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n. 15 I G R-R I G R-R ARTICOLI SACRI a SENIGALLIA ARTICOLI SACRI a SENIGALLIA via Andrea Costa 31 tel 071.60597 via Andrea Costa 31 tel 071.60597 Settimanale della Diocesi di Senigallia - giovedì 26 aprile 2007 - € 1 Poste Italiane spa - Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L 27/02/2004 n°46) art. 1, comma 1, DCB Ancona - Taxe Perçue - Tassa riscossa ufficio PT di Senigallia - Editoriale LE MARCHE DI OGGI il Creato La nostra regione vista e studiata dal Censis I n questi giorni di primavera ci accorgiamo quant’è bello il creato. La festa del 25 aprile ci ha portati a cercare un po’ di verde, un po’ di natura. Perché se non ti sai guardare intorno, se non sai sorridere, se non sai godere, se non sai contemplare, non ti serve tutto ciò che è attorno a te. Ti alzi la mattina, ti lavi, corri, mangi, prendi l’auto, scendi, risali, lavori, studi, ritorni a casa, rimangi, dormi di nuovo, tutto si limita a questa interminabile routine quotidiana. Se invece riesci guardare nel profondo delle cose che vivono intorno a te, farai una grande scoperta. Ti si allargheranno gli orizzonti, saprai guardare lontano e tutto avrà un significato nuovo, ogni cosa creata potrà dare una risposta ai tuoi tanti perché. Niente è posto a caso in questo universo, niente è occasionale, casuale. Scoprendo la bellezza del creato, scopri di avere ancora la capacità di meravigliarti di ciò che prima ti sembrava banale e insignificante. Ogni giorno rimarrai sbalordito dal sole che sorge e ti lascerai catturare dalla sua luce e dai suoi raggi. Ogni giorno rimarrai con gli occhi spalancati nel vedere un tramonto o un cielo irripetibile. Sentirai in te pace e silenzio quando ammirerai la vetta di una montagna luminosa o la distesa infinita di un mare azzurro. Allora tutto potrà avere un aspetto diverso, un significato non più superficiale. Perché quando riesci ad entrare nella bellezza e nel messaggio ad esempio racchiuso in un filo d’erba, in un papavero rosso, in un vermicello della terra, tu avrai incontrato la Vita. E quando avrai percepito la bellezza dell’esistere di ogni essere vivente, inizierai sicuramente a capire anche te stesso. Gesualdo Purziani DIOCESI a cura della redazione 8-9 SENIGALLIA Prima sintesi del convegno ‘Di che famiglia sei?’ a cura della redazione 7 GIOVANI ‘Azzurro come il mare’, il pesce che fa bene di Alessandro Piccinini 5 Come cambia il consumo di droghe di Carla Chiaramoni 3 Lavoro e lavori Q uest’anno al 1° maggio, ossia alla festa dei lavoratori, arriviamo per forza e meno per amore. Non possiamo non riconoscere che il tema del lavoro è messo in disparte o, quantomeno, non è più tanto centrale nel dibattito sociale e politico di oggi. È vero che se ne è parlato di recente a proposito dei morti sul lavoro e che lo stesso presidente Napolitano è intervenuto con trepidazione sull’argomento, ma proprio il fatto che se ne parli in occasione delle tragedie è una conferma che nella riflessione abituale il lavoro è scarsamente presente. Un altro sintomo negativo è la polemica sorta in alcune grandi città sull’opportunità di aprire i grandi magazzini proprio il giorno del 1° maggio. A molti è sembrato un disprezzo e quasi una presa in giro nei confronti dei lavoratori: farli lavorare nel giorno della loro festa. Il fatto stesso che se ne sia parlato è indice, comunque, che la “sacralità” della festa del lavoro, e quindi del lavoro in sé, sta per incrinarsi nella mentalità comune. Al tema del lavoro e dei lavoratori si preferisce oggi quello delle pensioni; ai problemi quotidiani dei lavoratori si preferiscono le grandi disquisizioni sulla globalizzazione e sulle riforme del welfare; alla solidarietà del mondo del lavoro viene preferito il successo individuale, favorito da macroriforme fiscali. In questo modo il lavoro diventa sempre di più un tema per convegni specialistici e meno per riflessioni vicine al vissuto quotidiano. Si dice che oggi si è passati dal lavoro ai lavori. Proviamo ad accogliere questa indicazione in positivo, come invito alla vicinanza al mondo del lavoro e come spunto per guardare non al lavoro in astratto ma ai lavori in concreto. Perché, alla fine, il lavoro concreto è il mio lavoro, questo lavoro, in questa impresa, a contatto con gli altri miei mondi vitali. Oltre al lavoro delle statistiche c’è anche il lavoro vero, quello della vita. Sarebbe positivo se questo 1° maggio potesse servire a recuperare almeno tre dimensioni del lavoro che lo collegano strettamente con la quotidianità dell’esistenza, riempiendolo così di significato. Il primo aspetto è il rapporto tra famiglia e lavoro. È un nesso, questo, che è stato indebolito e spesso reciso. Il capitalismo italiano è stato spesso accusato di essere troppo “familiare”. Bisognerebbe rivedere questo giudizio nei confronti delle grandi imprese, ma soprattutto va respinto nei confronti delle piccole e medie. Non parliamo poi del rapporto tra lavoro e famiglia nel commercio, nell’artigianato e nell’agricoltura. Come si sa la dottrina sociale della Chiesa ha sempre valorizzato questo rapporto, vedendo in esso una modalità fondamentale per umanizzare il lavoro, collegandolo con gli affetti e il territorio. Vi ha sempre visto anche un modo fondamentale per tenere insieme la società senza traumatiche separazioni tra i suoi ambiti. Oggi, purtroppo, i ritmi e le logiche del lavoro configgono con quelle della famiglia. L’apertura dei grandi magazzini al 1° maggio, infatti, andrebbe contro l’uno e l’altra. Il secondo aspetto è la materialità del lavoro. Si afferma correttamente che il futuro sta nei lavori immateriali, ad alto valore aggiunto, frutto di innovazione e tecnologia. D’accordo, ma i lavori pesanti e usuranti non sono mica finiti. Le numerose morti bianche lo testimoniano. Gli operai ci sono ancora, rischiano ancora, sono ancora pagati relativamente poco. Falce e martello non ci sono nemmeno più sulle bandiere dei partiti, ma lavori che richiedono di adoperare qualcosa di simile esistono ancora. Le statistiche dei sociologi li relegano tra le percentuali insignificanti, ma l’attenzione agli aspetti concreti del lavoro non deve farceli dimenticare. Il terzo aspetto sono i nuovi lavori che richiedono cura e attenzione alla persona: anziani o diversamente abili, bambini e giovani, ammalati o immigrati. Non mi riferisco qui solo alle patologie sociali e alla lotta al disagio, mi riferisco soprattutto agli interventi fisiologici, normali, di assistenza e cura della persona. Questi lavori sono in aumento perché i bisogni di cura sempre maggiormente emergono dal settore informale al mercato vero e proprio. Si moltiplicano i centri di educazione alla lettura dei bambini, i centri di intervento per ritardi nell’apprendimento e nella psicomotricità, i centri di ascolto, accoglienza, formazione per immigrati. Un’ottica di riguardo si impone soprattutto perché si tratta di un settore nevralgico per ridare al lavoro un senso. Abbiamo rincorso i “nuovi lavori”, vogliamo che i nostri figli vadano tutti all’università, preferiamo che abbiano un titolo piuttosto che sappiano fare qualcosa, li facciamo girare con Erasmus e, se possiamo, non neghiamo loro un master all’estero. Tutto bene, intendiamoci. Non dobbiamo essere nostalgici. Ma può essere salutare anche riportare i piedi per terra e considerare quanti lavori non rientrano in questa tipologia postmoderna. Salutare perché proprio lì, nella piccola officina vicino a casa, nel negozio sotto l’appartamento, nel lavoro in corsia d’ospedale o in una casa di riposo si può riscoprire la grandezza del piccolo e il grande significato del modesto quotidiano lavoro di ognuno di noi. Nel nostro piccolo. Stefano Fontana VENERDÌ 27 APRILE, VEGLIA IN CATTEDRALE PER LA 44^ GIORNATA, “LA TUA VITA PER LA SINFONIA DEL SÌ” In preghiera per tutte le vocazioni I l 29 aprile si celebra la 44a Giornata mondiale di preghiera per le vocazioni. Il Centro nazionale vocazioni ha pensato di illuminare ed in un certo senso di sintetizzare il tema con questo slogan: “La tua vita per la sinfonia del sì”. Una scelta in sintonia con il messaggio di Benedetto XVI incentrato su “Le vocazioni nella Chiesa comunione”. Dopo averci sollecitati lo scorso anno a rivolgere l’attenzione sulla Chiesa mistero, quest’anno il Papa ci chiede di riscoprire la dimensione comunionale di ogni vocazione all’interno della nostre comunità. E’ vero: ogni vocazione “è la storia di un ineffabile dialogo tra Dio e l’uomo, tra l’amore di Dio che chiama e la libertà dell’uomo che nell’amore risponde a Dio”. Ma è anche altrettanto vero che essa “non viene mai elargita fuori o indipendentemente dalla Chiesa, ma passa sempre nella Chiesa e median- te la Chiesa”. Ogni vocazione è un dono per la Chiesa a cui è chiesto sostanzialmente di vivere questa comunione in umiltà e vicinanza ad ogni persona. In diocesi è prevista una veglia di preghiera dedicata a questa attenzione ecclesiale: venerdì 27 aprile alle ore 21, in Cattedrale, siamo invitati a radunarci come chiesa diocesana per chiedere al Signore il dono di una molteplicità di vocazioni per la vita e il bene della nostra Chiesa di Senigallia. Particolarmente invitati i giovani nella loro preziosa e singolare età che si apre progressivamente ad un progetto di vita, ancor più bello e significativo se vissuto nella fede in Gesù Cristo. E’ ancora il Papa a scrivere: “Nell’Ultima Cena, affidando loro il compito di perpetuare il memoriale della sua morte e risurrezione sino al suo glorioso ritorno alla fine dei tempi, rivolse per essi al Padre questa accorata invocazione: ‘Io ho fatto conoscere loro il tuo nome e lo farò conoscere, perché l’amore con il qua1e mi hai amato sia in essi e io in loro’ (Gv 17,26). La missione della Chiesa si fonda pertanto su un’intima e fedele comunione con Dio’. In questa sinfonia di esistenze e progetti, il compito delle comunità è quello di promuovere comunione, mettere in rete le esperienze, favorire l’accoglienza delle tante sensibilità unite nell’unica fede nel Signore Gesù. Fa bene, almeno una volta all’anno, pensare a quante persone rendono bella la Chiesa. C’è bisogno di tutti, perché la comunione è proprio questo: armonizzare in una gioiosa sinfonia i tanti volti dell’unica chiesa. L.G. 2 26 aprile 2007 attualità societàUn giovane ‘G2’ racconta realtà e sogni della comunità asiatica in Italia Cinesi di casa nostra S ono giovani, intraprendenti, parlano italiano alla perfezione anche se hanno gli occhi a mandorla. I giovani cinesi (che rientrano nelle seconde generazioni, ossia 600.000 giovani identificati nella sigla “G2”) vogliono vivere in Italia senza pregiudizi e discriminazioni, per un migliore dialogo tra la comunità cinese e la società italiana. Bai Junyi, 26 anni, di Prato, studente in giurisprudenza, è il responsabile di Associna.it, un’associazione virtuale nata in maniera spontanea da giovani cinesi che si incontrano sul web. Circa 700 gli utenti registrati, una trentina i volontari più attivi, tra cui molti cattolici, da Firenze, Roma, Venezia, Milano, Padova, Napoli. Bai Junyi non ha ancora la cittadinanza italiana anche se vive da 20 anni in Italia, interverrà al seminario di Montepulciano. Cosa caratterizza le seconde generazioni cinesi rispetto ai loro genitori? Le nuove generazioni cinesi, nate e cresciute in Italia, sono sicuramente molto diverse dai genitori, venuti qui per lavorare e trovare una condizione sociale ed economica migliore. Noi siamo dei migranti involontari e questa è la prima differenza. I giovani vogliono studiare e hanno progetti di vita diversi. Qualcuno vorrebbe differenziarsi e creare uno spaccato con il passato, c’è meno interesse verso le attività tradizionali come la ristorazione o l’industria manifatturiera. Pesano molto le differenze culturali? Quali le difficoltà maggiori? I cinesi all’inizio hanno avuto problemi di integrazione, a partire dall’apprendimento della lingua italiana. Questo ha portato un po’ la comuni- tà cinese a chiudersi. Per noi è stato più semplice. Le generazioni successive non vogliono isolarsi. Se oggi molti media continuano a far vedere solo i lati negativi, anche noi avremo difficoltà a integrarci perché verranno poste barriere inutili. A Prato, ad esempio, molti bambini cinesi soffrono per questo, si sentono diversi. Una bambina di 7 anni ha invitato a una festa tutti i compagni di classe italiani, ma non è andato nessuno. Si subiscono delle piccole discriminazioni, che prese da sole non sono tanto rilevanti, ma se vissute tutti i giorni sono dure. È un peso invisibile che bisognerebbe alleggerire. Certo, ci sarà sempre qualcuno che discrimina, ma se riusciamo a dare un’immagine positiva e far vedere che vogliamo integrarci già sarebbe molto. Su questo vogliamo lavorare”. Come giovani dei “G2” avete anche preso parte alle audizioni governative per le modifiche alla legge sull’immigrazione. Che ne pensi? Il nuovo decreto mi sembra buono, sta andando nella direzione giusta. Spero che l’iter legislativo si concluda presto, visto che ci sono situazioni paradossali da risolvere. Sono state introdotte modifiche per tutelare meglio le seconde generazioni. A volte capita, per ignoranza o altro, che i genitori stranieri non registrino i bambini appena nati in Italia, così si ritrovano clandestini a 18 anni. Non possono certo tornare in un Paese dove non sono mai stati. Questa è una assurdità della legge attuale. E la leggenda metropolitana dei cinesi che non muoiono mai? Le generalizzazioni negative fanno sempre male ma questa ci offende veramente, perché la morte è un tema molto forte per ogni essere umano. Per sfatare questa leggenda la prima domanda da farsi è: quanti vecchi cinesi si vedono in giro? L’immigrazione cinese è abbastanza recente, l’età media è sui 35-38 anni. La morte per vecchiaia è bassissima e chi ha un’età più matura spesso ritorna in patria, a vivere gli ultimi anni della propria vita con i parenti. Poi c’è il tema delicato dello sfruttamento lavorativo nel settore manifatturiero... Bisogna tener presente che molti cinesi vengono da una situazione di povertà e non sanno che in Italia ci sono più diritti e tutele. Molti cinesi pensano che sia più conveniente lavorare nelle attività gestite dai connazionali perché hanno anche un alloggio, il vitto e la possibilità di lavorare a cottimo, quindi guadagnare di più rispetto alle aziende italiane. È una questione di mentalità, forse difficile da comprendere per l’italiano, che nel benessere vuole, giustamente, godersi la vita. Il cinese, invece, deve prima migliorare le sue condizioni di vita, per poi tornare in Cina o portare la famiglia in Italia. Così lavorano tanto fino a sfruttarsi da soli. Cosa si può fare per migliorare la situazione sotto il profilo della legalità? Cercare di dare più tutele, magari parlandone con le forze dell’ordine, con le aziende, per renderle più vicine agli standard italiani. Non puntare però il dito solo sugli stranieri perché i problemi di legalità riguardano anche gli italiani. a cura di Patrizia Caiffa Ds e margherita si sciolgono e anche il centrodestra ipotizza un Parito delle libertà. La sfida del Partito Democratico D i incontri e giornate “storiche” nei giornali ce ne sono ormai a bizzeffe e qualche osservatore vi ha incluso anche l’ultimo weekend, che dovrebbe essere ricordato per lo scioglimento simultaneo di Ds e Margherita nel futuro Partito democratico, in campo dal 2008. Valutazione forse eccessiva, ma non c’è dubbio che in un Paese caratterizzato da una frammentazione politica patologica, la fusione di due partiti (per lo più con consenso a due cifre) sia una notizia e rappresenti forse un piccolo terremoto. Lo si è capito dalle lacrime del segretario Ds, Piero Fassino, dalla lotta tra le componenti della Margherita, dai mal di pancia e la contrarietà di figure come Fabio Mussi (per i Ds) e Gerardo Bianco (per la Margherita). Auguri al Partito democratico, dunque, e anche al centrodestra che – a detta di Silvio Berlusconi – potrebbe dare vita ad un’aggregazione simile. Ci sono tuttavia, incognite, a cominciare dalla articoli firmati questione dell’identità; perché se è positivo semplificare il quadro politico, impossibile non porsi il problema della capacità di sintesi di esperienze e tradizioni diverse. Invocare la ricomposizione di culture che per decenni si sono contrapposte e oggi hanno trovato una tabella di marcia comune è un conto, ma qualcuno dovrà pur spiegare come mettere insieme concretamente una Paola Binetti e un Franco Grillini, addirittura nello stesso partito. Intendiamoci: le politiche economiche non si fanno solo mettendo in gioco valori ed etica, ma una militanza non può prescindervi. Diventa così visibile in tutta la sua tensione un tratto tipico dell’arena politica del nostro Paese, che coinvolge tutti (nessuno escluso): quell’autoreferenzialità che porta molti a ragionare per formule più che per temi, per contenitori più che per risposte ai problemi, per questioni di leadership piuttosto che per ragionamenti di merito. Basta leggere i giornali di questi giorni, inzeppa- ti di analisi sul ruolo di Veltroni, sulla partita in casa Udc, piuttosto che in An, sulle possibili strategie in vista delle prossime elezioni. Nessuno che, al contrario, cerchi di capire quale visione del mondo corrisponda ad ogni singola avventura partitica. Chi si mette insieme (a destra come a sinistra) sa con precisione quale riforma delle pensioni fare? Cosa pensa delle leggi di riforma sul mercato del lavoro? Ha uno straccio di piattaforma condivisa sui valori etici? Quale politiche di sostegno alla famiglia intende mettere in cantiere? Ha le idee chiare in politica estera? Un dibattito ricco a cui si potrebbero aggiungere molte altre domande. Eppure, solo nella chiarezza è possibile costruire un’unità. Non una caserma, ma uno spazio per muoversi verso orizzonti comuni. Se questo non avvenisse, i partiti democratici o delle libertà mostrerebbero la loro natura più bassa: quella di semplici operazioni di maquillage. riflessioni proposte dagli ‘addetti ai lavori’ Quanto serve la spettacolarizzazione a farsi un’idea di ciò che accade? meglio ragionarci su Bullismo, parola abusata B ullismo: rischia di diventare, più che un’emergenza, una parola abusata. Si è fatto un gran parlare, in queste ultime settimane, di bullismo a scuola, di fenomeni, cioè, di prepotenza e di vera e propria violenza verbale e fisica, verificatisi tra coetanei, nel gruppo scolastico. E amplificati dalla platea incontrollabile della rete, su Internet. Naturalmente non si tratta di minimizzare, poiché i fenomeni di cui parliamo sono e restano gravi. Tuttavia proprio per questo la spettacolarizzazione cui sono sottoposti dal circo mediatico risulta più dannosa che utile. Di fronte ad una chiara manifestazione di disagio giovanile che si intreccia con l’inadeguatezza delle strutture “di cura” - tra le quali, con la sua specificità, vi è anche la scuola - occorre evitare sensazionalismi e misurare con attenzione i fatti. Un esempio degli ultimi giorni riguarda il sedicenne suicida a Torino, vittima di scherzi e pressioni da parte del gruppo dei pari sui temi dell’omosessualità. Ora, la gravità e la densità tragica di quanto accaduto, dovrebbe metterci in guardia dalle interpretazioni preconfezionate e comode ricondotte sostanzialmente al gruppo dei pari e al mondo scolastico, nel quale individuare il rapporto pressioni/emarginazione/sofferenza/suicidio. Senza nulla togliere alla gravità e al peso di questi aspetti, tuttavia lo sguardo non può evitare di spaziare altrove, aiutato, tra l’altro, dalle affermazioni ascoltate all’indomani della tragedia, con le persone stupite, la scuola che sembrava non essersi accorta di nulla… solo distrazione? La tragedia di Torino probabilmente alza il velo su un malessere più diffuso che riguarda il mondo giovanile - e non dimentichiamo che il fenomeno dei suicidi degli adolescenti è ben conosciuto e statisticamente misurabile - e che interpella in modo complesso il mondo degli adulti. Che fare? Anzitutto “abitare la complessità”. Mobilitando la scuola, certamente, ma riconoscendo nello stesso tempo il problema di una società ch e fa sempre più fatica a passare ruoli e regole, a trasmettere la dimensione di una convivialità nella quale abbia senso instaurare rapporti “moderati” tra le generazioni e all’interno dei gruppi. Nella scuola spesso queste difficoltà esplodono, ma non nascono lì. Piuttosto bisogna andare a cercare negli ambiti familiari, nelle dinamiche sociali, nell’immaginario collettivo e più in generale nei modelli di cultura continuamente proposti e vincenti nella società contemporanea. Questo è il lavoro da fare. E riproporre l’urgenza dell’educazione come sfida principale dell’oggi significa misurarsi con questo spettro ampio di problemi, significa individuare strategie che tengano conto dei differenti livelli e bisogni, significa investire entusiasmo, fantasia, passione e risorse per dipanare i fili della complessità e costruire una nuova trama per la società di domani. Alberto Campoleoni Asteriski * Castelcolonna – Frattula. Grande successo di “Frattula in festa sulle sponde del Cesano” nei giorni di sabato 14 e domenica 15 aprile 2007. Molte le aziende alla mostra mercato dei prodotti locali, mentre gli alunni e le alunne delle scuole hanno partecipato al concorso “Ti racconto il salame”. Sono seguiti laboratori di aquiloni, mongolfiere, manipolazioni creta, gare fotografiche su “Terre di Frattula 2007”. Altri interventi culturali hanno dato “tono” alla manifestazione. *Senigallia - Caritas. Dal 1° marzo 2007 la Caritas Diocesana ha ripreso la gestione diretta della struttura conosciuta come “Casa Famiglia” di Via Strada delle Saline n.58 a Senigallia, che d’ora in avanti sarà “Casa San Benedetto”, anche come segno di gratitudine nei confronti delle Suore Benedettine che l’hanno donata alla Diocesi. La struttura sarà: 1) luogo segno – palestra per esperienze di condivisione da parte di famiglie della Diocesi che, vivendo nell’appartamento lato mare al primo piano, intendono condividere alcuni anni della loro vita con chi vive un disagio, accompagnate da volontari responsabili della struttura; 2) luogo pastorale della Diocesi con la possibilità di utilizzare per incontri pastorali tutto il resto della casa consistente nel salone per incontri a piano terra (capienza di circa 80 persone), cappellina situata davanti alla casa (capienza di circa 40 persone); sala da pranzo con cucina industriale e camino a legna (capienza 25/30 persone), corte e prato esterno. Detti spazi possono essere utilizzati per incontri pastorali delle parrocchie, con preferenza per i gruppi famiglie parrocchiali, percorsi in preparazione al matrimonio cristiano, altre realtà parrocchiali attinenti alle famiglie. * Uniti… ma divisi. Viene giustamente celebrata la nascita del nuovo Partito Democratico con i Congressi – in simultanea – dei Ds a Firenze e della Margherita a Roma tra sabato e domenica 21 e 22 aprile. C’è chi prevede di “scrivere un’altra pagina di storia”. Fassino dichiara: “Faremo una casa più grande”. Rutelli: “Siamo nella stessa squadra”. Ancora Fassino: “E’ una giornata splendida. Ci porterà fortuna”. Purtroppo, Mussi dichiara: “Noi ci fermiamo qui. Buona fortuna compagni”. Per coerenza, dovrebbe dimettersi da ministro. Anche Rifondazione Comunista pensa a un nuovo soggetto politico. Così si perdono le elezioni. Giuseppe Cionchi 26 aprile 2007 attualità DROGHE La tentazione del consumo è forte, il mercato sempre più persuasivo Giovani senza protezione I l controllo sociale sullo spaccio sembra mento di trasgressione ma come un modo non bastare più a protegge i giovani dal per migliorare le prestazioni, le emozioni consumo di droghe, di fronte ad un merca- e le sensazioni. Incide moltissimo l’insicuto sempre più persuasivo e a un consumo rezza che tutti noi abbiamo, la sensazione vissuto come normale. E’ l’analisi di Ric- che se non si ha un aiuto esterno, chimicardo Grassi dello Iard di Milano, istituto co o naturale, non si possano raggiungere specializzato nel campo della ricerca sui risultati. In altre parole se non fumo lo processi culturali, educativi e formativi, spinello non mi diverto, se non bevo otto intervenuto al convegno del Cnca (Coor- birre la serata non è divertente. E’ una dinamento Nazionale Comunità di Acco- questione culturale: dobbiamo sempre glienza) dedicato alle politiche giovanili, essere al meglio delle nostre prestazioconclusosi sabato 21 aprile a Rimini. “C’è ni. Per questo anche se la dipendenza fa tutta una serie di fattori che fungono come paura - l’eroinomane classico mette paura elementi di protezione o di rischio: ad - l’utilizzo sporadico e finalizzato risponde esempio la frequenza delle discoteche o di invece a criteri di consumi normali, che altri locali espone maggiormente i ragazzi sono gli stessi che caratterizzano ad esemal rischio che vengano offerte loro sostanze. pio quello di farmaci nell’età adulta. Per il ragazzo che frequenta solo la par- Sul fronte delle politiche giovanili in gerocchia e per quello che tutte le settimane nerale in che cosa l’Italia è più indietro? va in discoteca è radicalmente diversa la Credo che oggi debbano essere centrali le possibilità di venire in contatto con la dro- politiche di inclusione e accesso. Quello ga. Ma anche chi frequenta abitualmente che si osserva è che molti giovani rischialuoghi protetti, quando vi entra in contat- no di essere esclusi dall’accesso a risorse to non sembra comportarsi in maniera di- chiave per potersi esprimere pienamente versa. Il 60% dei ragazzi che va in discote- in futuro. Osserviamo come la dimensione ca dichiara che all’offerta di sostanza l’ha della centralità sociale del soggetto, cioè la anche toccata, quindi ha avuto un rap- capacità del singolo di essere al centro di porto diretto; lo stesso avviene per il 40% un sistema di reti di relazione, stia eserdei ragazzi che invece sono integrati in un citando un’influenza ampia non solo sul ambiente protetto come può esserlo quello mercato del lavoro, ma anche nella dimenparrocchiale. sione associativa e nell’inserimento scolastico. Abbiamo di fronte a ragazzi che, se Questo dipende anche dalla capacità di non riescono a collocarsi dentro reti solipersuasione del mercato? de, rischiamo una progressiva marginalizIl consumo e l’abuso rispondono ad una zazione sociale. domanda forte di sostanze psicotrope, in In questo senso che ruolo può svolgere particolare cannabis e cocaina, che non è il mondo dell’associazionismo? da sottovalutare in Italia. Ma abbiamo an- L’associazionismo, attraverso i progetti che l’evidenza di un mercato che si sta at- che esaltano il protagonismo giovanile, dà trezzando per allargare il business e quin- ai giovani la possibilità di sperimentare se di espone al consumo un numero sempre stessi, di esercitare responsabilità e collopiù alto di adolescenti. Ne è un esempio la carsi in un sistema di relazione che non riduzione del prezzo della cocaina; dietro sono solo affettive ma anche più strutturac’è una di precisa scelta di mercato. te. Per permette esperienze di cittadinanIn quale misura concorrono invece fa- za. D’altra parte operò oggi il volontariato miglia e società? più classico fa fatica ad intercettare i gioSiamo in presenza di una vasta accettazio- vani. ne del consumo, vissuto non come un moa cura di Carla Chiaramoni U Creatività e disagio TEMPI MODERNI Il concorso Net.Mate è rivolto ai giovani che vogliono parlare di marginalità attraverso la comunicazione na campagna di comunicazione per accrescere la sensibilità verso il disagio sociale e l’inclusione sarà ideata grazie a un concorso della regione Marche rivolto a giovani di età compresa tra i 18 ed i 30 anni. La Commissione Europea – Dg Occupazione, Affari Sociali e Pari Opportunità - ha infatti approvato il Progetto Net.Mate presentato dalla Regione Marche con il supporto di Svim – Sviluppo Marche, nell’ambito del Programma di Azione comunitaria per la lotta all’esclusione sociale. Il Progetto, di durata annuale, ha come partner la Regione Marche (capofila), la Regione Molise, la Provincia di Arezzo, la Provincia di Rieti, la Provincia di Forlì - Cesena, la Provincia di Pescara, l’Università di Macerata, la Fondazione Labos, il Censis, l’associazione Euro-Net e la cooperativa Fair - Rete Lilliput. Il Ministero della Solidarietà Sociale e il Cilap (Collegamento italiano lotta alla povertà), nel quadro delle loro attività, contribuiranno alla diffusione dei risultati del progetto. Il progetto, coordinato dal Servizio Politiche Sociali della Regione Marche, ha come obiettivi di sensibilizzare le giovani generazioni sulle “nuove povertà”, in particolare sulle Le parlate locali non muoiono mai In dialetto I talia 2007, una Babele di dialetti. Se è vero che l’uso della lingua italiana cresce progressivamente, è anche vero che più della metà dei residenti nelle venti regioni italiane fra le mura domestiche preferisce le espressioni locali, la lingua dei padri e dei nonni. È quanto emerge da una indagine Istat su “Cittadini e tempo libero” che ha considerato un campione di 24 mila famiglie per un totale di circa 54 mila persone. Le persone che parlano prevalentemente italiano in famiglia rappresentano nel 2006 meno della metà, il 45,5% della popolazione di sei anni e più (25.051.000). La quota aumenta nelle relazioni con gli amici (48,9%) e Voci e volti di ragazzi di oggi U na generazione proiettata verso un futuro migliore e guidata dalla voglia di utopia. Ma anche una generazione impaurita, con il timore di non farcela. Sono questi i giovani che si raccontano nel documentario “L’Amorosa Visione. Percorsi giovani di incontro e di abbandono”, presentato a Roma: volti e voci di ragazzi e ragazze in primo piano, che parlano di futuro, paura, lavoro, immigrazione, famiglia, cultura, precarietà esistenziale ed economica, felicità, etc. Un ritratto intenso e vero, in controtendenza con le immagini stereotipate della cultura mediatica ufficiale. Il lavoro è stato realizzato da 16 giovani studenti tra i 18 ed i 30 anni, provenienti dall”Università e dall’Accademie di Belle Arti di Macerata, ma anche da istituti superiori della città e della Provincia, sotto la guida di Daniele Segre, regista da sempre impegnato in un cinema utile e della realtà. Il documentario è nato come progetto di formazione sperimentale sulle tecniche audiovisive cinematografiche, da un’idea di Angela Gregorini dell’Irre (Istituto di Ricerca Educative) delle Marche, che ha coinvolto l’Assessorato Formazione e Lavoro della Provincia di Macerata. Il lavoro è stato realizzato tra giugno 2006 e marzo 2007: i 16 studenti selezionati - divisi in 4 troupe e coordinati da 7 tutor didattici -, dopo aver fatto esperienza diretta della difficoltà di sapersi raccontare davanti ad una telecamera, sono passati dall’altra parte, realizzando delle “interviste narrative” in primo piano ai coetanei. “Il risultato è andato oltre le aspettative – ha sottolineato Segre - , il fatto di essere a Roma è un grande vanto. Ho voluto far comprendere agli studenti selezionati la difficoltà del lavoro visuale per raccontare la realtà. Protagonisti del documentario – ha continuato – sono i giovani che, superando gli stereotipi, si raccontano, per dire ‘come è bello vivere, ma anche difficile’. E’ il miglior messaggio che poteva emergere”. “Bellissimo l’esordio di questo capolavoro – ha detto da parte sua Italo Tanoni, direttore dell’Irre Marche - , che è un accenno all’utopia: questa è la chiave di volta di lettura dell’intero film”. E’ all’insegna dello stesso termine che il film si conclude, dopo che una giovane canta “Summer Time”.Il documento è stato presentato alla stampa nelle Marche, poi nei cinema di Civitanova Marche, Recanati (28 aprile ore 17.30) e Macerata (28 aprile ore 21.30). L’auspicio – che per il regista è un di più - è quello che possa circolare anche nei Festival specifici. situazioni di disagio sociale ed economico anche temporaneo che possono interessare le giovani coppie, i genitori single, gli anziani soli, i disoccupati; di informare gli operatori sociali sulle Politiche europee e sui piani di azione nazionale di inclusione sociale (Pan), di far conoscere ai soggetti “fragili” le opportunità di sostegno offerte dalle strutture locali e regionali e infine di coinvolgere la cittadinanza sulle questioni e sulle attività legate all’inclusione sociale. Obiettivi che saranno raggiunti attraverso il “Concorso Net.Mate”, consultabile sul sito web www.servizisociali.marche.it, nell’apposita sezione dedicata al Progetto Net.Mate. La Campagna di comunicazione verrà diffusa a livello nazionale ed europeo, attraverso canali radiofonici e televisivi, depliant, manifesti e brochure; sarà presentata in occasione di un evento pubblico che si terrà ad Ancona e che vedrà la partecipazione di un noto personaggio pubblico in qualità di testimonial. Nel corso del meeting di lancio del progetto “Net.Mate” che si è tenuto a Roma e a cui hanno partecipato i partner, sono state definite tutte le fasi organizzative del progetto. in maniera più consistente nei rapporti con gli estranei (72,8%). È significativo l’uso misto di italiano e dialetto: in famiglia parla sia italiano sia dialetto il 32,5% delle persone di 6 anni e più, con gli amici il 32,8% e con gli estranei il 19%. Interessante notare che ricorre ad un’altra lingua per esprimersi in famiglia il 5,1% della popolazione (un fattore dovuto all’aumento dell’immigrazione), il 3,9% la usa con gli amici e l’1,5% con gli estranei, tutte percentuali in costante aumento. L’uso del dialetto cresce all’aumentare dell’età (oltre il 32% degli ultrasessantacinquenni lo parla in famiglia) mentre è influenzato dal genere: le donne sono più propense ad esprimersi prevalentemente in italiano sia in famiglia che soprattutto con gli amici (51,6% contro il 46% degli uomini), con un divario che è maggiore tra i giovani e finisce per annullarsi tra gli anziani. La scelta del linguaggio è ovviamente influenzata dal livello di istruzione. L’uso prevalente del dialetto in famiglia e con gli amici riguarda soprattutto coloro che hanno un titolo di studio basso, anche a parità di età. Quanto alla ripartizione geografica l’uso prevalente o esclusivo dell’italiano è più diffuso al Centro e nel Nordovest. Le regioni in cui è maggiore la quota di persone che parlano prevalentemente italiano sono la Toscana (83,9%), la Liguria (68,5%) e il Lazio (60,7%), mentre quelle dove è minore sono la Calabria (20,4%), il Veneto (23,6%) e la Campania (25,5%). Nel Meridione (ad eccezione della Sardegna) più del 70% degli individui utilizza il dialetto in famiglia, anche se non in modo esclusivo. Al Centro solo nelle Marche e in Umbria si registra un uso del dialetto in famiglia superiore alla media nazionale (rispettivamente 56,1% nelle Marche e 52,6% in Umbria). Al Nord il Veneto e la provincia di Trento sono le uniche zone dove è prevalente l’uso, seppure non esclusivo, del dialetto in famiglia (69,9% in Veneto e 64,1% nella provincia di Trento). 3 Block Notes Euroregione “Siamo molto lieti ed orgogliosi della fiducia accordataci dai nostri partner nell’attribuirci la Vice Presidenza della Commissione Attività Produttive della Euroregione adriatica. Un incarico che si pone fruttuosamente in relazione con l’attività di coordinamento che svolgiamo a Roma nell’ambito della Conferenza dei Presidenti delle Regioni italiane. L’avvio delle singole Commissioni tematiche consente ora di predisporre progetti comuni di cooperazione capaci di mettere insieme e valorizzare le migliori vocazioni dei diversi territori interessati. Territori che a volte presentano differenze socio economiche anche significative e che richiedono quindi opportuni affiancamenti tra regioni partecipanti.” Lo ha dichiarato Gianni Giaccaglia, assessore regionale alle Attività Produttive, prendendo parte alla due giorni dedicata all’Euroregione adriatica organizzata sulle Isole Brioni in Croazia. Alle Marche la Vice Presidenza delle Attività Produttive con incarico a Giaccaglia, mentre la presidenza è stata attribuita all’Albania. Puglia, Molise, Abruzzo, Marche, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Città di Capodistria, Comune di Isola, Comune di Pirano, Regione Istriana, Regione Litoraneo-Montana, Regione della Lika e di Segna, Regione di Zara, Regione di Sebenico e Knin, Regione di Spalato e della Dalmazia, Regione di Dubrovnik e della Neretva, Cantone Erzegovese e della Neretva, Repubblica del Montenegro, Repubblica dell’ Albania. Questi i partner che hanno dato vita all’Euroregione adriatica, la cui seconda Assemblea si è tenuta ad Ancona il 21 novembre 200. Compito immediato delle commissioni è l’individuazione dei temi strategici inerenti la dimensione adriatica, rispetto ai quali servono azioni di ampio respiro per valorizzare e riproporre in chiave europea l’unitarietà del mare Adriatico. L’11 giugno prossimo a Bruxelles la presentazione ufficiale dell’Euroregione adriatica. 4 26 aprile 2007 Senigallia l porto di senigallia città 65.000 euro per la Spiaggia di Velluto Gestiport spa Più spiaggia U n’assemblea importante per la Gestiport lo scorso 21 aprile. All’ordine del giorno della seduta starordinaria della Gestiport, che gestisce la darsena turistica ed alcuni servizi al porto di senigallia, è stata la trasformazione della società consortile in società per azioni, con l’adozione del nuovo statuto e contestuale aumento del capitale sociale. La Gestiport, così come deciso dal Consiglio Comunale, sarà una SPA a prevalente capitale pubblico, con il Comune di Senigallia che detiene il 51% delle azioni. “La trasformazione societaria che verrà ratificata nella seduta (21 aprile, ndr) della Gestiport - sottolinea il sindaco Luana Angeloni- è un fatto molto importante, che potrà far fare al nostro porto quel salto in avanti del quale ha bisogno. Il porto, che è oggetto di importanti lavori di ampliamento e riqualificazione, rappresenta un’infrastruttura realizzata con soldi pubblici e deve svolgere una funzione di traino del nostro turismo e di quel segmento economico legato alla nautica. Con questi obiettivi intendiamo operare assieme ai pratners privati, utilizzando un’assetto in grado di muoversi con quel dinamismo imprenditoriale necessario per cogliere le nuove opportunità e valorizzare le future nuove attività economiche che nel nuovo porto possono trovare insediamento”. l Comune di Senigallia ha rice- l’Assessore Mangialardi – poiché le vuto dalla Regione Marche un operazioni di ripascimento devono finanziamento di 65.000 euro per ormai essere considerate elemento procedere a urgenti lavori di ripa- indispensabile nell’ambito di quel scimento della spiaggia a protezione processo virtuoso che porti a gadi alcuni tratti di litorale soggetti ad rantire il mantenimento della nostra erosione. spiaggia. Mi auguro pertanto che la “Vorrei esprimere un vivo ringra- disponibilità della Regione prosegua ziamento – dichiara l’Assessore co- anche in futuro, nell’interesse della munale Maurizio Mangialardi – nei comunità amministrata.” confronti dell’Assessore regionale Al tempo stesso sono arrivati i real Governo del Territorio, Gianluca sponsi delle analisi di balneazione Carrabs, e del Dirigente del setto- effettuate dopo il recente episodio re, dott. Vincenzo Marzialetti, dal di inquinamento causato dallo stamomento che ancora una volta la bilimento Api di Falconara. Regione e il competente Servizio di “I risultati sono positivi – spiega Difesa della Costa hanno dimostrato l’Assessore Mangialardi – e potremo una puntuale attenzione e sensibili- presto provvedere alla revoca delle tà verso il territorio e l’ambiente.” ordinanze di divieto di balneazioI 65.000 euro concessi dalla Regio- ne. L’ultimo sversamento rimane un ne Marche vanno ad aggiungersi ai episodio molto grave, che ha crea44.000 stanziati dal Comune di Se- to notevoli problemi, alimentando nigallia per completare le operazio- dubbi e discussioni che certamenni di ripascimento previste per que- te continueranno. Ma in ogni caso sta primavera 2007 e che hanno già possiamo ora esprimere la nostra preso il via nei giorni scorsi. soddisfazione per il fatto che le ac“Il contributo offerto dalla Regione que sono tornate balneabili”: è molto importante – ha aggiunto C.S. Una infrastruttura che sia in grado di assicurare agli autotrasportatori un punto di riferimento certo per la sosta drante le giornate di sospensione della circolazione e dove poter effettuare tutte le necessarie operazioni di manutenzione che i mezzi pesanti richiedono. La chiede Gabriele Cameruccio, consigliere comunale dell’Udc, che in proposito richiama precedenti impegni che l’Amministrazione comunale aveva assicurato alle associazioni di categoria, ma che fino ad oggi non ha realizzato. “In particolare l’Amministrazione Comunale deve affrontare e dare risposte ad una questione di cui si parla da molti anni e che è una esigenza degli operatori del settore dei trasporti su gomma, sia quelli locali sia quelli di transito - rileva Cameruccio - Circa 20 anni fa e successivamente a metà anni novanta, da parte di associazioni di categoria è stata presentata una proposta progettuale alla Amministrazione di allora , senza alcun riscontro. “La creazione della suddetta area adeguatamente attrezzata e dotata di tutti i servizi necessari al suo migliore funzionamento, compresa l’illuminazione per le ore notturne e quanto serve per effettuare le operazioni di manutenzione dei mezzi stessi , permetterebbe anche di evitare i disagi per i cittadini , dovuti attualmente alla presenza dei veicoli pesanti sparsi per le varie zone della città e del suo territorio, a causa della mancanza di un’area dove poter lasciare in parcheggio i mezzi pesanti stessi”. irmato un protocollo di intesa tra la Cna (associazione professionale di artigiani) e l’Istituto Ipsia di Senigallia. Punto di partenza per una più intensa collaborazione fra la scuola superiore e l’associazione di categoria, il protocollo reca le firme di Paolo Franceschini, preside dell’istituto, Marzio Sorrentino, segretario Cna e Cesare Morganti, presidente di zona Cna. “È consuetudine per il nostro istituto allacciare rapporti con le imprese -ha sottolineato il preside dell’Ipsia Franceschini-, e riteniamo che i nostri ragazzi rappresentino il faro e la base economica di Senigallia. Già da tempo avviamo stage e tirocini formativi con le aziende ma vogliamo fare di più, approfondendo i rapporti di collaborazione.” Dall’altra parte lo sforzo di Cna sembra essere teso verso la scuola: “Con i nostri 12.000 associati vogliamo fare in modo che l’impresa sia vicina allo studente e futuro lavoratore - ha sottolineato Marzio Sorrentino-. Sabato 12 maggio ci sarà un incontro tra gli imprenditori ed artigiani a scuola e col tempo puntiamo ad affiancare ai servizi tradizionali corsi di innovazione.” Già da tempo l’Ipsia di Senigallia indirizza con incontri formativi insieme a dei professionisti i ragazzi dentro il mondo del lavoro ma il protocollo firmato rappresenta la base per una collaborazione più viva: “Con questa convenzione si avvicinano ulteriormente il mondo del lavoro e quello della formazione - ha spiegato Cesare Morganti-. Ci impegniamo a far conoscere sul campo il mondo del lavoro ai giovani.” V.S. foto Vivere Senigallia una giornata dedicata all’autore a denti stretti Mario Puccini Succede a Senigallia Autoparco * Ubriaco finisce fuoristrada a Bettolelle schiantandosi contro un cassonetto: ne esce indenne ma perde la patente. Implacabile la priova dell’etilometro, cui è stato sottoposto P.P. dalla Polizia municipale, intervenuta sul luogo dell’incidente. L’uomo, un quarantunenne residente a Senigallia, ieri mattina verso le 8 ha perso il controllo del veicolo su cui viaggiava. Annebbiato dai fumi dell’alcool è uscito di strada nella frazione di Bettolelle, dove ha centrato in pieno un cassonetto, facendogli fare un volo di dieci con conseguente sparpagliamento dei rifiuti lungo la via, perchè il bidone era anche pieno. L’uomo fortunatamente non ha riportato ferite gravi ma è stato multato per guida in stato d’ebbrezza, oltre al ritiro immediato della patente. * Organizzati dall’Università Bocconi di Milano, anche quest’anno si sono svolti i Campionati internazionali di Giochi Matematic. Il risultato ottenuto è stato davvero lusinghiero per la Marchetti di Senigallia: Matteo Guerrieri, uno studente dell’Istituto , della classe 1A, è riuscito a superare la semifinale e sarà premiato giovedì prossimo presso la Facoltà di Economia di Ancona. Matteo Guerrieri, quindi, parteciperà alle finali programmate a Milano presso l’Università Bocconi. Per il giorno 26 maggio il giovanissimo matematico senigalliese andrà a Milano con un sogno nel cassetto, quello di riuscire a conquistare le finali internazionali di Parigi, che si terranno a fine agosto 2007 e dove accederanno soltanto i primi due classificati alle finali nazionali. E chi sa che tra i due non ci sia anche un novello Pitagora di casa nostra. * In arrivo in via Podesti un nuovo sottopassaggio ciclo-pedonale per arrivare direttamente al mare evitando i pericoli della Statale. Il passaggio sotterraneo servirà a collegare l’Adriatica al lungomare, in corrispondenza del comparto BR3 nella zona Saline, di recente costruzione. Si riconnetterà al tunnel già esistente che dal parcheggio di via Podesti permette oggi di arrivare al mare. * Sei patenti ritirate, una addirittura a un giovane che viaggiava in sella a uno scooter. E’ il bilancio dei controlli effettuati dai carabinieri, per prevenire le “stragi del sabato sera” e che l’altra notte hanno visto i militari impegnati in maniera particolare nella zona nord della città. Nella rete delle pattuglie dell’Arma sono finiti sei giovani, cui sono stati ritirati i documenti di guida, perchè trovati in condizioni psicofisiche alterate e non idonee. Scuola - lavoro F I notizie della settimana città Intesa tra Ipsia e Cna L ’Assessorato alla Cultura ha organizzato in collaborazione con il Comitato Permanente Pucciniano e con il patrocinio della Direzione Generale Scolastica Regionale un incontro di studi su Mario Puccini nel cinquantenario dalla scomparsa. Nato a Senigallia nell’ultimo scorcio dell’Ottocento, Mario Puccini fu una personalità singolare nel panorama letterario del primo Novecento: polemico con l’estetismo D’Annunziano imperante all’epoca, si rifaceva agli ideali umani del Verismo e agli esempi della grande narrativa russa. Le sue opere, andate esaurite ormai da diverso a cura di tempo, vengono pubblicate ad opera del Comitato Permanente Pucciniano e della Fondazione Rosellini. La Giornata Pucciniana, di venerdì 20 aprile, nasce sulla scia della seconda edizione di “La terra è di tutti”, romanzo uscito postumo nel 1958 in cui “un cattolicesimo di educazione e di tradizione che – a contatto con la sofferenza umana, la miseria e lo sfruttamento – si apre ai tempi nuovi e trova nella sua nuova sensibilità la motivazione profonda per affrontare, sorridendo, la vita”. E’ stato bandito un concorso per tutti gli studenti degli istituti superiori delle Marche. Giuseppe Nicoli Dill’ al monc’ in piazza • Non vogliamo generalizzare, come fanno in molti che dicono che nelle scuole esiste solo il bullismo, e pertanto segnaliamo l’iniziativa promossa, qualche tempo fa, da Legambiante “Puliamo il mondo” in cui i ragazzi della scuola media “Mercantini”, insieme ai loro insegnanti, hanno lasciato libri e quaderni per prendere palette, sacchetti e guanti ed armati di buona volontà hanno raccolto numerosi rifiuti, lattine e bottiglie di plastica dando così il loro contributo alla difesa dell’ambiente. • Sono stati consegnati ufficialmente dal Comune quattordici appartamenti nel complesso di Via Piave. Sono abitazioni nelle quali sono tornati a vivere coloro che risiedevano in situazioni disagiate nelle casette a ridosso dello stadio comunale prima che iniziasse il risananamento e la costruzione del comparto residenziale. Gli appartamenti – assegnati a canone socia- le – sono di proprietà comunale e saranno gestiti dall’Erap di Ancona. • E’ stata avviata la nuova raccolta differenziata dei rifiuti ma non tutti sono ancora pronti a recepirla. Gli anziani si trovano in gravi difficoltà, sebbene il Comune di Senigallia, per agevolare una corretta differenziazione, oltre all’invio postale di un pieghevole informativo, ha consegnato insieme ai contenitori un altro pieghevole nel quale viene elencata, in ordine alfabetico, una serie di oggetti di uso comune per ciascuno dei quali viene suggerito il conferimento. Anche sugli stessi contenitori, però, sono indicati i materiali a cui sono destinati. E’ possibile rivolgersi telefonicamente al consorzio Cir 33 al numero 0731/215990 o al numero verde 800277999 o all’ufficio verde ambiente comunale 071/63990. Si possono consultare i relativi siti internet www.cir33.it 26 aprile 2007 senigallia ambiente Si è conclusa la messa a dimora di 300 nuove essenze arboree nel territorio Alberi per rinfrescare la città D a poche settimane si è concluso un intenso lavoro attraverso il quale, nel corso dei mesi più freddi, sono state messe a dimora nel territorio comunale ben 300 nuove essenze arboree. “Gli alberi posti in ambito urbano – dichiara l’Assessore comunale all’Ambiente, Simone Ceresoni – rappresentano un valore aggiunto per la città, sia da un punto di vista estetico che ambientale (si pensi agli effetti sulla qualità dell’aria e a quelli sul miglioramento delle condizioni microclimatiche). Le essenze richiedono peraltro continui lavori di manutenzione e, ove necessario, anche operazioni di sostituzione degli esemplari in sofferenza con altri di specie diversa, in grado di garantire le giuste condizioni di sicurezza e di equilibrio tra alberate, strutture e attività antropiche. Per tali motivi abbiamo avviato e concluso lo scorso inverno questo ampio programma di piantumazioni di alberi entro il territorio urbano della nostra città”. Buona parte dell’intervento è stato eseguito direttamente dal Servizio Giardini comunale, mentre per alcune specie, come i tamarix del lungomare, si è fatto ricorso all’opera di ditte esterne. Dall’elenco integrale è importante sottolineare almeno alcune parti, come gli impianti dell’area verde alla Cesanella, dove il lavoro è stato fatto coincidere con la completa sistemazione e messa a norma dell’area giochi, o la prosecuzione delle piantumazioni lungo l’area verde a lato della pista ciclabile della Cesanella. Molto interessante è anche la piantumazione sperimentale in via Venezia, davvero ben accolta dai residenti: qui, consapevoli della limitata ampiezza dei marciapiedi, sono stati collocati alberi solo sul lato opposto alla posizione dei punti luce e inoltre sono state posizionate specie di terza grandezza, mentre prima vi erano pini d’aleppo. Da ricordare infine anche l’intervento su Via G. Bruno, dove è stata piantumata una elegante alberata di carpini piramidali. In corso d’opera è stata posta grande attenzione nella preparazione della sede d’impianto (buche da m 1,50x1,50 a m 2x2), sostituendo completamente il terreno esistente con altro terreno agricolo miscelato con compost. Gli alberi impiantati sono di qualità elevata, privi di parassiti e ben formati, scelti direttamente dal Servizio Giardini nei vivai di produzione di Bologna e Mantova, dove si produce materiale vegetale idoneo all’esportazione. È facile ammirare del resto la bellezza di questi alberi già nella loro architettura invernale. Particolare attenzione è stata posta negli interventi di post-impianto, quel tutoraggio che può forse sembrare eccessivo ma ha in realtà una triplice funzione: evitare nei primi anni il ribaltamento della zolla e proteggere i soggetti arborei dai veicoli e dagli atti vandalici, così come dalle attività manutentive eseguite con i trinciatutto. Riguardo alle tipologie di alberi scelti, si è privilegiato il posizionamento di piante piccole ove lo spazio era limitato, mantenendo al contrario l’alto fusto in assenza di particolari vincoli. Si è tenuto conto del corretto sesto d’impianto fra un albero e l’altro e della corretta distanza da incroci e punti luce (fattori in apparenza molto semplici ma in concreto raramente messi in pratica). Tutti questi interventi sono stati eseguiti in economia, appoggiandosi a ditte per quanto concerne gli scavi, ma effettuando direttamente con i giardinieri il lavoro di maggiore attenzione. Sono state utilizzate tutte le conoscenze finora acquisita in materia di arboricoltura, sperimentando anche modesti interventi frutto dell’esperienza. In alcuni casi sono state posizionate anche piante da fiore (come ad esempio lungo Corso Matteotti) e, nonostante la fioritura sia limitata a pochi giorni, questa scelta ha prodotto ampi consensi da parte dei cittadini frontisti. La capacità di spesa comunale permetterà per i prossimi anni di mettere a dimora fino a un centinaio di piante all’anno. via degli Abeti - Senigallia Scream e the foolish vincono l’edizione n. 11 Presentato in comune il pacchetto viario Premio Scorribande Viabilità per l’estate S cream (nella foto) e The Foolish si aggiudicano l’XI edizione di “Scorribande – Concerti-gara per band di qualsiasi genere musicale che desiderino esibirsi e competere a colpi di note”. Tra applausi, ritmo e adrenalina, le due band sono state premiate nella finalissima di sabato 21 aprile al Gratis club Senigallia, dall’assessore alle politiche giovanili Simone Ceresoni. “Il livello qualitativo si è certamente alzato, ma cerchiamo di mantenere intatte l’anima e la motivazione di “Scorribande” – osserva Andrea Celidoni, uno degli organizzatori del concorso insieme con Lucio Falcinelli – Lo scopo di questa iniziativa non è il premio finale (un viaggio in una capitale europea, ndr), ma offrire un’occasione alle band emergenti che altrimenti non avrebbero possibilità di esibirsi su un palco live. Cerchiamo di privilegiare formazioni alle prime esperienze. Anche per questo, non chiediamo demo, né quota di iscrizione”. La giuria di “Scorribande” però è qualificata e attenta a parametri musicali. Ne fanno parte musicisti e giornalisti specializzati. Quest’anno, il loro voto è andato agli Scream di Arcevia per la categoria cover e a The Foolish di Pesaro per la categoria brani propri. Gli altri gruppi arrivati in finale, Radiofreccia (cover), Nadesico (brani propri), Monkey Fighters (cover), Blasting Gelatins (brani propri), si posizionano ex aequo al secondo posto. Per i vincitori dunque c’è un viaggio in una capitale europea che molto probabilmente sarà Madrid. Per tutti i sei gruppi protagonisti della finalissima, ci sono stati gli applausi e il sostegno del pubblico e dei fan arrivati non solo da Senigallia ma anche dalle città di origine delle band, da Ancona a Pesaro appunto. A.P. L ’Amministrazione Comunale ha presentato agli operatori turistici il pacchetto di provvedimenti riguardanti la viabilità in vista della stagione estiva: dopo le 10 mila utenze della scorsa estate torna il trenino bio-diesel che collegherà, da giugno, i due lungomari con il cento storico; sarà allestito al Foro Annonario un apposito infopoint per il servizio di biglietteria che fungerà, inoltre, da servizio di informazione turistica. Il trenino di collegamento tra il lungomare e il centro storico si arricchisce quest’anno di un nuovo servizio. Sarà infatti collegato al sistema museale cittadino prevedendo un giorno a settimana di fare tappa anche al museo della Mezzadria “Sergio Anselmi”. Per quanto riguarda invece il trasporto pubblico, prolungheremo l’orario delle corse serali, almeno nei week end, dopo l’una di notte mentre dal 1° giugno al 15 settembre saranno potenziate anche le corse”. Novità in vista anche per le bus card, che consentono ai clienti degli hotel di utilizzare gratuitamente i mezzi pubblici, e l’arrivo delle bici- 5 27 - 29 aprile, ‘azzurro come il mare’ Pesce azzurro D al 27 al 29 aprile a Se- gheranno le caratteristiche nigallia si svolgerà la nutritive ed organolettiche terza edizione di “Azzurro delle varie specie, come come il mare”: il viaggio riconoscerle ed acquistardel gusto tra i sapori del- le quando sono fresche, i l’Adriatico. Un’occasione mesi di maggiore disponiper scoprire tutti i segreti bilità e poi come pulirle e ed i gusti della marine- conservarle, le tecniche di ria marchigiana, da quelli sfilettatura, cottura e tante tradizionali ai più inso- altre curiosità. A questo liti. Sgombri, morgani, punto, alle undici, la “clasmazzole, alici, sarde, suri, se” si sposterà con un bus sardoni, aguglie, lanciar- navetta nelle grandi cucidi… Specie ittiche dagli ne del rinomato Istituto aromi di un tempo tutte Alberghiero A. Panzini di da scoprire: le loro carat- Senigallia, dove il miglior teristiche, i valori nutritivi, staff specializzato curerà i criteri di acquisto, come proprio la parte di cucina pulirle, conservarle e natu- dei laboratori. La mattinaralmente cucinarle. Oltre ta si concluderà con la dea questi, saranno scoperti gustazione dei piatti proaltri pesci ancora, gustosi posti e spiegati, abbinati e leggeri benché non pro- ad un’accurata selezione priamente appartenenti di vini locali. alla famiglia del pesce Le giornate dedicate ai laazzurro come: canocchie, boratori del pesce azzurro mazzole, seppie, polpi, sono due il 27 e il 28 aprile vongole, lumachine… al mattino. Mentre sabato Un po’ diversa la formula 28 pomeriggio e domenirispetto alle preceden- ca 29 sempre di pomerigti edizioni di cui rimane gio, la manifestazione si comunque la gratuità dei aprirà al grande pubblico laboratori esclusivamente nell’antica Pescheria del previa prenotazione ed il Foro Annonario, per una numero chiuso. degustazione di pesce in Il viaggio dei laboratori cui si potrà assaggiare al di “Azzurro come il mare” costo di cinque euro una inizierà quest’anno sin dal selezione di alici marinamattino. L’appuntamento te, sardoncini e lumachine, è per le sette e mezza in accompagnate da buon punto al Porto Turistico di pane e vino marchigiano. Senigallia per vedere i pe- La partecipazione agli scherecci appena rientrati esclusivi Laboratori del nell’area portuale, al ri- Pesce Azzurro è totalmentorno dalla notte di pesca. te gratuita ma è soggetta a Seguirà in una sala della prenotazione. Lega Navale, con splendi- Info: Comune di Senigallia da vista sul mare, la parte – Servizio Attività Econodidattica in cui i pescato- miche – Piazza Garibaldi, ri della Lega Pesca Mar- 1 – 60019 Senigallia (AN). che, grazie alla loro antica Tel e fax 071.6629256 – eesperienza, racconteran- mail: sviluppo.economino dove, come e in quali [email protected]. periodi dell’anno il pesce an.it – web: www.senigalazzurro viene pescato. liaturismo.it. Esperti del settore spieAlessandro Piccinini condivise. “Abbiamo deciso di azzerare tutte le bus card distribuire in in ben 12 mila copie affinchè possano essere rilasciate nuovamente agli albergatori ma stavolta nominative, per hotel -spie- il progetto ‘niente da capire’ in città ga l’assessore Ceresoni - per l’estate saremo pronti anche per l’introduzione di bicicondivise allestite presso alcuni parcheggi scambiatori. ei giorni scorsi è stato peo “Peaceful Europe” . Iscrivendosi alla banca dati proiettato presso il ci- I film proiettati sono stati i del comune e pagando una nema “Gabbiano” di Seni- seguenti: “Europa Europa” cifra che consenta il recupe- gallia il film “Maturity Exam”, di Agnieszka Holland; “Arro a fine giornata del mezzo, alla presenza del regista Pre- rivederci Ragazzi” di Louis si potranno utilizzare le bici drag Delibasic. Si tratta di Malle; “La spina del diavolo” per poi riposizionarle nelle un documentario girato in 5 di Guillermo Del Toro; “Terapposite rastrelliere”. giorni a Sarajevo con l’aiuto ra e libertà” di Ken Loach; e Non sarà invece riproposto regista Pierpaolo Loffreda e appunto “Maturity Exam” di il bus in stile londinese a con la collaborazione della Predrag Delibasic. servizio di albergatori e ope- TV di Stato bosniaca e del- Al progetto, che è terminaratori che fanno richiesta a la TV indipendente di Bel- to il 24 aprile partecipano causa dello scarso utilizzo grado, B-92. Al film ha fatto complessivamente 11 classi fattone dai diretti interessati. seguito un dibattito che ha di cinque scuole senigalliesi: Manuela Quattrocchi del messo a confronto il regista l’Istituto Professionale per i comitato Imprenditori del con i ragazzi presenti. Servizi Alberghieri; l’Istituto lungomare: “A nostro avviso L’iniziativa si è inserita nel- tecnico Commerciale e per c’è l’esigenza di un maggiori la rassegna cinematografica Geometri; l’Istituto profescoinvolgimento delle zone “Niente da capire”, organiz- sionale per l’Industria e l’Arpiù a nord e sud del lungo- zata ogni anno dall’Assesso- tigianato; il Liceo Classico; e mare. Per questo vorremmo rato alla Politiche Giovanili il Liceo Sociopsicopedagopiù collegamenti del tra- del Comune di Senigallia gico. sporto pubblico, anche con per le scuole superiori di se- Alla proiezione di ogni film orari estesi alle ore nottur- condo grado. Quest’anno la fa seguito un dibattito in ne, e che il trenino arrivasse rassegna ha avuto per tema gruppi, condotto dagli opeanche sul lungomare di po- centrale la pace, in quanto ratori del Centro Informanente”. collegata al progetto euro- giovani di Senigallia. Film per giovani N 6 26 aprile 2007 Chiesa C’è vita in parrocchia Mondolfo: un mare giallo dal Papa Un mare di giallo ha inondato Piazza San Pietro mercoledì scorso [18 aprile 2007]. I simpatici cappellini dei pellegrini di Mondolfo, infatti, giunti all’udienza dal Papa nell’occasione dell’apertura delle Feste Decennali della Madonna delle Grotte, hanno caratterizzato un ampio settore della sterminata piazza, animata da oltre cinquantamila presenze. “Giallo, il colore della luce, del Cristo Risorto in questo tempo di Pasqua; ma anche il colore della bandiera pontificia” è stata motivata la scelta, in tono anche con l’addobbo floreale della scalinata della Basilica di S.Pietro da dove Papa Benedetto ha tenuto l’incontro. “E’ stato davvero emozionante l’incontro con Papa Benedetto – ci hanno detto fra i tanti i giovani del Centro Ricreativo Parrocchiale anch’essi presenti in Piazza San Pietro – per la dolcezza con cui il Papa ha espresso il messaggio della giornata”. “Una intensa giornata di gioia, di festa e di preghiera, sottolineata dal boato dei presenti quando la nostra comunità è stata ricordata in Piazza per l’apertura delle solenni Feste Decennali in onore della Madonna delle Grotte e che animeranno Mondolfo ed il Santuario sino a metà settembre, è stata quella di mercoledì 18 aprile. Il Papa ci ha diretto la preghiera del grande teologo Clemente Alessandrino, con la quale ha chiesto al Signore di concedere a noi suoi figli di vivere nella pace, di attraversare senza esserne sommersi i flussi del peccato, di essere trasportati in tranquillità dallo Spirito Santo e dalla Sapienza ineffabile. Anche le opere buone, ha sottolineato il Papa, ci fanno conoscere Dio” come ha ricordato il Rettore del Santuario e Parroco di Mondolfo, don Mauro Baldetti. La delegazione mondolfese ha poi offerto al Santo Padre un tangibile segno di partecipazione alla Carità del Papa ed ha lasciato un quadro contenente una preziosa riproduzione della Vergine interamente ricamata a mano da maestranze locali devote alla Madonna delle Grotte. Il pomeriggio della giornata è stato dedicato alla visita alla tomba dell’Apostolo Pietro e dei Pontefici, ed ha avuto un ulteriore sottolineatura religiosa con la celebrazione dell’Eucaristia alle ore 17 all’Altare della Cattedra, proprio all’interno della Basilica di San Pietro. Ora i festeggiamenti in onore della Madonna delle Grotte proseguiranno, in vista del mese mariano di Maggio. Per informazioni: www.madonnadellegrotte.it . Alessandro Berluti Il Centro di aiuto alla vita a Jesi Volontari per la vita, di nome e di fatto. Il Cav onlus - Centro di Aiuto alla Vita di Jesi, che costituitosi formalmente l’anno scorso ha inaugurato sabato 21 aprile) la propria sede in via Costa Baldassini n. 10 (di fianco alla chiesa S. Pietro). L’inaugurazione del centro, intitolato a Savino Antenori (primo Presidente del Cav Jesi, recentemente scomparso), è stato preceduto da un incontro pubblico presso la Biblioteca Diocesana Petrucci a palazzo Ripanti. Tra gli altri, la presenza dell’On. Carlo Casini, Presidente Nazionale del Movimento per la Vita (cui è collegata l’attività dei Cav nel territorio) ed europarlamentare, che ha proposto il tema “La funzione dei Cav a trent’anni dalla legge sull’aborto”. Alla conferenza, moderata da Nino Lucarelli Presidente del Cav Ancona, hanno preso parte Tiziano Consoli neopresidente del Cav di Jesi, Marco Ippolito coordinatore regionale Cav Marche, Fabiano Belcecchi Sindaco di Jesi, Gerardo Rocconi Vescovo di Jesi e Giorgio Guidi Presidente dei Giovani di Confindustria Marche. Il ‘governo’ dei Frati Cappuccini Si è svolto in questi giorni a Loreto il 274° capitolo elettivo dei cappuccini delle Marche. Il Capitolo è un “piccolo parlamento”, composto da oltre 60 frati, eletto da tutti i cappuccini, si riunisce ogni tre anni per decidere e programmare il futuro della “provincia religiosa” che conta la presenza oltre 150 frati. Per questo triennio sono stati eletti: fra Gianni Pioli, (Superiore Regionale), fra Vittore Fiorini, sarà il suo Vicario; fra Giuseppe Settembri, fra Marzio Calletti, fra Fabio Furiasse, sono gli altri consiglieri del Definitorio. Il Capitolo ha preso anche importanti e delicate decisioni per quanto riguarda il ridimensionamento delle presenze e delle strutture. In particolare è emersa la volontà di impegnarsi nello sviluppo dell’“Opera di Padre Pio” di Fano, che si occupa dell’aiuto ai poveri della città. Un’opera fondata da fra Valerio Grazioli, recentemente scomparso, ma sempre ben sostenuta da tutti i Cappuccini delle Marche. lutto D on Renato Bolletta nelle parole di sua nipote Edda il messaggio della cei Il servo umile e fedele Scout si sono svolti a Sant’Angelo il 30 marzo, nella chiesa parrocchiale. N ato a Montemarciano l’8 agosto 1921 è ordinato sacerdote il 14 maggio 1944. Dopo un periodo pastorale a Montemarciano (per la guerra) è successivamente: cappellano a Ostra Vetere (1944); a Serra de’ Conti (1947); parroco a Magnadorsa (1951); a Castelvecchio (1957); a Sant’Angelo (1969); a Montemarciano (1977). E’ anche responsabile Caritas dal 1972 al 1978. Nel 1999 rinuncia a Montemarciano per limiti di età. Il 28 marzo 2007 torna nella casa del Padre. I funerali Caro zio don Renato, ad un mese dalla tua scomparsa ho sentito il bisogno di scriverti questa lettera. Voglio ringraziarti per la tua presenza umile e silenziosa accanto a noi. Tu non amavi farti notare e metterti in mostra, ma quando c’era bisogno di una parola di conforto eri sempre pronto ad ascoltarmi. Ora anche se sei partito per il cielo, sento che tu mi sei molto vicino, mi ritrovo alle volte a parlarti e confidarmi, perché so che tu, che sarai già alla presenza del Signore, intercederai in nostro favore. Ricordo che tu sapevi sempre vedere in chi ti stava di fronte il lato buono e positivo ed eri pronto a giustificare chi in qualche modo ti dava dispiacere. Nella tua vita di sacerdote hai sempre ubbidito anche quando hai ricevuto incarichi che avresti preferito non avere; ma da servo umile e fedele hai sempre accolto ogni proposta con filiale obbedienza mettendo in pratica il Vangelo: ‘Quando avrete fatto tutto quello che vi è stato ordinato, dite: siamo servi inutili. Abbiamo fatto quando dovevamo fare’. (Lc 17,10). Grazie zio della tua presenza e del tuo affetto, il vuoto che hai lasciato è incolmabibile, mi piace però ricordarti e mi danno serenità queste parole di S.Agostino: ‘Non si perdono mai le persone che amiamo perché possiamo amarle in Colui che non si può perdere’. Ciao, zio, tua nipote Edda. L o scoutismo cattolico è stato ed è tuttora un elemento prezioso del tessuto ecclesiale e sociale del nostro paese e lo ha servito attraverso una limpida - a volte straordinaria - testimonianza al Vangelo e attraverso l’assunzione delle responsabilità di una cittadinanza attiva, generosa e libera, carica di slancio e di speranza, dedita alla ricerca del bene di tutti”: lo scrivono i vescovi del Consiglio permanente Cei nel “Messaggio agli Scouts Cattolici in Italia in occasione del centenario dello Scoutismo”, diffuso questa mattina dalla Cei. Lo scoutismo cattolico in Italia nacque nel 1916, otto anni dopo la fondazione da parte di Robert Baden Powell. Nel nostro Paese sono presenti oltre venti associazioni scout, e tra esse la più numerosa e diffusa nel territorio è l’Agesci con oltre 177.000 associati, seguita dalla Fse (19.000 associati). le iniziative e le proposte di pastorale giovanile consultabili sul web Viaggia sulla rete l’Agorà V iaggia su internet l’Agorà dei giovani italiani, il percorso pastorale triennale promosso dalla Conferenza Episcopale Italiana per “rendere i giovani sempre più protagonisti della propria missione nel cammino della Chiesa”. Informazioni, foto e documenti interamente scaricabili sono infatti disponibili sul sito ufficiale www.agoradeigiovani.it, colorato e facilmente consultabile grazie ad una grafica immediata e vivace. In evidenza, sull’home page, le novità dell’Agorà, insieme alle sezioni “Loreto2007”, “Sydney2008”, “Eventi2009” che indicano il tema dell’anno e l’even- to che lo caratterizza. La prima, razione con Poste Italiane, per risparin particolare, offre informazioni miare i circa 2.000 euro che servono sulle modalità di iscrizione, sul per partecipare all’evento. reclutamento dei volontari, sulla Di grande rilievo la sezione “Materiali e partecipazione delle delegazio- Sussidi”, che contiene approfondimenti, ni estere e sull’accoglienza nelle schede di attività, tracce per un itinediocesi in preparazione al primo rario annuale di preghiera e documenti grande appuntamento, cioè l’in- ecclesiali per entrare nello spirito del contro dei giovani con Benedetto triennio. Tutti i file sono scaricabili in XVI che si terrà nella città del Santua- formato word. rio mariano l’1 e 2 settembre prossimi La sezione “Ufficio Stampa” contiene i e che sarà preceduto da una serie di comunicati stampa e la rassegna stammomenti di condivisione e scambio di pa, mentre le “News” completano la esperienze in programma dal 29 al 31 parte informativa con aggiornamenti agosto in 32 diocesi dell’Abruzzo, del- e iniziative che gravitano intorno al le Marche, dell’Emilia Romagna e del- triennio e alla preparazione dell’evento l’Umbria coinvolte nell’accoglienza dei di Loreto. Per sensibilizzare il mondo pellegrini che arriveranno dall’Italia e giovanile e per favorire una maggiore da alcuni Paesi dell’Europa e del Medi- circolazione di notizie è stata creata terraneo. “AgoràNews”, una newsletter a cui è In “Sidney2008”, oltre ad alcune infor- possibile iscriversi compilando l’appomazioni generali sulla Gmg australia- sito modulo che si trova sul sito. Non na, anche il regolamento dell’iniziativa manca una “Photogallery” che docu“SMS08”, lanciata dal Servizio naziona- menta le tappe dell’Agorà. le per la pastorale giovanile in collaboMarco Fabi I sacerdoti aiutano tutti. Aiuta tutti i sacerdoti. Ogni giorno 39 mila sacerdoti diocesani annunciano il Vangelo nelle parrocchie tra la gente, offrendo a tutti carità, conforto e speranza. Per continuare la loro missione, hanno bisogno anche del tuo aiuto concreto: di un’offerta per il sostentamento dei sacerdoti. Queste offerte arrivano all’Istituto Centrale Sostentamento Clero e vengono distribuite tra tutti i sacerdoti, specialmente a quelli delle comunità più bisognose, che possono contare così sulla generosità di tutti. Offerte per i nostri sacerdoti. Un sostegno a molti per il bene di tutti. Per offrire il tuo contributo hai a disposizione 4 modalità: L’offerta è deducibile: • Conto corrente postale n° 57803009 Per chi vuole, le offerte versate a favore dell’Istituto Centrale Sostentamento • Carte di credito: circuito CartaSi chiamando il numero verde 800.82.50.00 Clero sono deducibili fino ad un massimo di 1032,91 euro annui dal proprio • Bonifico bancario presso le principali banche italiane reddito complessivo ai fini del calcolo dell’Irpef e delle relative addizionali. • Direttamente presso l’Istituto Sostentamento Clero della tua diocesi. Per maggiori informazioni consulta il sito www.offertesacerdoti.it C H I E S A C AT TO L I C A - C. E . I . C o n f e r e n z a E p i s c o p a l e I t a l i a n a 26 aprile 2007 Chiesa agenda Prima sintesi dal convegno diocesano ‘Di che famiglia sei?’ Dialoghi sulla famiglia la “fine della famiglia” gioca la carta del “pluralismo delle forme familiari”. La seconda sostiene che l’evidenza dei dati fornisce anche valide argomentazioni per sostenere l’impegno della società (e della politica) per garantire più che mai alla famiglia fondata sul matrimonio quel favor iuris che il doveroso obiettivo di perseguire un bene comune umano rende pienamente legittimo. Il secondo relatore, prof. Furio Pesci, ha dato un contributo pedagogico e ha spiegato che, secondo lui, la principale virtù che deve tornare nella famiglia e nei rapporti interpersonali è Famiglia, chie sei? quella della “fiducia”: ci si La mattina di sabato è stata deve poter fidare l’uno deldedicata a una riflessione l’altro soprattutto nella copsulla famiglia dal punto di pia e tra genitori e figli. Nelvista sociologico e culturale. lo stesso tempo deve tornare Il prof. Giancarlo Blangiar- a essere un valore anche il “buon senso”, inteso come riconoscimento di istanze naturali dentro il cuore dell’uomo. La “questione educativa” è una questione che sembra un’emergenza: la famiglia è determinante (insostituibile!) nell’educare i figli, per un’educazione integrale, a 360° (non solo religiosa) per concorrere in maniera decisiva a costruire un umanesido ha presentato i dati più mo integrale, a costruire la recenti dell’Istat e di altre persona completa. La famiricerche dai quali si evince glia è “la scuola del più ricco la situazione della famiglia umanesimo” (GS 52); è maoggi: le donne italiane han- ter et magistra: come madre no un tasso di natalità di 1,3 è custode della vita, come figli per ogni donna, il che vuol dire che una coppia, in media, non riesce a generare se stessa. La natalità degli stranieri è molto più alta, e questo garantisce il futuro della nostra società. Per quello che riguarda i giovani, questi rimangono nella famiglia di origine fino a 30 anni, non solo perché non hanno possibilità economiche, ma perché dichiarano di trovarsi bene così. maestra è la prima educaDue le conclusioni del prof. trice. Ricordiamo pure l’art. Blangiardo. La prima sotto- 30 della Costituzione che linea la persistente e inne- afferma: “È diritto dei genigabile funzionalità sociale tori mantenere, istruire ed della famiglia tradizionale educare i figli”. Questa è una fondata sul matrimonio. Il questione fondamentale: se tutto mentre l’esperienza vogliamo costruire l’uomo, ci rende sempre più consa- non possiamo trascurare pevoli di un clima culturale il ruolo della famiglia. E il che, dopo aver incassato il tema dell’educazione è sifallimento delle profezie sul- curamente uno degli ambiti principali quando parliamo di compiti della famiglia. La questione educativa Gli intervenuti alla tavola rotonda ci hanno fatto riflettere sulla “questione educativa” a partire da alcune esperienze: quello che già di buono si sta facendo in Italia. La nostra tavola rotonda ha ospitato: Angela Crivelli (Associazione Genitori), Silvia Benedetti (Consultori Familiari) e Anna Sgrò (Famiglia per l’accoglienza), la settimana del Vescovo prescindere dalla famiglia. Non una famiglia ideale e perfetta, ma la famiglia reale dove quotidianamente, pur nelle difficoltà, si realizzano relazioni autentiche. Per educare è l’intimità che va costruita ed è necessario che i genitori mettano in gioco anche le loro povertà; occorre denudarsi progressivamente. In famiglia l’educazione è un cammino, un cammino che non si fa e non si deve fare da soli: occorre dedi- Giovedì 26 aprile ore 21.00: Conclusione Visita pastorale a Morro d’Alba Venerdì 27 aprile ore 21.00: Veglia vocazionale in Cattedrale Sabato 28 aprile ore 9.30: Consiglio Diocesano per Affari Economici Domenica 29 aprile ore 9,45: S.Cresima in Cattedrale ore 11,30: S.Cresima a Castelleone di Suasa ore 18,00: S.Messa e processione al Vallone Martedì 1 maggio ore 8,30: S.Messa al Santuario Madonna della Rosa Giovedì 3 maggio ore 9,30: Incontro Sacerdoti giovani Venerdì 4 maggio Solennità di S.Paolino ore 18,00: S.Messa in Cattedrale e processione La diocesi a Lourdes In pellegrinaggio a Lourdes con la diocesi di Senigallia in occasione del decimo anno di ministero episcopale del Vescovo Giuseppe Orlandoni. Dal 18 al 22 giugno prossimi una significativa esperienza di fede e di comunione diocesana. Iscrizioni entro il 6 maggio presso la Cancelleria della Curia di Senigallia, tel. 071 659243. Il giovedì e il sabato presso la sede Unitalsi a Senigallia, in via Cavallotti 21, dalle 17 alle 19. coordinati da Fabiana Mar- carvisi con la propria storia tini dell’Azione Cattolica e la propria persona, dal momento che i figli vedono Italiana. Come aiutare la famiglia a “per sempre” se quello a cui educare? E’ questa la do- li educhi sono cose in cui manda a cui si è cercato di credi. E’ giusto non sempliE’ di nuovo tempo per pensare ad un pellegrinaggio in Terra dare risposta, una risposta cemente educare alle regole, Santa che si svolgerà nei giorni 15 - 22 ottobre prossimi. Ornon è facilmente sintetizza- ma educare all’amore. ganizzazione tecnica: agenzia Impronte Roma. Informazioni: bile. Se pensiamo ai figli, ci sintesi curata don Gesualdo Purziani, tel. 335.5952418. rendiamo conto che sono da Simone Mandolini in continua crescita e che crescono e imparano nel contesto del consumismo. A il 12 maggio piazza san giovanni in laterano ospiterà tante famiglie fronte di questo clima esterno alla famiglia, gli adulti fanno sempre più difficoltà a prendersi cura delle nuove generazioni, tanto che l “Giorno della Famiglia” è organizzato Per la zona di Senigallia il referente è Giumolte inchieste sulla condidalla stragrande maggioranza delle asso- seppe Pierangeli (3386642249); per la zona zione giovanile rilevano l’insignificanza degli adulti per ciazioni cattoliche. In tale occasione le Acli di Chiaravalle è il circolo Acli di Chiaravalle. la maggioranza dei giovani. provinciali di Ancona organizzano pullman Le iscrizioni sono già aperte. Il programma Per questi, infatti, gli adul- gratuiti aperti a tutti gli interessati (anche prevede la partenza intorno alle ore 6 e il ti non sono modelli né da non iscritti). rientro per le 24. imitare, né da rifiutare; non sono né occasione di incontro, né occasione di scontro: sono solo, semplicemente, insignificanti. Occorre, invece, che tutta la comunità cominci a farsi carico dell’educazione dei giovani. È certamente valido quel proverbio africano che dice “per Roma, Piazza S.Giovanni far crescere un uomo ci vuoOre 15.00 le un villaggio intero”, anche se oggi è evidente che dalla società ci sono solo apprendimenti superficiali. Per tutto questo non si può Pellegrinaggio in Terra Santa Famiglie in piazza I Blue-cc N on sarà facile sintetizzare il convegno diocesano ‘Di che famiglia sei?, che per tre giorni ha impegnato la Chiesa senigalliese su tanti temi uniti da un unico filo conduttore, la famiglia. I temi trattati erano tanti, così come le sfumature emerse nello svolgersi dei lavori. Iniziato il venerdì sera con l’introduzione di don Renzo Bonetti su ‘La famiglia oggi e la proposta cristiana’, relazione sulla quale tornerermo nel prossimo numero. Così come daremo spazio successivamente alla mattina di domenica dedicata alle politiche per la famiglia. 7 Family Day 12 Maggio Prende il via a senigallia ilterzo corso di formazione missionaria Aperti al mondo intero I l Centro Missionario Diocesano di Senigallia propone anche in questo anno pastorale il ‘Corso di formazione missionaria’, una terza edizione che darà modo di conoscere esperienze di missione in diverse parti del mondo e di far crescere la sensibilità sui temi del rapporto tra Nord e Sud del mondo. Il tema di quest’anno è ‘Donne e uomini di missione: un dono di fede’. A 50 anni dall’enciclica sui Fidei donum vengono in mente le parole di Oscar Romero “… dove gli uomini sono capaci di sedersi intorno ad un tavolo comune per condividere ciò che hanno, là è presente il Dio della vita” . Il programma prevede quattro incontri, così distribuiti: venerdì 27 aprile ore 21.00 Lo spirito missionario e lo spirito cattolico sono la stessa cosa. Sr. Franca Rossetti - Missonaria in Indonesia domenica 13 maggio ore 17.30 Chiesa particolare e Chiesa universale Padre Gigi Codianni - Missionario Comboniano in Brasile martedì 15 maggio ore 21.00 Il mio Brasile. Racconti, esperienze, progetti da Salvador de Bahia Delia Boninsegna - Missionaria laica venerdì 25 maggio ore 21.00 Comunicare ai nostri fratelli la fede che noi abbiamo ricevuto Don Sergio Marinelli - Sacerdote Fidei Donum in Argentina Per informazioni rivolgersi al Centro Missionario Diocesano, tel. 071 6620037 (don Carlo), tel. 320 3452926 (Mariangela), [email protected]. Gli incontri si terranno presso il Seminario Vescovile - Via Cellini, 13 - Senigallia (An) •Un grande SÌ alla famiglia fondata sul matrimonio e aperta all’accoglienza dei figli. •NO al riconoscimento pubblico delle unioni di fatto. •SÌ a politiche audaci e durature di promozione della famiglia. •SÌ ai bisogni delle persone conviventi. ® Info: Tel. 06.6896930 www.forumfamiglie.org • e-mail: [email protected] Ciò che è bene per la famiglia è bene per il Paese 26 aprile 2007 il paginone Il Censis fotografa la società marchigiana nel rapporto 2006: il modello marchigiano cambia, aumenta l’indice di vecchiaia, cresce il tasso di occupazione, prevale la solidarietà diffusa, fanno paura droga e immigrazione i nuovi marchigiani 26 aprile 2007 il paginone Le Marche di oggi il confronto con la contemporaneità l Prodotto interno lordo ci mette al terzo posto in Italia e Le sfide? Sapersi confrontare con le nuove dinamiche. Come siamo al primo per longevità; le imprese sanno rinnovarsi l’immigrazione, fenomeno che negli ultimi cinque anni ha ma al contempo l’attaccamento alle tradizioni è fortissima. visto più che raddoppiata la presenza degli stranieri. Senza Crescita economica e stile di vita. Una miscela ad alto po- per altro subire scossoni anche se, avverte Roma, “l’impatto tenziale che fa gridare al miracolo i ricercatori del Censis. Il maggiore sarà con la seconda generazione”. E poi gli anziani. rapporto - illustrato la scorsa settimana nella sede della giun- Dal 200 al 2005 l’indice di invecchiamento è salito da 21,3% ta regionale dal direttore dell’istituto Giuseppe Roma e dal a 22,4% con il 24% degli anziani che ha dichiarato di sentirsi presidente Giuseppe De Rita alla presenza del governatore spesso solo. Si impongono, pertanto, interventi di “longevità Spacca, del presidente del Consiglio Bucciarelli e degli as- attiva”, ovvero la capacità di “attivare attenzioni più che risessori Agostini, Marcolini, Amagliani, Ascoli - parla di una sorse economiche”. Di contro il 60% dei giovani vive a casa regione fra le più “dinamiche e vitali del Paese”. Tra il 2000 con i genitori anche se il 40% di essi lavora. Stentano a tae il 2005 “tutti i fondamentali dell’economia marchigiana gliare il cordone ombelicale, non fanno emergere conflitti hanno registrato risultati estremamente positivi e per certi generazionale. versi anomali rispetto allo stato d’affanno segnalato in gran Come allora interpretare il futuro? Secondo una questione parte delle regioni italiane”. Il valore aggiunto è aumentato in di “onda e di dritta”. Ovvero, come spiega De Rita, partire dai termini reali del 6%; l’occupazione ha conosciuto un incre- “meccanismi e dai processi indicati” senza però “accontenmento dell’11,3%; le esportazioni hanno visto una crescita tarsi”. Mantenere “l’onda lunga” ma “rafforzare le politiche in del valore reale del 34,4%. Con la capacità di individuare un atto”. Rafforzando l’onda puntando a una “innovazione reale”. “secondo motore” nel turismo. Per Giuseppe Roma, un mo- Creando davvero una “comunità attiva” verso anziani e imdello di lifestyle, una “regione simbolo”. Così in armonia con migrati. “Un problema - dice - più politico che di governanse stessa da non inseguire logiche “da outsider, che creano ce”. incongruenze e difficoltà”, ma capace di individuare “grande Tutto fila liscio, quindi? Ovvio, non è così: anche soltandinamismo nella scia della tradizione” sapendo creare “un to uno sguardo superficiale ci fa intuire che le nostre città modello compatto, reticolare ma solido”. L’impresa diventa cambiano, viviamo gli stessi problemi che riguardano le altre così un “valore socialmente condiviso”, un “gene” aziendale realtà e parlare di isole felici non ha più senso. Se il rapporto abbinato a un “fortissimo senso comunitario”. Il 70,4% degli Censis ci incoraggia, tanto più va vissuta la responsabilità di imprenditori dichiara di poter contare su una classe impren- tenere il timone ben saldo, come richiamava nell’occasione ditoriale locale e vivace; il 40,6% degli intervistati dichiara De Rita. Sapendo che non vengono fatti sconti a nessuno: che la propria condizione sociale ed economica rispetto a 10 il mondo è un affare difficile da gestire, mai dormire sonni anni fa è migliorata. troppo tranquilli. gli anziani, popolazione in aumento la famiglia tiene e chiede sostegno L a famiglia tiene, ma chiede sostegno: il 60,7% dei marchigiani ritiene che sia sempre meno in grado di trasmettere valori positivi. Il 58,7% concorda nel ritenerla eccessivamente isolata e priva di un supporto necessario per svolgere le sue funzioni sociali primarie. Le famiglie che presentano maggiori difficoltà sono quelle allargate e monogenitoriali, dal momento che nel 2006 il 34,9% di queste tipologie familiari ha speso più di quanto poteva (contro il 21,7% delle coppie sposate con figli e circa il 24% di quelle senza figli) e un 23,3% ha subito una contrazione nella propria disponibilità di reddito (contro il 20,9% delle coppie con figli e il 22,6% di quelle senza figli). L I e comunità marchigiane sono contraddistinte da un’intensa relazionalità e solidarietà diffusa che garantisce sostegno ai propri membri: il 56,3% degli intervistati nell’ultimo anno ha versato soldi in beneficenza e il 22,5% ha svolto sempre nell’ultimo anno, attività di volontariato; il 35,4% dichiara di essere coinvolto nella soluzione dei problemi della comunità in cui vive, per il 52,5% gran parte delle relazioni sociali si svolgono in piazza, al bar, in altri luoghi di incontro pubblici nella propria città, oltre il 7% dichiara di ricoprire incarichi di prestigio in ambito cittadino (presidente di associazioni, di organizzazioni di volontariato). Ma la tenuta del sistema di coesione deve oggi confrontarsi con le nuove problematiche che più preoccupano i marchigiani: droga (la considera un problema nella città in cui vive il 50,8% dei marchigiani), solitudine degli anziani (42,7%) e alcolismo (38%). C’è anche la sfiducia nel futuro: il 47% degli intervistati ha dichiarato di avere intaccato i risparmi per fare fronte alle spese, il 16,2% si è indebitato per effettuare degli acquisti, il 23% ha dichiarato di avere spese superiori alle proprie possibilità e il 4,2% di essersi trovato nell’incapacità di pagare le rate), una attenuazione della fiducia nelle capacità di medio periodo di migliorare la propria condizione socioeconomica rispetto a quanto fatto nel passato (il 32,1% ritiene che la propria condizione sociale migliorerà nei prossimi dieci anni, ma è oltre il 37% a prevedere un peggioramento). sanità a portata di tutti lo stile di vita I l 64,3% considera la qualità della vita buona con riferimento alla città in cui vive, e l’11,6% ottima. Il rapporto con il territorio rappresenta un elemento imprescindibile: in termini di radicamento (il 57,6% dei marchigiani è nato nel comune in cui abita, il 22,2% vi risiede da più di 20 anni, l’11,1% da più di 10 anni e il 3,3% da meno di 5 anni), della funzione securizzante che è in grado di svolgere (ben il 91,5% dei marchigiani si sente sicuro nel luogo in cui vive), nella preservazione dei valori rurali, che traspaiono nei comportamenti di vita quotidiani (il 50,2% si dedica al giardinaggio, alla coltivazione, alla caccia, o ad altre attività di tipo agreste, e addirittura il 69,9% dichiara di consumare spesso prodotti coltivati o raccolti da un famigliare, un amico, un parente). È forte l’attaccamento alle tradizioni e alla vita della comunità, considerato che il 57,2% (percentuale che sale quasi al 60% tra i marchigiani di età compresa tra i 30 e 64 anni) partecipa generalmente alle processioni, alle manifestazioni, alle sagre. Un retroterra comunitario e identitario che costituisce un humus eccezionale di alimentazione di spirito di intrapresa e dinamicità. Il 44,8% dei marchigiani considera il rischio, nel lavoro, o negli investimenti, una situazione incerta ma da cui si possono trarre dei vantaggi (il 33,4% in Italia); nell’ultimo anno, quasi un quarto della popolazione (23,9%), anche se già occupata, ha cercato di accrescere il proprio reddito, svolgendo dei lavoretti; il 16,8% ha cercato di diversificare i propri investimenti finanziari. Il 40,6% dichiara che la propria condizione sociale ed economica è migliorata rispetto a 10 anni fa, e tra questi, il 5,1% dichiara che lo è stato di molto. ambiente E’ cresciuto, tra il 2004 e il 2005, del 26,1% (contro una crescita nazionale del 21,7%) il numero degli operatori di agricoltura biologica, arrivati a 2.762 unità, corrispondente al 5,5% delle aziende biologiche nel Paese; tra il 2004 e il 2006, il valore reale delle esportazioni agricole del territorio marchigiano è cresciuto del 19%, a fronte di un aumento medio di quelle italiane del 7,9%. Le Marche sono una delle regioni che meno ricorre alla raccolta differenziata (“solo” il 16,2%, contro una media italiana del 22,7% dei rifiuti prodotti è stato raccolto in modo differenziato) e alla produzione di energia elettrica da impianti a fonti rinnovabili (idrico, biomasse, ecc) sul totale della produzione regionale (14,8% delle Marche contro un valore medio italiano del 18,4%). I l 63,2% dei marchigiani, di fronte alle difficoltà finanziarie del sistema sanitario, ritiene importante investire sul consolidamento di piccoli presidi ospedalieri diffusi sul territorio, piuttosto che sul potenziamento di grandi poli ospedalieri regionali. Gli indici regionali di performance fotografano il buon livello della sanità regionale, nel confronto con il resto d’Italia, per quanto riguarda il grado di soddisfazione dei cittadini rispetto ai servizi, il livello di modernizzazione (le Marche sono la terza regione per dotazione tecnologica di base) e la gestione economico-finanziaria. il lavoro che cresce sicurezza Diminuiscono gli incidenti stradali: tra il 2004 e 2005 si registra un decremento degli incidenti stradali del 9,5%. Nello stesso anno, i feriti sono diminuiti del 9,7% e i morti del 19,7%. comunicazione e cultura La metà dei marchigiani (49,2%) legge ogni giorno un quotidiano; il 37,9% naviga spesso in internet. Dopo Piemonte ed Emilia Romagna, le Marche sono la regione con la più alta percentuale (9%) di spesa famigliare destinata alla cultura e ad attività ricreative. I L e Marche sono state interessate relativamente tardi dal processo migratorio rispetto ad altre regioni (il 54,5% degli stranieri residenti nel 2005 si è stabilita nel territorio marchigiano negli ultimi cinque anni, mentre in Italia tale valore è del 45,1%) malgrado ora sia diventato strutturale. Nell’ultimo quinquennio, è più che raddoppiata la presenza degli stranieri (+119,7% tra 2000 e 2005, contro un tasso di crescita italiano dell’82,3%), portandone a 91.325 il numero, pari al 6% dell’intera popolazione (in Italia il valore si attesta al 4,5%). Finora il processi di integrazione ha avuto un buon esito, anche se si vanno diffondendo sempre più fenomeni di chiusura: il 51,9% considera infatti gli immigrati un problema, perché la loro presenza sta determinando un inasprimento del disagio sociale (contro il 48,1% che pensa invece che questi siano una risorsa indispensabile). Un dato che sale al 55,4% tra i giovani con meno di 30 anni, e scende progressivamente, fino a invertire il giudizio tra gli over 64, dove “solo” il 46,8% giudica l’immigrazione un problema. l tasso di occupazione nel 2006 si è attestato a quota 64,4% (contro il 58,4% in Italia) crescendo di quasi un punto percentuale in più rispetto all’anno precedente; anche quello femminile è aumentato, invertendo la tendenza del 2005, e collocandosi al 53,8% (contro il 46,3% in Italia). Il tasso di disoccupazione si è attestato nel 2006 sui suoi livelli fisiologici, raggiungendo quota 4,5% (contro una media del 6,1% del centro e del 6,8% italiana), e segnando una contrazione di quasi un puntoTra il 2004 e il 2006 (i dati fanno riferimento alla media dei primi tre trimestri), la quota di occupati a tempo indeterminato è passata dal 61,6% al 63,3%, attestandosi su livelli prossimi alla media del Paese, mentre è diminuita l’incidenza dei lavoratori a tempo determinato (passati dal 9,3% all’8,8%) e degli atipici (collaboratori a progetto e occasionali) calati dal 2,2% al 2%. foto Libero Api L e Marche sono investite dall’invecchiamento in misura significativa in rapporto ai valori medi nazionali visto che nel periodo 2000-2005 il numero di anziani è salito da quasi 316 mila a 340 mila circa (+7,6%), l’indice di invecchiamento da 21,3% a 22,4%, l’indice di vecchiaia, che rapporta gli over 64 ai giovani fino a 14 anni, da 165,6% a 171,6%. Entro il 2015 è prevista un’ulteriore crescita del 9,4% nel numero di anziani che arriveranno a rappresentare il 24,4% della popolazione. La regione ha già adesso la speranza di vita per gli uomini e per le donne più alta d’Italia. Per quanto gli anziani siano coinvolti in attività comunitarie che significano un’intensa produzione di relazioni, c’è tuttavia una quota che rischia di restare esclusa: sono il 26,4% gli anziani che hanno dichiarato di sentirsi spesso soli e di non avere persone con le quali parlare e ben il 42,7% dei marchigiani ha individuato negli anziani che vivono da soli il secondo problema in ordine di importanza, della città in cui vive. Il 55,7% dei marchigiani intervistati definisce già adesso l’aumento del numero degli anziani un problema, opinione condivisa dal 54,6% degli stessi interessati. giovani, indipendenti in casa G iovani Indipendenti in casa: il 60,3% dei marchigiani con età tra 18 e 35 anni vive con i propri genitori; di questi, poco meno del 58% risulta occupato. Più del 52% non ha intenzione di andarsene di casa entro i successivi tre anni e il 45% dichiara di stare bene così perché ha la sua libertà. Questa permanenza prolungata non conduce a una riprovazione sociale; anzi, tra i marchigiani nei confronti delle loro nuove generazioni, prevale un giudizio positivo: oltre il 49% degli intervistati ritiene che queste siano più preparate ed entusiaste degli anziani e pronti a diventare la futura classe dirigente locale. Giuseppe Roma sul Corriere della Sera: “Brillanti risultati” “Come l’Irlanda e la Finlandia” cco le Marche secondo l’opinione del direttore del Censis Giuseppe Roma in un articolo pubblicato sul Corriere della E Sera della scorsa settimana . Una regione-simbolo, capace di coniugare innovazione e tradizione. Meglio del sistema produttivo lombardo, in ginocchio con la crisi del petrolio o del Triveneto che mostra solo un “residuo appeal”. I “brillanti risultati” raggiunti dalle Marche derivano “dalle scelte imprenditoriali e istituzionali. Il sistema imprenditoriale ha confermato il suo carattere manifatturiero senza fughe in avanti nella finanziarizzazione né una rincorsa a più bassi costi di produzione con un spinto decentramento”. “Si è preferita la strada della collaborazione anche con le imprese straniere”. Nuovi settori avanzati, come l’informatica, il design e la nautica, si sono aggiunti a quelli tradizionali. E “il contesto securizzante e le reti comunitarie sostenute dalle politiche regionale” ha fatto il resto. 26 aprile 2007 Territorio MarinaIncidente Api: monta la rabbia di cittadini e istituzioni 11 corinaldo. Premiati i dipendenti delle Bcc Informazione e mare sporchi Finanza certificata C i avete tolto anche il mare!”: era scritto in uno dei tanti striscioni che ha accompagnato il lungo corteo di domenica scorsa, a Falconara dalla centralissima piazza Mazzini sino all’ingresso principale della raffineria, bloccando il traffico sulla statale. Erano cinquecento circa contro la raffineria dopo il recente sversamento in mare di oli combustibili tossici e cancerogeni ad alto contenuto di zolfo. Parole di indignazione e di caustica polemica nei confronti dell’Api, che a tutt’oggi, accusano in molti, non è in grado di fornire dati precisi in merito alla quantità di materiale tossico presente sulla costa adriatica e sui fondali. Sino ad ora le operazioni di bonifica, estese per un tratto di oltre 20 chilometri da Falconara a Senigallia, nelle fasi di monitoraggio e di pulizia, hanno portato al reperimento di circa 2.400 fusti di materiale contaminato ed altamente nocivo, pari ad una tonnellata di olio Atz; cifra che costituirebbe soltanto una parte di un totale, del quale si ignora la reale quantità e che si ritiene almeno quadruplo. E proprio sui dati si concentra la maggiore preoccupazione, visto che, rispetto al decreto regionale di concessione del 2003 e del protocollo d’intesa, eventuali rilasci di materiale tossico superiori a 10 metri cubi costituirebbero un danno ambientale rilevante, tale da attivare una procedura d’emergenza. Accanto a comuni cittadini, il corteo ha visto la partecipazione dell’Ambasciata dei diritti Marche, di Greenpeace Ancona, di Legambiente Marche, di comitati cittadini falconaresi, nonché delle varie associazioni di categoria direttamente colpite come l’Associazione pescatori del Misa e gli operatori balneari. Tutti a contestare i 17 incidenti gli 8 sversamenti, di cui quest’ultimo appare il più grave ed esteso. Tensione anche a Montemarciano, dove mercoledì scorso si è riunito un Consiglio comunale aperto nella frazione di Marina. “Il fatto che il petrolchimico rappresenti una minaccia ambientale è ormai chiaro a tutti, sia per gli effetti dello sversamento che per l’erosione della spiaggia” dice il sindaco Gerardo Cingolani. L’Api non può più stare qui. Per quanto riguarda lo sversamento, è assurdo che ancora non sia stata definita la quantità di liquido versato in mare. Com’è possibile che si sappia la quantità di carburante che una nave contiene e non si riesca a calcolare quanto ne è finito in mare?”. Intanto la giunta regionale ha affidato all’assessore all’Ambiente, Marco Amagliani, il mandato di costituire un gruppo di lavoro per l’istruttoria dei danni diretti e indiretti causati dallo sversamento in mare dell’olio combustibile. L’Api ha elaborato un piano di bonifica e a Marina si è proposto di continuare a procedere manualmente con l’utilizzo di pale per l’asportazione del materiale e l’impiego di escavatori per la sola movimentazione. A Falconara nord meccanicamente, con l’utilizzo di mezzi leggeri che agiranno sotto la guida di personale specializzato per una corretta attuazione dell’intervento. In questo caso è stata programmata la messa in campo di 30-35 unità lavoro che dovrebbero ultimare le operazioni nell’arco di 10-15 giorni. Sulle scogliere alle spalle della stazione fs di Montemarciano verrà impiegato una Aspira-solidi per l’aspirazione di materiale contaminato (ghiaia e legni) dagli anfratti dello scogliere a terra. Questi gli interventi che speriamo riportino alla normalità il nostro mare. Resta però lo sconcerto e l’amarezza per come la dirigenza Api ha affrontato la questione. Intanto è stato revocato, a Senigallia, il divieto di balneazione. Ma cittadini, operatori e istitituzioni restano a dir poco preoccupati: hanno diritto di sapere come è andata veramente e che tipo di futuro ambientale li aspetta. L.M. Ostra Vetere e l’area archeologica Il piccolo turismo trainato da Chiaravalle Un importante intervento nell’area archeologica di Ostra Vetere vedrà impegnati l’Università degli studi di Bologna ed il Comune di Ostra Vetere. Un progetto iniziato quasi due anni fa che vede coinvolti non solo Università e Comune, ma anche la Soprintendenza ai beni archeologici delle marche, che nel 2005 hanno sottoscritto una convenzione ed un protocollo d’intesa per valorizzare una zona di interesse storico e culturale inestimabile. Dopo il ritrovamento del teatro romano e delle terme (curato dalla Soprintendenza ai beni archeologici delle Marche), e di quello del foro e di una parte della necropoli (curato dall’Università), quest’anno la campagna di scavo nel sito della città romana di Ostra Antica avrà una durata di 3 settimane e inizierà il 25 giugno per concludersi il 13 luglio. Biblioteche, musei, antichi palazzi. I centri storici dei piccoli comuni marchigiani sono ricchi di storia e di grandi potenzialità per un turismo culturale che non sempre viene adeguatamente valorizzato. Partendo da questa considerazione, i comuni di Chiaravalle e di San Leo (Pesaro Urbino) realizzeranno un progetto per un nuovo turismo culturale per l’area adriatica. Rafforzare la cooperazione transfrontaliera tra le piccole istituzioni culturali di Marche, Emilia Romagna, Abruzzo con alcuni territori di Croazia, Albania e Bosnia. E’ questo l’obiettivo del progetto “Maestro”, approvato dalla Commissione Europea, con un budget di circa 366 mila euro. Per le Marche parteciperanno Chiaravalle, come coordinatore, i comuni di San Leo e di Pesaro, la Svim – Società Sviluppo Marche, l’Università Politecnica delle Marche, Dipartimento Scienze sociali. A brugnetto prosegue la serie di incontri per ragionare sull’essere genitori Educare all’affettività E ducare all’affettività è prima di tutto educare alla giusta relazione, alla capacità di dialogo. A quest’ultimo devono saper educare i genitori. La dott. ssa D’Ambrosio ha illustrato alcuni “stili genitoriali”; alcuni modi di essere genitori: - Stile genitoriale affettivo positivo. Questo è ben espresso da questo tipo di atteggiamento che fa dire spesso ai genitori nei confronti del figlio o dei figli: «Sono contento che sei qui, ti voglio bene, ti stimo, mi interessa quello che dici… ma quello che fai non è giusto». Questa può essere una frase che ricorre spesso. Oppure, semplicemente il nostro costante atteggiamento nei confronti dei nostri figli. Ricordiamoci che noi non comunichiamo solo con la bocca; circa il 70% della nostra comunicazione avviene con i gesti, il corpo, gli atteggiamenti. Si tratta del linguaggio non verbale. - Stile genitoriale affettivo negativo. Si esprime con questa frase: “Tu non riesci a fare nulla… lo faccio io per te”. Oppure: “Basta! Non ti muovere ché fai solo danni!”. Con questo atteggiamento certamente non aiuto mio figlio e non esalto le sue capacità; non lo educo. - Stile genitoriale critico positivo. È l’at- teggiamento da parte dei genitori che cercano di dare spiegazioni al figlio, sottolineando anche l’aspetto positivo. Occorre sempre andare a cercare l’elemento positivo, anche nelle situazioni più negative. - Stile genitoriale critico negativo. È espresso dalla frase “Sei sempre lo stesso… anche questa volta non hai capito nulla!”. Ricordiamoci che si comunica molto più con i gesti o con un abbraccio che con le parole. La conseguenza è che, per saper educare, tra genitori e figli occorre stabilire bene i ruoli ed i compiti. Alcuni genitori, di fronte agli insuccessi dei propri figli, si fanno prendere dai sensi di colpa. E così i figli percepiscono che i loro insuccessi sono da attribuire ai loro genitori e di fronte alle difficoltà se ne lavano le mani. È molto importante stabilire chi può risolvere il problema tra genitori e figli. Facciamo l’esempio di un figlio che ha problemi di relazione con un proprio insegnante. Non è giusto che intervenga subito e direttamente il proprio genitore: a scuola ci sta lui, è giusto che io lo responsabilizzi e gli dia l’autonomia di sbrigarsela da solo. Se il figlio è consapevole di questo, è un vero e proprio passo in avanti. Se il figlio è continuamente sotto la protezione dei genitori, non sarà mai autonomo. Davanti ad un problema dei nostri figli, ripetere spesso la frase: «Ti dico io come si fa» può essere utile durante l’infanzia, ma non nell’adolescenza. Bisogna invece mettersi davanti al problema insieme ai nostri figli dicendogli che la soluzione noi non ce l’abbiamo. Ricordiamoci che gli adolescenti hanno tutte le conoscenze su tutto. Per esempio, sul sesso possono conoscere tutto da internet… Quello che spesso non hanno è la cap acità di sapere valutare o valorizzare le loro conoscenze. I genitori dobbiamo dare loro i valori e le priorità. Tutto questo lavoro va fatto basandoci sulla fiducia reciproca. E la fiducia è un seme che si semina sin dall’infanzia; non possiamo cominciare a coltivarla quando i figli sono adolescenti. Appuntamento a Brugnetto venerdì 27 aprile, alle 21.15 per l’ultimo incontro del ciclo: “La vita non è un click: realtà o reality”. Il prof. Domenico Bartolini parlerà di genitori ed educazione ai mezzi di comunicazione: internet, telefonino, tv. Simone Mandolini P resso il Teatro “Carlo Goldoni” di Corinaldo si è svolta la cerimonia per la premiazione dei 13 dipendenti delle Banche di Credito Cooperativo Marchigiane che hanno conseguito la certificazione €fa, la qualifica di professionisti nella tutela del consumatore nel campo dei servizi finanziari. Le Banche di Credito Cooperativo delle Marche metteranno, quindi, a disposizione della propria clientela 13 nuovi esperti del risparmio con un “marchio di qualità” in grado di offrire una qualificata consulenza nella gestione dei propri risparmi. I dipendenti premiati sono: Alessandro Piazzi Bcc Ancona, Giuliana Giorgi Bcc Corinaldo, Alessandra Tartarelli e Samuele Umbertini Bcc Filottrano, Emidio Cantalamessa, Paolo Marazzi e Adriano Passaretti Bcc Picena Truentina, Davide Agostini e Mirella Illuminati Bcc Picena, Francesca Colombati, Andrea Muratori e Daniele Romani Bcc Fano, Francesca Fraboni Bcc Pergola. All’interno della splendida cornice del teatro di Corinaldo hanno portato il loro saluto agli ospiti intervenuti, Bruno Fiorelli, Presidente della Federazione Marchigiana BCC, Felice Saccinto, Presidente della BCC di Corinaldo e Livio Scattolini, Sindaco di Corinaldo. Molto seguita ed apprezzata è stata la relazione di Giovanni Palladino, economista e presidente del Centro internazionale “L.Sturzo” che è intervenuto sul tema “La rivoluzione culturale dei fondi pensione”, argomento di grande attualità sul quale le BCC Marchigiane stanno da tempo fornendo assistenza ai soggetti coinvolti (lavoratori e datori di lavoro), unitamente ad una variegata gamma di prodotti per rispondere alle esigenze pensionistiche dei dipendenti. Il Dottor Palladino ha evidenziato come gli strumenti del risparmio previdenziale (fondi chiusi di categoria e fondi pensione aperti) nel nuovo assetto normativo di cui al Decreto Legislativo 252/2005 - la cui decorrenza è stata anticipata al 1° gennaio 2007 - svolgeranno un ruolo insostituibile nel soddisfacimento dei fabbisogni previdenziali delle prossime generazioni. A seguire sono intervenuti Michele Scolletta, direttore commerciale di Aureo Gestioni e Paolo De Angelis, direttore di Sef Consulting, la società che si occupa dello sviluppo professionale delle persone che operano nel sistema delle Banche di Credito Cooperativo. I lavori sono stati chiusi da Alberto Salciccia della Federazione Marchigiana BCC che ha fornito dati ed elementi sulla partecipazione dei dipendenti delle BCC al Master. A conclusione degli interventi tutti i certificati €fa hanno ricevuto l’importante attestato insieme al caloroso applauso di tutti gli ospiti intervenuti. Ilario Taus apre a barbara lo sportello bcc Più banca C on un nuovo sportello nel centro più vicino alla sede centrale, la Banca di Credito Cooperativo di Ostra Vetere ha potenziato la rete dei servizi al pubblico nel territorio di sua competenza. Sabato 14 aprile è stata infatti inaugurata la filiale di Barbara, che è divenuta operativa a partire da lunedì 16 sotto la direzione di Nada Luzietti. Se per l’istituto di credito presieduto da Giuseppe Minghi si tratta del coronamento di un percorso avviato da tempo (a Barbara la Banca di di Credito Cooperativo aveva già il bancomat e gestiva la tesoreria comunale, ora entrambi trasferiti presso l’agenzia sita in corso Vittorio Emanuele) in ottemperanza al contratto di tesoreria stessa, per il centro collinare l’attivazione di un secondo sportello bancario (l’altro appartie- ne alla Banca delle Marche, presente da decenni) dovrebbe rappresentare un segnale positivo. Ovviamente per individuare l’entità e la qualità dei suoi effetti occorreremo tempo e pazienza. Di certo, nell’immediato a guadagnarci sarà il centro storico. L’andirivieni del personale e della clientela nell’agenzia di corso Vittorio Emanuele, proprio a due passi dalla chiesa parrocchiale di S.Maria Assunta, restituirà una boccata di vitalità all’agonizzante ‘cuore antico’ di Barbara. Che così si è riappropriato della presenza di un’agenzia di credito: sino a circa un decennio fa, in via Patrignani, era attiva la Banca delle Marche, prima del suo trasferimento extra moenia e del suo insediamento all’interno del moderno centro commerciale ‘Shopping Center’. Leonardo Pasqualini 12 26 aprile 2007 Cultura riflessioni Nostalgia per l’armonia nata con l’uomo Parte di quel ‘tutto’ A più d’uno dei fervidi praticanti il moderno consumismo non garba per niente che si parli di diritto naturale. Pare loro anacronistico l’interesse per un argomento che poteva ammaliare i filosofi medioevali, ma che non merita veruna attenzione da parte dei pensatori d’oggi. L’uomo moderno, avvalendosi della scienza e della tecnica, crede d’essere in grado di assoggettare la Natura e di imporle leggi che le impediscano di pregiudicare l’appagamento dei suoi gusti, delle sue preferenze, dei suoi piaceri e delle sue comodità. Prova ne sia il fatto che ai Paesi ricchi, posti di fronte al disastroso fenomeno dell’inquinamento atmosferico, non piace che si profili la necessità (se non l’urgenza) di rimediarvi perché ciò significherebbe piegarsi alla Natura e dover rinunciare a piegarla. Chi, però, si intende di Natura non cessa di ricordarci che, persistendo a usurare l’ambiente in cui viviamo, prepariamo un amaro destino alle generazioni future che dovranno mostre A Caldarola prosegue con grande successo la maostra su De Magistris pagare un conto salato a rimedio dei nostri eccessi. Non si creda però che l’unica violenza in atto contro la Natura sia quella dell’inquinamento atmosferico. Ben altre ce ne sono e vale pure la pena di farne un elenco per avere chiara davanti agli occhi le responsabilità di cui si fa carico la nostra generazione. La Natura aborrisce il vuoto, è gelosa del processo che dà origine a tutto ciò che vive e non accetta sia manomesso da chicchessia, attribuisce sacralità a tutto quanto è mirato a far germinare e far crescere la vita, esige che la disponibilità delle sue risorse sia equilibrata in modo che tutti i popoli sparsi nei cinque Continenti ne godano per poter vivere in modo decente là dove sono venuti alla luce. La coesistenza di territori dove regna la fame con altri dove dilaga l’abbondanza e lo spreco offende la Natura oltre che il senso più ovvio della giustizia. Menomare o intralciare l’istinto materno e paterno, riducendo a precarietà l’istituto familiare è un oltraggio recato alle radici stesse della Natura dalle quali deriva linfa vitale al tronco del genere umano e alla sua perenne ramificazione. Servirsi d’uomini e donne come di cose utili cui ricorrere per soddisfare i propri bisogni, è palese offesa al diritto naturale che attribuisce ad ogni essere umano la qualità di persona titolare del diritto d’autodeterminazione e d’indipendenza da qualsivoglia dominio padronale. Sottoporre a spreco, usura, distruzione gratuita e devastazione il suolo e il sottosuolo terrestre è violazione del diritto naturale e massimo reato d’appropriazione indebita. L’essere umano è inglobato nell’ordito in cui si dipana la varietà degli elementi naturali e, tra questi, è l’unico ad essere consapevole della sua condizione di parte di quel “tutto” cui è chiamato a restare inserito con umiltà e obbedienza, seppure grazie a scienza, coscienza e conoscenza. Carlo Crovetto scuola Al Liceo Classico ‘Perticari’ un originale esperimento di comunicazione radio Il visionario marchigiano Radio Comunque N elle prime settimane di esposizione, la mostra ‘Simone De Magistris - Un pittore visionario tra Lotto e El Greco’, allestita a Caldarola (Macerata) ha avuto un successo incredibile. Partendo dall’esordio lauretano con Lorenzo Lotto, presente in mostra con tre opere significative, il percorso espone le opere degli artisti con i quali il De Magistris ebbe modo di entrare in contatto e si snoda nei suggestivi ambienti cinquecenteschi decorati dai seguaci del De Magistris con la partecipazione del Malpiedi, dove trovano spazio le imponenti pale del Tibaldi, dello Zuccari, del Barocci e del Pomarancio, chiamato dal cardinale Gallo a decorare la sala del tesoro e la cupola del santuario mariano. La bottega familiare del pittore di Caldarola nella quale egli mosse i primi passi, è rappresentata attraverso le tele di Durante Nobili, di Giovanni Andrea De Magistris e dalle primizie di Simone stesso, firmate insieme al fratello Giovan Francesco. I rapporti con Roma sono evocati attraverso le opere visionarie ed allucinate di Andrea Lilli, ma anche grazie ad alcune tele di El Greco che il maggiore studioso di De Magistris, Pietro Zampetti, ha sempre considerato come affine allo spirito visionario e mistico che anima le opere della maturità dell’ artista caldarolese. Sono riuniti nella mostra tutti i più importanti dipinti realizzati da Simone De Magistris per i suoi committenti marchigiani fra i quali figurano, oltre al cardinale Pallotta, altri importanti prelati, ma soprattutto una fitta schiera di artigiani e di sodali delle Confraternite nate sulla spinta del concilio tridentino; un insieme di ottanta dipinti che illustrano le vicende artistiche marchigiane negli anni cruciali che vanno dalla seconda metà del XVI secolo ai primi due decenni del XVII, riuniti grazie alla disponibilità di importanti musei come la Pinacoteca di Brera, la Galleria Nazionale delle Marche, la Pinacoteca di Ferrara, la Galleria Parmeggiani di Reggio Emilia, i Musei Capitolini ed il Museo di Castel Sant’Angelo di Roma oltre a numerose istituzioni marchigiane. Caldarola - Palazzo dei Cardinali, piazza Vittorio Emanuele n.13 5 Aprile - 30 Giugno: dal lunedi al venerdi: 10.00-13.00 / 15.00-19.00. Sabato, domenica e giorni festivi: 10.00-19.00. 1 Luglio 30 Settembre: dal lunedi al venerdi: 10.0013.00 / 15.00-19.00. Sabato, domenica e giorni festivi: 10.00-21.00. Informazioni: 0733.905529 - 0733.903707 - 349.0571850 [email protected] fotografia Le opere di Giorgio Pegoli in un bel documentario Un film di fotografie L a serata di giovedì 19 aprile ha visto concludersi il ciclo di conferenze sulla fotografia, tenute da fotografi senigalliesi, con un appuntamento prestigioso: la proiezione di un documentario composto da filmati video e fotografie che racchiude l’opera del fotoreporter internazionale Giorgio Pegoli. La proiezione è stata introdotta da Giovanni Martines Augusti, giornalista, docente di scienze della comunicazione e storico del ‘900, che ha illustrato brevemente la storia della fotografia, sottolineandone le influenze sulla pittura, e ha ricordato l’importanza dell’opera di Giorgio Pegoli nel fotogiornalismo mondiale. La proiezione ha visto alternarsi per circa quaranta minuti filmati a colori e fotografie in bianco e nero, com- prendenti ben ventidue reportage realizzati da Pegoli negli anni che vanno dal 1978 al 2006 toccando gli scenari di guerra più drammatici della nostra storia recente: Afghanistan, Iraq, Nicaragua, Cambogia, Libano, Palestina, El Salvador, per citarne alcuni. La drammaticità e l’intensità delle immagini hanno colpito profondamente il pubblico presente che ha assistito attento e commosso alla proiezione. Infine il direttore della Mediateca delle Marche Stefano Schiavoni, che ringraziando il fotoreporter Giorgio Pegoli per la sua coraggiosa e toccante testimonianza sulle tragedie e sugli orrori della guerra nel mondo, ha annunciato la presentazione, fuori programma, del documentario alla prossima Fiera Internazionale del Libro di Torino. E ’ nata una nuova radio. Si tratta di un’iniziativa nata all’interno del Liceo Perticari, nell’ambito delle numerose attività specifiche ogni anno organizzate con gli studenti del corso Liceo Scienze del Linguaggio da un gruppo di professori forniti ormai di esperienza di buon livello in fatto di comunicazione, acquisita anche con la collaborazione di qualificati esperti, tecnici, giornalisti, esperti di comunicazione. Nel corso del corrente anno, oltre al Progetto Radio, una novità assoluta, sono in corso Laboratori di Giornalismo a cura della prof.ssa Elena Mazzanti in tutte le classi di Scienze del Linguaggio, tenuti dai giornalisti dell’Agenzia “Nero si Bianco” Fabio Girolimetti e Ciro Montanari, dal giornalista Rai Gianni Rossetti, un Laboratorio Giornale di Istituto a cura della prof.ssa Luisa Gasperini, con la collaborazione della giornalista Laura Man- dolini, lezioni sul linguaggio televisivo e cinematografico. Ultima nata è la radio web, tenacemente voluta dal prof. Marcellini, su cui ha lavorato fin dall’inizio dell’anno un gruppo di studenti, il Laboratorio Radio di Istituto. Dopo mesi di lavoro e dopo i tanti problemi tecnici che si sono dovuti affrontare, a partire da oggi finalmente la radio parte e tutti possono sintonizzarsi su Radio Comunque (così gli studenti l’hanno chiamata), che trasmetterà musiche e servizi ad opera degli studenti in certe ore del giorno. Il Laboratorio Radio del Perticari, nato all’interno del Liceo Scienze del Linguaggio, ha visto la partecipazione di studenti di tutti e tre gli indirizzi dell’Istituto: Emma Barchiesi, Daniela Greganti, Marco Castelli, Lorenzo Tassone del Liceo Classico; Elena Giovannetti, Diletta Galli, Elisa Casagrande Montesi, Maria Primavera, Mattia Paolasini, Niccolò Sabbatini, Luigi Angelini, Rodolfo Papini, Matteo Spadoni, Mirko Lucarelli, Caliri Francesca del Liceo Scienze del Linguaggio; Lorenzo Brunetti, Sabrina Bettini del Liceo Pedagogico. Hanno collaborato con il prof. R. Marcellini le colleghe Elena Mazzanti e Luisa Gasperini, con il supporto tecnico di Luca Vitaloni. Per sintonizzarsi: aprire il sito Internet dell’Istituto (www.perticari.it) Scaricare dalla home page il lettore Winamp. Cliccare nella stessa pagina“Ascolta la radio” Libri Il giornalista Tornielli a Senigallia con il suo libro su Benedetto XVI Il custode della fede S abato 28 aprile alle ore 18,15 verrà presentato il libro “Benedetto XVI. Il custode della fede “ di Andrea Tornielli edito da Piemme. All’incontro parteciperà l’Autore Andrea Tornelli (Vaticanista de “Il Giornale”) e si terrà a Senigallia presso l’Auditorium San Rocco. Chi è veramente papa Ratzinger? Il teologo progressista e attivo portatore del Concilio Vaticano II oppure il “Panzer Kardinal”, inflessibile custode dell’ortodossia cattolica? Un arcigno inquisitore o uno dei pochi ecclesiastici in grado di dire qualcosa di significativo al cattolicesimo di oggi? Attraverso testimonianze e ricordi dello stesso protagonista si tratteggia la personalità di un comodi Chiesa autorevole e potente, che desiderava ritirarsi nella Foresta Nera per riprendere gli studi dottrinali, ma che i cardinali del mondo hanno voluto come 265° papa della Chiesa, erede di uno dei pontificati più significativi del XX secolo, quello di papa Wojtyla. Andrea Tornelli è vaticanista de “Il Giornale”. Tra le sue pubblicazioni ricordiamo Pio XII. Il papa degli Ebrei; La passione; Papa Lucani; I Vangeli e il film di Mel Gibson; Gerusalemme. I miracoli di papa Wojtyla. Giuseppe Olivetti 26 aprile 2007 Spettacolo Spigolature MUSICA Antonella Ruggiero e Federico Mondelci alla Fenice Concerto di gran classe I grandi successi di Antonella Ruggiero, Musical, Swing & Jazz. Sarà ospite dell’appuntamento conclusivo Antonella Ruggiero, artista con la quale il maestro Mondelci collabora ormai da anni, che si esibirà in una nuova produzione accompagnata dalla Italian Saxophone Orchestra da lui stesso diretta. Il repertorio che la Ruggiero proporrà a Senigallia comprende un mix dei suoi grandi successi con brani di fado portoghese e del Musical, che mettono in evidenza la sua vena di artista poliedrica. Composta da 12 sassofonisti diretti da Federico Mondelci, l’Italian Saxophone Orchestra è un gruppo unico nel suo genere in Italia. Costituitasi nel 1985, ha tenuto concerti in tutta Italia riscuotendo entusiastici consensi. L’orchestra comprende nel suo organico tutti gli strumenti della famiglia dei sassofoni: il sopranino, il soprano, il contralto, il tenore, il baritono e il basso; la sua ricchezza timbrica ha sollevato l’interesse di molti compositori che gli hanno dedicato loro musiche Federico Mondelci Diplomato con lode in sassofono al Conservatorio di Pesaro, ha studiato canto, composizione e direzione d’orchestra, diplomandosi poi al Conservatorio Superiore di Bordeaux. Ha suonato come solista in tutto il mondo con le più importanti orchestre, tra le quali la Filarmonica della Scala con Ozawa. Al Festival Mondiale del Sassofono ha rappresentato l’Italia in Germania, Giappone, Stati Uniti, Spagna e Italia; dalla sua esibizione al Festival di San Pietroburgo collabora con la Moscow Chamber Orchestra con cui ha registrato i Tanghi di Piazzola. Profondamente interessato alla musica contemporanea ha eseguito in prima a Manchester Cyberbird per sassofono, pianoforte e orchestra di Yoshimatsu con la BBC Philarmonic Orchestra diretta da Brabbins, e i due concerti per sassofono e orchestra premiati al Concorso Internazionale di Composizione del 2 Agosto di Bologna con la Toscanini di Parma. Ha inciso vari CD che comprendo- no, tra l’altro, l’opera completa per sassofono e pianoforte di Koechlin. Mondelci affianca a quella di solista un’importante attività di direttore d’orchestra con un repertorio che va dalla musica sinfonica classica e romantica alla lirica alla letteratura del Novecento. Ha diretto solisti quali Ilya Grubert, Michael Nyman, Kathryn Stott, Pavel Vernikov in Italia e Stati Uniti e diretto concerti in Germania, Francia, Portogallo, Russia. Ha in attivo collaborazioni, tra l’altro, con l’Orchestra del Teatro Bellini di Catania, l’Orchestra Haydn di Bolzano, l’Orchestra Giovanile del Teatro Marinsky di S.Pietroburgo. l’Orchestra Sinfonica di San Remo, l’Orchestra Sinfonica del Lazio alla guida della quale è stato al nuovo Auditorium di Roma. Ha diretto produzioni operistiche di autori italiani del ’700 in festival internazionali come il ‘St. Petersburg Music Festival’ (edizioni 2001 e 2002). Tra i prossimi impegni figurano l’Orchestra Filarmonica di San Pietroburgo la New Zealand Symphonic Orchestra, tours in Germania, Francia, U.S.A.. Sabato 28 aprile, Teatro La Fenice - ore 21.00 I grandi successi di Antonella Ruggiero Musical, Swing & Jazz - Italian Saxophone Orchesta Biglietteria Teatro La Fenice: 071 7930842 Informazioni: 393 9567505 il taccuin di Tullio Piersantelli MOSTRE 150 immagini fotografiche che consenUrbino - Galleria Nazionale Marche tono di approfondire e meglio compren‘Ori e Argenti’, lun: 8.30/14-da mart. a dere il fenomeno del pellegrinaggio alla dom: 8.30/19.15 Fino al 14 ottobre 2007 Santa Casa, un pellegrinaggio proveLa mostra consente di ammirare pezzi niente da tutto il mondo. che compongono alcune straordinarie Ostra Vetere - Museo Civico Parrocraccolte tra cui il tesoro di Sant’Urbano chiale, ‘I segreti della medicina attrverso ad Apiro, e inoltre quelli della basilica di i secoli’, lun/mart/gio 16-19 sab 16.30San Nicola a Tolentino, delle collegiate 19.30. Fino al 4 giugno. di Visso e di Ostra Vetere, della Cattedrale di Ancona e di Urbino, e del Mu- TEATRO & DANZA seo Piersanti di Matelica. Castel Colonna - Sabato 28 aprile, TeaAncona - Mole Vanvitelliana, ‘I Grandi tro Comunale, Pinocchio nel Paese dei marchigiani e l’arte italiana del XX se- Balocchi, ore 21.00. Ingresso libero. colo’, mart. al ven. 16.30/20.00 sab-fest. venerdì 27 aprile ore 21.15 10.30/13-16/20. Fino al 6 maggio. Corinaldo - Serate di danza contempoSerra de’ Conti - Chiostro di San Fran- ranea, venerdì 27 aprile, ore 21.15, prescesco. Scassa: Arazzi Contemporanei, so il Teatro Goldoni. Comp. “Evidence” sabato15/19-fest.10.30/12.30-15/19. di Pesaro diretta da Marco Becharini. Fino al 29 luglio 2007. Comp. “Issu” di Ancona diretta da SteAncona - La Chiesa di San Francesco fania Zepponi. Comp. “Ijshaamanka” di alle Scale ospita fino all’8 maggio 2007, Corinaldo diretta da Monia Mattiola mostra Pellegrini a Loreto. La devo- li. Sabato 28 aprile ore 21.15, Comp. zione popolare, immagini. Dopo il gran- “Spaziodanza” di Jesi diretta da Mariella de successo di pubblico, che ha costretto Strappa, Comp. “Carillon” di Macerail Museo Pinacoteca di Loreto a ben tre ta diretta da Simonetta Strappa, Comp. proroghe rispetto al calendario prestabi- “Balletto di Recanati” diretta da Paolo lito, arrivano ad Ancona, come seconda Stoppa Comp. “Hangart” di Pesaro ditappa di un tour in Italia e in Europa, le retta da Rosanna Gorgolini IL LIBRO Yves Congar - Per una Chiesa dello Spirito di Paolo Colombo La figura di Congar fu quella di un cristiano e un uomo di Chiesa sempre attento anche alla “vita concreta” della comunità dei credenti, con una grande apertura alla contemporaneità e ai cambiamenti tumultuosi che hanno caratterizzato il “secolo breve”. «Nel presente libro cercheremo di ripercorrere le linee principali della teologia di Congar raccogliendo la trattazione attorno all’ecclesiologia, e in via successiva attorno alle quattro note o proprietà quali ricorrono nelle più antiche professioni di fede: Credo la chiesa una, santa, cattolica e apostolica. A fronte di una produzione così vasta, che si distende lungo l’arco di oltre 50 anni toccando quasi tutti i punti salienti della riflessione teologica, l’esaustività non era in ogni caso una via percorribile. . Ancora edizioni - Euro 15,00 - Pagine 200 13 Mi sembra un caso singolare che un poeta di due secoli fa, l’inglese William Wordsworth, parlasse della paura che l’intero prodotto della civiltà umana, la scienza e le arti, scomparissero a causa di una catastrofe cosmica. Ne parla in una sua “Ode”. Egli sogna di trovarsi in uno sconfinato deserto in cui si è perso, e vede avvicinarsi un beduino che galoppa sul suo cammello. Questo cavaliere ha in mano una conchiglia, nell’altra una pietra che assomiglia ad un libro, anzi è la Geometria di Euclide. E al poeta che gli chiede di aiutarlo, fa sentire una voce che esce dalla conchiglia: presto la terra verrà distrutta da un secondo diluvio. E lui ha il compito di nascondere sotto terra, per salvarle, sia la pietra che la conchiglia : esse sono la scienza e tutti i libri, tutta la poesia che gli uomini hanno scritto e scriveranno. Il poeta si sveglia mentre l’arabo fugge sul suo cammello e una enorme luce, il diluvio, sta per sommergerlo. Noi oggi non possiamo tanto sorridere di questo sogno, frutto di poetica fantasia di tanto tempo fa. Perché sappiamo che oggi nell’era nucleare, con la potenza devastatrice giunta a livelli mai prima raggiunti, gli uomini possono far saltare in aria il pianeta. Su questo poeta inglese, tra i migliori dell’ottocento europeo, parla il poeta argentino Luis Borges nelle sue lezioni all’università di Buenos Aires, nel 1966. Elvio Grossi Cinema multisala GABBIANO www.gabbiano.senigallia.biz [email protected] - tel. 071.65375 da venerdì 27 aprile VOCE DEL VERBO AMORE Regia di Andrea Manni. Con Giorgio Pasotti, Matilda Grochowska Cecilia Dazzi, Stefania Rocca Francesca e Ugo sono sposati da dieci anni. Vivono a Roma e hanno due figli. Ugo ha trentacinque anni e fa l’architetto. Il suo obiettivo è diventare associato nell’importantissimo studio dove lavora. Francesca è sua coetanea ed è comproprietaria di un bizzarro vivaio nel cuore di Trastevere. In più, restaura piccoli giardini, terrazze e giardini pensili. La sua socia Gioia, molto vivace e sua coetanea, è divorziata da un paio d’anni ed è prodiga di singolari e contraddittori consigli sull’amore. La vicenda prende avvio dalla separazione tra Francesca e Ugo. LE VITE DEGLI ALTRI Regia di di Florian Henckel von Donnersmarck. Con Martina Gedeck, Ulrich Mühe, Sebastian Koch, Germania. OSCAR 2007 Berlino Est, 1984. Il capitano Gerd Wiesler è un abile e inflessibile agente della Stasi, la polizia di stato che spia e controlla la vita dei cittadini della DDR. Un idealista votato alla causa comunista, servita con diligente scrupolo. Dopo aver assistito alla pièce teatrale di Georg Dreyman, un noto drammaturgo dell’Est che si attiene alle linee del partito, gli viene ordinato di sorvegliarlo. Il ministro della cultura Bruno He mercoledì 2 maggio - ore 21.15 Frammenti dalla Biennale VIAGGIO ALLA MECCA Regia di Ismaël Ferroukhi. Con Nicolas Cazale, Mohammed Majd, Jacky Nercessian, Kamel Belghazi. 105 minuti. Francia, Marocco 2004. Almeno una volta nella vita, un musulmano deve andare in pellegrinaggio alla Mecca per essere, alla sua morte, accettato in cielo. In Francia, un anziano marocchino sente che a breve dovrà fare questo viaggio, e chiede al giovane figlio di accompagnarlo in automobile per cinquemila kilometri. Fra loro c’è una grande distanza. La cultura diversa, la religione (il figlio, nato in Francia, non è musulmano), l’età, sono i muri che si frappongono nella costruzione di un dialogo e di una condivisione. Il viaggio sarà lungo e difficile, con molti ostacoli da superare, e l’arrivo alla Mecca costringerà padre e figlio a parlarsi. Road movie a due attraverso paesi occidenatali e mediorientali, il film di Farroukhi non riesce ad approfondire totalmente i personaggi, lasciando movimentare la storia agli eventi che accadono durante il percorso (il cellulare buttato nel cestino, la donna che sale in automobile in Croazia, Mustafà amico ladro a Istanbul). AL G A B B I A N O 14 26 aprile 2007 Sport calcio Un bel colpo della Vigor che in casa trova il goal con una delle squadre più forti in campo Camilletti lascia il segno D VIGOR 1 – FOSSOMBRONE 0 elusione per gli sportivi del Fossombrone scesi a Senigallia sicuri che la loro squadra avrebbe fatto “un sol boccone” della giovane compagine vigorina. Invece la squadra rossoblu ha disputato, di fronte al proprio pubblico, la più bella partita di questo lungo campionato. Non è stata la prima volta che gli uomini di Giuliani, di fronte a più blasonati avversari, disputino le più belle partite fatte di volontà, determinazione, solidità di gruppo. L’incontro odierno rivestiva per la Vigor un’importanza capitale: la vittoria era necessaria se si voleva evitare la “roulette” dei play aut. Ora il traguardo è stato raggiunto ed il merito è di tutti i ragazzi che in questo campionato si sono adoperati per raggiungere questo traguardo, dai più anziani ai tanti giovani che Giuliani, di volta in volta, ha fatto scendere in campo. Di fronte a oltre settecento spettatori, con larga rappresentanza di sportivi avversari, le due squadre sono scese in campo sotto la direzione di un arbitro extraregionale, caso molto raro, risultato alla fine un buon direttore. Parte forte la squadra del Fossombrone, costringendo i vigorini nella propria metacampo, lasciando ai soli Camilletti e Sintini il compito di offendere la porta di Flavoni. La Vigor si limita a lunghi “Quando la squadra si concentra nel modo giusto il risultato lanci, facile preda della difesa avversaria. Al 12° Maraschi, da non può non scaturire, oggi lo siamo stati e la vittoria è mefuori area, sfiora la traversa.Al 16° Camilletti , da posizione ritatissima. Siamo fuori dai play aut ed il merito è certamendecentrata, tenta la via della rete, ma senza esito. Gli avver- te di tutto questo meraviglioso gruppo. Mercoledì ultimo sari premono, al 20° vanno in gol con Fiore ma il segnalinee incontro in trasferta a Monturano. All’andata finì 1 a 1. segnala la posizione di fuori gioco. Al 28° Sintini scende sul Vigor: Moroni 7, Ciccarelli 7, Montanari 7, De Filippi 7,5, fondo poi crossa in area; subentra Guerra che da buona po- Turchi 7, Goldoni 7, Paupini 6,5 (67° Moschini 6,5), Guersizione si vede respingere il suo tiro in angolo da un difenso- ra 7 (70° Simic 6,5), Sintini 6,5 (81° Lucertini ng), Savelli 7,5, re. Il tempo finisce con un tiro sopra la traversa ad opera di Camilletti 8. A disposizione: Memé, Giraldi, Rosi, Nobilini. Luca Vitali. La ripresa inizia sulla falsariga del primo tempo. Allenatore Giuliani. Fossombrone attacca a testa bassa verso la porta di Moroni, Fossombrone: Flavoni, Conti (52° Tombini), Rebiscini (85° ma sempre ben controllato dal reparto difensivo rossoblu. Bertuccioli), Luca Vitali (66° Nicola Vitali), Ruggeri, BaratAl 49° Sintini serve di precisione Camilletti; quest’ultimo teri, Maraschi, Stefanelli, Fiore, Teres, Cossa. A disposizione: – sullo scatto – supera il suo diretto avversario poi, con un Olivi, Palazzi, Belkaid, Vezzosi. Allenatore: Morganti. Arbipreciso diagonale, supera Flavoni. Il Fossombrone accusa il tro: Polzeveroni di Padova. Ammoniti: De Filippi, Moschini, colpo, tenta una flebile reazione ma sono i ragazzi di Giu- Sintini. Angoli: 1 a 2. Recuperi: 4 + 5. liani a gestire il gioco. 61°: Sintini, ben servito da Camilletti, Classifica: Recanatese 64, Fossombrone 60, Pian San Lazzaro sfiora il palo; 77: Cossa da buona posizione spara alto; 89,° 54, Monturanese 48, Fermignano 48, Jesina 47, Cingolana 46, combinazione Simic-Moschini-Camilletti : tiro e respinta Castelfrettese 46, Vigor 45, Urbino 45, Civitanovese 42, Biadi un difensore sulla linea.La partita termina fra gli applausi gio Nazzaro 40, Montegiorgese 39, Montegranaro 35, Porto degli sportivi locali all’indirizzo dei propri beniamini per la S.Elpidio 33, Caldarola 30, Real Vallesina 29, Acqualagna 28. bella prestazione fornita. Giuliani, negli spogliatoi, esordisce: Giancarlo Mazzotti basket senigalliese, b1 Gioco da incorniciare GOLDENGAS 82 – C.PUSTERLENGO 80 A inizio del quarto tempo, i biancorossi senigalliesi erano sotto di 14 punti (5872) e nulla faceva presagire un eventuale recupero contro la forte compagine del Casalpusterlengo, seconda forza del campionato. Al 35°, il punteggio era sul 64 a 74. A 38’ 30” la Goldengas si portava sul 77-80. A 37” dal fischio della sirena, Filattiera subisce un fatto da tre punti; nei tiri liberi successivi li mette a segno tutti e per gli ospiti è la fine: 82 a 80. Una rimonta incredibile se si pensa che la squadra ha dovuto fare a meno di Mariani, Catalani e Graziani, indisposti. Una bella vittoria ottenuta mettendo in campo grinta, volontà e tanta determinazione. Nel finale l’uomo in più fra i biancorossi è da segnalare la spettacolare prestazione di Filattiera, un mostruoso cecchino da poco rimessosi dall’infortunio alla caviglia. Ora non resta che affrontare i play off. La squadra con cui dovrà misurarsi per l’eventuale permanenza in B1 la vedrà opposta fra la perdente Ozzano o Latina. Il presidente Moroni, molto soddisfatto per questa vittoria, dice: “Una bella prova di carattere contro una squadra che costa esattamente cinque volte la no- stra, con giocatori di serie A in squadra, ma i miei ragazzi hanno supplito a tanta forza sfoderando una volontà ed una determinazione incredibili”. Goldengas: Filattiera 19, Graziani, Grosso 2, Mariani, Bazzoli 15, Maggio 10, Casagrande 8, Radovanovic 11, Raminelli 17, Bellocchi. Allenatore: Bianchi. Casalpusterlengo: Perego 15, Picazio 7, Pieri 7, Simoncelli, Bellina 6, Tennis 12, Boni 21, Micevic, Conte 11, Tagliabue 1. Allenatore : De Raffaele. Arbitri: Castellari di Bologna e Battista di Puntassieve. Parziali: 16-19; 4144; 58-72; 82-80. Note: tecnico per proteste alla panchina della Goldengas è Radovanovic. Classifica: Forlì 44, Venezia 42, Casalpusterlengo 40, Porto Torres 38, Treviglio 36, Fidenza 34, Cento 34, Omegna 34, Lumezzane 28, Ozzano 28, Riva del Garda 28,Vigevano 26, Senigallia 20, Trieste 18, Ancona 16, Gorizia 14. Verdetti. Ai play off : Forlì, Venezia, Casalpusterlengo, Porto Torres, Treviglio, Fidenza, Cento, Omegna; ai play aut: Lumezzane, Riva del Garda, Ozzano, Vigevano, Goldengas, Trieste. Retrocesse: Ancona, Gorizia. G.M. basket senigalliese, serie d Si va ai play off C MIU J’ADORE 78 – ASCOLI 70 on la vittoria casalinga sull’Ascoli e la contemporanea sconfitta a Cagli del Supernova il Marzocca passa al 2° posto in classifica. Una posizione di prestigio per quanto riguarda i play off. L’incontro odierno non ha dato eccessivo pensiero al gruppo guidato dal coach Ligi. La gara è sempre stata condotta dai biancorossi che, forti nel dosare le forze, hanno cercato di non strafare contro un avversario decisamente inferiore sul piano tecnico. Gli ascolani hanno cerca- to di limitare il passivo mettendo in campo volontà e determinazione. Questi i punteggi nei vari quarti: primo q. 21-15; secondo q. 35-33; terzo q. 60-50. A fine gara il presidente Monachesi ha detto: “Ci troviamo in una posizione invidiabile di classifica, il secondo posto è un traguardo incredibile per noi, con una squadra come la nostra matricola in questo campionato. Ora ci giocheremo i play off con la consapevolezza di dare il meglio di noi stessi, anche se sappiamo che sarà dura. Nel primo incontro la squadra potrebbe incrociarsi col San Benedetto. Una compagine, quest’ultima, molto pericolosa avendo il Marzocca, durante il campionto, persovi entrambi gli incontri. Miu J’Adore: Nobili 16, Papa 10, Patrizio Bartoli, Carboni, Gurini 16, Granarelli 4, Ganzetti 4, Mosca 18, Paolini 3, Raffaele Bartoli 7. Allenatore Ligi. Ascoli: Mattei, Cortese, Mazzella 32, Pizzingrilli, Di Silvestro 5, Stirpe 19, Marozzi 4, Zolicofeer 10, Abbassi. Allenatore: Montaguti. Arbitri: Todini di Matelica, Dionigi di Fabriano. Classifica: Cagli 50, Marzocca 44, Recanati 44, Supernova 43, Fabriano 42, Macerata 38, San Benedetto 38, Jesi 34, Urbino 24, Chiaravalle 22, Ascoli 21, Ascoli P. 20, Pisaurum 18, Pedaso 14, Potenza Picena 12, San Severino 12. Verdetti. Ai play off : Cagli, Marzocca, Recanati, Supernova, Fabriano, Macerata, San Benedetto, Jesi; play aut: Chiaravalle, Ascoli, Ascoli P., Pisaurum PU, Pedaso. Retrocesse: Porto Potenza Picena e San Severino. G.M. ciclismo Giro delle regioni I ciclofili miseni che educano con la felice complicità dello sport in sella sono protagonisti nella vernice-convegno del Giro delle Regioni. Rodolfo Massi (anni addietro, mattatore di tappa nel tour internazionale dilettantistico) è il leader delle giovani vecchie glorie al microfono. La trasferta di Porto Recanati è quanto mai vivace e ricca di contenuti. Il coordinatore del comitato organizzatore, Antonio Romagnoli (Ruote e Cultura) sottolinea in particolare l’impegno nella direzione della promozione del territorio. Condivide l’assunto l’ingegner Sandro Zagaglia (che rappresenta il mecenate Fred Mengoni in Italia). La Federciclismo è rappresentata da Ivo Stimilli (presidente FCI Marche) e Lino Secchi (vice presidente nazionale). La giornata è pienissima, all’insegna dei massimi valori della formazione sportiva. Il ciclismo del mito ed il ciclismo del futuro si incontrano grazie all’Istituto di Scuola Secondaria di Primo Grado “Enrico Medi”. Il vernissage offre l’occasione per riabbracciare mitici personaggi, guidati dagli ”Angeli di Coppi”, gli statuari compagnigregari del Campionissimo: il già viceiridato Michele Gismondi, Franco Giacchero, Ettore Milano. Con loro sono Nino De Filippis, Pino Favero, Piero Coppi, cugino di Fausto (anch’egli uomo di Castellanìa, di cui è stato primo cittadino). Profilo tecnico scolpito dal giornalista Alessandro Fabretti e dal commentatore Luigi Sgarbozza. Il preside Alberto Ardiccioni da il “la” ai ragazzi che intervengono in maniera oltremodo propositiva. Ne nasce un’immagine ricca e spaziante: testimone del potenziale delle migliori due ruote. In senso puramente tecnico si evidenzia il significato del Giro delle Regioni, la cui carovana esprime sempre il massimo dei valori della categoria. Fa fede l’Albo d’Oro: ogni vincitore promosso al professionismo, come spiega Antonio Monaldi. Le Marche tiferanno Simone Stortoni, talendo di Chiaravalle. Ciacchella: ori e costanza Il ragazzo-cronometro è reduce da due trionfali galoppate. Il terzo sigillo stagionale viene quasi sfiorato di fronte all’Adriatico, A S.Bendetto del Tronto. Fionda l’allievo l’abruzzese Giuseppe Fonzi, sull’ascolano Rino Gasparrini, pressoché vincitutto tra gli esordienti e autorevole anche al debutto nella nuova categoria. Anche la terza piazza è extraregionale, con Mattia Marcellini. Esplicito quarto posto dell’emergente giallorosso Riccardo Stacchiotti (S.C.Recanati). Nei primi undici, la marchigianità è presente con altri tre gettonati corridori: 8° Sante Forlini (Scap - Prefabbricati Foresi - Trodica di Morrovalle), 9° il nostro biancorosso bivincitore stagionale Giorgio Ciacchella (G.S. Pianello - Cicli Cingolani - Pianello di Ostra), 11°Luigi Zangolini (Alma Juventus Fano). La cronaca viene scritta da ben 132 quindicenni - sedicenni (153 iscritti). Il percorso è massimamente fluido. I 50 chilometri sono spalmati sul circuito interamente pianeggiante di 2,8 km circa, affrontato 18 volte. I tentativi si susseguono, senza esito. Il gruppo boccia tutti. La volata (purtroppo contrappuntata da una caduta) costituisce il logico sbocco delle ostilità. Umberto Martinelli Foto: Gismondi al microfono con Romagnoli (a destra) Basket femmibile: le fredde bontà verso il verdetto finale Secondo tempo dei play out FREDDE BONTA’ SENIGALLIA 58 – CASCELLA PESCARA 54 V ince gara 2 dei playout Fredde Bontà-Savini Impianti Senigallia contro il Pescara e rimanda il verdetto definitivo a mercoledì 25 aprile quando, sempre al “PalaCapanna” alle ore 18,30 si giocherà la sfida decisiva. Bene il Pescara nel primo tempo, soprattutto negli ultimi 5’ di secondo quarto quando la zona 2-3 mette in difficoltà clamorosa le senigalliesi che si ritrovano all’intervallo con un piede nel baratro. Ma al rientro in campo la squadra locale reagisce e la difesa a zona ordinata da Luconi paga tanto che le ospiti segnano 17 punti in tutto il secondo tempo. Bedini trascina la squadra con 16 punti. Bugari mette le due triple decisive e Pescara, sempre avanti per tutta la gara grazie a Servadio e Martino, si ritrova improvvisamente sotto e a dover di nuovo tornare a Senigallia. Fredde Bontà Senigallia:Satolli 7, Banchetti 6, Lucarelli S. 6, Marcelletti 7, Bugari 9, Lucarelli M. 11, Ceccarelli, Ricci 8, Bedini 16, Albano n.e. All. Luconi. Cascella Pescara: Servadio 15, Scoglia 6, Potere 8, Martino 13, Capodicasa 4, Moretti 5, Giampietro 3, Trovatelli n.e., Pedrini n.e., Procaccini. All. Schiazza. Arbitri: Di Napoli di Modena e Muolo di Reggio Emilia. Note: 16-22; 26-37; 42-45. 26 aprile 2007 penultima LA PAROLA Nella mano di Dio DI DIO L 29 APRILE 2007 IV Domenica di Pasqua At 13,14.43-52 Salmo 99 Apocalisse 7,9.14-17 Gv 10,27-30 di don Paolo Curtaz o so, lo so, non è facile convertirsi alla il dimenticare le tue fragili frustrazioni per gioia. D’altronde, scusate, se hanno tri- amare, infine. bolato gli apostoli possiamo tribolare anche Scoprire qual è il progetto che Dio ha su di noi, o no? Convertirsi alla gioia, smettere di te significa scoprire la propria vocazione, la cercare un crocefisso, uno che è morto in propria chiamata all’amore. In questa domemezzo ai vivi, uscire dal dolore, non resta- nica nella Chiesa si prega, in particolare, per re parcheggiati al venerdì santo come mol- quella esaltante e destabilizzante vocazione ti (troppi) ancora fanno. La gioia cristiana che è l’annuncio del Vangelo “full time”, di è una tristezza superata, e non c’è che un quei fratelli, cioè, che dedicano la loro vita a modo per superare il dolore: non amarlo. costruire comunità. Tommaso resta sconvolto dal vedere il “suo” Poveri preti, categoria in via di estinzione! Gesù che è oltre, altrove, Pietro e gli altri ri- E’ così difficile parlare del “prete” (sarà che prendono il largo e pescano, malgrado la tri- “il” prete non esiste ma che esiste “questo” stezza che oscura il loro fragile cuore. prete?): idealizzato da una teologia che lo E, oggi, un’altra ragione per gioire, il motivo ha spesse volte staccato dalla gente comune, per continuare nel (lungo) cammino della oppure inchiodato alle sue incoerenze più o conversione alla gioia, ce la suggerisce Gesù, meno palesi, o ancora catalogato e confroncon passione e trasporto: nessuno ci rapirà tato, aggiornato e contestato, il prete si trodalla mano del Padre, siamo nel palmo del- va, oggi come oggi, a chiedersi spesse volte la mano di Dio; Isaia dice che Dio scrive il chi è e cosa deve fare. A sentire i consigli nostro nome (Per Israele il nome è sinonimo intorno bisognerebbe avere mille occhi, mildell’interezza della persona) sul palmo del- le vite, e, ahimè, una improbabilissima vita la mano, come fanno i miei ragazzotti delle eroica. Delle mille sfumature che ogni prete medie per annotarsi il telefono di una ragaz- vive, mi piace ricordare la valenza comunitazina carina... ria sottolineata dal Concilio Vaticano: il preSei nel palmo della mano di Dio, amico let- te non più “gestore del sacro” (ma lo è mai tore. No, non è rancido spiritualismo, ma stato seriamente?) così da stabilire l’umore sconcertante verità, promessa realizzata, di una Parrocchia, ma fratello tra i fratelli, ascolta la Parola che il Maestro ti dice. Sia tutti responsabili dello stesso vangelo, dello chiaro, amici, al discepolo non è risparmiata stesso annuncio, della stessa passione per la sofferenza, la vita non è semplificata, né Cristo. Il Signore chiama, ha bisogno di uoaccorciata. La vita è semplicemente illumi- mini e donne che si dedichino in maniera nata, trasfigurata, diversa. Altro è sbattersi particolare all’annuncio del Vangelo radututta la vita chiedendosi qual è la misteriosa nando le comunità attorno alla mensa della ragione del nostro passaggio in questa valle Parola e dell’ Eucarestia e donando a piene di lacrime. Altro scoprire che siamo inseriti mani il perdono e la tenerezza di Dio. Quannell’immenso progetto d’amore che Dio ha to cammino ancora dobbiamo fare, come sull’umanità. E di cui possiamo far parte. preti e come comunità, per arrivare a questo Qual è il tuo destino, brother? Hai scoper- traguardo! to qual è il tesoro nascosto nel tuo campo? “Vogliate bene ai vostri sacerdoti” raccomanHai capito per quale ragione sei stato tratto dava un giorno un Vescovo. Certo: prima all’esistenza? Spero di sì, e che questo sogno di criticarli, pregate per loro, prima di consia lo stesso che Dio ha su di te. frontarli, cercate il bene assieme, prima di Allora potrai essere davvero in cammino, in isolarli, pensate che, come tutti gli uomini, strada. Non importa se diventerai un pre- hanno bisogno di un sorriso e di un amico. mio Nobel o il sommo manager o chissà che. Gesù cerca matti disposti a seguirlo: lavoro Scoprendoti nel cuore di Dio, nel suo pen- assicurato, tanta fatica e la gioia, inaudita, di siero, nella sua mano, smetterai di restare vedere Dio che passa e stravolge i cuori. ripiegato sulle tue piccole paure, finirai con Anche quelli di noi fragili preti. indirizzare a: La Voce Misena Piazza Garibaldi, 3 - 60019 Senigallia fax 071.7914132 e-mail: [email protected] Lungomare abbandonato Spett.le redazione, scrivo questa lettera per esprimere il disappunto e il disgusto mio e della mia famiglia e di amici, anche non residenti, per le condizioni in cui versa il lungomare Mameli, dove abbiamo la nostra abitazione. Siamo ormai, da tempo, al buio perché non si sa per quale motivo, i lampioni lato monte e lato mare sono sempre spenti. Non accampate la scusa dei lavori al marciapiede perché è da tempo che sono in queste condizioni! Abbiamo avvisato, telefonicamente e personalmente, la Polizia Municipale ma il problema puntualmente si ripete. Visto che questa zona è notoriamente di serie B se non di serie C rispetto al lungomare di levante, i Lettori scrivono... non è giusto che chi ci abita e paga le tasse come gli altri sia costretto a subirne il degrado. Nascondendosi nel buio, la scorsa notte ignoti hanno approfittato per spaccare un vaso di grandi dimensioni di proprietà del mio vicino. Ma il degrado continua… Siamo circondati da sporcizia e ruderi squallidi: l’area Sacelit alle spalle, di cui non si sa più nulla da un anno; di fronte, il fatiscente Cantiere Navalmeccanico ostello di ratti e ferracci arrugginiti. Le fogne poi… Quella di fronte al Cantiere suddetto è talmente otturata che sopra ci cresce l’erba. Quella sul lato della nostra abitazione la teniamo costantemente pulita e libera noi, poiché mai nessuno è venuto in questi anni a fare manutenzione… Ultima novità della Giunta la costruzione di nuovi marciapiedi. Intanto, come si possa svolgere queste operazioni a ridosso della stagione estiva è un mistero che solo i migliori enigmisti sarebbero in grado di risolvere. Ma poi, non vi eravate mai accorti che i marciapiedi erano malmessi da anni, tanto che alla prima pioggia si riempivano d’acqua, così che i passanti erano costretti a camminare in mezzo alla strada per non riempirsi le scarpe di acqua? Forse una passeggiatina da queste parti, vi avrebbe fatto capire che quello era un intervento da svolgersi molti anni fa. Avreste dovuto sentire i commenti dei gruppi dei primi turisti che si aggirano da queste parti, non so con quale coraggio ancora. Tanto dovevo in termini di testimonianza, ma temo, come sempre che le mie saranno parole al vento. Marco Marchetti L’uccisione di Pellegrino Rossi Per un errore questo servizio precede quello già pubblicato nel numero precedente. I nutilmente Pellegrino Rossi, convinto della gravità della situazione, e per questo non voleva l’incarico di Primo Ministro propostogli da Papa Pio IX, fece menzione allo stesso Pontefice come nel 1815 era stato del partito di Murat (contro il papa) e in seguito aveva contratto matrimonio misto in quanto la moglie era protestante, poi aveva pubblicato opere messe all’indice. Alle forte insistenze del Papa, cedette e accettò di entrare nel governo presieduto dal Cardinale Soglia, nel quale fu Ministro dell’Interno e della Finanza. A giudizio di tutti, questo governo aveva operato bene e in soli due mesi aveva realizzato cose che altri e in altri tempi avrebbero attuato in due anni; tuttavia non poté resistere alla crescente ondata di contestazione popolare che aveva il suo fondamento non in un fatto amministrativo, ma nella situazione politica. Così, il 15 novembre 1848, mentre Pellegrino Rossi si reca- va a inaugurare la sessione parlamentare e a esporre con il suo discorso il programma, sulle scale della Cancelleria, allora sede del Parlamento, venne ucciso con una pugnalata alla gola. Nei giorni seguenti, una folla al grido di “Ministero democratico”, assalta il Quirinale. Pio IX non ha possibilità di consultarsi… La folla impazzita disarma i pochi svizzeri messi a guardia del Quirinale, viene ucciso Mons. Palma, segretario del Pontefice. Il principe di Canino fa puntare un cannone verso la porta del palazzo pontificio… La più completa delle descrizioni ci è data dalla contessa Spaur, moglie del Ministro-Ambasciatore di Baviera che, insieme a lui, accompagnerà Pio IX a Gaeta. La sera del 24 novembre 1848, travestito da prete ed accompagnato dal suo collaboratore segreto, Pio IX uscì dal Quirinale… e in carrozza chiusa si fece accompagnare davanti la chiesa dei Santi Pietro e Marcellino, dove stava ad aspettare il conte Spaur, ambasciatore di Baviera, la moglie e il figlio. Salito in carrozza di quest’ultimo, il Pontefice si diresse verso il confine napoletano. Luigi Mignoli 15 IN BREVE MONTERADO Il Consiglio Pastorale del 16 aprile 2007 ha deciso il parziale utilizzo dell’appartamento, lasciato finalmente libero, sopra l’attuale Oratorio. Erano presenti: Antonella, Claudio, Daniele, Giuseppe, Lamberto, Luca Casagrande, Luca Discepoli, Michela, Natale, Stefania, Rosella, Tarcisio, Valeria, Vanni. La stanza principale sarà occupata dal gruppo giovanile corale-strumentale che organizzerà corsi musicali, concerti, tornei, spettacoli vari, oltre alla impeccabile animazione liturgica della Messa parrocchiale delle ore 11. Il gruppo, composto da oltre 25 elementi, ha come responsabili: Claudio, Giacomo, Vanni. Sotto la “regia” di Angela e Lamberto ha partecipato al torneo degli Oratori di : Monterado, Scapezzano, Serra de’ Conti, Roncitelli, Barbara, Portone, Montemarciano, Marina di Montemarciano. Si prevede una nuova edizione all’Oratorio di Monterado per la festa di san Paterniano, nel mese di luglio 2007. CONCERTO LIONS CLUB Una serata di grande musica ma soprattutto di grande generosità. Il Concerto di Primavera del Lions Club di Senigallia ha riscosso ampio consenso da parte del pubblico che ha gremito il teatro la Fenice, sabato sera. Promosso in collaborazione con gli altri sei Club di Zona, quali Fano, Gabicce Mare, Pergola, Pesaro della Rovere, Pesaro Host ed Urbino, il concerto eseguito dall’Orchestra dei Fiati “Confraternitas Sanctae Mariae Suffragii” di Fano diretta dal Maestro Sauro Nicoletti, membro della Confraternita e responsabile dell’intero settore Musica, ha coniguata magistralmente la qualità musicale all’attività benefica. Il ricavato della serata infatti è stato destinato al programma internazionale Lions per la cecità prevenibile e curabile. A fare gli onori di casa è stato il presidente del Lions di Senigallia Gianrico Maria Giacchetta che con il tocco di campana, che apre e chiude tutte le riunioni del club, ha dato simbolicamente il “la” al maestro Nicoletti per l’inizio del concerto. In rassegna sono passate tutte le più belle colonne sonore dei film che hanno fatto la storia del cinema. A cominciare da La vita è bella, di Roberto Benigni, a Gladiator Ridley Scott fino a The last of the Mohicans di Michael Mann per arrivare a Conquest of paradise ancora di Ridley Scott. CONDOGLIANZE Al Sindaco di Barbara, Raniero Serrani, nostro fedele abbonato, è venuta a mancare improvvisamente la cara zia Lucia. A lui e a tutti i familiari di Lucia, principalmente al marito Raffaele ed al figlio Roberto, si associa anche la redazione di Voce Misena nel porgergli sentite condoglianze. M.B. E’ MORTA PIERINA MASSI E’ venuta a mancare improvvisamente Pierina Massi, ospite da qualche anno dell’Opera Pia Mastai Ferretti. Per tanti anni è stata anche abbonata attenta e curiosa al nostro settimanale. Alla fine della Messa, don Paolo ha commosso i presenti ricordando che nelle sue ultime volontà Pierina ringraziava anticipatamente il sacerdote che avrebbe celebrato il suo funerale e tutto il personale e coloro che le sono stati vicino in questi anni. Certamente “Carlo”, un altro ospite dell’Istituto che lei seguiva giornalmente come una “madre” in quanto paralizzato, sentirà moltissimo la sua mancanza. Ora Pierina lo veglierà dal cielo. SPERANZE VIGORINE Primo successo del 2007: le ragazze rossoblu battono 3-1 l’Atalanta al Bianchelli. A tre partite dalla fine, i punti di distacco dalla zona salvezza scendono a due. La Vigor torna a vincere dopo tanto tempo. Le rossoblu battono sul campo di casa per 3-1 l’Atalanta conquistando così per la prima volta in questo 2007 i tre punti. La fiammella della speranza per evitare la retrocessione rimane così dunque accesa e la Vigor accorcia le distanze dalle dirette rivali Agliana e Firenze. Settimanale della Diocesi di Senigallia P.zza Garibaldi, 3 - 60019 Senigallia (An) Tel. 071 64578 - Fax 071 7914132 Direttore editoriale: Gesualdo Purziani Direttore responsabile: Giuseppe Cionchi Redazione: Laura Mandolini, Tullio Piersantelli, Rosaria Cenerelli, Giancarlo Mazzotti. Collaboratori: Alessandro Berluti, Fabrizio Chiappetti, Roberto Ferretti, Luca Giancarli, Anna Gobbetti, Elvio Grossi, Simone Mandolini, Roberto Mancini, Leonardo Marcheselli, Vittorio Mencucci, Giuseppe Nicoli, Leonardo Pasqualini, Michele Pinto, Stefania Sbriscia, Giorgio Silvestri, Luciano Sole, Federica Spinozzi, Ilario Taus, Raoul Mancinelli, Umberto Martinelli. Tecnici: Speranza Brocchini, Daniele Guidarelli, Anna Maria Roberti, Mariannina Puerini, Pietro Scattolini Stampa: Galeati Industrie Grafiche S.p.A. - Imola (www.galeati.it) Abbonamento annuo ordinario: € 35 da versare sul cc.postale n. 10514602 Tiratura: 4000 copie La testata “La Voce Misena” fruisce dei contributi statali diretti di cui alla Legge 7 agosto 1990, n. 250. www.vocemisena.it - [email protected] Blue-cc ® Ciò che è bene per la famiglia è bene per il Paese La famiglia è un bene umano fondamentale dal quale dipendono l’identità e il futuro delle persone e della comunità sociale. Solo nella famiglia fondata sull’unione stabile di un uomo e una donna, aperta a un’ordinata generazione naturale, i figli nascono e crescono in una comunità d’amore e di vita, dalla quale possono attendersi un’educazione civile, morale e religiosa. La famiglia ha meritato e tuttora esige tutela giuridica pubblica, proprio in quanto cellula naturale della società e nucleo originario che custodisce le radici più profonde della nostra comune umanità e forma alla responsabilità sociale. Non a caso i più importanti documenti sui diritti umani qualificano la famiglia come “nucleo fondamentale della società e dello Stato”. Anche in Italia la famiglia risente della crisi dell’Occidente - diminuzione dei matrimoni e declino demografico - e le sue difficoltà incidono sul benessere della società, ma allo stesso tempo essa resta la principale risorsa per il futuro e verso di essa si rivolge il legittimo desiderio di felicità dei più giovani. Nel loro disagio leggiamo una forte nostalgia di famiglia. Senza un legame stabile di un padre e di una madre, senza un’esperienza di rapporti fraterni, crescono le difficoltà di elaborare un’identità personale e maturare un progetto di vita aperto alla solidarietà e all’attenzione verso i più deboli e gli anziani. Aiutiamo i giovani a fare famiglia. A partire da queste premesse antropologiche, siamo certi che la difesa della famiglia fondata sul matrimonio sia compito primario per la politica e per i legislatori, come previsto dagli articoli 29, 30 e 31 della Costituzione. Chiediamo al Parlamento di attivare - da subito - un progetto organico e incisivo di politiche sociali in favore della famiglia: per rispetto dei principi costituzionali, per prevenire e contrastare dinamiche di disgregazione sociale, per porre la convivenza civile sotto il segno del bene comune. L’emergere di nuovi bisogni merita di essere attentamente considerato, ma auspichiamo che il legislatore non confonda le istanze delle persone conviventi con le esigenze specifiche della famiglia fondata sul matrimonio e dei suoi membri. Le esperienze di convivenza, che si collocano in un sistema di assoluta libertà già garantito dalla legislazione vigente, hanno un profilo essenzialmente privato e non necessitano di un riconoscimento pubblico che porterebbe inevitabilmente a istituzionalizzare diversi e inaccettabili modelli di famiglia, in aperto contrasto con il dettato costituzionale. Poiché ogni legge ha anche una funzione pedagogica, crea costume e mentalità, siamo convinti che siano sufficienti la libertà contrattuale ed eventuali interventi sul codice civile per dare una risposta esauriente alle domande poste dalle convivenze non matrimoniali. Come cittadini di questo Paese avvertiamo il dovere irrinunciabile di spenderci per la tutela e la promozione della famiglia, che costituisce un bene umano fondamentale. Come cattolici confermiamo la volontà di essere al servizio del Paese, impegnandoci sempre più, sul piano culturale e formativo, in favore della famiglia. Come cittadini e come cattolici affermiamo che ciò che è bene per la famiglia è bene per il Paese. Perciò la difenderemo con le modalità più opportune da ogni tentativo di indebolirla sul piano sociale, culturale o legislativo. E chiederemo politiche sociali audaci e impegnative. Il nostro è un grande SÌ alla famiglia che, siamo certi, incontra la ragione e il cuore degli italiani. Roma, 19 marzo 2007 Hanno sottoscritto questo Manifesto: Giovanni Giacobbe Chiara Sapigni e Marco Sala Solideo Saracco Vincenzo Saraceni Andrea Olivero Luigi Alici .. Kiko Arguello Edio Costantini Anna Maria Pastorino Sergio Marini Giancarlo Cesana Mario Marazziti Gino Doveri Franco Mugerli Alberto e Anna Friso Carlo Costalli Gianfranco Gambelli Carlo Casini Paola Bignardi Salvatore Martinez Angelo Ferro Francesco D’Agostino Antonio Diella Presidente Presidenti Presidente Presidente Presidente Presidente Fondatore Presidente Presidente Presidente Resp. Nazionale Portavoce Segr. Generale Presidente Presidenti Presidente Presidente Presidente Presidente Presidente Presidente Presidente Presidente Forum delle Associazioni Familiari Associazione Guide e Scout Cattolici Italiani Associazione Guide Scouts d’Europa Cattolici Associazione Medici Cattolici Italiani Associazioni Cristiane Lavoratori Italiani Azione Cattolica Italiana Cammino Neocatecumenale Centro Sportivo Italiano Centro Italiano Femminile Coldiretti Comunione e Liberazione Comunità di Sant’Egidio Consulta Nazionale Aggregazioni Laicali Coordinamento delle Associazioni per la Comunicazione Famiglie Nuove del Movimento dei Focolari Movimento Cristiano Lavoratori Misericordie d’Italia Movimento per la Vita Retinopera Rinnovamento nello Spirito Santo Unione Cristiana Imprenditori e Dirigenti Unione Giuristi Cattolici Italiani Unitalsi Fanno parte del Forum delle Associazioni Familiari: ACLI Associazioni Cristiane Lavoratori Italiani AFI Associazione Famiglie AGE Associazione Genitori AGESC Associazione Genitori Scuole Cattoliche AIART Associazione Spettatori Radiotv AIBI Associazione Amici dei Bambini AIFA Associazione Famiglie con Figli ADHD ALFA Associazione Famiglie Agape ANFE Associazione Naz. Famiglie Emigrati ANSPI Ass. naz. San Paolo - Oratori e circoli ARA Associazione Roveto Ardente Associazione Papa Giovanni XXIII Associazione Charles Peguy Azione Cattolica Italiana Centri Regolazione Naturale Fertilità CIF Centro Italiano Femminile COLDIRETTI CONFEDEREX Conf. Ex Allievi Scuola Cattolica Consultori Familiari Ispirazione Cristiana Cooperatori Salesiani FAES Centri Orientamento Familiare Famiglie Numerose Famiglie Nuove Famiglie per l’Accoglienza Famiglie Separate Cristiane Federazione Italiana Ex Allievi/e Don Bosco Istituto Pro Familia Istituto Santa Famiglia .. KFS Katholisches Familienverband Sudtirol MCL Movimento Cristiano Lavoratori MOICA Movimento Italiano Casalinghe Movimento per la Vita Movimento Tra Noi MRC Movimento Rinascita Cristiana NOI Oratori e Circoli Parrocchiali OFS Ordine Francescano Secolare Rinnovamento nello Spirito Santo SIDEF Sindacato delle Famiglie UCIPEM Unione Consultori Prematrimoniali e Matrimoniali Se credi anche tu nel valore della famiglia, partecipa con noi alla Manifestazione nazionale che si svolgerà a Roma, il 12 maggio in Piazza S. Giovanni in Laterano.Ti aspettiamo alle ore 15.00. Forum delle Associazioni Familiari • Via di Parione n°7 • 00186 Roma • Tel. 06.68309445 • Fax 06.68309447 • email: [email protected] • sito web: www.forumfamiglie.org