• CAPO 1 - Provincia di Asti

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• CAPO 1 - Provincia di Asti
 CAPO 1
RELAZIONE TECNICO – ILLUSTRATIVA
***
La nuova sede dell’Istituto Professionale per l’Industria e l’Artigianato “P. Andriano” di Castelnuovo
Don Bosco è stata recentemente ultimata ed è composta da un fabbricato destinato alle aule normali e
speciali ed agli uffici amministrativi, da un corpo di fabbrica destinato ai laboratori e da due bassi fabbricati
utilizzati come centrale termica e cabina elettrica. L’edificio non è dotato di una struttura sportiva coperta per
poter esercitare l’educazione fisica.
In particolare sono presenti:

un edificio contenente le aule didattiche normali, speciali, gli uffici amministrativi ed i servizi annessi
(bagni ed ambulatorio medico) per una superficie coperta di mq 1.341,00;

un edificio contenete i laboratori per le attività didattiche specializzate e pratiche ed i relativi magazzini,
locali accessori e servizi igienici, per una superficie coperta di mq 906,00;

una rampa di collegamento con relativa pensilina di copertura del percorso tra i due blocchi;

tutti gli impianti tecnologici a servizio di entrambi i blocchi aule-uffici amministrativi e laboratori (impianti
elettrici vari, impianti termici, impianti sanitari, impianti antincendio, impianto aria compressa, impianto di
scarico delle acque nere e delle acque bianche);

i locali tecnici (centrale termica di mq 24,00 e cabina di alimentazione elettrica di mq 29,00);

la recinzione delimitante il sito edificatorio, compresi i vari accessi carrai e pedonali.
Nel nuovo plesso è sufficientemente sviluppata la viabilità interna per il transito e la sosta dei mezzi
pubblici, per il parcheggio dei mezzi privati, per l'accesso dei mezzi di soccorso e per l'accesso di mezzi per
le operazioni di carico e scarico di materiali. Avendo previsto un'arteria interna di scorrimento a servizio della
scuola, munita di aree di sosta e di parcheggio, l'ingresso principale risulta arretrato rispetto al filo stradale in
modo da offrire sufficiente sicurezza all'uscita degli alunni; inoltre non sono presenti accessi diretti ai
fabbricati dalle due strade provinciali. Sono invece presenti un accesso principale, sia pedonale che carraio,
n. 3 accessi carrai, di cui n. 2 posizionati lungo una strada privata a Nord del lotto e n. 1 in prossimità della
S.P. n. 16 per Buttigliera in posizione Sud-Est ed inoltre n. 2 accessi pedonali.
Il lotto è recintato in parte con un cordolo in conglomerato cementizio armato e soprastante
recinzione in ferro, in parte con rete plastificata collegata a pali di sostegno.
È già stato realizzato un campo gioco polivalente delle dimensioni di 40,00 x 20,00 metri in battuto di
cemento sul quale è possibile praticare l’attività sportiva all’aperto ma nella sola stagione primaverile; nella
maggior parte dell’anno scolastico l’attività viene svolta in strutture coperte messe a disposizione
dall’amministrazione comunale distanti dal plesso scolastico circa 2-3 km. Tra l’altro gli studenti che devono
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svolgere le ore di educazione fisica devono percorre la strada provinciale verso il paese di Castelnuovo Don
Bosco in un tragitto fuori dal centro abitato, senza marciapiedi o elementi che proteggano il percorso.
L’Ammistrazione provinciale in questo anno scolastico ha messo a disposizione un servizio di autobus per
agevolare il trasferimento dalla struttura scolastica al centro sportivo comunale.
Come si può immaginare questa carenza comporta notevoli disagi e nello stesso tempo si devono
sostenere ingenti costi per mantenere un servizio di autobus.
L'area interessata dall'edificazione ammonta a circa 34.000 mq. e risulta sufficientemente ampia da
garantire la costruzione della struttura e delle sue successive trasformazioni ed ampliamenti, nonché per la
futura realizzazione di spazi all'aperto previsti dalle norme vigenti. Essa è censita al Catasto Terreni al n. 800
del Foglio n. 12 del Comune di Castelnuovo don Bosco; presenta una forma triangolare abbastanza regolare
con dislivello piuttosto pronunciato verso il lato Nord, che si attenua progressivamente verso la Strada
Provinciale n. 16 per Buttigliera. Essa è di proprietà della Provincia di Asti in virtù di un atto pubblico di
acquisizione redatto in data 21/12/2001 al n. 2509/7400 di Rep., registrato a Nizza Monferrato il 07/01/2002
al n. 4.
Attraverso l’adozione e la successiva approvazione di una variante parziale al P.R.G.C. (ai sensi
dell’art. 17, comma 7° della Legge Reg. n. 56/77 e s.m.i.) il Comune di Castelnuovo Don Bosco ha definito la
stessa un’area a servizi da destinare all’Istruzione.
Le normative di riferimento per la progettazione del nuovo plesso, oltre a quelle urbanistiche (L.R.
56/77 e s.m.i. ed il P.R.G.C. vigente), igienico-sanitarie, sull’abbattimento delle barriere architettoniche (L.
13/89 e D.M. 236/89), sulla prevenzione incendi (D.M. 26/08/1992), sulla sicurezza degli impianti (L. 46/90 e
relativo regolamento di attuazione), sul contenimento dei consumi energetici (L.10/91 e relativo regolamento
di attuazione), nonché quelle dettate dalla comune tecnica dell’arte per dare prodotti sicuri e funzionali,
saranno improntate sul rispetto delle “Norme tecniche relative all’edilizia scolastica” di cui al D.M.
18/12/1975.
La zona in cui si va a costruire è stata dotata di tutte le urbanizzazioni ed infrastrutture necessarie
per il funzionamento del plesso prevedendo nel complesso la costruzione di fognature per le acqua nere, da
collegare al depuratore del Comune, e per la raccolta della acque bianche, una tubazione per il gas metano,
una linea per la rete telefonica, per l’adduzione dell’acqua potabile, sia per usi civili, sia per quelli antincendio
(linea indipendente), collegata all’acquedotto del Monferrato, nonché una linea dell’energia elettrica a
servizio della scuola e per l’illuminazione pubblica. Lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani avverrà tramite
cassonetti e servizio raccolta comunale.
Per quanto concerne la copertura finanziaria dei lavori, essa è assicurata mediante fondi
dell’amministrazione per € 179.900,00, IVA compresa, prevista nel Bilancio 2005 che verrà successivamente
impegnata con determinazione dirigenziale all’intervento 01 “Acquisizione di beni immobili” – Codice
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2020101 – Cap. 39173 “”INTERVENTI DI MANUTENZIONE STRAORDINARIA PRESSO GLI EDIFICI
SCOLASTICI (AREA INFRASTRUTTURE E TERRITORIO)””, del Bilancio 2005.
In merito alle autorizzazioni, ai pareri ed ai nulla osta necessari per la realizzazione dell’intervento si
dovrà procedere all’acquisizione del parere sul progetto del Comando Provinciale dei VV.F. in materia di
prevenzione ed il Permesso di costruire rilasciato dal Comune ai sensi del D.Lgs. 380/2001.
L’Amministrazione Provinciale ha approvato il progetto preliminare con la Delibera di Giunta il
18/05/2006 al n. 3561.
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Con questo progetto si intende realizzare un nuovo campo gioco adiacente alla struttura scolastica e
sullo stesso lotto edificatorio, costruito in maniera tale che possa sostenere una copertura pressostatica e
che possa essere utilizzato anche durante il periodo invernale, dotandolo di un impianto di riscaldamento. Il
campo gioco avrà dimensioni di 40,00x20,00 metri e sarà predisposto per l’installazione di attrezzatura
sportiva per i giochi della pallacanestro e della pallavolo.
La nuova struttura sarà compresa tra gli edifici destinati al blocco aule ed il blocco laboratori, nella
porzione del lotto ad Ovest che confina con i terreni privati. La copertura presso statica sarà comunque
realizzata fuori dalla fascia di rispetto ex Legge n. 431/85. Sarà connessa agli altri fabbricati con un percorso
di collegamento che sarà già predisposto per la futura copertura (verranno annegati nel getto del cordolo di
fondazione delle piastre con i relativi tirafondi per il futuro ancoraggio dei pilastri in acciaio) e realizzato con
la stessa tipologia di quello esistente. In particolare si prevede la realizzazione delle fondazioni che
sosterranno la futura copertura, la fornitura e la posa in opera di una pavimentazione in autobloccanti,
perimetrata da cordoli in cls.
La copertura sarà distante dai confini non meno di 15 m. circa e dagli altri fabbricati del plesso
almeno 12 m.
Considerato che per la realizzazione del complesso scolastico si sono già eseguiti lavori di scavo
con la movimentazione di notevoli quantità di terreno, si può dichiarare che l’area edificatoria sulla quale
sorgerà la struttura in esame non ha i requisiti per essere definito sito archeologico.
In particolare in questo intervento si procederà dapprima con lo scavo di sbancamento nella zona
interessata per la realizzazione del campo polivalente, della relativa fondazione e del camminamento. Si
realizzerà il cordolo perimetrale di fondazione in cemento armato che permetterà l’ancoraggio della struttura
pressostatica e nello tempo la stabilizzerà evitandone il sollevamento; successivamente si stenderanno uno
strato di 19-20 cm di sabbione, uno strato di circa 25-30 cm di misto granulare stabilizzato ed uno strato di
conglomerato bituminoso (Binder) da 6-10 cm. Tutti gli strati andranno opportunamente costipati e livellati
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secondo i relativi piani di posa. La pavimentazione in conglomerato bituminoso permetterà un buon
drenaggio per la sovrastante pavimentazione in gomma sportiva e ne faciliterà le dilatazioni termiche.
A completamento delle opere su descritte si andranno a realizzare in adiacenza ai due lati corti del
campo gioco due piastre in cls. armato, pavimentate con quadrotti in cls con superficie a vista in ghiaietto
sferoidale e perimetrate con cordoli in cls., le suddette piastre saranno utilizzate come marciapiede
antistante l’ingresso alla struttura e per collocarvi gli impianti di insuflaggio dell’aria e di riscaldamento,
nonché per l’uscita d’emergenza; a protezione della copertura presso statica si andrà a realizzare un muro
tagliafuoco almeno REI 120; inoltre verrà realizzata una canalizzazione in elementi in cls con griglia in
acciaio zincato per la raccolta delle acque di scolo del campo e della copertura presso statica. La suddetta
canalizzazione sarà collegata con un tratto di tubazione in pvc (almeno Ø 200 mm.) alla fognatura delle
acque bianche del complesso scolastico.
Sono previsti gli allacciamenti all’impianto elettrico attraverso il collegamento con una linea trifase
con cavidotti interrati alla cabina elettrica nella quale sarà installato, nel quadro esistente, un interruttore
magnetotermico differenziale dotato di bobina di sgancio; all’impianto fognario delle acque bianche per lo
scolo delle canalizzazioni attorno al campo gioco; all’impianto di adduzione del gas metano dal gruppo
contatore alla rampa gas, che servirà il bruciatore dell’impianto termico della struttura presso statica, con
condotta interrata in polietilene. Per le specifiche tecniche relative agli impianti elettrico e di adduzione del
gas metano si rimanda alle relazioni specialistiche.
Successivamente si passerà alla provvista ed alla posa in opera di un pavimento sportivo in gomma
per uso esterno tipo “Mondo Sportflex” o similare, costituito da un manto sintetico, calandrato e vulcanizzato
con particolare struttura a celle chiuse, costituito da gomma polisoprenica, cariche minerali vulcanizzanti,
stabilizzanti e pigmenti coloranti, che verrà incollato al sottostante tappetino bituminoso. Il manto dovrà avere
un'impronta superficiale "tipo foca" antisdrucciolevole ed essere costituito da teli prefabbricati di altezza
compresa tra i cm. 122 - 180, posati in opera con adesivi a base di resine poliuretaniche, dello spessore di
mm. 4,5, in colorazione unita o bicolore nello spessore. Le giunzioni tra i teli dovranno risultare
perfettamente chiuse ed impermeabilizzate, unite con il medesimo adesivo a base di resine poliuretaniche
impiegato per l'ancoraggio al sottofondo, secondo un'unica soluzione di continuità. Il materiale dovrà avere i
requisiti previsti dalla norma UNI EN ISO 9001 per la progettazione, la produzione e la rintracciabilità da
aziende che dimostrano la certificazione del proprio sistema di qualità aziendale da parte di enti riconosciuti.
Infine si installerà la copertura pressostatica a doppia membrana atta a ricoprire un campo gioco
delle dimensioni di m. (40,00 x 20,00), avente un’altezza di circa m. 9,00, costituita da una prima membrana
esterna principale portante e da una seconda membrana interna saldata alla prima per garantire il maggiore
le isolamento termico ed una maggiore stabilità ai carichi dovuti a neve e vento grazie alla pneumaticitá
generata dal cuscino d'aria che si viene a creare tra le due membrane.
I vantaggi particolari della doppia membrana devono garantire:
1. una notevole riduzione del fenomeno "condensa"
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2. una drastica riduzione dei consumi di combustibile per il riscaldamento di circa il 50% rispetto alla singola
membrana, a parità di temperatura interna
3. una migliore abitabilità nelle stagioni intermedie ed ottima coibentazione in estate con eliminazione
dell'effetto "cappa di calore"
4. una eccellente luminosità naturale determinata dalla proprietà diffusiva e quindi antiabbagliante della
speciale membrana interna.
La struttura pressostatica deve avere i seguenti requisiti, accessori ed impianti sottodescritti.
SPECIFICHE TECNICHE
peso al m
2
resistenza alla trazione
2
g/m
daN/5 cm
resistenza alla lacerazione
DaN
resistenza alle temperature
°C
TIPO M
TIPO 1
TIPO 2
450
720/750
900
225
270/300
420
22.5
25/30
55/50
- 30 / + 70
- 30 / + 70
- 30 / + 70
resistenza alla fiamma
secondo norma
C.S.E. RF 1/75A
Classe 1/2
Classe 1/2
Classe 1/2
C.S.E. RF 3/77
Colore
bianco/verde
omogeneità della traslucidità e della luminosità
± 5%
bianco/verde
± 5%
bianco/verde
± 5%
ASOLA DI BASE:
SPECIFICHE TECNICHE
peso al m
2
resistenza alla trazione
TIPO 2
2
g/m
daN/5 cm 420
900
420
ACCESSORI
 CERNIERA SPECIALE D'UNIONE delle membrane, costituenti la copertura, per facilitare le operazioni di
trasporto, montaggio, smontaggio e stoccaggio.
 FILM PROTETTIVO per stesura telo.
 ANCORAGGIO con tasselli chimici costituito da inserti filettati con fiala chimica e anello abbattibile da
posare in un cordolo in c.a. oppure con picchetti annegati nel getto del cordolo.
 TUBO DI ANCORAGGIO in ferro zincato che, inserito in un'apposita asola, collega la copertura agli
ancoraggi predisposti.
 PORTA D'INGRESSO DEL TIPO a tunnel, con dimensioni interne nette di 1,20x2,00x2,00 m. ad un
battente munito di maniglione di compensazione della pressione e chiavistello di chiusura; la struttura
portante é costituita da profilati metallici tubolari zincati o verniciati e rivestita in tessuto di poliestere
bispalmato traslucido, completa di relativo soffietto.
 USCITA DI SICUREZZA con dimensioni interne nette di 1,20x2,00 m., ad un battente, con maniglione
antipanico a tre vie; la struttura, é costituita da profilati metallici tubolari zincati, controventati con mensole
da fissare all'ancoraggio perimetrale, munita di indicazione della via di fuga, autoalimentata ad intervento
automatico in caso di mancanza di corrente e completa di relativo soffietto.
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 IMPIANTO DI ILLUMINAZIONE a luce diretta - costituito da n. 10 proiettori del tipo a joduri metallici, con
lampade da 400 Watt, per un illuminamento medio adeguato, così composti:
-
proiettori costruiti nel rispetto delle norme IEC598 - apparecchi di classe 1;
-
corpo e coperchio posteriore in pressofusione di lega di alluminio con verniciatura a forno con
polveri poliuretaniche previo trattamento anticorrosivo di fosfatizzazione;
-
staffa in acciaio zincato, con dispositivo goniometrico di regolazione dell'inclinazione;
-
riflettore in alluminio puro titolo 99,50 trattato con procedimento di brillantatura, elettrolitica e
anodizzazione, quindi fissato a caldo come da norme UNI-4522;
-
rifrattore in cristallo temperato secondo le attuali norme;
-
porta lampada in porcellana con dispositivo di antisvitamento delle guarnizioni in gomma;
-
viteria esterna in acciaio inox ed interna in acciaio zincato, il vano per le connessioni elettriche è
del tipo con pressacavo curvo ispezionabile, la morsettiera e' tripolare da 16 A;
-
lampade a vapori di alogenuri con elevata efficienza luminosa;
-
supporti speciali in ferro zincato per il posizionamento dei punti luce sulla copertura;
-
dispositivi di protezione contro la caduta accidentale;
-
collegamenti elettrici con cavi autoestiguenti ed interruttore automatico di comando a norme CEI.
 STRUTTURA METALLICA DI PROTEZIONE composta da piantane collegate tra loro da correnti e da
una maglia di funi che permette l'uscita delle persone in caso di afflosciamento del telo.
 GRIGLIA DI PROTEZIONE antiurto, posizionata sui proitettori realizzata in tondino di acciaio.
 IMPIANTO DI VENTILAZIONE E RISCALDAMENTO così costituito:
-
telaio in profilato di acciaio zincato verniciato con doppio strato di vernice epossidica;
-
pannelli a doppia parete in acciaio zincato con parte a vista in preverniciato colore verde (fondo
"primer" più verniciatura a forno), isolante interno termoacustico - Classe 1 - spessore mm. 25;
-
griglie di aspirazione con alette di alluminio e rete di protezione;
-
camera di combustione costruita in acciaio INOX Aisi 430 - spessore mm. 2;
-
scambiatore di calore composto da due collettori di raccolta ispezionabili dall'esterno;
-
fascio tubiero in acciaio INOX Aisi 430 e deflettori dinamici interni - rendimento termico e potenza
nominale come da DPR 412/93 all. E;
-
gruppo ventilazione con basamento in acciaio zincato a supporto del ventilatore centrifugo mosso
da motore elettrico IP 65 classe F 4 poli - puleggia di trasmissione in ghisa - cinghie trapezoidali
dentate;
-
quadro elettrico costituito da una cassetta esterna in IP 65 - completa di tutti gli organi di
supervisione e controllo a norme UNI – CEI;
-
sicurezza garantita da termostato a bulbo "limit" tarato a 70 °C.;
-
canna fumaria in acciaio INOX lucido Aisi 304 a doppia parete con isolante termico completo di
“tee” di raccolta condensa e residui di combustibile;
-
kit regolazione temperatura composto da termostato elettronico sistemato sopra il quadro elettrico
in cassetta stagna, dotato di capillare collocato nel condotto di aspirazione dell'aria;
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-
serranda tagliafuoco REI 120 con certificato di prova, con fusibile tarato a 72 °C ed interruttore fine
corsa di sgancio tensione, cablato nel quadro elettrico;
-
sacca con manica di mandata e manica di ripresa aria - colore verde.
La macchina è realizzata così come previsto dal D.M. del 12.04.96. BRUCIATORE a gas metano e/o G.P.L.
 IMPIANTO DI EMERGENZA AUTOMATICO: motore diesel, in funzione in caso di guasto del motore
elettrico principale, abbassamento della pressione interna o mancanza di energia elettrica. Caratteristiche
tecniche dell'impianto di emergenza:
-
accensione e messa a regime entro 30" dalla spegnimento/guasto del motore elettrico principale;
-
mobile ad incastellatura portante in profili di acciaio zincato speciali;
-
pannelli ed antine di ispezione in lamiera zincata, verniciata con fondo di Wash Primer;
-
gruppo ventilazione ventilatore centrifugo equilibrato staticamente e dinamicamente, azionato a
mezzo trasmissione dal motore sopra descritto, montato su slitta tendicinghia;
-
quadro di comando di intervento ed arresto automatico del motore completo di:

manometro per il controllo della pressione interna;

pressostato per il comando di intervento automatico qualora la pressione interna della
copertura sia al di sotto del minimo stabilito;

manica di collegamento per l'immissione di aria completa di sacca di diffusione interna
realizzata in tessuto spalmato di PVC - colore verde;

motore ciclo diesel quattro tempi con iniezione diretta sul pistone, raffreddamento ad aria
forzata con volano ventilatore, alimentazione a caduta per gravità, lubrificazione forzata
mediante pompa a lobi;

serbatoio del combustibile con autonomia a serbatoio pieno di circa 12 h;

batteria e dispositivo di ricarica automatico;

anemometro che misura costantemente la velocità del vento; quando la velocità del vento
risulta superiore a 30 Km/h., per un tempo superiore a 15 secondi, si attiva la condizione
"allarme vento" visualizzata dal pulsare del dispay dell'anemometro; questa condizione di
allarme resta attiva fintanto che la velocità del vento non scende al di sotto dei 30 km/h. per un
tempo superiore ai 5 minuti; durante questa condizione il gruppo mantiene la copertura ad una
pressione nell'intorno dei 35 mm. H20 evidenziata dall'allarme alta pressione che si accende e
spegne.
 CARRELLO per rimessaggio copertura, delle dimensioni di m. 3,50x1,10, realizzato in tubolare di ferro,
verniciato colore verde.
 KIT TERMORISPARMIO "TUB-AIR ENERGY" composto da un diffusore d'aria, costituito da un motore
collegato ad una manica realizzata in tessuto di PVC bispalmato, sospesa nella parte superiore della
copertura.
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Si precisa che il massimo affollamento ipotizzabile per l’uso della struttura non supererà le 25
unità, per cui non sarà presente più di una classe a svolgere l’attività di educazione fisica.
 CAPO 2
INDICAZIONI PER LA STESURA DEI PIANI DI SICUREZZA
Per quanto concerne la sicurezza, da attuare ai sensi del D.Lgs. n. 494/96, trattandosi di lavori in
cantiere di entità presunta inferiore a 200 uomini/giorno e che non comporterebbero i rischi particolari di cui
all’allegato II del D.Lgs. su citato, il piano di sicurezza e coordinamento può essere sostituito dal Piano
Sostitutivo di Sicurezza redatto a cura dell’Impresa aggiudicataria e completato dal Piano Operativo di
Sicurezza anch’esso da redigersi a cura dall’impresa.
In particolare i suddetti piani devono contenere quanto appresso riportato.
Valutato il tipo e la natura dell’opera dovrà essere recintata tutta l’area complessivamente
interessata ai lavori, allo scopo di evitare l’accesso agli estranei ed ai non addetti. A tale scopo i cancelli
degli accessi dovranno essere sbarrati e sugli stessi dovranno essere applicati cartelli ben visibili di divieto.
La segnaletica deve essere presente con cartelli antinfortunistici di richiamo e sensibilizzazione ad operare
con cautela e secondo le norme di sicurezza, in conformità al D. Lgs. 494/96.
La viabilità interna della zona destinata ad ospitare il parcheggio dei mezzi d’opera ed i depositi
dovrà essere realizzata con percorsi differenziati per uomini e mezzi. Dovrà essere vietato il transito
veicolare in prossimità delle zone di scavo e nelle zone soggette a sollevamento di materiali.
Occorre prevedere zone di stoccaggio dei materiali, affinché gli stessi non invadano le zone di
passaggio e costituiscano rischio di infortunio; non e’ previsto il deposito di combustibili per i mezzi d’opera.
L’area di cantiere dovrà essere mantenuta inghiaiata e in ordine.
Le operazioni dovranno tassativamente svolgersi nell’ordine seguente:
1-installazione di cantiere, senza svolgimento di alcuna altra attività;
2-sistemazione dell’area;
3-adattamento delle strutture esistenti a servizi igienici e spogliatoi per il personale.
Durante lo svolgimento delle lavorazioni sopra descritte dovranno essere presenti solo i lavoratori
direttamente interessati. Sarà pertanto vietato eseguire contemporaneamente qualsiasi altra lavorazione.
Dovrà essere prestata particolare attenzione alle interferenze con l'attività didattica, prendendo
opportuni accordi con il Dirigente scolastico per lo svolgimento delle lavorazioni; la realizzazione degli
interventi dovrà essere condotta preferibilmente nel periodo estivo e comunque l'esecuzione delle fasi
lavorative più a rischio dovrà svolgersi nelle pause presenti all'interno dell'anno scolastico.
Entro e non oltre i 2 gg. dall’apertura del cantiere dovranno essere sistemati i locali destinati ad
ospitare i servizi igienici e gli spogliatoi; negli stessi locali verrà conservato il pacchetto di medicazione.
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Sul perimetro di cantiere dovranno essere posizionate in modo opportuno le lampade di
segnalazione conformi al d.p.r. 495 del 16/12/1992. L’impianto elettrico di cantiere dovrà essere a norma e
certificato da tecnico abilitato.
Prima di iniziare qualsiasi operazione di lavoro con mezzi meccanici comportanti emissioni di rumore
oltre i limiti consentiti l’impresa dovrà richiedere deroga alle autorità competenti ai sensi del d.p.c.m.
01/03/1991, inoltre dovrà verificare che il proprio documento di valutazione dei rischi (D.Lgs.696/94)
contenga le istruzioni operative e le procedure di coordinamento, coerenti all’analisi del piano ed in
conformità alla legislazione vigente in materia di esposizione dei lavoratori al rumore, per tutti gli operatori
presenti in cantiere.
Occorre impiegare mezzi meccanici idonei per il trasporto dei materiali occorrenti.
L’eventuale installazione della gru dovrà avvenire prima dell’inizio di ogni altra lavorazione ed in
cantiere dovranno essere presenti soltanto gli operai incaricati al montaggio della gru, la quale sarà
opportunamente collegata a terra mediante puntazze; la stessa dovrà essere smontata non appena terminati
i lavori che ne richiedono l’uso. Il braccio della gru non dovrà avere impedimenti e creare eventuali pericoli
all’esterno del cantiere.
Se si manifesterà la necessità di eseguire scavi, durante l’uso delle macchine per effettuarli, gli
operai dovranno segnalare l’operatività del mezzo con il girofaro, adeguare la velocità dei mezzi a quanto
stabilito dal piano ai limiti stabiliti in cantiere ed in prossimità dei posti di lavoro transitare a passo d’uomo. Il
materiale di scavo dovrà essere tempestivamente caricato su autocarro e depositato in area idonea.
Nel caso di scavi in sezione obbligata all’interno del complesso edilizio, eseguiti con mezzi
meccanici, è di fondamentale importanza procedere a puntellamenti che evitino eventuali crolli o cadute in
basso di materiali.
Nel caso non sia possibile sfruttare la gru, occorre impiegare mezzi meccanici idonei.
Durante la costruzione di murature occorre che siano presenti ponteggi metallici a norma, prima di
cominciare, ed occorre accertarsi che siano assolutamente terminate altre lavorazioni interferenti, poiché
durante la costruzione di murature non si possono fare altre lavorazioni nelle aree adiacenti.
Durante la realizzazione o la manutenzione della copertura devono essere presenti i ponteggi su tutti
i lati scoperti; durante la lavorazione non potranno essere fatte altre lavorazioni nella zona interessata; inoltre
se per accedere ai lotti, dove è possibile lavorare, occorre passare sotto il raggio di azione della gru, occorre
sospendere anche tali lavorazioni.
In presenza di mezzi meccanici in movimento, l’Impresa dovrà verificare che il proprio documento di
valutazione dei rischi contenga le istruzioni operative, le procedure di coordinamento e sia conforme alla
legislazione vigente, al fine di garantire l’incolumità di tutti gli operatori presenti in cantiere.
In presenza di carichi sospesi l’Impresa dovrà verificare che il proprio documento di valutazione dei
rischi contenga le istruzioni operative, le procedure di coordinamento e sia conforme alla legislazione
vigente, al fine di garantire l’incolumità di tutti gli operatori presenti in cantiere.
In presenza di emissione di fumi (polveri) l’Impresa dovrà verificare che il proprio documento di
valutazione dei rischi contenga le istruzioni operative, le procedure di coordinamento e sia conforme alla
legislazione vigente, al fine di garantire l’incolumità di tutti gli operatori presenti in cantiere.
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Nel caso in cui il Direttore Tecnico, il Capo Cantiere, il Preposto partecipino, assistano o
sovraintendano alle lavorazioni dovranno applicare su loro stessi tutti i provvedimenti, istruzioni di lavoro e
procedure di coordinamento previsti dal documento aziendale di valutazione dei rischi per i relativi operatori.
Egli avrà il dovere di custodire gli accessi al cantiere e vigilare affinché non entrino estranei; i visitatori
autorizzati dovranno essere accompagnati. Dovrà inoltre adoperarsi affinché sia rispettato quanto prescritto
nel piano e nel Documento Aziendale di valutazione dei Rischi e nel D. Lgs. 494/96, rimanendo l’unico
responsabile per il mancato rispetto.
Si richiama l’impresa al rispetto dei propri doveri in ordine a quanto prescritto dal D.Lgs. 626/94, in
particolare al rispetto del documento aziendale di valutazione dei rischi specifici di lavorazione ed a tutte le
misure di prevenzione e protezione conseguenti. Nel caso in cui il documento aziendale di valutazione dei
rischi non contenga le istruzioni operative, le procedure di coordinamento e non sia conforme alla
legislazione vigente, l’Impresa è tenuta a procedere alla modifica o integrazione del medesimo documento
aziendale prima dell’inizio dei lavori.
 CAPO 3
DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA
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Foto 1: vista del plesso scolastico
Foto 2: vista dell’area dove sorgerà il nuovo campo gioco coperto
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Foto 3: altra immagine dell’area
Foto 4: vista dell’attuale percorso esterno coperto al quale sarà collegato quello in progetto
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 CAPO 4
ELABORATI DEL PROGETTO DEFINITIVO
Il presente progetto definitivo è costituito dai seguenti elaborati:

Relazione generale e documentazione fotografica (allegato A);

Relazione di calcolo strutturale (allegato B1);

Computo metrico estimativo (allegato C);

Elenco prezzi unitari – parte edile (allegato D);

Anali prezzi (allegato E);

Quadro economico (allegato F);

Capitolato Speciale d’Appalto (allegato G);

Schema di contratto (allegato H);

Elaborati grafici:

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Tav. n. 1 - Estratti di C.T.R., mappa catastale e di P.R.G.C. ...……………………............ scale varie;
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Tav. n. 2 - Planimetria generale ……………………………………………………………… scala 1:500;
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Tav. n. 3 - Pianta, sezione e prospetti ………………………………..…..……………..…. scala 1:100;
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Tav. n. 4 – Particolare pavimentazioni ………………………………….……. Scale 1:100, 1:20 e 1:10;
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Tav. n. 5 – Percorso esterno di collegamento ……………………………… Scale 1:100, 1:25 e 1:10;
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Tav. n. 1S – Opere strutturali – cordolo di fondazione ……………………..………………. Scala 1:10.
Elaborati inerenti l’impianto elettrico:
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Tav. n. 1ie – Relazione tecnica;
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Tav. n. 2ie – Progetto degli impianti elettrici – schema topografico ……….……............ scala 1:200;
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Tav. n. 3ie – Schema unifilare quadri elettrici;
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Tav. n. 4ie – Computo metrico estimativo ed Elenco prezzi;
Elaborati inerenti l’impianto di adduzione del gas metano:
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Progetto linea gas a servizio del generatore di aria calda con schema grafico;
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