piano di lavoro economia industriale con elementi di

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piano di lavoro economia industriale con elementi di
ISTITUTO TECNICO COMMERCIALE E PER GEOMETRI
Carlo Antonio Pilati CLES
PIANO DI LAVORO
ECONOMIA INDUSTRIALE CON
ELEMENTI DI DIRITTO
CLASSE IV ITI
a.s. 20011-2012
Insegnante: Ivana Rosani
1. MACROARGOMENTI E COMPETENZE
Macroargomenti
L’apparato
normativo: norme,
diritto oggettivo,
illeciti e processi
I sistemi economici
Competenze










L’apparato
normativo: il
rapporto giuridico, i 
diritti reali, i diritti di
obbligazione e i

contratti



Strumenti matematici 
per l’economia




Comprendere il significato di norma giuridica e la loro collocazione
nell’ambito del diritto pubblico e del diritto privato
Collegare i rami del diritto con i relativi illeciti
Collegare gli illeciti con le relative sanzioni ed i relativi processi
Riconoscere il concetto di attività economica ed i suoi fondamenti
Indicare le caratteristiche dei vari momenti dell’attività economica
Individuare i soggetti dell’attività economica
Distinguere i sistemi economici
Descrivere il concetto economico di azienda e classificare le aziende
Distinguere le discipline giuridico-economico-aziendali
Riconoscere gli elementi di un rapporto giuridico ed in particolare le
situazioni attive e passive
Individuare le caratteristiche del diritto di proprietà ed i relativi modi di
acquisto nonché i principali aspetti degli altri diritti reali
Confrontare i concetti di possesso, di detenzione e di usucapione
Esprimere i concetti, i tipi e le fonti delle obbligazioni
Individuare le caratteristiche e gli elementi essenziali del contratto;
classificare i contratti e riconoscerne l’invalidità
Descrivere i principali contratti aziendali
Utilizzare e risolvere una proporzione
Utilizzare il calcolo percentuale
Utilizzare la tecnica dei riparti proporzionali
Calcolare l’interesse e lo sconto
Determinare il montante ed il valore attuale
2. CONTENUTI SPECIFICI
A. L’apparato normativo: norme, diritto oggettivo, illeciti e processi
 Le norme giurdiche
 Il diritto oggettivo e le sue ramificazioni
 Le fonti di produzione del diritto
 Enti ed organi pubblici
 Gli illeciti e le relative sanzioni: civili, penali e amministrative
 I processi: civile, penale e amministrativo

B. I sistemi economici
 L’attività economica
 I momenti dell’attività economica
 I soggetti dell’attività economica
 Il circuito economico e l’importanza del risparmio
 I sistemi economici
 L’azienda
 Le aziende di produzione
 Le discipline giuridico-economico-aziendali
C. L’apparato normativo: il rapporto giuridico, i diritti reali e i diritti di obbligazione
 Elementi costitutivi del rapporto giuridico
 Le situazioni soggettive
i. Le situazioni soggettive attive: diritto soggettivo, diritto potestativo, potestà,
interesse legittimo
ii. Classificazione dei diritti soggettivi
1. pubblici e privati
2. patrimoniali e non
3. assoluti e relativi
4. trasmissibili e intrasmissibili
iii. Cenni sui diritti della personalità e sul diritto di famiglia
iv. Le situazioni soggettive passive: dovere, obbligo, onere, soggezione
 I diritti reali
 La proprietà
 Gli altri diritti reali
 Il possesso e l’usucapione
 Concetto di obbligazione; adempimento, inadempimento e responsabilità patrimoniale
 Autonomia contrattuale
 Elementi del contratto
 Cenni su alcuni contratti d’impresa
 Cenni sull’IVA
D. Strumenti matematici per l’economia
 Proporzioni dirette e inverse
 Calcoli percentuali
 Riparti proporzionali
 Interesse e sconto; valore attuale e montante
TEMPIFICAZIONE
Macroargomenti
Periodo
L’apparato normativo: norme, diritto oggettivo,
illeciti e processi
Settembre-Ottobre
I sistemi economici
Novembre-Dicembre
L’apparato normativo: il rapporto giuridico e le
situazioni soggettive
Dicembre
L’apparato normativo: i diritti reali
Gennaio-febbraio
L’apparato normativo: i contratti
Febbraio-marzo
Strumenti matematici per l’economia
Aprile-maggio
3. METODI DI INSEGNAMENTO E RECUPERO
Il principali metodi di insegnamento saranno la lezione frontale e la lezione partecipata e interattiva.
Gli argomenti saranno introdotti con degli esempi, dei casi, che sollecitino l’interesse dello
studente. Si farà riferimento costante al libro di testo, ma si ricorrerà molto spesso alla
schematizzazione, precedente o successiva, degli argomenti trattati in modo da fissare gli aspetti
principali e il loro logico susseguirsi. Si ricercherà inoltre il più possibile un aggancio con la realtà e
l’attualità. Talvolta si chiederà agli studenti di lavorare in gruppo allo scopo di produrre degli
elaborati comuni.
Il recupero si svolgerà in itinere attraverso dei momenti di discussione, riflessione, ripetizione degli
argomenti sviluppati precedenti allo svolgimento delle prove, sia scritte che orali.
4. STRUMENTI DI LAVORO
Si utilizzerà il libro di testo, ma si richiederà allo studente anche di tenere un quaderno ordinato con
appunti, schemi, compiti scritti elaborati in classe o anche a casa.
Inoltre si potrà fare riferimento ad eventuali articoli di giornale o di riviste che dovessero rivelarsi
interessanti per gli argomenti trattati.
5. VERIFICHE E VALUTAZIONE
Per le verifiche formative si farà prevalentemente ricorso a sondaggi a dialogo, questionari, test,
domande a risposta aperta svolti a casa o in classe, con correzione contestuale o successiva.
Si prevede poi un minimo di due/tre verifiche sommative nelle forme di domande a risposta aperta o
brevi trattazioni o orali.
Le verifiche permetteranno di controllare l’apprendimento degli alunni e daranno l’opportunità di
valutare gli stessi non soltanto per la conoscenza, ma anche per la capacità espositiva che si
pretende chiara, corretta e specifica.
Per una valutazione sufficiente si richiede una conoscenza generale degli argomenti ed una
esposizione lessicalmente corretta; si giudicherà insufficiente l’alunno che evidenzi conoscenze
superficiali e lacunose, espresse in modo scorretto; verrà valutato discreto l’alunno che possieda
conoscenze abbastanza approfondite, usi un lessico appropriato e partecipi attivamente al lavoro
scolastico; verrà valutato buono o più che buono l’alunno che, oltre alla conoscenza approfondita e
ad un lessico specifico sappia dare un contributo più personale all’esposizione delle varie tematiche.
Cles, 28 ottobre 2011
Ivana Rosani
PIANO DI LAVORO
PROF. Zucal Franco
MATERIA Disegno, Progettazione e Organizzazione della produzione
CLASSE 4° SEZ. A ITI Meccanica
ANNO SCOLASTICO 2011-2012
1. Obiettivi generali della disciplina.
L'insegnamento si prefigge di raggiungere i seguenti obiettivi:
 Raggiungere e consolidare le capacità di interpretare, rappresentare e quindi di esprimersi
attraverso il linguaggio grafico.
 Acquisire conoscenze e capacità progettuali nell’ambito della meccanica.
 Acquisire la capacità di collegare il disegno tecnico alle tecnologie di fabbricazione dei
particolari meccanici.
 Acquisire un’elevata confidenza con le normative del disegno, con gli elementi meccanici
unificati o presenti in commercio.
 Acquisire conoscenze ed abilità nell’ambito del disegno assistito al computer.
2. Programma previsto per la classe
Contenuti
Competenze: lo studente è in grado di ….
LE TOLLERANZE DIMENSIONALI E GEOMETRICHE E LA RUGOSITÀ

Definizione delle tolleranze dimensionali,
geometriche.
 Casi di utilizzo, lavorazioni necessarie
 Accoppiamenti ISO raccomandati
 Costi correlati alla prescrizione delle
tolleranze.
Metà settembre – metà ottobre



Comprendere un disegno quotato con
indicazioni di tolleranza e rugosità
Legare le tolleranze e la rugosità alle varie
tecnologie di lavorazione
Prescrivere le tolleranze in un disegno
tenendo presente dell’incidenza dei costi.
ALBERI DI TRASMISSIONE, PERNI E SUPPORTI


Principi di dimensionamento e
proporzionamento di alberi e perni
Scelta e dimensionamento dei supporti per
alberi di trasmissione, perni e cuscinetti
radenti o volventi



Proporzionare correttamente un albero in
base alle condizioni di utilizzo
Disegnare l’organo precedentemente
dimensionato
Predisporre correttamente un albero per

Consultazione di tabelle e cataloghi di
supporti commerciali e comprensione delle
specifiche indicate dal costruttore


l’applicazione dei supporti
Scegliere in maniera appropriata il tipo di
cuscinetto in base alle condizioni di utilizzo
Consultare un manuale tecnico o cataloghi
per la scelta di componenti unificati o
commerciali
Metà ottobre – Fine dicembre
ORGANI DI TRASMISSIONE DEL MOTO


Ruote di frizione.
Ruote dentate ed ingranaggi:
o Ingranaggi cilindrici a denti diritti
o Ingranaggi cilindrici a denti elicoidali
o Ingranaggi conici
o Ingranaggi a vite
o Rappresentazione delle ruote dentate nel
disegno.
o Proporzionamento e calcolo degli
ingranaggi.
o I riduttori.
 Cinghie
 Funi
 Catene
 Consultazione di tabelle e cataloghi
commerciali e comprensione delle
specifiche indicate del costruttore
Gennaio-Febbraio





Scegliere in maniera appropriata gli organi
per la trasmissione del moto
Consultare un manuale tecnico o cataloghi
per la scelta di componenti unificati o
commerciali
Rappresentare correttamente questi organi
nel disegno
Predisporre correttamente tutti gli elementi
per un corretto montaggio e smontaggio
Scegliere i materiali e i trattamenti termici
opportuni per la costruzione di questi
elementi.
ORGANI DI INTERCETTAZIONE DEL MOTO



Descrizione dei vari organi di
intercettazione del moto (giunti, frizioni,
innesti, freni, limitatori di coppia)
Criteri di scelta, casistiche di utilizzo,
accorgimenti per il montaggio
Dimensionamento degli organi di
intercettazione del moto




Riconoscere quando sono indispensabili
questi organi e soprattutto riusciere a
scegliere quelli più opportuni.
Disegnare tali organi
Predisporre opportunamente tutti gli
elementi per un corretto montaggio e
smontaggio
Rappresentare correttamente questi organi
nel disegno
Marzo
LE MOLLE
 Tipologie di molle
 Materiali per la costruzione di molle
 Dimensionamento e scelta della molle
Aprile

Scegliere in maniera appropriata la tipologia
di molla in base alle condizioni di esercizio.

Consolidamento delle tecniche di disegno al
computer.
Assimilare le tecniche per passare da uno
schema progettuale ad un progetto vero e
DISEGNO AL CALCOLATORE


Disegno in 2D di particolari e assiemi
progettati dagli stessi studenti
Comandi basi nei software di disegno 3D

proprio di un elemento meccanico
Tutto l’anno disegno 2D – disegno 3D in maggio
3. Metodi di insegnamento e strumenti di lavoro e testi adottati.
Le parti teoriche verranno affrontate tramite lezioni frontali. Come punto di riferimento
costante verrà adottato il libro di testo, al quale sì affiancheranno sussidi di vario tipo come il
manuale del perito meccanico o cataloghi di prodotti meccanici presenti in commercio.
Circa la metà delle ore sarà utilizzata per le esercitazioni grafiche (manuali o al computer) al fine di:
 Consolidare le conoscenze del linguaggio grafico
 Apprendere come si disegnano i vari organi meccanici descritti nelle lezioni frontali
 Abituare gli studenti a consultare i libri o manuali nei quali sono presenti le norme
del disegno
 Acquisire conoscenze ed abilità nell’ambito del disegno assistito al computer.
Testi adottati:
 L.Caligaris, S Fava, C.Tomasello “Dal progetto al prodotto” – Ed.Paravia – Volume B
 Manuale del perito meccanico
 Cataloghi di prodotti meccanici unificati presenti in commercio
4. Verifica e valutazione.
Per accertare il raggiungimento delle competenze riportate al punto 2) si prevedono i seguenti
momenti di verifica:
 prove scritte
 verifiche orali.
 valutazione dei disegni prodotti durante le ore di esercitazione (sia a mano che al computer)
In tali verifiche si stabilisce una scala di valutazione in decimi tenendo conto:



dell’impegno;
dell’elaborazione dei contenuti
delle
abilità
linguistiche
espressive;
tre/quattro
cinque
Sei
Sette
Otto
nove/dieci
grav. insufficiente
insufficiente
sufficiente
discreto
buono
ottimo
Cles, 29 ottobre 2011


ed 
dell’acquisizione dei contenuti e delle competenze;
dell’autonomia critica
degli obiettivi trasversali proposti dal consiglio di
classe
Conoscenze scarse
Conoscenze acquisite solo parzialmente
Conoscenze e competenze acquisite in modo suffic.
Conoscenze e competenze acquisite in modo soddisfacente
Conoscenze e competenze pienamente acquisite
Conoscenze e competenze brillantemente acquisite ed
esposte
L’insegnante
prof. Franco Zucal
I.T.C.G. “ PILATI” – CLES
PROGRAMMAZIONE DIDATTICA PER L’ANNO 2011/2012
EDUCAZIONE FISICA
classe: 4AM
Il programma si articolerà nel seguente modo:
ANALISI DELLA SITUAZIONE DI PARTENZA
Saranno effettuati dei test di valutazione delle capacità coordinative e condizionali per consentirmi di
programmare in modo più preciso e puntuale il lavoro e per permettere agli alunni una presa di
coscienza delle proprie capacità.
I test proposti saranno: lungo da fermo, lancio frontale, corsa veloce 30 m., esercizi addominali,
corsa di resistenza (1000m.), mobilità articolare.
MODULO 1
POTENZIAMENTO FISIOLOGICO E RIELABORAZIONE DEGLI
SCHEMI MOTORI DI BASE
UNITA’ ORARIE PREVISTE: 14
 Saper sopportare lo sforzo fisico su tempi medi e lunghi utilizzando gesti economici.
 Saper rilevare dei parametri funzionali.
COMPETENZE
 Saper tonificare il proprio corpo per migliorare la forza, la coordinazione e l’uso efficace
del gesto
 Saper trasferire le abilità motorie di base in situazioni di gioco sportivo
 Conoscere il gesto tecnico della corsa.
 Conoscere la fisiologia del sistema circolatorio e respiratorio.
CONOSCENZE
 Conoscere le modalità per mantenere la fatica fisica nel tempo.
 Conoscere le modalità di rilevazione del battito cardiaco.
 Conoscere i principali muscoli, ossa e articolazioni del proprio corpo.
 Conoscere le regole organizzative di giochi pre-sportivi e sportivi
 Correre su lunghe distanze.
 Percorsi e circuiti a tempo.
ABILITA’
 Assumere posture corrette nell’esecuzione degli esercizi di allungamento.
 Utilizzare un piccolo attrezzo per consolidare la destrezza fine, potenziare la forza elastica
e resistente.
MODULO 2
MIGLIORAMENTO DELLE CAPACITA’ CONDIZIONALI E
COORDINATIVE
UNITA’ ORARIE PREVISTE: 10
 Acquisire una certa padronanza nella coordinazione e nell’equilibrio.
COMPETENZE
 Saper utilizzare esercizi ed andature per l’incremento della velocità.
 Saper utilizzare piccoli e grandi attrezzi per il miglioramento dell’escursione articolare.
 Conoscere i vari tipi di equilibrio (statico, dinamico,in volo).
CONOSCENZE
 Conoscere andature e passi ritmati per il miglioramento della coordinazione.
 Conoscere l’uso del cronometro per rilevare tempi nei test di velocità.
 Esercizi a corpo libero, a coppie, con piccoli e grandi attrezzi.
ABILITA’
 Esercizi eseguiti correttamente di stretching.
 Realizzazione di piccole progressioni con piccoli attrezzi.
 Invenzione di percorsi di agilità e destrezza.
MODULO 3
AVVIAMENTO AI GIOCHI SPORTIVI DI SQUADRA
UNITA’ ORARIE PREVISTE: 12
 Consolidare l’importanza della pratica sportiva .
COMPETENZE
 Saper trasferire abilità motorie acquisite in più ambiti sportivi.
 Saper gestire un arbitraggio.
 Conoscere i vari elementi tecnico-tattici di una disciplina di squadra.
CONOSCENZE
 Conoscere le regole e i principali errori nei diversi sport di squadra.
 Conoscere la tecnica di base di uno sport praticabile in un contesto di ambiente naturale
durante la stagione invernale.
 Consolidare le tecniche di alcuni sport di squadra.
ABILITA’
 Saper utilizzare uno schema tattico collettivo.
 Saper organizzare un torneo a squadre.
MODULO 4
AVVIAMENTO AGLI SPORT INDIVIDUALI CON LA PRATICA DELLA
GINNASTICA, DELL’ATLETICA LEGGERA E DEL TENNIS TAVOLO
UNITA’ ORARIE PREVISTE: 10
 Saper confrontarsi con sportivita’.
 Rielaborare e consolidare le tecniche di alcuni sport individuali.
COMPETENZE
 Ottenere una disinvolta padronanza del proprio corpo in atteggiamenti inusuali nello
spazio.
 Consolidare il carattere.
 Conoscere le regole organizzative e tecniche delle specialità.
CONOSCENZE
 Conoscere la tecnica fondamentale che caratterizza il gesto tecnico- sportivo.
 Conoscere la metodologia di un allenamento sportivo
 Individuare le abilità motorie richieste nella pratica sportiva e confrontarle con le proprie.
ABILITA’
 Saper trasferire gli schemi motori di base in schemi tecnici sportivi
 Saper organizzare con autonomia attività di consolidamento tecnico
 Saper gestire una situazione di gara.
MODULO 5
PREVENZIONE DEGLI INFORTUNI EDUCAZIONE ALIMENTARE
UNITA’ ORARIE PREVISTE: 8
 Individuare le strategie appropriate per la prevenzione degli infortuni.
 Essere in grado di fornire i primi ed adeguati soccorsi.
COMPETENZE
 Saper riconoscere un’adeguata alimentazione giornaliera.
 Saper riconoscere un’adeguata alimentazione dello sportivo.
CONOSCENZE
ABILITA’







Conoscere le informazioni fondamentali sulla prevenzione degli infortuni.
Conoscere le manovre adeguate da adottare in caso di malori.
Conoscere le nozioni fondamentali della traumatologia.
Conoscere i principali principi nutritivi e la loro funzione.
Saper intervenire correttamente in caso di infortunio.
Sapere cosa non si deve assolutamente fare.
Saper riconoscere le malattie legate all’alimentazione.
METODOLOGIA D’INSEGNAMENTO
-
-
utilizzo della metodologia didattica a mappa di apprendimento motorio rigida e/o elastica, nelle
attività pratiche, secondo le necessità contingenti, gli obiettivi da raggiungere, i mezzi e gli
strumenti di lavoro, le abiltà e le capacità operative degli allievi
assistenza e correzioni dirette o indirette, nelle attività pratiche, secondo la metodologia
didattica utilizzata nelle lezioni, con riferimento alle mappe di apprendimento motorio
lezioni frontali teoriche con partecipazione attiva degli alunni
CRITERI DI VALUTAZIONE
Elementi di valutazione saranno: il livello di partenza delle abilità specifiche, il processo di
apprendimento, i progressi nell’area motoria e nelle conoscenze teoriche, l’impegno, l’assiduità, la
partecipazione e l’accettazione dei propri limiti e di quelli altrui.
Saranno eseguite 2/3 verifiche per quadrimestre (test pratici, giochi di squadra, esposizione di
argomenti teorici, test scritti).
Ogni alunno sarà valutato dopo un ciclo di 6/8 lezioni e la gamma dei voti andrà da 4 a 10.
La soglia di sufficienza stabilita dagli indicatori tecnici e/o di argomento, sarà resa nota
preventivamente agli alunni in ogni valutazione pratica, teorica e scritta.
Esoneri
Gli alunni esonerati collaboreranno nell’organizzazione del lavoro con la classe (arbitraggio e
assistenza) essi, inoltre, saranno valutati in base alle loro conoscenze teoriche con presentazione di
tesine o semplici elaborati, poiché permane l’obbligo di presenziare alle lezioni.
Cles, 15 ottobre 2011
L’insegnante
Malalan Giuliana
ISTITUTO TECNICO COMMERCIALE E PER GEOMETRI
“C.A. PILATI ” CLES (TN)
PIANO DI LAVORO
MATERIA: Inglese
DOCENTE: Forte Lorenzo
CLASSE: 4A ITI Meccanica
ANNO SCOLASTICO: 2011-2012
1. OBIETTIVI
Innanzitutto gli alunni dovranno possedere, in maniera più approfondita rispetto al biennio, le
quattro abilità che sono fondamentali per lo studio di una lingua straniera, ossia la capacità di
leggere, scrivere, parlare e comprendere che parla inglese (reading, writing, speaking, listening).
Per quanto riguarda il programma specifico di quest’anno, gli alunni dovranno essere in grado di:
-
-
narrare avvenimenti ed esperienze personali al presente, passato e futuro (ripasso)
parlare di eventi che sono iniziati in passato e che sono appena terminati o sono ancora in
svolgimento
parlare di obblighi, abilità e capacità, divieti, consigli e raccomandazioni
descrivere, sia oralmente che a livello scritto, luoghi, aspetti ed eventi legati alla cultura e
civiltà delle Isole Britanniche ed in particolare della Gran Bretagna, facendo anche dei
confronti con la cultura italiana; in particolare si appronfondirà lo studio delle principali
industrie e settori economici delle Isole Britanniche.
descrivere e commentare delle immagini e/o filmati riguardanti vari argomenti di cultura e
civiltà dei paesi anglofoni
esprimere gusti, giudizi ed opinioni personali, chiedere informazioni riguardo ad argomenti
di attualità e costume, esaminati durante le letture tratte dal testo Identities.
2. CONTENUTI
Per quanto riguarda la grammatica quest’anno verranno trattati vari argomenti sul libro New
Omnibus Reference Grammar. Si affronteranno in maniera dettagliata, con l’apporto di ulteriori
fotocopie da parte del docente, a seconda anche del maggiore o minore bisogno di approfondimento
da parte della classe, i seguenti argomenti del libro:
-
ripasso del past simple (verbi regolari e irregolari)
ripasso degli altri tempi verbali dello scorso anno (past continuous, present simple e
continuous e i vari futuri)
ripasso della differenza tra present perfect e past simple
present perfect simple e present perfect continuous
preposizioni di tempo e luogo
principali connettivi
verbi modali
espressioni di quantità
indefiniti ed indefiniti composti
forma attiva e forma passiva dei principali tempi verbali
pronomi relativi
Per quanto riguarda invece la cultura e civiltà dei paesi anglofoni, verranno esaminati i seguenti
argomenti presenti sia sul testo adottato, Identities, che su altro materiale fornito dal docente:
-
On Tour: Touring the British Isles (pp. 40-43): introduction
The British Isles: Britain, the four countries of Britain, the Brits, Ireland (pp. 63-75)
On Tour: London (pp. 36-39)
History of England (pp. 100-104): from the invaders to the roaring twenties
varie fotocopie con materiale integrativo ed esercizi in classe e per casa
-
Sci-tech is the future: a new world; our future with robots (pp. 110-111)
Trends in architecture: big changes; famous architects (pp. 44-45)
History of skyscrapers (fotocopia)
Time Out: Which music? The story of hip hop; Music is my life; Bob Marley (pp 14-19)
Time Out: Let’s go to the movies; making a film (pp. 20-21)
varie fotocopie con materiale integrativo ed esercizi in classe e per casa
3. METODO D’INSEGNAMENTO
In classe utilizzerò varie tipologie di lezione, che vanno dalla tradizionale lezione frontale, per la
spiegazione grammaticale in italiano, alla più comune e lezione interattiva, dagli esercizi individuali
ai lavori a coppie e a gruppi, specialmente per esercitare le abilità di speaking e listening, e infine la
visione di filmati e l’ascolto di canzoni. Cercherò di parlare in inglese per tutta la durata delle
lezione al fine di sviluppare le capacità di ascolto e comprensione degli alunni, ricorrendo
ovviamente all’italiano, qualora sia necessario, specialmente durante le spiegazioni di grammatica.
4. STRUMENTO DI LAVORO
I testi adottati sono: Identities, Arnoldo Mondadori Scuola, con CD audio; New Omnibus Reference
Grammar, Petrini. Si intendono seguire i libri di testo adottati fornendo però agli studenti ulteriore
materiale, quando necessario, sia in classe che per i compiti per casa. Si tratta di esercizi di
grammatica e civiltà, canzoni, letture ed ascolti, soprattutto approfondimenti di civiltà.
5. VERIFICHE E VALUTAZIONE
La verifica dell’apprendimento degli argomenti trattati a lezione può avvenire in diversi modi, sia
con prove scritte (almeno due nel primo periodo valutativo e almeno tre nel secondo) che con
interrogazioni orali (almeno due nel primo periodo valutativo e almeno quattro nel secondo).
A) Verifica scritta:
Il metodo di valutazione viene esplicitato dal docente al momento della consegna in classe o
precedentemente. Tale metodo prende in considerazione vari parametri: ortografia, morfologia,
sintassi, lessico, completezza delle informazioni, chiarezza nell’esposizione e coesione.
Le verifiche possono essere di varia natura:
a) prova articolata per accertare la conoscenza degli argomenti grammaticali, incontrati a lezione.
Consta di esercizi di completamento, brevi traduzioni, brevi esercizi di composition.
b) prova articolata (solitamente con domande aperte) per accertare l’avvenuto studio degli
argomenti di civiltà. Qui si darà importanza tanto alla qualità e alla quantità del contenuto, ossia alle
informazioni o contenuti appresi quanto alla forma, ossia alla varietà e correttezza delle strutture
grammaticali, sintattiche ed ortografiche, così come alla ricchezza di lessico e alla capacità
espositiva del singolo alunno.
c) reading comprehension, cioè test di comprensione della lettura.
d) verifica di vocaboli.
B) Verifica orale.
Le verifiche possono essere di varia natura:
a) Le interrogazioni, in itinere e regolari durante tutto l’anno scolastico, sono principalmente di
civiltà sono e vertono sugli argomenti di civiltà presentati in classe e studiati a casa: durante tali
interrogazioni si cercherà di dare, come nella verifica scritta, importanza sia al contenuto che alla
forma, ma soprattutto si terrà conto della corretta pronuncia, della capacità di comprendere le
domande del docente e dell'abilità nel rispondere con una maggiore o minore ricchezza e soprattutto
con una minore o maggiore varietà di lessico. Inoltre le interrogazioni orali serviranno per far
parlare gli alunni tra loro, a coppie, oppure da soli con l’insegnante riguardo ad argomenti di civiltà
studiati in classe.
b) Le interrogazioni possono riguardare, in misura minore, i vari argomenti grammaticali ripassati
quest’anno ed appresi in precedenza ma soprattutto gli argomenti grammaticali spiegati a lezione
quest'anno. Durante queste interrogazioni verrà chiesto agli alunni di parlare e fare domande a un
compagno o rispondere a domande del docente o di un compagno, riguardo a fatti personali o eventi
esterni, come ad esempio eventi passati, passatempi, progetti per il futuro. Il docente capirà da
questi dialoghi il livello di comprensione ed approndimento degli argomenti affrontati.
c) Infine alcune interrogazioni vertono sullo studio dei verbi irregolari e sull'acquisizione delle
regole grammaticali affrontate in classe. Viene chiesto agli alunni di riassumere e ripetere i punti
fondamentali della lezione teorica affrontata in classe, così come di tradurre alcune frasi
dall'italiano all'inglese. In tal modo il docente valuterà il livello di comprensione ed approndimento
degli argomenti affrontati e tale interrogazione servirà anche a tutta la classe per ripassare la lezione
precedente.
d) L'ultimo tipo di verifica orale è la listening comprehension, ossia la comprensione di un breve
brano o dialogo ascoltato in classe.
PIANO DI LAVORO
PROF. SSA CHIARA PRAINDEL
MATERIA
CLASSE QUARTA
ITALIANO
SEZ. A MECCANICA
ANNO SCOLASTICO 2011-12
TRAGUARDI FORMATIVI
Lo studente conosce



le linee di sviluppo della letteratura italiana dal Seicento all’Ottocento
gli autori più importanti e il contesto nel quale operarono
le opere più significative degli autori studiati.
Lo studente




comprende un’opera nella sua struttura complessiva e caratterizzante
consolida la capacità di analisi dei testi narrativi e poetici
acquisisce e sviluppa capacità di analisi di testi argomentativi
imposta e sviluppa con proprietà lessicale e chiarezza espositiva relazioni orali e testi scritti.
TAVOLA DI PROGRAMMAZIONE
Materia: ITALIANO
Classe: QUARTA A Meccanica
Obiettivi
disciplinari
Conoscenze: i
principali
avvenimenti della
vita, le opere, il
pensiero
innovatore
Competenze:
contestualizzare
autore e opera;
comprendere le
novità del
pensiero in
relazione al
Contenuti
Attività didattica
Strumenti
Galileo
Galilei e la
nascita del
pensiero
scientifico
moderno.
Lezione frontale
sulla vita e le
opere. Lettura,
analisi e
interpretazione
di testi
significativi.
Confronti con
altri pensatori che
operarono nello
steso periodo o
che furono suoi
seguaci (esempio
Libro di testo e
schemi elaborati
dall’insegnante.
Presentazioni in
Power Point.
Tipologia di
verifiche
Interrogazione
orale, test
strutturati,
produzione di
commenti
Tempi
Settembre
contesto storico;
comprendere e
analizzare i testi.
Conoscenze:
caratteri
principali della
produzione
letteraria e
artistica del
periodo
Competenze:
contestualizzare
autori e opere;
comprendere le
novità del
pensiero in
relazione al
contesto storico;
comprendere e
analizzare i testi
Conoscenze: il
romanzo
picaresco;
struttura e trama
dell’opera, primo
romanzo
moderno nel
panorama
letterario
europeo.
Competenze:
contestualizzare
autore e opera;
comprendere e
analizzare i testi.
Conoscenze:
il teatro
elisabettiano; la
vita e le opere
del maggior
esponente del
genere; cenni sul
teatro francese;
quadro storico e
culturale del
tempo.
Competenze:
contestualizzare
autore e opera;
saperlo
confrontare con
altre esperienze
di genere.
Conoscenze: la
diffusione delle
idee illuministe
introduzione a
Cartesio e
Newton).
La
Lezione
letteratura
partecipata sulle
barocca e l’
tendenze artisticoarte
letterarie del
figurativa del periodo. Lettura,
1600: il
analisi e
marinismo e interpretazione
le opere di
di testi
Bernini e
significativi.
Andrea
Lettura delle
Pozzo a
immagini: opere
Roma
degli artisti
esponenti del
gusto dell’epoca.
Libro di testo e
schemi elaborati
dall’insegnante.
Presentazioni in
Power Point.
Viaggio
d’istruzione a
Roma.
Interrogazione
orale,
produzione di
commenti,
lettura di
un’opera
artistica.
Ottobre
Don
Chisciotte di
Miguel de
Cervantes
Lezione frontale
sulla vita e le
opere dell’autore.
Lettura, analisi e
interpretazione
di testi
significativi.
Libro di testo e
schemi elaborati
dall’insegnante.
Interrogazione
orale, test
strutturati,
produzione di
commenti.
Fine
Ottobre
William
Shakespeare
lezione frontale e
sull’autore e sulla
sua produzione
artistica.
Lezioni interattive
basate sulla
lettura, l’analisi e
l’interpretazione
di testi significativi
. Visione del film
di F. Zeffirelli,
Amleto
Confronti con il
teatro francese
dell’epoca. Cenni
su Moliere
Libro di testo e
schemi elaborati
dall’insegnante.
DVD per il film.
Interrogazione
orale, test
strutturati,
produzione di
commenti.
Novembre
Il pensiero
illuminista
Lezione frontale
sui principali
pensatori
Libro di testo e
schemi elaborati
dall’insegnante.
Interrogazione
orale, test
strutturati,
Novembre
attraverso gli
scritti dei
maggiori
pensatori del
Settecento.
Competenze:
contestualizzare
autore e opera;
comprendere e
analizzare i testi.
Conoscenze:
struttura e trama
dei romanzi più
significativi del
panorama
europeo
settecentesco
(proposte di
lettura
personale).
Competenze:
contestualizzare
le opere;
comprendere e
analizzare i testi.
Conoscenze: la
vita e le opere;
il quadro storico
e culturale del
tempo; il teatro
nuovo
Competenze:
contestualizzare
autore e opera;
comprendere e
analizzare i testi.
Conoscenze: la
vita e le opere, il
pensiero
illuminista.
Competenze:
contestualizzare
autore e opera,
comprendere e
analizzare i testi
Conoscenze: la
vita e le opere, il
pensiero
illuminista.
Competenze:
contestualizzare
autore e opera,
comprendere e
analizzare i testi
Conoscenze: la
vita e le opere,
illuministi del
Settecento.
Lettura, analisi e
interpretazione
di testi
significativi.
produzione di
commenti.
Il romanzo
Lezione frontale
settecentesco sulle principali
caratteristiche del
romanzo
d’avventura e
gotico. Lettura,
analisi e
interpretazione
di testi
significativi.
Libro di testo e
schemi elaborati
dall’insegnante.
Interrogazione
orale, test
strutturati,
produzione di
commenti.
Dicembre
Carlo
Goldoni e la
riforma del
teatro
Lezione frontale
sulla vita e le
opere. Lettura,
analisi e
interpretazione
di testi
significativi.
Libro di testo e
schemi elaborati
dall’insegnante.
Interrogazione
orale, test
strutturati,
produzione di
commenti.
Gennaio e
Febbraio
Giuseppe
Parini
Lezione frontale
sulla vita e le
opere. Lettura,
analisi e
interpretazione
di testi
significativi.
Libro di testo e
schemi elaborati
dall’insegnante.
Interrogazione
orale, test
strutturati,
produzione di
parafrasi e/o
commenti.
Febbraio
Giacomo
Leopardi
Lezione frontale
sulla vita e le
opere. Lettura,
analisi e
interpretazione
di testi
significativi.
Libro di testo e
schemi elaborati
dall’insegnante.
Interrogazione
orale, test
strutturati,
produzione di
parafrasi e/o
commenti.
Marzo
Ugo Foscolo
Lezione frontale
sulla vita e le
Libro di testo e
schemi elaborati
Interrogazione
orale, test
Aprile
Competenze:
contestualizzare
autore e opera,
comprendere e
analizzare i testi
Conoscenze: la
vita e le opere,
Competenze:
contestualizzare
autore e opera;
comprendere,
analizzare testi
Alessandro
Manzoni
opere. Lettura,
analisi e
interpretazione
di testi
significativi.
Lezione frontale
sulla vita e le
opere. Lettura,
analisi e
interpretazione
di testi
significativi.
dall’insegnante.
strutturati,
produzione di
parafrasi e/o
commenti.
Libro di testo e
schemi elaborati
dall’insegnante.
Interrogazione
orale, test
strutturati,
produzione di
parafrasi e/o
commenti.
Maggiogiugno
Nel corso dell’anno verranno dedicate una ventina di ore alla composizione di vari tipi di testo scritto.
Inoltre, saranno proposte letture di romanzi classici, di autori italiani e internazionali, con
relativa analisi del testo.
METODO DI INSEGNAMENTO
 Uso discreto della lezione frontale, volta soprattutto all’introduzione dell’argomento e/o alla
chiarificazione dei concetti più complessi;
 ampio spazio ai procedimenti ipotetico-deduttivi e induttivi, volti a un apprendimento più
dinamico e consapevole;
 uso delle immagini per creare una “cultura visiva” del periodo d’interesse;
 uso di esperienze, osservazioni e documenti di vario tipo come punto di partenza per confronti
e discussioni miranti al coinvolgimento di tutti gli alunni in un processo di maturazione della
capacità espressiva e relazionale.
STRUMENTI DI LAVORO
 Manuale: G. Armellini, A.Colombo, Antologia e guida storica della letteratura italiana, ed. Zanichelli;
 Dispense prodotte dall’insegnante;
 Schemi e appunti;
 Power Point;
 Dvd.
VERIFICA E VALUTAZIONE
L’attività didattica sarà costantemente sottoposta a verifica per accertare l’acquisizione delle
competenze e per operare eventuali correzioni nell’itinerario didattico.
I criteri di verifica e i risultati delle varie prove verranno tempestivamente comunicati e commentati. La
valutazione analizzerà il percorso dell’apprendimento al fine di evidenziare i progressi (regressi, stasi),
considererà il livello e la qualità della partecipazione al lavoro scolastico; individuerà l’impegno e
identificherà il metodo di studio.
Per quanto riguarda gli elaborati scritti si presterà attenzione sia alla forma che al contenuto. Nelle
interrogazioni orali si valuterà il livello di acquisizione dei contenuti, le capacità espressive e
rielaborative.
Per la valutazione nel corso dell’anno sono cinque verifiche scritte e cinque interrogazioni orali. Per
ragioni di tempo le interrogazioni potranno essere sostituite da verifiche scritte a domanda multipla o
compiti di analisi e comprensione del testo.
Per i parametri di valutazione si rimanda alla griglia di valutazione presente nel Progetto di Istituto.
Cles, 10 novembre 2011
Il docente
Prof.ssa Chiara Praindel
PIANO DI LAVORO
PROF. Montelli Luisa
MATERIA Matematica
CLASSE 4^ SEZ. A meccanici:
ANNO SCOLASTICO 2011 - 2012
TRAGUARDI FORMATIVI:
standard di apprendimento concordati nella riunione di dipartimento, da raggiungere al termine
dell’anno scolastico:
Contenuti
Competenze
Risolvere le diverse tipologie di disequazioni
Ripasso:
delle disequazioni di primo
e secondo grado, sistemi di
disequazioni, disequazioni
frazionarie e di grado
superiore al secondo.
Tempi
Settembre
Ottobre
Ripasso delle funzioni Rappresentare i grafici delle funzioni esponenziali e Ottobre
esponenziale
e logaritmiche
Applicare le proprietà delle funzioni esponenziali e
logaritmica
logaritmiche per risolvere equazioni e disequazioni
Ripasso delle funzioni Rappresentare i grafici delle principali funzioni Ottobre
goniometriche.
Novembre
goniometriche
Risolvere semplici equazioni goniometriche.
Numeri complessi
Introduzione
funzioni
Eseguire le principali operazioni con i numeri complessi Novembre
in forma algebrica.
Rappresentare un numero complesso nel piano di Gauss.
Calcolare la forma goniometrica di un numero complesso
Novembre
alle Riconoscere se una relazione è una funzione
Individuare le funzioni iniettive, suriettive e biunivoche Dicembre
dal loro diagramma di Eulero Venn o dal loro grafico
Determinare il dominio di una funzione
Determinare l’intersezione del grafico di una funzione
con gli assi cartesiani
Calcolare il segno di una funzione
Analisi infinitesimale: Fornire in modo “intuitivo” il concetto di limite nel caso Dicembre
(Limiti, derivate, studio di di funzioni con grafico noto(polinomi, funzioni fratte, Giugno
funzioni)
irrazionali, logaritmiche, esponenziali, goniometriche)
Riproporre con l’aiuto di un grafico la definizione
rigorosa di limite nei vari casi
1
Calcolare semplici limiti
Definire ed interpretare la definizione di continuità di una
funzione in un punto
Applicare i limiti notevoli al calcolo di qualche limite
Risolvere esercizi con le forme indeterminate:
 0
   ,  , 0 , 0   1  , 00 ,  0
Calcolare i limiti fondamentali nello studio del grafico di
una funzione
Calcolare gli asintoti verticali, orizzontali e obliqui
Definire la derivata di una funzione come pendenza della
retta tangente al grafico di una funzione in un suo punto
Calcolare i punti di minimo e di massimo di una funzione
Definire la derivata come limite del rapporto
incrementale
Calcolare il limite del rapporto incrementale nel caso di
semplici funzioni
Applicare le principali regole nel calcolo delle derivate
(somma algebrica, prodotto per una costante, prodotto,
divisione e funzioni composte)
Calcolare la concavità e i punti di flesso in una funzione
Per quanto riguarda gli obiettivi educativi e didattici si faccia riferimento alla programmazione del
consiglio di classe esposta nella scheda di programmazione
APPROCCI DIDATTICI, STRATEGIE E TECNICHE CHE SI INTENDONO ATTIVARE
La lezione sarà di tipo frontale.
Alcuni argomenti saranno introdotti come la soluzione a problemi posti ai discenti e quindi
considerando anche gli apporti costruttivi dei ragazzi..
Nel caso la classe dimostri sufficiente maturità si ricorrerà alla risoluzione di problemi in gruppo, in
modo da sviluppare l’autoapprendimento.
Qualche lezione sarà preceduta dal controllo dei compiti e dall’eventuale correzione alla lavagna di
parte di essi. Le parti teoriche fondamentali verranno schematizzate alla lavagna facendo attenzione
che tutti i ragazzi le copino sui propri quaderni.
Le verifiche saranno strutturate per livelli, in particolare la sufficienza verrà richiesta con lo
svolgimento di esercizi fondamentali trattati ampiamente in classe e per i quali sarà previsto poco
tempo per lo svolgimento.
Nel corso dell’anno, se necessario e su richiesta degli studenti, predisporrò delle ore di sportello per
riprendere o spiegare argomenti non compresi.
VERIFICA E VALUTAZIONE
Sono elementi di valutazione: la verifica scritta, la verifica orale, gli esercizi alla lavagna, il lavoro
individuale svolto a casa e la partecipazione alle lezioni.
Nel corso dell’anno scolastico prevedo almeno cinque verifiche per il voto scritto e quattro verifiche
orali. Per motivi valutativi e di tempo sono previste delle verifiche scritte valide come voto orale.
STRUMENTI DI LAVORO
Testo adottato: Moduli di Lineamenti di Matematica
N.Dodero P.Baroncini R. Manfredi
Eventualmente software quali:Excel, Derive
Data: 14/11/11
Modulo B –Modulo D
Prof.ssa Montelli Luisa
2
PIANO DI LAVORO
Prof. CAVALLAR SERGIO
Disciplina: MECCANICA E MACCHINE A FLUIDO
Classe: QUARTA Sez. A ITI-MECCANICA
Anno Scolastico: 2011-2012

FINALITĂ E OBIETTIVI
La Meccanica Applicata e Macchine a fluido assume fondamentale importanza
nell’indirizzo meccanico sia perché tutte le discipline tecnico-professionali caratterizzanti
l’indirizzo si avvalgono dei suoi contributi, sia perché essa riveste un ruolo formativo in
virtù del rigore scientifico con cui deve essere impostato e condotto il suo studio.
Obiettivo comune sia per la Meccanica che le Macchine a fluido è sostanzialmente quello di
raggiungere e possedere buone capacità di schematizzazione dei problemi, con una adeguata
conoscenza degli strumenti matematici per la risoluzione degli stessi e con particolare
attenzione all’utilizzo delle unità di misura trattate.
Assume fondamentale importanza l’aspetto della progettazione sia di semplici strutture, sia
di organi meccanici, con l’ausilio del manuale del Perito Meccanico, che l’approfondimento
delle specifiche tematiche inerenti lo studio propedeutico delle Macchine Termiche.

CONTENUTI
Tipi di sollecitazioni nella sezione
di una trave nello spazio
Sollecitazioni. deformazioni e
criterio di resistenza
Sollecitazioni semplici
Termologia
Termodinamica tecnica
Sollecitazioni composte
COMPETENZE
Essere in grado di:
determinare e rappresentare i diagrammi delle
sollecitazioni interne di travi isostatiche caricate
con carichi concentrati e distribuiti.
(ottobre/novembre)
applicare al corpo deformabile il criterio di
resistenza dei materiali.
(novembre /dicembre) proporre soluzioni adeguate a problemi di
progetto e verifica di travi isostatiche.
(dicembre)
acquisire una solida base su argomenti di carattere
propedeutico quali i combustibili, la combustione
e la trasmissione di calore.
(gennaio/febbraio)
acquisire i principi di conservazione della massa e
dell’energia sia per sistemi termodinamici chiusi,
che fluenti.
(marzo)
proporre soluzioni adeguate a problemi di
progetto e verifica di travi isostatiche.
(settembre/ottobre)

Vapor acqueo
(aprile)
Trasmissione del moto
(maggio/giugno)
valutare sia numericamente che graficamente
mediante il diagramma di collier, il calore di
surriscaldamento, di saturazione di un vapore
umido e latente di vaporizzazione.
proporre soluzioni adeguate ai problemi di
proporzionamento e di verifica di accoppiamenti
di ruote di frizione e ruote dentate a denti diritti
e calcolo delle forze trasmesse.
METODI DI INSEGNAMENTO
Lezione frontale
L’approccio alla scoperta cognitiva
Insegnamento individualizzato al corso di recupero; lavoro di gruppo.

STRUMENTI DI LAVORO
I libri di testo adottati:
Meccanica: Vol. 2 “Resistenza dei materiali” Pierotti P. Editore. CALDERINI.
Macchine a fluido: Fluidi 2 “Termodinamica-Termocinetica-Impianti termici” Anzalone G.
Bassignana P. Brava Musicoro G. Editore HOEPLI
“MANUALE di MECCANICA” Editore HOEPLI
Appunti specifici prodotti dall’insegnate.
Internet.
Viaggi d’istruzione-visite guidate-uscite didattiche.

VERIFICA E VALUTAZIONE
L’anno scolastico, su delibera del Collegio Docenti, è stato suddiviso in due periodi
valutativi, pertanto la scansione temporale della valutazione formativa e verifica degli
obiettivi della programmazione, sarà la seguente:
scrutinio primo periodo valutativo (dicembre 2009)
valutazione interquadrimestrale secondo periodo valutativo (marzo 2010)
scrutinio finale (giugno 2010).
La valutazione è improntata sulla trasparenza e gli alunni sono stati informati sui criteri
adottati.
Le verifiche saranno articolate in :
prove orali
prove scritte
prove scritte articolate secondo le tipologie di terza prova d’esame di stato.
Per quanto concerne il comportamento verranno osservati i seguenti punti:
-il grado di partecipazione all’attività didattica (attiva, settoriale, saltuaria, passiva)
-impegno nello svolgimento dei compiti (sia a scuola che a casa)
-la frequenza (regolare, discontinua, scarsa)
Il processo di apprendimento verrà verificato attraverso le prove sopra indicate e terranno
conto:
-acquisizione ed elaborazione delle conoscenze e delle competenze
principali della disciplina;
-autonomia e capacità di rielaborazione critica.
Griglia di valutazione adottata.
Livelli (e voto)
Descrittori del livello di apprendimento
9-10
ottimoeccellente
Conoscenze approfondite, preparazione e bagaglio culturale (ove
necessario) notevole, emergenza di interessi personali o di
personale orientamento di studio.
Uso decisamente appropriato dello specifico linguaggio.
Capacità di collegamento, autonomia di valutazione critica sul
generale e specifico.
8=buono
Conoscenze approfondite [analisi] e buon livello culturale
evidenziato. Linguaggio preciso e consapevolmente utilizzato.
Capacità di orientamento e collegamento [sintesi], autonomia di
valutazione dei materiali.
7=discreto
Conoscenze ordinate e esposte con chiarezza.
Uso generalmente corretto del linguaggio, sia del lessico sia
della terminologia specifica.
Capacità di orientamento relativa ad alcune tematiche o su
testi specifici [analisi].
Collegamenti sviluppati con coerenza, ma senza evidenti o
spiccate capacità sintetiche, con relativa prevalenza di
elementi analitici nello studio e nell’esposizione.
6=sufficiente
Preparazione aderente ai testi utilizzati, presenza di elementi
ripetitivi e mnemonici d’apprendimento e nell’uso (semplice)
delle conoscenze che restano però ordinate e sicure.
Capacità di orientamento e collegamenti non sempre pienamente
sviluppati, sporadica necessità di guida nello svolgimento del
colloquio.
Evidenza di imprecisioni espositive, ma anche capacità di
autocorrezione.
5=insufficiente
Preparazione superficiale in elementi conoscitivi importanti,
permanenza di elementi di preparazione e di nuclei di
conoscenza aventi qualche organicità e precisione analitica, ma
che non risultano dominanti e caratterizzanti il quadro
generale.
Difficoltà, quindi, nello sviluppo dei collegamenti e degli
approfondimenti.
Linguaggio specifico ed espositivo non pienamente e
correttamente utilizzato, senza precise capacità di
autocorrezione.
4=gravemente
insufficiente
Preparazione frammentaria ed evidentemente lacunosa.
Persa ogni possibilità di collegamenti e sintesi organica dei
materiali, assenza di capacità di autonomo orientamento sulle
tematiche proposte.
Uso episodico dello specifico linguaggio.
3=netta
impreparazione
Non si evidenziano elementi accertabili, per manifesta e netta
impreparazione, anche a livello elementare e di base.
Cles, li 31 ottobre 2011
Il docente Cavallar Sergio
Piano di lavoro individuale
per competenze al termine del secondo ciclo d’istruzione
Scuola secondaria di secondo grado
(classi terze e quarte.)
PREMESSA: NATURA E FINALITÀ DELLA DISCIPLINA RELIGIONE CATTOLICA
L’insegnamento della religione cattolica (RC) risponde all’esigenza di riconoscere, nei percorsi
scolastici, il valore della cultura religiosa ed il contributo che i principi del cattolicesimo hanno offerto e
continuano a offrire al patrimonio storico del popolo italiano. Nel rispetto di tali indicazioni, derivanti
dalla legislazione concordataria e dell’autonomia scolastica provinciale, l’insegnamento di Religione
cattolica è assicurato nel quadro degli ordinamenti, fa parte integrante della programmazione educativa
e si colloca nel quadro delle finalità della scuola del Trentino con una proposta formativa originale e
oggettivamente fondata, offerta a tutti coloro che intendano liberamente avvalersene.
Il confronto con la dimensione religiosa dell’esperienza umana svolge un ruolo fondamentale sia in
rapporto alla piena formazione della personalità (in riferimento alle domande di senso che ciascuno si
pone e che possono essere aperte ad una risposta religiosa) sia a livello della costruttiva convivenza
sociale (rapporto tra persone appartenenti a culture e religioni diverse).
In un progetto educativo scolastico il ruolo della religione (e delle competenze che le corrispondono) è
principalmente quello di sollecitare l'attenzione alla persona, alla sua complessità, alla sua libertà e
alla sua responsabilità.
Agganciandosi al processo di crescita della persona, la proposta educativa del Profilo per competenze di
Religione cattolica consiste nell’offrire, con modalità diversificate, l’opportunità di uno studio critico
dei fenomeni religiosi evidenziando la caratteristica risposta cristiana-cattolica in relazione alla ricerca
identitaria, alla vita relazionale, alle scelte valoriali, alla complessità del reale e alle più radicali
domande di senso, consentendo uno specchio di confronto rispetto al quale la persona può liberamente
orientarsi e definirsi.
Sul piano culturale la RC scolastica intende far conoscere la specificità del fatto cristiano offrendo al
ragazzo in formazione la possibilità di conoscere la tradizione culturale-spirituale che caratterizza
fortemente l’ambiente in cui vive, consentendogli di comprendere e interpretare aspetti socio-culturali,
artistici, valoriali, che trovano il loro significato alla luce della tradizione cristiana-cattolica, che ha
segnato la storia e ancora vive e opera nella società di oggi.
In altri termini si tratta di:
 favorire la conoscenza e la comprensione del dato religioso a partire da come si esprime
nell’ambiente circostante (segni, espressioni artistiche, strutture, eventi …);
 favorire la conoscenza e la comprensione del dato religioso che si esprime nella vita di molte
persone (le conseguenze personali dell’avere una fede religiosa, il riferimento ai valori che
orientano la vita …);
 favorire la conoscenza e la comprensione della specifico della religione cattolica all’interno
dell’esperienza religiosa in generale e in riferimento alle principali confessioni cristiane;
 favorire la conoscenza e la comprensione delle somiglianze e delle differenze fra le religioni;
 favorire l’apertura ad un dialogo costruttivo;
 favorire l’acquisizione di maggiore consapevolezza delle proprie scelte anche in ambito
religioso.
IL PROFILO DELLO STUDENTE PER COMPETENZE RC AL TERMINE DEL
SECONDO CICLO D’ISTRUZIONE (Curricolo Secondo Biennio del Secondo Ciclo)
Le conoscenze e competenze che uno studente al termine del percorso di apprendimento del secondo
ciclo di istruzione è in grado di manifestare, tenendo conto di tutto il processo educativo e didattico
seguito nel corso di tredici anni di scolarità, possono essere così riassunte:
 individuare, in dialogo e confronto con le diverse posizioni delle religioni su temi dell’esistenza
e sulle domande di senso, la specificità del messaggio cristiano contenuto nel Nuovo Testamento
e nella tradizione della Chiesa, in rapporto anche con il pensiero scientifico e la riflessione
culturale;
 riconoscere l’immagine di Dio e dell’uomo negli spazi e nei tempi sacri del cristianesimo e di
altre religioni e le relative espressioni artistiche a livello locale e universale in varie epoche
storiche;
 riconoscere caratteristiche, metodo di lettura, e messaggi fondamentali della Bibbia ed elementi
essenziali di altri testi sacri;
 identificare, in diverse visioni antropologiche, valori e norme etiche che le caratterizzano e, alla
luce del messaggio evangelico, l’originalità della proposta cristiana.
CONTENUTI
ABILITA’
COMPETENZE
 L'oggetto delle religioni. Il senso
religioso e la sua universalità. La
problematica religiosa nell'arte,
letteratura, musica.
 Il senso della vita nella prospettiva
atea, agnostica e del credente.
Il dialogo tre scienza e fede
sull’origine del mondo.
 Il sacro e il religioso nell’era
contemporanea: nuovi movimenti,
sette e culti. Magia e religione.
 Il problema del male. Il dolore come
esperienza "sconvolgente" il senso
della vita. Il pensiero sulla morte e la
sua evoluzione nell'ultimo secolo. La
morte nella società contemporanea.
L'emarginazione sociale riservata alla
sofferenza e alla morte.
 La pena di morte. Informazioni sulla
diffusione della pena capitale. Aspetti
giuridici sulla pena. Il significato della
pena dopo Cesare Beccaria. Il
pensiero della Chiesa sulla pena
capitale.
 L'eutanasia. Terminologia. Dati sulle
diverse legislazioni in materia. Analisi
di alcuni casi particolari. Aspetti
morali. Il pensiero della Chiesa
sull'eutanasia e testamento biologico.
 La Chiesa nella storia: luci e ombre.
 I giovani e la Chiesa : analisi di un
rapporto e della sua evoluzione nel
tempo.
 Il Concilio Vaticano II e la svolta
verso la modernità.
 La struttura architettonica, le opere
d’arte e i riti come mezzi di
espressione della fede.
Identificare le problematiche
esistenziali, la ricerca di senso entro
la cultura nelle sue espressioni
letterarie, musicali, pittoriche.
Riconoscere tratti fondamentali della
relazione di fede tra uomo e Dio, in
particolare nella tradizione ebraicocristiana.
Presentare il modello dialogico del
rapporto tra fede, cultura umanistica
e pensiero scientifico
Identificare espressioni artistiche,
comunità religiose, iniziative di
solidarietà, culturali ed economiche
ispirate dall’annuncio evangelico del
Dio cristiano come comunione
d’amore
Riconoscere le prospettive cristiane
sulla vita umana anche in situazioni
particolarmente delicate.
Individuare, in dialogo e
confronto con le diverse
posizioni delle religioni su
temi dell’esistenza e sulle
domande di senso, la
specificità del messaggio
cristiano contenuto nel
Nuovo Testamento e nella
tradizione della Chiesa, in
rapporto anche con il
pensiero scientifico e la
riflessione culturale;
Ricostruire le tappe fondamentali
della Chiesa nell’età medioevale e
moderna, individuando motivi storici
delle divisioni e la costante volontà di
comunione.
Rintracciare gli elementi distintivi
dello spazio sacro in esperienze
religiose e in esempi della liturgia e
architettura cristiana
Riconoscere l’immagine di
Dio e dell’uomo negli spazi e
nei tempi sacri del
cristianesimo e di altre
religioni e le relative
espressioni artistiche a
livello locale e universale in
varie epoche storiche;
 La visione biblica di Dio nella Bibbia
e nei documenti della tradizione
cristiana.
Rilevare in alcuni brani biblici
elementi di discernimento, richiamo
alla responsabilità, consolazione nelle
Riconoscere caratteristiche,
metodo di lettura, e
messaggi fondamentali della
 La sofferenza nell'ottica cristiana. Il
dolore come esperienza di crescita e
avvicinamento a Dio.
L'interpretazione cristiana della
sofferenza di Cristo. La croce come
"luogo" di amore nella sua massima
espressione.
prove e promessa di superamento del
male e della morte
Bibbia ed elementi essenziali
di altri testi sacri;
 La dignità della vita umana. Il valore
Riconoscere, a confronto con
prospettive di altre culture e religioni,
motivazioni e orientamenti del
pensiero cristiano e del magistero
rispetto a questioni di bioetica e di
ecologia.
Identificare, in diverse
visioni antropologiche,
valori e norme etiche che le
caratterizzano e, alla luce
del messaggio evangelico,
l’originalità della proposta
cristiana.
della vita e la sua dignità nei
documenti e nel pensiero della Chiesa.
Testimonianze di riconoscimento e
valorizzazione dell'essere umano.
 Incontro con alcune figure di
testimoni cristiani.
 Il rapporto uomo-ambiente: da un
ottica dello sfruttamento a quella della
responsabilità. Contributo della
visione cristiana dell’economia e
dell’ecologia ad un approccio
sostenibile alle risorse.
STRUMENTI DEL PROCESSO DIDATTICO
Oltre al testo, Religione, Religioni, S. Bocchini, EDB, Bologna 2003, vol. II, si prevede l'utilizzo del
testo biblico, di alcuni documenti del Magistero ecclesiastico di sussidi audiovisivi e, possibilmente, di
testimonianze personali.
METODI DI INSEGNAMENTO
Le specifiche UdL vengono attuate con modalità adeguate al tema. Non sempre la pura esposizione
frontale si rivela adeguata soprattutto per una materia come la RC. E’ opportuno favorire l’ascolto e
l’impegno dello studente attraverso attività che lo coinvolgono in prima persona. Si adottano pertanto
modalità di lavoro di gruppo, momenti di confronto e dialogo con l’insegnante che alterna proprie
spiegazioni agli interventi degli studenti. Talvolta è opportuno prevedere l’incontro con testimoni della
fede sia attraverso letture che attraverso film e documentari che costituiscono un punto di partenza per la
successiva trattazione del tema.
VERIFICA E VALUTAZIONE
La valutazione è attuata principalmente in forma orale attraverso il colloquio col docente. E’ previsto
l’utilizzo di prove scritte anche per ovviare all’elevato numero di studenti dell’insegnante di
RC
in rapporto alle sue ore svolte in ciascuna classe. Le prove scritte, nella misura di una per periodo
valutativo, sono attuate in forma di test a risposta breve o elaborazione personale su tema proposto
dall’insegnante.
L’insegnante di RC
Pedrotti Alfonso
Cles, 15 novembre 2011
I.T
T.C.G. “ C
C. A. PILA
ATI” CLE
ES
PIAN
NO DI LAV
VORO DEL CORS
SO DI
“SIST
TEMI E AUT
TOMAZIONE
E INDUSTR
RIALE”
CLASSE – 4 A ITI - (M
MECCANICI)
O 2011/2012
ANNO SC OLASTICO
COMPETENZE
Per le comp
petenze di base
b
e trasversali si fa rriferimento alla
a programmazione diddattica del Consiglio
C
di
Classe.
Macroargom
menti e relattive competenze:
CONTENUT
TI
MODULI
UNITA’
COMPE
ETENZE
Essere capace di:
PNEUMATICA
A
1
-
-
ELETTROPNEUMATICA
2
-
Utiliizzare i principi fisici essenz
nziali per comp
prendere il
funz
zionamento e l’attuazionee della movim
mentazione
pne
eumatica
Rap
ppresentare e realizzare cicli pneumatici
Individuare segna
ali bloccanti e applicare le
e tecniche
cessarie per eliiminarli
nec
Utiliizzare le tecniche dei finecoorsa unidirezionali, della
cas
scata per eliminare i segnali bbloccanti
Progettare e realizzare circuiti con logica pneumatica
p
oleana con funzionamentoo in ciclo singolo –
Boo
auto
omatico - semiautomatico
Rap
ppresentare e realizzare cicli elettropneumatici
Individuare segna
ali bloccanti e applicare le
e tecniche
nec
cessarie per eliiminarli
Rea
alizzare
se
emplici
cirrcuiti
con
logica
eletttropneumatica
a.
OLEODINAMICA
3
-
-
ELETTROTECNICA
4
-
Utilizzare le principali leggi dell’idrostatica
e
idrodinamica
essenziali
per
comprendere
il
funzionamento e l’attuazione della
movimentazione
oleoidraulica
Rappresentare e realizzare cicli oleodinamici
scegliere in relazione alle esigenze il tipo di macchina
elettrica (trasformatore, motore asincrono trifase,
motore in corrente continua ) più adatta.
SCANSIONE TEMPORALE DEI CONTENUTI
Settembre-Ottobre-Novembre : Utilizzare i principi fisici essenziali per comprendere il funzionamento e
l’attuazione della movimentazione pneumatica. Rappresentare e realizzare cicli pneumatici.
Individuare segnali bloccanti e applicare le tecniche necessarie per eliminarli. Utilizzare le tecniche dei
finecorsa unidirezionali, della cascata per eliminare i segnali bloccanti.
Dicembre-Gennaio : Progettare e realizzare circuiti con
funzionamento in ciclo singolo – automatico – semiautomatico.
logica
pneumatica
Booleana
con
Febbraio-Marzo-Aprile : Rappresentare e realizzare cicli elettropneumatici. Utilizzare le principali leggi
dell’idrostatica e idrodinamica essenziali per comprendere il funzionamento e l’attuazione della
movimentazione oleoidraulica
Maggio-Giugno : Rappresentare e realizzare cicli oleodinamici. Scegliere in relazione alle esigenze il
tipo di macchina elettrica (trasformatore, motore asincrono trifase, motore in corrente continua ) più
adatta.
METODI DI INSEGNAMENTO




Test di ingresso.
Lezioni frontali
Lavori individuali
Esperienze di laboratorio
Nello svolgimento del programma si sfrutterà parte del tempo disponibile per la lezione frontale, parte
per l’esercitazione, per la realizzazione pratica di laboratorio e per l’interrogazione.
Alla fine d’ogni unità didattica e talvolta in itinere, sarà propinato un lavoro di gruppo secondo le regole
del “cooperative learning” con lo scopo di rimuovere dubbi sull’argomento sollecitando un
atteggiamento critico nei confronti del sapere da parte di tutti gli allievi.
STRUMENTI DI LAVORO
Libro di testo : Giovanni Saba – “Sistemi ed Automazione Industriale”- Jakson Libri Volume 2
Scede informative e di esercizi predisposti dall’insegnante. Dispense tecniche
“FESTO”. Laboratorio
VERIFICA E VALUTAZIONE
Le verifiche saranno articolate in:
- prove orali
- prove grafiche - pratiche
La valutazione sarà articolata su tutte le tematiche e terrà conto degli obiettivi evidenziati nel piano
di lavoro annuale. Come indicatori valutativi saranno presi in considerazione:
-
conoscenza
comprensione
applicazione
analisi
sintesi
Nella verifica orale sarà valutata soprattutto la capacità di ragionamento, i progressi raggiunti
nel comunicare con un linguaggio tecnico, nell’uso della terminologia specifica e naturalmente
nella corretta acquisizione dei contenuti richiesti.
La valutazione di una prova di laboratorio partirà dall’assegnazione di un punteggio ai diversi tipi
di esercizi che terrà conto anche dell’abilità che essi richiedono.
Cles lì 15 settembre 2011
I docenti:
Saverio INAMA Marco Dorati
PIANO DI LAVORO
PROF.SSA CHIARA PRAINDEL
MATERIA
CLASSE QUARTA
STORIA
SEZ. A MECCANICA
ANNO SCOLASTICO 2011-12
TRAGUARDI FORMATIVI
Lo studente conosce
 ed è in grado di individuare sulla carta geografica le regioni, le principali città italiane ed europee
e gli Stati d’Europa
 i più importanti eventi storici (politici, militari, economici, culturali, sociale) dell’epoca compresa
tra il Seicento e l’Ottocento.
Lo studente
 sa utilizzare le conoscenze per comprendere un documento scritto o un’immagine
 possiede la terminologia storica di base
 coglie di un evento sia l’individualità sia l’essere parte di una totalità
 sa analizzare situazioni storiche.
TAVOLA DI PROGRAMMAZIONE
Obiettivi
disciplinari
Conoscenze: le
tematiche
fondamentali
della “rivoluzione
scientifica”; il
contributo degli
studiosi.
Competenze:
analizzare le
dinamiche socioeconomiche;
comprendere la
novità storica
della rivoluzione
scientifica e
relativi ostacoli;
analizzare il
processo di
sviluppo
dell’assolutismo
Conoscenze: la
Contenuti
Attività didattica
Strumenti
Il Seicento: la
scienza, l’economia
e la politica
Lezione frontale,
lavoro di gruppo
sul testo in
adozione o su
materiale proposto
dall’insegnante
Libro di testo,
dispense e
schemi elaborati
dall’insegnante.
L’Europa nel
Lezione frontale,
Libro di testo,
Tipologia di
verifiche
Interrogazione
orale, test
strutturati.
Tempi
Interrogazione
Ottobre
Settembre
e Ottobre
guerra dei
Trent’anni e la
prima rivoluzione
inglese.
Competenze:
ricostruire le
dinamiche del
conflitto tra le
grandi potenze,
comprendere le
motivazioni e
dinamiche della
rivoluzione
inglese
Conoscenze:
l’assolutismo in
Europa, la
monarchia
costituzionale.
Competenze:
ricostruire i
caratteri dello
stato assoluto e
apprezzare le
differenze tra i
vari assolutismi
europei;
ricostruire il
percorso verso la
monarchia
costituzionale
Conoscenze:
caratteristiche
dell’illuminismo;
l’assolutismo
illuminato;
l’illuminismo in
Italia
Competenze:
comprendere la
modernità della
cultura
illuminista,
delineare i
caratteri del
periodo.
Conoscenze:
dalla rivoluzione
agricola a quella
industriale.
Competenze:
analizzare cause e
dinamiche della
rivoluzione
industriale
inglese;
primo Seicento
lavoro di gruppo
sul testo in
adozione o su
materiale proposto
dall’insegnante
dispense e
schemi elaborati
dall’insegnante.
orale, test
strutturati.
Dall’assolutismo Lezione frontale,
al
lavoro di gruppo
costituzionalismo sul testo in
adozione o su
materiale proposto
dall’insegnante
Libro di testo,
dispense e
schemi elaborati
dall’insegnante.
Interrogazione
orale, test
strutturati.
Ottobre
L’illuminismo:
idee e riforme
Lezione frontale,
lavoro di gruppo
sul testo in
adozione o su
materiale proposto
dall’insegnante
Libro di testo,
dispense e
schemi elaborati
dall’insegnante.
Interrogazione
orale, test
strutturati.
Novembre
La rivoluzione
industriale
Lezione frontale,
lavoro di gruppo
sul testo in
adozione o su
materiale proposto
dall’insegnante
Libro di testo,
dispense e
schemi elaborati
dall’insegnante.
Interrogazione
orale, test
strutturati.
Dicembre
comprendere le
differenziazioni
territoriali e
cronologiche
dell’industrializza
zione europea.
Conoscenze:
principali eventi
della rivoluzione
francese.
Competenze:
ricostruire le
cause della
rivoluzione,
fissarne la
cronologia dalla
fase moderata alla
fase giacobina,
individuare gli
obiettivi dei
diversi gruppi
politici che hanno
via via guidato la
rivoluzione.
Conoscenze:
dalla repubblica
all’impero;
Napoleone al
potere.
Competenze:
ricostruire le
cause e le
modalità
dell’ascesa al
potere i
Napoleone;
delineare il
quadro della
geografia europea
sotto il dominio
napoleonico;
comprendere
quale influenza
abbia esercitato
sulla situazione
italiana.
Conoscenze: dal
Congresso di
Vienna alle
insurrezioni del
1848.
Competenze:
delineare i
caratteri essenziali
dell’età della
Restaurazione;
La rivoluzione
francese
Lezione frontale,
lavoro di gruppo
sul testo in
adozione o su
materiale proposto
dall’insegnante
Libro di testo,
dispense e
schemi elaborati
dall’insegnante.
Interrogazione
orale, test
strutturati.
Gennaio
L’età napoleonica Lezione frontale,
lavoro di gruppo
sul testo in
adozione o su
materiale proposto
dall’insegnante.
Libro di testo,
dispense e
schemi elaborati
dall’insegnante.
Interrogazione
orale, test
strutturati.
Febbraio
La Restaurazione
e i moti liberali
Libro di testo,
dispense e
schemi elaborati
dall’insegnante.
Interrogazione
orale, test
strutturati.
Marzo
Lezione frontale,
lavoro di gruppo
sul testo in
adozione o su
materiale proposto
dall’insegnante
comprendere il
significato dei
moti liberali in
Italia e in Europa
Conoscenze: da
Cavour all’unità
d’Italia; i
problemi del
nuovo regno.
Competenze:
individuar le
diverse opzioni
politiche di cui si
alimentò il
Risorgimento
italiano;
ricostruire il
processo
dell’unificazione
italiana alla luce
della dialettica tra
moderati e
democratici.
Il Risorgimento e
l’unificazione
d’Italia
Il Risorgimento
in Trentino
(cenni)
Lezione frontale,
lavoro di gruppo
sul testo in
adozione o su
materiale proposto
dall’insegnante.
Percorso didattico
a Trento per il
tema:
Risorgimento in
Trentino, a cura
del Museo
Storico di Trento
Libro di testo,
dispense e
schemi elaborati
dall’insegnante.
Interrogazione
orale, test
strutturati.
Aprile e
Maggio
METODO DI INSEGNAMENTO
 Uso discreto della lezione frontale, volta soprattutto alla chiarificazione dei concetti più
complessi;
 ampio spazio ai procedimenti ipotetico-deduttivi e induttivi, volti a un apprendimento più
dinamico e consapevole;
 uso di esperienze, osservazioni e documenti di vario tipo come punto di partenza per confronti
e discussioni miranti al coinvolgimento di tutti gli alunni in un processo di maturazione della
capacità espressiva e relazionale.
STRUMENTI DI LAVORO
 TROMBINO-VILLANI, Storia mondo 2, ed. Paravia;
 Schemi e appunti;
 Power Point;
 DVD.
VERIFICA E VALUTAZIONE
L’attività didattica sarà costantemente sottoposta a verifica per accertare l’acquisizione delle
competenze e per operare eventuali correzioni nell’itinerario didattico.
I criteri di verifica e i risultati delle varie prove verranno tempestivamente comunicati e commentati. La
valutazione analizzerà il percorso dell’apprendimento al fine di evidenziare i progressi (regressi, stasi),
considererà il livello e la qualità della partecipazione al lavoro scolastico; individuerà l’impegno e
identificherà il metodo di studio.
Per quanto riguarda gli elaborati scritti si presterà attenzione sia alla forma che al contenuto. Nelle
interrogazioni orali si valuterà il livello di acquisizione dei contenuti, le capacità espressive e
rielaborative.
Per la valutazione nel corso dell’anno sono previste cinque interrogazioni orali. Per ragioni di tempo le
interrogazioni orali potranno essere sostituite da verifiche scritte (test strutturati).
Per i parametri di valutazione si rimanda alla griglia di valutazione presente nel Progetto di Istituto.
Cles, 10 novembre 2011
La docente
prof.ssa Chiara Praindel
PIANO DI LAVORO
PROF. Visintin Cesare
Monteleone Francesco
MATERIA Tecnologia Meccanica ed Esercitazioni
CLASSE IV SEZ. A ITI MECCANICA
ANNO SCOLASTICO 2011-2012
1. OBIETTIVI TRASVERSALI, COGNITIVI E COMPORTAMENTALI





Acquisire i principi fondamentali del diagramma di stato ferro-carbonio;
Apprendere le competenze atte a realizzare semplici pezzi con le macchine utensili presenti
nei vari laboratori;
Possedere capacità di scelta dei trattamenti termici dei vari materiali metallici per ottenere
dagli stessi le caratteristiche più idonee all’impiego;
Apprendere le diverse tecniche di saldatura;
Razionalizzare l’impiego delle macchine utensili e degli utensili sotto l’aspetto economico e
della produzione.
2. PROGRAMMA PREVISTO PER LA CLASSE IV:
PARTE TEORICA
Atomo. Leghe metalliche. Diagrammi di equilibrio.
- strutture cristalline, il reticolo cristallino, difetti di solidificazione;
- curve di raffreddamento;
- diagrammi di equilibrio (leghe binarie);
- regola delle fasi o di Gibbs;
- regola della leva.
Diagramma Ferro-Carbonio.
- stati allotropici del ferro, il carbonio;
-
strutture del diagramma Fe-C;
diagramma strutturale degli acciai;
proprietà meccaniche, punti critici;
strutture non previste nel diagramma Fe-C;
curve di Bain TTT;
Trattamenti termici degli acciai.
- Ricottura: completa, di ricristallizzazione, di normalizzazione;
- Tempra: diretta, scalare martensitica, incompleta, superficiale a induzione;
- rinvenimento;
- bonifica;
- cementazioni: carbocementazione e lettura spessore efficace;
- nitrurazione;
- prova Jominy;
- trattamenti acciai inossidabili;
Teoria delle saldature
- principi fondamentali e terminologia;
- procedure di saldatura;
- saldatura ossiacetilenica;
- saldatura ad arco elettrico;
- procedimento ad elettrodo;
- procedimento TIG;
- procedimento MIG-MAG;
- brasatura, saldobrasatura;
- strumenti e protezione.
Motori elettrici
- componenti;
- sistema trifase.
Cambi di velocità
- diagramma polare;
- cambi continui e discontinui.
Le dentatrici.
- processi di forma e generazione;
- le dentatrici a creatore;
- dentatrice Fellows;
- finitura delle ruote dentate.
Alesatrici.
- Alesatrici: generalità;
- alesatori ad eliche positiva e negativa;
- alesatore integrale per fori cilindrici.
Costruzione di filettature
- Maschi;
- Differenze nell’evacuazione del truciolo;
- Filiere.
Le fresatrici.
- classificazione;
- modalità di lavorazione;
- angoli di una fresa a taglio periferico;
- frese a denti fresati;
- senso di taglio e andamento taglienti;
- montaggio frese elicoidali. Spinta assiale;
- parametri di fresatura;
- tempi macchina;
- il divisore semplice;
- il divisore differenziale;
- lavorazioni particolari.
Sicurezza sul lavoro e cicli di lavorazione.
- sicurezza sul lavoro e nei reparti di lavorazione;
- D.P.I.
PARTE PRATICA
Macchine utensili:
- generalità;
- classificazione;
Ciclo di lavoro:
- impostazione;
- disegno;
- velocità di taglio, tempi, avanzamenti e numero di giri;
Sicurezza:
- sicurezza nel luogo di lavoro;
- sicurezza nei laboratori;
Il tornio parallelo:
- architettura e principio di funzionamento;
- le parti componenti (il bancale, basamento, guide, testa motrice, mandrino, la controtesta, la
contropunta e il carrello);
- trasmissione del moto dal mandrino al carrello;
- accessori (punte, piattaforme, piattaforme autocentranti, trascinatori, torrette, bride e
lunette);
- principali lavorazioni;
- potenze e rendimenti;
- velocità di taglio e avanzamento;
- parametri di lavorazione;
Gli utensili:
- angoli caratteristici degli utensili (angoli di spoglia);
- senso di taglio;
- tagliente di riporto;
- classificazione a seconda del materiale;
- sviluppo di calore in lavorazione;
- usura e durata degli utensili;
Principali lavorazioni al laboratorio tornitura:
- sgrossatura;
- sfacciatura;
- finitura;
- foratura;
- filettatura;
- zigrinatura;
- conicità;
- alesatura;
Prove di laboratorio tecnologico:
- proiettore di profili;
- prova di durezza Brinell;
- prova Jominy;
- prove di rugosità;
3. TAVOLA DI PROGRAMMAZIONE
1° QUADRIMESTRE
Obiettivi
Contenuti
disciplinari
Conoscere le principali
strutture cristalline.
Utilizzare in modo
corretto la regola della
leva.
Conoscere le strutture del
diagramma ferrocarbonio.
Interpretare in modo
corretto le curve di Bain
TTT.
Conoscere i principali
rischi presenti
nell’officina.
Conoscere i D.P.I. e il
loro corretto utilizzo.
Conoscere l’utilizzo
corretto delle macchine.
Conoscere i principali
componenti del tornio.
Saper impostare tutti i
parametri di taglio.
Utilizzo razionale delle
macchine utensili.
Saper eseguire le
principali lavorazioni al
tornio.
Distinguere i vari
utensili.
Saper affilare un
utensile.
Utilizzare l’utensile
giusto in relazione alla
lavorazione.
Apprendere le diverse
Tipologia dei
metodi
formativi
Tipologia di
verifiche
Tempi
(unità orarie)
Atomo. Leghe
metalliche. Diagrammi
di equilibrio.
Lezioni frontali
Temi e colloqui
orali
Settembre - Ottobre
Diagramma FerroCarbonio
Lezioni frontali
Temi e colloqui
orali
Ottobre Novembre
Sicurezza sul lavoro
Lezioni frontali
Temi e colloqui
orali
Ottobre Novembre
Il tornio parallelo
Lezioni frontali.
Lezioni
laboratorio
ENAIP
Temi e colloqui
orali.
Esercitazioni con
valutazione del
pezzo finito.
Ottobre - Dicembre
Gli utensili
Lezioni frontali.
Lezioni
laboratorio
ENAIP
Temi e colloqui
orali.
Esercitazioni con
valutazione
Ottobre - Dicembre
Teoria delle saldature
Lezioni frontali.
Temi e colloqui
Ottobre
tecniche di saldatura
Individuare le fasi di
lavoro e descriverle
analiticamente.
Saper impostare le fasi in
modo da risparmiare
tempo e materiale.
Conoscere i principali
trattamenti termici degli
acciai.
Saper scegliere il
trattamento termico più
opportuno per ottenere
determinate proprietà
meccaniche e/o
tecnologiche.
Reparti di
lavorazione
Cicli di lavorazione
Lezioni frontali.
Lezioni nel
laboratorio di
informatica.
Trattamenti termici
degli acciai
Lezioni frontali.
orali.
Esercitazioni con
valutazione del
pezzo finito.
Temi e colloqui
orali.
Relazione con le
fasi di lavoro e
diagramma
polare.
Temi e colloqui
orali.
Novembre Dicembre
Novembre Dicembre
2° QUADRIMESTRE
Obiettivi
disciplinari
Contenuti
Tipologia dei
metodi
formativi
Tipologia di
verifiche
Tempi
(unità orarie)
Conoscere i principali
componenti e sistema
trifase.
Costruire il diagramma
polare personalizzato di
ogni macchina.
Motori elettrici
Lezioni frontali
Temi e colloqui
orali
Gennaio - Febbraio
Cambi di velocità
Temi e colloqui
orali
Gennaio - Febbraio
Conoscere i principali
componenti del tornio.
Saper impostare tutti i
parametri di taglio.
Utilizzo razionale delle
macchine utensili.
Eseguire le principali
lavorazioni al tornio.
Individuare le fasi di
lavoro e descriverle
analiticamente.
Saper impostare le fasi in
modo da risparmiare
tempo e materiale.
Saper utilizzare uno
strumento di misura con
lenti di ingrandimento.
Verificare la temprabilità
di un acciaio.
Sapere come varia la
rugosità in base alle
lavorazioni.
Verificare come varia la
durezza con un
trattamento di
cementazione.
Apprendere le diverse
tecniche di saldatura
Il tornio parallelo
Lezioni frontali.
Lezione al
laboratorio di
informatica.
Lezioni frontali.
Lezioni
laboratorio
ENAIP
Temi e colloqui
orali.
Esercitazioni con
valutazione del
pezzo finito.
Gennaio - Maggio
Cicli di lavorazione
Lezioni frontali.
Lezioni nel
laboratorio di
informatica.
Gennaio - Maggio
Prove di laboratorio
tecnologico
Lezioni frontali.
Lezioni
laboratorio
tecnologico.
Temi e colloqui
orali.
Relazione con le
fasi di lavoro e
diagramma
polare.
Temi e colloqui
orali.
Relazioni
Teoria delle saldature
Lezioni frontali.
Reparti di
lavorazione
Temi e colloqui
orali.
Esercitazioni con
Gennaio - Maggio
Gennaio - Maggio
Conoscere il principio di
funzionamento
Dentatrici
Conoscere il principio di
funzionamento
Alesatrici
Conoscere i principali
componenti della fresa.
Saper impostare tutti i
parametri di taglio.
Utilizzo razionale delle
macchine utensili.
Saper eseguire le
principali lavorazioni
della fresa.
Fresatrici
4.



Lezioni frontali.
Lezioni
laboratorio
ENAIP.
Lezioni frontali.
Lezioni
laboratorio.
Lezioni frontali.
Lezioni
laboratorio
ENAIP.
valutazione del
pezzo finito.
Temi e colloqui
orali
Febbraio -Marzo
Temi e colloqui
orali
Marzo - Aprile
Temi e colloqui
orali.
Esercitazioni con
valutazione del
pezzo finito.
Aprile - Maggio
METODO DI INSEGNAMENTO
Lezioni frontali in classe;
Lezioni tecnico pratiche nei reparti di lavorazione, officina macchine utensili presso ENAIP;
Lezioni in laboratorio tecnologico con la realizzazione di esperienze di laboratorio.
5. STRUMENTI DI LAVORO
 Libro di testo :”Corso di Tecnologia Meccanica”, volume 2, Giuseppe Grosso, edizioni
scolastiche Bruno Mondatori;
 Normativa UNI EN ISO, ASTM;
 Appunti di lezione.
6.




VERIFICA E VALUTAZIONE
compiti in classe come voto orale;
interrogazioni in classe valide come voto orale;
realizzazioni di elaborati e relazioni per le esperienze in laboratorio tecnologico e per le
tecniche acquisite nei reparti di lavorazione, validi come voto pratico;
valutazione delle capacità acquisite nei reparti di lavorazione nella realizzazione di progetti
individuali e comuni, valide come voto pratico.
Cles, 5 novembre 2011
Gli insegnanti
Prof. Visintin Cesare
Prof. Monteleone Francesco