processi e le modalità di trasmissione dei caratteri ereditari
MODULO 2
GENETICA
ORE FRONTALI
ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI
40
OBIETTIVI SPECIFICI
Analizzare e comparare le manifestazioni di continuità e variabilità
dell'informazione genetica nei virus, negli organismi aploidi ed in quelli
diploidi.
Identificare le modalità di trasmissione dei caratteri e valutare la probabilità
della loro comparsa nella progenie;
Confrontare le modalità di trasmissione dei caratteri.
Stabilire la probabilità di fenotipizzazione di caratteri ereditari.
TESTI
CONSIGLIATI
Comprendere i meccanismi della ereditarietà anche nella specie umana;
Individuare nell’uomo l’ereditarietà di caratteri normali e mutati e
distinguerne l’espressione durante lo sviluppo e la vita dell’individuo, nel
rapporto tra genotipo ed ambiente.
Selezionare gli approcci molecolari per lo studio delle patologie ereditarie ed
Utilizzare i metodi dell’analisi genetica nella pratica medica
Interpretare i risultati di analisi citogenetiche e di indagini molecolari del
genoma umano ai fini della consulenza genetica e delle applicazioni in
medicina
PROGRAMMA
Genetica dei Virus e dei Procarioti, Virus a DNA ed a RNA; Virus litici e
virus temperati; Virus oncògeni ad RNA. L'organizzazione del genoma dei
procarioti; Plasmidi ed Episomi.
Variabilità e Mutazione, Meccanismi molecolari e rilevanza biologica.
Crossing-over e meiosi come "miscelatore" genetico. Mutazioni somatiche e
germinali; Mutazioni e polimorfismi del DNA; Alcuni meccanismi di
insorgenza delle Mutazioni e riparazione del DNA: correlazioni con patologie
umane, con l’invecchiamento cellulare e con il cancro; Mutazioni
cromosomiche, genomiche e loro origine.
Metodi di analisi del gene, Endonucleasi di restrizione, Vettori di geni ;
Sintesi e Clonazione del cDNA; Utilizzazione di banche genomiche di cDNA;
Reazione Polimerasica a Catena; Analisi dei polimorfismi del DNA. Uso dei
polimorfismi del DNA nella diagnosi prenatale e in medicina legale; Utilizzo
di banche dati e altre risorse bioinformatiche.
Genetica formale e Genetica umana, Genotipo e fenotipo. Diploidia e
sessualità. Mendel ed i suoi esperimenti. Eredità intermedia, Valutazione del
concetto mendeliano di "dominanza" e "recessività"; Il linkage, i caratteri
associati;. Modelli di trasmissione di caratteri ereditari nella specie umana;
Comparazione tra caratteri mono- e poligenici; Fenotipi codominanti;
Deficienze enzimatiche ereditarie ed Eterogeneità genetica a più loci;
Eterogeneità allelica; Eredità citoplasmatica; Distinzione tra patologie
genetiche ed ereditarie. Eredità di caratteri quantitativi e polifattoriali; Allelia
multipla; Epistasi. La determinazione del sesso nelle specie animali e
nell’uomo; Eredità associata al sesso: diaginica in Drosophila e nella specie
umana; dosaggio genico e Lyonizzazione; Eredità olandrica specie umana.
Variabilità dell'espressione genica; Espressività e Penetranza, incidenza dei
fattori ambientali; Genetica di popolazioni. Cariotipo umano: Bandeggiatura
dei cromosomi; Tecniche di ibridazione in situ (FISH); Terminologia
internazionale per la rappresentazione del cariotipo. Rappresentazione grafica
formale dei genotipi. Studio di alberi genealogici. Consultorio genetico e
diagnosi prenatale: la probabilità in genetica umana e nell'analisi degli alberi
genealogici per la prognosi genetica. Applicazioni della Genetica in Medicina:
tecnologie molecolari per la diagnosi; uso dei polimorfismi associati alle
mutazioni per la diagnosi molecolare di patologie genetiche; esempi forensi.
"BIOLOGIA E GENETICA" G. De Leo, E. Ginelli, S. Fasano, Ed.
EdiSES, 2008
"EREDITA’: PRINCIPI E PROBLEMATICHE DELLA GENETICA
UMANA" M.R.. Cummings, Ed. EdiSES, 2004
LE SCIENZE (Ed. ital. Scientific American), NATURE, SCIENCE,
BIOLOGICAL REVIEWS, Articoli vari
6
FACOLTÀ
ANNO ACCADEMICO
CORSO DI LAUREA MAGISTRALE
INSEGNAMENTO
TIPO DI ATTIVITÀ
AMBITO DISCIPLINARE
CODICE INSEGNAMENTO
ARTICOLAZIONE IN MODULI
NUMERO MODULI
SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI
DOCENTE RESPONSABILE 1
DOCENTE COINVOLTO 2
DOCENTE COINVOLTO 3
CFU TOTALI
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO
STUDIO PERSONALE
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE
ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE
PROPEDEUTICITÀ
ANNO DI CORSO
SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE
LEZIONI
ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA
MODALITÀ DI FREQUENZA
METODI DI VALUTAZIONE
TIPO DI VALUTAZIONE
PERIODO DELLE LEZIONI
CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ
DIDATTICHE
ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI
STUDENTI
MEDICINA E CHIRURGIA
2009/2010
Medicina e Chirurgia (Chirone)
Anatomia Umana
Base
Morfologia Umana
01286
SI
3
BIO16
Prof. Vincenzo Valenza
Professore Ordinario
Università di Palermo
Prof. Giovanni Peri
Professore Ordinario
Università di Palermo
Prof. Biagio Valentino
Professore Associato
Università di Palermo
16
240
160
Biologia, Istologia
Primo e secondo
Aula “E. Nesci”
Lezioni frontali
Esercitazioni in laboratorio.
Obbligatoria
Prova Orale.
Voto in trentesimi.
Primo anno: secondo semestre.
Secondo anno: primo semestre
Da stabilire
Lunedì, mercoledì e venerdì ore 10.00-11.30
RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI
Conoscenza e capacità di comprensione
Acquisizione di tutte le gerarchie costitutive del corpo umano e relativa distribuzione topografica.
Riconoscimento delle caratteristiche strutturali, ultrastrutturali degli organi ed apparati. Livelli di
organizzazione del sistema nervoso centrale e periferico. Le principali vie della sensibilità
generale, i sistemi motori. Gli organi di senso e le vie della sensibilità speciale. L’organogenesi e le
modificazioni determinate dall’evoluzione dell’età.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione
Capacità di riconoscere, in autonomia, gli organi e la loro posizione con i mezzi dell’analisi
dell’immagine più attuali e tradizionali. Capacità di esaminare e di produrre diagnosi d’organo
attraverso lo studio della struttura microscopica
Autonomia di giudizio
Essere in grado di valutare le implicazioni e i risultati dell’analisi dell’immagine nello studio della
distribuzione degli organi
Abilità comunicative
Capacità di descrivere e commentare i risultati degli studi topografici e clinici e di relazionarsi con
i colleghi
Capacità d’apprendimento
Capacità di aggiornamento mediante la consultazione delle pubblicazioni scientifiche proprie del
settore e l’utilizzo della rete informatica. Capacità di proseguire compiutamente gli studi medici
utilizzando le conoscenze acquisite nel corso
OBIETTIVI FORMATIVI
Obiettivo del corso è fornire le basi anatomiche organo genetiche, sistematiche e topografiche sia
macroscopiche che microscopiche, e le principali modificazioni dell’aging indispensabili per
giovani che intraprendono gli studi medici
ORE FRONTALI
60
10
5
TESTI
CONSIGLIATI
LEZIONI FRONTALI
1° anno 2° semestre
Generalità – Terminologia anatomica
Anatomia generale sistematica
Il sistema locomotore
Anatomia del collo e del torace
Cuore, vasi e pericardio
Vie aeree, polmoni e pleure
2° anno 1° semestre
Midollo osseo, timo, linfonodo, malt, milza
Anatomia della parete addominale e cavità addominopelvica
Canale alimentare
Fegato e pancreas
Rene e vie urinifere
Organi riproduttivi maschili
Organi riproduttivi femminili
Anatomia della testa compreso lo sviluppo dello stomodeo
Midollo spinale, nervi spinali e meningi spinali
Encefalo, meningi encefaliche e nervi cranici
Vie della sensibilità generale
Vie della motilità somatica e viscerale
Occhio, annessi oculari e vie ottiche
Orecchio e vie acustiche
Anatomia topografica degli arti
ESERCITAZIONI
Osteoartrologia, anatomia settoria, anatomia microscopica
G. Anastasi et al - Trattato di Anatomia Umana. – Edi-Ermes
Anatomia del Gray – Le basi anatomiche della pratica clinica – Elsevier 2009
E. Brizzi et al – Anatomia Topografica – Edi-Ermes
K. Moore, A. Agur – Fondamenti di Anatomia Clinica – Casa Editrice
Ambrosiana
F. Netter – Atlante di Anatomia Umana – Elsevier- Masson
7
FACOLTÀ
ANNO ACCADEMICO
CORSO DI LAUREA (o LAUREA
MAGISTRALE)
INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO
TIPO DI ATTIVITÀ
AMBITO DISCIPLINARE
CODICE INSEGNAMENTO
ARTICOLAZIONE IN MODULI
NUMERO MODULI
SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI
DOCENTE COINVOLTO
(MODULO 1)
DOCENTE RESPONSABILE
(MODULO 2)
CFU
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO
STUDIO PERSONALE
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE
ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE
PROPEDEUTICITÀ
ANNO DI CORSO
SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE
LEZIONI
ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA
MODALITÀ DI FREQUENZA
METODI DI VALUTAZIONE
TIPO DI VALUTAZIONE
PERIODO DELLE LEZIONI
CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ
DIDATTICHE
ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI
STUDENTI
MEDICINA E CHIRURGIA
2009/2010
MEDICINA E CHIRURGIA
Sede formativa di Palermo,
Corso di Laurea “Chirone”
BIOCHIMICA
Base
Struttura, funzione e metabolismo delle
molecole d'interesse biologico
01542
SI
2
BIO/10
GENNARO TAIBI
Professore Associato
Università degli Studi di Palermo
ITALIA DI LIEGRO
Professore Ordinario
Università degli Studi di Palermo
14
210 (15 x 14)
140
Chimica e Propedeutica Biochimica
I e II
Complesso didattico “Aule Nuove”
Lezioni frontali
Obbligatoria
Verifica orale (I anno)
Esame finale Orale (alla fine del II anno)
Voto in trentesimi
Secondo semestre (I anno)
Primo semestre (II anno)
I anno, II semestre:
II anno, I semestre:
Tutti i giorni, su appuntamento
RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI
Gli studenti dovranno conoscere i meccanismi biochimici che stanno alla base dei processi
metabolici e della vita. Dovranno, inoltre, avere acquisito una buona comprensione delle basi
molecolari delle principali malattie metaboliche acute e croniche.
Soprattutto, gli studenti dovrebbero essere capaci di applicare le conoscenze acquisite allo studio
delle materie che seguono la biochimica nel loro curriculum di studi.
Dovrebbero anche essere in grado di formulare giudizi personali sulle possibili cause e di proporre
possibili soluzioni per problemi medici aventi una base biochimica già evidente, ma anche in casi
nei quali queste informazioni non siano ancora chiaramente disponibili, mostrandosi anche in
grado di ricercare autonomamente l'informazione scientifica pertinente, e di analizzarla con spirito
critico.
Gli studenti dovrebbero, infine, saper comunicare in modo chiaro le conoscenze acquisite e aver
sviluppato capacità di apprendimento che consentano loro di continuare a studiare in modo
autonomo.
OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO 1
Conoscere le molecole di interesse biologico ed i processi metabolici che le riguardano. Conoscere
e comprendere la modalità d’azione degli enzimi, le basi della loro regolazione e della catalisi, le
basi della bioenergetica.
MODULO 1
ORE FRONTALI
70
BIOCHIMICA I
ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E
PROGRAMMA
PROGRAMMA
Trasporto di membrana
Diffusione semplice e facilitata. Trasporto attivo. Trasportatori di glucosio
(GLUT). Simporto Na+-glucosio. ATPasi Na+/K+-dipendente. ATPasi Ca++dipendente. Altri sistemi di trasporto per il calcio.
Meccanismi di trasduzione del segnale
Sistema dell’adenilato ciclasi. Tossina colerica. Tossina per tossica e
difterica. Sistema dei fosfoinositidi. Sistema Ca++-calmodulina. GMP ciclico
(cGMP). Guanilato ciclasi di membrana e citosolubile. Ossido nitrico sintasi
(NOS). Processo della visione. Vitamina A. Trasducina.
Cromoproteine leganti ossigeno
Mioglobina (Mb) ed Emoglobina (Hb). Trasporto dell’ossigeno. Trasporto
dell’anidride carbonica. Azione tampone dell’Hb. Metaemoglobina.
Carbossiemoglobina. Emoglobine atipiche. Emoglobinopatie.
Enzimi
Generalità. Meccanismo di catalisi enzimatica. Sito attivo. Specificità.
Isoenzimi. Enzimi costitutivi ed induttivi. Cinetica enzimatica: nfluenza della
concentrazione del substrato; influenza della concentrazione dell’enzima;
influenza di temperatura e pH. Costante di Michaelis-Menten.
Reazioni sequenziali ed a ping-pong. Sistemi cooperativi di Monod e di
Koshland. Meccanismi di inibizione enzimatica. Inibitori degli enzimi in
Medicina. ACE-inibitori. Antifolici. Aspirina. Regolazione dell’attività
enzimatica. Regolazione allosterica. Modifiche covalenti: fosforilazione,
ADP-ribosilazione. PARP. Conversione di zimogeni in enzimi attivi.
Metabolismo dei glucidi
Ingresso del glucosio nelle cellule. Fosforilazione del glucosio. Esochinasi e
glucochinasi. Metabolismo del glicogeno: Glicogenolisi e glicogenosintesi.
Glicolisi in presenza ed assenza di ossigeno. Gluconeogenesi. Ciclo di Cori.
Trasferimento degli equivalenti riducenti dal citoplasma ai mitocondri
mediante i sistemi pendolari: sistema fosfodiossiacetone/glicerolo-3-fosfato;
sistema malato/aspartato. Ossidazione del piruvato. Ciclo di Krebs. Ciclo dei
pentoso-fosfati. Metabolismo dell’acido glucuronico. Metabolismo del
fruttosio. Metabolismo del galattosio. Glicosamminoglicani.
Metabolismo dei lipidi
Lipoproteine: generalità. Destino dei chilomicroni. VLDL e loro destino.
Recettori per LDL. Aterosclerosi. Recettore “scavenger”. Utilizzazione
TESTI
CONSIGLIATI
metabolica degli acidi grassi. Trasporto degli acili attraverso la membrana
interna dei mitocondri: funzione della carnicina. -ossidazione degli acidi
grassi. Metabolismo dei corpi che tonici. Chetosi e chetoacidosi. Biosintesi
degli acidi grassi. Metabolismo dei trigliceridi. Metabolismo dei fosfolipidi.
Metabolismo del colesterolo.
Metabolismo degli amminoacidi
Amminoacidi essenziali e non essenziali. Catabolismo degli amminoacidi.
Transaminazione. Deaminazione ossidativa. Decarbossilazione. Destino
metabolico dell’ammoniaca. Sintesi del glutammato. Sintesi e demolizione
della glutammica. Sintesi del carbamilfosfato. Ciclo dell’urea. Metabolismo
della metionina. Metabolismo della fenilalanina e della tirosina.
Fenilchetonuria. Le poliammine. Creatina e fosfocreatina: biosintesi e
funzione.
Fosforilazione ossidativa
Catena delle ossido-riduzioni biologiche, coenzima Q, citocromi, ATP
sintetasi. Fosforilazione a livello del substrato.
Vitamine
Considerazioni generali. Caratteri e funzioni delle vitamine liposolubili ed
idrosolubili. Vitamine B1, B6 e B12. Acidi folici. Metabolismo dell’unità
monocarboniosa.
Metabolismo dei nucleotidi
Biosintesi dei nucleotidi purinici e pirimidinici. Biosintesi dell’acido
timidilico. Sintesi dei nucleotidi per recupero. Catabolismo dei nucleotidi
purinici. Alterazioni del metabolismodell’acido urico: iperuricemie.
ESERCITAZIONI
1. Baynes JW., Dominiczack MH.Biochimica per le discipline biomediche,
CEA
Ambrosiana
2. Siliprandi N., Tettamanti G. Biochimica Medica, Ed. Piccin
3. Devlin T.M. Biochimica con aspetti clinici, Ed. Idelson-Gnocchi
4. Murray RK, et al. Harper Biochimica, Ed. McGraw-Hill
5. Berg J.M., Tymoczko J.L., Stryer L. Biochimica, 5a ed. italiana2003,
Zanichelli
6. Nelson D.L., Cox M.M. I Principi di Biochimica di Lehninger, Zanichelli
7. Garrett R.H., Grisham C.M. Biochimica, Ed. Zanichelli
OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO 2:
Conoscere la biochimica sistematica umana e gli aspetti biochimici delle più gravi e comuni
patologie umane, per una adeguata comprensione dei fenomeni biologici significativi in medicina.
Essenziale sarà il raggiungimento di un livello conoscitivo tale da garantire la comprensione degli
aspetti integrati del metabolismo, con particolare riferimento al ruolo degli ormoni e del sistema
nervoso.
MODULO 2°
BIOCHIMICA II
ORE FRONTALI
70
ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E
PROGRAMMA
PROGRAMMA
Aspetti di Biochimica cellulare
Chaperones molecolari. Sequenze-segnale per lo smistamento delle proteine.
Vie secretorie. Meccanismi di degradazione delle proteine: proteasoma.
Meccanismi di controllo della proliferazione cellulare
Fattori di crescita. Recettori per fattori di crescita. P21Ras. Cascata delle
MAP chinasi. Fattori di trascrizione. TGFbeta e recettori. Oncogeni e geni
oncosoppressori. pRb e ciclo cellulare. P53. Ciclone e ruolo nel ciclo
cellulare. Metastasi. Metalloproteasi, TIMP. “Scatter factors”. Fattori
angiogenetici ed antiangiogenetici.
Apoptosi
Recettori di morte cellulare. Attività delle caspasi. Ceramide e
sfingomielinasi. Via intrinseca dell’apoptosi. Ruolo dei mitocondri
nell’apoptosi.
Neurochimica
Metabolismo della cellula cerebrale. Esochinasi cerebrale. Metabolismo
amminoacidico. Ciclo glutammica-glutammato. Metabolismo del GABA.
Barriera ematoencefalica. Metabolismo dei nucleotidi. Trasporto assonale.
Insulina ed SNC. Guaina mielinica e lipidi complessi: ruolo nella
neurotrasmissione. Meccanismo della neurotrasmissione. Canali per il sodio
ed il potassio. Canali del calcio. Neurotrasmettitori. Sintesi e degradazione
dell’acetilcolina. Giunzione neuromuscolare e sinapsi colinergiche
nicotiniche. Sinapsi colinergiche muscariniche. Recettori per il glutammato.
Recettori per il GABA. Recettori per le catecolammine. Serotonina.
Encefalite ed endorfine. Tetano e botulismo. Memoria a breve e lungo
termine. Dopamina e cocaina. Miastenia grave. Morbo di Parkinson. Morbo
di Alzheimer. Ictus cerebrale. Schizofrenia.
Aspetti biochimici della funzione renale e regolazione della pressione
arteriosa
Metabolismo della cellula del tubulo. Generalità dei processi di
riassorbimento. Variazioni di volume e pressione osmotica del tubulo. Soglia
renale. Riassorbimento del glucosio, degli amminoacidi e dei bicarbonato.
Ciclo del -glutammile. Amminoacidurie. Produzione di bicarbonato e di
ammoniaca. Ruolo della vasopressina. Funzioni dell’aldosterone. Renina ed
angiotensina. ACE ed ACE-inibitori. Catecolammine e loro recettori; - e bloccanti. Ormone natriuretico. Sinergismo tra catecolammine ed
angiotensina. Sintesi e degradazione delle catecolammine.
Aspetti biochimici della funzione epatica
Funzione glucostatica del fegato. Metabolismo del fruttosio. Chetogenesi e
chetolisi. Acidi e Sali biliari primari e secondari, ciclo enteroepatico. Acidi
colici nella digestione dei lipidi e particelle di emulsione; micelle miste.
Produzione di bilirubina. Produzione di bilirubina-diglucuronide. Ittero
emolitico ed ittero da stasi. Reazioni di detossificazione: reazioni di
idrossilazione, mutilazione, coniugazione con amminoacidi, solfato attivo ed
acido glucuronico. Metabolismo dell’etanolo. Effetti dell’etilismo: deficit
della gluconeogenesi, incremento della sintesi di acidi grassi.
Sangue
Metabolismo dell’eritrocita. Formazione di acido 2,3-bisfosfoglicerico.
Metaemoglobina redattasi. Glutatione ed anione superossido. Proteine
plasmatiche. Conversione della protrombina in trombina. Vitamina K.
Fibrinogeno.
Aspetti biochimici della funzione muscolare
Metabolismo della cellula muscolare scheletrica e cardiaca. Astine. Miosine.
Tropomiosina. Contrazione muscolare. Fibre di tipo I e II. Contrazione delle
fibre muscolari lisce.
Biochimica del tubo gastroenterico
Funzioni biochimiche dello stomaco. Pompa protonica. Produzione di
pepsina. Colecistochinina. Secretina. Enterochinasi. Enzimi pancreatici.
Digestione delle proteine. Digestione dei glucidi.
Ormoni Fattori di rilascio ipotalamici: meccanismo d’azione. Gli ormoni
dell’ipofisi anteriore. Somatotropo: meccanismo d’azione, nanismo,
acromegalia, somatomedine, somatostatina. Prolattina. Asse ipotalamoipofisi-surrene. ACTH: azioni dirette ed indirette. Recettori degli ormoni
steroidei e tiroidei: famiglia c-erbA, meccanismi cellulari e molecolari
d’azione. Glucocorticoidi: effetti sul metabolismo, azione antinfiammatoria
ed immunosoppressiva. Morbo di Addison. Morbo di Cushing. Sintesi degli
ormoni tiroidei. Ormone tireotropo (TSH). Funzioni degli ormoni tiroidei.
Proinsulina ed insulina, IRS-1, 3-fosfoinositidi, PKB. Diabete insulinodipendente e diabete insulino-indipendente. Resistenza all’insulina. Via dei
polialcoli. Glicosilazione non enzimatica. Chetoacidosi diabetica. Glucagone:
effetti sul metabolismo e meccanismo d’azione.
Ormoni sessuali: fattore di rilascio. Gonadotropine: ormone follicolo
stimolante (FSH) e luteinizzante (LH). Estrogeni e progestinici. Androgeni.
Ciclo sessuale femminile.
Ormoni e cancro. Metabolismo del calcio. Vitamina D. Paratormone.
Calcitonina. Rachitismo. Osteomalacia. Prostaglandine, prostacicline,
endoperossidi e trombossani
TESTI
CONSIGLIATI
ESERCITAZIONI
4 ore/studente saranno dedicate ad esperienze pratiche di laboratorio
incentrate sulla purificazione di proteine ricombinanti mediante cromatografia
d’affinità e sulla loro successiva analisi per elettroforesi su gel di
poliacrilammide.
Per rendere possibili tali attività, gli studenti saranno suddivisi in piccoli
gruppi.
Le esercitazioni si svolgeranno nel pomeriggio.
1. Baynes JW., Dominiczack MH.Biochimica per le discipline biomediche,
CEA Ambrosiana
2. Siliprandi N., Tettamanti G. Biochimica Medica, Ed. Piccin
3. Devlin T.M. Biochimica con aspetti clinici, Ed. Idelson-Gnocchi
4. Murray RK, et al. Harper Biochimica, Ed. McGraw-Hill
5. Caldarera C.M. Biochimica Sistematica Umana. 2a ed. 2003, Clueb Ed.
6. Berg J.M., Tymoczko J.L., Stryer L. Biochimica, 5a ed. italiana 2003,
Zanichelli
7. Nelson D.L., Cox M.M. I Principi di Biochimica di Lehninger, Zanichelli
8. Garrett R.H., Grisham C.M. Biochimica, Ed. Zanichelli
8
FACOLTÀ
ANNO ACCADEMICO
CORSO DI LAUREA (o LAUREA
MAGISTRALE)
INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO
TIPO DI ATTIVITÀ
AMBITO DISCIPLINARE
CODICE INSEGNAMENTO
ARTICOLAZIONE IN MODULI
NUMERO MODULI
SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI
DOCENTE RESPONSABILE
CFU
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO
STUDIO PERSONALE
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE
ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE
PROPEDEUTICITÀ
ANNO DI CORSO
SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE
LEZIONI
ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA
MODALITÀ DI FREQUENZA
METODI DI VALUTAZIONE
TIPO DI VALUTAZIONE
PERIODO DELLE LEZIONI
CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ
DIDATTICHE
ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI
STUDENTI
ODONTOIATRIA E PROTESI DENTARIA
2009/2010
Medicina e Chirurgia
Lingua Inglese
Caratterizzante
Inglese scientifico e abilità linguistiche,
informatiche e relazionali, pedagogia medica,
tecnologie avanzate e a distanza di informazione
e comunicazione
NO
L-LIN\12
Prof. Tatiana Canziani
Ricercatore di Lingua e Traduzione Inglese
Università di Palermo
6
90
60
Nessuna
Secondo
Aula A – plesso Aule Nuove
Lezioni ed esercitazioni in aula e in laboratorio.
Obbligatoria
Prova scritta
Voto in trentesimi
Primo semestre
mercoledì ore 8.00-12.00
RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI
Sviluppare le competenze linguistiche necessarie per essere in grado di leggere, comprendere e
scrivere un breve testo di ambito medico-specialistico in lingua Inglese con particolare attenzione
all’ambito terminologico medico specialistico.. Essere in grado di impostare una conversazione
semplice con il paziente al fine di raccoglierne i dati anamnestici e la storia clinica.
OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO
MODULO
Lingua Inglese
ORE FRONTALI
60 ore
TESTI
CONSIGLIATI
ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E
PROGRAMMA
• English Grammar: L’aggettivo; I pronomi personali soggetto; I
pronomi personali complemento; Gli aggettivi possessivi; Il plurale
dei sostantivi regolari, irregolari e di derivazione greca e latina; Il
genitivo sassone;I numeri cardinali; I numeri ordinali; La data;
L’orario; L’articolo determinativo ed indeterminativo;Gli aggettivi e
pronomi interrogativi ed esclamativi;Le preposizioni di tempo e di
stato in luogo;Gli avverbi di frequenza e la loro posizione nei tempi
semplici e nelle frasi all’imperativo; Never\ever ;Alcune preposizioni
seguite dal gerundio; Lo stile nominale: la nominalizzazione in
Medical English ;Usi particolari delle forme in –ing per la costruzione
del discorso; Il simple present del verbo To be e To have; Usi
particolari dei verbi ausiliari To be e To have; Il simple present dei
verbi non ausiliari; L’imperativo; Il gerundio; Il presente progressivoIl
simple past (costruzione ed impiego in lingua Inglese)
Il present perfect (costruzione ed uso – differenze nell’uso tra simple
past e present perfect): Il condizionale presente; Il periodo ipotetico
di tipo 0
Il perfect conditional; Il past perfect; Il periodo ipotetico di tipo I, II,
III;Modal verbs: can – could; must, may, might, should ; Phrasal
verbs; la forma passiva
• Medical English
Introduzione al linguaggio specialistico;Evoluzione del lessico medico
relativo alle parti del corpo; Sindromi\malattie: come vengono
denominate e difficoltà di traduzione; Asking about personal details
and filling into an Admission card; Illness/ Disease/ Disorder/
Disability: differenze nell’uso; Human body and human organs: Uso
dell’articolo determinativo davanti alle parti del corpo e malattie;
I prefissi Fore-, Hind- in ambito medico; Blood e derivati relativi
nell’ambito medico;Asking about pain: location, duration and type of
pain; Drugs (Some Pharmacological Forms); La denominazione delle
sindromi;Medical acronyms: aspetti linguistici e differenze tra la
lingua Italiana e la lingua Inglese
La costruzione del CV in lingua Inglese
La comunicazione Medico – paziente in lingua Inglese:
On examination: Instructions
General health questions concerning:
- Medical history
- Family History
- Cardiology
- Paediatrics
PROIEZIONI IN POWER POINT
TESTI:
Murphy- Pallini, Grammar in use, Cambridge
Canciamilla-Canziani, English for specific purposes, Carbone editore
9
FACOLTÀ
ANNO ACCADEMICO
CORSO DI LAUREA (o LAUREA
MAGISTRALE)
INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO
TIPO DI ATTIVITÀ
AMBITO DISCIPLINARE
CODICE INSEGNAMENTO
ARTICOLAZIONE IN MODULI
NUMERO MODULI
SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI
DOCENTE RESPONSABILE
DOCENTE MODULO 1
DOCENTE MODULO 2
DOCENTE MODULO 3
CFU
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO
STUDIO PERSONALE
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE
ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE
PROPEDEUTICITÀ
ANNO DI CORSO
SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE
LEZIONI
ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA
MODALITÀ DI FREQUENZA
METODI DI VALUTAZIONE
TIPO DI VALUTAZIONE
PERIODO DELLE LEZIONI
CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ
DIDATTICHE
ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI
STUDENTI
MEDICINA E CHIRURGIA
2009/2010
Medicina e Chirurgia Chirone
Fisiologia Umana
Base
Funzioni biologiche integrate di organi, sistemi
e apparati umani
03379
SI
3
BIO/09
Giuseppe Crescimanno
Professore Ordinario
Università di Palermo
Arcangelo Benigno
Professore Associato
Università di Palermo
Giuseppe Crescimanno
Professore Ordinario
Università di Palermo
Rosaria Cortimiglia
Professore Associato
Università di Palermo
18
270
180
Chimica e Propedeutica Biochimica, Fisica,
Istologia ed Embriologia, Anatomia Umana,
Biochimica.
2° e 3°
Aula “Vittorio Zagami”
Lezioni frontali; esercitazioni in aula ed in
laboratorio
Obbligatoria
Prova Orale
Voto in trentesimi
2° semestre del 2° anno e 1° semestre del 3°
anno
Prof. G. Crescimanno Lunedi-Mercoledì 8.3011.30
Prof.ssa R. Cortimiglia Lunedì-Mercoledì 9.3012.30
Prof.Arcangelo Benigno Lunedì-Mercoledì 9-12
RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI
Conoscere le funzioni dei diversi organi del corpo umano. Conoscere l’integrazione delle funzioni
dalle organiche a quelle psichiche degli organi negli apparati. Conoscere i meccanismi principali di
regolazione della funzione di organi e apparati e dell’integrazione funzionale di più apparati
nell’esecuzione di compiti specifici. Acquisire la relazione tra le leggi della chimica e della fisica
e la fisiologia delle cellule, degli organi e degli apparati. Conoscere l’interpretazione dei principali
parametri fisiologici dell’uomo sano.
OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO
Conoscere le funzioni del sangue e degli apparati cardio-vascolare e respiratorio
MODULO
ORE FRONTALI
60
FISIOLOGIA UMANA - Modulo 1
ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E
PROGRAMMA
Descrivere la genesi dell'eccitabilità cellulare
Tratteggiare i meccanismi di trasporto dell'acqua e dei soluti attraverso le
membrane biologiche
Spiegare le modalità di funzionamento delle cellule recettoriali e i
meccanismi di trasduzione di varie forme di energia
Illustrare le modalità d’interazione fra le cellule eccitabili
Generalità sull’attività riflessa
Illustrare le fasi del ciclo cardiaco correlandole con le meccanica cardiaca
definendo la gittata sistolica e la gittata cardiaca
Spiegare i fenomeni dell’eccitabilità e dell’automatismo cardiaco
Descrivere le caratteristiche funzionali del muscolo striato e di quello liscio
Spiegare i meccanismi di regolazione della attività cardiaca e della pressione
arteriosa
Misurare la pressione arteriosa omerale mediante sfigmomanometro a
mercurio (Riva Rocci)
Spiegare in termini elettrofisiologici modalità di produzione e significato
delle onde normali nell'ECG
Descrivere i liquidi corporei e la loro composizione con riferimenti al bilancio
idro-elettrolitico
Descrivere le caratteristiche morfo-funzionali dei componenti del sangue:
eritrociti, leucociti, piastrine, proteine plasmatiche
Illustrare il processo dell'emostasi e della fibrinolisi
Descrivere sommariamente gli aspetti morfo-funzionali della
microcircolazione e dell’emoreologia, spiegandone il significato
Illustrare le funzioni (in relazione alla struttura) delle diverse sezioni
dell'albero vasale: sistema arterioso, capillari, sistema venoso, i circoli
capillari e le loro peculiarità d'organo
Fornire le indicazioni basilari sui rapporti tra struttura e funzione del circolo
linfatico
Correlare le fasi dell’attività respiratoria con la morfologia e la funzionalità
delle strutture che vi sovrintendono
Spiegare su basi fisiche il meccanismo di espansione dell'alveolo polmonare.
Descrivere le nozioni essenziali della fisica dei gas utili alla comprensione
della funzione respiratoria
Correlare i concetti di meccanica respiratoria e lavoro respiratorio
Descrivere l’indagine spirometrica e correlarne i risultati con la funzionalità
respiratoria
Illustrare i principi e i meccanismi fisiologici che regolano gli scambi gassosi
alveolo-capillari e il trasporto dei gas respiratori nel sangue
Spiegare i meccanismi chimici, nervosi e d'altra natura che regolano l’attività
respiratoria
Spiegare le modalità di regolazione del pH plasmatico da parte della funzione
respiratoria e riconoscere le variazioni del pH dovute a questa
Spiegare gli aggiustamenti cardio-circolatori e respiratori durante la attività
fisica
La didattica teorico-pratica consisterà di alcune dimostrazioni in aula e
approfondirà alcuni argomenti trattati a lezione
TESTI
CONSIGLIATI
Fisiologia e Biofisica Medica. A cura di F. Baldissera e A. Porro. Poletto
Editore
Fisiologia. Di R.M. Berne, M.N. Levy, B.M. Koeppen, B.A. Stanton. Casa
Editrice Ambrosiana
Fisiologia Medica. A cura di F. Conti – Edi-Ermes
Fisiologia Umana . Di Schmidt, Lang, Thews . Idelson-Gnocchi
OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO
Conoscere le funzioni degli apparati renale, gastro-enterico ed endocrino
MODULO
ORE FRONTALI
60
FISIOLOGIA UMANA - Modulo 2
ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E
PROGRAMMA
Descrivere e spiegare in termini anatomo-funzionali (correlando le funzioni
con le strutture anatomiche responsabili), i meccanismi di formazione
dell'urina: filtrazione glomerulare, assorbimento, secrezione tubulare ed
escrezione
Indicare il destino dei più importanti componenti del plasma nel passaggio
attraverso il rene
Illustrare il contributo del rene all'equilibrio idrico-salino, del pH ematico,
della volemia e della pressione arteriosa
Descrivere i meccanismi fisiologici della minzione
Illustrare le funzioni del canale alimentare: motilità, secrezione, digestione,
assorbimento e spiegare i meccanismi fisiologici del loro espletamento
Indicare i meccanismi di regolazione delle funzioni intestinali operati dal
s.n.c., dal sistema nervoso enterico e dagli ormoni gastrointestinali
Descrivere la motilità dell'intestino colon-retto ed il riflesso della defecazione
Illustrare i meccanismi del controllo neuro-ormonale sull'assunzione di liquidi
ed alimenti
Descrivere le funzioni tipiche ed il ruolo esercitato dal fegato nella nutrizione
e nel metabolismo intermedio
Descrivere i meccanismi della termoregolazione
Tratteggiare i meccanismi d’azione degli ormoni, nella trasmissione di
messaggi funzionali specifici
Descrivere le funzioni degli ormoni ipotalamici e gli ormoni adeno-ipofisari,
nonché i meccanismi di feedback delle le ghiandole controllate dall'asse
ipotalamo-ipofisario
Illustrare il controllo ormonale della glicemia
TESTI
CONSIGLIATI
Illustrare i meccanismi integrati di controllo della calcemia e il ruolo
esercitato in essi dalle paratiroidi
Indicare sommariamente le funzioni endocrine del timo e della epifisi
Illustrare i meccanismi del controllo ormonale sull'accrescimento
Indicare gli effetti specifici dei singoli ormoni sulle funzioni dei differenti
organi e apparati che ne rappresentano il bersaglio: ormoni pre e postipofisari, ormoni tiroidei e paratiroidei, ormoni della corticale e della
midollare surrenale, ormoni gonadici maschili e femminili
La didattica teorico-pratica consisterà di alcune dimostrazioni in aula e
approfondirà alcuni argomenti trattati a lezione
Fisiologia e Biofisica Medica. A cura di F. Baldissera e A. Porro. Poletto
Editore
Fisiologia. Di R.M. Berne, M.N. Levy, B.M. Koeppen, B.A. Stanton. Casa
Editrice Ambrosiana
Fisiologia Medica. A cura di F. Conti – Edi-Ermes
Fisiologia Umana . Di Schmidt, Lang, Thews . Idelson-Gnocchi
OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO
Conoscere le funzioni del sistema nervoso centrale, periferico e vegetativo.
MODULO
ORE FRONTALI
60
FISIOLOGIA UMANA – Modulo 3
ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E
PROGRAMMA
Indicare nelle linee generali l’organizzazione morfo-funzionale del sistema
nervoso centrale, periferico e vegetativo
Descrivere le attività del sistema nervoso vegetativo: componente
ortosimpatica e parasimpatica
Indicare le funzioni della glia
Descrivere i principali aspetti funzionali del liquor cefalo-rachidiano e della
sua circolazione
Descrivere le interazioni elementari tra i neuroni: trasmissione sinaptica e sua
modulazione, meccanismi di integrazione sinaptica, liberazione dei
neurotrasmettitori e loro interazione con le differenti classi di recettori.
Manipolazione della trasmissione sinaptica. Trasmissione gassosa dei segnali
nervosi. I neuropeptidi.
Definire il concetto di plasticità sinaptica, indicare i fattori neurotrofici e
sintetizzare i processi neuro-fisiologici di invecchiamento e morte cellulare
Spiegare l’organizzazione anatomo-funzionale dei sistemi sensitivi
Descrivere i meccanismi fisiologici della visione, dell'udito e della fonazione
Effettuare la determinazione semeiologica del campo visivo e della acuità
visiva
Illustrare il meccanismo di accomodamento dell'occhio e le basi dei difetti
rifrattometrici
Illustrare l'esame audiometrico
Descrivere gli aspetti salienti della fisiologia del gusto ed olfatto
Illustrare i meccanismi fisiologici della sensibilità somatica (tattile, termica,
dolorifica, propriocettiva) e viscerale
Indicare nelle sue componenti maggiori l’organizzazione del sistema motorio
Illustrare i meccanismi spinali di coordinazione motoria: azione riflessa, ruolo
degli interneuroni
Elicitare i riflessi spinali e interpretarne il rilievo
Tono muscolare e sua regolazione
Postura: meccanismi troncoencefalici; riflessi posturali; apparato vestibolare e
riflessi tonici labirintici e cervicali. Locomozione.
Illustrare dal punto di vista morfo-funzionale l’organizzazione del movimento
volontario: rapporti tra strutture anatomiche (aree corticali, via corticospinale) e funzioni motorie
Descrivere in generale le caratteristiche funzionali dei sistemi di controllo
motorio
Descrivere le caratteristiche funzionali dei circuiti cerebellari implicati nel
controllo dell'attività motoria
Descrivere le caratteristiche funzionali dei circuiti dei nuclei della base
implicati nel controllo dell'attività motoria
Oculomozione
Illustrare l’organizzazione anatomo-funzionale della corteccia cerebrale
Correlare i principi elettrofisiologici con i più comuni risultati fisiologici e
patologici dell’elettroencefalogramma
Descrivere gli aspetti anatomo-funzionali del sistema limbico e le funzioni
omeostatiche dell'ipotalamo
Spiegare le basi anatomo-funzionali delle funzioni nervose superiori: sonno,
linguaggio, memoria
Descrivere la sessualità come sistema complesso di tipo neuro-psicoendocrinologico. La differenziazione sessuale del sistema nervoso
Illustrare i meccanismi generali e specifici di feedback nella regolazione delle
increzioni ormonali
Indicare le basi biofisiche della contrazione muscolare
Fornire il razionale dell’elettromiografia
La didattica teorico-pratica consisterà di alcune dimostrazioni in aula e
approfondirà alcuni argomenti trattati a lezione
TESTI
CONSIGLIATI
Fisiologia e Biofisica Medica. A cura di F. Baldissera e A. Porro. Poletto
Editore
Fisiologia. Di R.M. Berne, M.N. Levy, B.M. Koeppen, B.A. Stanton. Casa
Editrice Ambrosiana
Fisiologia Medica. A cura di F. Conti – Edi-Ermes
Fisiologia Umana . Di Schmidt, Lang, Thews. Idelson-Gnocchi
10
FACOLTÀ
ANNO ACCADEMICO
CORSO DI LAUREA (o LAUREA
MAGISTRALE)
INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO
TIPO DI ATTIVITÀ
AMBITO DISCIPLINARE
CODICE INSEGNAMENTO
ARTICOLAZIONE IN MODULI
NUMERO MODULI
SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI
DOCENTE RESPONSABILE
(MODULO 1)
CFU
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO
STUDIO PERSONALE
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE
ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE
PROPEDEUTICITÀ
ANNO DI CORSO
SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE
LEZIONI
ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA
MODALITÀ DI FREQUENZA
METODI DI VALUTAZIONE
TIPO DI VALUTAZIONE
PERIODO DELLE LEZIONI
CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ
DIDATTICHE
ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI
STUDENTI
MEDICINA E CHIRURGIA
2009/2010
Medicina e Chirurgia, Chirone
MICROBIOLOGIA
Caratterizzante
Patologia generale e molecolare,
immunopatologia, fisiopatologia generale,
microbiologia e parassitologia
05193
no
uno
MED/07
Prof.ssa Rosa Di Stefano
Professore Straordinario
Università di PALERMO
7
105
70
Nessuna
Lo studente deve comunque aver acquisito
conoscenze di: Chimica inorganica ed organica,
Biochimica, Biologia cellulare e molecolare,
Genetica ed Immunologia
II
Lezioni in aula ed esercitazioni in laboratorio
Obbligatoria
Prova Orale
Voto in trentesimi
Secondo semestre
Giorni e orario delle lezioni
Martedì e Giovedì 13.30-14.30
RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI
Conoscenza e capacità di comprensione: Dimostrare di avere compreso i rapporti che i
microrganismi instaurano con l’ospite, in condizioni normali e patologiche; di conoscere i
meccanismi patogenetici mediante i quali essi causano manifestazioni morbose ed i fattori
microbici che contribuiscono a mantenere l’equilibrio omeostatico dell'organismo.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione: Aver acquisito la capacità di applicare le
proprie conoscenze e la propria comprensione alle principali tematiche della Microbiologa Medica.
Esprimere la capacità di integrare le conoscenze acquisite con un atteggiamento critico orientato
alla risoluzione di quesiti identificativi, patogenetici e diagnostici, mediante la scelta delle più
idonee metodologie e procedure laboratoristiche.
Autonomia di giudizio: Saper interpretare i risultati delle indagini microbiologiche, tramite la
valutazione dei quadri patologici, e ricercare autonomamente l’informazione scientifica che
supporti il giudizio formulato ed il risultato ottenuto.
Abilità comunicative: Saper applicare e trasmettere in modo chiaro le conoscenze acquisite sia in
forma verbale che multimediale.
Capacità di apprendimento: Aver sviluppato le capacità di apprendimento che consentano di
continuare a studiare autonomamente tramite la consultazione di pubblicazioni scientifiche proprie
del settore e l’ analisi di temi specifici durante incontri interattivi.
OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO
Apprendere le caratteristiche tassonomiche, biologiche, genetiche e patogenetiche dei
microrganismi che hanno un ruolo in Microbiologia Medica.
Acquisire idonee conoscenze sui rapporti fra microrganismi ed ospite in condizioni normali e
patologiche, individuare le vie di trasmissione , definire i principali quadri patologici.
Comprendere il ruolo dell’immunità innata e adattativa nel controllo delle infezioni di cui i
microrganismi sono responsabili
Conoscere le caratteristiche, l’attività ed il meccanismo di azione dei farmaci antimicrobici.
Conoscere i metodi per la coltivazione ed identificazione dei microrganismi , acquisire le
informazioni laboratoristiche di base utili al loro riconoscimento e la metodologia per la diagnosi
delle infezioni da essi sostenute.
MODULO 1
ORE FRONTALI
70
MICROBIOLOGIA
ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E
PROGRAMMA
Caratteristiche biologiche dei microrganismi cellulari (batteri, miceti e
protozoi) e acellulari (virus).
Riproduzione dei batteri, miceti e protozoi.
Metabolismo ed esigenze nutrizionali dei microrganismi cellulari.
Ciclo moltiplicativo e coltivazione dei virus.
Genetica batterica e virale.
Le popolazioni microbiche residenti, l’ecologia microbica.
II ruolo dei microrganismi quali agenti di malattia: patogeni primari e
patogeni opportunisti; fattori di patogenicità microbica, modalità di
trasmissione dei microrganismi.
Rapporti virus-cellula e virus-ospite.
Oncogenesi virale
Ruolo dell’immunità nelle infezioni microbiche. L’interferone ed il suo ruolo
nelle infezioni virali.
Metodi di controllo delle contaminazioni e delle infezioni microbiche: fisici,
chimici ed immunologici. Sterilizzanti; disinfettanti; farmaci antibatterici,
antimicotici ed antivirali; vaccini.
Resistenza microbica ai farmaci.
Metodi per l’isolamento e l’identificazione dei microrganismi, per il
rilevamento degli anticorpi specifici, per la valutazione dell’attività dei
farmaci antimicrobici.
Concetti di tassonomia microbica
Batteri:
Stafilococchi; Streptococchi; Neisserie; Corinebatteri; Micobatteri; Clostridi
ed altri anaerobi; Enterobatteri; Vibioni; Emofili; Gram-negativi nonfermentanti ;Brucelle; Bordetelle;Micoplasmi; Clamidie;
Rickettsie;Treponema ed altre spirochete.
Miceti:
Candida; Cryptococcus; Aspergillus; Miceti dimorfi, Pytirosporum;
Trichosporon; Dermatofiti, Pneumocystis
Protozoi:
Giardia; Trichomonas; Tripanosomi; Leishmania; Entamoeba; Amebe a vita
libera; Toxoplasma; Plasmodi; Sarcocystis; Cryptosporidium; Isospora;
Babesia; Balantidium;
Virus:
Poxvirus (virus del vaiolo); Herpesvirus; Adenovirus; Papillomavirus e
Poliomavirus umani; Hepadnavirus ; Parvovirus ; Paramyxovirus ;
Orthomyxovirus, Rhabdovirus ; Reovirus ; Picornavirus; Togavirus;
Flavivirus ; Retrovirus umani; Agenti subvirali: satelliti (HDV) e prioni
30
TESTI
CONSIGLIATI
ESERCITAZIONI
Attività pratica in laboratorio volta alla utilizzazione, alla modalità di
esecuzione ed alla valutazione dei seguenti aspetti:
- osservazione microscopica di batteri, miceti, virus, protozoi
- colture batteriche e fungine
- coltivazione virale
- farmaci antimicrobici
- reazione Ag-Ab
- metodiche biomolecolari
Attività in aula volta alla valutazione dell’apprendimento tramite:
- questionari a risposta multipla
- incontri interattivi
- seminari
PRINCIPI DI MICROBIOLOGIA MEDICA – M. La Placa – 11aed.
Ed. Esculapio – 2008
PRINCIPI DI MICROBIOLOGIA MEDICA a cura di Guido Antonelli,
Massimo Clementi, Gianni Pozzi, Gian Maria Rossolini –Casa Editrice
Ambrosiana – 2008
MICROBIOLOGIA MEDICA- Jawetz, Melnick, Adelberg. 22a ed.
Ed. Piccin 2004
11
FACOLTÀ
ANNO ACCADEMICO
CORSO DI LAUREA (o LAUREA
MAGISTRALE)
INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO
TIPO DI ATTIVITÀ
AMBITO DISCIPLINARE
CODICE INSEGNAMENTO
ARTICOLAZIONE IN MODULI
NUMERO MODULI
SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI
DOCENTE RESPONSABILE
CFU
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO
STUDIO PERSONALE
PROPEDEUTICITÀ
ANNO DI CORSO
SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE
LEZIONI
ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA
MODALITÀ DI FREQUENZA
METODI DI VALUTAZIONE
TIPO DI VALUTAZIONE
PERIODO DELLE LEZIONI
CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ
DIDATTICHE
ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI
STUDENTI
MEDICINA E CHIRURGIA
2009/2010
Medicina e Chirurgia
Immunologia
Base
Struttura,funzione e metabolismo delle molecole
di interesse biologico
03839
No
MED/04
Prof. Alfredo Salerno
Professore Ordinario di Patologia generale
Università di Palermo
6
20
Nessuna
Secondo
Da definire
Lezioni ed attività teorico-pratiche in aula ed in
laboratorio.
Obbligatoria
Prova scritta in itinere e prova orale finale
Voto in trentesimi
Secondo semestre
Lunedì, Martedì, Mercoledì, Giovedì e Venerdì,
ore 9.30- 11.00
Lunedi, Mercoledi, Venerdi ore 12-13.30
RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI
Conoscere i meccanismi cellulari e molecolari fondamentali della risposta immunitaria, ed il loro
ruolo nella difesa contro gli agenti infettivi e nelle reazioni immunopatogene.
Acquisire la capacità di integrare le conoscenze acquisite per un approccio critico ed un
atteggiamento orientato alla ricerca ,dimostrando di essere in grado di formulare giudizi personali
per risolvere problemi analitici e saper ricercare autonomamente l’informazione scientifica .
Discutere ed utilizzare i principali meccanismi di funzionamento del Sistema Immune in
condizioni fisiologiche e/o patologiche, discutere casi clinici per le loro implicazioni
immunologiche ed essere a conoscenza dei metodi ed approcci sperimentali per lo studio del
sistema immune. Saper comunicare in modo chiaro le conoscenze acquisite e aver sviluppato le
capacità di apprendimento che consentano loro di continuare a studiare in modo autonomo.
OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO
MODULO
ORE FRONTALI
60 ore
TESTI
CONSIGLIATI
IMMUNOLOGIA
ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E
PROGRAMMA
Anatomia del sistema immunitario e ricircolazione linfocitaria.
Recettori di homing.
Il sistema immune innato: le cellule e i recettori per profili molecolari.
Il sistema del complemento (attivazione, funzioni. recettori e proteine di
controllo).
La fagocitosi.
Le cellule dendritiche e la presentazione dell’antigene.
Il complesso maggiore di istocompatibilità. MHC classico e non
classico
I linfociti T: maturazione, riconoscimento dell’antigene (TCR),
funzioni. Popolazioni di linfociti T (CD4, CD8, DN, NKT, γδ).
I linfociti B: maturazione, riconoscimento dell’antigene (BCR),
funzioni. I linfociti B1.
Gli anticorpi: struttura, funzioni, interazioni con cellule e fattori
dell’immunità innata e acquisita. Gli FcR.
Fasi della risposta immune: riconoscimento, attivazione, funzione
effettrici, memoria, apoptosi (AICD). Regolazione della produzione
anticorpale.
Le citochine e le chemochine. Recettori per citochine e chemochine.
Uso terapeutico delle citochine.
I linfociti Natural Killer.
La tolleranza immunologica. L’autoimmunità.
Le immunodeficienze congenite: sindrome di De George,
agammaglobulinemia di Bruton, ipogammaglobulinemia variabile comune,
deficit selettivo di IgA, ipogammaglobulinemia con iper-IgM, SCID, deficit
congeniti dei fagociti, deficit congeniti del complemento.
Le immunodeficienze acquisite: generalità. L’AIDS. Caratteristiche
generali, proteine e recettori cellulari dell’ HIV. Il ciclo replicativo dell’
HIV. I meccanismi patogenetici dell’AIDS.
Risposta immune agli agenti infettivi (virus, batteri, funghi, elminti).
I vaccini.
La classificazione delle reazioni immunopatogene. L’ipersensibilita’ I
tipo e asma bronchiale. Le reazioni immunopatogene di II tipo, test di
Coombs diretto e indiretto. Le malattie da immunocomplessi (III tipo). Le
reazioni di IV tipo: ipersensibilità da contatto, reazione alla tubercolina, la
tubercolosi.
Immunologia dei trapianti. Alloreattività e rigetto. Ruolo dei linfociti
NK nel trapianto di midollo osseo.
Immunologia dei tumori.
Il laboratorio di immunologia: tecniche imnmunologiche, modalità di
studio dei linfociti T e B. Principali clusters di differenziazione (CD).
Modalità di studio della fagocitosi.
ESERCITAZIONI
La attività didattica teorico-pratica consisterà nella dimostrazione, a piccoli
gruppi di studenti, delle principali tecniche immunologiche di laboratorio,
applicate allo studio della medicina sperimentale e della diagnostica.
- IMMUNOLOGIA. D. Male - J. Brostoff - B.D. Roth. Ed. Elsevier (2007).
- IMMUNOLOGIA CELLULARE E MOLECOLARE. A.K. Abbas, A.H.
Lichtman, S. Pillai. Ed. Elsevier (2008).
- Kuby IMMUNOLOGIA. R.A. Goldsby, T.J. Kindt, B.A. Osborne. Ed.
UTET (2001).
- IMMUNOBIOLOGIA. C.A. Janeway - P. Travers - M. Walport. PiccinNuova Libraria Ed. (2006).
- IMMUNOLOGIA. P. Parham. Ed. Zanichelli (2001).
- IMMUNOLOGIA. I. Roitt, P.I. Delves. Ed. Delfino (2003).
- IMMUNOLOGIA. R. Coico - G. Sunshine - E. Benjamini. Ed. Edises
(2005).
Inoltre si raccomanda di utilizzare il materiale didattico (diapositive in
formato Power Point) scaricabile gratuitamente dal sito di Nature Reviews in
immunology, all’indirizzo Web: http://www.nature.com/nri.
12
FACOLTÀ
ANNO ACCADEMICO
CORSO DI LAUREA MAGISTRALE
INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO
TIPO DI ATTIVITÀ
AMBITO DISCIPLINARE
CODICE INSEGNAMENTO
ARTICOLAZIONE IN MODULI
NUMERO MODULI
SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI
DOCENTE RESPONSABILE
(MODULO 1)
DOCENTE COINVOLTO
(MODULO 2)
CFU
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO
STUDIO PERSONALE
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE
ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE
PROPEDEUTICITÀ
ANNO DI CORSO
SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE
LEZIONI
ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA
MODALITÀ DI FREQUENZA
METODI DI VALUTAZIONE
TIPO DI VALUTAZIONE
PERIODO DELLE LEZIONI
CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ
DIDATTICHE
ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI
STUDENTI
MEDICINA E CHIRURGIA
2009/2010
Corso di Laurea in Medicina e ChirurgiaChirone (LM-41)
Patologia generale
Caratterizzante
Patologia generale e molecolare,
immunopatologia, fisiopatologia generale,
microbiologia e parassitologia
05547
SI
2
MED/04
Prof. Giuseppe Tolone
Professore Ordinario di Patologia generale
Università degli Studi di Palermo
Dott.ssa Nadia Rosalia Caccamo
Ricercatore confermato di Patologia generale
Università degli Studi di Palermo
8
120
80
Immunologia per Patologia generale e Patologia
generale per Patologia sistematica I,II e III
III
Aula Magna del Dipartimento di Biopatologia e
Metodologie Biomediche Corso Tukory 211
Attività didattica frontale (lezioni)
Obbligatoria
Prova Orale
Voto in trentesimi
Primo semestre
Giorni e orario delle lezioni:
dal lunedì al venerdì dalle 10.00 alle 11.30
Giorni e orari di ricevimento Prof. Tolone:
Lunedi- mercoledi-venerdi dalle 8.00 alle 10.00
Giorni e orari di ricevimento Dott.ssa Caccamo:
Martedi- Mercoledi- Giovedi dalle 12.00 alle
13.30
Dipartimento di Biopatologia Corso Tukory 211
RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI
Utilizzare gli strumenti conoscitivi ed il rigore metodologico della Patologia generale rappresenta
il presupposto fondamentale per il razionale esercizio di qualsiasi attività connessa direttamente ed
indirettamente alla tutela della salute.
OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO
Comprendere i meccanismi etiopatogenetici delle malattie (cause, modalità di progressione, etc.) e
delle alterazioni delle strutture, delle funzioni e dei meccanismi di controllo a vari livelli di
integrazione.
MODULO
ORE FRONTALI
DENOMINAZIONE DEL MODULO 1
ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E
PROGRAMMA
Patologia cellulare: replicazione cellulare (ciclo cellulare e sua regolazione;
fattori di crescita; iperplasia e ipoplasia); differenziazione cellulare (cellule
staminali e differenziazione terminale; fattori di differenziazione; anomalie
del processo differenziativo: metaplasia, blocco maturativo); senescenza e
morte cellulare (limite di Hayflick; ruolo della telomerasi; processi alternativi
di morte programmata: apoptosi e necrosi); invecchiamento (lesioni
ossidative e DNA cellulare; progerie; rapporti tra invecchiamento e
insorgenza dei tumori.
Patologia molecolare: espressione genica e sua regolazione (micro-RNA,
imprinting genomico;
isole CpGe metilazione del DNA; acetilazione/de-acetilazione degli istoni e
rimodellamento della
cromatina); alterazioni del DNA nucleare (tipi di mutazioni e di aberrazioni
cromosomiche; meccanismi di riparazione del DNA e loro alterato
funzionamento; consulenza genetica); biotrasformazione di agenti xenobiotici
(geni CYP; fenotipo metabolizzatore).
Oncologia:caratteristiche dei tumori (indici di incidenza, prevalenza e
mortalità da tumori; definizione, classificazione e modalità di crescita dei
tumori; regressione neoplastica; concetto di anaplasia e displasia; fenotipo
neoplastico); proto oncogeni e oncosoppressori; storia naturale del processo
neoplastico (iniziazione, promozione e progressione dei tumori); eziologia
dei tumori (condizionamento genetico; cancerogenesi chimica, cancerogenesi
da radiazioni; virus oncogeni umani); rapporti ospite-tumore (fattori nutritivi,
ormonali, immunitari; biomarcatori tumorali); prevenzione oncologica.
ESERCITAZIONI
TESTI
CONSIGLIATI
MODULO
G. Tolone- ONCOLOGIA GENERALE - Medical Books, 2008
Pontieri, Russo, Frati – PATOLOGIA GENERALE – Piccin
Majno, Joris - CELLULE, TESSUTI E MALATTIE Principi di patologia
generale - CEA-Casa editrice Ambrosiana
Rubin, Gorstein, Rubin, Schwarting, Stayer- Patologia Fondamenti clinico
patologici in medicina Rubin- CEA-Casa editrice Ambrosiana
DENOMINAZIONE DEL MODULO 2
ORE FRONTALI
ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E
PROGRAMMA
Concetto di salute e malattia, omeostasi, eziologia e patogenesi. Malattie da
cause intrinseche ed estrinseche.
L’esame emocromocitometrico. I leucociti: genesi, morfologia e
fisiopatologia dei linfociti, monociti, neutrofili, eosinofili e basofili. La
formula leucocitaria e le sue variazioni: valori normali delle singole
popolazioni, meccanismi eziopatogenetici delle variazioni e significato
fisiopatologico.
Le citochine pro-infiammatorie e le chemochine; le citochine emopoietiche e
gli interferoni.
Il processo infiammatorio acuto: i fenomeni vascolo-ematici. Definizione e
significato biologico dell’infiammazione, i principali agenti flogogeni, i
fenomeni vascolo-ematici della flogosi, la formazione dell’essudato
infiammatorio, i vari tipi di essudato, i segni cardinali della flogosi, le cellule
dell’infiammazione, le molecole di adesione e la migrazione cellulare, i
recettori Toll-like e la fagocitosi, morte cellulare: necrosi e apoptosi.
Il processo infiammatorio cronico:le principali cause di flogosi cronica, le
cellule e i mediatori della flogosi cronica, le sequele del processo
infiammatorio cronico, cause ed istogenesi della flogosi cronica
granulomatosa, esempi di malattie correlate nell’uomo.
Processo di guarigione: i meccanismi rigenerativi e riparativi nel processo di
guarigione, i mediatori biologici implicati nel processo di guarigione, i fattori
locali e generali implicati nelle alterazioni del processo di guarigione, il
processo di guarigione in alcuni tessuti specializzati. L’amiloidosi:
classificazione, eziopatogenesi e fisiopatologia.
Gli effetti sistemici del processo infiammatorio: le proteine della fase acuta, la
velocità di eritrosedimentazione, le leucocitosi, la febbre, tipi di febbre e
significato fisiopatologico, gli altri effetti centrali delle risposte di fase acuta:
effetti ipotalamici delle citochine. I glucocorticoidi e le risposte
infiammatorie.
La flogosi immune e le reazioni di ipersensibilità. definizione di allergia,
atopia, anafilassi, la classificazione dei vari tipi di ipersensibiltà secondo
Coombs e Gell: criteri generali e i
meccanismi patogenetici, il fenomeno di Koch e la reazione alla tubercolina.
Lo shock: Definizione e cause di shock, classificazione patogenetica dello
shock, evoluzione degli stati di shock, modificazioni metaboliche nello stato
di shock, meccanismi dello shock settico
Le malattie infiammatorie correlate all’età.
ESERCITAZIONI
TESTI
CONSIGLIATI
G. Tolone- ONCOLOGIA GENERALE- Medical Books, 2008
Pontieri, Russo, Frati – PATOLOGIA GENERALE – Piccin
Majno, Joris - CELLULE, TESSUTI E MALATTIE Principi di patologia
generale - CEA-Casa editrice Ambrosiana
Rubin, Gorstein, Rubin, Schwarting, Stayer- Patologia Fondamenti clinico
patologici in medicina Rubin- CEA-Casa editrice Ambrosiana
13
FACOLTÀ
ANNO ACCADEMICO
LAUREA MAGISTRALE
CORSO INTEGRATO
TIPO DI ATTIVITÀ
AMBITO DISCIPLINARE
CODICE INSEGNAMENTO
ARTICOLAZIONE IN MODULI
NUMERO MODULI
SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI
DOCENTE RESPONSABILE
(MODULO 1)
DOCENTE COINVOLTO
(MODULO 2)
CFU
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO
STUDIO PERSONALE
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE
ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE
PROPEDEUTICITÀ
ANNO DI CORSO
SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE
LEZIONI
ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA
MODALITÀ DI FREQUENZA
METODI DI VALUTAZIONE
TIPO DI VALUTAZIONE
PERIODO DELLE LEZIONI
CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ
DIDATTICHE
ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI
STUDENTI
MEDICINA E CHIRURGIA
2009/2010
Medicina e Chirurgia - Chirone
Fisiopatologia Clinica
Caratterizzante
Fisiopatologia, metodologia clinica,
propedeutica clinica e sistematica medicochirurgica
10544
SI
2
MED09 – MED18
Prof. Antonio Pinto
Professore Ordinario
Università degli Studi di Palermo
Prof. Eugenio Fiorentino
Professore Ordinario
Università degli Studi di Palermo
6
90
60
Fisiologia Umana e Patologia Generale
III
Lezioni frontali
Obbligatoria
Prova Orale
Voto in trentesimi
Secondo semestre
lunedì e giovedì dalle ore 9.00 alle ore 11.00
RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI
Conoscere i meccanismi alla base delle alterazioni strutturali e funzionali, meccaniche e/o
biochimiche, relative alle patologie di interesse medico e chirurgico e la loro correlazione con i
sintomi.
Conoscere le basi per poter assumere corrette decisioni, quando necessario, nelle problematiche
relative alla salute dell’individuo.
Dimostrare un approccio critico, uno scetticismo costruttivo, creatività ed un atteggiamento
orientato alla ricerca, nello svolgimento delle attività professionali.
Essere in grado di raccogliere, organizzare ed interpretare correttamente l'informazione sanitaria e
biomedica dalle diverse risorse e database disponibili.
OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO
Far apprendere i fondamenti fisiopatologici (conoscenza basata essenzialmente sui meccanismi di
malattia) e le basi sperimentali dei processi patologici di interesse medico.
Saper interpretare le anomalie morfo-funzionali dell'organismo che si riscontrano nelle diverse
malattie.
MODULO
ORE FRONTALI
30
FISIOPATOLOGIA MEDICA
ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E
PROGRAMMA
Conoscere i concetti di salute e malattia; di etiologia e patogenesi;
Conoscere Cause e meccanismi di formazione dell'edema e dell'ascite
Conoscere Perdite di liquido gastro intestinale: vomito e diarrea
Conoscere Alterazioni dell'equilibrio acido base di origine metabolica e
respiratoria
Conoscere i meccanismi fisiopatologici alla base della febbre e della
ipertermia
Conoscere le alterazioni omeostatiche della pressione arteriosa
Conoscere le basi molecolari dell'ipertensione arteriosa
Conoscere i meccanismi fisiopatologici del danno dell'ipertensione essenziale
Conoscere i meccanismi fisiopatologici responsabili dell’ipertensione
arteriosa secondaria
Conoscere le manifestazioni emorragiche da alterazioni delle funzioni
piastriniche e della cascata di attivazione della coagulazione
Conoscere i meccanismi fisiopatologici del danno da trombosi ed embolia
Conoscere le basi molecolari e meccanismi fisiopatologici dell’Aterosclerosi
Conoscere i meccanismi fisiopatologici del danno secondario ad aterosclerosi
(IMA, Ictus, AOP)
Conoscere i meccanismi fisiopatologici dello shock
Conoscere i meccanismi fisiopatologici responsabili di Anemia
Conoscere i meccanismi fisiopatologici delle malattie metaboliche complesse
a base genetica (s. plurimetabolica, iperlipoproteinemie miste, diabete
mellito)
Conoscere i meccanismi fisiopatologici delle malattie della tiroide e delle
paratiroidi
Conoscere i meccanismi fisiopatologici dell’insufficienza renale
Conoscere i meccanismi fisiopatologici della insufficienza respiratoria
Conoscere i meccanismi fisiopatologici dell’insufficienza epatica
ESERCITAZIONI
TESTI
CONSIGLIATI
Harrison Principi di medicina interna
Pontieri Patologia generale 2: Fisiopatologia
Teodori Trattato Italiano di Medicina Interna Ed. SEU
OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO
Far apprendere i fondamenti fisiopatologici (conoscenza basata essenzialmente sui meccanismi di
malattia) e le basi sperimentali dei processi patologici di interesse chirurgico.
Saper interpretare le anomalie morfo-funzionali dell'organismo che si riscontrano nelle diverse
malattie.
MODULO
FISIOPATOLOGIA CHIRURGICA
ORE FRONTALI
30
ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E
PROGRAMMA
Conoscere i meccanismi fisiopatologici delle infezioni cutanee, delle ulcere,
delle fistole, delle piaghe, delle necrosi e delle gangrene, delle ferite e del
processo di cicatrizzazione.
Conoscere i meccanismi fisiopatologici delle ernie
Conoscere i meccanismi fisiopatologici della patologia esofagea: disordini
motori esofagei, ernia jatale e reflusso; la disfagia
Conoscere i meccanismi fisiopatologici della malattia peptica; il vomito
Conoscere i meccanismi fisiopatologici delle affezioni del colon: diarrea e
stipsi.
Conoscere i meccanismi fisiopatologici delle affezioni del retto e dell’ano:
ragade, emorroidi, ascessi e fistole, prolasso e incontinenza.
Conoscere i meccanismi fisiopatologici dell’addome acuto: occlusione
intestinale, emorragie digestive, peritoniti.
Conoscere i meccanismi fisiopatologici della calcolosi biliare e degli itteri
chirurgici
Conoscere i meccanismi fisiopatologici della pancreatite acuta.
ESERCITAZIONI
TESTI
CONSIGLIATI
Dionigi Chirurgia: basi teoriche e chirurgia generale MASSON
Sabiston Textbook of surgery: le basi biologiche della moderna pratica
chirurgica
ELSEVIER SAUNDERS
Gallone-Galliera Chirurgia Ed. Ambrosiana
Colombo Trattato di Chirurgia Ed. Minerva Medica
14
FACOLTÀ
ANNO ACCADEMICO
CORSO DI LAUREA (o LAUREA
MAGISTRALE)
INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO
TIPO DI ATTIVITÀ
AMBITO DISCIPLINARE
CODICE INSEGNAMENTO
ARTICOLAZIONE IN MODULI
NUMERO MODULI
SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI
DOCENTE RESPONSABILE
(MODULO 1)
DOCENTE COINVOLTO
(MODULO 2)
DOCENTE COINVOLTO
(MODULO 3)
CFU
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO
STUDIO PERSONALE
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE
ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE
PROPEDEUTICITÀ
ANNO DI CORSO
SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE
LEZIONI
ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA
MODALITÀ DI FREQUENZA
METODI DI VALUTAZIONE
TIPO DI VALUTAZIONE
PERIODO DELLE LEZIONI
CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ
DIDATTICHE
ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI
STUDENTI
MEDICINA E CHIRURGIA
2009/2010
Medicina e Chirurgia
Medicina di Laboratorio
Caratterizzante
Medicina di Laboratorio e Diagnostica Integrata
04987
SI
3
MED/07, BIO/12, MED/05
Prof. Alfredo Chiarini
Professore Ordinario
Università degli Studi di Palermo
Prof. Marcello Ciaccio
Professore Ordinario
Università degli Studi di Palermo
Prof. Domenico Lio
Professore Ordinario
Università degli Studi di Palermo
6
90
60
Fisiologia Umana, Patologia Generale
IV
Lezioni frontali, Esercitazioni in laboratorio
Facoltativa
Prova Orale
Voto in trentesimi
Primo semestre
Lunedì e Mercoledì, ore 10-12
RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI
Conoscenza e capacità di comprensione
Conoscere i meccanismi molecolari, cellulari, biochimici e fisiologici che mantengono l'omeostasi
dell'organismo.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione
Essere in grado di eseguire correttamente le strategie diagnostiche e terapeutiche adeguate, allo
scopo di salvaguardare la vita e saper applicare i principi della medicina basata sull'evidenza.
Conoscere l'utilizzo appropriato delle risorse umane, degli interventi diagnostici, delle modalità
terapeutiche e delle tecnologie dedicate alla cura della salute.
Autonomia di giudizio
Essere in grado di formulare delle ipotesi, raccogliere e valutare in maniera critica i dati, per
risolvere i problemi.
Essere in grado di formulare giudizi personali per risolvere i problemi analitici e critici ("problem
solving") e saper ricercare autonomamente l'informazione scientifica, senza aspettare che essa sia
loro fornita.
Identificare, formulare e risolvere i problemi del paziente utilizzando le basi del pensiero e della
ricerca scientifica e sulla base dell'informazione ottenuta e correlata da diverse fonti.
Abilità comunicative
Interagire con altre figure professionali coinvolte nella cura dei pazienti attraverso un lavoro di
gruppo efficiente.
Comunicare in maniera efficace sia a livello orale che in forma scritta.
Saper creare e mantenere buone documentazioni mediche.
Capacità di apprendimento
Essere in grado di raccogliere, organizzare ed interpretare correttamente l'informazione sanitaria e
biomedica dalle diverse risorse e database disponibili.
Saper raccogliere le informazioni specifiche sul paziente dai sistemi di gestione di dati clinici.
OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO DI BIOCHIMICA CLINICA
Obiettivi dell’Insegnamento di Biochimica Clinica sono quelli di consentire allo studente
l’acquisizione delle nozioni fondamentali (teoriche e pratiche) che gli permettono di valutare
criticamente sia le metodologie pertinenti alla Biochimica Clinica sia il significato dei dati da essa
ottenibili in relazione alle condizioni patologiche dell’uomo. Lo studente dovrà acquisire le basi
metodologiche e culturali, nonché l’esperienza sufficiente per saper decidere sull’opportunità di
esami o analisi speciali ed avere la capacità di accedere al dato biochimico clinico come strumento
diagnostico.
In particolare:
conoscenza dei principali esami di laboratorio e delle basi biologiche, molecolari e
fisiopatologiche che ne sono i presupposti e fondamento.
interpretazione critica dei risultati di laboratorio in relazione ai fattori di incertezza della
misura e di variabilità biologica; valutazione dell’affidabilità diagnostica delle indagini di
laboratorio, esemplificazione delle forme corrette di refertazione.
informazione sulle caratteristiche e limiti delle più rilevanti metodologie utilizzate in
Biochimica Clinica.
corretto uso dei tests nei procedimenti di screening, di diagnosi di stadiazione e fasi
terapeutiche delle malattie.
appropriata interpretazione dei risultati e loro correlazione critica con gli eventi molecolari e
biologici indotti dal fatto patologico.
acquisizione di una corretta capacità di programmazione/prescrizione dei tests in rapporto
all’ipotesi diagnostica o fase di monitoraggio della malattia.
MODULO
Biochimica Clinica
ORE FRONTALI
20
ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E
PROGRAMMA
Gli esami di laboratorio: definizione, tipologia, modalità di richiesta.
Le unità di misura.
La sicurezza in laboratorio.
Fase pre-analitica: la preparazione del paziente, la raccolta dei materiali
biologici, trattamento ed identificazione dei campioni biologici.
Fase analitica: il processo analitico biochimico clinico (tecniche generali di
laboratorio con descrizioni dei principi – colorimetria, turbidimetria,
nefelometria, fluorimetria, emissione ed assorbimento atomico, tecniche
elettrochimiche potenziometriche, reazioni cinetiche, elettroforesi,
immunoelettroforesi, immunofissazione, analisi immunochimiche con
anticorpi
monoclinali,
isoelettrofocalizzazione,
cromatografia,
radioimmunologia, enzimoimmunologia, conte cellulari, citometria a flusso,
microscopia clinica, spettrometria di massa, HPLC, tecnologie di
biochimica molecolare mediante DNA ricombinante, analizzatori multipli,
spettroscopia di risonanza magnetica, PET).
Fase post-analitica: raccolta dati, calcoli, elaborazioni automatiche.
La variabilità analitica, l’errore analitico, il controllo di qualità dei dati.
La variabilità biologica intraindividuale e interindividuale, i valori di
riferimento, nomenclatura e refertazione.
La sensibilità e la specificità clinica, la predittività diagnostica dei dati di
laboratorio.
Approcci metodologici in Biochimica Clinica. Le principali tecniche
analitiche, l’automazione in biochimica clinica.
Applicazioni biotecnologiche nel laboratorio di Biochimica Clinica.
Enzimologia Clinica: Profili d’organo e di tessuto. Fosfatasi acida ed alcalina,
Aldolasi, Aminotransferasi, LDH, CK, γGT, Colinesterasi, Amilasi, Lipasi,
Proteasi, G-6-PD, Piruvico chinasi, Lisozima.
Metabolismo glicidico:
La Malattia Diabetica: Biochimica del Diabete tipo I e del Diabete tipo II;
Modificazioni biochimiche indotte dalla Malattia Diabetica; Biochimica e
Biochimica Clinica delle Complicanze della Malattia Diabetica;
Diagnostica Biochimico Clinica (glicemia, glicosuria, insulinemia, Cpeptide plasmatico dopo carico, glucagonemia, cortisolemia, GH ematico,
determinazione proteine glicate e loro significato, curve da carico glucidico,
curve insulinemiche, corpi chetonici ematici ed urinari, lattacidemia,
piruvicemia, dislipidemie nel diabetico, alterazioni urinarie nel diabetico).
Le Ipoglicemie: aspetti biochimico clinici e dismetabolici.
Metabolismo lipidico:
Acidi grassi.
Colesterolo, HDL-colesterolo, LDL-colesterolo, Trigliceridi, Fosfolipidi.
Lipoproteine. Dislipidemie.
Ipercolesterolemie.
Aterosclerosi e Malattie cardiovascolari.
Metabolismo proteico:
Le proteine del plasma. Elettroforesi siero-proteica: criteri interpretativi.
Aspetti biochimico clinici e dismetabolici dell’Insufficienza Renale.
Iperammoniemie. Aspetti biochimico clinici e dismetabolici del Coma
epatico.
Ciclo della Urea: biochimica clinica dei deficit enzimatici.
Aminoacidopatie: Iperfenilalaninemie.
Sistema Endocrino:
Diagnostica biochimico clinica dell’Asse Ipotalamo-Ipofisi: GH e
accrescimento, Prolattina ed amenorrea, GnRH, LH, FSH e riproduzione,
ACTH, TSH, e relativi test funzionali.
Diagnostica biochimico clinica del Pancreas endocrino: Insulina, Glucagone,
Somatostatina.
Diagnostica biochimico clinica degli Ormoni gastro-intestinali.
Diagnostica biochimico clinica dell’Iperplasia corticosurrenalica e
dell’Ipofunzione surrenalica.
Diagnostica biochimico clinica degli Ipertiroidismi, delle Tireotossicosi e
degli Ipotiroidismi.
Diagnostica biochimico clinica delle Patologie del Testicolo, dell’Ovaio e
delle Malattie della differenziazione sessuale.
Diagnostica biochimico clinica del Rachitismo.
Diagnostica biochimico clinica dell’Osteoporosi, dell’Osteomalacia.
Calcemia e sua regolazione.
Recettori ormonali e loro importanza in biochimico clinica.
Diagnostica biochimico clinica dei fattori di regolazione della pressione
arteriosa: ANF; Catecolamine; Glucocorticoidi. Alterazioni biochimico
cliniche nell’ipertensione essenziale e nelle forme secondarie.
Diagnostica biochimico clinica dei disordini dell’equilibrio acido-base e idrosalino. Emogasanalisi: Interpretazione dei dati e refertazione.
Infarto del Miocardio: fattori di rischio; modificazioni biochimiche nell’area
infartuale; enzimologia clinica, moderni marcatori di danno miocardio.
Diagnostica biochimico clinica delle Malattie del Fegato.
Diagnostica biochimico clinica degli Itteri.
Diagnostica biochimico clinica delle Patologie del Pancreas esocrino.
Diagnostica biochimico clinica della funzionalità renale normale e patologica.
Diagnostica biochimico clinica del Metabolismo dell’Eme.
Diagnostica biochimico clinica delle Malattie reumatiche, delle Malattie del
tessuto connettivo e delle Malattie autoimmuni.
La Malattia Neoplastica: alterazioni biochimiche che inducono la malattia
neoplastica; metastasi ed invasività; importanza dei marcatori biochimici di
neoplasia.
Biochimica della nutrizione e sua sorveglianza biochimico clinica.
Diagnostica di laboratorio delle Malattie genetiche acquisite.
Diagnostica di laboratorio delle Malattie Muscolari.
Aspetti biochimico clinici delle Malattie Neuro-Psichiatriche.
Aspetti biochimico clinici del dolore.
Biochimica Clinica del liquido cefalorachidiano.
Aspetti biochimico clinici dello Shock, del Trauma e del Paziente chirurgico.
Biologia molecolare clinica: Tecniche diagnostiche a livello di DNA delle
principali Malattie Genetiche. Principali alterazioni cromosomiche rivelate
dal cariogramma. Malattie monogeniche e tipizzazione del DNA. Studio
delle mutazioni del DNA mediante analisi diretta e indiretta (polimorfismi
di restrizione). Tecnica PCR (reazione di polimerizzazione a catena) per
l’amplificazione di sequenze anomale di DNA.
ESERCITAZIONI
TESTI
CONSIGLIATI
L. Sacchetti, P. Cavalcanti, G. Fortunato, L. Pastore, F. Rossano, D. Salvatore
e F. Scopacasa: Medicina di Laboratorio e Diagnostica Genetica. IdelsonGnocchi Editori, 2007.
G. Federici, P. Cipriani, C. Cortese, A. Fusco, P. Ialongo e C. Milani:
Medicina di Laboratorio. 3a Edizione, McGraw-Hill, 2009.
L. Spandrio: Biochimica Clinica Speciale. Piccin Editore, 2006.
W.J. Marshall e S.K. Bangert: Biochimica in Medicina Clinica. Mc GrawHill, 1997.
B. Barbiroli, F. Filadoro, C. Franzini, L. Sacchetti, e F. Salvatore: Medicina
di Laboratorio. UTET, 1996.
OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO DI MICROBIOLOGIA CLINICA
Effettuare correttamente la richiesta delle più comuni analisi di laboratorio
Attuare misure di autoprotezione nella raccolta, preparazione e gestione dei campioni biologici.
MODULO
ORE
FRONTALI
20
Microbiologia Clinica
ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E
PROGRAMMA
Conoscere le modalità di esecuzione, conservazione ed inoltro al laboratorio
di prelievi per esami colturali (emocoltura, urinocoltura, coprocoltura,
coltura dell'espettorato e di altri materiali biologici)
Conoscere le modalità di esecuzione, conservazione ed inoltro al laboratorio
di prelievi di sangue per valutazioni sierodiagnostiche, determinazioni di
antigenemia e ricerche parassitologiche
Conoscere le modalità di esecuzione, conservazione ed inoltro al laboratorio
di campioni di feci per indagini parassitologiche
Conoscere le modalità di esecuzione, conservazione ed inoltro al laboratorio
di strisci o schock-tests per indagini micologiche e parassitologiche
Conoscere le modalità di esecuzione, conservazione ed inoltro al laboratorio
di prelievi per indagini batteriologiche e virologiche da effettuarsi con
tecniche bio-molecolari
Eseguire tampone tonsillare
Eseguire tampone vaginale e cervicale
Eseguire prelievo cervicale mediante uso di brush
Eseguire massaggio prostatico e successiva raccolta di secreto prostatico o
urine di primo gitto per diagnosi di prostatite
Descrivere negli elementi essenziali la tecniche della immunofluorescenza
diretta ed indiretta ed elencarne le utilizzazioni biomediche con specifico
riferimento alla microbiologia clinica
Descrivere negli elementi essenziali le tecniche ELISA ed ELISA "a cattura"
ed elencarne le applicazioni in diagnostica microbiologica
Descrivere negli elementi essenziali le tecniche PCR e PCR "real time"ed
elencarne le applicazioni in diagnostica microbiologica
Descrivere negli elementi essenziali le tecniche di sequenziamento genico ed
elencarne le applicazioni in diagnostica microbiologica
Assistere alla preparazione di campioni per l'esecuzione di indagini
microbiologiche tradizionali
Assistere al funzionamento di sistemi automatici di identificazione
microbica, di saggio di sensibilità ai farmaci e di incubazione e
monitoraggio delle emocolture e descriverne criticamente i vantaggi
Interpretare, ai fini dell'attribuzione di ruolo patogeno, referti relativi ad
isolamenti microbici da campioni biologici diversi (sangue, urine,
espettorato, ecc.)
Interpretare le risposte dell'antibiogramma,in relazione alle sue modalità di
esecuzione, e discuterne il ruolo nella scelta di una antibiotico-terapia mirata
Conoscere i principali marcatori di resistenza batterica e fungina ai farmaci
antimicrobici
Conoscere le principali modalità di monitoraggio delle sensibilità virali ai
farmaci
Indicare le indagini tradizionali e biomolecolari utili per la diagnosi
microbiologica delle infezioni del SNC
Indicare le indagini tradizionali e biomolecolari utili per la diagnosi
microbiologica delle infezioni delle vie aeree
Indicare le indagini tradizionali e biomolecolari utili per la diagnosi
microbiologica delle infezioni dell'apparato digerente
Indicare le indagini tradizionali e biomolecolari utili per la diagnosi
microbiologica delle infezioni delle vie uro-genitali
Indicare le indagini tradizionali e biomolecolari utili per la diagnosi
microbiologica delle infezioni cardio-vascolari
Indicare le indagini tradizionali e biomolecolari utili per la diagnosi
microbiologica delle infezioni della cute e degli annessi cutanei
Indicare le indagini tradizionali e biomolecolari utili per la diagnosi
microbiologica delle infezioni dell'apparato muscolo-scheletrico
Indicare le indagini tradizionali e biomolecolari utili per la diagnosi
microbiologica delle infezioni oculari
Indicare le indagini tradizionali e biomolecolari utili per la diagnosi
microbiologica delle infezioni in gravidanza
Indicare le indagini tradizionali e biomolecolari utili per la diagnosi
microbiologica di infezioni sistemiche da: HIV, HBV, M.tuberculosis,
T.pallidum, Brucella spp, Rickettsia spp.
Indicare le indagini tradizionali e biomolecolari utili per il riconoscimento
ed il controllo delle infezioni nosocomiali
ESERCITAZIONI
TESTI
CONSIGLIATI
L. Sacchetti, P. Cavalcanti, G. Fortunato, L. Pastore, F. Rossano, D. Salvatore
e F. Scopacasa: Medicina di Laboratorio e Diagnostica Genetica. IdelsonGnocchi Editori, 2007.
G. Federici, P. Cipriani, C. Cortese, A. Fusco, P. Ialongo e C. Milani:
Medicina di Laboratorio. 3a Edizione, McGraw-Hill, 2009.
L. Spandrio: Biochimica Clinica Speciale. Piccin Editore, 2006.
15
FACOLTÀ
ANNO ACCADEMICO
CORSO DI LAUREA (o LAUREA
MAGISTRALE)
CORSO INTEGRATO
TIPO DI ATTIVITÀ
AMBITO DISCIPLINARE
CODICE INSEGNAMENTO
ARTICOLAZIONE IN MODULI
NUMERO MODULI
SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI
DOCENTE RESPONSABILE
(MODULO 1)
DOCENTE COINVOLTO
(MODULO 2)
CFU
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO
STUDIO PERSONALE
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE
ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE
PROPEDEUTICITÀ
ANNO DI CORSO
SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE
LEZIONI
ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA
MODALITÀ DI FREQUENZA
METODI DI VALUTAZIONE
TIPO DI VALUTAZIONE
PERIODO DELLE LEZIONI
CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ
DIDATTICHE
ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI
STUDENTI
MEDICINA E CHIRURGIA
2009/2010
Medicina e Chirurgia
Metodologia Clinica
caratterizzante
Formazione clinica interdisciplinare e medicina
basata sulle evidenze
Da attivare
SI
2
MED09-MED18
Nome e Cognome Giuseppe Buscemi
Qualifica P.O.
Università di appartenenza PALERMO
Nome e Cognome Maurizio Averna
Qualifica P.O.
Università di appartenenza PALERMO
6
90
60
4°
Da assegnare
Attività didattiche (lezioni).
Obbligatoria
Esame orale
Voto in trentesimi
Primo semestre
Da stabilire
Giorni e orari di ricevimento
Martedì e Giovedì ore 12-14
RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI
Conoscenza e capacità di comprensione
Al termine del Corso lo studente dovrà:
-conoscere i principi teorici alla base del metodo clinico e della medicina basata sulle evidenze
-saper eseguire correttamente una storia clinica completa,che comprenda anche il contesto sociale
in cui vive il paziente
-saper rapportarsi con il malato nelle più svariate condizioni ambientali, sia in elezione che in
urgenza
-saper eseguire un corretto e completo esame obiettivo del paziente,che comprenda sia gli aspetti
generali e sistemici che i singoli organi ed apparati
-essere in grado di approcciarsi a pazienti affetti dai seguenti segni e sindromi : emorragia
digestiva,dolore addominale acuto,dolore toracico,ittero,dispnea,alterazioni della diuresi, della
minzione e dell’alvo
-saper rilevare ed interpretare in maniera critica i principali sintomi e segni e individuare il più
corretto ed appropriato percorso diagnostico clinico e strumentale
Capacità di applicare conoscenza e comprensione
Gli studenti potranno spendere le conoscenze acquisite durante il corso direttamente nel mondo del
lavoro (in laboratori di ricerca o di analisi pubblici o privati).
Autonomia di giudizio
Gli studenti saranno in grado di valutare in modo razionale ed autonomo le conoscenze fornite dal
corso e saranno capaci di impostare un ragionamento clinico basato sulle evidenze e sulle
informazioni derivate dall’esame fisico del paziente.
Capacità d’apprendimento
Capacità di aggiornamento continuo mediante la conoscenza delle modalità di consultazione ed
interpretazione delle fonti di informazione ( pubblicazioni scientifiche, banche dati e risorse
informatiche)
OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO
Il modulo di Metodologia Clinica (chirurgica) si propone di aiutare lo studente a sviluppare un
metodo di ragionamento e di lavoro basato sulle evidenze scientifiche e sull’utilizzo razionale e
critico delle informazioni raccolte con l’esame fisico del paziente, con le metodologie strumentali e
di laboratorio. Lo studente apprenderà la metodica di approccio al paziente affetto dalle principali
patologie e/o sindromi di interesse chirurgico,utilizzando in modo corretto e critico le più
importanti metodiche diagnostiche dalle meno invasive alle più invasive alla luce del rapporto
costo/beneficio,utile premessa per i successivi corsi integrati.
MODULO 1
ORE FRONTALI
n. 30
DENOMINAZIONE DEL MODULO
Metodologia clinica (chirurgica)
ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI
Le basi dell’Anatomia Topografica e Clinica
Relazione medico-assistito in chirurgia
Anamnesi ed esame obiettivo
Metodiche strumentali: doppler,ecotomografia,tomografia Computerizzata
(TC),risonanza magnetica nucleare (RM),endoscopia digestiva
Marcatori tumorali
L’esame clinico del collo, delle ghiandole salivari,cisti e fistole del
collo,tumefazioni del collo.Semeiotica dell’esofago
Metodiche di studio della tiroide e delle paratiroidi
Le sindromi mediastiniche
Semeiotica dell’addome.L’esame del paziente affetto da ernia o
laparocele.Metodologia di approccio al paziente affetto da: ittero, occlusione
intestinale,dolore addominale acuto
Semeiotica del fegato e delle vie biliari.Semeiotica del pancreas.Semeiotica
urogenitale.
Metabolismo, nutrizione,equilibrio idro-elettrolitico nel paziente chirurgico
TESTI
CONSIGLIATI
R. Bellantone- G. De Toma- M. Montorsi Chirurgia Generale- Ediz. Minerva
Medica
S. De Franciscis et al. Semeiotica e Metodologia Chirurgica- Ediz. Idelson Gnocchi
OBIETTIVO FORMATIVIO DEL CORSO
Il Modulo di Metodologia Clinica ( medica) si propone di aiutare lo studente a sviluppare un
metodo di ragionamento e di lavoro basato sulle evidenze scientifiche e sull’utilizzo razionale e
critico delle informazioni raccolte con l’esame fisico del paziente, con le metodologie strumentali e
di laboratorio e con i dati della letteratura ( fonti di aggiornamento tradizionali ed informatiche).
L’acquisizione del metodo clinico consentirà allo studente di organizzare in modo critico le
conoscenze di base già acquisite e quelle che apprenderà nel triennio clinico e lo metterà nella
condizione di formulare diagnosi e decidere trattamenti basati sulle evidenze.
MODULO 2
ORE FRONTALI
n. 30
TESTI
CONSIGLIATI
DENOMINAZIONE DEL MODULO
Metodologia clinica (medica)
ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI
Il metodo clinico: obiettivi
La logica in medicina
La comunicazione Medico-Paziente
La cartella clinica orientata
La storia clinica
La EBM
La lettura dei lavori scientifici
L’esame clinico generale
L’esame clinico dell’apparato cardiovascolare
L’esame del torace
L’esame dell’addome
L’esame dello stato mentale
L’esame del sistema nervoso
La diagnosi clinica
Il giudizio clinico
L’errore in medicina
–B. Tarquini-Il nuovo Rasario (Idelson)
-L.Pagliaro-Medicina basata sulle evidenze (Il Pensiero Scientifico)
16
Patologia sistematica I
17
FACOLTA’
ANNO ACCADEMICO
LAUREA MAGISTRALE
CORSO INTEGRATO
TIPO DI ATTIVITÀ
AMBITO DISCIPLINARE
CODICE INSEGNAMENTO
ARTICOLAZIONE IN MODULI
NUMERO MODULI
SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI
DOCENTE RESPONSABILE
(MODULO 1)
DOCENTE COINVOLTO
(MODULO 2)
CFU
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO
STUDIO PERSONALE
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE
ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE
PROPEDEUTICITÀ
ANNO DI CORSO
SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE
LEZIONI
ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA
MODALITÀ DI FREQUENZA
METODI DI VALUTAZIONE
TIPO DI VALUTAZIONE
PERIODO DELLE LEZIONI
CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ
DIDATTICHE
ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI
STUDENTI
MEDICINA E CHIRURGIA
2009/2010
Medicina e Chirurgia - Chirone
Patologia Sistematica II
Caratterizzante
Formazione clinica interdisciplinare e medicina
basata sulle evidenze
83100
SI
Due
MED 15: Ematologia
MED 12: Gastroenterologia
Vincenzo Abbadessa
Professore Associato (MED 15)
Università degli Studi di Palermo
Sergio Vigneri
Professore Associato (Med 12)
Università degli Studi di Palermo
6
90
60
Anatomia Umana, Istologia ed Embriologia,
Biochimica, Biologia e genetica, Fisiologia
Umana, Microbiologia, Immunologia, Patologia
Generale, Fisiopatologia Clinica
Quarto
Secondo calendario
Attività didattiche (lezioni frontali).
Esercitazioni teorico-pratiche
Obbligatoria
Prova Orale
Voto in trentesimi
Primo semestre
Secondo calendario
Previo contatto telefonico presso Segreteria
Ematologia (091 6554403, ore 9-13)
RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI
- Obiettivo è il raggiungimento di conoscenze e capacità di comprensione nell’ambito della
fisiopatologia, della clinica e della terapia medica e chirurgica delle principali malattie
dell’apparato digerente, epato-biliari e pancreatiche e delle principali patologie ematologiche e
dell’emostasi. Obbiettivo è anche la conoscenza degli aspetti di semeiotica funzionali e strumentali
e la metodologia clinica specifica del campo.
I Discenti alla fine del C.I. dovranno dimostrare di avere raggiunto i seguenti obiettivi:
- capacità di applicare le loro conoscenze e la capacità di comprensione in maniera da dimostrare
un approccio professionale ai problemi clinici di interesse gastroenterologico ed ematologico,
dimostrando un’adeguata capacità di risolvere problemi clinici negli ambiti suddetti.
- capacità di raccogliere ed interpretare i dati clinici rilevanti ed a formulare in maniera autonoma
le ipotesi diagnostiche più probabili
- capacità di comunicare informazioni, dati e soluzioni diagnostiche e terapeutiche ad altri
professionisti del settore
- capacità di apprendimento necessaria per intraprendere studi successivi in autonomia
OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO
MODULO
ORE
FRONTALI
30 0re
DENOMINAZIONE DEL MODULO: Gastroenterologia
ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E
PROGRAMMA
Disfagia e patologia motoria dell’esofago.
Diverticoli esofagei. Neoplasie dell’esofago
Ernia jatale, Malattia da reflusso gastroesofageo.
Patologie da Helicobacter Pilori. Gastriti acute e croniche. Gastropatie da
farmaci.
Ulcera peptica
Neoplasie dello stomaco
Neoplasie del duodeno e tenue. GIST
Complicanze dell’ulcera gastroduodenale
Malattia celiaca e malassorbimenti.
Diarree croniche ad etiologia infettiva e disendocrina.
Malattie infiammatorie croniche intestinali (malattia di Crohn) e loro
complicanze
Malattie infiammatorie croniche intestinali (rettocolite ulcerosa) e loro
complicanze
Stipsi. Malattia diverticolare del colon
Poliposi e carcinoma del colon-retto
Epatiti virali acute. Insufficienza epatica acuta
Epatiti virali croniche.
Cirrosi epatica
Epatocarcinoma
Steatosi e steatoepatite non alcoolica.
Epatopatie da alcool. Danni epatici da farmaci.
Colelitiasi, coledocolitiasi e colangiti settiche.
Carcinomi delle vie biliari e della colecisti.
Emocromatosi ereditaria; siderosi epatiche secondarie
Malattia di Wilson e altri disordini genetici del metabolismo ad
interessamento epatico
Lesioni cistiche epatiche non parassitarie. Idatidosi epatica
Malattie autoimmuni del fegato (cirrosi biliare primitiva; colangite
sclerosante)
Malattie autoimmuni del fegato (cirrosi biliare primitiva; colangite
sclerosante)
Pancreatiti acute
Pancreatiti croniche
Sindrome da colon irritabile
TESTI
CONSIGLIATI
MODULO
ORE
FRONTALI
30 ore
Neoplasie del pancreas esocrino ed endocrino e della papilla di Vater
Iperbilirubinemie eredo-metaboliche
Trapianto epatico
ESERCITAZIONI
Tirocinio mediante esercitazioni in Reparto, in Ambulatorio e presso Servizi
Diagnostici. Discussioni casi clinici e simulazione di algoritmi di diagnosi e
terapia
Manuale di Gastroenterologia / Unigastro, Coordinamento nazionale docenti
universitari malattie dell'apparato digerente. - Edizione 2009. - Roma : Editrice
Gastroenterologica Italiana, [2009].
Ematologia
ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E
PROGRAMMA
Fisiopatologia dell’emopoiesi
Patologie della cellula staminale: insufficienza midollare
Patologie della cellula staminale: sindromi mieloproliferative JAK2 positive
(Policitemia Vera, Trombocitemia Essenziale, Mielofibrosi Idiopatica)
Patologie della cellula staminale: sindromi mielodisproliferative Ph positive
(Leucemia Mieloide Cronica e correlate)
Sindromi mielodisplastiche (classificazione morfologica e citogenetica)
Anemie ipoproliferative
Anemie iperproliferative
Disordini delle piastrine: piastrinopenie e piastrinopatie (congenite e/o
acquisite)
Meccanismi cellulari della coagulazione
Diatesi emorragiche congenite ed acquisite
Diatesi trombofiliche congenite ed acquisite
Disordine delle plasma cellule (Mieloma multiplo, MGUS)
Disordine delle plasma cellule (Amiloidosi e M. Waldestrom)
Malattie linfoproliferative (Leucemia Linfatica Cronica)
Linfoma di Hodgkin
Linfomi non Hodgkin aggressivi
Linfomi non Hodgkin indolenti (MALT, etc)
Leucemie Acute Mieloidi
Leucemie Acute Linfoidi
Concetti generali di efficacia alla terapia: Malattia Minima Residua,
Remissione completa, parziale e molecolare
Trapianto di cellule staminali emopoietiche (autologo ed allogenico)
Concetti di terapia sostitutiva e trasfusionale
ESERCITAZIONI
TESTI
CONSIGLIATI
Malattie del sangue e degli organi ematopoietici - 5° Edizione Autori:
Gianluigi Castoldi, Vincenzo Liso - The McGraw-Hill Companies
18
FACOLTÀ
ANNO ACCADEMICO
CORSO DI LAUREA MAGISTRALE
INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO
TIPO DI ATTIVITÀ
AMBITO DISCIPLINARE
CODICE INSEGNAMENTO
ARTICOLAZIONE IN MODULI
NUMERO MODULI
SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI
DOCENTE RESPONSABILE
(MODULO 1)
DOCENTE COINVOLTO
(MODULO 2)
DOCENTE COINVOLTO
(MODULO 3)
CFU
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO
STUDIO PERSONALE
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE
ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE
PROPEDEUTICITÀ
ANNO DI CORSO
SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE
LEZIONI
ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA
MODALITÀ DI FREQUENZA
METODI DI VALUTAZIONE
TIPO DI VALUTAZIONE
PERIODO DELLE LEZIONI
CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ
DIDATTICHE
ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI
STUDENTI
MEDICINA E CHIRURGIA
2009/2010
Medicina e Chirurgia – Chirone
Patologia Sistematica III
Caratterizzante, Professionalizzante
Clinica delle specialità medico-chirurgiche
Formazione clinica interdisciplinare e medicina
basata sulle evidenze
SI
3
MED13,MED14, MED16
Aldo Galluzzo
Prof. Ordinario
Università di Palermo
Ennio Giardina
Prof. Associato
Università di Palermo
Libertino Sallì
Ricercatore Universitario
Università di Palermo
7
105
70
Tutti gli insegnamenti del primo triennio
IV
Nome Aula
Lezioni in aula e esercitazioni in reparto e/o
ambulatori
Obbligatoria
Prova Orale
Voto in trentesimi
Secondo semestre
Giorni e orario delle lezioni
Endocrinologia : Mercoledì ore 12-14
Nefrologia. Martedì ore 12:30-14:00
Reumatologia Mercoledì ore 10-12
RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI
Conoscenza e capacità di comprensione
Conoscere i meccanismi molecolari, cellulari, biochimici e fisiologici che regolano le funzioni
d’organo correlati alle funzioni secretive endocrine, immunologiche ed eventuali influenze sul
sistema escretivo remnale. Conoscere l'eziologia e la storia naturale delle malattie acute e croniche,
endocrine, renali e immunoreumatologiche.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione
Essere in grado di eseguire le procedure diagnostiche e tecniche di base, saperne analizzare ed
interpretare i risultati, allo scopo di definire correttamente la natura di un problema.,siano esse di
rilevanza endocrinologica, metabolica, nefrologica o reumatologia
Essere in grado di eseguire correttamente le strategie diagnostiche adeguate, allo scopo di
salvaguardare la vita e saper applicare i principi della medicina basata sull'evidenza sulla base delle
attuali evidenze in ambito endocrinologico, metabolico, nefrologico o reumatologico .
Essere in grado di riconoscere correttamente e in autonomia le urgenze mediche più comuni in
endocrinologico, metabolico, nefrologico o reumatologico
Autonomia di giudizio
Essere in grado di formulare giudizi personali per risolvere i problemi analitici e critici ("problem
solving") ) Sapere identificare, formulare e risolvere i problemi del paziente utilizzando le basi del
pensiero e della ricerca scientifica e sulla base dell'informazione ottenuta e correlata da diverse
fonti.
Abilità comunicative
Ascoltare attentamente per comprendere e sintetizzare l'informazione rilevante su tutte le
problematiche, comprendendone i loro contenuti.
Mettere in pratica le capacità comunicative per facilitare la comprensione con i pazienti e loro
parenti, rendendoli capaci di prendere delle decisioni come partners alla pari. Interagire con altre
figure professionali coinvolte nella cura dei pazienti attraverso un lavoro di gruppo efficiente.
Capacità d’apprendimento
Essere in grado di raccogliere, organizzare ed interpretare correttamente l'informazione sanitaria e
biomedica dalle diverse risorse e database disponibili.
Saper utilizzare la tecnologia associata all'informazione e alle comunicazioni come giusto supporto
alle pratiche diagnostiche, terapeutiche e preventive e per la sorveglianza ed il monitoraggio del
livello sanitario
OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO
MODULO 1
ORE FRONTALI
30
ENDOCRINOLOGIA
ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E
PROGRAMMA
1)
VERIFICA CONOSCENZE DELLE BASI ANATOMICHE,
FISIOLOGICHE, BIOCHIMICHE E FISIOPATOLOGICHE DEL
SISTEMA ENDOCRINO
2)
MALATTIE IPOFISARIE IPERFUNZIONANTI (ACROMEGALIA,
IPERPROLATTINEMIE COMPRESI I PROLATTINOMI, MORBO DI
CUSHING)
3)
MALATTIE IPOFISARIE IPOFUNZIONANTI (IPOPITUITARISMI
PARRZIALI E TOTALI): Nanismo ipofisario Sindrome di Shehan,
Sindrome di Simmonds
4)
CICLO DELLO IODIO E MALATTIE DA CARENZA O ECCESSO
DI IODIO
5)
TIREOPATIE
ENDOCRINE
AUTOIMMUNI
(GRAVES
,HASHIMOTO, SILENTE E POST PARTUM)
6)
GOZZO NODULARE E MULTINODULARE NON TOSSICO E
TOSSICO
7)
TUMORI
TIROIDEI
(PAPILLARE,
FOLLICOLARE,
ANAPLASTICO, MIDOLLARE)
8)
METABOLISMO CALCIO FOSFORO E MALATTIE DELLE
PARATIROIDI
9)
MALATTIE SURRENALICHE IPOFUNZIONANTI (Addison), da
deficit
gnetici
enzimatici,
iposurrenalismi
iatrogeni)
e
IPERFUNZIONANTI (Iperplasia nodulare o diffusa o da ACTH
ectopico)
10) IPOGONADISMI IPO E IPERGONADOITROPI
11) TUMORI NEUROENDOCRINI (FEOCROMOCITOMA, CARCINOIDE,
GASTRINOMI, GLUCAGONOMI, MEN1, MEN2)
12) CLASSIFICAZIONE DEL DIABETE E TEST DIAGNOSTICI
13) PATOGENESI, FIOSIOPATOLOGIA E CLINICA DEL DIABETE
TIPO1, TIPO2 E DEL DIABETE GESTAZIONALE
14) ALTRE FORME DI DIABETE AD EZIOLOGIA NOTA
15) COMPLICANZE ACUTE DELLA MALATTIA DIABETICA
16) COMPLICANZE CRONICHE DELLA MALATTIA DIABETICA
17) IPERURICEMIE E GOTTA
TESTI
CONSIGLIATI
ESERCITAZIONI
Sapere raccogliere una corretta anamnesi mirata alle malattie
endocrinologiche e metaboliche, sapere correlare segni e sintomi alle malattie
endocrine e metaboliche. Semeiotica dei diversi organi ed apparati in
relazione ai sospetti diagnostici delle malattie endocrine e metaboliche, in
particolare con le più frequenti patologie dal punto di vista epidemiologico:
sapere palpare una tiroide, saper visualizzare le caratteristiche dei noduli
tiroidei, sapere evidenziare i segni clinici di ipo o iperfunzione, saper
riconoscere quadri i insulinoresistenza sia dal punto di vista fenotipico che
clinico (epatomegalia, ipertensione, dislipidemia, obesità). Semeiotica delle
complicanze acute e croniche dellla malattia diabetica (coma ipoglicemico,
iperglicemico, cheto o non cheto acidosico iperosmolare) Semeiotica clinica
degli ipo e iposurrenalismi. Semeiotica clinica degli ipostaturalismi,
dell’acromegalia, degli ipogonadismi.
Greenspan, Endocrinologia Generale e Clinica, Piccin
Harrison’s: Principi di Medicina Interna Ed. McGraw Hill
OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO
MODULO 2
ORE FRONTALI
20
NEFROLOGIA
ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E
PROGRAMMA
1. Parametri di valutazione di malattia renale.
2. Classificazione delle mm. renali: le grandi sindromi renali.
3. La sindrome nefritica acuta. Glomerulonefrite poststreptococcica.
4. Anomalie urinarie isolate. Nefropatia da depositi di IgA.
5. La sindrome nefrosica. Malattia a lesioni minime; glomerulonefrite focale
e segmentale; nefropatia membranosa; glomerulonefrite membranoproliferativa.
6. Glomerulonefrite rapidamente progressiva. Sindrome di Goodpasture;
nefropatie associate ad ANCA.
7. Insufficienza renale acuta. Insufficienza renale prerenale; Necrosi
tubulare acuta.
8. Insufficienza renale cronica e sindrome uremica.
9. Nefropatie secondarie. Nefropatia lupica; nefropatia diabetica.
10.Generalità sulle terapie sostitutive: emodialisi e dialisi peritoneale;
trapianto di rene.
TESTI
CONSIGLIATI
ESERCITAZIONI
Le esercitazioni teorico-pratiche avranno i seguenti temi: raccogliere
l’anamnesi nefrologica; porre i quesiti rilevanti ai fini diagnostici nel paziente
con sospetto di nefropatia; lettura ed interpretazione dell’esame di urina;
eseguire l’esame standard estemporaneo delle urine (mediante stick);
raccogliere le urine per l’esame chimico-fisico; raccogliere le urine per urino
coltura; calcolare la clearance della creatinina; presentazione e discussione di
casi clinici.
Harrison. Principi di medicina interna. Ed. McGraw Hill;
De Santo NG, Camussi G, D’Armiento M. Malattie dell’apparato urinario.
Editoriale Bios
OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO
MODULO 3
ORE FRONTALI
20
REUMATOLOGIA
ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E
PROGRAMMA
1. Classificazione ed epidemiologia delle malattie reumatiche
2. Il laboratorio e l’imaging in reumatologia
3. Valutazione dei segni e sintomi delle malattie reumatiche
4. Osteoartrosi e varianti cliniche
5. Le spondiloartriti sieronegative: spondilite anchilosante, artrite psoriasica,
artropatie enteropatiche etc.
6. Artriti da agenti infettivi
7. Artriti reattive
8. Artrite reumatoide
9. Generalità delle connettiviti:
10. Lupus Eritematoso Sistemico (LES),
11. Sindrome da anticorpi antifosfolipidi
12. Sclerosi sistemica
13. Dermatopolimiosite
14. Sindrome di Sjrögen
15. Le vasculiti: generalità, classificazione e quadri clinici,
vasculiti ANCA associate
16. Malattia di Behçet
17. Artropatie da microcristalli: gotta, condrocalcinosi, da deposito di
idrossiapatite etc.
18. Reumatismi extrarticolari: fibromialgia, polimialgia reumatica etc.
19. Principali malattie ossee: osteoporosi, morbo di Paget, osteomalacie
etc.
20. Sindromi algodistrofiche
21. Reumatismi paraneoplastici
22. Malattie rare in reumatologia
ESERCITAZIONI
La didattica teorico-pratica avrà i seguenti temi:
TESTI
CONSIGLIATI
- raccogliere un’anamnesi mirata alle malattie reumatiche;
- eseguire un accurato esame obiettivo in pazienti con sintomatologia
dolorosa a carico delle articolazioni;
- rilevare i segni di flogosi e di ridotta funzionalità articolare ed identificare la
presenza di versamento;
- come si esegue un’artrocentesi;
- analisi del liquido sinoviale e le informazioni che questo può darci per la
diagnosi differenziale delle artriti;
- interpretare ai fini di diagnosi differenziale i risultati delle indagini di
laboratorio e strumentali nelle malattie reumatiche;
- come si esegue la terapia infiltrativa delle articolazioni.
Silvano Todesco, Malattie reumatiche Ed. McGraw Hill
Unireuma AA.VV., Reumatologia Ed. Idelson-Gnocchi
Harrison. Principi di medicina interna. Ed. McGraw Hill
19
FACOLTÀ
ANNO ACCADEMICO
CORSO DI LAUREA (o LAUREA
MAGISTRALE)
INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO
TIPO DI ATTIVITÀ
AMBITO DISCIPLINARE
CODICE INSEGNAMENTO
ARTICOLAZIONE IN MODULI
NUMERO MODULI
SETTORE SCIENTIFICO DISCIPLINARE
DOCENTE RESPONSABILE
DOCENTE COINVOLTO
DOCENTE COINVOLTO
CFU
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO
STUDIO PERSONALE
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE
ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE
PROPEDEUTICITÀ
ANNO DI CORSO
SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE
LEZIONI
ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA
MODALITÀ DI FREQUENZA
METODI DI VALUTAZIONE
TIPO DI VALUTAZIONE
PERIODO DELLE LEZIONI
CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ
DIDATTICHE
ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI
STUDENTI
MEDICINA E CHIRURGIA
2009/2010
Medicina e Chirurgia, Chirone
Patologia sistematica IV
Caratterizzante
Clinica delle specialità medico-chirurgiche
SI
3
MED/24; MED/18; MED/22
D. Melloni
Ordinario
Università di Palermo
PROF. L. FICANO
Ordinario
Università di Palermo
PROF. G. BAIARDI
Ordinario
Università di Palermo
6
90
60
Anatomia umana, Fisiologia, microbiologia,
fisiopatologia e semeiotica
IV
Da definire
(lezioni, tirocinio)
Obbligatoria
Prova Orale, discussione di casi clinici
Voto in trentesimi
Da definire
Da definire
Prof. Melloni: Martedì 10 - 12
RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI
Si riferiscono all’insegnamento/corso integrato e non ai singoli moduli che lo compongono.
Vanno espressi utilizzando i descrittori di Dublino
Conoscenza e capacità di comprensione
Ci aspettiamo che gli studenti abbiano dimostrato conoscenze e capacità di comprensione in un
campo di studi di livello quasi specialistico e raggiungano un livello che, caratterizzato dall’uso di
libri di testo avanzati, include anche la conoscenza di alcuni temi d’avanguardia nella materia
oggetto del corso;
in particolare:
Studio di libri di testo avanzati che consenta: l’apprendimento di approfondite conoscenze di
anatomia, fisiopatologia, della semeiotica funzionale e strumentale e della clinica dell'apparato
urinario e genitale maschile. Tali conoscenze fondamentali di Anatomia Topografica risultano
importanti per raggiungere una capacità applicativa successiva specifica. Devono altresì
raggiungere conoscenze di Fisiopatologia, anatomia chirurgica e medicina operatoria; nonché
l'acquisizione di adeguate conoscenze informatiche, statistiche, utili sia per una organica gestione
di un reparto sia per un corretto inquadramento epidemio-logico delle varie patologie sia per una
corretta gestione del follow-up.
Inoltre è impotante raggiungere la conoscenza dei principi di asepsi; le problematiche inerenti
l'organizzazione e l'igiene ambientale delle sale operatorie; la conoscenza dello strumentario
chirurgico, endoscopico, dei materiali di sutura nonché delle tecniche e metodiche chirurgiche
tradizionali ed alternative.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione
Ci aspettiamo che gli studenti siano capaci di applicare le loro conoscenze e capacità di
comprensione in maniera da dimostrare un approccio professionale al loro lavoro, e possiedano
competenze adeguate sia per ideare e sostenere argomentazioni che per risolvere problemi nel
proprio campo di studi, come definire una cartella clinica urologica, svolgere un adeguato esame
clinico obiettivo (con particolare rilevo all’esecuzione di una esplorazione rettale e la valutazione
dei genitali esterni) e la successiva identificazione di una strategia diagnostica, terapeutica e,
qualora necessario, operatoria; sono specifici ambiti di competenza affine e integrativa la chirurgia
delle alte e basse vie urinarie, la chirurgia oncologica, la chirurgia del retroperitoneo, la chirurgia
sostitutiva e ricostruttiva, l'andrologia chirurgica.
Autonomia di giudizio
Ci aspettiamo che gli studenti abbiano la capacità di raccogliere e interpretare i dati ritenuti utili a
determinare giudizi autonomi su diagnosi e terapia del paziente urologico.
Formulazione di risposte a problemi nel proprio ambito, formulazioni di giudizi sulla base di
informazioni limitate o incomplete: L'acquisizione di un'esperienza pratica necessaria per una
valutazione clinica di un paziente definendone la tipologia in base alle conoscenze di patologia
clinica, anatomia patologica, fisiologia e metodologia clinica; la conoscenza degli aspetti medicolegali relativi alla propria professione e le leggi ed i regolamenti che governano l'assistenza
sanitari. Una conoscenza di base e la relativa esperienza pratica, necessarie a definire
personalmente sulla base della valutazione complessiva della patologia e del paziente, una corretta
definizione della patologia e dell'indicazione al tipo di trattamento, medico o chirurgico più idoneo
in funzione dei rischi, dei benefici e dei risultati per ogni singolo malato; essere in grado di gestire
le problematiche inerenti il post-operatorio; sulla base di una valutazione complessiva della
malattia e del paziente, acquisite le conoscenze anatomo-chirurgiche, essere in grado di affrontare
in prima persona l'esecuzione di atti operatori, sia in elezione che in urgenza.
Abilità comunicative
Ci aspettiamo che sappiano comunicare informazioni, idee, problemi e soluzioni a interlocutori
specialisti e non specialisti ed in particolare:
essere in grado di gestire le problematiche inerenti i pazienti, i pre ed il post-operatorio, attraverso
una comunicazione efficace ed empatica oltre che col paziente anche con i familiari dello stesso,
qualora necessario. Discussione di casi clinici e problem solving in situazioni di formazione e
pratica clinica con il tutor.
Capacità d’apprendimento
Ci aspettiamo che alla fine del corso abbiano sviluppato quelle capacità di apprendimento che sono
loro necessarie per intraprendere studi successivi con un alto grado di autonomia.
OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO
Formare medici con elevato livello di competenza tecnico – culturale nelle problematiche inerenti
l’ Urologia con particolare interesse chirurgico.
L’Urologia quale branca della Medicina che si occupa della diagnosi e terapia delle malattie e delle
malformazioni dei reni, ureteri, vescica ed apparato genitale maschile ed inoltre della
compromissione dell’attività sessuale, della fertilità, ma anche di tutta una serie di disturbi legati
all’identità di genere.
Ambiti di interesse e quindi obiettivi formativi irrinunciabili sono:
Malformazioni apparato urogenitale; Tumori del rene, vie escretrici, vescica e prostata; Calcolosi
urinaria; Ipertrofia prostatica benigna.
Semeiotica fisica e strumentale delle malattie renali e dell’apparato urogenitale; Infezioni urinarie e
sindrome ostruttiva; Reflusso vescico-ureterale.
Elementi generali di oncologia dell’apparato urogenitale e terapie integrate; Tumori del testicolo.
Andrologia chirurgica; Patologie dell’apparato sessuale maschile ivi comprese la disfunzione
erettile e la sterilità.
Neurofisiologia della minzione; Vescica neurologica; Incontinenza urinaria e principi di terapia
riabilitativa.
L’attività Urologica del Policlinico è molto intensa. Le patologie urologiche affrontate sono le più
varie ma, tra queste, le neoplasie a carico dell’apparato uro-genitale sono quelle che hanno la
maggiore incidenza sulla qualità di vita (QoL) e, nei maschi, sulla salute sessuale in particolare.
Dalle stime derivanti dall’epidemiologia dei tumori urologici, si rilevano dati imponenti
sull’incidenza e sulla mortalità dei pazienti affetti da tali neoplasie.
OGGI NON E’ QUINDI POSSIBILE LAUREARSI IN MEDICINA SENZA AVERE UNA
ADEGUATA CONOSCENZA DELL’UROLOGIA E DELLE TECNICHE DIAGNOSTICO
TERAPEUTICHE AD ESSA CORRELATE.
Obiettivi formativi di base: l'apprendimento di approfondite conoscenze di Anatomia,
fisiopatologia, della semeiotica funzionale e strumentale e della clinica dell'apparato urinario e
genitale maschile
Sono specifici ambiti di competenza affine e integrativa la chirurgia delle alte e basse vie urinarie,
la chirurgia oncologica, la chirurgia del retroperitoneo, la chirurgia sostitutiva e ricostruttiva,
l'andrologia chirurgica. Fisiopatologia, anatomia chirurgica e medicina operatoria; l'acquisizione
di adeguate conoscenze informatiche, statistiche,utili sia per una organica gestione di un reparto sia
per un corretto inquadramento epidemio-logico delle varie patologie sia per una corretta gestione
del follow-up.
L'acquisizione di un'esperienza pratica necessaria per una valutazione clinica di un paziente
definendone la tipologia in base alle conoscenze di patologia clinica, anatomia patologica,
fisiologia e metodologia clinica; la conoscenza degli aspetti medico-legali relativi alla propria
professione e le leggi ed i regolamenti che governano l'assistenza sanitari;
Obiettivi formativi della tipologia: le conoscenze fondamentali di Anatomia Topografica,
importanti per definire una cartella clinica andrologica, l'esame clinico obiettivo (con particolare
rilevo all’esecuzione di una esplorazione rettale e la valutazione dei genitali esterni) e la strategia
diagnostica, terapeutica e operatoria; i principi di asepsi; le problematiche inerenti l'organizzazione
e l'igiene ambientale delle sale operatorie; la conoscenza dello strumentario chirurgico,
endoscopico, dei materiali di sutura nonché delle tecniche e metodiche chirurgiche tradizionali ed
alternative; una conoscenza di base e la relativa esperienza pratica, necessarie a definire
personalmente sulla base della valutazione complessiva della patologia e del paziente, una corretta
definizione della patologia e dell'indicazione al tipo di trattamento, medico o chirurgico più idoneo
in funzione dei rischi, dei benefici e dei risultati per ogni singolo malato; essere in grado di gestire
le problematiche inerenti il post-operatorio; sulla base di una valutazione complessiva della
malattia e del paziente, acquisite le conoscenze anatomo-chirurgiche, essere in grado di affrontare
in prima persona l'esecuzione di atti operatori, sia in elezione che in urgenza.
MODULO
DENOMINAZIONE DEL MODULO:
ORE FRONTALI
TESTI
CONSIGLIATI
UROLOGIA
ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E
PROGRAMMA
Lezioni frontali.
Finalizzate al raggiungimento degli obiettivi formativi irrinunciabili
precedentemente esposti.
ESERCITAZIONI
Frequenza a piccoli gruppi delle attività di Reparto.
Frequenza a piccoli gruppi dell’Ambulatorio di Urologia Generale, con la
possibilità di essere esposti personalmente a circa 40 pazienti a
settimana, nuovi e controlli.
Ogni studente preparerà la cartella ambulatoriale del pz, farà l’esame
obiettivo e discuterà il caso clinico, diagnosi e terapia con il docente. Si
imparerà a visionare gli accertamenti diagnostici esibiti.
Si imparerà a formulare ipotesi diagnostiche e terapeutiche.
Frequenza a piccoli gruppi dell’attività di ecografia urologica diagnostica
ed interventistica (aspirazione percutanea di cisti, nefrostomie,
svuotamento di raccolte genitali, biopsie della prostata, cistostomie).
Frequenza a piccoli gruppi dell’attività chirurgica specifica in sala
operatoria.
Urologia Clinica. Di John Blandy
SCHENA F.P. SELVAGGI F. :MALATTIE DEI RENI E DELLE VIE
URINARIE MCGRAW HILL ITALIA
Trattato Italiano di Urologia. A cura di Michele Pavone-Macaluso. UTET Ed.
20
Farmacologia
21
FACOLTÀ
ANNO ACCADEMICO
CORSO DI LAUREA (o LAUREA
MAGISTRALE)
INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO
TIPO DI ATTIVITÀ
AMBITO DISCIPLINARE
CODICE INSEGNAMENTO
ARTICOLAZIONE IN MODULI
NUMERO MODULI
SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI
DOCENTE RESPONSABILE
(MODULO 1)
CFU
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO
STUDIO PERSONALE
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE
ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE
PROPEDEUTICITÀ
ANNO DI CORSO
SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE
LEZIONI
ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA
MODALITÀ DI FREQUENZA
METODI DI VALUTAZIONE
TIPO DI VALUTAZIONE
PERIODO DELLE LEZIONI
CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ
DIDATTICHE
ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI
STUDENTI
MEDICINA E CHIRURGIA
2009/2010
Medicina e Chirurgia - Chirone
Diagnostica per immagini e radioterapia
Attività formativa Caratterizzante
Medicina di laboratorio e diagnostica integrata
02324
NO
MED/36
Massimo Midiri
Professore Ordinario di Diagnostica per
Immagini
Università di Palermo
5
75
50
Nessuna
Quarto
Aula Magna piano terra Sezione di Scienze
Radiologiche
Lezioni in aula.
Obbligatoria
Prova Orale
Voto in trentesimi
Secondo semestre
Venerdì 9-13
Lunedì mattina previo appuntamento via email
([email protected])
RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI
Conoscere le basi fisiche delle diverse metodiche per immagini.
Comprendere gli effetti biologici delle radiazioni ionizzanti
Conoscere possibilità e limiti, indicazioni, controindicazioni e rischi delle diverse metodiche di
indagine
Saper riconoscere le principali normali strutture anatomiche ad un esame di radiologia tradizionale,
tomografia computerizzata e risonanza magnetica.
Possedere conoscenze elementari sulla semeiologia radiologica delle principali patologie con
riferimento ai diversi organi ed apparati
Esporre alcuni algoritmi diagnostici integrati per la valutazioni delle situazioni cliniche più gravi o
più comuni
Possedere nozioni generali su tecniche e indicazioni della radioterapia
OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO
MODULO
ORE FRONTALI
44
Diagnostica per Immagini e Radioterapia
ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E
PROGRAMMA
FISICA DELLE RADIAZIONI - TECNICHE E METODOLOGIA - MEZZI
DI CONTRASTO
-Proprietà e modalità di produzione dei raggi X e delle radiazioni
ionizzanti
( elettromagnetiche e corpuscolate ).
-Radiazioni non ionizzanti: caratteristiche fisiche e applicazioni in
Diagnostica per Immagini.
-Principi di formazione dell’immagine ( analogica e digitale ).
-Mezzi di contrasto: classificazione e caratteristiche; applicazioni cliniche;
reazioni avverse e relativi provvedimenti.
-Tomografia Computerizzata: principi di funzionamento.
-Ecografia: fisica degli ultrasuoni e nozioni generali sulle apparecchiature.
-Risonanza Magnetica: principi fisici e nozioni generali sulle
apparecchiature.
-Medicina Nucleare: principi fisici e nozioni generali sulle
apparecchiature.
-Radiologia vascolare ed interventistica: generalità e principali procedure.
RADIOBIOLOGIA E RADIOTERAPIA
-Interazione tra radiazioni ionizzanti e materia.
-Azione diretta ed indiretta delle radiazioni ionizzanti.
-Distribuzione della dose nel tempo ( curve di isoefficacia ).
-Radiosensibilità cellulare e curve di sopravvivenza cellulare.
-Effetto ossigeno.
-Agenti radiosensibilizzanti e radioprotettori.
-Danni ( acuti e cronici ) da radiazioni ionizzanti.
-Effetti biologici delle radiazioni non ionizzanti.
-Principi di radioprotezione del lavoratore e del paziente e riferimenti
normativi.
-Radioterapia interstiziale ed endocavitaria.
-Cenni relativi alle principali apparecchiature di radioterapia (con alte
energie ed energie convenzionali).
APPARATO RESPIRATORIO
-Tecniche di studio del torace e del mediastino.
-Opacità ed ipertrasparenze pomonari.
-Interstiziopatie.
-Processi espansivi del polmone e del mediastino: protocolli di studio.
-Studio radio-isotopico dell’apparato respiratorio.
-Patologia pleurica.
-Patologia diaframmatica.
APPARATO DIGERENTE
-Esame a doppio contrasto: tecnica ed indicazioni.
-Patologia esofagea: tecniche di studio ed indicazioni.
-Carcinoma dell’esofago: protocolli di studio e semeiotica.
-Malattia peptica: metodiche di studio e semeiotica.
-Carcinoma dello stomaco: protocolli di studio e semeiotica.
-Ernie dello iatus: classificazione e semeiotica.
-Neoplasie del tenue: protocolli di studio e semeiotica.
-Morbo di Crohn: protocolli di studio e semeiotica.
-Colite ulcerosa: protocolli di studio e semeiotica.
-Malattia diverticolare: protocolli di studio e semeiotica.
-Neoplasie del colon: protocolli di studio e semeiotica.
-Addome acuto: tecniche e metodologia di studio.
FEGATO - VIE BILIARI - PANCREAS - MILZA
-Metodiche di studio della colecisti e delle vie biliari.
-Litiasi biliare e colecistosi.
-Ittero: protocolli di studio.
-Cirrosi epatica ed ipertensione portale: metodiche di studio.
-Processi espansivi epatici: protocolli di studio e semeiotica.
-Pancreatiti.
-Carcinoma pancreatico: protocolli di studio.
-Studio radio-isotopico del fegato e delle vie biliari.
-Tecniche e metodiche di studio della milza.
APPARATO URO-GENITALE E SURRENI
-Tecniche di studio dell’apparato uro-genitale.
-Ematuria : protocolli di studio.
-Ipertensione nefrovascolare; angioplastica delle arterie renali.
-Litiasi urinaria: protocolli di studio.
-Flogosi acute e croniche delle vie urinarie.
-Processi espansivi renali: protocolli di studio e semeiotica.
-Indicazioni e metodiche di studio della patologia vescicale.
-Indicazioni e metodiche di studio della patologia prostatica.
-Patologia ovarica.
-Isterosalpingografia e studio della sterilità femminile.
-Studio radio-isotopico dell’apparato urinario.
-Tecniche e metodiche di studio dei surreni; semeiotica elementare delle
principali surrenopatie.
TIROIDE - MAMMELLA - PARTI MOLLI
-Studio radio-isotopico della tiroide.
-Ecografia tiroidea: indicazioni e limiti.
-Ecocolor Doppler in patologia tiroidea e mammaria.
-Ecografia mammaria: indicazioni e limiti.
-Mammografia: tecnica ed indicazioni.
-Galattografia: tecnica ed indicazioni.
-Patologia mammaria nodulare: protocolli di studio.
APPARATO OSTEO - ARTICOLARE
-Principali metodiche di studio radiologico e radioisotopico dello
scheletro.
-Alterazioni fondamentali della densità e della struttura ossea: semeiotica
elementare, osteonecrosi, osteomieliti e principali osteodisplasie.
-Scoliosi.
-Fratture e lussazioni: principali quadri radiologici.
-Tumori ossei primitivi e secondari.
-Metodiche di studio delle articolazioni.
-Artriti e artrosi.
-Tecniche di studio radiologico della teca cranica, dello scheletro
maxillo-facciale (incluse le cavità paranasali) e dell’apparato
stomatognatico
(inclusa
l’articolazione
temporo-mandibolare).
Semeiotica elementare delle principali affezioni.
SISTEMA CARDIOVASCOLARE, LINFATICO ED EMOPOIETICO
-Studio radiologico convenzionale del cuore e dei grossi vasi.
-Metodiche angiografiche e flebografiche (con riferimento alle procedure
interventistiche).
-Cenni di Doppler e color-Doppler.
-Diagnostica radio-isotopica cardiologica.
-Principali cardiopatie congenite.
-Aneurismi e dissezioni aortiche.
-Linfografia: tecnica ed indicazioni cliniche.
-Stadiazione dei linfomi.
10. SISTEMA NERVOSO
-Encefalo: principali metodiche di studio.
-Studio radio-isotopico dell’encefalo.
-Sindrome da ipertensione endocranica.
-Processi espansivi endocranici: protocolli di studio.
-Accidenti vascolari encefalici: ictus emorragico e trombotico.
-Studio radiologico dell’ipofisi.
-Midollo spinale: principali metodiche di studio ed indicazioni.
11. DEFINIZIONE DI ALGORITMI DIAGNOSTICI NELLE PIU’
COMUNI MALATTIE DEI ORGANI ED APPARATI
ESERCITAZIONI
TESTI
CONSIGLIATI
Diagnostica per immagini e radioterapia di Cittadini Giorgio - Cittadini
Giuseppe - Sardanelli Francesco
Editore: ECIG
Genere: scienze mediche. medicina
Argomento: diagnostica medica, radioterapia
Edizione: 6
Pagine: 1074
ISBN: 8875441383
ISBN-13: 9788875441388
Data pubblicazione: 2008
22
FACOLTÀ
ANNO ACCADEMICO
CORSO DI LAUREA (o LAUREA
MAGISTRALE)
INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO
TIPO DI ATTIVITÀ
AMBITO DISCIPLINARE
CODICE INSEGNAMENTO
ARTICOLAZIONE IN MODULI
NUMERO MODULI
SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI
DOCENTE RESPONSABILE
(MODULO 1)
DOCENTE COINVOLTO
(MODULO 2)
CFU
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO
STUDIO PERSONALE
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE
ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE
PROPEDEUTICITÀ
ANNO DI CORSO
SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE
LEZIONI
ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA
MEDICINA E CHIRURGIA
2009/2010
Medicina e Chirurgia- Chirone
Anatomia Patologica
Caratterizzante
Discipline anatomo-patologiche e correlazioni
anatomo-cliniche
SI
2
MED/08
Vito Franco
Professore Ordinario
Università di Palermo
Ada Maria Florena
Professore Ordinario
Università di Palermo
15
30
Tutte le materie del primo triennio
IV - V (Biennale)
Aula H Plesso Aule Nuove
Lezioni, ed esercitazioni in laboratorio ed al
microscopio
Obbligatoria
Prova Orale
Voto in trentesimi
Secondo semestre e Primo semestre,
IV Anno II semestre: Lu, Me, Gio: 8:15-10:00
V Anno I semestre: Lu, Me Ve:
8:00-10:00
MODALITÀ DI FREQUENZA
METODI DI VALUTAZIONE
TIPO DI VALUTAZIONE
PERIODO DELLE LEZIONI
CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ
DIDATTICHE
ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI
STUDENTI
N.B. Dato lo svolgimento biennale del Corso Integrato ed essendo i Docenti afferenti allo
stesso SSD (MED/08) il calendario delle lezioni di ciascun docente viene distribuito in
entrambi i semestri.
RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI
Conoscere i principali quadri anatomo-patologici nonché le lesioni cellulari, tessutali e
d’organo e la loro evoluzione in rapporto alle malattie più rilevanti dei diversi apparati;
Comprendere il ruolo dell’anatomo-patologo al processo decisionale clinico;
Acquisire la capacità di integrare le conoscenze acquisite per un approccio critico alla diagnosi
ed alle strategie terapeutiche, dimostrando di essere in grado di formulare giudizi personali per
risolvere problemi analitici; sviluppare un atteggiamento orientato alla ricerca e saper ricercare
autonomamente l’informazione scientifica;
Essere in grado di analizzare ed interpretare in maniera criticai referti anatomo-patologici
facilitandone la comprensione ai pazienti;
Essere in grado di comunicare in modo chiaro le conoscenze acquisite e aver sviluppato le
capacità di apprendimento che consentano loro di continuare a studiare in modo autonomo.
OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO
MODULO
ORE
FRONTALI
80
ANATOMIA PATOLOGICA
ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E
PROGRAMMA
Anatomia Patologica Generale:
Aspetti morfologici dell'adattamento e del danno cellulare
Quadri morfologici delle alterazioni degenerative
Aspetti morfologici delle alterazioni trombo-emboliche
Caratteristiche cito-istologiche delle flogosi acute e croniche e degli esiti
Quadri morfologici delle flogosi croniche granulomatose
Basi morfologiche della displasia e delle lesioni precancerose
Basi anatomiche dell'oncogenesi e della progressione tumorale
Caratteristiche cito-istologiche delle neoplasie
Basi anatomo-cliniche delle metastasi
Diagnosi delle micrometastasi: ruolo del linfonodo sentinella
Principi di stadiazione dei tumori
1.
Apparato cardio-circolatorio
Quadri morfologici della cardiopatia ischemica e dell'infarto miocardico
Substrati morfologici delle valvulopatie
Quadri morfologici dell’ipertrofia miocardica e dello scompenso cardiaco
Quadri morfologici delle miocarditi e delle cardiomiopatie (complicanze e
ruolo della biopsia endomiocardica
Quadri morfologici delle endocarditi in relazione alle differenti etiopatogenesi
Substrati morfologici delle aritmie cardiache
Inquadramento generale dei tumori cardiaci
Basi anatomiche delle principali cardiopatie congenite
Patologia del pericardio
Morfologia delle lesioni elementari e di quelle avanzate/complicate
dell'aterosclerosi
Quadri anatomo patologici delle principali vascoliti
Classificazione ed aspetti morfologici degli aneurismi
Quadri morfologici dei disturbi di circolo nei vari organi
Alterazioni morfologiche dei disturbi del circolo polmonare: embolia e ipertensione polmonar
Apparato respiratorio
Patologia flogistica e neoplastica delle cavità nasali e del rinofaringe
Morfologia delle lesioni pre-neoplastiche e delle neoplasie della laringe
Anatomia patologica in relazione alla patogenesi di: atelettasia, polmoniti
e broncopolmoniti, ascesso polmonare, bronchiti acute, bronchiectasie e bronchiectasiti
Quadri morfologici della tubercolosi polmonare in relazione agli stadi evolutivi
dell'infezione e degli esiti
Quadri morfologici della bronco-pneumopatia cronica ostruttiva (enfisema)
Quadri morfologici delle patologie interstiziali del polmone in relazione alle differenti
etiopatogenesi
Quadri morfologici delle principali pneumoconiosi
Quadri morfologici dei tumori primitive e metastatici del polmone, con riferimento agli
elementi utili alla stadiazione anatomo-clinica e uolo diagnostico della broncoscopia
con lavaggio bronco-alveolare e biopsia transbronchiale
Quadri morfologici delle patologie della pleura con particolare riferimento ai mesoteliomi
Quadri citologici utili alla diagnosi dei preparati da liquido pleurico
2.
Apparato urinario
Storia naturale e quadri morfologici delle principali anomalie congenite nefro-urologiche
Principali quadri morfologici e complicanze di: tubulopatie, nefriti interstiziali, nefropatie
tossiche e da farmaci
Quadri morfologici delle glomerulopatie primitive e secondarie e
ruolo diagnostico della biopsia renale
Basi morfologiche ed immunopatologiche delle glomerulopatie e principi della classificazione
Quadri morfologici dei tumori del rene con riferimento agli elementi utili alla
classificazione ed alla stadiazione anatomo-clinica
Cenni sulle principali neoplasie embrionarie del rene
Patologia non neoplastica della vescica e delle vie urinarie
Quadri morfologici del carcinoma della vescica, con riferimento alla storia naturale e alla
stadiazione, e ruolo dei rilievi citologici e istologici mediante cistoscopia
3.
Apparato genitale maschile
Quadri morfologici della ipertrofia prostatica e delle prostatiti con riferimento alle complicanze
Anatomia patologica del carcinoma della prostata con riferimento ai quadri istologici
in relazione a prognosi, storia naturale e diffusione
Classificazione istogenetica delle neoplasie del testicolo
Quadri morfologici dei tumori del testicolo e dell'epididimo e principali marcatori prognostici
Cenni sulle orchiepididimiti
Cenni sui quadri anatomo-patologici della patologia del pene
4.
Apparato genitale femminile
Principali problematiche evolutive dei tumori ginecologici dal punto di vista
anatomo-patologico
Caratteristiche morfologiche della patologia flogistica di vulva, vagina e cervice uterina
Progressione tumorale delle neoplasie esocervicali (Neoplasia Intraepiteliale Cervicale):
ruolo della citologia esfgoliativa
Le neoplasie della cervice uterina (eso- ed endocervice)
Quadri morfologici della patologia flogistica e disfunzionale dell'endometrio
Quadri anatomo-patologici dell'endometriosi nei diversi organi
Lesioni polipoidi della cervice e del corpo dell'utero
Quadri morfologici del carcinoma dell'endometrio in relazione con la storia naturale
Caratteristiche morfologiche delle neoplasie non epiteliali dell'utero
Inquadramento, classificazione, storia naturale e quadri morfologici dei tumori ovarici
Generalità sulla patologia della placenta: mola vescicolare, coriocarcinoma
Patologia non neoplastica della mammella: iter diagnostico del nodulo mammario
con particolare riferimento ruolo della citologia agoaspirativa
Tumori benigni e maligni della mammella: storia naturale, progressione e complicanze,
quadri morfologici, stadiazione; ruolo - anche come fattori di prognosi dell'istopatologia, dello studio dei recettori ormonali e di altri marcatori molecolari
5.
Attività teorico-pratica: frequenza in laboratorio di macroscopia al fine di
assistere alle tecniche di campionamento degli organi: esercitazioni al microscopio
ottico.
ESERCITAZIONI
TESTI
CONSIGLI
ATI
COTRAN KUMAR ROBBINS - Le Basi Patologiche delle Malattie - PICCIN
MARIUZZI - Anatomia Patologica e Correlazioni anatomo-cliniche - PICCIN
Presentazioni Power Point
OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO
MODULO
ORE
FRONTALI
70
ANATOMIA PATOLOGICA
ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E
PROGRAMMA
1. Metodologie e Teniche Diagnostiche
La richiesta anatomo-patologica
Indicazioni sui diversi tipi di biopsia
Ruolo della collaborazione tra clinico ed anatomo-patologo
Cenni sulle principali tecniche di colorazione cito-istologiche
Ruolo dell' immunoistochimica
Principali tecniche biomolecolari applicate all'anatomia patologica
Applicazioni anatomo-patologiche di tecniche bio-molecolari con riferimento alle
terapie
bersaglio dei tumori
Indicazioni e limiti della citologia esfoliativa, per apposizione e per agoaspirazione
Finalità, metodologia e limiti dell' esame intraoperatorio
Finalità e metodologia del riscontro diagnostico
Allestimento dei preparati citologici ed istologici
Compilazione di una richiesta per esame cito-istologico
Allestimento di preparati cito-istochimici ed immunocito-istochimici
Estrazione di DNA da tessuto ed esecuzione di tecniche di PCR
Osservare tecniche di campionamento macroscopico degli organi
Osservare preparati istologici al microscopio ottico
2. Apparato digerente
Classificazione dei tumori delle ghiandole salivari
Quadri morfologici delle esofagiti
Quadri morfologici e complicanze del carcinoma dell'esofago
Quadri morfologici delle gastriti croniche e dell'ulcera peptica e ruolo della biopsia endoscopica
Quadri anatomo-clinici dei tumori gastrici e ruolo della biopsia endoscopica
Inquadramento istogenetico e diagnosi differenziale dei tumori gastrici (epiteliali, stromali,
linfoproliferativi) con riferimento ai marcatori diagnostici ed alle principali applicazioni
terapeutiche
Quadri morfologici delle principali enteriti
Inquadramento generale e quadri morfologici delle sindromi da malassorbimento: ruolo
della biopsia endoscopica
Quadro morfologico, parametri diagnostici istopatologici e complicanze della malattia celiaca
Quadri morfologici della patologia ischemica dell'intestino
Caratteristiche morfologiche della malattia imfiammatoria cronica dell'intestino e delle complic
ruolo della biopsia endoscopica
Basi morfologiche della malattia diverticolare e delle complicanze
Polipi intestinali non neoplastici e adenomatosi con specifico riferimento alla poliposi familiare
e progressione adenoma-carcinoma
Tumori maligni dell'intestino: criteri per la stadiazione anatomo-clinica e ruolo diagnostico e
prognostico della biopsia
Quadri anatomo-patologici delle pancreatiti acute e croniche e complicanze
Quadri morfologici delle neoplasia del pancreas esocrino
Progressione tumorale e quadri istopatologici dell' adenocarcinoma del pancreas esocrino
Quadri morfologici dell epatiti acute e croniche: ruolo diagnostico e prognostico
della biopsia epatica e delle principali tecniche di colorazione
Istopatologia dell'epatopatia alcoolica con particolare riferimento agli stadi evolutivi
Quadri morfologici ed alterazioni istopatologiche delle cirrosi epatiche in riferimento ai diversi
meccansmi etiopatogenetici
Inquadramento generale e principali quadri morfologici di cirrosi biliare, colangite sclerosante
e delle epatopatie su base genetica
Quadri morfologici dei tumori epato- colangiocellulari e delle metastasi epatiche
Storia naturale, quadri morfologici e complicanze delle colecistiti, dei tumori della colecisti e
delle vie biliari extraepatiche
3. Apparato emopoietico
Principali quadri morfologici delle linfoadenomegalie in relazione alle diverse etiopatogenesi:
ruolo ed indicazioni alla biopsia linfonodale
Ruolo diagnostico della biopsia osteomidollare nella patologia dell'apparato emopoietico
Basi e principi delle classificazioni delle neoplasie dell'apparato emopoietico
Classificazione e morfologia dei processi linfoproliferativi: caratteristiche immunologiche e
molecolari con riferimento alla prognosi e alla terapia
Inquadramento generale e cenni sulla istopatologia dei processi mieloproliferativi acuti:
principali marcatori diagnostici e prognostici
Connotati comuni e specifici morfologici, immunologici e molecolari delle
neoplasie mieloproliferative croniche con riferimento a diagnosi, prognosi e terapia
Quadri morfologici ed immunoistochimici delle patologie immunoproliferative in riferimento
alla prognosi ed alla terapia
Oncogenesi delle gammopatie monoclonali: meccanismi di progressione verso il mieloma mult
Principali conseguenze d'organo nelle anemie e nei processi mieloproliferativi acuti e cronici
Inquadramento e classificazione dei tumori timici
Quadri morfologici e diagnosi differenzaiale delle splenomegalie
4. Apparato endocrino
Quadri morfologici degli iper- e ipopituitarismi
Inquadramento delle neoplasie dell'ipofisi
Storia naturale e quadri morfologici degli ipo-ed ipertiroidismi
Quadri morfologici delle tiroiditi croniche
Correlazioni anatomo-cliniche e quadri morfologici delle neoplasie benigne e maligne della tiro
ruolo della citologia agoaspirativa nell'iter diagnsotico del nodulo tiroideo
Basi morfologiche degli ipo- ed iperparatitroidismi in relazioni ai quadri clinici e neoplasie
delle paratiroidi
Quadro istologico del pancreas e degli altri organi bersaglio delle complicanze d'organo nelle
varie fasi della storia naturale del diabete
Inquadramento delle neoplasie del pancreas endocrino
Quadri morfologici, storia naturale e complicanze delle insufficienze surrenaliche
Quadri morfologici degli ipercorticosurrenalismi e correlazioni anatomo-cliniche
Inquadramento delle neoplasie della corticale e midollare del surrene
5. Apparato locomotore
Classificazione e diagnosi differenziale dei tumori primitivi e metastatici dello scheletro:
correlazioni anatomo-radiologiche e quadri istopatologici
Quadri morfologici delle osteomieliti in relazione alle diverse eziopatogenesi
Quadri morfologici delle principali patologie metaboliche dell'osso
Inquadramento generale delle distrofie muscolari e miopatie: indicazioni alla biopsia muscolare
sulla base del quadro istopatologico
Inquadramento generale dei tumori dei tessuti molli con particolare riferimento all'istogenesi e
descrizione dei quadri morfologici dei principali sarcomi
6. Patologia immunitaria
Principali substrati anatomo-patologici nei processi autoimmunitari
Quadri istologici dei danni tissutali e d'organo nelle reazioni di rigetto
Quadri anatomo-patologici dlle lesioni d'organo nelle principali patologie autoimmuni
7. Sistema nervoso
Quadri morfologici dei disturbi di circolo cerebrale: ematomi, emorragie, infarto
Quadri morfologici in relazione all'etiopatogenesi della patologia infettiva delle meningi,
dell'encefalo e del midolo spinale
Quadro morfologico dell'idrocefalo e correlazioni anatomo-cliniche
Inquadramento generale, corralzioni anatomo-cliniche e quadri morfologici delle
malattie demielinizzanti
Correlazioni anatomo-cliniche e quadri morfologici delle principali malattie neurodegenerative
Classificazione dei tumori del SNC con riferimento ai quadri morfologici, alla stadiazione ed al
significato dei marcatori molecolari nella progressione tumorale:
ruolo e limiti della biopsia stereotassica
8. Apparato cutaneo
Generalità e quadri morfologici dei più comuni tumori dell'epidermide
Classificazione e quadri istopatologici dei nevi con particolare riferimento all'evoluzione verso
Generalità, storia naturale, quadri istopatologici e stadiazione del melanoma
9. Attività teorico-pratica: frequenza in laboratorio di macroscopia
al fine di assistere alle tecniche di campionamento degli organi;
esercitazioni al microscopio ottico.
ESERCITAZIONI
TESTI
CONSIGLI
ATI
COTRAN KUMAR ROBBINS - Le Basi Patologiche delle Malattie - PICCIN
MARIUZZI - Anatomia Patologica e Correlazioni anatomo-cliniche - PICCIN
Presentazioni Power Point
23
FACOLTÀ
ANNO ACCADEMICO
CORSO DI LAUREA (o LAUREA
MAGISTRALE)
INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO
TIPO DI ATTIVITÀ
AMBITO DISCIPLINARE
CODICE INSEGNAMENTO
ARTICOLAZIONE IN MODULI
NUMERO MODULI
SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI
DOCENTE RESPONSABILE
(MODULO 1)
CFU
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO
STUDIO PERSONALE
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE
ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE
PROPEDEUTICITÀ
ANNO DI CORSO
SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE
LEZIONI
ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA
MODALITÀ DI FREQUENZA
METODI DI VALUTAZIONE
TIPO DI VALUTAZIONE
PERIODO DELLE LEZIONI
CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ
DIDATTICHE
ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI
STUDENTI
MEDICINA E CHIRURGIA
2009/2010
Medicina e Chirurgia - Chirone
Neurologia
Caratterizzante
Discipline neurologiche
NO
1
MED-26
Rosolino Camarda
Professore Ordinario
Università di Palermo
6
90
60
V
Attività didattiche (lezioni, tirocinio, etc.),
Esercitazioni in aula
Obbligatoria
Prova Orale
Voto in trentesimi
Primo semestre
Secondo calendario
RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI
Conoscere le basi anatomo-cliniche delle malattie del sistema nervoso centrale e periferico;
acquisire le nozioni fondamentali per affrontare la procedura diagnostica delle più frequenti
condizioni di patologia del sistema nervoso centrale e periferico. Avere nozioni adeguate sul
management delle principali malattie del sistema nervoso centrale e periferico. Essere in grado di
formulare, sulla base della storia clinica e dell’obiettività neurologica, ipotesi diagnostiche.
Essere in grado di realizzare una valutazione neurologica ed un esame delle funzioni cognitive
Essere in grado di eseguire correttamente le strategie diagnostiche e terapeutiche adeguate
applicando i principi della medicina basata sull'evidenza, ma tenendo conto dell’individualità del
singolo paziente.
Saper comunicare con il paziente in maniera chiara e scevra da termini tecnici e saper proporre al
paziente un procedimento diagnostico senza allarmismi, ma con le informazioni necessarie.
Sapere approfondire criticamente le problematiche neurologiche attraverso la consultazione della
letteratura scientifica internazionale.
OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO
Obiettivo formativo del modulo di neurologia è quello di fornire agli studenti gli strumenti teorici e
pratici formulare un’ipotesi diagnostica, una valutazione prognostica ed un’indicazione di
trattamento nell’ambito delle malattie del sistema nervoso. Questo obiettivo sarà perseguito
attraverso un’analisi dettagliata delle varie patologie, analisi che verrà effettuata partendo da
casistiche cliniche, utilizzando i principi della medicina basata sull’evidenza attraverso algoritmi
diagnostici. Non saranno tralasciati tuttavia argomenti riguardanti i meccanismi che determinano le
varie malattie del sistema nervoso. Si farà in modo che gli studenti apprendano le modalità di
applicazione pratica delle conoscenze.
MODULO
ORE FRONTALI
60
Neurologia
ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E
PROGRAMMA
1. Introduzione alla neurologia clinica. Il metodo clinico in neurologia.
Alberi decisionali in neurologia. Semeiotica neurologica e diagnosi di
sede lesionale.
2. Semeiotica strumentale in neurologia. Indagini neurofisiologiche,
indagini di imaging, analisi del liquido cefalo-rachidiano, indagini
morfologiche, diagnostica genetica.
3. Epidemiologia delle malattie neurologiche.
4. Sindromi neurologiche. Sindromi da danno corticale (lobo frontale,
parietale, temporale, occipitale); sindromi del tronco dell’encefalo
(sindromi alterne); sindromi da lesione midollare.
5. Malattie dei nervi cranici.
6. Malattie cerebrovascolari. Circolazione cerebrale, infarto cerebrale,
emorragia cerebrale, emorragia sub aracnoidea, TIA, vasculiti,
demenza vascolare.
7. Demenze. Definizione, classificazione,malattia di Alzheimer,
demenza fronto-temporale, demenza con corpi di Levy, demenze
secondarie (idrocefalo normoteso)
8. Disordini del movimento. Neuroanatomia funzionale dei gangli della
base, sindromi parkinsoniane e malattia di Parkinson, tremori,
sindromi coreiche, malattia di Wilson.
9. Cefalee ed algie cranio-facciali. Classificazione, emicrania, cefalea
tensiva, cefalea a grappolo, nevralgia trigeminale.
10. Epilessie. Fisiopatologia dell’epilettogenesi, classificazione, eziologia,
cenni di trattamento.
11. Malattie della mielina. Sclerosi multipla, encefalo mielite a focolai
disseminati (ADEM), leucodistrofie.
12. Sclerosi laterale Amiotrofica.
13. Atassie ereditarie.
14. Infezioni del S.N.C. meningiti (sindrome meningea, classificazione),
ascesso cerebrale, encefaliti (virali: sintomatologia, classificazione; da
virus lenti; neuro sifilide; da toxoplasma; nell’immunodeficienza; da
prioni.
15. Affezioni neurologiche HIV correlate.
16. Tumori del sistema nervoso. Classificazione, sintomatologia.
17. Malattie del sistema nervoso periferico. Polineuropatie,
18. Malattie della giunzione neuromuscolare. Miastenia gravis,
sindromi miasteniche.
19. Malattie dei muscoli. Distrofie muscolari, miopatie metaboliche,
miopatie infiammatorie.
20. Alterazioni dello stato di coscienza.
ESERCITAZIONI
TESTI
CONSIGLIATI
1. V. Bonavita, G. Di Iorio – Neurologia Clinica – Edizioni Medico
Scientifiche, 2007
2. B. Bergamasco, R. Mutani – La Neurologia di Bergamini – Ed. Libreria
Cortina, Torino, 2006
24
FACOLTÀ
ANNO ACCADEMICO
CORSO DI LAUREA MAGISTRALE
INSEGNAMENTO
TIPO DI ATTIVITÀ
AMBITO DISCIPLINARE
CODICE INSEGNAMENTO
ARTICOLAZIONE IN MODULI
SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI
DOCENTE RESPONSABILE
CFU
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO
STUDIO PERSONALE
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE
ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE
PROPEDEUTICITÀ
ANNO DI CORSO
SEDE
ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA
MODALITÀ DI FREQUENZA
METODI DI VALUTAZIONE
TIPO DI VALUTAZIONE
PERIODO DELLE LEZIONI
CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ
DIDATTICHE
ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI
STUDENTI
Medicina e Chirurgia
2009/2010
Medicina e Chirurgia
Psichiatria
Caratterizzante
Clinica psichiatrica e discipline del
comportamento
05960
NO
MED/25
Daniele La Barbera
Professore Ordinario
Università di Palermo
5
75
50
Nessuna
Quinto
DiNeC, Via La Loggia, 1
Lezioni frontali
Attività teorico-pratica
Obbligatoria
Prova Orale
Voto in trentesimi
Primo semestre
Martedì ore 12:30-14:00
Giovedì ore 9:30-11:00
Prof. D. La Barbera
Martedì ore 14:00-15:00
RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI
Conoscenza e capacità di comprensione sulle funzioni psichiche, i disturbi di pertinenza
psichiatrica, i modelli eziologici di tipo neurobiologico, psicologico, psicodinamico e psicosociale,
le principali strategie di intervento terapeutico per il trattamento dei disturbi psichiatrici, sia di tipo
farmaco- che psico-terapeutico e riabilitativo.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione
Riconoscimento del disagio psichico, inquadramento diagnostico, valutazione clinica e
individuazione delle possibilità terapeutiche e riabilitative idonee al trattamento dei disturbi
psichiatrici
Autonomia di giudizio
In relazione alla diagnosi psichiatrica e alla scelta dei trattamenti terapeutici…
Abilità comunicative
Comprensione del significato della comunicazione verbale e non verbale e applicazione di queste
conoscenze alla relazione medico-paziente con particolare riferimento alla gestione del paziente
psichiatrico
Capacità d’apprendimento che consentano una buona utilizzazione delle nozioni apprese per
orientarsi nell’ambito della comprensione e riconoscimento del disagio psichico e per potere
continuare ad approfondire tali studi nell’ambito dell’aggiornamento e della formazione continua.
OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO 1 “PSICHIATRIA”
Obiettivo dell’insegnamento è approfondire la conoscenza delle cause, dei sintomi e dei trattamenti
del disagio psichico.
MODULO 1
ORE FRONTALI
30
20
TESTI
CONSIGLIATI
PSICHIATRIA
LEZIONI FRONTALI
Orientamenti culturali della Psichiatria;
Psicopatologia della coscienza;
Psicopatologia dell’attenzione;
Psicopatologia della memoria;
Psicopatologia dell’affettività;
Psicopatologia della senso-percezione;
Psicopatologia del pensiero;
Disturbi schizofrenici;
Disturbi dell’umore;
Disturbi d’ansia;
Disturbi di personalità;
Delirium e demenze;
Meccanismi biologici dello stress;
Farmaci ansiolitici, antidepressivi e neurolettici;
Aspetti psicologici e relazionali della farmacoterapia;
Riabilitazione psichiatrica;
Legislazione psichiatrica;
Le dipendenze comportamentali;
Aspetti psicologici e psicopatologici delle tecnologie della
comunicazione.
ESERCITAZIONI
Esame psichico, Psicodiagnosi e valutazione testologica, Anamnesi
Psicopatologica, Complilazione della cartella clinica psichiatrica,
Responsabilità professionale e consenso informato
• La Barbera D., Varia S. (2003), Percorsi clinici della Psichiatria,
Medical Books, Palermo.
• La Barbera D., La Cascia C., Guarneri M. (2007), Patologie del
Limite e Narcisismo, Flaccovio ed., Palermo.
• La Barbera D., Guarneri M, Ferraro L., Il disagio psichico nella postmodernità: configurazioni di personalità e aspetti psicopatologici,
Edizioni Magi, 2009.
25
FACOLTÀ
ANNO ACCADEMICO
CORSO DI LAUREA (o LAUREA
MAGISTRALE)
INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO
TIPO DI ATTIVITÀ
AMBITO DISCIPLINARE
CODICE INSEGNAMENTO
ARTICOLAZIONE IN MODULI
NUMERO MODULI
SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI
DOCENTE RESPONSABILE
(MODULO 1)
DOCENTE COINVOLTO
(MODULO 2)
CFU
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO
STUDIO PERSONALE
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE
ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE
PROPEDEUTICITÀ
ANNO DI CORSO
SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE
LEZIONI
ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA
MODALITÀ DI FREQUENZA
METODI DI VALUTAZIONE
TIPO DI VALUTAZIONE
PERIODO DELLE LEZIONI
CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ
DIDATTICHE
ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI
STUDENTI
MEDICINA E CHIRURGIA
2009/2010
Medicina e Chirurgia- Chirone
Igiene e Medicina del Lavoro
Caratterizzante
Medicina e Sanità Pubblica degli ambienti di
vita e di lavoro e Scienze Medico Legali
SI
2
MED/42
MED/44
Francesco Vitale
Professore Ordinario
Università di Palermo
Francesco Vegna
Professore Associato
Università di Palermo
8
120
80
Nessuna
5
Aula di Igiene
Lezioni frontali
Obbligatoria
Prova Scritta con Test a risposte multiple ed
argomenti di lezioni ed eventuale Prova Orale
Voto in trentesimi
Primo semestre
Lunedì-Mercoledì ore 10-13
Lunedì e Mercoledì ore 13-14
RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI
Conoscenza e capacità di comprensione
Conoscere i determinanti e i principali fattori di rischio della salute e della malattia e
dell'interazione tra l'uomo ed il suo ambiente fisico-sociale. Conoscere l'eziologia e la storia
naturale delle malattie acute e croniche.
Conoscere l'epidemiologia, l'economia sanitaria e le basi del management della salute
Capacità di applicare conoscenza e comprensione
Saper valutare correttamente i problemi della salute e saper consigliare i pazienti prendendo in
considerazione fattori fisici, psichici, sociali e culturali. Conoscere l'utilizzo appropriato delle
risorse umane, degli interventi diagnostici, delle modalità terapeutiche e delle tecnologie dedicate
alla cura della salute.
Conoscere i principali fattori determinanti della salute e della malattia, quali lo stile di vita, i fattori
genetici, demografici, ambientali, socio-economici, psicologici e culturali nel complesso della
popolazione; Essere consapevole del ruolo importante dei determinanti della salute e della malattia
e capacità a saper prendere adeguate azioni preventive e protettive nei confronti delle malattie,
lesioni e incidenti, mantenendo e promuovendo la salute del singolo individuo, della famiglia e
della comunità. Conoscere lo stato della salute internazionale, delle tendenze globali nella
morbidità e nella mortalità delle malattie croniche rilevanti da un punto di vista sociale, l'impatto
delle migrazioni, del commercio e dei fattori ambientali sulla salute e il ruolo delle organizzazioni
sanitarie internazionali. Acquisire la comprensione della necessità di una responsabilità collettiva
negli interventi di promozione della salute che richiedano stretta collaborazione con la
popolazione, ed un approccio multidisciplinare, che comprenda i professionisti sanitari e anche una
collaborazione intersettoriale. Conoscere l'organizzazione di base dei sistemi sanitari, che includa
le politiche, l'organizzazione, il finanziamento, le misure restrittive sui costi ed i principi di
management efficiente della corretta erogazione delle cure sanitarie. Dimostrare una buona
comprensione dei meccanismi che sono alla base dell'equità all'accesso delle cure sanitarie,
efficacia e qualità delle cure. Saper fare un uso corretto dei dati di sorveglianza locali, regionali e
nazionali, della demografia e dell'epidemiologia nelle decisioni sulla salute. Conoscere le basi per
poter assumere corrette decisioni, quando necessario, nelle problematiche relative alla cura della
salute.
Autonomia di giudizio
Acquisire capacità di integrare le conoscenze e gestire la complessità, nonché di formulare giudizi
sulla base di informazioni limitate o incomplete, includendo la riflessione sulle responsabilità
sociali ed etiche collegate all'applicazione delle loro conoscenze e giudizi.
Abilità comunicative
Saper comunicare in modo chiaro le conclusioni, nonché le conoscenze e la ratio ad esse sottese, a
interlocutori specialisti e non specialisti.
Capacità d’apprendimento
Essere in grado di raccogliere, organizzare ed interpretare correttamente l'informazione sanitaria e
biomedica dalle diverse risorse e database disponibili; Saper utilizzare la tecnologia associata
all'informazione e alle comunicazioni come giusto supporto alle pratiche diagnostiche, terapeutiche
e preventive e per la sorveglianza ed il monitoraggio del livello sanitario.
OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO
Presentare, analizzare e discutere le metodologie teoriche ed applicative di prevenzione,
sorveglianza e controllo per il miglioramento dello stato di salute della popolazione.
Indurre una formazione medica orientata alla valutazione e risoluzione di problematiche di Sanità
Pubblica correlate al verificarsi di eventi sanitari in ambienti di vita e di lavoro in relazione anche
alla organizzazione sanitaria nazionale e regionale.
MODULO
Igiene
ORE FRONTALI
TESTI
CONSIGLIATI
ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E
PROGRAMMA
Obiettivi specifici
Fornire conoscenze scientifiche e professionali nei campi della medicina
preventiva, educazione sanitaria e promozione della salute, della
programmazione, organizzazione e valutazione delle tecnologie e dei servizi
sanitari, dell’igiene degli alimenti, della sicurezza negli ambienti di vita e di
lavoro, dell’organizzazione di studi epidemiologici ed utilizzazione dei
sistemi informativi sanitari, della legislazione sanitaria e delle prove di
efficacia per la prevenzione e l’assistenza sanitaria.
Programma
- Definizione e obiettivi dell’Igiene e della Sanità Pubblica
- Parametri demografici di interesse sanitario e indicatori di salute di una
popolazione
- Gli studi epidemiologici
- Definizione e obiettivi generali della Prevenzione Primaria, Secondaria e
Terziaria con relative metodologie applicative.
- Pratiche di disinfezione, disinfestazione e sterilizzazione
- Valutazione del rischio biologico negli operatori sanitari
- Obiettivi strategici della Prevenzione: controllo, eliminazione ed
eradicazione delle malattie
- Epidemiologia e prevenzione primaria e secondaria delle malattie infettive
- Immunoprofilassi attiva e passiva
- Vaccini: costituzione, vie di somministrazione, strategie di impiego,
valutazione dell’efficacia dei
vaccini. Vaccinazioni obbligatorie e
consigliate, calendario vaccinale vigente in Italia
- Le immunoglobuline: tipi, modalità di somministrazione, efficacia.
- Epidemiologia e prevenzione delle malattie cronico-degenerative: tecniche
di prevenzione primaria, secondaria e terziaria, applicazioni e strategie.
- Igiene degli alimenti: conservazione degli alimenti, HACCP, tossinfezioni
alimentari
- Igiene dell’ambiente: matrici ambientali, inquinamento atmosferico, acqua e
ciclo dell’acqua, gestione dei rifiuti e riflessi per la salute umana
- Organizzazione sanitaria in Italia: Piano Sanitario Nazionale, Aziende
Sanitarie, Livelli Essenziali di Assistenza
- Clinical Governance e suoi strumenti ai fini del controllo e riduzione del
rischio clinico
ESERCITAZIONI
Igiene Medicina Preventiva Sanità Pubblica
W. Ricciardi
Monduzzi Editore, Bologna
Igiene edilizia ed Ambientale
C. Signorelli
Società Editrice Universo
Manuale di Programmazione e Organizzazione Sanitaria
Damiani-Ricciardi
Idelson-gnocchi
Manuale di Epidemiologia per la Sanità Pubblica
Faggiano-Donato-Barbone
Centro Scientifico Editore
OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO
MODULO
ORE FRONTALI
Medicina del lavoro
ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E
PROGRAMMA
Definire il concetto di rischio; definire e classificare i fattori di rischio
professionali; fornire la definizione dei fattori di rischio connessi ad attività
lavorative ed elencarne i principali.
Definire i livelli e i tipi di prevenzione, di tutela e di promozione della salute
in ambito occupazionale.
Descrivere il quadro clinico delle patologie da rumore, da alte e basse
temperature, radiazioni ionizzanti, non ionizzanti, vibrazioni e baropatie;
illustrare le principali norme preventive.
Descrivere il monitoraggio biologico; definire le suscettibilità individuali.
Elencare le possibili cause dei principali tumori occupazionali.
Elencare le cause ambientali e lavorative delle dermatiti allergiche e irritative
e fornire indicazioni di carattere preventivo e terapeutico
Indicare i possibili effetti di danno non specifico delle attività lavorative e
descriverne gli effetti (lavoro a turni e notturno, stress lavorativo, danni da
postura, movimentazione di carichi, lavoro d'ufficio, VDT, stress da eccessivo
carico di lavoro, burn-out syndrome, mobbing).
Definire il rischio biologico e le principali strategie preventive.
Classificare i rischi professionali in ambiente ospedaliero
Descrivere l'inquadramento legislativo ed epidemiologico della medicina del
lavoro.
Ricercare le fonti normative nel campo della medicina del lavoro.
Partecipazione alla formulazione del giudizio di idoneità al lavoro specifico
sulla base dei dati sanitari, del monitoraggio ambientale o del monitoraggio
biologico, con riferimento alla disciplina vigente.
ESERCITAZIONI
TESTI
CONSIGLIATI
L. Ambrosi, V. Foà - Trattato di Medicina del Lavoro seconda edizione
(UTET Ed. 2003)
26
Dermatologia e Malattie Infettive
27
FACOLTÀ
ANNO ACCADEMICO
CORSO DI LAUREA (o LAUREA
MAGISTRALE)
INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO
TIPO DI ATTIVITÀ
AMBITO DISCIPLINARE
CODICE INSEGNAMENTO
ARTICOLAZIONE IN MODULI
NUMERO MODULI
SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI
DOCENTE RESPONSABILE
(MODULO 1)
DOCENTE COINVOLTO
(MODULO 2)
DOCENTE COINVOLTO
(MODULO 3)
CFU
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO
STUDIO PERSONALE
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE
ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE
PROPEDEUTICITÀ
ANNO DI CORSO
SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE
LEZIONI
ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA
MODALITÀ DI FREQUENZA
METODI DI VALUTAZIONE
TIPO DI VALUTAZIONE
PERIODO DELLE LEZIONI
CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ
DIDATTICHE
ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI
STUDENTI
MEDICINA E CHIRURGIA
2009/2010
Medicina e Chirurgia - Chirone
Malattie apparato locomotore, fisiatria e
chirurgia plastica
Caratterizzante
Clinica medico-chirurgica dell’apparato
locomotore
SI
Tre
MED/19 – MED/33 - MED/34
Franz Moschella
Professore Ordinario
Università degli Studi di Palermo
Michele D’Arienzo
Professore Ordinario
Università degli Studi di Palermo
Giulia LETIZIA MAURO
Professore Ordinario di Medicina Fisica e
Riabilitativa (MED/34)
Università degli Studi di Palermo
9
135
90
Tutte le materie del primo triennio
Quinto
Attività didattiche (lezioni ed esercitazioni)
Obbligatoria
Prova Orale
Voto in trentesimi
Secondo semestre
Lunedì dalle 12:00 alle 13:00
RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI
Imparare le principali caratteristiche della terapia fisica e dell’esercizio terapeutico. Acquisire
nozioni fondamentali sulle patologie di interesse riabilitativo indicandone i principali indirizzi di
prevenzione, diagnosi e terapia. Conoscere le modalità di svolgimento della visita specialistica.
Apprendere l’organizzazione del team e delle strutture riabilitative. Comprendere le fondamentali
nozioni per la presa in carico del paziente disabile.
OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO
MODULO
ORE FRONTALI
30 ore
Chirurgia plastica
ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E
PROGRAMMA
ESERCITAZIONI
TESTI
CONSIGLIATI
OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO
MODULO
ORE FRONTALI
30 ore
Malattie apparato locomotore
ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E
PROGRAMMA
ESERCITAZIONI
TESTI
CONSIGLIATI
OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO
MODULO
Medicina Fisica e Riabilitativa
ORE FRONTALI
30 ore
ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E
PROGRAMMA
• Nozioni riabilitative di tipo medico e sociale
• Organizzazione delle strutture riabilitative e del team
• Differenze tra menomazione, disabilità e handicap delle malattie
invalidanti più frequenti; descriverne le conseguenti strategie
organizzative e terapeutiche per la gestione del paziente
• Esame obiettivo delle principali articolazioni (rachide, spalla, gomito,
mano, anca, ginocchio, piede)
• Visita Fisiatrica
• Valutazione motoria (esame articolare, muscolare e funzionale)
• Principali scale di valutazione
• Principali terapie fisiche per le patologie osteomioarticolari,
neurologiche, etc….
• Potenzialità preventive e curative dell'esercizio terapeutico in ambito
osteoarticolare, neurologico, cardiorespiratorio, etc.
• Protocolli riabilitativi
• Descrivere l'epidemiologia e le differenti determinanti etiopatogenetiche
della osteopenia/osteoporosi in relazione al sesso, all'età, a patologie, a
terapie concomitanti, ecc.; indicarne le manifestazioni cliniche e gli
accertamenti diagnostici, anche ai fini degli orientamenti terapeutici
• Classificare e indicare i principali elementi diagnostici delle più frequenti
alterazioni ossee di natura endocrina o metabolica primitive o secondarie
• Tecniche e indicazioni per l'esame di densitometria ossea
• Epidemiologia, basi fisiopatologiche e indicazioni per gli accertamenti
diagnostici anche ai fini della diagnosi differenziale e gli orientamenti
terapeutici nelle artrosi delle diverse articolazioni
• Elementi etiopatogenetici, indagini per l'approfondimento diagnostico e
gli indirizzi terapeutici delle cervicobrachialgie e lombo sciatalgie
• Ruolo dell'attività fisica (lavorativa ed extralavorativa) e delle
modificazioni dello stile di vita nella prevenzione e nella terapia delle
condizioni fisiologiche e parafisiologiche
ESERCITAZIONI
TESTI
CONSIGLIATI
Powerpoint delle lezioni
Valobra – Nuovo trattato di Medicina Fisica e Riabilitazione
Brotzman – La Riabilitazione in Ortopedia
28
FACOLTÀ
ANNO ACCADEMICO
CORSO DI LAUREA (o LAUREA
MAGISTRALE)
INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO
TIPO DI ATTIVITÀ
AMBITO DISCIPLINARE
CODICE INSEGNAMENTO
ARTICOLAZIONE IN MODULI
NUMERO MODULI
SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI
DOCENTE RESPONSABILE
CFU
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO
STUDIO PERSONALE
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE
ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE
PROPEDEUTICITÀ
ANNO DI CORSO
SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE
LEZIONI
ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA
MODALITÀ DI FREQUENZA
METODI DI VALUTAZIONE
TIPO DI VALUTAZIONE
PERIODO DELLE LEZIONI
CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ
DIDATTICHE
ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI
STUDENTI
MEDICINA E CHIRURGIA
2009/2010
MEDICINA E CHIRURGIA
Chirurgia Generale
Caratterizzante
NO
MED/18
Prof. Maurizio Romano
PA
Università degli Studi di Palermo
4
60
40
Nessuna
VI
Aula F.S. Latteri
Attività didattiche lezioni
Obbligatoria
Prova Orale
Voto in trentesimi
Primo semestre
Da Stabilire
Martedì e Venerdì ore 12.00-13.00
RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI
Lo studente deve:
• Sapere distinguere, con una corretta diagnosi differenziale, le patologie di pertinenza
chirurgica rispetto a quelle che invece sono di indirizzo medico-internistico.
• Sapere formulare una corretta diagnosi mediante lo sviluppo di una capacità critica raggiunta
mediante la sintesi di dati anamnestici, clinici e diagnostico-strumentali.
• Sapere impostare il timing chirurgico-terapeutico, distinguendo le patologie a carattere
d’urgenza da quelle trattabili in condizione di elezione.
ATTIVITA’ DIDATTICA FRONTALE
ORE FRONTALI
40
La clinica delle infezioni di interesse chirurgico:
• Ascesso, foruncolo, favo, idrosadenite, flemmone, patereccio;
La clinica chirurgica riguardante le patologie di:
• esofago, stomaco e duodeno, intestino tenue e crasso, compartimento
ano-rettale.
• Difetti della parete addominale: ernie e laparocele
• Fegato e vie biliari,pancreas, milza
• Tiroide e paratiroidi,surrene
I trapianti d’organo in Chirurgia Generale:
• Il donatore cadavere ed il prelievo multi organo
• Trapianto di rene, rene-pancreas, fegato, intestino, multiviscerale.
OBIETTIVI FORMATIVI
Lo studente deve:
• Sapere sviluppare il ragionamento clinico finalizzato al raggiungimento
della corretta diagnosi delle patologie chirurgiche elencate in programma.
• Sapere utilizzare razionalmente e con senso critico le informazioni che lo
studente raccoglie mediante una corretta anamnesi ed esame fisico del
paziente.
• Conoscere il percorso diagnostico-strumentale delle patologie sud descritte
• Descrivere la terapia adeguata alle patologie chirurgiche.
• Giungere mediante le conoscenze acquisite ad una scelta corretta della
terapia chirurgica in funzione della modalità di presentazione della
patologia in urgenza o in elezione.
• Sapere sviluppare il ragionamento clinico finalizzato alla diagnosi di morte
celebrale per il donatore multi organo
• Conoscere le indicazioni cliniche ed il timing chirurgico al trapianto nelle
varie insufficienze d’organo (rene, rene-pancreas, fegato, intestino, multi
viscerale)
• Conoscere il percorso diagnostico-strumentale per l’inserimento in lista
d’attesa al trapianto per i pazienti in insufficienza d’organo
• Conoscere le basi elementari della terapia medico-chirurgica nei trapianti
d’organo
• Aver sviluppato le capacità di apprendimento che consentano loro di
continuare a studiare in modo autonomo.
30
TESTI
CONSIGLIATI
ESERCITAZIONI
Gli studenti divisi in gruppi di 10 frequenteranno l’UOC di Chirurgia
Generale d’Urgenza e Trapianti d’Organo per acquisire le conoscenze
pratiche relative agli obbiettivi formativi
D'amico Davide F. CHIRURGIA GENERALE. Fisiopatologia, Clinica e
Terapia
. Ed. PICCIN – Nuova Libraria
29
FACOLTÀ
ANNO ACCADEMICO
CORSO DI LAUREA (o LAUREA
MAGISTRALE)
INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO
TIPO DI ATTIVITÀ
AMBITO DISCIPLINARE
CODICE INSEGNAMENTO
ARTICOLAZIONE IN MODULI
NUMERO MODULI
SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI
DOCENTE COINVOLTO
(MODULO 1)
DOCENTE COINVOLTO
(MODULO 2)
DOCENTE COINVOLTO
(MODULO 3)
CFU
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO
STUDIO PERSONALE
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE
ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE
PROPEDEUTICITÀ
ANNO DI CORSO
SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE
LEZIONI
ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA
MODALITÀ DI FREQUENZA
METODI DI VALUTAZIONE
TIPO DI VALUTAZIONE
PERIODO DELLE LEZIONI
CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ
MEDICINA E CHIRURGIA
2009/2010
Corso di Laurea magistrale in Medicina e
Chirurgia Chirone
Medicina Interna
Caratterizzante
• Fisiopatologia, metodologia clinica,
propedeutica clinica e sistematica medicochirurgica
• Clinica generale medica e chirurgica
• Farmacologia, tossicologia e principi di
terapia medica
• Discipline anatomo-patologiche e
correlazioni anatomo-cliniche
• Discipline radiologiche e radioterapiche
• Emergenze medico-chirurgiche
• Medicina di comunità
• Formazione clinica interdisciplinare e
medicina basata sulle evidenze
• Medicina delle attività motorie e del
benessere
SI
3
MED/09, MED/09 (Geriatria), MED/49
Prof. Giuseppe Montalto
Professore Ordinario
Università degli Studi di Palermo
Prof. Salvatore Verga
Professore Associato
Università degli Studi di Palermo
Prof. Mario Barbagallo
Professore Ordinario
Università degli Studi di Palermo
9
135
90
Corsi integrati dei primi 4 anni
V°
da definire
Lezioni frontali, Frequenza in reparto
Obbligatoria
Prova Orale
Voto in trentesimi
Secondo semestre (V° anno)
DIDATTICHE
ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI
STUDENTI
Prof. Giuseppe Montalto:
lunedì, mercoledì e venerdì, ore 09.00-11.00
Prof. Salvatore Verga:
lunedì e mercoledì, ore 12.00-13.00
Prof. Mario Barbagallo:
martedì e giovedì, ore 12.00-13.00
RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI
Conoscenza e capacità di comprensione
Conoscenze di tipo fisiopatologico, clinico, di diagnosi e terapia delle malattie di interesse
internistico. In particolare, saper interpretare le anomalie morfo-funzionali dell'organismo che si
riscontrano nelle diverse malattie. Conoscenze di algoritmi, flow-chart applicate alle malattie
internistiche e conoscenze della storia naturale delle malattie internistiche. Gli studenti dovranno,
inoltre, conoscere le modificazioni fisiologiche dell’invecchiamento e delle problematiche dello
stato di malattia nell’anziano e la capacità di pianificare gli interventi medici e di assistenza
sanitaria nel paziente geriatrico.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione
Raccogliere una storia clinica integrata del paziente, anche in relazione al suo stato psicologico,
condurre un completo esame obiettivo generale e locale, conoscere i valori fisiologici dei parametri
di laboratorio e strumentali utili all’indagine clinica. Riconoscere ogni condizione che metta in
pericolo imminente la vita del paziente. Essere in grado di gestire correttamente e in autonomia le
urgenze mediche più comuni.
Autonomia di giudizio
Formulare un’ipotesi diagnostica clinica, che è alla base del ragionamento clinico di tipo ipoteticodeduttivo. Tale ipotesi deve essere “semplice” (la malattia sospettata spiega in modo lineare e non
complesso tutti i dati del paziente), “coerente” (nessi fisiopatologici, fattori predisponenti ed
eventuali complicazioni sono compatibili con la malattia sospettata), ed “adeguata” (la malattia
sospettata racchiude tutti i dati del paziente). Essere in grado di formulare giudizi personali per
risolvere i problemi analitici e critici ("problem solving") e saper ricercare autonomamente
l'informazione scientifica, senza aspettare che essa sia loro fornita. Scegliere i farmaci in funzione
non solo dei loro effetti ma anche in base alla prevedibile risposta che ogni singolo paziente potrà
evidenziare. Essere consapevole del ruolo che hanno la complessità, l'incertezza e la probabilità
nelle decisioni prese durante la pratica medica.
Abilità comunicative
Capacità di dialogare empaticamente e di esporre i risultati dell’iter diagnostico-terapeutico al
paziente ed ai suoi familiari, con particolare attenzione nei confronti di problematiche ‘delicate’
(comunicazione di inguaribilità o gravi menomazioni). Saper consigliare anche altri luoghi di cura
specialistici come ad es. centri di eccellenza. Capacità di sostenere la validità e correttezza dell’iter
diagnostico-terapeutico effettuato sul paziente di fronte ai colleghi della propria e/o di altre U.O.
Capacità di richiesta di consulenze ed assistenza ai colleghi della propria e/o di altre U.O.
Interagire con altre figure professionali coinvolte nella cura dei pazienti attraverso un lavoro di
gruppo efficiente.
Capacità d’apprendimento
Conoscere i principi della ricerca scientifica, così da poter leggere con senso critico le riviste
scientifiche e tradurre i risultati della ricerca scientifica nella pratica clinica. In particolare, saper
utilizzare la tecnologia associata all'informazione e alle comunicazioni come giusto supporto alle
pratiche diagnostiche, terapeutiche e preventive e per la sorveglianza ed il monitoraggio del livello
sanitario.
OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO 1
Obiettivo del Modulo è la descrizione della tassonomia, dell’epidemiologia, dell’etiopatogenesi,
della storia naturale, della diagnosi differenziale, della fenomenologia clinica e del management
terapeutico delle più frequenti patologie, a carattere acuto e cronico, della Medicina Interna. Sarà
anche compiutamente esaminato, nell'ambito delle specifiche patologie esposte nelle lezioni, il
significato clinico, diagnostico e prognostico di alcune indagini laboratoristiche e strumentali di
specifica esecuzione nella gestione di alcune entità cliniche internistiche (EGA, spirometria,
paracentesi diagnostica e terapeutica, toracentesi, tests coagulativi, diagnostica radiologica).
MODULO
ORE FRONTALI
40 ore
Medicina Interna
ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI - OBIETTIVI SPECIFICI E
PROGRAMMA
1. Valutazione dell’individuo nella sua globalità, comprensiva del suo
essere psico-fisico, della sua personalità, del suo vissuto e della sua
specificità culturale ed ambientale.
2. L’evoluzione epistemiologica della medicina, il concetto di salute, il
concetto di malattia, l’approccio olistico al paziente, tecniche di
colloquio, principi di metodologia clinica, una corretta alimentazione,
il concetto di malattia complessa e complicata.
3. Lo shock, morte improvvisa cardiaca, la valutazione del rischio
cerebro- e cardiovascolare, ipertensione e sue complicanze, la
cardiopatia ischemica acuta e cronica, lo scompenso di cuore, cuore
polmonare, le aritmie ipo- ed ipercinetiche, le endocarditi, le
pericarditi e sindrome da tamponamento cardiaco, la TVP e
tromboembolia polmonare, le trombosi arteriose acute, la stenosi
aortica calcifica, le AOCP.
4. Le polmoniti, l’asma bronchiale, la bronchite cronica e le sue sequele,
l’insufficienza respiratoria, le pneumoconiosi, le pleuriti, lo
pneumotorace, i tumori polmonari.
5. Il diabete mellito e sue complicanze, le tireopatie, le patologie
endocrine delle paratiroidi, gli ipo- ed ipercorticosurrenalismi,
l’obesità e le sue complicanze, la sindrome polimetabolica, la
sindrome dell’ovaio policistico, i disturbi idroelettrolitici, i disturbi del
metabolismo lipidico.
6. Le FUO, il tifo, la mononucleosi infettiva, la brucellosi, la
toxoplasmosi, le rickettiosi, le malattie da parassiti, le malattie da
funghi, le malattie virali di interesse internistico, le infezioni
nosocomiali, l’AIDS e complicanze, la tubercolosi.
7. Malattie dell’esofago, dello stomaco e del duodeno, le malattie acidocorrelate, le infezioni gastroenteriche, gli addomi acuti non chirurgici,
le malattie infiammatorie croniche intestinali, le sindromi da
malassorbimento, le sindrome dell’intestino irritabile, la cirrosi
epatica e le sue complicanze, il carcinoma epatico, la colestasi, le
pancreatiti, i tumori del colon-retto e del pancreas.
8. Le anemie, le piastrinopenie, i disordini della coagulazione, le malattie
mielo-linfoproliferative, (le leucemie acute, i linfomi, il
plasmacitoma).
9. Il dolore lombare, LES, artrite reumatoide, le vasculiti, le pollinosi, le
allergie alimentari, i trapianti d’organo, malattie delle ossa,
osteoporosi.
10. Glomerulonefriti, nefropatie vascolari, calcolosi renale, IRA, IRC,
trattamento dialitico, infezioni delle vie urinarie, tumori renali.
11. L’ictus ischemico ed emorragico, i comi e loro diagnosi differenziale,
la sindrome da ipertensione endocranica
12. Danni da farmaci, eccessivo e scorretto uso dei farmaci
13. Oncologia e prevenzione oncologica
ESERCITAZIONI
• Claudio Rugarli. Manuale di Medicina Interna Sistematica. Masson
Italia
• Harrison. Principi di Medicina Interna. McGraw-Hill
• Cecil’s Textbook of Medicine. Saunders
• Stein. Medicina Interna. Ed. Astra
• Zanussi. Terapia medica pratica. UTET
• Proiezioni in PowerPoint
• Selezione di articoli della letteratura scientifica
OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO 4
Obiettivi del Modulo sono: conoscere le caratteristiche degli elementi e delle molecole ed i principi
alla base del loro comportamento chimico-fisico; conoscere e comprendere gli aspetti generali
della struttura e delle proprietà dei composti organici e delle macromolecole di interesse biologico;
essere capaci di applicare le conoscenze acquisite ed avere la capacità di comprendere i
meccanismi molecolari alla base dei processi metabolici e della vita; acquisire la capacità di
integrare le conoscenze acquisite per un approccio critico ed un atteggiamento orientato alla
ricerca, dimostrando di essere in grado di formulare giudizi personali per risolvere problemi
analitici e saper ricercare autonomamente l’informazione scientifica; saper comunicare in modo
chiaro le conoscenze acquisite e aver sviluppato le capacità di apprendimento che consentano loro
di continuare a studiare in modo autonomo.
TESTI
CONSIGLIATI
MODULO
ORE FRONTALI
20 ore
Scienze Tecniche Dietetiche
ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E
PROGRAMMA
ASPETTI GENERALI: Nutrizione, dieta, e nutrigenomica. La taglia
corporea. La composizione corporea. Metodiche di valutazione della
composizione corporea. Il grasso corporeo: profili distributivi adiposi e
significato clinico-nutrizionale. Metodiche di valutazione della distrettualità
adiposa.
BILANCIO ENERGETICO: I nutrienti ed i substrati energetici (carboidrati,
lipidi, proteine, alcool). L’introito energetico ed il controllo dell’appetito; il
dispendio energetico e le sue componenti. Meccanismi di aumentata
efficienza energetica. Metodiche di valutazione dell’introito energetico e della
spesa energetica.
IL DESTINO METABOLICO DEGLI ALIMENTI: Utilizzazione
ossidativa e non ossidativa dei substrati energetici (il Quoziente Respiratorio
ed il Quoziente Respiratorio non Proteico)
LA MODERNA DIETETICA: il Seven Country Study e la Dieta
Mediterranea; il Diabetes Preention Program (DPP) ed il Trattamento Medico
Nutrizionale.
NUTRIENTI e SALUTE: funzione endoteliale, fattori di rischio CV. Gli
anti-ossidanti della dieta. Le fibre. Gli oligoelementi. Le vitamine. L’indice
glicemico dei cibi ed il carico glucidico. Alcohol. I cibi: carne, pesce, olio e
grassi di condimento, vino, latticini, frutta e verdure, pane, pasta e cereali
IL TRATTAMENTO DIETETICO: il trattamento dietetico ipocalorico per
la riduzione dell’eccesso di peso. La dieta ipoglucidica. La dieta a basso
indice glicemico. La dieta ipolipidica. La dieta ipoproteica. Le diete speciali.
La dieta DASH. La dieta nelle malattie infiammatorie intestinali. La dieta
nell’insufficienza renale (acuta e cronica). La dieta nello scompenso cardiaco.
La dieta nel paziente con insufficienza respiratoria. Il trattamento dietetico del
diabete (tipo 1 e tipo 2). La sindrome sarcopenica e la sindrome da fragilità
dell’anziano. La dieta nel paziente chirurgico. La dieta nel paziente
ospedalizzato internistico. Nutrizione entrale e parenterale.
STRATEGIE NUTRIZIONALI DI POPOLAZIONE: Il caso
dell’omocisteinemia: rischio trombotico, di demenza e di fratture. Il caso
dello iodio: rischio di gozzo.
ESERCITAZIONI
TESTI
CONSIGLIATI
• Binetti, Marcelli, Baisi: Manuale di nutrizione clinica e scienze
dietetiche applicate. Ed. SEU
• Proiezioni in PowerPoint
• Selezione di articoli della letteratura scientifica
OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO 5
Obiettivo del Modulo è la descrizione, dell’epidemiologia, dell’etiopatogenesi, della storia
naturale, della diagnosi differenziale, della fenomenologia clinica e del management terapeutico
delle più frequenti patologie internistiche, a carattere acuto e cronico che caratterizzano il
paziente anziano e complesso.
OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO
Obiettivo del Modulo è fare si che lo studente acquisisca la conoscenza approfondita delle malattie
proprie dell'età geriatrica e conseguire la preparazione culturale necessaria a differenziare lo stato
di malattia dall'involuzione fisiologica della senescenza. A tal fine lo studente dovrà pertanto
apprendere gli elementi fondamentali della Valutazione Multidimensionale Geriatrica, dei tests e
delle scale di valutazione ad essa riferibili, in modo da arrivare ad una corretta diagnosi clinica
delle situazioni di comorbilità tipiche dell'età avanzata, e degli stati di fragilità e disabilità età
dipendenti.
MODULO
Geriatria
ORE FRONTALI
30 ore
TESTI
CONSIGLIATI
ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI - OBIETTIVI SPECIFICI E
PROGRAMMA
• Invecchiamento aspetti demografici.
• Definizione dei bisogni dell’anziano - implicazioni e conseguenze
della medicalizzazione del vecchio: la tutela dei valori dell’anziano.
• Valutazione multidimensionale geriatria. Concetti metodologie e
strumenti. Unità di Valutazione Geriatria e lavoro di equipe.
Autonomia ed autosufficienza. Norma e normalità nell’anziano.
• Rete assistenziale Geriatria (U.O. geriatrica per acuti, assistenza
domiciliare integrata, residenza sanitaria assistenziale, centro diurno).
• Linee guida WHO per la prescrizione dei farmaci nel vecchio.
Implicazioni cliniche delle peculiari caratteristiche farmacocinetiche e
farmacodinamiche.
• L’anziano ed il decadimento psico fisico, l’anziano, la morte, il
morire, e l’accanimento terapeutico, la contenzione fisica.
• Cenni di Geragogia.
• Assistenza all’anziano: aspetti sociali ed integrazione tra assistenza
sanitaria e sociale- interazione con il medico di medicina generale.
• Malattie croniche, polipatologie, comorbilità e disabilità: concetto di
spettanza di vita attiva (DALY).
• L’anziano fragile: aspetti fisici e sociali ed economici. Povertà,
isolamento, abbandono e patologia da carenza affettiva.
• Le grandi sindromi geriatriche e gli Scompensi a cascata nell’anziano.
• Demenze.
• Delirium (stati confusionali).
• Depressione - disturbi del sonno.
• Deficit sensitivi e sensoriali e conseguenze clinico-pratiche.
• Le Cadute e la sincope.
• Osteoporosi e fratture di femore: conseguenze disabilitanti.
• Problemi nutrizionali nell’anziano: ipo-disnutrizioni nell’anziano.
• Sindrome da immobilizzazione.
• Piaghe da decubito.
• Incontinenza urinaria e fecale.
ESERCITAZIONI
•
•
•
•
Senin U. Paziente Anziano e Paziente Geriatrico. Edises.
Vergani C. Note pratiche di diagnosi e terapia per l’anziano. Elsevier
Proiezioni in PowerPoint
Selezione di articoli della letteratura scientifica
30
FACOLTÀ
ANNO ACCADEMICO
CORSO DI LAUREA MAGISTRALE
INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO
TIPO DI ATTIVITÀ
AMBITO DISCIPLINARE
CODICE INSEGNAMENTO
ARTICOLAZIONE IN MODULI
NUMERO MODULI
SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI
DOCENTE RESPONSABILE
(MODULO 1)
DOCENTE COINVOLTO
(MODULO 2)
CFU
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO
STUDIO PERSONALE
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE
ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE
PROPEDEUTICITÀ
ANNO DI CORSO
SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE
LEZIONI
ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA
MODALITÀ DI FREQUENZA
METODI DI VALUTAZIONE
TIPO DI VALUTAZIONE
PERIODO DELLE LEZIONI
CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ
DIDATTICHE
ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI
STUDENTI
MEDICINA E CHIRURGIA
2009/2010
Medicina e Chirurgia - CHIRONE
ONCOLOGIA CLINICA
Caratterizzante
Fisiopatologia, metodologia clinica,
propedeutica clinica e sistematica medicochirurgica
SI
2
SSD: MED 06 – MED 18
NICOLA GEBBIA MED 06
Professore Ordinario
Fac.Medicina e Chirurgia,Università di Palermo
MARIO ADELFIO LATTERI MED 18
Professore Ordinario
Fac.Medicina e Chirurgia,Università di Palermo
6
90
60
Secondo il manifesto degli studi
5°
Aule nuove
Lezioni frontali
esercitazioni in aula
seminari
Obbligatoria
Prova Orale
Voto in trentesimi
Secondo semestre
Da definire
Prof. N.Gebbia: tutti i mercoledì dalle 12.30 alle
13.30 presso la Direzione dell’UOC di
Oncologia Medica, sita al pianterreno del
Dipartimento di Oncologia dell’AOUP
Prof. M.A. Latteri: lunedì dalle 13.00 alle 13.45
presso lo studio del Dipartimento di Oncologia
dell’AOUP
(091.6552601 – [email protected])
RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI
Conoscenza e capacità di comprensione alla fine del corso integrato lo studente dovrà essere in
grado di conoscere e comprendere:
•
•
le modalità della crescita e diffusione dei tumori solidi
le principali modalità diagnostiche per una corretta diagnosi, stadiazione e prognosi dei
tumori solidi
• le basi scientifiche che sottendono la corretta pianificazione terapeutica (chirurgica,medica
e integrata) dei tumori solidi durante le varie fasi di malattia
Capacità di applicare conoscenza e comprensione alla fine del corso integrato lo studente dovrà
conoscere e comprendere:
• quali sono le principali terapie chirurgiche (demolitive/curative, palliative......) e mediche
(chemioterapiche, ormonali adiuvanti e non)
• quali sono i limiti e le potenzialità dei trattamenti oggi disponibili per la diagnosi e terapia
dei principali tumori solidi
• come impostare una diagnosi differenziale di fronte un paziente con una sospetta neoplasia
solida maligna
Autonomia di giudizio: alla fine del corso integrato lo studente dovrà essere in grado di giudicare:
• se un paziente, affetto da uno specifico tumore solido sia potenzialmente guaribile,
curabile oppure da affidare esclusivamente a terapie mediche di supporto
• in caso di eleggibilità per uno specifico trattamento, quali sono i principali parametri
clinici da prendere in considerazione prima di avviare il paziente al percorso terapeutico
individuato
Abilità comunicative alla fine del corso integrato lo studente dovrà essere in grado di comunicare
con la necessaria delicatezza completezza e comprensibilità una diagnosi “difficile”
Capacità d’apprendimento alla fine del corso integrato lo studente dovrà essere in grado di
interpretare la letteratura scientifica relativa alla disciplina
OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO
MODULO
ORE FRONTALI
30
TESTI
CONSIGLIATI
DENOMINAZIONE DEL MODULO
Oncologia Medica
ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E
PROGRAMMA Le lezioni frontali saranno divise in due parti;
1° parte:
• introduzione alla storia, evoluzione e finalità della disciplina
• principi di crescita neoplastica e sue refluenze sulle strategie
terapeutiche
• multisciplinarietà e terapie integrate
• le fasi della terapia medica dei tumori solidi
2° parte:
• Diagnosi, stadiazione, prognosi e terapia medica dei principali tumori
solidi
• le terapie di supporto e il controllo dei sintomi
• la relazione medico–paziente in Oncologia
ESERCITAZIONI
• Discussione di casi clinici pratici
• Seminari interattivi su specifici argomenti secondo le necessità
didattiche rilevate dal docente e le eventuali richieste di
approfondimento da parte degli studenti
A. R. Bianco “Manuale di Oncologia Clinica” 4° Ed. Mc Graw & Hill
G. Bonadonna ed al. “Medicina Oncologica” 8° Ed. Elsevier Masson
M. Lopez Oncologia Medica Pratica 2° Ed. SEU
OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO Essere in grado di analizzare e risolvere i problemi
di ordine oncologico affrontando l’iter diagnostico-terapeutico alla luce dei principi della medicina
basata sull’evidenza.
MODULO
ORE FRONTALI
30
TESTI
CONSIGLIATI
DENOMINAZIONE DEL MODULO
Oncologia Chirurgica
ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E
PROGRAMMA
• Introduzione e generalità epidemiologiche
• Approccio al paziente oncologico
• Principi di chirurgia oncologica
• Metodologia e finalità della disciplina
• Diagnosi, stadiazione, prognosi e terapia chirurgica dei principali
tumori solidi
• Ruolo della chirurgia mininvasiva
• Multidisciplinarietà e terapie integrate
• Principi di nutrizione artificiale in chirurgia oncologica
• Metodiche parachirurgiche terapeutiche e/o palliative
• la relazione medico–paziente in Oncologia
ESERCITAZIONI
• Discussione di casi clinici pratici
• Seminari interattivi su specifici argomenti secondo le necessità
didattiche rilevate dal docente e le eventuali richieste di
approfondimento da parte degli studenti
M. A. Latteri “Chirurgia Oncologica e Principi di Oncologia Clinica”
Ed. EdiSES
31
FACOLTÀ
ANNO ACCADEMICO
CORSO DI LAUREA (o LAUREA
MAGISTRALE)
INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO
TIPO DI ATTIVITÀ
AMBITO DISCIPLINARE
CODICE INSEGNAMENTO
ARTICOLAZIONE IN MODULI
NUMERO MODULI
SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI
DOCENTE RESPONSABILE
(MODULO 1)
DOCENTE COINVOLTO
(MODULO 2)
DOCENTE COINVOLTO
(MODULO 3)
CFU
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO
STUDIO PERSONALE
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE
ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE
PROPEDEUTICITÀ
ANNO DI CORSO
SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE
LEZIONI
ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA
MODALITÀ DI FREQUENZA
METODI DI VALUTAZIONE
TIPO DI VALUTAZIONE
PERIODO DELLE LEZIONI
CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ
DIDATTICHE
ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI
STUDENTI
MEDICINA E CHIRURGIA
2009/2010
Medicina e Chirurgia-Chirone
Emergenze Medico-Chirurgiche-Chirurgia
d’Urgenza
Base, Caratterizzante, attività di tirocinio
MED/41, MED/09, MED/18
SI
3
MED/41, MED/09, MED/18
Prof. S. Tripi
Prof. Associato di Medicina Interna
Università di Palermo
Prof. A. Giarratano
Prof. Associato Anestesia e Rianimazione
MED/41
Università di Palermo
Prof. Giuseppe Profita
Prof. Associato di Chirurgia MED/18
Università di Palermo
7
15
15
Tutti gli insegnamenti fino al V anno compreso
Sesto
Aula da assegnare
Lezione frontale, esercitazioni in aula ed in
reparto, esercitazioni in laboratori di didattica
pratica e multimediale
Obbligatoria
Prova Orale e Prova Scritta
Voto in trentesimi
Primo semestre
Martedì e Giovedì dalle ore 9:00 alle 11:00
Mercoledì e Venerdì ore 11:00-12:00
Chirurgia Generale e d’Urgenza
RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI
Si riferiscono all’insegnamento/corso integrato e non ai singoli moduli che lo compongono.
Vanno espressi utilizzando i descrittori di Dublino
Conoscenza e capacità di comprensione
Capacità di applicare conoscenza e comprensione
Autonomia di giudizio
Abilità comunicative
Capacità d’apprendimento: capacità di sintetizzare le conoscenze acquisite attraverso i moduli su
cui è basato il corso integrato, al fine di affrontare, riconoscere e trattare le situazioni di urgenzaemergenza sia come intervento primario o no che come intervento extra-ospedaliero.
A tal fine viene approfondito il concetto di trattamento intensivo e di rianimazione; vengono
approfondite trattamento e tecniche di terapia medica e chirurgica delle emergenze ed illustrati i
principi e le tecniche di primo soccorso.
OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO: capacità di riconoscere, discriminare e trattare le urgenze in ambito
medico-chirurgico.
MODULO
ORE FRONTALI
Emergenze Medico-Chirurgiche
-Principali situazioni di Emergenza Chirurgica.
-Primo Soccorso; Ferite, Traumi, Fratture.
-Traumi addominali e toracici.
-Patologia del retroperitoneo in urgenza.
-Infezioni e Sepsi del paziente chirurgico.
-Multiple organ failure
-Diagnosi e trattamento dello shock.
-Sindromi emorragiche con particolare riferimento al tratto digestivo alto e basso.
-Addome acuto vascolare, perforativo, occlusivo, ischemico-cronico.
-Pancreatite acuta.
-Itteri ostruttivi.
-Colecistiti acute-Emobilia-Sindrome di Mirizzi.
-Peritonite.
-Ingestione di caustici: diagnosi e trattamento.
-Trattamento diagnostico e terapia in emergenza nel politraumatizzato.
-Diagnosi clinica e strumentale nelle affezioni gatro-intestinali di natura flogistica ed
emorragica .
-Cause di crisi ostruttive delle vie aeree e delle prime vie digestive.
-Consenso informato in Chirurgia d’Urgenza
-Approccio al paziente con dolore addominale acuto
-Metabolismo e nutrizione del paziente chirurgico
-Equilibrio idro-elettrolitico del paziente chirurgico
ESERCITAZIONI
In corsia e in sala operatoria in piccoli gruppi
TESTI
CONSIGLIATI
-Emergenze medico-chirurgiche. G. Tiberio, A. Randazzo, L. Gattinoni, B. Andreoni. V.
Staudacher. Masson.
-Chirugia d’Urgenza. Carlo Staudacher. Masson.
-Urgenze Emergenze . F. Agrò. Ed.Minerva Medica.
- Chirurgia Generale. R. Bellantone, G. De Toma, M. Montorsi. Ed. Minerva Chirurgica
OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO
Essere in grado di riconoscere, nell’immediatezza dell’evento, le situazioni cliniche di emergenze nell’uomo, ponendo
in atto i necessari atti di primo intervento, onde garantire la sopravvivenza e la migliore assistenza consentita, la
conoscenza della modalità di intervento nelle situazioni di catastrofe.
L’obiettivo primario nella scelta degli argomenti è dare agli studenti la possibilità di sapere riconoscere le situazioni
cliniche di emergenza, acquisendo contemporaneamente le conoscenze, le abilità pratiche e le attitudini idonee al suo
management sanitario che dovrà sempre considerare preminente il benessere del paziente.
In particolare lo studente deve sapere conoscere la fisiopatologia, la diagnostica differenziale ed i principi di terapia in
situazioni di emergenza.
32
FACOLTÀ
ANNO ACCADEMICO
CORSO DI LAUREA MAGISTRALE
INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO
TIPO DI ATTIVITÀ
AMBITO DISCIPLINARE
CODICE INSEGNAMENTO
ARTICOLAZIONE IN MODULI
NUMERO MODULI
SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI
DOCENTE RESPONSABILE
(MODULO 1 - MALATTIE
ODONTOSTOMATOLOGICHE)
DOCENTE COINVOLTO
(MODULO 2 - MALATTIE dell’
APPARATO VISIVO)
DOCENTE COINVOLTO
(MODULO 3 –
OTORINOLARINGOIATRIA, con elementi
di AUDIOLOGIA)
CFU
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO
STUDIO PERSONALE
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE
ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE
PROPEDEUTICITÀ
ANNO DI CORSO
SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE
LEZIONI
ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA
MODALITÀ DI FREQUENZA
METODI DI VALUTAZIONE
TIPO DI VALUTAZIONE
PERIODO DELLE LEZIONI
CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ
DIDATTICHE
ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI
STUDENTI
MEDICINA E CHIRURGIA
2009/2010
Medicina e Chirurgia - Chirone
Malattie degli Organi di Senso
Caratterizzante
Clinica medico-chirurgica degli organi di senso
Da attribuire
SI
3
MED/28 – MED/30 – MED/31
Gallina Giuseppe
Professore Ordinario
Università di Palermo
Cillino Salvatore
Professore associato
Università di Palermo
Speciale Riccardo
Professore ordinario
Università di Palermo
6
15 x CFU
10 x CFU
Da definire
VI
Da stabilire
Lezioni in aula ed Esercitazioni in reparto
Obbligatoria
Prova Orale, unica e contemporanea, per tutti i
moduli del Corso Integrato, secondo calendario.
Voto in trentesimi
Primo semestre
Da stabilire
Gallina Giuseppe: Giovedì 10,00-12,00
Cillino Salvatore: Giovedì 10,00 – 12,00.
Speciale Riccardo: Martedì, Giovedì 13-14
RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI
Si riferiscono all’insegnamento/corso integrato e non ai singoli moduli che lo compongono.
Vanno espressi utilizzando i descrittori di Dublino
Conoscenza e capacità di comprensione
Conoscenza degli elementi essenziali di anatomia, fisiologia e patologia dell’apparato
stomatognatico, visivo e ORL.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione
Capacità di riconoscere e diagnosticare le principali patologie di pertinenza orale, oculare,
otorinolaringoiatriche, nonché di inquadrare i segni clinci, in tali distretti, delle patologie
sistemiche.
Autonomia di giudizio
Possibilità di formulare iter diagnostici per l’accertamento delle principali patologie orali, oculari e
ORL.
Abilità comunicative
Possibilità di interagire in ambito plurispecialistico e di indirizzare il paziente verso una più
efficace e pronta diagnosi e terapia delle principali patologie orali, oculari e ORL e delle sindromi
correlate.
Capacità d’apprendimento
Acquisizione di conoscenze atte a consentire una capacità di formazione continua nel campo delle
principali patologie orali, oculari, ORL e delle sindromi correlate.
OBIETTIVI
FORMATIVI
DEL
MODULO
di:
MALATTIE
ODONTOSTOMATOLOGICHE:
Acquisire le conoscenze di base di anatomia e fisiologia del cavo orale e delle patologie di
maggiore riscontro: carie, malattia parodontale, stomatomucositi, neoplasie.
MODULO n. 1
ORE FRONTALI
n. 20 (CFU = 2)
MALATTIE ODONTOSTOMATOLOGICHE
ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI
OBIETTIVI SPECIFICI
Conoscere gli aspetti legati alla prevenzione, alla diagnosi precoce ed alla
sintomatologia della carie, della malattia parodontale, delle stomatomucositi e
delle noeplasie orali. Conoscere le relazioni tra patologie orali, di altri organi,
sistemiche e relativi quadri sindromici. Acquisire i principi di terapia medica
e chirurgica delle suddette affezioni.
Individuare gli orientamenti diagnostici, obiettivi e strumentali, delle
patologie del distretto orale. Proporre protocolli di terapia medica e/o
chirugica nelle principali patologie disfunzionali, flogistiche, neoplastiche e
traumatiche di tale distretto.
PROGRAMMA
Anatomia e Fisiologia del cavo orale: Anatomia e fisiologia dei denti, del
parodonto, delle ossa mascellari e dei tessuti molli del cavo orale.
Designazione grafica dei denti e Formula dentaria. Eruzione dentaria.
Disodontiasi, Carie e Traumi dentari: Epidemiologia, eziopatogenesi,
sintomatologia, profilassi e cenni di terapia della carie dentale e delle
pulpopatie. Disodontiasi 3° molare. Ascessi e flemmoni odontogeni. Traumi
dentari.
Malattie del Parodonto e dell’A.T.M.: Epidemiologia, etiopatogenesi,
sintomatologia, profilassi e cenni di terapia della malattia parodontale.
Ipersensibilià dentinale. Sindrome disfunzionale dell’A.T.M.. Nevralgie
trigeminali odontogene. Precancerosi e Neoplasie orali: Classificazione,
fattori di rischio e diagnosi precoce delle precancerosi orali e delle neoplasie
dei tessuti duri e molli del cavo orale. Stomatomucositi: Classificazione,
etiopatogenesi, sintomatologia e cenni di terapia delle stomatomucositi
infettive, da farmaci, autoimmuni. Xerostomia. Il cavo orale nelle malattie
sindromiche e sistemiche
TESTI
CONSIGLIATI
ESERCITAZIONI
Visita dei pazienti in ambulatorio, con apprendimento elementare
dell’ispezione diretta e della valutazione strumentale del cavo orale e dei
tessuti circostanti, in particolare con tecniche radiografiche. Osservazione
delle più frequenti patologie del cavo orale e delle tecniche di intervento con
particolare attenzione a quelle sindromi-correlate.
-Valletta G., Materasso S., Mignogna MD.: "Malattie Odontostomatologiche" – Ed. Piccin, Padova;
- Montebugnoli L.: "Lezioni di Clinica Odontostomatologica". – Ed. Martina,
Bologna;
- Pappalardo G.: "Manuale di Clinica Odontostomatologica” - Società
Editrice Universo, Roma
OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO di: MALATTIE DELL’APPARATO VISIVO:
Lo studente al termine del Corso di Malattie dell’apparato visivo deve essere in grado di:
conoscere gli elementi essenziali di anatomia, fisiologia e patologia dell’apparato visivo.
MODULO n. 2
ORE FRONTALI
n. 20 (CFU = 2)
MALATTIE DELL’APPARATO VISIVO
ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI
OBIETTIVI SPECIFICI
Relativamente alla patologia oculare, lo studente deve essere in grado di
riconoscere i quadri patologici più comuni e conoscere le più frequenti
complicanze oculari delle più comuni malattie sistemiche.
PROGRAMMA
- Cause e caratteristiche dei più comuni errori di rifrazione e accomodazione
- Principali indagini strumentali di largo impiego in campo oftalmologico
(esame con lampada a fessura, tonometria, fluorangiografia, campimetria
visiva, optometria, etc..): tecniche e principi
- Definizione delle principali malattie locali e sistemiche della retina
(affezioni flogistiche, vascolari, dismetaboliche, tumorali, distacco della
retina) e principali approcci terapeutici
- Quadri del fundus oculi nelle principali malattie sistemiche e locali
(ipertensione, diabete, ipertensione endocranica, corioretiniti etc.) e
interpretazione dei relativi referti.
. Cause principali, diagnosi differenziale e trattamento dell' “occhio rosso"
(congiuntiviti, iriti, ecc).
- La cataratta: cause, epidemiologia, storia clinica e principi di terapia.
- Fisiopatologia dell'idrodinamica dell'umor acqueo; definizione, principi
diagnostici (con particolare attenzione al sospetto diagnostico d'urgenza) e
strategie terapeutiche del glaucoma.
- Definizione delle più frequenti malattie del nervo ottico e delle vie ottiche
(alterazioni chiasmatiche, retrochiasmatiche e retrogenicolari); descrizione
dei principi generali di terapia
- Patologie a carico dell'apparato oculomotore (alterazione dell'equilibrio
oculo-estrinseco e strabismi paralitici): diagnosi e terapia
- Quadri clinici dell'esoftalmo e enoftalmo: cause più frequenti e il significato
nella diagnostica differenziale con malattie anche di interesse internistico
- Le cause di ipovisione nell’infanzia, i processi cognitivi e riabilitativi.
- Malattie cronico-degenerative, flogistiche, tumorali e dismetaboliche di
annessi oculari (palpebre cornea, sclera-congiuntiva, uvea anteriore etc.)
- Malattie eredo-degenerative del segmento posteriore dell'occhio (deg.
tapeto-retiniche, maculopatie congenite, albinismo, etc)
- Cause e possibili quadri clinici delle più frequenti emergenze oculistiche:
corpi estranei, lesioni corneali, danni retinici acuti, lesioni meccaniche del
globo oculare, etc.
TESTI
CONSIGLIATI
ESERCITAZIONI
Visita dei pazienti in ambulatorio, con apprendimento di nozioni elementari
M. Miglior: Oftalmologia clinica. Ed. Monduzzi, Bologna
Frezzotti, Guerra, Oftalmologia essenziale, Ambrosiana
Sborgia, Delle Noci, Malattie dell’Apparato Visivo – Piccin Ed.
Miglior, Oftalmologia Clinica, Monduzzi Ed.
Kanski JJ, Oftalmologia clinica, Ed. Elsevier
OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO di: OTORINOLARINGOIATRIA con Elementi
di AUDIOLOGIA:
Riconoscere e descrivere le malattie dell’orecchio esterno, medio ed interno ed indicarne le terapie
mediche e/o chirurgiche
MODULO n. 1
ORE FRONTALI
n. 20 (CFU = 2)
OTORINOLARINGOIATRIA con Elementi di AUDIOLOGIA
ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI
OBIETTIVI SPECIFICI
Riconoscere l’eziologia e discutere la diagnostica differenziale delle vertigini.
Definire le principali malattie dell’VIII nervo e delle vie acustiche. Descrivere
analiticamente e discutere la terapia delle principali malattie del naso, delle
cavità paranasali. Descrivere in modo analitico e discutere la terapia delle
malattie del cavo orale, dell’orofaringe, del rinofaringe. Illustrare
la classificazione e le cause delle malattie della laringe, la diagnosi ed il loro
trattamento.. Diagnostica e trattamento delle dispnee di pertinenza Otorino.
Indicazioni alla tracheotomia e tecnica chirurgica. Descrivere gli elementi
caratteristici della visita ORL. Conoscere le principali patologie della
comunicazione orale (patologie foniatriche). Illustrare le metodiche di
indagini audiologiche e vestibolari. Illustrare le tecniche per affrontare le
emergenze più frequenti in ORL (tamponamento nasale nell’epistassi,
asportazione corpi estranei, crisi vertiginose, dispnee).
PROGRAMMA
Anatomo-fisiologia e semeiotica del naso e dei seni paranasali. Patologia
malformativa del naso. Patologia inifiammatoria del naso: le riniti. Patologia
treaumatica del naso. Le sinusiti. Epistassi. Neoplasie del naso e dei seni
paranasali. Granulomatosi di Wegener. Funzione olfattiva.
Anatomo-fisiologia e semeiotica della faringe. Vegetazioni adenoidee.
Tunori del rinofaringe. Le faringiti. Le angine. Le tonsilliti. L’ascesso
peritonsillare. Tumori del cavo orale e della faringe. Tonsilliti linguali.
La patologia delle ghiandole salivari: scialoadeniti, calcolosi salivari, tumori
delle ghiandole salivari, patologia immunitaria delle ghiandole salivari.
Anatomo-fisiologia e semeiotica della laringe. Patologia congenita della
laringe. Traumi laringei. Laringiti. Neoformazioni benigne della laringe.
Precancerosi laringee. Tumori maligni. Carcinoma laringeo. Paralisi laringee.
Tracheotomia.
Disturbi della comunicazione orale: Disfonie, dislalie, disartrie.
Anatomo-fisiologia e semeiotica dell’orecchio. Patologia infiammatoria
dell’orecchio esterno. Corpi estranei e tappo di cerume. Le otiti medie e le
complicanze. L’otosclerosi. Le malattie dell’orecchio interno: labirintiti e
labirintosi. La malattia di Meniérè. Le neoplasie dell’orecchio. Neurinoma
dell’acustico. La paralisi del facciale. Le sordità. Le vertigini. Esami
funzionali audio-vestibolari: esame audiometrico, es. impedenzometrico,
esame vestibolare. Protesi acustiche ed impianti cocleari
TESTI
CONSIGLIATI
ESERCITAZIONI
Visita dei pazienti in ambulatorio ed in reparto, con apprendimento
elementare dell’ispezione del naso, della faringe , della laringe. L’otoscopia,
la endoscopia rinofaringolaringea. L’esame audiometrico ed
impedenzometrico. Frequenza in sala operatoria.
M.Rossi, S. Restivo, G.Cortesina: Manuale di Otorinolaringoiatria Editoriale
Grasso
V. Cappello: Nuovo compendio di Otorinolaringoiatria Edizioni: Gruppo
Associati Pubblitaf
33
FACOLTÀ
ANNO ACCADEMICO
CORSO DI LAUREA (o LAUREA
MAGISTRALE)
INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO
TIPO DI ATTIVITÀ
AMBITO DISCIPLINARE
CODICE INSEGNAMENTO
ARTICOLAZIONE IN MODULI
NUMERO MODULI
SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI
DOCENTE RESPONSABILE
DOCENTE COINVOLTO
MED/02
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO
STUDIO PERSONALE
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE
ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE
PROPEDEUTICITÀ
ANNO DI CORSO
SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE
LEZIONI
ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA
MODALITÀ DI FREQUENZA
METODI DI VALUTAZIONE
TIPO DI VALUTAZIONE
PERIODO DELLE LEZIONI
CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ
DIDATTICHE
ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI
STUDENTI
MEDICINA E CHIRURGIA
2009/2010
Medicina e Chirurgia- Chirone
Medicina Legale, Bioetica, Storia della
Medicina
caratterizzante
Normativa legale, riferimenti etici e
deontologici della medicina, storia della
medicina
SI
2
MED/ 43 – MED 02
Prof. Paolo Procaccianti
Ordinario di Medicina Legale
Università di Palermo
Dott. Renato Malta
Ricercatore
Università di Palermo
5
75
50
Nessuna
5
Medicina Legale
Lezioni frontali ed esercitazioni in aula.
Obbligatoria
Prova orale
Voto in trentesimi
Primo semestre
Procaccianti: mercoledì ore 12-13
Malta: Mercoledì, ore 12.30-14.30
RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI
Conoscere i fondamentali obblighi inerenti l’esercizio professionale del medico nei riguardi della
Autorità Giudiziaria e di quella sanitaria pubblica, attualmente vigenti in Italia.
Conoscere i fondamenti del rapporto professionale con il paziente ed acquisire la capacità di
orientarlo in modo consono ai fondamenti etico-deontologici della professione.
Acquisire le nozioni di base delle discipline giuridiche – diritto penale e civile- inerenti il Corso
Integrato e la capacità di utilizzare il linguaggio specifico proprio di tali discipline, per gli aspetti
medico-sanitari. Essere capaci di applicare le conoscenze acquisite al contesto dell’esercizio della
professione medica, con particolare riguardo alla responsabilità professionale.
Acquisire le nozioni fondamentali di tanatologia, patologia e tossicologia forense.
Acquisire la capacità di integrare le conoscenze acquisite di semeiotica forense per un approccio
critico ed un atteggiamento orientato alla ricerca, dimostrando di essere in grado di formulare
giudizi personali per risolvere problemi diagnostici posti dalla patologia forense nel vivente
(valutazione del danno biologico, giudizio in tema di in invalidità civile ed invalidità personale) e
nel cadavere, e di tanatologia.
Essere in grado di individuare i bisogni del cittadino riguardo a prestazioni
previdenziali/assistenziali e per la tutela della disabilità.
Essere in grado di esprimere con corretta metodologia un giudizio bioetico.
1. Conoscere il dibattito bioetico riferito alle situazioni in cui la scelta del medico è eticamente
rilevante e problematica a causa del difficile embricarsi di questioni clinico - mediche, tecnicopratiche, umane, oggettive e soggettive. Conoscere l’evoluzione del pensiero nella storia medica
occidentale.
2. Capacità di trasferire nella attività pratica il bagaglio teorico al fine di decifrare correttamente la
rilevanza etica che talune situazioni della cura della salute comportano. Capacità di declinare
esperienze trascorse della storia dell’arte medica in una visione attuale.
3. Avere consapevolezza e responsabilità morale sui consigli e l’aiuto alle decisioni suggerite ai
pazienti ed ai loro familiari, tenendo sempre al centro il paziente, il suo vissuto e la funzione di
accompagnamento che comporta l’esercizio medico. Rileggere il vissuto di medici e pazienti nel
tempo passato attualizzando conoscenze ed esperienze.
4. Coltivare la relazione dialogica con i pazienti ed i loro familiari sì che essi possano
responsabilmente ed attivamente partecipare al processo di cura. Percorrere la difficile relazione
odierna tra paziente e medico alla luce dell’esperienza storica.
5. Seguire l’evoluzione del dibattito bioetico sì da potere assumere decisioni eticamente e
scientificamente fondate, oltre che attuali con gli orientamenti personali e sociali. Delineare la
storia della medicina nella sua espressione sociale.
OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO
MODULO
ORE FRONTALI
30 ore
MEDICINA LEGALE (MED 43)
ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E
PROGRAMMA
1.MEDICINA LEGALE GENERALE
Qualifiche giuridiche del medico
Denunce
Referto
Rapporto
Certificati
Segreto professionale
Interruzione volontaria della gravidanza
La causalità
Il rapporto di causalità
Causa unica esclusiva e sopravvenuta
Responsabilità professionale
Principi generali
Teorie dell'errore professionale
Responsabilità morale
Responsabilità penale
Responsabilità civile
Consenso al trattamento sanitario
Il dovere di prestare assistenza
La responsabilità civile
Responsabilità da fatto illecito
Responsabilità da inadempimento di obbligazioni
Specie della responsabilità
Il danno risarcibile
L'imputabilità
Cause di esclusione dell'imputabilità
Età minore
Vizio totale e parziale di mente
Ubriachezza e stupefazione
Intossicazione cronica da alcool e da stupefacenti
Sordomutismo
L'omicidio in generale
Elementi psicologici del reato
Infanticidio e feticidio
Percosse
Lesione personale dolosa
Gradi della lesione personale dolosa
Lesione personale colposa
Lesione personale conseguente ad altro delitto
Violenza sessuale
Accertamenti medico-legali in caso di delitti sessuali
2.TRAUMATOLOGIA
Abrasioni
Escoriazioni
Ferite lacero-contuse
Fratture craniche
Lesioni da arma bianca
Ferita da taglio
Ferite da punta
Ferite da punta e taglio
Ferite da fendente
Lesioni da arma da sparo
Lesioni da armi portatili a proiettile unico
Caratteri del foro d'entrata
Caratteri del foro d'uscita
Caratteri del tramite
Lesioni da armi portatili a carica multipla
I grandi traumatismi
Precipitazione
Incidenti stradali
3.ASFISSIOLOGIA
Generalità
Soffocazione diretta
Impiccamento
Strangolamento
Strozzamento
Annegamento
Sommersione interna
Intasamento
Soffocazione diretta
Confinamento
4.TOSSICOLOGIA
Veleno ed avvelenamento
Diagnosi di avvelenamento
Alcolismo: aspetti clinici e medico-legali
Alcool e guida: legislazione
Intossicazione acuta da alcool
Le tossicodipendenze
La dipendenza: da oppiacei da cocaina
Il crack
Canapa indiana, marijuana e hashish
Gli allucinogeni
Le anfetamine
Ecstasy
Evoluzione legislativa in materia di stupefacenti e stati di
tossicodipendenza
5.TANATOLOGIA
Fenomeni tanatologici primari immediati
Fenomeni tanatologici primari consecutivi
Le ipostasi
Il raffreddamento del corpo
L'acidificazione e altre modificazioni post-mortali
La rigidità cadaverica
La disidratazione
L'autolisi
La putrefazione
La macerazione
La saponificazione
La mummificazione
La corificazione
Epoca della morte
6.ASSICURAZIONI
Infortunio sul lavoro
Malattia professionale
Assicurazione obbligatoria per gli infortuni sul lavoro e le
malattie professionali in ambito agricolo ed industriale.
Invalidità pensionabile
Assegno ordinario di invalidità
Pensione ordinaria di inabilità
Invalidità civile
Indennità di accompagnamento
Cenni in tema di Causa di servizio
7.ETICA MEDICA
Il codice di deontologia medica italiano e quello europeo
La riservatezza ed il segreto professionale
La libertà del paziente e quella del medico
I fondamenti di liceità dell’atto medico
Informazione e consenso
La sperimentazione terapeutica
8.BIOETICA
Origini della disciplina e sua sistematizzazione
I principi fondanti di bioetica
etica della sacralità della vita ed etica della qualità della vita
la relazione terapeutica: modelli di medicina a confronto
la responsabilità di fronte alla vita nascente
questioni bioetiche di fine vita e trapianto d’organo
il testamento biologico
cure palliative
la riflessione sulla scienza e le biotecnologie
Principi etici e sperimentazione scientifica con particolare riguardo ai dati
genetici
9.STORIA DELLA MEDICINA
La didattica teorico-pratica consisterà di alcune dimostrazioni in aula e
approfondirà da un punto di vista semiologico –valutativo alcuni argomenti
trattati a lezione (danno biologico, invalido civile, etc..)
TESTI
CONSIGLIATI
PROIEZIONI IN POWER POINT
TESTI:
Macchiarelli, Feola. Compendio medicina legale. Edizioni minerva medico
legale, 2002
C. Puccini, Istituzioni di medicina legale, Ed. CEA, Milano, Ultima edizione
(2003)
OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO
MODULO
ORE FRONTALI
BIOETICA
OBIETTIVI SPECIFICI
Il Corso, dopo una introduzione delle tematiche Bioetiche e Storico-mediche
inerente le loro origini e fondazioni, presenta il dibattito bioetico in ambito
medico, facendo emergere ed analizzando la gamma dei valori in gioco nelle
diverse specifiche tematiche e nella evoluzione del pensiero medico e della
percezione socio-politica. Il modo di procedere dell’insegnamento è quello di
fare rilevare le tematiche etiche fondamentali a partire da casi singoli e
peculiari. Attraverso l’analisi di questi prende corpo lo studio degli argomenti
di etica fondamentale da tradurre come momento applicativo nei casi specifici
per contribuire a formare la struttura di base del discente. Questi alla fine del
Corso potrà essere in grado di cogliere i valori rilevanti da tutelare
nell’esercizio medico rispetto le questioni eticamente sensibili assumendo
decisioni eticamente fondate e con responsabile consapevolezza rispetto la
storia e la tradizione medica. Per ogni argomento verranno con pari dignità
presentati i diversi piani del dibattito e le rispettive ragioni a loro sostegno,
conferendo all’aula una laicità culturale attraverso la trattazione con pari
dignità di tutte le tesi, come del resto si addice ad una Istituzione Statale.
Le tematiche storico-mediche devono assolvere al compito di presentare le
origini dell’arte medica, le sue Scuole con l’evoluzione del pensiero medico e
della professione nella società compreso il diverso modo di progettare ed
organizzare l’assistenza. Il raccordo con la Bioetica suggerisce di porre
particolare attenzione agli aspetti umani della medicina ed alla narrazione
dell’evoluzione del rapporto tra paziente, medico e cultura sociale.
PROGRAMMA
La nascita dell’arte medica in Occidente
La medicina ellenistica
La medicina nel mondo greco-romano
Carità e assistenza nel medioevo cristiano
Il concetto di malattia
Le strategie terapeutiche: i farmaci e la chirurgia
Il medico nella società
La medicina in una società in trasformazione
Origini della Bioetica e sua diffusione
Definizione di Bioetica
La Bioetica ed il suo statuto epistemologico
Ambiti della Bioetica
La Bioetica ed il paradigma delle Responsabilità
Definizione di valore umano e valore morale
Gerarchia dei valori
Moralmente buono e moralmente corretto
Mezzi, fini e circostanze
Vita, Sacralità della vita, Qualità della vita
Concetto di persona.
Statuto dell’embrione umano
Dibattito sull’ootide.
Concetto di dignità umana
Legge sulla procreazione medicalmente assistita
Convenzione di Oviedo
Diagnosi pre-impianto
Destino degli embrioni crioconservati
Clonazione e cellule staminali
Eugenetica. Test genetici.
Etica e ricerca scientifica:
o Metodo scientifico-sperimentale
o Sperimentazione umana
o Dichiarazione di Helsinki
o I Comitati etici
Teorie etiche:
o Utilitarismo, Personalismo, Neo-contrattualismo, Relativismo
Legge sulla interruzione volontaria di gravidanza (1978)
Dichiarazione sull’aborto terapeutico (A.M.M., Oslo 1970)
Modelli di Biodiritto
Diritto e Bioetica: fondamenti, paradigma
Aborto chimico, pillola del giorno dopo, aborto selettivo
Obiezione di coscienza
Principi della bioetica
Rapporto medico – paziente:
Empatia, Accompagnamento, Ascolto, Compassione, Cura –
paradigma, Malattia, Salute, Verità al paziente
Medicina e modelli
Incontro nella relazione clinica
Diritti dei malati:
I casi Terry Schiavo, Welby, Nuvoli, Englaro
Dichiarazione anticipata di trattamento
Rifiuto, rinuncia alla terapia
La carta di Firenze ed il neonato pre-termine
Eutanasia e diritto
Accanimento terapeutico
Malato terminale
Nutrizione artificiale
Cure Palliative
Rianimazione e Terapia Intensiva
Direttive di non rianimazione (DNR)
Near death experience
Coma, Stato vegetativo persistente, Morte cerebrale
Trasfusione di sangue
Trapianto di organi, midollo osseo, gonadi, terapia genica
Xenotrapianti
Bioetica, Ecologia, Biodiversità, Organismi geneticamente modificati
Principio di precauzione
Etica della allocazione delle risorse in Sanità
ESERCITAZIONI
TESTI
CONSIGLIATI
Angeletti L.R., Gazzaniga V., Storia, filosofia ed etica generale della
medicina, Masson, Milano 2008,
Grmek Mirko D. (a cura) Storia del pensiero medico occidentale. Editori
Laterza, Bari 1998
Viafora Corrado, Introduzione alla Bioetica. Franco Angeli, 2006.
Selezione di articoli scelti dal Docente.
I pareri del Comitato Nazionale di Bioetica
Dispense del Docente
34
Ostetricia e Ginecologia
FACOLTÀ
ANNO ACCADEMICO
CORSO DI LAUREA (o LAUREA
MAGISTRALE)
INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO
TIPO DI ATTIVITÀ
AMBITO DISCIPLINARE
CODICE INSEGNAMENTO
ARTICOLAZIONE IN MODULI
NUMERO MODULI
SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI
DOCENTE RESPONSABILE
(MODULO 1)
CFU
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO
STUDIO PERSONALE
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE
ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE
PROPEDEUTICITÀ
ANNO DI CORSO
SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE
LEZIONI
ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA
MODALITÀ DI FREQUENZA
METODI DI VALUTAZIONE
TIPO DI VALUTAZIONE
PERIODO DELLE LEZIONI
CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ
DIDATTICHE
ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI
STUDENTI
MEDICINA E CHIRURGIA
2009/2010
Medicina e Chirurgia- Chirone
PEDIATRIA
Caratterizzante
Discipline Pediatriche
05651
NO
UNO
MED/38
Prof Andrea Liotta
Associato di Pediatria
Università degli Studi di Palermo
6
90
60
Nessuna
SESTO
Aula “Achille Albanese” Dipartimento Materno
Infantile- Via Cardinale Rampolla n.1
Attività didattiche (lezioni),
Esercitazioni in aula.
Visite in campo, altro
Obbligatoria
Prova Orale.
Voto in trentesimi
Primo semestre
Giorni : LUNEDI’
Orario delle lezioni : 8-14,00
Giorni : Martedi’ e Giovedi’
Orari di ricevimento : 12,00-14,00
RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI
Acquisire le problematiche di competenza medica non specialistica in tema di fisiopatologia,
diagnosi, cura e prevenzione dello stato di salute e delle principali malattie che interessano tutta
l’età evolutiva, da quella neonatale all’adolescenza. Va considerata la peculiarità della pediatria
come branca specialistica non d’organo, ma di fascia d’età che include le diverse competenze di
una medicina generale dell’età evolutiva aperta alle tematiche specialistiche incluso la
neonatologia, la chirurgia pediatrica e la neuropsichiatria infantile. Individuare quelle condizioni
cliniche che rendono utile e necessario l’intervento del medico specialista, anche in rapporto alle
patologie per cui si impone un protocollo di intervento specifico, sia a livello ambulatoriale che
ospedaliero. Affrontare le problematiche cliniche e biologiche dell’età evolutiva, da quella
neonatale all’adolescenza, con un approccio multidisciplinare integrato, in particolar modo tra le
aree scientifico-disciplinari che fanno parte del corso integrato. Rendere operative sui pazienti le
conoscenze e le competenze acquisite attraverso una idonea interazione clinica multidisciplinare.
OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO
MODULO
ORE FRONTALI
60
TESTI
CONSIGLIATI
PEDIATRIA
ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E
PROGRAMMA
Introduzione alla pediatria e semeiotica pediatrica; Assistenza del neonato alla
nascita; Il neonato sano; Il neonato pretermine e di basso peso; Il neonato
asfittico; Il distress respiratorio nel neonato; Itteri neonatali; Infezioni e sepsi
neonatali; Screening neonatali; L’alimentazione del neonato: allattamento
naturale e con formule; Il divezzamento e l’alimentazione dei primi anni di
vita; L’accrescimento corporeo in età evoluriva; La pubertà: cronologia,
anticipazioni e ritardi puberali; Nozioni di adolescentologia; Patologia
carenziale in pediatria; I disturbi della crescita; Il bambino con turbe della
digestione e dell’assorbimento; Cardiopatie congenite ed acquisite; Patologia
genetica ; Malattie cromosomiche; Malattie renali; Malattie delle vie urinarie;
Principali malattie respiratorie del bambino; Il reflusso gastroesofageo; Le
anemie congenite ed acquisite del bambino; Le porpore trombocitopeniche di
interesse pediatrico; Difetti della coagulazione del sangue; Malattie da alterata
risposta immunitaria; Malattia celiaca; Fibrosi cistica del pancreas;
Intolleranza alle proteine del latte vaccino; Principali malattie endocrine del
bambino; Il diabete mellito; Oncologia pediatrica e nozioni di terapia; Masse
addominali; Principali malattie congenite del metabolismo; Malformazioni
congenite e prevenzione genetica; Le vaccinazioni; Malattie del SNC di
interesse pediatrico.
ESERCITAZIONI
Didattica interattiva su casi clinici reali e simulati
BURGIO GR. : Pediatria essenziale , UTET
CAREDDU : Pediatra Generale e Specialistica , Ambrosiana
36
FACOLTÀ
ANNO ACCADEMICO
CORSO DI LAUREA (o LAUREA
MAGISTRALE)
INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO
TIPO DI ATTIVITÀ
AMBITO DISCIPLINARE
CODICE INSEGNAMENTO
ARTICOLAZIONE IN MODULI
SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI
DOCENTE RESPONSABILE
CFU
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO
STUDIO PERSONALE
PROPEDEUTICITÀ
ANNO DI CORSO
SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE
LEZIONI
ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA
MODALITÀ DI FREQUENZA
METODI DI VALUTAZIONE
TIPO DI VALUTAZIONE
PERIODO DELLE LEZIONI
CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ
DIDATTICHE
ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI
STUDENTI
MEDICINA E CHIRURGIA
2009/2010
Medicina e Chirurgia Ippocrate
Chirurgia Generale II
Caratterizzante
Clinica Generale Medica e Chirurgica
01973
NO
MED/18
Prof. Giuseppe Modica
Professore Ordinario
Università degli Studi di Palermo
5
14
Nessuna
Sesto
Dipartimento di Discipline Chirurgiche ed
Oncologiche
Lezioni in aula - attività di tirocinio in reparto di
degenza, ambulatori.
Obbligatoria
Prova Orale
Voto in trentesimi,
Primo semestre
Martedì, giovedì dalle ore 10.00 alle 12.00
Martedì e giovedì dalle 12.00 alle 13.00
RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI
Ai fini del corso gli studenti dovranno avere acquisito la conoscenza delle cause delle malattie di
pertinenza chirurgica, interpretandone i meccanismi patogenetici e fisiopatologici fondamentali; la
conoscenza dei meccanismi biologici ed anatomici principali di difesa; la capacità di ragionamento
clinico adeguata ad analizzare e risolvere i più comuni e rilevanti problemi clinici sia di interesse
medico che chirurgico e la capacità di valutare i dati epidemiologici e conoscerne l’impiego ai fini
della promozione della salute e della prevenzione delle malattie nei singoli e nelle comunità;
conoscenza degli aspetti di strategie preventive, terapeutiche e riabilitative essenziali.
Saper comunicare im modo chiaro le conoscenze acquisite e aver sviluppato le capacità di
apprendimento che consentano loro di continuare a studiare in modo autonomo.
Acquisire la capacità della conoscenza pratica dei principali aspetti delle patologie trattate. Lo
studente deve dimostrare la capacità di eseguire le attività assistenziali essenziali di uso più
ricorrente: compilare le cartelle cliniche, effettuare l’esame clinico e la diagnosi, gestire il paziente
da un punto di vista pre, peri e post-operatorio, sapere instaurare le strategie preventive,
terapeutiche e riabilitative essenziali, elaborare comportamenti di collaborazione multidisciplinare
e abilità di relazione collegiale con ammalato e con personale infermieristico. Acquisire
conoscenze dell’uso delle più moderne attrezzature tecnologiche di uso nei laboratori di
diagnostica e di trattamento chirurgico.
OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO
MODULO
CHIRURGIA GENERALE II
ORE FRONTALI 1. Tiroide
Valutazione clinica, Valutazione funzionale, Anomalie di sviluppo,
50
Tiroiditi,
Disordini funzionali della tiroide, Ipertiroidismo, Tumori della tiroide,
Nodulo solitario della tiroide.
2. Mammella
Valutazione clinica, Valutazione radiologica e strumentale Patologia
infiammatoria e lesioni correlate, Displasia, T. Epiteliali benigni, T. Misti
epiteliali e stromali, Carcinoma mammario, Sarcoma stromale.
3. Esofago e diaframma
Affezioni congenite, Diverticoli esofagei, Esofagiti, Lesioni traumatiche,
Ernie jatali, Ernie diaframmatiche, Tumori dell’esofago.
4. Stomaco e duodeno
Indagini di laboratorio e strumentali, Stenosi ipertrofica del piloro,
Volvolo
gastrico, Diverticoli gastrici, Bezoar, Ulcera peptica, Ulcera
gastrica,
Ulcera duodenale, Complicanze, Terapia medica, Terapia
chirurgica,
Complicanze dopo intervento per ulcera peptica, Ematemesi e
melena,
Gastrite acuta erosiva, Sindrome di Mallory-Weiss, Neoplasie
gastriche
benigne, Carcinoma gastrico, Linfoma gastrico, Malattia di
Ménétrier,
Sindromi funzionali, Sindromi organiche.
5. Parete addominale ed ernie
Ernie, Ernie inguinali, Ernie crurali, Ernie ombelicali, Laparoceli.
6. Cavità peritoneale
Peritoniti, Ernie interne, Aderenze peritoneali, Pneumoperitoneo,
Emoperitoneo.
7. Fegato
Cisti, Cisti sierose, ldatidosi, Tumori maligni, Carcinoma epatocellulare,
Carcinoma frbrolamellare, Carcinoma colangiocellulare, Tumori
metastatici.
8. Vie Biliari
Considerazioni generali sull'ittero, Metodi di indagine, Calcolosi biliare,
Calcolosi della colecisti, Stenosi benigne del coledoco, Colangite
sclerosante, Neoplasie delle vie biliari, Neoplasia della colecisti.
9. Pancreas
Valutazione strumentale e funzionale, Malformazioni, Lesioni
traumatiche,
Pancreatite acuta, Pancreatite cronica, Pseudocisti del pancreas,
Ascesso pancreatico, Carcinoma pancreatico, Neoplasie cistiche del
pancreas, Neoplasie della papilla, Tumori endocrini del pancreas.
10. Intestino tenue ed appendice
Indagini funzionali e strumentali, Sindrome da intestino corto, Tumori del
tenue, Diverticolo di Meckel, Appendicite acuta, Tumori dell'appendice.
11. Malattie infiammatorie intestinali
Morbo di Crohn, Rettocolite ulcerosa, Sindrome del colon irritabile.
12. Colon-retto
Volvolo, Malattia diverticolare del colon, Polipi e poliposi, Tumori
maligni.
13. Retto e canale anale
Carcinoma anale, Prolasso rettale, Ulcera solitaria del retto, Retorragie,
Ascessi e fistole anali e rettali, Emorroidi, Ragade anale, Ileostomie e
colostomie.
13. Addome acuto
Il dolore, Semeiotica fisica, Indagini di laboratorio e strumentali, Diagnosi
differenziale, Terapia.
14. Occlusione intestinale
Ileo meccanico, Invaginazione intestinale, Volvolo, Ileo paralitico.
TESTI
CONSIGLIATI
ESERCITAZIONI
Concetti di base nella pratica clinica orientati all’approccio ed alla assistenza
del paziente chirurgico (aspetti fisiopatologici e clinici della gestione del
paziente chirurgico, gestione della cartella clinica di competenza chirurgica,
pratiche di disinfezione e sterilizzazione in sala operatoria, conoscere le
metodiche ed interpretare le principali manifestazioni cliniche), basi
fisiopatologiche, metodiche diagnostiche, strumentazione disponibile, esame
obiettivo, semeiotica del torace e dell’addome, medicazioni, rimozione di
drenaggi, trattamento del paziente pre, peri e post operatorio, semeiotica
clinica e strumentale della tiroide, mammella, torace, esofago, colon e vie
biliari.
Fibrobroncoscopia
diagnostica
ed
operativa,
Esofagogastroduodenoscopia diagnostica ed operativa. Gestione pre e
postoperatoria del paziente in chirurgia toracica
Dionigi R. Chirurgia IV ed. Masson, 2006
Sabiston D. Trattato di chirurgia. Antonio Delfino Editore.
Luigi Gallone CHIRURGIA VII Edizione