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L'idea può nascere in modo diverso: visitando un presepio del quale piace in modo particolare l'ambientazione e portando qualche modifica personalizzata; dall'osservazione in natura di caratteristici ambienti quali grotte, casolari di campagna o borghi rustici scovati in sperduti paesini durante una gita domenicale o semplicemente viaggiando con l'immaginazione e la fantasia. È utile tracciare uno schizzo planimetrico, partendo dall'ingombro massimo che abbiamo a disposizione e stabilendo la dislocazione dei luoghi, natività per prima e, a seguire, case, torrenti, monti, boschi, ecc…tenendo ben presente il punto di osservazione. Spesso l'idea iniziale può variare durante l'allestimento del presepio per esigenze diverse ma, il risultato finale, sarà sempre soddisfacente. L'altezza dell'orizzonte del presepio deve coincidere con l'altezza/vista dell'osservatore. Questo accorgimento permette di guardare negli occhi le statue situate in primo piano dando l'impressione all'osservatore di entrare nel paesaggio. Sarà ora importante giocare con la prospettiva stabilendo un punto di fuga; le figure in primo piano possono anche essere di notevoli dimensioni ma la loro altezza deve essere in relazione/proporzione agli elementi circostanti. Allontanandosi le figure devono diminuire in altezza dando un effetto prospettico tale da rendere il paesaggio il più reale possibile. Piccole siepi, ciottoli,una strada aiutano a convergere nel punto di fuga; la strada deve essere nascosta da svolte, discese, massi per riprendere più piccola e lontanissima (non mostrarla tutta fino all'ultimo piano).Per ottenere che tutti gli elementi da costruire (grotta, edifici con relative porte e finestre, vegetazione,ponticelli, pozzi, ecc…) siano dimensionati armoniosamente, occorre che le misure siano proporzionate all'altezza delle statue.Talvolta si costruisce prima l'ambiente, poi togliendo dalle scatole le statuine, ci si accorge che sono troppo grandi o troppo piccole messe a fianco delle case. Per accentuare l'effetto prospettico della profondità circoscrivi il presepio coprendone i lati e costruendo un boccascena, come fosse il palcoscenico di un teatro. Nella fase di finitura i toni dei colori si attenueranno in relazione alla distanza: un oggetto lontano ha colori meno vivi e i contorni meno nitidi della scena in primo piano. Per calcolare la giusta porporzione tra statue e ambiente si possono utilizzare due sistemi: ANALITICO: Moltiplicare l'altezza delle statue (in centimetri), che s'intende utilizzare per le dimensioni reali dell'oggetto che si vuole realizzare,dividere il tutto per l'altezza delle persone reali; esempio: Si vuole realizzare un secchio disponendo di statue di 30cm. Moltiplichiamo 30cm. per l'altezza di un secchio nella realtà, ( esempio di 40cm.), otteremo 1200 che divideremo per l'altezza di una persona reale (165cm esempio), 1200/165=7,27 il risultato è l'altezza del nostro secchio da costruire. GRAFICO: Si prenda della carta millimetrata e si traccia una linea orizzontale e una verticale, partendo dal punto d'origine dei due assi, in orizzontale marcheremo con dei numeri in modo lineare la carta da 0-­‐10 20-­‐30....200, in asse verticale si effetuerà la stessa operazione partendo dal numero 0 fino al numero 50, l'asse orizzontale rappresenta le misure della realtà, l'asse verticale quelle da porre in porporzione. Supponiamo di avere delle statue di 12cm, sull'asse verticale andremo ad individuare il numero 12, e su quello orizzontale cercheremo il numero che corrisponde ad un altezza reale di una persona esempio 165cm. alla congiunzione dei due punti otterremo il punto che chiameremo "A", da quì tracceremo una diagonale fino al punto di unione al punto a zero; ora il nostro grafico è pronto. Devo ad esempio accostare un secchio ad un bue e voglio sapere di che misura deve essere; in orizzontale vado a cercare il numero che corrisponde all'altezza di un secchio reale esempio di 40cm., seguiremo in verticale fino ad incontrare la famosa retta "A", da quì ci sposteremo in orizzontale fino ad arrivare alla retta verticale dove andremo a leggere un numero che sarà quello poi che corrisponderà al altezza del secchio da realizzare. Entambi i sistemi sono validi starà a voi utilizzare quello che vi sembrerà più pratico. Realizzato il bozzetto e collocato il fondale si passa alla costruzione del paesaggio iniziando dal primo piano. Assi, tavole, residui di vecchi mobili inchiodati tra loro possono formare l'armatura portante e la struttura principale del presepio. Nel caso si avesse spazio a disposizione si consiglia di realizzare da due a tre palchi dove saranno allestite scene in misura sempre più piccola, in questo modo la discontinuità dei palchi darà l'illusione della distanza.
I materiali più usati per il successivo rivestimento e per la realizzazione di case, muretti, ponticelli ecc…sono, oltre al legno, il polistirolo e il cartone (una scatola per scarpe adeguatamente rivestita con carta/roccia può diventare una grotta. Il polistirolo meriterebbe un discorso a parte essendo lavorabilissimo con un semplice taglierino e utile per realizzare piccoli o grandi elementi del paesaggio. Si può facilmente incollare, intagliare per imitare una superficie rocciosa, deformare con una fonte di calore o della carta abrasiva per invecchiare le pareti di una casa; ricordiamo che in fase di finitura, il colore darà il tocco finale nascondendo le imperfezioni. Un altro elemento importante e di largo utilizzo tra i presepisti più esperti è il gesso. Può essere usato per rivestire qualsiasi elemento togliendo con effetto stucco qualsiasi imperfezione e, una volta asciutto, si può scalfire con un punteruolo per simulare rocce, pietre o mattoni. E' perfino possibile realizzare delle colline veramente miniaturizzate: modella il rilievo con rete metallica di maglia larga, imbevi tela di juta in una mistura molto liquida di gesso e acqua e disponila sulla armatura; una volta asciutto è sufficiente colorare e guarnire con elementi come sabbia, terra e muschio incollati. Prima dell'allestimento vero e proprio, è opportuno verificare il funzionamento di
tutti i meccanismi inseriti precedentemente: luci, acqua, fuoco, effetti speciali ecc…
Si inizia poi con la colorazione delle parti strutturali fisse e degli altri oggetti
decorativi come edifi-ci, ponticelli o pozzi che una volta asciutti verranno
posizionati dove previsto.
Successivamente si posizionano le statuine ed a seguire il muschio con gli altri
elementi naturali (terriccio, ghiaino, sabbia, pietre, alberelli). Il tocco finale, cioè
quello che dovrà rendere il presepio vivo e reale, consiste nell'abbellirlo con una
serie di elementi decorativi che possiamo cercare di costruire con un po' di
pazienza o reperire già pronti e in diverse misure in un negozio specializzato; questi
varieranno a seconda dell'ambientazione creata e saranno in scala e proporzione
con le statuine. Per esempio, se abbiamo ideato la natività in un cascinale, ci si può
sbizzarrire con attrezzi agricoli posizionati nell'aia (rastrelli, forconi, falci, vanghe)
e contenitori vari (sacchi, gerle, secchi, cassette di legno) riempiti con fieno, bacche
rosse o di ginepro, grani di pepe e quant'altro troviamo e che possa simulare il vero
ridotto in scala.
Aggiungiamo pure delle fascine o delle cataste di legna creando un angolo legnaia
con tanto di ceppo e scure e sparpagliando vicino della segatura. Non
dimentichiamo questo particolare determinante: non c'è niente di meglio che
passeggiare in campagna o nei boschi e raccogliere quello che può far parte,
miniaturizzato, del presepio.
Ricordiamo sempre di "invecchiare", con il colore o altri accorgimenti, tutti gli
elementi per rendere "vissuto" tutto l'ambiente creato.
Effetti speciali Senza dubbio un presepio arricchito da qualche movimento rende meno statica la scena abbellendola nell'insieme, ad esempio da un'apparizione di un angelo oppure dalla pioggia con fulmini e tuoni, oppure dall'acqua che scorre e così chi ne ha più ne metta, ma come si può fare tutto ciò? Di solito alcuni presepisti aguzzano l'ingegno creando dei veri e propri marchingegni, del resto il mercato non è che offra granché, a parte qualche proiettore o fibra ottica resta ben poco, e allora ecco che il presepista si trasforma in chimico, fisico, meccanico, edile, falegname ma soprattutto un artista ricco di fantasia, ed ecco che allora sfodera tutto il suo ingegno e fantasia inventando macchine e acrocchi vari al fine di ottenere ciò che gli serve. Ma non dileguiamici troppo e vediamo alcuni di questi….effetti speciali. L'apparizione dell'Angelo: semplice ma molto efficace; consiste nel realizzare una scatola che possa contenere l'angelo, e dopo averla dipinta internamente di colore nero andremo ad illuminare la nostra statuina, evitando di illuminare la scena, per questo le luci andranno collocate all'interno del contenitore schermandole in modo appunto da non illuminare l'esterno, la potenza delle lampadine dovrebbe essere di poca potenza, 20Watt sono più che sufficienti, fatto questo, porre un vetro sottile e ben pulito davanti e a una certa distanza l'imboccatura della scatola, ( l'angolatura andràcercata sperimentalmente ), a luci spente (notte) accendete l'angelo e il gioco è fatto. La pioggia: si utilizzano delle grondaie...una la si colloca tra la prima scena e la seconda (vedi Palchi), naturalmente in alto in modo che non sia visibile dopo aver praticato una serie di fori da almeno 2mm., si chiude saldando, a stagno i due lati della grondaia, in questo modo avremo realizzato una specie di vasca lunga e stretta; ad una estremità dopo aver forato la lamiera, salderemo un tubo di rame, che ci servirà per inviare tramite una pompa l'acqua dopo aver collegato un tubo di gomma. Nella parte inferiore, perpendicolarmente alla…vasca superiore creeremo una simile, ma il tubo di rame lo salderemo nella parte inferiore affinché l'acqua cadendo venga raccolta e convogliata in esso; per sicurezza avremo l'accortezza di realizzala un po' più generosa come larghezza, per impedire che l'acqua non vada a cadere fuori da essa; naturalmente provvederemo a renderla non visibile al visitatore. Ora non ci resta che procurarci una pompa, e qui lascio a voi la scelta sul modello, (acquario, giardino, laghetto o altro), fatto ciò, metteremo in pesca la pompa da un secchio posto sotto il presepio e collegarla al tubo di rame sulla vasca superiore; quella inferiore la collegheremo sempre tramite un tubo al secchio, in questo modo useremo sempre la medesima acqua. Ora la nostra….macchina della pioggia è pronta per funzionare, però ci sarebbe un piccolo dettaglio che potrebbe svelare la presenza della…grondaia, infatti l'acqua cadendo nella vasca produce un rumore di lamiera, per evitare che accada è sufficiente riempire il fondo della vasca con del ghiaino e il gioco è fatto; ma volendo essere ancora più pignoli ci sarebbe ancora un dettaglio: osservando cadere la pioggia, un osservatore attento nota che essa cade creando un muro sottile e lineare e regolare, (le gocce cadono esattamente dove trovano i fori eseguiti), creando un effetto poco naturale; se invece sotto la nostra vasca superiore stendiamo una rete di plastica a maglie sottili, tipo quelle utilizzate negli orti a protezione di piogge troppo violente, (specie quando si ha appena seminato), e la teniamo appena di poco staccata da essa l'acqua si distribuirà in modo causale creando una caduta di gocce irregolare come in natura. Qualcuno poi si aggiunge alla macchina della pioggia l'effetto lampo e tuono, che non è altro che una lampada stroboscopica opportunamente regolata (di solito con un circuito che genera impulsi causali, se a qualcuno interessa posso inviare gratis gli schemi elettrici), e per li tuono ci si affida ad un registratore dove vi si trova inciso il suono (posso inviare anche quello in mp3), però, anche se osservare in un presepe una scena dove in piena notte cominciasse a scrosciare la pioggia accompagnata da fulmini e tuoni è una cosa molto suggestiva, voglio far notare che, (se pignoli vogliamo essere fino in fondo), d'inverno NON ci sono fulmini e tuoni!!! (amenochè sia ambientato in estate!). Il cielo stellato e la cometa: per realizzarle dipende dal fondale e dal tipo di illuminazione (vedi illuminazione), se illuminiamo posteriormente allora la scelta cadrà sulle fibre ottiche, le quali una volta posizionate otterranno un effetto molto realistico, in quanto alla vista del visitatore creerà un effetto ottico simile ad un puntino luminoso con…raggi; per posizionarle poi è sufficiente praticare dei fiorellini sottili nella tela con un'ago da cucito ed infilare un filo della fibra nel foro praticato e così via; se invece non si volesse usare la fibra ottica e il fondale è sempre di tela allora non resta che utilizzare uno o più proiettori, (o realizzarne uno utilizzando il gruppo ottico di un diaproiettore in disuso), e costruire le diapositive utilizzando dei telaietti per diapositive dove al posto della pellicola avremo sistemato un cartoncino sottile e nero, nel quale avremo preventivamente praticato dei forellini molto sottili ( 1-­‐2mm. da provare sperimentalmente), naturalmente tale sistema funziona egregiamente anche proiettando le diapositive del cielo stellato posteriormente, con lo stesso sistema realizzeremo sempre una diapositiva con una cometa (naturalmente ritagliando il cartoncino), et voilà, cielo e cometa. Se invece il fondale non fosse di tela ma ad esempio di compensato, possiamo sempre proiettare le diapositive oppure….Il nostro fondale è un pannello di compensato o il fondo del nostro impalcato, costruiremo con esso un cassone, sulla facciata che poi starà all'interno praticheremo dei forellini di un millimetro e all'interno andremo a fissare quelle serie di luci a …pisellino di colore bianco che di solito vengono impiegate nell'albero di Natale, (consiglierei di modificare i collegamenti, da serie a parallelo in questo modo se si dovesse bruciare uno almeno gli altri restano accesi); per quanto riguarda la cometa su questo fondale oltre alla proiezione di una diapositiva si può ritagliare il disegno di essa, e illuminarla posteriormente avendo l'accortezza di racchiudere il tutto in una specie di...scatola, Il fuoco: per realizzarlo esistono molti sistemi, vediamone alcuni: Starter: molto facile da realizzare, si collega in serie ad una lampadina con tensione di rete 220Volt. uno starter di quelli utilizzati per accendere i tubi al neon; realizzando un gruppo di lampadine (ognuna con il proprio starter), e di colore rosso e giallo, si otterra un effetto piuttosto realistico e semplice con modica spesa, (realizzando un forno ad esempio si ottiene un ottimo effetto). La ventola: altro modo di simulare il fuoco, è quello di utilizzare un ventola di quelle utilizzate su i computer, reperibile presso i negozi di materiale informatico o elettronico, e utilizzare delle strisce di seta colorata (rossa e gialla) sottili e lunghe le cui estremità andranno appuntite, dopo di che s'incollano ad una griglia a maglia larga la quale troverà posto sopra la ventola; l'aria soffiando sulla seta (che risulta leggera ), creerà il giusto effetto del fuoco. I tronchetti: quì ci si affida all'elettronica; in un tronchetto di legno, proporzionato alle vostre statuine, praticate un foro da 4mm. circa che attraversi il tronchetto nel senso della lunghezza, prendete un Diodo LED di colore rosso e saldate ai suoi terminali dei fili sottili di prolunga, (isolate le saldature in modo che non ci sia cortocircuito), infilate i terminali della...prolunga ottenuta nei fori preticati in modo che il Diodo alla fine si ritrovi a sporgere su di un lato del tronchetto (vedi figura); ora procuratevi della carta igienica, SI! NON sto scherzando, (meglio se increspata), dovete semplicemente creare una specie di cupola che rivesta la cima del tronchetto e di conseguenza copra il diodo, incollando la carta, ma perché la carta igienica? Semplice: è sottile, di solito increspata e se il lavoro è fatto bene sembrerà la cenere che si forma sulla brace quando è spenta, invece quando il Diodo Led si accenderà si colorerà di rosso, l'effetto vi garantisco è sorprendente, naturalmente, all'attaccatura della carta nel tronco consiglio un rintocco con un pennello onde mascherare le imperfezioni. Realizzatene almeno 5/6 di questi tronchetti e disponeteli ad esempio in circolo e fissateli ad una base, magari intorno ad essi sistemate in circolo dei sassi a mò di falò… Per accendere e spegnere in modo casuale i Diodi per creare l'effetto fuoco vi consiglio il circuito che un amico presepista gentilmente mi ha concesso La pentola che bolle 1: Immaginate di osservare una scena in un presepio dove in un angolo vi sia un fuoco acceso, (vedi paragrafo fuoco in questa pagina), e sopra di esso una pentola con una minestra che bolle e fuma; l'arte del presepista sta nel realizzare in modo semplice e con pochi mezzi quello che potrebbe essere impossibile! Per risolvere il problema, qua sopra descritto, ci procureremo dei carboncini contenuti nelle batterie zinco/carbone o alcaline, scariche, fate molta attenzione ad aprirle ed usate magari dei guanti e un foglio di giornale per non sporcare, cercate di mantenere fissato il cappuccio metallico fissato al carboncino; maturalmente pile di formato diverso avranno carboncini di misura diversa, quindi a seconda delle dimensioni della pentola utilizzerete misure diverse. Prendete una pentolina di terracotta o ceramica (quella realizzate con il Dash va bene; vedi capitolo tecniche), praticate ora su di un lato che risulterà non visibile, due fori a circa in terzo della sua altezza del diametro del cappuccio che dovranno sporgere all'esterno della pentolina, applicate all'interno di esso gli elettrodi tolti dalla batterie e fissateli appunto con i cappucci all'esterno in quanto andranno alimentati da corrente continua 12Volt, e incollate avendo cura di sigillare il tutto con colla per ceramica oppure con del silicone. Ora prepariamo la…minestra: acqua e sale, semplice no! Dovremo riempire la pentolina della…minestra in modo che gli elettrodi siano completamente sommersi, fatto questo diamo tensione e dopo un po' avremo una…minestra fumante. L'acqua viene riscaldata dal passaggio della corrente elettrica tramite i carboncini immersi in essa, ma attenzione, una volta esaurita l'acqua non vi è passaggio di corrente e quindi niente minestra che fuma, un espediente per non dover ogni volta riempire la pentola può essere nel praticare un terzo foro dove andremo a fissare un tubicino al silicone (che andrà anche questo sigillato) con un contenitore d'acqua, avendo l'accortezza di creare un sifone (come quelli che si usano nelle gabbie dei uccellini ad esempio), così anche il problema del rinfornimeto è risolto per un po' di tempo. La pentola che bolle 2: Un altro sistema per avere l'effetto dell'acqua che bolle ma senza il....vapore, è quello di praticare un foro nella parte non visibile della nostra pentolina e infilare un tubicino di plastica che collegheremo ad un ossigenatore di quelli utilizzati negli acquari, (naturalmente li troveremo nei negozi del settore), un avviso, o si accquista un modello con la possibilità di regolazione del flusso d'aria oppure si utilizza un morsetto che accluderà il tubo onde regolarne la portata, sempre reperibile nei negozi di acquari. Come dicevo sopra non ci sarà vapore, ma la realizzazione oltre essere semplice non richiede ricariche d'acqua. L'alba e il tramonto: La difficoltà ma anche la sfida che un presepista deve affrontare nell'allestimento di una scena a volte è rappresentato dalla giusta illuminazione per ottenere come risultato finale un effetto abbastanza realistico di un'alba o tramonto; in linea di massima un buon dosaggio di lampade sistemate nella giusta posizione e del colore adeguato premia il lavoro svolto, ma sebbene lo sforzo sia stato notevole non riusciremmo mai ad ottenere ciò che la natura lo fa con naturalezza (scusate il gioco di parole ma è così); almeno fino al momento in cui l'atuzia e l'ingegno ci spingono a nuove soluzioni alternative e rivoluzionarie..... Domanda: Come fare ad imitare con perfetto realismo un magnifico tramonto in riva al mare o in montagna? Oppure un' alba con tutte la sue sfumature di colore? Risposta: Fotografando con una pellicola per diapositive e proiettando il tutto con un proiettore sul nostro fondale! Vi assicuro che l'effetto è veramente realistico (sfido è una foto!), scherzi a parte sistemando due proiettori con le due diapositive sincronizzando il tutto con la centralina (in dissolvenza!), il gioco è fatto. Per i più fantasiosi e perfezinisti consiglio di utilizzare due diaproiettori di quelli che utilizzano caricatori circolari, in uno sistemeremo le dia dell'alba e nell'altro quelle del tramonto poi tramite la nostra centralina attiveremo in alternanza prima uno poi l'altro. Con quest'ultimo sistema ovviamente due diapositive non bastano, in quanto i caricatori circolari ospitano un bel numero di foto, allora vi consiglio due alternative: una consiste di armarvi di macchina fotografica, alzarvi molto presto la mattina (possibilmente prima dell'alba!), e la sera prepararvi con l'attrezzatura per cogliere le immagini che riterrete migliori. Per i più pigri invece è sufficente andare a caccia sul web di sfondi con delle albe e tramonti che soddisfano la loro...creatività, naturalmente si provvederà a scaricare le immagini su di un supporto Cdrom e portare dal Vostro fotografo di fiducia per trasferire il tutto su diapositive, non resta poi che inserirle nei caricatori ed avrete ogni volta uno scenario diverso! Il Lampo del Temporale:: Se vogliamo realizzare un lampo di tutto rispetto, dobbiamo realizzare un circuito che faccia lampeggiare una lampada allo Xeno del tipo utilizzato per i flash fotografici; detto così sembra semplice, ma se osserviamo (quando è possibile osservare), un temporale, i lampi di luce sono secchi, brevi e luminosi, basti pensare che di notte illuminano a ....giorno; ad un'attenta osservazione possiamo notare che avviene sia un lampo isolato sia una rapida sucessione contemporaneamente. Il circuito che vi propongo svolge esattamente questa funzione, con la possibilità di regolare: durata, tempo tra due lampi, numero dei lampeggi, Premi QUI per vedere il progetto; nel caso abbiate difficoltà nel reperire i componenti o nel realizzare la basetta del circuito stampato, potete sempre richiedere il kit LX.1238 a Nuova Elettronica che provvederà, a spedirvelo per corrispondenza. La Luce nelle casette e nelle lanterne... Quando cala il tramonto e la notte s'appresta a coprire ogni cosa con il suo manto, c'è una cosa che di solito si tende a fare.....si accende una luce!!!A parte gli scherzi se vogliamo evitare di lasciare al buio completo il nostro presepe si dovrà applicare delle piccole luci alle nostre casette, e per sopperire al fatto di vederle accese tutte contemporaneamente dovremmo realizzare un qualcosa che le accenda e le spenga tutte in modo casuale. Per fare questo ci sono diversi metodi, uno da me realizzato e collaudato è quello di utilizzare dei "Temporizzatori" che oppurtunatamente regolati accendono e spengono in tempi diversi le luci nelle varie casette del presepio, vi rimando di seguito ad una spiegazione dettagliata e allo schema elettrico. Il circuito sopra è un modulo per accendere una lampadina in una casetta e funziona con dei temporizzatori alimentati a
12 o 24 volt
a seconda della tensione di alimentazione richiesta dalla lampada, (questo al fine della sicurezza), ma nulla vieta di
utilizzarne a 220Volt, in questo caso o alimentiamo la luce con la stessa tensione oppure colleghiamo al loro posto un
trasformatore a 220/12V. o 220/24V. che alimenterà la luce a bassa tensione a vantaggio della sicurezza!
Regoleremo il timer "RT1" per il ritardo all'accensione e "RT2" per lo spegnimento; con più moduli regolati in modo
diverso ottermmo
l'accensione e lo spegnimento in modo causale; naturalmente se le casette fossero numerose, è sempre possibile
utilizzare un modulo per più casette e provvederemo ad evitare di metterne una accanto all'altra altrimenti si corre il
rischio di vederle accendere e spegnere in contemporanea vanificando il nostro lavoro. I temporizzatori li troverete
presso i negozi di materiale elettrico, e all'acquisto chiedete anche lo "Zoccolo"per il fissaggio.