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SI FEST 11.12.13 SETTEMBRE 2015 [HABITUS]: DAGLI ABITI ALL’ABITUDINE, DAI COSTUMI AL COSTUME RASSEGNA STAMPA a cura di Mariaelena Forti Francesca Bigucci (web) e Agnese Cossa Associazione Culturale Savignano Immagini Corso Vendemini 67, Savignano sul Rubicone (FC) INDICE PERIODICI E SETTIMANALI R&D CULT, Romagna e Dintorni, Mensile Settembre 2015, Se la fotografia indaga l’habitus: il SI Fest FOTO.IT, Organo Ufficiale FIAF 6 settembre 2015, 24^ SI Fest, segnalazione FOTO.IT, Organo Ufficiale FIAF 6 settembre 2015, Portfolio Italia, Monia Perissinotto, Tokyo Nights Di Cinzia Busi Tomphson FOTOgraphia, mensile Ottobre 2015, Parliamone, Ciò che fa la differenza Di Maurizio Rebuzzini LA GONDOLA, notiziario del circolo fotografico La Gondola, Venezia Novembre 2015, Intervista a Mario Beltrambini e Tomas Maggioli Di Nicola Bustreo IL PONTE Settimanale di informazione della diocesi di Rimini, Cultura e Spettacoli 30 agosto 2015, La cultura si indossa INTERNAZIONALE 4 settembre 2015, pagina promozionale IL PONTE Settimanale di informazione della diocesi di Rimini, Cultura e Spettacoli 6 settembre 2015, prima pagina, Il SI Fest 2015 mette a fuoco il suo….obiettivo IL PONTE Settimanale di informazione della diocesi di Rimini, Cultura e Spettacoli 6 settembre 2015, Click da applausi al SI Fest 2015 IL PONTE Settimanale di informazione della diocesi di Rimini, Cultura e Spettacoli 6 settembre 2015, inserzione promozionale CORRIERE CESENATE Spettacoli, Cultura, Società 6 settembre 2015, Al Si Fest la moda fa rima con foto VANITY FAIR 9 settembre 2015, Foto ricordo L’ESPRESSO 17 settembre 2015, Fotografia. Da Tom Sandberg al Monte Athos Di Silvia Parmeggiani SAN MARINO FIXING, Terza Pagina 19 settembre 2015, SI Fest 2015, sguardi incantati IL PONTE Settimanale di informazione della diocesi di Rimini 20 settembre 2015, Cultura e spettacoli, La fotografia di Pesaresi ha detto…..SI IL PONTE Settimanale di informazione della diocesi di Rimini 20 settembre 2015, prima pagina L’archivio di Marco Pesaresi ha detto…..SI QUOTIDIANI E AGENZIE ANSA 2 settembre 2015, Fotografia: al via a Savignano la 24ᵃ edizione SI Fest. Rassegna Habitus vuole riflettere fra stile di vita e vestiti CORRIERE DI ROMAGNA (ed Forlì-Cesena) Spettacoli, Cultura, Società 30 luglio 2015, Foto inedite di Pesaresi aprono il SI Fest di Claudia Rocchi LA VOCE DI ROMAGNA (ed Forlì-Cesena) Album 30 luglio 2015, Marco c’è di Davide Brullo LA VOCE DI ROMAGNA (ed Forlì-Cesena) Album 30 luglio 2015, Rimini, una sconfitta civica di Davide Brullo LA VOCE DI ROMAGNA (ed Forlì-Cesena) Album 30 luglio 2015, Pubblicare Pesaresi, ora scomparso di Davide Brullo IL RESTO DEL CARLINO (Ed. Cesena) Cronaca Valle del Rubicone 30 luglio 2015, Fotografia che passione, ecco la nuova associazione IL RESTO DEL CARLINO (Ed. Cesena) Romagna Spettacoli 6 agosto 2015, Il SI Fest cerca artisti CORRIERE DI ROMAGNA (ed Forlì-Cesena) SPRINT 8 agosto 2015, Quando la fotografia parla di un territorio CORRIERE DI ROMAGNA (ed Forlì-Cesena) Spettacoli, Cultura, Società 8 agosto 2015, Moda al centro, pensando a Roland Barthes di Claudia Rocchi LA VOCE DI ROMAGNA (ed Forlì-Cesena) Album 8 agosto 2015, E’ qui la fest di Davide Brullo IL RESTO DEL CARLINO (Ed. Cesena) Valle del Rubicone 8 agosto 2015, Il Si Fest toglie i veli alle foto d’autore CORRIERE DI BOLOGNA Culture Estate 8 agosto 2015, «Habitus», Gli scatti di Brodie e Fink LA VOCE DI ROMAGNA (ed Forlì-Cesena) Album 14 agosto 2015, S.O.S. Marco di Davide Brullo LA VOCE DI ROMAGNA (ed Forlì-Cesena) Album 14 agosto 2015, Premio Pesaresi: Rimini si defila? di Davide Brullo LA VOCE DI ROMAGNA (ed Forlì-Cesena) Terza pagina 15 agosto 2015, Il contrasto di Davide Brullo LA VOCE DI ROMAGNA (ed Forlì-Cesena) SPECIALE 16 agosto 2015, Tondelli Remix LA VOCE DI ROMAGNA (ed Forlì-Cesena) Album 19 agosto 2015, Mamma mia di Davide Brullo LA VOCE DI ROMAGNA (ed Forlì-Cesena) Album 19 agosto 2015, Facciamo pace con Rimini? LA VOCE DI ROMAGNA (ed Forlì-Cesena) Album 19 agosto 2015, Il Caso: Marco è un affare per collezionisti LA VOCE DI ROMAGNA (ed Rimini) Cronaca di Rimini 20 agosto 2015, L’assessore Massimo Pulini si ravvede e tira fuori 2500 euro per il Premio Pesaresi di Davide Brullo CORRIERE DI ROMAGNA (ed Forlì-Cesena) Cronaca Valle del Rubicone 23 agosto 2015, “Si fest” Off: 130 progetti IL RESTO DEL CARLINO (Ed. Cesena) Cronaca Cesena 24 agosto 2015, Si Fest Off Tanti progetti CORRIERE DI ROMAGNA (ed Forlì-Cesena) Cultura, Spettacoli, Tempo libero 25 agosto 2015, 130 per “Si fest off”. Il futuro è passato LA VOCE DI ROMAGNA (ed Forlì-Cesena) Romagna by Night 28 agosto 2015, Il personaggio. Marco Missiroli a Rimini. Per D’Orrico è uno scrittore assoluto LA VOCE DI ROMAGNA (ed Forlì-Cesena) Terza Pagina 30 agosto 2015, Savignano vs Contrasto IL RESTO DEL CARLINO (Ed. Cesena) Spettacoli, Cultura, Società 1 settembre 2015, Obbiettivi su Savignano. Il Si Fest è alle porte, le foto tornano regine Di Carlotta Benini LA REPUBBLICA BOLOGNA 4 settembre 2015, pagina promozionale IL RESTO DEL CARLINO (Ed. Cesena) Spettacoli, Cultura, Società 5 settembre 2015, Gallerista, visionario, geniale e raffinato Il Si Fest omaggia Lanfranco Colombo CORRIERE DI ROMAGNA (ed Forlì-Cesena) Cronaca Valle del Rubicone 5 settembre 2015, Incontro con associazioni per i prossimi eventi CORRIERE DI ROMAGNA (ed Forlì-Cesena) Cultura, Spettacoli, Tempo libero 6 settembre 2015, Premio “Lanfranco Colombo” alla migliore Lettura Portfolio nell’ambito del Si Fest 2015 CORRIERE DI ROMAGNA (ed Forlì-Cesena) Cultura, Spettacoli, Tempo libero Agenda 6 settembre 2015, Savignano Portfolio dedica LA VOCE DI ROMAGNA (ed Forlì-Cesena) Cronaca Valle del Rubicone 6 settembre 2015, Il Premio “SI Fest 2015” dedicato quest’anno a Lanfranco Colombo CORRIERE DI ROMAGNA 8 settembre 2015, pagine promozionali LA VOCE DI ROMAGNA 8 settembre 2015, pagina promozionale AVVENIRE 10 settembre 2015, Fotografia, al via il «SI Fest» di Paolo Guiducci CORRIERE DI ROMAGNA (ed Forlì-Cesena) Cultura, Spettacoli, Tempo libero 10 settembre 2015, L’habitus non fa il monaco ma a volte fa il fotografo di Salvatore Barbieri CORRIERE DI ROMAGNA (ed Forlì-Cesena) Cultura, Spettacoli, Tempo libero Agenda 10 settembre 2015, SAVIGNANO FOTO LIBRO SI FEST LA VOCE DI ROMAGNA (ed Forlì-Cesena) Cronaca Rubicone Valle Savio 10 settembre 2015, Beltrambini, sguardi e opere dal Rubicone LA VOCE DI ROMAGNA (ed Forlì-Cesena) Terza 10 settembre 2015, Click! LA REPUBBLICA (ed Bologna) Speciale Eventi 10 settembre 2015, [Habitus] dagli abiti all’abitudine, dai costumi al costume IL RESTO DEL CARLINO (ed Forlì-Cesena) Spettacoli, Cultura, Società 11 settembre 2015, Mike Brodie, l’occhio che scava tra i poveri erranti di Carlotta Benini CORRIERE DI ROMAGNA (ed Forlì-Cesena) Cultura, Spettacoli, Tempo libero 11 settembre 2015, “Si fest 24” al via, tra Brodie Fink e Marco Pesaresi CORRIERE DI ROMAGNA (ed Forlì-Cesena) Cultura, Spettacoli, Tempo libero Agenda 11 settembre 2015, SAVIGNANO SI FEST CORRIERE DI ROMAGNA (ed Forlì-Cesena) Cultura, Spettacoli, Tempo libero Agenda 11 settembre 2015, SAN MAURO PASCOLI GALA PESARESI LAVOCE DI ROMAGNA (ed Forlì-Cesena) Romagna by night 11 settembre 2015, SI Fest: tutto bello. Tranne Pesaresi di Davide Brullo LA VOCE DI ROMAGNA (ed Forlì-Cesena) Cronaca Rubicone Valle Savio 11 settembre 2015, Il sindaco Giovannini apre il “Si Fest” LA REPUBBLICA (ed Bologna) Giorno&Notte 11 settembre 2015, Si Fest 24, da oggi a domenica a Savignano sul Rubicone (FC). CORRIERE DI BOLOGNA, Tempo Libero 12 settembre 2015, Lo sguardo delle star Larry Fink a tutto tondo CORRIERE DI ROMAGNA (ed Forlì-Cesena) Cultura, Spettacoli, Tempo libero 12 settembre 2015, Larry Fink, “The Vanities” con l’anima di Marcello Tosi QN Emilia Romagna Focus 12 settembre 2015, SI Fest a tutta foto LA REPUBBLICA (ed Bologna) Società 12 settembre 2015, Si Fest 24, Tra abito e abitudine il mondo in fotografia di Michele Smargiassi IL RESTO DEL CARLINO (ed Forlì-Cesena) Spettacoli, Cultura, Società 13 settembre 2015, Julien Lombardi vince il premio Marco Pesaresi CORRIERE DI ROMAGNA (ed Forlì-Cesena) Cultura, Spettacoli, Tempo libero 13 settembre 2015, La rivoluzione in smoking Sabbagh, onore al nero di Marcello Tosi CORRIERE DI ROMAGNA (ed Forlì-Cesena) Cultura, Spettacoli, Tempo libero 13 settembre 2015, Premio Marco Pesaresi a Julien Lombardi di Marcello Tosi CORRIERE DI ROMAGNA (ed Forlì-Cesena) Cultura, Spettacoli, Tempo libero 13 settembre 2015, “Iran 1970”: omaggio a Gabriele Basilico CORRIERE DI ROMAGNA (ed Forlì-Cesena) Cultura, Spettacoli, Tempo libero 13 settembre 2015, Felice Beato, primi scatti sul Giappone CORRIERE DI ROMAGNA (ed Forlì-Cesena) Cultura, Spettacoli, Tempo libero 13 settembre 2015, Brodie e sottocultura giovanile punk LA VOCE DI ROMAGNA (ed Forlì-Cesena) Album 13 settembre 2015, Guardami! LA VOCE DI ROMAGNA (ed Forlì-Cesena) Album 13 settembre 2015, Oggi al SI Fest l’Assessore e Fink LA VOCE DI ROMAGNA (ed Forlì-Cesena) Album 13 settembre 2015, Pesaresi, un libro sbagliato LA VOCE DI ROMAGNA (ed Forlì-Cesena) Romagna by night 13 settembre 2015, Julien Lobardi ha vinto il “Premio Pesaresi” IL RESTO DEL CARLINO (ed Forlì-Cesena) Spettacoli, Cultura, Società 15 settembre 2015, «Le star? Il mio obiettivo indaga la loro umanità» di Carlotta Benini CORRIERE DI ROMAGNA (ed Forlì-Cesena) Cultura, Spettacoli, Tempo libero Agenda 15 settembre 2015, SAVIGNANO SI FEST CORRIERE DI ROMAGNA (ed Forlì-Cesena) Cultura, Spettacoli, Tempo libero 15 settembre 2015, Ecco tutti i vincitori e le segnalazioni del “Si fest 2015” di Marcello Tosi LA VOCE DI ROMAGNA (ed Forlì-Cesena) Cronaca Rubicone Valle Savio 15 settembre 2015, Michela Benaglia vince il SI Fest LA VOCE DI ROMAGNA (ed Forlì-Cesena) Album 16 settembre 2015, Tanti auguri dall’aldiquà, di Davide Brullo CORRIERE DI ROMAGNA (ed Forlì-Cesena) Cronaca Valle del Rubicone 19 settembre 2015, Oggi in centro la Notte Bianca con spettacoli, sfilate, musica e cibo CORRIERE DI ROMAGNA (ed Forlì-Cesena) Cultura, Spettacoli, Tempo libero Agenda 19 settembre 2015, SAVIGNANO SI FEST CORRIERE DI ROMAGNA (ed Forlì-Cesena) Cultura, Spettacoli, Tempo libero 19 settembre 2015, Esplorare la fotografia in diciassette mostre di Marcello Tosi LA VOCE DI ROMAGNA (ed Forlì-Cesena) Romagna by night 19 settembre 2015, Solo per oggi, fotografia no stop fino alle 24 CORRIERE DI ROMAGNA (ed Forlì-Cesena) Cultura, Spettacoli, Tempo libero Agenda 20 settembre 2015, SAVIGNANO SI FEST LA VOCE DI ROMAGNA (ed Forlì-Cesena) Terza 20 settembre 2015, It’s ok LA VOCE DI ROMAGNA (ed Forlì-Cesena) Terza 20 settembre 2015, I patti per il Fondo Pesaresi CORRIERE DI ROMAGNA (ed Forlì-Cesena) Spettacoli, Cultura, Società 25 settembre 2015, Visite alle mostre di Basilico e Mike Brodie LA VOCE DI ROMAGNA (ed Forlì-Cesena) Album 25 settembre 2015, Si Fest: la Calvenzi ci mostra Gabriele Basilico IL RESTO DEL CARLINO (Ed. Cesena) Spettacoli, Cultura, Società 25 settembre 2015, Si Fest, visita guidata alla mostra ‘Iran 1970’ di Basilico CORRIERE DI ROMAGNA (ed Forlì-Cesena) Cronaca Valle del Rubicone 27 settembre 2015, Visita SI Fest LA VOCE DI ROMAGNA (ed Forlì-Cesena) Cronaca Rimini 1 ottobre 2015, L’ultima lettera della mamma a Marco Pesaresi CORRIERE DI ROMAGNA (ed Forlì-Cesena) Valle del Rubicone 4 ottobre 2015, Eventi estivi: numeri da record CORRIERE DI ROMAGNA (ed Forlì-Cesena) Cultura&Spettacoli 4 ottobre 2015, GSi Fest 24, buona la prima. Chiusura con 5000 presenze e 2800 biglietti venduti LA VOCE DI ROMAGNA (ed Forlì-Cesena), Valle del Rubicone 5 ottobre 2015, SI Fest 24, bilancio positivo. Cinquemila presenze per la manifestazione WEB S I F E S T [HABITUS] FP magazine http://www.fpmagazine.eu/ita/news/Premio_Marco_Pesaresi_2015-242/ Eventi e sagre – 29 luglio http://www.eventiesagre.it/Eventi_Festival/16711_SI+FEST.html Cesenatoday.it http://www.cesenatoday.it/cronaca/si-fest-e-nata-l-associazione-culturale-savignano-immagini.html Cesenatoday.it http://www.cesenatoday.it/eventi/si-fest-edizione-2015-11-13-settembre.html Fiaf http://www.fiaf.net/regioni/emiliaromagna/si-fest-savignano-sul-rubicone-11-12-13-settembre2015/ The Mammoth’s Reflex http://www.themammothreflex.com/news/2015/07/30/premio-marco-pesaresi-per-la-fotografiacontemporanea/ Eventi e sagre http://www.eventiesagre.it/Eventi_Festival/16711_SI+FEST.html Icaro Rubicone tv https://www.youtube.com/watch?v=mVjrlQaFlh8&feature=youtu.be The Mammoth’s Reflex http://www.themammothreflex.com/festival/2015/08/07/habitus-e-il-tema-della-24esima-edizionedel-si-fest/ Teleromagna 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http://www.rocklab.it/2015/09/10/si-fest-after-ecco-il-programma/ Sentire ascoltare http://sentireascoltare.com/news/sifest-2015-savignano-sul-rubicone-iosonouncane/ A cura di MARIAELENA FORTI con la collaborazione di AGNESE COSSA Per l’area Web FRANCESCA BIGUCCI con la collaborazione di MARIAELENA FORTI Uno speciale ringraziamento a GIUSEPPE PAZZAGLIA SI FEST 11.12.13 SETTEMBRE 2015 [HABITUS]: DAGLI ABITI ALL’ABITUDINE, DAI COSTUMI AL COSTUME PERIODICI E SETTIMANALI Associazione Culturale Savignano Immagini Corso Vendemini 67, Savignano sul Rubicone (FC) Mensile Data settembre 2015 Pagina 18 Foglio 1/1 Parliamone Parliamone di Maurizio Rebuzzini (Franti) CIÒ CHE FA LA DIFFERENZA Oltre gli appuntamenti ufficiali di SI Fest Savignano Immagini Festival 2015, dalle mostre agli incontri, alla lettura portfolio, l’intera Savignano sul Rubicone, in provincia di Forlì-Cesena, è coinvolta nel clima fotografico del fine settimana di avvio: quest’anno, dodici e tredici settembre. N 10 Al SI Fest - Savignano Immagini Festival 2015, l’imperturbabile (?) Beppe Bolchi, autore che più e meglio di altri frequenta la fotografia stenopeica e la fotografia a sviluppo immediato (spesso in combinazione e unione tra loro), ha allestito una convincente sala di posa, nella quale ha realizzato accattivanti ritratti immediati con la nuova emulsione Impossible 8x10 pollici bianconero. Affascinanti allestimenti scenici al SI Fest - Savignano Immagini Festival 2015, a metà settembre in provincia di Forlì-Cesena, il cui programma ha richiamato l’accattivante visione di [Habitus] Dagli abiti all’abitudine, dai costumi al costume: con personali di autori di alto profilo. scino complessivo del programma, e il nostro allineamento individuale con molte delle mostre proposte. Quindi, non entriamo nel merito dei progetti più concettuali, che esulano dalla nostra sfera di comprensione. Ma, ancora prima di qualsivoglia specifico, ciò che ci preme sottolineare e annotare è lo spirito del SI Fest Savignano Immagini Festival, che riesce ad allestire programmazioni annuali di grande richiamo e svolgimento profondo: con contorno di incontri di alto profilo. Grande merito assoluto e ancora più grande merito, se e quando e per quanto lo misuriamo alla luce dei tanti/troppi appuntamenti fotografici italiani che non sono riusciti a superare la loro prima e unica edizione (senza giudizio negativo, ma in semplice constatazione). Qual è, sopra tutte e prima di tante altre considerazioni, lo spirito che qualifica il SI Fest - Savignano Immagini Festival? Presto rilevato: il concentrato spirito con il quale è organizzato e svolto, che coinvolge l’intera cittadina in un fine settimana di straordinaria partecipazione collettiva. Insomma, a differenza di tante altre “invasioni” fotografiche, che non si integrano minimamente nel territorio d’azione e proposizione, a Savignano sul Rubicone la fotografia si respira FILIPPO REBUZZINI (5) Non è il caso di entrare nel dettaglio dello svolgimento della ventiquattresima edizione di SI Fest - Savignano Immagini Festival, il cui apice si è registrato nel fine settimana dodici-tredici settembre, con solenne inaugurazione la sera del precedente venerdì undici. Le mostre in programma si sono poi allungate in avanti, fino alla fine del mese. Non è il caso di entrare nel dettaglio, perché -come ormai accade al giorno d’oggi- la Rete ha già avuto modo di informare in tempo reale sui vincitori della lettura portfolio, nona tappa (su dieci totali) del programma Portfolio Italia 2015 - Gran Premio Apromastore-Pentax, la qualificata rassegna annuale ideata nel 2004 dall’autorevole Fiaf (Federazione Italiana Associazioni Fotografiche): Michela Benaglia e Luigi Poiaghi, rispettivamente con i progetti From 7 to 7 e Ombre. In questa chiave, in questi momenti di informazioni rapide (e, spesso, transitorie... ahinoi), è giornalisticamente doveroso distinguere il Web rispetto altre scritture e comunicazioni. Cioè, la Rete si distingue per freschezza e rapidità di argomenti, con relativa facilità e velocità di ricerca e informazione, mentre la lettura (scrittura) di riviste e/o libri offre tempo e modo per elaborare e riflettere. Come dire, e diciamolo!, che la scrittura/lettura di riviste (e/o libri) favorisce la comprensione di argomenti complessi e articolati. Da cui e per cui... eccoci qui. L’insieme delle esposizioni personali allestite a Savignano sul Rubicone, in provincia di Forlì-Cesena, è stato confezionato attorno il programma enunciato di [Habitus]. Dagli abiti all’abitudine, dai costumi al costume: mostre distribuite in spazi del centro storico della affascinante cittadina romagnola. Per mille e mille motivi, probabilmente tutti legittimi, non spetta a noi entrare nello specifico e dettaglio dello svolgimento del tema preposto: lasciamo ogni commento a chi persegue spiriti critici (da parte nostra, non siamo tanto immorali da considerarci “critici”: per nostra abitudine, preferiamo osservare... senza giudicare). Ancora, e in aggiunta, possiamo solo annotare il fa- La lettura portfolio del SI Fest Savignano Immagini Festival 2015 ha scandito la nona delle dieci tappe di Portfolio Italia 2015 - Gran Premio Apromastore-Pentax, a cura dell’autorevole Fiaf (Federazione Italiana Associazioni Fotografiche). I due vincitori di tappa: Michela Benaglia (con From 7 to 7) e Luigi Poiaghi (con Ombre). passo dopo passo, anche percorrendo semplicemente le sue strade. Ovviamente, oltre gli impegni finanziari di fondo e necessità (che supponiamo adeguatamente consistenti, dato l’alto spessore formale della manifestazione), contano anche i tanti volontariati di supporto e sostegno, che consentono uno svolgimento impeccabile e perfettamente corretto (a completa differenza di tante e tante altre improvvisazioni che abbiamo incontrato in tante e tante altre occasioni). In perfetta onestà intellettuale, andrebbero ricordati tutti coloro che contribuiscono con il proprio impegno al successo del Festival. Non è possibile farlo, ma non possiamo (né vogliamo) ignorare la discreta regia di Mario Beltrambini, autentico deus ex machina dell’intera filiera: c’è, e la sua presenza è percepibile e palpabile, nonostante la discrezione che gli impone di non apparire mai in prima persona, di stare educatamente discosto dalle luci della ribalta. Insomma, oltre se stesso e il proprio svolgimento, SI Fest - Savignano Immagini Festival è anche un esempio per tutti coloro i quali intendono organizzare e trattare la materia fotografica. Da qui c’è molto da imparare, nonostante in Italia si celebrino altre personalità (da molte delle quali prendiamo le debite distanze); da qui si possono ricavare i tratti di un impegno che è effettivamente fotografico, in relazione a quella missione che Alfred Steichen ha ben definito. In doverosa ripetizione, oltre tante altre nostre precedenti annotazioni: «Missione della fotografia è spiegare l’Uomo all’Uomo, e ogni Uomo a se stesso». E lo stesso vale per i programmi di presentazione e visualizzazione del percorso espressivo della fotografia. Ancora, e a conclusione, cosa distingue e qualifica SI Fest - Savignano Immagini Festival? In sostanziosa autoreferenzialità con uno dei nostri credo, ci piace vederla e interpretarla così: agire affinché la fotografia non sia arido punto di arrivo, ma fantastico e privilegiato s-punto di partenza. Con franchezza: s-punto di partenza verso osservazioni e riflessioni individuali -a ciascuno, le proprie- che consentano a ciascuno di vivere la fotografia individuandone il vero e autentico valore: che ognuno di noi deve trovare in se stesso. ❖ 11 Fondato nel 1948 Iscrizione FIAF n. 12 NOTIZIARIO del Circolo Fotografico LA GONDOLA Associazione di Promozione Sociale Encomiabile e Benemerito della Fotografia Italiana ANNO XL Numero 11 Novembre 2015 I soci del Circolo Fotografico La Gondola si riuniscono ogni venerdì alle ore 21 presso la Sede Sociale alla Giudecca c/o il Centro Civico Recapito postale: Circolo Fotografico La Gondola c/o Manfredo Manfroi San Marco 3007 30124 Venezia, tel. Presidente 041-5237116 CALENDARIO DI NOVEMBRE 2015 Venerdì!! ! ! ! ! ! ! Venerdì!! ! ! ! ! Venerdì!! Venerdì!! 6! ! ! ! 13! ! ! 20! 27! Incontro con Samuel Delcroix che presenterà uno/due nuovi lavori; seguirà visione opere dei soci per la mostra “Lo specchio di Alice” Ultima serata riservata alle fotografie per la mostra “Lo specchio di Alice” Ospite del mese il fotografo Kukki visione opere dei Soci 2 NOVEMBRE Mario Cucchi Kukki© Nella ricorrenza del 2 novembre la Gondola ricorda con immutato affetto i Soci scomparsi. L’OSPITE DEL MESE A dire il vero gli ospiti sono due, Mario Cucchi, in arte Kukki, e Samuel Delcroix; quest'ultimo è ormai da considerare un amico della Gondola non mancando mai di passare per il nostro Circolo tutte le volte che dal Belgio viene a Venezia. Challenge (2013) e finalista al London Creative Competition (2015); ha esposto in numerose occasioni a Torino, Milano, Londra, Santander, ecc.ecc. Sarà un incontro molto interessante poiché la poetica di questo Autore per certi versi è molto vicina agli attuali percorsi della Gondola. DOPPIA INTERVISTA di Nicola Bustreo Savignano sul Rubicone si distingue da più di dieci anni per una intensa attività fotografica. Dopo “Portfolio in piazza a Savignano” del 1992, nato dalla vulcanica mente di Lanfranco Colombo alla comparsa sulla scena italiana del SI FEST nel 2001, manifestazione fotografica caratterizzata da esposizioni di respiro internazionale, sulla quale convergono progettualità e didattica fotografica, è emersa la necessità di realizzare un contest per sostenere la fotografia indipendente. Ed ecco qui il SI FEST OFF. Mario Cucchi Kukki© Kukki, invece, è un incontro avvenuto al MIA di quest'anno; siamo rimasti molto colpiti dalla sua ricerca, essenziale e sofisticata allo stesso tempo, tra i migliori lavori visti in quell'occasione. Dopo gli studi tecnici e artistici, Kukki (Milano 1958), si è occupato di pubblicità per parecchie agenzie milanesi. Attualmente lavora come grafico e fotografo free lance. Ha ottenuto numerosi e importanti riconoscimenti tra i quali il Premio Speciale Tina Modotti e il Premio Chatwin sez. fotografia (2009), il primo premio al Metro Photo Tradizione e sperimentazione contemporanea, confronto e contaminazione sono le prerogative di un’idea di festival fotografico che ormai è diventato un appuntamento imperdibile per la realtà fotografica italiana. In questa doppia intervista, con le medesime domande, sono state messe a confronto due generazioni fotografiche per fare il punto della situazione, ma anche per cercar di capire gli orientamenti della fotografia italiana del futuro. A confronto Mario Beltrambini BFI - fotografo, agguerrito coordinatore del Circolo Fotografico Associazione Cultura e Immagine di Savignano nonché co/organizzatore di Savignano Incontri, Luglio Fotografia, Savignano www.cflagondola.it e-mail: [email protected] - fax 041-5237116 pag. 1 Immagini e SI FEST - e Tomas Maggioli, curatore di fotografia e non solo, anche lui facente parte dell’organizzazione del SI FEST OFF. Le domande: 1) Uno o più perché sull’organizzazione di un festival in questo momento storico di effettivo passaggio generazionale nella fotografia italiana? 2) Le difficoltà maggiori che vanno ad incidere sulla nascita, crescita ed eventuale maturazione di un festival fotografico “OFF”. E poi, soprattutto, quali le soddisfazioni e i cambiamenti per la fotografia italiana? 3) Uno sguardo a Lanfranco Colombo ispiratore di Savignano Immagini e da cui poi nacque il SI FEST OFF. Cosa gli direste se ve lo trovaste davanti? Risponde Mario Beltrambini 1) Da alcuni anni la programmazione del SI FEST di Savignano si snoda con un palinsesto che lo caratterizza per omogeneità di contenuti e proposte espositive, di conseguenza per le proposte di mostre, installazioni , performance ecc. non rientranti nel tema scelto di anno in anno restava poco spazio per essere prese in considerazione, le proposte che ci arrivavano erano tante perciò si pensò ad utilizzare la modalità già da anni adottata dai Rencontres di Arles che proponeva parallelamente al circuito ufficiale una sezione OFF (Voies Off ) nel quale interno trovavano collocazione esposizioni ed altre forme artistiche libere da vincoli di programmazione. Oggi,è questa la modalità seguita da molti festival, dove trovano spazio giovani e nuove proposte che a volte risultano molto interessanti per il linguaggio variegato ed in alcuni casi inusuale usato per comunicare. Così nasce alcuni anni fa il SI FEST OFF oggi una realtà espositiva alla quale, viste le numerose domande di partecipazione, col passare degli anni si è dovuto far ricorso ad un regolamento di partecipazione ed ad una selezione da parte di una commissione apposita. In questo modo noi pensiamo di dare voce e visibilità reale non solo alle nuove generazioni ma a tutte le generazioni che stanno provando ad emergere attraverso l’uso delle immagini in vari modi. 2) Parte della risposta a questa domanda risiede nella risposta precedente, aggiungerei un aspetto non di poco conto, la facilità con cui si perviene alla creazione e diffusione di lavori fotografici, la condivisione sui social media e il consenso popolare del “mi piace” che ne dovrebbe certificare la qualità, in un certo modo crea delle aspettative nei “fotografi/artisti” che vanno aldilà del reale valore dei lavori prodotti. Per questa ragione crediamo che il nostro modo di operare scelte di un certo tipo possa essere d’esempio per coloro che intendono mettersi in gioco. Cerchiamo in molti modi di dare varie indicazioni, l’Open Off, per esempio, che si svolge nel mese di maggio serve come pedana di confronto e lettura condivisa dei propri progetti scambiando opinioni e spunti con esperti ed altri autori, inoltre la visione dei lavori di altri autori diventa stimolo per migliorare e capire i propri limiti. La nostra soddisfazione più grande è sicuramente vedere crescere il nostro progetto attraverso l’affezione e le crescenti richieste di partecipazione di anno in anno e la validità delle esibizioni presentate. Attraverso questo si può sicuramente vedere il cambiamento e il miglioramento del panorama fotografico italiano. 3) Vorrei ricordare Lanfranco Colombo, il Gran Signore della Fotografia Italiana, che nel 1992 ci permise di entrare in una dimensione fotografica nuova “Il Portfolio in Piazza”, il successo di tanti Festival di fotografia e di lettura portfolio nati in questi anni si deve a lui e a noi che ci abbiamo fortemente creduto. A questo proposito riporterei uno stralcio di un articolo che scrissi e che fu pubblicata su FOTO IT nel 2008 “Relazione “il portfolio” Sono uno dei fotografi che ha vissuto il cambiamento avvenuto in questi anni nel modo di presentare immagini fotografiche, avvenuto in seguito a sollecitazioni da parte di gruppi di fotografi ed organizzatori di eventi che come quello di Savignano ( SI-FEST- Portfolio in piazza) si sono adoperati per dare voce a quelli che non pensano ai concorsi come mezzo per far conoscere il proprio lavoro. La spinta a far nascere questo cambiamento da parte della nostra associazione, nata solo pochi anni prima e già alla ricerca di nuovi stimoli, è stato mutuato dalla incapacità riscontrata in varie occasioni, da parte di molti fotografi-amatori di presentarsi con una soggettività fotografica capace di trasmettere valori ed emozioni e non solo imitazioni stilistiche prive di personalità. Avevamo riscontrato che la frequentazione di autori famosi da parte di alcuni fotografi aveva operato in loro un cambiamento nel comportamento operativo e che la loro personalità fotografica evidenziava ora una nuova freschezza di linguaggio. Per queste ragioni, credendo nelle capacità di molti autori di utilizzare il mezzo fotografico per esprimere concetti e realizzare progetti e con lo scopo di convincere altri ad abbandonare una linea di condotta esclusivamente indirizzata alla realizzazione di immagini stereotipate, abbiamo pensato che fossero necessarie delle “verifiche” periodiche come quelle che si mettevano in scena a Milano durante le giornate del SICOF, la mitica fiera della fotografia che attirava moltissimi fotografi con stand e vetrine piene di sfavillati apparecchi fotografici, modelle più o meno vestite e la Pedana del Sicof, quella pedana che noi ci proponemmo di portare sulla piazza di Savignano sul Rubicone. Ci volle poco a convincere Lanfranco Colombo, vulcanico responsabile delle letture milanesi, della bontà del progetto in cui anche egli vide un modello di dibattito utile alla comprensione del linguaggio fotografico…… e così nacque il Portfolio in Piazza. Riporterò di seguito il testo di presentazione scritto da Lanfranco Colombo per la prima edizione del Portfolio in piazza di Savignano sul Rubicone. Ho un’esperienza quasi trentennale del confronto tra fotografi e critici, tra chi lavora intorno ad www.cflagondola.it e-mail: [email protected] - fax 041-5237116 pag. 2 un’idea e chi –per vocazione, per passione, per esperienza- è in grado di valutare, apprezzare, giudicare i risultati. Da Porquerolles, da Arles, dal Sicof e dai numerosi epigoni che si sono succeduti via via sia in Italia sia in Europa, ho tratto troppi input positivi per non considerare talvolta decisivo per un fotografo che non abbia – vuoi per timidezza, vuoi per distanze geografiche- eccessiva familiarità con il cosiddetto “mondo della critica”, l’incontro ed il confronto con un “esperto” in cui egli stesso abbia piena fiducia. Ho assistito talvolta, nel corso di questi incontri, a fatali disillusioni: ma più spesso ho avuto modo di assistere a scoperte felici ed alla nascita di qualche autore anche importante. Sempre ho potuto apprezzare quel chiarimento di idee che può nascere solo da un confronto aperto. E’ per questo motivo che ho accolto con entusiasmo l’invito ad organizzare anche a Savignano- grazie all’interesse della Biblioteca e Centro Culturale di Palazzo Vendemini e del Circolo fotografico “Cultura e Immagine” – una manifestazione che con il titolo “Portfolio in piazza” si propone di riunire a confronto i fotografi con un manipolo di “esperti”……La discussione sulla pubblica piazza, sarà la più aperta e franca possibile. Le fotografie discusse, poi verranno esposte come “panni ad asciugare” agli occhi del pubblico, che potrà così ulteriormente dire la sua sui lavori esposti sia sui criteri di selezione utilizzati dai “critici”….> Lavorare intorno a un’idea scriveva Colombo: in questa definizione era espressa la nostra idea di rappresentazione di immagini coerenti e sorrette da un progetto, il Portfolio…” Risponde Tomas Maggioli 1) Savignano ha alle spalle una lunga, anzi lunghissima storia in cui il legame con il mondo della fotografia, in tutti i suoi aspetti è diventato quasi simbiotico, viscerale. Attraverso la fotografia e i suoi grandi protagonisti, da Lanfranco Colombo a Denis Curti, Mario Cresci, Gabriele Basilico, ecc. solo per citarne alcuni, l’immagine della città, da paese semisconosciuto della bassa Romagna, ha subito un vero e proprio stravolgimento, divenendo nel corso degli anni e con il susseguirsi delle varie edizioni, un punto cardine per un folto pubblico non solo di esperti e addetti ai lavori, ma più in generale per appassionati ed amanti di fotografia. Oggi l’organizzazione e la produzione di un Festival culturale e in modo particolare di fotografia capace di lasciare un’impronta significativa non è impresa facile, specie in relazione al proliferare di tanti piccoli festival, cloni dei principali eventi di settore che ripropongono in molti casi gli stessi nomi e le stesse “facce”. Una delle peculiarità che da sempre hanno contraddistinto Savignano e il SI Fest, è stata senz’altro la sua capacità di essere anticipatore ed innovatore, esplorando tematiche e proponendo mostre, incontri, tavole rotonde estremamente moderne e attuali. L’aver introdotto una sezione dedicata non tanto ai giovani da un punto di vista anagrafico bensì nell’uso e approccio alla Fotografia come strumento di ricerca e indagine capace di dialogare con altri media, credo sia stato il passo decisivo verso l’affermazione di una nuova “era fotografica”. Non più solo immagini incorniciate e appese, ma opere più complesse, vere e proprie installazioni dove l’immagine, seppur centrale diventa veicolo e tramite per una sperimentazione che abbraccia più in generale l’intero corpus delle arti visive. A tal proposito, mi trovo in sintonia con il pensiero di Roberta Valtorta, storica e critica della fotografia, che ritiene che tra pochi anni non parleremo più di fotografi ma di tecnici dell’immagine. 2) Il proporre un OFF di qualità, con una vera e attenta selezione tra più di 130 progetti provenienti dall’intero stivale e oltre confine, rappresenta una sfida ma prima di tutto uno strumento di indagine e censimento sulla situazione della Fotografia Contemporanea oggi. Visto e considerato l’elevato standard a cui siamo giunti in soli 6 anni di attività, posso affermare con orgoglio che l’Italia non ha nulla da invidiare al resto del Mondo. Quello che manca forse è un mercato dell’arte fotografica, pochi purtroppo sono ancora oggi ad eccezione dei fotografi di moda o eventi, i “giovani” che possono lavorare e vivere con le loro creazioni e progetti. Un Festival è e deve essere non solo un’occasione per rifarsi gli occhi ed educare la vista di fronte ad un ricco panorama di immagini, bensì un’occasione per riflettere sullo stato della Fotografia oggi e più in generale dell’Arte contemporanea, occasione di scambio e crescita culturale, luogo di incontri con galleristi ed esperti in grado non solo si apprezzare e riconoscere un nuovo talento ma anche saperlo valorizzare offrendogli possibilità di lavoro e visibilità in altri contesti. E tutti questi elementi, con grande e profonda soddisfazione li ho ritrovati quest’anno all’interno del circuito OFF. 3) Purtroppo non ho avuto occasione di conoscere di persona Lanfranco Colombo, ma solo di apprezzarlo attraverso il racconto e gli aneddoti di chi mi ha preceduto contribuendo alla nascita del Festival. Senza dubbio un personaggio vulcanico, innovatore e precursore, che ha saputo trasmettere e comunicare la sua passione e le sue conoscenze, e che ha contribuito con professionalità e competenza alla costruzione di quello che sarebbe diventato uno degli eventi di maggior prestigio nel settore della fotografia Contemporanea. Se fosse ancora vivo, certamente gli chiederei, dato che furono una sua creazione, una riflessione sulle letture Portfolio oggi. Hanno ancora un ruolo fondamentale all’interno di un Festival o potrebbero essere sostituite da nuove forme di dibattito e analisi critica dell’immagine? LIBRI RICEVUTI Dalla dott.ssa Maria Flacco riceviamo copia della tesi di laurea “Paolo Monti: i ritratti di Meme 1941-1965” ( Corso di Laurea Magistrale in Storia e Critica dell'Arte Università degli Studi di Milano- A.A. 2013/2014 – relatore prof. Giorgio Zanchetti, correlatore prof. Silvia Paoli). www.cflagondola.it e-mail: [email protected] - fax 041-5237116 pag. 3 Una bella tesi, accurata ed esauriente, che approfondisce uno degli aspetti produttivi di Monti più noti ed apprezzati: i ritratti alla nipote Meme. Attraverso ricerche presso l'Archivio BEIC di Milano e in quello della Gondola, la dott. Flacco ricostruisce le ragioni ideali ed espressive che spinsero Monti ad accompagnare fotograficamente la nipote dall'infanzia sino alla prima maturità, facendone un'icona fondamentale della nuova fotografia italiana. Completando la tesi con varie interviste, tra cui una alla stessa Meme, l'Autrice mette a fuoco, una volta di più, la profondità del pensiero montiano e gli appassionanti enigmi che, specie nel ritratto, la sua poetica ci propone. Davvero una tesi interessante che va ad aggiungersi alla già nutrita collezione presente nel nostro Archivio. AFFERMAZIONI DEI NOSTRI SOCI Il nostro attivissimo ex socio Gigi Ferrigno partecipa con una sua immagine alla mostra “Pausa pranzo” che si tiene dal 23/10 al 23/11 a Sesto san Giovanni in villa Mylius, largo La Marmora 17; la mostra prende in esame la ristorazione negli ambienti di lavoro dall'inizio del '900 sino agli anni '70. La Socia Onoraria Etta Lisa Basaldella espone presso OPEN by Testolini in via Paganello 8 Mestre la sua personale “ Aran Islands”; dal 6 al 30 di questo mese. Emilio Zangiacomi Pompanin©C.F. La Gondola DONAZIONI ALL’ARCHIVIO STORICO NOVITA’ DAL SITO WWW.CFLAGONDOLA.IT L'Home page di novembre è dedicata al Socio Emilio Zangiacomi Pompanin. Nato a Pieve di Cadore (BL) nel 1967, vive a Cortina d'Ampezzo. Socio della Gondola dal 05/03/2007. Fotografo professionista. E' uno dei più innovativi soci del Circolo grazie a continue sperimentazioni di materiali e anche di apparecchiature di ripresa, spesso modificate dall'autore stesso. Sul tema delle innovazioni tecniche e modalità di ripresa ha tenuto diversi workshop, molto apprezzati. Particolarmente significativa la ricerca sull'uso dell'infrarosso e delle tecniche “off camera”con cui ha ottenuto notevoli risultati. Ha prodotto diverse mostre personali, alcune dedicate alle montagne Ampezzane, e partecipato con successo alle ultime mostre sociali della Gondola. Dal socio Giorgio Semenzato 11 stampe clp di soggetti vari, dal socio David Salvadori un reportage di 20 stampe sul Muro del Pianto in Israele, dai sigg. Luca e Elena Puntin Gognan 18 stampe in b/n del papà S.O. Ennio Puntin Gognan, dal socio Manfredo Manfroi 29 polaroid di Anna Maria Poggi, dal socio Andrea Avezzù una stampa in b/n. AUGURI Compiono gli anni sotto i segni dello Scorpione e del Sagittario i soci Giovanni Vio (2/11), Giorgio Semenzato (3/11), Antonio Baldi (7/11), Mario Bullo (9/11), Andrea Avezzù (10/11) Aldo Brandolisio (17/11), Giorgio Nicolini (21/11), Massimo Stefanutti (22/11). Auguri anche agli amici e lettori del Notiziario Recentemente ha provveduto al restauro digitale e alla stampa della mostra “ Venezia tra Belle Epoque e bagliori di guerra” tutt'ora esposta nel Salone di Banca Intesa in campo San Luca a Venezia Tutti i testi e le fotografie edite su questo notiziario sono di proprietà del Circolo Fotografico La Gondola A.P.S. e dei singoli autori, se indicati, ed ogni riproduzione è riservata. A norma della vigente legge sul diritto d'autore e del codice civile, è vietata la riproduzione dei testi o di parte di essi e delle fotografie con qualsiasi mezzo. www.cflagondola.it e-mail: [email protected] - fax 041-5237116 pag. 4 Settimanale Data 30 agosto 2015 Pagina 23 Cultura & Spettacoli Foglio 1/1 Settimanale Data 4 settembre 2015 Pagina 59 Foglio 1/1 Settimanale Data 6 settembre 2015 Pagina Prima Pagina Foglio 1/3 Settimanale Data 6 settembre 2015 Pagina 28 Foglio 2/3 Settimanale Data 6 settembre 2015 Pagina 28 Piede Foglio 3/3 Settimanale Data 8 settembre 2015 Pagina 20 Foglio 1/1 Settimanale Data 9 settembre 2015 Pagina 162 Foglio 1/1 Settimanale Data 17 settembre 2015 Pagina 85 Foglio 1/1 Settimanale Data 18 settembre 2015 Pagina 11 Terza Pagina Foglio 1/1 Settimanale Data 20 settembre 2015 Pagina Prima Pagina Foglio 1/2 Settimanale Data 20 settembre 2015 Pagina 30 Cultura e Spettacoli Foglio 2/2 SI FEST 11.12.13 SETTEMBRE 2015 [HABITUS]: DAGLI ABITI ALL’ABITUDINE, DAI COSTUMI AL COSTUME QUOTIDIANI E AGENZIE Associazione Culturale Savignano Immagini Corso Vendemini 67, Savignano sul Rubicone (FC) Fotografia: al via a Savignano l'11 la 24/a edizione Si Fest Rassegna Habitus vuole riflettere tra stile di vita e vestiti (ANSA) - SAVIGNANO SUL RUBICONE (FORLI'-CESENA), 2 SET Al via a Savignano sul Rubicone, venerdì 11 per concludersi domenica 13, il Si Fest, rassegna di fotografia giunta alla 24/a edizione e intitolata quest'anno 'Habitus' per riflettere sul concetto di costume tra stile di vita e abito che riveste il corpo. A condurre la riflessione le immagini di autori di spicco del panorama fotografico nazionale ed internazionale come lo statunitense Mike Brodie, che approda per la prima volta in Europa; Larry Fink, autore newyorchese che presenta la mostra inedita in Italia 'The Vanities'; Gabriele Basilico con in mostra le fotografie vintage di Iran 1970 e poi Felice Beato, l'italo-palestinese Mustafa Sabbagh, la francese Claudine Doury, Martina Bacigalupo, Paolo Ventura e Giulia Marchi. Il festival romagnolo dedicherà spazio anche all'editoria indipendente accogliendo 12 piccole case editrici italiane attive nell'ambito della fotografia e arricchiscono l'evento il SI Fest Off e il SI Fest After, contenitori di approfondimento e di intrattenimento. Dopo la tre giorni del Festival, le mostre fotografiche che ne dipanano il precorso rimarranno visitabili fino al 27. Il SI Fest è promosso dall'Associazione Savignano Immagini in collaborazione con il Comune di Savignano sul Rubicone ed il Patrocinio della Regione Emilia-Romagna, del Comune di Rimini, del Comune di San Mauro Pascoli e della Camera di Commercio di Forlì-Cesena. (ANSA). Quotidiano Data 30 luglio 2015 Pagina 24 Cultura&spettacoli Foglio 1/1 Quotidiano Data 30 luglio 2015 Pagina Album Foglio 1/1 Quotidiano Data 30 luglio 2015 Pagina Album Foglio 1/1 Quotidiano Data Pagina Foglio 8 agosto 2015 1 SPRINT 1/1 Quotidiano Data Pagina Foglio 8 agosto 2015 28 Cultura&spettacoli 1/2 Quotidiano Data 8 agosto 2015 Pagina Album Foglio 1/1 Quotidiano Data Pagina Foglio 8 agosto 2015 9 Valle del Rubicone 1/1 Quotidiano Data 08 agosto 2015 Pagina 13 Culture Estate Foglio 1/1 Quotidiano Data 14 agosto 2015 Pagina Album Foglio 1/1 Quotidiano Data 14 agosto 2015 Pagina ALBUM Foglio 1/2 Quotidiano Data 15 agosto 2015 Pagina Terza Foglio 1/3 Quotidiano Data 15 agosto 2015 Pagina Terza Foglio 2/3 Quotidiano Data 15 agosto 2015 Pagina Terza Foglio 3/3 Quotidiano Data 16 agosto 2015 Pagina Speciale Foglio 1/1 Quotidiano Data 19 agosto 2015 Pagina Album Foglio 1/4 Quotidiano Data 19 agosto 2015 Pagina Album Foglio 2/4 Quotidiano Data 19 agosto 2015 Pagina Album Foglio 3/4 Quotidiano Data 19 agosto 2015 Pagina Album Foglio 4/4 Quotidiano Data 20 agosto 2015 Pagina Rimini Foglio 1/1 Comune di Savignano LA BUONA CULTURA FINALMENTE IL COMUNE DI RIMINI HA CONFERMATO LA DECISIONE DI FINANZIARE RICONOSCIMENTO FOTOGRAFICO. IN MEMORIA DI MARCO. L' assessore Massimo Pulini si ravvede e tira fuori i 2.500 euro per il Premio Pesaresi L' IMPORTANTE Anche gli Assessori hanno un cuore. Alla fine l' Assessore alla cultura Massimo Pulini si è piegato, si è concesso. I 2.500 euro che il Comune di Rimini avrebbe dovuto mettere sul piatto del Premio Pesaresi, compartecipando all' importante riconoscimento fotografico con il Comune di Savignano sul Rubicone, e che, viste le ultime (reazione scomposta dell' agenzia Contrasto contro il SI Fest), non erano per nulla scontati, ci sono. L' As sessore che, va detto, nel 2011 convalidò una rassegna, Fuori stagione, in memoria di Marco Pesaresi e di Pier Vittorio Tondelli, ha trattato con troppa sufficienza l' opera, commossa e violenta, del grande fotografo riminese. Fino ai danni che abbiamo raccontato più volte: sfregio della fotografia di Pesaresi regalata nel 2013 da mamma Isa al Comune; incapacità di onorare adeguatamente i 50 anni del fotografo, accaduti lo scorso anno; reazioni stizzite e ingiustificate nei confronti della mamma di Marco. Gesti imperdonabili se a compierli è un servitore dell' amministrazione pubblica. Ma, appunto, anche gli Assessori hanno un cuore e hanno la capacità di ravvedersi. Massimo Pulini, che si è lasciato "rubare" il riminese Pesaresi dall' Amministrazione di Savignano (la quale custodisce l' opera omnia di Pesaresi nel fondo omonimo, arricchito dagli oltre 8mila ma teriali giunti di recente dall' agenzia Contrasto), ha riconosciuto l' errore, si è fatto illuminare, forse, dalla tenacia di mamma Isa, una che sa che l' arte non è roba per arricchire le proprie buone&giuste relazioni sociali, ma vita intrisa di dolore, atto di salvezza. Perciò, evviva, ha concesso l' obolo pubblico per finanziare uno dei premi di fotografia più importanti del Paese. E si è scucito perfino: ha promesso che entro un mese (ri cordiamo che il prossimo 17 settembre Pesaresi compirebbe 51 anni) la statua di Jader Bonfiglioli per ornare la tomba di Marco sarà installata nel cimitero di Rimini. Ancor più, ha ammesso che sarebbe ben felice di esserci, al SI Fest, in omaggio alla siner professate dall' analogo Assessore di Savignano, Maura Pazza glia. Insomma, la storia ha un lieto fine. Il lupo cattivo lo faccio sempre io. (d.b.) Quotidiano Data 23 agosto 2015 Pagina 34 Valle del Rubicone Foglio 1/1 Quotidiano Data 24 agosto 2015 Pagina 5 Cesena Foglio 1/1 Quotidiano Data 25 agosto 2015 Pagina 26 Cultura, Spettacoli Foglio 1/1 Quotidiano Data 28 agosto 2015 Pagina 35 Romagna by Night Foglio 1/1 Quotidiano Data 30 agosto 2015 Pagina Terza Pagina Foglio 1/1 Quotidiano Data 1 settembre 2015 Pagina 13 Spettacoli Foglio 1/1 Quotidiano Data 4 settembre 2015 Pagina Informazione Redazionale Foglio 1/1 Quotidiano Data 5 settembre 2015 Pagina 21 Spettacoli Foglio 1/1 Quotidiano Data 5 settembre 2015 Pagina 34 Valle del Rubicone Foglio 1/1 Quotidiano Data 6 settembre 2015 Pagina 27 Cultura, Spettacoli Foglio 1/1 Quotidiano Data 6 settembre 2015 Pagina 28 Cultura Agenda Foglio 1/1 Quotidiano Data 6 settembre 2015 Pagina 24 Rubicone Valle Savio Foglio 1/1 Quotidiano Data 8 settembre 2015 Pagina 20-21 Foglio 1/2 Quotidiano Data 8 settembre 2015 Pagina 20-21 Foglio 2/2 Quotidiano Data 8 settembre 2015 Pagina 36 Foglio 1/1 Quotidiano Data Pagina Foglio 10 settembre 2015 1/1 Quotidiano Data 10 settembre 2015 Pagina 24 Cultura, Spettacoli Foglio 1/1 Quotidiano Data 10 settembre 2015 Pagina 28 Cultura Agenda Foglio 1/1 Quotidiano Data 10 settembre 2015 Pagina 21 Rubicone Valle Savio Foglio 1/1 Quotidiano Data 10 settembre 2015 Pagina Terza Pagina Foglio 1/1 Quotidiano Data 10 settembre 2015 Pagina 17 Speciale Eventi Foglio 1/1 Quotidiano Data 11 settembre 2015 Pagina 25 Spettacoli Foglio 1/1 Quotidiano Data 11 settembre 2015 Pagina 40 Cultura, Spettacoli Foglio 1/1 Quotidiano Data 11 settembre 2015 Pagina 41 Cultura Agenda Foglio 1/1 Quotidiano Data 11 settembre 2015 Pagina 41 Cultura Agenda Foglio 1/1 Quotidiano Data 11 settembre 2015 Pagina 36 Romagna by night Foglio 1/1 Quotidiano Data 11 settembre 2015 Pagina 25 Rubicone Valle Savio Foglio 1/1 Quotidiano Data 11 settembre 2015 Pagina 17 Bologna Giorno&Notte Foglio 1/1 Quotidiano Data 12 settembre 2015 Pagina 19 Tempo Libero Foglio 1/1 Quotidiano Data 12 settembre 2015 Pagina 32 Cultura, Spettacoli Foglio 1/1 Quotidiano Data 12 settembre 2015 Pagina 37 Emilia Romagna Focus Foglio 1/1 Quotidiano Data 12 settembre 2015 Pagina Società Foglio 1/1 Quotidiano Data 13 settembre 2015 Pagina 21 Spettacoli Foglio 1/1 Quotidiano Data 13 settembre 2015 Pagina 31 Cultura Spettacoli Foglio 1/4 Quotidiano Data 13 settembre 2015 Pagina 31 Cultura Spettacoli Foglio 2/4 Quotidiano Data 13 settembre 2015 Pagina 31 Cultura Spettacoli Foglio 3/4 Quotidiano Data 13 settembre 2015 Pagina 31 Cultura Spettacoli Foglio 4/4 Quotidiano Data 13 settembre 2015 Pagina Album Foglio 1/4 Quotidiano Data 13 settembre 2015 Pagina Album Foglio 2/4 Quotidiano Data 13 settembre 2015 Pagina Album Foglio 3/4 Quotidiano Data 13 settembre 2015 Pagina Album Foglio 4/4 Quotidiano Data 13 settembre 2015 Pagina 34 Romagna by night Foglio 1/1 Quotidiano Data 15 settembre 2015 Pagina 25 Spettacoli Foglio 1/1 Quotidiano Data 15 settembre 2015 Pagina 28 Cultura Agenda Foglio 1/1 Quotidiano Data 15 settembre 2015 Pagina 25 Cultura Spettacoli Foglio 1/1 Quotidiano Data 15 settembre 2015 Pagina Rubicone Valle Savio Foglio 1/1 Quotidiano Data 16 settembre 2015 Pagina Album Foglio 1/2 Quotidiano Data 16 settembre 2015 Pagina Album Foglio 2/2 Quotidiano Data 19 settembre 2015 Pagina 50 Valle Rubicone Foglio 1/1 Quotidiano Data 19 settembre 2015 Pagina 40 Agenda Foglio 1/1 Quotidiano Data 19 settembre 2015 Pagina 39 Cultura Spettacoli Foglio 1/1 Quotidiano Data 19 settembre 2015 Pagina 37 Romagna by night Foglio 1/1 Quotidiano Data 20 settembre 2015 Pagina 34 Agenda Foglio 1/1 Quotidiano Data 20 settembre 2015 Pagina Terza Foglio 1/3 Quotidiano Data 20 settembre 2015 Pagina Terza Foglio 2/3 Quotidiano Data 20 settembre 2015 Pagina Terza Foglio 3/3 Quotidiano Data 25 settembre 2015 Pagina 33 Cultura&spettacoli Foglio 1/1 Quotidiano Data Pagina Foglio 25 settembre 2015 21 Cultura e spettacoli 1/1 Quotidiano Data 27 settembre 2015 Pagina 47 Valle del Rubicone Foglio 1/1 SI FEST 11.12.13 SETTEMBRE 2015 [HABITUS]: DAGLI ABITI ALL’ABITUDINE, DAI COSTUMI AL COSTUME WEB Associazione Culturale Savignano Immagini Corso Vendemini 67, Savignano sul Rubicone (FC) On line Data settembre 2015 Pagina News Foglio 1/2 SI Fest 2015 Mike Brodie – Un’epoca di prosperità giovanile “Dagli abiti all’abitudine, dai costumi al costume”, questo è il biglietto da visita di HABITUS, il tema portante della 24ª edizione del SI Fest 2015 a Savignano sul Rubicone, provincia di Forlì, dall’11 al 13 settembre 2015, con apertura delle esposizioni fino al 27 settembre. La rassegna è promossa dall’Associazione Savignano Immagini in collaborazione con il Comune di Savignano sul Rubicone, Assessorato alla Cultura, ed il Patrocinio della Regione Emilia Romagna, del Comune di Rimini, del Comune di San Mauro Pascoli e della Camera di Commercio di Forlì-Cesena. Il concetto di costume come stile di vita correlato al suo aspetto materiale, ossia l’abito che riveste il corpo, diviene la trama indispensabile di quel fil rouge che è naturalmente la cultura, espressa in tutta la sua totalità, pronta a manifestarsi, nei più piccoli dettagli, attraverso la bellezza dell’arte fotografica. L’habitus è la chiave della riproduzione culturale collettiva che nasce da una percezione sensoriale individuale. In altre parole l’intento del festival è quello di dare risalto, per mezzo della fotografia, e non solo, agli aspetti della società odierna che, partono dalla percezione visiva, evidenziando le consuetudini e gli usi abituali dell’essere umano. On line Data settembre 2015 Pagina News Foglio 2/2 Artisti del panorama fotografico nazionale ed internazionale saranno protagonisti della manifestazione. Mike Brodie, fotografo statunitense, che approda per la prima volta in Europa, presenta in anteprima assoluta un progetto dal titolo “A Period of Juvenile Prosperity”, un racconto sulla sottocultura giovanile punk e gli squatters in viaggio tra treni merci e stazioni, percorrendo tutta l’America. L’esposizione verrà arricchita dalla proiezione, appositamente prodotta per il SI Fest, del primo lavoro fotografico dell’autore, realizzato su Polaroid, “Tones of dirt and bone”. Altro fotografo d’oltreoceano è il newyorkese Larry Fink, vincitore dell’Infinity Awards 2015, prestigioso riconoscimento dell’ICP (International Centre of Photography), che presenta la mostra The Vanities, inedita in Italia, una rappresentazione molto originale della mondanità hollywoodiana, pubblicata recentemente nel libro di Schirmer&Mosel. Espone pure un altro progetto, The Beats, suo primo lavoro, realizzato quando il fotografo non era ancora maggiorenne. Larry Fink sarà presente personalmente al vernissage di apertura che si terrà venerdì 11 settembre alle ore 20. La carrellata artistica del SI FEST continua con un omaggio a Gabriele Basilico, mostra di scatti vintage dal titolo Iran 1970. Si tratta del reportage di un viaggio che, nell’estate del 1970, portò Basilico e la compagna, Giovanna Calvenzi, da Milano a Kabul a bordo di una Fiat 124 attraverso Jugoslavia, Turchia e Iran. Il cuore della manifestazione sarà dedicato a Felice Beato con le immagini storiche intitolate “La fotografia in Giappone e la scuola di Yokohama”, venti preziosissime stampe in albumina, colorate a mano, e scattate dal fotografo veneziano naturalizzato inglese. Le immagini fanno parte dell’archivio “Fratelli Alinari – Fondazione per la Storia della Fotografia”. Altri artisti di spicco, presenti al festival di Savignano sono: l’italo-palestinese Mustafa Sabbagh, fotografo dal linguaggio cosmopolita e poeta dell’immagine, con l’esposizione #000 – Tuxedo Riot appositamente ideata per il SI Fest, la francese Claudine Doury con il progetto Loulan Beauty, Martina Bacigalupo, i cui ritratti senza volto prestano l’immagine alla 24ª edizione della manifestazione, Paolo Ventura che presenta Short stories, sette micromondi narrati attraverso veri e propri cortometraggi di carta, e Giulia Marchi con la mostra intitolata Sullòrlo. E ancora: Tommaso Tanini, Simone Donati, Francesco Francaviglia, Monia Perissinotto, Tomas VanderDriessche, Danilo Montanari, Enrico DeLuigi, Jacopo Benassi. Da segnalare, inoltre, lo speciale appuntamento dedicato al connubio moda e fotografia, curato e condotto da Denis Curti, che vedrà dialogare insieme Gian Paolo Barbieri, Settimio Benedusi, Giovanni Gastel e Toni Thorimbert (sabato 12 settembre, piazza del Torricino, ore 18) e la proclamazione dei vincitori del Premio Pesaresi, 14ª edizione (venerdì 11 settembre, Villa Torlonia, San Mauro Pascoli ore 22) e del Premio SI Fest, 24ª edizione (domenica 13 settembre, Sala Conferenze dell’Accademia dei Filopatridi, ore 18.30). Arricchiscono l’evento il SI Fest Off e il SI Fest After, contenitori di approfondimento e di intrattenimento. Infine, un altro interessante spazio di questa 24esima edizione sarà dedicato all’editoria indipendente, Infatti, la manifestazione accoglierà 12 piccole case editrici italiane attive nell’ambito della fotografia, per dedicare loro un momento speciale di riflessione e scambi d’opinione sugli scenari e sulle prospettive di sviluppo di questo settore di mercato in futura espansione. Ingresso alle mostre: intero € 10; ridotto € 8. Orari di apertura delle mostre: venerdì 11 settembre ore 20-24; sabato 12 settembre ore 9-01; domenica 13 settembre ore 9-20. Sabato 19 settembre ore 15-24; domenica 20 settembre ore 10-13/15-19; sabato 26 settembre ore 15-19; domenica 27 settembre ore 10-13/15-19. Per ulteriori informazioni è possibile consultare il sito: www.sifest.it Caterina Licciardello Press Office PLS Art Magazine On line Data 5 settembre 2015 Pagina Fotografia Foglio 1/1 On line Data 08 settembre 2015 Pagina Mostre Fotografiche Foglio 1/2 On line Data 08 settembre 2015 Pagina Mostre Fotografiche Foglio 2/2 On line Data 11 settembre 2015 Pagina Blog Foglio 1/2 Sifest24, a Savignano il festival internazionale di fotografia con due anteprime di Silvia Parmeggiani | Giornalista e blogger11 settembre 2015 Ventiquattresima edizione per il festival internazionale di fotografia Si Fest, a Savignano sul Rubicone, che quest’anno presenterà due attesissime anteprime -una nazionale ed una europea- rispettivamente di Larry Fink e Mike Brodie. L’appuntamento è atteso per il week end dall’11 al 13 settembre (con mostre aperte fino al 27 settembre) e non sarà difficile incontrare i due fotografi in giro per Savignano che arrivano in Italia a presentare i loro (primi e ultimi) lavori. In particolare, con “A Period of Juvenile Prosperity” lo statunitense Mike Brodie ci regalerà un racconto sulla sottocultura giovanile punk e squatter, un viaggio tra treni merci e stazioni attraverso l’America. L’esposizione verrà arricchita anche dalla proiezione, appositamente prodotta per il Si Fest, del primo lavoro fotografico dell’autore (“Tones of dirt and bone”) realizzato su Polaroid. Enrica Viganò. “Creature con il loro look ribelle, con i colori con il ferro dei treni, con le loro ferite e la stravaganza che ci seducono per fascino”. “Mike Brodie li fotografa tutti i suoi compagni di viaggio, con rispetto, intimità e compiuta resilienza” racconta la curatrice, incredibilmente fotogeniche, della ruggine che si confondono le conquiste, con l’incoscienza e l’eccessivo sconsiderato Sempre a cura di Enrica Viganò anche la mostra di Larry Fink. O meglio le mostre, perché del fotografo delle star e dei hollywoodiani saranno ospitate party ben due esposizioni: “The Vanities”, con scatti in bianco e nero penetranti che raccontano la vita hollywoodiana (e delle star) e “The Beats”, suo primo lavoro realizzato quando l’autore non era ancora maggiorenne su una generazione che ha fatto storia. On line Data 11 settembre 2015 Pagina Blog Foglio 2/2 Ma non è tutto qui. Si Fest porta a Savignano anche gli scatti di un altro ‘grande’ della fotografia: Gabriele Basilico. La mostra, “Iran 1970”, è un racconto di un viaggio che da Milano arriva a Kabul, su una Fiat 124 nell’estate 1970. È un “Basilico prima di Basilico”, racconta Luca Doninelli, dove il fotografo ha solo voglia di realizzare una serie di foto da vendere a qualche rivista. Il progetto non giungerà a compimento ma nell’archivio personale quegli scatti furono accuratamente custoditi e di tanto in tanto il fotografo milanese pensò di farci un libro. Un libro che oggi è stato pubblicato (il titolo è lo stesso della mostra, ndr) e in cui Giovanna Calvenzi, compagna di Gabriele e testimone di quel viaggio, racconta quest’avventura e un’epoca di grande libertà. E ancora viaggi e costume negli scatti di Felice Beato con le immagini storiche tratte dalla collezione dei Fratelli Alinari “La fotografia in Giappone e la scuola di Yokohama” o nelle immagini della francese Claudine Doury con le fotografie ambientate del progetto Loulan Beauty. Da vedere anche le mostre di Mustafa Sabbagh, il fotografo italo-palestinese dal linguaggio cosmopolita e autentico poeta dell’immagine, con l’esposizione “#000 – Tuxedo Riot” appositamente ideata per il SI Fest; Martina Bacigalupo con un particolarissimo lavoro nato nel suo ultimo viaggio di lavoro; Paolo Ventura e le sue Short stories; Giulia Marchi con la mostra intitolata Sullòrlo; Tommaso Tanini con “H. Said He Loved Us”, Francesco Francaviglia e le sue donne del digiuno; le “Tokio night” di Monia Perissinotto; le lezioni di fotografia del fotogiornalista Tomas Vander Driessche e l’impagabile “Hotel Immagine” di Simone Donati, un viaggio attraverso i riti collettivi d’Italia, sacri e profani di cui è uscito da pochissimo il libro autoprodotto. On line Data 17 settembre 2015 Pagina Arte Foglio 1/2 Claudine Doury a Savignano Immagini Percorso inverso per Claudine Doury, la fotografa francese che prima di approdare all’agenzia VU’ nel 1991 ha trascorso numerosi anni dietro una scrivania. Non una qualsiasi, quella del Photo Editor. All’inizio per Gamma, poi a New York per la Contact Press Images e infine per il quotidiano francese Libération. Fino alla decisione – dopo aver analizzato, scelto e studiato i lavori altrui- di incominciare a viaggiare per raccontare le sue storie. Progetti che si dilatano nel tempo, prima di essere conclusi. On line Data 17 settembre 2015 Pagina Arte Foglio 2/2 Come Loulan Beauty presentato alla Ventiquattresima edizione del SIFEST. La storia come scrive la stesa Doury è di lenta sparizione, nella sabbia e nel tempo, la fine di un mondo, un viaggio attraverso l’Asia Centrale post-sovietica e la provincia cinese dello Xinjiang . Un racconto per immagini realizzato dal 2002 al 2005 - che narra di più popolazioni , di un territorio suddiviso prima in regioni e poi in Stati, e di un impero in fuga. Di nuove relazioni e trasformazioni e delle donne: giovani ragazze con i capelli lunghi che ricordano Loulan, la principessa che visse quei territori quattromila anni fa. SIFEST 24- Savignano Immagini Claudine Doury Loulan Beauty Fino al 27 settembre Monte di Pietà Via del Monte di Pietà 1, Savignano sul Rubicone on 17 Settembre 2015 On line Data 19 settembre 2015 Pagina Daily Tips Foglio 1/1 On line Data 22 settembre 2015 Pagina Blog Michele Smargiassi Foglio 1/1 On line Data 25 settembre 2015 Pagina Arti Visive Foglio 1/6 di Cristina Villani La Fotografia al Savignano Immagini Festival. Costumi, abiti, abitudini Nato nel 1992, giunge quest’anno alla 24o edizione il Savignano Immagini Festival che si svolge a Savignano sul Rubicone (FC) dall’11 al 27 settembre e s’intitola Habitus. Dagli abiti all’abitudine, dai costumi al costume. Come immagine che lo rappresenta è stata scelta una foto tratta dal progetto di Martina Bacigalupo, Gulu Real Art Studio, cioè il più vecchio studio fotografico della città di Gulu, nel nord dell’Uganda, un ritratto a figura intera di una donna in abiti tradizionali, al quale manca però il rettangolo in corrispondenza del viso. È questa una pratica in uso dove ancora l’uomo interviene direttamente per creare gli sfondi, gli scenari adatti alla migliore riuscita anche di una semplice foto-tessera, la stessa che noi ormai realizziamo in cabine automatiche per strada o al supermercato mentre duplichiamo le chiavi di casa. La cura, la professionalità, il tempo, le relazioni umane, addirittura la musica, tutto ha un ruolo, mentre si scatta quell’immagine che per anni testimonierà l’identità del soggetto ritratto. L’autrice ha raccolto ciò che viene scartato dopo il ritaglio del volto, restituendo grande valore ad una ricchissima fonte di informazioni e di dettagli. Da qui si parte per un viaggio attraverso l’identità, la cultura, il costume, inteso anche come moda, che come ha scritto lo storico dell’arte Arturo Carlo Quintavalle: “non è stata considerata degna, salvo pochissime eccezioni, di considerazione nel nostro paese da parte degli accademici e non è stata ritenuta degna neppure di attenzione, di considerazione storica da parte degli specialisti[…] o la moda assumerà la funzione di segnaletica antropologica dei comportamenti e verrà considerata alla stessa stregua del teatro sia pure di strada e dei suoi differenti generi, oppure lasceremo che ci sfugga uno dei fatti più rilevanti della nostra cultura”. Moda, costume, fotografia vanno insieme in questo festival e per approfondire la riflessione, il pubblico può perdersi nei particolari delle foto di Felice Beato, della storica collezione Alinari, venti stampe all’albumina, colorate a mano, che ritraggono personaggi e scene di vita del Giappone della seconda metà dell’ottocento. Un omaggio a Gabriele Basilico è la serie vintage Iran 1970, mentre di Larry Fink (insignito dell’Infinity Awards 2015, il premio dell’International Center of Photography) vengono presentati il primo progetto, The Beats del 1958 e l’ultimo, The Vanities. Hollywood Parties 2000-2009. Per la prima volta in Europa un altro fotografo americano, Mike Brodie con A Period of Juvenile Prosperity, testimonianza di vita e di viaggio di un gruppo di giovani che vive al margine della società, accompagnata dalla proiezione della sua prima opera, tutta in Polaroid, Tones of Dirt and Bones. On line Data 25 settembre 2015 Pagina Arti Visive Foglio 2/6 Di tutt’altro genere la narrazione immaginaria e onirica di Paolo Ventura, che inscena piccole racconti nostalgici, con romantici personaggi e fondali dipinti. Da segnalare il lavoro #000 – Tuxedo Riot di Mustafa Sabbagh, sapiente indagatore del profondo della natura, umana e in senso lato, che porta alla luce la tensione emotiva e gli aspetti scuri attraverso il nero delle proprie immagini e i numerosi richiami alla storia dell’arte. Gli artisti in mostra sono: Mike Brodie A Period of Juvenile Prosperity / Tones of Dirt and Bone Larry Fink The Vanities / The Beats Mustafa Sabbagh #000 – Tuxedo Riot Claudine Doury Loulan Beauty Martina Bacigalupo Gulu Real Art Studio Gabriele Basilico Iran 1970 Felice Beato La fotografia in Giappone e la scuola di Yokohama Francesco Francaviglia Le donne del digiuno Giulia Marchi Sullòrlo Monia Perissinotto Tokyo nights Tommaso Tanini H. Said he loved us Simone Donati Hotel Immagine Tomas Vanden Driessche How to be a photoprapher in four lessons Paolo Ventura Short stories Danilo Montanari Autoritratto in forma di libro Enrico DeLuigi Cosplayers Jacopo Benassi BTOMIC Sono stati assegnati: il premio Marco Pesaresi per la fotografia contemporanea, vinto da Julien Lombardi, 35 anni, parigino, con “Unfinished 2012-2015” dedicato all’Armenia; e il premio SI Fest/Portfolio 15 Lanfranco Colombo assegnato a From seven to seven-When time stands still di Michela Benaglia, 34 anni, milanese. Info SI FEST | SAVIGNANO IMMAGINI FESTIVAL Biglietteria; corso Vendemini 37-39 Savignano sul Rubicone (Forlì-Cesena) Contatti: 39 0541 941895 – [email protected] Sito: www.sifest.it Palazzo Vendemini Corso Vendemini, n. 51I – 47039 Savignano sul Rubicone (Forlì-Cesena) Le mostre resteranno visibili fino al 27 settembre nei seguenti giorni ed orari: sabato 26 settembre ore 1519; domenica 27 settembre ore 10-13 / 15-19. Il SI Fest 24 è promosso dall’Associazione Savignano Immagini, in collaborazione con il Comune di Savignano sul Rubicone – Assessorato alla Cultura, il Patrocinio della Regione Emilia Romagna, del Comune di Rimini, del Comune di San Mauro Pascoli e della Camera di Commercio di Forlì Cesena. On line Data 25 settembre 2015 Pagina Arti Visive Foglio SI Fest 24 – Felice Beato Pasto sociale ph. Federica Casetti SI Fest 24 – Felice Beato Sessione di massaggio ph. Federica Casetti SI Fest 24 – Giulia Marchi_Sullorlo ph. Federica Casetti 3/6 SI Fest 24 – Felice Beato Sacerdoti o Zen Shu ph. Federica Casetti SI Fest 24 – Francesco Francaviglia Le donne del digiuno. Contro la mafia ph. Federica Casetti SI Fest 24 – Jacopo Benassi_BTOMIC ph. Federica Casetti On line Data 25 settembre 2015 Pagina Arti Visive Foglio SI Fest 24 – Larry Fink ph. Federica Casetti_1 SI Fest 24 – Larry Fink_The Vanities ph. Federica Casetti SI Fest 24 – Martina Bacigalupo Gulu Real Art Studio ph. Federica Casetti 4/6 SI Fest 24 – Larry Fink_The Beats ph. Federica Casetti_1 SI Fest 24 – Martina Bacigalupo_ Gulu Real Art Studio ph. Federica Casetti_1 SI Fest 24 – Mike Brodie A Period of Juvenile Prosperity ph. Federica Casetti On line Data 25 settembre 2015 Pagina Arti Visive Foglio 5/6 SI Fest 24 – Mike Brodie A Period of Juvenile Prosperity 3 ph. Federica Casetti SI Fest 24 – Mike Brodie A Period of Juvenile Prosperity 4 ph. Federica Casetti SI Fest 24 – Mike Brodie A Period of Juvenile Prosperity 5 ph. Federica Casetti SI Fest 24 – Mustafa Sabbagh Memorie Liquide ph. Federica Casetti SI Fest 24 – Mustafa Sabbagh Onore al nero _ ph. Federica Casetti_4 SI Fest 24 – Paolo Ventura The Knives Thrower ph. Federica Casetti On line Data 25 settembre 2015 Pagina Arti Visive Foglio SI Fest 24 – Tommaso Tanini H. said he loved us ph. Federica Casetti 6/6 SI Fest 24 – Tommaso Tanini H. said he loved us_2 ph. Federica Casetti RUBRICHE FOTO DI SETTEMBRE a cura di Marcello Tosi Seguendo idealmente il percorso indicato dal numero inaugurale "La camera ibrida" dedicato alla fotografia, Marcello Tosi continua la sua collaborazione con Aracne proponendo una rubrica di reports e di approfondimenti sulle mostre di fotografia del SI-FEST Savignano immagini e di Rimini - Foto d'autunno. Marcello Tosi, Archivista diplomato presso l’Università di Bologna, dottore in Giurisprudenza, giornalista pubblicista, collaboratore di giornali e riviste culturali, si occupa di ricerca storica e catalogazione di fondi archivistici e bibliotecari antichi e moderni. E’ coautore del volume Storia di Savignano sul Rubicone ed è redattore di prefazioni a libri di poesia, di saggi storici e artistici (Nel segno di Artemisia, La natura morta in Italia dal Cinquecento ad oggi), inseriti in cataloghi e volumi d’arte. Foto di settembre 2015 SI FEST 2015 MIKE BRODIE SI FEST 2015 Quando nel 2004 Mike Brodie saltò sul primo treno in corsa per spostarsi tra l’Arizona e la Florida per far visita a un amico aveva diciassette anni. In quell’occasione, il treno andava nella direzione opposta alla meta. Il viaggio prefissato sfumò nelle intenzioni e Brodie scoprì nel “train hopping” (letteralmente: salto sul treno) molto di più di una possibilità di spostamento, bensì una modalità di disvelamento di un mondo avventuroso e delle vite di chi lo popola. Il viaggio, come il fare fotografie, sono privi di una finalità precisa oltre l’urgenza di compierli. L’archivio degli scatti di Brodie è un’immagine dell’America contemporanea che si inserisce nella tradizione americana della letteratura e della fotografia di viaggio, animata da una cultura sotterranea. . . . Leggi GABRIELE BASILICO SI FEST 2015 Nel 1970 Gabriele Basilico è uno studente di architettura poco più che ventenne. Decide di intraprendere un viaggio, come molti della sua generazione, che attraverso la Turchia lo conduca a destinazioni più a Oriente, verso l’India o l’Afghanistan. Nelle sue intenzioni quella di scattare alcune fotografie che vorrebbe, al suo ritorno in Italia, vendere a qualche rivista. Il passaggio attraverso l’Iran è folgorante: qui decide di interrompere il viaggio e fermarvisi per produrre alcune immagini, esposte ora per la prima volta al pubblico, che custodirà per oltre quarant’anni assieme ad appunti e resoconti di un viaggio giovanile più simile a un viaggio iniziatico nella fotografia, a una tappa necessaria per il nutrimento di uno sguardo. . . . Leggi CLAUDINE DOURY SI FEST 2015 Immagini forti e belle, che rimandano ad un’immagine archetipica della femminilità: Loulan, una principessa di quattromila anni fa, quelle di Claudine Doury, esposte ancora per il Si Fest 2015 ancora il 19-20 e 26-27 settembre al cinquecentesco Monte di Pietà di Savignano. “Loulan Beauty” è la storia di una lenta sparizione “nella sabbia e nel tempo, la fine di un mondo, un viaggio attraverso l’Asia Centrale post-sovietica e la provincia cinese dello Xinjiang”, scrive la fotografa parigina che dal 2002 al 2005 ha viaggiato lungo le linee migratorie del deserto del Loulan, nelle aree rurali del Kazakistan, dell’Uzbekistan, lungo le sponde del Lago d’Aral e dell’Issyk Kul in Kirghizistan, e nel Xinjiang. . . . Leggi LARRY FINK SI FEST 2015 "Fotografie che offrono l'opportunità di studiare un gesto, un sorriso, uno sguardo occulto, anche il sudore su un braccio o una grinza della pelle, comprendendo desiderio, sensualità, delusione o noia” ha scritto della fotografia di Larry Fink, Susan Kismaric, curatore della fotografia del MoMa di New York. Le foto del prestigioso fotografo americano, esposte ancora nei fine settimana fino al 27 settembre in due mostre: “Vanities. Hollywood parties 2000-2009” (a Palazzo Martuzzi a Savignano) e “The beat” (alle tinaie di Villa Torlonia a San Mauro Pascoli), sono al centro della nuova edizione di Si Fest, “Habitus”, dedicata alla moda e al costume. . . . Leggi MUSTAFA SABBAGH SI FEST 2015 Un viaggio in nero, il colore della pietà, della bellezza e della luce, attraverso oltre 30 opere fotografiche per lo più di grande formato, installazioni e video, quello offerto dalle mostre di Mustafa Sabbagh "Memoria liquida" e "Onore al nero". presentate sotto il titolo "OOO - Tuxedo Riot". L'originale lavoro di ricerca dell'artista italo-palestinese è esposto al pubblico per il Si Fest 2015 ancora nei fine settimana il 19 e 20 settembre e 26-27 settembre all'ex Consorzio di bonifica (via Garibaldi 45). Lavori in pelle, nati anche dal confronto con il pensiero filosofico di Platone, di Schelling, così come dall'osservazione di Maestri dell'arte come Zurbaran, Boldini, Matisse, per raccontare qual è la bellezza che si vive fotografando e cercando l'armonia del corpo elevato ad "anima mundi". . . . Leggi "Mostra antologica di FELICE BEATO" SI FEST 2015 Antesignano del fotogiornalismo contemporaneo, Felice Beato (1833 circa - 1909), cittadino britannico, figlio di madre italiana, fu tra i primi a scattare fotografie nell'Asia Orientale e uno dei primi fotografi di guerra. Il SI FEST 2015 in programma dall’11 al 13 settembre a Savignano, con apertura al pubblico delle foto esposte fino al 27 settembre, avrà la straordinaria opportunità di presentare nella mostra “Felice Beato La fotografia in Giappone e la scuola di Yokohama” al cinquecentesco Monte di Pietà, le più belle immagini da lui realizzate e conservate nelle Raccolte Fratelli Alinari di Firenze. Sue infatti furono le prime immagini del Giappone al momento della sua apertura all'Occidente. .. Leggi _________________________________________________________ Foto di settembre 2014 ARACNE è media partner di: www.sifest.net www.comune.rimini.it Rubriche 2015 Foto di settembre / SI FEST 2015 di Marcello Tosi MARIO BELTRAMBINI SI FEST 2015 Nelle oasi del uoto , dal titolo del li o fotog afi o dello stesso auto e, la retrospettiva di Mario Beltrambini per il Si Fest 2015, aperta ancora al pubblico fino al 14 novembre al nuovo spazio Imago (via Emilia 2015). C edo da e o he i sia o ose he essu o ies e a ede e p i a he e ga o fotog afate , s i e a la grande Diane Arbus. Mario Beltrambini attraversa costruzioni abbandonate da ogni presenza e da ogni cura degli uomini, fa girare lo sguardo in spazi che non sono più da tempo scena dei nostri gesti e delle nostre azioni. E ha raccolto gli esiti di questo lungo viaggio nel prezioso volume a cura di Massimo Sordi, con testi di Paola Sobrero e Giovanni Chiaramonte, edito da Pazzini. Santarcangiolese, affascinato dalle immagini di Man Ray, Beltrambini si è avvicinato al genere surrealista, dedicandosi alla realizzazione di proiezioni multivisive. Oggi si muove in ambito concettuale preferendo la fotog afia ste opei a ed i ate iali Pola oid. P eside te del Ci olo Fotog afi o Cultu a e I agi e di “a ig a o, ha i e uto el aggio 200 l o o ifi e za BFI (Be e e ito della Fotografia italiana) e nel settembre 2011 la cittadinanza onoraria di Savignano per il lavoro organizzativo svolto in ambito fotografico (Savignano Incontri, Luglio Fotografia, Savignano Immagini, Si Fest (Portfolio in Piazza). Ha esposto in numerose mostre collettive (anche ai Festival di Berlino, Bibbiena, Torino, Arles) e presentato a ie pe so ali he e a o titoli he illu i a o i suoi i te ti o e At osfe e e Caoti o e uili io . Il suo deep o k u pe sie o fotog afi o he si dilata el te po utilizza do diaf a i est e i tipi i delle macchine stenopeiche, una registrazione fotografica riflessiva di un viaggio interiore, volto al raggiungimento di una visione alternativa dominata dalla lentezza di pensiero e d'esecuzione. Nei suoi scatti, finestre si affacciano su viadotti, torri, scale che sembrano oscillare sul vuoto, si aprono su visioni avvolte dalla nebbia, su prati incolti e erbosi, su boscaglie selvagge, oppure su stanze buie, su incongrue installazioni balneari. Sembrano a tratti le mappe di una nuova topografia, dove come una montaliana ussola i pazzita , a scompaginare il calcolo del tempo pensano le ore ferme sul quadrante di misteriosi orologi, come ore ferme e deprivate di vita. Belt a i i, osa so o ueste oasi del uoto ? Il li o ha uesto aspetto, he ost a luoghi he ole o esplo a e. U a i e a he nasce da lontano, non solta to u a s a ifi azio e isi a fatta o u a e ta te i a, ste opei a, a a he u espe ie za he iflette su luoghi do e sile zio, do e u o do o ui o f o ta si. “o o osso dal ifiuto di immagini preconfezionate derivate da luoghi comuni che portano a ritrarre situazioni standardizzate, mutuate dal linguaggio cinematografico e pubblicitario in genere. Lo considero il punto di partenza per una analisi alla scoperta di elementi che possiedano una propria estetica a priori, intrinseca, che non ha bisogno di a o i p edete i ati dall uo o pe esse e o p esa, a he si oglie solo o e odo di ede e le ose . Pe h ha s itto he la fotog afia alle olte può esse e pia e ole, alt e olte u a e essità ,? Ho i iziato la ia iflessio e ell illu i ato da lettu e illu i a ti, dai o luoghi di Ma Aug a L Asse za di Pete Ha dke, he s i e a, o e u a so ta di iaggio ell o i i o: edo i uei luoghi senza fama né risonanza, contraddistinti solo dal se pli e fatto he là o ie te, e t e i to o qualcosa dappertutto. Credo in quei luoghi perché là non succede più nulla e non succede ancora niente. C edo elle oasi el uoto . Ho i iziato ui di ad esplo a e uesti luoghi post ode i, post industriali, marginali, anche i bordi di una strada, guardando tutto con un occhio diverso, dal Rubicone alla Val a e hia. E ho i iziato a la o a e i to o a uesta idea o e atto o ad u a ag ifi a ossessio e , he i ha a o pag ato dal ad oggi, suggerendomi nuove idee e spunti ulteriori di riflessione. Un la o o he o side o se p e ape to a uo i s iluppi . E osa i seg a l espe ie za della fotog afia ste opei a? Il seg eto u tipo di fotog afia iflessi a, da assapo a e, da ui ata a he l espe ie za della slo foto , he a ia o app ofo dito el o so degli a i e desta se p e aggio e i te esse. Co e disse a uesto p oposito F a o Va a i: pe h uello he ale ell ali e tazio e o può fa si a he ella fotog afia? . Cosa ha determinato la scelta dei luoghi delle immagini, tutti romagnoli, a partire dalle saline di Cervia? Mi i te essa a uesto sta e ai o di delle ose, o al e t o, lo ta o dagli ste eotipi. Mi ha se p e i te essato l a iguità della fotografia, è sempre una sorta di irrequietezza quella che ti porta alla iflessio e. “o o stati fo da e tali pe oi a he l a i izia e l i seg a e to di Cesa e Pado a i, he i ricordava come Roland Barthes dicesse di trovare risposte alle do a de he o l a e a o. No la o po e te te i a uella dete i a te pe fotog afa e. E o ta to il te a dell a a do o, he i i te essa. È il te zo paesaggio , di ui eò il Ma ifesto Cl e t Gilles, il se so della atu a he si riappropria dell a ie te, a he post-i dust iale. U appo to, il io, di a ia , u a a e a ape ta attraverso il foro stenopeico, dove non entra solo la luce, fatto di ore di esecuzione che servono a riflettere su ua to sto fa e do . Rubriche 2015 Foto di settembre / SI FEST 2015 di Marcello Tosi Mostre al Consorzio di bonifica SI FEST 2015 "Short Stories" di Paolo Ventura "Sull'orlo" di Giulia Marchi "BtomicA" di jacopo Benassi Immagine di Paolo Ventura Sede ormai abituale di mostre delle varie edizioni di Si Fest, gli spazi dell’ex Consorzio di Bonifica presentano per l’edizione 2015 “Habitus”, ancora fino al 27 settembre, accanto a “ooo-Tuxedo Roots’ dell’artista italo-giordano Mustafa Sabbagh, le esposizioni che recano le firme di Paolo Ventura, Giulia Marchi, Jacopo Benassi. Presente con I suoi lavori in numerosi musei gallerie internazionali, e al Padiglione Italia della Biennale di Venezia 2011, Paolo Ventura introduce con il realismo magico di “Short Stories” in una dimensione narrativamente di sogno e di memorie oniriche. Definito dalla critica “un fabbricante di sogni che crea cortometraggi su carta” allo stesso modo in cui raccoglie oggetti e li colleziona. La casa di Anghiari dove è nato e dove ora vive dopo anni trascorsi a New York, è la custode di un tesoro della nostra storia recente. Gli abiti, le suppellettili, gli oggetti che Ventura utilizza nelle sue fotografie fanno parte di una vasta collezione che egli accumula e conserva: memorabilia del primo conflitto mondiale, “fotolampo” dei Luna Park, libri e illustrazioni, piccole figurine votive con santi e graziati. Materiale che sa ricreare alla stessa maniera dei disegnatori delle tavole dei periodici che un tempo illustravano fatti quotidiani o di cronaca. Immagine di Paolo Ventura Questo archivio personale si trasforma in immagine e diventa necessario alla narrazione di tante piccole storie che sembrano legarsi l’una a l’altra a comporre un immaginario meraviglioso in cui soffermarsi, eppure il tempo sembra essersi esaurito. Così la mise-en-scene è un mise-en-abyme di racconti, di persone e oggetti, che vivono più e più volte nelle trame della narrazione, nella storia intrinseca a ciascun elemento e nelle scene dipinte. “All’inizio – spiega -- cercavo delle immagini come le cerca un fotografo andando in giro per strada…Poi, dato che non riuscivo a trovare quello che cercavo, le ho prese all’interno, costruendole come si fa nel cinema... Amo distaccarmi rispetto al mondo contemporaneo perché mi aiuta ad essere più libero. Sono nato nel ’900 e mi interessa questo secolo. Ma il mio lavoro è contemporaneo, se si può dire, ‘a me stesso’ ”. Immagine di Giulia Marchi Grande appassionata del gioco dell’immagine, che costruisce da sola le proprie macchine fotografiche rubando l’anima a scatole di carta o a piccole cassettine in legno, le foto di Giulia Marchi si connotano per l’imprevedibilità del risultato, la purezza dell’imprecisione, lo sguardo nudo e diretto, appartenenti a questa fotografia, le restituiscono una visione della realtà intima ed irreale. La fotografa riminese ci porta “Sull’órlo”, guidati da una frase di Sabbagh: “Quando cammini sull’orlo delle tue più inconsce geografie; quando ne imbastisci l’orlo, tessendo Itaca, filando Nasso, per permettere ad altri di ritrovare la strada”. Presenta quindi un corpus di tre lavori che esprimono il limite, la zona limbica del nostro essere, l’abitare noi stessi in luoghi che indossiamo come abiti. “Multiforms”, ricerca realizzata partendo dal lavoro pittorico di Mark Rothko. Il paesaggio è evocato da pure forme in sospensione e lo sguardo viene accompagnato in uno spazio tattile, quasi saturo nel quale la distanza è assolutamente annullata, assorbita dal colore, immersa nei suoi impasti. “Dit-mansion”: lo spazio abitato del parlante. Punto di partenza il concetto lacaniano di “spazio condiviso” costituito da tre dimensioni: reale, simbolico e Immaginario, perché, scriveva Jacques Lacan: “Abitare/indossare uno spazio è renderlo reale”. “Paesaggi irrisolti”: matrici di polaroid alterate al servizio di una chimica del paesaggio. Confini irrisolti tracciati da fili bianchi, da funamboliche funi sulle quali camminare. Geometrie aliene raccontano la mutazione, il passaggio, il contorcersi alla ricerca della propria Itaca. Immagine di Jacopo Benassi Presenza ormai abituale del Si Fest dove ricrea l’atmosfera performativa del Circolo Arci BTOMIC di La Spezia, con la mostra “BtomicA” Jacopo Benassi presenta il terzo numero di “The eyes can see what the mouth can not say” (BTOMICzine). Eccentrico, visionario e diretto, il fotografo spezzino dice di sé: “Io mi distacco rispetto al mondo contemporaneo perché mi aiuta ad essere più libero. Sono nato nel ’900 e mi interessa questo secolo. Ma il mio lavoro è contemporaneo, se si può dire, ‘a me stesso’ “. Le fotografie pubblicate nella fanzine n.03 costituiscono l’esito dell’attività editoriale condivisa con Federico Pepe di “Le Dictateur” (Milano), Againstbook/talkinass. I testi sono disponibili in un book allegato al magazine con tutte le interviste: Jozef Van Wissem/Talibam!/Dope Body/Caned Icoda/Julia Kent and Lori Goldston/Embryo/The Sonics/André Vida/Ghédalia Tazartès/Natacha Atlas and Transglobal Underground/Roberto Paci Dalò/Hugo Race/Sick Of It All/Chris Imler/Toni Thorimbert/Sigurd Borge Kristoffersen/Adolescents/Giovanni Lindo Ferretti/Sir Richard Bishop. Rubriche 2015 Foto di settembre / SI FEST 2015 di Marcello Tosi Mostre a Ville Torlonia SI FEST 2015 “H. Said He Loved Us” di Tommaso Tanini “Tokyo nights” di Monia Perissinotto "Le donne del digiuno. Contro la mafia" e "Volti invisibili" di Francesco Francaviglia Immagine di Francesco Francaviglia Immagine di Tommaso Tanini La pascoliana Villa Torlonia di San Mauro ospita fino al 27 settembre nei vati spazi delle sue Tinaie, oltre a “Beatnick” di Larry Fink, un’interessante serie di mostre per il Si Fest 2015 “Habitus”, che si caratterizzano anche come documentazione di un passato recente e drammatico, come in “H. Said He Loved Us” di Tommaso Tanini, Premio Marco Pesaresi 2014, a cura di Discipula. Con questo lavoro l’autore ha conseguito il premio “Libro dell’anno” al Festival di Arles 2015. Risultato di tre anni di viaggi e ricerche in Germania, “H. Said He Loved Us” parte dallo studio del Ministero per la Sicurezza di Stato nell’ex Germania Est (Stasi), per esplorare in chiave più universale le condizioni di ansia e tensione date dal vivere in uno stato di costante sospetto e diffidenza. Combinando ricerca documentaria e referenze letterarie all’interno di una struttura narrativa “fictional”, il lavoro di Tanini è una personale allegoria di autoritarismo e repressione che si muove oltre i confini dello specifico evento storico. Immagine di Tommaso Tanini “Le immagini descrivono un mondo privo di nomi e riferimenti precisi. La loro natura rivela piuttosto una più profonda qualità psicologica. Anonimi scorci e dettagli di paesaggio urbano emanano una quiete sinistra che sembra invocare contemplazione. Da questo paesaggio austero emergono le storie di cinque vittime della Stasi, presentate attraverso una combinazione di ritratti, documenti originali, note e immagini trovate», sottolineano nella presentazione Federica Chiocchetti e M.F.G. Paltrinieri. Immagine di Monia Perissinotto In “Tokyo nights” Monia Perissinotto, instancabile viaggiatrice e ottima streetphoneographer, Premio Si Fest 2014, offre una sua personale rivisitazione in bianco e nero, dell’idea della grande capitale nipponica. «L’idea che la maggior parte di noi ha del Giappone – spiega -- è di rigore, d’impassibilità ed è prevalentemente mutuata dalla sua cultura ufficiale, dalle immagini che hanno popolato la sua arte negli ultimi quattrocento anni. Dietro questa sua facciata pubblica, esiste un altro Giappone che, dopo circa quattrocento anni di autoisolamento, nell’ultimo secolo ha cominciato ad assorbire la cultura occidentale in modo compulsivo, rielaborandola in una miscela di antico e futuristico che lo rende con effetti stranianti. Ogni medaglia ha due facce delle quali, molto spesso, ne conosciamo una soltanto ed è ciò ci impedisce di capire la complessità di una persona, di una cultura, di un paese. Immagine di Monia Perissinotto “Monia Perissinotto lancia in aria la moneta e mentre questa volteggia nell’aria, prima di cadere, comincia a fotografare”, ha scritto Cinzia Busi Thompson. “Tokyo è solo una scenografia davanti alla quale si muovono diversi attori, ma è la regia di Monia che riesce a rendere la complessità dell’opera. Ogni lavoro può essere considerato autobiografico, ma questo lo è in maniera particolare, perché già dalla ripresa (il mosso, le inquadrature non convenzionali), l’autorialità è preponderante nella narrazione: lei lo sa e il Re non è mai messo a nudo”. Immagine di Francesco Francaviglia Palermo, 1992. Durante i funerali del magistrato Paolo Borsellino, le “donne del digiuno” danno vita a un atto di protesta civile contro la mafia con l’unica arma del pubblico digiuno. ”Le Donne del Digiuno. Contro la mafia”, Portfolio Italia - Gran Premio Apromastore, a cura di Tiziana Faraoni, è il titolo della mostra di Francesco Francaviglia, che documenta «Donne di differenti età, esperienza civile e politica, accomunate da un gesto di ribellione plateale all’ingiustizia dell’esistente, che avrebbero poi proseguito su strade diverse, alcune tra loro vicine, altre inconciliabili, eppure portandosi tutte addosso il segno di quel digiuno per la dignità del vivere civile. Rivedere oggi quei volti nelle foto eloquenti di Francesco Francaviglia, significa misurare tutto il dolore e l’orrore di quanto è accaduto e tutto l’immane vuoto di verità che, ancora oggi, nonostante tutto, avvolge le stragi.» (Franca Imbergamo, magistrato). “Con le mie foto – ha detto l’autore in occasione della mostra al Macro di Roma – racconto chi non ha voce e dipingo le tenebre del nostro tempo”. Gente di Palestina, migranti, donne del digiuno, per raccontare un Oriente e Occidente, comuni, nelle stesse acque, quelle del Mediterraneo, diventato ormai testimone di enormi atrocità. In questo progetto, è forte la presenza del Sostituto Procuratore Nazionale Imbergamo, che aggiunge ancora nel testo di introduzione alla mostra: "la fotografia ha un grande, enorme potere evocativo. Francaviglia attraversa le vicende più emblematiche della nostra storia attuale di popoli mediterranei per dipingere le tenebre del nostro tempo. Nonostante la minaccia terribile del terrorismo di matrice islamista, è necessario affermare il primato della civiltà dei Diritti umani e universali per non perdere una sfida a dir poco epocale. La pace e il riconoscimento della dignità umana sono l'unica, purtroppo difficile, soluzione". Non è possibile rimanere indifferenti a queste tematiche così forti e così attuali che tracciano una mappa geografica di dolore e sofferenza. L’autore è anche presente alla sala del refettorio dei Musei del San Domenico fino al 18 ottobre con la video installazione intitolata “Volti invisibili”. Il noto fotografo ritrattista si è concentrato sui volti e sulle storie di donne migranti, richiedenti asilo e rifugiate, «in fuga dalle guerre e dalle carestie che si confondono e si intrecciano con quelle delle donne vittime della tratta, rese schiave con l’inganno e la violenza. Storie particolari, individuali e collettive e tuttavia simili tra loro per il rischio di morte e le violenze subite». Immagine di Francesco Francaviglia Il progetto “Volti Invisibili”, ideato da Francaviglia, è promosso dalla Rete Women con il Comune di Forlì e la Regione. Nei ritratti l’esperienza comune di dolore che porta, però, queste donne a reagire per vivere e far vivere i propri figli. «Ai traumi che accomunano tutte le persone in fuga da guerre, dittature, povertà - ricordano gli organizzatori - si aggiungono i segni di abusi e violenze di genere, che colpiscono le donne in quanto tali». nel contempo apprendevano l’arte della fotografia. Anche Kusakabe Kinbei, che divenne poi uno dei più rinomati fotografi nipponici figurò tra i suoi artisti-assistenti prima di diventare fotografo in proprio. Beato collaborò con Ueno Hikoma e altri, forse insegnando la fotografia al barone Raimund von Stillfried. Nel 1871 Beato fu fotografo ufficiale della spedizione navale statunitense dell'ammiraglio Rodgers in Corea, producendo le prime foto del Paese e dei suoi abitanti. Sei anni dopo vendette la maggior parte delle foto alla ditta Stillfried & Andersen, che si trasferì nel suo studio, e si ritirò per alcuni anni dalla fotografia concentrandosi sulle sue carriere parallele di speculatore finanziario e commerciante. La fotografia del XIX secolo spesso mostra le limitazioni della tecnologia usata, ma Beato riuscì a lavorare con successo e anche a trascendere queste limitazioni. Produsse soprattutto stampe all'albumina da lastre in vetro al collodio umido. A parte le considerazioni estetiche, i lunghi tempi di esposizione necessari per questo processo devono essere stati un ulteriore stimolo per inquadrare e posizionare accuratamente i soggetti delle sue fotografie. La fotografia dell'epoca era molto distante da quella odierna. La tecnica dell’albumina, assai diffusa al momento, era ancora allo stato pionieristico in quanto introdotta solo pochi decenni prima dal francese Blanquart Evrard. Dapprima era richiesta una meticolosa preparazione della gelatina fotosensibile da stendere sulle lastre fotografiche. Si otteneva comunque una sensibilità molto bassa che richiedeva lunghi tempi di esposizione, rendendo inevitabile l'uso del cavalletto e proibendo di fatto il genere fotografico conosciuto come "istantanea". Oltre ai ritratti, spesso mise in posa gli abitanti locali in modo tale da far risaltare i soggetti architetturali o topografici delle sue immagini. ma a volte le persone (e altri oggetti in movimento) erano rese come una massa indistinta o scomparivano del tutto a causa appunto dei tempi lunghi di esposizione. Una caratteristica assai comune nella fotografia del XIX secolo. Le pose privilegiavano quindi soggetti statici, come i paesaggi, o richiedevano accurate ricostruzioni in studio utilizzando fonti di luce artificiale, ove le pose dei personaggi apparivano spesso artificiose dovendo essere sostenute a lungo in perfetta immobilità. In tempi di fotografia digitale è bene ricordare anche che sulle lastre si otteneva una immagine in negativo ossia con i toni invertiti, poiché si annerivano maggiormente le superfici più esposte alla luce. Era quindi necessario un ulteriore passaggio per riportare l'immagine al positivo. Veniva quindi preparata e stesa su un supporto di carta una differente gelatina con fissante a base di albume d'uovo e materiale fotosensibile a base di nitrato d'argento. La stampa dal negativo avveniva per contatto, sovrapponendo la carta al negativo che veniva poi illuminato da una fonte di luce che attraverso la trasparenza della lastra negativa trasmetteva l'immagine sul supporto di stampa. Le immagini, dello stesso formato del negativo, venivano poi colorate a mano da artigiani specializzati che seguivano i metodi tradizionali giapponesi, creando una nuova espressione artistica sintesi di due differenti culture. In Giappone infatti si colorava all'acquerello, tecnica che si rivelò decisamente più appropriata di quella all'olio utilizzata in occidente, che ricopriva l'immagine di un velo opaco, privandola di luminosità. Come altri fotografi commerciali Beato spesso produsse copie dei suoi originali. L'originale veniva rifotografato producendo un secondo negativo dal quale produrre ulteriori stampe. Alle volte visibili nelle copie gli spilli utilizzati per fermare l'originale. Nonostante le limitazioni di questo metodo, tra cui la perdita di dettagli e la degradazione di altri elementi fotografici, era un modo efficace ed economico per duplicare le immagini. Beato fu un pioniere delle tecniche di colorazione a mano delle fotografie e della realizzazione di panorami. Potrebbe aver iniziato a colorare a mano le fotografie su suggerimento di Wirgman o aver visto le fotografie colorate a mano dei soci Charles Parker e William Parke Andrew. Qualunque sia stata l'ispirazione, i panorami colorati di Beato sono delicati e naturali e i suoi ritratti colorati, sebbene presentino tinte più forti rispetto ai panorami sono anch'essi eccellenti. Oltre alla produzione di viste a colori, Beato lavorò sulla rappresentazione di grandi soggetti, in modo da dare un'idea della loro vastità. Tutta la sua carriera fu segnata da spettacolari panorami, che produsse scattando e unendo esposizioni contigue di uno stesso paesaggio, ricreando pertanto una vista molto larga orizzontalmente. La versione completa del panorama di Pehtang comprende nove fotografie unite insieme quasi perfettamente per una lunghezza totale di 2,5 metri, così come unì cinque stampe all’albumina per offrire alla vista il panorama di Edo, ora Tokyo (1865 o 1866). Le firme che condivise con suo fratello non sono state l'unica difficoltà nell'attribuzione delle immagini di Felice Beato. Quando Stillfried & Andersen comprarono le fotografie di Beato seguirono la comune pratica dei fotografi commerciali del XIX secolo di rivendere le fotografie sotto il proprio nome. Questi (e altri) alterarono le immagini di Beato aggiungendo numeri, nomi e altre iscrizioni associate con la loro ditta nei negativi o nella stampa o sulla montatura. Stillfried & Andersen produssero copie colorate a mano di molte immagini non colorate da Beato. Tutti questi fattori hanno fatto erroneamente attribuire molte fotografie di Beato a Stillfried & Andersen. Fortunatamente Beato scrisse didascalie sul retro delle stampe di molte sue fotografie, con grafite o inchiostro. Quando queste fotografie sono montate le didascalie possono ancora essere viste attraverso il fronte dell'immagine e essere lette con l'ausilio di uno specchio. Per cui oltre ad aiutare nella datazione e nell'identificazione del soggetto dell'immagine, queste didascalie forniscono un metodo per attribuire queste fotografie a Beato. Nella sua lunga attività, egli visse l’evoluzione dei materiali sensibili e li ha praticamente utilizzati, cominciando dai negativi al collodio umido stampati sulle carte all’albumina (materiali usati per parecchi anni) fino, probabilmente, alle lastre in gelatina al bromuro d’argento. Viene considerato un pioniere anche delle tecniche di colorazione a mano delle copie positive. Impegnato in numerose e non sempre fortunate attività commerciali, e per un certo periodo console generale di Grecia in Giappone, Beato aveva lasciato l'attività di fotografo nel 1877 cedendo il proprio archivio a Raimund von Stillfried, artista austriaco a sua volta attivo in quegli anni in Giappone e fotografo ufficiale dell'imperatore Mutsuhito (meglio conosciuto come Meiji). Beato lasciò il Giappone nel 1884, arrivando infine a Port Said in Egitto. In un giornale giapponese venne riportato che aveva perso tutto il suo denaro alla borsa dei cambi dell'argento di Yokohama. Aveva venduto quanto era rimasto dell'archivio ad Adolfo Farsari, valido rappresentante dell’agguerrito gruppo di italiani che nella seconda metà dell'800 furono pionieri dei rapporti con il Giappone. Tra loro l'esploratore Giacomo Bove che nel 1872 partecipò come cartografo alla missione della corvetta Governolo all'esplorazione di Borneo e Giappone, Edoardo Chiossone che diresse a lungo l'Officina Carte e Valori di stato del Giappone e a cui è intitolato il prestigioso Museo di Arte Orientale di Genova, Enrico di Borbone Parma che acquisì in Giappone il nucleo di quella importante collezione ora divisa tra il Museo di Ca' Pesaro a Venezia ed il Museo Etnografico Pigorini in Roma, ed altri ancora. incerte le fonti sulle ultime vicende di Beato, che alternò l'attività di antiquario a quella di fotografo e scomparve forse in Birmania, dove pare che dirigesse due empori di Arts and Crafts, nel 1903, o forse solo alcuni anni dopo (la sua compagnia venne sciolta nel 1907). Torna a -----> RUBRICA FOTO DI SETTEMBRE Marcello Tosi, Archivista diplomato presso l’Università di Bologna, dottore in Giurisprudenza, giornalista pubblicista, collaboratore di giornali e riviste culturali, si occupa di ricerca storica e catalogazione di fondi archivistici e bibliotecari antichi e moderni. E’ coautore del volume Storia di Savignano sul Rubicone ed è redattore di prefazioni a libri di poesia, di saggi storici e artistici (Nel segno di Artemisia, La natura morta in Italia dal Cinquecento ad oggi), inseriti in cataloghi e volumi d’arte. Rubriche 2015 Foto di settembre / SI FEST 2015 di Marcello Tosi LARRY FINK SI FEST 2015 "Fotografie che offrono l'opportunità di studiare un gesto, un sorriso, uno sguardo occulto, anche il sudore su un braccio o una grinza della pelle, comprendendo desiderio, sensualità, delusione o noia” ha scritto della fotografia di Larry Fink, Susan Kismaric, curatore della fotografia del MoMa di New York. Le foto del prestigioso fotografo americano, esposte ancora nei fine settimana fino al 27 settembre in due mostre: “Vanities. Hollywood parties 2000-2009” (a Palazzo Martuzzi a Savignano) e “The beat” (alle tinaie di Villa Torlonia a San Mauro Pascoli), sono al centro della nuova edizione di Si Fest, “Habitus”, dedicata alla moda e al costume. Le mostre di Fink hanno avuto enorme successo oltre che al MoMa, al Whitney Museum, San Francisco Museum of Art, al Musee de l'Elysee di Losanna, e nelle più prestigiose gallerie fotografiche di New York, Los Angeles e Parigi, ricevendo anche riconoscimenti prestigiosi come i due John Simon Guggenheim Fellowship nel 1976 e nel 1979. In Italia ha presentato le mostre “Da qualche parte c'è musica" alla Galleria Forni a Milano e al Museo Alinari a Firenze. Nel febbraio 2008, all'Università di Princeton, ha esposto un mini studio della povertà in America dal titolo "Rendimenti decrescenti". Ha realizzato campagne pubblicitarie per Smirnoff, Bacardi e Cunard Lines. Il suo lavoro è apparso in pubblicazioni top come W, GQ, The New York Times Magazine, Vanity Fair. Per quest’ultima rivista ha seguito nel 2008 la campagna elettorale di Barack Obama. È docente di fotografia al Bard College. A Savignano l’autore presenta con le due sue mostre, a cura di Enrica Viganò, la capacità di mostrare in maniera precisa quanto ha scritto Susan KIsmaric, ovvero la sua abilità di “registrare acutamente il contrasto tra identità pubblica e le esigenze interne della psiche emotiva”. “Le celebrità – ha detto Fink nel corso della presentazione della mostra – le vedo come persone. Non sapevo neanche chi fossero, mi interessava quella tensione nei rapporti, quell’afflato, quel senso di intimità, i gesti, che mi permettessero di conoscerli oltre l’apparenza. Io non volevo celebrare, ma dare e ricevere tensione emotiva. L’empatia con i soggetti è il fine della mia attività di fotografo”. Dal punto di vista tecnico, ha sottolineato come sia difficile fotografare soggetti in movimento. “La gente guardando un’immagine deve pensare tutto meno che sia una foto ‘mossa’. Punto di riferimento per me è la pittura classica e la sua grazia nel rappresentare il senso dell’umanità, il relazionare la vista e il cuore, come insegnava Cartier Bresson. Aggiungo che la vita di una fotografia può essere invece molto breve”. “Una fotografia fin dal movimentato inizio di carriera, sempre ‘on the road’, quella di Fink” , ha quindi sottolineato la curatrice delle due mostre per Si Fest, Enrica Viganò. “E i party tenuti in occasione delle consegna dei premi Oscar, ma anche di altri eventi come il compleanno di Elton John e il Tribeca Film Festival a New York, non pareva fossero tali se non era lui a fotografarli. Grazie alla sue foto anche noi ci percepiamo presenti in mezzo a queste celebrità. “Ciò che mi interessa – ha aggiunto Fink – sono le parole, le idee, le emozioni che scorrono come un grande fiume, prese nel fluire del tempo, delle informazioni, della vita. Quando fotografo quello che mi interessa è il sentimento, che è alla base della nostra esperienza, che funge come una sorta di magnete. Voglio cercare equilibrio, bellezza, qualità della vita”. In “The Vanities”, Fink, conosciuto appunto come il fotografo dei party hollywoodiani e dell’alta società newyorkese, con un’attività in effetti svolta da oltre 60 anni, mostra in effetti come la definizione di “fotografo di celebrità” sia parziale e non tenga conto del suo sapersi fare fotografo delineando chiaramente le proprie intenzioni narrative, documentative e sociali. I soggetti ritratti, al di là delle pose perfette da vip, sono indagati negli aspetti psicologicamente intimi, tramite un’acuta osservazione degli sguardi, delle occhiate di sfuggita, dei contatti sottili, dei dialoghi all’orecchio tra celebrità, “abbracciandone l’anima – dice l’autore -- a prescindere dalla loro condizione. Guardare le persone con un certo grado di pazienza, e con curiosità. Ogni volta che incontriamo qualcuno con molta provabilità impareremo qualcosa”. Così in “The Beats”, il primo lavoro di Fink. Nel 1958, a diciotto anni, lasciò Long Island, luogo dell’infanzia, per trasferirsi in un piccolo appartamento di New York, risiedendo al Greenwich Village, a quel tempo luogo di germinazione della controcultura americana, di quella seconda generazione di “rivoluzionari disillusi”, artisti, scrittori, musicisti del Beat Movement. Divenne il fotografo del gruppo e l’archivio di immagini che costruisce è un racconto disincantato, in un tempo e in uno spazio precisi che non pregiudicano la sincerità e la curiosità di osservazione, ancora una volta, degli esseri umani. In “The Beats” come in “The Vanities”, il primo e l’ultimo lavoro di Fink, svela ogni dettaglio dei soggetti a eccezione della loro identità. Fink definisce sorprendenti quelle foto nate da un lungo viaggio di quattro mesi attraverso l'America e Messico, che aprono una finestra nel mondo della beat generation. “Dopo la prima generazione di poeti beat, da Kerouac a Ginsberg, a Gregory Corso – dice Fink -- la nostra era una generazione di ‘beatnik’ con uguale passione per il significato esistenziale della vita”. Essere fermato dalla polizia mi ha aiutato a formarmi, facendomi diventare un ‘vagabondo svampito’, uno senza confini. Ho fatto cinque anni di libertà vigilata federale, che, ne sono convinto, mi hanno aiutato a diventare il fotografo che sono oggi. Ho condiviso con amici e maestri una costante: lo status di essere un outsider, chiaramente indicato come una visione della vita”. Torna a -----> RUBRICA FOTO DI SETTEMBRE Marcello Tosi, Archivista diplomato presso l’Università di Bologna, dottore in Giurisprudenza, giornalista pubblicista, collaboratore di giornali e riviste culturali, si occupa di ricerca storica e catalogazione di fondi archivistici e bibliotecari antichi e moderni. E’ coautore del volume Storia di Savignano sul Rubicone ed è redattore di prefazioni a libri di poesia, di saggi storici e artistici (Nel segno di Artemisia, La natura morta in Italia dal Cinquecento ad oggi), inseriti in cataloghi e volumi d’arte. SI FEST 11.12.13 SETTEMBRE 2015 [HABITUS]: DAGLI ABITI ALL’ABITUDINE, DAI COSTUMI AL COSTUME RADIO E TELEVISIONI Associazione Culturale Savignano Immagini Corso Vendemini 67, Savignano sul Rubicone (FC) TELEVISIONI, SERVIZI E INTERVISTE EMITTENTE: DATA E ORA: PROGRAMMA: GIORNALISTA: ARGOMENTO: VIDEROREGIONE 31 LUGLIO H. 20.30 SPECIALE TV 10’ MASSIMO PREVIATO SI FEST, LANCIO 24 ͣEDIZIONE EMITTENTE: DATA E ORA: PROGRAMMA: GIORNALISTA: ARGOMENTO: VIDEROREGIONE 1 AGOSTO H. 13.45 SPECIALE TV 10’ MASSIMO PREVIATO SI FEST, LANCIO 24 ͣEDIZIONE EMITTENTE: DATA E ORA: PROGRAMMA: GIORNALISTA: ARGOMENTO: VIDEROREGIONE 2 AGOSTO H. 18 SPECIALE TV 10’ MASSIMO PREVIATO SI FEST, LANCIO 24 ͣEDIZIONE EMITTENTE: DATA E ORA: PROGRAMMA: GIORNALISTA: ARGOMENTO: CANALE 11 31 LUGLIO 21.15 SPECIALE TV 10’ MASSIMO PREVIATO SI FEST, LANCIO 24 ͣEDIZIONE EMITTENTE: DATA E ORA: PROGRAMMA: GIORNALISTA: ARGOMENTO: CANALE 11 1 AGOSTO H. 13 SPECIALE TV 10’ MASSIMO PREVIATO SI FEST, LANCIO 24 ͣEDIZIONE EMITTENTE: DATA E ORA: PROGRAMMA: GIORNALISTA: ARGOMENTO: CANALE 11 2 AGOSTO H. 9.15 SPECIALE TV 10’ MASSIMO PREVIATO SI FEST, LANCIO 24 ͣEDIZIONE EMITTENTE: DATA E ORA: SPEAKER: PROGRAMMA: ARGOMENTO: TELEROMAGNA CANALE 14 10 agosto 2015 ORE 10.45 MARCO ROSSI SPECIALE SI FEST EMITTENTE: DATA E ORA: SPEAKER: PROGRAMMA: ARGOMENTO: TELEROMAGNA CANALE 14 11 agosto 2015 ORE 20.00 MARCO ROSSI SPECIALE SI FEST EMITTENTE: DATA E ORA: SPEAKER: PROGRAMMA: ARGOMENTO: TELEROMAGNA CANALE 14 12 agosto 2015 ORE 15.05 MARCO ROSSI SPECIALE SI FEST EMITTENTE: DATA E ORA: PROGRAMMA: ARGOMENTO: ICARO TV 13 agosto 2015, ore 20.15 NOTIZIARIO SI FEST, INTERVISTA A FILIPPO GIOVANNI, GIMMI BALDININI E MARIO BELTRAMBINI EMITTENTE: DATA E ORA: SPEAKER: PROGRAMMA: ARGOMENTO: 7 GOLD NUOVA RETE 10 settembre ore 19.30 SABRINA SGALABERNA TELEGIORNALE SI FEST, INTERVISTA A MAURA PAZZAGLIA EMITTENTE: DATA E ORA: PROGRAMMA: SPEAKER: ARGOMENTO: VIDEROREGIONE 16 settembre 2015, ore 20.30 SPECIALE MARCO PREVIATO SI FEST PREMIO PESARESI EMITTENTE: DATA E ORA: PROGRAMMA: SPEAKER: ARGOMENTO: VIDEROREGIONE 17 settembre 2015, ore 14 SPECIALE MARCO PREVIATO SI FEST PREMIO PESARESI EMITTENTE: DATA E ORA: PROGRAMMA: SPEAKER: ARGOMENTO: VIDEROREGIONE 18 settembre 2015, ore 18 SPECIALE MARCO PREVIATO SI FEST PREMIO PESARESI EMITTENTE: CANALE 11 DATA E ORA: 16 settembre 2015, ore 22.45 PROGRAMMA: SPECIALE SPEAKER: MARCO PREVIATO ARGOMENTO: SI FEST, PREMIO PESARESI EMITTENTE: DATA E ORA: PROGRAMMA: SPEAKER: ARGOMENTO: CANALE 11 17 settembre 2015, ore 21 SPECIALE MARCO PREVIATO SI FEST, PREMIO PESARESI EMITTENTE: DATA E ORA: PROGRAMMA: SPEAKER: ARGOMENTO: CANALE 11 18 settembre 2015, ore 12 SPECIALE MARCO PREVIATO SI FEST, PREMIO PESARESI EMITTENTE: DATA E ORA: PROGRAMMA: SPEAKER: ARGOMENTO: TELEROMAGNA 14 settembre 2015, ore 20 Speciale Marco Rossi Inaugurazione SI Fest EMITTENTE: DATA E ORA: PROGRAMMA: SPEAKER: ARGOMENTO: TELEROMAGNA 15 settembre 2015, ore 15 Speciale Marco Rossi Inaugurazione SI Fest EMITTENTE: DATA E ORA: PROGRAMMA: SPEAKER: ARGOMENTO: TELEROMAGNA 16 settembre 2015, ore 10 Speciale Marco Rossi Inaugurazione SI Fest EMITTENTE: DATA E ORA: A CURA DI: PROGRAMMA: ARGOMENTO: RAI TRE 16 settembre ore 14 GIOVANNA GRECO E MARINO CANCELLARI TELEGIORNALE REGIONALE SI FEST RADIO, SERVIZI E INTERVISTE EMITTENTE: DATA E ORA: SPEAKER: RADIO BRUNO 9 settembre 2015 Emanuele Bandini PROGRAMMA: Notiziario ARGOMENTO: SI Fest, intervista a Stefano Bellavista EMITTENTE: DATA E ORA: SPEAKER: PROGRAMMA: ARGOMENTO: RADIO GAMMA 11 settembre 2014 Valentino Berti Notiziario Lancio SI Fest , intervista a Stefano Bellavista EMITTENTE: DATA E ORA: A CURA DI: PROGRAMMA: ARGOMENTO: RADIO 3 SUITE 12 settembre 2015 ore 23.45 Giorgia Niso Diretta SI Fest, intervista a Mario Beltrambini