Pentecoste ecco l`estate - Parrocchia Santa Maria di Sala
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Pentecoste ecco l`estate - Parrocchia Santa Maria di Sala
BOLLETTINO PERIODICO DELLA PARROCCHIA di S AN TA M A R IA D I S AL A Anno X - n°2 - 2006 Maggio Giugno Luglio Pentecoste ... ecco l’estate INDIRIZZI e RIFERIMENTI La redazione ha bisogno dell’aiuto di tutti per organizzare l’uscita del prossimo numero del giornalino parrocchiale. Se sei interessato a collaborare con articoli o altro, sei invitato a contattarci per posta elettronica oppure ai seguenti numeri: DON MARIO ENRICO MONTIN GABRIELE TOVENA GABRIELE BARIZZA REDI VEDOVATO TEL. 041-486025 TEL. 041-486492 TEL. 041-487241 TEL. 041-486946 TEL. 041-486964 [email protected] C.I.P. - Pro manoscritto via Roma n°16 4 giugno 2006 SOMMARIO Don Mario Storia di Sala Preghiamo con ... L’ABC della Liturgia Un libro per ... Curiosando Per riflettere ... Momenti di ... comunità Inserto speciale Momenti di ... relax Giochi e passatempi Momenti di ... comunità Un nodo al fazzoletto ... Fate e Folletti Viaggi curiosi e misteriosi Momenti di ... vita Icone e Capitelli Avvisi “Date sempre ragione della speranza che è in voi” Gli anni 1840 - Un lento processo di cambiamento “Apriamo le braccia, Signore” I segni della liturgia “Ho sognato la cioccolata per anni” I personaggi di casa nostra - Giovanni Bazzea “Cambiare il mondo” Gruppo Kefa - I giovani in cammino Gruppo Missionario La nostra Scuola Materna “Ogni granaro gà el so sorze” Crucipuzzle e Sudoku Gr.Est. 2006 Circolo NOI Gigio Le date da ricordare Come faremmo senza computer ? Assemblea Parrocchiale Liguria - Storie di fantasmi a Genova Pro loco Oggi andiamo a... Castel del Monte (Bari) Archivio parrocchiale Maria Bertilla Boscardin - 1° puntata Attività parrocchiali, Campi scuola estivi 2006 2 3 4 6 7 8 9 10 10 11 12 14 15 16 17 18 18 19 20 22 23 24 26 27 In questi tempi sempre di più a noi cristiani viene richiesto di saper dire quali sono i punti fondamentali della nostra fede. Dobbiamo cioè motivare validamente alcuni aspetti del nostro credo che un tempo si davano per scontati. Penso al valore dello sposarsi in chiesa, alla storicità dei Vangeli e alla divinità di Gesù. secoli ai cristiani. Venne loro chiesto di dare testimonianza, anche con il sangue, come dice S.Pietro nella sua prima lettera (3,15): "Siate sempre pronti a rispondere a chiunque vi domandi ragione della speranza che è in voi". La gente allora non aveva chiaro chi fosse Gesù e quali novità portasse. Non possiamo stupirci di tutto ciò, magari cavandocela con l'affermazione, pur vera, che: "se tu credi in Dio, il resto viene di conseguenza". Oggi, nella nostra società non è più sufficiente. Non basta vivere la fede in Gesù Cristo, bisogna riuscire anche a dirne il perché! Oggi la realtà culturale, pur cambiata, è simile ad allora perché quasi tutti sono battezzati ma la cultura religiosa è scarsissima. E pure chi frequenta ha una formazione a dir poco carente. Basta pensare a quanto poco si riesce ad aprire la Bibbia! E' una necessità allora deciderci ad approfondire la nostra specifica fede con la formazione e l'approfondimento della Bibbia. Noi abbiamo una fede fortissima, perché crediamo che Gesù Cristo è il Vivente, cioè è risorto da morte e continua ad essere vivo e operante nella nostra vita quotidiana. Rafforziamo perciò la fede con le verità che ricaviamo dalla storia e dalla tradizione. Per noi, in fondo, si sta ripetendo ciò che avvenne nei primi Don Mario 3 Storia di ... GLI ANNI 1840 UN LE NTO PR OCE SS O DI C AM BIAMENTO Un'intricata rete d'ordinamenti religiosi e civili regolava la vita delle genti venete nella prima metà dell'ottocento. Le città incidevano in misura modesta sulla distribuzione della popolazione; Venezia era la più popolosa, toccava i 120.000 abitanti; Verona e Padova superavano di poco i 50.000; le altre non andavano oltre i 10-20.000. La gran parte della popolazione era dislocata nel territorio, distribuita in piccoli borghi, caratteristica questa che contrassegnerà il Veneto fino ai nostri giorni. Come in ogni società preindustriale le attività legate all'agricoltura erano predominanti; le imprese industriali esistenti, di modeste proporzioni, non turbavano l'assetto agricolo della regione. Le filande che pure avevano avuto grande diffusione, erano strettamente legate al ciclo dei lavori agricoli e, di norma, il titolare della filanda era lo stesso proprietario terriero della zona. Fin dall'inizio del secolo Sala faceva riferimento alla filanda di Salzano di Romanin Jacur, che dopo le alterne vicende politicoeconomiche di D.Mircovich, successive agli avvenimenti del 1848, diventava proprietario di ottocento campi, che si estendevano dalla curva della Tabina a Stigliano. Esisteva poi un'altra filanda a Stigliano il cui titolare acquisirà l'intera proprietà degli Jacur nel 1870. Il quadro che ne conseguiva dal punto di vista economico-sociale era quanto mai precario. La carenza di attività legate al commercio con le altre realtà regionali, faceva si che l'in- teresse si focalizzasse nell'agricoltura, unica risorsa in grado di dare sostentamento alla popolazione. Inoltre la mancanza di contatti interregionali era dovuta ai limiti imposti dal sistema dominante, che avvertiva in ogni innovazione il pericolo di possibili stravolgimenti politici che andavano via via proponendosi in altre regioni d'Italia ed in particolare in Europa. I pochi contatti tra le genti venete erano rappresentate dalla transumanza, dai venditori di manufatti che scendevano nella pianura dal Cadore e dalla Carnia, "all'accaparramento dei servitori stagionali da parte dei proprietari, che nella nostra zona aveva luogo il 25 aprile nel giorno di S.Marco a Stigliano". Sulla transumanza a Sala esiste un documento d'archivio che trascriviamo perché ci da modo di conoscere le usanze del tempo: "16 maggio 1833 Sala - In questo oggi fu stabilito con il Pastor Zuanne Francescato della Comune di Enego, di venire a Sala con Pecore 200 e più quante vorrà lo stesso Pastore. E si sono convenuti con il Conte Mircovich Patron della posta e pascolo delle suddette 200 Pecore Lire locali 200, più formaggio per affitto, più Agnelli, più Puine tutte quelle che accorressero alla famiglia Conte Mircovich - Il suddetto Conte Mircovich promette di passare annualmente Fassine 700, più di vino piccolo Mastei 7 ed inoltre fare pascolare le suddette Pecore in tutti i suoi luoghi di Sala ... - Il pagamento dell'affitto sarà fatto ogni anno nel mese di aprile innanzi la partenza delle Pecore". 4 Anche le modalità per l'assunzione del servitore da parte del padrone risultavano alquanto curiose: "Entrambi si trovavano alla sagra e se c'era una prospettiva di accordo, entravano in osteria e iniziava l'interrogatorio: Di dove sei? Sei mai stato ammalato? Vai in Chiesa? Sei capace di arare e seminare? Ogni quarta domenica era libera per andarsi a confessare e comunicare. Le altre doveva governare il bestiame". Gli avvenimenti e le tensioni che all'inizio degli anni trenta, in Europa prima e in alcune regioni italiane poi preludevano ai grandi mutamenti storico e sociali, erano per la maggior parte inavvertiti dalle masse popolari venete, vuoi perché erano per lo più dedite a sfamarsi, vuoi per il rigido controllo degli occupanti austriaci. A tanto disinteresse faceva eccezione una ristretta cerchia della classe aristocratica formatasi nell'ambiente dell'Ateneo Patavino o in qualche esclusivo circolo culturale; di quell'èlite erano parte Demetrio Mircovich e P.F. Calvi, che avranno una parte di primo piano negli eventi del 1848, dei quali ci soffermeremo nel prossimo capitolo. In una comunità come quella di Sala le uniche informazioni sul mondo esterno erano rappresentate da quanto il parroco portava a conoscenza dei poveri villici, implorando la loro carità, nel corso delle prediche. Erano notizie frequenti di eventi tragici e dolorosi, come quelli che di seguito riportiamo, che si verificavano in diocesi o in qualche località del vasto impero austroungarico: "Rev.mo Signore - Per ordine di Monsignor Vescovo. Ella è interessata, al più presto possibile far eseguire in codesta sua Chiesa, una questua a favore di Francesco Salgarello del Comune di Meolo, Distretto di S.Donà, la di cui casa fu distrutta da un incendio e restò miserabile e a segno di soccorso la famiglia istessa". "Ai Molto Reverendi Parrochi della Diocesi L'Imp. Regia Luogotenenza di Venezia con suo ossequiato foglio 20 corr. N. 1044 - raccomanda con tutto il calore che si faccia quanto prima una questua straordinaria a sollievo di 44 villaggi nella Gallizia devastati e ridotti alla più squallida miseria dagli straripamenti della Vistola. Quantunque sappia quanto siano gravi le ristrettezze economiche della massima parte dei Diocesani, ... tuttavia siccome la carità cristiana è così ingegnosa e generosa ... così confida che si saprà trovare qualche mezzo da venire in soccorso a degli infelici - Il Vicario Generale Capitolare". In una atmosfera socio-politica come quella che è stata sinteticamente descritta, Sala viveva quasi inavvertitamente i sia pure lenti cambiamenti che avvenivano qua e là oltre i suoi confini. Il nuovo parroco Don Pasquale Molena, succeduto a don Scalfarotto, s'insediò nel giugno del trentacinque; era, da quanto viene tramandato, nipote nientemeno che di Ugo Foscolo, spentosi nel 1827, il cui nome e la cui fama restavano invisi alle autorità austriache per il suo passato poco conciliante con ogni forma di tirannia. Don Molena guidò la comunità salese per oltre quindici anni, in un periodo particolarmente complesso, sia per le crisi economiche sempre più frequenti, dovute all'accaparramento dei prodotti della terra, da parte dell'autorità imperiale intenta a fare fronte a carestie ripetute nel vasto impero, sia per il farsi strada anche nel Veneto di tensioni sempre più forti che portarono ai moti patriottici del 1848. Ma di tutto questo parleremo più avanti. 5 Preghiamo con . . . C e nt ro Mi ss i on ar io Dioc es ano Apriamo le braccia, Signore, per accogliere, per abbracciare, per incontrare, per camminare fuori dalle nostre povertà. Alziamo le braccia verso te per fare spazio all'umanità che con noi sta vivendo questo tempo, per donarti fatiche, angosce, speranze. Ti offriamo Signore questa danza che ci porta verso te, verso il tuo infinito abbraccio. 6 L’ABC della Liturgia Per comprendere meglio gesti, segni e parole a cura del Gruppo Liturgico Pensiamo sia capitato quasi a tutti di trovarsi di fronte ad una celebrazione, ad un testo o anche ad un manufatto, senza comprenderne il significato, logicamente ci riferiamo al campo della liturgia. Ecco l'idea di inserire un piccolo spazio dedicato alla scoperta o riscoperta del significato dei riti, delle parole, dei gesti ma anche dei manufatti e della loro disposizione, un viaggio all'approfondimento della liturgia. Iniziamo dalla parola LITURGIA che etimologicamente significa "azione comune" dal greco ( = comune e = azione). Perché una liturgia? Il rapporto Dio-Uomo passa anche attraverso dei simboli. Il dono di Dio all'uomo e la risposta di Dio all'uomo passa attraverso segni sensibili; il rito essendo una realtà sensibile e sociale, permette di esprimere anche la dimensione comunitaria - ecclesiale della fede. La natura del dono divino, la salvezza che Dio ci offre, è di carattere trascendente, spirituale, immateriale, perciò viene espressa e testimoniata da segni tangibili. Dio, infatti, si è rivelato all'uomo "mediante parole e gesti connessi fra di loro"(DV 2). Il rito diventa così strumento di grazia e di salvezza. Che cosa si fa fondamentalmente quando si celebra? Ogni celebrazione comporta tre azioni: ci si riunisce, si accoglie la Parola di Dio e si rinnova l'alleanza. - Il riunirsi non è solo una condizione per un agire comunitario, ma è già un effetto, un dono, un segno. Il progetto di Dio è quello di avere un popolo unito, una famiglia di figli. - Si accoglie insieme la parola di Dio, Dio parla al suo popolo, ci rivela la sua volontà. - Si rinnova l'Alleanza. Ogni assemblea liturgica è un incontro salvifico con Dio in cui si rinnova l'alleanza, la comunione; si opera e si riceve la salvezza. Ogni celebrazione liturgica (anche quella di pregare) ha lo scopo di rinsaldare la nostra alleanza (vicinanza, amicizia, figliolanza) con Dio. Ogni celebrazione, come abbiamo detto sopra, ha dei segni, degli oggetti, dei luoghi propri che scopriremo un po' alla volta nella loro forma attuale e nella loro evoluzione storica. Appuntamento al prossimo numero. 7 UN LIBRO PER . . . SCHEDA: autore: genere: casa editrice: pagine: TRUDI BIRGER NARRATIVA PIEMME 222 Adatto a tutti TRAMA: Molte volte le cose quotidiane come un pranzo, la propria casa, la macchina, la vacanza con la famiglia ci sembrano così banali e scontate da non meritare la nostra attenzione. Si sente la loro mancanza solo quando ci vengono ingiustamente negate: questo è successo alla ragazza protagonista di questa drammatica, agghiacciante ma purtroppo vera storia. Trudi Birger, in questo libro autobiografico, racconta la sua esperienza passata insieme alla madre nei campi di sterminio nazisti, dopo essere vissuta con tutta la famiglia nei migliori quartieri di Francoforte. L'amore di Trudi nei confronti della madre la portò a rischiare la sua vita per lei, l'unica cosa al mondo che le era rimasta. Le descrizioni delle atrocità che i prigionieri dovevano ingiustamente subire sono una condanna di tutto il male che la mente umana può concepire. In quelle condizioni anche la cosa più normale diventava un desiderio irrefrenabile che impediva di dormire ... anche la semplice cioccolata! Un libro che fa riflettere e soprattutto non dimenticare ciò che è accaduto. Buona lettura. Francesco 8 CURIOSANDO... tra i personaggi di casa nostra GIOVANNI BAZZEA Bazzea Giovanni Angelo, figlio di Luigi e Paulini Giovanna, nacque il 13 settembre 1909 a Caselle di Santa Maria di Sala. Si unì in matrimonio a Tripoli il 3 dicembre 1936 con Bertoncello Argimira da cui ebbe due figli: Luigino e Annamaria. L'impegno e il valore da lui dimostrati a salvaguardia della nostra patria durante il secondo conflitto mondiale costituiscono per tutta la comunità salese un esempio di cui andare orgogliosi. Bazzea, che morì in guerra nell'ottobre del 1941, era sommergibilista Capo Meccanico di 2° Classe - matricola 63753 - e fu insignito delle seguenti onorificenze, di cui riportiamo nel riquadro le testuali motivazioni: Croce al Valor Militare, Medaglia d'Argento al Valor Militare sul campo e alla memoria e Croce al Merito di Guerra. In suo onore e a sua perpetua memoria il Comune di Santa Maria di Sala gli intitolò una via a Caselle (vedi cartina). Imbarcato sul sommergibile oceanico "Marconi", durante numerose missioni di guerra in Atlantico, apportava con slancio, coraggio e spirito aggressivo la sua opera al successo delle azioni belliche. Nel corso di una successiva ardita missione coadiuvava con sereno coraggio e vibrante ardimento il Comandante nel lungo inseguimento e nell'attacco ad un convoglio nemico fortemente scortato da unità navali ed aeree contribuendo ad infliggere gravi danni alle forze avversarie. Tempra di combattente audace e generoso dimostrava nell'aspra lotta elevate qualità professionali e militari, scomparendo con la sua unità nell'adempimento incondizionato e scrupoloso del massimo dovere verso la Patria. Oceano Atlantico, ottobre 1941. 9 per riflettere - - - (da "Il canto del grillo - piccole storie per l'anima" di Bruno Ferrero, ed. Elle Di Ci) Il saggio Bayazaid diceva: "Quand'ero giovane ero un rivoluzionario e tutte le mie preghiere a Dio erano: 'Signore, dammi la forza di cambiare il mondo'. Quand'ero ormai vicino alla mezza età e mi resi conto che metà della mia vita era passata senza che avessi cambiato nulla, mutai la mia preghiera in: 'Signore dammi la grazia di cambiare tutti quelli che sono in contatto con me. Solo la mia famiglia e miei amici e sarò contento'. Ora che sono vecchio e i miei giorni sono contati, comincio a capire quanto sono stato sciocco. La mia sola preghiera ora è: 'Signore, fammi la grazia di cambiare me stesso'. Se avessi pregato così fin dall'inizio non avrei sprecato la mia vita". Se ognuno di noi pensasse a cambiare se stesso, tutto il mondo cambierebbe. Andrea per riflettere - - - GRUPPO KEFA Siamo felici di poter usufruire di questo spazio per raccontare le nostre esperienze di testimoni della fede in Cristo nel nome di Pietro, nostro ispiratore. Come già annunciato nel numero scorso, siamo un gruppo di giovani che si incontrano ogni mercoledì sera alle 20:45 nei locali del patronato per discutere sui temi della fede nel tentativo di ritrovare anche ai giorni nostri i segni e le testimonianze del vivere secondo Gesù. Invitiamo tutti i giovani fino ai 20 anni a venirci a trovare per condividere con noi le loro impressioni e darci nuovi spunti di riflessione sul tema della fede cristiana. Veniamo ai prossimi progetti: stiamo organizzando un viaggio a Taizè, in Francia, dove a fine luglio si terrà un raduno internazionale e si incontreranno molti gruppi di giovani di ispirazione cristiana provenienti da tutto il mondo. Sarà un'esperienza molto interessante e coinvolgente: chi fosse interessato a venire con noi può venirci a trovare durante i nostri incontri. A presto. Pietropaolo 10 GRUPPO MISSIONARIO Domenica 14 Maggio il Gruppo Missionario si è riunito a Zelarino presso l'Istituto Saveriano per una giornata di formazione. Stimolati dal tema pastorale annuale, già affrontato all'Assemblea Missionaria, a cui avevamo partecipato a Marzo, abbiamo voluto approfondire l'esperienza di fede vissuta da Maria Maddalena "Andò e disse: ho visto il Signore!" (Gv 20,18) per cercare di capire come poter essere Gioiosi testimoni del Cristo Risorto, oggi! in famiglia, nel lavoro, nella comunità parrocchiale ecc. mantenendo sempre una finestra aperta sul mondo. Attraverso un percorso insolito e stravagante, caratterizzato da storie musica e giochi, padre Mario, il nostro relatore, ci ha fatto capire che per cercare di realizzare ciò è importante: la PREGHIERA, la CATECHESI e la CONDIVISIONE EUCARISTICA, con un atteggiamento assiduo nel CONOSCERE, VIVERE, TESTIMONIARE. Gesù con il suo comando: "Andate ed annunciate il Vangelo" ci ha affidato il compito di trasmettere la nostra fede in Lui. Prima di inviarci, però, Gesù ci ha dato un altro comando: "Riunitevi in preghiera ed invocate il dono dello Spirito Santo". Siamo chiamati perciò ad obbedire ad ambedue i comandi del Signore: mentre guardiamo verso tante sorelle e fratelli a cui desideriamo trasmettere la nostra fede, non possiamo però, perdere di vista noi stessi e la condizione della nostra vita cristiana e spirituale. Considerarsi a posto per vedere subito cosa fare nei confronti dei lontani, sarebbe una pericolosa presunzione. 11 Obbedendo al comando di Gesù, invece, ci riuniremo in preghiera per ascoltare la sua parola ed invocare la luce del suo Santo Spirito. Solo dopo aver fatto questo, con tanta umiltà, potremo offrire quel Vangelo, che abbiamo meditato e l'esperienza di fede che ha suscitato in noi, ad altri fratelli. Un'importante condizione da tenere ben presente per obbedire al comando di Gesù, ed essere quindi dei buoni missionari che annunciano il Vangelo, è conoscere approfonditamente il Lieto Annuncio. Per capire la Sacra Scrittura, non basta leggerla e studiarla; è necessario meditarla in preghiera, desiderare di farla diventare vita nostra e completare l'ascolto della Parola di Dio con l'incontro con Gesù nell'eucarestia. Per vivere da cristiani però, non è sufficiente leggere e conoscere i contenuti della Bibbia perché al centro del Cristianesimo non c'è un libro sacro, quanto piuttosto una persona: Gesù, il figlio di Dio. Per poter trasmettere la nostra esperienza di fede, dunque, non basta essere maestri ma è necessario essere testimoni. I libri si conoscono leggendoli; le persone si conoscono entrando in rapporto di interesse e di amore con loro. Non possiamo garantire ad altri di conoscere Gesù ed il suo Vangelo, se personalmente, non ci "compromettiamo" con Lui, non gli apriamo il cuore e non accettiamo che sia Lui il protagonista della nostra vita. Solo se viviamo in comunione personale con Gesù e lasciamo che la sua esperienza umana diventi la nostra, allora possiamo dire di conoscerlo e poter annunciarlo agli altri. Nicola speciale scuola materna speciale scuola materna speciale scuola materna speciale scuola materna s p e c i a l e s c u o l a m a t e r n a s p e c i a l e s c u o l a m a t e r n a s p e c i a l e DIAMO DI MENO PERCHE' SIANO DI PIU' In quale modo un genitore può impartire una "lezione" tanto importante e tanto impegnativa qual è l'educazione dei figli? Analizzando il nostro metodo educativo alla luce della pedagogia cristiana, cerchiamo di scoprire se e quando ci lasciamo trascinare un po' dalla ... corrente comune. E' bene dare ai ragazzi tutto ciò che chiedono? E' l'interrogativo che si pongono tanti genitori di fronte a innumerevoli e sempre nuove richieste dei figli. La risposta ci viene suggerita dall'esempio di una famiglia che ci sembra possa costituire un modello valido per tutti. Si tratta di una famiglia come tante altre: papà, mamma e una figlia. La bambina, Donatella, frequenta l'Oratorio e in ogni occasione si rivela generosa, servizievole e pronta a fare qualche piccolo sacrificio per aiutare le altre Oratoriane. Il papà è commissario di Polizia e, in collaborazione con la moglie, impartisce a Donatella una educazione sana ed equilibrata, basata soprattutto sull'esempio. "In questura ne vedo di tutti i colori, Sorelle!" - ci confida un giorno "Dai nostri uffici passano tanti giovani che, immancabilmente, hanno avuto tutto dalla vita; soldi, divertimenti e tanta libertà, troppa libertà ... E i genitori, poi, vengono a piangere chiedendosi tanti perché ... Per questo ci teniamo ad educare bene Donatella, anche se il nostro metodo può essere considerato fuori moda: fin da piccola ella ha imparato che i capricci non fruttano niente di buono e che i suoi piccoli doveri di scuola, di catechismo, di Oratorio li deve adempiere fedelmente. Abbiamo ancora la casa da finire, quindi deve imparare a fare a meno di tante cose superflue: un vestito, una gita, un divertimento ..." Le parole di questo papà ci aiutano a capire meglio quanto sia importante abituare i figli fin da piccoli al senso di responsabilità, al sacrificio; indirizzarli verso nobili ideali, quali la fraternità, l'altruismo, la sincerità e la lealtà, il perdono e la pace, il rispetto e la dignità. Forse materialmente mancheranno di qualche cosa, ma spiritualmente si ritroveranno arricchiti di un tesoro acquistato non con denaro, ma con "lezioni vissute" impartite dai genitori, e studiate sul testo vivo della loro esperienza. Rivediamo spesso quella famiglia tanto unita e tanto serena e siamo certe che Donatella, crescendo a quella "scuola" saprà affrontare bene la vita, grazie a quel "tesoro prezioso" che sta ricevendo in dono da papà e mamma, un tesoro fatto di quello che, per il suo bene, ... non ritengono giusto concederle. Le Sorelle L'educazione che lascia le tracce più profonde è sempre quella della famiglia. Facciamo per amore, niente per forza, tutto in buona maniera, niente con sgarbo e con impazienza (Papa Giovanni XXIII). s p e c i a l e s c u o l a m a t e r n a s p e c i a l e s c u o l a m a t e r n a s p e c i a l e speciale scuola materna speciale scuola materna speciale scuola materna speciale scuola materna 12 speciale scuola materna speciale scuola materna speciale scuola materna speciale scuola materna s p e c i a l e s c u o l a m a t e r n a s p e c i a l e s c u o l a m a t e r n a s p e c i a l e IL "MESTIERE" DI MAMMA Domenica 28 maggio ho ricevuto il regalo più bello della Festa della Mamma di quest'anno. La mia bambina si è cimentata, insieme ai suoi amichetti, nella recita di fine anno scolastico. Che sorpresa è stata scoprirla nella sua spontaneità nell'interpretare quei mestieri che qualche volta sembrano dimenticati dagli adulti ma, come ci hanno dimostrato, non dai bambini. Talvolta a casa cuciniamo insieme o facciamo l'orlo a qualche pantalone ma per Francesca sembrava solo un gioco, mentre ora ha potuto capire che può essere anche un vero e proprio mestiere. Anche fare la mamma qualche volta mi sembra un mestiere, tante sono le cose da fare in una giornata, tra la cena da inventare e la lavastoviglie da svuotare e di corsa a scuola che poi l'autobus per andare al lavoro non mi aspetta ed a Francesca che dico sempre: "Corro, così che mi avanzi un po' di tempo per giocare con te stasera", quasi fosse un impegno nella tabella quotidiana. Ma lei non sa che per me è il momento più bello della giornata, la gioia che provo nel colorare con lei o nel giocare con le bambole è pari alla soddisfazione che leggo nei suoi occhi quando esclama: "Non vedevi l'ora di giocare con le mie Barbie, mamma!" Ma domenica ho scoperto una cosa importante: lei sa ! Quella dolce vocina che con le altre formava un coro nel cantare e recitare le canzoni e le poesie dedicate alla mamma, mi ha trafitto il cuore e come mi guardava attenta mentre cantava che il cuore della sua mamma è un'isola d'oro, sembravano parole spontanee uscite dalla sua testolina, per ringraziare la mamma del lavoro, delle coccole, di tutto il tempo insieme, che conta più di qualsiasi altra cosa. Credo di dovere questo momento speciale soprattutto alle Sorelle che, con la loro dolcezza, hanno aiutato la mia bambina ad inserirsi in un mondo completamente nuovo come la scuola e mi danno l'occasione di vederla con occhi diversi, di trovarla più brava e buona di quanto io stessa potessi immaginare, volenterosa più che mai di essere un giorno migliore. Proprio lei, domenica, dall'alto dei suoi tre anni e mezzo, ha saputo darmi quella pacca sulla spalla che dice: "Stai facendo un buon lavoro, mamma". Grazie di cuore. una mamma s p e c i a l e s c u o l a m a t e r n a s p e c i a l e s c u o l a m a t e r n a s p e c i a l e speciale scuola materna speciale scuola materna speciale scuola materna speciale scuola materna 13 OGNI Briciole di tradizione popolare ... Co ghe xe bona siera se magna più voentiera Chi scolta varda e tase vice in pase Basta anca on gnente per far feisse a xente Xe più fadiga taser che parlar Sempre stenta chi no se contenta 14 I C I S A E P P a cura di Redi V. CRUCIPUZZLE - In Sartoria I L O I A R O G A I L I D T C U C I T I L S U I I I F I I T I T I T S A B M I A P E N S R A T R O L S U M E T R O R O I P R O V E R E D O F ABITI AGORAIO CUCITI FILATI FODERE FORBICI IMBASTITI LISTE METRO PROVE PUNTI RAFIA SPILLI TAIT TUTA VESTITI Chiave: Un famoso stilista parigino (4) ______________________________________ SUDOKU PER TUTTI Come si gioca E’ necessario riempire lo schema in modo tale che siano contenute tutte le nove cifre da 1 al 9 in: - ogni riga - ogni colonna - ogni riquadro 3 x 3 Armatevi dunque di gomma e matita!! Come è nato il Sudoku ? Ebbe un primo timido successo negli anni settanta in America, da dove arrivò in Giappone per affermarsi definitivamente. Fu però il neozelandese Wayne Gould che, nel 2004, lo pubblicò sul quotidiano “The Times” e da quel momento ha spopolato in Gran Bretagna e in tutta Europa. 5 6 7 7 9 3 5 8 8 2 6 6 5 7 9 5 6 7 3 4 2 4 9 5 1 5 3 8 9 1 2 6 7 6 1 15 2006 L’ALLEGRA FATTORIA E’ ai blocchi di partenza la carovana del GR.EST. sul tema “L’Allegra Fattoria”. La storia di quest'anno racconta la vicenda di un gruppo di animali che vivono in una fattoria guidata da un contadino che ad un certo punto della storia li lascia soli perché deve partire. A tutti gli animali viene affidato il compito di far andare avanti la fattoria e da qui nascono problemi, rivalità, scoraggiamento, difficoltà e poi la nascita, passo dopo passo, di una sorta di democrazia, la comunione di intenti, grazie alla quale gli animali riusciranno a portare a termine brillantemente il compito affidatogli. Al di là dei personaggi e della simpatica storia, tutto può essere visto come una grande metafora del rapporto tra Dio (il contadino) e l'uomo (gli animali) a cui viene affidato un compito (vivere in comunione, in pace), un patrimonio (l'ambiente e le creature del nostro pianeta) e gli strumenti (la democrazia) per poterlo realizzare. I personaggi principali sono Guffy (il gufo, il grande saggio), Sboffo (il cane combattivo), Diva (la pecora vanitosa), Keo (l'oca anziana), Co&Co (le sorelle coccodè strambe ma in gamba), Hyppo (il cavallo muscoloso ed attento), Bourke (il maiale con un carattere molto forte), Kiddy (l'anatroccolo tranquillo e pacifico), Meo (il gatto che vuole essere sempre servito e riverito), Mu' (la mucca solitaria) e la simpaticissima Seppa (la seppia bistrattata) che forse diventerà il personaggio più caratteristico del grest 2006. ALCUNI DETTAGLI SULLO SVOLGIMENTO ... Durata: 4 settimane (dal 18 giugno al 14 luglio) Orari: Lunedi, Mercoledì e Giovedì: pomeriggio (dalle 15:30 alle 19:00) Martedì e Venerdì: uscite (dalle 9:00 alle 18:00) - Martedì piscina !! Laboratori differenziati per fasce d’età: - 7-11 anni (1°-5° elementare e 1° media) dedicati a “fantasia” e “realtà”. - 12-13 anni (2°-3° media) Discovery Team con sport, cultura e divertimento. Quote di iscrizione (comprensive di maglietta, merenda e assicurazione) in base alle settimane di frequenza (minimo 35 Euro - massimo 50 Euro) con sconti per fratelli (minimo 16 Euro - massimo 22 Euro). Per informazioni contattare Camilla (041-486326) o Don Mario (041-486025) 16 Circolo Don Bosco N.O.I. G.I.G.I.O. E' arrivata l'estate: le scuole chiudono ed il Gigio apre. Con il week end di sabato 17 e domenica 18 giugno, il Circolo Gigio Don Bosco, vi attende e vi accoglie a braccia aperte. Si dà il via al Gr.Est 2006 che anche quest'anno conta su molti giovani animatori che, con il supporto di alcuni adulti e di Don Mario, animeranno decine di bambini e ragazzi che puntualmente non mancheranno all'appello. Oltre al Gr.Est, da lunedì 19 fino a fine agosto, il Circolo rimane aperto tutte le sere, dal lunedì alla domenica, con il servizio bar, il parco giochi rinnovato e poi ancora il ping pong, il calcetto. E' un'occasione per uscire la sera dalle proprie case, che dura da qualche anno e che coinvolge diversi giovani e adulti. Approfitto per ringraziare tutte le persone che daranno la propria disponibilità per le aperture, ricordando a chi magari avesse buona volontà e tempo (che si trova), ad aiutarci nel periodo estivo. Rendersi disponibili per accompagnare il patronato nei momenti di bisogno, è un bene per sé stessi e per tutta la comunità. Vi aspettiamo fiduciosi! L'1 e 2 luglio, invece, il gruppo Spazio Giovani organizza la consueta Festa della Musica. Occasione immancabile per t r a sc or r e r e un paio di sere ascoltando buona m u s i c a , m a g a r i davanti un panino ed una birra. Ed infine, come capita spesso, il sabato sera c'è il ritrovo per la partita a carte ed il torneo di calcetto. Insomma, se volete cambiare aria, divertirvi, stare e conoscere nuova gente, avete l'estate a disposizione ... perché non approfittarne ?!? Morris 17 11 giugno domenica: Festa diocesana della Famiglia 17 giugno sabato: Festa di fine scuola e inizio estate 2006 - Cena TUTTINSIEME in Patronato Don Bosco - Per l’organizzazione contattare il gruppo G.I.G.I.O !! ! 18 giugno domenica: Inizio GREST 2006 - per informazioni contattare Don MArio 14 luglio venerdì: Chiusura attività GREST 2006 7 settembre giovedì: Inizio Sagra con la serata del Punto Giovani 8 settembre venerdì: Natività di Maria. Festa comunitaria della Patrona - Benedizione dei bambini - Processione per le vie del paese 12 settembre martedì: Chiusura Sagra della Natività 8 ottobre domenica: Prima Comunione come faremmo senza computer? Il COMPUTER, chi è costui ? Ebbene ormai al giorno d’oggi non se ne può fare a meno, ma la sua storia affonda le radici nel lontano 2000 a.C., periodo in cui era usato l’abaco: la prima vera macchina ”manuale” per fare calcoli che ancora è usata in alcuni paesi orientali. Solo nel XVII secolo vedranno la luce le prime macchine meccaniche grazie alle invenzioni di John Napier e Blaise Pascal e, nel 1800, di Charles Babbage con la sua “macchina analitica”. “Vorrei che mio marito mi dedicasse più attenzioni. Dobbiamo aspettare i primi decenni del Non avrebbe qualche profumo che odori di computer?” XX secolo per vedere i primi elaboratori elettromeccanici, dotati di relè, ma il primo vero elaboratore elettronico a valvole è l’ENIAC realizzato nel 1946: 15 m x 2 m!!! Si giunge quindi all’era dei transitors con microcircuiti sempre più piccoli a partire dagli anni ‘50. Si parla ora di elaboratori digitali programmabili la cui disponibilità non è più solo per grandi industrie, ma per chiunque: siamo arrivati agli anni ‘80, ossia all’era del Personal Computer. 18 Giovedì 25 maggio, nei locali del patronato, si è svolta un’assemblea parrocchiale rivolta a tutta la comunità. Obiettivo primario dell’incontro era quello di illustrare ai convenuti la situazione sul progetto di ampliamento e ristrutturazione della Scuola Materna “S.Giuseppe”. Il geom. Francesco Barizza, che ha seguito le fasi progettuali e realizzative ha presentato, attraverso una demo fotografica, le situazioni prima, durante e dopo l’esecuzione dei lavori. E’ stata sottolineata la lungumiranza del progetto che ha permesso di attrezzare l’asilo con nuove e moderne strutture edilizie in funzione anche alla crescita che il nostro paese avrà nel corso dei prossimi anni. Sul fronte economico sono stati ricordati i contributi dati dalle istituzioni (Comune, Regione e Curia) nonchè il generoso e partecipato apporto dei parrocchiani. Proprio grazie alla felice situazione contabile, è stato proposto di adottare il cosiddetto “bilancio sociale”: vale a dire dedicare una ridotta parte delle entrate della comunità parrocchiale per un progetto pluriennale a sostegno di situazioni disagiate. La proposta è stata discussa e alla fine accolta: adesso si valuteranno le varie ipotesi per finalizzare concretamente questa benefica iniziativa. Perche’ si dice cosi’? ... Alle Calende Greche ... Nel calendario romano, con la parola calende si indicava il primo giorno di ongi mese. Ma questo era ignoto ai Greci. Perciò, fin da tempi remoti, si dice “rimandare alle calende greche” una faccenda per intendere che essa non sarà fatta mai. 19 ate olletti Storie di fantasmi a Genova Si dice che la notte del 24 giugno, festa di S. Giovanni Battista, nella navata centrale della cattedrale di San Lorenzo si riuniscano gli spiriti di tutte le maestranze che, più di mille anni fa, hanno contribuito a costruire la chiesa, dagli architetti fino agli scalpellini. Sostano per un po' lì, poi salgono fin sulla cupola in processione, osservando la città per un po', poi tornano giù e spariscono. Sarebbe bello avere modo di sapere se questa suggestiva leggenda abbia un fondo di verità. Entriamo nei vicoli da Via Luccoli, è una lunga via in discesa che porta quasi al mare, in cima, dove ora c'è una piazza, in tempi molto remoti c'era un boschetto da cui il nome Luccoli (da "lucus", bosco sacro). Si pensa che in quel bosco venissero praticati sacrifici umani. Ad alcune persone di cattivo umore che percorrevano la via è apparso un bambino seminudo che, senza dire nulla, s'è limitato a sorridere per poi svanire nel nulla. Dietro di sé lascia una sensazione improvvisa di benessere e di sollievo. La spiegazione parapsicologica che è stata data è che forse si tratta dello spirito di un bimbo sacrificato nell'antico bosco. Nel cuore della città vecchia c'è poi la chiesa di San Donato, dall'insolito campanile ottagonale. La chiesa è molto antica e, preferibilmente in autunno, compare lo spettro di un uomo che si appoggia ad una colonna all'interno oppure allo stipite del portone all'esterno e guarda le persone torvo. Si pensa che sia lo spirito di un nobile che nel XVII secolo prese parte ad una congiura in cui rimase ucciso. Nella chiesa di san Cosma, invece, nelle notti senza luna ci si può imbattere in figure indistinte incappucciate, presumibilmente le anime degli appartenenti alle antiche congregazioni della città. 20 Molto più piacevoli sono gli spettri della villa Saluzzo Bombrini, costruita alla fine del XVI secolo. Sembra che al crepuscolo si possano udire bisbigli di donne e uomini che si scambiano segreti. Tuttavia, lo spettro più famoso della città è quello della vecchietta di Vicolo Librai. In molti l'hanno vista, anche persone al di sopra di ogni sospetto in fatto di scetticismo. Pare comparire solo tra Natale e Capodanno negli anni particolarmente freddi; è vestita come una genovese di una volta, con una lunga gonna nera e un fazzoletto in testa e chiede a tutti, in genovese, dov'è casa sua, a Vicolo Librai. Il Vicolo in questione è stato abbattuto insieme alle case circostanti alla fine degli anni 60 per far posto ad un nuovo complesso di palazzi… a detta di tutti, è stato uno scempio. La vecchina ha fatto la sua comparsa anche in un bar, in una serata nevosa e ha chiesto da bere, il barista ha voluto darle un bicchiere di latte che lei non ha bevuto ma che ha voluto pagare con alcune monete. Tempo che il barista si girasse e si rendesse conto che lei aveva lasciato il borsellino e la vecchina era scomparsa e fuori sulla neve fresca non c'erano impronte. Il borsellino conteneva alcune monete del Regno d'Italia, un bel rosario e delle immaginette che ad una verifica, si sono rivelate tutte cose autentiche ottocentesche che nessuno avrebbe lasciato in un bar per scherzo. Perfino un suo parente, un nipote l'ha vista e l'ha riconosciuta ed è rimasto talmente impressionato da cader per terra. Queste sono lacune segnalazioni di fantasmi che compaiono a Genova,. Ce ne sono altre ma non hanno riscontri da diverso tempo mentre queste sono storie che rivivono di continuo perché c'è sempre qualcuno che vede questi spettri. Alberto S. LA SAGRA E’ SEMPRE PIU’ VICINA ... Settembre appare sempre più vicino lontano, per cui è bene ricordare gli impegni di preparazione per la prossima Sagra della Natività della Beata Vergine, nostra patrona. Il comitato sagra ha già effettuato vari incontri incontri e ancora ne terrà per condividere l'impegno per questa nostra manifestazione con tutta la comunità. Siete tutti invitati alle serate che saranno organizzate allo scopo, per dare il vostro contributo di idee e fattiva partecipazione per una piena riuscita. Tenete d'occhio, quindi, il foglietto domenicale per le date precise! Dice il proverbio: "... Aiutati, che il ciel ti aiuta ...". Don Mario 21 PRO LOCO F C "E sia gran festa in codesto palagio et in tutti li possedimenti de lo Magnifico Messere Paganino Sala, eletto Prior Novo de Padua..." Sono queste le parole che pronunciate dal degano, quasi fossero una formula magica che hanno fatto rivivere personaggi d'altri tempi, che come d'incanto sono ritornati ad animare la corte di Villa Farsetti, nobili dame e cavalieri, popolani e mercanti, giullari e trovatori. Ecco che la corte di Villa di Farsetti si è trasformata da quello spazio inanimato e un po' desolato che siamo abituati a vedere, in un variopinto mercato, un luogo di incontro e di scambio. La magia si è fatta strada anche quest'anno con l'inizio della festa cortese, il clima particolare delle corti di fine trecento, rigorosamente ricostruito, dove l'unica tenzone ammessa è stata quella verbale tra i menestrelli che si contendevano con i loro racconti di amori e duelli l'attenzione delle dame e gli applausi dei presenti. Le novità più evidenti sono state senz'altro lo spettacolo finale, che quest'anno è ritornato nello splendido scenario del parco di Villa Farsetti, sfruttando appieno l'imponenza scenografica della facciata del palazzo, e il corteo storico con i quadri delle stagioni. Quattro scene che hanno arricchito di colori e atmosfere che richiamavano il risveglio della natura a primavera o il sole dell'estate con i suoi raccolti, i frutti dell'autunno come il buon vino e l'inverno con il bianco della neve ed il suo carico di feste e dolci. Tutto frutto di idee e progetti, ma soprattutto del lavoro di tante persone, che hanno creduto in questi progetti e nel lavorare per costruire qualcosa di bello e positivo. Bambini, ragazzi, ragazze, mamme, zie, papà, nonne ... quanti si sono impegnati per i costumi, per le scene, per le danze, per i dolci ... Grazie a tutti, grazie per la riuscita di una festa che ha già raggiunto il suo primo obiettivo nell'essere diventato un momento di aggregazione della nostra comunità. Pro Loco di Santa Maria di Sala 22 V Oggi andiamo a... a cura di Alberto S. Toscana PISA ... Campo dei Miracoli ... Le orme del Diavolo Gianni C. racconta che…dietro al Duomo, sulla parete della chiesa che dà sul Campo Santo, c'è una pietra con dei buchi. La leggenda vuole che quelle siano le orme che lasciò il diavolo nel tentativo di salire la chiesa, ma fu sconfitto dal bene (gli angeli). Dato che quei pallini sono le orme del diavolo, la buona tradizione vuole che il numero di orme, contato più volte, non sia mai lo stesso. E questo è vero…io stesso lo provavo quand'ero bambino e tutt'ora! C'è chi dice che siano le tracce lasciate dagli spaccapietre…ma è improbabile dato che non hanno nessun fine apparente. Comunque sia…che siano vere o no…quelle tracce affascinano i cittadini pisani che, ogni volta che ci passano, non perdono occasione per fare la conta. (questo piccolo particolare invece sfugge ai milioni di turisti che invadono la piazza)… 23 VITA PARROCCHIALE FIOCCHI ROSA ED AZZURRI Catanzariti Dario di Guido e Rando Roberta nato il 09/10/2005 battezzato il 02/04/2006 Pavan Francesco di Emanuele e Catapano Bianca Maria Simionato Francesco di Vito e Barin Ornella nato il 18/06/2005 battezzato il 02/04/2006 Pavan Angela di Francesco e Mamprin Gabriella Carraro Melissa di Fabio e Risato Alessandra nata il 12/11/2005 battezzata il 02/04/2006 nata il 07/01/2006 battezzata il 07/05/2006 Balsadonna Petra & Giacomo di Michele e Carraro Gabriella Gambato Asia di Riccardo e Pavan Michela nato il 03/02/2006 battezzato il 02/04/2006 nati il 03/10/2005 battezzati il 07/05/2006 nata il 20/09/2005 battezzata il 07/05/2006 24 Penso Mattia di Luca e Rose Roberta Saccon Vittoria Ester di Andrea e Zanovello Michela nato il 20/05/2005 battezzato il 07/05/2006 nata il 19/11/2005 battezzata il 07/05/2006 Bortolato Eva di Loris e Volpato Diana nata il 08/02/2006 battezzata il 21/05/2006 Benvenuti tra noi e congratulazioni ai genitori da tutta la comunità parrocchiale HANNO DATO VITA AD UNA NUOVA FAMIGLIA LAMON MARCO & MORO MARIKA sposi il 25 aprile 2006 MARIOTTO ANDREA & SMAGGIATO ANNA sposi il 30 aprile 2006 Come si dice? Auguri e ... figli maschi e femmine ! SONO RITORNATI ALLA CASA DEL PADRE MASIERO DANILO nato il 02/02/1952 morto il 17/04/2006 MASETTO INES nata il 20/02/1942 morta il 26/04/2006 L’Eterno riposo dona a loro, o Signore 25 i Santi di casa nostra MARIA BERTILLA BOSCARDIN I° parte Era venuta al mondo a Gioia di Brendola, un paesino dei Colli Berici presso Vicenza, il 6 ottobre 1888, in una casa di contadini poveri e analfabeti che la battezzarono col nome di Anna Francesca. Buona la mamma, aspro e litigioso il papà, il cui carattere ombroso peggiorava terribilmente quando era in preda al vino e alla gelosia, la bambina crebbe aggrappata alla madre, impaurita del babbo, abituata al duro lavoro di casa e dei campi, timidissima e impacciata. In queste condizioni, Annetta imparò dalla mamma a rifugiarsi nella chiesetta del paese come in una casa, tanto che ancora quindicenne disse al parroco volersi consacrare a Dio. Su suo consiglio entrò nel 1905 nelle suore Maestre di San Dorotea, Figlie dei SS. Cuori a Vicenza, dove iniziò il noviziato all'insegna della profonda bellezza e verità di parole come "obbedienza", "povertà", "umiltà", "silenzio", "premura" esercitate in un servizio generoso e privo di lamento. Al termine del primo anno di noviziato fu destinata all'ospedale di Treviso. Qui, nel 1907 trovò ad attenderla una superiora efficiente e sbrigativa che le diede un'occhiata, la giudicò subito e la spedì nella cucina delle suore, come sguattera. Restò per un anno intero, senza interruzioni, tra i fornelli, le pentole e l'acquaio. Dopo un anno la richiamarono a Vicenza per la professione religiosa, nella quale prese i nomi di Maria Bertilla. Divenuta suora a tutti gli effetti, Bertilla fu rimandata ancora nell'ospedale di Treviso per il 26 suo tirocinio, ove si rimise a studiare diplomandosi infermiera. In questa veste si dedicò al servizio dei malati nel corpo e nello spirito, ma ciò non le impedì di dedicarsi anche a compiti più pesanti per aiutare le consorelle. Il reparto affidatole era quello dei bambini contagiosi, quasi tutti malati di difterite. Fu da un lato il contatto con i bambini, dall'altro la partecipazione a quella sofferenza così tragica e innocente che sembrarono togliere a Bertilla ogni impaccio, ogni timidezza e la resero "dolce, tranquilla, serena, sagace", come dissero i medici. Ora suor Bertilla riusciva rapidamente a diventare la mamma di tutti; dopo due o tre ore il bambino, prima disperato, si aggrappava a lei, tranquillo, come alle gonne della mamma, e l'accompagnava sempre nelle sue diverse mansioni. Succedeva perfino che, quando era ora di andarsene dall'ospedale, i ragazzini piangessero per la necessità di lasciarla. "Suor Bertilla mi ha dato sempre l'impressione che sopra di lei ci fosse un essere che la spingesse e la guidasse; perché una persona che si eleva, nella sua missione di pietà e di carità, sulle altre, che pure vivono sotto le stesse leggi, agiscono sotto la stessa tensione, mentre non aveva nessuna qualità o d'intelligenza o di cultura che la rendesse superiore alle altre, dava realmente l'impressione che si muovesse... come dietro l'azione di un angelo che la conducesse". Da notare che il medico che così la descrisse era un libero pensatore, un massone che si convertirà, quando la vedrà morire "piena di gioia". [continua] FESTA DI FINE SCUOLA E INIZIO APERTURE SERALI PATRONATO Sabato 17 giungno ci sarà la Festa di fine scuola e inizio aperture serali del Patronato. Questo straordinario event,o organizzato dal gruppo NOI G.I.G.I.O, si articolerà in tre momenti comunitari: - pomeriggio di divertimento per i bambini e le famiglie con Octopus Slide - ore 18:30: S. Messa celebrata in chiesa per tutta la parrocchia - ore 19:30: Cena alla Brace tutti insieme con “poenta, osseti e salsice co patate frite, verdura fresca, aqua e vin”. Prenotazioni da Roberta (041-487468) o Lucia (392-8539659). GR.EST. 2006 Il GR.EST. di quest'anno sviluppa il tema dell’Allegra Fattoria", ossia com'è possibile fare in modo che i singoli animali (ragazzi) possano trovare una comunione d’intenti per far andare avanti la vita d’assieme (vedi articolo specifico in questo Giornalino). Il GREST inizierà il 18 giugno e terminerà venerdì 14 luglio con la festa conclusiva. Sono già in distribuzione le schede di iscrizione con il programma completo dei laboratori, delle attività e delle uscite. Appuntamento quindi a bambini, ragazzi, animatori e genitori per domenica 18 giugno con la S.Messa delle 10:15 cui seguirà la consegna della maglietta del Grest. Buon divertimento a tutti !!!!!!!!! IL SITO INTERNET DELLA NOSTRA PARROCCHIA Finalmente è arrivato! Stiamo parlando del sito internet della parrocchia di Santa Maria di Sala raggiungibile all’URL: http://parrsantamariadisala.interfree.it. Già nel 2004 la CEI, nel suo rapporto “Comunicazione e missione”, aveva posto l’accento sulle sfide che il mondo ecclesiastico del nuovo millennio deve sostenere e vincere in ambito culturale: diventare “operai dell’informazione con il genio della fede” cogliendo le “opportunità dei nuovi strumenti e linguaggi”. Detto e fatto ! Grazie al paziente lavoro di Pietropaolo, webmster del sito, ora anche i nostri parrocchiani possono leggere su internet informazioni relative alla nostra comunità. Si è iniziato con i bollettini settimanali e il Grest 2006 ma, via via, verranno inegrate altre sezioni utili. Complimenti e buon lavoro! 27 CAMPO SCUOLA VICARIALE DI PRIMA E SECONDA MEDIA Per i ragazzi di I e II media è in preparazione l'esperienza del campo scuola vicariale. Si tratta di un momento di formazione, crescita e divertimento per tutti i nostri ragazzi. Poiché al momento non sono ancora stati definiti date e luoghi, controllate il foglietto degli avvisi parrocchiali in uscita nelle prossime settimane. CAMPO ESTIVO DEL REPARTO SCOUT E VACANZE DI BRANCO DEI LUPETTI Quest'anno il Reparto Scout del Graticolato Salese si trasferirà a Mel (BL) per realizzare insieme il campo estivo. Infatti dal 13 al 19 agosto i ragazzi del reparto vivranno una stupenda esperienza di campo tra avventure, giochi e tanti momenti per crescere insieme. I Lupetti faranno invece le vacanze di branco vicino a Trento dal 20 al 26 agosto. ESPERIENZA DI SPIRITUALITA' PER I RAGAZZI DELLA COMUNIONE SOLENNE Come già avviene da qualche anno, i ragazzi di III media, I e II superiore, che stanno facendo il cammino della Comunione Solenne, saranno insieme dal 28 agosto al 1 settembre, per un cammino di spiritualità e fraternità. L'ambiente sarà Spello nel cuore della stupenda Umbria.