siti, community, blog. come si presentano gli informagiovani sul web?

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siti, community, blog. come si presentano gli informagiovani sul web?
SITI,
COMMUNITY,
BLOG.
COME
SI
PRESENTANO GLI INFORMAGIOVANI SUL
WEB?1
Introduzione
L’Informagiovani (IG) è un servizio pubblico che promuove l’informazione, l’orientamento e
la partecipazione attraverso un piano integrato di comunicazione multicanale finalizzato
alla crescita socioculturale delle nuove generazionii. Qui si fa riferimento a questa
definizione per individuare quella tipologia di Servizi che seppur molto variegata nelle
modalità di erogazione, collocazione e altro, ha questo denominatore comune che lo
caratterizza e differenzia da altri Servizi rivolti ai giovani (es. Centri di ascolto, Eurodesk,
Centri per l’impiego, di orientamento, ecc). Nelle pagine successive, viene presentata
(Cap. 1) sia una panoramica nazionale della diffusione degli IG, sia una serie di tendenze
in atto, rilevate attraverso una ricerca nella “web sfera” nazionale (v. Cap. 2).
CAP. 1 Diffusione e tendenze in atto nei Servizi informativi
Per fornire una panoramica aggiornata a livello nazionale in tema di IG è necessario rifarsi
ai dati ufficiali elaborati nel corso del tempo da istituzioni centrali. Questi “dati di settore”
vengono qui aggiornati con informazioni elaborate grazie a ricerche ad hoc in materia,
come quella che si presenta nel Cap. 2. Ciò in un contesto generale in evoluzione, grazie
ad alcune novità importanti per lo sviluppo quali e quantitativo del settore delle politiche
giovanili in generale ed in quello degli IG in particolare, a partire dall’istituzione del
Coordinamento Nazionale degli IG del 2007 (v. più avanti). Tra le varie novità,
sicuramente è strategico per lo sviluppo degli IG, l’ultimo accordo della Conferenza Stato,
Regioni ed autonomie locali (7 ottobre 2010) sulla ripartizione del fondo Nazionale per le
politiche giovanili, che prevede che “In sede di definizione degli APQ, le Regioni e le
Province Autonome, assicurano la consultazione dell'ANCI e dell'UPI regionali e si
impegnano a destinare una quota pari ad almeno il 50% del valore complessivo dell'APQ,
a tre priorità tra le quali la realizzazione di un sistema informativo integrato per i giovani
che, utilizzando anche quanto già realizzato da singole regioni, faciliti l'accesso alle
iniziative comunitarie, nazionali e regionali in essere”.
1.1 Informagiovani
Gli Informagiovani sono un servizio capillarmente diffuso su tutto il territorio nazionale,
oggi presente in ben 18 regioni su 20ii. Gli IG hanno avuto una rapida espansione: in Italia
il primo è stato istituito dal Comune di Torino nel 1982, se ne contavano 219 nel 1993 e
dopo altri undici anni (2004), ne esistevano circa 1.200iii. Se ne stimavano 1.300 nel
2005iv, per poi tornare, nel 2008, al numero di 1.219v ed a 1.172 nel 2009vi (vedi Grafico
1).
1
di Giovanni Campagnoli, resp. Rete Politichegiovanili.it (Torino, 5 nov. ’10)
1
Grafico 1. Il ciclo di vita degli Informagiovani in Italia (1993-2009)
Il Grafico 1, costruito su fonti diverse e per intervelli di tempo non omogenei, segnala
come gli Informagiovani, dopo le fasi di crescita e sviluppo, abbiano raggiunto una piena
“maturità”, legata probabilmente ad una dimensione quantitativa ottimale di diffusione sul
territorio nazionalevii. Il calo degli ultimi anni potrà essere contrastato in futuro dall’azione
dei nuovi Coordinamenti regionali e nazionale, attivati anche per occuparsi della
dimensione qualitativa del Servizioviii. Infatti i grandi cambiamenti proprio nel settore
dell’informazione, della comunicazione e delle nuove tecnologie, che vedono i giovani
quali grandi utilizzatori di ICTix, richiedono agli Informagiovani una grossa capacità di
innovazione. È una sfida che parte però da una autorevolezza e da solide basi di
apprezzamento da parte degli utenti per il lavoro fin qui svolto dagli IG, dimostrato anche
dal numero annuo delle visite ai Servizi e dagli accessi ai relativi webx. La potenzialità e
l’attualità di questo Servizio è testimoniata dall’alto numero di “passaggi degli utenti”: ben
8 milioni complessivamente tra il 2007 e 2008xi. Inoltre, molto confortanti sono anche i
risultati, sempre in termini di passaggi, di due IG che, tra i tanti, hanno già dimostrato forte
capacità innovativa, seguendo i principi della “Carta Europea dell’Informazione”xii: l’IG di
Anconaxiii che nel 2009 ha avuto 70 accessi ad apertura e quello di Torino con 50.
Entrambi sono infatti attivi nell’organizzare risposte al bisogno dei giovani di servizi di
informazione e, soprattutto, orientamento (a partire da formazione e lavoroxiv), in un’epoca
di un generale “overload informativo”xv.
Il Coordinamento Nazionale degli IGxvi, costituito nel 2007xvii, ha cercato di svolgere una
forte attività di raccordo, promozione e progettazione, oltre a riconoscere e stimolare la
costituzione dei Coordinamenti regionali, quali elementi fondamentali nello sviluppo del
sistema informativo giovanile: l’attivazione è avvenuta in tutte le 20 regioni italiane,
individuando, per ciascuno, sia un referente tecnico che uno politicoxviii. Nel 2009 l’attività
prevalente è consistita infatti (oltre che nell’organizzazione del Terzo Convegno
2
Nazionalexix), nella formazione all'uso della intranet nazionale, che ha visto l’adesione alla
stessa di ben 17 Coordinamenti regionali sui 20 costituitixx. Così oggi si apre anche una
“via regionale” agli IG, a partire dall’esperienza della Regione Emilia Romagna, con la
Banca Dati www.informagiovanionline.it, attiva da fine 2009. Ma le reti regionali degli IG
sono anche espressamente citate in 11 APQ su 21, delineando così un sistema di reti
regionali di Informagiovani che si affianca al Coordinamento nazionalexxi.
Cap. 2 Siti, community, blog: come si presentano gli
Informagiovani sul web?
2.1 La ricerca: finalità e metodologia
Il Coordinamento piemontese degli Informagiovani ha commissionato una ricerca per
comprendere come gli IG, a livello nazionale, siano presenti sul web e che uso facciano di
questi strumenti di comunicazione, che hanno influenzato anche l’identità ed iI ruolo del
servizio stesso.
Le finalità generali a partire dalle quali è stata commissionata la ricerca sono state due e
cioè:
- analizzare per verificare e comprendere, e quindi migliorare, l’efficacia della presenza sul
web degli IG;
- utilizzare i risultati di questo studio anche per i percorsi formativi organizzati dal
Coordinamento Informagiovani piemontese.
Detto ciò, gli obiettivi specifici della ricerca sono stati:
1. analizzare le modalità e gli oggetti di comunicazione ed informazione che gli
Informagiovani adottano sul web;
2. realizzare uno screening su temi, canali, attori coinvolti in questi processi di
comunicazione e sui principali oggetti di discussione;
3. realizzare uno studio sull’immagine percepita degli IG (sentiment online) sul web da una
serie di attori e stakeholders, cominciando a conoscere cosa si dice degli IG sul web, chi
ne parla e come.
Questo tipo di ricerca si è concentrato quindi sulla dimensione dell’ascolto attivo di quanto
veniva detto rispetto agli Informagiovani sul web, in particolare su siti istituzionali, ma non
solo. Infatti la metodologia della ricerca ha riguardato l’ascolto costante e continuativo di
tutto ciò che è inerente alle “web conversations” sugli Informagiovani italiani e sulla
successiva analisi delle informazioni.
Lo strumento utilizzato è stato creato ad hoc e si tratta di una serie di algoritmi di
processo, elaborati per apposite funzioni di ricerca sul web, impostate su alcuni dei
principali motori di ricerca.
Le categorie delle fonti d’ascolto sul web sono state le news (clips) provenienti da blog,
forum, siti web e social network, per un ascolto e analisi di complessive 1.770 clips in 50
giorni. Infatti il periodo temporale oggetto della ricerca è stato dal 10 settembre al 31
ottobre 2010, che corrisponde al 14% dei giorni di apertura di un IG in un anno. Invece le
altre analisi comparative sono state fatte prendendo in considerazione gli ultimi 6 e 12
mesi.
3
2.2 I primi risultati
Da un primo screening completato su tutti gli Informagiovani registrati presso la Banca
Dati del Centro IG di Torino, emerge che il 74% degli IG lì presenti ha proprie pagine web,
dedicate al servizio. Tra questi IG alcuni utilizzano blog (ad es. wordpress e blogspot) per
gestire la propria presenza in rete, in modo più flessibile ed autonomo dal resto dei servizi
dell’Ente.
Inoltre – sempre da questa Banca Dati – emerge che il 17% degli IG ha il dominio
esclusivo e riconducibile a servizio e Comune, che arriva al 27% se si considerano anche i
blog usati come web di cui si è detto prima.
Infine, nel social network oggi più diffuso, “facebook”, anche gli IG sono presenti. Infatti
esistono ben 118 “Pagine” su facebookxxii riconducibili ad Informagiovani (il 16%),
spesso utilizzate (in generale) più come “bacheche informative” che come strumenti di
comunicazione/interazione.
Nella ricerca presentata al Terzo Convegno Nazionale degli IG a Roma (maggio 2009), si
rilevava che “la maggioranza, il 59%, non ha un proprio sito internet”.
Risulterebbe quindi da questi dati un deciso trend di crescita della presenza degli IG sul
web, realizzato in un arco temporale di soli 18 mesi.
2.3 Analisi delle 1770 clips. Le tendenze emerse
Dalla lettura di tutte le clips rilevate nel periodo della ricerca, emergono alcuni “gruppi
omogenei” di news che danno conto delle tendenze in atto in materia di Informagiovani.
Aggregare, ai fini della ricerca, questi dati permette di individuare il senso di ciò che sta
capitando in questo periodo ai servizi. Si evidenziano due trend importanti:
- il primo è quello degli “opening”: si rilevano infatti quattro nuove aperturexxiii, tre
riaperturexxiv di Informagiovani, oltre a due aperture di nuovi servizi specifici in IG
già esistentixxv nei 50 giorni di durata del monitoraggio. Infine si rileva l’avvio di due
nuove reti provinciali di IGxxvi.
- il secondo è quello dell’innovazione e dello sviluppo qualitativo con l’adozione, da
parte degli IG, di logiche di “marketing dei servizi”.
Rispetto a questo nuovo trend di “opening” di IG, vale la pena evidenziare che tutto ciò
avviene in un contesto generale in cui si assiste ad un decremento della numerosità degli
Informagiovani: infatti, come visto nel Cap. 1, il loro numero in questi anni è in
diminuzionexxvii. Interessante, anche per il futuro, il fatto che di queste aperture (e/o
riaperture) ben quattro riguardano IG “di nuova generazione, cioè quelli che più di altri
prestano attenzione ad aspetti di marketing e comunicazione, offrono una pluralità di
servizi, sono fortemente hi-tec, hanno funzioni aziendali avanzate, capacità anche nel
campo dell’organizzazione di eventi e nell’uso di strumenti di comunicazione multicanale.
Sono quindi IG con una forte valenza qualitativa. Questi stessi servizi denotano poi un
altro elemento d’innovazione che è la loro localizzazione, studiata appositamente perché
ritenuta strategica per il loro successo. Così questi IG (ed altri) vengono collocati in spazi
culturali (ad esempio ex Scuole a Varese), stazioni FS (Tolentino), centri commerciali
(Gavirate, Colbordolo), centri informativi integrati (Lucca), biblioteche (Chiusi), Università
(Pordenone) o in spazi di aggregazione giovanile. Originali anche due punti IG che sono
stati recentemente localizzati in un grande centro giovani (ex Cartiera a Torino) ed in uno
spazio a forte valenza aggregativa (piscina comunale a Riccione). Si cerca cioè un
posizionamento che considera i flussi di passaggio giovanile, così come l’integrazione con
altri Servizi/spazi per aumentarne il potenziale attrattivo.
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Ancora, dal punto di vista qualitativo, emergono una serie di importanti innovazioni. Ciò è
probabilmente da mettere in relazione a fattori a cui si è accennato in precedenza, in
particolare alla rinnovata attenzione di cui godono questi Servizi (dovuta all’azione del
Coordinamento Nazionale) ed alla disponibilità di risorse economiche (individuate negli
Accordi Ministero Regioni), legate ad una nuova stagione di riprogettazione. Dal 2008
infatti gli IG sono una linea d’azione prioritaria del Ministero e delle Regioni, tanto da
essere espressamente previsti in 11 A.P.Q. (su 21), affinchè siano sviluppati a partire dai
Coordinamenti regionali.
Questo sviluppo qualitativo procede tra innovazioni e sperimentazioni diffuse a macchia di
leopardo su quasi tutto il territorio nazionale. In comune queste hanno la caratteristica di
progettare l’IG come “luogo” in sé e non un semplice spazio fisico in cui si eroga un
servizio. Questi IG vengono previsti rispetto ad una nuova funzione d’uso, per essere
sempre più “contenitori” non solo di prestazioni ad alto livello, ma anche di relazioni
interpersonali, di hi-tech e wi-fi, fino ad eventi di promozione giovanile, quali concerti,
musica e mostre realizzate all’interno dello spazio, in modo da far respirare una
“atmosfera giovanile accattivante” ai destinatari. Questi IG producono anche periodici e
magazine, newsletters, curano web radio e programmi radiofonici ad hoc, portali,
postazioni internet gratuite, servizi sms, wifi comunale, elaborano guide pratiche su
percorsi formativi, associazionismo, casa, lavoro, impresa, estero, “fare” musica. Inoltre
alcuni attivano anche “Box IG” (per organizzare la propria presenza a eventi) e Infopoint
(cioè stazioni informative digitali in auto consultazione, collocate presso altri Enti). Infine si
segnala il fatto che qualche IG è diventato lo spazio istituzionale di incontro tra l’assessore
e i giovani.
2.4 La funzione informativa degli IG sul web
La mission caratterizzante gli Informagiovani è la funzione informativa sui settori di
interesse giovanile, che sono i seguenti seixxviii:
1_Lavoro Servizi per la ricerca di lavoro - professioni - mercato del lavoro- opportunità lavoro temporaneo e stagionale - lavoro pubblico - terzo settore - stage e tirocini - tutela
del lavoratore - lavoro autonomo - imprenditoria giovanile - finanziamenti e contributi
2_Formazione Superiore - universitaria - post laurea - permanente - artistica - militare professionale - apprendistato - servizio civile - sostegno allo studio - alloggi - risparmi e
agevolazioni
3_Studiare e lavorare all’estero Lavorare all’estero - formarsi all’estero - tirocini - scambi
internazionali e gemellaggi - servizio volontario europeo - volontariato internazionale Unione europea - Organismi internazionali - enti, ambasciate e istituti italiani all’estero burocrazia in viaggio
4_Vita sociale Casa - famiglia - alimentazione - sanità - documenti e certificati - cittadino
e pubblica amministrazione - trasporti - volontariato - educazione ambientale
5_Cultura, spettacolo, sport e tempo libero
Enti e associazioni - attività formative - manifestazioni e spettacoli - promozione e concorsi
6_Vacanze e turismo Mezzi di trasporto - turismo in Italia - turismo scolastico
Detto ciò, l’analisi delle clips (v. Grafico 2) rileva invece che gli oggetti ed i temi
dell’informazione prodotta dagli IG (e pubblicata sul web) riguarda anche altri contenuti
relativi ad altre funzioni che il Servizio svolge. In particolare, infatti, il web dell’IG è
utilizzato prevalentemente per informare su ciò che l’Ente Comunale offre al target
giovanile e su news relative al Servizio stesso. Significa che i due terzi delle news relative
agli IG e pubblicate sul web hanno questi oggetti e che quindi l’IG svolge una forte
funzione di “agenzia stampa” del Comune o meglio dell’Assessorato alle Politiche Giovanili
5
(v. più avanti). Rispetto all’informazione sulle tematiche caratterizzanti l’informazione
giovanile elencate sopra, va segnalato che il lavoro è l’ambito prevalente, insieme alle
opportunità rivolte direttamente ai giovani inerenti la vita sociale e la cultura. Infine si
rilevano gruppi omogenei di news relative ad aree di interesse giovanile non collocabili
nelle sei tipologie di cui sopra, oltre ad un nuovo gruppo di news inerenti tematiche attuali
legate prevalentemente alla “green economy”, sostenibilità ambientale, ricerca scientifica,
ecc.
Si può avere una panoramica completa dal punto di vista qualitativo e quantitativo degli
oggetti e dei temi dell’informazione prodotta dagli IG, utilizzando le seguenti categorie:
-
agenzia stampa (55%, in viola)
-
nuove tematiche (1%, in azzurro)
-
informazioni sul servizio stesso (11%, in verde)
-
opportunità rivolte ai giovani (14%, in arancione)
-
informazioni su altri settori d’interesse giovanile (4%, in rosso)
-
news su concorsi e lavoro (14%, in fucsia).
Grafico 2. Gli oggetti dell’informazione prodotta dagli IG
Visto che l’ambito prevalente dell’informazione sul web è quello legato alla funzione di
“agenzia stampa” svolta dagli IG, vale la pena di approfondire quali sono gli ambiti
6
specifici. Si tratta di informazioni che riguardano prevalentemente la promozione delle
iniziative organizzate direttamente dallo stesso Informagiovani o dall’Assessorato alle
Politiche Giovanili e generalmente si tratta di attività quali rassegne (foto, musica, video,
“Chiamata alle arti”), mostre (nell’IG), concorsi (es. logo), concerti (anche nell’IG, es.
Milano e Domo), prevenzione (es. Discotaxi, alcoltest). E tra queste attività vi sono anche
corsi organizzati dal servizio stesso (sul curriculum vitae, colloquio di lavoro, fumetti,
writing, cinema, make up, informatica, Inglese, Spagnolo, preparazione esami di stato,
accesso alle Università, ecc.), stages, tornei (di wii), convegni dell’IG, presentazioni di
Intercultura, incontri sull’adolescenza per genitori, incontri con i giovani, disponibilità di
laboratori e spazi di ritrovo, sala prove musicali, animazione giovanile, gemellaggi e
scambi italiani ed esteri.
Nel web si ritrovano poi una serie di “azioni comunicative” dell’IG inerenti la promozione di
specifici eventi informativi organizzati dal Servizio stesso, più istituzionali, relativi cioè alla
mission specifica. Si tratta di Infoday, Openday, aperitivi informativi, Salone dello studente,
Demoday, Infoparty, ecc. Rientrano sempre in questa tipologia di news, quelle che
segnalano la presenza dell’IG stesso (o di box dell’IG o Infopoint) presso altri spazi (e/o
durante manifestazioni, festival/eventi), per svolgere attività informativa in luoghi ad alta
“affluenza di giovani”.
Da questi elenchi emergono buone prassi, sperimentazioni ed innovazioni in atto
ultimamente tra gli IG nazionali.
Le iniziative inerenti le “nuove tematiche informative” riguardano campagne informative e/o
eventi relative a energie rinnovabili, car sharing, linuxday, trekking urbano, Banca della
memoria, Treno della memoria.
Invece le “informazioni sugli IG” riguardano news sul Servizio, quali ad esempio eventuali
cambiamenti di orari, chiusure, cambi di sede, inaugurazioni, nuove attrezzature, banche
dati a disposizione, ecc.
La parte di informazioni sulle “opportunità per i giovani” riguarda invece iniziative quali
Card, sconti (dal teatro al latte), facilitazioni, SVE, programmi europei per scambi
all’estero, news di Eurodesk.
Gli “altri settori di interesse giovanile” riguardano il sostegno alla partecipazione giovanile,
contributi su progetti giovani, partecipazione, cittadinanza attiva, aggregazione e azioni di
politiche giovanili (es. treno della Memoria), opportunità per volontariato giovanile. Vi sono
poi le consulenze specialistiche (donne straniere, impresa, orientamento lavoro e
formazione, sportello studenti/diritto allo studio, ascolto adolescenti, counseling),
consulenza e informazioni su lavori estivi e lavori invernali, fondo anticrisi e prestiti,
creazione di impresa, ecc.
La parte informativa relativa a “lavoro e concorsi” offre news appunto su concorsi, offerte
di lavoro, bandi (in primis “servizio civile” e Esercito) e borse di studio.
Da tutto ciò emerge chiaramente come la maggior parte degli IG non riesca a “trattare” la
grande mole di informazioni che oggi è disponibile sul web ed aggiornare di conseguenza
il proprio sito (si pensi ad esempio alle sole offerte di lavoro…). Così gli IG finiscono per
informare meno sul web sugli specifici settori caratterizzanti la mission (cioè quelli di
interesse giovanile elencati prima). Inoltre, la maggior parte delle informazioni hanno
anche un “ciclo di vita” molto più breve che in passato e ciò richiede una tempestività ed
una rapidità di trattamento dell’informazione on line che necessita di personale con
7
competenze specifiche e un monte ore ad hoc. Così per molti IG non è possibile un
aggiornamento costante del web e molta informazione viene resa disponibile all’utenza in
versione “off line“, cioè accedendo solamente al Centro.
La situazione cambia se invece si parla di IG più grandi, così come di quelli più dinamici,
insieme ad alcuni Coordinamenti ed Agenzie, che riescono a divulgare on line un numero
molto alto di informazioni, con un aggiornamento quasi quotidiano del web. Si tratta di quei
Servizi dove vi è la possibilità di avere personale dedicato a questo tipo di attività e con
competenze adeguate, spesso apprese in specifici percorsi formativi. Alcuni di questi IG
hanno trasformato il loro sito in un vero e proprio portale per i giovani, aggiornato
quotidianamente.
2.5 Quanto si “conversa” di IG sul web
Utilizzando alcune funzioni di ricerca ad hoc, oggi si può scoprire facilmente quanto si
parla di qualcuno o qualcosa nella blogosfera italiana, in un determinato periodo di tempo.
Oppure si possono analizzare i “picchi” di discussione su un singolo oggetto durante un
intervallo di tempo.
Impostando un’indagine specifica sugli Informagiovani, si rileva (vedi Grafico 3)
l’andamento della numerosità delle conversazioni relative ai servizi nell’ultimo semestre
del 2010. L’analisi del trend fa emergere inoltre la presenza di “picchi” rilevati in occasione
di eventi particolari (es. il Convegno Nazionale Informagiovani di Torino e l’Accordo ANCI Regione Emilia-Romagna) o nel momento in cui vi sono stati degli aggiornamenti
contemporanei dei siti dei maggiori IG.
Grafico 3. Le conversazioni relative all’IG
È poi possibile elaborare un’analisi comparativa tra le numerosità delle conversazioni
avvenute sul web, aventi per oggetto quattro Servizi rivolti ai giovani e cioè Informagiovani,
Scuole superiori, Centri per l’Impiego (CpI), Oratori. Nei Grafici 4 e 5 si evidenzia come
negli ultimi sei mesi del 2010 questa “sfida” vede perdenti gli IG rispetto agli altri tre
Servizi. Le spiegazioni possibili di questa “debacle” degli IG (alla luce anche delle analisi
successive) sono da rintracciare nel fatto che questi servizi sono in genere meno “vissuti”
quotidianamente da giovani e adolescenti e/o frequentati con minor assiduità (di solito gli
accessi ai CpI sono superiori a quelli dell’IG).
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Grafico 4. Comparazioni tra web conversation
Grafico 5. Comparazioni tra web conversation
Inoltre è anche interessante analizzare (Grafico 6) la comparazione tra le quantità di
conversazioni inerenti tematiche che sono oggetto di attuali preoccupazioni giovanili (e
non solo…) relative all’occupazione (precariato e lavoro interinale) e quanto queste
comunicazioni siano “collegabili” a Servizi istituzionali che si occupano di questi oggetti
(Centri per l’impiego). In questo modo si può verificare se i bisogni di informazione relativi
a queste tematiche siano coperte, e quanto, sul web dai Servizi esistenti.
9
Grafico 6. Comparazioni tra web conversation
2.6 Volumi di ricerca: analisi dell’interesse negli ultimi 12 mesi
Quanto è stato descritto sopra può essere completato con l’analisi dei volumi di ricerca di
alcuni termini chiave, in modo da determinare se e quanto l’Informagiovani viene cercato
su uno dei motori di ricerca principali (Google) quando, rispetto ad alcuni bisogni specifici,
si vogliono trovare informazioni precise.
Grafico 7. I volumi di ricerca
10
I numeri indicano la quantità di ricerche web eseguite con un termine specifico rispetto al
numero totale di ricerche effettuate su Google negli ultimi 12 mesi (ott.’09/ott.’10). Non
rappresentano quindi i valori del volume di ricerca assoluto,
Da qui emerge che gli Informagiovani “recuperano” terreno rispetto agli “indicatori di
conversazione” visti in precedenza, nel senso che, se è vero che sul web gli IG faticano a
“fare notizia”, questi servizi diventano invece ricercatissimi quando si stanno cercando
informazioni importanti per le proprie scelte di vita.
Ciò vuol probabilmente dire che gli IG sono considerati dei “luoghi” attendibili quando si
devono cercare informazioni che possono essere utili ai propri percorsi di crescita. Sono
cioè entrati a far parte delle “mappe mentali” dei giovani quando vogliono trovare risposte
a loro domande relative a scelte importanti e determinanti.
Per approfondire l’analisi, si può anche verificare le regioni in cui gli IG sono stati più
cercati negli ultimi 12 mesi, relativamente alle ricerche effettuate in quei territori. Così fatto
100 il valore dell’IG maggiormente cercato (in questo caso quello di Modena), si costruisce
un indice di “popolarità” e si verifica che al secondo posto vi è quello di Bologna. L’EmiliaRomagna è seguita dal Nord est con Padova, Trieste e Verona, poi il Centro con Ancona,
Perugia, Pisa). Chiude Venezia. Da segnalare la Lombardia (Brescia subito dopo
Ancona), poi il Piemonte con Torino, seguito da Milano (v. Grafico 8).
Grafico 8. Interesse regionale di IG in “Google ricerca”
2.7 Sentiment on line
Come ultimo step dell’indagine si possono individuare le conversazioni relative agli IG da
parte di alcuni “target group” di stakeholders, per poi rilevare il loro “sentiment on line”
verso gli IG stessi. In questa analisi s’individuano tre target group composti da
amministratori locali, media locali e giovani utilizzatori del servizio. Successivamente si
procede ad assegnare un punteggio dei loro apprezzamenti complessivi (su un asse che
11
ha come estremi i valori di – 2 e + 2) sulla base del “positivo e negativo” emerso nelle loro
“web conversation” rispetto agli IG (v. grafici sotto).
Si rileva che gli amministratori locali sono molto affezionati al Servizio, stimano gli
operatori, sentono l’IG come proprio, lo mettono nei loro programmi, discorsi, interventi.
Mentre le criticità emergono in occasione di appalti, rapporti con i soggetti gestori, ecc.
Grafico 9. Sentiment on line: gli amministratori locali
I mass media parlano in modo generalmente molto positivo dell’IG, ne segnalano sempre
il livello di utilità e la qualità informativa.
Le criticità prevalenti del Servizio che i media sottolineano sono inerenti alla dimensione di
precariato degli operatori.
12
Grafico 10. Sentiment on line: i media locali
Infine i giovani utenti finali: sono generalmente soddisfatti del Servizio e lo riconoscono
quale luogo dove portare domande e questioni relative al loro futuro, tanto che viene
segnalato anche “peer to peer”. Inoltre è alta la fiducia negli operatori e nella relazione con
loro.
Grafico 11. Sentiment on line: i giovani
13
Grafico 12. Conversation “peer to peer” sugli IG
Domande
Apro un’attività, mi sapete dire dove trovare
info per eventuali finanziamenti?
Risposte
Verifica, se c'è nel tuo paese
l'Informagiovani e esponi le tue esigenze
Sapete dove posso trovare info su stage
all’estero?
Prova a guardare nel sito dell’IG della tua
città o del capoluogo di provincia! potresti
trovare qualcosa che fa al caso tuo!
Sapete come funziona il prestito che lo Stato
dà ai giovani?
Non so se c'è anche nella tua città ma qui da
me,
esiste
un'associazione
chiamata
Informagiovani dove ti danno tutte queste
risposte e molto altro ... un aiuto
insomma....prova un po' a vedere!
Sapete dove si va per imparare il parkour?
Ho appena guardato sul sito dell’Informa
giovani, puoi andare a ..... in via.... al 35…ci
si vede li!
2.8 Conclusioni
Tutto quanto fin qui detto, può essere sintetizzato evidenziando punti di forza e criticità
degli IG, attraverso una rilettura delle informazioni raccolte.
Punti di forza
- l’IG è ben posizionato sul web, e sui social network, ricercato e attento a nuove
tecnologie. Si presenta in fase di sviluppo qualitativo, con una serie di sperimentazioni
interessanti già avviate;
- la “forte utilità” dell’IG è riconosciuta dagli utenti, committenti e dal territorio. Il Servizio è
apprezzato e “ben voluto”dai target locali (amministratori e media) e molto dai giovani, che
sono i veri destinatari del Servizio. Questo fattore è estremamente significativo perché è
un bene pubblico;
- l’IG è percepito come un luogo di orientamento e un volano di opportunità e progetti
innovativi per i giovani;
- l’IG è riconosciuto dai giovani come un “forum educativo” importante nella crescita delle
persone.
Criticità
- l’IG sul web sembra svolgere più il ruolo di “agenzia stampa” di quello di divulgatore
costante di informazioni sui settori d’interesse giovanile (che rimangono spesso off line), a
parte nel caso di agenzie e IG maggiori;
- poche sono le agenzie/sistemi di supporto che possono aiutare i singoli IG nella gestione
dell’overload informativo, per il potenziamento della funzione specifica, tanto che sembra
14
quasi che ognuno faccia a sé (anche nella comunicazione, a partire dalla varietà di loghi
oggi presenti sul web e relativi agli IG);
- l’IG come produttore di informazione per il web, fatica nella comunicazione/ interazione
con utenti (es. sui social network) e/o ad individuare target group specifici. È quindi
perseguita maggiormente una strategia di comunicazione da “uno a molti”, che non una
ricerca di interattività e di co-costruzione dell’informazione (metodologia “wiki”).
i
Fonte: Coordinamento Nazionale Informagiovani: “Informagiovani”, Ministero della Gioventù - Anci, Roma
maggio 2009.
ii
Fonte: Coordinamento Nazionale Informagiovani: “Informagiovani”, Ministero della Gioventù - Anci, Roma
maggio 2009.
iii
Gli Informagiovani in Veneto, -www.venetogiovani.org- Regione Veneto 2004 .
iv
“In Italia gli Informagiovani sono presenti da 20 anni; nel 2005 si contano oltre 1.300 strutture attive
collocate in modo fortemente disomogeneo nelle diverse regioni. Si calcola che essi accolgano mediamente
3.000.000 di giovani utenti” [Mozione conclusiva de “VII Conferenza nazionale dei servizi Informagiovani”,
Castellammare di Stabbia il 23, 24 e 25 febbraio 2005].
v
Fonte: “Linee programmatiche presentate dal Ministro Meloni alla Camera dei Deputati”, Roma, 16 luglio
‘08.
vi
Fonte: Coordinamento Nazionale Informagiovani: “Informagiovani”, Ministero della Gioventù - Anci, Roma
maggio 2009.
vii
Questa rapida espansione quantitativa ha portato ad avere in Italia un Ig ogni 7 Comuni, circa uno per ogni
10.000 giovani, per un totale appunto di 1.200 Servizi in Italia (anno 2004), contro i 1.500 in Francia (sempre
nel 2004), dove però il numero dei Comuni è quattro volte quello italiano.
viii
“Solo una settantina di Informagiovani in Italia sono al livello di eccellenza e non temono il confronto con i
modelli europei più avanzati. […] stiamo lavorando alla costruzione di un livello medio degli standard di
qualità degli Informagiovani, con un approccio docimologico che dovrebbe individuare gli indicatori da fornire
al territorio”. A. Serafin (Direttore Coordinamento Nazionale Informagiovani), “Secondo Coordinamento
Nazionale Informagiovani: Verso una comunità di Pratica. Definiamo l’Informagiovani”, Napoli, 20/21
novembre 2008.
ix
V. Censis/Ucsi: “Ottavo Rapporto sulla comunicazione”, Roma Novembre ’09.
x
S. Civati: Ancitel Lombardia, Seminario: “Informazione e qualità nelle politiche giovanili", Milano, 2 febbraio
2006.
xi
R. Pella, Anci - Ministero Gioventù: “Informagiovani: dalla rete al sistema. Terzo Convegno Nazionale degli
Informagiovani”, Roma, 4 maggio ’09.
xii
Si tratta della nuova “Carta europea dell’informazione della gioventù”, approvata a Bratislava il 19
Novembre 2004, dalla quindicesima Assemblea Generale dell’Agenzia europea per l’informazione e le
consulenze ai giovani (ERYICA).
xiii
È l’IG più visitato in Italia, con 4 operatori occupati a 36 ore settimana più uno a 18 ore, intercambiabili tra
loro e sempre con 2 o 3 persone a front office.
xiv
I percorsi di orientamento promossi puntano sull’autoriconoscimento delle capacità, attitudini, interessi
personali (quindi sulla dimensione del talento), come criteri guida nella scelta rispetto al futuro formativo o
professionale dei giovani. Rispetto al lavoro l’ipotesi è se possa essere per i giovani luogo di valorizzazione
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ed espressione di sé, occasione “creativa”, di gratificazione e realizzazione personale e non solo come
strumento funzionale a garantire maggiori possibilità di consumo.
xv
Si pensi ad esempio che sono 6.761 i mestieri riconosciuti in Italia e 6.492 corsi istituiti dagli atenei
italiani…
xvi
Istituito con convenzione tra Anci e Ministero il 2 maggio ‘07, con primo contributo di 1.850.000 euro, v
www.informagiovani.anci.it.
xvii
Era sospeso dai primi anni ’90 ed è l’unico organismo nazionale che fa network tra i Servizi per i giovani.
xviii
Fonte: www.informagiovani.anci.it .
xix
Roma, 4 e 5 maggio 2009.
xx
Fonte: www.informagiovani.anci.it .
xxi
Si fa esplicito riferimento a reti e coordinamenti regionali di IG, negli A.P.Q. della Regione Abruzzo (IG
diffuso), Campania (rete regionale SIRG), Friuli Venezia Giulia (da rete provinciale a identità regionale),
Lazio (rete regionale), Liguria (con Eurodesk), Marche (rete regionale), Piemonte (rete regionale), Umbria,
Val d’Aosta, Veneto (Il sistema veneto degli InformaGiovani).
xxii
Accesso al 30 ottobre 2010.
xxiii
Varese, Colbordolo (P.U., Unione di Comuni), Melito (Na), Pomezia (Rm).
xxiv
Cuneo, Lucca, Novara,
xxv
sportello d’ascolto all’IG di Lerici ed uno spazio giovani all’IG di Massa Lubrense.
xxvi
Avellino e Vicenza.
xxvii
un calo del n° di sportelli, centri e punti IG del 9,8% in 5 anni.
xxviii
Fonte: Coordinamento Nazionale Informagiovani: “Informagiovani”, Ministero della Gioventù - Anci,
Roma maggio 2009.
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