Leggi l`intero giornale in formato

Transcript

Leggi l`intero giornale in formato
n. 15
I   G
R-R
I   G
R-R
ARTICOLI SACRI
a SENIGALLIA
ARTICOLI SACRI
a SENIGALLIA
via Andrea Costa 31
tel 071.60597
via Andrea Costa 31
tel 071.60597
Settimanale della Diocesi di Senigallia - giovedì 26 aprile 2007 - € 1
Poste Italiane spa - Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L 27/02/2004 n°46) art. 1, comma 1, DCB Ancona - Taxe Perçue - Tassa riscossa ufficio PT di Senigallia -
Editoriale
LE MARCHE DI OGGI
il Creato
La nostra regione
vista e studiata
dal Censis
I
n questi giorni di primavera ci accorgiamo quant’è bello il creato. La festa
del 25 aprile ci ha portati a
cercare un po’ di verde, un
po’ di natura.
Perché se non ti sai guardare intorno, se non sai
sorridere, se non sai godere,
se non sai contemplare, non
ti serve tutto ciò che è attorno a te. Ti alzi la mattina,
ti lavi, corri, mangi, prendi
l’auto, scendi, risali, lavori,
studi, ritorni a casa, rimangi, dormi di nuovo, tutto si
limita a questa interminabile routine quotidiana.
Se invece riesci guardare
nel profondo delle cose che
vivono intorno a te, farai
una grande scoperta. Ti si
allargheranno gli orizzonti,
saprai guardare lontano
e tutto avrà un significato
nuovo, ogni cosa creata
potrà dare una risposta ai
tuoi tanti perché.
Niente è posto a caso in
questo universo, niente è
occasionale, casuale. Scoprendo la bellezza del creato,
scopri di avere ancora la
capacità di meravigliarti di
ciò che prima ti sembrava
banale e insignificante. Ogni
giorno rimarrai sbalordito
dal sole che sorge e ti lascerai catturare dalla sua luce
e dai suoi raggi. Ogni giorno
rimarrai con gli occhi spalancati nel vedere un tramonto o un cielo irripetibile.
Sentirai in te pace e silenzio
quando ammirerai la vetta
di una montagna luminosa
o la distesa infinita di un
mare azzurro.
Allora tutto potrà avere un
aspetto diverso, un significato non più superficiale.
Perché quando riesci ad
entrare nella bellezza e
nel messaggio ad esempio
racchiuso in un filo d’erba,
in un papavero rosso, in un
vermicello della terra, tu
avrai incontrato la Vita. E
quando avrai percepito la
bellezza dell’esistere di ogni
essere vivente, inizierai
sicuramente a capire anche
te stesso.
Gesualdo Purziani
DIOCESI
a cura della redazione
8-9
SENIGALLIA
Prima sintesi del
convegno ‘Di che
famiglia sei?’
a cura della redazione
7
GIOVANI
‘Azzurro come il
mare’, il pesce
che fa bene
di Alessandro Piccinini
5
Come cambia
il consumo
di droghe
di Carla Chiaramoni
3
Lavoro e lavori
Q
uest’anno al 1° maggio, ossia alla festa dei
lavoratori, arriviamo per forza e meno per
amore. Non possiamo non riconoscere che il
tema del lavoro è messo in disparte o, quantomeno, non è più tanto centrale nel dibattito sociale
e politico di oggi. È vero che se ne è parlato di
recente a proposito dei morti sul lavoro e che lo
stesso presidente Napolitano è intervenuto con
trepidazione sull’argomento, ma proprio il fatto
che se ne parli in occasione delle tragedie è una
conferma che nella riflessione abituale il lavoro è
scarsamente presente.
Un altro sintomo negativo è la polemica sorta
in alcune grandi città sull’opportunità di aprire i
grandi magazzini proprio il giorno del 1° maggio.
A molti è sembrato un disprezzo e quasi una presa in giro nei confronti dei lavoratori: farli lavorare nel giorno della loro festa. Il fatto stesso che
se ne sia parlato è indice, comunque, che la “sacralità” della festa del lavoro, e quindi del lavoro
in sé, sta per incrinarsi nella mentalità comune.
Al tema del lavoro e dei lavoratori si preferisce
oggi quello delle pensioni; ai problemi quotidiani
dei lavoratori si preferiscono le grandi disquisizioni sulla globalizzazione e sulle riforme del
welfare; alla solidarietà del mondo del lavoro viene preferito il successo individuale, favorito da
macroriforme fiscali. In questo modo il lavoro
diventa sempre di più un tema per convegni specialistici e meno per riflessioni vicine al vissuto
quotidiano. Si dice che oggi si è passati dal lavoro ai lavori. Proviamo ad accogliere questa indicazione in positivo, come invito alla vicinanza al
mondo del lavoro e come spunto per guardare
non al lavoro in astratto ma ai lavori in concreto.
Perché, alla fine, il lavoro concreto è il mio lavoro, questo lavoro, in questa impresa, a contatto
con gli altri miei mondi vitali. Oltre al lavoro delle statistiche c’è anche il lavoro vero, quello della
vita.
Sarebbe positivo se questo 1° maggio potesse servire a recuperare almeno tre dimensioni
del lavoro che lo collegano strettamente con la
quotidianità dell’esistenza, riempiendolo così di
significato. Il primo aspetto è il rapporto tra famiglia e lavoro. È un nesso, questo, che è stato
indebolito e spesso reciso. Il capitalismo italiano
è stato spesso accusato di essere troppo “familiare”. Bisognerebbe rivedere questo giudizio nei
confronti delle grandi imprese, ma soprattutto va
respinto nei confronti delle piccole e medie. Non
parliamo poi del rapporto tra lavoro e famiglia
nel commercio, nell’artigianato e nell’agricoltura. Come si sa la dottrina sociale della Chiesa ha
sempre valorizzato questo rapporto, vedendo in
esso una modalità fondamentale per umanizzare
il lavoro, collegandolo con gli affetti e il territorio.
Vi ha sempre visto anche un modo fondamentale
per tenere insieme la società senza traumatiche
separazioni tra i suoi ambiti. Oggi, purtroppo, i
ritmi e le logiche del lavoro configgono con quelle della famiglia. L’apertura dei grandi magazzini al 1° maggio, infatti, andrebbe contro l’uno e
l’altra.
Il secondo aspetto è la materialità del lavoro. Si
afferma correttamente che il futuro sta nei lavori immateriali, ad alto valore aggiunto, frutto di
innovazione e tecnologia. D’accordo, ma i lavori
pesanti e usuranti non sono mica finiti. Le numerose morti bianche lo testimoniano. Gli operai ci
sono ancora, rischiano ancora, sono ancora pagati relativamente poco. Falce e martello non ci
sono nemmeno più sulle bandiere dei partiti, ma
lavori che richiedono di adoperare qualcosa di
simile esistono ancora. Le statistiche dei sociologi li relegano tra le percentuali insignificanti, ma
l’attenzione agli aspetti concreti del lavoro non
deve farceli dimenticare.
Il terzo aspetto sono i nuovi lavori che richiedono cura e attenzione alla persona: anziani o
diversamente abili, bambini e giovani, ammalati
o immigrati. Non mi riferisco qui solo alle patologie sociali e alla lotta al disagio, mi riferisco
soprattutto agli interventi fisiologici, normali,
di assistenza e cura della persona. Questi lavori
sono in aumento perché i bisogni di cura sempre
maggiormente emergono dal settore informale al
mercato vero e proprio. Si moltiplicano i centri
di educazione alla lettura dei bambini, i centri di
intervento per ritardi nell’apprendimento e nella psicomotricità, i centri di ascolto, accoglienza,
formazione per immigrati. Un’ottica di riguardo
si impone soprattutto perché si tratta di un settore nevralgico per ridare al lavoro un senso.
Abbiamo rincorso i “nuovi lavori”, vogliamo che i
nostri figli vadano tutti all’università, preferiamo
che abbiano un titolo piuttosto che sappiano fare
qualcosa, li facciamo girare con Erasmus e, se
possiamo, non neghiamo loro un master all’estero. Tutto bene, intendiamoci. Non dobbiamo
essere nostalgici. Ma può essere salutare anche
riportare i piedi per terra e considerare quanti
lavori non rientrano in questa tipologia postmoderna. Salutare perché proprio lì, nella piccola
officina vicino a casa, nel negozio sotto l’appartamento, nel lavoro in corsia d’ospedale o in una
casa di riposo si può riscoprire la grandezza del
piccolo e il grande significato del modesto quotidiano lavoro di ognuno di noi. Nel nostro piccolo.
Stefano Fontana
VENERDÌ 27 APRILE, VEGLIA IN CATTEDRALE PER LA 44^ GIORNATA, “LA TUA VITA PER LA SINFONIA DEL SÌ”
In preghiera per tutte le vocazioni
I
l 29 aprile si celebra la 44a Giornata mondiale
di preghiera per le vocazioni. Il Centro nazionale vocazioni ha pensato di illuminare ed in un
certo senso di sintetizzare il tema con questo
slogan: “La tua vita per la sinfonia del sì”.
Una scelta in sintonia con il messaggio di Benedetto XVI incentrato su “Le vocazioni nella
Chiesa comunione”. Dopo averci sollecitati lo
scorso anno a rivolgere l’attenzione sulla Chiesa
mistero, quest’anno il Papa ci chiede di riscoprire la dimensione comunionale di ogni vocazione
all’interno della nostre comunità. E’ vero: ogni
vocazione “è la storia di un ineffabile dialogo tra
Dio e l’uomo, tra l’amore di Dio che chiama e la
libertà dell’uomo che nell’amore risponde a Dio”.
Ma è anche altrettanto vero che essa “non viene mai elargita fuori o indipendentemente dalla
Chiesa, ma passa sempre nella Chiesa e median-
te la Chiesa”. Ogni vocazione è un dono per la
Chiesa a cui è chiesto sostanzialmente di vivere
questa comunione in umiltà e vicinanza ad ogni
persona.
In diocesi è prevista una veglia di preghiera dedicata a questa attenzione ecclesiale: venerdì 27
aprile alle ore 21, in Cattedrale, siamo invitati
a radunarci come chiesa diocesana per chiedere al Signore il dono di una molteplicità di vocazioni per la vita e il bene della nostra Chiesa
di Senigallia. Particolarmente invitati i giovani
nella loro preziosa e singolare età che si apre
progressivamente ad un progetto di vita, ancor
più bello e significativo se vissuto nella fede in
Gesù Cristo.
E’ ancora il Papa a scrivere: “Nell’Ultima Cena,
affidando loro il compito di perpetuare il memoriale della sua morte e risurrezione sino al
suo glorioso ritorno alla fine dei tempi, rivolse
per essi al Padre questa accorata invocazione:
‘Io ho fatto conoscere loro il tuo nome e lo farò
conoscere, perché l’amore con il qua1e mi hai
amato sia in essi e io in loro’ (Gv 17,26). La missione della Chiesa si fonda pertanto su un’intima e fedele comunione con Dio’.
In questa sinfonia di esistenze e progetti, il
compito delle comunità è quello di promuovere comunione, mettere in rete le esperienze, favorire l’accoglienza delle tante sensibilità unite
nell’unica fede nel Signore Gesù.
Fa bene, almeno una volta all’anno, pensare a
quante persone rendono bella la Chiesa. C’è bisogno di tutti, perché la comunione è proprio
questo: armonizzare in una gioiosa sinfonia i
tanti volti dell’unica chiesa.
L.G.
2
26 aprile 2007
attualità
societàUn giovane ‘G2’ racconta realtà e sogni della comunità asiatica in Italia
Cinesi di casa nostra
S
ono giovani, intraprendenti, parlano italiano alla perfezione anche se hanno gli occhi
a mandorla. I giovani cinesi (che rientrano nelle
seconde generazioni, ossia 600.000 giovani identificati nella sigla “G2”) vogliono vivere in Italia
senza pregiudizi e discriminazioni, per un migliore dialogo tra la comunità cinese e la società
italiana. Bai Junyi, 26 anni, di Prato, studente in
giurisprudenza, è il responsabile di Associna.it,
un’associazione virtuale nata in maniera spontanea da giovani cinesi che si incontrano sul web.
Circa 700 gli utenti registrati, una trentina i volontari più attivi, tra cui molti cattolici, da Firenze, Roma, Venezia, Milano, Padova, Napoli. Bai
Junyi non ha ancora la cittadinanza italiana anche se vive da 20 anni in Italia, interverrà al seminario di Montepulciano.
Cosa caratterizza le seconde generazioni cinesi rispetto ai loro genitori?
Le nuove generazioni cinesi, nate e cresciute in
Italia, sono sicuramente molto diverse dai genitori, venuti qui per lavorare e trovare una condizione sociale ed economica migliore. Noi siamo dei migranti involontari e questa è la prima
differenza. I giovani vogliono studiare e hanno
progetti di vita diversi. Qualcuno vorrebbe differenziarsi e creare uno spaccato con il passato, c’è
meno interesse verso le attività tradizionali come
la ristorazione o l’industria manifatturiera.
Pesano molto le differenze culturali? Quali le difficoltà maggiori?
I cinesi all’inizio hanno avuto problemi di integrazione, a partire dall’apprendimento della lingua italiana. Questo ha portato un po’ la comuni-
tà cinese a chiudersi. Per noi è stato più semplice.
Le generazioni successive non vogliono isolarsi.
Se oggi molti media continuano a far vedere solo
i lati negativi, anche noi avremo difficoltà a integrarci perché verranno poste barriere inutili. A
Prato, ad esempio, molti bambini cinesi soffrono
per questo, si sentono diversi. Una bambina di 7
anni ha invitato a una festa tutti i compagni di
classe italiani, ma non è andato nessuno. Si subiscono delle piccole discriminazioni, che prese
da sole non sono tanto rilevanti, ma se vissute
tutti i giorni sono dure. È un peso invisibile che
bisognerebbe alleggerire. Certo, ci sarà sempre
qualcuno che discrimina, ma se riusciamo a dare
un’immagine positiva e far vedere che vogliamo
integrarci già sarebbe molto. Su questo vogliamo
lavorare”.
Come giovani dei “G2” avete anche preso parte alle audizioni governative per le modifiche
alla legge sull’immigrazione. Che ne pensi?
Il nuovo decreto mi sembra buono, sta andando
nella direzione giusta. Spero che l’iter legislativo
si concluda presto, visto che ci sono situazioni
paradossali da risolvere. Sono state introdotte
modifiche per tutelare meglio le seconde generazioni. A volte capita, per ignoranza o altro, che
i genitori stranieri non registrino i bambini appena nati in Italia, così si ritrovano clandestini a
18 anni. Non possono certo tornare in un Paese
dove non sono mai stati. Questa è una assurdità
della legge attuale.
E la leggenda metropolitana dei cinesi che non
muoiono mai?
Le generalizzazioni negative fanno sempre male
ma questa ci offende veramente, perché la morte è un tema molto forte per ogni essere umano.
Per sfatare questa leggenda la prima domanda
da farsi è: quanti vecchi cinesi si vedono in giro?
L’immigrazione cinese è abbastanza recente, l’età
media è sui 35-38 anni. La morte per vecchiaia è
bassissima e chi ha un’età più matura spesso ritorna in patria, a vivere gli ultimi anni della propria vita con i parenti.
Poi c’è il tema delicato dello sfruttamento lavorativo nel settore manifatturiero...
Bisogna tener presente che molti cinesi vengono
da una situazione di povertà e non sanno che in
Italia ci sono più diritti e tutele. Molti cinesi pensano che sia più conveniente lavorare nelle attività gestite dai connazionali perché hanno anche
un alloggio, il vitto e la possibilità di lavorare a
cottimo, quindi guadagnare di più rispetto alle
aziende italiane. È una questione di mentalità,
forse difficile da comprendere per l’italiano, che
nel benessere vuole, giustamente, godersi la vita.
Il cinese, invece, deve prima migliorare le sue
condizioni di vita, per poi tornare in Cina o portare la famiglia in Italia. Così lavorano tanto fino
a sfruttarsi da soli.
Cosa si può fare per migliorare la situazione
sotto il profilo della legalità?
Cercare di dare più tutele, magari parlandone
con le forze dell’ordine, con le aziende, per renderle più vicine agli standard italiani. Non puntare però il dito solo sugli stranieri perché i problemi di legalità riguardano anche gli italiani.
a cura di Patrizia Caiffa
Ds e margherita si sciolgono e anche il centrodestra ipotizza un Parito delle libertà.
La sfida del Partito Democratico
D
i incontri e giornate “storiche” nei giornali
ce ne sono ormai a bizzeffe e qualche osservatore vi ha incluso anche l’ultimo weekend, che
dovrebbe essere ricordato per lo scioglimento
simultaneo di Ds e Margherita nel futuro Partito democratico, in campo dal 2008. Valutazione
forse eccessiva, ma non c’è dubbio che in un Paese caratterizzato da una frammentazione politica
patologica, la fusione di due partiti (per lo più
con consenso a due cifre) sia una notizia e rappresenti forse un piccolo terremoto. Lo si è capito dalle lacrime del segretario Ds, Piero Fassino,
dalla lotta tra le componenti della Margherita,
dai mal di pancia e la contrarietà di figure come
Fabio Mussi (per i Ds) e Gerardo Bianco (per la
Margherita).
Auguri al Partito democratico, dunque, e anche
al centrodestra che – a detta di Silvio Berlusconi
– potrebbe dare vita ad un’aggregazione simile.
Ci sono tuttavia, incognite, a cominciare dalla
articoli firmati
questione dell’identità; perché se è positivo semplificare il quadro politico, impossibile non porsi
il problema della capacità di sintesi di esperienze
e tradizioni diverse. Invocare la ricomposizione
di culture che per decenni si sono contrapposte e
oggi hanno trovato una tabella di marcia comune è un conto, ma qualcuno dovrà pur spiegare
come mettere insieme concretamente una Paola Binetti e un Franco Grillini, addirittura nello
stesso partito. Intendiamoci: le politiche economiche non si fanno solo mettendo in gioco valori
ed etica, ma una militanza non può prescindervi.
Diventa così visibile in tutta la sua tensione un
tratto tipico dell’arena politica del nostro Paese,
che coinvolge tutti (nessuno escluso): quell’autoreferenzialità che porta molti a ragionare per
formule più che per temi, per contenitori più che
per risposte ai problemi, per questioni di leadership piuttosto che per ragionamenti di merito.
Basta leggere i giornali di questi giorni, inzeppa-
ti di analisi sul ruolo di Veltroni, sulla partita in
casa Udc, piuttosto che in An, sulle possibili strategie in vista delle prossime elezioni. Nessuno
che, al contrario, cerchi di capire quale visione
del mondo corrisponda ad ogni singola avventura partitica. Chi si mette insieme (a destra come
a sinistra) sa con precisione quale riforma delle
pensioni fare? Cosa pensa delle leggi di riforma
sul mercato del lavoro? Ha uno straccio di piattaforma condivisa sui valori etici? Quale politiche
di sostegno alla famiglia intende mettere in cantiere? Ha le idee chiare in politica estera?
Un dibattito ricco a cui si potrebbero aggiungere
molte altre domande. Eppure, solo nella chiarezza è possibile costruire un’unità. Non una caserma, ma uno spazio per muoversi verso orizzonti
comuni. Se questo non avvenisse, i partiti democratici o delle libertà mostrerebbero la loro natura più bassa: quella di semplici operazioni di
maquillage.
riflessioni proposte dagli ‘addetti ai lavori’
Quanto serve la spettacolarizzazione a farsi un’idea di ciò che accade? meglio ragionarci su
Bullismo, parola abusata
B
ullismo: rischia di diventare, più che un’emergenza, una parola abusata. Si è fatto un gran
parlare, in queste ultime settimane, di bullismo a
scuola, di fenomeni, cioè, di prepotenza e di vera
e propria violenza verbale e fisica, verificatisi tra
coetanei, nel gruppo
scolastico. E amplificati dalla platea
incontrollabile della
rete, su Internet.
Naturalmente
non
si tratta di minimizzare, poiché i fenomeni di cui parliamo
sono e restano gravi.
Tuttavia proprio per
questo la spettacolarizzazione cui sono
sottoposti dal circo
mediatico risulta più
dannosa che utile. Di
fronte ad una chiara manifestazione di
disagio giovanile che
si intreccia con l’inadeguatezza delle strutture “di
cura” - tra le quali, con la sua specificità, vi è anche la scuola - occorre evitare sensazionalismi e
misurare con attenzione i fatti.
Un esempio degli ultimi giorni riguarda il sedicenne suicida a Torino, vittima di scherzi e pressioni da parte del gruppo dei pari sui temi dell’omosessualità. Ora, la gravità e la densità tragica
di quanto accaduto, dovrebbe metterci in guardia
dalle interpretazioni preconfezionate e comode
ricondotte sostanzialmente al gruppo dei pari e
al mondo scolastico, nel quale individuare il rapporto pressioni/emarginazione/sofferenza/suicidio. Senza nulla togliere alla gravità e al peso di
questi aspetti, tuttavia lo sguardo non può evitare
di spaziare altrove, aiutato, tra l’altro, dalle affermazioni ascoltate all’indomani della tragedia, con
le persone stupite, la scuola che sembrava non
essersi accorta di nulla… solo distrazione? La tragedia di Torino probabilmente alza il velo su un
malessere più diffuso che riguarda il mondo giovanile - e non dimentichiamo che il fenomeno dei
suicidi degli adolescenti è ben conosciuto e statisticamente misurabile - e che interpella in modo
complesso il mondo degli adulti.
Che fare? Anzitutto “abitare la complessità”. Mobilitando la scuola, certamente, ma riconoscendo
nello stesso tempo il problema di una società ch
e fa sempre più fatica a passare ruoli e regole, a
trasmettere la dimensione di una convivialità nella quale abbia senso instaurare rapporti “moderati” tra le generazioni e all’interno dei gruppi. Nella
scuola spesso queste difficoltà esplodono, ma non
nascono lì. Piuttosto bisogna andare a cercare negli ambiti familiari, nelle dinamiche sociali, nell’immaginario collettivo e più in generale nei modelli di cultura continuamente proposti e vincenti
nella società contemporanea.
Questo è il lavoro da fare. E riproporre l’urgenza
dell’educazione come sfida principale dell’oggi
significa misurarsi con questo spettro ampio di
problemi, significa individuare strategie che tengano conto dei differenti livelli e bisogni, significa
investire entusiasmo, fantasia, passione e risorse
per dipanare i fili della complessità e costruire
una nuova trama per la società di domani.
Alberto Campoleoni
Asteriski
*
Castelcolonna
– Frattula. Grande successo di “Frattula in festa
sulle sponde del Cesano”
nei giorni di sabato 14 e
domenica 15 aprile 2007.
Molte le aziende alla mostra mercato dei prodotti
locali, mentre gli alunni
e le alunne delle scuole hanno partecipato al
concorso “Ti racconto
il salame”. Sono seguiti laboratori di aquiloni,
mongolfiere, manipolazioni creta, gare fotografiche su “Terre di Frattula
2007”. Altri interventi culturali hanno dato “tono”
alla manifestazione.
*Senigallia - Caritas. Dal
1° marzo 2007 la Caritas Diocesana ha ripreso
la gestione diretta della struttura conosciuta
come “Casa Famiglia” di
Via Strada delle Saline
n.58 a Senigallia, che
d’ora in avanti sarà “Casa
San Benedetto”, anche
come segno di gratitudine nei confronti delle
Suore Benedettine che
l’hanno donata alla Diocesi. La struttura sarà: 1)
luogo segno – palestra
per esperienze di condivisione da parte di famiglie della Diocesi che, vivendo nell’appartamento
lato mare al primo piano,
intendono condividere
alcuni anni della loro vita
con chi vive un disagio,
accompagnate da volontari responsabili della
struttura; 2) luogo pastorale della Diocesi con
la possibilità di utilizzare per incontri pastorali
tutto il resto della casa
consistente nel salone
per incontri a piano terra
(capienza di circa 80 persone), cappellina situata
davanti alla casa (capienza di circa 40 persone);
sala da pranzo con cucina industriale e camino
a legna (capienza 25/30
persone), corte e prato
esterno. Detti spazi possono essere utilizzati per
incontri pastorali delle
parrocchie, con preferenza per i gruppi famiglie
parrocchiali, percorsi in
preparazione al matrimonio cristiano, altre
realtà parrocchiali attinenti alle famiglie.
* Uniti… ma divisi. Viene
giustamente celebrata la
nascita del nuovo Partito Democratico con i
Congressi – in simultanea – dei Ds a Firenze e
della Margherita a Roma
tra sabato e domenica 21
e 22 aprile. C’è chi prevede di “scrivere un’altra
pagina di storia”. Fassino
dichiara: “Faremo una
casa più grande”. Rutelli: “Siamo nella stessa
squadra”. Ancora Fassino:
“E’ una giornata splendida. Ci porterà fortuna”. Purtroppo, Mussi
dichiara: “Noi ci fermiamo qui. Buona fortuna
compagni”. Per coerenza,
dovrebbe dimettersi da
ministro. Anche Rifondazione Comunista pensa
a un nuovo soggetto politico. Così si perdono le
elezioni.
Giuseppe Cionchi
26 aprile 2007
attualità
DROGHE La tentazione del consumo è forte, il mercato sempre più persuasivo
Giovani senza protezione
I
l controllo sociale sullo spaccio sembra mento di trasgressione ma come un modo
non bastare più a protegge i giovani dal per migliorare le prestazioni, le emozioni
consumo di droghe, di fronte ad un merca- e le sensazioni. Incide moltissimo l’insicuto sempre più persuasivo e a un consumo rezza che tutti noi abbiamo, la sensazione
vissuto come normale. E’ l’analisi di Ric- che se non si ha un aiuto esterno, chimicardo Grassi dello Iard di Milano, istituto co o naturale, non si possano raggiungere
specializzato nel campo della ricerca sui risultati. In altre parole se non fumo lo
processi culturali, educativi e formativi, spinello non mi diverto, se non bevo otto
intervenuto al convegno del Cnca (Coor- birre la serata non è divertente. E’ una
dinamento Nazionale Comunità di Acco- questione culturale: dobbiamo sempre
glienza) dedicato alle politiche giovanili, essere al meglio delle nostre prestazioconclusosi sabato 21 aprile a Rimini. “C’è ni. Per questo anche se la dipendenza fa
tutta una serie di fattori che fungono come paura - l’eroinomane classico mette paura
elementi di protezione o di rischio: ad - l’utilizzo sporadico e finalizzato risponde
esempio la frequenza delle discoteche o di invece a criteri di consumi normali, che
altri locali espone maggiormente i ragazzi sono gli stessi che caratterizzano ad esemal rischio che vengano offerte loro sostanze. pio quello di farmaci nell’età adulta.
Per il ragazzo che frequenta solo la par- Sul fronte delle politiche giovanili in gerocchia e per quello che tutte le settimane nerale in che cosa l’Italia è più indietro?
va in discoteca è radicalmente diversa la Credo che oggi debbano essere centrali le
possibilità di venire in contatto con la dro- politiche di inclusione e accesso. Quello
ga. Ma anche chi frequenta abitualmente che si osserva è che molti giovani rischialuoghi protetti, quando vi entra in contat- no di essere esclusi dall’accesso a risorse
to non sembra comportarsi in maniera di- chiave per potersi esprimere pienamente
versa. Il 60% dei ragazzi che va in discote- in futuro. Osserviamo come la dimensione
ca dichiara che all’offerta di sostanza l’ha della centralità sociale del soggetto, cioè la
anche toccata, quindi ha avuto un rap- capacità del singolo di essere al centro di
porto diretto; lo stesso avviene per il 40% un sistema di reti di relazione, stia eserdei ragazzi che invece sono integrati in un citando un’influenza ampia non solo sul
ambiente protetto come può esserlo quello mercato del lavoro, ma anche nella dimenparrocchiale.
sione associativa e nell’inserimento scolastico. Abbiamo di fronte a ragazzi che, se
Questo dipende anche dalla capacità di non riescono a collocarsi dentro reti solipersuasione del mercato?
de, rischiamo una progressiva marginalizIl consumo e l’abuso rispondono ad una zazione sociale.
domanda forte di sostanze psicotrope, in In questo senso che ruolo può svolgere
particolare cannabis e cocaina, che non è il mondo dell’associazionismo?
da sottovalutare in Italia. Ma abbiamo an- L’associazionismo, attraverso i progetti
che l’evidenza di un mercato che si sta at- che esaltano il protagonismo giovanile, dà
trezzando per allargare il business e quin- ai giovani la possibilità di sperimentare se
di espone al consumo un numero sempre stessi, di esercitare responsabilità e collopiù alto di adolescenti. Ne è un esempio la carsi in un sistema di relazione che non
riduzione del prezzo della cocaina; dietro sono solo affettive ma anche più strutturac’è una di precisa scelta di mercato.
te. Per permette esperienze di cittadinanIn quale misura concorrono invece fa- za. D’altra parte operò oggi il volontariato
miglia e società?
più classico fa fatica ad intercettare i gioSiamo in presenza di una vasta accettazio- vani.
ne del consumo, vissuto non come un moa cura di Carla Chiaramoni
U
Creatività
e disagio
TEMPI MODERNI
Il concorso Net.Mate è
rivolto ai giovani che
vogliono parlare
di marginalità attraverso
la comunicazione
na campagna di comunicazione per accrescere la sensibilità verso il disagio sociale e l’inclusione sarà ideata
grazie a un concorso della regione Marche rivolto a giovani
di età compresa tra i 18 ed i 30 anni. La Commissione Europea – Dg Occupazione, Affari Sociali e Pari Opportunità
- ha infatti approvato il Progetto Net.Mate presentato dalla
Regione Marche con il supporto di Svim – Sviluppo Marche, nell’ambito del Programma di Azione comunitaria per
la lotta all’esclusione sociale. Il Progetto, di durata annuale,
ha come partner la Regione Marche (capofila), la Regione
Molise, la Provincia di Arezzo, la Provincia di Rieti, la Provincia di Forlì - Cesena, la Provincia di Pescara, l’Università
di Macerata, la Fondazione Labos, il Censis, l’associazione
Euro-Net e la cooperativa Fair - Rete Lilliput. Il Ministero
della Solidarietà Sociale e il Cilap (Collegamento italiano
lotta alla povertà), nel quadro delle loro attività, contribuiranno alla diffusione dei risultati del progetto.
Il progetto, coordinato dal Servizio Politiche Sociali della
Regione Marche, ha come obiettivi di sensibilizzare le giovani generazioni sulle “nuove povertà”, in particolare sulle
Le parlate locali
non muoiono mai
In dialetto
I
talia 2007, una Babele di dialetti. Se è
vero che l’uso della lingua italiana cresce
progressivamente, è anche vero che più
della metà dei residenti nelle venti regioni
italiane fra le mura domestiche preferisce le
espressioni locali, la lingua dei padri e dei
nonni.
È quanto emerge da una indagine Istat su
“Cittadini e tempo libero” che ha considerato un campione di 24 mila famiglie per un
totale di circa 54 mila persone.
Le persone che parlano prevalentemente
italiano in famiglia rappresentano nel 2006
meno della metà, il 45,5% della popolazione
di sei anni e più (25.051.000). La quota aumenta nelle relazioni con gli amici (48,9%) e
Voci e volti di ragazzi di oggi
U
na generazione proiettata verso un futuro migliore e guidata dalla voglia
di utopia. Ma anche una generazione impaurita, con il
timore di non farcela. Sono
questi i giovani che si raccontano nel documentario
“L’Amorosa Visione. Percorsi giovani di incontro e di
abbandono”, presentato a
Roma: volti e voci di ragazzi e ragazze in primo piano,
che parlano di futuro, paura,
lavoro, immigrazione, famiglia, cultura, precarietà esistenziale ed economica, felicità, etc. Un ritratto intenso
e vero, in controtendenza
con le immagini stereotipate della cultura mediatica
ufficiale. Il lavoro è stato
realizzato da 16 giovani studenti tra i 18 ed i 30 anni,
provenienti dall”Università e
dall’Accademie di Belle Arti
di Macerata, ma anche da
istituti superiori della città e
della Provincia, sotto la guida di Daniele Segre, regista
da sempre impegnato in un
cinema utile e della realtà. Il
documentario è nato come
progetto di formazione sperimentale sulle tecniche
audiovisive cinematografiche, da un’idea di Angela
Gregorini dell’Irre (Istituto
di Ricerca Educative) delle
Marche, che ha coinvolto
l’Assessorato
Formazione
e Lavoro della Provincia di
Macerata. Il lavoro è stato
realizzato tra giugno 2006
e marzo 2007: i 16 studenti
selezionati - divisi in 4 troupe e coordinati da 7 tutor
didattici -, dopo aver fatto
esperienza diretta della difficoltà di sapersi raccontare
davanti ad una telecamera,
sono passati dall’altra parte,
realizzando delle “interviste
narrative” in primo piano ai
coetanei.
“Il risultato è andato oltre le
aspettative – ha sottolineato
Segre - , il fatto di essere a
Roma è un grande vanto. Ho
voluto far comprendere agli
studenti selezionati la difficoltà del lavoro visuale per
raccontare la realtà. Protagonisti del documentario – ha
continuato – sono i giovani
che, superando gli stereotipi,
si raccontano, per dire ‘come
è bello vivere, ma anche difficile’. E’ il miglior messaggio
che poteva emergere”. “Bellissimo l’esordio di questo capolavoro – ha detto da parte
sua Italo Tanoni, direttore
dell’Irre Marche - , che è un
accenno all’utopia: questa è
la chiave di volta di lettura
dell’intero film”. E’ all’insegna dello stesso termine che
il film si conclude, dopo che
una giovane canta “Summer
Time”.Il documento è stato
presentato alla stampa nelle
Marche, poi nei cinema di
Civitanova Marche, Recanati
(28 aprile ore 17.30) e Macerata (28 aprile ore 21.30).
L’auspicio – che per il regista
è un di più - è quello che
possa circolare anche nei Festival specifici.
situazioni di disagio sociale ed economico anche temporaneo che possono interessare le giovani coppie, i genitori
single, gli anziani soli, i disoccupati; di informare gli operatori sociali sulle Politiche europee e sui piani di azione
nazionale di inclusione sociale (Pan), di far conoscere ai
soggetti “fragili” le opportunità di sostegno offerte dalle
strutture locali e regionali e infine di coinvolgere la cittadinanza sulle questioni e sulle attività legate all’inclusione
sociale. Obiettivi che saranno raggiunti attraverso il “Concorso Net.Mate”, consultabile sul sito web www.servizisociali.marche.it, nell’apposita sezione dedicata al Progetto
Net.Mate. La Campagna di comunicazione verrà diffusa a
livello nazionale ed europeo, attraverso canali radiofonici e
televisivi, depliant, manifesti e brochure; sarà presentata in
occasione di un evento pubblico che si terrà ad Ancona e
che vedrà la partecipazione di un noto personaggio pubblico in qualità di testimonial.
Nel corso del meeting di lancio del progetto “Net.Mate”
che si è tenuto a Roma e a cui hanno partecipato i partner,
sono state definite tutte le fasi organizzative del progetto.
in maniera più consistente nei rapporti con
gli estranei (72,8%). È significativo l’uso misto di italiano e dialetto: in famiglia parla sia
italiano sia dialetto il 32,5% delle persone di
6 anni e più, con gli amici il 32,8% e con gli
estranei il 19%.
Interessante notare che ricorre ad un’altra
lingua per esprimersi in famiglia il 5,1%
della popolazione (un fattore dovuto all’aumento dell’immigrazione), il 3,9% la usa con
gli amici e l’1,5% con gli estranei, tutte percentuali in costante aumento.
L’uso del dialetto cresce all’aumentare dell’età (oltre il 32% degli ultrasessantacinquenni lo parla in famiglia) mentre è influenzato
dal genere: le donne sono più propense ad
esprimersi prevalentemente in italiano sia
in famiglia che soprattutto con gli amici
(51,6% contro il 46% degli uomini), con un
divario che è maggiore tra i giovani e finisce
per annullarsi tra gli anziani. La scelta del
linguaggio è ovviamente influenzata dal livello di istruzione.
L’uso prevalente del dialetto in famiglia e
con gli amici riguarda soprattutto coloro
che hanno un titolo di studio basso, anche
a parità di età. Quanto alla ripartizione
geografica l’uso prevalente o esclusivo dell’italiano è più diffuso al Centro e nel Nordovest.
Le regioni in cui è maggiore la quota di persone che parlano prevalentemente italiano
sono la Toscana (83,9%), la Liguria (68,5%)
e il Lazio (60,7%), mentre quelle dove è
minore sono la Calabria (20,4%), il Veneto
(23,6%) e la Campania (25,5%). Nel Meridione (ad eccezione della Sardegna) più del
70% degli individui utilizza il dialetto in famiglia, anche se non in modo esclusivo.
Al Centro solo nelle Marche e in Umbria si
registra un uso del dialetto in famiglia superiore alla media nazionale (rispettivamente
56,1% nelle Marche e 52,6% in Umbria).
Al Nord il Veneto e la provincia di Trento
sono le uniche zone dove è prevalente l’uso,
seppure non esclusivo, del dialetto in famiglia (69,9% in Veneto e 64,1% nella provincia di Trento).
3
Block Notes
Euroregione
“Siamo molto lieti ed
orgogliosi della fiducia
accordataci dai nostri
partner nell’attribuirci
la Vice Presidenza della
Commissione Attività
Produttive
della
Euroregione adriatica.
Un incarico che si pone
fruttuosamente
in
relazione con l’attività
di
coordinamento
che
svolgiamo
a
Roma
nell’ambito
della Conferenza dei
Presidenti delle Regioni
italiane. L’avvio delle
singole Commissioni
tematiche
consente
ora di predisporre
progetti comuni di
cooperazione capaci
di mettere insieme e
valorizzare le migliori
vocazioni dei diversi
territori
interessati.
Territori che a volte
presentano differenze
socio
economiche
anche
significative
e che richiedono
quindi
opportuni
affiancamenti
tra
regioni partecipanti.”
Lo
ha
dichiarato
Gianni
Giaccaglia,
assessore
regionale
alle Attività Produttive,
prendendo parte alla
due giorni dedicata
all’Euroregione
adriatica organizzata
sulle Isole Brioni in
Croazia. Alle Marche la
Vice Presidenza delle
Attività Produttive con
incarico a Giaccaglia,
mentre la presidenza
è stata attribuita
all’Albania.
Puglia,
Molise,
Abruzzo,
Marche,
Emilia
Romagna,
Friuli
Venezia Giulia, Città di
Capodistria, Comune
di Isola, Comune
di Pirano, Regione
Istriana,
Regione
Litoraneo-Montana,
Regione della Lika e di
Segna, Regione di Zara,
Regione di Sebenico
e
Knin,
Regione
di Spalato e della
Dalmazia,
Regione
di Dubrovnik e della
Neretva,
Cantone
Erzegovese e della
Neretva, Repubblica
del
Montenegro,
Repubblica
dell’
Albania.
Questi
i
partner che hanno dato
vita
all’Euroregione
adriatica,
la
cui
seconda Assemblea si
è tenuta ad Ancona il
21 novembre 200.
Compito immediato
delle
commissioni
è
l’individuazione
dei temi strategici
inerenti la dimensione
adriatica, rispetto ai
quali servono azioni
di ampio respiro
per valorizzare e
riproporre in chiave
europea l’unitarietà
del mare Adriatico.
L’11 giugno prossimo
a
Bruxelles
la
presentazione ufficiale
dell’Euroregione
adriatica.
4
26 aprile 2007
Senigallia
l porto di senigallia città 65.000 euro per la Spiaggia di Velluto
Gestiport spa Più spiaggia
U
n’assemblea importante per la
Gestiport lo scorso 21 aprile.
All’ordine del giorno della seduta starordinaria della Gestiport, che gestisce
la darsena turistica ed alcuni servizi al
porto di senigallia, è stata la trasformazione della società consortile in
società per azioni, con l’adozione del
nuovo statuto e contestuale aumento
del capitale sociale. La Gestiport, così
come deciso dal Consiglio Comunale, sarà una SPA a prevalente capitale
pubblico, con il Comune di Senigallia
che detiene il 51% delle azioni.
“La trasformazione societaria che
verrà ratificata nella seduta (21 aprile, ndr) della Gestiport - sottolinea il
sindaco Luana Angeloni- è un fatto
molto importante, che potrà far fare
al nostro porto quel salto in avanti del
quale ha bisogno. Il porto, che è oggetto di importanti lavori di ampliamento e riqualificazione, rappresenta
un’infrastruttura realizzata con soldi
pubblici e deve svolgere una funzione
di traino del nostro turismo e di quel
segmento economico legato alla nautica. Con questi obiettivi intendiamo
operare assieme ai pratners privati, utilizzando un’assetto in grado di
muoversi con quel dinamismo imprenditoriale necessario per cogliere
le nuove opportunità e valorizzare le
future nuove attività economiche che
nel nuovo porto possono trovare insediamento”.
l Comune di Senigallia ha rice- l’Assessore Mangialardi – poiché le
vuto dalla Regione Marche un operazioni di ripascimento devono
finanziamento di 65.000 euro per ormai essere considerate elemento
procedere a urgenti lavori di ripa- indispensabile nell’ambito di quel
scimento della spiaggia a protezione processo virtuoso che porti a gadi alcuni tratti di litorale soggetti ad rantire il mantenimento della nostra
erosione.
spiaggia. Mi auguro pertanto che la
“Vorrei esprimere un vivo ringra- disponibilità della Regione prosegua
ziamento – dichiara l’Assessore co- anche in futuro, nell’interesse della
munale Maurizio Mangialardi – nei comunità amministrata.”
confronti dell’Assessore regionale Al tempo stesso sono arrivati i real Governo del Territorio, Gianluca sponsi delle analisi di balneazione
Carrabs, e del Dirigente del setto- effettuate dopo il recente episodio
re, dott. Vincenzo Marzialetti, dal di inquinamento causato dallo stamomento che ancora una volta la bilimento Api di Falconara.
Regione e il competente Servizio di “I risultati sono positivi – spiega
Difesa della Costa hanno dimostrato l’Assessore Mangialardi – e potremo
una puntuale attenzione e sensibili- presto provvedere alla revoca delle
tà verso il territorio e l’ambiente.”
ordinanze di divieto di balneazioI 65.000 euro concessi dalla Regio- ne. L’ultimo sversamento rimane un
ne Marche vanno ad aggiungersi ai episodio molto grave, che ha crea44.000 stanziati dal Comune di Se- to notevoli problemi, alimentando
nigallia per completare le operazio- dubbi e discussioni che certamenni di ripascimento previste per que- te continueranno. Ma in ogni caso
sta primavera 2007 e che hanno già possiamo ora esprimere la nostra
preso il via nei giorni scorsi.
soddisfazione per il fatto che le ac“Il contributo offerto dalla Regione que sono tornate balneabili”:
è molto importante – ha aggiunto
C.S.
Una infrastruttura che sia in
grado di assicurare agli autotrasportatori un punto di riferimento certo per la sosta drante
le giornate di sospensione della
circolazione e dove poter effettuare tutte le necessarie operazioni di manutenzione che i
mezzi pesanti richiedono. La
chiede Gabriele Cameruccio,
consigliere comunale dell’Udc,
che in proposito richiama precedenti impegni che l’Amministrazione comunale aveva assicurato alle associazioni di categoria,
ma che fino ad oggi non ha realizzato.
“In particolare l’Amministrazione Comunale deve affrontare e
dare risposte ad una questione
di cui si parla da molti anni e
che è una esigenza degli operatori del settore dei trasporti
su gomma, sia quelli locali sia
quelli di transito - rileva Cameruccio - Circa 20 anni fa e successivamente a metà anni novanta, da parte di associazioni
di categoria è stata presentata
una proposta progettuale alla
Amministrazione di allora , senza alcun riscontro.
“La creazione della suddetta
area adeguatamente attrezzata
e dotata di tutti i servizi necessari al suo migliore funzionamento, compresa l’illuminazione per le ore notturne e quanto
serve per effettuare le operazioni di manutenzione dei mezzi
stessi , permetterebbe anche di
evitare i disagi per i cittadini
, dovuti attualmente alla presenza dei veicoli pesanti sparsi
per le varie zone della città e
del suo territorio, a causa della
mancanza di un’area dove poter
lasciare in parcheggio i mezzi
pesanti stessi”.
irmato un protocollo di intesa tra la Cna
(associazione professionale di artigiani) e l’Istituto
Ipsia di Senigallia. Punto
di partenza per una più
intensa collaborazione fra
la scuola superiore e l’associazione di categoria, il
protocollo reca le firme di
Paolo Franceschini, preside dell’istituto, Marzio
Sorrentino, segretario Cna
e Cesare Morganti, presidente di zona Cna.
“È consuetudine per il
nostro istituto allacciare
rapporti con le imprese
-ha sottolineato il preside
dell’Ipsia Franceschini-, e
riteniamo che i nostri ragazzi rappresentino il faro
e la base economica di
Senigallia. Già da tempo
avviamo stage e tirocini
formativi con le aziende
ma vogliamo fare di più,
approfondendo i rapporti
di collaborazione.”
Dall’altra parte lo sforzo
di Cna sembra essere teso
verso la scuola: “Con i nostri 12.000 associati vogliamo fare in modo che
l’impresa sia vicina allo
studente e futuro lavoratore - ha sottolineato Marzio Sorrentino-. Sabato 12
maggio ci sarà un incontro
tra gli imprenditori ed artigiani a scuola e col tempo puntiamo ad affiancare
ai servizi tradizionali corsi
di innovazione.”
Già da tempo l’Ipsia di
Senigallia indirizza con
incontri formativi insieme a dei professionisti i
ragazzi dentro il mondo
del lavoro ma il protocollo firmato rappresenta la
base per una collaborazione più viva: “Con questa
convenzione si avvicinano
ulteriormente il mondo
del lavoro e quello della
formazione - ha spiegato
Cesare Morganti-. Ci impegniamo a far conoscere
sul campo il mondo del lavoro ai giovani.”
V.S.
foto Vivere
Senigallia
una giornata dedicata all’autore
a denti stretti
Mario Puccini
Succede a Senigallia Autoparco
* Ubriaco finisce fuoristrada a Bettolelle schiantandosi contro un cassonetto: ne esce indenne
ma perde la patente. Implacabile la priova dell’etilometro, cui è stato sottoposto P.P. dalla Polizia municipale, intervenuta sul luogo dell’incidente. L’uomo, un quarantunenne residente a Senigallia, ieri
mattina verso le 8 ha perso il controllo del veicolo
su cui viaggiava. Annebbiato dai fumi dell’alcool è
uscito di strada nella frazione di Bettolelle, dove ha
centrato in pieno un cassonetto, facendogli fare un
volo di dieci con conseguente sparpagliamento dei
rifiuti lungo la via, perchè il bidone era anche pieno.
L’uomo fortunatamente non ha riportato ferite gravi ma è stato multato per guida in stato d’ebbrezza,
oltre al ritiro immediato della patente.
* Organizzati dall’Università Bocconi di Milano,
anche quest’anno si sono svolti i Campionati
internazionali di Giochi Matematic. Il risultato
ottenuto è stato davvero lusinghiero per la Marchetti di Senigallia: Matteo Guerrieri, uno studente
dell’Istituto , della classe 1A, è riuscito a superare la
semifinale e sarà premiato giovedì prossimo presso
la Facoltà di Economia di Ancona. Matteo Guerrieri, quindi, parteciperà alle finali programmate a
Milano presso l’Università Bocconi. Per il giorno
26 maggio il giovanissimo matematico senigalliese
andrà a Milano con un sogno nel cassetto, quello
di riuscire a conquistare le finali internazionali di
Parigi, che si terranno a fine agosto 2007 e dove accederanno soltanto i primi due classificati alle finali
nazionali. E chi sa che tra i due non ci sia anche un
novello Pitagora di casa nostra.
* In arrivo in via Podesti un nuovo sottopassaggio ciclo-pedonale per arrivare direttamente al
mare evitando i pericoli della Statale. Il passaggio sotterraneo servirà a collegare l’Adriatica al lungomare, in corrispondenza del comparto BR3 nella
zona Saline, di recente costruzione. Si riconnetterà
al tunnel già esistente che dal parcheggio di via Podesti permette oggi di arrivare al mare.
* Sei patenti ritirate, una addirittura a un giovane
che viaggiava in sella a uno scooter. E’ il bilancio
dei controlli effettuati dai carabinieri, per prevenire
le “stragi del sabato sera” e che l’altra notte hanno
visto i militari impegnati in maniera particolare
nella zona nord della città. Nella rete delle pattuglie
dell’Arma sono finiti sei giovani, cui sono stati ritirati i documenti di guida, perchè trovati in condizioni psicofisiche alterate e non idonee.
Scuola - lavoro
F
I
notizie della settimana
città Intesa tra Ipsia e Cna
L
’Assessorato alla Cultura ha organizzato in
collaborazione con il Comitato Permanente Pucciniano e con il patrocinio
della Direzione Generale
Scolastica Regionale un
incontro di studi su Mario
Puccini nel cinquantenario
dalla scomparsa.
Nato a Senigallia nell’ultimo scorcio dell’Ottocento,
Mario Puccini fu una personalità singolare nel panorama letterario del primo Novecento: polemico
con l’estetismo D’Annunziano imperante all’epoca,
si rifaceva agli ideali umani del Verismo e agli esempi della grande narrativa
russa. Le sue opere, andate
esaurite ormai da diverso
a cura di
tempo, vengono pubblicate ad opera del Comitato
Permanente Pucciniano e
della Fondazione Rosellini.
La Giornata Pucciniana,
di venerdì 20 aprile, nasce
sulla scia della seconda
edizione di “La terra è di
tutti”, romanzo uscito postumo nel 1958 in cui “un
cattolicesimo di educazione e di tradizione che – a
contatto con la sofferenza umana, la miseria e lo
sfruttamento – si apre ai
tempi nuovi e trova nella sua nuova sensibilità la
motivazione profonda per
affrontare, sorridendo, la
vita”. E’ stato bandito un
concorso per tutti gli studenti degli istituti superiori delle Marche.
Giuseppe Nicoli
Dill’ al monc’ in piazza
• Non vogliamo generalizzare, come fanno
in molti che dicono che nelle scuole esiste
solo il bullismo, e pertanto segnaliamo
l’iniziativa promossa, qualche tempo fa,
da Legambiante “Puliamo il mondo” in cui
i ragazzi della scuola media “Mercantini”,
insieme ai loro insegnanti, hanno lasciato
libri e quaderni per prendere palette, sacchetti e guanti ed armati di buona volontà
hanno raccolto numerosi rifiuti, lattine e
bottiglie di plastica dando così il loro contributo alla difesa dell’ambiente.
• Sono stati consegnati ufficialmente dal
Comune quattordici appartamenti nel
complesso di Via Piave. Sono abitazioni
nelle quali sono tornati a vivere coloro che
risiedevano in situazioni disagiate nelle
casette a ridosso dello stadio comunale
prima che iniziasse il risananamento e la
costruzione del comparto residenziale. Gli
appartamenti – assegnati a canone socia-
le – sono di proprietà comunale e saranno
gestiti dall’Erap di Ancona.
• E’ stata avviata la nuova raccolta differenziata dei rifiuti ma non tutti sono ancora
pronti a recepirla. Gli anziani si trovano
in gravi difficoltà, sebbene il Comune di
Senigallia, per agevolare una corretta differenziazione, oltre all’invio postale di un
pieghevole informativo, ha consegnato insieme ai contenitori un altro pieghevole nel
quale viene elencata, in ordine alfabetico,
una serie di oggetti di uso comune per ciascuno dei quali viene suggerito il conferimento. Anche sugli stessi contenitori, però,
sono indicati i materiali a cui sono destinati. E’ possibile rivolgersi telefonicamente al
consorzio Cir 33 al numero 0731/215990
o al numero verde 800277999 o all’ufficio
verde ambiente comunale 071/63990. Si
possono consultare i relativi siti internet
www.cir33.it
26 aprile 2007
senigallia
ambiente Si è conclusa la messa a dimora di 300 nuove essenze arboree nel territorio
Alberi per rinfrescare la città
D
a poche settimane si è concluso un
intenso lavoro attraverso il quale,
nel corso dei mesi più freddi, sono state messe a dimora nel territorio comunale ben 300 nuove essenze arboree.
“Gli alberi posti in ambito urbano
– dichiara l’Assessore comunale all’Ambiente, Simone Ceresoni – rappresentano un valore aggiunto per la città, sia
da un punto di vista estetico che ambientale (si pensi agli effetti sulla qualità dell’aria e a quelli sul miglioramento
delle condizioni microclimatiche). Le
essenze richiedono peraltro continui
lavori di manutenzione e, ove necessario, anche operazioni di sostituzione
degli esemplari in sofferenza con altri
di specie diversa, in grado di garantire le giuste condizioni di sicurezza
e di equilibrio tra alberate, strutture
e attività antropiche. Per tali motivi
abbiamo avviato e concluso lo scorso
inverno questo ampio programma di
piantumazioni di alberi entro il territorio urbano della nostra città”. Buona
parte dell’intervento è stato eseguito direttamente dal Servizio Giardini
comunale, mentre per alcune specie,
come i tamarix del lungomare, si è fatto ricorso all’opera di ditte esterne.
Dall’elenco integrale è importante sottolineare almeno alcune parti, come gli
impianti dell’area verde alla Cesanella,
dove il lavoro è stato fatto coincidere
con la completa sistemazione e messa
a norma dell’area giochi, o la prosecuzione delle piantumazioni lungo l’area
verde a lato della pista ciclabile della
Cesanella. Molto interessante è anche
la piantumazione sperimentale in via
Venezia, davvero ben accolta dai residenti: qui, consapevoli della limitata
ampiezza dei marciapiedi, sono stati
collocati alberi solo sul lato opposto
alla posizione dei punti luce e inoltre
sono state posizionate specie di terza
grandezza, mentre prima vi erano pini
d’aleppo. Da ricordare infine anche
l’intervento su Via G. Bruno, dove è
stata piantumata una elegante alberata
di carpini piramidali.
In corso d’opera è stata posta grande
attenzione nella preparazione della
sede d’impianto (buche da m 1,50x1,50
a m 2x2), sostituendo completamente
il terreno esistente con altro terreno
agricolo miscelato con compost.
Gli alberi impiantati sono di qualità
elevata, privi di parassiti e ben formati,
scelti direttamente dal Servizio Giardini nei vivai di produzione di Bologna
e Mantova, dove si produce materiale
vegetale idoneo all’esportazione. È facile ammirare del resto la bellezza di
questi alberi già nella loro architettura
invernale.
Particolare attenzione è stata posta
negli interventi di post-impianto, quel
tutoraggio che può forse sembrare
eccessivo ma ha in realtà una triplice
funzione: evitare nei primi anni il ribaltamento della zolla e proteggere i
soggetti arborei dai veicoli e dagli atti
vandalici, così come dalle attività manutentive eseguite con i trinciatutto.
Riguardo alle tipologie di alberi scelti,
si è privilegiato il posizionamento di
piante piccole ove lo spazio era limitato, mantenendo al contrario l’alto fusto
in assenza di particolari vincoli.
Si è tenuto conto del corretto sesto
d’impianto fra un albero e l’altro e della corretta distanza da incroci e punti
luce (fattori in apparenza molto semplici ma in concreto raramente messi
in pratica).
Tutti questi interventi sono stati eseguiti in economia, appoggiandosi a
ditte per quanto concerne gli scavi, ma
effettuando direttamente con i giardinieri il lavoro di maggiore attenzione.
Sono state utilizzate tutte le conoscenze finora acquisita in materia di arboricoltura, sperimentando anche modesti interventi frutto dell’esperienza.
In alcuni casi sono state posizionate
anche piante da fiore (come ad esempio lungo Corso Matteotti) e, nonostante la fioritura sia limitata a pochi
giorni, questa scelta ha prodotto ampi
consensi da parte dei cittadini frontisti.
La capacità di spesa comunale permetterà per i prossimi anni di mettere
a dimora fino a un centinaio di piante
all’anno.
via degli Abeti - Senigallia
Scream e the foolish vincono l’edizione n. 11
Presentato in comune il pacchetto viario
Premio Scorribande Viabilità per l’estate
S
cream (nella foto) e The
Foolish si aggiudicano
l’XI edizione di “Scorribande – Concerti-gara per band
di qualsiasi genere musicale che desiderino esibirsi e
competere a colpi di note”.
Tra applausi, ritmo e adrenalina, le due band sono state premiate nella finalissima
di sabato 21 aprile al Gratis
club Senigallia, dall’assessore alle politiche giovanili
Simone Ceresoni.
“Il livello qualitativo si è
certamente alzato, ma cerchiamo di mantenere intatte l’anima e la motivazione
di “Scorribande” – osserva
Andrea Celidoni, uno degli
organizzatori del concorso
insieme con Lucio Falcinelli
– Lo scopo di questa iniziativa non è il premio finale (un
viaggio in una capitale europea, ndr), ma offrire un’occasione alle band emergenti
che altrimenti non avrebbero possibilità di esibirsi su
un palco live. Cerchiamo di
privilegiare formazioni alle
prime esperienze. Anche
per questo, non chiediamo
demo, né quota di iscrizione”.
La giuria di “Scorribande”
però è qualificata e attenta a
parametri musicali. Ne fanno parte musicisti e giornalisti specializzati. Quest’anno, il loro voto è andato agli
Scream di Arcevia per la categoria cover e a The Foolish
di Pesaro per la categoria
brani propri. Gli altri gruppi
arrivati in finale, Radiofreccia (cover), Nadesico (brani
propri), Monkey Fighters
(cover), Blasting Gelatins
(brani propri), si posizionano ex aequo al secondo
posto.
Per i vincitori dunque c’è un
viaggio in una capitale europea che molto probabilmente sarà Madrid. Per tutti i
sei gruppi protagonisti della
finalissima, ci sono stati gli
applausi e il sostegno del
pubblico e dei fan arrivati
non solo da Senigallia ma
anche dalle città di origine
delle band, da Ancona a Pesaro appunto.
A.P.
L
’Amministrazione
Comunale ha presentato
agli operatori turistici il
pacchetto di provvedimenti riguardanti la viabilità in
vista della stagione estiva:
dopo le 10 mila utenze della
scorsa estate torna il trenino
bio-diesel che collegherà, da
giugno, i due lungomari con
il cento storico; sarà allestito
al Foro Annonario un apposito infopoint per il servizio
di biglietteria che fungerà,
inoltre, da servizio di informazione turistica.
Il trenino di collegamento
tra il lungomare e il centro
storico si arricchisce quest’anno di un nuovo servizio.
Sarà infatti collegato al sistema museale cittadino prevedendo un giorno a settimana
di fare tappa anche al museo
della Mezzadria “Sergio Anselmi”. Per quanto riguarda
invece il trasporto pubblico, prolungheremo l’orario
delle corse serali, almeno
nei week end, dopo l’una di
notte mentre dal 1° giugno
al 15 settembre saranno potenziate anche le corse”.
Novità in vista anche per le
bus card, che consentono ai
clienti degli hotel di utilizzare gratuitamente i mezzi
pubblici, e l’arrivo delle bici-
5
27 - 29 aprile, ‘azzurro come il mare’
Pesce azzurro
D
al 27 al 29 aprile a Se- gheranno le caratteristiche
nigallia si svolgerà la nutritive ed organolettiche
terza edizione di “Azzurro delle varie specie, come
come il mare”: il viaggio riconoscerle ed acquistardel gusto tra i sapori del- le quando sono fresche, i
l’Adriatico. Un’occasione mesi di maggiore disponiper scoprire tutti i segreti bilità e poi come pulirle e
ed i gusti della marine- conservarle, le tecniche di
ria marchigiana, da quelli sfilettatura, cottura e tante
tradizionali ai più inso- altre curiosità. A questo
liti. Sgombri, morgani, punto, alle undici, la “clasmazzole, alici, sarde, suri, se” si sposterà con un bus
sardoni, aguglie, lanciar- navetta nelle grandi cucidi… Specie ittiche dagli ne del rinomato Istituto
aromi di un tempo tutte Alberghiero A. Panzini di
da scoprire: le loro carat- Senigallia, dove il miglior
teristiche, i valori nutritivi, staff specializzato curerà
i criteri di acquisto, come proprio la parte di cucina
pulirle, conservarle e natu- dei laboratori. La mattinaralmente cucinarle. Oltre ta si concluderà con la dea questi, saranno scoperti gustazione dei piatti proaltri pesci ancora, gustosi posti e spiegati, abbinati
e leggeri benché non pro- ad un’accurata selezione
priamente appartenenti di vini locali.
alla famiglia del pesce Le giornate dedicate ai laazzurro come: canocchie, boratori del pesce azzurro
mazzole, seppie, polpi, sono due il 27 e il 28 aprile
vongole, lumachine…
al mattino. Mentre sabato
Un po’ diversa la formula 28 pomeriggio e domenirispetto alle preceden- ca 29 sempre di pomerigti edizioni di cui rimane gio, la manifestazione si
comunque la gratuità dei aprirà al grande pubblico
laboratori esclusivamente nell’antica Pescheria del
previa prenotazione ed il Foro Annonario, per una
numero chiuso.
degustazione di pesce in
Il viaggio dei laboratori cui si potrà assaggiare al
di “Azzurro come il mare” costo di cinque euro una
inizierà quest’anno sin dal selezione di alici marinamattino. L’appuntamento te, sardoncini e lumachine,
è per le sette e mezza in accompagnate da buon
punto al Porto Turistico di pane e vino marchigiano.
Senigallia per vedere i pe- La partecipazione agli
scherecci appena rientrati esclusivi Laboratori del
nell’area portuale, al ri- Pesce Azzurro è totalmentorno dalla notte di pesca. te gratuita ma è soggetta a
Seguirà in una sala della prenotazione.
Lega Navale, con splendi- Info: Comune di Senigallia
da vista sul mare, la parte – Servizio Attività Econodidattica in cui i pescato- miche – Piazza Garibaldi,
ri della Lega Pesca Mar- 1 – 60019 Senigallia (AN).
che, grazie alla loro antica Tel e fax 071.6629256 – eesperienza, racconteran- mail: sviluppo.economino dove, come e in quali [email protected].
periodi dell’anno il pesce an.it – web: www.senigalazzurro viene pescato. liaturismo.it.
Esperti del settore spieAlessandro Piccinini
condivise. “Abbiamo deciso
di azzerare tutte le bus card
distribuire in in ben 12 mila
copie affinchè possano essere rilasciate nuovamente
agli albergatori ma stavolta
nominative, per hotel -spie- il progetto ‘niente da capire’ in città
ga l’assessore Ceresoni - per
l’estate saremo pronti anche
per l’introduzione di bicicondivise allestite presso alcuni parcheggi scambiatori.
ei giorni scorsi è stato peo “Peaceful Europe” .
Iscrivendosi alla banca dati
proiettato presso il ci- I film proiettati sono stati i
del comune e pagando una nema “Gabbiano” di Seni- seguenti: “Europa Europa”
cifra che consenta il recupe- gallia il film “Maturity Exam”, di Agnieszka Holland; “Arro a fine giornata del mezzo, alla presenza del regista Pre- rivederci Ragazzi” di Louis
si potranno utilizzare le bici drag Delibasic. Si tratta di Malle; “La spina del diavolo”
per poi riposizionarle nelle un documentario girato in 5 di Guillermo Del Toro; “Terapposite rastrelliere”.
giorni a Sarajevo con l’aiuto ra e libertà” di Ken Loach; e
Non sarà invece riproposto regista Pierpaolo Loffreda e appunto “Maturity Exam” di
il bus in stile londinese a con la collaborazione della Predrag Delibasic.
servizio di albergatori e ope- TV di Stato bosniaca e del- Al progetto, che è terminaratori che fanno richiesta a la TV indipendente di Bel- to il 24 aprile partecipano
causa dello scarso utilizzo grado, B-92. Al film ha fatto complessivamente 11 classi
fattone dai diretti interessati. seguito un dibattito che ha di cinque scuole senigalliesi:
Manuela Quattrocchi del messo a confronto il regista l’Istituto Professionale per i
comitato Imprenditori del con i ragazzi presenti.
Servizi Alberghieri; l’Istituto
lungomare: “A nostro avviso L’iniziativa si è inserita nel- tecnico Commerciale e per
c’è l’esigenza di un maggiori la rassegna cinematografica Geometri; l’Istituto profescoinvolgimento delle zone “Niente da capire”, organiz- sionale per l’Industria e l’Arpiù a nord e sud del lungo- zata ogni anno dall’Assesso- tigianato; il Liceo Classico; e
mare. Per questo vorremmo rato alla Politiche Giovanili il Liceo Sociopsicopedagopiù collegamenti del tra- del Comune di Senigallia gico.
sporto pubblico, anche con per le scuole superiori di se- Alla proiezione di ogni film
orari estesi alle ore nottur- condo grado. Quest’anno la fa seguito un dibattito in
ne, e che il trenino arrivasse rassegna ha avuto per tema gruppi, condotto dagli opeanche sul lungomare di po- centrale la pace, in quanto ratori del Centro Informanente”.
collegata al progetto euro- giovani di Senigallia.
Film per giovani
N
6
26 aprile 2007
Chiesa
C’è vita
in parrocchia
Mondolfo: un mare giallo dal Papa
Un mare di giallo ha inondato Piazza San Pietro mercoledì scorso [18 aprile 2007]. I simpatici cappellini dei pellegrini di Mondolfo,
infatti, giunti all’udienza dal Papa nell’occasione dell’apertura delle Feste Decennali della
Madonna delle Grotte, hanno caratterizzato
un ampio settore della sterminata piazza, animata da oltre cinquantamila presenze. “Giallo,
il colore della luce, del Cristo Risorto in questo tempo di Pasqua; ma anche il colore della
bandiera pontificia” è stata motivata la scelta, in tono anche con l’addobbo floreale della scalinata della Basilica di S.Pietro da dove
Papa Benedetto ha tenuto l’incontro. “E’ stato
davvero emozionante l’incontro con Papa Benedetto – ci hanno detto fra i tanti i giovani
del Centro Ricreativo Parrocchiale anch’essi
presenti in Piazza San Pietro – per la dolcezza
con cui il Papa ha espresso il messaggio della
giornata”. “Una intensa giornata di gioia, di festa e di preghiera, sottolineata dal boato dei
presenti quando la nostra comunità è stata ricordata in Piazza per l’apertura delle solenni
Feste Decennali in onore della Madonna delle
Grotte e che animeranno Mondolfo ed il Santuario sino a metà settembre, è stata quella
di mercoledì 18 aprile. Il Papa ci ha diretto la
preghiera del grande teologo Clemente Alessandrino, con la quale ha chiesto al Signore di
concedere a noi suoi figli di vivere nella pace,
di attraversare senza esserne sommersi i flussi
del peccato, di essere trasportati in tranquillità
dallo Spirito Santo e dalla Sapienza ineffabile.
Anche le opere buone, ha sottolineato il Papa,
ci fanno conoscere Dio” come ha ricordato il
Rettore del Santuario e Parroco di Mondolfo,
don Mauro Baldetti. La delegazione mondolfese ha poi offerto al Santo Padre un tangibile
segno di partecipazione alla Carità del Papa
ed ha lasciato un quadro contenente una preziosa riproduzione della Vergine interamente
ricamata a mano da maestranze locali devote
alla Madonna delle Grotte. Il pomeriggio della
giornata è stato dedicato alla visita alla tomba
dell’Apostolo Pietro e dei Pontefici, ed ha avuto
un ulteriore sottolineatura religiosa con la celebrazione dell’Eucaristia alle ore 17 all’Altare
della Cattedra, proprio all’interno della Basilica di San Pietro. Ora i festeggiamenti in onore
della Madonna delle Grotte proseguiranno, in
vista del mese mariano di Maggio. Per informazioni: www.madonnadellegrotte.it .
Alessandro Berluti
Il Centro di aiuto alla vita a Jesi
Volontari per la vita, di nome e di fatto. Il Cav
onlus - Centro di Aiuto alla Vita di Jesi, che costituitosi formalmente l’anno scorso ha inaugurato sabato 21 aprile) la propria sede in via
Costa Baldassini n. 10 (di fianco alla chiesa S.
Pietro). L’inaugurazione del centro, intitolato a
Savino Antenori (primo Presidente del Cav Jesi,
recentemente scomparso), è stato preceduto
da un incontro pubblico presso la Biblioteca
Diocesana Petrucci a palazzo Ripanti. Tra gli
altri, la presenza dell’On. Carlo Casini, Presidente Nazionale del Movimento per la Vita (cui
è collegata l’attività dei Cav nel territorio) ed
europarlamentare, che ha proposto il tema “La
funzione dei Cav a trent’anni dalla legge sull’aborto”. Alla conferenza, moderata da Nino
Lucarelli Presidente del Cav Ancona, hanno
preso parte Tiziano Consoli neopresidente del
Cav di Jesi, Marco Ippolito coordinatore regionale Cav Marche, Fabiano Belcecchi Sindaco di
Jesi, Gerardo Rocconi Vescovo di Jesi e Giorgio
Guidi Presidente dei Giovani di Confindustria
Marche.
Il ‘governo’ dei Frati Cappuccini
Si è svolto in questi giorni a Loreto il 274° capitolo elettivo dei cappuccini delle Marche. Il
Capitolo è un “piccolo parlamento”, composto
da oltre 60 frati, eletto da tutti i cappuccini, si
riunisce ogni tre anni per decidere e programmare il futuro della “provincia religiosa” che
conta la presenza oltre 150 frati. Per questo
triennio sono stati eletti: fra Gianni Pioli, (Superiore Regionale), fra Vittore Fiorini, sarà il suo
Vicario; fra Giuseppe Settembri, fra Marzio Calletti, fra Fabio Furiasse, sono gli altri consiglieri
del Definitorio. Il Capitolo ha preso anche importanti e delicate decisioni per quanto riguarda il ridimensionamento delle presenze e delle
strutture. In particolare è emersa la volontà di
impegnarsi nello sviluppo dell’“Opera di Padre
Pio” di Fano, che si occupa dell’aiuto ai poveri
della città. Un’opera fondata da fra Valerio Grazioli, recentemente scomparso, ma sempre ben
sostenuta da tutti i Cappuccini delle Marche.
lutto D
on Renato Bolletta nelle parole di sua nipote Edda
il messaggio della cei
Il servo umile e fedele Scout
si sono svolti a Sant’Angelo il 30 marzo, nella
chiesa parrocchiale.
N
ato a Montemarciano
l’8 agosto 1921 è ordinato sacerdote il 14 maggio
1944. Dopo un periodo pastorale a Montemarciano
(per la guerra) è successivamente: cappellano a Ostra
Vetere (1944); a Serra de’
Conti (1947); parroco a Magnadorsa (1951); a Castelvecchio (1957); a Sant’Angelo (1969); a Montemarciano
(1977). E’ anche responsabile Caritas dal 1972 al 1978.
Nel 1999 rinuncia a Montemarciano per limiti di età.
Il 28 marzo 2007 torna nella casa del Padre. I funerali
Caro zio don Renato, ad un mese dalla tua
scomparsa ho sentito il bisogno di scriverti
questa lettera. Voglio ringraziarti per la tua
presenza umile e silenziosa accanto a noi. Tu
non amavi farti notare e metterti in mostra,
ma quando c’era bisogno di una parola di
conforto eri sempre pronto ad ascoltarmi. Ora
anche se sei partito per il cielo, sento che tu mi
sei molto vicino, mi ritrovo alle volte a parlarti e confidarmi, perché so che tu, che sarai
già alla presenza del Signore, intercederai in nostro favore.
Ricordo che tu sapevi sempre vedere in chi ti stava di fronte il lato buono e positivo ed eri pronto a giustificare chi in
qualche modo ti dava dispiacere. Nella tua vita di sacerdote hai sempre ubbidito anche quando hai ricevuto incarichi
che avresti preferito non avere; ma da servo umile e fedele
hai sempre accolto ogni proposta con filiale obbedienza mettendo in pratica il Vangelo: ‘Quando avrete fatto tutto quello
che vi è stato ordinato, dite: siamo servi inutili. Abbiamo fatto quando dovevamo fare’. (Lc 17,10).
Grazie zio della tua presenza e del tuo affetto, il vuoto che
hai lasciato è incolmabibile, mi piace però ricordarti e mi
danno serenità queste parole di S.Agostino: ‘Non si perdono
mai le persone che amiamo perché possiamo amarle in Colui
che non si può perdere’.
Ciao,
zio, tua nipote Edda.
L
o scoutismo cattolico è stato ed è tuttora
un elemento prezioso del
tessuto ecclesiale e sociale del nostro paese e lo ha
servito attraverso una limpida - a volte straordinaria
- testimonianza al Vangelo e
attraverso l’assunzione delle
responsabilità di una cittadinanza attiva, generosa e
libera, carica di slancio e di
speranza, dedita alla ricerca
del bene di tutti”: lo scrivono i vescovi del Consiglio
permanente Cei nel “Messaggio agli Scouts Cattolici
in Italia in occasione del
centenario dello Scoutismo”,
diffuso questa mattina dalla
Cei. Lo scoutismo cattolico in Italia nacque nel 1916,
otto anni dopo la fondazione da parte di Robert Baden
Powell. Nel nostro Paese
sono presenti oltre venti associazioni scout, e tra esse la
più numerosa e diffusa nel
territorio è l’Agesci con oltre 177.000 associati, seguita
dalla Fse (19.000 associati).
le iniziative e le proposte di pastorale giovanile consultabili sul web
Viaggia sulla rete l’Agorà
V
iaggia su internet l’Agorà dei giovani italiani, il percorso pastorale
triennale promosso dalla Conferenza Episcopale Italiana per “rendere i
giovani sempre più protagonisti della
propria missione nel cammino della
Chiesa”. Informazioni, foto e documenti interamente scaricabili sono infatti
disponibili sul sito ufficiale www.agoradeigiovani.it, colorato e facilmente
consultabile grazie ad una grafica immediata e vivace.
In evidenza, sull’home page, le novità
dell’Agorà, insieme alle sezioni “Loreto2007”, “Sydney2008”, “Eventi2009”
che indicano il tema dell’anno e l’even-
to che lo caratterizza. La prima, razione con Poste Italiane, per risparin particolare, offre informazioni miare i circa 2.000 euro che servono
sulle modalità di iscrizione, sul per partecipare all’evento.
reclutamento dei volontari, sulla Di grande rilievo la sezione “Materiali e
partecipazione delle delegazio- Sussidi”, che contiene approfondimenti,
ni estere e sull’accoglienza nelle schede di attività, tracce per un itinediocesi in preparazione al primo rario annuale di preghiera e documenti
grande appuntamento, cioè l’in- ecclesiali per entrare nello spirito del
contro dei giovani con Benedetto triennio. Tutti i file sono scaricabili in
XVI che si terrà nella città del Santua- formato word.
rio mariano l’1 e 2 settembre prossimi La sezione “Ufficio Stampa” contiene i
e che sarà preceduto da una serie di comunicati stampa e la rassegna stammomenti di condivisione e scambio di pa, mentre le “News” completano la
esperienze in programma dal 29 al 31 parte informativa con aggiornamenti
agosto in 32 diocesi dell’Abruzzo, del- e iniziative che gravitano intorno al
le Marche, dell’Emilia Romagna e del- triennio e alla preparazione dell’evento
l’Umbria coinvolte nell’accoglienza dei di Loreto. Per sensibilizzare il mondo
pellegrini che arriveranno dall’Italia e giovanile e per favorire una maggiore
da alcuni Paesi dell’Europa e del Medi- circolazione di notizie è stata creata
terraneo.
“AgoràNews”, una newsletter a cui è
In “Sidney2008”, oltre ad alcune infor- possibile iscriversi compilando l’appomazioni generali sulla Gmg australia- sito modulo che si trova sul sito. Non
na, anche il regolamento dell’iniziativa manca una “Photogallery” che docu“SMS08”, lanciata dal Servizio naziona- menta le tappe dell’Agorà.
le per la pastorale giovanile in collaboMarco Fabi
I sacerdoti aiutano tutti.
Aiuta tutti i sacerdoti.
Ogni giorno 39 mila sacerdoti diocesani annunciano il Vangelo nelle parrocchie tra la gente, offrendo a tutti carità, conforto e speranza. Per continuare la loro
missione, hanno bisogno anche del tuo aiuto concreto: di un’offerta per il sostentamento dei sacerdoti. Queste offerte arrivano all’Istituto Centrale Sostentamento
Clero e vengono distribuite tra tutti i sacerdoti, specialmente a quelli delle comunità più bisognose, che possono contare così sulla generosità di tutti.
Offerte per i nostri sacerdoti. Un sostegno a molti per il bene di tutti.
Per offrire il tuo contributo hai a disposizione 4 modalità:
L’offerta è deducibile:
• Conto corrente postale n° 57803009
Per chi vuole, le offerte versate a favore dell’Istituto Centrale Sostentamento
• Carte di credito: circuito
CartaSi chiamando il numero verde 800.82.50.00
Clero sono deducibili fino ad un massimo di 1032,91 euro annui dal proprio
• Bonifico bancario presso le principali banche italiane
reddito complessivo ai fini del calcolo dell’Irpef e delle relative addizionali.
• Direttamente presso l’Istituto Sostentamento Clero della tua diocesi.
Per maggiori informazioni consulta il sito www.offertesacerdoti.it
C H I E S A C AT TO L I C A - C. E . I . C o n f e r e n z a E p i s c o p a l e I t a l i a n a
26 aprile 2007
Chiesa
agenda
Prima sintesi dal convegno diocesano ‘Di che famiglia sei?’
Dialoghi sulla famiglia
la “fine della famiglia” gioca
la carta del “pluralismo delle
forme familiari”.
La seconda sostiene che
l’evidenza dei dati fornisce
anche valide argomentazioni per sostenere l’impegno
della società (e della politica) per garantire più che
mai alla famiglia fondata sul
matrimonio quel favor iuris
che il doveroso obiettivo di
perseguire un bene comune
umano rende pienamente
legittimo.
Il secondo relatore, prof.
Furio Pesci, ha dato un contributo pedagogico e ha
spiegato che, secondo lui,
la principale virtù che deve
tornare nella famiglia e nei
rapporti interpersonali è
Famiglia, chie sei?
quella della “fiducia”: ci si
La mattina di sabato è stata deve poter fidare l’uno deldedicata a una riflessione l’altro soprattutto nella copsulla famiglia dal punto di pia e tra genitori e figli. Nelvista sociologico e culturale.
lo stesso tempo deve tornare
Il prof. Giancarlo Blangiar- a essere un valore anche il
“buon senso”, inteso come riconoscimento di istanze naturali dentro il cuore dell’uomo. La “questione educativa”
è una questione che sembra
un’emergenza: la famiglia è
determinante (insostituibile!) nell’educare i figli, per
un’educazione integrale, a
360° (non solo religiosa) per
concorrere in maniera decisiva a costruire un umanesido ha presentato i dati più mo integrale, a costruire la
recenti dell’Istat e di altre persona completa. La famiricerche dai quali si evince glia è “la scuola del più ricco
la situazione della famiglia umanesimo” (GS 52); è maoggi: le donne italiane han- ter et magistra: come madre
no un tasso di natalità di 1,3 è custode della vita, come
figli per ogni donna, il che
vuol dire che una coppia, in
media, non riesce a generare se stessa. La natalità degli
stranieri è molto più alta, e
questo garantisce il futuro della nostra società. Per
quello che riguarda i giovani, questi rimangono nella
famiglia di origine fino a 30
anni, non solo perché non
hanno possibilità economiche, ma perché dichiarano
di trovarsi bene così.
maestra è la prima educaDue le conclusioni del prof. trice. Ricordiamo pure l’art.
Blangiardo. La prima sotto- 30 della Costituzione che
linea la persistente e inne- afferma: “È diritto dei genigabile funzionalità sociale tori mantenere, istruire ed
della famiglia tradizionale educare i figli”. Questa è una
fondata sul matrimonio. Il questione fondamentale: se
tutto mentre l’esperienza vogliamo costruire l’uomo,
ci rende sempre più consa- non possiamo trascurare
pevoli di un clima culturale il ruolo della famiglia. E il
che, dopo aver incassato il tema dell’educazione è sifallimento delle profezie sul- curamente uno degli ambiti
principali quando parliamo
di compiti della famiglia.
La questione educativa
Gli intervenuti alla tavola
rotonda ci hanno fatto riflettere sulla “questione educativa” a partire da alcune
esperienze: quello che già di
buono si sta facendo in Italia. La nostra tavola rotonda
ha ospitato: Angela Crivelli (Associazione Genitori),
Silvia Benedetti (Consultori Familiari) e Anna Sgrò
(Famiglia per l’accoglienza),
la settimana del Vescovo
prescindere dalla famiglia.
Non una famiglia ideale e
perfetta, ma la famiglia reale
dove quotidianamente, pur
nelle difficoltà, si realizzano relazioni autentiche. Per
educare è l’intimità che va
costruita ed è necessario
che i genitori mettano in
gioco anche le loro povertà;
occorre denudarsi progressivamente.
In famiglia l’educazione è
un cammino, un cammino
che non si fa e non si deve
fare da soli: occorre dedi-
Giovedì 26 aprile
ore 21.00: Conclusione Visita pastorale a Morro d’Alba
Venerdì 27 aprile
ore 21.00: Veglia vocazionale in Cattedrale
Sabato 28 aprile
ore 9.30: Consiglio Diocesano per Affari Economici
Domenica 29 aprile
ore 9,45: S.Cresima in Cattedrale
ore 11,30: S.Cresima a Castelleone di Suasa
ore 18,00: S.Messa e processione al Vallone
Martedì 1 maggio
ore 8,30: S.Messa al Santuario Madonna della Rosa
Giovedì 3 maggio
ore 9,30: Incontro Sacerdoti giovani
Venerdì 4 maggio
Solennità di S.Paolino
ore 18,00: S.Messa in Cattedrale e processione
La diocesi a Lourdes
In pellegrinaggio a Lourdes con la diocesi di Senigallia in occasione del decimo anno di ministero episcopale del Vescovo
Giuseppe Orlandoni. Dal 18 al 22 giugno prossimi una significativa esperienza di fede e di comunione diocesana.
Iscrizioni entro il 6 maggio presso la Cancelleria della Curia
di Senigallia, tel. 071 659243. Il giovedì e il sabato presso la
sede Unitalsi a Senigallia, in via Cavallotti 21, dalle 17 alle 19.
coordinati da Fabiana Mar- carvisi con la propria storia
tini dell’Azione Cattolica e la propria persona, dal
momento che i figli vedono
Italiana.
Come aiutare la famiglia a “per sempre” se quello a cui
educare? E’ questa la do- li educhi sono cose in cui
manda a cui si è cercato di credi. E’ giusto non sempliE’ di nuovo tempo per pensare ad un pellegrinaggio in Terra
dare risposta, una risposta cemente educare alle regole,
Santa che si svolgerà nei giorni 15 - 22 ottobre prossimi. Ornon è facilmente sintetizza- ma educare all’amore.
ganizzazione tecnica: agenzia Impronte Roma. Informazioni:
bile. Se pensiamo ai figli, ci
sintesi curata
don Gesualdo Purziani, tel. 335.5952418.
rendiamo conto che sono
da Simone Mandolini
in continua crescita e che
crescono e imparano nel
contesto del consumismo. A il 12 maggio piazza san giovanni in laterano ospiterà tante famiglie
fronte di questo clima esterno alla famiglia, gli adulti
fanno sempre più difficoltà
a prendersi cura delle nuove generazioni, tanto che
l “Giorno della Famiglia” è organizzato Per la zona di Senigallia il referente è Giumolte inchieste sulla condidalla stragrande maggioranza delle asso- seppe Pierangeli (3386642249); per la zona
zione giovanile rilevano l’insignificanza degli adulti per ciazioni cattoliche. In tale occasione le Acli di Chiaravalle è il circolo Acli di Chiaravalle.
la maggioranza dei giovani. provinciali di Ancona organizzano pullman Le iscrizioni sono già aperte. Il programma
Per questi, infatti, gli adul- gratuiti aperti a tutti gli interessati (anche prevede la partenza intorno alle ore 6 e il
ti non sono modelli né da non iscritti).
rientro per le 24.
imitare, né da rifiutare; non
sono né occasione di incontro, né occasione di scontro:
sono solo, semplicemente,
insignificanti. Occorre, invece, che tutta la comunità
cominci a farsi carico dell’educazione dei giovani. È
certamente valido quel proverbio africano che dice “per
Roma, Piazza S.Giovanni
far crescere un uomo ci vuoOre 15.00
le un villaggio intero”, anche
se oggi è evidente che dalla
società ci sono solo apprendimenti superficiali.
Per tutto questo non si può
Pellegrinaggio in Terra Santa
Famiglie in piazza
I
Blue-cc
N
on sarà facile sintetizzare il convegno diocesano ‘Di che famiglia sei?,
che per tre giorni ha impegnato la Chiesa senigalliese su tanti temi uniti da un
unico filo conduttore, la famiglia. I temi trattati erano
tanti, così come le sfumature emerse nello svolgersi dei
lavori.
Iniziato il venerdì sera con
l’introduzione di don Renzo Bonetti su ‘La famiglia
oggi e la proposta cristiana’,
relazione sulla quale tornerermo nel prossimo numero.
Così come daremo spazio
successivamente alla mattina di domenica dedicata alle
politiche per la famiglia.
7
Family Day
12 Maggio
Prende il via a senigallia ilterzo corso di formazione missionaria
Aperti al mondo intero
I
l Centro Missionario Diocesano di Senigallia propone anche in questo anno pastorale il ‘Corso di formazione missionaria’,
una terza edizione che darà modo di conoscere esperienze di missione in diverse parti
del mondo e di far crescere la sensibilità sui
temi del rapporto tra Nord e Sud del mondo.
Il tema di quest’anno è ‘Donne e uomini di
missione: un dono di fede’. A 50 anni dall’enciclica sui Fidei donum vengono in mente le
parole di Oscar Romero “… dove gli uomini
sono capaci di sedersi intorno ad un tavolo
comune per condividere ciò che hanno, là è
presente il Dio della vita” .
Il programma prevede quattro incontri, così
distribuiti:
venerdì 27 aprile ore 21.00
Lo spirito missionario e lo spirito cattolico
sono la stessa cosa.
Sr. Franca Rossetti - Missonaria in Indonesia
domenica 13 maggio ore 17.30
Chiesa particolare e Chiesa universale
Padre Gigi Codianni - Missionario Comboniano in Brasile
martedì 15 maggio ore 21.00
Il mio Brasile. Racconti, esperienze, progetti
da Salvador de Bahia
Delia Boninsegna - Missionaria laica
venerdì 25 maggio ore 21.00
Comunicare ai nostri fratelli la fede che noi
abbiamo ricevuto
Don Sergio Marinelli - Sacerdote Fidei Donum in Argentina
Per informazioni rivolgersi al Centro Missionario Diocesano, tel. 071 6620037 (don
Carlo), tel. 320 3452926 (Mariangela), [email protected]. Gli incontri si terranno
presso il Seminario Vescovile - Via Cellini,
13 - Senigallia (An)
•Un grande SÌ alla famiglia fondata sul matrimonio
e aperta all’accoglienza dei figli.
•NO al riconoscimento pubblico delle unioni di fatto.
•SÌ a politiche audaci e durature di promozione della famiglia.
•SÌ ai bisogni delle persone conviventi.
®
Info: Tel. 06.6896930
www.forumfamiglie.org • e-mail: [email protected]
Ciò che è bene per la famiglia è bene per il Paese
26 aprile 2007
il paginone
Il Censis fotografa
la società
marchigiana
nel rapporto 2006:
il modello
marchigiano
cambia,
aumenta
l’indice
di vecchiaia,
cresce il tasso
di occupazione,
prevale
la solidarietà
diffusa,
fanno paura
droga
e immigrazione
i nuovi marchigiani
26 aprile 2007
il paginone
Le Marche
di oggi
il confronto con la contemporaneità
l Prodotto interno lordo ci mette al terzo posto in Italia e Le sfide? Sapersi confrontare con le nuove dinamiche. Come
siamo al primo per longevità; le imprese sanno rinnovarsi l’immigrazione, fenomeno che negli ultimi cinque anni ha
ma al contempo l’attaccamento alle tradizioni è fortissima. visto più che raddoppiata la presenza degli stranieri. Senza
Crescita economica e stile di vita. Una miscela ad alto po- per altro subire scossoni anche se, avverte Roma, “l’impatto
tenziale che fa gridare al miracolo i ricercatori del Censis. Il maggiore sarà con la seconda generazione”. E poi gli anziani.
rapporto - illustrato la scorsa settimana nella sede della giun- Dal 200 al 2005 l’indice di invecchiamento è salito da 21,3%
ta regionale dal direttore dell’istituto Giuseppe Roma e dal a 22,4% con il 24% degli anziani che ha dichiarato di sentirsi
presidente Giuseppe De Rita alla presenza del governatore spesso solo. Si impongono, pertanto, interventi di “longevità
Spacca, del presidente del Consiglio Bucciarelli e degli as- attiva”, ovvero la capacità di “attivare attenzioni più che risessori Agostini, Marcolini, Amagliani, Ascoli - parla di una sorse economiche”. Di contro il 60% dei giovani vive a casa
regione fra le più “dinamiche e vitali del Paese”. Tra il 2000 con i genitori anche se il 40% di essi lavora. Stentano a tae il 2005 “tutti i fondamentali dell’economia marchigiana gliare il cordone ombelicale, non fanno emergere conflitti
hanno registrato risultati estremamente positivi e per certi generazionale.
versi anomali rispetto allo stato d’affanno segnalato in gran Come allora interpretare il futuro? Secondo una questione
parte delle regioni italiane”. Il valore aggiunto è aumentato in di “onda e di dritta”. Ovvero, come spiega De Rita, partire dai
termini reali del 6%; l’occupazione ha conosciuto un incre- “meccanismi e dai processi indicati” senza però “accontenmento dell’11,3%; le esportazioni hanno visto una crescita tarsi”. Mantenere “l’onda lunga” ma “rafforzare le politiche in
del valore reale del 34,4%. Con la capacità di individuare un atto”. Rafforzando l’onda puntando a una “innovazione reale”.
“secondo motore” nel turismo. Per Giuseppe Roma, un mo- Creando davvero una “comunità attiva” verso anziani e imdello di lifestyle, una “regione simbolo”. Così in armonia con migrati. “Un problema - dice - più politico che di governanse stessa da non inseguire logiche “da outsider, che creano ce”.
incongruenze e difficoltà”, ma capace di individuare “grande Tutto fila liscio, quindi? Ovvio, non è così: anche soltandinamismo nella scia della tradizione” sapendo creare “un to uno sguardo superficiale ci fa intuire che le nostre città
modello compatto, reticolare ma solido”. L’impresa diventa cambiano, viviamo gli stessi problemi che riguardano le altre
così un “valore socialmente condiviso”, un “gene” aziendale realtà e parlare di isole felici non ha più senso. Se il rapporto
abbinato a un “fortissimo senso comunitario”. Il 70,4% degli Censis ci incoraggia, tanto più va vissuta la responsabilità di
imprenditori dichiara di poter contare su una classe impren- tenere il timone ben saldo, come richiamava nell’occasione
ditoriale locale e vivace; il 40,6% degli intervistati dichiara De Rita. Sapendo che non vengono fatti sconti a nessuno:
che la propria condizione sociale ed economica rispetto a 10 il mondo è un affare difficile da gestire, mai dormire sonni
anni fa è migliorata.
troppo tranquilli.
gli anziani, popolazione in aumento
la famiglia tiene e chiede sostegno
L
a famiglia tiene, ma chiede sostegno: il 60,7% dei marchigiani ritiene che sia sempre meno in grado di trasmettere
valori positivi. Il 58,7% concorda nel ritenerla eccessivamente isolata e priva di un supporto necessario per svolgere le
sue funzioni sociali primarie. Le famiglie che presentano
maggiori difficoltà sono quelle allargate e monogenitoriali,
dal momento che nel 2006 il 34,9% di queste tipologie familiari ha speso più di quanto poteva (contro il 21,7% delle
coppie sposate con figli e circa il 24% di quelle senza figli) e
un 23,3% ha subito una contrazione nella propria disponibilità di reddito (contro il 20,9% delle coppie con figli e il 22,6%
di quelle senza figli).
L
I
e comunità marchigiane sono
contraddistinte da un’intensa relazionalità e solidarietà diffusa che
garantisce sostegno ai propri membri:
il 56,3% degli intervistati nell’ultimo
anno ha versato soldi in beneficenza e
il 22,5% ha svolto sempre nell’ultimo
anno, attività di volontariato; il 35,4%
dichiara di essere coinvolto nella soluzione dei problemi della comunità in
cui vive, per il 52,5% gran parte delle
relazioni sociali si svolgono in piazza, al bar, in altri luoghi di incontro
pubblici nella propria città, oltre il 7%
dichiara di ricoprire incarichi di prestigio in ambito cittadino (presidente
di associazioni, di organizzazioni di
volontariato).
Ma la tenuta del sistema di coesione
deve oggi confrontarsi con le nuove
problematiche che più preoccupano i marchigiani: droga (la considera
un problema nella città in cui vive il
50,8% dei marchigiani), solitudine degli anziani (42,7%) e alcolismo (38%).
C’è anche la sfiducia nel futuro: il 47%
degli intervistati ha dichiarato di avere intaccato i risparmi per fare fronte
alle spese, il 16,2% si è indebitato per
effettuare degli acquisti, il 23% ha dichiarato di avere spese superiori alle
proprie possibilità e il 4,2% di essersi trovato nell’incapacità di pagare le
rate), una attenuazione della fiducia
nelle capacità di medio periodo di
migliorare la propria condizione socioeconomica rispetto a quanto fatto nel passato (il 32,1% ritiene che la
propria condizione sociale migliorerà
nei prossimi dieci anni, ma è oltre il
37% a prevedere un peggioramento).
sanità a portata di tutti
lo stile di vita
I
l 64,3% considera la qualità della vita buona con riferimento alla città in cui vive, e l’11,6% ottima. Il rapporto con
il territorio rappresenta un elemento imprescindibile: in termini di radicamento (il 57,6% dei marchigiani è nato nel
comune in cui abita, il 22,2% vi risiede da più di 20 anni, l’11,1% da più di 10 anni e il 3,3% da meno di 5 anni), della
funzione securizzante che è in grado di svolgere (ben il 91,5% dei marchigiani si sente sicuro nel luogo in cui vive), nella
preservazione dei valori rurali, che traspaiono nei comportamenti di vita quotidiani (il 50,2% si dedica al giardinaggio,
alla coltivazione, alla caccia, o ad altre attività di tipo agreste, e addirittura il 69,9% dichiara di consumare spesso prodotti
coltivati o raccolti da un famigliare, un amico, un parente). È forte l’attaccamento alle tradizioni e alla vita della comunità,
considerato che il 57,2% (percentuale che sale quasi al 60% tra i marchigiani di età compresa tra i 30 e 64 anni) partecipa
generalmente alle processioni, alle manifestazioni, alle sagre. Un retroterra comunitario e identitario che costituisce un
humus eccezionale di alimentazione di spirito di intrapresa e dinamicità. Il 44,8% dei marchigiani considera il rischio, nel
lavoro, o negli investimenti, una situazione incerta ma da cui si possono trarre dei vantaggi (il 33,4% in Italia); nell’ultimo anno, quasi un quarto della popolazione (23,9%), anche se già occupata, ha cercato di accrescere il proprio reddito,
svolgendo dei lavoretti; il 16,8% ha cercato di diversificare i propri investimenti finanziari. Il 40,6% dichiara che la propria
condizione sociale ed economica è migliorata rispetto a 10 anni fa, e tra questi, il 5,1% dichiara che lo è stato di molto.
ambiente
E’ cresciuto, tra il 2004 e il 2005, del 26,1% (contro una crescita nazionale del 21,7%) il numero degli operatori di agricoltura biologica, arrivati a 2.762 unità, corrispondente al 5,5% delle aziende biologiche nel Paese; tra il 2004 e il 2006,
il valore reale delle esportazioni agricole del territorio marchigiano è cresciuto del 19%, a fronte di un aumento medio
di quelle italiane del 7,9%. Le Marche sono una delle regioni che meno ricorre alla raccolta differenziata (“solo” il 16,2%,
contro una media italiana del 22,7% dei rifiuti prodotti è stato raccolto in modo differenziato) e alla produzione di energia
elettrica da impianti a fonti rinnovabili (idrico, biomasse, ecc) sul totale della produzione regionale (14,8% delle Marche
contro un valore medio italiano del 18,4%).
I
l 63,2% dei marchigiani, di fronte alle difficoltà finanziarie del sistema sanitario, ritiene importante investire sul
consolidamento di piccoli presidi ospedalieri diffusi sul territorio, piuttosto che sul potenziamento di grandi poli ospedalieri regionali. Gli indici regionali di performance fotografano il buon livello della sanità regionale, nel confronto con
il resto d’Italia, per quanto riguarda il grado di soddisfazione
dei cittadini rispetto ai servizi, il livello di modernizzazione
(le Marche sono la terza regione per dotazione tecnologica
di base) e la gestione economico-finanziaria.
il lavoro che cresce
sicurezza
Diminuiscono gli incidenti stradali: tra il 2004 e 2005 si registra un decremento degli incidenti stradali del 9,5%. Nello
stesso anno, i feriti sono diminuiti del 9,7% e i morti del 19,7%.
comunicazione e cultura
La metà dei marchigiani (49,2%) legge ogni giorno un quotidiano; il 37,9% naviga spesso in internet. Dopo Piemonte ed
Emilia Romagna, le Marche sono la regione con la più alta percentuale (9%) di spesa famigliare destinata alla cultura e ad
attività ricreative.
I
L
e Marche sono state interessate relativamente tardi dal processo migratorio rispetto ad
altre regioni (il 54,5% degli stranieri residenti
nel 2005 si è stabilita nel territorio marchigiano
negli ultimi cinque anni, mentre in Italia tale
valore è del 45,1%) malgrado ora sia diventato
strutturale. Nell’ultimo quinquennio, è più che
raddoppiata la presenza degli stranieri (+119,7%
tra 2000 e 2005, contro un tasso di crescita
italiano dell’82,3%), portandone a 91.325 il numero, pari al 6% dell’intera popolazione (in Italia
il valore si attesta al 4,5%). Finora il processi di
integrazione ha avuto un buon esito, anche se
si vanno diffondendo sempre più fenomeni di
chiusura: il 51,9% considera infatti gli immigrati
un problema, perché la loro presenza sta determinando un inasprimento del disagio sociale
(contro il 48,1% che pensa invece che questi
siano una risorsa indispensabile). Un dato che
sale al 55,4% tra i giovani con meno di 30 anni, e
scende progressivamente, fino a invertire il giudizio tra gli over 64, dove “solo” il 46,8% giudica
l’immigrazione un problema.
l tasso di occupazione nel 2006 si è attestato a quota 64,4%
(contro il 58,4% in Italia) crescendo di quasi un punto percentuale in più rispetto all’anno precedente; anche quello
femminile è aumentato, invertendo la tendenza del 2005, e
collocandosi al 53,8% (contro il 46,3% in Italia). Il tasso di
disoccupazione si è attestato nel 2006 sui suoi livelli fisiologici, raggiungendo quota 4,5% (contro una media del 6,1%
del centro e del 6,8% italiana), e segnando una contrazione
di quasi un puntoTra il 2004 e il 2006 (i dati fanno riferimento alla media dei primi tre trimestri), la quota di occupati a
tempo indeterminato è passata dal 61,6% al 63,3%, attestandosi su livelli prossimi alla media del Paese, mentre è diminuita l’incidenza dei lavoratori a tempo determinato (passati
dal 9,3% all’8,8%) e degli atipici (collaboratori a progetto e
occasionali) calati dal 2,2% al 2%.
foto Libero Api
L
e Marche sono investite dall’invecchiamento in misura significativa in rapporto ai valori medi nazionali visto che nel
periodo 2000-2005 il numero di anziani è salito da quasi 316 mila a 340 mila circa (+7,6%), l’indice di invecchiamento
da 21,3% a 22,4%, l’indice di vecchiaia, che rapporta gli over 64 ai giovani fino a 14 anni, da 165,6% a 171,6%. Entro il 2015 è
prevista un’ulteriore crescita del 9,4% nel numero di anziani che arriveranno a rappresentare il 24,4% della popolazione. La
regione ha già adesso la speranza di vita per gli uomini e per le donne più alta d’Italia. Per quanto gli anziani siano coinvolti
in attività comunitarie che significano un’intensa produzione di relazioni, c’è tuttavia una quota che rischia di restare esclusa:
sono il 26,4% gli anziani che hanno dichiarato di sentirsi spesso soli e di non avere persone con le quali parlare e ben il 42,7%
dei marchigiani ha individuato negli anziani che vivono da soli il secondo problema in ordine di importanza, della città in
cui vive. Il 55,7% dei marchigiani intervistati definisce già adesso l’aumento del numero degli anziani un problema, opinione
condivisa dal 54,6% degli stessi interessati.
giovani, indipendenti in casa
G
iovani Indipendenti in casa: il 60,3% dei marchigiani con età tra 18 e 35 anni vive con i propri genitori; di questi, poco
meno del 58% risulta occupato. Più del 52% non ha intenzione di andarsene di casa entro i successivi tre anni e il 45%
dichiara di stare bene così perché ha la sua libertà. Questa permanenza prolungata non conduce a una riprovazione sociale;
anzi, tra i marchigiani nei confronti delle loro nuove generazioni, prevale un giudizio positivo: oltre il 49% degli intervistati
ritiene che queste siano più preparate ed entusiaste degli anziani e pronti a diventare la futura classe dirigente locale.
Giuseppe Roma sul Corriere della Sera: “Brillanti risultati”
“Come l’Irlanda e la Finlandia”
cco le Marche secondo l’opinione del direttore del Censis Giuseppe Roma in un articolo pubblicato sul Corriere della
E
Sera della scorsa settimana . Una regione-simbolo, capace di coniugare innovazione e tradizione. Meglio del sistema
produttivo lombardo, in ginocchio con la crisi del petrolio o del Triveneto che mostra solo un “residuo appeal”. I “brillanti
risultati” raggiunti dalle Marche derivano “dalle scelte imprenditoriali e istituzionali. Il sistema imprenditoriale ha confermato il suo carattere manifatturiero senza fughe in avanti nella finanziarizzazione né una rincorsa a più bassi costi di
produzione con un spinto decentramento”. “Si è preferita la strada della collaborazione anche con le imprese straniere”.
Nuovi settori avanzati, come l’informatica, il design e la nautica, si sono aggiunti a quelli tradizionali.
E “il contesto securizzante e le reti comunitarie sostenute dalle politiche regionale” ha fatto il resto.
26 aprile 2007
Territorio
MarinaIncidente Api: monta la rabbia di cittadini e istituzioni
11
corinaldo. Premiati i dipendenti delle Bcc
Informazione e mare sporchi Finanza certificata
C
i avete tolto anche il mare!”: era
scritto in uno dei tanti striscioni
che ha accompagnato il lungo corteo
di domenica scorsa, a Falconara dalla centralissima piazza Mazzini sino
all’ingresso principale della raffineria,
bloccando il traffico sulla statale.
Erano cinquecento circa contro la raffineria dopo il recente sversamento
in mare di oli combustibili tossici e
cancerogeni ad alto contenuto di zolfo. Parole di indignazione e di caustica
polemica nei confronti dell’Api, che a
tutt’oggi, accusano in molti, non è in
grado di fornire dati precisi in merito alla quantità di materiale tossico
presente sulla costa adriatica e sui
fondali. Sino ad ora le operazioni di
bonifica, estese per un tratto di oltre
20 chilometri da Falconara a Senigallia, nelle fasi di monitoraggio e di
pulizia, hanno portato al reperimento
di circa 2.400 fusti di materiale contaminato ed altamente nocivo, pari ad
una tonnellata di olio Atz; cifra che
costituirebbe soltanto una parte di
un totale, del quale si ignora la reale
quantità e che si ritiene almeno quadruplo. E proprio sui dati si concentra la maggiore preoccupazione, visto
che, rispetto al decreto regionale di
concessione del 2003 e del protocollo
d’intesa, eventuali rilasci di materiale
tossico superiori a 10 metri cubi costituirebbero un danno ambientale
rilevante, tale da attivare una procedura d’emergenza. Accanto a comuni
cittadini, il corteo ha visto la partecipazione dell’Ambasciata dei diritti
Marche, di Greenpeace Ancona, di
Legambiente Marche, di comitati cittadini falconaresi, nonché delle varie
associazioni di categoria direttamente
colpite come l’Associazione pescatori
del Misa e gli operatori balneari. Tutti
a contestare i 17 incidenti gli 8 sversamenti, di cui quest’ultimo appare il
più grave ed esteso.
Tensione anche a Montemarciano,
dove mercoledì scorso si è riunito
un Consiglio comunale aperto nella
frazione di Marina. “Il fatto che il petrolchimico rappresenti una minaccia
ambientale è ormai
chiaro a tutti, sia
per gli effetti dello
sversamento che
per l’erosione della
spiaggia” dice il sindaco Gerardo Cingolani. L’Api non
può più stare qui.
Per quanto riguarda lo sversamento,
è assurdo che ancora non sia stata
definita la quantità
di liquido versato in mare. Com’è possibile che si sappia la quantità di carburante che una nave contiene e non
si riesca a calcolare quanto ne è finito
in mare?”. Intanto la giunta regionale
ha affidato all’assessore all’Ambiente, Marco Amagliani, il mandato di
costituire un gruppo di lavoro per
l’istruttoria dei danni diretti e indiretti causati dallo sversamento in mare
dell’olio combustibile. L’Api ha elaborato un piano di bonifica e a Marina
si è proposto di continuare a procedere manualmente con l’utilizzo di
pale per l’asportazione del materiale e
l’impiego di escavatori per la sola movimentazione. A Falconara nord meccanicamente, con l’utilizzo di mezzi
leggeri che agiranno sotto la guida di
personale specializzato per una corretta attuazione dell’intervento. In
questo caso è stata programmata la
messa in campo di 30-35 unità lavoro
che dovrebbero ultimare le operazioni
nell’arco di 10-15 giorni. Sulle scogliere alle spalle della stazione fs di Montemarciano verrà impiegato una Aspira-solidi per l’aspirazione di materiale
contaminato (ghiaia e legni) dagli anfratti dello scogliere a terra.
Questi gli interventi che speriamo riportino alla normalità il nostro mare.
Resta però lo sconcerto e l’amarezza
per come la dirigenza Api ha affrontato la questione.
Intanto è stato revocato, a Senigallia,
il divieto di balneazione. Ma cittadini, operatori e istitituzioni restano a
dir poco preoccupati: hanno diritto di
sapere come è andata veramente e che
tipo di futuro ambientale li aspetta.
L.M.
Ostra Vetere e l’area archeologica
Il piccolo turismo trainato da Chiaravalle
Un importante intervento nell’area archeologica di Ostra Vetere vedrà impegnati l’Università degli studi di Bologna ed il
Comune di Ostra Vetere. Un progetto iniziato quasi due anni
fa che vede coinvolti non solo Università e Comune, ma anche la Soprintendenza ai beni archeologici delle marche, che
nel 2005 hanno sottoscritto una convenzione ed un protocollo
d’intesa per valorizzare una zona di interesse storico e culturale inestimabile.
Dopo il ritrovamento del teatro romano e delle terme (curato
dalla Soprintendenza ai beni archeologici delle Marche), e di
quello del foro e di una parte della necropoli (curato dall’Università), quest’anno la campagna di scavo nel sito della città
romana di Ostra Antica avrà una durata di 3 settimane e inizierà il 25 giugno per concludersi il 13 luglio.
Biblioteche, musei, antichi palazzi. I centri storici dei piccoli
comuni marchigiani sono ricchi di storia e di grandi potenzialità per un turismo culturale che non sempre viene adeguatamente valorizzato. Partendo da questa considerazione, i comuni di Chiaravalle e di San Leo (Pesaro Urbino) realizzeranno
un progetto per un nuovo turismo culturale per l’area adriatica. Rafforzare la cooperazione transfrontaliera tra le piccole
istituzioni culturali di Marche, Emilia Romagna, Abruzzo con
alcuni territori di Croazia, Albania e Bosnia. E’ questo l’obiettivo del progetto “Maestro”, approvato dalla Commissione Europea, con un budget di circa 366 mila euro. Per le Marche parteciperanno Chiaravalle, come coordinatore, i comuni di San
Leo e di Pesaro, la Svim – Società Sviluppo Marche, l’Università
Politecnica delle Marche, Dipartimento Scienze sociali.
A brugnetto prosegue la serie di incontri per ragionare sull’essere genitori
Educare all’affettività
E
ducare all’affettività è prima di tutto educare alla giusta relazione, alla
capacità di dialogo. A quest’ultimo devono saper educare i genitori. La dott.
ssa D’Ambrosio ha illustrato alcuni
“stili genitoriali”; alcuni modi di essere
genitori:
- Stile genitoriale affettivo positivo.
Questo è ben espresso da questo tipo
di atteggiamento che fa dire spesso ai
genitori nei confronti del figlio o dei
figli: «Sono contento che sei qui, ti voglio bene, ti stimo, mi interessa quello
che dici… ma quello che fai non è giusto». Questa può essere una frase che
ricorre spesso. Oppure, semplicemente
il nostro costante atteggiamento nei
confronti dei nostri figli. Ricordiamoci
che noi non comunichiamo solo con la
bocca; circa il 70% della nostra comunicazione avviene con i gesti, il corpo,
gli atteggiamenti. Si tratta del linguaggio non verbale.
- Stile genitoriale affettivo negativo. Si
esprime con questa frase: “Tu non
riesci a fare nulla… lo faccio io per te”.
Oppure: “Basta! Non ti muovere ché fai
solo danni!”. Con questo atteggiamento
certamente non aiuto mio figlio e non
esalto le sue capacità; non lo educo.
- Stile genitoriale critico positivo. È l’at-
teggiamento da parte dei genitori che
cercano di dare spiegazioni al figlio,
sottolineando anche l’aspetto positivo.
Occorre sempre andare a cercare l’elemento positivo, anche nelle situazioni
più negative.
- Stile genitoriale critico negativo. È
espresso dalla frase “Sei sempre lo stesso… anche questa volta non hai capito
nulla!”. Ricordiamoci che si comunica
molto più con i gesti o con un abbraccio che con le parole.
La conseguenza è che, per saper educare, tra genitori e figli occorre stabilire
bene i ruoli ed i compiti. Alcuni genitori, di fronte agli insuccessi dei propri
figli, si fanno prendere dai sensi di colpa. E così i figli percepiscono che i loro
insuccessi sono da attribuire ai loro
genitori e di fronte alle difficoltà se ne
lavano le mani.
È molto importante stabilire chi può
risolvere il problema tra genitori e figli.
Facciamo l’esempio di un figlio che ha
problemi di relazione con un proprio
insegnante. Non è giusto che intervenga subito e direttamente il proprio
genitore: a scuola ci sta lui, è giusto
che io lo responsabilizzi e gli dia l’autonomia di sbrigarsela da solo. Se il figlio è consapevole di questo, è un vero
e proprio passo in avanti. Se il figlio è
continuamente sotto la protezione dei
genitori, non sarà mai autonomo.
Davanti ad un problema dei nostri figli, ripetere spesso la frase: «Ti dico
io come si fa» può essere utile durante l’infanzia, ma non nell’adolescenza.
Bisogna invece mettersi davanti al problema insieme ai nostri figli dicendogli
che la soluzione noi non ce l’abbiamo.
Ricordiamoci che gli adolescenti hanno
tutte le conoscenze su tutto. Per esempio, sul sesso possono conoscere tutto
da internet… Quello che spesso non
hanno è la cap
acità di sapere valutare o valorizzare le
loro conoscenze. I genitori dobbiamo
dare loro i valori e le priorità. Tutto
questo lavoro va fatto basandoci sulla fiducia reciproca. E la fiducia è un
seme che si semina sin dall’infanzia;
non possiamo cominciare a coltivarla
quando i figli sono adolescenti.
Appuntamento a Brugnetto venerdì 27
aprile, alle 21.15 per l’ultimo incontro
del ciclo: “La vita non è un click: realtà
o reality”. Il prof. Domenico Bartolini
parlerà di genitori ed educazione ai
mezzi di comunicazione: internet, telefonino, tv.
Simone Mandolini
P
resso il Teatro “Carlo
Goldoni” di Corinaldo si
è svolta la cerimonia per la
premiazione dei 13 dipendenti delle Banche di Credito Cooperativo Marchigiane
che hanno conseguito la certificazione €fa, la qualifica di
professionisti nella tutela del
consumatore nel campo dei
servizi finanziari. Le Banche
di Credito Cooperativo delle
Marche metteranno, quindi,
a disposizione della propria
clientela 13 nuovi esperti
del risparmio con un “marchio di qualità” in grado di
offrire una qualificata consulenza nella gestione dei
propri risparmi. I dipendenti premiati sono: Alessandro
Piazzi Bcc Ancona, Giuliana
Giorgi Bcc Corinaldo, Alessandra Tartarelli e Samuele
Umbertini Bcc Filottrano,
Emidio Cantalamessa, Paolo
Marazzi e Adriano Passaretti Bcc Picena Truentina,
Davide Agostini e Mirella
Illuminati Bcc Picena, Francesca Colombati, Andrea
Muratori e Daniele Romani
Bcc Fano, Francesca Fraboni
Bcc Pergola.
All’interno della splendida
cornice del teatro di Corinaldo hanno portato il loro
saluto agli ospiti intervenuti,
Bruno Fiorelli, Presidente
della Federazione Marchigiana BCC, Felice Saccinto, Presidente della BCC di
Corinaldo e Livio Scattolini,
Sindaco di Corinaldo.
Molto seguita ed apprezzata
è stata la relazione di Giovanni Palladino, economista
e presidente del Centro internazionale “L.Sturzo” che
è intervenuto sul tema “La
rivoluzione culturale dei
fondi pensione”, argomento di grande attualità sul
quale le BCC Marchigiane
stanno da tempo fornendo
assistenza ai soggetti coinvolti (lavoratori e datori di
lavoro), unitamente ad una
variegata gamma di prodotti
per rispondere alle esigenze
pensionistiche dei dipendenti.
Il Dottor Palladino ha evidenziato come gli strumenti
del risparmio previdenziale
(fondi chiusi di categoria e
fondi pensione aperti) nel
nuovo assetto normativo di
cui al Decreto Legislativo
252/2005 - la cui decorrenza
è stata anticipata al 1° gennaio 2007 - svolgeranno un
ruolo insostituibile nel soddisfacimento dei fabbisogni
previdenziali delle prossime
generazioni.
A seguire sono intervenuti
Michele Scolletta, direttore
commerciale di Aureo Gestioni e Paolo De Angelis,
direttore di Sef Consulting,
la società che si occupa dello sviluppo professionale
delle persone che operano
nel sistema delle Banche di
Credito Cooperativo.
I lavori sono stati chiusi da
Alberto Salciccia della Federazione Marchigiana BCC
che ha fornito dati ed elementi sulla partecipazione
dei dipendenti delle BCC al
Master.
A conclusione degli interventi tutti i certificati €fa
hanno ricevuto l’importante
attestato insieme al caloroso
applauso di tutti gli ospiti
intervenuti.
Ilario Taus
apre a barbara lo sportello bcc
Più banca
C
on un nuovo sportello
nel centro più vicino
alla sede centrale, la Banca
di Credito Cooperativo di
Ostra Vetere ha potenziato
la rete dei servizi al pubblico nel territorio di sua
competenza. Sabato 14
aprile è stata infatti inaugurata la filiale di Barbara,
che è divenuta operativa a
partire da lunedì 16 sotto
la direzione di Nada Luzietti.
Se per l’istituto di credito
presieduto da Giuseppe
Minghi si tratta del coronamento di un percorso
avviato da tempo (a Barbara la Banca di di Credito Cooperativo aveva già
il bancomat e gestiva la
tesoreria comunale, ora
entrambi trasferiti presso l’agenzia sita in corso
Vittorio Emanuele) in ottemperanza al contratto di
tesoreria stessa, per il centro collinare l’attivazione
di un secondo sportello
bancario (l’altro appartie-
ne alla Banca delle Marche, presente da decenni)
dovrebbe rappresentare
un segnale positivo. Ovviamente per individuare
l’entità e la qualità dei suoi
effetti occorreremo tempo
e pazienza. Di certo, nell’immediato a guadagnarci
sarà il centro storico. L’andirivieni del personale e
della clientela nell’agenzia
di corso Vittorio Emanuele, proprio a due passi
dalla chiesa parrocchiale
di S.Maria Assunta, restituirà una boccata di vitalità all’agonizzante ‘cuore
antico’ di Barbara. Che
così si è riappropriato della presenza di un’agenzia
di credito: sino a circa un
decennio fa, in via Patrignani, era attiva la Banca
delle Marche, prima del
suo trasferimento extra
moenia e del suo insediamento all’interno del moderno centro commerciale
‘Shopping Center’.
Leonardo Pasqualini
12
26 aprile 2007
Cultura
riflessioni Nostalgia per l’armonia nata con l’uomo
Parte di quel ‘tutto’
A
più d’uno dei fervidi praticanti
il moderno consumismo non
garba per niente che si parli di diritto naturale. Pare loro anacronistico l’interesse per un argomento
che poteva ammaliare i filosofi medioevali, ma che non merita veruna
attenzione da parte dei pensatori
d’oggi. L’uomo moderno, avvalendosi della scienza e della tecnica,
crede d’essere in grado di assoggettare la Natura e di imporle leggi che
le impediscano di pregiudicare l’appagamento dei suoi gusti, delle sue
preferenze, dei suoi piaceri e delle
sue comodità. Prova ne sia il fatto
che ai Paesi ricchi, posti di fronte
al disastroso fenomeno dell’inquinamento atmosferico, non piace
che si profili la necessità (se non
l’urgenza) di rimediarvi perché ciò
significherebbe piegarsi alla Natura
e dover rinunciare a piegarla.
Chi, però, si intende di Natura non
cessa di ricordarci che, persistendo
a usurare l’ambiente in cui viviamo,
prepariamo un amaro destino alle
generazioni future che dovranno
mostre A Caldarola prosegue con grande successo la maostra su De Magistris
pagare un conto salato a rimedio
dei nostri eccessi.
Non si creda però che l’unica violenza in atto contro la Natura sia
quella dell’inquinamento atmosferico. Ben altre ce ne sono e vale pure
la pena di farne un elenco per avere
chiara davanti agli occhi le responsabilità di cui si fa carico la nostra
generazione.
La Natura aborrisce il vuoto, è gelosa del processo che dà origine a tutto ciò che vive e non accetta sia manomesso da chicchessia, attribuisce
sacralità a tutto quanto è mirato a
far germinare e far crescere la vita,
esige che la disponibilità delle sue
risorse sia equilibrata in modo che
tutti i popoli sparsi nei cinque
Continenti ne godano per poter vivere in modo decente là dove sono
venuti alla luce. La coesistenza di
territori dove regna la fame con
altri dove dilaga l’abbondanza e lo
spreco offende la Natura oltre che il
senso più ovvio della giustizia.
Menomare o intralciare l’istinto
materno e paterno, riducendo a
precarietà l’istituto familiare è un
oltraggio recato alle radici stesse
della Natura dalle quali deriva linfa
vitale al tronco del genere umano e
alla sua perenne ramificazione.
Servirsi d’uomini e donne come di
cose utili cui ricorrere per soddisfare i propri bisogni, è palese offesa
al diritto naturale che attribuisce
ad ogni essere umano la qualità di
persona titolare del diritto d’autodeterminazione e d’indipendenza
da qualsivoglia dominio padronale.
Sottoporre a spreco, usura, distruzione gratuita e devastazione il suolo e il sottosuolo terrestre è violazione del diritto naturale e massimo
reato d’appropriazione indebita.
L’essere umano è inglobato nell’ordito in cui si dipana la varietà degli elementi naturali e, tra questi, è
l’unico ad essere consapevole della
sua condizione di parte di quel “tutto” cui è chiamato a restare inserito
con umiltà e obbedienza, seppure
grazie a scienza, coscienza e conoscenza.
Carlo Crovetto
scuola Al Liceo Classico ‘Perticari’ un originale esperimento di comunicazione radio
Il visionario marchigiano Radio Comunque
N
elle prime settimane di esposizione,
la mostra ‘Simone De Magistris - Un
pittore visionario tra Lotto e El Greco’, allestita a Caldarola (Macerata) ha avuto un
successo incredibile.
Partendo dall’esordio lauretano con Lorenzo Lotto, presente in mostra con tre
opere significative, il percorso espone le
opere degli artisti con i quali il De Magistris ebbe modo di entrare in contatto e si
snoda nei suggestivi ambienti cinquecenteschi decorati dai seguaci del De Magistris con la partecipazione del Malpiedi,
dove trovano spazio le imponenti pale del
Tibaldi, dello Zuccari, del Barocci e del
Pomarancio, chiamato dal cardinale Gallo a decorare la sala del tesoro e la cupola
del santuario mariano. La bottega familiare del pittore di Caldarola nella quale egli
mosse i primi passi, è rappresentata attraverso le tele di Durante Nobili, di Giovanni Andrea De Magistris e dalle primizie di
Simone stesso, firmate insieme al fratello
Giovan Francesco.
I rapporti con Roma sono evocati attraverso le opere visionarie ed allucinate di
Andrea Lilli, ma anche grazie ad alcune
tele di El Greco che il maggiore studioso
di De Magistris, Pietro Zampetti, ha sempre considerato come affine allo spirito visionario e mistico che anima le opere della maturità dell’ artista caldarolese. Sono
riuniti nella mostra tutti i più importanti
dipinti realizzati da Simone De Magistris
per i suoi committenti marchigiani fra i
quali figurano, oltre al cardinale Pallotta,
altri importanti prelati, ma soprattutto
una fitta schiera di artigiani e di sodali
delle Confraternite nate sulla spinta del
concilio tridentino; un insieme di ottanta
dipinti che illustrano le vicende artistiche
marchigiane negli anni cruciali che vanno dalla seconda metà del XVI secolo ai
primi due decenni del XVII, riuniti grazie alla disponibilità di importanti musei
come la Pinacoteca di Brera, la Galleria
Nazionale delle Marche, la Pinacoteca di
Ferrara, la Galleria Parmeggiani di Reggio
Emilia, i Musei Capitolini ed il Museo di
Castel Sant’Angelo di Roma oltre a numerose istituzioni marchigiane.
Caldarola - Palazzo dei Cardinali,
piazza Vittorio Emanuele n.13
5 Aprile - 30 Giugno: dal lunedi al venerdi:
10.00-13.00 / 15.00-19.00. Sabato, domenica e giorni festivi: 10.00-19.00. 1 Luglio 30 Settembre: dal lunedi al venerdi: 10.0013.00 / 15.00-19.00. Sabato, domenica e
giorni festivi: 10.00-21.00.
Informazioni: 0733.905529 - 0733.903707
- 349.0571850 [email protected]
fotografia Le opere di Giorgio Pegoli in un bel documentario
Un film di fotografie
L
a serata di giovedì 19 aprile ha visto
concludersi il ciclo di conferenze sulla
fotografia, tenute da fotografi senigalliesi, con un appuntamento prestigioso: la
proiezione di un documentario composto
da filmati video e fotografie che racchiude l’opera del fotoreporter internazionale
Giorgio Pegoli.
La proiezione è stata introdotta da Giovanni Martines Augusti, giornalista, docente di
scienze della comunicazione e storico del
‘900, che ha illustrato brevemente la storia
della fotografia, sottolineandone le influenze sulla pittura, e ha ricordato l’importanza
dell’opera di Giorgio Pegoli nel fotogiornalismo mondiale. La proiezione ha visto
alternarsi per circa quaranta minuti filmati
a colori e fotografie in bianco e nero, com-
prendenti ben ventidue reportage realizzati da Pegoli negli anni che vanno dal 1978
al 2006 toccando gli scenari di guerra più
drammatici della nostra storia recente:
Afghanistan, Iraq, Nicaragua, Cambogia,
Libano, Palestina, El Salvador, per citarne
alcuni. La drammaticità e l’intensità delle
immagini hanno colpito profondamente il
pubblico presente che ha assistito attento
e commosso alla proiezione. Infine il direttore della Mediateca delle Marche Stefano
Schiavoni, che ringraziando il fotoreporter
Giorgio Pegoli per la sua coraggiosa e toccante testimonianza sulle tragedie e sugli
orrori della guerra nel mondo, ha annunciato la presentazione, fuori programma,
del documentario alla prossima Fiera Internazionale del Libro di Torino.
E
’ nata una nuova radio. Si tratta di
un’iniziativa nata all’interno del Liceo Perticari, nell’ambito delle numerose
attività specifiche ogni anno organizzate
con gli studenti del corso Liceo Scienze
del Linguaggio da un gruppo di professori forniti ormai di esperienza di buon livello in fatto di comunicazione, acquisita
anche con la collaborazione di qualificati
esperti, tecnici, giornalisti, esperti di comunicazione.
Nel corso del corrente anno, oltre al Progetto Radio, una novità assoluta, sono in
corso Laboratori di Giornalismo a cura
della prof.ssa Elena Mazzanti in tutte le
classi di Scienze del Linguaggio, tenuti
dai giornalisti dell’Agenzia “Nero si Bianco” Fabio Girolimetti e Ciro Montanari,
dal giornalista Rai Gianni Rossetti, un
Laboratorio Giornale di Istituto a cura
della prof.ssa Luisa Gasperini, con la collaborazione della giornalista Laura Man-
dolini, lezioni sul linguaggio televisivo e
cinematografico.
Ultima nata è la radio web, tenacemente
voluta dal prof. Marcellini, su cui ha lavorato fin dall’inizio dell’anno un gruppo di
studenti, il Laboratorio Radio di Istituto.
Dopo mesi di lavoro e dopo i tanti problemi tecnici che si sono dovuti affrontare, a
partire da oggi finalmente la radio parte e
tutti possono sintonizzarsi su Radio Comunque (così gli studenti l’hanno chiamata), che trasmetterà musiche e servizi
ad opera degli studenti in certe ore del
giorno. Il Laboratorio Radio del Perticari, nato all’interno del Liceo Scienze del
Linguaggio, ha visto la partecipazione di
studenti di tutti e tre gli indirizzi dell’Istituto: Emma Barchiesi, Daniela Greganti,
Marco Castelli, Lorenzo Tassone del Liceo Classico; Elena Giovannetti, Diletta
Galli, Elisa Casagrande Montesi, Maria
Primavera, Mattia Paolasini, Niccolò
Sabbatini, Luigi Angelini, Rodolfo Papini,
Matteo Spadoni, Mirko Lucarelli, Caliri
Francesca del Liceo Scienze del Linguaggio; Lorenzo Brunetti, Sabrina Bettini del
Liceo Pedagogico.
Hanno collaborato con il prof. R. Marcellini le colleghe Elena Mazzanti e Luisa Gasperini, con il supporto tecnico di
Luca Vitaloni. Per sintonizzarsi: aprire
il sito Internet dell’Istituto (www.perticari.it) Scaricare dalla home page il
lettore Winamp. Cliccare nella stessa
pagina“Ascolta la radio”
Libri Il giornalista Tornielli a Senigallia con il suo libro su Benedetto XVI
Il custode della fede
S
abato 28 aprile alle ore 18,15 verrà presentato il libro “Benedetto XVI. Il custode della fede “ di Andrea Tornielli edito da
Piemme. All’incontro
parteciperà l’Autore Andrea Tornelli
(Vaticanista de “Il
Giornale”) e si terrà
a Senigallia presso
l’Auditorium
San
Rocco.
Chi è veramente
papa Ratzinger? Il
teologo progressista
e attivo portatore del
Concilio Vaticano
II oppure il “Panzer
Kardinal”, inflessibile
custode dell’ortodossia cattolica? Un arcigno inquisitore o uno dei pochi ecclesiastici
in grado di dire qualcosa di significativo al
cattolicesimo di oggi? Attraverso testimonianze e ricordi dello stesso protagonista si
tratteggia la personalità di un comodi Chiesa
autorevole e potente, che desiderava ritirarsi nella Foresta Nera per riprendere gli studi dottrinali, ma che i cardinali del mondo
hanno voluto come 265° papa della Chiesa,
erede di uno dei pontificati più significativi
del XX secolo, quello di papa Wojtyla.
Andrea Tornelli è vaticanista de “Il Giornale”.
Tra le sue pubblicazioni ricordiamo Pio XII.
Il papa degli Ebrei; La passione; Papa Lucani; I Vangeli e il film di Mel Gibson; Gerusalemme. I miracoli di papa Wojtyla.
Giuseppe Olivetti
26 aprile 2007
Spettacolo
Spigolature
MUSICA Antonella Ruggiero e Federico Mondelci alla Fenice
Concerto di gran classe
I
grandi successi di Antonella Ruggiero, Musical, Swing & Jazz. Sarà
ospite dell’appuntamento conclusivo Antonella Ruggiero, artista con la
quale il maestro Mondelci collabora
ormai da anni, che si esibirà in una
nuova produzione accompagnata
dalla Italian Saxophone Orchestra da
lui stesso diretta. Il repertorio che la
Ruggiero proporrà a Senigallia comprende un mix dei suoi grandi successi con brani di fado portoghese e del
Musical, che mettono in evidenza la
sua vena di artista poliedrica. Composta da 12 sassofonisti diretti da Federico Mondelci, l’Italian Saxophone
Orchestra è un gruppo unico nel suo
genere in Italia.
Costituitasi nel 1985, ha tenuto concerti in tutta Italia riscuotendo entusiastici consensi. L’orchestra comprende nel suo organico tutti gli strumenti
della famiglia dei sassofoni: il sopranino, il soprano, il contralto, il tenore,
il baritono e il basso; la sua ricchezza
timbrica ha sollevato l’interesse di
molti compositori che gli hanno dedicato loro musiche
Federico Mondelci
Diplomato con lode in sassofono al
Conservatorio di Pesaro, ha studiato canto, composizione e direzione
d’orchestra, diplomandosi poi al Conservatorio Superiore di Bordeaux. Ha
suonato come solista in tutto il mondo con le più importanti orchestre,
tra le quali la Filarmonica della Scala
con Ozawa. Al Festival Mondiale del
Sassofono ha rappresentato l’Italia
in Germania, Giappone, Stati Uniti,
Spagna e Italia; dalla sua esibizione al
Festival di San Pietroburgo collabora
con la Moscow Chamber Orchestra
con cui ha registrato i Tanghi di Piazzola.
Profondamente interessato alla musica contemporanea ha eseguito in
prima a Manchester Cyberbird per
sassofono, pianoforte e orchestra di
Yoshimatsu con la BBC Philarmonic
Orchestra diretta da Brabbins, e i due
concerti per sassofono e orchestra
premiati al Concorso Internazionale
di Composizione del 2 Agosto di Bologna con la Toscanini di Parma.
Ha inciso vari CD che comprendo-
no, tra l’altro, l’opera completa per
sassofono e pianoforte di Koechlin.
Mondelci affianca a quella di solista
un’importante attività di direttore
d’orchestra con un repertorio che va
dalla musica sinfonica classica e romantica alla lirica alla letteratura del
Novecento. Ha diretto solisti quali Ilya
Grubert, Michael Nyman, Kathryn
Stott, Pavel Vernikov in Italia e Stati
Uniti e diretto concerti in Germania,
Francia, Portogallo, Russia. Ha in attivo collaborazioni, tra l’altro, con l’Orchestra del Teatro Bellini di Catania,
l’Orchestra Haydn di Bolzano, l’Orchestra Giovanile del Teatro Marinsky
di S.Pietroburgo. l’Orchestra Sinfonica di San Remo, l’Orchestra Sinfonica
del Lazio alla guida della quale è stato
al nuovo Auditorium di Roma. Ha diretto produzioni operistiche di autori
italiani del ’700 in festival internazionali come il ‘St. Petersburg Music
Festival’ (edizioni 2001 e 2002). Tra i
prossimi impegni figurano l’Orchestra Filarmonica di San Pietroburgo la
New Zealand Symphonic Orchestra,
tours in Germania, Francia, U.S.A..
Sabato 28 aprile, Teatro La Fenice - ore 21.00
I grandi successi di Antonella Ruggiero
Musical, Swing & Jazz - Italian Saxophone Orchesta
Biglietteria Teatro La Fenice: 071 7930842
Informazioni: 393 9567505
il taccuin
di Tullio Piersantelli
MOSTRE
150 immagini fotografiche che consenUrbino - Galleria Nazionale Marche tono di approfondire e meglio compren‘Ori e Argenti’, lun: 8.30/14-da mart. a dere il fenomeno del pellegrinaggio alla
dom: 8.30/19.15 Fino al 14 ottobre 2007
Santa Casa, un pellegrinaggio proveLa mostra consente di ammirare pezzi niente da tutto il mondo.
che compongono alcune straordinarie Ostra Vetere - Museo Civico Parrocraccolte tra cui il tesoro di Sant’Urbano chiale, ‘I segreti della medicina attrverso
ad Apiro, e inoltre quelli della basilica di i secoli’, lun/mart/gio 16-19 sab 16.30San Nicola a Tolentino, delle collegiate 19.30. Fino al 4 giugno.
di Visso e di Ostra Vetere, della Cattedrale di Ancona e di Urbino, e del Mu- TEATRO & DANZA
seo Piersanti di Matelica.
Castel Colonna - Sabato 28 aprile, TeaAncona - Mole Vanvitelliana, ‘I Grandi tro Comunale, Pinocchio nel Paese dei
marchigiani e l’arte italiana del XX se- Balocchi, ore 21.00. Ingresso libero.
colo’, mart. al ven. 16.30/20.00 sab-fest. venerdì 27 aprile ore 21.15
10.30/13-16/20. Fino al 6 maggio.
Corinaldo - Serate di danza contempoSerra de’ Conti - Chiostro di San Fran- ranea, venerdì 27 aprile, ore 21.15, prescesco. Scassa: Arazzi Contemporanei, so il Teatro Goldoni. Comp. “Evidence”
sabato15/19-fest.10.30/12.30-15/19. di Pesaro diretta da Marco Becharini.
Fino al 29 luglio 2007.
Comp. “Issu” di Ancona diretta da SteAncona - La Chiesa di San Francesco fania Zepponi. Comp. “Ijshaamanka” di
alle Scale ospita fino all’8 maggio 2007, Corinaldo diretta da Monia Mattiola mostra Pellegrini a Loreto. La devo- li. Sabato 28 aprile ore 21.15, Comp.
zione popolare, immagini. Dopo il gran- “Spaziodanza” di Jesi diretta da Mariella
de successo di pubblico, che ha costretto Strappa, Comp. “Carillon” di Macerail Museo Pinacoteca di Loreto a ben tre ta diretta da Simonetta Strappa, Comp.
proroghe rispetto al calendario prestabi- “Balletto di Recanati” diretta da Paolo
lito, arrivano ad Ancona, come seconda Stoppa Comp. “Hangart” di Pesaro ditappa di un tour in Italia e in Europa, le retta da Rosanna Gorgolini
IL LIBRO
Yves Congar - Per una Chiesa dello Spirito
di Paolo Colombo
La figura di Congar fu quella di un cristiano e un uomo di Chiesa
sempre attento anche alla “vita concreta” della comunità dei credenti, con una grande apertura alla contemporaneità e ai cambiamenti
tumultuosi che hanno caratterizzato il “secolo breve”. «Nel presente
libro cercheremo di ripercorrere le linee principali della teologia di
Congar raccogliendo la trattazione attorno all’ecclesiologia, e in via successiva attorno
alle quattro note o proprietà quali ricorrono nelle più antiche professioni di fede: Credo la chiesa una, santa, cattolica e apostolica. A fronte di una produzione così vasta,
che si distende lungo l’arco di oltre 50 anni toccando quasi tutti i punti salienti della
riflessione teologica, l’esaustività non era in ogni caso una via percorribile. .
Ancora edizioni - Euro 15,00 - Pagine 200
13
Mi sembra un caso singolare che
un poeta di due secoli fa, l’inglese William Wordsworth, parlasse
della paura che l’intero prodotto
della civiltà umana, la scienza e
le arti, scomparissero a causa
di una catastrofe cosmica.
Ne parla in una sua “Ode”. Egli
sogna di trovarsi in uno sconfinato deserto in cui si è perso,
e vede avvicinarsi un beduino
che galoppa sul suo cammello.
Questo cavaliere ha in mano
una conchiglia, nell’altra una
pietra che assomiglia ad un
libro, anzi è la Geometria di
Euclide. E al poeta che gli
chiede di aiutarlo, fa sentire
una voce che esce dalla conchiglia: presto la terra verrà
distrutta da un secondo diluvio.
E lui ha il compito di nascondere sotto terra, per salvarle,
sia la pietra che la conchiglia :
esse sono la scienza e tutti i libri, tutta la poesia che gli uomini hanno scritto e scriveranno.
Il poeta si sveglia mentre l’arabo fugge sul suo cammello e
una enorme luce, il diluvio, sta
per sommergerlo.
Noi oggi non possiamo tanto sorridere di questo sogno, frutto di
poetica fantasia di tanto tempo
fa.
Perché sappiamo che oggi nell’era
nucleare, con la potenza devastatrice giunta a livelli mai prima raggiunti, gli uomini possono far saltare in aria il pianeta.
Su questo poeta inglese, tra i migliori dell’ottocento europeo, parla
il poeta argentino Luis Borges nelle
sue lezioni all’università di Buenos
Aires, nel 1966.
Elvio Grossi
Cinema multisala GABBIANO
www.gabbiano.senigallia.biz
[email protected] - tel. 071.65375
da venerdì 27 aprile
VOCE DEL VERBO AMORE
Regia di Andrea Manni. Con Giorgio Pasotti, Matilda Grochowska
Cecilia Dazzi, Stefania Rocca
Francesca e Ugo sono sposati da dieci anni. Vivono a Roma e hanno
due figli. Ugo ha trentacinque anni e fa l’architetto. Il suo obiettivo è diventare associato nell’importantissimo studio dove lavora.
Francesca è sua coetanea ed è comproprietaria di un bizzarro vivaio
nel cuore di Trastevere. In più, restaura piccoli giardini, terrazze e
giardini pensili. La sua socia Gioia, molto vivace e sua coetanea, è
divorziata da un paio d’anni ed è prodiga di singolari e contraddittori consigli sull’amore. La vicenda prende avvio dalla separazione
tra Francesca e Ugo.
LE VITE DEGLI ALTRI
Regia di di Florian Henckel von Donnersmarck. Con Martina Gedeck,
Ulrich Mühe, Sebastian Koch, Germania. OSCAR 2007
Berlino Est, 1984. Il capitano Gerd Wiesler è un abile e inflessibile
agente della Stasi, la polizia di stato che spia e controlla la vita dei
cittadini della DDR. Un idealista votato alla causa comunista, servita
con diligente scrupolo. Dopo aver assistito alla pièce teatrale di
Georg Dreyman, un noto drammaturgo dell’Est che si attiene alle
linee del partito, gli viene ordinato di sorvegliarlo. Il ministro della
cultura Bruno He
mercoledì 2 maggio - ore 21.15
Frammenti dalla Biennale
VIAGGIO ALLA MECCA
Regia di Ismaël Ferroukhi. Con Nicolas Cazale, Mohammed Majd, Jacky
Nercessian, Kamel Belghazi. 105 minuti. Francia, Marocco 2004.
Almeno una volta nella vita, un musulmano deve andare in pellegrinaggio alla Mecca per essere, alla sua morte, accettato in cielo. In Francia,
un anziano marocchino sente che a breve dovrà fare questo viaggio, e
chiede al giovane figlio di accompagnarlo in automobile per cinquemila
kilometri. Fra loro c’è una grande distanza. La cultura diversa, la religione
(il figlio, nato in Francia, non è musulmano), l’età, sono i muri che si
frappongono nella costruzione di un dialogo e di una condivisione. Il
viaggio sarà lungo e difficile, con molti ostacoli da superare, e l’arrivo
alla Mecca costringerà padre e figlio a parlarsi.
Road movie a due attraverso paesi occidenatali e mediorientali, il film di
Farroukhi non riesce ad approfondire totalmente i personaggi, lasciando
movimentare la storia agli eventi che accadono durante il percorso (il
cellulare buttato nel cestino, la donna che sale in automobile in Croazia,
Mustafà amico ladro a Istanbul).
AL
G
A
B
B
I
A
N
O
14
26 aprile 2007
Sport
calcio Un bel colpo della Vigor che in casa trova il goal con una delle squadre più forti in campo
Camilletti lascia il segno
D
VIGOR 1 – FOSSOMBRONE 0
elusione per gli sportivi del Fossombrone scesi a Senigallia sicuri che la loro squadra avrebbe fatto “un sol
boccone” della giovane compagine vigorina. Invece la squadra rossoblu ha disputato, di fronte al proprio pubblico, la
più bella partita di questo lungo campionato. Non è stata la
prima volta che gli uomini di Giuliani, di fronte a più blasonati avversari, disputino le più belle partite fatte di volontà, determinazione, solidità di gruppo. L’incontro odierno
rivestiva per la Vigor un’importanza capitale: la vittoria era
necessaria se si voleva evitare la “roulette” dei play aut. Ora
il traguardo è stato raggiunto ed il merito è di tutti i ragazzi
che in questo campionato si sono adoperati per raggiungere
questo traguardo, dai più anziani ai tanti giovani che Giuliani, di volta in volta, ha fatto scendere in campo.
Di fronte a oltre settecento spettatori, con larga rappresentanza di sportivi avversari, le due squadre sono scese in campo sotto la direzione di un arbitro extraregionale, caso molto
raro, risultato alla fine un buon direttore. Parte forte la squadra del Fossombrone, costringendo i vigorini nella propria
metacampo, lasciando ai soli Camilletti e Sintini il compito
di offendere la porta di Flavoni. La Vigor si limita a lunghi “Quando la squadra si concentra nel modo giusto il risultato
lanci, facile preda della difesa avversaria. Al 12° Maraschi, da non può non scaturire, oggi lo siamo stati e la vittoria è mefuori area, sfiora la traversa.Al 16° Camilletti , da posizione ritatissima. Siamo fuori dai play aut ed il merito è certamendecentrata, tenta la via della rete, ma senza esito. Gli avver- te di tutto questo meraviglioso gruppo. Mercoledì ultimo
sari premono, al 20° vanno in gol con Fiore ma il segnalinee incontro in trasferta a Monturano. All’andata finì 1 a 1.
segnala la posizione di fuori gioco. Al 28° Sintini scende sul Vigor: Moroni 7, Ciccarelli 7, Montanari 7, De Filippi 7,5,
fondo poi crossa in area; subentra Guerra che da buona po- Turchi 7, Goldoni 7, Paupini 6,5 (67° Moschini 6,5), Guersizione si vede respingere il suo tiro in angolo da un difenso- ra 7 (70° Simic 6,5), Sintini 6,5 (81° Lucertini ng), Savelli 7,5,
re. Il tempo finisce con un tiro sopra la traversa ad opera di Camilletti 8. A disposizione: Memé, Giraldi, Rosi, Nobilini.
Luca Vitali. La ripresa inizia sulla falsariga del primo tempo. Allenatore Giuliani.
Fossombrone attacca a testa bassa verso la porta di Moroni, Fossombrone: Flavoni, Conti (52° Tombini), Rebiscini (85°
ma sempre ben controllato dal reparto difensivo rossoblu.
Bertuccioli), Luca Vitali (66° Nicola Vitali), Ruggeri, BaratAl 49° Sintini serve di precisione Camilletti; quest’ultimo teri, Maraschi, Stefanelli, Fiore, Teres, Cossa. A disposizione:
– sullo scatto – supera il suo diretto avversario poi, con un Olivi, Palazzi, Belkaid, Vezzosi. Allenatore: Morganti. Arbipreciso diagonale, supera Flavoni. Il Fossombrone accusa il tro: Polzeveroni di Padova. Ammoniti: De Filippi, Moschini,
colpo, tenta una flebile reazione ma sono i ragazzi di Giu- Sintini. Angoli: 1 a 2. Recuperi: 4 + 5.
liani a gestire il gioco. 61°: Sintini, ben servito da Camilletti, Classifica: Recanatese 64, Fossombrone 60, Pian San Lazzaro
sfiora il palo; 77: Cossa da buona posizione spara alto; 89,° 54, Monturanese 48, Fermignano 48, Jesina 47, Cingolana 46,
combinazione Simic-Moschini-Camilletti : tiro e respinta Castelfrettese 46, Vigor 45, Urbino 45, Civitanovese 42, Biadi un difensore sulla linea.La partita termina fra gli applausi gio Nazzaro 40, Montegiorgese 39, Montegranaro 35, Porto
degli sportivi locali all’indirizzo dei propri beniamini per la S.Elpidio 33, Caldarola 30, Real Vallesina 29, Acqualagna 28.
bella prestazione fornita. Giuliani, negli spogliatoi, esordisce:
Giancarlo Mazzotti
basket senigalliese, b1
Gioco da incorniciare
GOLDENGAS 82 – C.PUSTERLENGO 80
A
inizio del quarto tempo, i biancorossi
senigalliesi erano sotto di 14 punti (5872) e nulla faceva presagire un eventuale recupero contro la forte compagine del Casalpusterlengo, seconda forza del campionato.
Al 35°, il punteggio era sul 64 a 74. A 38’ 30”
la Goldengas si portava sul 77-80. A 37” dal
fischio della sirena, Filattiera subisce un fatto
da tre punti; nei tiri liberi successivi li mette
a segno tutti e per gli ospiti è la fine: 82 a
80. Una rimonta incredibile se si pensa che
la squadra ha dovuto fare a meno di Mariani, Catalani e Graziani, indisposti. Una bella
vittoria ottenuta mettendo in campo grinta,
volontà e tanta determinazione. Nel finale
l’uomo in più fra i biancorossi è da segnalare la spettacolare prestazione di Filattiera,
un mostruoso cecchino da poco rimessosi
dall’infortunio alla caviglia. Ora non resta
che affrontare i play off. La squadra con cui
dovrà misurarsi per l’eventuale permanenza
in B1 la vedrà opposta fra la perdente Ozzano o Latina. Il presidente Moroni, molto
soddisfatto per questa vittoria, dice: “Una
bella prova di carattere contro una squadra
che costa esattamente cinque volte la no-
stra, con giocatori di serie A in squadra, ma
i miei ragazzi hanno supplito a tanta forza
sfoderando una volontà ed una determinazione incredibili”.
Goldengas: Filattiera 19, Graziani, Grosso 2,
Mariani, Bazzoli 15, Maggio 10, Casagrande
8, Radovanovic 11, Raminelli 17, Bellocchi.
Allenatore: Bianchi.
Casalpusterlengo: Perego 15, Picazio 7, Pieri
7, Simoncelli, Bellina 6, Tennis 12, Boni 21,
Micevic, Conte 11, Tagliabue 1. Allenatore
: De Raffaele. Arbitri: Castellari di Bologna
e Battista di Puntassieve. Parziali: 16-19; 4144; 58-72; 82-80. Note: tecnico per proteste
alla panchina della Goldengas è Radovanovic.
Classifica: Forlì 44, Venezia 42, Casalpusterlengo 40, Porto Torres 38, Treviglio 36, Fidenza 34, Cento 34, Omegna 34, Lumezzane
28, Ozzano 28, Riva del Garda 28,Vigevano
26, Senigallia 20, Trieste 18, Ancona 16, Gorizia 14.
Verdetti. Ai play off : Forlì, Venezia, Casalpusterlengo, Porto Torres, Treviglio, Fidenza, Cento, Omegna; ai play aut: Lumezzane,
Riva del Garda, Ozzano, Vigevano, Goldengas, Trieste. Retrocesse: Ancona, Gorizia.
G.M.
basket senigalliese, serie d
Si va ai play off
C
MIU J’ADORE 78 – ASCOLI 70
on la vittoria casalinga sull’Ascoli e la
contemporanea sconfitta a Cagli del
Supernova il Marzocca passa al 2° posto in
classifica. Una posizione di prestigio per
quanto riguarda i play off. L’incontro odierno non ha dato eccessivo pensiero al gruppo
guidato dal coach Ligi. La gara è sempre stata condotta dai biancorossi che, forti nel dosare le forze, hanno cercato di non strafare
contro un avversario decisamente inferiore
sul piano tecnico. Gli ascolani hanno cerca-
to di limitare il passivo mettendo in campo
volontà e determinazione. Questi i punteggi
nei vari quarti: primo q. 21-15; secondo q.
35-33; terzo q. 60-50. A fine gara il presidente Monachesi ha detto: “Ci troviamo in una
posizione invidiabile di classifica, il secondo posto è un traguardo incredibile per noi,
con una squadra come la nostra matricola in
questo campionato. Ora ci giocheremo i play
off con la consapevolezza di dare il meglio di
noi stessi, anche se sappiamo che sarà dura.
Nel primo incontro la squadra potrebbe incrociarsi col San Benedetto. Una compagine, quest’ultima, molto pericolosa avendo
il Marzocca, durante il campionto, persovi
entrambi gli incontri.
Miu J’Adore: Nobili 16, Papa 10, Patrizio
Bartoli, Carboni, Gurini 16, Granarelli 4,
Ganzetti 4, Mosca 18, Paolini 3, Raffaele
Bartoli 7. Allenatore Ligi.
Ascoli: Mattei, Cortese, Mazzella 32, Pizzingrilli, Di Silvestro
5, Stirpe 19, Marozzi 4, Zolicofeer 10,
Abbassi. Allenatore:
Montaguti. Arbitri:
Todini di Matelica,
Dionigi di Fabriano.
Classifica: Cagli 50,
Marzocca 44, Recanati 44, Supernova
43, Fabriano 42, Macerata 38, San Benedetto 38, Jesi 34, Urbino 24, Chiaravalle
22, Ascoli 21, Ascoli
P. 20, Pisaurum 18,
Pedaso 14, Potenza Picena 12, San Severino
12.
Verdetti. Ai play off : Cagli, Marzocca, Recanati, Supernova, Fabriano, Macerata, San
Benedetto, Jesi; play aut: Chiaravalle, Ascoli,
Ascoli P., Pisaurum PU, Pedaso. Retrocesse:
Porto Potenza Picena e San Severino.
G.M.
ciclismo
Giro delle regioni
I
ciclofili miseni che educano con la felice complicità
dello sport in sella sono protagonisti nella vernice-convegno del Giro delle Regioni.
Rodolfo Massi (anni addietro, mattatore di tappa nel
tour internazionale dilettantistico) è il leader delle
giovani vecchie glorie al microfono.
La trasferta di Porto Recanati è quanto mai vivace e
ricca di contenuti. Il coordinatore del comitato organizzatore, Antonio Romagnoli
(Ruote e Cultura) sottolinea
in particolare l’impegno nella direzione della promozione del territorio. Condivide
l’assunto l’ingegner Sandro
Zagaglia (che rappresenta il
mecenate Fred Mengoni in
Italia).
La Federciclismo è rappresentata da Ivo Stimilli (presidente FCI Marche) e Lino
Secchi (vice presidente nazionale). La giornata è pienissima, all’insegna dei massimi valori della formazione
sportiva. Il ciclismo del mito
ed il ciclismo del futuro si
incontrano grazie all’Istituto di Scuola Secondaria di
Primo Grado “Enrico
Medi”.
Il vernissage
offre
l’occasione per
riabbracciare
mitici personaggi, guidati dagli ”Angeli di Coppi”,
gli statuari
compagnigregari del Campionissimo:
il già viceiridato Michele
Gismondi, Franco Giacchero, Ettore Milano. Con loro
sono Nino De Filippis, Pino
Favero, Piero Coppi, cugino
di Fausto (anch’egli uomo
di Castellanìa, di cui è stato primo cittadino). Profilo
tecnico scolpito dal giornalista Alessandro Fabretti
e dal commentatore Luigi
Sgarbozza.
Il preside Alberto Ardiccioni da il “la” ai ragazzi che
intervengono in maniera
oltremodo propositiva. Ne
nasce un’immagine ricca e
spaziante: testimone del potenziale delle migliori due
ruote. In senso puramente
tecnico si evidenzia il significato del Giro delle Regioni, la cui carovana esprime
sempre il massimo dei valori della categoria. Fa fede
l’Albo d’Oro: ogni vincitore
promosso al professionismo,
come spiega Antonio Monaldi. Le Marche tiferanno
Simone Stortoni, talendo di
Chiaravalle.
Ciacchella: ori e costanza
Il ragazzo-cronometro è
reduce da due trionfali galoppate. Il terzo sigillo stagionale viene quasi sfiorato
di fronte all’Adriatico, A
S.Bendetto del Tronto. Fionda l’allievo l’abruzzese Giuseppe Fonzi, sull’ascolano
Rino Gasparrini, pressoché
vincitutto tra gli esordienti
e autorevole anche al debutto nella nuova categoria. Anche la terza piazza è
extraregionale, con Mattia
Marcellini. Esplicito quarto
posto dell’emergente giallorosso Riccardo Stacchiotti
(S.C.Recanati).
Nei primi undici, la marchigianità è presente con
altri tre gettonati corridori:
8° Sante Forlini (Scap - Prefabbricati Foresi - Trodica
di Morrovalle), 9° il nostro
biancorosso bivincitore stagionale Giorgio Ciacchella
(G.S. Pianello - Cicli Cingolani - Pianello di Ostra),
11°Luigi Zangolini (Alma
Juventus Fano).
La cronaca viene scritta
da ben 132 quindicenni
- sedicenni (153 iscritti). Il
percorso è massimamente
fluido. I 50 chilometri sono
spalmati sul circuito interamente pianeggiante di 2,8
km circa, affrontato 18 volte. I tentativi si susseguono,
senza esito. Il gruppo boccia
tutti. La volata (purtroppo
contrappuntata da una caduta) costituisce il logico
sbocco delle ostilità.
Umberto Martinelli
Foto: Gismondi al microfono
con Romagnoli (a destra)
Basket femmibile: le fredde bontà verso il verdetto finale
Secondo tempo dei play out
FREDDE BONTA’ SENIGALLIA 58
– CASCELLA PESCARA 54
V
ince gara 2 dei playout Fredde Bontà-Savini Impianti Senigallia contro
il Pescara e rimanda il verdetto definitivo
a mercoledì 25 aprile quando, sempre al
“PalaCapanna” alle ore 18,30 si giocherà
la sfida decisiva. Bene il Pescara nel primo tempo, soprattutto negli ultimi 5’ di
secondo quarto quando la zona 2-3 mette
in difficoltà clamorosa le senigalliesi che si
ritrovano all’intervallo con un piede nel
baratro.
Ma al rientro in campo la squadra locale
reagisce e la difesa a zona ordinata da Luconi paga tanto che le ospiti segnano 17
punti in tutto il secondo tempo. Bedini trascina la squadra con 16 punti. Bugari mette le due triple decisive e Pescara, sempre
avanti per tutta la gara grazie a Servadio e
Martino, si ritrova improvvisamente sotto
e a dover di nuovo tornare a Senigallia.
Fredde Bontà Senigallia:Satolli 7, Banchetti 6, Lucarelli S. 6, Marcelletti 7, Bugari 9,
Lucarelli M. 11, Ceccarelli, Ricci 8, Bedini
16, Albano n.e. All. Luconi.
Cascella Pescara: Servadio 15, Scoglia 6,
Potere 8, Martino 13, Capodicasa 4, Moretti 5, Giampietro 3, Trovatelli n.e., Pedrini n.e., Procaccini. All. Schiazza.
Arbitri: Di Napoli di Modena e Muolo di
Reggio Emilia.
Note: 16-22; 26-37; 42-45.
26 aprile 2007
penultima
LA
PAROLA Nella mano di Dio
DI DIO L
29 APRILE 2007 IV Domenica di Pasqua
At 13,14.43-52
Salmo 99
Apocalisse 7,9.14-17
Gv 10,27-30
di
don Paolo Curtaz
o so, lo so, non è facile convertirsi alla il dimenticare le tue fragili frustrazioni per
gioia. D’altronde, scusate, se hanno tri- amare, infine.
bolato gli apostoli possiamo tribolare anche Scoprire qual è il progetto che Dio ha su di
noi, o no? Convertirsi alla gioia, smettere di te significa scoprire la propria vocazione, la
cercare un crocefisso, uno che è morto in propria chiamata all’amore. In questa domemezzo ai vivi, uscire dal dolore, non resta- nica nella Chiesa si prega, in particolare, per
re parcheggiati al venerdì santo come mol- quella esaltante e destabilizzante vocazione
ti (troppi) ancora fanno. La gioia cristiana che è l’annuncio del Vangelo “full time”, di
è una tristezza superata, e non c’è che un quei fratelli, cioè, che dedicano la loro vita a
modo per superare il dolore: non amarlo. costruire comunità.
Tommaso resta sconvolto dal vedere il “suo” Poveri preti, categoria in via di estinzione!
Gesù che è oltre, altrove, Pietro e gli altri ri- E’ così difficile parlare del “prete” (sarà che
prendono il largo e pescano, malgrado la tri- “il” prete non esiste ma che esiste “questo”
stezza che oscura il loro fragile cuore.
prete?): idealizzato da una teologia che lo
E, oggi, un’altra ragione per gioire, il motivo ha spesse volte staccato dalla gente comune,
per continuare nel (lungo) cammino della oppure inchiodato alle sue incoerenze più o
conversione alla gioia, ce la suggerisce Gesù, meno palesi, o ancora catalogato e confroncon passione e trasporto: nessuno ci rapirà tato, aggiornato e contestato, il prete si trodalla mano del Padre, siamo nel palmo del- va, oggi come oggi, a chiedersi spesse volte
la mano di Dio; Isaia dice che Dio scrive il chi è e cosa deve fare. A sentire i consigli
nostro nome (Per Israele il nome è sinonimo intorno bisognerebbe avere mille occhi, mildell’interezza della persona) sul palmo del- le vite, e, ahimè, una improbabilissima vita
la mano, come fanno i miei ragazzotti delle eroica. Delle mille sfumature che ogni prete
medie per annotarsi il telefono di una ragaz- vive, mi piace ricordare la valenza comunitazina carina...
ria sottolineata dal Concilio Vaticano: il preSei nel palmo della mano di Dio, amico let- te non più “gestore del sacro” (ma lo è mai
tore. No, non è rancido spiritualismo, ma stato seriamente?) così da stabilire l’umore
sconcertante verità, promessa realizzata, di una Parrocchia, ma fratello tra i fratelli,
ascolta la Parola che il Maestro ti dice. Sia tutti responsabili dello stesso vangelo, dello
chiaro, amici, al discepolo non è risparmiata stesso annuncio, della stessa passione per
la sofferenza, la vita non è semplificata, né Cristo. Il Signore chiama, ha bisogno di uoaccorciata. La vita è semplicemente illumi- mini e donne che si dedichino in maniera
nata, trasfigurata, diversa. Altro è sbattersi particolare all’annuncio del Vangelo radututta la vita chiedendosi qual è la misteriosa nando le comunità attorno alla mensa della
ragione del nostro passaggio in questa valle Parola e dell’ Eucarestia e donando a piene
di lacrime. Altro scoprire che siamo inseriti mani il perdono e la tenerezza di Dio. Quannell’immenso progetto d’amore che Dio ha to cammino ancora dobbiamo fare, come
sull’umanità. E di cui possiamo far parte.
preti e come comunità, per arrivare a questo
Qual è il tuo destino, brother? Hai scoper- traguardo!
to qual è il tesoro nascosto nel tuo campo? “Vogliate bene ai vostri sacerdoti” raccomanHai capito per quale ragione sei stato tratto dava un giorno un Vescovo. Certo: prima
all’esistenza? Spero di sì, e che questo sogno di criticarli, pregate per loro, prima di consia lo stesso che Dio ha su di te.
frontarli, cercate il bene assieme, prima di
Allora potrai essere davvero in cammino, in isolarli, pensate che, come tutti gli uomini,
strada. Non importa se diventerai un pre- hanno bisogno di un sorriso e di un amico.
mio Nobel o il sommo manager o chissà che. Gesù cerca matti disposti a seguirlo: lavoro
Scoprendoti nel cuore di Dio, nel suo pen- assicurato, tanta fatica e la gioia, inaudita, di
siero, nella sua mano, smetterai di restare vedere Dio che passa e stravolge i cuori.
ripiegato sulle tue piccole paure, finirai con Anche quelli di noi fragili preti.
indirizzare a: La Voce Misena
Piazza Garibaldi, 3 - 60019 Senigallia
fax 071.7914132
e-mail: [email protected]
Lungomare abbandonato
Spett.le redazione,
scrivo questa lettera per esprimere il disappunto e il disgusto mio e della mia
famiglia e di amici, anche non residenti,
per le condizioni in cui versa il lungomare Mameli, dove abbiamo la nostra abitazione.
Siamo ormai, da tempo, al buio perché
non si sa per quale motivo, i lampioni lato monte e lato mare sono sempre
spenti. Non accampate la scusa dei lavori
al marciapiede perché è da tempo che
sono in queste condizioni! Abbiamo avvisato, telefonicamente e personalmente, la Polizia Municipale ma il problema
puntualmente si ripete. Visto che questa
zona è notoriamente di serie B se non di
serie C rispetto al lungomare di levante,
i Lettori scrivono...
non è giusto che chi ci abita e paga le
tasse come gli altri sia costretto a subirne il degrado. Nascondendosi nel buio,
la scorsa notte ignoti hanno approfittato
per spaccare un vaso di grandi dimensioni di proprietà del mio vicino.
Ma il degrado continua… Siamo circondati da sporcizia e ruderi squallidi: l’area
Sacelit alle spalle, di cui non si sa più
nulla da un anno; di fronte, il fatiscente
Cantiere Navalmeccanico ostello di ratti e
ferracci arrugginiti. Le fogne poi… Quella
di fronte al Cantiere suddetto è talmente
otturata che sopra ci cresce l’erba. Quella
sul lato della nostra abitazione la teniamo costantemente pulita e libera noi,
poiché mai nessuno è venuto in questi
anni a fare manutenzione…
Ultima novità della Giunta la costruzione di nuovi marciapiedi. Intanto, come
si possa svolgere queste operazioni a ridosso della stagione estiva è un mistero
che solo i migliori enigmisti sarebbero
in grado di risolvere. Ma poi, non vi eravate mai accorti che i marciapiedi erano
malmessi da anni, tanto che alla prima
pioggia si riempivano d’acqua, così che i
passanti erano costretti a camminare in
mezzo alla strada per non riempirsi le
scarpe di acqua? Forse una passeggiatina
da queste parti, vi avrebbe fatto capire
che quello era un intervento da svolgersi molti anni fa. Avreste dovuto sentire
i commenti dei gruppi dei primi turisti
che si aggirano da queste parti, non so
con quale coraggio ancora.
Tanto dovevo in termini di testimonianza,
ma temo, come sempre che le mie saranno parole al vento.
Marco Marchetti
L’uccisione di Pellegrino Rossi
Per un errore questo servizio precede quello già pubblicato
nel numero precedente.
I
nutilmente Pellegrino Rossi, convinto della gravità della
situazione, e per questo non voleva l’incarico di Primo Ministro propostogli da Papa Pio IX, fece menzione allo stesso
Pontefice come nel 1815 era stato del partito di Murat (contro il papa) e in seguito aveva contratto matrimonio misto in
quanto la moglie era protestante, poi aveva pubblicato opere
messe all’indice. Alle forte insistenze del Papa, cedette e accettò di entrare nel governo presieduto dal Cardinale Soglia,
nel quale fu Ministro dell’Interno e della Finanza.
A giudizio di tutti, questo governo aveva operato bene e in
soli due mesi aveva realizzato cose che altri e in altri tempi avrebbero attuato in due anni; tuttavia non poté resistere
alla crescente ondata di contestazione popolare che aveva il
suo fondamento non in un fatto amministrativo, ma nella situazione politica.
Così, il 15 novembre 1848, mentre Pellegrino Rossi si reca-
va a inaugurare la sessione parlamentare e a esporre con il
suo discorso il programma, sulle scale della Cancelleria, allora sede del Parlamento, venne ucciso con una pugnalata
alla gola. Nei giorni seguenti, una folla al grido di “Ministero
democratico”, assalta il Quirinale. Pio IX non ha possibilità
di consultarsi… La folla impazzita disarma i pochi svizzeri messi a guardia del Quirinale, viene ucciso Mons. Palma,
segretario del Pontefice. Il principe di Canino fa puntare un
cannone verso la porta del palazzo pontificio… La più completa delle descrizioni ci è data dalla contessa Spaur, moglie
del Ministro-Ambasciatore di Baviera che, insieme a lui, accompagnerà Pio IX a Gaeta. La sera del 24 novembre 1848,
travestito da prete ed accompagnato dal suo collaboratore
segreto, Pio IX uscì dal Quirinale… e in carrozza chiusa si
fece accompagnare davanti la chiesa dei Santi Pietro e Marcellino, dove stava ad aspettare il conte Spaur, ambasciatore
di Baviera, la moglie e il figlio. Salito in carrozza di quest’ultimo, il Pontefice si diresse verso il confine napoletano.
Luigi Mignoli
15
IN BREVE
MONTERADO
Il Consiglio Pastorale del 16 aprile 2007 ha deciso il
parziale utilizzo dell’appartamento, lasciato finalmente
libero, sopra l’attuale Oratorio. Erano presenti: Antonella,
Claudio, Daniele, Giuseppe, Lamberto, Luca Casagrande,
Luca Discepoli, Michela, Natale, Stefania, Rosella, Tarcisio,
Valeria, Vanni.
La stanza principale sarà occupata dal gruppo giovanile
corale-strumentale che organizzerà corsi musicali, concerti,
tornei, spettacoli vari, oltre alla impeccabile animazione
liturgica della Messa parrocchiale delle ore 11.
Il gruppo, composto da oltre 25 elementi, ha come
responsabili: Claudio, Giacomo, Vanni. Sotto la “regia” di
Angela e Lamberto ha partecipato al torneo degli Oratori di :
Monterado, Scapezzano, Serra de’ Conti, Roncitelli, Barbara,
Portone, Montemarciano, Marina di Montemarciano. Si
prevede una nuova edizione all’Oratorio di Monterado per
la festa di san Paterniano, nel mese di luglio 2007.
CONCERTO LIONS CLUB
Una serata di grande musica ma soprattutto di grande
generosità. Il Concerto di Primavera del Lions Club
di Senigallia ha riscosso ampio consenso da parte del
pubblico che ha gremito il teatro la Fenice, sabato sera.
Promosso in collaborazione con gli altri sei Club di Zona,
quali Fano, Gabicce Mare, Pergola, Pesaro della Rovere,
Pesaro Host ed Urbino, il concerto eseguito dall’Orchestra
dei Fiati “Confraternitas Sanctae Mariae Suffragii” di
Fano diretta dal Maestro Sauro Nicoletti, membro della
Confraternita e responsabile dell’intero settore Musica,
ha coniguata magistralmente la qualità musicale
all’attività benefica. Il ricavato della serata infatti è stato
destinato al programma internazionale Lions per la
cecità prevenibile e curabile. A fare gli onori di casa è
stato il presidente del Lions di Senigallia Gianrico Maria
Giacchetta che con il tocco di campana, che apre e chiude
tutte le riunioni del club, ha dato simbolicamente il “la”
al maestro Nicoletti per l’inizio del concerto. In rassegna
sono passate tutte le più belle colonne sonore dei film
che hanno fatto la storia del cinema. A cominciare da
La vita è bella, di Roberto Benigni, a Gladiator Ridley
Scott fino a The last of the Mohicans di Michael Mann per
arrivare a Conquest of paradise ancora di Ridley Scott.
CONDOGLIANZE
Al Sindaco di Barbara, Raniero Serrani, nostro fedele
abbonato, è venuta a mancare improvvisamente la cara
zia Lucia. A lui e a tutti i familiari di Lucia, principalmente
al marito Raffaele ed al figlio Roberto, si associa anche
la redazione di Voce Misena nel porgergli sentite
condoglianze.
M.B.
E’ MORTA PIERINA MASSI
E’ venuta a mancare improvvisamente Pierina Massi,
ospite da qualche anno dell’Opera Pia Mastai Ferretti.
Per tanti anni è stata anche abbonata attenta e curiosa
al nostro settimanale. Alla fine della Messa, don Paolo
ha commosso i presenti ricordando che nelle sue
ultime volontà Pierina ringraziava anticipatamente il
sacerdote che avrebbe celebrato il suo funerale e tutto
il personale e coloro che le sono stati vicino in questi
anni. Certamente “Carlo”, un altro ospite dell’Istituto che
lei seguiva giornalmente come una “madre” in quanto
paralizzato, sentirà moltissimo la sua mancanza. Ora
Pierina lo veglierà dal cielo.
SPERANZE VIGORINE
Primo successo del 2007: le ragazze rossoblu battono 3-1
l’Atalanta al Bianchelli. A tre partite dalla fine, i punti di
distacco dalla zona salvezza scendono a due. La Vigor
torna a vincere dopo tanto tempo. Le rossoblu battono
sul campo di casa per 3-1 l’Atalanta conquistando così per
la prima volta in questo 2007 i tre punti. La fiammella
della speranza per evitare la retrocessione rimane così
dunque accesa e la Vigor accorcia le distanze dalle
dirette rivali Agliana e Firenze.
Settimanale della Diocesi
di Senigallia
P.zza Garibaldi, 3 - 60019 Senigallia (An)
Tel. 071 64578 - Fax 071 7914132
Direttore editoriale: Gesualdo Purziani
Direttore responsabile: Giuseppe Cionchi
Redazione: Laura Mandolini, Tullio Piersantelli, Rosaria Cenerelli,
Giancarlo Mazzotti. Collaboratori: Alessandro Berluti, Fabrizio
Chiappetti, Roberto Ferretti, Luca Giancarli, Anna Gobbetti, Elvio Grossi,
Simone Mandolini, Roberto Mancini, Leonardo Marcheselli, Vittorio
Mencucci, Giuseppe Nicoli, Leonardo Pasqualini, Michele Pinto, Stefania
Sbriscia, Giorgio Silvestri, Luciano Sole, Federica Spinozzi, Ilario Taus,
Raoul Mancinelli, Umberto Martinelli. Tecnici: Speranza Brocchini,
Daniele Guidarelli, Anna Maria Roberti, Mariannina Puerini, Pietro
Scattolini
Stampa: Galeati Industrie Grafiche S.p.A. - Imola (www.galeati.it)
Abbonamento annuo ordinario: € 35 da versare sul cc.postale n. 10514602
Tiratura: 4000 copie
La testata “La Voce Misena” fruisce dei contributi statali diretti di cui alla
Legge 7 agosto 1990, n. 250.
www.vocemisena.it - [email protected]
Blue-cc
®
Ciò che è bene per la famiglia è bene per il Paese
La famiglia è un bene umano fondamentale
dal quale dipendono l’identità e il futuro delle
persone e della comunità sociale.
Solo nella famiglia fondata sull’unione stabile
di un uomo e una donna, aperta a un’ordinata
generazione naturale, i figli nascono e crescono
in una comunità d’amore e di vita, dalla quale
possono attendersi un’educazione civile, morale
e religiosa.
La famiglia ha meritato e tuttora esige tutela
giuridica pubblica, proprio in quanto cellula
naturale della società e nucleo originario che
custodisce le radici più profonde della nostra
comune umanità e forma alla responsabilità
sociale.
Non a caso i più importanti documenti sui
diritti umani qualificano la famiglia come “nucleo
fondamentale della società e dello Stato”.
Anche in Italia la famiglia risente della crisi
dell’Occidente - diminuzione dei matrimoni e
declino demografico - e le sue difficoltà
incidono sul benessere della società, ma allo
stesso tempo essa resta la principale risorsa
per il futuro e verso di essa si rivolge il
legittimo desiderio di felicità dei più giovani.
Nel loro disagio leggiamo una forte nostalgia
di famiglia. Senza un legame stabile di un padre
e di una madre, senza un’esperienza di rapporti
fraterni, crescono le difficoltà di elaborare
un’identità personale e maturare un progetto
di vita aperto alla solidarietà e all’attenzione
verso i più deboli e gli anziani.
Aiutiamo i giovani a fare famiglia.
A partire da queste premesse antropologiche,
siamo certi che la difesa della famiglia
fondata sul matrimonio sia compito primario
per la politica e per i legislatori, come previsto
dagli articoli 29, 30 e 31 della Costituzione.
Chiediamo al Parlamento di attivare - da subito
- un progetto organico e incisivo di politiche
sociali in favore della famiglia: per rispetto dei
principi costituzionali, per prevenire e
contrastare dinamiche di disgregazione sociale,
per porre la convivenza civile sotto il segno
del bene comune.
L’emergere di nuovi bisogni merita di essere
attentamente considerato, ma auspichiamo che
il legislatore non confonda le istanze delle
persone conviventi con le esigenze specifiche
della famiglia fondata sul matrimonio e dei suoi
membri.
Le esperienze di convivenza, che si collocano
in un sistema di assoluta libertà già garantito
dalla legislazione vigente, hanno un profilo
essenzialmente privato e non necessitano di
un riconoscimento pubblico che porterebbe
inevitabilmente a istituzionalizzare diversi e
inaccettabili modelli di famiglia, in aperto
contrasto con il dettato costituzionale.
Poiché ogni legge ha anche una funzione
pedagogica, crea costume e mentalità, siamo
convinti che siano sufficienti la libertà
contrattuale ed eventuali interventi sul codice
civile per dare una risposta esauriente alle
domande poste dalle convivenze
non matrimoniali.
Come cittadini di questo Paese
avvertiamo il dovere irrinunciabile di spenderci
per la tutela e la promozione della famiglia,
che costituisce un bene umano fondamentale.
Come cattolici confermiamo la volontà
di essere al servizio del Paese, impegnandoci
sempre più, sul piano culturale e formativo,
in favore della famiglia.
Come cittadini e come cattolici
affermiamo che ciò che è bene per la
famiglia è bene per il Paese.
Perciò la difenderemo con le modalità più
opportune da ogni tentativo di indebolirla sul
piano sociale, culturale o legislativo.
E chiederemo politiche sociali audaci e impegnative.
Il nostro è un grande SÌ alla famiglia
che, siamo certi, incontra la ragione e il cuore
degli italiani.
Roma, 19 marzo 2007
Hanno sottoscritto questo Manifesto:
Giovanni Giacobbe
Chiara Sapigni e Marco Sala
Solideo Saracco
Vincenzo Saraceni
Andrea Olivero
Luigi Alici
..
Kiko Arguello
Edio Costantini
Anna Maria Pastorino
Sergio Marini
Giancarlo Cesana
Mario Marazziti
Gino Doveri
Franco Mugerli
Alberto e Anna Friso
Carlo Costalli
Gianfranco Gambelli
Carlo Casini
Paola Bignardi
Salvatore Martinez
Angelo Ferro
Francesco D’Agostino
Antonio Diella
Presidente
Presidenti
Presidente
Presidente
Presidente
Presidente
Fondatore
Presidente
Presidente
Presidente
Resp. Nazionale
Portavoce
Segr. Generale
Presidente
Presidenti
Presidente
Presidente
Presidente
Presidente
Presidente
Presidente
Presidente
Presidente
Forum delle Associazioni Familiari
Associazione Guide e Scout Cattolici Italiani
Associazione Guide Scouts d’Europa Cattolici
Associazione Medici Cattolici Italiani
Associazioni Cristiane Lavoratori Italiani
Azione Cattolica Italiana
Cammino Neocatecumenale
Centro Sportivo Italiano
Centro Italiano Femminile
Coldiretti
Comunione e Liberazione
Comunità di Sant’Egidio
Consulta Nazionale Aggregazioni Laicali
Coordinamento delle Associazioni per la Comunicazione
Famiglie Nuove del Movimento dei Focolari
Movimento Cristiano Lavoratori
Misericordie d’Italia
Movimento per la Vita
Retinopera
Rinnovamento nello Spirito Santo
Unione Cristiana Imprenditori e Dirigenti
Unione Giuristi Cattolici Italiani
Unitalsi
Fanno parte del Forum delle Associazioni Familiari:
ACLI Associazioni Cristiane Lavoratori Italiani
AFI Associazione Famiglie
AGE Associazione Genitori
AGESC Associazione Genitori Scuole Cattoliche
AIART Associazione Spettatori Radiotv
AIBI Associazione Amici dei Bambini
AIFA Associazione Famiglie con Figli ADHD
ALFA Associazione Famiglie Agape
ANFE Associazione Naz. Famiglie Emigrati
ANSPI Ass. naz. San Paolo - Oratori e circoli
ARA Associazione Roveto Ardente
Associazione Papa Giovanni XXIII
Associazione Charles Peguy
Azione Cattolica Italiana
Centri Regolazione Naturale Fertilità
CIF Centro Italiano Femminile
COLDIRETTI
CONFEDEREX Conf. Ex Allievi Scuola Cattolica
Consultori Familiari Ispirazione Cristiana
Cooperatori Salesiani
FAES Centri Orientamento Familiare
Famiglie Numerose
Famiglie Nuove
Famiglie per l’Accoglienza
Famiglie Separate Cristiane
Federazione Italiana Ex Allievi/e Don Bosco
Istituto Pro Familia
Istituto Santa Famiglia
..
KFS Katholisches Familienverband Sudtirol
MCL Movimento Cristiano Lavoratori
MOICA Movimento Italiano Casalinghe
Movimento per la Vita
Movimento Tra Noi
MRC Movimento Rinascita Cristiana
NOI Oratori e Circoli Parrocchiali
OFS Ordine Francescano Secolare
Rinnovamento nello Spirito Santo
SIDEF Sindacato delle Famiglie
UCIPEM Unione Consultori Prematrimoniali
e Matrimoniali
Se credi anche tu nel valore della famiglia, partecipa con noi alla Manifestazione nazionale
che si svolgerà a Roma, il 12 maggio in Piazza S. Giovanni in Laterano.Ti aspettiamo alle ore 15.00.
Forum delle Associazioni Familiari • Via di Parione n°7 • 00186 Roma • Tel. 06.68309445 • Fax 06.68309447 • email: [email protected] • sito web: www.forumfamiglie.org