Psicologia

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Psicologia
A lfabeto
L’
6
della
P sicologia
A cura di Maria Grazia Lentini *
L’Ansia
ansia è uno stato di incertezza rispetto al futuro, con prevalenza di sentimenti spiacevoli
di timore. Può essere vaga, senza un oggetto riconoscibile, può riferirsi ad un futuro imminente
o anche alla possibilità di eventi più o meno lontani. Spesso accompagna tipicamente i conflitti
e ne esprime le difficoltà.
Tutte le definizioni dell’ansia riassumono e comportano alcune condizioni essenziali:
• Senso di immanenza del pericolo indeterminato, che sopravverrà. Questa sensazione si
accompagna ad elaborazione di fantasmi tragici che riportano tutte le immagini alle dimensioni
del dramma.
• Stato di attesa di pericolo, vero stato di allarme che invade totalmente il soggetto e lo
proietta verso l’idea di una tragedia immediata.
• Confusione, associata alla convinzione dell’assoluta impotenza e sensazione della
disorganizzazione davanti al pericolo che è spesso solo temuto.
Quasi sempre questo stato emotivo comporta reazioni neurovegetative come disturbi respiratori
e cardiaci, dispnea, accelerazione o rallentamento del polso, secchezza delle fauci e sudorazione. Queste reazioni sono simili a quelle
prodotte da emozioni legate ad eventi traumatici realmente vissuti o da stress.
Gli stati ansiosi sono vissuti come la cosa più intima di noi stessi, da cui non ci si può distaccare, associati agli stati di angoscia più
elementari che, più periferici, più vissuti che pensati, più fisici che mentali, si presentano come “oggetti” dell’ansia stessa.
In psicoanalisi i termini “ansia” e “angoscia” sono usati indifferentemente, intendendoli entrambi come una forma di paura interiorizzata,
senza netta connessione con un pericolo esterno. La paura sarebbe una reazione ad un pericolo esterno, l’ansia si riferirebbe ad
una minaccia che partirebbe da impulsi repressi.
Un problema delicato è tentare di definire il carattere di normalità o di morbosità dell’ansia.
J. Boutonier afferma che esiste un’ansia normale sul cammino della vita e che caratterizza l’avventura umana ogni volta che si affronta
il rinnovamento. Tale ansia esercita un’azione stimolante, di crescita, suscitando un’attività di
adattamento coordinata ed adeguata. Al contrario, l’ansia patologica si sviluppa indipendentemente
dalle situazioni e rischia di frenare la crescita naturale della persona, spingendola verso la
LIDAP ONLUS
distruzione.
Lega Italiana contro i Disturbi d'ansia,
da Agorafobia e da attacchi di Panico
Sede Legale:
L’ansia in clinica
Via Piandarana 4 - 19122 La Spezia
L’ansia è uno degli elementi fondamentali della patologia mentale, sia che si presenti come fatto
Tel. e Fax: 0187-703685
dominante, che come manifestazione secondaria.
Segreteria Operativa Nazionale:
Via Oradour 14 - 43100 Parma
L’ansia della separazione
Tel. 0521-463447 - Fax 0521-465078
Reazione ansiosa collegata alla perdita di un oggetto d’amore o anche solo alla paura che ciò
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Sito Web: www.lidap.it
possa accadere. Nei bambini non ha un carattere patologico, ma definisce un aspetto caratteristico
dell’età evolutiva nei primi anni di vita.
Altri siti specifici:
www.ansia.it
L’ansia repressiva
www.depressione-ansia.it
Stato depressivo ansioso determinato da situazioni esterne che in genere può essere alleviato
rimuovendone le cause. Si tratta di reazioni ansiose eccessive per eventi diversi, che spesso
possono essere risolte con il superamento del momento delicato, utilizzando un intervento
terapeutico finalizzato alla “elaborazione del lutto”.
In libreria:
ANSIA E ATTACCHI DI PANICO
Come superare il problema
Spagnulo, Falcone & Giannantonio
CHI HA PAURA DELLA PAURA
André Christophe
Prezzo: € 16,60
RICOMINCIA DA TE
Superiamo insieme ansie, paure, ecc..
Enrico Rolla G. Lanari, B. Rossi, V. Cei, P.
Adorni
L’ANIMA IN TRAPPOLA, di Valentina
Cultrera (Mondatori)
pugliasalute
L’ansia di base
Sentimento di disagio, di paura, di ostilità reattiva difronte all’ambiente sociale. La sua origine
principale è rapportabile all’impossibilità di una sana rielaborazione dei turbamenti infantili, impedita
dalle difficoltà di relazioni con le figure genitoriali e dal conseguente sentimento di insicurezza.
L’ansia persecutoria
Convincimento morboso per cui le condizioni di difficoltà in cui il paziente si trova siano determinate
dalla malevolenza delle persone che lo circondano. Questo sentimento spinge alla diffidenza e
all’isolamento sociale. Secondo Melanie Klein sarebbe riconducibile alla paura proiettata relativa
ai pericoli che incombono sul bambino dopo il travaglio della nascita, vissuto come “espulsione”
e “scissione” dall’oggetto materno amato.
* Psicologa - Psicoterapeuta
- diciassette -
ottobre 2006