La politica del punto vendita è quella di ottimizzare lo spazio

 Concetti di base della gestione delle scorte
 Tecniche e strumenti di analisi delle scorte: analisi ABC semplici e incrociate, indici di
rotazione e di durata, riduzione delle differenze inventiariali
 Principali modelli di gestione delle scorte: sistemi a punto d'ordine e a riordino periodico,
determinazione dei livelli di scorta ottimali
 Gestione delle scorte degli articoli a domanda stagionale
 Gestione delle scorte su base previsionale
 Servizio al cliente: principali indicatori, possibili misurazioni, scelta del livello da offrire
Il corso si rivolge ai direttori dei punti vendita alimentari e ai loro collaboratori (repartisti,
magazzinieri, category manager, ecc.), nonché agli addetti agli acquisti e ai sistemi informativi dei
relativi CED.
La politica del punto vendita è quella di ottimizzare lo spazio espositivo. Non essendo infatti
predisposta un’area per le scorte d’emergenza, l’attività di approvvigionamento diventa
decisamente strategica. Generalmente il controllo delle merce sugli scaffali ed il processo di
riordino non hanno un coordinamento informatico, ma sono affidati al capo negozio (o un suo
addetto). Tale situazione è fonte potenziale di errori e inefficienze che hanno come estrema
conseguenza la rottura di stock, che ha implicazioni distorsive sul punto vendita. L’insegna ne
può risultare danneggiata, nel peggiore dei casi, dalla perdita del cliente che si rivolge ad un
altro punto vendita per l’acquisto del prodotto mancante.
Il modulo si propone di fornire una formazione mirata al saper operare in ambienti
tecnologici e organizzativi complessi, mediante un’attività didattica frontale integrata da
esercitazioni di laboratorio per l’applicazione dei concetti appresi in aula. A tale scopo il
percorso sarà strutturato in maniera da fornire una solida formazione teorico/pratica
nell’area della gestione degli spazi di vendita e dello stock arricchita dall’impiego di strumenti
informatici.